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399 Intenzionalità della sostanza Carl Stumpf interprete di Spinoza di Riccardo Martinelli 1. Le Spinozastudien di Stumpf I problemi esegetici derivanti dalla scoperta del Breve trattato a metà Ottocento, che segnano per molti aspetti la nascita della Spino- zakritik in senso moderno, possono spiegare solo in parte il grande interesse per il pensiero spinoziano nella filosofia tedesca del tempo. Fu soprattutto la problematica collocazione del grande pensatore ri- spetto alla corrente principale della filosofia moderna, tra Cartesio e Kant, ad animare una serrata discussione la cui portata – come ben si comprende – non avrebbe potuto essere solamente di natura sto- riografica. Le ricerche pubblicate nel 1919 negli atti dell’Accademia berlinese con il titolo di Spinozastudien inseriscono a buon diritto Carl Stumpf nel contesto di questa vicenda 1 . Benché si fosse dedicato a tutt’altro nel corso della sua lunga carriera, Stumpf seppe contri- buire con competenza alla discussione su due questioni centrali del- la critica spinoziana: il parallelismo e l’infinità degli attributi. Lo scopo principale del presente lavoro non è tuttavia una valuta- zione della sostenibilità dell’esegesi proposta nelle Spinozastudien,o del suo ruolo – peraltro non determinante – nella storia della critica spinoziana 2 . La lettura stumpfiana di Spinoza ci sembra presentare oggi altri motivi di interesse. Nel confronto con Spinoza, Stumpf ri- corre infatti – nei termini che si vedranno – ad alcuni dei concetti fi- 1 C. Stumpf, «Spinozastudien», in Abhandlungen der Preussischen Akademie der Wis- senschaften. Philosophisch-historische Klasse, IV, 1919, pp. 3-57 (= Spinozastudien). 2 Ovviamente queste problematiche non possono essere del tutto ignorate. Nelle note cercheremo soprattutto di ricostruire per grandi linee il contesto storiografico nel quale si inseriscono le considerazioni di Stumpf, e di evidenziare alcuni elementi ricollegabili al dibattito recente.

Intenzionalità della sostanza. Carl Stumpf interprete di Spinoza

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IntenzionalitàdellasostanzaCarlStumpfinterpretediSpinoza

diRiccardoMartinelli

1.LeSpinozastudiendiStumpf

Iproblemiesegeticiderivantidalla scopertadelBreve trattato ametàOttocento,chesegnanopermoltiaspettilanascitadellaSpino-zakritikinsensomoderno,possonospiegaresoloinparteilgrandeinteresseperilpensierospinozianonellafilosofiatedescadeltempo.Fusoprattuttolaproblematicacollocazionedelgrandepensatoreri-spettoallacorrenteprincipaledellafilosofiamoderna,traCartesioeKant,adanimareunaserratadiscussionelacuiportata–comebensicomprende–nonavrebbepotutoesseresolamentedinaturasto-riografica.Lericerchepubblicatenel1919negliattidell’Accademiaberlinese con il titolo di Spinozastudien inseriscono a buon dirittoCarlStumpfnelcontestodiquestavicenda1.Benchésifossededicatoa tutt’altronelcorsodellasua lungacarriera,Stumpfseppecontri-buireconcompetenzaalladiscussionesuduequestionicentralidel-lacriticaspinoziana:ilparallelismoel’infinitàdegliattributi.Loscopoprincipaledelpresentelavorononètuttaviaunavaluta-

zionedellasostenibilitàdell’esegesipropostanelleSpinozastudien,odelsuoruolo–peraltronondeterminante–nellastoriadellacriticaspinoziana2.La letturastumpfianadiSpinozacisembrapresentareoggialtrimotividi interesse.NelconfrontoconSpinoza,Stumpfri-correinfatti–neiterminichesivedranno–adalcunideiconcettifi-

1C.Stumpf,«Spinozastudien»,inAbhandlungenderPreussischenAkademiederWis-

senschaften.Philosophisch-historischeKlasse,IV,1919,pp.3-57(=Spinozastudien).2 Ovviamentequesteproblematichenonpossono esseredel tutto ignorate.Nelle

notecercheremosoprattuttodiricostruirepergrandilineeilcontestostoriograficonelqualesiinserisconoleconsiderazionidiStumpf,edievidenziarealcunielementiricollegabilialdibattitorecente.

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losoficipiùimportantiecontroversidellatradizionedipensierocuiegli appartenne, riconducibile in modo più o meno mediatoall’insegnamentodiBrentano.Ilparallelismodeimodidelpensieroedell’estensionesostenutodaSpinozanell’EticanonrappresentaperStumpfun«parallelismopsicofisico»antelitteram,cometantevolteaffermato,maall’oppostolapiùtardaeradicaleespressionediquel-laconcezionearistotelico-scolasticadell’«in-esistenzaintenzionale»,chesaràpoiripresadaBrentanosulfiniredell’Ottocento,conconse-guenzenotevoli sulpiano filosofico.Perquesta ragione leSpinoza-studienoffronounadocumentatarassegnastoricasulleradicianti-cheemedievalidelproblema,utileperintegrareeinquadrarecor-rettamenteleindicazionifornitedaBrentanonellaPsychologievomempirischen Standpunkt3. Ma soprattutto, nelle SpinozastudienStumpfprospettaunineditoesorprendenteampliamentodellano-zioneinquestione,presentandoloqualedirettaconseguenzadelra-dicalismofilosoficodiSpinozaedellasuapeculiareconcezionedellasostanza.Conquesto,siadettosubitoconchiarezza,nonsiaffermachelafi-

losofia di Stumpf presenti particolari affinità o rispondenze con lospinozismo, siapure interpretato inquesto sensonon troppo con-sueto.NellaSelbstdarstellungdel 1924 Stumpf eramolto esplicito:«dopoduedecennidilavorosperimentale,scelsiSpinozacometemadiunsaggio,nonacausadiunaparticolaresimpatiaperlasuafilo-sofia,maperchéritenevodipoterdirequalcosadisostanzialmentenuovosuunpuntoimportante,ossiasulparallelismodegliattribu-ti»4.Basterebbeperaltro ricordare ladefinizioneempiricadel con-cetto di sostanza, presentata nella postuma Erkenntnislehre, percomprendere quale notevole distanza separi Stumpf da Spinoza, efugareognipossibileequivocointalsenso5.Piuttosto,èinteressante

3Cfr.F.Brentano,PsychologievomempirischenStandpunkt.ErsterBand,1874,hrsg.

v.O.Kraus,Meiner,Hamburg,19242,rist.anast.1973,trad.it.diG.Gurisatti,Lapsico-logiadalpuntodivistaempirico,vol.I,Bari,Laterza,1997,p.154sg.4C.Stumpf,«Selbstdarstellung»,inR.Schmidt,Hrsg.,DiePhilosophiederGegenwart

inSelbstdarstellungen,vol.V,Meiner,Leipzig,1924,trad.it.diV.Fano,«Autobiografiaintellettuale», in Psicologia e metafisica, Firenze, Ponte alle Grazie, 1992, p. 43.Stumpfrimandaquiancheaunterzostudiosul«metodogeometrico»,progettatoenonrealizzato,cheavrebbedovuto«cercareleassunzionitacitenecessarieaffinchéSpinozastessoconsiderasse formalmentestringenti ledimostrazionideiprimi teo-remidell’Etica».5 Cfr. C. Stumpf,Erkenntnislehre, hrsg. v. F. Stumpf, 2 voll., Barth, Leipzig, 1939-

1940(=Erkenntnislehre),vol.I,p.39evol.II,p.823.NonmancanotuttaviainStumpf

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cheleSpinozastudien,einumerosialtririferimentimenosistematiciall’operaspinozianadisseminatineilavoridiStumpf,loriconducanoinsistentementealconfrontoconBrentanoeconHusserl,valeadirecon gli autori storicamente più significativi in ordine al problemadell’intenzionalità. Proprio a partire dal raffronto con i problemifondamentalidellametafisicaspinozianaemergonoinmodonettoleragioni che spingonoStumpfadallontanarsi in alcunipunti essen-ziali tanto dalla psicologia descrittiva brentaniana quanto dalla fe-nomenologianell’accezionediHusserl.Per comprendere l’intreccio di queste tematiche occorre appro-

fondire anzitutto la peculiare lettura stumpfiana del problema delparallelismo (affrontata in Spinozastudien I) (§ 2), e presentarel’ampiaricostruzionestoricapropostadaStumpfcircalematriciari-stotelico-scolastichediquestadottrinaspinoziana(§3).Sidovràpoichiarireilsignificatodadarealprincipiodell’infinitàdegliattributi(questione trattata in Spinozastudien II) quale base di un ineditoampliamento della relazione intenzionale (§ 4). Su questa base sipossonoinfineintenderealcuniaspettidell’atteggiamentodiStumpfrispettoallafilosofiadiBrentanoediHusserl(§5).

2.Ilparallelismo

NellaprimadelleSpinozastudien,dal titoloDerParallelismusderModiinnerhalbderAttributeAusdehnungundDenken,Stumpfsipro-poneanzituttodiconfutarelatesi,divenutaluogocomune,secondocuiSpinozasarebbestatoilprimosostenitoredel«parallelismopsi-cofisico» in un’accezione analoga a quella vigente nella psicologiascientifica del secondo Ottocento6. Il parallelismo rappresenta un

elementi di convergenza con alcune specifiche tesi spinoziane, che segnaleremo inciascuncaso.6Benché lostessoStumpfattribuiscaaOttoBaensch(«DieEntwicklungdesSee-

lenbegriffsbeiSpinozaalsGrundlagefürdasVerständnisseinerLehrevomParalleli-smusderAttribute»,inArchivfürGeschichtederPhilosophie,20,1907,pp.332sgg.)eadAnnaTumarkin(Spinoza.AchtVorlesungengehaltenanderUniversitätBern,Quel-le&Meyer,Leipzig,1908,pp.50sgg.)laprioritànell’enunciazionediquestatesi«ne-gativa»(Spinozastudien,p.37),sipuòdirechequestoaspettodellasualetturasiatraipiùfortunatinellaletteraturaspecialistica.Cfr.peres.A.Guzzo,IlpensierodiB.Spi-noza, Vallecchi, Firenze, 1924, rist. anast. LaNuova Italia, Firenze, 1980, p. 173;P.Siwek,L’âmeet le corpsd’après Spinoza. Lapsychophysique spinoziste, Alcan,Paris,1930,pp.Xe164.LatesieragiàespostamoltochiaramenteinL.Brunschwicg,«Spi-nozaetsescontemporains»,inRevuedeMétaphysiqueetdeMorale,13,1905,p.673.

