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20/03/2011
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Antonio GianfeliciIstituto di Medicina e Scienza dello Sport “A. Venerando”- C.O.N.I. - Roma
CORSO NAZIONALEPER MAESTRI
dalla bioenergeticaal campo
AREA BIOMEDICA
La bioenergetica
Studia i meccanismi che sono alla base delle
trasformazioni e degli scambi di energia che avvengono negli organismi viventi.
Nelle reazioni chimiche che avvengono in soluzione un
sistema può essere definito come l’insieme di tutti i reagenti, i prodotti, il solvente e l’atmosfera vicina,
cioè di tutto ciò che sta in una certa regione dello
spazio.
Se un sistema non scambia né energia né materia con
il suo ambiente viene detto isolato; al contrario se
scambia energia e materia viene detto aperto
Corso per MaestriNazionali della FIT
…dalla bioenergetica al campo…
Metabolismi
Metabolismo Aerobico
Metabolismo Anaerobico Alattacido
Metabolismo Anaerobico Lattacido
Classificazione degli Sports
Fattori Limitanti i MetabolismiLa Fibra MuscolareAdattamenti centrali e periferici
Corso per Maestri Nazionali della FIT
Antonio Gianfelici Antonio Gianfelici Antonio Gianfelici Antonio Gianfelici ---- Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Istituto di Medicina e Scienza dello Sport ---- C.O.N.I. C.O.N.I. C.O.N.I. C.O.N.I. ---- RomaRomaRomaRoma
Le due principali forme di energia importanti per losport sonol’energia meccanicae l’energia chimica.
Lo sport implica movimento, che è energia meccanica.
L’energia chimica è immagazzinata all’interno delnostro organismo ed è utilizzata per produrremovimento.
Con gli alimenti si introducono strutture chel’organismo non è in grado di sintetizzare ecombustibili dalla cui metabolizzazione si ricavanoenergiae precursori per i processi di biosintesi.
Corso per Maestri Nazionali della FIT
Antonio Gianfelici - Istituto di Medicina e Scienza dello Sport - C.O.N.I. - Roma
ATP
ADP + Pi
Produzione di energia
dal catabolismo
di carboidrati, lipidi
e proteine
Consumo energetico:
• Biosintesi macromolecole
• Contrazione muscolare
• Trasporto attivo
• Termogenesi
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Antonio Gianfelici Antonio Gianfelici Antonio Gianfelici Antonio Gianfelici ---- Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Istituto di Medicina e Scienza dello Sport ---- C.O.N.I. C.O.N.I. C.O.N.I. C.O.N.I. ---- RomaRomaRomaRoma
I metabolismiI metabolismiI metabolismiI metabolismi
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I metabolismiI metabolismiI metabolismiI metabolismi
Nella produzione d’energia avremo un diverso impiego Nella produzione d’energia avremo un diverso impiego Nella produzione d’energia avremo un diverso impiego Nella produzione d’energia avremo un diverso impiego dei diversi metabolismi in base alla durata (dei diversi metabolismi in base alla durata (dei diversi metabolismi in base alla durata (dei diversi metabolismi in base alla durata (capacitàcapacitàcapacitàcapacità) ed ) ed ) ed ) ed
all’intensità (all’intensità (all’intensità (all’intensità (potenzapotenzapotenzapotenza) del gesto atletico richiesto) del gesto atletico richiesto) del gesto atletico richiesto) del gesto atletico richiesto
POTENZAPOTENZAPOTENZAPOTENZA
Quantità massima d’energia sviluppata nell’unità di Quantità massima d’energia sviluppata nell’unità di Quantità massima d’energia sviluppata nell’unità di Quantità massima d’energia sviluppata nell’unità di tempotempotempotempo
Massima nell’ alattacido (Massima nell’ alattacido (Massima nell’ alattacido (Massima nell’ alattacido (3333....5 5 5 5 M ATP/min.), M ATP/min.), M ATP/min.), M ATP/min.),
Intermedia nel lattacido (Intermedia nel lattacido (Intermedia nel lattacido (Intermedia nel lattacido (1111....5 5 5 5 M ATP/min.) M ATP/min.) M ATP/min.) M ATP/min.)
