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Anno Anno XXIII XXIII 2005 online albaria.com Albaria - Viale Regina Elena, 89 90149 Palermo - Italy Sped. in abb/post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) art.1 comma 1 DCB PA Imprimé a taxe reduit Taxe perçue - Tassa riscossa / Palermo 32a 32a America’ America’ s Cup s Cup T T rapani rapani Acts 8/9 Acts 8/9

Anno XXIII 2005 online albaria

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Anno Anno XXIIIXXIII

2005online

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Albaria - Viale Regina Elena, 8990149 Palermo - Italy

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Albaria Magazine 3

Presidente:Vincenzo Pottino di Capuano

Direttore Generale:Vincenzo Baglione

Direttore Responsabile:Angelo MorelloEditore: Albaria

Direzione, Redazione, Amministrazione:Viale Regina Elena 89/a

90149 Mondello PATel. +39 0916844483 - Fax +39 0916843785

E-Mail: [email protected] - www.albaria.it

Redazione:Alessandro Costanzo, Maurizio Gigante,

Kristian Guttadauro, Sabina Moretti, Cristina Muzio.

Grafica ed impaginazione:Federica Manzo, Laura Sighinolfi, Vidue.

Segreteria Amministrativa:Linda Scalisi

Pubbliche relazioni:Edoardo Bruno

Collaboratori:Fabio G. Ajovalasit, Gaetano Allotta, Rinaldo

Agostini,Luciana Anzaldi, Manuela Arcidiacono,Riccardo Baita, Giusi Battaglia, Luigi Bertini,Luca Bonejam, Carlo Bruno, Angelo Cantoni,

Sergio Cassano, Enzo Castagnetta,OscarCiviletti, Lavinia D’Agostino, Raffaella Daino,

Alessandro De Angelis, Mario Di Caro,Federica Di Giacinto, Giada Di Miceli,

Raimondo Gasperini, Barbara Gianni, MaurizioGigante, Roberto Gueli, Andrea Lamberti, Dina

Lauricella, Nino Lo Cascio, ArmandoLombardo, Vincenzo Lombardo, AlessandroLuzio, Piero Mancuso, Gigi Maneo, EmilioMartinelli, Dario Miceli, Alberto Mingardi,Francesco Moretti, Aurelia Nobile, Giulia

Noera, Fabio Nuccio, Ernesto Oliva,Rossella Oliveri, Luca Pacitto, Gianni

Pillitteri, Geraldine Piazza, Gianni Pietrosanti, Giovanni Pitruzzella, Ettore

Pottino, Pietro Porcella, Enrico Quaggiotti,Natalia Riccobono, Giuseppe Rossi, Germano

Scargiali, Agata Sciolino, Vinny Scorsone,Giancarlo Somà, Fabio Tedesco, Alessandra Viola, Carmen Vella.

Fotografie:Marcello Paternostro, Salvo Veneziano, Dodo

Veneziano, Luca Villata, David Bell, Vidue,Alfredo Gulì, Alemat.

Prepress e stampa:Priulla editore, Palermo

Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n°10 del Registro della Stampa presso

il Tribunale di Palermo

Rivista associata all’Unione della Stampa Periodica Italiana

albaria.com

editoriale

In copertina regate diAmericas’ CupTrapani 2005Foto di Luca Villata

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Per il Ventennale del World Festival on the Beach,abbiamo voluto offrirvi ancora una volta la missionimpossible dell’Albaria sempre avvincente come unbel film d’azione. Il regista è il mare e la sceneggia-tura è scritta dal vento. La colonna sonora ha lamusica del Festival di Mondello, un sottofondo con laraffinatezza della musica classica, lo swing del jazze la leggerezza del pop. Attore protagonista è losport, con la partecipazione straordinaria della 32°Coppa America nella parte dei Louis Vuitton Acts8&9.Le scene, tutte in presa diretta, sono state girate inesterni. Nessun teatro di posa. Soltanto gli scenarinaturali, ineffabili, di Mondello e Trapani, set di even-ti indimenticabili con migliaia di comparse, visitatoriitaliani e stranieri che, entusiasti e mai stanchi, all’oc-correnza sono stati sempre pronti con un applauso,un incitamento, un grido di gioia e anche qualchelacrima di commozione.Per la prima volta in tournée in Italia, a Trapani laCoppa America ha sfoderato tutto il suo charme divera star hollywoodiana. Una presenza, in un castd’eccezione, ammantata di un’aura di scetticismofino all’ultimo, fino allo schioccare del primo ciak sulpalcoscenico siciliano, per l’entrata in scena dellagrande vela, quella con la "v" maiuscola. Senza pre-tese da diva, l’America’s Cup si è adeguata al mute-vole copione di un vento bizzoso e, diretta da unmare blu profondo, con un make up mediatico stu-diato apposta per i Vuitton Acts, ha regalato perfor-mance magistrali nel duplice ruolo di match race eregate di flotta.Le sequenze a questo punto scorrono veloci, finoalla poliedrica interpretazione che lo sport ha riser-vato a Mondello, con gli storici personaggi e tantiesordienti del Windsurf nel 27° CampionatoMondiale assoluto e nella Coppa delle Nazioni vintadalla Francia e del match Race di Vela nell’AlbariaCento Cup vinta da Paolo Cian. Con un vento sem-pre pronto a cambiare le battute ed un mare esigen-te ad ogni ripresa, sia con onda lunga che con calmapiatta. Una serie di primi piani poi sulla spiaggia diPalermo dove lo sport ha indossato il costume delBeach Volley nei Proseries Tour o, a sorpresa, haregalato un cammeo col Beach Rugby, unico foto-gramma cruento, ma dal fair play tipicamente anglo-sassone. E ancora sport, senza controfigura, nelruolo dei trapezisti dell’aquilone, per le scene acro-batiche del kitesurf o con inquadratura in campolungo verso il cielo e un’improvvisa zumata sullasabbia finissima, nella parte dei Robin Hood dell’a-ria, con i lanci di precisione dei paracadutisti delloSkydive Palermo. Acqua terra aria e in chiusura altropepe allo spettacolo con il fuoco, quello magico deigiochi pirotecnici. Caleidoscopiche scintille che aMondello e Trapani, sul fantasmagorico schermodell’isola, hanno fatto apparire la scritta fine per la32a America’s Cup insieme alla certezza dell’inizio diuna nuova avvincente storia, quella del XXI WorldFestival on the Beach. Che fra mille difficoltà, anco-ra una volta, auspica di far vivere il mare nella suadeclinazione più esclusiva, con l’intento di valorizza-re il nostro incomparabile patrimonio paesaggistico erealizzare un turismo di qualità.

Alessandro Costanzo

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Louis Vuitton Cup Ad Alinghi “8 e 9”a Trapani 10 e lode

Louis Vuitton Cup Ad Alinghi “8 e 9”a Trapani 10 e lode

Vela: 32° America’s Cup

Con la vittoria dell’imbarcazione svizzera Alinghi, si è conclusa l’unicatappa italiana della 32° America’s Cup.Un sogno, quello trapanese, diventatorealtà, che ha regalato al mondo duesettimane di puro spettacolo con regatedi vela ad altissimo livello ed un epilogodenso di suspance e colpi di scena.

di Vincenzo Baglionefoto: Salvo Veneziano, Luca Villata

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“Presto si insedierà il Comitato Organizzatore chesarà nominato dalla Presidenza del Consiglio.Costruiamo un ulteriore tassello verso la realizzazio-ne della Louis Vuitton Cup”. La notizia, resa nota nelmese di gennaio 2005 dal sottosegretario all’InternoAntonio d’Alì, aveva lasciato gran parte del mondovelico italiano stupito e incredulo. Nessuno infatti cicredeva, invece tutto è andato a gonfie vele e non èescluso che se fosse stata riposta più fiducia in unacittà come Trapani, l’America’s Cup nel 2007 sisarebbe potuta disputare in acque italiane. Oggi,dopo il coinvolgente e convincente esordio in Italiadelle regate preliminari della 32a America’s Cup, chehanno visto in Sicilia condizioni meteo ottimali, nelloro alternarsi dalla brezza leggera alla burrasca,con un vento che spesso ha messo a dura provatutto e tutti, dopo l’impeccabile lavoro svolto dall’or-ganizzazione, si esalta la città di Trapani, che insie-me a tutto il mondo di queste regate esulta e chiedea gran voce altri giorni come quelli appena vissuticon addosso prima la diffidenza, la curiosità e poil’esaltazione degli addetti ai lavori. L’impegno defini-tivo che ha permesso la realizzazione degli Acts 8 e9 della prestigiosa competizione era stato sottoscrit-to a Roma dal presidente della Regione SicilianaSalvatore Cuffaro, il sindaco di Trapani Girolamo

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Fazio e l’amministratore delegato di Sviluppo Italia MassimoCaputi, i principali soggetti coinvolti nell’organizzazione di que-sto evento importante non solo per la città di Trapani, ma perl’intera regione.L’ufficializzazione dell’accordo era avvenuta alla presenza delsottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, delcapo della Protezione Civile Guido Bertolaso, responsabile peril Consiglio dei Ministri del buon esito della manifestazione, edel sottosegretario d’Alì, che aveva quindi autorizzato laProtezione Civile ad avviare tutte le attività che hanno riguar-dato direttamente l’organizzazione. Principalmente quelle per la modifica della zona portuale diTrapani, al fine di potere ospitare adeguatamente un eventocosì importante, e ciò che fino a pochi mesi prima era soltantoun sogno è diventato realtà, regalando alla Sicilia e al mondodue settimane di puro sport con regate di vela ad altissimolivello ed un epilogo denso di suspance e colpi di scena: vitto-ria parziale nell’ultima regata di flotta per Desafio Espagnol2007 al fotofinish per un refolo di vento, un’inezia ingannevoleimpossibile da percepire, davanti a BMW Oracle. Al terzo postoEmirates Team New Zealand, quarta Luna Rossa e quinta +39Challange. Alinghi è in cima alla classifica a pari punti con

Due immagini di +39 mentre naviga verso la boa di poppae di bolina con vento forte. In alto il timoniere della barcasiculo-gardesana Iain Percy. Paco Wirz e SalvatoreCuffaro fra Maria Giulia Pottino ed Alessandra Sensini.Accanto l’interno della barca riservata alla stampa con ilnecessario per osservare le regate dal vivo ed in direttasullo schermo. Edoardo Bruno con Atma Szwatz, l’affa-scinante hostess della Di.Bi. PR in forza a Trapani.

