1986 08 Ronago 86

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Giornalini della Parrocchia: 1981-1991 Don Antonio Fraquelli

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  • preghiera a Maria

    dirigi tuttala nostra vitaA noi, dunque, tuoi inutili servi,che osiamo celebrartie rivolgerti suppliche come a signoraconcedi la remissione dei peccatie li trionfo sui nemici visibili e invisibili,la guarigione agli infermi,concedi ai sanisentimenti ai gratitudine e di amore verso Dio,a chi diviso l'unione, a chi in armonia congli altri la difesa e la stabilit,concedi conforto agli sfiduciatie agli afflitti.a coloro che sono restii a seguire il lume dellaragione, manda la luce della grazia divina,Sii compagna di viaggio a chi in camminonavigante con chi in mare,sostegno a chi sta per cadere,stabilit a chi si regge in piedi,prosperit a chi in buone condizioni,aiuto a chi in condizioni disagiate.Dirigi con sicurezza tutta la nostra vita,e rendici degni degli splendori dei santi, lass,perch, mentre leveremo inni di graziea Te, nostra protettrice,insieme a loro rendiamo gloria al tuo Figlio e Dio,con l'eterno Padre e lo Spirito Santo, datore di vita,ora e sempre, per i secoli dei secoli.Ameni !

    domenica 31 agosto festa della nostra Madonna...

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  • la preparazione

    Come ogni grande appuntamento, anche la festa in onore della no-stra Madonna richiede dei momenti di preparazione che ci aiutano adentrare nel clima.Ogni giorno faremo insieme un momento di preghiera e di riflessione,ma anche nelle famiglie e individualmente non deve mancare un im-pegno di dialogo, di revisione che permetta a tutti di rinnovare la pro-pria fede e la propria devozione.Ne abbiamo bisogno tutti. Spesso corriamo il rischio di fermarci atante cose che non hanno tutta quell'importanza che noi crediamo.Alle volte ci ritroviamo a pensare e agire in un modo che non il frut-to delle nostre convinzioni, ma piuttosto dell'ambiente, di quello chesentiamo o leggiamo. Per questo un momento importante e la cele-brazione dei Sacramento della Confessione, in cui, riconoscendo lenostre mancanze, ci apriamo ancora una volta all'amore di Dio e del-la Sua Parola.Non c' gioia pi grande che sentirsi in pace con Dio e in comunionetra di noi.Il ritrovarci insieme alla messa, il camminare insieme durante la pro-cessione, il donare un dono, o il fare un'offerta per la vita della nostraComunit, hanno senso e valore se nascono da un cuore pieno diDio, del suo Amore, della pace che viene da lui.

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  • la festa

    La festa della nostra Madonna fatta di tanti momenti e di tantecose, di tante persone.Ognuno la vive e la sente secondo la propria sensibilit la pro-pria fede, la propria devozione.Mi viene in mente la folla di pellegrini che in gita parrocchiale hovisto davanti alla grotta di Lourdes dove la Madonna apparsaa Bernadette. gente che viene da ogni parte del mondo, che prega, invoca,canta nella propria lingua, che compie gesti di penitenza, che siapre al perdono.Sono persone che davanti al luogo dell'apparizione si sentonoin comunione con il mistero di Dio, capiscono il senso e l'eter-nit, della vita, del dolore, della morte e lo accettano con spe-ranza.sono figli e fratelli che davanti alla Madonna riscoprono la gioiadi credere, di amare, di donare, diventano capaci di cose gran-di".Penso a questo punto alla festa della nostra Madonna e pregoperch questo giorno sia motivo di festa per tutti;- per quelli che sono indifferenti o non credono, perch possa-no rendersi disponibili alla grazia di Dio

    - per quelli che credono, ma vivono ai margini della- Comunit o se ne sono allontanati, perch si ricrei una pienacomunione

    - per quelli che credono in Cristo, perch ravvivino e purifichinola loro vita di fede, di carit e speranza

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  • il programma

    SABATO - 30 AGOSTO ORE 19.45 S.ROSARIOORE 20 S. MESSA

    DOMENICA - 31 AGOSTO ORE 7.30 S. MESSAAPERTURA DELLA PESCA

    ORE 10.30 S. MESSAORE 14.30 PREGHIERA DI LODE

    A MARIA - PROCESSIONEBENEDIZIONE EUCARISTICABACIO DELLA RELIQUIAINCANTO DEI CANESTRI

    N.B.: Per la processione seguiremo il tradizionale percorso.Sono invitati a portare la statua della Madonna i giovani della classe 1968.Le famiglie che hanno l'abitazione sul percorso della processione sono invitatead ornare la propria casa.

