1997 10 Ronago 97

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Giornalini della Parrocchia: 1992-1999 Don Sergio Tettamanti

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  • Comunit in cammino

    TRAEVENTI FORTIE FERIALIT..

    ...RIPRENDE IL CAMMINOCOMUNITARIO

    "Discepoli dello Spirito": in questa fra-se riassunto il cammino comunitario perl'anno 97-98. Un cammino maturatonell'incontro del Consiglio Pastorale Parroc-chiale (a fine settembre) e nella riflessionesulla lettera del nostro Vescovo, che suggeri-sce di far tesoro delle numerose esperienzevissute nei mesi precedenti, attraverso spazi disilenzio, di assimilazione, di ferialit. Il Ve-scovo, poi, invita in particolare a considerarel'indicazione del Papa, in preparazione delGiubileo del 2000, a riscoprire la presenza el'agire dello Spirito di Dio, lo Spirito Santo.

    Discepoli dunque dello Spirito duranteil nuovo anno. Discepoli: cio bisognosi diimparare ancora, di capire meglio, di conosce-re, apprendere sperimentare; bisognosi di cre-scere e maturare; bisognosi ancora di luce e disenso, di novit e di gioia, di coraggio e spe-ranza; bisognosi e assetati di un Amore vero.

    Vogliamo riconoscere che non c' altroMaestro in grado di saziare la vastit di biso-gni che assillano la nostra vita se non Coluiche, del vivere quotidiano l'Anima, il Soffio,il Senso: lo Spirito Santo.

    Lui, lo Spirito dell'Amore, ci guider,affinch possiamo ridare alla nostra vita per-sonale e comunitaria i lineamenti del Cristo, ilsapore del Vangelo, il gusto della comunionefraterna.

    Su quattro strade vogliamo lasciarci ac-compagnare dal Maestro interiore: le stradedella preghiera, dell'unit, della missione, del-la speranza. Su queste strade lo Spirito ci of-fre strumenti, occasioni, persone, proposte, alfine di realizzare quanto ricercato e desidera-to.

    Sulla strada per giungere a una preghie-ra vera, ci suggerisce di riscoprire il silenzio.

    RONAGO '97 - N. 6 1

  • Comunit in cammino

    ...RIPRENDE IL CAMMINO COMUNITARIOl'assimilazione della parola di Dio, il con-fronto nella catechesi, l'incontro alla Mes-sa domenicale.

    Sulla strada per realizzare l'unit, cipropone di ricercare quotidianamente lafraternit con gesti concreti di accoglien-za, di rispetto, di perdono.

    Sulla strada che porta alla missione,alla testimonianza, ci dona la forza per sa-per offrire, ogni giorno e in ogni ambien-te, un chiaro esempio di vita cristiana; civuole inoltre guidare, con la sua luce, acapire, insieme, come possiamo lavoraremeglio a favore dei nostri giovani e dellefamiglie della nostra comunit. I giovani,in particolare, dovranno essere quest'annoal centro della nostra attenzione, del no-stro affetto, del nostro impegno: questala missione alla quale siamo chiamati, nel-lo sforzo di capire, di aiutare, di sostenere,nei giovani, una crescita positiva e co-struttiva.

    Infine, sulla strada di chi cerca spe-ranza, lo Spirito infonde nei nostri cuori,con la sua stessa Presenza, la certezza diessere amati da Dio, da Lui pensati e vo-luti per essere suoi testimoni e costruttoridi un mondo che chiamato a realizzarsiin pienezza, proprio perch avvolto e pla-

    smato dallo stesso Spirito creatore.Sono queste le linee portanti del

    cammino della nostra comunit. Le abbia-mo anche riassunte su in cartoncino - alle-gato a questo numero del giornalino - eaccompagnate dal calendario con i diversiappuntamenti che ci aspettano. Quasi a ri-cordarci, giorno per giorno, che su questestrade siamo invitati a procedere, insieme,attraverso le varie iniziative e proposteche la Comunit ci suggerisce.

    Dopo gli eventi forti (l'incontro conil Papa a Como, il Congresso Eucaristico,l'esperienza dei giovani a Parigi, a Son-drio, a Bologna...) torniamo ora alla feria-lit; e non con amarezza e nostalgia, macon gioia, gratitudine ed entusiasmo! Sia-mo consapevoli infatti che lo Spirito, checi ha arricchiti attraverso eventi straordi-nari, continua ora silenziosamente ad ope-rare in noi.

    Lasciamoci da Lui accompagnareaffinch, quanto seminato con abbondan-za, fiorisca a beneficio di quanti incontria-mo ogni giorno e della comunit nellaquale, con tanti altri fratelli e sorelle, ri-prendiamo il cammino feriale di un nuovoanno.

    DON SERGIO

    Vieni, Santo Spirito,manda a noi dal cieloun raggio della tua luce.Vieni, padre dei poveri,vieni, datore dei doni,vieni, luce dei cuori.Consolatore perfetto,ospite dolce dell'anima,dolcissimo sollievo.Nella fatica, riposo,nella calura, riparo,nel pianto, conforto,O luce beatissima,invadi nell'intimo

    il cuore dei tuoi fedeli.Senza la tua forza,nulla nell'uomo,nulla senza colpa.Lava ci che sordido,bagna ci che arido,sana ci che sanguina.Piega ci che rigido,scalda ci che gelido,drizza ci ch' sviato.Dona virt e premio,dona morte santa,dona gioia eterna.

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  • Comunit in cammino

    SULLE STRADE DEL VANGELOLa strada della CATECHESI

    Settore ragazzi:* al MARTED dalle ore 14.30 alle ore 15.30 igruppi di: - seconda elementare

    - prima elementare (che ini-zier in novembre, dopo l'incontro con i genito-ri, previsto per la sera di venerd 24 ottobre alleore 20.45 in Oratorio)* al GIOVED dalle ore 14.45 alle 15.45 i gruppi di: - terza elementare

    - quarta elementare - quinta eleni, e prima media

    * al GIOVED dalle ore 17.15 alle 18.15 il gruppo di seconda e terza media.Settore adolescenti e giovani:* al LUNED dalle ore 20.45 alle 21.45 i gruppi di

    - 1, 2, 3 superiore (ogni luned)- 4, 5 sup. fino ai 21 anni (incontri

    periodici a iniziare da Luned 10 novembre)Settore Adulti: (oltre i 21 anni)* al GIOVED dalle ore 20.45 alle ore 22.00 neiseguenti periodi:

    - dal 13 novembre al 18 dicembre;- dal 26 febbraio al 2 aprile;- in maggio nei diversi centri di incontro Tema guida dell'anno: riscoprire la preghiera per vivere meglio!

    Settore Anziani:* al VENERD , nei seguenti periodi:

    - dal 28 novembre al 19 dicembrealle ore 15.30 in Oratorio;- dal 27 febbraio al 3 aprilealle ore 16.00 in chiesa(segue la Via Crucis)- in maggio nei diversi Centri di incontro.

    Per i CATECHISTI:sono previsti alcuni incontri per tutto il gruppocatechisti che prevedono la S. Messa alle ore20.00 e un momento di scambio e formazione.Ecco le date: - Marted 2 dicembre

    - Marted 17 febbraio- Marted 21 aprile

    Per le FAMIGLIE:la possibilit di incontri mensili (alla dome-nica) per un cammino di confronto e di so-stegno nella vita matrimoniale (vedi avvisonella pagina dedicata alla famiglia)I GENITORI che desiderano accompagnare iloro figli ai sacramenti della vita cristiana(Battesimo, Comunione, Cresima) sono invi-tati a partecipare agli incontri di preparazio-ne ogni volta che verranno informati tramitei catechisti.I genitori che desiderano dare il BATTESI-MO ai loro bambini sono invece pregati diaccordarsi con il Parroco in tempo utile; pre-feribilmente informandolo fin dal giorno del-la nascita, per condividere cos la gioia dellafamiglia e unirsi ai genitori nella gratitudinea Dio per il dono della vita.