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Oracle, ma gli svizzeri avendo all’attivotre regate su cinque sono i vincitori asso-luti della stagione 2005 dell’America’sCup, che si chiude temporaneamenteper riaprire i battenti a Valencia a maggiodell’anno prossimo.Protagonisti indiscussi dei Louis VuittonActs di Trapani anche i media, fra cui leTV Sailing Channel e “La 7” in testa coni cronisti e giornalisti esperti PaoloCecinelli e Luca Bontempelli, divenutiper tutti gli Italiani le voci inconfondibilidell’America’s Cup. Appassionato di vela Paolo Cecinelli

conosciuto dal pubblico, anche per averraccontato in diretta su Telemontecarlola Coppa America delle sfide del Moro diVenezia. Atleta, velista dall’importantepassato Luca Bontempelli, personaggiodal carattere forte e determinato, famosoper la sua figura carismatica costruita neicampi di regata dalle classi olimpichealle sfide di Coppa America. Coadiuvatientrambi da tanti altri esponenti del vastopanorama mediatico hanno divulgato lenotizie e le immagini di quanto stavaaccadendo a Trapani, un palcoscenicounico per uno spettacolo che resterà

memorabile nella storia e nel ricordo dicoloro che hanno vissuto altre edizionidell’America’s Cup. Tremila gli accredi-tati tra staff, ospiti e giornalisti, con 250corrispondenti italiani e 150 esteri edenorme il successo di pubblico che nonè paragonabile per numero ed interessea quello delle sfide del passato.In una manifestazione velica infatti, a dif-ferenza delle partite di calcio in cui glispettatori di uno stadio sono coinvolti peri 90 minuti di gioco e poi si disgregano, ilpubblico aumenta per la spettacolaritàdei momenti che seguono la conclusio-ne, durante i quali è possibile mescolarsida vicino al fine gara che vede imbarca-zioni, atleti, organizzatori, giudici, giorna-listi, fotografi rientrare a terra tra appas-sionati, curiosi o semplici passanti. Cosìè stato a Trapani molto più che nei pre-cedenti appuntamenti di questa Coppache ha già visto disputare ben 49 regateiniziate a giugno 2004. Secondo quantoprevisto dalla nuova formula “itinerante”,infatti, i team non si sono più allenati dasoli, spiandosi a vicenda da lontano, mahanno vissuto e lavorato insieme davan-ti agli occhi di tutti nella base comunedove erano allocati tutti i sindacati parte-cipanti. Una novità che fa bene al mondodella Vela, sia da un punto di vista stret-tamente tecnico sportivo, sia perchéincrementa decisamente il numero deglispettatori, assicurando visibilità ad unosport per troppo tempo rimasto nell’om-bra. E a Trapani, per tutte le regate degliultimi atti di quest’anno, la gente era dap-pertutto. Circa centomila persone all’i-naugurazione, volti noti e non, per salu-tare gli “Acts 8 & 9” della Vuitton Cup, latappa tutta siciliana della 32a CoppaAmerica. Circa 400 le imbarcazioni dispettatori che hanno seguito ogni giornole regate direttamente dal mare. Ad assistere alla festa del grande “circo

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della Vela”, all’ultima regata c’era anche il piccolo NikyFrancisco, che dal 2003 a causa di una rara forma d’a-sma vive con i genitori in mezzo al mare a bordo di uncatamarano, la sua casa galleggiante. Presenze veramente da record con 500 mila visitatoriche si sono avvicendati all’ AC Park durante l’intera ker-messe. Una tappa senza eguali che ha registrato ancheil milionesimo visitatore, una siracusana, da quando èiniziata la competizione l’anno scorso a Marsiglia.E se gli organizzatori dell’AC management hanno sbar-cato una nave intera di uomini e mezzi il resto è statoapprontato dalla città di Trapani, dalla Sicilia, dalloStato Italiano che con una legge speciale ha proclama-to “grande evento” la manifestazione di Trapani, regatavelica per la prima volta in Italia dopo centocinquantaanni di storia di Coppa America. La città di Trapani hasubìto una metamorfosi strutturale che ha visto diversiprotagonisti darsi da fare per raggiungere un obiettivodecisamente ambizioso. Alcuni lavori sono ancora dacompletare, come quelli della zona portuale, ma ciò cheè stato cominciato sarà sicuramente portato a termine

In uno scatto, quasi surreale, i giganteschi spin-naker, di oltre 500 mq, gonfiati dal vento nellemitologiche acque di Trapani. Uno spumeggianteprimo piano di Luca Villata per le prue di +39 eLuna Rossa.

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a vantaggio di una città che, per il risul-tato conseguito, merita un 10 pieno,anzi, con lode! “Una manifestazione lacui visibilità offre vantaggi al mondo dellavela anche in termini d’immagine e d’in-teresse come testimoniato dal numerosopubblico fatto di appassionati e semplicicuriosi e dagli ascolti TV che hannoavuto le trasmissioni televisive, fra cui ladiretta di Forzasette” - ha dichiaratoVincenzo Pottino neo consigliere dellaFedervela e Presidente del club Albariadi Palermo sottolineando che - “Tuttisono rimasti entusiasti del mare e del

vento di Trapani che potrebbe benissimoaccogliere ogni anno una delle regatepreolimpiche per tutte le undici classiveliche sfruttando una situazione climati-ca favorevole di cui pochissime cittàeuropee possono vantarsi”.Per Ignazio Pipitone presidente dellaFedervela Siciliana, “Un successo chemerita un adeguato utilizzo delle risorsedella terra siciliana e di quelle della pro-vincia di Trapani, che ha delle potenzia-lità notevoli per lo sviluppo della vela”. E l’appoggio concreto a queste dichiara-zioni arriva ancora una volta da Antonio

d’Alì, il principale protagonista dell’avv-ventura italiana della Louis Vuitton Cup,che pensa già al futuro siciliano. Ora chei riflettori sono stati spenti e si accende iltimore che ci si possa dimenticare diTrapani e della Sicilia, ha avanzato unanuova proposta, che al più presto saràvagliata in sede regionale, per istituire aTrapani un centro di “cultura della Vela”,una scuola di vela nell’isola di Favignanadiretta dall’ ex skipper di “Azzurra”, lostorico Cino Ricci, che non vede l’ora dipoter dare il proprio contributo alla realiz-zazione di un progetto che farebbeassurgere la città a importante polo euro-peo della vela mondiale. Speriamo che siriesca a replicare un altro straordinarioavvenimento come quello della CoppaAmerica in Sicilia, che ha avuto vento daisalti imprevedibili, il mare blu intenso, ilsole con l’oro dei tramonti e le isole, leEgadi, a coronare uno scenario stupen-do. Il tutto sapientemente condito dall’o-spitalità prettamente siciliana.

Regate di flotta fotografate da SalvoVeneziano. In alto Antonio d’Ali, lostudio di Forzasette con i conduttoriPaolo Cecinelli e Luca Bontempellifra i due ospiti politici competenti divela D’Alema e Castelli. Sopra GabrioZandonà e Vinci Pottino durante unadiretta televisiva su la7. A sinistra Ilgiornalista Emilio Martinelli, PaoloCecinelli e sotto Ettore Artioli conFabio Granata.

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Il team di +39 è stato il primo ad iscri-versi alla Coppa America. Vi considera-te ancora degli esordienti?Gabriele Bruni: “In questi ultimi mesi abbia-mo dimostrato di andar bene nelle regate,anche se sicuramente siamo i meno esper-ti. Il termine esordienti finalmente ce losiamo lasciati alle spalle. Adesso stiamocercando di fare più esperienza possibile,prendendo sempre più dimestichezza con ilmatch race che, per chi proviene dalleregate di flotta, è un qualcosa di nuovo. Senei Louis Vuitton Acts infatti si regata anchetutti contro tutti, nell’America’s Cup ci sicimenterà sempre uno contro uno”.Il nuovo formato dell’America’s Cup,quello “itinerante” voluto da Alinghi, èuna formula vincente?“E’ un qualcosa che avvantaggia molto iteam più giovani, come il nostro, perché dàmodo di potersi confrontare con tutti gli altriequipaggi nell’arco di quattro anni, mentrela vecchia formula era sicuramente più oli-garchica. Adesso allenandoci tutti insiemee non più isolati, durante le regate è possi-bile fare un’analisi accurata di quanto acca-de e di conseguenza evidenziare gli errori,capire cosa regolare o migliorare, se levele, lo scafo, l’equipaggio, perché perquanto avveniristiche siano, le barche diCoppa America, frutto di una tecnologiaavanzata, sia nella progettazione che nel-l’uso dei materiali impiegati, hanno nellacomponente umana del team una leva fon-damentale”. Giuseppe Leonardi, secondo prodiere abordo di +39: un ruolo difficile?“Sicuramente un ruolo di grande responsa-bilità che richiede estrema lucidità maanche agilità e forza fisica. Di solito quandosi perde una regata spesso e volentieri chine paga lo scotto è proprio il prodiere.Lavoro molto in palestra perché su +39vengo impiegato anche come grinder, unafunzione dove predominano potenza evelocità. Uno dei momenti più critici per gliuomini a prua è l’ammainata dello spin-naker e il conseguente “impacchettamento”e preparazione per il successivo giro diboa”.Quale equipaggio temete di più?Come tutti, quello di Alinghi, il defenderdetentore della coppa che ha dato prova dicarattere già nei Louis Vuitton Acts prologodella America’s Cup. Degli altri due team

italiani, Mascalzone Latino siamo riuscitisempre a batterlo, Luna Rossa è più temi-bile in quanto dispone di una barca moltoveloce e alla sua terza sfida in CoppaAmerica possiede un bagaglio di esperien-za che è senza dubbio una marcia in più.Noi di +39 abbiamo fatto bene nelle regatedi flotta, ma la soddisfazione più grande èstata la vittoria in match race sui kiwi diTeam New Zealand, e non è poco. Luna Rossa è alla sua terza sfida diAmerica’s Cup. Come è vista la prepara-zione da Francesco Bruni per il 2007?“Il lavoro svolto per i Louis Vuitton Acts èstato molto impegnativo e meticoloso.L’allenamento atletico è senza dubbio piùintenso per chi ricopre i ruoli di grinder, tai-ler, prodiere, che sono legati alle manovre.Ma anche gli uomini del pozzetto, la cosid-detta “parte pensante” della barca, pur inmisura ridotta, hanno la loro dose di pale-stra quotidiana. Dedicano più tempo al trai-ning tattico con riunioni ad hoc su strategieda adottare e performance della barca, perritrovarsi poi insieme al resto dell’equipag-gio a provare e riprovare ogni singolamanovra. Ognuno in base al proprio ruolospecifico deve seguire delle direttive bendefinite anche a terra: io ad esempio colla-boro molto con il team meteo, valutando lecondizioni atmosferiche a breve e a lungotermine, mentre il navigatore sarà a piùstretto contatto con il reparto degli elettroni-ci curando tutto ciò che è inerente alla stru-mentazione di bordo, o ancora il grinder sipreoccuperà della meccanica dei wintch edelle manovelle…”.Da due anni Alinghi ha introdotto unaformula sui generis rispetto al passato,che prevede novità come le fleet race eil cancello di poppa… “Sì, il nuovo formato “itinerante” a me piacemolto, ha avuto molto successo soprattuttoa Trapani, che ha visto una cornice di pub-blico senza paragoni ed è riuscito anche alivello di sponsor. Le regate di flotta hannocostituito un valido allenamento e in questafase hanno amplificato lo spettacolo, rive-landosi un autentico toccasana per ilmondo della Vela in termini di immagine, diaudience e di partecipazione del pubblico.Luna Rossa predilige il match race anchese nelle regate di flotta a Valencia in un’oc-casione siamo stati primi e a Malmo terzi inun’altra. Badiamo più al vento adeguando-

ci al formato che di volta in volta ci troviamoad affrontare, cercando di dare il meglio dinoi stessi, anche se in casa, a Trapani, ci èandata male. Il cambiamento maggiore è ilcancello di poppa, che inserisce dellenuove regole ampliando un po’ il regola-mento di regata. Un gate che dà più chan-ce di riaprire la regata alla barca che stadietro, perché la copertura stretta da partedell’avversario diventa più complicata, invirtù della separazione che si crea fra lebarche, che hanno più possibilità di sorpas-so, ma non sempre girando la boa giusta siaumenta il distacco o si rimonta, è un’ armaun po’ a doppio taglio: più si conoscerannovantaggi e svantaggi di questo meccani-smo più sarà facile non commettere errori”.Sei considerato uno dei timonierimigliori al mondo. Sconfitta a parte,cosa resta ad un atleta che ha disputatotre olimpiadi in tre differenti classi del-l’esperienza vissuta a Trapani?“Un ricordo indelebile. Noi ce l’abbiamomessa tutta per vincere ma non ci siamoriusciti. Trapani ha dato il massimo, sia dalpunto di vista organizzativo che di acco-glienza. Che è stata calorosissima al di là diogni previsione possibile, considerandoanche il clima di scetticismo che ha accom-pagnato l’evento, che invece è riuscito inpieno. Inaspettata e in certi momenti quasicommovente la partecipazione del pubbli-co, che ha tifato come allo stadio per unapartita di calcio, e sinceramente noi dellaVela non ci siamo abituati”.