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  • un gesto di generosit

    Mi capitato qualche volta di sentire dire che ci vuole del coraggio porre mano ai lavoriche stiamo facendo all'interno della nostra chiesa, soprattutto tenendo presente che si vacontinuamente incontro a tanti imprevisti.Ma io penso che, se guardiamo alla storia della nostra parrocchia, troviamo che graziealla generosit e alla sensibilit dei Ronaghesi che i vari sacerdoti, avvicendatisi alla guidadella nostra comunit, hanno potuto realizzare tante opere importanti che restano con ilpassare del tempo.In questi anni si sono presentate diverse necessit di interventi e ancora una volta si rin-novata la stessa generosit e la stessa disponibilit.Oltre alle spese ordinarie che aumentano sempre, riusciamo a far fronte a spese straordi-narie e nello stesso tempo a non dimenticare i nostri missionari e tante altre iniziative.Piccoli o grandi che siano i gest di bont e di solidariet si ripetono in continuazione: ba-sta guardare le cifre del bilancio parrocchiale per farsene un'idea precisa.In occasione della festa della nostra Madonna ritornano i canestri e la pesca, che ormai daanni coinvolgono in prima persona le nostre famiglie, anche con sacrifici non di poco con-to. Sono momenti caratteristici che offrono a tutti la possibilit di rinnovare un atto di gene-rosit, perch la vita della nostra comunit e le varie iniziative di bene possano essere por-tate avanti.Un grazie grande a tutti e un arrivederci.

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  • aria di festa

    A Ronago, ameno paesello,dove tutto ti sembra pi bellostamane c' aria di festae la gente veloce s'apprestaad iniziare i festeggiamenticon lo stile dei, grandi momenti.

    Nessuno vuole mancarealla festa ch' tra le pi care,che ravviva la fede pi puranella Madonna della Cinturae la preghiera sale dal cuoreper la mamma ch' tutta amore

    II pittore con tocco d'artistaper il gaudio della tua vista,grandi affreschi ha decoratoe tu contempli, estasiato,il suo tempio che un capolavoroe d a Dio il giusto decoro.

    La Vergine par che sorridaed sempre la fulgida guidaa Lei non ricorri invano! sempre pronta a darti una manoe cammina con te, in sintoniasulla dura e ardua via

    la madre pi buona e amorosasi china ancor pi premurosa,alla prece del bimbo innocentee dell'uomo pi sofferente,vuole solo un cuor sinceroumile, semplice e veritiero.

    Ella vede nel cuor e nella menteplaca l'ansia dell'adolescentee del giovane, che trepido staper la crisi della sua identitdella mamma, che tasto deponenel cuor suo ogni preoccupazione

    O Maria a te ci rivolgiamo,anche se peccatori siamo,proteggi e sostieni la societe la nostra piccola Comunit,fa che in Paradiso, in armoniapossiamo un giorno goderti... e cosi sia!!!

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  • da Lourdes....un ricordo

    Abbiamo vissuto insieme dal 4 al 9 agosto il pellegrinaggio parrocchiale a Lourdes.In un clima gioioso di famiglia, siamo partiti, per la maggior parte ronaghesi, verso il San-tuario della Madonna pi famoso: Lourdes.Un'esperienza sempre entusiasmante e sempre bella per chi gi stato. Un'esperienzache lascia stupefatti e che riempie di gioia chi vi si reca per la prima volta.Si riscopre di Maria, nostra mamma, l'Amore sempre nuovo verso i suoi figli.Non si pu ben definire quello che si prova davanti alla grotta di Massabielle, dove la Ma-donna apparsa a Bernadette. Si sta ad ascoltare... la Fede si riaccende... la preghiera di-venta pi spontanea... ad uno ad uno si ricordano i propri cari, i parenti, gli amici, le perso-ne che soffrono. bello vivere insieme come Comunit questi momenti. Si riscopre il gusto dello stare in-sieme, della preghiera fatta insieme, ci si sente Comunit nel senso pi vero!Quante persone alla processione Eucaristica con la benedizione degli ammalati e alla fiac-colata serale! Ammalati e sani, tutti insieme per lodare Maria. E con Lei ci si accosta di pia Suo Figlio.Uno dei miracoli di Lourdes penso, e' quella miriade di persone che ogni giornoaffluisce...... La speranza in un mondo migliore non viene meno.

