57
FISIOLOGIA 2 Dice che sono impo gli appunti: all’esame chiede ciò che spiega. TESTI: conti ESAME: scritto su digerente,respiratorio,endocrino per ogni apparato 60 domande vero e falso. Se li passo,non me li chiede all’orale; se non li passo,li porto insieme a cardio,nervoso,rene. Arriverà un’altra prof che farà approfondimenti,che saranno domande dello scritto: digerente. Anche lei ci darà domande come vacca. Ci darà cose da studiare per conto nostro. Lo scritto dura mezz’ora per apparato: quindi tot 1,5 ora. La data dello scritto la decidiamo noi. Il max voto per apparato è 60,il minimo per passare è 36 il voto dello scritto conta,anche se conta più l’orale. Lo scritto dura un anno. Ti tolgono 2 punti per domanda sbagliata. APPARATO DIGERENTE Compito: trasformare gli alimenti nei costituenti fondamentali: le proteine le trasforma in aa; gli zuccheri in esosi e pentosi; i grassi(i lipidi ecc) in acidi grassi,monogliceridi,colesterolo. Perché i costituenti fondamentali pox essere assorbiti soprattutto nel tenue; gli alimenti no. Nell’apparato digerente avvengono digestione,assorbimento,secrezione,motilità. Per essere trasformati nei costituenti fondamentali, i cibi devono essere digeriti dai succhi digestivi(che svolgono dunque la funzione di secrezione): prodotti nel cavo orale(saliva), stomaco(succo gastrico), intestino(dove vengono riversati il succo pancreatico,succo biliare,succo enterico). Il contenuto alimentare deve venir spostato: questa è la funzione motilità. Muscoli del ap. digerente Soprattutto muscolo liscio= involontario. In pochi tratti troviamo anche muscolatura striata.

APPARATO DIGERENTE - Altervista

  • Upload
    others

  • View
    9

  • Download
    1

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: APPARATO DIGERENTE - Altervista

FISIOLOGIA 2 Dice che sono impo gli appunti: all’esame chiede ciò che spiega.

TESTI: conti

ESAME:

scritto su digerente,respiratorio,endocrino

per ogni apparato 60 domande vero e falso.

Se li passo,non me li chiede all’orale; se non li passo,li porto insieme a cardio,nervoso,rene.

Arriverà un’altra prof che farà approfondimenti,che saranno domande dello scritto: digerente.

Anche lei ci darà domande come vacca.

Ci darà cose da studiare per conto nostro.

Lo scritto dura mezz’ora per apparato: quindi tot 1,5 ora.

La data dello scritto la decidiamo noi.

Il max voto per apparato è 60,il minimo per passare è 36 il voto dello scritto conta,anche se conta più l’orale.

Lo scritto dura un anno. Ti tolgono 2 punti per domanda sbagliata.

APPARATO DIGERENTE

Compito: trasformare gli alimenti nei costituenti fondamentali:

le proteine le trasforma in aa; gli zuccheri in esosi e pentosi;

i grassi(i lipidi ecc) in acidi grassi,monogliceridi,colesterolo.

Perché i costituenti fondamentali pox essere assorbiti soprattutto nel tenue; gli alimenti no.

Nell’apparato digerente avvengono digestione,assorbimento,secrezione,motilità.

Per essere trasformati nei costituenti fondamentali, i cibi devono essere digeriti dai succhi digestivi(che svolgono

dunque la funzione di secrezione):

prodotti nel cavo orale(saliva), stomaco(succo gastrico), intestino(dove vengono riversati il succo

pancreatico,succo biliare,succo enterico).

Il contenuto alimentare deve venir spostato: questa è la funzione motilità.

Muscoli del ap. digerente

Soprattutto muscolo liscio= involontario.

In pochi tratti troviamo anche muscolatura striata.

Page 2: APPARATO DIGERENTE - Altervista

CAVO ORALE

Gli alimenti sono trasformati nel bolo alimentare con masticazione e salivazione.

Masticazione:la mandibola si sposta in basso,alto ,dietro + movimenti laterali e anteroposteriori+ attività motoria

di labbra guance e lingua.

La masticazione inizia in maniera volontaria e continua in maniera riflessa:

• volontaria: controllata dai centri motori della corteccia,che sono: area 4,6,8;

l’area motoria si divide in motrice primaria e secondaria.

• riflessa: introdotto il cibo,il movimento di masticazione inizia come movimento volontario, ma poi

prosegue in maniera riflessa,cioè è al di fuori del controllo esercitato dalla corteccia motoria.

Il riflesso è controllato da centri nervosi localizzati nel tronco dell’encefalo: contiene molti centri nervosi

che comandano varie attività riflesse,tra cui il riflesso di masticazione.

Il riflesso di masticazione si esplica mediante la componente motoria dei nervi

trigemino,facciale,glossofaringeo,vago,ipoglosso.

Quando la bocca non ha cibo,i muscoli elevatori della mandibola sono contratti tonicamente:

(contrazione tonica significa che è una contrazione costante)

e tengono la mandibola sollevata=bocca chiusa.

La presenza del cibo stimola recettori meccanici e tattili presenti nel cavo orale che :

• inibiscono la contrazione dei muscoli elevatori della mandibola

• stimolano la contrazione dei muscoli abbassatori della mandibola=causano l’apertura della bocca.

Quando la bocca si apre,viene meno l’azione di stimolo che aveva il bolo sui recettori del cavo orale:

• quindi i muscoli elevatori che erano inibiti si ricontraggono

• gli abbassatori si rilassano

=la bocca si richiude.

Quando la bocca si richiude si ritorna alla situa di partenza: il cibo di nuovo stimolerà i recettori ecc.

Il centro dell’encefalo del riflesso è detto generatore ritmico:

lui stesso genera il ritmo di chiusura/ apertura della bocca controllando i muscoli della mandibola.

Se ad un animale tolgo la corteccia,il riflesso della masticazione è ancora presente:

è stato studiato nel gatto.

La masticazione in questo caso avviene solo in maniera riflessa:

• xk la corteccia si occupa del movimento volontario iniziale

• il tronco encefalico(ancora presente) esegue la masticazione riflessa

Alla masticazione si accompagna la produzione di saliva.

Saliva prodotta dalle ghiandole salivari:

• il 95% della saliva è prodotta dalle ghiandole salivari maggiori: parotide,sottomascellari,sottolinguali.

• Il 5% sono ghiandole accessorie del cavo orale.

Tra le ghiandole varia la secrezione,che può essere:

• sierosa: es parotide

• mucose

• mista

Nota le cellule acinari(acino)

Le altre sono cellule dei dotti

Page 3: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Le ghiandole salivari hanno una struttura che ricorda il pancreas:

sono formate da un unità funzionale di base detta salivone:

formata da un acino + un insieme di dotti(intercalari,striati,escretori elencati in ordine di diametro crescente).

Le ghiandole salivari sono molto vascolarizzate: il flusso ematico che giunge loro è 20 volte maggiore rispetto al

flusso che giunge al muscolo scheletrico.

Un’elevata vascolarizzazione indica che la ghiandola ha un intensa attività metabolica.

Le ghiandole salivari sono innervate dal sn autonomo,diviso in:

• para

• orto

entrambi innervano le ghiandole salivari, e regolano tutte le funzioni che le riguardano: la vascolarizzazione,tutti i

processi di spostamento degli elettroliti,la secrezione del muco,il trofismo della ghiandola stessa,il

metabolismo,l’attività contratile delle cellule mioepiteliali).

Quindi sia para che orto stimolano la secrezione salivare: il fatto che abbiano la stessa funzione è un eccezione,

perché di solito hanno uneffetto opposto,es:

nell’APPARATO CARDIOVASCOLARE para e orto hanno effetti opposti

• orto: causa vascocostrizione,aumento delle proprietà del miocardio

(banotropismo,inotropismo,cronotropismo,tropotropismo)

• para: non causa vasodilatazione,perché il para non innerva i vasi, ad eccezione delle coronarie e i vasi del

flusso delle ghiandole salivari.

il para non innervano i vasi di resistenza: che sono le arteriole precapillari.

IL SALIVONE Slide secrezione salivare

Vediamo dotto intercalare,striato,escretore.

La barra nera è una barriera xk dopo la barra nera,la saliva comincia ad avere una composizione diversa:

comincia ad essere prodotta dalle cellule acinari(sierose o mucose a seconda della ghiandola; oppure

mista),che nel lume della ghiandola immettono:

• acqua ed elettroliti (sodio,potassio,cloro,bicarbonato ecc)

• gli enzimi

• il muco

quindi queste sostanze che fanno parte della saliva finale sono prodotte dalle cellule acinari, e la saliva

prodotta da loro è detta saliva primaria(perché poi subisce altre modificazioni).

Qual è la conc di sodio nel plasma? È circa 140-150 millequivalenti-litro.

La saliva primaria ha la stessa concentrazione di sodio del plasma,quindi il suo valore di p osmotica è?

La secrezione di ADH è regolata dalla p osmotica.

La p osmotica del plasma dipende dal sodio,perché è lo ione presente in maggiore concentrazione nel plasma.

La p osmotica plasmatica è 300 milliosmoli per litro lo stesso valore lo trovo nella saliva primaria,quindi

saliva primaria e plasma sono isotonici.

La saliva primaria passa dunque attraverso il dotto intercalare.

Quando la saliva entra nel dotto striato,subisce una modifica:

• sodio,cloro vengono assorbiti.

• Potassio,bicarbonato,vengono secreti nella saliva: la concentrazione di potassio nella saliva è 20 volte

maggiore rispetto al plasma(nel plasma è 3 millimoli per litro).

Contenendo il bicarbonato,il ph della saliva è neutro,tendente al basico.

L’acqua non viene assorbita,perchè la parete del dotto è impermeabile all’acqua.

La saliva finale sarà quindi ipotonica rispetto al plasma= ha una p osmotica minore rispetto a quella del

plasma,perché la concentrazione del sodio nella saliva è minore rispetto alla concentrazione del sodio nel

plasmaproprio perché il sodio viene assorbito dalla saliva primaria.

Nella saliva finale quindi troviamo:

• HCO3- (bicarbonato)

• Na+ (sodio)

• Cl – (cloro)

• Cellule di sfaldamento

• Enzimi (leggi dopo)

• Muco

• igA troviamo dunque anche immunoglobuline

• ormoni: parotina

• fattori di crescita: EGF serve per la riparazione dei tessuti,ma agisce solo se la mucosa del cavo orale o

dell’esofago sono lesionati; xk solo se lesionati la mucosa espone il recettore per EGF (che quindi può

trasdurre il suo segnale all’interno della cellula).

• proteina R(o detta aptocorrina) : è una glicoproteina che lega la vit B12 a livello gastrico,partecipando al

riassorbimento della vit B12.

Page 4: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Le cellule acinari producono ENIZIMI (infatti prima ho detto che gli enzimi della saliva sono prodotti da loro) che

sono:

• alfa-amilasi detta anche ptialinadigerisce l’amido; scinde i legami alfa 1-4 dell’amido cotto liberando

destrine: quindi non degrada completamente l’amido nei singoli monosaccaridi(glucosio):

perché il ph acido dello stomaco(una volta che il chimo dalla cavità orale giunge nello stomaco) blocca

l’azione dell’alfa amilasi salivare ma la sua azione viene completata dall’alfa milasi pancreatica,che

degrada le destrine fino a formare disaccaridi(ma non abbiamo ancora la scissione in monosaccaridi).

• Lipasi: anche se è più importante la lipasi pancreatica. Il suo ph ottimale è acido.

• Lisozima: attacca la parete dei batteriquindi la saliva ha anche attività antisettica e protettiva contro

l’insorgenza della carie.

• Lattoferrina: anche la lattoferrina agisce contro i batteri: il ferro è indispensabile per la crescita

batterica,quindi la lattoferrina toglie il fe ai batteri.

Produciamo 1,5 l di saliva al giorno.

La saliva viene secreta anche quando si dorme.

FUNZIONI DELLA SALIVA

• Inizia la digestione dei carbodrati; digerisce poco i lipidi (la lipasi salivare non è molto efficace)

• Protettiva: perché contiene lisozima,lattoferrina e ha un ph neutro questi elementi contrastano

l’azione dei batteri= proteggono i denti dalla formazione della carie.

• Facilita la deglutizone del bolo alimentare : perché contiene muco

• È utile per la fonazione(parlare).

REGOLAZIONE SECREZIONE SALIVARE

• La secrezione di saliva va da 30 ml/h a riposo,

• e si arriva fino a 400 ml/h in presenza di stimoli (sostanze saporite,masticzione,vista,odore e pensiero del

cibo).

Questi stimoli agiscono in maniera riflessa: quindi il meccanismo della salivazione è di natura riflessa.

Il riflesso di salivazione avviene in 2 modi: riflesso

• innato: è presente alla nascita e non prevede un apprendimento(=non serve un’esperienza

precedente),quindi nasco già con il riflesso innato (altri riflessi innati sono orientamento..).

• condizionato: prevede un apprendimento (=un esperienza precedente).

Pavlov ha visto che il cane salivava se si suonava il campanello,ma bisognava creare un condizionamento: cioè

fare il collegamento tra campanello e cibo.

Riflesso barocettore: fisiologia 1 il suo centro riflesso è nel tronco encefalico.

Ogni volta che si parla di riflessi si parla di arco nervoso riflesso,che è formato da:

1) recettore

2) branca afferente

3) centro riflesso

4) branca efferente

5) effettore

sono elencati in ordine di azione (il recettore porta info alla branca afferente ecc).

ARCO RIFLESSO DELLA SALIVAZIONE

Salivazione è un arco riflesso nervoso.

Il recettore: lo troviamo nel cavo orale troviamo recettori gustativi (del dolce,salato,amaro; meccanici,termici)

,olfattivi,visivi,acustici ecc.

Questi recettori inviano potenziali d’azione attraverso la branca afferente: formata da fibre nervose che collegano

i recettori al centro riflesso nel snc;

queste fibre afferenti del cavo orale sono localizzate:

• i 2/3 anteriori della lingua sono innervati dal facciale;

• il terzo posteriore dal vago.

Quindi questi nervi contengono la branca afferente perché stiamo parlando del gusto!

(ad es la branca efferente ed afferenti dello stimolo visivo è costituita dai nervi ottici:

oculomotore,trocleare,abducente ecc).

La branca afferente manda quindi il segnale al centro riflesso:

che ha il compito di ricevere gli stimoli e di rielaborarli.

Ho detto che i centri riflessi sono localizzati nel tronco dell’encefalo, e che ci sono diversi centri riflessi; il centro

riflesso della salivazione è il nucleo del tratto solitario (il nucleo del tratto solitario è anche il centro riflesso del

riflesso barocettore).

Quindi nel tronco encefalico abbiamo diversi centri riflessi(=sono ragruppamenti neuronali!) che controllano

diversi riflessi.

Page 5: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Il nucleo del tratto solitario,ha ricevuto info dalle branche afferenti,ora invia info verso la branca efferente:

che ha il compito di trasportare le info dal snc verso l’effettore che sono le ghiandole salivari.

La branca efferente del riflesso di salivazione è prevalentemente di natura parasimpatica:

quindi è formata da 2 neuroni(come orto):neurone pregangliare e postgangliare.

• pregangliari:sono contenuti nei nuclei salivatori superiore e inferiore nel tronco dell’encefalo.

• Postgangliari: si trovano nei gangli dei nervi che innervano le ghiandole salivari.

1) Il nucleo del tratto solitario (centro riflesso)

2) Invia segnali ai nuclei salivatori superiori e inferiori (dove troviamo i neuroni pregangliari della via

parasimpatica efferente)

Le fibre para che arrivano alle ghiandole salivari liberano acetilcolina(è un neurotrasmettitore),sostanza

p,NO,VIP.

È l’acetilcolina che fa il grosso effetto: causa

▪ vasodilatazione (dei vasi che irrorano le ghiandole)

▪ stimola gli scambi degli elettroliti nella produzione della saliva(quelli visti prima)

▪ la secrezione degli enzimi,

quindi agisce su tutte le fasi di secrezione e produzione salivare.

Troviamo anche una branca efferente ortosimpatica,anche se ha un ruolo meno impo del para.

Orto si attiva nello stato di emergenza,stress,emozioni.

La grossa differenza tra para e orto: SUCCEDE NELLE GHIANDOLE SALIVARI

• Para: causa vasodilatazione

• Orto: ha un effetto di vasocostrizione.

La stimolazione dell’orto ha come effetto finale però una vasodilatazione:

questa vasodilatazione è causata da un aumento del metabolismo(=aumenta il consumo di O2);

tutte le volte che aumenta il consumo di O2,rispetto all’O2 che viene portato dal flusso ematico ,si ha una

condizione di ipossia relativa:

l’ipossia relativa causa il rilascio di sostanze come adenosina,NO che causano vasodilatazione!

(Questo succede anche nel circolo coronarico,oltre che nella secrezione salivare)

Quindi orto di per sé causerebbe vasocostrizione;

ma siccome aumenta il metabolismoquesto causa vasodilatazione.

Se voglio bloccare la secrezione salivare:viene fatta duranti gli interventi chirurgici;

si da atropina: perché blocca il para.

DEGLUTIZIONE

È un meccanismo che inizia in maniera volontaria ma poi prosegue in maniera riflessa: non posso decidere di

deglutire o meno, a partire dal momento in cui il bolo supera una certa parte del cavo orale.

Per avere deglutizione ci vuole una contrazione coordintata di muscoli del cavo orale,faringe,esofago,parte

prossimale dell’esofago.

FASE ORALE

È l’unica che avviene in maniera volontaria.

Le fasi faringea ed esofagea sono regolate dal centro nervoso riflesso della deglutizione del tronco

encefalico.

Il bolo nel cavo orale viene spinto volontariamente nella parte posteriore del cavo orale.

Arrivato nella parte posteriore,stimola recettori meccanismi del cavo orale,che innescano la fase successive che è

faringea,che è riflessa.

Page 6: APPARATO DIGERENTE - Altervista

FASE FARINGEA

Eventi che spingono il bolo verso l’esofago.

E fanno si che si chiudano le vie aeree per non far passare il bolo nella trachea = inibizione riflessa della

respirazione.

Sono tutti meccanismi riflessi causati da un centro riflesso localizzato nel tronco dell’encefalo.

Cosa succede in questa fase:

la lingua spinge il bolo contro il palato molle(sollevandolo) e verso la zona posteriore della bocca,innescando il

riflesso di deglutizione.

contrazione dei muscoli sollevatori della laringe con conseguente chiusura dell’epiglottide: in questo modo

chiudo le vie aeree.

I muscoli costrittori della faringe si contraggono(prima si contrae il superiore; seguito dai medi e inferiori):

spostano il bolo in basso lungo la faringe;

contemporaneamente si ha il rilascio dello sfintere esofageo superiore(UES):

in assenza di deglutizione UES è continuamente chiuso ed impedisce l’ingresso di aria nell’esofago;

si apre nella fase faringea;

UES ha una p di chiusura di 40 mmHg.

Ora che si è aperto UES,siamo nell’esofago, e dunque nella fase esofagea.

FASE ESOFAGEA

Anche questa avviene in maniera riflessa sempre grazie a centri riflessi localizzati nel tronco dell’encefalo.

Abbiamo la partenza di un onda peristaltica primaria che spinge il bolo lungo l’esofago(il suo passaggio è

anche agevolato dalla forza di gravità) e causa l’apertura dello sfintere esofageo inferiore(LES):

Ha una p di chiusura di 20 mmHg;

in assenza di deglutizione è tonicamente chiuso e impedisce il passaggio di succo gastrico dallo stomaco ad

esofago(che avviene nel reflusso gastroesofageo):

fattori che determinano l’apertura del LES sono NO e sostanza P;

passato il bolo quindi LES si chiude.

Se l’onda peristaltica primaria non basta,si genera anche un onda peristaltica secondaria che spinge e

ripulisce l’esofago dal materiale residuo è causata dalla stimolazione di meccanocettori dell’esofago.

Nella cavità addominale la p è positiva.