Francesco Bruni suLuna Rossa, GabrieleBruni e GiuseppeLeonardi “Paletta” su+39 sfidano per laprima voltal’America’s Cup: trepalermitani alla conquista della “AuldMug”, il trofeo sportivo più anticodel mondo.

I fratelli Francesco e Gabriele Bruni,velisti siciliani cresciuti al ClubLauria di Palermo, appartenenti alGruppo Sportivo della Guardia diFinanza. Sopra Giuseppe Leonarditesserato per il Club NauticoVincenzo Florio. Luna Rossa e +39 inazione a Trapani.

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Un golfo tra scogliera e spiaggia

dai colori tropicali

MondelloMondello

Mondello, distesa lungo l’arco di una pit-toresca baia tra il monte Pellegrino e ilmonte Gallo, è la borgata con il golfo piùbello di Palermo. Un lungomare invidia-bile per la varietà della costa che si alter-na fra scogli e spiaggia con fondali daicolori tropicali. Mondello, da zona palu-dosa a ridente città giardino della BelleEpoque, circondata da una vegetazionelussureggiante, con spaziosi viali albera-ti e raffinate ville in stile Liberty, nell’ulti-mo decennio ha conosciuto un particola-re sviluppo turistico soprattutto in prima-vera ed autunno, grazie al clima mite, alricco concentrato di storia ed arte cheoffre la città di Palermo dove non man-cano eccellenti hotel di varie categorie. All’estremo lembo nord del golfo sorgeMondello Paese, nucleo originario dellaborgata marinara con la torre dell’anticatonnara, dominato dalle rocciose edimpervie pendici del monte Gallo, oasinaturalistica marina e terrestre di granderilievo. Su una lingua di roccia protesasul mare sorge la quattrocentesca torredi guardia del “Fico d’india”, cardine nelversante occidentale del sistema difensi-vo palermitano all’epoca delle incursionibarbaresche. Le scogliere e fondali diCapo Gallo a ovest e dell’Addaura a estoffrono scenari molto suggestivi che uni-tamente alla spiaggia fanno di Mondelloun palcoscenico eccezionale, capace difar nascere e crescere eventi come il

World Festival on the Beach e quei movi-menti sportivi che, trainati dai successidel windsurf, l’hanno resa famosa a 360°nel mondo. Mondello è la spiaggia deipalermitani d’estate, ma anche dei tantituristi che, per lo splendido mare e ilclima temperato, in inverno scelgono laborgata marinara come loro meta prefe-rita non soltanto come località balneare,ma per le immagini da cartolina che offreda monte Pellegrino a monte Gallo e leprelibatezze da gustare nei vari ristoran-ti e locali tipici.La città di Palermo è circondata da unlitorale che offre differenti opzioni. Dallepiccole alle grandi insenature naturali deltratto di costa tra Barcarello e CapoGallo, alle spiagge di Isola delleFemmine e Capaci, per continuare conla scogliera dell'Addaura, la spiaggettadell'Arenella e l'arenile di Romagnolo. Lascelta per chi ama spiagge o scogli cer-tamente non manca. E, a differenza di unbel “parco di divertimenti” come MiamiBeach o altre note città internazionali,

Palermo offre un concentrato di cultura escenari naturali appetibili a quel turismodiversificato che da sempre l’ha caratte-rizzata. Denominata “tutto porto” e situa-ta al centro della Conca d’Oro, racchiu-sa da una magnifica corona di montimaestosi, nei suoi innumerevoli monu-menti la città rivela i segni delle diversedominazioni: l’architettura arabo-nor-manna, le espressioni artistiche delbasso Medioevo e del Rinascimento, l’e-sercizio fastoso dell’arte barocca deisecoli XVI e XVII e l’estro decorativo diuna folta schiera di artisti del 18° secolo.E ritornando indietro nel tempo, alPaleolitico Superiore, è anche possibileriscoprire le tracce dell’Homo Sapiens edella sua presenza creativa sul montePellegrino, nelle grotte che sovrastano ilborgo rivierasco dell’Addaura.

Sopra la costa da montePellegrino, la spiaggia fra le

scogliere di monte Gallo e l’Addaura

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UNA DELLE SPIAGGE PIU’ BELLEDEL MONDO: MONDELLO

Immaginate una spiaggia, di sabbia fine ebianca che orla un mare di cristallo, deliziosa

cornice per un golfo da cartolina illustrata,come una decorazione di una delle più sugge-

stive baie del mondo.

Foto Alemat (18 maggio 2004)

“1039 chilometri di coste, 440 sul mare tir-reno, 312 sul mare d’Africa, 287 sullo Jonio:

questa grande isola del Mediterraneo, nelsuo modo di essere, nella sua vita, sembratutta rivolta all’interno, aggrappata agli alti-piani e alle montagne, intenta a sottrarsi al

mare, e ad escluderlo dietro un sipario dialture o di mura, per darsi l’illusione quanto

più è possibile completa che il mare nonesista...., che la Sicilia non è un’isola.

Che è come nascondere la testa nella sab-bia: a non vedere il mare, e che così il mare

non ci veda. Ma il mare ci vede.

(Leonardo Sciascia)

Dalla mostra fotografica di Pier Paolo Raffa “Il MARE NEGATO”

http://www.albaria.com/mostrafotografica

...da una parte della baia, dove sorge il sole,inizia la spiaggia che, all’estremità opposta,termina con un paesino di pescatori e unmonte a picco sul mare, dove sparisce il solealla fine del giorno. Una gemma a pochi passi dalla città diPalermo, a completa disposizione della comu-nità. Un paradiso. Sembra di essere ai tropici, eppure siamo inSicilia, in Italia, in Europa.

“Ripensare il rapporto tra“Ripensare il rapporto trai Siciliani, il mare e la costa”i Siciliani, il mare e la costa”

Quando altrove l'estate si avvia inesorabil-mente alla fine, ci sono ancora posti dove il

sole, il mare, la spiaggia possono ancoraserenamente attirare turisti e residenti. Uno di

questi luoghi è la spiaggia di Palermo, checome ogni anno si appresta a vivere in prima-

vera e in autunno quella che potrebbe chia-marsi una "seconda estate".

Ma a giugno, il mondo si capovolge, e laspiaggia di sabbia bianca scompare, letteral-

mente annullata da una moltitudine di “capan-ne” di legno, accostate l’una all’altra.

Foto Alemat (maggio 2005)

Foto Alemat (maggio 2005)

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L’innovazione nella tradizione

World Festival on the Beachon the BeachL’innovazione nella

tradizioneSempre uguale, sempre diverso

l’evento ha festeggiato a Mondelloil suo Ventesimo compleanno. Un successo giunto puntuale

a maggio, rispettando un programmaricco di novità, sorprese e conferme.

L’evento sportivo, anzi le manifestazioni, non si svuotano

accanto a quello che fanno in simbiosi spettacolo e cultura.

L’agonismo c’è e il mare fa da protagonista.

Notevole l’incremento qualitativo di appassionati

che si sono dati appuntamento in Sicilia in occasione della

manifestazione che annualmente, per una settimana,

trasforma la spiaggia di Palermo in un villaggio turistico

unico al Mondo.

Venti anni di Windsurf World Festival, ribattezzatoda qualche anno con un nome più appropriato peri differenti avvenimenti che lo rappresentano. Ditutto e di più nella manifestazione che riesce aunire la Sicilia, portandovi come ospite il mondo erestituendo la visita. I successi sportivi si nutronodella manifestazione e restituiscono il favore in ter-mini d’immagine. L’hanno chiamata la carica dei500 mila. Così è stato titolato spesso l’evento daimedia. Sono in tanti annualmente ad essere statitestimoni oculari del World Festival on the Beachche fra spettatori, appassionati o semplici passantinel corso dei dieci giorni ha fatto registrare cifre ditutto rilievo. Un pubblico che è aumentato giorno

dopo giorno moltiplicandosi con il calar della notte.Per capire il tutto non basta recarsi una volta aMondello o ritirare i risultati, assistere ad un matchfra gli specialisti del Beach Volley, ascoltare un con-certo: occorre respirare col festival. Questa 20ma edizione del World Festival on theBeach è stata anche l’occasione per conoscere davicino una delle città italiane più ricche dal punto divista artistico e culturale. Posta al centro delMediterraneo, culla di una delle più antiche civiltà,Palermo è stata da sempre il crocevia di culture fraOriente e Occidente, luogo strategico di transitocommerciale, approdo di popoli, razze, lingue ereligioni diverse. Ha affascinato visitatori stranieri

Regione Siciliana

Unione Europea

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per il suo carattere multietnico ma, nonostante la commistionedi culture, la città ha conservato la sua identità, un’identità dicittà capitale che in ogni tempo ha saputo coniugare le qualitàdelle altre genti con la propria vocazione di libertà. “Questa èuna manifestazione che ormai è diventata un valore aggiuntoper la nostra città, – ha dichiarato il sindaco di Palermo DiegoCammarata – una manifestazione che mette in risalto le risor-se che questa città può offrire insieme a quelle naturali, almare, allo sport, all’intrattenimento. E’ diventata una manife-stazione che aggiunta a tutte le altre che la città propone, stasegnando davvero un momento importante. Ormai Palermo èuna città che cresce, che ha gran voglia di competere e senzadubbio un evento di questo genere è proprio il campo più ferti-le per una sperimentazione di questo genere. Basti guardare ilmondo di giovani che c’è attorno a questo grande movimento

Cartoline di Mondello che nonostante l’antropizzazionedel territorio ne fanno risaltare il naturale splendore.Palcoscenico insostituibile dell’evento dalle enormipotenzialità solo in parte utilizzate per la valorizzazionedel patrimonio urbano. In alto a sinistra Piazza Valdesi,area demaniale cittadina rigorosamente vietata alle auto,senza precluderne la normale fruizione pubblica, nonlimitandola con accessi o ingressi.

World Festival on the Beachon the BeachSempre uguale sempre diverso...

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Coreografie sempre diverse, frizzantie coinvolgenti. Sempre con unimmancabile tocco di personalità.Come la coppola “arcobaleno” sfog-giata dalle Sicily Show Girls per il 18°compleanno del Festival o come ilgruppo delle Show Girls 2005, le bal-lerine delle Canarie che dopo Atenehanno movimentato il Ventennaledella manifestazione.