    La strada della LITURGIARichiamiamo i momenti pi significativi, siaa livello personale che comunitario, per vi-vere un autentico rapporto con Dio e cresce-re insieme nell'attenzione ai fratelli, vicini elontani. A questo infatti la liturgia ci chiama.- La Domenica, giorno del Signore e dellacomunit: attraverso la partecipazione allaMessa, le opere di carit, la condivisione deimomenti comunitari.- La preghiera personale quotidiana e la let-tura-ascolto della Parola di Dio, in casa oalla Messa feriale.- La partecipazione ai momenti 'forti' dellavita della Parrocchia:/ la festa dei Santi e il ricordo dei defunti

    (novembre),s/ la novena di Natale, le feste natalizie (S.

    Defendente e il Focatico);/ la quaresima/ il triduo pasquale e in particolare

    la Veglia del sabato santo/ il mese di Maggio e la festa di S. Vittore

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  • Comunit in cammino

    ...RIPRENDE IL CAMMINO COMUNITARIO/ la Pentecoste/ le giornate eucaristiche (Corpus Domini)/ la novena e la festa della Madonna- L'adorazione eucaristica del primo gioveddel mese e la preghiera per le vocazioni (ore15.45-20);- Il Rosario missionario, ogni terzo mercole-d del mese (ore 15.00)- La partecipazione ai sacramenti e alle gioiee sofferenza della comunit (Battesimi, Ma-trimoni, Funerali}- L'accostarsi alla confessione, sacramentodella Riconciliazione, per rinnovare periodi-camente il nostro essere e vivere da figli diDio e fratelli ( possibile, normalmente,ogni sabato alle ore 15.30 e mezz'ora primadella S. Messa di ogni giorno)- la preghiera in famiglia e con i figli, alme-no al termine della giornata;- la partecipazione attiva e gioiosa attraversoil canto e le preghiere alle celebrazioni co-munitarie (anche entrando a far parte dellaCorale, del gruppo lettori, del gruppo litur-gico...).

    La strada della CARIT anche il punto di arrivo sia della catechesiche della liturgia: vivere tra noi nella Caritdi Dio annunciata e celebrata.Anche qui, diverse le possibilit che vengo-no proposte:- verso le famiglie e i vicini: vivendo atteg-giamenti di dialogo, rispetto reciproco, com-prensione e perdono; pronti ad aiutare chi sitrova in difficolt;- rendendosi disponibili nel 'Gruppo volonta-riato' per prestare un aiuto in base alle dispo-nibilit di tempo;- prestando il tuo tempo per la distribuzionedel giornalino e della buona stampa tra le fa-miglie;- verso i malati: andando a visitarli sia acasa che all'ospedale (periodicamente al-

    cuni della Caritas si recano in visita aimalati degenti in ospedale: puoi accordar-ti con loro);- verso gli anziani: oltre la visita a domicilioo prestazioni di servizi volontari, gli anzianistessi possono quindicinalmente ritrovarsi inOratorio per svolgere attivit di volontariato(al marted ore 14.30)- verso i ragazzi e i giovani: prestando tempoe energie per animare l'Oratorio e le diverseattivit loro dedicate; e anche collaborandocon loro per un servizio di volontariato pres-so la Casa Alloggio di Olgiate;- verso i lontani': attraverso l'informazionemissionaria e la partecipazione al G A.M.(Gruppo missionario); attraverso il sostegnodel Mercatino equo-solidale (ogni secondadomenica del mese in oratorio) e col favori-re una cultura sempre pi aperta alla mon-dialit;- offrendo la tua collaborazione perla 'raccol-ta carta' a favore delle missioni;- sostenendo iniziative particolari di 'emer-genza' (vedi: terremotati, campagna di rac-colta firme...)- collaborando con la Caritas parrocchialeper l'attivit del locale d'accoglienza parroc-chiale;- sostenendo economicamente ogni iniziativadi carit attraverso versamenti sul Conto Ca-ritas (presso Banca Briantea c/c n. 1325)Spazi, possibilit, iniziative, per tut-ti! E altro ancora pu maturare gra-zie alla fantasia dello Spirito che su-scita doni e capacit.Da Lui ci lasciamo guidare nel cam-mino del nuovo anno, affinch tuttoci che vivremo e faremo sia per lalode di Dio e per il vero bene deifratelli!

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  • Famiglia

    MISSIONE FAMIGLIANon il titolo di un nuovo film, bens l'atteggiamento che la comunit parrocchiale vuo-

    le assumere nei confronti della famiglia: mettersi in stato di missione.Questo comporta volont di incontrare, dialogare, condividere, annunciare la fede, pro-

    porre il Vangelo di Ges. E le famiglie hanno oggi pi che mai bisogno di tutto ci. Confuse espesso scosse da mentalit dominanti niente affatto evangeliche; stordite da un consumismo che'consuma' pure la salute, la mente e il cuore; derubate del tempo che non basta mai per il lavoro,gli impegni, le attivit varie, e nemmeno per i figli, la moglie o il marito (figuriamoci per la ca-techesi o per incontri formativi proposti da parrocchia, scuola o altro...): cresce, in questo conte-sto, il desiderio di ritrovare chiarezza, serenit, tempo per le persone e per le cose che contano.

    Missione famiglia vuole essere un tentativo di ristabilire un rapporto pi intenso e conti-nuativo tra le famiglie e la comunit cristiana. Ci avverr in un primo tempo (ottobre-aprile)con la visita, casa per casa, da parte del parroco; e poi, in un secondo tempo (maggio-giugno)con incontri tra le famiglie nei vari punti di ritrovo del nostro paese e infine con la festa dellafamiglia a conclusione dell'anno.

    Ma, oltre questi appuntamenti ufficiali, auspicabile che ogni famiglia riprenda, nel cor-so dell'anno, un cammino di vita cristiana pi intenso che porti all'incontro festivo della Messa,alla partecipazione alle varie proposte che la comunit suggerir. Insomma, non basta il prete incasa; occorre - necessita - la famiglia nella 'grande casa' che la comunit parrocchiale. Solocos sar possibile, insieme, aiutarci ed affrontare i non pochi problemi che ci assillano: condi-videndo le difficolt e le aspettative, affrontandole insieme e non tenendole angosciosamentedentro d noi, dentro le mura delle nostre case, con poche speranze di soluzione.

    Ci auguriamo che Missione famiglia realizzi, almeno in parte questi obiettivi; quantomeno diventi occasione di maggior conoscenza e accoglienza in particolare delle diverse nuovefamiglie arrivate in Ronago. Ad esse giunga, a nome di tutta la comunit Parrocchiale il benve-nuto..., in attesa di incontrarci... in casa e non solo...!

    DON SERGIO

    * La visita alle famiglie si terr (salvo imprevisti) ogni marted, mercoled e venerd della setti-mana a iniziare da Marted 21 ottobre, dalle ore 17.30 alle ore 19.30.* Ogni famiglia verr avvisata qualche giorno prima attraverso un breve scritto che riportergiorno e ora (approssimativa) dell'incontro.* Se la famiglia non disponibile all'incontro invitata ad avvisare il Parroco o per accordarsisu un altro giorno o per disdire la visita.

    Per permettere la visita alle famiglie l'ORARIO FERIALE DELLE S.MESSEsubir, a iniziare dal 20 ottobre, il seguente cambiamento:

    LUNED S. Messa ore 20.00MARTED S. Messa ore 7.30MERCOLED S. Messa ore 7.30GIOVED S. Messa ore 20.00VENERDI S. Messa ore 7.30SABATO S. Messa ore 18.00

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  • Avvisi

    DOMENICA 26 ottobreprimo incontro per le fami-glie A chi sono rivolti gli incontri mensili?A tutte le coppie e in particolare alle coppiegiovani. Perch ritrovarci ogni mese tra famiglie?Per vivere un momento di amicizia, di dialo-go e confronto sulla vita d ogni giorno; perpregare e ascoltare la Parola di Dio; per con-dividere nella gioia la stessa esperienza disposi e genitori, trovando nell'altro un soste-gno e un motivo di crescita. Cosa facciamo insieme?Ecco il programma di Domenica 26 ore 10.00 S. Messa ore 11.15 Momento di programmazionedelle attivit annuali riguardanti la famiglia(incontri mensili, cammino per i fidanzati,festa della famiglia, collaborazione conl'Oratorio, ecc...) NB.: i figli durante l'incontro sono affidati

    ad alcuni volontari. ore 12.30 Pranzo insieme in Oratorio ore 14.30 Pomeriggio in Oratorio :

    film e castagnata per tutti.NB. : Chi intende fermarsi anche al pranzoavvisi entro gioved 23 ottobre presso laCasa parrocchiale (980044).Grazie.