Nell’esofago (tratto mediastinico) è negativa: perché esofago si trova nel mediastino,in cui c’è una pressione che

risente della negatività della pressione intrapleurica; quindi nell’esofago la p è negativa o zero.

Nel mediastino abbiamo:

cuorenell’atrio dx la p è 0 o negativa, perché risente della negatività della cavità pleurica.

Questa negatività aumenta durante l’inspirazione.

P addome è pos; nell’esofago è neg quindi c’è un gradiente di pressione che favorisce il reflusso

gastroesofageo; ma UES evità ciò.

Le persone predisposte ad avere il reflusso sono:

• Persone che hanno un ernia iatale,in cui c’è debolezza di UES

• la gravidanza: perchè aumenta la p dell’addome,quindi il gradiente di pressione si accentua ancora di

più.

• nell’obesità gli consiglio di dimagrire

Alterazioni del LES causano reflusso gastroesofageo ed acalasia.

In caso di reflusso gastroesofageo,il materiale acido dello stomaco viene a contatto con la mucosa dell’esofago

che non ha sistemi di protezione(lo stomaco ha il muco come protezione), e quindi la mucosa esofagea si può

infiammare,o si può avere ulcera esofagea, o trasformazioni neoplastiche dell’esofago(perchè la struttura della

mucosa dell’esofago cambia).

A chi ha un reflusso gastroesofageo consiglio:

uno stile di vita particolare: pasti leggeri distribuiti; gli dico di evitare sostanze che facilitano l’apertura dell’UES

come cioccolato,caffè,pomodori.

Dormire con la testa sollevata a 30 gradi; perché in posizione orizzontale è + facile avere reflusso.

Se tutto questo non basta gli consiglio antiacidi.

Acalasia: patologia in cui UES non si apre,quindi esofago si dilata di alimenti,invade il mediastino, e l’esofago

stesso si può lacerare poiché si riempe; la condizione si tratta chirurgicamente.

Page 7: APPARATO DIGERENTE - Altervista

PRESSIONI ESOFAGEE DURANTE LA DEGLUTIZIONE

Come si misura la p nell’esofago?

Con un palloncino collegato ad un manometro inserito

nell’esofago (rivedi compliance polmonare), serve a misurare

la p intrapolmonare (che è uguale alla p nell’esofago penso).

Vedi come nel corpo dell’esofago la p è 0 o tendenzialmente

negativa perché risente della p neg del cavo pleurico(=cavità

pleurica).

Nell’UES la p è 30 mmHg ;quando si ha la deglutizione,la p

nell’UES scende perché UES si apre, e poi scende di nuovo a

30 mmHg.

Nel LES la p è 30 mmHg; quando arriva il bolo alimentare

e LES si apre, la p scende a 0;

poi ,dopo che è passato il bolo alimentare, LES si richiude, e

la P torna a 30 mmHg.

2 MARZO

Page 8: APPARATO DIGERENTE - Altervista

LO STOMACO Composto da cardias,fondo,corpo,antro.

Il fondo dello stomaco: ha funzione di serbatoio.

Nel fondo e nel corpo abbiamo le ghiandole più importanti nella produzione del succo gastrico.

Antro: troviamo le cellule G che producono gastrina.

Strati della parete dello stomaco:

• mucosa: epitelio + ghiandole gastriche

• sottomucosa

• muscolare liscia: 3 strati

• sierosa

la parte funzionale secretiva è contenuta a livello della mucosa.

Le ghiandole gastriche sono ghiandole tubulari semplici.

Le ghiandole gastriche producono :

• della zona del cardias: producono muco =quindi producono un secreto basico

• della zona del fondo e del corpo:

➢ muco,

➢ pepsinogeno e altri enzimi,

➢ acido cloridrico,

➢ fattore intrinseco di Castle(serve per l’assorbimento della vit B12).

Il 75% delle ghiandole gastriche è localizzata nel fondo e nel corpo: che producono queste componenti

fondamentali del succo gastrico.

• nella zona pilorica: producono muco; troviamo anche cellule G che producono gastrina(serve a

regolare la secrezione e la motilità gastrica).

Troviamo anche cellule endocrine: fanno parte del sistema APUD=sistema enterocromaffine.

Il sistema APUD (Amine Precursor Uptake and Decarboxylation=captazione e decarbossilazione dei precursori

amminici=sistema che decarbossila le ammine) è composto da cellule chiare endocrine non appartenenti a un

sistema ghiandolare. Esso è costituito da innumerevoli cellule, definite cromaffini, localizzate in tutto l'apparato

digerente (è stato calcolato che se fossero localizzate in un organo esso avrebbe all'incirca le dimensioni di

un'arancia) i cui ormoni mediano funzioni quali l'acidità gastrica, la motilità, lo svuotamento della colecisti. Altre

cellule endocrine si trovano nei polmoni, dove regolano le secrezioni; se ne trovano anche nella prostata e in altri

organi che non sono endocrini.

Le APUD delle ghiandole gastriche producono istamina,somatostatina,grelina.

Il bolo attraversa LES:

il bolo che entra nello stomaco non va tutto nell’antro; ma riempie tutta la cavità gastrica, cosi:

• Si dispone in maniera stratificata: i grassi si dispongono nella parte superiore

• E concentrica: le frazioni di bolo che arrivano in tempi successivi si dispongono al centro.

Le ghiandole del corpo e del fondo sono formate da:

-Collo: producono muco che ha ruolo di protezione la mucosa gastrica

-Corpo: formato da 2 tipi cellulari diversi:

• le cellule principali producono

enzimi

• le cellule parietali,dette anche

ossintiche producono HCl e il fattore

intrinseco

• le cellule cromaffini(producono

ormoni).

Page 9: APPARATO DIGERENTE - Altervista

LA CELLULA PARIETALE

La forma è diversa a seconda che sia in

attività o no.

-Quando è rilassata: nel citosol troviamo delle

tubulo vescicole che contengono la pompa

protonica.

-Quando viene stimolata: le vescicole si

fondono con la mp della parte luminale della

cellula,e quindi le pompe protoniche,dal

citosol,vengono esposte sul lato luminale.

I fattori che stimolano la cellula parietale

agiscono con dei secondi messaggeri che

sono: calcio e cAMP; la loro cascata di

segnalazione determina la fusione delle

vescicole con la mp (richiede anche

l’intervento di altre proteine del citoscheletro

..) per esporre le pompe protoniche.

Presenta dei canalicoli intracellulari.

Ha un intensa attività metabolica.

LA PRODUZIONE DI HCL NELLA CELLULA PARIETALE

La cellula parietale presente:

• un lato luminale

• e un lato interstizialequindi qui ci sono i capillari.

POMPA PROTONICA:

è lo scambiatore H+/K+

Page 10: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Ci sono 2 ipotesi per la produzione di HCl nella cellula parietale:

1)

tutto inizia dall’idratazione di CO2 ad opera dell’anidrasi carbonica: forma acido carbonico,che è un acido

debole,quindi non tende a ionizzare, però dissocia,xk:

la reazione dell’anidrasi carbonica è reversibile,qundi vale la legge di equazione di massa(chatelier)

-la reazione è spostata verso dx se vengono sottratti i prodotti di reazione

-verso sx se vengono sottratti i reagenti.

La reazione va verso dx perché i prodotti vengono sottratti:

lo ione idrogeno è spinto nel lume dalla pompa protonica,che è uno scambiatore idrogeno-potassio

Atpasi(consuma atp).

Potassio dal lume entra nella cellula,ma viene poi riportato nel lume.

Il bicarbonato finisce nell’interstizio(quindi nel sangue),scambiandosi con l’anione cloruro,presente come

NaCl nel plasma.

Ione cloruro entra nella cellula,poi si porta verso il lume: seguendo sia un gradiente di conc che

elettrico(xk nel lume abbiamo H+ che è pos,Cl è neg).

Nel lume ho quindi formato HCl: H+ si unisce con Cl-.

Dice che dobbiamo saper scrivere la la reazione.

L’elemento chiave della reazione è la pompa protonica:

xk spinge idrogeno contro un forte gradiente di concentrazionexk il ph del lume gastrico è di 1; nella

cellula il ph è 7; quindi esiste un salto di 6 tra cellula e lume;

H+ tenderebbe ad entrare nella cellula,ma la pompa lo pompa contro gradiente.

La CO2 deriva:

• in parte dal metabolismo della cellula

• in parte dal sangue.

La PCO2 nel sangue venoso:è 46

Nel sangue arterioso: è 40

Qundi il salto della Pco2 è 6.

Il salto della PO2 è 60 (rivedi fisio 1).

2) tutto inizia dalla ionizzazione di H2O: in H+ e OH- tutti

prodotti tossici.

OH- può essere tamponata,nella cellula,dalla CO2(proveniente

sia dal sangue che dal metabolismo), a formare HCO3-.

H+ è sempre pompato nel lume dalla pompa protonica.

Il bicarbonato viene spinto nell’interstizio,scambiato con un

cloro; cloro va nel lume formando HCl.

Non c’è una preferenza tra le 2 ipotesi,il risultato finale è lo stesso.

Il sangue che lascia lo stomaco(soprattutto dopo un pasto) è ricco di

bicarbonato(=è basico; a causa della produzione di HCl vedi sù): infatti

si parla di marea alcalina postprandiale.

Cl è scambiato con bicarbonato con antiporto.

Questo scambio,nei gr(serve al trasporto della CO2 nel sangue),si chiama reazione di Hamburger o scift dei

cloruri (perché hamburger l’ha scoperta nei gr).

Il 70% del trasporto della CO2 avviene con bicarbonato,che viene sintetizzato nei gr.

Page 11: APPARATO DIGERENTE - Altervista

I fattori che stimolano la secrezione di HCl:

• acetilcolina

è il neurotrasmettitore del para. Quindi è un fattore di natura nervosa.

Acetilcolina si lega ai recettori muscarinici e nicotinici;

la differenza tra i 2 dipende dalla sostanza naturale che li lega (questi recettori sono stati scoperti usando

sostanze naturali):

-la nicotina si lega ai recettori nicotinici

-la muscaria ai recettori muscarinici

➢ I muscarinici li troviamo: nel digerente,cardiovascolare(quindi tutti gli effetti del para sul

cuore sono mediati da recettori muscarinici).

➢ I nicotinici li troviamo: nel sistema nervoso centrale(troviamo anche i muscarinici qui)

Acetilcolina,oltre ad essere rilasciato dal para, è rilasciato anche dalle fibre dei motoneuroni(dirette ai

muscoli scheletrici): sul muscolo scheletrico si lega su recettori nicotinici.

Quindi riepilogo:

➢ Digerente: muscarinici

➢ Cuore: musc

➢ Snc: sia musc che nicotinici

➢ Muscolo scheletrico: nicotinici

È impo saperlo:

se voglio bloccare la contrazione muscolare scheletrica,dovrò bloccare i recettori nicotinici(e quindi non

mi serve una sostanza che blocca i muscarinici,xk non agisce sui nicotinici).

I nicotinici del muscolo scheletrico sono bloccati dal curaro: è un veleno(quindi è negativo): blocca la

contrazione xk blocca i recettori nicotinici del muscolo scheletrico.

Sul cuore il curaro non agisce, xk il cuore ha recettori muscarinici.

Il soggetto avvelenato da curaro muore xk non riesce a respirare, ma il cuore continua a battere.

I derivati del curaro sono usati per anstetizzare: per bloccare la respirazione del paziente,in modo da

poterla controllare io; è quindi necessario che l’effetto di qst sostanza venga eliminato prima che il

soggetto venga risvegliato.

Se voglio bloccare l’azione del para sul cuore,pox dare la tropina,xk blocca i recettori muscarinici(sui

nicotinici non agisce).

• Gastrina ormone; prodotta da cellule G

• Istamina ormone: prodotta dalle cellule APUD presente nelle ghiandole gastriche. Istamina è anche il

mediatore dell’infiammazione: quindi istamina interagisce con recettori diversi(nello stomaco

interagisce con recettori di tipo H2).

• aa circolanti

acetilcolina stimola il rilascio di istamina;

istamina stimola il rilascio di gastrina quindi i vari fattori si potenziano.

Questi fattori,legandosi ai loro recettori sulla cellula parietale,

attivano i secondi messaggeri cMAP e calcio che causano la

fusione delle tubulovescicole e quindi attivazione della pompa

protonica.

• Gastrina e acetilcolina aumentano il calcio all’interno

della cellula

• Istamina agisce con cAMP.

Questi 2 secondi messaggeri agiscono insieme attivando la

fusione vescicole.

Se voglio bloccare la produzione di HCl,devo bloccare la pompa, e

ci sono farmaci che fanno ciò.

Vale la pena bloccare l’anidrasi carbonica? No,xk è presente in

molte cellule,quindi avrei dei grossi effetti collaterali.

COMPOSIZIONE DEL SUCCO GASTRICO

• Acqua

• Elettroliti

• Muco (possiede mucine legate da ponti S-S)

• HCl rende il ph del succo gastrico=1-3

• Fattore intrinseco: è una glicoproteina,prodotta dalle parietali,indispensabile per assorbimento B12.

Di qst componenti quello indispensabile è il fattore intrinseco;

gli enzimi digestivi sono prodotti anche dal pancreas,quindi pox digerire lo stesso,anche se male;

lo stomaco invece è l’unico che produce il fattore intrinseco.

Page 12: APPARATO DIGERENTE - Altervista

La composizione del succo gastrico varia a seconda della velocità di secrezione: (dice che è poco impo sta cosa)

• se la velocità è bassa,ha una composizione simile al plasma: quindi è ricco di sodio e cloro

• se la velocità è alta: aumenta la conc di HCl nel succo gastrico.

Il succo gastrico è isotonico col plasma:xk ha la stessa conc di sodio del plasma.

L’acidità gastrica serve per la denaturazione delle proteine e attivazione del pepsinogenoquindi ruolo impo per

digestione;

non è impo per la protezione dai batteri,infatti helicobacteri pilori vive proprio in ambiente acido.

Gli enzimi sono prodotti dalle cellula principali delle ghiandola gastriche:

Gli enzimi prodotti dalle cellule principali sono immagazzinati in vesciole all’interno della cellule in forma inattiva;

poi si attivano nel momento in cui queste vescicole vengono esocitate nel lume gastrico qui questi enzimi sono

attivati dal ph acido.

Gli enzimi prodotti dalle cellule principali sono:

• il + impo è il pepsinogeno:

è un enzima proteolitico secreto dalla cellula in forma inattiva,ed è attivato poi dall’acidità gastrica: è

attivo a ph < 3.

La sua forma attiva è la pepsina,che trasforma le proteine in polipeptidi + piccoli.

• Lipasi gastrica: digerisce i trigliceridi;ha la stessa attività di quella pancreatica,anche se viene secreta

in quantità inferiore (è più impo la lipasi pancreatica):

-lipasi pancreatica: agisce a ph basico

-lipasi gastrica: agisce a ph acido; è inibita dai sali biliari e non ha bisogno della colipasi.

• Lisozima (era prodotto anche dalle ghiandole salivari): è un enzima glicolitico diretto contro la parete

batterica.

• Rennina (dice che non è impo)

• Fattore intrinseco:

➢ Prodotta dalle cellula parietali dello stomaco

➢ È un fattore indispensabile per l’assorbimento della vitamina B12 che avviene a livello

dell’ileo

➢ In carenza del fattore intrinseco si sviluppa l’anemia megaloblastica:

la vit B12 è coinvolta nella produzione degli acidi nucleici(anche nell’ox degli a grassi): quindi una

carenza di B12 danneggia le cellule in attiva replicazione,quindi es le cellule del sangue,es i gr: si

troveranno un dna che non riesce e a maturare; sono grosse; si parla di anemia megaloblastica.

Carenza di folati e b12 causano anemia megaloblastica.

BARRIERA MUCOSA GASTRICA

Lo stomaco si protegge dall’acidità grazie alla

barriera mucosa gastrica:

sulla sua mucosa presenta uno strato formato da

muco insolubule,bicarbonato,fosfolipidi

che si stratifica sopra la mcuosa,impedendo la

retrodiffusione degli ioni H+(che secondo

gradiente sarebbero spinti ad entrare all’interno

della cellula).

Page 13: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Se H+ rientra nella cellula,abbassa il

ph,

causa il rilascio di istamina,alterazioni

microvascolari che portano ad ipossia

e morte cellulare;causa anche

sfaldamento della mucosa, comparsa

di ulcera gastrica,passaggio di

proteine plasmatiche al lume gastrico.

In condizioni fisiologiche la barriera è

mantenuta; questa barriera è

lesionata da

• alcol,xk è una delle poche sostanze che viene assorbita dallo stomaco;

• helicobacteri pilori

• farmaci antinfiammatori stereoidei (es aspirina)

• una forte attivazione dell’orto =che è causata dallo stress

• i Sali biliari: normalmente non giungono nello stomaco; in condizioni patologiche se si ha un reflusso

biliare dal duodeno nello stomaco,i Sali biliari pox lesionare la barriera dello stomaco.

Pox intervenire per proteggere la barriera usando

• inibitori anti H2: quindi blocco i recettori su cui agisce istamina.

• Bloccanti della pompa H/K (es omeprazzolo)

• Prostaglandine

• Bloccanti della secrezione

La mucosa gastrica è dotata di sistemi autoriparativi: proliferazione e migrazione di cellule da aree adiacenti la

mucosa gastrica è quindi un entità dinamica.

REGOLAZIONE SECREZIONE GASTRICA

La regolazione è simile a quella pancreatica

Avviene sia con controllo nervoso che e ormonale.

• Fattore nervoso: si parla del vago,

➢ che può agire direttamente sullo stomaco: liberando acetilcolina,che a sua volta stimola la

produzione di HCl da parte delle cellule parietali.

➢ indirettamente sullo stomaco stimolando il rilascio di gastrina da parte delle cellule G che a

sua volta stimola il rilascio di istamina.

La gastrina stimola la secrezione gastrica,

- sia direttamente stimola il rilascio di HCl da parte delle cellule parietali

- che indirettamente: perché la gastrina stimola il rilascio di istamina che a sua volta stimola

la secrezione gastrica(stimola il rilascio di HCl da parte delle cellule parietali).

Il vago attiva anche la secrezione di muco e bicarbonato.

• Fattore ormonale: gastrina,istamina

- Gastrina prodotta dalle cellula G

- Istamina prodotta dalle cellule APUD; le cellule APUD sono stimolate sia dal vago che dalla

gastrina.

Gastrina e istamina pox agire con meccanismo endocrino e paracrino:

➢ endocrino: i 2 sono riversati nel sangue,attraverso cui raggiungono le cellule parietali.

➢ Paracrino: ormone liberato agisce localmente regolando la secrezione

Esiste una secrezione acida basale con picco nelle ore serali e minimo al mattino.

Pavlov studiò i riflessi condizionati, e la secrezione gastrica.

Scopri la prima delle fasi: la fase cefalica

La secrezione gastrica avviene in 4 fasi: in tutte quante intervengono sia meccanismi nervosi che ormonali.

Page 14: APPARATO DIGERENTE - Altervista

FASE CEFALICA

Pavlov vinse premio nobel per medicina.

Aveva preso un cane; aveva creato una fistola a livello cervicale dell’esofago e anche nello stomaco,verso

l’esterno;

quindi il cibo,dall’esofago, usciva dalla fistola,verso l’esterno.

Noto che quando il cane introduceva il cibo,lo stomaco produceva succo gastrico,anche se il bolo non riusciva a

raggiungere lo stomaco,perché usciva dalla fistola.

Sezionò le fibre vagali, e notò che in questo modo il pasto non causava più la secrezione gastrica: quindi capi che

il cibo nel cavo orale attivava un meccanismo nervoso riflesso che causava secrezione gastrica; qst meccanismo

è mediato dal vago.

La presenza del cibo nel cavo orale,la vista e l’odore del cibo stimolano i recettori gustativi,tattili,visivi e

olfattiviche ,tramite fibre afferenti del trigemino,del glossofaringeo,del nervo olfattivo ed ottico stimolano il

VAGO(fattore nervoso):

il quale stimola il rilascio di aceticolina che stimola secrezione gastrica.