Il World Festival on the Beach da 20 annisventola i colori della bandiera della pacenel logo del club Albaria. Il sodalizio targa-to “arcobaleno” fin dalla nascita. L’interagamma cromatica che simbolicamentemette insieme tutto e tutti in un’unicaluce, quella dello sport dove forza e onoresi misurano sui campi di gara e armoniaed equilibrio si esprimono nella bellezzadel gesto atletico.

per rendersi conto di cosa sia Palermooggi”. Chiamarla kermesse è ancorapoco. Da due decenni richiama aPalermo ospiti da tutto il mondo, daHong Kong alla Francia, dalle Fijiall’Inghilterra, dall’Australia agli Usa,passando, ovviamente, per il Sud Africa,la Polonia, Singapore, il Giappone e viadicendo… A loro volta i surfisti palermita-ni hanno restituito la visita, da veri amba-sciatori, recandosi in tutti questi posti,nessuno escluso. Ne è conseguito chenelle “ultime” cinque Olimpiadi, quattrovolte gli uomini e tre volte le donne sianostati atleti tesserati a Palermo. Si chia-mano Sensini, Giordano e Wirz. Questoper quanto riguarda il windsurf. Ma que-sto sport, per tutto ringraziamento, èstato bandito dal titolo della manifesta-zione che da festival del surf è divenutoda vari anni “solo” World Festival on theBeach.

Veduta da Villa Gregorietti del ver-sante Est del Golfo e della spiaggiacon la passeggiata che la costeggia

fino al paese di Mondello. Le tribunehanno offerto la vista sullo “stadio

naturale” per le varie iniziative dellabaia. Il tifo del pubblico per i brasilia-ni. Il Beach Volley presente sin dalle

prime edizioni del festival e potenzia-to grazie alla direzione di Ario De

Giovanni. In alto, tra la coppola“arcobaleno” e la mongolfiera, le

coloratissime vele dei windsurf arma-te per i Mondiali. A destra Eugenio

Randi, Vincenzo Baglione e DiegoCammarata. Accanto il batterista

Billy Cobham ospite nel 2003.

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Vedute aeree della spiaggia immersa nei colori tropicali del mare e confinantecon il lungomare che da Punta Celesi verso ponente costeggia una delle stra-de che porta nel borgo marinaro di Mondello (sotto). Un lungomare che il sin-daco Diego Cammarata ha liberato da una cancellata che per anni ha nasco-sto bellezze e sporcizie restituendo la vista del salotto naturale di Palermoche spesso ospita più gente che Piazza Politeama. La strada del lungomareche meriterebbe di essere subito pedonalizzata con la semplice variante deldoppio senso di circolazione nella parallela visibile dalla foto.

Due delle immancabili “Show Girls”che con le loro coreografie sonostate graditissime alla vasta plateaconfermando il successo riscossoalle Olimpiadi di Atene nel centraledel Beach Volley ed alle serate esclu-sive della capitale greca.

Tutto è possibile grazie al dinamismodell’organizzazione, che assomma duequalità non da poco. E’ manageriale e,contemporaneamente, a carattere fami-liare. I due giovani (un tempo) leoni cheanimano il tutto, i “due Vincenzi”, Pottino,il presidente e Baglione il direttore, sonodivenuti “Vincenti” sin dall’inizio. Sonodue siciliani che con l’Albaria, per l’occa-sione, coordinano uno staff di professio-nisti e non, amici e nemici, più una seriedi personaggi reclutati negli anni con ilsistema dell’auto promozione o dell’autoeliminazione. Insomma, chi non si trovabene si dimette. Chi dura è degno dirimanere, ha capito il senso, la logica, saafferrare da qualche parte il bandolo diuna matassa inestricabile, un ammassodi nodi gordiani, che ogni anno, da 20anni, vengono sciolti ad uno ad uno.Trovano posto tutti gli altri sport marina-reschi, dal diving alla vela olimpica, dal-l’altura ai veloci catamarani. Tutto ad altolivello, speso al massimo, con assegna-zione dei titoli europei e mondiali. E i…terragni? Ci sono anche gli sport diterra, meglio, da spiaggia. Che cosameglio del beach volley, che approda alfestival venti anni fa quando è ancoraun’assoluta novità. Prima con un piccolo

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Fabio Granata assessore al TurismoSport e Spettacolo della RegioneSiciliana, di casa al Festival diMondello per aver promosso alcuneiniziative culturali, fra cui la videoproiezione sul Satiro Danzante edella prima edizione del New JazzFestival di quattro anni fa.

torneo locale, poi grazie al coinvolgimen-to di Ario de Giovanni, con una fase delKing of the Beach, poi sempre a livelloprofessionistico. Al Festival, nel corso di20 anni approda tutto quello che serve,dal mare e da terra. E dall’aria? Vengonogiù i paracadutisti, atterrano gli elicotterial servizio della manifestazione, si spa-rano giochi d’artificio, ci si lancia attacca-ti ad un elastico nel vuoto. Prego si acco-modino: anche i visitatori partecipano algioco. E non è un caso unico. Forseadesso, abbiamo reso l’idea del possibi-le articolarsi di una manifestazione che ècome un piatto talmente arricchitosi dicondimenti da essere diventato un’altracosa. Un piatto unico che comprende ilmenu dagli antipasti fino al dolce.Nel lungomare di Mondello, rigorosa-mente vietato alle auto, trovano postosalotti per iniziative commerciali. Glisponsor si distribuiscono gli spazi senzaaccavallarsi né più abbinarsi alla manife-stazione, (come avvenuto in passato conRolex, Swatch, Merit Cup, Palmolive...che hanno seguito le orme del Giornaledi Sicilia, primo al mondo ad avere rea-lizzato delle vele con il proprio marchioper competizioni ufficiali). La manifesta-zione, che rimane quindi autonoma neltitolo “World Festival on the Beach”, è dasempre coorganizzata con il Comune diPalermo, da qualche anno potenziatadall’intervento della Regione SicilianaAssessorato Turismo Comunicazione eTrasporti attraverso i fondi dellaComunità Europea. Con il coinvolgimen-to attivo di differenti autorità cittadine e dipolitici di qualunque schieramento sensi-bili alla buona riuscita dell’evento. IlFestival è sport, musica per una settima-na e oltre, è atmosfera da villaggio turi-stico con avvenimenti ad altissimo livello.Ma anche evento culturale con la musi-ca, sinfonica, moderna e …il jazz... unvero e proprio festival. Il New Jazz on theBeach nelle quattro edizioni realizzate siè avvalso anche della direzione artisticadi Nick The Nigthfly ospite quest’annocon la Montecarlo Night Orchestra, cheha dato vita alla storica serata del “VibeContest” fra l’americano Emil Richardsed Enzo Randisi. Un Festival del Jazzche ha avuto origine tre anni fa grazieall’iniziativa dell’assessore ai BeniCulturali Fabio Granata e a tanti altri per-sonaggi. Nel corso delle edizioni hannotrovato spazio numerosi artisti italiani e

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La conferenza stampa di presentazione dei Mondiali diWindsurf e della Cento Cup, al tavolo da sx Giordano,Fabio Lo Grande, Massimo Costa, Vinci Pottino, FabioGranata, Stefano Santoro, Paolo Vigani. La CommissionePrefettizia al completo con Nikolas Kaklamanakis, pluri-medagliato ed ultimo tedoforo delle Olimpiadi di Atene.Un’immagine intensa di Riccardo Giordano e a lato i gior-nalisti Paolo Vannini e Massimo Norrito

stranieri, famosi come i batteristi, Billy Cobham e BobbiDurham, il contrabbassista Miroslaw Vitous, ed altri lanciatiproprio dal palco di Mondello come il pianista SergioCammariere. Tante manifestazioni organizzate contemporaneamente oquasi, dalla mattina alla sera si lavora, si dà spettacolo, si dàaccoglienza ai visitatori, agli ospiti, ai partecipanti e agli spet-tatori, si organizza, si rifinisce, si discute su ciò che è meglio,sempre di più, sempre nuovo, sempre uguale, sempre diverso.Quattro lustri di storia sono passati e si leggono su organizza-tori ed atleti, sui volti dei ventenni allora bambini. I due“Vincenzi” hanno ormai i primi peli bianchi sulla folta criniera,ma che importa? Alla baldanza dei venti anni iniziali si suppli-sce, neanche a dirlo, con l’esperienza. E l’escalation continua.L’evento sportivo, anzi gli eventi, non si svuotano accanto aquello che fanno in simbiosi spettacolo e cultura. L’agonismoc’è e il mare fa da protagonista. Questo elemento volubile esempre minaccioso, questa personalità con cui interloquire dicontinuo, discutere, combattere è un avversario generoso. E’ ilprimo avversario delle regate. E’ capace di restare calmo comeall’Albaria, cioè nelle prime ore del mattino, senza il vento indi-spensabile a gonfiare le vele. Ma è capace di mandare tutto amonte adombrandosi come un cavallo imbizzarrito e lasciandotutti a terra per prudenza. Lo si vuole mettere all’angolo, ma èimpossibile. La passione per l’azzurra distesa che parte daValdesi e si dirige, sul piano materiale e su quello della sugge-stione, in tutto il pianeta, entra nel sangue. O era già nel dnadegli organizzatori e dei partecipanti. Chi lo può mai sapere?Sì: meno tavole, meno vela, meno mare. Niente affatto. I pro-grammi sono ragionevoli, ma è il mondo sportivo ad inviareall’Albaria una tappa dei 18 piedi australiani, un campionatoeuropeo e, a distanza di un paio d’anni, un mondiale. Al con-tempo, una tappa internazionale di match race di massimolivello Isaf pensata dagli organizzatori di +39 e messa in attocon pieno successo dai due club che collaborano da diversianni, l’Albaria ed il Circolo Velico Gargnano, promotore di +39.E’ la Cento Cup di match race, che migra dalle acque del Lagodi Garda a quelle di Palermo. L’Albaria, nonostante il gravosoimpegno economico ha inserito nel progetto anche questa ini-ziativa di Vela, che ha unito ancora una volta l’Italia grazie allasinergia con il Circolo Velico Gargnano iniziata dieci anni fa conla presentazione a Mondello, in occasione dell’ XI WindsurfWorld Festival, della Centomiglia del Garda e di altre iniziativecome quella di lanciare pubblicamente l’idea di poter ospitarela Coppa America in Sicilia. Coraggiosa dichiarazione diFabrizio Bignardelli (regatante ed appassionato di vela, in queltempo Assessore allo Sport della Provincia di Palermo) avve-nuta durante la conferenza stampa di presentazione deiMondiali a Squadre di Windsurf. Tale ambizioso progetto, ripre-so dalla stampa, venne “deriso” da molti poiché irrealizzabile.Gli atti 8 e 9 della 32a America’s Cup organizzati a Trapaniquest’anno sono la testimonianza che nulla è impossibile. Lastoria del festival è circolare, è una rivoluzione in senso etimo-logico: il movimento rivoluzionario, come quello d’un pianeta,percorre un’orbita galattica, per tornare al punto di partenza.

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Accanto Diego Cammarata sindacodella quinta città d’Italia, Palermo,realtà singolare e non facile da gesti-re.

Sopra Raffaella Daino e Maurizio Giglio. Sotto la passeg-giata della maggiore spiaggia di Palermo.