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temaclassiconeldibattitodeltempo:senefeceropaladini,siapureconaccentidiversi,autoriinfluenticomeFriedrichAlbertLange,Gu-stav Theodor Fechner, Ewald Hering, Wilhelm Wundt7. Secondoquesta dottrina, decisamente avversata da Stumpf, «il fisico» e «lopsichico»sicorrispondonoreciprocamentenellarelazionepsicofisi-cainquantorappresentanonull’altrocheduedifferentiespressionidellamedesimarealtà8.Aunaconsiderazionesuperficiale,sembre-rebbeineffetticheilmonismosostanzialistaspinozianopossa–piùdel dualismo di Cartesio – complessivamente accordarsi conun’ipotesisiffatta:maStumpfsipronunciainsensonettamentecon-trario.Naturalmente, ogni riferimento al parallelismo in Spinoza non

puòcheprendere lemossedallaceleberrimaproposizionesettimadellaIIPartedell’Etica:«Ordo,etconnexioidearumidemest,acordo,et connexio rerum»9. Nella dimostrazione, Spinoza rimandaall’assiomaI.A4(«laconoscenzadell’effettodipendedallaconoscen-zadellacausaelaimplica»10)edaggiunge:«infattil’ideadiciascuncausato dipende dalla conoscenza della causa di cui è l’effetto»(II.Dem7). Stumpf insiste sul carattere deduttivo di questa dimo-strazione, interamente giocata sulle conseguenze della concezionerazionalisticadelprincipiocausale.Nonacaso,a suggellodelladi-

7Cfr.Erkenntnislehre,vol.II,p.804,doveilparallelismoèdefinito«opiniocommu-

nisdegliscienziatitedeschi».8 Cfr. C. Stumpf, «Leib und Seele» (1896), inPhilosophische Reden und Vorträge,

Barth,Leipzig,1910,pp.72sgg.Stumpfrilevacheilparallelismomoderno,controlesuestessepretese,sirivelaineffettiilpiùgrossolanodualismo(p.78).Cfr.ancheEr-kenntnislehre,vol.II,p.816sg.,dovesitrovauninteressanteriferimentoadueinter-pretazionidelpensierodiSpinoza,dellequalicisidovràoccuparenelprosieguo.9Cfr. l’edizionecriticaSpinozaOpera,hrsg.v.C.Gebhardt,4voll.,Winter,Heidel-

berg,1924, rist. anast.1972,vol. II:Tractatusde IntellectusEmendatione/Ethica,p.89.Citeremoiltestodallaseguentetraduzioneitaliana:B.Spinoza,Etica.DimostrataconMetodo Geometrico, a cura di E. Giancotti, Editori Riuniti, Roma, 1988, p. 127:«L’ordinee laconnessionedelle ideeè lostessoche l’ordinee laconnessionedellecose».Peririferimentisiadotta,comediconsueto,unaconvenzione:sidàinnumeroromanoanzituttolaPartedell’opera,seguitadaunasigla(cheindicailtipodivocedelriferimento)edalnumeroaraboprogressivocorrispondente.Lesigleutilizzatesono:A=Assioma,C=Corollario,D=Definizione,Dem=Dimostrazione,E=Spiega-zione,P=proposizione,Sch=Scolio(nonfaremoquiriferimentidirettiadAppendici,Lemmi,Postulati).Peralcunipassaggispecificisaràopportunoriferireinnotailtestolatino.10Effectuscognitioacognitionecausaedependet,eteandeminvolvit(I.A4).

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mostrazione«manca,comeincasisimilidibrevissimedimostrazionirisoltetramitemeririmandialpregresso,ilpredilettoQ.E.D.»11.Stumpf rileva che l’aspetto negativo del parallelismo, ossia

l’impossibilitàdell’interazionereciprocatradueattributi,risultagiàdallaproposizioneI.P3(«Dellecosechenonhannonullaincomunetra loro, l’unanonpuòessere causadell’altra»12), laquale èdimo-stratadaSpinozariferendosiancoraall’«assiomacausale»I.A4,conparticolareriguardoallaclausolaconclusiva«eteandeminvolvit»13.NellaproposizioneI.P3Spinozanonparladiattributiodisostanze,madi«cose».L’usodi«res»,rilevaStumpf,èquianalogoaquellochepoiricorrenellaproposizioneII.P7:Spinozanonsiriferiscea«sin-golecosecorporee»,maa«“qualcosa”nelsensopiùgenerale,ciòpercui anche noi non possediamo altra espressione plurale che “co-se”»14. Deduttivamente, le conseguenze della proposizione I.P3 siestendonodapprimaallesostanze(I.P6:«unasostanzanonpuòes-sere prodotta da un’altra sostanza»), quindi agli attributi (I.P10:«ciascunattributodiunastessasostanzadeveessereconcepitopersé»), e infine ai modi, ciascuno dei quali contiene solo il concettodell’attributocuiappartiene (II.Dem6:«[…] imodidi ciascunattri-butoimplicanoilconcettodelloroattributo,enondiunaltro»)15.All’asseritaimpossibilitàdell’interazionetragliattributipensiero

ed estensione e i loromodi, la proposizione II.P7deve aggiungeredunqueunatesiinpositivo.Inquestocasolaprovanonpoggiasullaclausolaconclusiva,masullaprimapartedell’assiomacausale:«ef-fectuscognitioacognitionecausaedependet»(I.A4).Sostituendonel-la proposizione II.P7 «idea» con «cognitio» si avrebbe, secondoun’interpretazione usuale del passaggio in oggetto, che «le nostreconoscenze si susseguono l’una all’altra nello stesso ordine e con-

11Spinozastudien,p.4.12Quaeresnihilcommuneintersehabent,earumunaalteriuscausaessenonpotest

(I.P3).13 Nella dimostrazione I.Dem3Spinoza rimanda anche all’assioma I.A5: «Le cose

chenonhannotraloronullaincomunenonpossononeppureesserecompresel’unapermezzodell’altra,ossiailconcettodell’unanonimplicailconcettodell’altra».Cfr.Spinozastudien,p.5.14Ivi,p.5.Sullanozionedirescfr.leanalisidiP.DiVona,Studisull’ontologiadiSpi-

noza,2voll.,LaNuovaItalia,Firenze,1960-1969,vol.I,pp.175sgg.evol.II,passim,cherimandaall’influssosuSpinozadellatardaScolastica,cattolicaeriformata.15Spinozastudien,p.6.

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nessionedellecose»16.Dalpuntodivistapuramente formale, rico-nosceStumpf,unasimile interpretazionenonè incontrastocon ladimostrazione II.Dem7. Tuttavia la tesi suddetta, per il filosofo diAmsterdam,èdimostrata solonel casodella conoscenzaadeguata,cheprocededirettamentedallecauseaglieffetti.Ilprincipiodelpa-rallelismopotrebbealloraesprimeresolounacorrispondenzatraleideeeglistatidelcorpoumano(ciòcheFechnerchiameràconeffi-caceespressionela«psicofisicainterna»),dalmomentocheperSpi-noza«leideeinadeguateeconfuseconseguonoconlastessanecessi-tàche le ideeadeguate,ossiachiareedistinte»(II.P36).Maquestonon è sufficiente a soddisfare le onerose condizioni imposte dallaproposizione II.P7. Di conseguenza, conclude Stumpf, «l’orgogliosoQ.E.D. non mancherebbe soltanto per ragioni formali, ma sarebbeancherealmentefuoriluogo»17.Per risolvere il problema occorre far appello al celebre scolio

II.Sch7,lacuiparteinizialeriportiamoperestesoinconsiderazionedell’importanzadelpassaggioperciòchesegue.ScriveSpinoza:

Primadiprocedereoltredobbiamorichiamarequiallamemoriaquellocheabbiamodimostratoprima;cioèchetuttociòchepuòesserepercepi-todaunintellettoinfinitocomecostituentel’essenzadellasostanzaap-partiene soltanto adun’unica sostanza e, conseguentemente, che la so-stanzapensanteelasostanzaestesasonounaeidenticasostanzacheècompresaorasottoquestoorasottoquell’attributo.Cosìancheunmododell’estensione e l’idea di quel modo sono una sola e stessa cosa, maespressainduemodi;cosachesembranoquasiavervistoconfusamentealcuniEbreicheaffermanocheDio,l’intellettodiDioelecosecompresedallostessointellettodiDiosonounasolaestessacosa18.

16Ivi,p.6.Questa«sostituzione»noncomportaparticolariproblemiperE.Curley,

Behind theGeometricalMethod. AReading of Spinoza’s Ethics, PrincetonUniversityPress, Princeton-New Jersey, 1988, p. 64, ancheperché l’autore attribuisce all’ideaspinozianauncarattereproposizionalepiuttostochepsicologico:E.Curley,Spinoza’sMetaphysics. An Essay in Interpretation, Cambridge University Press, Cambridge,1969,pp.121sgg.17Spinozastudien,p.7.18Spinoza,Etica,cit.,p.128(II.Sch7).IlriferimentoèprobabilmenteallaGuidadei

perplessi diMosèMaimonide: «Tu connais cette célèbre proposition que les philoso-phes ont énoncée à l’égard de Dieu, savoir qu’il est l’intellect, l’intelligent etl’intelligible,etquecestroischoses,dansDieu,nefontqu’uneseuleetmêmechose»,cit.daLeguidedeségarés.Traitédethéologieetdephilosophie,3voll.,traduit[…]parS.Munk,Maisonneuve, Paris, 19602, vol. I, p. 301, che rimanda ai celebri passaggi diAristotele,Metafisica,XII,1072b20e1075a30sgg.Lacriticahaavanzatoanchealtre

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Stumpf introduce la sua interpretazioneapartiredaquestipas-saggi. Spinoza, egli osserva, «sta parlando qui dell’intelletto divi-no»19,edaffermachegliattributieirispettivimodinonpossonocheprocedere secondo lamedesima legge, in ragionedell’unicità dellasostanzadivina.Maquestoapreilproblemadellaconcezionespino-zianadellasostanza:unaquestionecapitale,dacuidipendel’interosignificatodella sua filosofia.Aquestoproposito, Stumpf rilevaundupliceaspettoinSpinoza:daunlato,egliseguelatradizioneconledefinizioni«formali»disostanza(I.D3:«ciòcheèinséedèconcepi-topersé»)edimodo(I.D5:«ciòcheèinaltro,permezzodelqualeancheèconcepito»)20;dall’altro,inquantointendelasostanzacome«totalità»degliattributi,Spinozapresentaunanotevolemodernità,che fadi luiunprecursorediHume21. SpiegaStumpf: «la sostanzanonèperlui,comeperlaprecedentefilosofia,qualcosachepervade,condiziona,dominagliattributi,cheproducelalorounitàeconciòlicostringeauncomportamentocoerente,bensìsolamentelatotalità[Gesamtheit]degliattributi»22.

possibilità:inB.Spinoza,Ethica.Ordinegeometricodemonstrata,testolatinoenotediG.Gentile,Laterza,Bari,1915,p.333,GentilefariferimentoaiDialoghid’amore,Ve-nezia,1545,diLeoneEbreo;M.Gueroult,Spinoza,2voll.,NewYork,Olms,1974,vol.II:L’âme(Éthique,II),p.85,n.74,citaancheal-FarabiedAvicenna.Cfr.O.Hamelin,«Surunedesoriginesduspinozisme»,inL’annéephilosophique,11,1900,pp.15-28,perilqualeSpinoza«sadimutuarequest’ideadell’identitàdiintellettoeintelligibile;saanchediaverlatrovatapressoidottoriEbrei,ma[…]ignora,cheessavieneperli-neadirettadaAristotele» (p. 25). Il lavorodiHamelinnoneranoto a Stumpf, cheavrebbepotutogiovarseneper laparte storiograficadella sua interpretazione (cfr.infra,§3).19Spinozastudien, p. 7. Il riferimento è all’«intelletto infinito»; anche il corollario

II.C7deponeintalsenso.20Cfr.Erkenntnislehre,vol.I,p.17.21Spinozastudien,p.8.Stumpfmostraquidiaderireall’interpretazione«realista»

dellanozionedi attributo: cfr.K. Fischer,Geschichte der neuernPhilosophie, vol. II:Spinozas Leben, Werke und Lehre, Winter, Heidelberg, 1898, hrsg. v. C. Gebhardt,1909,19466,p.382,perilqualel’identificazionediDiocon«l’insieme[Inbegriff]dituttiisuoiattributi»èinconciliabileconl’interpretazione«formalista»dellanozionediattributo. In terminimenomarcati rispettoaStumpf,econmaggioreattenzioneperilproblemadellefonti,unaduplicitànellanozionespinozianadisostanzavienesegnalata da G.Th. Richter, Spinozas philosophische Terminologie, historisch undimmanentkritischuntersucht,ErsteAbteilung:GrundbegriffederMetaphysik,Barth,Leipzig,1913,per il quale la «Nichtinhärenz»è carattereessenzialedella sostanza,mentre«cheessaproprioamezzodellasuanon-inerenzapossaesseresoggettoperaltreinhaerentiaèaccessorioedinessenziale»(p.66).22Spinozastudien,p.8.