Bassa nell’ aerobico (Bassa nell’ aerobico (Bassa nell’ aerobico (Bassa nell’ aerobico (1111....0 0 0 0 M ATP/min.).M ATP/min.).M ATP/min.).M ATP/min.).
CAPACITÀCAPACITÀCAPACITÀCAPACITÀ
Quantità totale d’energia sviluppabile:Quantità totale d’energia sviluppabile:Quantità totale d’energia sviluppabile:Quantità totale d’energia sviluppabile:
0000....6 6 6 6 moli d’ATP per l'alattacido,moli d’ATP per l'alattacido,moli d’ATP per l'alattacido,moli d’ATP per l'alattacido,1111....2 2 2 2 moli d’ATP per il lattacido moli d’ATP per il lattacido moli d’ATP per il lattacido moli d’ATP per il lattacido
infinita quella del sistema aerobico.infinita quella del sistema aerobico.infinita quella del sistema aerobico.infinita quella del sistema aerobico.
Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Corso per Maestri Nazionali della FIT
Antonio Gianfelici - Istituto di Medicina e Scienza dello Sport - C.O.N.I. - Roma
L’importanza che ha il sistema del fosfageno per l’attività fisica e perlo sport è evidente nei potenti scatti di partenza dei veloci sti, deigiocatori di football, dei saltatori in alto e dei lanciator i di pesi, nonchédi tutti i gesti atletici simili che richiedono pochi second i per essereeffettuati. Nel Tennis….?????
ADENOSINA P P P ADENOSINA P P
METABOLISMOANAEROBICO LATTACIDO
Istituto di Medicina e Scienza dello Sport
La demolizione del glucosio, unozucchero a 6 atomi di carbonio, in 2molecole di piruvato avviene in 10tappe, le prime 5 delle qualicostituiscono la fase preparatoria .
la seconda fase, definita delrecupero energetico, comporta aduna resa netta di 2 molecole di ATPper molecola di glucosio entratanella via metabolica. L’energia èconservata mediante la formazionedi due molecole di NADH permolecola di glucosio.
GlicolisiNella glicolisi una molecola di glucosio viene
degradata in una serie di reazioni catalizzate da enzimi per produrre due molecole del
composto a tre atomi di carbonio piruvato. Durante le reazioni sequenziali una parte dell’energia libera rilasciata dal glucosio viene
convertita in ATP e NADH.
Rappresenta la via centrale per il catabolismo del
glucosio, praticamente, in tutte le cellule, attraverso questa via passa il flusso più
consistente di atomi di carbonio.
In alcuni tessuti, ERITROCITI, MIDOLLA RENALE,
CERVELLO, SPERMATOZOI, la demolizione del glucosio attraverso la glicolisi è la sola o la principale fonte di energia metabolica
Corso per Maestri Nazionali della FIT
Antonio Gianfelici Antonio Gianfelici Antonio Gianfelici Antonio Gianfelici ---- Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Istituto di Medicina e Scienza dello Sport ---- C.O.N.I. C.O.N.I. C.O.N.I. C.O.N.I. ---- RomaRomaRomaRoma
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Antonio Gianfelici - Istituto di Medicina e Scienza dello Sport - C.O.N.I. - Roma
Gli esercizi che utilizzano il metabolismo aerobico sono qu ellieffettuati per durate elevate (maratona, ciclismo su strad a, sci difondo). Nel Tennis…..?????