E son trascorsi 20 anni. Farne la storia? La storia è quella dellanostra vita. Dell’estate che inizia puntuale, nonostante i suppo-sti stravolgimenti del clima. Ci riferiamo ai primi di maggio,compleanno del festival, togliersi da sempre i pantaloni di lanae indossare quelli di tela. Il clima non cambia. Come Il WorldFestival on the Beach, che puntualmente dà il via alla lungaestate mondellana e all’estate siciliana. Vengono da tutta l’Isolagli sportivi a dare una mano e ad assistere al miracolo d’unamanifestazione che fa scuola, viene giustamente imitata, maieguagliata nel suo genere. Fra i vincitori i nomi più grandi del surf mondiale, i francesi, gliaustraliani, gli americani che hanno inventato la tavola com-preso Hoyle Schwaitzer. Henry Quentin lo troviamo ancora set-timo in questo mondiale 2005. Il greco Kaklamanakis, oro olim-pico, torna come trainer, i neozelandesi Bruce e BarbaraKendall, ori olimpici, sono ospiti fissi per anni, l’israeliano AmitImbar se ne spunta un giorno con moglie e figlio in carrozzella.Il viennese Chris Sieber, oro olimpico, prepara la sua medaglia

con l’amico Giordano a Mondello.La stessa Alessandra Sensini, la grosse-tana che ha portato indosso per dueOlimpiadi i colori dell’Albaria, vincendo lamedaglia di bronzo ad Atlanta e quellad’Oro a Sydney. Da piccola veniva aMondello con le due sorelle ed era giàatleta dell’Albaria quando conquistònumerosi allori ed il gradino più alto delpodio ai Mondiali Mistral in Texas (1989)che videro un trionfo azzurro anche nellaclasse maschile con Riccardo Giordano,il più bel frutto del vivaio Albaria.Plurititolato nell’attività giovanile, novevolte campione del Mondo in differenticlassi, partecipa a tre olimpiadi, è spar-ring partner dei migliori, ottiene unalunga serie di successi ai vari campiona-ti italiani ed a quelli europei conquistan-do la medaglia d’argento nella classeolimpica a Creta, prima di perdere ilbiglietto per le Olimpiadi di Atlanta.Pottino stesso vince in Sud Africa unmondiale nella lontana e pittorescaPettelberg Bay. Quest’anno vinceNicolas Huguet, astro nascente del surftransalpino. Farà strada. Batte una deci-na di ex olimpici.L’ Albaria è nata proprio per sprovincia-lizzarsi. Per sconfiggere l’isolamentod’un’isola che non c’è: la Sicilia, reginasenza corona, isolata per una pseudovocazione… tutta da sfatare, da smenti-re, aprendo le porte al mondo. Non è unruolo da poco. Gli organizzatori lo hannocatturato con tenacia. Nessuno lo ha loroassegnato. Anzi. Non è poco. Nellasostanza, per la Sicilia che vuol spiccareil volo verso il rinascimento del mediter-raneo, recuperare la propria centralità fraoriente e occidente, il messaggio, serecepito, può significare tutto.

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Windsurf World Championship

L’Europa al centro del mondo. E’ questo uno dei dati più fortiche emerge dal Campionato del Mondo appena concluso aMondello. Il primo da quando il Mistral One Design non è più latavola olimpica. Sui sei medagliati di questo mondiale, cinquesono europei. Nicolas Huguet e Blanca Manchon, nuovo re enuova regina del windsurf, di quella che, pur non potendo piùandare alle Olimpiadi, resta la classe più diffusa e competitivanel mondo. Francia e Spagna. E poi ancora Cipro, Italia eGermania tutte sul podio. Non è mancata la qualità al Mondialedi Mondello. Huguet, Santos, Cariolou, Oberemko, Giordano etanti altri atleti così come tra le donne dove accanto alle esper-te Lux e Maslivets, si sono affacciate con forza le varieManchon, Tartaglini, Korzits, Alabau. Arrivava il Campionatodel Mondo e neanche a farlo apposta Mondello si è preparataal meglio per offrire agli artisti della tavola a vela le migliori con-dizioni possibili per esaltarsi ed esaltare. E così come si è abi-tuati a vedere nella borgata marinara in questo periodo, ecco il“Mistral” sferzare mare e vele con raffiche che hanno toccato e

Le coloratissime vele del windsurf con lo sfondo delpaese di Mondello dominato dalle rocciose ed imperviependici del monte Gallo in uno scatto di Salvo Veneziano. I due vincitori del mondiale Nicolas Huguet e BlancaManchon durante la premiazione. Nella pagina accantoFlavia Tartaglini, vincitrice dell’ultima prova e RiccardoGiordano.

Il Mondiale della classe protago-nista alle Olimpiadi di Atene si èconcluso a maggio nel Golfo diMondello incoronando BlancaManchon e Nicolas Huguet vinci-tore assoluto del World Festivalon the Beach. La giovane spa-gnola di Siviglia, non ha mai sof-ferto le avversarie. Sul podio allesue spalle è così salita la tede-sca di Kiel, Amelie Lux (argentoa Sydney), davanti all'italianaFlavia Tartaglini. Tra gli uomini, asoli quattro punti dall'oro il brasi-liano Ricardo Santos "Bimba".Il veterano Riccardo Giordanocontinua a confermarsi il miglioreitaliano al venticinquesimoposto, davanti a Dario Baffetti eRiccardo Belli dell'Isca che sfiorail podio nell'Europeo youth.

A Nicolas HUGUET e Blanca MANCHON

IL XXVII MONDIALE MISTRAL

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superato i 30 nodi. Un Mondiale che cosìè diventato sin da subito, difficile, seletti-vo, fatto su misura per i più bravi, per chisa destreggiarsi al meglio sul mare agi-tato ed un vento imponente, dimentican-do la tecnica del pumping ed affidandosia tutta la propria abilità ed esperienza.Non c’era Julien Bontemps, c’eraNicolas Huguet, amico rivale dell’excampione del mondo ed olimpionico.L’anno scorso è stata una lotta a due inFrancia, nel mondo, per prendere parteai Giochi di Atene. L’ha spuntataBontemps, ma Huguet ha sempre fatto

Il Golfo di Mondello in grande spolve-ro per gli artisti della tavola a velaper uno storico Mondiale della classeprotagonista ad Atene. E così, comesi è abituati a vedere nella borgatamarinara in questo periodo, ecco il“Mistral” sferzare mare e vele conraffiche che hanno toccato e supera-to i 30 nodi. In alto a sx NicolasHuguet vincitore assoluto della 27aedizione del Windsurf World Festival,dei Mondiali e del Sicily Grand Prix.Accanto Blanca Manchon e sottoLaura Linares, il volto nuovo dellatavola a vela femminile.

sapere che c’era anche lui ed a Mondellolo ha pienamente dimostrato, aggiungen-do a critici e non, che non è più il Nicolasammazzagare, almeno fino all’ultimoquando clamorosamente si è sempreperso, pagando a caro prezzo obiettiviimportanti. No, Huguet sembra esserematurato. Il titolo iridato, la vittoria nellaSicily Grand Prix e l’essere stato ilmigliore atleta in assoluto della XX edi-zione del World Festival on the Beach,dimostrano che la sfida a Bontemps èstata definitivamente lanciata.Nonostante una regata intensa, la sua èstata una finale con brivido che lo havisto subire una squalifica mentre il bra-siliano Ricardo Santos "Bimba" chiudeval'unica prova di giornata al primo postoconquistando così il secondo gradino delpodio a soli quattro punti dall'oro. E’ statoil Mondiale di Huguet, ma soprattutto diBlanca Manchon. Classe ‘87, la biondaandalusa ha impresso alle regate il suoritmo sin da subito. Una vittoria quasiannunciata, costruita giorno dopo giornocon una costanza di risultati. Con il mae-strale o con un vento leggero così comeè stato solo nella seconda giornata, ilrisultato non cambia e così tutte si sonodovute inchinare alla forza ed al talentodi questa giovane spagnola con un’ olim-piade già alle spalle. Nel dopo Sensini eMerret (nelle foto in alto a destra ripresea Mondello in occasione dell’EuropeoOpen 2003), il futuro potrebbe esseresuo. Ma Blanca non è stata la sola gio-vane a mettersi in luce. Ha tantissimo dapotere dare a questo sport RicardoWinicki Santos, detto “Bimba”. Il brasilia-no triste per l’oro mancato ad Atene, mache oggi può fregiarsi del titolo di vice-campione e della consapevolezza dipoter dire la sua. Flavia Tartaglini eLaura Linares, il volto nuovo della tavola

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In alto i giudici ed il comitato di rega-ta premiati a termine del mondiale diwindsurf. Le tavole a vela protagoni-ste del mondiale in un suggestivoscatto fra le tamerici del lungomaredi Mondello. A lato Blanca Manchonal microfono di Pietro Porcella,speaker della manifestazione. Il pre-sidente di giuria Mario Chiandussi.Accanto, a destra Blanca Manchon,Flavia Tartaglini, Lee Korzits eAmelie Lux.

Grande assente ai Mondiali delFestival di Mondello, l’azzurraAlessandra Sensini così come lafrancese Faustine Merret che dopoAtene non hanno più gareggiato.

a vela femminile. Il dopo Sensini, la clas-se di una ragazza che, appena lasciati isuccessi giovanili, si ritrova subito a vin-cere qualcosa di importante come ilbronzo mondiale tra le più grandi. E poiancora la giovanissima Linares, neanche15 anni, talento da vendere ed argentonell’Europeo youth alle spalle dell’incon-tenibile Manchon. La scuola di Israelecon Shahar Tzuberi, bronzo nell’Europeoyouth, seguito dal coetaneo NimrodMashiah, ed ancora la piccola MayaanDavidovich e la sempre giovane, ma piùesperta, Lee Korzits, quarte rispettiva-mente nell’Europeo youth e nel Mondialeassoluto al femminile, che mostra a tuttidi meritare l’onore dell’oro olimpico con-quistato ad Atene da Gal Fridman. E poii greci tanti, giovanissimi e con un tecni-

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Una serie di immagini in cui spiccanogli invitanti colori tropicali diMondello. Il laziale Dario Baffettibeato tra le Show Girls. Sopra BlancaManchon dopo la vittoria dell’ultimaregata.

co che porta il nome di Nikos Kaklamanakis. La leggenda delwindsurf, smessi i panni del tedoforo e del campione sulla tavo-la a vela, prova a fare il tecnico, colui che cercherà e formerà inuovi Kaklamanakis del futuro. Superato positivamente il primotest in questo Campionato del Mondo assoluto, la pattugliabianco azzurra è attesa dai mondiali giovanili che si dispute-ranno a Sopot, ma la professionalità e la serietà dimostrate piùa terra che tra le onde, questa volta sul gommone, per nonlasciare da soli i suoi ragazzi, fanno pensare che il primo a cre-derci in questo nuovo lavoro dietro le quinte è proprio lui. E trauna regata e l’altra, come vedrete nelle pagine seguenti il soli-to turbillion di eventi che insieme al Mondiale Mistral hannocontribuito a creare l’atmosfera di questa XX edizione delWorld Festival on the Beach. Il grande beach volley della primatappa del Proseries Tour, con le performance della coppia bra-siliana targata Paulao-Carvalho che ha attirato sulle tribuneallestite a Valdesi centinaia di spettatori sia di giorno che disera, incantati nel contempo dalle spettacolari esibizioni sulkitesurf offerte da atleti di grande qualità. Ed ancora dalle note

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1. Francia 168 Huguet Nicolas (52) - Beudou Nicolas (116)

2. Italia 476 Belli dell’Isca Riccardo (236) - Baffetti Dario (240)

3. Cina 749 Chan King Yin (369) - Ho Cho Ho (380)

4. Spagna; 5. Grecia; 6. Brasile; 7. Australia; 8. Polonia; 9. Israele; 10.Gran Bretagna; 11. Tunisia ; 12. Venezuela; 13. Russia; 14. Turchia; 15.Cipro; 16. Ucraina; 17. Nuova Zelanda; 18. Repubblica Ceca; 19. India.