    CAMPAGNA ABBONAMENTI1998

    Diffondere riviste di ispirazione cristiana opera culturale e missionaria; abbonarsi adesse poi diventa occasione per imparare aleggere la vita con l'ottica del Vangelo.Domeniche della diffusioneNelle DOMENCHE DI OTTOBRE:

    Diffusione e conoscenza della stampaMISSIONARIA; giornata del quotidianocattolico AVVENIRE; diffusione e cono-scenza delle riviste per la FAMIGLIA perRAGAZZI e GIOVANI.NB. In queste giornate verranno distribuitegratuitamente le diverse riviste, unitamenteal modulo per un eventuale abbonamento(nuovo o rinnovo) ad esse.Domeniche per l'abbonamentoDOMENICA 9 e DOMENICA 16 NOVEMBRE

    prima e dopo le S. Messe(anche del sabato sera)

    Chi desidera abbonarsi (o rinnovare il pro-prio abbonamento) ad una o pi riviste in-vitato a consegnare, compilato, il modulo ri-cevuto nelle domeniche precedenti ed effet-tuare il relativo versamento della quota pres-so gli incaricati entro domenica 16 novem-bre.

    Resoconto economico della nostra festa parrocchiale e altro....Anche quest'anno la generosit dei ronaghesi si manifestata attraverso una partecipazione e un sostegnoalla comunit parrocchiale lodevoli. Un rinnovato grazie a tutti coloro che con offerte, aiuto materiale, tempoed energie hanno contribuito alla piena riuscita della nostra festa. Ecco le cifre pi significative:

    canestri . 13.160.000pesca . 6.000.000 (netti) Da Fooc e Fiam: per Scuola Materna 7.000.000offerte . 950.000 per Fondo Caritas 4.000.000lumini . 600.000 per G.A.M. 1.000.000

    Un grazie anche a quanti hanno permesso, durante quest'anno, alla nostra parrocchia di vivere una concretasolidariet verso tanti fratelli e situazioni di bisogno:- .. 2.000.000 pro Ruanda - . 20.000.000 per la Scuola Ostetriche di Kalongo- . 500.000 per campagna antimine (dal Grest)- . 800.000 per Corte della Vita e . 1.000.000 per la Casa malati di AIDS (Congresso Eucaristico)- . 4.000.000 per terremoto Umbria Marche, di cui 3.050.000 da offerte e 950.000 dagli anziani In occasione della loro festa (domenica 12/10)

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  • Caritas

    VERSOIL CENTRO DI ASCOLTO ZONALETra pochi mesi nascer, in uno dei Co-

    muni della nostra Zona Prealpi, un Centro diAscolto: la possibilit cio di uno spazio doveoffrire, con generosit ma anche professionali-t, un'attenzione, fatta di tempo e di rispetto,capace di accogliere e ascoltare le richieste diaiuto e di bisogno di qualsiasi genere.

    Il C.d.A. sar un'espressione delle no-stre comunit parrocchiali che concretamentevogliono impegnarsi per il bene e la promozio-ne della persona, con particolare attenzioneagli ultimi e ai pi bisognosi.

    Questo, sicuramente un passo impor-tante a cui le nostre parrocchie, attraverso il la-voro delle rispettive Caritas, sono giunte dopoattenta riflessione e un anno di studio e appro-fondimento delle necessit presenti sul territo-rio, che abbiamo scoperto essere molteplici edi non sempre facile soluzione.

    Il tentativo di aprire "uno spazio diascolto", ci offrir cos l'opportunit di pro-muovere sistematicamente lo studio e la cono-scenza di queste situazioni di emarginazione edi pari passo favorire la crescita di una culturadi solidariet, giustizia e carit, attraverso ilcoinvolgimento della stessa comunit nella ri-soluzione concreta dei bisogni eventualmenteesistenti sul suo territorio.

    Lo spazio di ascolto offerto permetterinfatti di capire la richiesta prima e immediatadel bisogno - espresso da chi si presenta -, sco-prendo poi la situazione che vi sta dietro ecompiendo cos un primo gesto di solidarietche sia di sostegno materiale e morale. Insie-me si cercheranno poi i modi concreti per af-frontare globalmente e adeguatamente la situa-zione; di fronte ad un bisogno che richieda unintervento specifico e qualificato, si offrir lacollaborazione affinch la persona stessa possaessere indirizzata o accompagnata verso queiservizi pubblici o privati qualificati a tale sco-

    po.Ascoltare per costruire una cultura di

    solidariet tutt'altro che facile e richiede unpaziente e costante cammino di formazione:per questo, a partire dal mese di ottobre, colo-ro che hanno manifestato il desiderio di diven-tare operatori del C.d.A. inizieranno un corsodi formazione. Esso sar coordinato da unapsicologa e permetter loro di conoscersi edacquisire i principi fondamentali per una buo-na capacit di ascolto e di relazione, per un in-tervento che possa essere il pi efficace possi-bile.

    Un piccolo gruppo di persone si infat-ti gi reso disponibile per la presenza presso ilC.d.A. e la sua apertura al pubblico, mentre unaltro gruppo si offerto per un appoggio con-creto nell'accompagnamento delle persone,fino a quando le loro comunit di appartenen-za, attraverso singoli, gruppi o famiglie, nonse ne faranno carico.

    questa la caratteristica pi importantedel C.dA.: esso non un gruppo di volontaria-to sul quale 'scaricare' la soluzione di qualcheproblema o la persona stessa, ma vuole essereinvece un punto di ascolto in grado di attivarepoi la comunit stessa (ecclesiale e/o civile),affinch si prenda cura di un suo componenteche sta vivendo una situazione di difficolt.

    Non ci resta allora che metterci al lavo-ro, per essere pronti fin d'ora a rispondere,come comunit parrocchiale ai bisogni e allenecessit che ci verranno segnalati.

    Se poi qualcuno, particolarmente inte-ressato, vorr mettersi a disposizione comeoperatore del Centro, non far altro che essercidi ulteriore aiuto per la conoscenza, perl'approfondimento diretto delle situazioni e percompiere insieme un prezioso e utile servizioalle nostre Comunit.

    CARITAS ZONA PREALPI(per informazioni e adesioni: tel.: 980044)

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  • Esempi di vita

    MADRE TERESA DI CALCUTTA

    il camminosemplice.

    Il frutto del silenzio la preghiera.

    Il frutto della preghiera la fede.

    Il frutto della fede l'amore.

    Il frutto dell'amore il servizio.

    Il frutto del servizio la pace.

    LA MISSIONEVA IN PARADISO

    Una santit gi quasiproclamata in vita,ha assunto caratteristichedi fama popolare inusitata.In altri tempi sarebbe bastataa proclamarneanche canonicamentela santificazione,Ora noi attendiamo obbedientile decisioni della Chiesa.Ma intanto osiamo pensareche Madre Teresa sia gial suo posto, in Paradiso,per continuare la missionein aiuto ai poverie ai pi poveri dei poveri,coloro che non conosconol'Amore.

    1997: un anno colmodi presagi e di singolaricoincidenze.In questo ottobre missionarioricordiamo la mortedi Madre Teresa di Calcuttaa 100 anni dalla mortedi Suor Teresa di Lisieux,la quale, in questo stesso mese,dopo essere sfata proclamataPatrona delle Missioni,sar dichiarata Dottoredella Chiesa, la terzaDonna-Dottore,dopo Teresa d'Avilae Caterina da Siena.

