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MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEL MONDO DEI MOTORI Direttore responsabile: Paolo Altieri VEGA EDITRICE - ANNO 49 - N. 466 - GENNAIO/FEBBRAIO 2006 - Euro 2,00 POSTE ITALIANE SPA -SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART.1, COMMA 1, DCB MILANO PARIGI - Voilà, je suis la Peu- geot 207. In attesa del suo debutto in società al Salone di Ginevra, la Peugeot 207 si è mostrata staticamente a metà gennaio a Parigi, e da quello che abbiamo potuto vedere in anteprima è un’auto che ha i numeri giu- sti per ribattere colpo su colpo a modelli peraltro ric- chi di appeal come la Fiat Grande Punto e la nuova Re- nault Clio, fresca reginetta del titolo di Auto dell’anno 2006. Buon sangue non men- te, nel senso che la 207 è la degna erede di due modelli di successo come la 205, pro- dotta per ben 15 anni, e la 206, apparsa nel 1998 e tutto- ra in produzione. Tra l’altro con l’apparizione della 207 va detto che la Peugeot ha deciso, con una notevole do- se di audacia, di essere pre- Paolo Altieri (segue a pag. 2) sente con ben quattro mo- delli nel segmento B: la 107, la 1007, la 206 e la 207. La 205, con la sua appari- zione, ha in effetti dato vita a un movimento che in quin- dici anni è diventato un vero e proprio fenomeno. La 205 ha fatto sognare in tutto il mondo molte generazioni di appassionati del piacere au- tomobilistico. Poi dal 1998 è stata la volta della 206, che con le sue tre varianti (berli- na a tre e a cinque porte, SW e CC) affascina più di cinque milioni di automobilisti. Og- gi alla 206 si affianca (e non la sostituisce) la 207, che ri- spetto al modello preceden- te costituisce un vero e pro- prio salto generazionale. In- tanto viene proposta con due frontali diversi, uno “Classic” e uno “Sport”, di- VOLVO / Con il nuovo 5 cilindri turbodiesel Per S40 e V50 un “cuore” nuovo con tanta... passione (a pag. 8) CITROËN / Al volante della C6 Lusso, fascino e high-tech (a pag. 3) Un po’ più grande della 206 cui si affianca, il nuovo modello punta a ri- valeggiare con la Fiat Grande Punto e con la nuova Renault Clio. Sarà in vendita a partire da maggio e ha un design molto forte, con inter- ni spaziosi e luminosi: volendo potrà avere anche il tetto panoramico Autorama e il Mondo dei T rasporti presentano YELLOW settimanale televisivo su Odeon TV Il 2005 è stato un altro anno di grandi successi per il Bmw Group. Le vendite auto su scala mondiale sono salite di 119.300 unità a complessivamente 1,328 milioni, pari a un aumento di quasi il 10 per cento. Il brand Bmw cresce del 10,1 per cento ed è leader mondiale nei segmenti di riferimento di Serie 3, 5 e 7. Mini supera per la prima volta la soglia delle 200mila unità vendute e Rolls- Royce si avvicina a quota mille (a pag. 11) FOCUS BMW Record su record PEUGEOT / Con la nuova 207 La compatta diventa “premium” Hyundai/140 cavalli per la Tucson Off road con brio (a pag. 6) Mercedes/Arriva la Classe GL La Stella va ovunque (a pag. 20) Fiat/La Panda Cross e la Sedici Piccole ma “ribelli” (a pag. 5) sponibili sia nella versione a tre che in quella a cinque porte. Poi si distingue per i passaruota scolpiti e per la coda molto bombata. Lunga 4,03 metri, con un passo di 2,54 e larga 1,72, alta 1,47, la 207 è un’auto equilibrata nelle forme ma con una per- sonalità inconfondibile. Viene proposta con sei motori L’offerta iniziale dei mo- tori a benzina si basa su un 1400 da 75 cavalli, un altro 1400 da 90 cavalli e un 1600 da 110 cavalli. Poi la gamma verrà arricchita da alcune novità dal forte contenuto tecnologico, come i due mo-