COPPA DELLE NAZIONI

1. Huguet Nicolas Francia

2. Santos Ricardo Brasile

3. Carliou Andreas Cipro

4. Chan King Yin (HKG); 5. Ho Chi Ho (HKG); 6. Pastor Ivan (ESP); 7.Henry Quentin (FRA); 8. Kokalanis Byron (ESP); 9. Oberenko Maksym(UKR); 10. Manchon Francisco (ESP); Gli Italiani: 25.GiordanoRiccardo ; 26. Baffetti Dario; 27. Belli Riccardo; 30. Alberti Alessandro;34. Esposito Federico; 36. Wirz Paco; 38. Beverino Andrea; 42.Casagrande Marco; 53. Heidegger Fabian; 56. Udine Armando; 59.Collura Enrico; 63. Giannini Alessandro; 66. Castelli Giuseppe; 69.Andreuccetti Marco; 71. Fedele Marco; 72. Lunetta Alberto; 73. BaglioneMarco; 75. Avellone Emanuele; 76. Pasta Dario; 77. Pitti Edoaardo; 79.Gagliano Alessandro; 80. Bruno Francesco; 81. Cinquegrani Rosario;82. Sirchia Giovanni; 84. Traina Giuseppe.

MONDIALI MISTRAL maschili

1. Manchon Blanca Spagna

2. Lux Amelie Germania

3. Tartaglini Flavia Italia4. Korzits Lee-El (ISR); 5. Chan Wai Kei (HKG); 6. Maslivets Olga (UKR);7. Alabau Marina (ESP); 8. Chan Wai Man (HKG); 9. Ron Shiri (ISR); 10.Behaghel Marine (FRA); Le italiane: 18. Linares Laura; 25. Zullo Valeria;26. Fisco Martina; 31. Ferracane Martina; 35. Linares Giulia.

MONDIALI MISTRAL femminili

1. Huguet Nicolas Francia

2. Beudou Nicolas Francia

3. Belli dell’Isca Riccardo Italia

4. Baffetti Dario (ITA); 5. Santos Ricardo (BRA); 6. Esposito Federico(ITA); 7. Plant Corey (AUS); 8. Beverino Andrea (ITA); 9. Carliou Andreas(CYP); 10. Casagrande Marco (ITA);

World Festival on the Beach

Tutte le classifiche www.wwfestival.com

eseguite con grandissima maestria dagli interpreti che hannoanimato il New Jazz Festival on the Beach, a partire, tra glialtri, da Kelly Joyce, continuando con Emil Richards e EnzoRandisi e finire con lo spettacolo suggestivo offerto dagli stru-menti dell’Orchestra Sinfonica Siciliana alla sua seconda e riu-scita presenza a Mondello. Tutto questo mentre migliaia dipersone hanno goduto per giorni dell’isola pedonale creata supiazza Valdesi e viale Regina Elena, senza che il traffico e lanormale viabilità siano stati minimamente disturbati. Un espe-rimento che ancora una volta si ripropone con successo comevalida alternativa per tutto l’anno, visto che Mondello oggi nonsmette mai, neanche per un giorno, di essere il salotto natura-le di Palermo.

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Provincia Regionale di Palermo

Regione SicilianaPresidenzaAssemblea Regionale SicilianaAssessorato Turismo Comunicazioni e Trasporti

Città di PalermoAssessorato allo Sport

Unione Europea

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al.c

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stiv

al.c

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International RS:X Race. Nation Cup 2006

EuropeanChampionshipChampionship

European

Palermo Italy15 - 21 May

2006

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Lo skipper napoletano PaoloCian bissa il successo nella“Cento Cup”, dopo l’affermazio-ne meritata lo scorso anno nelParco del vento dell’alto Garda aLimone. Nel “Mistral” di uno stupendo golfo di Mondello l’extimoniere di “Mascalzone” habattuto 3-1 lo specialista france-se Mathieu Richard, numero 4della Ranking mondiale. Cian èapprodato alla finale dopo averrischiato contro il russo EugenyNeugdinokv, vero outsider diquesta serie di gare, che a suavolta ha vinto la “finalina” 2-1contro l’altro azzurro impegnatonell’ultima giornata, il campioneitaliano in carica, il romagnoloMatteo Simoncelli

Paolo Cian batte Mathieu Richard 3 a 1

In alto Vincenzo Pottino premia il vin-citore della Cento Cup 2005 PaoloCian, al timone della barca n.4 inun’impegnativa manovra in fase d’in-gaggio durante il Match Race (in altoa sx). Il buffet a Piazza Valdesi inoccasione della cerimonia di premia-zione dell’Isaf World Match Race.Accanto Attilio Albeggiani eBenedetto Inzerillo, i progettisti delloZip 25, scafo tutto siciliano protago-nista della Cento Cup. Sotto i giudicidella Cento Cup.

Lago o mare che sia Paolo Cian è sem-pre il campione della Cento Cup que-st’anno nel golfo di Mondello con lo Zip25, l’anno scorso sul Garda con il BlueSail 24. Cambiano i fattori ma non ilrisultato finale: Paolo Cian è sempre sulgradino più alto del podio. “Il match race, – ha affermato PaoloCian alla fine dell’Albaria Cento Cup – èpiù che mai un gioco di squadra. Il timo-niere ha senz’altro un ruolo importantenel posizionare la barca in partenza e nelcercare di condurre sempre al massimodella velocità l’imbarcazione, però senzaun equipaggio affiatato e determinato èimpossibile vincere una regata di grado1. Noi qui abbiamo vinto grazie a unteam composto da professionisti chehanno alle spalle campagne di CoppaAmerica e titoli mondiali. Insieme a noic’erano Pierluigi Fornelli e Sergio Sbrana

ISAF World Match Race grade 1 - Albaria Cento Cup

e vincere per la seconda volta la CentoCup è stata veramente una grande sod-disfazione”.Dopo sedici edizioni disputate nelleacque dolci del lago di Garda, la CentoCup ha attraversato tutto lo stivale italia-no per sbarcare in Sicilia, a Mondello, inoccasione della ventesima edizione delWorld Festival on the Beach, arricchen-do il programma dell’atteso evento cheogni anno attira migliaia di persone fraatleti e semplici appassionati degli sportacquatici, attratti da questa grande festadel mare e dai colori tropicali e cristallini

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Nella pagina accanto manovre a prua con vento forte cheha reso impegnative le delicate azioni del prodiere. In altoi Presidenti dei club che con questo gemellaggio hannounito l’Italia. Lorenzo Rizzardi (Circolo Vela Gargnano) eVinci Pottino (Albaria). A seguire, alcuni componenti delgruppo organizzativo del Circolo Vela Gargnano. AccantoCesare Pasotti, Team Manager di +39 Challenge intervi-stato da Ubaldo Scanagatta e con Vincenzo Baglione.

dell’incantevole golfo siculo. Distesa lungo l’arco di una baiaturchese tra il monte Pellegrino e il monte Gallo, Mondello offrecondizioni meteo molto variabili e questi cinque giorni di rega-ta ne sono stati la prova. Si è partiti con vento rafficato, oltre i20 nodi nelle prime due giornate, Mistral intorno ai 15 nodi perle ultime sequenze del round robin, che è salito poi intorno ai20 nodi per la giornata finale.Palermo, così come tutta la Sicilia, si sta avvicinando semprepiù alla vela con la “v” maiuscola. Il 2005 è stato l’anno decisi-vo: in primavera con l’Albaria Cento Cup, una regata di matchrace di grado 1, e a ottobre con gli Atti 8 & 9 della America’sCup a Trapani. E proprio grazie al neonato team gardesano diCoppa America +39, è nato il sodalizio che ha dato vita alla17ma edizione della Cento Cup. Il Circolo Vela Gargnano haaffiancato il club Albaria unendo le forze per allestire una mani-festazione all’altezza del rango dei partecipanti.“Siamo molto soddisfatti di come è andata l’organizzazione –ha detto il presidente del CV Gargnano Lorenzo Rizzardi – eancor più soddisfatti per questo gemellaggio tra il nostro circo-lo e l’Albaria per portare la Cento Cup dal lago al mare, e ilgolfo di Mondello si è prestato molto a questo tipo di manife-stazione di match race”.

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In alto lo Zip 25 di Paolo Cian che infase di ingaggio con andatura dipoppa si appresta ad issare il genoa.L’assessore allo Sport del Comune diPalermo Stefano Santoro consegna iltrofeo della Cento Cup. Il megascher-mo che in diverse occasioni hamostrato anche le riprese della CentoCup. Francesco Macaluso uno deitanti pilastri delle varie edizioni delWorld Festival on the Beach

E per il direttore dell’Albaria Vincenzo Baglione “è stato unmotivo per poter ospitare l’organizzazione del Circolo Velico diGargnano e allo stesso tempo per far disputare le avvincenticompetizioni di vela durante il Campionato del Mondo di wind-surf della disciplina olimpica. Due specialità del mondo dellavela che possono esprimersi senza contrastarsi così come giàavvenuto in passato con altre classi in occasione del Festivalqui nello stadio naturale di Mondello”.

C’era profumo di Coppa America alla 17ma edizione dellaCento Cup, svoltasi nelle acque del golfo di Mondello dal 17 al21 maggio. All’Albaria Cento Cup erano presenti in acqua alcu-ni dei migliori interpreti della disciplina dell’uno contro uno, oltread alcuni skipper che vedremo tra un paio d’anni a Valencia.C’era il team di +39 quasi al gran completo, con Iain Percy,skipper di una barca e Roberto Ferrarese di un’altra. E tra ifinalisti della scorsa edizione della Cento Cup Paolo Cian e

Mathieu Richard, numero 4 della rankinglist mondiale e ancora il giovane talentoMatteo Simoncelli, campione italiano dispecialità e tanti altri: tutti contro tutti pertrovare il nuovo re della Cento Cup. Nel“Mistral” dello stupendo golfo diMondello l’ex timoniere di “Mascalzone”ha battuto 3-1 lo specialista franceseMathieu Richard. Cian è approdato allafinale dopo aver rischiato contro il russoEugeny Neugdinokv, vero outsider diquesta serie di gare, che a sua volta havinto la “finalina” 2-1 contro l’altro azzur-ro impegnato nell’ultima giornata, ilromagnolo Matteo Simoncelli. Al centrodell’attenzione anche l’imbarcazione uti-lizzata per disputare una regata così pre-stigiosa: lo Zip 25, uno scafo nato proprio

in terra siciliana meno di cinque anni fa,dall’intuizione di Attilio Albeggiani eBenedetto Inzerillo e messo in produzio-ne a partire dal 2001. Una barca fatta aposta per il match race, dal pozzettosemplice e pulito, studiato per consentirerapidi cambi di mura, in particolaredurante le fasi del pre start. Soltantosesto l’equipaggio di + 39, che ha parte-cipato all’Albaria Cento Cup. Per il pre-sidente Cesare Pasotti “Una competizio-ne che nel quadro degli allenamenti invista dell’America’s Cup, ha rivelato unIain Percy, che ha dimostrato di averfatto un gran salto di qualità e di volercapitalizzare partecipazioni a match racedi grado 1 come questa di Mondello, infunzione di risultati più importanti”.