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  • Esempi di vita

    MONS. GIOVANNI BATTISTA SCALABRINILA SUA BEATIFICAZIONE DOMENICA 9 NOVEMBRE A ROMA

    * Nasce a Fino Mornasco (Co) l'8 luglio1839 da Luigi e Colomba, terzogenito. Fre-quenta le elementari a Fino e poi il ginnasio-liceo Volta di Como.* Nel 1857, all'et di 18 anni, entra in semi-nario. Il 30 maggio 1863 viene ordinato sa-cerdote e inizia il suo ministero supplendo indiverse parrocchie della Diocesi e in seguitodiventa rettore del Seminario.* Il 12 maggio 1870 viene nominato prioredella parrocchia di S. Bartolomeo in Como.Nel suo ministero le attenzioni maggiorisono per il catechismo e per le persone pibisognose. Nel 1872 tiene 11 conferenze sulConcilio Vaticano I, nel duomo di Como,che hanno vasta risonanza e successo, finoad arrivare alla conoscenza del Papa Pio IX.* Pio IX che lo sceglie come Vescovo nel1875; vien consacrato il 30 gennaio 1876 aRoma e assegnato alla guida della diocesi diPiacenza.* Il 13 febbraio 1876 fa il suo ingresso a Pia-cenza. La sua attivit pastorale fu assai va-sta, fino a compiere cinque visite pastorali ditutta la Diocesi che nell'arco di 30 anni loportarono in tutte le parrocchie. La sua atten-zione soprattutto verso gli emigranti.* Altre due dimensioni della sua azione sonostate: la formazione dei sacerdoti e la promo-zione cristiana dei laici, in modo particolarecon la cura della catechesi. Scrisse pure untesto d catechismo.* Costante nelle sua vita l'attenzione e l'amo-re verso i pi deboli, aprendo l'episcopio aibisognosi, vendendo carrozza., cavalli, uncalice, pur di soccorrere ad esempio i terre-motati nel 1883. Sua la fondazione di un Isti-tuto per sordomute.* Il suo grande impegno fu il sostegno agliemigranti, proprio nel periodo in cui dall'Ita-lia emigrarono circa 8 milioni di Italiani.Egli vide nelle migrazioni un segno dei tem-

    pi, impegnandosi a seguire i migranti per so-stenerli nelle difficolt materiali e nel mante-nere viva la loro fede. Intervenne presso loStato italiano per ottenere una politica mi-gratoria e promosse il sorgere di un'associa-zione laicale che si occupasse dell'assistenzareligiosa e sanitaria ai migranti durante ilviaggio. Anche alla Chiesa chiedeva una pa-storale specifica. Scalabrini vedeva nelle mi-grazioni mondiali la mano della Provviden-za, che unifica il mondo.* Nel 1887 fond una Congregazione reli-giosa: i Missionari di San Carlo (Scalabri-niani). Nel 1895 si aggiunge anche il ramofemminile della Congregazione. Tutti a ser-vizio dei migranti. Il Vescovo di Piacenza fuindiscusso protagonista nel mondo delle mi-grazioni; anzi divent lui stesso missionario,andando per il mondo a visitare i suoi mis-sionari e gli emigranti italiani (negli StatiUniti, in Brasile...) Rientrato dal viaggio inBrasile, concluse la sua quinta visita pastora-le alla diocesi di Piacenza e indisse la sesta;ma ormai le forze non lo reggevano pi.* La sua 'nascita al Cielo' avvenne il primogiugno del 1905. Le sue spoglie furono se-polte nella cattedrale romanica di Piacenza.

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  • Esempi di vita

    TERESAUNA SANTA GIOVANE

    30 SETTEMBRE 1997: CENTENARIO DELLA MORTE.S. Teresa di Lisieux, Teresa di GesBambino: la santa che recentemente ilPapa ha proposto come modello ai giova-ni, nel raduno di Parigi, e che propone atutti come esempio di impegno missiona-rio, come 'maestra' di vita, proclamando-la, il 19 ottobre "dottore della Chiesa".Santa in soli 24 anni, attraverso una vitainnamorata di Cristo, spesa per il benedei fratelli, vicini e lontani, conosciuti esconosciuti, fino ad offrire per la loro sal-vezza le sofferenze e le prove della ma-lattia, fino alla morte.Nella sua "Storia di un'anima" (quasi undiario della sua esperienza spirituale) Te-resa offre a tutti una piccola e semplicevia per realizzarsi: la via della fiducia,dell'abbandono per amore a Ges; la viaumile e semplice della santit cristianaalla scuola del Vangelo.

    Alcuni tratti sintetici della sua vita:- 1873, il 2 gennaio, Teresa nasce adAlencon;- 1877 morte della mamma;- 1883 grave malattia di Teresa e guari-gione;- 1884 riceve la prima comunione e lacresima;- 1886 periodo di malattia e "conversio-ne" di Teresa nella notte di Natale;- 1887 anno delle battaglie per entrare alCarmelo; viaggio in Italia e udienza daLeone XIII;- 1888 ingresso al Carmelo- 1890 professione e cerimonia pubblicadella vestizione;- 1894 Teresa ha 21 anni. Comincia a di-giunare e a scrivere, su invito della Prio-ra, i suoi ricordi. Inizia a soffrire di gola.- 1896 diventa maestra ausiliaria di 5 no-vizie. Prima emottisi. Le vengono affidaticome "fratelli spirituali" due missionarida sostenere con le preghiere e i sacrifici;- 1897 in aprile cade gravemente amma-lata; riceve il 30 luglio la sacra unzione emuore la sera del 30 settembre.

    Vivere d'Amore, navigare senza sostaSeminando la pace, la gioia in tutti i cuori

    Pilota Amato, la Carit mi spingePerch ti vedo nelle anime mie sorelle

    La Carit ecco la mia sola stellaAlla sua luce vogo senza svolte

    Ho il mio motto scritto sulla mia vela:Vivere d Amore."

    Vers, letterale dai testi originali

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  • La pagina del G.A.M.

    L'OTTOBRE MISSIONARIO"PER DARE SPERANZA AL MONDO"

    Dal messaggio di Giovanni Paolo II per la 71 Giornata Missionaria Mondiale.Carissimi fratelli e sorelle!

    La Giornata Missionaria mondiale costituisce una celebrazione importante nella vita dellaChiesa. Si pu dire che il suo rilievo aumenti man mano che ci si avvicina alla soglia dell'annoduemila. Ges Cristo, l'inviato del Padre, il primo Missionario, l'unico Salvatore del mondo.Egli la Via, la Verit, la Vita... La salvezza che Ges ha portato penetra nelle profondit pi inti-me della persona, liberandola dal dominio del Maligno, dal peccato e dalla morte eterna. In posi-tivo, la salvezza avvento della "vita nuova" in Cristo. Essa dono gratuito di Dio che sollecitala libera adesione dell'uomo... necessaria pertanto, la nostra personale, instancabile collabora-zione mediante l'assenso docile della volont al progetto di Dio.Nessun uomo, per, potr mai invocare Ges, credere in Lui, se non ne avr prima sentito parla-re... Di qui la consegna da Lui affidata alla Chiesa, inviata a prolungare nel tempo la sua operaper tutta l'umanit.

    La vastit dell'impresa e la costatazione della inadeguatezza delle proprie forze pu taloraindurre allo scoraggiamelo, ma non bisogna lasciarsi intimorire: non siamo soli. Il Signore stessoci ha rassicurato: "Sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo"; "Non vi lascer orfani";"Vi mander il Consolatore". Ci sia di conforto, specie nei momenti di buio e di prova, tener pre-sente che, per quanto lodevoli e indispensabili siano gli sforzi dell'uomo, la missione rimane pursempre, primariamente, opera di Dio, opera dello Spirito Santo, il Consolatore, che ne l'indi-scusso "protagonista". Ogni cristiano, proprio per l'unzione ricevuta nel Battesimo e nella Cre-sima, deve applicare a se stesso le parole del Signore, credendo fermamente che anche su di lui"" lo Spirito Santo, il quale lo invia a proclamare la Buona Novella e coopera col suo sostegnoad ogni iniziativa di apostolato.