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M E N S I L E D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A D E L M O N D O D E I M O T O R I

Direttore responsabile: Paolo Altieri VEGA EDITRICE - ANNO 49 - N. 466 - GENNAIO/FEBBRAIO 2006 - Euro 2,00

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PARIGI - Voilà, je suis la Peu-geot 207. In attesa del suodebutto in società al Salonedi Ginevra, la Peugeot 207 siè mostrata staticamente ametà gennaio a Parigi, e daquello che abbiamo potutovedere in anteprima èun’auto che ha i numeri giu-sti per ribattere colpo sucolpo a modelli peraltro ric-chi di appeal come la FiatGrande Punto e la nuova Re-nault Clio, fresca reginettadel titolo di Auto dell’anno2006. Buon sangue non men-te, nel senso che la 207 è ladegna erede di due modellidi successo come la 205, pro-dotta per ben 15 anni, e la206, apparsa nel 1998 e tutto-ra in produzione. Tra l’altrocon l’apparizione della 207va detto che la Peugeot hadeciso, con una notevole do-se di audacia, di essere pre-

Paolo Altieri(segue a pag. 2)

sente con ben quattro mo-delli nel segmento B: la 107,la 1007, la 206 e la 207.

La 205, con la sua appari-zione, ha in effetti dato vitaa un movimento che in quin-dici anni è diventato un veroe proprio fenomeno. La 205ha fatto sognare in tutto ilmondo molte generazioni diappassionati del piacere au-tomobilistico. Poi dal 1998 èstata la volta della 206, checon le sue tre varianti (berli-na a tre e a cinque porte, SWe CC) affascina più di cinquemilioni di automobilisti. Og-gi alla 206 si affianca (e nonla sostituisce) la 207, che ri-spetto al modello preceden-te costituisce un vero e pro-prio salto generazionale. In-tanto viene proposta condue frontali diversi, uno“Classic” e uno “Sport”, di-

� VOLVO / Con il nuovo 5 cilindri turbodiesel

Per S40 e V50 un “cuore” nuovo con tanta... passione

(a pag. 8)

� CITROËN / Al volante della C6

Lusso, fascinoe high-tech (a pag. 3)

Un po’ più grande della 206 cui si affianca, il nuovo modello punta a ri-valeggiare con la Fiat Grande Punto e con la nuova Renault Clio. Saràin vendita a partire da maggio e ha un design molto forte, con inter-ni spaziosi e luminosi: volendo potrà avere anche il tetto panoramico

Autorama eil Mondo dei Trasporti

presentano

YELLOWsettimanale televisivo

su Odeon TV

Il 2005 è stato unaltro anno di

grandi successiper il Bmw

Group. Le venditeauto su scala

mondiale sonosalite di 119.300

unità acomplessivamente

1,328 milioni,pari a un

aumento di quasiil 10 per cento. Il

brand Bmwcresce del 10,1per cento ed è

leader mondialenei segmenti di

riferimento diSerie 3, 5 e 7.

Mini supera perla prima volta la

soglia delle200mila unità

vendute e Rolls-Royce si avvicina

a quota mille(a pag. 11)

� FOCUS BMW

Recordsu record

� PEUGEOT / Con la nuova 207

La compatta diventa “premium”

Hyundai/140 cavalli per la Tucson

Off roadcon brio

(a pag. 6)

Mercedes/Arriva la Classe GL

La Stella vaovunque(a pag. 20)

Fiat/La Panda Cross e la Sedici

Piccole ma“ribelli”(a pag. 5)

sponibili sia nella versionea tre che in quella a cinqueporte. Poi si distingue per ipassaruota scolpiti e per lacoda molto bombata. Lunga4,03 metri, con un passo di2,54 e larga 1,72, alta 1,47, la207 è un’auto equilibratanelle forme ma con una per-sonalità inconfondibile.