Il vago può anche stimolare la secrezione di gastrina (fattore ormonale) nelle cellule G; gastrina stimola

istamina;

gastrina e istamina rappresentano la parte ormonale che stimola secrezione gastrica nella fase cefalica.

Lo stesso effetto si ottiene evocando riflessi condizionati.

Quindi fase cefalica è sia di

- natura nervosa meccanismi riflesso

- Che ormonale

Se taglio le fibre vagali es a livello del diaframma,nella fase cafalica la secrezione gastrica è bloccata:

xk blocco sia la componente nervosa che ormonale,xk la componente ormonale è causata dalla componente

nervosa.

Qundi la fase cefalica scompare.

La fase cefalica vale il 30-35% della risposta totale al pasto;

questo significa che la secrezione gastrica inizia prima che il bolo arrivi nello stomaco.

FASE GASTRICA

Inzia quando il bolo arriva nello stomaco: in questa fase avviene la max secrezione di succo gastrico.

Vale il 50-60% della risposta secretoria totale a un pasto.

Anche qui è controllata da fattori nervosi e ormonali:

Nervoso: il bolo nello stomaco stimola la parete gastrica distendendola attivando recettori meccanici,i quali fanno

2 cose:

• via nervosa lunga: attivano un riflesso vago vagale(intende afferente -efferente)attivano fibre vagali

afferenti che vanno verso il sncqueste attivano le fibre vagali efferenti dirette verso lo stomaco.

• Via nervosa breve: perché gli elementi dell’arco riflesso sono contenuti nella parete dello stomaco: il

bolo distende la mucosa e stimola recettori meccaniciqst recettori attivano anche un riflesso breve

rappresentato dall’attivazione dei plessi di meissner e auerbach;si attiva soprattutto il plesso

sottomucoso.

Un plesso è formato da neuroni + fibre nervose che li collegano.

Il bolo nello stomaco attiva neuroni del plesso della parete gastrica, che sono in grado di controllare la

secrezione gastrica,xk controllano l’attività delle cellula parietali.

La via breve(plessi) si aggiunge alla lunga(vago).Non c’è una via prioritaria.

La via nervosa attiva la via ormonale:

• vago stimola il rilascio di gastrina(che stimola il rilascio di istamina)stimolano secrezione gastrica

• Il chimo nello stomaco(quindi i prodotti della digestione: peptidi,aa; e l’aumento del ph) stimola

direttamente rilascio di gastrina (senza plessi né niente, ma da solo).

Se taglio le fibre vagali,la risp diminuisce ma non scompare!

xk dovrei bloccare i plessi e gli ormoni (il chimo stesso è in grado di stimolare il rilascio di gastrina; ormonale ce

l’ho anche senza i plessi)

Se taglio il vago elimino dunque solo una parte del meccanismo di regolazione.

Page 15: APPARATO DIGERENTE - Altervista

FASE INTESTINALE

Vale 5-10% della risposta totale al pasto.

Presenta un controllo soprattutto ormonale,poco nervoso.

La fase intestinale può effettuare una risposta eccitatoria o inibitoria,dipende dal momento:

• Fase eccitatoria: quando chimo arriva nel duodeno,viene liberata la gastrina duodenale(duodeno

produce gastrina che ha la stessa la stessa funzione di quella gastrica,quindi anche questa stimola la

secrezione gastrica).

Avviene subito dopo che il chimo arriva nel duodeno.

È mediata anche da meccanismi nervosi riflessi.

• Fase inibitoria: quando lo stomaco si svuota,dopo un po’ di ore.

Nel duodeno arriva materiale gastrico che ha un ph più acido rispetto a prima

➢ La secrezione di gastrina duodenale risulta inibita dalla riduzione del ph del lume gastrico che si

osserva quando lo stomaco si svuota (anche ruolo della somatostatina):

cioè,inizialmente l’intestino rilascia gastrina; ma quando il chimo giunge al duodeno,questo stesso

chimo blocca il rilascio di gastrina da parte dell’intestino.

➢ La presenza nel duodeno di un chimo particolarmente acido,ricco di grassi ed ipertonico (che è

lesivo per la mucosa gastrica) induce la liberazione di fattori ormonali che inibiscono la secrezione

gastrica: secretina,CCK,peptide gastroinibitore questi ormoni stimolano anche la secrezione

pancreatica, che ha un ph basico,che va quindi a tamponare l’acidità duodenale(proteggendo la

mucosa duodenale); gli enzimi pancreatici inoltre agiscono a ph basico.

La CCk inoltre stimola anche la contrazione della cistifellea e il rilasciamento dello sfintere di oddi:

quindi mentre il pancreas secerne il suo succo,lo stomaco viene inibito, e la bile viene riversata

nel duodeno.

Succo pancreatico e biliare sono impo per la digestione soprattutto dei grassi.

➢ Vengono stimolati meccanocettori e chemocettori che inibiscono la secrezione gastrica in via

riflessa.

FASE INTERDIGESTIVA

Avviene tra i pasti.

Sia di natura nervosa riflessa che ormonale.

Il caffè e alcol stimolano secrezione gastrica.

Queste fasi della secrezione le ritrovo uguali nel pancreas.

3 MARZO

Page 16: APPARATO DIGERENTE - Altervista

IL PANCREAS ESOCRINO • Il pancreas esocrino rappresenta il 99% della massa ghiandolare del pancreas: formato dagli acini + i

dotti.

• il restante 1% delle ghiandole del pancreas sono endocrine: la parte endocrina è formata dalle isole di

langerhans che producono insulina, glucagone e altre sostanze.

Pancreas è simile alle ghiandole salivari: formato da lobuli composti da acini, che riversano il loro contenuto in

dotti di calibro via via maggiore(duttulidotti intralobularidotti interlobari) ,fino ad arrivare al dotto di wirsung

o al dotto di santorini.

Wirsung sbocca a livello della papilla di vater,dove troviamo lo sfintere di oddi nel tratto ascendente del

duodeno;

nella papilla di vater sbocca anche il dotto coledoco (rivedi anatomia 3).

Il pancreas produce 2 tipi di secreti:

• uno a composizione acquosa: prodotto dai dotti collettori,che quindi producono la parte acquosa del

succo pancreatico,costituita da acqua ed elettroliti(sodio,potassio,bicarbonato,cloro)

• uno a composizione proteica : prodotta dalle cellule degli acini pancreatici; sarà quindi costituita

dagli enzimi pancreatici.

Nelle 24 h il succo ammonta a 1-2 L; nel succo pancreatico quindi troviamo:

• Acqua

• Elettroliti: sodio cloro bicarbonato

• Enzimi: che digeriscono tutte le classi degli alimenti

Siccome nel succo pancreatico la concentrazione del sodio è uguale a quella plasmatica,il succo pancreatico(come

anche il succo gastrico) è isotonico col plasma.

Il succo pancreatico si differenzia dal plasma per il contenuto di bicarbonato.

La concentrazione di bicarbonato nel succo pancreatico è inversamente proporzionale al contenuto di cloro;

la concentrazione di questi 2 elettroliti(bicarbonato e cloro) dipende dalla velocità di secrezione pancreatica:

(per quanto riguarda il sodio invece,la sua concentrazione rimane costante sia che la secrezione sia lenta o

veloce; sono sodio e cloro che cambiano)

• Quando il succo pancreatico è secreto in modo più veloce:

la concentrazione del bicarbonato è superiore a quella del cloro

• Quando il succo pancreatico è secreto in modo meno veloce:

la concentrazione del cloro è superiore a quella del bicarbonato.

FUNZIONE SUCCO PANCREATICO:

ha un ph basico(ha bicarbonato): di 8-9

E’ impo che sia basico:

• In questo modo contrasta l’acidità del chimo gastrico che arriva nel duodeno,che potrebbe ledere la

parete duodenale,che non ha una barriera protettiva (lo stomaco ha la barriera mucosa)

• gli enzimi pancreatici funzionano tutti a ph neutro o basico

GLI ENZIMI PANCREATICI

Prodotti dagli acini.

Quasi tutti sono prodotti in forma inattiva;ci sono eccezioni,che sono l’alfa amilasi e lipasi sono prodotte in forma

attiva; tutti gli altri in forma inattiva.

Se pancreas producesse gli enzimi proteolitici in forma attiva,questi digerirebbero il pancreas stesso questo

capita nella pancreatite: patologia in cui abbiamo un attivazione degli enzimi pancreatici all’interno del

pancreas, che dunque si autodigerisce.

Si distinguono 3 grosse categorie di enzimi pancreatici:

• glicolitici

• lipolitici

• proteolitici

Page 17: APPARATO DIGERENTE - Altervista

GLICOLITICI

Sono gli enzimi che digeriscono gli zuccheri,che sono:

alfa amilasi (abbiamo visto anche quella salivare):

vacca all’esame chiede: cos’è l’amido?è un polisaccaride formato da monomeri di glucosio uniti da legami alfa 1-4

alfaglucosidici. Si differenzia dalla cellulosa che ha legami beta glicosidici.

Le differenze tra l’amilasi pancreatica e salivare:

• Amilasi salivare:

➢ agisce a ph neutro

➢ inattivata da acidità gastrica

➢ degrada fino a produrre destrine (sono pezzi di amido,non sono manco disaccaridi)

• Amilasi pancreatica:

➢ agisce a ph 7(da un ph neutro in su)

➢ Degrada fino a scindere le destrine a maltosio (che è un disaccaride)

➢ digerisce anche l’amido crudo(se es mangio le patate crude)

LIPOLITICI

Digeriscono i grassi. Questi enzimi sono:

• la lipasi

è secreta in forma attiva.

Digerisce i trigliceridi,liberando 2 catene di acidi grassi in posizione 1 e 3quindi lascia un

monogliceridi (se al trigliceride tolgo 2 catene di acidi grassi, resta glicerolo + una catena di acido

grasso);

perchè stacca le catene di acidi grassi di queste posizioni?

Per una caratteristica del trigliceride: stacca 1 e 3 perché sono esterni; il 2 è in mezzo coperto, e dunque

è + difficile staccarlo.

Funziona a ph di 7-9

• La lipasi,per poter digerire i lipidi,ha bisogno dei Sali biliari:

svolgono una funzione di emulsione dei grassi,cioè li trasformano in tante piccole gocce: cosi aumenta la

superficie di attacco della lipasi; i sali biliari si dispongono attorno alle gocce come uno schermo,quindi è

difficile alla lipasi intervenire;

quindi interviene anche la colipasi che coadiuva la lipasi perchè facilita l’attacco della lipasi sulla goccia

lipidica; quindi protegge la lipasi da concentrazioni di Sali biliari che potrebbero impedirle di agire.

Mantiene inoltre il ph all’interno del range di valori ottimali per la funzionalità della lipasi.

La colipasi è secreta in forma inattiva

• Fosfolipasi A e B :

➢ sono secreti in forma inattiva

➢ attaccano i fosfolipidi

• Colesterolo estere idrolasi: libera il colesterolo dagli esteri: cioè scinde il colesterolo da una una

catena di acidi grassi (ricorda che si lega al OH del colesterolo).

Tutti gli enzimi lipolitici hanno bisogno dei Sali biliari per agire.

PROTEOLITICI

Tutti gli enzimi proteolitici sono secreti in forma

inattiva;

oltre a questo, in più il pancreas produce un

inattivatore della tripsina.

Scindono le proteine in piccoli peptidi o singoli

amminoacidi.

Questi enzimi proteolitici sono:

• Tripsinogeno:

È attivato dall’enterochinasi duodenale;

enterochinasi lo trasforma nella sua forma attiva

che è la tripsina,che è in grado di:

➢ Autoattivarsi

➢ È un endopeptidasi: cioè è in grado di

tagliare la catena proteica dall’interno

(quindi non alle estremità) : stacca

polipeptidi che poi vengono digeriti da peptidasi intestinali.

➢ la tripsina attiva tutti gli enzimi secreti in forma inattiva (che sono quelli proteolitici):

- chimotripsinogeno lo attiva a chimotripsina;

- le procarbossipeptidasi A e B le attiva a carbossipeptidasi

- la colipasi.

• Chimotripsinogeno: anche lui è un endopeptidasi

• Procarbossipeptidasi A e B: sono esopeptidasi: cioè attaccano la catena proteina all’estremità:

liberano catene polipeptidiche ma anche singoli aa.

Page 18: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Siamo nel duodeno;quindi è giusto che si attivino qui gli enzimi , perché è qui che si completa la digestione degli

alimenti.

Il pancreas esocrino produce anche elastasi,collagenasi,ribonucleasi.

SISTEMA LIPASI-COLIPASI

I sali biliari fanno da schermo sulle gocce lipidiche;

la colipasi buca lo schermo creato dai Sali biliari cosi

PRODUZIONE DI BICARBONATO

Quindi parliamo della componente acquosa.

La produzione di bicarbonato avviene a livello delle

cellule dei dotti:

la reazione dell’anidrasi carbonica è la stessa che

avveniva per la produzione di HCl nello stomaco:

abbiamo anidrasi carbonica,che produce acido

carbonicola reazione è come sempre regolata

dalla legge di lechatelier;

il bicarbonato va verso il lume,scambiandosi col

cloro(uno ione neg che entra deve scambiarsi con

uno ione neg che esce);

H+ deve essere allontanato dalla cellula perché le

fa male;

abbiamo 2 ipotesi con cui H+ esce dalla cellula:

1) nell’interstizio abbiamo o uno scambiatore

H+/Na+

2) oppure c’è una pompa H+ atpasi usa atp

perché pompa H+ contro gradiente.

-Il sodio che entra nella cellula dopo di che torna

nell’interstizio,grazie alla pompa sodio-potassio

atpasi (scambia 3 Na+ con 2 K+) cosi poi posso

riusare Na per scambiare H+, con lo scambiatore

H+/Na+.

-Il Cl entrato nella cellula(che si è scambiato col

cloro,ritorna nel lume,attraverso un canale CFTR:

è un canale del cloro (è quello con la freccia gialla);

questo canale CFTR ha un ruolo nella genesi della fibrosi cistica: è una malattia genetica, questi pazienti hanno

secreti molto densi;

perché al movimento degli ioni si accompagna movimento di acqua,che si ha negli spazi tra una cellula e l’altra:

dall’interstizio l’acqua va nel lume è il gradiente osmotico che muove l’acqua,e questo gradiente è creato dalla

concentrazione degli ioni! Quindi se interferisco col movimento del cloro,vado ad interferire con questo gradiente

osmotico (il cloro non riuscendo a riuscire nel lume,abbassa la concentrazione degli ioni nel lume) causando un

minore passaggio di acqua dall’interstizio al lume.

Il sangue che lascia il pancreas ha un ph acido perché ho immesso nell’interstizio H+ (quello che lasciava lo

stomaco era basico).

In questo caso non c’è la seconda ipotesi della ionizzazione di H2O.

Cl

Cl

Page 19: APPARATO DIGERENTE - Altervista

CONTROLLO DELLA SECREZIONE

Nello stomaco avevamo 4 fasi; anche nel pancreas,stesse fasi.

Viene regolata da un meccanismo nervoso ed ormonale.

Nervoso:

• rappresentato dal vago che innerva il pancreas;

il vago libera acetilcolina e stimola il rilascio di succo pancreatico ricco di enzimi e povero di bicarbonato.

• il para non si sa che effetto abbiamo sulla secrezione pancreatica,ma causa una vasocostrizione.

Ormonale:

effettuata da gastrina,secretina,CCK.

La gastrina è prodotta sia dalle cellule G dell’antro gastrico,che dal duodeno(dalle cellule APUD del

duodeno)attiva la secrezione pancreatica.

Secretina e CCK anche loro sono prodotte dalle APUD ,ma solo del duodeno.

Sia secretina che CCK stimolano la secrezione pancreatica:

• secretina agisce sulla componente acquosa quindi sulle cellule dei dotti(perché sono loro che producono

la componente acquosa),stimolandole a produrre del bicarbonato.

• CCK agisce invece sulla componente proteica: quindi stimola gli acini a produrre gli enzimi.

• La secretina è secreta in risposta a un chimo acido (max a ph=3):

quindi l’acidità del chimo che arriva, stimola il rilascio di secretina dalle APUD duodenali;

la secretina stimola quindi la produzione di bicarbonato,che tampona l’acidità del chimo.

• La CCK è prodotta in risposta a un chimo ricco di lipidi e proteine (è ipertonico):

stimola infatti la produzione di un succo ricco di enzimi;

CCK determina anche la contrazione della cistifellea e il rilasciamento dello sfintere di oddi.

Quindi stimola la secrezione pancreatica,ma anche l’immissione della bile. Contemporaneamente viene

inibita anche la secrezione gastrica.

Secretina e CCK si potenziano tra di loro.

LE FASI DELLA SECREZIONE PANCREATICA

Il succo è prodotto sopratutto nella fase intestinale: cioè quando il chimo arriva nel duodeno;

• il 70% del secreto pancreatico è prodotto nella fase intestinale

• il restante 30% nelle altre.

FASE CEFALICA

Produce il 20% del secreto totale del pancreas.

Controllo nervoso:

La vista del cibo,odore,pensiero,presenza del cibo in bocca

stimolano recettori visivi,olfattivi,acustici,meccanici ,chimici del cavo orale

che con le loro branche afferenti stimolano il vago;

Il vago stimolato:

• stimola la secrezione gastrica

• stimola la secrezione pancreatica

Controllo ormonale:

il vago nello stomaco induce secrezione di gastrina,e questo ormone:

• agisce sullo stomaco stimolando la secrezione gastrica

• stimola la secrezione pancreatica

Nel pancreas la componente ormonale è rappresentata quindi solo dalla gastrina (istamina non c’è).

Nello stomaco era gastrina e istamina(non c’è nel pancreas).

Page 20: APPARATO DIGERENTE - Altervista

FASE GASTRICA

Bolo arriva nello stomaco.

Controllo nervoso:

il bolo dilata il fondo dello stomaco e stimola i meccanocettori della parete gastrica che attivano la via nervosa

breve e lunga:

La via nervosa lunga agisce sulla secrezione gastrica ma anche su quella pancreatica;

il bolo attiva le fibre vagali afferenti che attivano quelle vagali efferenti che attivano la secrezione gastrica e

pancreatica.

Controllo ormonale:

Il vago rilascia la gastrina.

Oppure il bolo nello stomaco attiva direttamente il rilascio di gastrina.

Prima ho detto che la gastrina stimola la secrezione pancreatica

FASE INTESTINALE

E’ solo di natura ormonale.

Produce l’80% della secrezione pancreatica totale.

Il chimo nel duodeno stimola il rilascio di secretina e CCK,le quali attivano la secrezione pancreatica (uno

l’acquosa e l’altro quella proteica,vedi prima).

FASE INTERDIGESTIVA

Avviene tra i pasti: quindi un minimo di secrezione pancreatica c’è sempre.

Causata sia da una componente nervosa che ormonale.

ORMONI GASTROINTESTINALI

Le APUD dello stomaco producono anche la grelina:

• stimola la fame

• regola la secrezione del GH

Questi ormoni,agiscono sullapparato digerente,ma non solo:

agiscono anche sul circolo coronarico,muscolare,renale,iliaco (le chiede).

Per quanto riguarda il circolo coronarico:

• causano vasodilatazione coronarica: estrogeni, vasodilatazione,testosterone

• causano vasocostrizione coronarica: il DEA,GH,prolattina,HPL

Vasocostrizione e vasodilatazione sono legati al rilascio di NO.

Grelina può essere presente anche nella forma desacilata in circolo:

troviamo più la sua forma desacilata(rispetto a quella acilata).

Page 21: APPARATO DIGERENTE - Altervista

EXPERIMENTAL SETUP

Maiale anestetizzato:

il maiale veniva intubato,ventilato artificialmente,infuso con

soluzione fisiologica per mantenere il suo volume ecc.

Si andavano quindi a misurare dei parametri

cardiovascolari:

es il flusso coronarico,attraverso dei flussimetri, di cui ne

esistono 2 tipi:

a ultrasioni e ultramagnetico (li hanno usati entrambi).