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  • radice della nostra fede

    Maria"castellana d'italia

    I vari movimenti spirituali dei secoli medievalierano sfociati quasi sempre nella formazione diordini religiosi, che davano vita a comunit mo-nastiche; qualche volta anche a formazioni lai-che, ma sempre come scelta in un certo sensoprivata.Con il secolo XVI, di fronte alla corruzione degliuomini di Chiesa, ecco il trauma della Riformaprotestante, per fermare la quale Chiesa Catto-lica promuove, a sua volta, la pi grande formadi riforma della sua storia; il Concilio di Trento.Ecco allora che la "riforma" non pi affidataalla iniziativa di singole persone chiamate pervocazioni individuale ad una scelta di vita parti-colare, ma diviene il centro dell'azione ufficialedella Chiesa, sul piano dottrinale, liturgico, pa-storale.Ecco l'istituzione dei seminari per formazionedel clero, ecco un proliferare di opere di caritper l'istruzione e l'assistenza dei poveri, ecco leiniziative per l'educazione cristiana dei laici me-diante le scuole della dottrina cristiana.Non solo: ecco sorgere le prime associazioniche impegnano i laici nel culto, nella ammini-strazione della loro chiesa locale, in sodalizi di

    preghiera. Nascono, insomma, quelle che sichiamano le "scuole" o le "confraternite", checonsentano ai laici di vivere in una dimensionesoprattutto spirituale il loro rapporto con laChiesa, che spesso in passato era stato inveceun rapporto di sudditanza temporale e fiscale.I cardini su cui si fonda questo rilancio della reli-giosit sono fondamentalmente due: il cultodell'Eucaristia ed il culto della Madonna.II primo si esprime con una pi attenta cura del-le chiese, della liturgia, della pratica dei sacra-menti, i propugnatori sono i "confratelli del SS.mo Sacramento".Il secondo si esprime in varie forme. Dopo il1571 (battaglia di Lepanto) papa Pio V (che eraun domenicano, gi inquisitore a Como) isti-tuita la festa della Madonna del Rosario, protet-trice della cristianit. A ricordo, nella chiesa diS, Maria Rezzonico, retta dai domenicani, fuistituita una cappella della Madonna del Rosariodecorata sulle pareti con la rappresentazionedella bottiglia di Lepanto. Ma grande rigoglio in-vest i luoghi di culto gi de dedicati a Maria; ivari santuari che qua e l costellavano i nostrimonti, vennero ampliati, ricostruiti, arricchiti di

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  • opere d'arte e divennero meta di processioni epellegrinaggi. Erano, alcuni sorti gi dai secolipi antichi forse addirittura sul luogo di cultifemminili pagani, poi riconvertiti al culto di Ma-ria.Cos il Santuario del Soccorso sopra Lenno;cosi, vicino a noi, il Santuario di S. Maria soprail Monte di Velate (cio il Sacro Monte di Vare-se), cui gli olgiatesi erano legati gi dai secolimedievali.Altri fiorirono sul luogo di pi recenti apparizioni:quello di Gallivaggio in valle Spluga, dove laMadonna era apparsa nei 1492; quello di Tira-no, dove invece l'apparizione era avvenuta nel1504.Ma nella valtellina, che era occupata dai Grigio-ni protestanti, il culto della Madonna, quale di-scriminante per i cattolici della Diocesi di Como,trovava altri punti di riferimento: il Santuario diGrossotto, quello di Primolo: si pu ben direche a guardia di ogni valle transalpina fossecollocato, quasi vigile sentinella del cattolicesi-mo, un santuario mariano.Ma ecco lungo il lago sorgere il santuario dellaMadonna delle Lacrime a Dongo, o quello diLezzeno sopra Bellano (in area ambrosiana);sui colli brianzoli ecco la Madonna del Bosco, oil Santuario sopra Alzate Brianza.E lungo la strada che da Milano portava ai no-stri colli (seguendo la Lura), ecco il santuario diRho, quello di Saronno, la Madonna di Campa-gna di Guanzate, la parrocchia dell'Annunciatadi Caccivio, istituita da San Carlo nel 1577) ilsantuario della Madonna di Bizzarone (1584), afronte di quello pi antico di Drezzo.Grandi e piccoli santuari: ma tutti legati da ununico motivo, il culto di Maria, "castellana d'Ita-lia" come la definiva San Carlo Borromeo che alConcilio Tridentino fu il pi zelante attuatore.Un significato particolare assumevano poi i "Sa-cri Monti": luoghi di ritiro in passato di uominidediti alla ascesi nella solitudine, luoghi pertan-to di preghiera, luoghi di rifugio nelle tribolazio-ni, luoghi di pellegrinaggio, luoghi che entrava-no nella vita e negli affetti delle nostre popola-zioni, che vi profondevano donazioni, che viscioglievano voti, che si incontravano per pre-