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Questaletturaoffreperòildestroaunaseriedipossibiliequivoci.Sembraquasichelasostanzasiasolo«unnomecollettivo»,postoamo’di abbreviazione in luogodegli attributi, i quali risulterebberomeramentegiustapposti23.Perevitaresimilimalintesi,èdunquees-senzialestabilireconprecisionequalesialarelazionetralasostanzae i suoi attributi. Spinoza rimanda spesso, osserva Stumpf, al fattoche l’unica sostanza si comprende «ora sotto questo, ora sottoquell’attributo» (II.Sch7); ma anche al fatto che ogni attributo sicomprendepersé(I.P10).L’unificazionediquestiprincipièaquestopunto decisiva per la coerenza logica del principio del paralleli-smo24,edell’interafilosofiaspinoziana:

Tuttomette capoal fatto chedevesussistereun intimonessod’essenza[innererWesenszusammenhang]tragliattributi,inconseguenzadelqua-leessipossanoesisterenoninmanierairrelata,bensìsolonellapiùstret-ta inerenza reciproca [Zusammengehörigkeit] all’interno di una sola emedesimarealtà25.

LatesidiStumpfèchequestacorrelazioneessenzialetragliattri-butisiamodellatadaSpinozasullascortadellarelazione«intenzio-nale»traattoecontenuto,lecuioriginirimontanoalpensieroanticoe specialmente alla psicologia di Aristotele, e che Spinoza avrebbeereditatodalla tradizionescolasticanellesue tardepropagginima-nualistichecinque-eseicentesche.Questa soluzione si comprendemeglio alla luce di una serie di

considerazioni storico-filosofiche sulle quali torneremo tra breve.Maèopportunorichiamaresubitol’attenzionesualcunipuntifermidella lettura di Stumpf. Poiché nella proposizione II.P7 si parladell’intellettodivino,secondoquestapropostaleideaesonogli«at-ti»,mentreleressonogli«oggettiimmanenti»delpensierodivino26.SecondoStumpf,propriolanozionedell’ideacome«Denkakt»piut-

23Cfr.E.Zeller,GeschichtederdeutschenPhilosophieseitLeibniz,Oldenbourg,Mün-

chen,1873,p.638.Esponendolelineegeneralidelsistemahegeliano(logica-filosofiadella natura-filosofia dello spirito), Zeller osserva che la tripartizione proviene daSchelling e ancor prima da Spinoza, presso i quali Natura e Spirito erano però le«formefenomenichegiustapposte[nebeneinanderliegendenErscheinungsformen]de-gliattributi».24Stumpfprecisacheladimostrazionedelparallelismorisulteràinfine«conclusi-

va»[schlüssig],ma«naturalmentesempredalpuntodivistaenelleipotesidiSpino-za»:cfr.Spinozastudien,p.9.25Ivi,p.9.IlcorsivoèdiStumpf.26Ivi,p.19.

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tostoche«Denkinhalt»vietaesplicitamentedi interpretareilparal-lelismo spinoziano comeparallelismopsicofisiconel sensomoder-no.Inquest’ultimocasole«idee»dovrebberoinfattiessereiconte-nutidelpensiero, iqualirisulterebbero«paralleli»allecosereali27.Tuttavia le idee per Spinoza non sono contenuti, ma atti; e corri-spondentemente, la realtà delle res «non è altro che il loro esserepensatedaDio»28.Comprensibilmente, Stumpf dedica allora parecchio spazio ad

esibireleragionicheconsentonodiattribuireaSpinozaunaconce-zione dell’idea corrispondente alla nozione di atto piuttosto che aquella di contenuto. A tale scopo egli ricorda anzitutto che le ideeperSpinozahannocarattereattivo29.Ciòemergechiaramentedalla

27Ivi,p.20.28Ivi,p.19.Questatesisiprestaaqualcheosservazionecritica.L.Robinson,Kom-

mentarzuSpinozasEthik,vol.I:Einleitung.KommentarzumerstenundzumzweitenTeilderEthik,Meiner,Leipzig,1928,p.272,haritenutodipoterviravvisareisegnidiun’interpretazione«idealistica»delpensierospinozianodapartediStumpf.Cfr.peròM.Gueroult,op.cit.,vol.II,p.79sg.,n.60,ilqualespiegacheStumpfnonintendedire«cheinsélarealtàdellecosesiriducaperSpinozaalpensierocheDiohadiesse,machetalerealtàsiriduceaciòsolamenteall’internodell’intellettodivino,nonpotendoessereinessolecose,comedicevaDescartesseguendogliScolastici,altrimentichenellasolamanieranellaqualeessepossonoessereinunintelletto,valeadiresottoformadiidee».IlproblemasegnalatodaRobinsonèperòtutt’altrochetrascurabile:come si vedrà, Stumpf ci sembra complessivamente averlo risolto, ma non senzaqualcheincertezza.29 Lanozione spinozianadi idea è al centrodi un vastodibattito critico. L’inter-

pretazione«proposizionale»diE.Curley(cfr.supra,n.16)èstatacriticatadaR.Aqui-la,«TheIdentityofThoughtandObjectinSpinoza»,inJournaloftheHistoryofPhilo-sophy,16,1972,pp.273-274,n.7,proprioinquantoilcarattereattivodell’ideamalsiattagliaalleproposizioniquali«objectsofintellectualactivity[…]ofaffirmationandnegation».Cfr.ancheH.F.Hallett,BenedictdeSpinoza.TheElementsofHisPhilosophy,The Athlone Press, London, 1957, p. 60: le idee sono «mental actions, notmentalthings».PerunadiversacriticaaCurleycfr.M.DellaRocca,Representationand theMind-BodyProbleminSpinoza,OxfordUniversityPress,NewYork-Oxford,1996,p.8sg.,ilqualealcontrarioparagonal’ideaallapercezione(chehacaratterepassivo)persostenerneilcaratterepsicologico.Peraltroverso,A.E.Taylor(ilcelebrestudiosodiPlatone)hariscontratoinSpinozauna«confusione»relativaallanozionediidea:«ilconcepireeilconceptumvengonoconfusiassiemeusandoilmedesimotermineideaindifferentementeperentrambi».A.E.Taylor,«SomeIncoherenciesinSpinozism»,inMind,46,1937,poiinP.E.Kashap,ed.,StudiesinSpinoza.CriticalandInterpretiveEs-says,UniversityofCaliforniaPress,Berkeley,1972,p.207.Identificandolamenteconilcomplessodelleidee,sidimenticherebbecheognioperazionementalenecessitadiunsoggettoediunoggetto,ecosìnell’espressione«ideadiPietro»ilgenitivosareb-be equivoco. Anche J. Bennett, A Study of Spinoza’s Ethics, Cambridge UniversityPress,Cambridge,1984,p.52,hasostenutoche«il termine “idea” sta indifferente-

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definizioneII.D3edallacorrispondentespiegazione,dovel’«idea»èassociatadaSpinozanonallapercezione,che«sembraindicarechelaMentepatiscadall’oggetto»,maalconcetto,perchéquesto«sem-bra esprimere l’azione della Mente» (II.D3E)30. Stumpf ritiene poiopportuno distinguere esplicitamente la concezione spinoziana daquella aristotelica. Per Aristotele, egli ricorda, l’atto esprime uno«stato effettivo» [wirklicher Zustand] per contrasto con unomera-mentepossibile;maquesto stato effettivo èuno statodipassività.Dacontro,«Spinoza,comealtriautoridelsuotempo,siriallacciaalladottrinadell’attivitàdelprocessoconoscitivo,dominantenellascuo-la scotista. Tantomeno si potrà allora pensare che egli con “idea”abbiaintesosolamenteilcontenutodelrappresentareedelconosce-re»31.Stante questa tesi, diviene comprensibile il significato autentico

delparallelismospinoziano:

Laproposizione«ordoetconnexioidearumidemest,acordoetconnexiorerum»significa:l’ordineelaconnessionedegliattidivinidirappresen-tazioneèilmedesimodiquellodeicontenutidivinidirappresentazione.Èilprincipiodelparallelismodellapsicologiaaristotelica,traspostoalladivinità,icuimodisonolesingolementieicorpi,eilorostati32.

mente per unità psichica [mental item] o per un concetto o una proposizione». Lacorrispondenzatraideaeideatum,com’ènoto,sicollocaalcentrodelladottrinaspi-nozianadella«verità»,inopposizioneall’«adeguatezza»(cfr.laletteraLXaTschirn-haus inB.Spinoza,Epistolario, acuradiA.Droetto,Einaudi,Torino,1951,p.253);tuttaviaSpinozaritienechelacorrispondenzaconl’«ideatum»esprimaunadetermi-nazione solamente estrinseca dell’idea (II.D4/E). Cfr. H.H. Joachim, A Study of theEthics of Spinoza (Ethica ordine geometrico demonstrata), Oxford at the ClarendonPress,Oxford,1901,p.148sg.30 Spinoza,notaStumpf,parequi consapevoledideviaredall’uso linguistico cor-

rente(Spinozastudien,p.22sg.),nelqualeperaltrooccasionalmentericade,comeadesempioinII.C(i)16,dovel’ideapareidentificarsinuovamenteconlapercezione.31Spinozastudien,p.21.Stumpfavanzal’ipotesichel’originedellaconcezioneatti-

visticadell’idea – estranea all’aristotelismo–possa risalire a FilonediAlessandriatramitelamediazionediMaimonide:ivi,p.23.EgliricordapoicomenelBrevetratta-to Spinoza abbracciasse ancora la dottrina aristotelica, definendo il conoscere un«puropatire».Cfr.B.Spinoza,BrevetrattatosuDio,l’uomoelasuafelicità,trad.it.diG.Semerari,Sansoni,Firenze,1953,p.88.SecondoStumpf,conlaconcezioneattivadelmentaleSpinozapreparailcamminoversol’amordeiintellectualis,inquanto«laconoscenzaadeguataèperluiunagere»:ivi,p.21.32Ivi,p.24.

Intenzionalitàdellasostanza.CarlStumpfinterpretediSpinoza

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3.Leradicistorichedelladottrina

ColriferimentoallapsicologiadiAristoteleealrapportotraattoecontenuto,Stumpfsiinseriscenelladisputaattornoallefontispino-ziane,unproblemaall’epocaaspramentedibattuto33.Dalsuopuntodivista,apparenecessariosoprattuttomostrarel’«abissoincolmabi-le»cheseparalaconcezionemodernadelparallelismodaquellaan-ticaescolastica,laqualeinfluisceancorasuSpinoza.Le prime tracce della dottrina in questione, ritiene Stumpf, po-

trebberoesserefatterisalirefinoaPlatone,ilqualeaffermalacorri-spondenza tragradiedell’essereedel conoscere, e ritieneche«ledifferenzedeglioggettiimmanentiprocedanoinmodoesattamenteparallelo a quelle delle facoltà conoscitive». A sostegno della tesiStumpf rimanda alla distinzione tra™pist≠mh e dóxa presentatanella Repubblica; ma anche le ulteriori distinzioni tra nóhsi$ ediánoia,písti$ede£kasía,egliosserva,«sonofondatenelladifferenzatraciòcheèdirettamentecontemplatoeciòcheèosservatoinim-magine»34.GiàperPlatone,quindi, ledifferenzefondamentalinelleformeeneigradidelconosceresonoassegnateapartiredagliogget-ticuilaconoscenzaèrivolta.RichiamandosiallatesidiabilitazionediBrentano,Stumpfrilevacheilprincipiodi«specificazionedell’attodapartedell’oggetto»trovacomunquelapiùvastaattuazionenellapsicologiadiAristotele:

Cosìcomenelprincipiodiparallelismotraessereeconoscibilità(secon-donatura),Aristotelesegueilsuomaestroanchenelparallelismotraat-to e oggetto immanente. noeîn e a£svánesvai sono per lui distinti inquanto i nohtá (tà kavólou) sono distinti dagli a£svhtá (tà kav>

‰kaston),benchéinohtá noncorrispondanopiùperluiadistintiogget-tireali,maesistanosolocomeentiintellettuali[Gedankendinge].Ladiffe-renzadeglioggettiimmanentideterminapertantoquelladegliattiades-sidiretti35.