Quindi hanno messo un catetere nel ventricolo sx per

misurare la p ventricolare sx durante la sistole isometrica:

serve a misurare la Dp/dt indica la derivata prima della

variazione della p ventricolare sx durante la sistole

isometrica.

-Dp/dt indica la variazione nel tempo dell’aumento della p

ventricolare durante la sistole isometrica:

che indica :

la sistole isometrica inizia quando si chiudono le valvole

atrio ventricolari.

Finisce la diastole,inizia la sistole:

all’inizio la sistole è isometrica perchè le fibre non si

accorciano,xk sono chiuse sia le valvole atrioventricolari

che quelle semilunari;

il ventricolo è una cavitò chiusa;il sangue è un liquido incomprimibile;

in questa fase dunque il ventricolo si contrae ma il volume non cambia(perchè le fibre non si accorciano):

contraendosi aumenta la p del ventricolo,fino a quando si supera la pressione dell’aorta detta pressione di

postscarico o detta anche pressione minima o diastolica.

Se misuro la derivata prima della variazione della p ventricolare in questa fase nel tempo:

avrò una rettache indica DP/dtmax ,che potrà essere più o meno inclinata:

• condizione A: se la retta che indica la derivata prima, si sposta a sx indica che nel ventricolo aumenta

la forza di contrazione=si contrae con una forza maggiore,quindi nello stesso arco di tempo esercita una

p + grande ;

• condizione C: in questo caso il ventricolo sviluppa una p minore; la curva quindi salirà seguendo la retta

C,quindi non raggiunge la p di apertura della valvola semilunare.

Dp/dtmax indica dunque la forza di contrazione.

Misuro anche la p atriale dx(RAP): attraverso un catetere dalla giugulare fino all’atrio dx.

La p atriale dx è impo perché arriva il sangue dalle vene cave,quindi nell’atrio di dx arriva il ritorno venoso;

dunque la rap indica l’entità del ritorno venoso.

Quindi misuriamo l’entità del ritorno venoso e la p arteriosa nell’aorta.

Quindi misuro tuti i parametri cardiovascolari nel maiale.

Page 22: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Quindi sono andati a vedere l’effetto intracoronarico in seguito alla

introduzione di secretina(che stimola la secrezione acquosa); la

secretina ha effetti cardiovascolari?

la freccia indica l’inizio della somministrazione di secretina:

-vedo che non aumenta la frequenza cardiaca perché la prima

retta(HR) rimane uguale;

-anche la p resta uguale

questi 2 parametri non devono aumentare se voglio studiare il flusso

coronarico;

il flusso coronarico può essere influenzato da una variazione della

frequenza cardiaca?

Il flusso coronarico aumenta ogni volta che si ha una condizione di

ipossia relativa nel miocardio,che si ha in 3 casi:

• aumento della freq cardiaca

• aumento della forza di contrazione

• aumento del postcarico

quindi se voglio studiate l’effetto di un ormone,devo mantenere qst

parametri(pressione e frequenza cardiaca) stabili, perché se no non

so se la variazione che vedo è causata dall’ormone o è causata da

postcarico,freq cardiaca ecc.

Vedo che la secretina causa vasodilatazione coronarica: si vede anche

a dx.

Il grafico riporta:

• il flusso coronarico basale sulle ascisse

• il flusso coronarico durante la

somministrazione di secretina sulle

ordinate

La retta presenta la non variazione: quindi tutti i

pallini sopra la retta indicano un aumento del

flusso coronarico(causato da secretina);

Aumenta anche la forza di contrazione.

Quindi secretina causa:

• aumento del flusso coronarico

• aumento della forza di contrazione

miocardica

questi effetti aumentano se aumento la dose di

secretina.

Per studiare un effetto fisiologico,darei una dose di

secretina uguale a quella che viene normalmente

prodotta fisiologicamente dall’organismo: 4 pmol

kg all’oro.

Page 23: APPARATO DIGERENTE - Altervista

A questo punto,voglio sapere qual’è il meccanismo con

cui secretina fa ciò:

tra i vari meccanismi,si sono interessati al ruolo del

sna e il ruolo del NO.

Quindi è stata iniettata secretina più volte, insieme

alla presenza o assenza di inibitori del sistema para e

orto:

-iniettando atropina blocco i recettori muscarinici para

che bloccano il cuore (se volevo bloccare muscolo

scheletrico usavo curaro).

-pentolamina(blocca i recettori alfa adrenergici) e

atenololo(blocca i recettori beta adrenergici):

cosi noradrenalina liberata dall’orto non agisce. –-la

butoxantina lega i recettori b2 adrenergici

-L-name blocca la NOS:è NO sintetasi

-secretin 5-27: blocca i recettori della secretina

Le colonne bianche sono l’effetto della secretina prima

di dare il bloccante;

le nere dopo aver dato il bloccante.

Es il flusso della secretina viene inibito da

butoxamina,lname,secretina 5-27.

A questo punto,hanno grattato le cellule coronarie del

maiale,su cui hanno fatto degli esperimenti volti a

dosare NO:

si vede che secretina causa il rilascio di NO in maniera

vasodipendente.

Stessa cosa è stata fatta per la gastrina 17:

si dice 17 perché in circolo ci sono molte forme di gastrina.

17 è formata da 17 aa.

Esiste anche gastrina 34 con 34 aa.

La 17 è la + usata dagli studi.

Gastrina ha gli stessi effetti della secretina sul flusso coronarico:

• vasodilatazione coronarica

• ed aumento della forza di secrezione

Gli effetti della gastrina sul cuore sono secondari all’interazione con recettori specifici,che sono di 2 tipi:

CCK1 e CCK2

È stato fatto un westernblot sul miocardio.

La gastrina 17 attiva entrambi i recettori.

Anche qui l’esperimento è stato ripetuto in presenza o assenza dei vari bloccanti:

vedo che l’effetto della gastrina è bloccato da butoxamina e lname.

Quindi la vasodilatazione causata dalla gastrina è secondaria al rilascio di NO,a sua volta secondario alla

stimolazione dei recettori B2 adrenergici.

Gli effetti sulla forza di contrazione sono invece solo causati dalla stimolazione dei recettori B2 adrenergici.

Abbiamo 3 isoforme di NOS:

• eNOS: endoteliale hanno usato questa,xk studiavano cellule coronariche. È calcio dipendente. È

costitutiva(funziona sempre,produce costantemente piccole quantità di NO

• iNOS: inducibile(quando si attiva,es in condizioni di infiammazione,produce grandi quantità di NO È calcio

indipendente.

NO fa bene o male a seconda da quanto è prodotto e da chi è prodotto.

Se lo produce eNOS,quindi in basse quantità: NO fa bene! Agisce da vasodilatatore, effetto antitrombotico

(impedisce l’adesione delle cellule infiammatorie alla parete dei vasi,inibisce l’aggregazione piastrinica),effetto

antiradicalico.

Se NO è prodotto in quantità eccessive,NO si trasforma in perossido di nitrito che causa radicali dell’ossigeno;

quindi perde le sue proprietà benefiche; causa vasocostrizione; aumenta l’aggregazione piastrinica; stimola

formazione di radicali liberi di ossigeno.

Nell’esperimento hanno guardato eNOS.

La gastrina interagendo coi suoi recettori CCK1 e CCK2,attiva mapchinasi,che attiva eNOS,che produce NO.

La grelina causa una coronaro costrizione:

agisce tramite NO:

agisce tramite i recettori B2 adrenergici.

Page 24: APPARATO DIGERENTE - Altervista

La coronarocostrizione causata dalla grelina,è secondaria al blocco di rilascio di NO(mediato dai recettori B2

adrenergici).

Gli effetti della desacilgrelina coronarici:

aumenta il flusso coronarico.

• Acilgrelina(grelina): causa vasocostrizione coronarica

• Desacilgrelina: causa vasodilatazione coronarica,perch agisce attivando il rilascio di NO, ma sta volta

senza l’uso di recettori beta2 adrenergici, ma stimola il rilascio di NO direttamente.

Quindi desacilgrelina e grelina si bilanciano.

ci dice tutto ciò per dirci che gli apparati sono connessi: ormoni gastrointestinali si ritrovano anche nel snc come

neurotrasmettitori.

7 MARZO

INTESTINO TENUE duodeno + digiuno + ileo

Nell’intestino tenue avvengono:

• Secrezione

• Digestione

• Assorbimento

• Motilità

Ha una mucosa sollevata: pieghe circolari,dette anche valvole di kierkering.

La mucosa presenta estroflessioni dette villi intestinali: tappezzati da enterociti rivolti verso il loro lume

presentano a loro volta estroflessioni dette microvilli.

Villi,pliche,microvilli aumentano la superficie del tenue: di 200 metri quadri.

Le pieghe circolari sono presenti soprattutto nel digiuno.

i villi soprattutto nel duodeno-diguno tendono a scomparire proseguendo lungo l’intestino tenue; nel crasso non

ci sono villi.

FUNZIONE DI SECREZIONE IL SUCCO ENTERICO

Prodotto dall’intestino tenue.

Prodotto dagli enterociti e dalle cellule caliciformi mucipare: questi 2 sono i tipi cellulari + abbondanti nel tenue;

troviamo anche cellule di Paneth che svolgono una funzione di difesa immunitaria.

Troviamo anche le cellule del sistema APUD.

Quindi ricapitolando i tipi cellulari che troviamo nell’intestino tenue sono:

• Enterociti

• Cellule caliciformi mucipare

• Cellule di Paneth

• Cellule del sistema APDU

Il succo enterico è prodotto da:

enterociti + cellule caliciformi mucipare che si trovano nelle cripte del Lieberkhun e nelle ghiandole del

Brunner(queste ghiandole le troviamo solo nel duodeno).

Il succo enterico contiene:

• acqua

• enzimisono enzimi che sono prodotti negli enterociti,e che poi vengono riversati nel lume intestinale.

Sono tutti enzimi che completano la digestione degli alimenti.

Tra gli enzimi ricordiamo: enterochinasi,l’amilasi,le saccarasi,la lattasi,le polipeptidasi, le fosfatasi, le

nucleotidasi.

Gli enzimi si trovano o nel lume , o adesi all’orletto a spazzola degli enterociti:

In genere gli enzimi presenti nel succo enterico derivano dallo sfaldamento delle cellule della parete.

Alcuni enzimi restano adesi alla membrana dei microvilli o sono contenuti all’interno degli enterociti.

• muco prodotto dalle cellule caliciformi mucipare

• cellule di sfaldamento c’è un elevato turnover delle cellule epiteliali

• immunoglobuline: troviamo le igA

• lisozima ha funzione antibatterica

gli enterociti vivono 1 set.

Page 25: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Nascono da cellule staminali che si trovano alla base del villo; poi salgono e alla fine si sfaldano dopo apoptosi

a costituire le cellule di sfaldamento che troviamo nel lume.

Il succo enterico è isotonico col plasma: perché hanno lo stesso contenuto di Na+.

Ha ph neutro.

Il succo enterico ha la funzione di proteggere la mucosa del tenue dall’attacco del succo acido gastrico ,dai batteri

ecc.

CONTROLLO DELLA SECREZIONE

MECCANISMO NERVOSO:

PARASIMPATICO

vagostimola la secrezione di succo enterico.

Il vago ha azione:

• sia diretta: agisce sulle cellule intestinali stimolandole a secernere il succo enterico.

• che indiretta: stimola il sn enterico; lo troviamo nell’apparato digerente,formato dai

plessi(sottomucoso e mioenterico) che stimolano la secrezione di succo enterico.

I plessi possono agire dunque:

• autonomamente

• oppure dopo attivazione dal vago. Vago stimola i plessi i plessi stimolano la secrezione di succo

enterico.

L’ORTOSIMPATICO:

inibisce la secrezione di succo enterico

MECCANISMO ORMONALE:

serotonina,enterocrinina, VIP,GIP,gastrina, glucagone,CCK tutti ormoni rilasciati dalle APUD; stimolano

la secrezione di succo enterico.

Il rilascio di questi ormoni è stimolato dal vago.

Quindi il vago agisce:

• direttamente lui come visto nel meccanismo nervoos

• oppure agisce stimolando il rilascio degli ormoni detti su

FUNZIONE DI DIGESTIONE

è la scomposizione degli alimenti nei loro costituenti fondamentali.

Nel tenue la digestione puo' avvenire in 3 punti diversi:

• digestione intraluminale: nel lume del tenue

• digestione di membrana: avviene ad opera degli enzimi presenti nell’orletto a spazzola

• digestione intracellulare: avviene ad opera degli enzimi presenti all’interno degli enterociti

ci sono alimenti digeriti in tutti e 3 i modi; altri usano solo alcuni di questi 3.

FUNZIONE DI ASSORBIMENTO

L’assorbimento delle sostanze nutrizie ormai trasformate nei composti fondamentali avviene soprattutto nel

tenue,per diversi motivi:

• perché il tenue ha una grande superficie di contatto con le sostanze nutrizie disponibile per

l’assorbimento (pieghe,villi,microvilli).

• Anche perché i villi sono dotati di movimento: possono accorciarsi e allungarsi serve a facilitare

l’assorbimento.

• Inoltre nel tenue troviamo movimento di segmentazione: servono a rimescolare il contenuto

intestinale,portandolo a contatto coi succhi digestivi; frammentano le sostanze notizie facilitandone

l’assorbimento.

Quindi per questi motivi il 90% degli alimenti viene assorbito a livello del tenue.

Alcune sostanze sono assorbite da:

• dalla bocca per via sublinguale (come alcuni farmaci: es ipertensivi)il vantaggio è che cosi entrano

subito nel circolo sanguigno, quindi questi farmaci si usano in casi di emergenza: es paziente che arriva

con un attacco di angina,gli dò lipertensivo,che gli abbassa subito la p e vasodilata le coronarie.

• Lo stomaco assorbe i fans(sono farmaci) e alcol.

Il resto è assorbito dal tenue.

Page 26: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Il tenue,grazie a villi ecc aumenta la sua superfice di 600

volte rispetto a se fosse un semplice tubo.

L’intestino tenue ha lunghezza di 280 cm con diametro di 4

cm.

La sua superficie totale è dunque di 200 metri quadri.

Un villo intestinale contiene un vaso arterioso che ,arrivato

all’apice emette capillari

che si raccolgono in venule che poi si uniscono in una

vena, che percorre in senso opposto all’arteria, il villo; il

meccanismo di scambio avviene per controcorrente.

Lungo l’asse del villo troviamo un vaso chilifero che drena

la linfa alla fine il circolo linfatico riversa la linfa nella

vena succlavia.

L’assorbimento può avvenire in 2 modi:

• per VIA TRANSCELLULARE:

la sostanza attraversa la cellula: usa canali,pompe,trasportatori.

La sostanza deve attraversare prima la membrana apicale e poi giunge a quella basolaterale su

queste 2 membrane quindi abbiamo i canali.

• O PARACELLULARE: la sostanza passa in mezzo a 2 cellule

Il trasporto può avvenire con meccanismo:

• ATTIVO: si usa atp perché la sostanza passa contro gradiente;

il trasporto attivo può essere di tipo:

➢ primario : es la pompa sodio-potassio atpasi(trasporta in senso opposto 3 Na e 2 K consumando

1 molecola di atp).

Avviene per via transcellulare.

➢ secondario o detto diffusione facilitata accoppiata : si muovono 2 sostanze: una delle 2 è

trasportata con trasporto attivo primarioe cosi crea il gradiente affinché anche la seconda

sostanza possa muoversi all’interno della cellula. È chiamato anche diffusione facilitata

accoppiata.

• PASSIVO : la sostanza viene trasportata lungo un gradiente elettrochimico: non è necessario consumare

ATP.

I meccanismi passivi di trasporto passivo possono essere:

➢ Diffusione semplice avviene senza l’intervento di un trasportatore: la sostanza passa

attraverso la membrana per gradiente.

Può avvenire sia per via transcellulare che paracellulare.

➢ Diffusione facilitataè presente un trasportatore.

Avviene solo per via transcellulare.

• PINOCITOSI:

la membrana plasmatica forma una vescicola che ingloba la sostanza da trasportare formando una

vescicola la vescicola poi si fonde con la membrana basolaterale: rilasciando la sostanza che contiene

nel sangue.

Non è un meccanismo molto sfruttato per l’assorbimento; riguarda più che altro le proteine non digerite

(che rappresentano una piccola quota delle proteine):

capita nei neonati,e queste vescicole contengono le proteine non digerite del latte; queste proteine sono

rilasciate nel sangue,dove possono innescare una reazione allergica perché questa proteina,poiché non

digerita,viene riconosciuta come non self: e quindi si innesca una risposta immunitaria contro questa

proteina.

Page 27: APPARATO DIGERENTE - Altervista

DIGESTIONE E ASSORBIMENTO DEI CARBOIDRATI

Il 50% dei carboidrati della dieta è

rappresentato dall’amido :contiene

• amilosio composto da una catena di

glucosi legati con legame alfa 1-4

• e amilopectina è altamente

ramificato,quindi possiede molti

legami alfa 1-6

Troviamo anche il glicogeno: ha una

struttura ramificata (quindi è simile

all’amilopectina), in cui le ramificazioni sono

sempre unite da legami alfa 1-6.

Troviamo anche disaccaridi nella dieta:

• lattosio

• saccarosio

• maltosio

Nella dieta troviamo anche polisaccaridi non

digeribili che sono:

la cellulosa: legami 1-4 beta glucosidici

che non sono digeribili dall’amilasi.

La cellulosa costituisce la fibra alimentare:

rallenta l’assorbimento dei grassi e

zuccheri,dà un senso di pienezza,riduce la

risposta insulinica(quindi fa bene ai

diabetici,o in pazienti obesi,

ipercolesterolemia ecc).

POLISACCARIDI DIGERIBILI POLISACCARIDI NON DIGERIBILI DISACCARIDI DELLA DIETA

amido cellulosa Lattosio, saccarosio,maltosio

La digestione degli zuccheri inizia nella bocca:

ad opera dell’amilasi salivare (detta anche ptialina) inizia la digestione dell’amido trasformandolo in

destrine(sono una miscela di polimeri di D-glucosio legato con legami glicosidici α-(1,4) e β-(1,6); praticamente è

come spezzare l’amido; la ptialina non può scindere l’amido in glucosio,perché il bolo viene deglutito e nello

stomaco l’acidità blocca l’azione dell’enzima).

Il succo gastrico nello stomaco,non presenta un amilasi quindi nello stomaco non avviene digestione degli

zuccheri.

Le destrine vengono quindi digerite nel duodeno: dove troviamo l’amilasi pancreatica scinde le destrine in

maltosio (è un disaccaride).

Nel duodeno abbiamo anche lattosio, saccarosio, maltosio questi disaccaridi sono attaccati:

• digestione intraluminale: cioè dagli enzimi del succo enterico che sono le amilasi

• digestione di membrana:cioè da enzimi dell’orletto a spazzola che sono le lattasi,saccarasi,maltasi

ecc).

Quindi la digestione avviene sia nel lume che sulla membrana(orletto a spazzola).

Quindi alla fine arrivo alla liberazione dei monosaccaridi: che sono esosi(glucosio,fruttosio,galattosio) e pentosi.

Glucosio e galattosio(esosi) sono assorbiti in modo diverso da fruttosio(esoso) e pentosio(pentoso):

glucosio e galattosio sono assorbiti con trasporto attivo secondario.

Page 28: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Slide assorbimento dei carboidrati

Lato luminale e interstiziale

Nel lume intestinale troviamo sodio ,glucosio, galattosio.

È il sodio che è trasportato con trasporto attivo primario

(ricorda che nel trasporto attivo secondario,una delle 2

sostanze usa un trasporto attivo primario): troviamo infatti la

pompa sodio potassi atpasi(abbassa la concentrazione di sodio

nella cellula perchè lo butta fuori dalla cellula,nell’interstizio)

in questo modo il gradiente di concentrazione fa entrare il

sodio all’interno dal lume nella cellula,usando il

SGLT1(trasportatore) che trasporta sodio e

glucosio/galattosio(sfruttando dunque il sodio per entrare nella

cellula).

SGLT2 si trova invece nel tubulo contorto prossimale del rene:

usa gli stessi meccanismi con diffusione facilitata accoppiata al

sodio.