    Esemplare risposta alla universale chiamata alla responsabilit nell'opera missionaria quella data a suo tempo da santa Teresa del Bambino Ges, di cui quest'anno commemoriamo ilcentenario della morte. La vicenda e l'insegnamento di Teresa sottolineano il legame strettissimoche esiste tra missione e contemplazione. Non pu infatti esservi missione senza una intensa vitadi preghiera e di profonda comunione col Signore. Amare, assimilando profondamente l'ardentedesiderio di Cristo "che tutti gli uomini siano salvati"; lasciarsi amare, permettendoGli di servirsidi noi secondo "le sue vie che non sono le nostre vie", per far s che tutti gli uomini, sotto ogni ci-clo, possano a loro volta conoscerLo e raggiungere la salvezza. Certo, non tutti sono chiamati apartire per le missioni: "Si infatti missionari prima di tutto per ci che si , prima di esserlo perci che si dice o si fa". Non determinante il "dove", ma il "come". Si pu essere autentici apo-stoli, e nel modo pi fecondo, anche tra le pareti domestiche, nel posto di lavoro, in un letto diospedale, nella clausura di un convento...: quel che conta che il cuore bruci di quella divina ca-rit che - sola - pu trasformare in luce, fuoco e nuova vita per tutto il Corpo Mistico, fino ai con-fini della terra, non soltanto le sofferenze fisiche e morali, ma anche la fatica stessa della quoti-dianit.Auspico di cuore che, alle soglie del nuovo Millennio, la Chiesa intera sperimenti un nuovo slan-cio di impegno missionario. Ciascun battezzato faccia suo e cerchi di vivere al meglio, secondo lasua personale situazione, il programma della santa Patrona delle Missioni: "Nel cuore della Chie-sa, mia madre, sar l'amore.... cos sar tutto!".Di cuore tutti benedico

    GIOVANNI PAOLO II

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  • La pagina del G.A.M.

    UNA LETTERA DI P. PHILIPGulu 25/8/97

    Carissima Antonietta,vi ringrazio tantissimo che vi ricorda-

    te sempre di me. M'ha incoraggiato molto lanota con tutte le firme che m'avete mandatoall'occasione del mio compleanno e poi lalettera di Rosanna in occasione dell'ottavoanniversario della mia ordinazione. Anch'iomi ricordo di voi e ringrazio il Signore checontinua a manifestare il suo amore e la suaprovvidenza verso di me attraverso voi. Mivergogno che non mi sono fatto sentire damolto tempo. Il problema che faccio moltafatica a scrivere quando non trovo tranquilli-t. Spesso non trovo tempo per me stesso,neanche per la preghiera personale. Sempredevo pensare agli altri.

    Le notizie da qui erano sempre brutte:la sofferenza della gente. Sono sicuro che neavete sentito abbastanza. Adesso - forse troppo presto, comunque lo stesso - vorreidare delle buone notizie: sembra che il Si-gnore comincia ad ascoltare le vostre pre-ghiere perch pian piano 'la pace', diciamorelativa, sta ritornando a Gulu. Ringraziamoil Signore.

    Almeno durante gli ultimi mesi nonabbiamo sentito 'la musica' della quale vi hoscritto nell'ultima lettera. La gente cominciaman mano a rientrare a casa loro per la notte.Il pericolo c' ancora, ma per ogni cosa biso-gna ricominciare, se no non si far niente.

    Comunque non tutto; ci che hodetto qui sopra valido solo per la zona diGulu. Sembra che i ribelli si sono spostativerso Kitgum e la zona di Kalongo. L hannoveramente dato fastidio alla gente. Sono si-curo che, essendo ben informati delle notiziedi Kalongo, questa non una novit per voi.Pregate anche per loro.

    Sono stato a Lira e se la strada di Ka-

    longo non fosse pericolosa ci sarei gi anda-to. Sono stato al cimitero dove P. Giuseppeera sepolto a Lira prima della 'traslazione'.Forse, un giorno, se Dio vuole, arriver an-che a Kalongo.

    Voi (la comunit parrocchiale di Ro-nago) avete pubblicato un bel 'libretto-ricor-do' per il decimo anniversario della sua mor-te.

    Pregate per me perch anch'io diventiun suo ricordo attraverso l'imitazione dellasua vita - soprattutto l'amore che aveva per ipoveri e i sofferenti. Come avete scritto sullacopertina, "Dio amore e io sono il suo ser-vo per la gente che soffre", lui era veramenteun servo degli ammalati e faceva tutto peralleviare le loro sofferenze.

    Dieci anni dopo la sua morte i soffe-renti fra gli Acioli sono ancora tantissimi,forse sono raddoppiati. L'ospedale di Kalon-go - che si chiama 'Dr. Ambrosoli MemorialHospital' - attraverso il servizio che rende aisofferenti giustamente il suo ricordo pereccellenza.

    Da parte mia qualche volta mi sentoun po' in crisi perch spesso mi sento piutto-sto indifferente. Sento che posso fare nonsoltanto poco, ma assolutamente niente.Come cappellano del collegio di Layibi - dicui la maggior parte degli studenti sono 'dis-placed', cio senza casa e sostegno da partedei loro genitori -trovo tante sfide. I poveristudenti continuano a mendicare ma non misono mosso finora perch ho vergogna dichiedere a nome loro. Questo vuoi dire chedevo crescere ancora nella mia identit com-boniana.

    Tantissimi saluti a tutti gli amici.Ricordiamoci a vicenda nella preghie-

    ra.P. PHILIP ZEMA

    RONAGO '97 - N. 6 12

  • La pagina del G.A.M.

    LA GIORNATA DEL G.A.M.Come ormai tradizione, domeni-

    ca 5 ottobre la nostra comunit ha vissutola giornata annuale del G.A.M., il GruppoAppoggio Missionario che da quasi 30anni opera a favore dei nostri Missionarie delle popolazioni a loro affidate.

    E per un paese come Ronago, ilfatto di avere ben cinque "famiglie" dasostenere in terra di missione , oltre cheun onore, anche motivo di sempre mag-giore attenzione e impegno.

    L'ospedale di P. Giuseppe, i Pokotdi Suor Amelia, la comunit di Ambro-gio, le popolazioni di Padre Philip e diHenry Prem (rispettivamente sacerdote eseminarista indigeni adottati dalla nostraparrocchia), contano sulla nostra preghie-ra e sul nostro aiuto. Per questo, a nomeloro, vorremmo ringraziare tutti coloroche hanno rinnovato la propria adesione ola propria offerta, facendo registrare unaentrata di . 2.612.000, a cui vanno poiaggiunte le 475.000 . ricavate dalla cam-minata.

    Questo dimostra che siamo vera-mente stati capaci di "camminare" con ilnostro G.A.M.: da soci veterani, da neo-iscritti, da sostenitori occasionali e ancheda .... allegri podisti che, con passeggini,zainetti porta-bimbi e Pongo (cane-mascotte regolarmente iscritto e anchesorteggiato) al seguito, hanno percorsoquei bellissimi sentieri che ancora attra-versano il nostro paese.

    Ed in questo "clima", che ha vi-sto camminare insieme bambini, giovani,adulti e anche due gagliarde "seniores",che vorremmo soffermarci, per coglieretutto ci che il G.A.M. offre e propone ad

    ogni et, come spunto di collaborazione,di impegno, di solidariet, di fantasia e dicreativit, di lavoro e di preghiera.

    E la cosa pi bella quella di poterveramente constatare che il G.A.M. vivo grazie a tutti questi spunti e che inognuno di essi si rispecchia, con nomi evolti di persone, perch il G.A.M. ungruppo, perch il G.A.M. siamo tutti noi.Il G.A.M. solidariet : e sono i "fedelis-simi" che con la loro quota assicuranosempre la base del bilancio. C' chi stan-zia delle cifre significative e chi aderiscecon un piccolo contributo mensile cheper, alla fine dell'anno, fa sentire il suo"peso".Il G.A.M. collaborazione : e sono i ra-gazzi dell'Oratorio, i giovani che si pre-stano a scegliere, preparare e segnalare ilpercorso della camminata.Il G.A.M. fantasia e creativit, ed ilbellissimo cartellone realizzato da Anna,Maria, Cecilia e Vitto.Il G.A.M. lavoro: e sono le nostre don-ne che preparano, cuciono, ricamano i la-voretti per il banco vendita. E sono lemamme che hanno preparato le torte, esono la Alda e la Luisa che hanno orga-nizzato il graditissimo t.Il G.A.M. impegno: e sono le personeche si sono avvicendate nei turni di pre-senza al Banco-Adesioni.Il G.A.M. amicizia e contatto: il nostro"ponte" con le realt e i bisogni dei Mis-sionari si chiama Antonietta e batte certa-mente il record ronaghese di lettere emessaggi da e per l'Africa.Il G.A.M. attenzione: e sono le personeche chiedono notizie dei nostri

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  • La pagina del G.A.M.