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Corso per Maestri Nazionali della FIT
Antonio Gianfelici - Istituto di Medicina e Scienza dello Sport - C.O.N.I. - Roma
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Perdita di liquidi in attività di lunga durata
• Fino a 2-3 l/h
• Fino al 10% del peso corporeo
• Un maratoneta può perdere 5 l
• Un calo del 4-5% del peso corporeo comporta una riduzione della capacità di prestazione del 20-30%
0
2
4
6
8
10
Alterata regolazione termica
Perdita di acqua (% peso)
2%
2-4 %
4-6 %
> 6 %
DISIDRATAZIONE
Ridotta resistenza muscolare
Calo di forza. Crampi muscolari
Colpo di calore
ASPETTO NEUROMUSCOLARE:
Fenomeni di fatica nella trasmissione dell'impulsonervoso;
Capacità della fibra muscolare di rispondere allostimolo (squilibrio elettrolitico intercompartimentale).
…nel TennisImpegno metabolico alternato
LA FATICA
ASPETTO METABOLICO:
Capacità dei diversi sistemi di assicurare unaveloce e continua resintesi della fosfocreatina;
Adeguato smaltimento del lattato prodotto;
Continuo rifornimento energetico per tutta ladurata della prestazione.
Dal Monte, 1969
CLASSIFICAZIONE DEGLI SPORT
PREVALENTEMENTE ANAEROBICI
PREVALENTEMENTE AEROBICI
ALTERNATO AEROBICO-ANAEROBICOPOTENZA
DESTREZZA
AEROBICO-ANAEROBICI MASSIVI
ELEMENTI DI FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
CLASSIFICAZIONE DEGLI SPORT
...caratteristica fisiologica fondamentale è stata
individuata nell’alternanza di fasi gioco ad impegno
metabolico di tipo prevalentemente anaerobicoe di momenti in cui prevale un impegno metabolico di
tipo aerobico.
ELEMENTI DI FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
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FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
SISTEMA MUSCOLARE
Il muscolo è costituito da fibre muscolari (striate)
MUSCOLO
FIBRE MUSCOLARI
FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
Ogni fibra è formata da unità funzionali: le miofibrille
FIBRA MIOFIBRILLE
SISTEMA MUSCOLARE
FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
Andersen e Henrickson, 1977, J. Physiol
SISTEMA MUSCOLAREFISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
Bergh, , Med. Sci. Sports, 1978
Massimo Consumo d’O2Composizione Fibre M.
20 20 404060 60 8080 0
% fi
bre
lent
e
SISTEMA MUSCOLARE
Il consumo d’ossigeno aumenta man mano che aumenta ilfabbisogno cellulare e, in caso di lavoro muscolare, via viache aumenta l’intensità dell’esercizio. Esiste tuttavia unlimite massimo, individuale, che rappresenta la massimapotenza della macchina umana di sviluppare energiaattraverso la via ossidativa, che viene comunemente definitamassimo consumo di ossigeno.
FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO
MASSIMO CONSUMO DI OSSIGENO (V’O 2max)
FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIOPORTATA CARDIACA
L’ingrandimento volumetrico del cuore è senza dubbio ilfenomeno più importante nel determinismo dell’aumento dellagettata sistolica e della portata cardiaca. Ciò avvienesoprattutto negli atleti che praticano sport aerobici o diresistenza, nei quali il volume cardiaco totale può ancheraddoppiarsi, passando dai 600-800 ml del soggetto sedentarioa 1300-1500 ml.
La Portata Cardiaca è la quantità di sangue che il cuore pompain un minuto nella circolazione
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FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIOFREQUENZA CARDIACA
Nel corso della vita, laFC a ripososi riduce progressivamenteda 130-150 bpm alla nascita fino a 55-65 bpm.La FC massima diminuisce da 205-210 bpm nell'etàprepuberale a valori di 150 bpm nelle età più avanzate.