33StumpfsiassociaesplicitamenteaJ.Freudenthal,«SpinozaunddieScholastik»,

inPhilosophischeAufsätze, Eduard Zeller zu seinem fünfzigjährigenDoctor-Jubiläumgewidmet, Fues, Leipzig, 1887, nel sottolineare come Spinoza fosse tutt’altro cheignarodellatradizionescolastica:cfr.Spinozastudien,p.18sg.34Ivi,p.10sg.IlriferimentoèaPlatone,Repubblica,VI,509dsgg.35Spinozastudien,p.11.Cfr.F.Brentano,DiePsychologiedesAristoteles,insbesonde-

re seine Lehre vomNOUS POIHTIKOS, Mainz, 1867, rist. anast.WissenschaftlicheBuchgesellschaft,Darmstadt,1967,trad.it.diS.Besoli,LapsicologiadiAristoteleconparticolareriguardoallasuadottrinadelnouspoiêtikos,Pitagora,Bologna,1989.Sul-

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Stumpfinsistesull’applicazionegeneralizzatadiquestoprincipiopressoAristotele:«nell’ambitodelpensierostesso,ognidistinzionedelpensatoèaltempostessounadistinzionedell’attodipensiero»,ealtrettantovalenell’ambitosensibile,comemostranoladistinzio-netraidiversisensieiltrattamentodellequestionispecifichedicia-scunsenso36.PerAristotele,prosegueStumpf,ladifferenzatragliat-ti determina poi quella tra le «facoltà» [Vermögen], vale a direl’intelletto,lasensazioneel’appetizioneinpotenza;maquisiassisteaunaprimadiminuzionedelnumerodelledistinzioni, inquantolamedesima facoltàdà luogoa tuttigli atti corrispettivi.Dalledistin-zioni tra le facoltà,secondoStumpf,conseguonoquindiquelle tra i«soggetti»,chesonoinnumeroancorainferiore:sitrattadell’animaintellettiva,sensibileevegetativa,ovverodelleparticorrispondentinell’anima umana. Infine, «anche dalla parte degli oggetti vi èun’ulteriore serie parallela: ai contenuti sensibili corrispondono ledifferenzedelleproprietàrealidellecoseesterne»lacuiforma,privadellamateria,vienerecepitadallasensazione37.Il nucleo di questa dottrina, prosegue Stumpf, si trasmette fino

all’altaScolastica.EglifariferimentoanzituttoaTommasod’Aquino,riportandoalcunipassaggidellaSummaTheologiaesullascienzadi-vinaeilrapportotrapotenzaeatto:«intellectusnostervelsensusin-formaturinactuperspeciemsensibilisvelintelligibilis»,epiùspecifi-camente «oportet quod ratio potentiae diviersificetur, ut diversifica-tur ratioactus.Ratioautemactusdiversificatur secundumdiversamrationemobjecti»38.Manelpensieroscolasticointervieneunanovitàdigranderilievo:«allaseriedeglioggettirealisenericonnettequituttavia una ulteriore: quella delle idee nellamente divina». Vienecioè ripresa, grazie allamediazionedei neoplatonici e diAgostino,unaversioneallargatadelladottrinadelleideediPlatone,chepredi-ca la corrispondenza tra gli enti (reali o possibili) e le idee nellamentediDio:

laprioritàdeglioggetti(¡ntikeímena)rispettoagliatticfr.peres.Aristotele,DeAnima,III,415a20-22.36Spinozastudien,p.11.37Ivi,p.12.38Tommasod’Aquino,SummaTheologiae,I,q.14,a.2eI,q.77,a.3.Asostegnodel-

lapropria impostazioneStumpfcitaaltripassisulladifferenzatra icinquesensi, ladistinzionedellaconoscenzaumanadalleintelligenzesuperiori,gliattivolontari.

Intenzionalitàdellasostanza.CarlStumpfinterpretediSpinoza

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SidelineapertantoperlaScolasticailseguenteschemadiserieparallele:1. Soggetti; 2. Facoltà;3.Atti; 4. Contenuti=oggettimentali; 5.Oggettireali;6.IdeediDio39.

Circagliultimitreelementidiquestoschema,rilevaStumpf,«sièdetto anche che lo stesso oggetto è nellamente intenzionalmenteossia oggettivamente [im Geiste intentionaliter oder objektiv], nellarealtàformalmente,inDioeminentemente».Egliricordachequesteespressioni(perl’esattezzaleultimedue)vengonousateintalsensoancoradaCartesio40edalgiovaneSpinoza41.L’oggettomentale(4),ricordaStumpf,èdettoanche«species»(sensibilisvelintelligibilis),laqualeèlegataall’oggettoreale(5)dacausalitàesomiglianza.Edun-que,«ciòcuilapercezioneeilpensierosonorivolti,nonèl’oggettomentale,mal’oggettoreale:lespeciesonosoltantociòmediantecuinoi conosciamo, non ciò che conosciamo»42. Soloquando lamenteriflette su se stessa, essa diviene consapevole delle specie: questa,almeno,laposizionetomista,laqualefututtaviaaspramentedispu-tata.«Germoglianoqui–concludeStumpf–isemidellefuturericer-chesullaconoscenzadelmondoesterno»43.

39Spinozastudien,p.13.40Ivi,p.14.Cfr. leRispostealle«Secondeobiezioni»(Appendice,deff. IIIeIV), in

Cartesio,Operefilosofiche,4voll.,acuradiE.Garin,Laterza,Bari-Roma,1967,19923,vol.II:Meditazionimetafisiche,Obbiezionierisposte,p.148sg.41NeiPrincipiaphilosophiaeCartesianae,assiomiVIIIeIX.Cfr.B.Spinoza,Trattato

sull’emendazionedell’intelletto,Princìpidellafilosofiacartesiana,Pensierimetafisici,acuradiE.DeAngelis,SE,Milano,1990,p.75sg.SecondoM.DellaRocca(op.cit.,p.19),l’usodeltermine«objective»inII.C7indicacheSpinoza«staparlandodiunare-lazionedirappresentazionetraleoccorrenzedellacatenacausaledellecoseelepa-ralleleoccorrenzenellacatenacausaledelleidee».L’interpretazionediDellaRoccasibasatral’altrosulla«relativitàmentaledelcontenuto»(p.44),percuiilcontenutodiun’ideadifferisceallorchél’ideaènellamenteumanaoppureinquelladivina.Intalsenso il «representational parallelism»diDellaRocca supporta l’olismopsicologico(p.76)esiavvicinaal«monismoanomalo»diD.Davidson(pp.153sgg.).42Spinozastudien,p.14.StumpfsegueTommasonelsottolinearecomeilcarattere

intenzionaledellaspecieconsistanelrimandareadaltro:«speciesintelligibilisnonestquodintelligituractu,sedidquointelligitintellectus»,elostessovaledellaspeciesen-sibile(SummaTheol., I,q.85,a.2).Intalsensovannoridimensionateledivergenzetra l’«in-esistenza intenzionale», quale (presunta) immanenza in senso statico, el’«intenzionalità»comedirigersi-verso.Perunprimoapproccioallaquestionecfr.A.Marras,«Brentano’sConceptionofIntentionality»,inL.McAlister,ed.,ThePhilosophyofBrentano,Gloucester,London,1973,p.138.43Spinozastudien,p.14.

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Nel presentare una panoramica di tale generalità (che peraltroabbiamoriassuntosoloparzialmente),Stumpfsimostraovviamenteconsapevoledelle articolazioni interne al pensierodella Scolastica,riconoscendoinprimoluogolamancataadesionedeinominalistial-ladottrinaillustrata.Percontroeglinonmancadirilevarecomean-cheDunsScoto,intantequestioniavversariodiTommaso,siattengainlineadiprincipioalloschemaindicato.Essoentraintalmodoafarpartedello«zoccoloduro»dellamanualistica,certononsenzaasprepolemiche: «i dettagli sono oggetto di disputa: se le facoltàdell’animasianodistintedallasostanzadell’anima,sesiaammissibi-leunintellettoagente,sel’animanelpercepireenelpensaresiapu-ramentepassiva,ecosìvia.Maloschemafondamentalepermane»44.Perquestastrada,ilcomplessodottrinaleillustratogiungeainfluen-zaregliScolasticidelXVI-XVIIsecolo(F.Suárez,P.Fonseca,F.Tole-do), ivi inclusi i tedeschicomeCh.ScheiblereJ.Martini,utilizzatialoro volta dagli olandesi F. Burgersdijck ed A. Heereboord,quest’ultimocertamentenotoa Spinoza45. In talmodoStumpfevi-denziaquanto gli interessa, e cioè che le fonti almenopotenziali asostegno della sua proposta esegetica non mancano. Soprattutto,eglivuolsuggerirecheessaèconsistenteconunatemperiefilosoficache, rendendonellaprospettivadella tradizionecomplessivamentescontatauna letturadelparallelismodelgenerediquellasuggeritanelleSpinozastudien,giustificherebbel’assenzadispiegazionidetta-gliatedapartediSpinoza,ilqualeavrebbeavutomotivodiritenerlesuperflue46.PerStumpf,ilparallelismodiII.P7haquindiachefareconlane-

cessità,dapartediSpinoza,diconfigurareindipendenzaeinterrela-zione(nongiàinterazione)degliattributi,eanzituttodegliattributiestensioneepensiero.AquestoscopoSpinozaricorrealladottrinascolasticadelparallelismoaccedendovi,comeperluirisultadeltut-to naturale, a partire dallamente diDio, all’ultimoposto (6) nello

44Ivi,p.15.45Ivi,p.16,cuisirimandaancheperlecitazioninellenote,trattedaFonseca,Tole-

do,Suárez,Scheibler,MartinieHeereboord.Stumpfsirammaricadinonessereriu-scitoareperireloscrittoDeanimahumana(1628)diBurgersdijck.PrimadiStumpfavevano richiamato l’attenzione su questi autori Freudenthal e Richter; su questefonticfr.P.DiVona,op.cit.,passim.46Apartiredallatradizionaleaccezionepsicologicasispiegaanchelacollocazione

nel Secondo libro dell’Etica di un principio che, alla luce della lettura di Stumpf,avrebbedovutotrovarepostonelPrimolibro.Cfr.Spinozastudien,p.25.

Intenzionalitàdellasostanza.CarlStumpfinterpretediSpinoza

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«schemascolastico»,maprimasecondonatura47.Aifinidiunacor-rettacomprensionedell’interaquestioneècomunquedellamassimaimportanzasottolinearecheinSpinozalo«schemascolastico»subi-scequellacheStumpfdefinisceuna«potentesemplificazione»:

Inconseguenzadelsuopuntodivistapanteistico,vièsolounsoggettodituttiglistati:Dio.Eglieliminalefacoltàdell’anima,perchél’unicacosadicuiabbiamonotiziasonoinultimaanalisisologliattireali[…].All’altrocapodellaserie,lecoserealieleideediDiofannotutt’uno,perchéleco-seesistonosolocomecontenutidelpensierodivino,cosìcomegliattidipensiero esistono solo quali atti del pensiero divino. Resta così solo ilterminecentraledell’interoschema:ladistinzionedegliattidaglioggettiimmanenti,mariferitiaDio,delqualeessisonomodi.Ilparallelismotraimodidell’estensioneedelpensierononèdunquealtrochequellodeglioggetti immanenti e degli atti ad essi diretti, come fu insegnato fin daAristotele48.

Il parallelismo dei modi significa dunque, secondo Stumpf, cheogni idea e ogni cosa, intese come modi del pensiero edell’estensione,sirapportanotralorocosìcomel’attoeilcontenuto,ossiasecondolarelazioneintenzionale,risultandointalmodo«unaeademqueres,sedduobusmodisexpressa»(II.Sch7).Poichépensieroed estensione sono attributi dell’unica sostanza divina, Stumpfesprimequesta tesi anche affermando che il parallelismo riguardagliattieicontenutidelpensierodivino49.