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Benvenuti al Beach volley della XX edizionedel World Festival on the Beach, che si

consuma con la vittoria della coppiaPaulao/Carvalho tra schiacciate e pallonetti,

tuffi e coreografie delle World FestivalShowgirls, le sei ballerine spagnole ‘reclutate’

dopo il successo delle Olimpiadi di Atene etrapiantate per una settimana a Mondello per

la delizia degli spettatori. Scontri roventi inspiaggia sotto un sole già estivo ma anche in

notturna con le note del Jazz Festival.

Intensità ed emozionicol Beach Volley

Brasiliani pigliatutto

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Proseries Tour: Mondello 2005

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Prestanti e simpatici campioni si contendono la prima tappa delProseries International Tour, mentre quattro feline e abbron-zantissime atlete si sfidano per aggiudicarsi il titolo di Queen ofthe Beach. Tra gli atleti in gara, alcune vecchie conoscenze delpubblico palermitano come gli sloveni Sandi Pivk e Igor Grlic,4 volte vincitori del Grand Prix di Slovenia, i francesi GregZnatchkovsky (campione di Francia nel 2000) e JulienBouteille, il sammarinese Emanuele Monduzzi, stavolta in cop-pia con lo slovacco Gregor Lah, e i vincitori della passata edi-zione della Mondello Cup, gli estoni Kaarel Kais e Argo Arak.Per la prima volta al World Festival on the Beach arrivanoanche i brasiliani Paulao Moreira da Costa (campione delmondo ‘92/’93, due volte vincitore del campionato sudamerica-no e tre volte campione di Brasile) e Lissandro Carvalho, gran-di favoriti e beniamini del pubblico, insieme all’inedita coppiaitalo-australiana formata da Roberto Buragina e Alan Hinchley(due primi posti e un secondo posto nel campionato asiatico).Due gironi all’italiana per contendersi i preziosi punti delProseries Tour, che dopo Mondello prosegue in diverse altrelocalità del Mediterraneo fino all’ultimo appuntamento di Abu

La tribuna principale del Beach Volley gremita di pubbli-co che dalla mattina alla sera ha seguito gli avvincentimatch nella spiaggia di Mondello. I brasiliani PaulaoMoreira e Lissandro Carvalho, i vincitori e beniamini del pubblico. Ario de Giovanni alle spalle del commenta-tore Monduzzi e del giornalista Gianluca Tutone.“Gianky”, il grintoso speaker che da anni anima l’area del Beach Volley .

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Dabi. In campo, ancora più grintose delsolito, anche le atlete del beach al fem-minile, per una nuova edizione dellaMondello Cup giocata secondo la spetta-colare formula del Queen of the beach. Acontendersi il titolo, la regina di Mondelloin carica, la svizzera Denise Koelliker(che l’anno scorso vinse il torneo in cop-pia con la brasiliana Amelia Moreira), ledue estoni Maarja Natus e KathrinVaiknemets e l’italiana Luna Pietrucci.Tanto divertimento, tanta musica e tan-tissimo sole (ma si gioca anche in nottur-na), pronostici rispettati con la vittoria

della coppia brasiliana Paulao/Carvalhosugli sloveni Pivk/Grilc. La nuova Queenof the beach è la svizzera DeniseKoelliker, che la spunta sull’italiana LunaPietrucci.Ma il vero vincitore come al solito è lospettacolo. Il tutto esaurito delle tribunesia di giorno che di notte con un campoilluminato a giorno, i flash ricordo, gliautografi sui palloni, i bagni a mare‘rubati’ tra un incontro e l’altro, i ballettidelle scatenate e sensualissime WorldFestival Showgirls, il tifo sfegatato. Civediamo l’anno prossimo!

Dalle tribune la vista del campo digioco con lo scenario unico del maredi Mondello in perfetta sintonia con icolori delle varie manifestazioni orga-nizzate. A destra l’azione spettacola-re del poderoso muro sconfitto dauna sapiente palla smorzata. Accantoi due responsabili dell’azienda Clanesclusivista della linea Oxyde, LucaBrunello product manager e FabrizioBistoletti direttore commerciale conle Show Girls che hanno animato ilcampo del beach volley e le altre ini-ziative di spettacoli sportivi e musi-cali. Edoardo Bruno incorona la sviz-zera Denise Koelliker “Queen of theBeach”.

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TORNEO INTERNAZIONALE PROSERIES TOUR

1° Paulao/Carvalho (BRA)

2° Pivk/Grilc (SLO)

3° Znatchkovsky/Krafft (FRA)

CLASSIFICA FINALE uomini

1° Denise Koelliker (SUI)

2° Luna Pietrucci (ITA)

3° Katri Vaiknemets (EST)

The Queen oh the Beach

Tutte le classifiche www.wwfestival.com

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4° NewJazzFestivalDai match sportivi

al contest di JAZZJAZZDalla band di

Gianni Cavallaro al contest di vibrafonisti con Nick The Nightfly

e la Montecarlo Night Orchestra.

I Duke Ellington Singers e Kelly Joyce

Sextet incantano Mondello

Quattro serate di graditissimi ensemble si succedono in piazzaValdesi, nel cuore del village del World Festival on the Beach:quello del batterista Gianni Cavallaro, il Kelly Joyce Sextet, iDuke Ellington Singers e la Montecarlo Night Orchestra conNick The Nightfly.L’apertura tocca alla band del padrone di casa, il palermitanoGianni Cavallaro, storico batterista jazz che durante la sua car-riera si è esibito tra gli altri anche con Chet Baker, GatoBarbieri, Franco Cerri, Nicola Arigliano. La band di undici ele-menti, che Cavallaro dirige facendone parte, comprende i sas-sofonisti Orazio Maugeri (sax alto), Ignazio Calderone (saxtenore), Gaspare Palazzolo (sax soprano), Francesco Nolasco(sax tenore), i trombettisti Vito Giordano, Giovanni Calderone,Rosario Causa, Totò Pizzurro (trombone), il pianista MassimoMerighi e il bassista Franco La Rosa. Per il pubblico è già festa.Ma l’emozione si rinnova con il concerto per archi e voce del-l’incantevole e graffiante vocalist francese Kelly Joyce, reducedal successo dell’album che porta il suo stesso nome e primaancora dal fortunatissimo “Vivre la Vie”, suo primo lavoro entra-to di prepotenza nelle top ten europee. Il suo Kelly Joyce

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Sextet fonde il pop più raffinato alle ispi-razioni legate al tango e ai ritmi caraibici,i riferimenti ai brani immortali di BurtBacharach al fascino retrò delle FoliesBergères. A Palermo la cantante viene accompa-gnata dai due violinisti Luca e MarcoCampioni, da Enrico Guezoni (violoncel-lo), Raffaele Rebaudengo (viola) ed ElioMarchesini (percussioni), raccogliendoun incredibile successo di pubblico.Ancora voci, e per giunta alcune dellemigliori del panorama nazionale, salgonopoi sul palco insieme a Enzo Randisi (alpiano) per il concerto dei Duke EllingtonSingers in una esibizione certo tra le piùaffascinanti e stimolanti dell'attuale pro-duzione jazz italiana, che prevede unvasto e intrigante repertorio di pezzi ori-ginali e nuovi arrangiamenti.La sezione vocale è costituita da FloraFaja, Giorgia Meli, Esmeralda Ferrara,Giuseppe Vella, Giuseppe Bellanca eTony Piscopo, quella ritmica da RiccardoLo Bue (contrabbasso), Sebi Alioti (bat-teria), e ovviamente dallo stesso Randisi(pianoforte e arrangiamenti). Il compito di chiudere in bellezza è affi-dato al Vibe contest tra i due vibrafonisti

L’assessore ai Beni CulturaliAlessandro Pagano, Vinci Pottino e ilpresidente regionale del ConiMassimo Costa, durante la presenta-zione del New Jazz Festival cheanche per questa edizione ha fattoregistrare un meritato successo gra-zie al fondamentale e rinnovato con-tributo dell’assessorato regionale aiBeni Culturali.

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Emil Richards ed Enzo Randisi, che si esibiscono insieme allaMontecarlo Night Orchestra. Tributo del pubblico per EmilRichards, ultrasettantenne icona del jazz americano, co-leadernegli anni Sessanta (con Don Ellis) dell’Hindustani Jazz Sextet,autore di famose ricerche sulla musica indiana e di riuscitissi-me fusioni tra jazz e musica etnica, spalla negli anni Settantaaddirittura di Frank Sinatra, Gorge Benson e Frank Zappa. Lasua performance, sul palco con Randisi, Claudio Angeleri(piano), Vittorio Marinoni (batteria), Emilio Soana (tromba),Sergio Orlandi (tromba), Mauro Parodi (trombone), MarcoEsposito (basso elettrico), Maurizio Meggiornini (sax), PaoloBarbieri (sax) e Ubaldo Brusco (sax) regala un’esplosione dienergia e sonorità raffinate. E sin da ora appuntamento a tuttialla prossima edizione.

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Con un risultato scenico di indescrivibile suggestione i fortunati presentihanno vissuto un’esperienza sensoriale unica, avvolti dai delicati colori deltramonto su Mondello e dalle raffinate note di Cajkovskij eseguite dallaSinfonica Siciliana diretta dal maestro Antonino Manuli.

di AleMat

Anche per la musica classica, nonostan-te le condizioni atmosferiche non sianostate ottimali, è stata una serata indi-menticabile, che ha regalato alla storia laseconda esibizione dell’OrchestraSinfonica Siciliana a Mondello. Il ventoha soffiato per tutta la giornata ostaco-lando la programmazione del concertosulla spiaggia. Grazie alla perseveranzadegli organizzatori dell’Albaria, chehanno disposto il trasferimento dellapostazione verso l’interno della PiazzaValdesi, fra il palco del Jazz e lo schermogigante, lo spettacolo è iniziato puntual-mente, al tramonto, fra lo stupore deglistessi artisti, protagonisti per il secondoanno con le loro impalpabili note dalleemozioni indescrivibili. Dopo il successodella prima edizione dello scorso anno,con oltre 600 spettatori in spiaggia,“Sinfonie on the Beach” ha riproposto la

Sinfonie 2 ° Atto... Anno 2005on the Beach 2 ° Atto... Anno 2005

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fortunata partnership tra la Fondazione Orchestra SinfonicaSiciliana e il club Albaria. Un valido connubio per un avveni-mento di particolare spessore socio culturale promosso dal-l’assessore Fabio Granata, sostenuto dall’onorevoleFrancesco Cascio e fortemente voluto dall’ex presidentedell’EAOSS Giuseppe Mistretta. La magia della classica anchequest’anno ha incantato il vento, che al tramonto è scematoconsentendo agli oltre settanta elementi dell’OrchestraSinfonica Siciliana, diretta dal maestro Antonino Manuli, di suo-nare vicino alla spiaggia nel suggestivo scenario naturale diMondello. Un tocco di classe in più nell’entusiasmante crogio-lo musicale, che ogni anno inonda la borgata marinara dibuona musica di vario genere. Per circa un’ora le melodie dellaSinfonica Siciliana, diffuse senza alcuna amplificazione, hannocoinvolto un adeguato numero di intenditori, fra cui alcuni stra-nieri arrivati quasi alla fine, increduli per la riuscita del concer-to ed il cambio di postazione. L’esecuzione proposta dal mae-stro Manuli, da sempre dedito alla direzione di repertori impe-gnativi, ha contemplato l’ambiziosa sinfonia n.4 in fa minoreopera 36 ed il celeberrimo Valzer dei Fiori da “LoSchiaccianoci” di Cajkovskij, trasmettendo al pubblico presen-te tutta l’eleganza raffinata e il morbido edonismo del sensibilecompositore russo. “Ho accompagnato mia figlia Demita dalMexico sapendo che avrei potuto assistere al concerto di musi-ca sinfonica sulla spiaggia, - ha raccontato la signora Vega mapurtroppo sono stata informata che con quel vento gli orche-strali non avrebbero potuto suonare e così mi accontenterò delconcerto di Jazz...”. E mentre lo staff organizzativo dellaSinfonica con estrema rapidità ed efficienza smobilita la zonatemporaneamente occupata, il palco del Jazz si prepara adaccogliere il concerto di Kelly Joyce, che ha avuto la sorpresadi effettuare il sound check contemporaneamente alla prepara-zione del concerto sinfonico.