    LA GIORNATA ANNUALE DEL GRUPPO APPOGGIO MISSIONARIO missionari, sono le persone che non potendo partecipare, hanno comunque versatol'iscrizione alla camminata. Sono le persone che ancora si uniranno (speriamo nume-rose) per far crescere la famiglia del G.A.M.II G.A.M. offerta, silenziosa e quotidiana, della propria sofferenza che, unita al sa-crificio di Cristo, rende possibile la salvezza e la redenzione di tutti: e sono i nostriammalati, le persone sole, gli anziani, le nostre famiglie che offrono al Signore il ca-rico prezioso della malattia, del dolore, della solitudine, delle prove di ogni giorno.Il G.A.M. preghiera: nel ritrovarci al Rosario Missionario del mercoled, nel prega-re insieme al vespro domenicale durante il mese di ottobre, nel silenzio della nostracasa o in un breve momento di sosta nelle giornate frenetiche. Anche il lavoro deimissionari non conosce soste, se non quelle della preghiera e ... non dimentichiamolo,anche loro pregano per noi!Un grosso GRAZIE a tutti!

    ANTONIETTA. ROSANNA. AUSILIA E ANNA.

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  • Giovani

    PARIGI 18-25 AGOSTO 199712 GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENT

    J.M.J.JOURNES MONDIALES JEUNESSE

    Tra i 695 giovani della Diocesi di Como-Sondrio che hanno avuto la grazia di af-frontare l'indimenticabile corso di soprav-vivenza a Parigi., c'eravate anche voi Sulnostro PASS speciale avevamo sempre alcollo la scritta ITALIA, ma ovviamentealla voce" GROUPE" (gruppo) non ri-spondevamo ZONA PREALPI o COMO...noi rispondevamo RONAGO.In effetti le giornate di Parigi sono state lamagnifica coronatura del cammino gi ini-ziato nel paesello: gli incontri di catechi-smo all'EXPO (un gigantesco centro per lesfilate di moda) hanno ripreso alcuni temiche i nostri educatori hanno scelto (e indo-vinato) di proporci a febbraio. La differen-za trascurabile: moltiplica un'auladell'oratorio per 100, riempila di ragazzi diLatina, Milano, Bari, Cremona e Como (inostri "amici del mattino"), metti un Ve-scovo al microfono (...ma un'eminenza cheparli senza paroloni e che risponda a quelloche noi vorremmo chiedere) e il gioco fatto. Le provocazioni mattutine (il cate-chismo durava dalle 9.30 alle 11.30 ed eraseguito dalla Messa) erano tutte tratte dalmessaggio che il Papa ha inviato ai giovaniper prepararsi all'evento. Diremmo quasi disaperlo a memoria, ma diremmo soprattut-to di aver vissuto ogni riga di quel chedice: sarebbe stato impossibile, infatti, noncondividere tutto con tutti date le circo-stanze "scomode" e insolite in cui ci siamotrovati. Ma pi che un ricordo "faticoso",quello che abbiamo un ricordo ricco, una

    prospettiva nuova e bella, forse la realizza-zione di quello che i deboli chiamerebberosogno...GIOVANI DEL MONDO INTERO, LUNGO I SENTIERI DELL'ESISTENZAQUOTIDIANA CHE POTETE INCON-TRARE IL SIGNORE: e noi continuava-mo a piombargli addosso, in tutta quellamarea di gente che con disinvoltura ti chie-deva un sorso di AEU DE CRISTALINE(acqua) o di JUS DE ORANGE(aranciata), che magari cercava qualcunocon cui raggiungere ... quota 6. Non c'entraniente con il latte: era il numero dei buonipasto che bisognava raccogliere per poterricevere le porzioni (da sei, appunto) apranzo (dejuner) e a cena (dinner). Mai vi-sta tanta spontaneit! E non era la fame afarc superare la timidezza: c'era qualcosanell'aria... Era qualcosa di pi della giovi-nezza, qualcosa di pi della mondialit(meravigliose coreografie...) era la vogliadi ripartire da zero che sentivi appena sve-glia, la speranza che tutto ancora possibi-le. GES CHE PRENDE L'INIZIATIVA.QUANDO SI HA A CHE FARE CONLUI, LA DOMANDA VIENE SEMPRECAPOVOLTA: DA INTERROGANTI SIDIVENTA INTERROGATI, DA CERCA-TORI CI SI SCOPRE CERCATI. LUIINFATTI CHE DA SEMPRE CI AMAPER PRIMO. Qui Giovanni Paolo II si ri-ferisce al "titolo" delle giornate:

    Ges si volt e, vedendoche lo seguivano, disse:

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  • Giovani

    SPECIALE - PARIGI 18-25 AGOSTO 1997Che cercate? Gli risposero:Rabbi, dove abiti?Disse loro: Venite e vedrete.

    Lui a girarsi verso noi e a chiederci cosacerchiamo.... il momento in cui ci sembratopi facile sentire l'aria che si sposta al suovoltarsi, in cui abbiamo capito che era l adaprirci la porta di casa, stato quello dellaVeglia a Longchamp di sabato 23, quando lanotte era solo un soffitto e Lui si affacciatocommosso dalla botola per il Paradiso aguardare lo spettacolo delle nostre fiammelleche riempivano l'ippodromo fin dove losguardo riusciva ad arrivare. Magari ancheLui ha applaudito quando il Papa ha detto:"Giovani, conto sul vostro coraggio e sullavostra fedelt".VIVIAMO IN UN'EPOCA DI GRANDITRASFORMAZIONI, NELLA QUALETRAMONTANO RAPIDAMENTE LEIDEOLOGIE; L UMANIT SI TROVASPESSO INCERTA, CONFUSA E PREOC-CUPATA, MA LA PAROLA DI DIO NONTRAMONTA; PERCORRE LA STORIA E,NEL MUTARE DEGLI EVENTI, RESTASTABILE E LUMINOSA. quello che non riesce a capire chi pensa

    che i giovani si accontentino di proposte in-significanti, "diluite" e accomodanti, tanto dibuon senso da rischiare di morirne. Non ab-biamo paura del sacrificio, soprattutto sescegliere la Parola vuoi dire camminare perchilometri con zaino, materassino, sacco apelo e scorte d'acqua in groppa; dire insiemei vespri appena dopo aver trovato un fazzo-letto di prato libero per sedersi; "ringraziare"le monache che la domenica mattina, dopoaver dormito con un gruppo di cagliaritaniche suonava la chitarra sulle tue ginocchia,intonano il MAGNIFICAT ai microfoni alle5.00....GES UN AMICO ESIGENTE CHE IN-DICA METE ALTE, CHIEDE DI USCIREDA SE STESSI PER ANDARGLI INCON-TRO. ABBATTETE LE BARRIERE DEL-LA SUPERFICIALIT E DELLA PAURA.Un raduno cos massiccio di ragazzi chesprigionano la propria umanit, andando aldi l della solita mentalit del sospetto, dellesolite precauzioni e dei famigerati pregiudi-zi, serve ad aprire gli occhi, cio a capire chea creare un clima respirabile non era affattol'essere tutti della stessa pasta (la "pastad'oratorio" piuttosto che quella Scout o cosedel genere): si stava bene perch ci si

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  • Giovani

    SPECIALE - PARIGI 18-25 AGOSTO 1997sentiva innamorati della vita, con un oriz-zonte pi ampio della nostra esperienza, pie-ni di voglia di buttarci nella mischia senzapaura di sporcarci le mani. Ti fa rendere con-to che finch stai nel tuo campicello nonpuoi andare al di l del recinto, e se il con-vincersi di questo gi una buona cosa, ilchiedere scusa a chi non trova aperto il "can-cello" ... cosa buona e giusta.GES ABITA TRA QUANTI LO INVOCA-NO SENZA AVERLO CONOSCIUTO,TRA QUANTI LO HANNO SMARRITO,TRA QUANTI LO CERCANO CON CUO-RE SINCERO.Le JMJ non erano infatti un'occasione percompiacersi o vantarsi delle proprie scelte, alcontrario un ripensamento sul senso dellacroce che molti portano al collo, il riscoprireil senso di molti gesti o momenti scontati: legiornate erano strutturate sulla 'settimanasanta1, dall'Ultima cena alla via Crucis, finoalla veglia e alla risurrezione...a dire il veroce ne siamo accorte che ormai era risorto!PI VI STRINGETE A LUI, PI DIVEN-TERETE CAPACI DI ESSERE VICINI GLIUNI AGLI ALTRI; E NELLA MISURA INCUI COMPIRETE GESTI CONCRETI DIRICONCILIAZIONE, ENTRERETENELL'INTIMIT DEL SUO AMORE.I giornali (che hanno avuto la fantasia di de-finire "sconfitto", forse per gli acciacchi,IOANNES PAULUS, pi acclamato comeJEAN PAUL o JUAN PABLO SEGUNDO),della lunga omelia di sabato 23, hanno ripor-tato quella parte che si pu definire storica:"Alla vigilia del 24 agosto, non possiamo di-menticare il doloroso massacro di San Barto-lomeo. Dei cristiani hanno compiuto atti cheil Vangelo condanna... L'appartenenza a tra-dizioni religiose diverse non deve costituireoggi fonte di opposizione o di tensione". Ecos la volont di costruirci un avvenire pipacifico ed ospitale ci ha fatto recitare il "Pa-