47 A questo proposito si ricordi il celebremotto attribuito a Spinoza da E.W. de

Tschirnhaus in una conversazione con Leibniz: «vulgus philosophicum incipere acreaturis,Cartesiumincepisseamente,seincipereaDeo»,citatodallenotediG.Genti-leinSpinoza,Ethica,cit.,p.333.48Spinozastudien,p.19.49Aquestopropositoèopportunosegnalareunadifficoltàelasuapossibilesolu-

zione.LatesicentralediStumpf,cisembra,implicachelarelazionetraideaeeressiapensatasulmodellodellarelazioneintenzionaletraattoecontenuto.Spinozaapplicacioèunantico«schema»filosofico(piùtardiquasiperduto,main luiancoravivoepresente)alproblemadellarelazionetraimodidegliattributipensieroedestensio-ne.Inalcunipassaggi,però,comequellocitatoperultimo,Stumpfsembrasuggerirecheideaeeresnonsianoaltroche,rispettivamente,attiecontenutidelpensierodi-vino. Spinozanonsi limiterebbealloraa trasporre lo«schema»delparallelismoalproblema inoggetto,ma intenderebbe il rapporto tragliattributipropriocomeuncasoparticolaredirelazioneintenzionale.Sequestafosselatesistumpfiana,avrebberagioneLewisRobinson (cfr. supra, n.28)a riscontrarviun forte tratto idealistico.NonvisarebbealloramodoperSpinozadireplicareall’obiezionediTschirnhaus,cheosservòcomel’attributodelpensieroassumesseunanettapreminenzarispettoatut-tiglialtri(cfr.laletteraLXXinB.Spinoza,Epistolario,cit.,p.286).Occorrericonosce-recheilmododiesprimersidiStumpfnonèsempreimpeccabiledaquestopuntodi

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SecondoStumpf,Spinozaseguelatradizioneancheinquanto«glioggettisonociòchedetermina,gliattisonociòcheèdaquestispeci-ficato»50.Sonoinfattileleggidell’estensione,ossialeleggidellafisi-ca,adescrivereildecorsocausaledelledueserieparallele.Inquestosenso il pensiero spinoziano può esser detto naturalistico, benchénonmaterialisticoinforzadellaparidignitàdipensieroedestensio-ne.StumpfriconoscequindicheinSpinoza«ilparallelismoèlimitatodal primato teoretico [erkenntnistheoretisch] dell’estensione, ed èperluiimportantesoloperchéconessol’ineluttabilelegalitànatura-ledeglieventisitrasmettedall’attributodell’estensioneatuttiglial-tri»51.Maperrestarealproblemaspecifico,eglinonhadubbicheilriferimentoalrapportotraattoecontenutosoddisfi irequisiti for-malicircailrapportotrasostanzaeattributi:attoecontenutosono«eterogenei, incommensurabili ed appartengono a regioni concet-

vista;tuttavial’interpretazionestumpfianadell’infinitàdegliattributi(cfr.infra,§4)mostreràcomelaprimasoluzioneappaiapiùconformeallesueintenzioni.50Spinozastudien,p.24.GueroultritienecheStumpfcommettaungraveerroreaf-

fermandoche«l’intellettodivinoèpassivonelleidee,chesonoinessocomedeicon-tenuti, laqualcosaconduce l’autoreadaffermarechesiritrovaqui“ilparallelismodellapsicologiaaristotelicatraspostoalladivinità[…]essendoglioggetticiòchede-terminaeleidee,comeatti,ciòcheèdaquestispecificato”»:M.Gueroult,op.cit.,vol.II,p.80n.60.Essendole«idee,comeatti»specificatedaglioggettiedunquepassiverispettoaquesti,ladipendenzadiSpinozadaAristotelerisulterebbepressochécom-pleta,mentre «se qui si ritrova Aristotele, è perché lo si è introdotto là dove nonc’entranulla».Tuttavia, il testostumpfianorecita:«Auchdarin folgtSpinozasLehrederTradition,daßdieObjektedasBestimmendesind,daßdieAktedurchsiespezifiziertwerden»(Spinozastudien,p.24):nonvièdunquetracciadelle«idées,commeactes»che Gueroult attribuisce tra virgolette a Stumpf. Naturalmente non si tratta di unpuntigliofilologico,madiribadirequellocheStumpfesponeconinsistenzaeinmodomolto circostanziato: e cioè il carattere attivo delle idee nell’Etica (Spinozastudien,pp.20-23).Lafraseinquestionenonsignificadunquecheleideae«comeatti»sianospecificate dalle res (come «Objekte») e dunque passive rispetto a queste ultime.Stumpfscriveinveceche«Spinozaseguelatradizioneancheinquanto»gliattisonoperluispecificatidaglioggetti,comeavvienenelloscolioII.Sch13(dovenonsiparladell’intelletto divino), e in generale nella trattazionedel rapporto tra lamente e ilcorpo.Inaltritermini,ilfattocheSpinozasiastatoinfluenzatodalladottrinaaristote-lico-scolastica sarebbeprovatoanchedallamaniera in cui imposta il problemadelrapportomente/corpo che tuttavia, così come Spinoza lo presenta, è insostenibile(Spinozastudien,p.31).IntalsensoilproblemasegnalatodaGueroultèreale:nonsitrattaperòdiungrossolanoabbagliocomel’attribuzionediuncaratterepassivoalleidee,madiunaprecisasceltainterpretativadiStumpf(sullaqualesipuòdiscutereechesottouncertoprofiloneindeboliscelalettura),ilqualenonriconobbeaSpinozaunadottrinadelparallelismointeramentecoerente.51Spinozastudien,p.55.

Intenzionalitàdellasostanza.CarlStumpfinterpretediSpinoza

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tuali radicalmente disparate», ma al tempo stesso essi «formanoun’inscindibile unità, sono solo espressioni parziali o aspetti di unmedesimofatto,chepossiamosepararel’unodall’altrosolotramitel’astrazione»52.

4.Gliinfinitiattributi

Inteso in tal senso, il parallelismo non concerne specificamentepensieroedestensione,mariguardaqualunqueattributoingenera-le.NelloscolioII.Sch7pensieroedestensionevalgonoqualiesempi53–anchesesitrattaovviamentediesempiobbligati–diunarelazionediordine superiore, cheesprimequell’«intimonessod’essenza» inprecedenza introdotto. La letturadi Stumpfprovocaquindi consa-pevolmenteuno«smisuratoampliamento»delprincipiodelparalle-lismo54,datochesecondoSpinozagliattributidiDiodevonoessereinfiniti, benché allamente umana sia dato conoscere solamente ilpensieroel’estensione.Restadunqueapertoilproblemadicomein-tenderegli infiniti attributi sconosciuti allamenteumana,alla lucedellarelazioneessenzialecheliconcerne55.InDieunzähligenAttributen(SpinozastudienII),Stumpfsiriallac-

ciaai risultatiottenutiprecedentemente, sottolineandone il signifi-cato inordineal chiarimentodellanaturadegli infinitiattributi. InquestosensoledueSpinozastudiencostituisconouninsiemecoeso,

52Ivi,p.25.53Ivi,p.10.54Ivi,p.7.55NelBrevetrattato(cit.,p.38),sileggeche«diquestiattributinoinonconoscia-

mo,finqui,chedue[…],ossiailpensieroel’estensione»,ilchefarebbepensareaunalimitatezzacontingentedellamenteumanasottoquestoprofilo.StumpfsviluppaunpensieroanalogonellaErkenntnislehre,sottoformadiuna«fantasiascientifica»con-dottanelsegnodellateoriaevoluzionistica.Sipotrebberoimmaginare«imoltepliciattributicomegradinievolutividelmondosusseguentisil’unl’altro,ciascunodeiqualicomprenda in sé i raggiungimenti di tutti quelli precedenti». Ricalcando analogheideediLotze–autorecheloinfluenzònotevolmente–Stumpfmostradiintendereintalsensolosvilupparsidellopsichicosulmondofisico,esuccessivamentel’insorgere«dellospecificamentespiritualenelmondodelmeramentepsichico»,chedischiude«unmondointeramentenuovoelapossibilitàdiunosmisuratoincrementodellavitaintellettualeedemotiva».Lasciandosiandareaun’immaginetrattadall’universoto-nale,cheglifusemprecosìcaro,Stumpfconclude:«inuovimondicheinsorgonosisovrapporrebbero l’uno all’altro così come le oscillazioni di diversa periodicità aquelleprecedenti,inuntrenod’ondasemprepiùricco».Cfr.Erkenntnislehre,vol.II,p.824.

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lecuitesisicorroboranoreciprocamente.L’unitàdeidueproblemiemergeineffetticonforzanelloscolioII.Sch7,doveSpinozaafferma:

[…] e perciò sia che concepiamo la natura sotto l’attributodell’Estensione, o sotto l’attributodelPensiero,o sottoqualunquealtroattributo,troveremounsoloestessoordine,ossiaunasolaestessacon-nessionedellecause, troveremocioèchelestessecoseseguonodaunaparteedall’altra.

eproseguepocooltre:

[…]finoaquandolecosesonoconsideratecomemodidelpensare,do-vremospiegarel’ordinedituttalanatura,ossialaconnessionedellecau-semedianteilsoloattributodelPensiero,einquantolecosesonoconsi-deratecomemodidell’Estensioneanchel’ordinedituttalanaturadeveesserespiegatomediante ilsoloattributodell’Estensione,e lostesso in-tendoperglialtriattributi.Perlaqualcosa,Dio,inquantoconstadiinfi-nitiattributi,èinrealtàcausadellecosecomeessesonoinsé.Ealmo-mentononpossospiegarepiùchiaramentequestecose56.

Applicandoilmetodoaporeticodiderivazionearistotelica,chegliè particolarmente caro57, Stumpf procede anzitutto a confrontarsiconleprincipali ipotesicritichediffuseall’epoca.L’infinitàdegliat-tributi,eglichiarisce,nonpuòessereintesainsensopotenziale,co-me consegue dall’interpretazione idealistica inaugurata daHegel esostenutadaJ.E.Erdmann,perilqualegliattributisonosolomodali-tàsoggettive,caratteristichedellamenteumana,diconoscerelaso-stanza58. Gli attributi hanno una realtà che prescinde dal soggettoconoscenteedè invece fondatanellanaturadiDio: la loro infinità,pertanto,vaintesainsensoattuale59.Essanonèperòilrisultatodiunprocedimentodiecceterazioneindefinita,madevepiuttostocon-figurarsiquale«infinitoassoluto»60.Quantoalpresuntodissidiotra

56B.Spinoza,Etica,cit.,p.128,corsivinostri.57Sivedal’esemplarediscussionedelleteoriedelleapparenzepercettivemultiple

inC. Stumpf,Tonpsychologie, 2 voll.,Hirzel, Leipzig, 1883-1890, rist. anast.Bonset,Amsterdam,1965,vol.II.,pp.12-60.58Cfr.J.E.Erdmann,VersucheinerwissenschaftlichenDarstellungderGeschichteder

neuernPhilosophie,7voll.,Frantzen,RigaundDorpat,1834-1853,rist.anast.From-mann,Stuttgart,1933,vol.II,p.60sg.Perunadiscussionestorico-criticasirimandaaM.Gueroult,op.cit.,vol.I,pp.428-468;cfr.inoltreA.Guzzo,op.cit.,p.132.59Spinozastudien,p.43.60 Per ladefinizione I.D6: «PerDio intendo l’enteassolutamente infinito,ossia la

sostanzacheconstadiinfinitiattributi,ciascunodeiqualiesprimeun’eternaedinfi-nitaessenza».CircaquestanozioneStumpfrimanda(Spinozastudien,p.41sg.)alla

