Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus
dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Solennit
dellEpifania del Signore 6 gennaio 2011 Benedetto XVI ha introdotto
la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza
san Pietro nella Solennit dellEpifania del Signore 6 gennaio
2011
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In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo
era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto stato fatto per
mezzo di lui e senza di lui nulla stato fatto di ci che esiste. In
lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende
nelle tenebre e le tenebre non lhanno vinta. Dal Vangelo secondo
Giovanni 1, 1-18
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E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e
noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio
unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verit. Dio,
nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che Dio ed nel seno
del Padre, lui che lo ha rivelato. Dal Vangelo secondo Giovanni 1,
1-18
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La liturgia di questa domenica ripropone il Prologo del Vangelo
di san Giovanni, proclamato solennemente nel giorno di Natale.
Questo mirabile testo esprime, nella forma di un inno, il mistero
dellIncarnazione, predicato dai testimoni oculari, gli Apostoli, in
particolare da Giovanni, la cui festa, non a caso, si celebra il 27
dicembre.
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Afferma san Cromazio di Aquileia che "Giovanni era il pi
giovane di tutti i discepoli del Signore; il pi giovane per et, ma
gi anziano per la fede (Sermo II,1 De Sancto Iohanne
Evangelista)
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Quando leggiamo: "In principio era il Verbo, e il Verbo era
presso Dio e il Verbo era Dio" (Gv 1,1), lEvangelista paragonato
tradizionalmente ad unaquila si eleva al di sopra della storia
umana scrutando le profondit di Dio; ma ben presto, seguendo il suo
Maestro, ritorna alla dimensione terrena dicendo: "E il Verbo si
fece carne" (Gv 1,14).
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Il Verbo "una realt vivente: un Dio che si comunica facendosi
Egli stesso Uomo (J. Ratzinger, Teologia della liturgia. Infatti,
attesta Giovanni, "venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo
contemplato la sua gloria" (Gv 1,14). "Egli si abbassato ad
assumere lumilt della nostra condizione commenta san Leone Magno
senza che ne fosse diminuita la sua maest" (Tractatus XXI, 2).
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Leggiamo ancora nel Prologo: "Dalla sua pienezza noi tutti
abbiamo ricevuto: grazia su grazia" (Gv 1,16). "Qual la prima
grazia che abbiamo ricevuto?" si chiede santAgostino e risponde "
la fede". La seconda grazia, subito aggiunge, "la vita eterna"
(Tractatus in Ioh. III, 8.9).
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Alla Vergine Maria, che il Signore ha affidato come Madre al
"discepolo che Egli amava", chiediamo la forza di comportarci come
figli "generati da Dio" (cfr Gv 1,13), accogliendoci gli uni gli
altri e manifestando cos lamore fraterno.