Glucosio e galattosio entrati nella cellula,escono dalla cellula

con un GLUT2.

Glucosio e galattosio usano dunque diffusione facilitata per

uscire: perché usano trasportatore, e vanno secondo gradiente

(infatti sono più concentrati nella cellula che nel’interstizio).

Il fruttosio usa un meccanismo diverso:

• entra con GLUT5(forse anche GLUT2 usa,sono

ipotesi);

• esce con GLUT5(forse anche con GLUT2).

Fruttosio usa dunque una diffusione facilitata.

I pentosi sono assorbiti invece per diffusione semplice.

Se ho un deficit dell’enzima lattasi(comune nell’adulto) ho intolleranza al latte: di conseguenza il lattosio del latte

non viene digerito (il latte è formato anche da altri componenti oltre al lattosio): dunque se non è digerito non

può venir assorbito(il lattosio viene convertito in acido lattico);

l’acido lattico resta dunque nel lume ed esercita una p osmotica forte,che ostacola l’assorbimento di h2o nella

cellulah20 resta dunque nel lume causando quindi diarrea acida.

DIGESTIONE E ASSORBIMENTO DELLE PROTEINE

Nel tenue arrivano proteine:

• della dieta(sono quindi esogene)

• quelle presenti nei succhi digestivi(sono quindi endogene; i succhi contengono molte proteine);

• inoltre giungono anche proteine dallo sfaldamento delle cellule dell’intestino.

Sono più digeribili le proteine animali rispetto a quelle vegetali.

Nella saliva non abbiamo enzimi proteolitici.

La digestione delle proteine inizia nello stomaco: ad opera della pepsina che è un endopeptidasi,libera

polipeptidi

trasferiti poi nel duodeno(dove continua e si completa la digestione),dove vengono attaccati dalle proteasi

pancreatiche:

• alcune sono endopeptidasi: la chimotripsina e la trispina;

• altre sono esopeptidasi: le carbossipeptidasi e le amminopeptidasi, a seconda che attacchino all’estremità

ammino o carbossiterminale).

Nel duodeno quindi produco piccole catene peptidiche o singoli aa.

Queste piccole catene peptidiche sono ulteriormente attaccate dagli enzimi del succo enterico o dell’orletto a

spazzola dove troviamo dipeptidasi,carbossipeptidasi,amminopeptidasi di nuovo liberano singoli aa oppure di

o tri peptidi.

Singoli aa e di o tri peptidi vengono dunque assorbiti dagli enterociti.

Quindi la digestione nel duodeno può avvenire ricorda:

• digestione di membrana

• digestione intraluminale

• digestione intracellulare

I di e tri peptidi una volta negli enterociti,sono ulteriormente digeriti dagli enzimi all’interno degli

enterociti. (è la digestione intracellulare)

Page 29: APPARATO DIGERENTE - Altervista

-Gli zuccheri sono digeriti con:

• digestione intraluminale

• digestione di membrana

-Le proteine: usano tutti e 3 i meccanismi (intraluminale,di membrana,intracellulare).

MECCANSIMI DI ASSORBIMENTO DELLE PROTEINE

Avviene nel digiuno,un po’ nell’ileo.

Alcune proteine non digerite pox essere assorbite per pinocitosi: è rara e riguarda le proteine del latte; +

comune nel neonato, accade anche nell’adulto causando risposte allergiche.

I di tri peptidi usano entrano negli enterociti con

trasporto attivo secondario.

Entrano nella cellula associati con:

• sodio come prima nella fig 53.10: si usa la

pompa sodio-potassio atpasi e poi un

trasportatore in comune tra sodio ed aa.

• H+ consuma atp: perché l’entrata di H+ (dice

che non entra nei dettagli) è associata all’attività

della pompa sodio-potassio atpasi (che

consuma atp). Troviamo dunque H+ nel lume

intestinale: l’origine di questi H+ deriva da molte

fonti.

I di e tri peptidi nella cellula,sono dunque trasformati nei

singoli aa,e quindi ora devono uscire dalla cellula:

Come gli aa escono dalla cellula:

• escono con diffusione facilitata:

usano trasportatori: che sono specifici per aa

acidi,basici,neutri,prolina,idrossiprolina.

• Possono anche uscire per trasporto attivo

secondario Na+ dipendente.

DIGESTIONE E ASSORBIMENTO DEI LIPIDI

I lipidi + abbondanti nella dieta sono i trigliceridi; poi

abbiamo anche colesterolo ecc.

La digestione dei lipidi inizia dove c’è la lipasi,che

troviamo prima di tutto nella saliva: ma ha poca

importanza la lipasi salivare.

Nel succo gastrico troviamo anche una lipasi gastrica

(rivedi le differenze con quella pancreatica).

Il grosso della digestione dei lipidi avviene nel tenue:

dove troviamo lipasi,che agisce bene xk

troviamo bicarbonato,che rende il ph nel range di

funzionamento della lipasi.

Anche nella bile troviamo bicarbonato che contribuisce

dunque a rendere il ph basico.

Il ph del duodeno si approssima quindi a quello del

funzionamento della lipasi.

Page 30: APPARATO DIGERENTE - Altervista

La lipasi per agire però:

i grassi nel duodeno devono prima di tutto

essere emulsionati dai Sali biliari: significa

frammentare una grossa goccia lipidica in

piccole gocce lipidiche la lipasi agisce

meglio su gocce piccole,perché in questo

modo aumenta la superficie di attacco per la

lipasi (in caso di una grossa goccia,il tutto è

meno accessibile).

I Sali biliari hanno una parte idrofobica e una

idrofilica: le code idrofobiche sono rivolte

verso la goccia,le teste idrofiliche verso

l’acqua (esterno della goccia).

I sali biliari sono i sali dell’acido colico e

chenodesossicolico che sono derivati

del colesterolo.

I Sali biliari sono comunque disposti intorno

alla goccia e quindi la schermano; dunque

interviene anche la colipasi,per favorire

l’attacco della lipasi.

La lipasi digerisce i trigliceridi,staccandoli in

posizione 1 e 3 e liberando dunque un 2-monogliceride.

Troviamo anche le fosfolipasi che attaccano i fosfolipidi.

Le esterasi che liberano il colesterolo dal colesterolo estere (estere del colesterolo si forma per reazione del

gruppo ossidrile del colesterolo con un acido carbossilico=es catena di acidi grassi; rende il colesterolo

completamente apolare).

Alla fine ho quindi prodotto ‘ i prodotti d digestione

lipidica’:

• a grassi,

• colesterolo libero (vitamine liposulibili, Sali

biliari)

• monogliceridi.

Questi prodotti non riuscirebbero ad essere

assorbiti:perché non sono solubili in H2O.

La parete degli enterociti è rivestita di H2O dal

cosidetto ‘strato acquoso stazionario’: che non si

mescola col contenuto intestinale(si dice infatti

stazionario): dunque i grassi non riescono a giungere a

contatto con l’enterocita perché non sono solubili nello

strato acquoso stazionario.

Dunque i Sali biliari formano delle micelle : grossi

aggregati costituiti da tutti i prodotti di digestione

lipidica(a grassi,monogliceridi,colesterolo libero,Sali

biliari)questo permette ai prodotti della digestione lipidica (soprattutto gli a grassi a catena lunga) di

attraversare lo strato acquoso permettendo loro poi di entrare nella cellula,passando attraverso l’orletto a

spazzona, con diffusione semplice(l’a. grasso attraversa la m plasmatica idrofobica) o facilitata

(probabilmente lo usa il colesterolo) [penso che questi prodotti di digestione lipidica escano dalla micella per

entrare nella cellula)l’assorbimento dei grassi avviene dunque per meccanismo passivo.

I Sali biliari non entrano nell’enterocita.

Insieme ai grassi entrano le vitamine liposolubili: A,D,E,Kche sono assorbite dunque insieme ai grassi.

Non fare confusione tra azione emulsionante e formazione delle micelle:

le micelle si formano dopo l’azione emulsionante,e contengono i prodotti di digestione lipidica(che si hanno dopo

l’azione emulsionante dei Sali biliari che permette la digestione dei lipidi da parte delle lipasi, ed ottengo

dunque i prodotti di digestione lipidica).

Page 31: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Una volta all’interno della cellula:

nel citosol,che è idrofilico,i prodotti della digestione dei lipidi sono veicolati da FABP,SCP1,SCP2:

sono specifiche proteine di trasporto, che veicolano (perché nel citosol troviamo H2O,e sono sempre

idrofobici!quindi non possono viaggiare da soli in H2O) i prodotti di digestione lipidica nel citosol dell’enterocita

fino al RE sempre nell’enterocita:

• perché nel RE abbiamo la formazione dei pre-chilomicroni: i prodotti della digestione lipidica vengono

utilizzati per riformare: colesterolo esterificato,trigliceridi ,fosfolipidi ecc.

• nel Golgi poi abbiamo la formazione dei chilomicroni (sono le apolipoproteine più abbondanti prodotte dal

tenue; nei periodi interprandiali produce anche VLDL): i lipidi neosintetizzati(colesterolo

esterificato,trigliceridi ecc) sono impacchettati nei chilomicroni.

I chilomicroni hanno bassa densità: sono formati da colesterolo,trigliceridi, fosfolipidi,una quota proteica bassa

rappresentata dalle apolipoproteine di tipo A.

La densità delle apolipoproteine si basa sulla quantità di proteine:

• chilomicroni sono le apolipoproteine con densità – alta (hanno bassissima densità)

• LDL

• VLDL

• HDLdensità + alta=è l’apolipoproteina col contenuto proteico maggiore.

Le apolipoproteine si possono dividere con una corsa elettroforetica:

• i chilomicroni non corrono perché hanno - densità

• Le HDL sono quelle che corrono di più perché hanno + proteine (penso perché presentano le cariche

elettriche)

Quindi ottengo una stratificazione delle apolipoproteine in base alla loro densità.

I chilomicroni sono riversati nel circolo linfatico: vaso chilifero fino alla vena succlavia.

Un malassorbimento dei lipidi lo posso avere nei pazienti con problemi pancreatici,ed epatici.

Problemi epatici: perché per digerire i grassi ho bisogno sia della bile(fegato),non ci devono essere ostacoli lungo

il flusso della bile(che si hanno es in presenza di calcoli,oppure un tumore della testa del pancreas che comprime

le vie biliari);

problemi pancreatici: insufficienza del pancreas che non produce enzimi per la digestione dei grassi.

Oltre a non digerire e a non assorbire i grassi,avrò anche un non assorbimento delle vitamine liposolubili(perché

ricorda che vengono assorbite insieme ai lipidi): quindi il paziente ha carenza di vitamine liposolubili(sono

conseguenze gravi perché queste vitamine sono impo; es la K serve per la coagulazione quindi avrà facilmente

emorragie; carenza di D porta a problemi nell’assorbimento del calcio).

ASSORBIMENTO DI ACQUA ELETTROLITI E VITAMINE

Al tenue arrivano,nelLe 24 h, tutta la acqua delle secrezioni:

• 1 L e mezzo di saliva

• 2-3 L di succo gastrico;idem per il succo pancreatico pancreas;

• 1-2 L di succo enterico; + acqua degli alimenti

In tot arrivano circa 9 L di H2O nell’intestino ne eliminiamo l’1%(150 ml); il 99% è assorbito.

È nel tenue,soprattutto nel diguno,che si assorbe H2O.

Anche il crasso assorbe H2O: la sua funzione + impo è infatti assorbire acqua ed elettroliti.

H2O si muove sempre lungo un gradiente osmotico= diffusione semplice: quindi H2O passa per meccanismo

passivo.

Viene assorbita(quindi entra nell’enterocita) perché la p osmotica nel lume è maggiore che nell’interstizio.

H2O passa sia con meccanismo paracellulare che transcellulare(nel transcellulare usa le acquaporine).

Per forze di starling si indica il passaggio di H2O per gradiente osmotico.

Il gradiente osmotico è creato dagli ioni,sopratutto dal sodio: quindi dobbiamo parlare dei movimenti degli

ioni.

Tuti questi movimenti ionici sono resi possibili dalla presenza della pompa sodio-potassio atpasi nel

lato basolaterale.

Page 32: APPARATO DIGERENTE - Altervista

NEL DIGIUNO

Il sodio viene assorbito sopratutto nel digiuno (solo circa 0,02 g sono persi con le feci).

In 2 modi:

• Può essere assorbito usando un trasporto attivo secondario con zuccheri ed aa (vista prima).

• Oppure entrare con antiporto Na+/H+:

H+ nel lume intestinale si lega al bicarbonato formando acido carbonico che forma poi CO2 ed H2O

dunque il bicarbonato scompare dal lume intestinale; la CO2 formata che è assorbita dal sangue; quindi

è un meccanismo di assorbimento del bicarbonatoa(presente nel lume,che deriva da bile e succhi

pancreatici) nel digiuno.

La CO2 poi entra nel sangue (i gas diffondono facilmente,sono solubili).

L’ingresso di sodio nella cellula è accompagnato dall’ingresso di cloro:

perché il che sodio entra nella cellula crea un gradiente elettrico(nella cellula sono maggiori le cariche pos) e

chimico(=il sodio diventa + concentrato nella cellula)il cloro segue il gradiente elettrico pos (il cloro è neg);

entra via paracellulare.

H2O segue l’ingresso di sodio e cloro dunque nel lume K+ si concentra: dunque potassio viene assorbito per

via paracellulare, e passa secondo il suo gradiente di concentrazione.

NELL’ILEO

Troviamo gli stessi 3 sistemi del digiuno.

Nell’ileo troviamo in più:

antiporto bicarbonato/cloro: bicarbonato secreto nel lume, e cloro entra nella cellula (nel digiuno bicarbonato

invece era assorbito).

Qui il potassio può essere sia assorbito che secreto sempre per via paracellulare (nel digiuno veniva solo

assorbito)

• Digiuno: potassio può solo entrare

• Ileo: potassio può entrare od uscire sempre per via paracellulare.

Page 33: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Cloro può anche essere secreto dal tenue col canale CFTR

(l’abbiamo visto nel pancreas,nel lato luminale,implicato nella fibrosi

cistica).

CFTR lo troviamo anche nel tenue nel lato apicale: questo canale è

attivato da cAMP ;

cAMP è attivato es in una condizione patologica dal coleracolera

attiva AC,che quindi produce cAMP il cloro uscendo trascina anche

sodio(penso per gradiente elettrico): alla fine quindi nel lume

abbiamo tanto HCl e acqua significa che H2O viene viene secreta

invece che essere assorbita causa diarrea.

7 MARZO SECONDA PARTE

ASSORBIMENTO DEL CALCIO

Viene assorbito il 20% del calcio

introdotto con la dieta.

Viene assorbito lungo tutto il tenue con

2 meccanismi:

• Attivo nel digiuno: con

processo attivo transcellulare.

• Passivo lungo tutto il tenue:

quindi passa lungo gradiente di

concentrazione,secondo un

trasporto passivo

paracellulare.

Il calcio usa trasportatori: usa una via transcellulare. Entra con diffusione facilitata.

Il calcio entra con 2 vie:

• usando IMCal è un trasportatore presente sull’orletto a spazzola,che lo spinge all’interno della cellula.

• con CAT1 (detto anche TRPV6) è un canale ionico

Nel citosol è trasportato dalla calbindina:

(ricorda la calmodulina nella cellula muscolare liscia,anche questa lega il calcio)

Lo trasporta sul lato basolaterale qui il calcio può essere rilasciato fuori dalla cellula con:

• una pompa calcio atpasi

• con scambiatore sodio/calcio.

Il sodio poi viene ripompato fuori dalla cellula dalla pompa sodio-potassio atpasi.

Quindi comunque l’assorbimento del calcio prevede un consumo di atp;meccanismo attivo transcellulare.

L’entità dell’assrobimento del calcio è sempre uguale?

No! Dipende dal fabbisogno dell’organismo: se ne ho più bisogno, ne assorbo di più

avviene con un aumento dell’attivazione della calcio atpasi, aumenta la sintesi di calbindina,aumenta

l’esposizione dei canali CAT1 e IMCAL.

Il fabbisogno aumenta durante gravidanza e allattamento.

Sensori fisiologici che l’organismo ha per la regolazione dell’assorbimento del calcio:

• l’assorbimento del calcio è stimolato dalla vitamina D (prodotta dal 7 deidrocolesterolo cutaneo ecc

ripassa biochimica 2) ;

alfa 1 idrossilasi renale (che attiva la vitamina D)è attivata da paratormone;

quindi in questo modo,il paratormone indirettamente aumenta l’assorbimento del calcio.

• La calcitonina invece ha azione ipocalcemizzante: agisce su osso,rene, poco sul digerente.

• L’assorbimento della vit D è facilitato anche dal lattosio,dai Sali biliari

• L’assorbimento è inibito dagli a.grassi

Page 34: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Quindi l’assorbimento del calcio è modulato dai valori di calcemia.

Nel plasma è tra 8-10 milligrammi per 100 ml un valore normale di calcemia.

Se la calcemia scende aumenta il rilascio di paratormone,vitamina D che stimolano l’assorbimento di calcio

nell’intestino tenue,facendo salire la calcemia.

Se la calcemia aumenta (calcitonina non agisce su digerente) verranno inibiti vitamina D,paratormone non

agendo più sul digerente,si ha un minore assorbimento del calcio. Min 9.28.

Questi ormoni agiscono anche sull’osso (quindi calcemia non è regolata solo nell’apparato digerente).

Perché la calcemia deve mantenersi entro gli 8-10 mi?

• Perché il calcio causa la la contrazione muscolare,

• è un secondo messaggero

• serve al rilascio dei neurotrasmettitori:l’aumento del calcio a livello delle sinapsi, causa il rilascio delle

vescicole contenenti neurotrasmettitore.

• Serve nella coagulazione: tutti gli enzimi della cascata della coagulazione funzionano grazie al calcio

(quindi se voglio impedire la coagulazione uso Sali che legano il calcio,non rendendolo più disponibile per

la coagulazione).

ASSORBIMENTO DEL FERRO

Nelle 24 h con la dieta introduciamo 20-30 mmg di ferro

di questi il 10% viene assorbito; quindi nelle 24 h ne assorbiamo 1-2 mg ed è uguale alla quantità che viene

persa,quello del Fe è quindi un circolo chiuso.

Fe negli alimenti è presente come:

• nel gruppo emeentra con diffusione facilitata nella cellula; nella cellula c’è eme ossigenasi che stacca il

ferro.

• in forma ionica presente in forma ferrica(Fe3+): fe3+ è poco assorbibile perché tende a precipitare nel

lume intestinale,è insolubile; bisogna ridurlo a fe2+ per essere assorbito:

➢ l’acidità del succo gastrico che lo trasforma da 3+ a 2+;

➢ nei microvilli troviamo anche una reduttasi che lo trasforma in fe2+.

Fe entra con DMT2(si chiama cosi perché lega anche altri cationi bivalenti): quindi entra con diffusione

facilitata.

Nella cellula:

fe può essere immagazzinato nella ferritina: è una proteina di deposito del ferro; la cellula intestinale può quindi

immagazzinare il fe in g di ferritina.

Oppure il fe viene trasportato sul lato basolaterale dalla proteina mobilferrina.

Giunti nel lato basolaterale, il Fe passa attraverso la ferroportina,e quindi ,dal citosol,si lega alla transferrina

del plasma(è prodotta dal fegato) che lo trasporta nel plasma:

trasferrina porta il fe al midollo osseo(usato per sintetizzare Hb) oppure lo porta al fegato,dove fe viene

contenuto nei granuli di emosiderina(altra proteina di deposito del fe).

Il fatto che fe vada verso ferritina o esca nel plasma: dipende dal fabbisogno;

• se fabbisogno è alto verrà tutto trasportato verso il sangue in questo si mantiene la sideremia costante

(50-150 microgrammi per 100 ml di sangue).

• se non serve è immagazzinato nelle riserve di Fe (presenti anche a livello intestinale)

Non si sa quale sia il meccanismo alla base della decisione del destino del fe.

Periodi di maggior fabbisogno di ferro: accrescimento,gravidanza, emorragie.