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Dopo due anni di assenza è tornato il talkshow quotidiano ideato ed organizzato inesclusiva con televisione e radio delGiornale di Sicilia TGS ed RGS. Condotto indiretta da Mauriziotto ha raccontatoMondello e il World Festival on the Beach.Il salotto serale allestito a Piazza Valdesi frail palco del Jazz Festival ed il punto di risto-ro di Saverio Massaro ha visto numerosiospiti che hanno spaziato a 360 gradi sof-fermandosi a commentare i vari avvenimen-ti sportivi e culturali della giornata di cuisono stati protagonisti. Strategica comesempre la location limitrofa con il backsta-ge del palco principale degli spettacolimusicali amplificata dalla nuova scenogra-fia del megaschermo sul quale sono statiproiettati momenti in diretta alternati a fil-mati della giornata e quelli inediti di sportestremi dell’Adrenaline Hunters RoadShow.

Stelle dello sport e dello spettacolo, giornalisti, esponentidella politica, nel poliedrico salotto serale di “Omaggio” ilprogramma di Tgs condotto con successo da Mauriziottocon esibizioni, gag, dibattiti su cultura e sport. Nella fotodi apertura Mauriziotto con gli ospiti fra cui il calciatoreLuca Toni, il cronista di Rgs Andrea D’Agostino, PaoloVigani ed Edoardo Bruno rispettivamente in rappresen-tanza del Circolo Gargnano e dell’Albaria. In alto a dxMaurizio Giglio in arte Mauriziotto che coordina da diver-si anni il settore musicale del festival.

Talk ShowIL SUCCESSO IN ONDA su TGS

E’ tornato “Omaggio” il programma in diretta su TGS condotto da Mauriziotto che ha raccontato Mondelloed il World Festival on the Beach

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Le serate sono state animateda Mauriziotto che dal salottodi RGS ha presentato un riccocarnet di artisti che nella sera-ta finale, animata dallo staff diRGS (Radio Giornale diSicilia), ha visto fra gli altri lapartecipazione di Simone, Maxde Angelis, Luca Dirisio,Simone Cristicchi, FrancescaAlotta, i Flaminio Mafia, chehanno chiuso gli spettacolimusicali del World Festival onthe Beach.

Il caleidoscopicogioco pirotecnicorealizzato da “La

Rosa Fire Works”,famosi per aver

vinto in Giapponel’8 Symposium

Internazionale diFuochi Artificiali

ha entusiasmato ilnumeroso

pubblico che gremiva il Golfo di

Mondello nellaserata di chiusura.

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Dalle immagini più belle disport estremi a quelle della

Sicilia e degli avvenimenti delWorld Festival on the Beachche grazie al Saab Salomon

mobile hanno fatto il girod’Europa

Questa estate milioni di spettatori in giroper l’Europa hanno potuto godere dei fil-mati spettacolari offerti dall’AdrenalineHunters, i "cacciatori di adrenalina" pre-sentata dal SAAB Salomon Road Showgiunto anche a Mondello per la XX edi-zione del World Festival on the Beach. Il SAAB Salomon mobile entertainmentcentre, costituito da un megaschermo di22 metri quadrati e palco, è stato allesti-toa ridosso dell’area musicale del villag-gio del New Jazz Festival per mandare inonda, sia di giorno che di notte, filmatipreregistrati e live delle varie iniziative disport e musica.I "Cacciatori di adrenalina" sono gli atletid'elite degli sport d'azione targati teamSalomon. Il free climber Klem Loskot,David Arnaud con il suo kayak e moltialtri sono stati ripresi in azione sui terre-ni più belli ed allo stesso tempo più inac-cessibili e selvaggi del globo.

L’ADRENALINE HUNTERS ROAD SHOW E’ SBARCATO A MONDELLO PER LA XX EDIZIONE

DEL WORLD FESTIVAL ON THE BEACH

Australia, Canada, Madagascar,Marocco, Nuova Zelanda, Norvegia,Stati Uniti e Vietnam hanno fatto dascenari naturali per le loro perfoman-ce. Il SAAB Salomon AdrenalineHunters Road Show che ha fatto

tappa a Barcellona per il Motor Showdel 5 maggio e arrivato in Sicilia perl’unica tappa italiana per proseguirein Francia in occasione della ClimbingWorld Cup a Chamonix e dellaSalomon Avalanche Cup in Alpe

d'Huez, in Germania per l'OutdoorRetail Show ed il SAAB SalomonMountain Mayhem in Gran Bretagna.Il tour si è concluso a settembre inFrancia per l'X-Adventure Raid Seriesin Annecy.

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21°

Città di PalermoAssessorato allo Sport

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Provincia Regionale di Palermo

Regione SicilianaPresidenzaAssemblea Regionale SicilianaAssessorato Turismo Comunicazioni e Trasporti

Unione Europea

Palermo Italy15 - 2 1 Maggio

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Dieci giorni zeppi di occasioni e di colori da fotografare: rega-te, esibizioni di windsurf e kitesurfing acrobatico, e fino a tardanotte musicisti e cantanti di fama internazionale, centinaia discatti per provare a “raccontare” con una serie di immagini lospirito del World Festival.Tutti i partecipanti al “Photo Contest” hanno potuto utilizzare imezzi nautici riservati alla stampa in modo da potere fotogra-fare più da vicino le regate dei mondiali Mistral e le regate diVela di Match Race con alcuni protagonisti della 32a America’sCup. Due giornate di sole col vento che sfiorava i 40 nodihanno regalato agli oltre 50 fotografi iscritti immagini davveroindimenticabili, oltre a qualche inevitabile “bagno di spruzzi”fortunatamente senza conseguenze per le attrezzature. E que-st’anno per la prima volta al “Photocontest” si poteva parteci-pare anche con foto realizzate col telefonino, come a volerribadire che per raccontare con le immagini conta più il “narra-

La festa dei fotografiCome ogni anno, anche per la 20° edizione

del “World Festival on the Beach”, i fotografisi sono dati battaglia a mare ed in terra a

suon di click regalando immagini all’ennesimaedizione del Photo Contest.

1° Franceso Italia1° Franceso Italia

2° Nicasio Ciaccio2° Nicasio Ciaccio

3° Daniele Tirendi3° Daniele Tirendi

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1° Franceso Italia1° Franceso Italia 2° Nicasio Ciaccio2° Nicasio Ciaccio 3° Daniele Tirendi3° Daniele Tirendi

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tore” che lo strumento uti-lizzato. Tutte le foto delconcorso sono poi statetrasmesse giornalmentesul megaschermo da 22metri quadri del “SaabSalomon AdrenalineHunters Road Show” in

modo da coinvolgere nelconcorso anche lemigliaia di visitatori del“Beach Village”.Il PhotoContest 2005 èstato organizzato daAlbaria con la collabora-zione di Mario Cipriani di

mondellolido.it e DodoVeneziano, official part-ners: “Il fotografo” e “SaabSalomon Road Show”, ladirezione artistica delPhotocontest come sem-pre è stata affidata aSalvo Veneziano.

Per chi volesse vedere dipiù, tutte le immagini ingara sono su internet a partire dai seguentiindirizzi:www.wwfestival.comwww.albaria.comwww.mondellolido.itwww.salvoveneziano.comwww.dodoveneziano.com

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Tra le manifestazioni organiz-zate dall’Albaria durante ilWorld Festival on the Beach,notevole interesse ha suscita-to nel pubblico l’esibizione deiparacadutisti sportivi dell'A.S.Skydive Palermo. Gli atleti delsodalizio palermitano hannoeffettuato ogni giorno lanci intandem (un istruttore con unpasseggero) e lanci di preci-sione sulla splendida spiaggiaantistante la sede del circolo.L’importanza dell’evento haattirato a Palermo decine diparacadutisti da tutta Italia,che hanno potuto apprezzaresia la location che l’organizza-zione, ed hanno già assicura-to la loro partecipazione per ilprossimo anno. Inoltre per ipiù “anziani” è stato un piace-vole ritorno ad una tradizione,

quella dei lanci in spiaggia,che per anni è stata interrottaper una restrittiva interpreta-zione delle norme che regola-no il sorvolo della città, restri-zione ormai superata grazieal positivo interessamentodelle autorità competenti. La collaborazione tra il circoloAlbaria e l’associazioneSkydive Palermo, che rappre-senta il paracadutismo sporti-vo nel territorio regionale,continua oltre il World Festivale si propone di creare nuovieventi che si terranno pressol’aeroporto militare di PalermoBoccadifalco (sede operativadell’associazione), per unireidealmente due sport spetta-colari che, come pochi, rie-scono a dare emozioni e sen-sazioni indimenticabili.

Le coloratissime vele dal profilo alare, manovrabiliquasi come un aereo in volo, guidate da espertiparacadutisti, hanno riempito il cielo di Mondellolasciando a bocca aperta i tanti spettatori che daterra hanno potuto seguire virate ed atterraggi damanuale.

Dallo Sky Diving al Kite SurfEsaltanti planate sull’acqua a tutta velocità in unelemento imprevedibile come il mare e decollivertiginosi con la forza del vento tra le mani. Adrenalina allo stato puro.

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Beach Rugby

www.palermorugby.net

Esibizione a sorpresa nella spiaggia di Mondello,per una variante sullo stesso tema del Rugbytradizionale, una partita a scacchi giocata sullasabbia in velocità, in un gioco di grande prestanzafisica ma anche di grande intelligenza.

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Le pagine seguenti riportano alcuni momenti della manifestazio-ne attraverso le fotografie. Sono le immagini, a parlare. Immaginidell’evento e delle persone che ne determinano la riuscita;poche, pochissime parole a commento di un mondo fatto digente, di colori, di suoni e di piacevolissime sensazioni. Il World Festival on the Beach.

FotoFlash

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A sx Alessia Sottile e Pietro Porcella,lo speaker storico della manifestazio-ne ha detto per sempre addio agliocchiali da vista grazie all’interventodi Lasik per la correzione dell’ iper-metropia presso il “Centro Vista” diCagliari del dott. Sergio Solarino.Appena due mesi dopo ha potutofinalmente gustare i magici colori delFestival non più attraverso spesselenti ma in tutta libertà. Sotto l’attricePamela Villoresi con VincenzoBaglione. Il santuario di SantaRosalia, tappa obbligata per i turistiche vi giungono da Mondello per pro-seguire alla scoperta delle bellezze diPalermo. Edoardo Bruno in visita conGiusi Feleppa del Salone Nautico diGenova.

Sopra Saverio Massaro, responsabiledel servizio gastronomico nel risto-rante realizzato nella terrazza di villaGregorietti.Una delle tre fontanelle di acquapotabile installate dall’Amap edapprezzate da pedoni ed atleti e lamacchina dell’Amia che per il terzoanno consecutivo non è riuscita adeffettuare la pulizia prevista dellaspiaggia!

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