    dre nostro" mano nella mano di ragazzi chelo pronunciavano in un'altra lingua, ci ha fat-to scambiare il segno di pace con bandiere dichiss dove e ci ha fatto capire che l'unit possibile: tutti quelli che l'hanno vista sannoche vera e che hanno il compito di non per-mettere che chi non l'ha mai sentita si abbat-ta.GES ABITA PARTICOLARMENTE NEL-LE VOSTRE PARROCCHIE, NELLE CO-MUNIT IN CUI VIVETE, NELLE ASSO-CIAZIONI E NEI MOVIMENTI DI CUIFATE PARTE - NELLA PAROLA -NELL'EUCARISTIA.La Sua croce era piantata ai piedi della torreEiffel, che indica luminosamente i giorni chemancano al 2000. Durante la Messanell'ippodromo di Long champ di domenica24 agosto il Papa ci ha detto di non farci se-durre da un mondo superficiale e precario,ma di contemplare Ges sulla croce: "Noipredichiamo Cristo crocifisso". un Papache non offre illusioni e non inventa cosenuove, ma ripropone novit di sempre.Questo il nostro commento al Messaggiodel Papa; potremmo commentare le sue pre-diche... ma adesso abbiamo voglia di scrive-re quello che abbiamo fatto, attingendo daappunti di viaggio, catrame rimasto sui san-dali e tanti ricordiLuned 18: partenza alle 8 da Como; sul tre-no veniamo informate che saremo ospitate inuna famiglia francese per la notte e la primacolazione, alla faccia degli sfortunati chedormiranno in palestre o scuole; arriviamo aParigi alle 18.40 e prendiamo il treno perS.te Michele Sur Orge, la diocesi che ci ac-coglie, 30 Km da Parigi; andiamo a "casa",dal signor Gerard e dalla moglie Nicole, checi fanno dormire nella camera della figlia invacanza... siamo partite con i sacchi a pelo eci siamo trovate con letti, stereo, televisionein camera...a voi il commento.

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  • Giovani

    SPECIALE - PARIGI 18-25 AGOSTO 1997Marted 19: colazione con latte e croassant.La signora Nicole ci porta in macchina finoalla chiesetta del quartiere ( una donna moltoapprensiva) dove diciamo le preghiere infrancese e don Maurizio di Olgiate traduce.Verso le 10 vediamo per la prima volta la Tor-re Eiffel, poi visitiamo i dintorni; alle 15 ca-piamo come funziona la distribuzione dei pa-sti (don Maurizio e Cecilia parlavano con ivolontari) e mangiamo paella (specialit spa-gnola), formaggio Saint-Nectaire, yogurt allafrutta. Alle 16 S. Messa d'apertura al Champde Mars celebrata da cardinale di Parigi.Cena: insalata di lenticchie, prosciutto, for-maggio, carr de l'Est e un'arancia. Visitaall'Arco di Trionfo e gelateria limitrofa.Mercoled 20: ore 8: Cecilia riesce a convin-cere la signora Nicole che riusciremo ad arri-vare sane e salve alla chiesetta a piedi. Pre-ghiera. Ore 10 con il ritardo che caratterizzerla zona Prealpi, arriviamo al catechismo(tema: alla ricerca del volto del Signore).Dopo la Messa pranziamo: finalmente pasta!Pomeriggio: visita a Piace de la Concorde, LeTuileries, la fontana del Louvre, Notre Dame.Verso le 19 ci dirigiamo a Saint Geneviev, ar-riviamo in ritardo e mangiamo pollo freddosul prato su cui la sera si terr una festa dan-zante per noi comaschi e per un gruppo di co-reani.Gioved 21: ci alziamo alle 6.45 e dopo la so-lita abbondante colazione e la preghiera nellachiesetta, proviamo a prendere il primo trenoper Parigi. Ci riusciamo, ma in metropolitanaperdiamo Albiolo. Arriviamo a catechismo inritardo. Pranzo: spezzatino, patate e budino alcioccolato. Al pomeriggio Anna visita il Lou-vre e Cecilia visita i giardini del Lussembur-go, la chiesa di Sulpice e le Sacre Coeur. Alpunto di ritrovo vediamo passare il Papa inpapamobile. Decidiamo di cenare alMc'Donalds a base di palatine fritte e ham-burger per non rischiare di mangiare ancorafreddo, causa... ritardo. Poi torniamo da soleda madame Nicole verso le 21.00 e la trovia-

    mo come sempre in ansia... le mamme sonotutte uguali.Venerd 22: dopo la preghiera Anna torna incamera a prendere il pass che si era dimenti-cata sul comodino, tanto per tranquillizzare lanostra madame... Dopo la Messa all'Expo,mangiamo riso al pesce. Al pomeriggio Annavisita il museo d'Orsay e Cecilia Notre Damee la fontana del Louvre. Alla sera partecipia-mo alla Via Crucis a St. Michele tradotta initaliano, inglese e tedesco.Sabato 23: nella chiesetta di Saint Loren donMaurizio celebra in franco-italiano. Dopopranzo (fagiolata messicana) andiamo a piedia Long champ perch le metropolitane sonostracolme. Chilometri sotto il sole e alcuni dinoi non riusciranno nemmeno a trovare unposto all'interno dell'ippodromo: Cecilia si ac-camper fuori. Dopo aver sentito cantare Bo-celli e altri famosi artisti, inizia la grande Ve-glia notturna in cui il Papa battezza e cresimadieci catecumeni adulti provenienti da altret-tante parti del mondo. Dormiremo all'aperto.Domenica 24: le monache ci svegliano can-tando. Dopo una strana colazione in scatola,aspettiamo la Messa. Dopo la Messa aspettia-mo il pranzo. Dopo il pranzo (ancora lentic-chie) aspettiamo la cena preparataci da mada-me Nicole.Luned 25: dopo i saluti alla famiglia franceseaspettiamo il treno per tornare a Como. Dopotutto aspettiamo la prossima giornata mondia-le a Roma.Aspettando Roma c' chi andato anche aBologna, alla chiusura del congresso eucari-stico nazionale, per ritrovare il Papa a cui cisiamo affezionate. Ha trasformato un concer-to in una veglia, ha raccolto intorno all'altarecentinaia di fedeli... ma il miracolo pi grande la semplicit con cui parla al cuore "la ri-sposta alle domande della vostra vita sta sof-fiando nel vento, per non nel vento che tut-to disperde nei vortici del nulla, ma nel ven-to che soffio e voce dello Spirito".

    CECILIA E ANNA

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  • Biblioteca

    UNA VITA, UN CANTOUN CONCERTO IN MEMORIA DI P. GIUSEPPE,

    IN OCCASIONE DEI 20 ANNI DELLA BIBLIOTECA 1977-1997: la Biblioteca Comunalefesteggia quest'anno i suoi 20 anni diattivit. In questa particolare occasione laCommissione ha deciso di intitolare laBiblioteca alla memoria di Padre Giu-seppe Ambrosoli, nel 10 anno dellasua morte, attuando la proposta fatta inconsiglio Comunale dal consigliereMaurizio Russo, cos motivata: "PadreGiuseppe Ambrosoli, medico e missio-nario, uomo di scienza e di cultura oc-cidentale, espressione della comunitronaghese, ha saputo con autenticospirito di servizio e coerente abnega-zione incontrare una cultura diversadalla nostra e lavorare per la promo-zione umana delle popolazioni africa-ne. In una societ che propone semprepi frequentemente modelli sbagliati,si intende offrire, soprattutto ai giova-ni, che dovrebbero essere i principaliutenti della Biblioteca, un esempio cheha saputo incarnare i valori pi alti".