3 parametri si valutano per il ferro nel sangue.

• sideremia=concentrazione plasmatica di Fe normalmente è 50-150 microgrammi per 100 ml di

sangue

• Ferritina: deposito di fe

• Transferrina:fe che viene trasportato da transferrina

Se il fe scende,nei gr avviene meno sintesi di Hb;

i gr di un paziente anemico sono dunque piccoli e pallidi(xk c’è poca Hb) :

si parla di anemia microciclica ipocronica.

Numericamente i gr di un soggetto anemico sono di più! Perché il midollo osseo cerca di compensare la carenza

di Hb aumentando la produzione di gr,che saranno però microciclici e ipocronici.

Troviamo anche una concentrazione di reticolociti maggiore(sono i precursori) perché il midollo osseo sta

producendo tanti gr.

Una carenza di Hb si accompagna ad una ipossia di tipo anemico: midollo osseo sente ipossia,e quindi il midollo

aumenta la produzione di gr.

Page 35: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Abbiamo diversi tipi di ipossia:

• Ipossia anemicaqui la Po2 del sangue arterioso è normale; è Hb che è in numero ridotto(perché manca

il Fe); quindi qui non si ha iperventilazione perché i chemocettori periferici non sono stimolati ad

iperventilare.

• Ipossia stagnante

• Ipossia istotossica: causata da cianuro

• Ipossia ipossica: solo in questa si ha iperventilazione (nelle altre non si ha iperventilazione). È

caratterizzata da una riduzione della po2 nel sangue arterioso questo stimola i chemocettori periferici:

che causano iperventilaizone.

• L’anemia sideropenica: è dovuta ad emorragie ecc a microsanguinamenti anche non visibili; è la +

frequente.

• Numericamente i gr normalmente sono : 4-5 milioni

• I gb: 7 migliaia

• Piastrine: 200-300 mila

ASSORBIMENTO DELLA VITAMINA B12

L’assorbimento prevede il legame con 4 proteine diverse:

• proteina R salivare anche detta apoproteina

• fattore intrinseco di cassel

• complesso cubilina/megalina

• transcobalammina 2

Il fabbisogno giornaliero di vitamina B12 è di 1-2 µg;

si deposita nel fegato dove dunque abbiamo delle scorte di vitB12.

Il ferro lo introduciamo con gli alimenti:

1) Nello stomaco la vit. B12 si lega alla proteina R (non si lega al fattore intrinseco a causa del pH acido

dello stomaco);

2) nel duodeno le proteasi pancreatiche digeriscono la proteina R ; quindi la vit. B12 si lega al fattore

intrinseco.

3) Nell’ileo il complesso fattore intrinseco/vit. B12 si lega al complesso recettoriale cubilina-

megalina

Internalizzazione per endocitosi del complesso e sua scissione:

➢ con liberazione del complesso cubilina-megalina che ritorna in membrana

➢ e del complesso vit.B12-fattore intrinseco che vengono idrolizzati a livello dei lisosomi.

4) La vit.B12 viene trasportata fuori dalla cellula e si lega alla transcobalamina II che la trasporta in

circolo

La vitb12 centra con la sintesi del dna: quindi riguarda tutte le cellule in attiva replicazione tra cui gr.

Se manca vitb12 i gr hanno quindi difficoltà a maturare il dna:

sono grossi con nuclei grossi,sono immaturisi parla di anemia megaloblastica: perché sono grossi (diverso

dall’anemia microciclica).

Le cause dell’anemia megaloblastica: disordine alimentare che causa carenza di b12,dieta vegetariana,l’assenza

del fattore intrinseco di cassel(a causa di infiammazioni allo stomaco,peechè è lui che produce il fattore

intrinseco: es gastrite cronica),alcolisti(hanno danneggiamento della parete gastrica,poi mangiano poco di solito),

pazienti gastroresecati(non hanno tutto o parto dello stomaco,a causa di neoplasie; è lo stomaco che produce il

fattore intrinseco), problemi alla parete del tenue(se ho un infiammazione,es nell’ileo: avrò un deficit

dell’assorbimento della vitb12,perché è nell’ileo che viene assorbita).

Il fegato accumula molta B12:quindi per avere anemia megaloblastica è necessario avere un problema di lunga

data; le riserve bastano per mesi.

In assenza di FI l’assorbimento della vit. B12 per diffusione semplice= 1-2% della quota ingerita.

ASSORBIMENTO DELLE VITAMINE

• Le liposolubili sono assorbite coi grassi(attraverso le micelle)

• Le idrosolubili sono assorbite con H2O

La vitamina C è assorbita per trasporto attivo secondario Na+ dipendente.

Page 36: APPARATO DIGERENTE - Altervista

INTESTINO CRASSO Funzione: assorbe H2O in modo passivo (ne

assorbe 300-1400 ml al giorno) che

consegue all’assorbimento di elettroliti.

Elettroliti:

• che assorbe; Na+ e Cl-

• che secerne: K+(la sua secrezione

può avvenire in maniera attiva o

passiva) e HCO3-

Se ho diarrea,dal punto di vista elettrolitico

,un esame del sangue rileva una carenza di

potassio(ipocaliemia), una carenza di

bicarbonato,da cui deriva un acidosi

metabolica.

L’ipocaliemia è grave perché il potassio è

coinvolto nella conduzione nervosacausa

stanchezza,crampi,perché è utilizzato nella

contrazione muscolare e nell’attività cardiaca.

• In presenza di vomito:

il ph del sangue è basicoquindi avrà

alcalosi metabolica.

• Con diarrea ho acidosi metabolica.

Il crasso, oltre a riassorbire H2O ed

elettroliti,possiede la flora batterica

intestinale(definita come microbioma

intestinale):

• degrada la birilubina (trasformandola

in stercobirinogeno)

• trasforma i Sali biliari da primari

a secondari

• sintetizza vitamine del gruppo B e del

gruppo K; min 46

• scinde l’urea in ammoniaca ed

assorbe l’ammoniaca

• effettua azioni fermentative(sulla cellulosa) e putrefattive(aa,proteine indigerite,reazioni di

deaminazione,decarbossilazione) con i residui di cibo che arrivano dal crasso.

Nel crasso ci sono cellule caliciformi mucipare che producono il muco.

Stanno facendo studi con bambini obesi e ipertesi(hanno alti valori di colesterolo),a cui hanno dato fermenti

lattici:per vedere se questi fermenti possono migliorare la loro sindrome metabolica.

Vitamina D: importanti funzioni antinfiammatorie,implicate nella sindrome metabolica; quindi si somministra

sempre per vedere se migliora la sindrome metabolica.

Sono reazioni reversibili.

LA CIRCOLAZIONE INTESTINALE

• Da a. mesenterica superiore che si sfiocca nelle arteriole di terzo e quarto ordine che si

approfondano nella muscolatura del tenue,fino a formare le arteriole dei villi intestinali.

• Nei villi il flusso arterioso e venoso hanno direzione opposta: possibile scambio per controcorrente.

• Flusso ematico a riposo (cioè nell’intervallo tra i pasti):

➢ 30-40 ml/min /100 g tessuto (nel tenue) il flusso nel tenue è maggiore perché il tenue è

implicato nell’assorbimento.

➢ 15-25 ml/min /100 g tessuto (nel colon)

• Durante la digestione il flusso arriva a = 45-70 ml/min/ 100 g tessuto.

Nella mucosa del tenue si può arrivare a 300-400 ml/min 100 g;

questo aumento del flusso ematico durante la digestione è detto iperemia funzionale.

• La perfusione della mucosa è maggiore di quella del muscolo liscio

I meccanismi di regolazione del flusso ematico intestinale:

sono gli stessi che regolano il flusso ematico coronarico,muscolare,renale; poi magari alcuni meccanismi

prevalgono rispetto ad altri.

Page 37: APPARATO DIGERENTE - Altervista

In generale i meccanismi di regolazione sono:

• metabolico

• nervoso

• miogeno

• elastico

• ormonale

il flusso ematico si autoregola: al variare della p arteriosa il flusso ematico intestinale resta costante (come in

quello coronarico).

➢ Il flusso aumenta fino a a valori di pressione arteriosa di 30 mmHg;

➢ da 30 a 120 resta costante grazie al meccanismo di autoregolazione;

➢ sopra i 120 aumenta di nuovo

metti il grafico

Questa autoregolazione funziona con 3 meccanismi:

Regolazione miogena(=origina dalle cellule muscolari lisce):

se la p aumenta da 30 a 120,le fibre si contraggono,e dunque il flusso non cambia; la p tende ad aumentare il

flusso,ma loro contraendosi lo tengono costante.

Se la p scende da 120 a 30: le fibre muscolari di dilatano e dunque il flusso ancora resta costante.

Regolazione metabolica: il flusso ematico resta costante perché vengono rilasciate

sostanze(K+,osmolarità,adenosina) che contraggono/rilasciano la muscolatura liscia tenendo costante il flusso

ematico (sempre tra 30 e 120 mmHG).

Regolazione nervosa:

il vago non innerva i vasi,ad eccezione delle coronarie.

ORTOSIMPATICO

I vasi (di resistenza) del tenue sono innervati dall’orto;

orto si attiva nelle situazioni di emergenza,emorragie,esercizio fisico.

Orto agisce nel tenue con i recettori alfa adrenergici e beta2 (soprattutto gli alfa),causando vasocostrizione

permettendo la mobilitazione del sangue verso cuore e cervello.

-La distensione dei visceri cavi causa vasocostrizione: coronarica e mesenterica significa che la distensione ha

attivato l’orto;

I recettori dell’ortosimpatico sono:

➢ Alfa: causano vasocostrizione

➢ Beta: vasodilatazione

L’effetto finale è di vasocostrizione,visto che gli alfa prevalgono sui beta2.

PARASIMPATICO

cioè il vago.

Non innerva i vasi ma innerva le cellule muscolari lisce, e i plessi della parete del tenue.

Il vago quindi può causare vasodilatazione nel circolo intestinale:

• stimolando i plessi che a loro volta rilasciano fattori come serotonina ad azione vasodilatante.

• Vago stimola anche le APUD a rilasciare fattori vasodilatanti.

Il para ha un ruolo nell’iperemia funzionale che si osserva durante la digestione.

Regolazione ormonale e umorale:

ha un ruolo nell’insorgenza dell’iperemia funzionale che si osserva durante la digestione liberazione di ormoni o

fattori umorali da cellule endocrine:

Gastrina, secretina, CCK, serotonina, sost.P, bradichinina, PG e VIP

Sono ormoni gastrointestinali; e tutti gli ormoni gastrointestinali causano vasodilatazione

Anche ruolo di NO.

Effetto di ormoni circolanti (ricorda che anche ormoni non gastrointestinali possono agire a livello del circolo

mesenterico): 17 beta estradiolo, progesterone, testosterone, insulina, DHEA

8 MARZO

Page 38: APPARATO DIGERENTE - Altervista

IL FEGATO È la ghiandola più grande dell’organismo.

Il fegato è formato dagli epatociti, disposti in unità esagonali dette lobuli epatici.

Un lobulo è costituito da lamine di epatociti: agli apici dell’esagono c’è la triade portale: formata da un ramo

dell’arteria epatica,ramo della vena porta,dotto biliare.

Al centro del lobulo abbiamo la vena centrolobulare che drena nelle vene epatiche che drenano nella vena cava

inferiore.

Il lobulo epatico non è l’unità fondamentale del fegato,ma è l’acino epatico:

L’acino epatico è l’unità del parenchima epatico irrorato da un ramo terminale dell’arteria epatica, e da un ramo

terminale della vena porta e che drena nella vena centrolobulare.

Un acino epatico è una sezione di forma ovalare di parenchima, il cui asse maggiore congiunge due vene

centrolobulari e il minore approssimativamente un lato dell'esagono costituito dal lobulo epatico.

L’acino si divide in 3 zone,a seconda della distanza-vicinanza della zona alla triade portale:

• La 1 è la + vicina alla triade: è quella che riceve il sangue più ricco di ossigeno quindi è la zona

impegnata nei processi di sintesi.

• La 2: intermedia

• La 3:è la più lontana dalla triade (quindi è più vicina alla vena centrale). E’ + impegnata nella glicolisi,

trasformazione dei farmaci(xenobiotici),nel metabolismo lipidico.

I 2 vasi: vena porta e arteria epatica mescolano il loro sangue all’interno dei sinusoidi:

sono dei capillari con grosse fenestrature che lasciano passare anche proteine (quelli renali e sistemici invece non

lasciano passare proteine).

• Il sangue ha direzione dalla periferia verso il centro:è dunque centripeta.

• La bile prodotta dagli epatociti,si riversa nei duttuli biliari di calibro via via maggior e a direzione

centrifuga,verso la periferia del lobulo.

Oltre agli epatociti,troviamo anche altri tipi cellulari nel fegato:

• le cellule di kupfer nei sinusoidi, nello spazio di disse: che si trova tra i sinusoidi e gli epatociti.

Le kupfer hanno attività macrofagica: riescono ad allontanare circa il 99% dei batteri provenienti dalla

vena porta(porta il sangue dall’apparato digerente; col cavo orale introduciamo molti batteri), in

particolare batteri della flora del colon.

• Cellule di ito dette anche cellule stellate: si trovano sempre nello spazio di disse.

➢ Immagazzinano vitamine

➢ Hanno un ruolo nel metabolismo lipidico.

➢ In caso di fibrosi epatica: si possono trasformare in senso miofibroblastico dunque depongono

fibre collagene a formare cirrosi epatica.

Il fegato ha una grande capacità di rigenerazione.

Le cellule epatiche costituiscono circa il 60% del fegato ed hanno una vita di circa 150 giorni. L’epatocita

presenta tre superfici:

• una in rapporto con i sinusoidi e gli spazi del Disse (che sono gli spazi tra cellule dei sinusoidi ed epatociti

dove sono presenti le cellule stellate),

• la seconda in rapporto con i canalicoli biliari

• e la terza in contatto con le membrane di epatociti adiacenti.

Page 39: APPARATO DIGERENTE - Altervista

I VASI DEL FEGATO

Il sangue arriva da arteria epatica e vena

porta.

• La vena porta trasporta il 80% del

sangue che giunge al fegato;

• L’arteria epatica trasporta il 20%.

Il fegato contiene circa mezzo L di sangue:

fegato è dunque una riserva di sangue;

è spremuto durante esercizio fisicoper via

nervosa,grazie all’orto che si attiva durante

l’esercizio fisico: determina vasocostrizione

dell’arteria epatica e vena porta spingendo il

sangue per riversarlo nel cuore e muscolo

scheletrico che hanno + bisogno di sangue

durante l’esercizio.

• Nel sangue venoso misto abbiamo

15% di O2 (15 ml su 100 ml di

sangue).

• Nella vena porta(formata da vena

mesenterica superiore ecc) il contenuto di O2 è il 18% (significa che su 100 ml di sangue,18 sono di

ossigeno)

Perché la vena porta contiene sangue venoso con un contenuto di ossigeno maggiore rispetto ai comuni

vasi venosi?

Perché trasporta il sangue proveniente da milza e intestinoche è + ricco di O2 perché intestino e milza

hanno un consumo di O2 + basso rispetto ai tessuti periferici.

Nell’arteria epatica la concentrazione di O2 è sempre uguale a quella arteriosa sistemica: il 20%.

Il flusso ematico tot del fegato è di 100-130 ml al min per 100 g di tessuto =è molto vascolarizzato.

REGOLAZIONE DEL FLUSSO EMATICO EPATICO

Fattore nervoso:

ortoagisce su sia arteria epatica che vena porta,con effetto vasocostrittore.

Nell’arteria epatica abbiamo anche una regolazione miogena(è dunque un autoregolazione) e metabolica (come

nell’intestino).

La vena porta ha solo una regolazione orto con effetto vasocostrittore(quello detto su).

Esiste una regolazione tra il flusso portale e nella vena epatica: quando aumenta il flusso in un distretto,si riduce

quello dell’altro;non si sa bene la causa,un ipotesi è il rilascio di adenosina.

LA PRESSIONE

• Arteria epatica origina da aorta,e dunque ha la sua stessa pressione: p= 80-100 mmHg

• vena porta ha una p che non supera i 10-12 mmHg

• Nei sinusoidi p=2-5 mmHg

• nelle vene epatiche è 0 o addirittura negativa: xk tutte le strutture del mediastino risentono della

negatività del cavo pleurico.

Grazie a questo gradiente il sangue fluisce verso vena centrolobulare e poi verso le vene epatiche(chiamate

anche vene sovraepatiche).

In condizioni patologiche è + alterato il flusso che deriva dell’arteria epatica o dalla vena porta?

E’ più facile avere un’alterazione del flusso che si ha a monte della vena porta,perchè ha una p + bassa

dell’arteria epatica:

quindi se comprimo i vasi,è + facile che superi il valore di pressione della vena porta; l’arteria epatica ha una

pressione elevata,quindi è più difficile che io arrivi a superare il suo valore di pressione.

Le pressioni nei vasi esercitano delle resistenze al passaggio del sangue;

es nella cirrosi epatica: i sinusoidi sono circondati da tessuto fibroso che esercita una pressione maggiore sui

sinusoidi= gli epatociti esercitano una resistenza maggiore sui sinusoidi.

Page 40: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Ipertensione portale: è causata dall’aumento della p nella vena porta,a causa di:

• patologie del parenchima epatico come la cirrosi epatica che aumenta le resistenze esercitate sui vasi

(quindi si agisce all’esterno dei vasi)

• una causa che agisce a valle del fegato: quindi che riguarda le vene epatiche, o nella vena cava inferiore,

o nell’atrio dx (le vene epatiche sboccano nella vena cava inferiore che sbocca nell’atrio dx);quindi un

problema del cuore,aumenta la pressione nelle vene cave,che aumenta la pressione nelle vene

epatiche,che aumenta la pressione nei sinusoidi,che aumenta la pressione nella vena porta. Questo

problema cardiaco può essere causato da una stenosi della tricuspide: la valvola si chiude e non si

apre,dunque il sangue non passa nel ventricolo dx,dunque il sangue ristagna aumentando la pressione a

monte.

Quindi problemi cardiaci possono avere gravi conseguenze sul fegato,per problemi emodinamici.Oltre ad

avere ipertensione portale,il fegato soffre,si congestiona,si arriva alla necrosi cellulare epatica.

• Trombosi delle vene epatiche: soprattutto nelle donne che assumo progestinici ed estrogeni. Anche

questa causa ipertensione portale, ed è una causa che agisce a valle della vena porta.

Notare come la cirrosi epatica è una causa che origina all’interno del fegato; il resto è causato da eventi a valle-

monte del fegato.

In caso di ipertensione portale,può comparire anche ascite: formazione di liquido in cavità peritoneale.

Ascite si forma perché l’aumento di p fa si che i liquidi escano nello spazio di disse, e dopo di che giunge in cavità

peritoneale; la circolazione linfatica quando il liquido interstiziale è poco lo drena,in questo caso supera la

capacità di drenaggio e dunque compare l’ascite.

Si avrà una dilatazione dei vasi a monte rispetto alla vena porta: mesenterica e lienale,vene esofagee;

comparsa di varici esofagee(le vene esofagee dall’esofago drenano nella vena porta) che si possono rompere e

dare sanguinamenti gravi,fino anche alla morte.

Quindi bisogna conoscere i valori di p della vena porta,e l’anatomia. Questa è una parentesi che ci ha fatto.

FUNZIONI DEL FEGATO

• Il fegato ha funzioni metaboliche che riguardano tutti i componenti alimentari:

➢ zuccheri

➢ proteine

➢ lipidi

• deposita:

➢ glicogeno

➢ ferro (ferritina e granuli di emosiderina)

➢ rame

➢ vitamine A,D,B12,K

• coinvolto nella sintesi della vitamina D3

• detossificazione ed escrezione di xenobiotici:

FASE 1:reazioni di ossidazione (MAO, alcool deidrogenasi aldeide deidrogenasi ecc), riduzione, idrolisi.

FASE 2: coniugazione (con solfato, acetato, acido glucuronico ecc).