Intenzionalitàdellasostanza.CarlStumpfinterpretediSpinoza

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infinità degli attributi e semplicità di Dio, che renderebbe intima-mente contraddittoria la dottrina di Spinoza, Stumpf osserva cheSpinoza ha esplicitamente sostenuto l’unità e l’unicità, ma non lasemplicitàdiDio61.Infineeglinegachegliattributisconosciutisianoil risultatodi unprocesso ricorsivo condotto in infinitumapartiredall’idea, l’ideadell’idea,ecosìavanti,ottenendoprogressivamentelivellisuperiorialpensiero62.Spinoza,cheperaltrononavrebbemaiammessounregressoinfinito,sipronunciacontroquestapossibili-tà:«ilpensieropensatoeilpensieropensante–spiegaStumpf–so-noentrambipursemprepensiero, l’uno formaliter e l’altroobjecti-ve»63.Nel disporsi a presentare una soluzione, Stumpf riconosce che

l’evidenza testuale a disposizione non consente una sistemazionecertaedefinitivadelproblema.Eglisichiededunquecosaavrebbepotuto, omeglio, cosa avrebbedovuto sostenere Spinoza, alla lucedellasuafilosofia,perchiarireesaurientementeilsensodelladottri-na degli infiniti attributi divini. Stumpf si riserva esplicitamente lapossibilitàdi interpretare con rigoremaanche con libertà il testo:«al filosofodeveessere concessodipenetrarenei sistemi filosoficiun po’ più profondamente di quanto i documenti in sé presi nonconsentano»64. Le considerazioni che seguonovanno lette tenendo

critica di Cantor, il quale ritiene la concezione spinoziana dell’infinito il «talloned’Achille»delsistema,poichéun infinito«assoluto» insensospinozianononè«in-crementabile edunquematematicamentedeterminabile».Cfr.G. Cantor, «ÜberdieverschiedenenStandpunkteinbezugaufdasaktuelleUnendliche», inZeitschrift fürPhilosophie,88,1900,poi inGesammelteAbhandlungen,mathematischenundphilo-sophischen Inhalts, hrsg. v. E. Zermelo, Berlin, 1932, rist. anast. Olms, Hildesheim,1962,p.375.61Spinozastudien,p.43.NellaErkenntnislehre,vol.I,pp.20sgg.,Stumpfnega,con-

troLeibnizeHerbart,chelasemplicitàsiaunrequisitonecessarioperladefinizionedellasostanza.62 Spinozastudien, p. 44. Era questa la proposta di un allievo di Trendelenburg,

ErnstBrautscheck, in«WorinbestehendieunzähligenAttributenderSubstanzbeiSpinoza?»,inPhilosophischeMonatshefte,1871.Perunadiscussionediquestatesi(ediquelladiMartialGueroult)cfr.E.Harris,«InfinityofAttributesandIdeaIdeae»,inNeueHeftefürPhilosophie(Spinoza1677-1977),12,1977,pp.9-20.HarrisattribuiscequidisfuggitaaStumpflatesipercui«Spinozaavrebbedovutoassegnareunsoloat-tributo a Dio» (p. 11), il che non corrisponde al contenuto del saggio stumpfiano.Harrisdelinea inveceunaconcezionedell’infinitàdegliattributinondissimiledalla«fantasiascientifica»diStumpfsullosviluppodeidiversi livellievolutivi (p.18sg.;cfr.supra,n.55).63Spinozastudien,p.45.64Ivi,p.39.

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benpresentiquesteconsiderazionieilcarattereipoteticodiquestaesegesi.Lapropostainiziaadelinearsigrazieaunadupliceanalogiacon-

dottaapartiredall’estensioneedalpensiero.Stumpfintroduceanzi-tutto la nozione generale di «molteplicità» [Mannigfaltigkeit].L’estensioneèsenz’altrounesempiodiuna«molteplicità»diquestogenere.Nell’esperienza, osservaStumpf, vi sonoperòdiverse altreMannigfaltigkeiten:la«lineadeltempo»,quellacostituitadallealtez-zetonali,daigradiintensividellasensazione,dalleseriecromatichenero-biancooppurerosso-giallo,ecosìvia65.Lanozionediunanalo-godell’estensioneèdunquetutt’altrocheinconcepibile,edanzigiàl’esperienza sensibilene forniscenumerosi esempi.Ciò stabilito, sipuòprocedereaintrodurrel’analogodelpensiero.

Accantoalrappresentare,checiènotoempiricamentemediantel’intro-spezione, e alle funzionidi coscienza in generale (cogitare)potrebberosussistereinnumerevolialtreformedellacosiddettaesistenzaimmanen-tedioggetti,ovverodellarelazioneintenzionale,diquelrapportotraattoeoggettocheèindefinibile,machetuttaviacompeteatuttelefunzionidicoscienza66.

L’«indefinibile» relazione intenzionale potrebbe dunque valerecometrattocomunediinfiniti,anoiignoti,statianaloghialpensiero(«psychoideZustände»),periquali,proponeStumpf,«generalizzan-doun’espressionescolasticanonignotaaSpinoza,sipotrebbeparla-re di intenzioni [Intentionen]»67. Anche in questo caso l’esperienzaoffre qualche primo appiglio all’intuizione: memore di Aristotele,Stumpfrimandaatitolodiesempioalleattivitàpsichichedegliani-mali, oppure all’attività vegetativa. Tuttavia, come nel caso delleprecedentianalogietrattedall’esperienza,sitrattaevidentementediesemplificazioni soltanto euristiche, che non definiscono in alcunmodoulterioriattributi.La direzione verso la quale Stumpf si indirizza appare a questo

punto abbastanza chiara. A ciascuna delle infinte «intenzioni» po-

65Ivi,p.47.La«phänomenaleZeitlinie»,la«Tonline»,ilcontinuodelleintensitàpsi-

chicheedeicolorivannointesiinriferimentoalladottrinastumpfianadellasensibili-tà,sviluppatadaStumpfnellaTonpsychologieeinnumerosialtrisaggi.66Ivi,p.47.67Ivi,p.48.Stumpfintroducequalchecennosullanozionediintentionellafilosofia

scolastica,desuntoperòquestavoltadafontiindirette.GliautorimenzionatioltreaTommasod’AquinosonoAvicenna,PietroAureolo,Suárez.

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trebbe corrispondere una certa «molteplicità» quale suo oggetto[Gegenstand]. In talmodo sidelinea il profilodi «una serie reale eunaserieidealediattributi,entrambiinfinitiereciprocamenteasso-ciatipuntoapunto.Ilpensieroel’estensione,cosìcomeliconoscia-mo,etuttiiloromodi,epertantoanchelanostramenteeilnostrocorpo,sonosolouncasospecialediquestacorrelazione[Zuordnung]universale»68.Proprioaimodidiqueste«serie»appaiatediattributialluderebbel’usodeiterminigeneralidiideaeresdapartediSpino-za69.Lenuove«coppieintenzionali»diattributirimarrebberointalsensoentroilprincipiodelparallelismo,esiverrebbeincontroallapuntualizzazionespinoziananelloscolioII.Sch7«etidemdealiisat-tributis intelligo»,dalmomento chegli attributipensieroedesten-sionesarebbero«iprototipipertuttiglialtri»70.Stumpfsviluppaulteriormenteilpensieroillustrato, immaginan-

do una sorta di «catena» intenzionale, dove ad ogni «intenzione»corrispondono due «molteplicità», e viceversa. Entro tale modello«la medesima intenzione, in quanto (quatenus) ha come oggettol’estensione, è lamente umana; in quanto invece ha come oggettol’altramolteplicitàcheleècontigua,appartieneaun’altracoppiadiattributi»71.Maquioccorrearrestarsi:mostratochenelquadrocon-cettualedell’EticadiSpinozac’èlospazioteoricoperunapossibilitàdiquestogenere,Stumpfammettechenulladipositivopuòessereasseritoinmeritoaquestasuggestivaipotesi72.

68Ivi,p.49.69StumpfrimandaanchealcorollarioII.C6,doveSpinozaaffermache«lecoseidea-

teconseguonoesonodedottedailoroattributinellostessomodoeconlastessane-cessità con la quale abbiamo dimostrato che le idee conseguono dall’attributo delPensiero»,doveilplurale«exsuisattributis»lasciapensareche«nonsolol’attributodell’estensione,maanchealtri(valeadiretuttigliattributi“reali”)»contengano«resideatas»qualiloromodi(ivi,p.49).70Ivi,p.49.71Ivi,p.51.72Complessivamente,laletturapropostaperl’infinitàdegliattributicisembrari-

scattare Stumpf da alcune difficoltà sopra rilevate. La relazione intenzionale noncomportaunadominanzadell’attributodelpensiero,perchénonriguardaspecifica-menteilpensiero(néil«pensierodivino»)inquantotale.Perquestoessapuòlegaretra loro le infinite coppiedi attributiquale«innererWesenszusammenhang», espri-mendocosìuncaratterefondamentaledellasostanza.QuestatesinonvaconfusaconquellapiùestremisticadiL.Robinson,op.cit.,p.112,perilqualeladottrinadegliin-finitiattributi,«colonnaportante»delmonismospinoziano,congedaildualismopsi-cofisico«inquantoladifferenzafondamentaledelpensieroedell’estensionedivienesolo un caso particolare dell’infinitamolteplice differenza che ha luogo all’interno

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Conciò,Stumpfvolgearifletteresul«pensierocentraledellospi-nozismo»,cometitolalasezioneconclusivadelsaggio.Essononvaravvisatonelparallelismonénelmonismopanteista, «manel con-vincimento dell’ineluttabile legalità del corso del mondo», ossianell’ideadiunanecessità«cieca»,cheescludequalunqueconsidera-zioneteleologica73.Daquestodiscendonotuttelealtresceltefiloso-fiche,alcunideicuiproblemiintrinseciStumpfnonmancadisegna-lare74.

5.BrentanoeHusserl

Alterminedell’excursusstorico-filosoficodicuisièriferitoinpre-cedenza, Stumpf introduce delle considerazioni molto interessantinellaprospettivadiunraffrontocolpanoramadelsuotempo.Rela-tivamente all’interpretazione del parallelismo come principio dispecificazionedell’attodapartedell’oggetto,egliosserva:

Siadettoincidentalmentecheilprincipio,nelsuosensoantico,vienedi-fesoancoroggi.CosìFranzBrentano,chepreselemossedaAristotele,hanuovamente ripreso con forza la distinzione dell’attività psichica(dell’atto)dalsuooggettoimmanente,l’hautilizzatacometrattodistinti-voprincipaledeifenomenipsichicirispettoaifenomenifisiciehapostoafondamentodellasuasuddivisionedelleattivitàdell’animaledifferenzediquesta«relazioneaunoggetto»[BeziehungaufeinObjekt]75.

Il sensodelladottrinabrentanianadell’«in-esistenza intenziona-le»èquellosopraprecisatodiunacorrispondenzaessenzialetraen-tidistinti,ossiagliattieicontenutimentali.Brentanoriprendedun-

dell’infinitoassoluto».Perunacriticacfr.H.Barker,«NotesontheSecondPartoftheEthics(II)»,inMind,48,1938,poiinP.E.Kashap,ed.,op.cit.,p.129,chefariferimentoall’osservazionediLotzepercuil’infinitàdegliattributinascondedifattoledifficoltàneltrattamentodipensieroedestensionedapartediSpinoza.Cfr.R.H.Lotze,Geschi-chtederdeutschenPhilosophieseitKant.DictateausdenVorlesungen,Hirzel,Leipzig,1882,p.5.73Spinozastudien,p.55.74Essendol’amorDeiintellectualisunapartedell’amoreconcuiDioamasestesso

(V.P35),neseguecheDioconoscesestesso,edunqueilpensierodivinononpuòchepermearetuttigliattributi,collocandosialdifuorioafiancodiessi(comenell’obie-zionediTschirnhaus).Seperòilpensierodivinopervadediségliattributi,lasostan-zanonèsolola«totalità»diquesti,masiconfigurasecondoladefinizionetradiziona-le.Lacoerenzainternadelsistema,rilevaStumpf,risentediquestoinsiemedipro-blemi.Cfr.Spinozastudien,p.54.75Ivi,p.17.