    L'intitolazione della Bibliotecaavverr domenica 26 ottobre, secon-do il seguente programma:

    - alle ore 11.00, presso la sede,in via Asilo 5, verr scoperta e bene-detta la targa in memoria di Padre Giu-seppe e in seguito verr offerto a tuttiun rinfresco;

    - alle ore 20.30 presso la chiesaparrocchiale, la Corale S. Vittore - Ro-nago, eseguir un'elevazione spiritualedurante la quale verranno propostedelle riflessioni sulla vita di PadreGiuseppe. La Corale sar diretta dalmaestro Angelo Clerici ed accompa-gnata all'organo da Davide Pusterla.

    Appuntamento a tuttidomenica 26 ottobre,

    LA COMMISSIONE BIBLIOTECA

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  • Spazi aperti

    IL CORAGGIO DI GOVERNAREDALL'ADEGUARSI E SUBIRE, AL PREVEDERE-ANALIZZARE-RISPONDERE

    Spero di appartenere alla schiera dei cittadini che si interessano ancora alla vita politica,economica e sociale del nostro Paese.Non facile, un po' perch essere sempre aggiornati non esercizio agevole, un po' per-ch tanti e tali sono i problemi che diventa impossibile avere un'opinione su tutto.Dovendo per riflettere sugli ultimi avvenimenti, mi sembra che emerga con evidenzauna costante nei comportamenti della nostra classe politica: quella di inseguire i proble-mi, di rincorrere le soluzioni, di adeguare la propria azione ai comportamenti (non sem-pre virtuosi) della societ, invece di regolarli e di governarli.Mi spiego meglio. indubbio che la comparsa di Tangentopoli sia stata un grosso dramma per il Paese, perle sue Istituzioni e per la sua tenuta morale, ma sembra che la problematica della "giusti-zia" sia apparsa con urgenza all'orizzonte solo quando alcuni "potenti" sono stati interes-sati da provvedimenti giudiziari.Eppure il sovraffollamento delle carceri, la ricerca di misure idonee per il recupero so-ciale dei detenuti, le legittime preoccupazioni per la difesa degli imputati in attesa di giu-dizio avrebbero dovuto esistere da sempre, sia per il ladro di polli che per il corrotto diturno.Invece ci si sforza di varare misure per adeguare il codice penale ad una societ che cambiata, che diventata pi disinvolta e libera nei suoi comportamenti, quasi che, peresempio, il reato di falso in bilancio riferito ad un'azienda sia paragonabile ad una sostavietata.Altro esempio l'argomento del secessionismo o della sua variabile federalista. indubbio che vi siano problemi di natura economica e sociale particolari nel cosiddettonord-est, diversi da quelli che caratterizzano altre zone dell'Italia. La risposta alla paven-tata secessione non pu per limitarsi ad una spruzzata di federalismo per accontentareBossi e i suoi fedelissimi, ma deve essere globale, di natura economica ed istituzionale edirei, in primo luogo, culturale.Senza questo sforzo complessivo, senza questo disegno organico il problema si ripresen-ter periodicamente con tutti i suoi rischi e le sue contraddizioni. Comprendiamo tutticome non sia facile interpretare una societ in una fase di cos lunga e convulsa transi-zione, ma bisogna avere il coraggio di prevedere, analizzare e rispondere con soluzionitempestive ed adeguate, invece di subire i condizionamenti, spesso interessati, di chi haun ruolo economico e sociale pi forte di altri.Altrimenti si creano diseguaglianze, si soffocano valori importanti, ci si adegua acritica-mente ad un costume sociale che ha assai poco di cristiano.Il rischio che ci abituiamo a non stupirci pi nemmeno quando sentiamo dire da un exministro della Repubblica che per una sua prestazione professionale gli sono rimasti intasca "solo" due miliardi. Con buona pace dei milioni di poveri che ci sono ancora in Ita-lia e nel mondo.

    MAURIZIO

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  • Oratorio

    PER CONTINUARE INSIEMEIL CAMMINO...

    LE PROPOSTE PER ELEMENTARI, MEDIE E SUPERIORIRiprendono (o meglio continuano,

    dopo un'estate ricca di molteplici esperienze)le proposte e le iniziative dell'Oratorio per iragazzi e i giovani.

    Due i momenti principali proposti: ilsabato sera, per le classi superiori, e la do-menica pomeriggio per i ragazzi (elementarie medie). Un gruppo di animatori, conl'appoggio di alcune famiglie, sono da tempoall'opera per organizzare al meglio questimomenti.Per le superiori

    Ogni sabato sera, dalle 20.30 alle23.00 l'Oratorio aperto a tutti, per passarein amicizia alcune ore, sia giocando, sia at-traverso altre iniziative (musica, pittura, reci-ta...... e altro ancora).

    L'inizio previsto per SABATO 18ottobre: tutte le classi superiori sono invitatea partecipare alla grande FESTA.

    Si terranno poi alcune serate organiz-zate, quali:

    - sabato 22 novembre, dove previstala proiezione di un film;

    - sabato 20 dicembre, per scambiarciinsieme gli auguri di Natale;

    - non mancher poi una proposta 'ge-

    niale' per l'ultimo dell'anno e per le vacanzeinvernali.Per elementari e medie

    L'appuntamento alla DOMENICA,dalle ore 14.30 alle ore 18.00.

    Si inizia con Domenica 19 ottobrecon un grande gioco per tutti alle ore 15.00.

    Si continua Domenica 26 ottobre:proiezione film e grande castagnata offertadai Fooc e Fiam.

    Faremo poi una pausa domenica 2 no-vembre, giorno dei Defunti, per poi ripren-dere ogni domenica a iniziare dal 9 novem-bre, dove ci attende gi una sfida di calcio(in trasferta) contro l'Oratorio di Bizzarone.

    Con Domenica 16 novembre iniziere-mo insieme le attivit in preparazione al na-tale (presepio compreso!).Con tutte queste proposte rimanere in casa proprio da matti! Spegni la TV, chiudi i libri(dopo averli aperti in settimana, s'intende!)e vieni con noi per vivere con semplicitun'esperienza di amicizia e di festa. Ti aspet-tiamo.

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  • Sommario

    INVITO ALLA LETTURA...pag. 1 Tra eventi forti e ferialitpag. 3 Sulle strade del vangelopag. 5 Missione famigliapag. 6 Avvisi: - Incontro famiglie

    - Campagna abbonamenti- Rendiconto economico

    pag. 7 Verso il Centro di Ascolto Zonalepag. 8 Madre Teresa di Calcuttapag. 9 Mons. Giovanni Battista Scalabrinipag. 10 Teresa, una santa giovanepag. 11 L'Ottobre Missionariopag. 12 Una lettera di P. Philippag. 13 La giornata del G.A.M.pag, 15 Speciale Parigi: la giornata mondiale della gioventpag. 19 Una vita, un canto: in occasione dei 20 anni della Bibliotecapag. 20 II coraggio di governarepag. 21 Oratorio: per continuare insieme il cammino...

    LA SOLIDARIET DIVENTA GEMELLAGGIOContinua l'opera di sostegno e aiuto verso le popolazioni delle Marchee dell'Umbria provate dal terremoto. Alla Caritas di Como abbiamo -come gi detto - versato 4 milioni raccolti nella nostra Parrocchia. Ora sitratta di andare oltre. Sempre insieme alla Caritas di Como siamo chiamatial gemellaggio con una delle zone colpite: si tratta del piccolo paese diCapodacqua (circa 400 abitanti) nella diocesi di Foligno, con un centroabitato interamente transennato e altre quattro piccole frazioni ormai di-strutte. Il gemellaggio previsto fino al dicembre '98 e comporta unoscambio di aiuti (non solo di soldi) e di presenza sul posto per offrire soste-gno, amicizia, speranza nella ricostruzione (per altre informazioni vedi "IlSettimanale della Diocesi" n. 39). Per il versamento di altre offerte che ser-viranno a sostegno del gemellaggio possibile rivolgersi sia in chiesanell'apposito contenitore (nell'orario delle Messe) o direttamente sul ContoCaritas presso la Banca Briantea (c/c n. 1325) specificando la destinazione.

    Ciclostilato in proprio

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