    gare nella sofferenza e nella gioia.Furono i luoghi privilegiati pure da San CarloBorromeo sulle cui orme Papa Giovanni PaoloII due anni fa si fece pellegrino: Varese, Varallo,Oropa.E potremmo aggiungere la Madonna del Sassosopra Locarno, il Santo Monte di Orta dedicatoA S. Francesco.Sono luoghi dove la "sacra rappresentazione"dei misteri, che nel mondo spagnolo si esprime-va nel Teatro di Calderon della Barca, qui siesprimeva in un sacro Teatro permanente nellecappelle che segnavano il percorso con la reci-ta del Rosario: manifestazione di arte, di fede,di costume, di tutta una cultura che ha segnatoun epoca ed ha scritto nella tradizione delle no-stre genti una pagina straordinariamente affa-scinante e misteriosa, ma altres nitida e schiet-ta.Nel nome di Maria.

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  • per un missionario

    Signore io so che tu ascolti i tuoi figli, e per questo voglio pregarti, non per me, Signore,ma per un tuo apostolo, per un missionario comboniano. Si chiama Laureano.Io l'ho conosciuto in terra di Spagna, terra per me lontana, terra di speranza per me.Signore ti ho trovato subito nel volto e nel cuore di quel missionario. Non pi, tanto gio-vane: ha la mia stessa et Signore.Mi ha accolto con un sorriso: il tuo sorriso. La sua volont era la missione in terra lontana,ma la tua volont lo teneva a Barcellona, e Tu sai quanto difficile fare il Missionario interre dette civilizzate, ma lui era docile, docile al tuo volere, anzi ne gioiva.Amava Signore, amava tanto, si occupava della formazione dei giovani Missionari, si oc-cupava della spiritualit della famiglia, si occupava degli emarginati, dei sofferenti.Signore, mi ricordo di una sua giornata, incredibile per me; al mattino incontro con Tenell'Eucarestia, incontro con Famiglie, poi via per ascoltare con amore un povero alcoliz-zato che cercava in Lui l'unico appiglio per continuare a vivere, verso sera saliva con meper alcune ore a parlarmi di Dio amore e alla sera un nuovo incontro e una nuova Messa.Signore mi sembrava per me una giornata ossessiva, ma non per Lui.Il giorno dopo mi diceva che la sua giornata precedente non era stata abbastanza piena,perch non ti aveva pregato abbastanza.Mi sono sentito tanto piccolo Signore, io credevo d'amarti, ma ho scoperto che amarti ve-ramente un'altra cosa.Ora finalmente andr in missione nello Zaire. Nel frattempo stato mandato in Francia adimparare la lingua. Signore mi scrive e mi dice che veramente duro, ma tanto bello vive-re questa tua volont.Signore, ti prego ascolta questa mia preghiera, Tu sai quanto Lui ami in qualsiasi situazio-ne, ma Lui ama per Te.Lui ama con il tuo amore, Lui vive per la Tua vita, Lui porta la gioia a chi crede essere figlioTuo.Ti supplico accompagnalo sempre, non abbandonarlo mai.

    Luigi

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