Intenzionalitàdellasostanza.CarlStumpfinterpretediSpinoza

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que quel «parallelismo»di due serie, distinte sul pianometafisico,chelatradizionefilosoficahacostantementemostratodiriconosce-re.SpiegaStumpf:«tra l’oggetto immanentee l’attoadessodirettosussiste, secondoBrentano,uncompletoparallelismoanzituttodalpuntodivistadellaloroforza»,edaggiunge:«adispettodeimoltial-tricambiamenti,Brentanomantienefermaquestadottrinaneisuoiscritti successivi»76. Dato che anche Lotze si pronuncia fondamen-talmentenello stesso senso,pare che il «principiodelparallelismonelsensoantico»siriaffaccipressoleteoriedialcunideipiùaccortipsicologideltempo77.Conquesto,ammetteStumpf,lacorrettezzadiquelledottrine«nonècertodimostrata»;tuttaviasicomprendecheesso «apparve in questa luce anche a Spinoza»78. Nella lettura di

76Nel 1874, osserva Stumpf,Brentano riteneva che l’intensitàdel rappresentare

fossesempreugualeall’intensitàdelrappresentato(cfr.F.Brentano,op.cit.,p.186sg.),eciòanchenelcasodellacoscienzainterna,chehacomeoggettoifenomenipsi-chici– l’«ideamentisdiSpinoza»,chiosaStumpf.Nell’ambitosensibilequestacorri-spondenza intensiva sarà sempremantenuta (cfr. F.Brentano,Untersuchungen zurSinnespsychologie, 1907, hrsg. v. R.M. Chisholm und R. Fabian, Meiner, Hamburg,19792).Perquantoriguardaglioggetti intelligibili, invece,Brentanonegherà inse-guitocheessiabbianounaqualsivogliaintensità:unacircostanzacheStumpf,perlaverità, inquestasedenonmenziona(cfr.F.Brentano,PsychologievomempirischenStandpunkt. ZweiterBand:VonderKlassifikationderpsychischenPhänomene, 1911,hrsg.v.O.Kraus,Meiner,Hamburg,19252,rist.anast.1973,p.151sg.,trad.it.diR.L.DappianoLapsicologiadalpuntodivistaempirico,vol.II:Laclassificazionedeifeno-meni psichici, Laterza, Bari, 1997, p. 132 sg.).Ma in nessunmodo verràmeno perquestaragione,secondoBrentano, l’essenzadellarelazione intenzionalenellasferadell’intelligibile:lacorrispondenzatraattieoggetti(noetici)rimaneinvigore,anchesenonèesprimibileinterminidigradualitàintensiva.77Cfr.R.H.Lotze,PsychologischeUntersuchungen.I:ÜberdieStärkederVorstellun-

gen,«ZeitschriftfürPhilosophieundphilosophischeKritik»,XXII,1853,poiinKleineSchriftenhrsg.v.D.Peipers,Breitkopf&Härtel,Leipzig,1885-1891,vol.III,pp.72-99.Circal’interpretazionedatadaLotzedelparallelismospinoziano,cfr.R.H.Lotze,Ge-schichtederdeutschenPhilosophieseitKant,cit.,p.5.Lotzeritienedifficiledare«unsensoutile»allaII.P7;inognicaso,lacorrispondenzadeisingolimodidelledueserieèsoloasseritadaSpinoza, ilqualenondimostra inveceperchéqueldatoelemento(a)dell’unaserienon«è»semplicementeconnessoaundatoelemento(a)dell’altra,ma«richiede»[verlangt]unasimileconnessione.78 Spinozastudien, p. 18. Resta naturalmente alquanto dubbio che Brentano,

all’epocascomparsodadueanni,avrebbegraditounaccostamentosiapureindirettoconSpinoza.MaStumpfavvicinadirettamentepersinolanozionespinozianadiso-stanzaaquellacuiBrentanoapprodònegliultimianni,allorchéammiseun’unicaso-stanzamondana[Weltsubstanz].ÈverocheBrentanononidentificavaquestasostan-zamondanaconDio,tuttavia,aggiungeStumpf,«anchelasuadottrinadiDiosiavvi-cinòpiùtardiinalcunipuntiessenzialiaquellaspinozistica»:cfr.Erkenntnislehre,vol.I,p.17.

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Stumpf, lapsicologiadiLotzeediBrentano(vedremosubitoqualesia il ruolo di Husserl) appare portatrice di un profondo rinnova-mentofilosofico,checoincideconlariscopertanondogmaticadiunaristotelismotroppoalungoobliatonelnomedelcongedodallostilefilosoficoscolastico.Per chiarire la portata e il senso delle innovazioni in questione,

consideriamonuovamenteatitolodiesempioilproblemapsicofisi-co.Stumpfriconoscechelasoluzionespinozianaperilrapportotramenteecorpo,percui l’ideadelcorpoè ilrisultatocomplessivodiunaseriediideeconfuseadessodirette,finnellevariepartiedor-gani,risultainsostenibile79.Maciònontogliecheessa,neisuoitrattiessenziali,possarivaleggiareatestaaltacontroilparallelismopsico-fisicomoderno,inauguratodaFechner.Questovainfatticonsideratoallastreguadiun’ipotesi,miranteacorrelareduegruppidifatti: lacoscienzacoisuoieventidaunlato, iprocessifisicidall’altro.Nellaprospettiva di Spinoza, invece, ed è questo il punto decisivo, en-trambi imembridiquestiduegruppi,comepure la lororelazione,sono«datiimmediatamenteallacoscienza:lerescomecontenutidicoscienzaintuitivi,leideaecomeicorrispondentiattidicoscienza».Inquestosensoilparallelismo«trascendente»dellapsicofisicafech-neriana e dei suoi sostenitori può essere distinto dal parallelismo«immanente»diSpinoza.Eintalsenso,soggiungeStumpf:

Lasualeggedelparallelismoèpuramenteunaquestionecheconcernelapsicologia descrittiva (Husserl direbbe: la fenomenologia, dato che taleleggeèfondataaprioritramiteun’«intuizioned’essenza»)80.

Lerelazionitralaseriefisicaelaseriepsichica,modidelpensieroedell’estensione,divengonocomprensibiliapartiredall’essenzadel-la relazione tra imodi appartenenti a due attributi in generale, laqualeèdataapriorinell’intuizione.Pervalutarecontestualmentequestoriferimentooccorreabban-

donareleSpinozastudienerivolgersiallaErkenntnislehre.Stumpfri-conoscequilapossibilitàelavaliditàdelle«fenomenologieregiona-

79Spinoza,notaStumpf,sirifiutadielaborarlaneidettagli,intuendocheciòlopor-

terebbenelcampodelle«fantasieincontrollabili»:Spinozastudien,p.31.Laconcezio-nespinozianadell’ideadelcorpocome«propriocezione»[self-sentience]èinvecedi-fesadaE.Harris,«Body-MindRelation inSpinoza’sPhilosophy», in J.B.Wilbur,ed.,Spinoza’s Metaphysics. Essays in Critical Appreciation, Assen-Amsterdam, Van Gor-cum,1976,p.15.80Spinozastudien,p.34.

Intenzionalitàdellasostanza.CarlStumpfinterpretediSpinoza

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li»,cheabbraccianole«leggieidetiche»apriorichestannoafonda-mentodelle singole scienze81.Percontro, la«fenomenologiapura»di Husserl è secondo Stumpf un «fantasma», una «fenomenologiasenza fenomeni». Alle fenomenologie «regionali» si deve certo af-fiancareunascienzadegliassiomi«universali»,iqualiperònonso-noaltrocheibennoti«assiomilogici»,inordineaiqualinonvièal-cunospecialelavorofenomenologicodacompiere.Perquestaragio-neHusserlprometteeprogetta indefinitamenteunadisciplina chenonpuò inalcunmodorealizzare.Edunque,nellamisura incui lafenomenologianonfuoriescedalterrenodiunadisciplina«regiona-le»nel senso indicato, i suoiprincipi, «secondo ipresuppostidellostessoHusserl,coincidonoconquellidellapsicologiadescrittiva»82.A ciò si potrebbe forse obiettare, immagina Stumpf, che alla fe-

nomenologia,diversamentedallapsicologiadescrittiva,competa«ilcampo,infinitamentericco,dellaricercaeideticanoematica,eglias-siomiaciòcorrelati».TuttavialostessoHusserlinsistesulparalleli-smo tranoesis enoema.A sostegnodiquestaosservazioneStumpfcitaunlungopassaggiodall’importante§88delleIdeenzueinerrei-nen Phänomenologie und phänomenologischen Philosophie, dove siafferma tra l’altro: «aimolteplici dati del contenuto reale [reelles],noetico, corrisponde sempre una molteplicità di dati rilevabilidall’intuizione effettivamente pura in un correlativo “contenutonoematico”,obrevemente,nel“noema”»:icorrelatinoematicidellapercezione,delricordoodelgiudizio,perHusserl,sonointalsensoil«percepitoinquantotale»,il«ricordatoinquantotale»oil«giudi-catoinquantotale»83.Masevalequestaipotesi,notaStumpf,lade-

81Erkenntnislehre,vol.I,p.189.Comeènoto,Stumpfriconobbeuna«fenomenolo-

gia»,intendendolaperò,diversamentedaHusserl,comescienzaaventeadoggettole«apparenze inquanto tali».Cfr.C. Stumpf, «ZurEinteilungderWissenschaften», inAbhandlungen der PreussischenAkademie derWissenschaften, Berlin, 1907, trad. it.«La suddivisione delle scienze», in Psicologia e metafisica, cit., pp. 156 sgg. Per la«meradescrizionedeivissutid’atto»,conlaqualeStumpfidentificalafenomenologiadiHusserlsullascortadelleLogischeUntersuchungen,eglipreferìinvecemantenereilnomedi«psicologiadescrittiva»:ivi,p.163sg.,n.29.82Erkenntnislehre,vol.I,p.195.Adispettodeitoniinsolitamenteaspriconcuicon-

ducequestapolemica,Stumpfsi sforzadi ricondurre la fenomenologiahusserlianaallapsicologiadescrittivadiBrentano.PerStumpf,«lapsicologiadescrittiva[…]as-solveall’interocompitodellafenomenologia»:ivi,p.196,cfr.anchep.188,n.1.83E.Husserl,IdeenzueinerreinenPhänomenologieundphänomenologischenPhilo-

sophie, vol. I: Allgemeine Einführung in die reine Phänomenologie, in Husserliana,Nijhoff,DenHaag,vol.3,tomoI,trad.it.acuradiG.Alliney,Ideeperunafenomenolo-

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scrizioneentrolasferanoeticarisultaeoipsovalidanellasferanoe-matica.Alriguardo,inunanotaapièdipaginadeltestodellaErke-nntnislehreStumpfintroduceleseguenticonsiderazioni:

IlnoeticoeilnoematicosirapportanosecondoHusserlcosìcomegliat-tributipensieroedestensioneinSpinoza:«unaeademqueres,sedduobusmodisexpressa».EcomeperSpinozaleleggidellanaturasonoaltempostessoleggidellamente,cosìavvienequiperquellenoetiche,chesonoaltempostessonoematiche.Sipuòaddiritturamostrarechequièingiocoanchepiùdiun’analogia,ecioècheSpinoza,rettamenteinteso,conpen-sieroedestensionehaintesonull’altrocheattiecontenutidelpensierodivino, e che la dottrina del parallelismo tra atti e contenuti della co-scienza rimonta auna regola che ritorna costantementenellapsicologiafindaAristotele,regolacheSpinoza,comemoltoaltro,hadesuntodaipro-pristudiscolastici84.