• funzione endocrina non impo ma c’è: produce EPO,IGF

• Durante la vita fetale ha attività emopoietica.

FUNZIONI METABOLICHE

Viene garantito il rifornimento di sostanze nutritizie a tutti gli organi.

Metabolismo dei carboidrati:

• avviene la gluconeogenesi: sintesi di glucosio a partire da precursori non glucidici(piruvato, lattato,aa).

• Avviene la glicolisi che è il suo contrario.

• Sintesi di glicogeno e lisi del glicogeno. Il glicogeno rappresenta il 10% del peso del fegato.

Questi processi sono regolati da insulina e glucagone.

E altri ormoni iperglicemizzanti: adrenalina,cortisolo,GH,ormoni tiroidei.

Insulina cosa fa: viene prodotta dopo un pasto quando aumenta la glicemia. ipoglicemizzante

Valori normali di glicemia sono 100 mg per 100 ml.

• Insulina nel fegato fa entrare il glucosio facendo esporre sulla membrana dell’epatocita il

GLUT2(trasportatore del glucosio): glucosio entra nell’epatocita per diffusione facilitata resa possibile

dal fatto che insulina attiva la glucochinasi: fosforila il glucosio in glucosio 6p,creando un gradiente di

conc per il glucosio(perché nella cellula ho glucosio 6p,non glucosio;quindi il glucosio è + conc all’esterno

della cellula).

• Insulina attiva glicolisi.

• Inibisce la gluconeogenesi perché inibisce la glucosio 6 fosfatasi.

• Attiva la glicogeno sintetasi e inibisce la glicogeno fosforilasi.

Page 41: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Glucosio nell’epatocita è indirizzato:

• verso glicolisi producendo ATP

• oppure la sintesi di glicogeno.

Dunque insulina deposita il glucosio della dieta sottoforma di glicogeno.

Dopo il pasto glucosio serve ai tessuti,ma serve anche che venga immagazzinato dal fegato.

Insulina agisce anche sui tessuti periferici:

• muscolo scheletricolo stimola a depositare glicogeno, attiva glicolisi

• tessuto adiposolo stimola ad usare il glucosio per produrre a.grassi accumulati sottoforma di trigliceridi.

Il glucagone cosa fa:fa l’opposto dell’insulina,dunque è iperglicemizzante.

Agisce soprattutto su fegato e tessuto adiposo (poco sul musc scheletrico).

Nel Fegato: attiva glicogenolisi e gluconeogenesi.

Glucagone è prodotto nell’intervallo tra i pasti,aumentando la glicemia.

Cortisolo: anche lui è iperglicemizzante,prodotto soprattutto durante il digiuno,agisce come glucagone.

GH: iperglicemizzante perché stimola gluconeogenesi.

Ormoni tiroidei: in particolare il T3 che è la forma attiva dell’ormone tiroideo.

Sono iperglicemizzanti perché:

non aumentano la gluconeogenesi, e neanche la glicogenolisi.

Aumentano l’assorbimento intestinale di glucosio!

Aumentano anche la glicolisi(che sarebbe un effetto ipoglicemizzante),ma soprattutto l’assorbimento quindi alla

fine aumentano la glicemia.

METABOLISMO PROTEICO

Il fegato sintetizza quasi tutte le proteine plasmatiche (6-8 g/100 ml):

la principale è l’albuminane produce 3 g in 24 h;rappresenta il 50% delle proteine totali nel sangue.

Albumina serve a :

• trasporta i grassi,ormoni tiroidei e stereoidei ,birilubina ecc.

• esercita la p oncotica: ha un valore di p= 25 mmHg (p osmotica è esercitata dai soluti ed è 300

milliosmoli;p oncotica è esercitata dalla proteine). Regola gli scambi idrici capillari.

Fegato produce anche:

• transferrina trasporta il fe

• alcuni fattori della coagulazione tra cui: fibrinogeno,protrombina, i fattori 7 9 19,la plasmina (degrada la

fibrina per rimuovere il tappo di fibrina).

• Prodotti della fase acuta dell’infiammazione: fattori del complemento ecc

• Proteine di trasporto degli ormoni steroidei: TBPA, TBC(tiroxin binding protein),

transportina(corticosteroidi) TVG, SHVG(ormoni sessuali).

CATABOLISMO PROTEINE:

avvengono reazioni di transamminazione,ad opera delle:

amminotransamminasi e aspartatotransamminasi (vengono dosate nel sangue).

Avviene il ciclo dell’urea:

ammoniaca trasformata in urea,che è meno tossica e solubile in h2o rispetto a ammoniaca, e quindi è elminabile

con le urine.

In caso di patologia,se ammoniaca non viene trasformata in urea, ammoniaca arriva al snc(attraversa la barriera

ematoencefalica): dove causa danni coma epatico perché l’accumulo di ammoniaca interferisce con il rilascio di

neurotrasmettitore.

Un danno epatico quindi causa problemi a:

• nella coagulazione(quindi il soggetto ha più facilmente emorragie)

• pressione oncotica(causa ascite,edema perchè p oncotica si riduce)

• ipertensione portale,

• problemi neurologici(coma,sonnolenza ecc a causa dell’accumulo di ammoniaca ecc).

Page 42: APPARATO DIGERENTE - Altervista

METABOLISMO LIPIDI

I lipidi arrivano al fegato:

• dall’intestino: a grassi ,trigliceridi ecc nei chilomicroni prodotti dagli enterociti arrivano al fegato e

cedono quello che contengono.

• dai tessuti: es dall’adiposo. Sono le HDL che trasportano il colesterolo dall’adiposo verso il fegato. (le LDL

trasportano invece dal fegato verso i tessuti).

Cosa fa il fegato coi grassi:

• li deposita sottoforma di trigliceridi: se sono in eccesso,si ha steatosi epatica (se vengono depositati un

po’ di trigliceridi è normale).

• oppure li trasforma in energia: a grassi subiscono beta ox.

• Oppure li usa per la sintesi delle lipoproteine: produce le VLDL,LDL che contengono

trigliceridi,coesterolo e + proteine rispetto ai chilomicroni(infatti hanno più densità).

CATABOLISMO DELLE LIPOPROTEINE:

fegato le cattura con recettori,tra cui apoB100 che internalizza le HDL.

Le HDL sono le buone: trasportano il colesterolo dai tessuti al fegato.

METABOLISMO DEL COLESTEROLO:

il fegato può: sintetizzarlo ex novo, depositarlo, impacchettarlo nelle lipoproteine, catabolizzarlo(si fa producendo

acidi biliari).

Il fegato ha dunque un ruolo fondamentale per il controllo della colesterolemia.

FUNZIONE DI DETOSSIFICAZIONE

Sintetizza la vit D3 perché avviene la idrossilazione in 25 (ripassa vit D idrossilazioni).

Anche in posizione 24,che però non è attivo.

Detossicazione dai xenobiotici:

sono sostanze estranee all’organismo come farmaci, additivi alimentari,alcol.

Elimina gli ormoni stereoidei: vengono trattati come xenobiotici.

Reazioni di fase 1: monoamminoossidasi(MAO: metabolizzano el catecolammine ,farmaci),

trasformano la sostanza in un composto un po + polare di quello di partenza,qundi + facilmente eliminato con

urine.

Possono esser seguite da reazioni di fase 2:

sono reazioni di coniugazione con acido solforico,acetato ecc lo trasformano in una sostanza + idrosolubile

quindi eliminabile con urine.

Es bilirubina subisce glucuronazione: dunque immessa nella bile,poiché è diventata idrosolubile.

• Gli ormoni stereoidei vengono idrossilati,solforati,glucuronati.

• Gli ormoni sessuali:corticolo,aldosterone

• Subisocno reazioni di fase 1 e può essere anche 2 per essere eliminati.

Chi ha danno al fegato:

non riesce a detossificare dal farmaco e quindi posso avere effetti collaterali.

Mi si possono accumulare ormoni sessuali perché non li elimina: es accumulo di estrogeni nell’uomo causa

comparsa di ginecomastia.

FUNZIONE ENDOCRINA:

• Fegato interviene nella sintesi della vitD3,

• produce IGF (insulin like growht factor): è un fattore attraverso cui il GH esplica alcuni dei suoi

effetti(quindi GH agisce direttamente lui,oppure agisce anche tramite IGF),che sono: effetti

sull’accrescimento osseo, sulla cartilagine,sulla sintesi proteica.

• nel neonato produce EPO(eritropoietina),che regola la sintesi degli gr; nell’adulto la produce il rene.

FUNZIONE EMOPOIETICA

soprattutto nella vita fetale.

FUNZIONE ESOCRINA

fegato è ghiandola endocrina perché produce IGF, e interviene nella sintesi della vit D.

E’ esocrina invece perché produce la bile formata da:

• acqua

• elettroliti

• colesterolo(non esterificato: è impo)

• fosfolipidi(in particolare lecitina)

• sali biliari primari

• pigmenti biliari.

Ne produce 500-800 ml al giorno.

Fegato produce acidi biliari primari che derivano da colesterolo. Min 1

Page 43: APPARATO DIGERENTE - Altervista

La bile prodotta dagli epatociti finisce nei dotti biliari dotto biliare comune coledoco duodeno nello sfintere

di oddi;

la bile viene accumulata nella cistifellea: cistifellea modifica la bile,ne può contenere fino a 60 ml;

la bile cistica,rispetto a quella epatica,è:

• +concentrata: perchp la cistifellea,della bile,assorbe Nacl,bicarbonato,h2oquindi la bile cistica(=quella

che si ha dopo l’azione della cistifellea)

• E + acida (perché riassorbe bicarbonato)

• inoltre cistifellea secerne muco quindi la bile cistica è + densa rispetto a quella epatica,dunque è + facile

avere la formazione di calcoli nella cistifellea,rispetto alle vie biliari intraepatiche.

La bile della cistifellea, viene riversata nel duodeno,durante la digestione,soprattutto durante la fase intestinale:

cioè quando arriva il chimo nel duodeno.

CCK (oltre a stimolare secrezione pancreatica di enzimi,inibire la secrezione gastrica)stimola anche la

contrazione della cistifellea e rilasciamento dello sfintere di oddi (forse lo fa anche la secretina).

La secrezione biliare può avvenire anche nelle altre fasi:

• quali cefalica il vago stimola contrazione della cistifellea e rilascio dello sfintere di oddi)

• e gastrica: la gastrina anche lei stimola la contrazione della cistifellea e il rilasciamento dello sfintere di

oddi.

La bile nel duodeno: emulsiona i grassi (insieme agli enzimi pancreatici).

Fino ad ora parlavo di sali biliari primari: i Sali biliari,dopo aver agito:

il 95% dei Sali biliari primari viene riassorbito nell’ileo con la circolazione enteroepatica: trasporta Sali biliari al

fegato giunti al fegato,stimolano il fegato a secernere (e non a sintetizzare) gli stessi Sali biliari, cosi vengono

riutilizzati di nuovo (in qst modo il fegato non deve risintetizzarli: si dice effetto coleretico,cioè stimolano la

secrezione degli stessi Sali biliari,è un sistema di risparmio;cosi fegato deve solo produrre la quantità di Sali

biliari che viene persa con le feci ,che ammonta a 0,5 g).

Dei Sali biliari primari:

• il 95% dei Sali biliari primari è assorbito dall’ileo

• il restante 5 %:

➢ una parte viene eliminata

➢ una parte viene trasformata in Sali biliari secondari per azione della flora batterica; di questi a

loro volta:

- il 95% viene riassorbito

- il 5% viene eliminato

FUNZIONI DEI SALI BILIARI

• Emulsione dei grassi

• Attivazione della lipasi pancreatica

• Formazione di micelle (dice che sono impo)

• Solubilizzazione del colesterolo nella bile: nella bile il colesterolo non è esterificato,dunque

tenderebbe a precipitare nell’ambiente acquoso; i sali biliari e fosfolipidi (soprattutto lecitina)

mantengono in soluzione il colesterolo.

Se la concentrazione di colesterolo è troppo grande rispetto alla concentrazione dei sali biliari e dei

fosfolipidi può precipitare e formare calcoli.

• Funzione coleretica (stimola la secrezione biliare da parte del fegato; anche il vago la stimola ed anche

la secretina).

PIGMENTI BILIARI

Derivano dalla birilubina.

La bilirubina circolante prodotta per l'80-90% dalla lisi dei globuli rossi nel reticolo endoteliali, giunge al fegato

legata all'albumina (non idrosolubile, birilubina indiretta)la capta grazie a dei recettori.

Le cellule epatiche provvedono a "catturarla" ed a renderla solubile legandola a sostanze particolari (acido

glucuronico e ione solfato; bilirubina diretta). Viene poi secreta nei canalicoli biliari e attraverso le vie biliari

extraepatiche, giunge nell’intestino dove, per azione della flora batterica, viene trasformata ed eliminata con le

feci come stercobilinogeno ed in parte riassorbita ed eliminata per via urinaria come urobilinogeno.

urobilina,a differenza dell’urobilinogeno,è colorata,perché viene a contatto con l’aria: urobilina dà il colore alle

urine.

Funzioni del fegato valutate in esami:

• transamminasi

• birilubina: si esamina sia quella diretta che indirettacosi capisco se il paziente ha problemi di

emolisi,disfunzione dei gr, calcoli ecc.

• se bilirubina aumenta,si accumula nella sclera e nella cute,colorandole di giallosi parla di ittero.

Page 44: APPARATO DIGERENTE - Altervista

ITTERO rivedi biochimica

• Ittero pre-epatico:

➢ è l’aumento di bilirubina non coniugata (indiretta),

➢ a causa di un’eccessiva produzione di bilirubina: si ha in caso di anemie emolitiche.

• Ittero post-epatico:

➢ È l’aumento di bilirubina coniugata (diretta)

➢ A causa di un ostruzione delle vie biliari (a causa del fatto che vengono compresse es tumore alla

testa del pancreas ecc.

• Epatiti virali: prevalentemente bilirubina coniugata, ma anche non coniugata

Digerente,endocrino,respiratorio farà ripasso su questi

PRINCIPALI FUNZIONI DEL FEGATO riassunto

• Deposito di glicogeno che può essere usato come sorgente di glucosio plasmatico

• Controllo dell’assorbimento del glucosio

• Sintesi di acidi grassi come forme di deposito di calorie in eccesso

• Metabolismo di acidi grassi a chetoni

• Deposito e metabolismo di vitamine

• Sintesi di proteine plasmatiche

• Detossificazione chimica di tossine chimiche prodotte endogenamente e somministrate esogenamente e

filtrazione meccanica di batteri

• Mantenimento del normale equilibrio idrosalino

• Secrezione della bile

10 marzo

Page 45: APPARATO DIGERENTE - Altervista

MOTILITA’ DELL’APPARATO DIGERENTE Nell’apparato digerente ci sono 2 tipi di muscolo liscio:

• Unitario

➢ Nell’apparato digerente abbiamo

muscolo liscio unitario.

➢ Nella 99% dell’organismo è unitario;

dunque lo troviamo anche in:

- vasi

- apparato respiratorio (negli

alveoli non c’è; hanno

muscolatura liscia:

trachea,bronchi,bronchioli)

• Multiunitario

➢ si trova nell’occhio.

➢ I muscoli lisci dell’occhio sono: sfintere

dell’iride e muscolo radiale

• Unitario:

Le cellule muscolari lisce sono unite da gap

junction: dunque basta che venga stimolata una

cellula, affinchè tutte le cellule della muscolatura

liscia vengano stimolate. Si chiama appunto

unitario perchè tutte le cellule si comportano

come se fossero un’unica grande cellula.

• Multiunitario:

nel caso dell’occhio invece le varie cellule sono

separate tra di loro: dunque per stimolare tutte

le cellule della muscolatura liscia

dell’occhio,dovrò stimolare singolarmente ogni

cellula.

Vantaggi e svantaggi unitario e multiunitario:

• Unitario:

la contrazione è coordinata,intensa perché tutte le cellule si comportano come un’unica grande cellula

dunque la forza di contrazione è forte. La controparte però è che questa contrazione non è fine.

• Multiunitario:

capita il contrario; i muscoli lisci dell’occhio si contraggono in modo fine perchè ogni cellula è stimolata

singolarmente,ma le contrazioni saranno meno intense.

Il muscolo scheletrico deve venir stimolato dagli alfa motoneuroni che liberano acetilcolina.

Perché la muscolatura liscia si contrae in modo autonomo?

Perché nel muscolo liscio troviamo un tipo di attività elettrica spontanea:

è detto ritmo elettrico basale (o detto attività elettrica di controllo); è la variazione spontanea del

potenziale di membrana a riposo che si a livello delle cellule muscolari lisce; dunque il suo potenziale di

membrana a riposo non è costante(il potenziale di membrana riposo è di 60 millivolt),ma oscilla

spontaneamente.

Chi causa questa oscillazione del potenziale di membrana a riposo delle cellule muscolari lisce?

Delle cellule definite pacemaker che sono le cellule interstiziali di Cajal,localizzate negli strati della

muscolatura liscia di tutto l’apparato digerente a partire dal tratto distale dello stomaco – fino all’intestino crasso

(quindi stomaco+ intestino tenue + intestino crasso).

Le pacemaker generano loro stesse le variazioni del potenziale di membrana a riposo delle cellule muscolari lisce;

queste cellule sono molto simili a quelle dei pacemaker cardiaci(nodo seno atriale, ,nodo atrio ventricolare ,fascio

di His).

Queste oscillazioni sono causate da movimenti ionici,degli ioni;

Nel cuore accade questo:

cellula del nodo del seno atriale : il potenziale di membrana a

riposo è di -60 mV,e non è stabile; perché ci sono dei canali che

sono permeabili sia al sodio che al potassio detti canali

funny; sono + permeabili però al sodio che al potassio,dunque

succede che GRAFICO:

il potenziale di membrana si sposta spontaneamente verso

valori + positivi (questa depolarizzazione spontanea si chiama

prepotenziale) cioè verso – 40 mv,a causa dei funny (penso

perché , a causa della pompa sodio-potassio,il sodio tende ad

entrare e il potassi ad uscire,a causa di gradienti di concentrazione;

Page 46: APPARATO DIGERENTE - Altervista

poiché è + permeabile al sodio,accade che entra più sodio,rispetto alla quantità di potassio che esce e dunque

all’interno della cellula il potenziale è più positivo rispetto alla ECM);

giunti ai - 40 si aprono i canali del calcio (che entra) depolarizzando la cellula (ulteriormente);

la ripolarizzazione poi è causata dall’apertura dei canali per K+ che dunque esce lungo gradiente.

Dunque alle oscillazioni contribuiscono: sodio,potassio,calcio.

Stessa cosa avviene nella cellula muscolare liscia:

giunti all’apertura dei canali per il calcio l’ingresso di calcio causa poi altri movimenti cationici (non è

andata nel dettaglio) che causano depolarizzazione e successiva ripolarizzazione= fa oscillare il

potenziale di membrana a riposo! (si parla di potenziale a onde lente causato da movimenti del calcio e di

altri cationi).

Attraverso le gap junctions,le cellule interstiziali di kajal trasmettono l’oscillazione del pot di m alle cellule

muscolari lisce causando questa oscillazione del pot di m.

Può capitare che questa oscillazione superi il valore soglia di -40 mv quindi partono potenziali di azione detti

anche potenziali a punta che dunque causano la contrazione della cellula muscolare liscia.

Nel grafico sotto è riportata la tensione muscolare:

maggiore è il numero dei potenziali d’azione (=il numero dei

potenziali d’azione al min è detta frequenza; quindi si può dire

‘maggiore è la frequenza dei potenziali d’azione’) = e maggiore è

la tensione muscolare.

Il numero dei pot d’azione dipende dall’entità del superamento del

valore soglia: + viene superato il valore soglia (cioè la curva si

porta più in alto nel grafico) maggiore è la frequenza dei

potenziali d’azione = maggiore è la forza di contrazione

muscolare.

• Ritmo elettrico di base: è l’oscillazione del potenziale di

membrana a riposo delle cellule muscolari lisce,causato

dalle cellule di kajal.