Questa è una delle ragioni più importanti del calo delleprestazioni cardiovascolari con l'invecchiamento.Una stima indiretta della FCmax può essere effettuatasemplicemente basandosi sull'età del soggetto, sottraendo l'etàin anni al valore di 220 (FCmax teorica)
FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIOMASSIMO CONSUMO DI OSSIGENO
30
40
50
60
70
80
90
Sci di fondo
Calcio
Danza sportiva
ml·kg
-1·min
-1
Pattinaggio
Elevati livelli di V’O 2max sono caratteristici degli atletipraticanti le discipline sportive di lunga durata o di mezzofondo
30
40
50
60
70
Gallozzi Gianf Gianf + Pasq Carlson Buti Ell iot
51.0± 4.3
57.5± 5.5
Medicina dello Sport - Vol 59 - Dicembre 2006
Tennis: Aspetti FisiologiciGallozzi C, Mirri G.
V’O 2max (ml/kg/min)
Atle
ti N
az
Atle
ti N
az
56.3± 6.5
69.9± 6.3
60.3± 6.3
Aus
tral
iani
Pre
pube
re
Pra
tican
ti co
rsa
Atle
ti N
az e
Dile
tt
57.9± 7.3
Corso per Maestri Nazionali della FIT
Antonio Gianfelici - Istituto di Medicina e Scienza dello Sport - C.O.N.I. - Roma
Un elevato V’O2max è un fattore indispensabile per
l'ottenimento di buone performance ma non è sufficiente da
solo a garantirne il raggiungimento.
FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO
MASSIMO CONSUMO DI OSSIGENO (V’O 2max)
Il V’O 2max è una misura globale ed integrata di tutti quei
meccanismi che presiedono al trasporto dell'O2 fino alla sua
utilizzazione all'interno degli organi a ciò deputati a livello
muscolare.
presenza all’interno della fibra di una quantità di
organuli (mitocondri) ed enzimi propri del sistema
aerobico
FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO
CAPACITÀ DI UTILIZZO DELL’O 2
diffusione del gas dai capillari alla cellula muscolare٧
٧
CAPILLARIZZAZIONE
Quantità di capillari intorno alla singola fibra muscolare
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6
Ipertrofia concentrica soprattutto del setto IV
FISIOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIOADATTAMENTI DEL SISTEMA ANAEROBICO
٧
Lieve riduzione della FC a riposo
Lieve aumento della GS a riposo e da sforzo
Lieve aumento del diametro di TUTTI i vasi sanguigni
٧
٧
٧
CARDIOVASCOLARI
2 0 0 0
2 2 5 0
2 5 0 0
2 7 5 0
U n de r 1 2 U n de r 1 4 U n de r 1 6
El e v a to
M e di o
M i ni mo
Test di Cooper - Potenza aerobica
Femmine
Metripercorsi
2 5 0 0
2 7 5 0
3 0 0 0
3 2 5 0
U n de r 1 2 U n d e r 1 4 U n de r 1 6
El e v a t o
M e di o
M i ni mo
Test di Cooper - Potenza aerobica
Maschi
Metripercorsi
Letteratura Scientifica
1,22±0,2155.1±±±±11,329.3±3.3
2.07±±±±0.9145±±±±6.229,1±±±±5.6
1.53±±±±0.65M:24.2±±±±6 2.0F: 23.1 6±±±±3.0
3.8±±±±2.0
2.36±±±±1.2144.7±±±±13.2
2.59±±±±1.02143.5±±±±12.4
2.06±±±±0.5145±±±±19.8
2.15147.6±±±±10.5
143.1±±±±13.927.4±±±±5.5
LA (mM)
FC (bpm)
V’O2(ml/kg/min)Autore
Modello Funzionaledel Tennis
Seliger
Weber
Kindermann
Schmitz
Bergeron
Ferautti
Smekal
Mendez-Villan.
IMSS/FIT Coni
IntZAngPh. 73
EJAPh 01
EJAPh 03
AmJMed 02
EJAPh 01
BrJSpMed 97
MedSciSpEx 01
BrJSpMed 07
89
Rivista - Anno