Stumpf riassumequi chiaramente il sensodel saggiosuSpinozadel1919.Lasuaseveracriticaall’allievodiHallesembrerebbecosìmitigatadalrichiamo,ribaditodalriferimentoaSpinoza,allecomunimatrici filosofiche, vale a dire al parallelismo «intenzionale» dellatradizione aristotelico-scolastica, nuovamente valorizzata da Bren-tano85.L’insistenzasulriassorbimentodellafenomenologiahusser-

giapuraeuna filosofia fenomenologica,Einaudi,Torino,1950,p.279sg.; cfr.Erke-nntnislehre,vol.I,p.195.84Ivi,p.196n.1.85InpropositosipensiancheaquellochescrivevaHusserlnel1911,criticandole

pretese di esattezza e validità della psicologia sperimentale: «Quei pochi psicologiche,comeStumpf,Lippsedalcunialtridellalorocerchia,hannoriconosciuto[…]idi-fettidellapsicologiasperimentaleesonostatiingradodiapprezzarel’impulsodatodaBrentano–epocalenelsensopiùaltodeltermine–sforzandosidiproseguirnegliinizi di un’analisi descrittiva dei vissuti intenzionali […] sono di continuo attaccaticonl’accusadiesseredegliscolastici.Legenerazionifuturenonmancherannodime-ravigliarsidelfattocheiprimimodernitentatividiindagarelasferaimmanentese-riamenteenell’unicomodopossibilediun’analisiimmanenteo,comepossiamodireconmaggioreevidenza,diun’analisid’essenza,poteronoesseretacciatidiscolasticaemessiindisparte».E.Husserl,DiePhilosophiealsstrengeWissenschaft,inHusserlia-na, vol. 27:Aufsätze undVorträge (1911-1921), trad. it. di C. Sinigaglia,La filosofiacomescienzarigorosa,Laterza,Bari,2000,p.33.Questirilievi,aonordelvero,prece-donodidueannileosservazioniconcuiHusserlbollala«fenomenologia»diStumpfcome«psicologiaeidetica»:cfr.E.Husserl,IdeenzueinerreinenPhänomenologieundphänomenologischen Philosophie, vol. I, cit., p. 275.Ma il reiterato riferimento allaScolasticaneLafilosofiacomescienzarigorosanonèprivodisignificato:adispettodelleirrimediabilidifferenzenelletesifilosofichedifondo,esoprattuttoneldiversoatteggiamento dei due autori verso leNaturwissenschaften, emergono le radici diun’affinitàdellaqualesarebbestatodifficilesbarazzarsirapidamente.

Intenzionalitàdellasostanza.CarlStumpfinterpretediSpinoza

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liananell’alveodellapsicologiadescrittiva,chetrasparegiànelbre-vecennosopracitatodelleSpinozastudien,potrebbeallorasuonarecomeuna sorta di appello, quasi che Stumpf, pur sconfessando glisviluppieterodossihusserliani,volesseindicareanchelaviadiunapossibilericonciliazione.Maunaconsiderazioneravvicinatamostrapiuttosto il contrario.

ÈStumpfinfattiadissociarsidalladottrinadellatradizione,edalri-gidoparallelismotraattoecontenutocheneconsegue.NelleSpino-zastudieneglidelinealapropriaposizioneneiterminiseguenti:

L’autorestessosièineffettipronunciatoafavoredelladistinzionetraap-parenzeefunzionipsichiche,cheperl’essenzialerisultadalladifferenzatraattoecontenuto[…].Maunparallelismotraidueelementinonmièsem-bratoammissibile.Hocredutoinvece,deltuttoall’opposto,dipoterfonda-requestadistinzionesoloinunavariabilitàentrocertilimitiindipendente[…]86.

Il riferimento di Stumpf è a una sezione del suoErscheinungenundpsychischeFunktionen(1906),daltitolo«lareciprocavariabilitàindipendente», cui rimandiamo per quanto attiene a uno sviluppodettagliatodiquestetematiche87.Èperòindispensabilesoffermarsiarilevarecomenellapaginaimmediatamenteprecedente,doveve-nivaaffermata la«separabilità logica»di apparenzee funzionipsi-chiche,Stumpfdichiarassedi intendereiduetermini inmodocon-formealleintenzionidiCartesioespecialmentediSpinoza,ilqualeavevaopportunamentesostenutocheciascunattributodovessees-

86Spinozastudien,p.36sg.NelprosieguoStumpfspiegatral’altro:«Selediversità

d’attoelediversitànelcontenutodecorresseroinmodocompletamenteparallelo,sidovrebbeinfattichiedereseilcosiddettomondopsichicononpossaesseredescrittoconconcettiedespressionidiquello fisicooviceversa,cosacuimirano ineffetti lapsicologiapuramentefenomenisticaesensualistica,elafilosofiadellanaturaspecu-lativa,ciascunaasuomodo»:ivi,p.37.87 C. Stumpf, «Erscheinungen und psychische Funktionen», inAbhandlungen der

Preussischen Akademie der Wissenschaften. Philosophisch-historische Klasse, Berlin,1906,trad.it.«Apparenzeefunzionipsichiche»,inPsicologiaemetafisica,cit.,pp.82sgg.Percomprendereloscartoessenzialetraapparenzeefunzionipsichicheoccorreconsiderare,accantoaldislivellointrodottodalla«sogliagiudicativa»[Urteilsschwel-le],soprattuttoilproblemadelnotareel’interatematicadei«rapporti»(molteplicità,somiglianza,incrementoefusione),apartiredalla«fusionetonale»,sucuicfr.ancheC.Stumpf,Tonpsychologie,cit.,vol.I,pp.96e106sgg.evol.II,pp.128sgg.Sualcuniaspetti di queste tematiche sia lecito rimandare al nostro «La psicologia di CarlStumpf tra fenomenologia empirica e scienza descrittiva», in Teorie e modelli, 2,1997,pp.122sgg.

RiccardoMartinelli

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serecoltoper sé88. Stumpfaggiungeva:«inrealtà, suquestopunto,né Spinoza né i pensatori successivi sono effettivamente usciti daldualismodiCartesio.Lamateriafattualechecièdatamostrainfatti,fin dalle origini, una doppia faccia, e per quanto si possa diresull’unità della sostanza e della realtà, sul panpsichismo esull’idealismouniversale, questaduplicità nonpuò venirmessadaparte»89.Questaduplicità,depotenziatadelle implicazionimetafisi-che, viene articolata e organizzata da Stumpf anzitutto tramite ilprincipio di reciproca variabilità indipendentedi apparenze e fun-zionipsichiche, tra lequalinonsussiste invecealcuna formadi in-tenzionalità.Lasuafilosofiasisforza,enoncertosoloneipassaggiquiinesame,diaggirareildualismometafisicosenzaperòrinuncia-reallabipolaritàdiapparenzee funzionipsichiche, cheapparedalsuopuntodivistafenomenologicamenteineludibile,echela«reinePhänomenologie» di Husserl ha invece l’effetto di comprimeresull’egonelmomentoincuisicaratterizzacomefenomenologiatra-scendentale. Questo «dualismo fenomenologico»90 di Stumpf, chespiegaleragionidelsuointeresseversoSpinoza,giustificaaltempostessol’abbandonodelprincipiodiintenzionalitàtantonellaversio-ne brentaniana, appesantita dall’ingombrante postulatodell’evidenza della percezione interna91, quanto nella variante diHusserl, che spalanca le porte al ritorno di inammissibili atteggia-mentispeculativi92.Nonèquestalasedepermostrareevalutarecri-

88Unumquodqueuniussubstantiaeattributumperseconcipidebet(I.P10).89C.Stumpf,«Apparenzeefunzionipsichiche»,cit.,p.82.90DeldualismoStumpfscrive:«amoltiessosembrasuonarecomelapeggior in-

giuria,quellachemaivorrebberolasciarricaderesudisé;percostorolapiùmisere-voleconfusioneèpreferibileaundualismo.Iononriescoatrovareinessonulladitantoterrificante,apattochesiagarantital’unitàdell’effettocomuneedelleleggisu-preme»:C.Stumpf,«LeibundSeele»,cit.,p.91sg.91Erkenntnislehre, vol. I, p. 217; cfr. ancheTonpsychologie, cit., vol. I, p. 22, dove

l’evidenza«cheilgiudiziopossiedepercoluichelopronuncia»vienelasciatadapar-teinfavoredeigradidi«affidabilità»[Vertrauenswürdigkeit],cheesso«possiedeperunaltro»,indirizzandointalmodolapsicologiadescrittivaversolaricercaempirica.92Erkenntnislehre, vol. I,p.199sg.A titolodi raffronto,èutile rimandarebreve-

menteallaletturahusserlianadellafilosofiadiSpinoza,descrittacome«puraconse-guenzadiunametafisicaguidatadallamodernascienzamatematicadellanaturaecheeradestinataasuscitaregrandescandalo»perché«Dioeradiventatounasortadiessenzamatematica,dacuivenivanomenotuttiipredicatispirituali.L’emergenzadaquestasostanzaassolutadellerealtàfisicheespiritualidellaconcezionecomunedelmondosieratrasformatainun’emergenzamatematicadiconseguenzematematicheapartiredalledeterminazionidefinitoriefondamentali».E.Husserl,ErstePhilosophie,

Intenzionalitàdellasostanza.CarlStumpfinterpretediSpinoza

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ticamentecome–e inchemisura–Stumpfabbiamesso inpraticaquestoprogramma;ciauguriamoinvecediavermostratoquantoilcostanteeapprofonditoconfrontodiStumpfconSpinozacontribui-scaadelineareilprofilodiquestasceltafilosofica.TornandoinfineaSpinoza,notiamochel’«imputazione»diduali-

smo ascrittagli in Erscheinungen und psychische Funktionen vienerevocatanelleSpinozastudienaseguitodellacomplessaanalisistori-co-teoretica compiuta da Stumpf. Spinoza resta certo sottratto almonismo ingenuodeimoderniparallelisti; tuttavia lasuaassimila-zionealdualismocartesianoèimpeditadalriconoscimentodellare-lazioned’essenzatragliattributi,intesasulmodellodelparallelismotra atti e contenuti. Ma con questo non è detto sia conseguito unguadagno:«seperciòsipuòassolvereSpinozadaldualismosullaba-sedellasuapsicologiaaristotelico-scolastica,tuttavialedifficoltàri-tornanoinunluogodiversoesituatoancorapiùinprofondità»93.

ErsterTeil:KritischeIdeengeschichte,inHusserliana,vol.7,trad.it.acuradiG.Piana,Storiacriticadelleidee,Guerini,Milano,1989,p.203.HusserllamentavacheSpinozaabbandonasse la dimensione trascendentale affiorante con Cartesio, emantenesseinvece lapregiudizialenaturalistica in lineacon l’obiettivismoe ilnaturalismomo-derni.Inquestosenso,èstatoosservato,«SpinozastavaaCartesiocomeHegeleFi-chteaKant»:cfr.G.Semerari,«HusserlsuSpinoza»,inGiornalecriticodellafilosofiaitaliana,56,1977(Spinoza[1632-1677],acuradiE.GiancottiBoscherini),p.562.In-teso«nelsuogiustosensostorico»,tuttavia,Spinozafuilfilosofocheebbeilcompitodi«scoprireilsistemarazionaletotaledell’essente»,inmododanonlasciare«lafisi-caaifisici»e«aglispecialistidellapsicologiailcompitodielaborareunsistemara-zionaleriguardanteilpolooppostodeldualismo».Diquil’elaborazionedella«primaontologiauniversale»,miranteaottenere«ilsensosistematicodellescienzedellana-turaedellapsicologia,chedovevacostituirneilparallelo,quelsensosenzailqualeambeduesarebberorimastegravatedioscurità».Cfr.E.Husserl,DieKrisisdereuro-päischenWissenschaftenunddietranszendentalePhänomenologie,inHusserliana,vol.6, trad. it.Lacrisidellescienzeeuropeee lafenomenologiatrascendentale,Milano,IlSaggiatore,1961,19877,p.93.93Spinozastudien,p.37.