• Ritmo elettrico di risposta: avviene quando si superano

i -40 mv e dunque si scatena un potenziale d’azione.

La contrazione della muscolatura liscia è miogena: cioè è causata

dal fatto che il potenziale di membrana a riposo non è costante ma

oscilla,grazie alle celule di kajal.

Dunque per contrazione miogena si intende che è provocata

dalle cellule di kajal (attraverso il modo visto prima),e che

dunque è intrinseca della muscolatura liscia stessa.

Il ritmo elettrico basale ha una frequenza che varia a seconda

della zona:

• Nello stomaco ci sono 3 onde al min (=la frequenza è = 3)

• le onde aumentano nel duodeno fino a 16-18;

• nell’ileo si riducono ad 8

• 6 al min nel cieco

• 12 nel sigma

Dunque il numero di oscillazioni cambia lungo il digerente.

Page 47: APPARATO DIGERENTE - Altervista

Quali fattori influiscono sull’ampiezza delle oscillazioni nell’apparato digerente?

Possono essere + o – ampie,in relazione alla:

• Stimoli meccanici:

La presenza di contenuto alimentare nell’apparato digerente (sarà dunque il bolo nello stomaco,

e il chimo nel tenue) distende la sua paretedunque uno stimolo meccanico nel lume del digerente

aumenta l’ampiezza delle oscillazioni del potenziale di membrana a riposo,dunque rende + facile il

superamento del valore soglia e dunque la partenza dei potenziali d’azione.

• Fattori nervosi:

➢ Innervazione estrinseca: cioè il digerente è innervato dal sn autonomo(para + orto)

- Le fibre parasimpatiche: innervano i plessi del sistema nervoso enterico (SNE)

- Le fibre ortosimpatiche: innervano i plessi del SNE + cellule muscolari lisce + i

Vasi

Nell’apparato digerente:

- Il parasimpatico: aumenta la motilità e la secrezione; stimola il SNE

- Ortosimpatico: diminuisce la motilità e la secrezione; inibisce il SNE

➢ Innervazione intrinseca: è rappresentata

dai plessi del sistema nervoso enterico

- plesso di auerbach o

mioenterico(oierbach; si trova tra

la muscolatura longitudinale e la

circolareentrambi muscolo liscio

ovviamente)

agisce nel controllo del

movimento;

o neuroni inibitori del plesso

mioenterico riducono

l’ampiezza e la frequenza

delle oscillazioni;

o i neuroni eccitatori fanno il

contrario

- e plesso di meissner o

sottomucoso(si trova nella

sottomucosa)

agisce nel controllo della

secrezione,rilascio di ormoni ecc

Questi 2 plessi però sono innervati anche dal

sna(orto + para),quindi l’innervazione estrinseca

modula l’innervazione intrinseca.

• Fattori ormonali

- Il contenuto alimentare nel apparato digerente distende la sua parete questo causa un aumento

dell’ampiezza delle oscillazioni del potenziale di membrana a riposo con comparsa dei potenziali d’azione.

- Stessa cosa (dunque l’aumento della frequenza delle oscillazioni con conseguente avvio di un

potenziale d’azione) accade se stimolo il parasimpatico o se infondo acetilcolina(che è il neurotrasmettitore

delle fibre postgangliari del parasimpatico)

- Se invece stimolo l’ortosimpatico o se infondo la noradrenalina (che è il neurotrasmettitore delle fibre

postgangliari del ortosimpatico) accade il contrario: la frequenza delle oscillazioni si riduce,dunque la

soglia non viene superata ,e perciò non partono i potenziali d’azione.

PREGANGLIARE POSTGANGLIARE

ORTO PARA ORTO PARA

ACETILCOLINA NORADRENALINA (con eccezione delle ghiandole sudoripare che rimangono acetilcolinergiche)

ACETILCOLINA

Page 48: APPARATO DIGERENTE - Altervista

IL SISTEMA ORTOSIMPATICO

L’ortosimpatico origina dai segmenti toraco-lombari del midollo spinale:

• Ultimi segmenti toracici

• primi 2 segmenti lombari

in quale parte della sostanza grigia? Intermedio-laterale (detta iml)

in questi segmenti troviamo i neuroni pregangliari che fanno partire fibre nervose pregangliari, che giungono ai

gangli paravertebrali(quelli che riguardano l’apparato digerente sono: ganglio celiaco,mesenterico

sup,mesenterico inferiore) da qui partono fibre postgangliari che innervano l’apparato digerente.

Quindi nell’ortosimpatico:

• le fibre pregangliari sono corte

• le fibre postgangliari sono lunghe

Azioni generalizzate.

IL SISTEMA PARASIMPATICO

Distinguiamo 2 parasimpatici:

• Sacrale: nasce dai tratti S2-S4,anche qui le fibre pregangliari si protano nei gangli,che si trovano

vicino ai al viscere da questi partono le fibre postgangliari,che sono corte,perchè il ganglio si trova

vicino al viscere.

Il parasimpatico sacrale innerva dal colon trasverso in giù

• Cefalico: nasce dal tronco encefalico,dal nucleo motore dorsale del vago(detto anche ambiguo). Da

questo nucleo partono fibre pregangliari che finiscono nei gangli che si trovano vicino al viscere; da

questi gangli partono fibre postgangliari che innervano il viscere. Dunque anche nel parasimpatico

cefalico, le fibre pregangliari sono lunghe, e le postgangliari cortissime.

Il vago innerva tutto l’apparato digerente fino al colon trasverso

Quindi nel parasimpatico:

• Le fibre pregangliari sono lunghe

• Le fibre postgangliari sono corte

Azioni localizzate e più specifiche sui vari organi.

Quindi l’innervazione estrinseca modula

l’innervazione intrinseca.

Se tolgo l’innervazione estrinseca,comunque

un po’ di movimento nell’apparato digerente

c’è:

• perché l’innervazione intrinseca agisce

autonomamente

• l’innervazione estrinseca ha solo il compito

di modulare l’innervazione intrinseca

Page 49: APPARATO DIGERENTE - Altervista

I plessi sono un insieme di neuroni e fibre nervose.

Che neuroni troviamo nei plessi di auerbach e meissner:

• neuroni sensitivi che fungono da

recettore(stimolati dal contenuto

intestinale nel lume)

• agiscono su interneuroni sempre dei

plessi,che a loro volta agiscono su

• neuroni effettori(motori o secretori

ciascuno di questi può essere di tipo:

eccitatorio o inibitorio) regolano

l’attività contrattile della muscolatura

liscia (tono miogeno) e la secrezione

ghiandolare.

Dunque i plessi funzionano come un arco

riflesso nervoso nel digerente,che funziona

anche senza l’innervazione estrinseca ma può

venir influenzato dall’innervazione estrinseca.

TIPI DI MOVIMENTI DEL DIGERENTE Il movimento è correlato al tipo di funzione.

Ci sono 2 tipi di contrazioni: abbiamo contrazioni

• fasichesignifica che un po’ ci sono e un po’ no: sono o movimenti di segmentazione e i movimenti

peristaltici.

➢ Segmentazione:

- avviene nel tenue e nel crasso

- determina il rimescolamento del contenuto intestinale servono a risottoporre il chimo

all’attacco degli enzimi,per favorirne la digestione e l’assorbimento ; non causano progressione

del contenuto intestinale (come invece fa la peristalsi).

- Sono di origine miogena: dunque sono causati dall’oscillazione del potenziale di membrana a

riposo delle cellule muscolari lisce causato dalle cellule di Cajal. Dunque se anestetizzo i

plessi e il vago,i movimento di segmentazione ci sono sempre! perchè sono indipendenti

dall’innervazione estrinseca.

➢ Peristaltici:

- Determinano la progressione del contenuto intestinale

- origine mioenterica cioè origina dai plessi; dunque se voglio far scomparire i movimenti

peristaltici devo anestetizzare i plessi; se anestetizzo il vago non scompaiono ma si riducono

(perché i plessi funzionao autonomamente,rivedi prima arco riflesso).

• tonichela contrazione della muscolatura liscia è continua.

- Questo tipo di contrazioni si hanno a livelli degli sfinteri: UES,LES,sfintere di oddi,sfintere

pilorico,valvola ileocecale.

- Sono di origine miogena(rivedi su).

- Presente anche nella parte prossimale dello stomaco in questo caso ha un origine

mioenterica(origina soprattutto dal plesso di auerbach).

Qui c’è il lume col contenuto intestinale

Page 50: APPARATO DIGERENTE - Altervista

MOVIMENTI DELLO STOMACO Si distinguono 2 tipi di contrazioni:

• Toniche:

➢ interessano il fondo e il terzo prossimale dello stomaco

➢ queste zone sono anche dette serbatoio gastrico perché contengono il bolo alimentare

➢ origine mioenterica

• Fasiche:

➢ interessano l’antro pilorico(è la parte distale del corpo gastrico) e l’antro gastrico queste zono

sono chiamate pompa antrale.

➢ contribuiscono a frammentare il cibo e rimescolarlo col succo gastrico (quindi a completare la

digestione).

➢ Servono anche a svuotare lo stomaco( dunque a facilitare il passaggio all’interno del duodeno)

➢ Origine miogena

LE CONTRAZIONI TONICHE

Fondo e terzo prossimale dello stomaco: hanno il compito di riceve il bolo.

In assenza di bolo,il serbatoio gastrico è contratto tonicamente quando arriva il bolo,la muscolatura del

serbatoio gastrico si rilascia.

Questo rilasciamento avviene

progressivamente e ad opera di diversi

recettori:

1) Rilasciamento recettivo: il

serbatoio gastrico riduce le

contrazioni (essendo queste

contrazioni di origine

mioenterica,significa che

vengono inibiti i plessi) già

quando il bolo viene deglutito

riflesso innescato dalla

stimolazione di recettori del

faringe da parte del bolo.

2) Rilasciamento adattativo:

consegue alla distensione

delle pareti gastriche da

parte del bolo si innesca un

riflesso vago vagale che

agisce sui plessi attivando i

neuroni inibitori.

3) Rilasciamento a feedback:

indotto dalla presenza del

chimo nel tenue attiva un riflesso vago vagale che agisce sui plessi attivando neuroni inibitori, e

forse agisce anche tramite un meccansimo ormonale.

Dunque si ha un’inibizione progressiva delle contrazioni toniche del fondo e terzo prossimale dello stomaco; man

mano che il contenuto alimentare prosegue lungo il tratto digerente,attiva dunque questi riflessi che causano un

‘rilasciamento’ della contrazioni toniche.

Il rilasciamento della parete gastrica è sempre di natura nervosa riflessa (attraverso il vago vengono stimolati i

neuroni inibitori del sistema nervoso enterico).

Forse hanno un ruolo anche gli ormoni.

Tutto questo serve a far si che quando il volume dello stomaco aumenta perché arriva il bolo,la parete dello

stomaco si rilascia,cosi la pressione all’interno dello stomaco non aumenta troppo (perché il bolo aumenta la

pressione nello stomaco).

Page 51: APPARATO DIGERENTE - Altervista

CONTRAZIONI FASICHE

Iniziano dopo il pasto.

Insorgono nella parte dello stomaco che contiene le cellule interstiziali di Cajal: cominciano ad essere presenti dal

terzo distale dello stomaco(definita zona pacemaker) che fanno partire le contrazioni fasiche.

Causano l’insorgenza di 2 contrazioni ad anello:

(sono causate da un potenziale d’azione la cui origine è simile a quello del miocardio di lavoro.)

• La prima:è causata dalla fase di depolarizzazione

è una contrazione debole;

si propaga al piloro causandone l’apertura in questo modo

favorisce il passaggio di chimo liquido digerito nel duodeno.

• La seconda: causata dalla fase di plateaux del potenziale

d’azione

è una contrazione + forte:

si propaga al piloro causandone la chiusura (prima invece ne

aveva causato l’apertura) chiusura del piloro,cosi il chimo

non digerito ritorna nello stomaco si parla di retropulsione

a getto del chimo nello stomaco,cosi viene di nuovo

sottoposto a digestione nello stomaco.

Quindi il ruolo delle contrazioni fasiche è:

• Favorire il passaggio del chimo nel duodeno

• Risottoporre il chimo non digerito all’azione degli enzimi gastrici.

Perché la seconda onda di contrazione è + forte della prima?

Perché nella fase di plateaux entra il calcio nella cellula muscolare liscia ,che causa una contrazione + forte

rispetto alla fase di depolarizzazione.

Dunque le contrazioni fasiche hanno un origine miogena.

I plessi potranno modulare però la forza delle contrazioni fasiche lo fanno allungando la fase di plateau,quindi

entra + calcio e dunque aumenta la forza di contrazione).

- Il pot d’azione del miocardio di lavoro dura 300 millisecondi.

- Qui il potenziale d’azione dura 5 s:quindi è + lungo.

FATTORI CHE REGOLANO LA VELOCITA DI SVUOTAMENTO GASTRICO

• Volume del contenuto gastrico: + grande è il volume del contenuto gastrico e maggiore è la velocita di

svuotamento.

• La composizione del chimo:

➢ il ph del chimo un contenuto acido più acido passa più lentamente di un contenuto meno acido

ruolo della secretina.

➢ il tipo di alimenti che passano nel duodeno:

- i lipidi passano + lentamente in questo caso agisce CCK (rilasciata quando un chimo

ricco di acidi arriva nel duodeno).

- i glucidi + rapidamente;

- le proteine a metà

➢ l’osmolarità: un chimo ipertonico o ipotonico passa + rapidamente rispetto a un chimo isotonico

per un meccanismo nervoso e umorale

• Lo stato fisico del contenuto gastrico: un materiale liquido passa + rapidamente di materiale solido.

Tutto questo permette al duodeno di adeguarsi al chimo che arriva: se arriva chimo acido,il duodeno deve

proteggersi dall’arrivo di un chimo ancora + acido; se arriva un chimo pieno d grassi deve digerirlo prima che ne

arrivi altro…

Page 52: APPARATO DIGERENTE - Altervista

MOVIMENTI DELL’INTESTINO TENUE Si distinguono in:

• Interdigestivi tra i pasti

• Digestivi dopo che viene introdotto il contenuto alimentare

I MOVIMENTI INTERDIGESTIVI

I movimenti interdigestivi sono rappresentati dal complesso motorio migrante (MMC)

L’MMC è un’attività contrattile propulsiva che percorre l’intestino tenue a partire dallo stomaco distale dove è

rappresentata da intense contrazioni (si parla di contrazioni da fame) che si associano ad aumento del tono

del LES(=si chiude maggiormente).

L’MMC è formato da tre fasi che si susseguono e che migrano in senso aborale:

• fase i di ileo fisiologico (assenza di attività contrattile),

• fase ii di contrazioni irregolari

• e fase iii di contrazioni regolari.

Si ha la lenta migrazione delle fasi ii e iii in senso aborale(dalla bocca in giù).

Terminata la fase iii si riparte dalla fase i.

E’ caratterizzato da un fronte di attività che si propaga fino all’ileo.

• L’MMC determina lo spostamento del contenuto intestinale e

• ha origine mioenterica modulazione da parte di fattori nervosi ed ormonali, vedi motilina

Durata delle 3 fasi:

Un ciclo dura 90-100 min

Page 53: APPARATO DIGERENTE - Altervista

I MOVIMENTI DIGESTIVI

Sono i movimenti di:

• segmentazione

• peristaltici

➢ I movimenti digestivi insorgono dopo l’introduzione di cibo.

➢ Dunque dopo l’introduzione di cibo si interrompe il

complesso motorio migrante:

perché il vago inibisce i plessi; oppure perché si libera CCK e

gastrina.

I MOVIMENTI DI SEGMENTAZIONE:

• Sono piu’ frequenti nelle regioni prossimali del tenue.

• Origine miogena

Si dividono in :

a) Eccentrici

b) Concentrici

Eccentrici

• Dovuti alla contrazione dello strato muscolare longitudinale esterno , + comune nella parte prossimale

del duodeno.

• Sono solo duodenali,

• non sono propulsivi(cioè non aiutano il passaggio del contenuto alimentare lungo il tratto digerente),

ma di mescolamento.

• Non determinano aumento della pressione intraluminale

Concentrici

• Sono dovuti alla contrazione dello strato circolare della muscolatura liscia.

• Sono restringimenti anulari caratterizzati dalla contrazione di tratti contigui;

• sono presenti lungo tutto il tenue,

• non sono propulsivi, ma di mescolamento.

• Determinano aumento della pressione intraluminale

Quindi i movimenti di segmentazione, sia eccentrici che concentrici non determinano la progressione del

contenuto alimentare lungo il tratto digerente).

Page 54: APPARATO DIGERENTE - Altervista

I MOVIMENTI PERISTALTICI

• Sono onde di contrazione che si propagano

in senso cranio-caudale, precedute da

onde di rilasciamento o di dilatazione.

• Provocano aumento della pressione

intraluminale e progressione del contenuto.

• Velocità= 2 cm/sec

• Origine mioenterica: la presenza di

contenuto intestinale stimola i neuroni

sensoriali dei plessi che, attraverso

interneuroni, stimolano i motoneuroni

eccitatori e inibitori (con diversa attivazione

dei motoneuroni nel segmento recettivo e

propulsivo);

es per quanto riguarda la muscolatura circolare: i neuroni sensitivi

- valle inibiscono ne inibiscono i motoneuroni eccitatori e attivano quelli inibitori ;

- a monte invece fanno il contrario..

• I movimenti peristaltii sono mdulati da innervazione estrinseca: il vago stimola persitalsi; se taglio il vago

peristalsi diminuisce ma non si annullano.

Il senso di propagazione è determinato dalla legge dell’intestino di Bayliss:

la massa intestinale determina insorgenza della contrazione a monte e rilasciamento a valle

si parla di riflesso intestinale indotto dunque dalla massa intestinale.

Si identificano un segmento recettivo e un segmento propulsivo:

• Nel segmento propulsivo (il segmento a monte del contenuto intestinale)

accade il contrario

• Nel segmento recettivo (il segmento a valle rispetto al contenuto intestinale)

➢ la muscolatura liscia circolare si rilascia

➢ e quella longitudinale si contrae.

ALTRI FATTORI IMPLICATI NELLA REGOLAZIONE DELLA MOTILITA’

• il simpatico ha un effetto inibitorio

• il vago ha un effetto eccitatorio

• ormoni: serotoninaaumenta la sensibilità dei recettori

MOVIMENTI DEL CRASSO Il crasso si riempie 4 ore dopo il pasto grazie all’apertura della valvola ileo-cecale ad opera :

• del riflesso gastro-ileale : parte dalla stimolazione dei recettori dello stomaco da parte della

presenza del bolo attivano fibre afferenti vagali che fanno aprire la valvola ileocecale.

• e all’azione dei plessi

Anche qui abbiamo:

• peristalsi

• segmentazione

MOVIMENTI PERISTALTICI

• non propulsivi:

➢ contrazione della muscolatura liscia delle tenie

➢ rimescolano il contenuto (non fanno progredire il contenuto alimentare)

• propulsivi:

➢ costituiscono la peristalsi di massa (2-3 volte al giorno)dunque fanno progredire il contenuto

➢ Inizia nel cieco e si propaga in direzione aborale.

➢ I movimenti propulsivi sono causati dal:

- riflesso gastro-colico : parte dalla stimolazione dei recettori dello stomaco da parte

della presenza del bolo attivano una via vago-vagale che causa questi movimenti

propulsivi. MIN 1:06

- e da stimoli meccanici locali che stimolano i plessi mioenterici

Se taglio il vago,i movimenti del crasso sono ancora presenti (perché abbiamo anche l’azione

dei plessi) anche se con frequenza diversa.

MOVIMENTI DI SEGMENTAZIONE

Sono dati da variazioni ritmiche del tono della muscolatura liscia.

Servono per rimescolare il contenuto intestinale.

Page 55: APPARATO DIGERENTE - Altervista
Page 56: APPARATO DIGERENTE - Altervista
Page 57: APPARATO DIGERENTE - Altervista

FISIO:

date in più delgi orali,oltre a quelle già segnate,con salto d’appello

6 giugno -25 giugno

11 luglio-25 luglio

Tra giugno e settembre non c’è appello.