Viene propostacon sei motori

L’offerta iniziale dei mo-tori a benzina si basa su un1400 da 75 cavalli, un altro1400 da 90 cavalli e un 1600da 110 cavalli. Poi la gammaverrà arricchita da alcunenovità dal forte contenutotecnologico, come i due mo-

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2 AUTORAMA Gennaio/Febbraio 2006

tori frutto della collabora-zione tra la Psa (Peugeot eCitroën) e Bmw, ovvero il1600 turbo 16 valvole da 150cavalli e l’altro di pari cilin-drato, aspirato, da 115 caval-li. La gamma dei Dieselcomprende anch’essa trepropulsori; un 1400 da 70 ca-valli, un 1600 da 90 cavalli eun altro 1600 da 110 cavallicon filtro attivo antipartico-lato (Fap), che con i suoi 240Nm di coppia massima (260con l’overboost attivato) nonha nulla da invidiare ai piùveloci propulsori a benzina.

Più lunga di 19 cm rispet-to alla 206, più larga di 7,più alta di 4 e con un passo

più lungo di 10 cm, la 207 èveramente un gradino al disopra del modello cui si af-fianca. Anche nell’abitacolo,non solo in termini di di-mensioni ma anche d’impo-stazione costruttiva, si av-verte il salto in avanti ri-spetto alla 206. La planciaha forme dolcemente arro-tondate e il cruscotto a trestrumenti trae ispirazioneda quelli delle moto. La ver-sione base ha la la plancia ei pannelli laterali delle por-

te in plastica rigida. Gli altriallestimenti invece fanno ri-corso a un piacevole rivesti-mento più morbido, che dàun tocco di classe non indif-ferente all’interno della 207.Per i più raffinati ed esigen-ti è disponibile, ovviamentecome optional, anche l’inter-no rivestito in pelle.

Anche all’internoricca personalità

Anche nell’interno si ri-trovano le combinazioniSport e Classic di cui abbia-mo già parlato riferendocial frontale. Infatti la primaha gli strumenti a fondobianco e la seconda nero,inoltre si può scegliere fra

tre volanti diversi, cinquepomelli del cambio, due di-verse forme dei sedili, diecitipi diversi di tessuto di ri-vestimento, due tonalità (ne-ro o grigio chiaro), due tipidi maniglie e due differentitipi di pelle (liscia oppuretraforata). E si può scegliereanche il tipo della pedalie-ra: classica oppure in allu-minio traforato.

I nomi delle versioni de-stinate al mercato italianonon sono stati ancora decisi

quando questo numero di au-torama andava in stampa. Unfatto è certo: l’offerta della207 per il mercato italianoverterà sui quattro allesti-menti diversi, con propostedi tipo polivalente, casual,classico e sportivo. Del-l’ultima gamma farà sicura-mente parte la futura GT1600 con turbocompressore,un arricchimento dell’offertache è già stato pianificato in-sieme a un’altra 1600 a 16valvole, ma aspirata. Questimotori sono frutto di unajoint venture fra Psa e Bmw.

A bordo non mancano ivani dove riporre gli oggetti(il cassetto portaoggetti hauna capacità di 12,2 litri, euno speciale condotto colle-

gato con il climatizzatoreconsente di tenere al frescoanche la classica bottiglia inplastica di acqua mineraleda un litro e mezzo) mentreil bagagliaio ha una capaci-tà minima di 270 litri: la suaforma è regolare e la ruotadi scorta è posizionata sottoil pianale. E abbattendo isedili si può arrivare fino a923 litri. E a proposito di se-dili, le finiture interne sonomolto raffinate e i rivesti-menti sono di auto da classesuperiore.

Le nuove offerte in termi-ni di equipaggiamenti sonostate pensare per soddisfareanche i sensi: in questo con-testo si inseriscono la clima-tizzazione automatica dualzone, il profumatore di am-biente, l’illuminazione dire-

zionale fissa, l’impianto Hi-Fi JBL abbinato a un accu-rato comfort acustico e tantialtri accorgimenti per farsentire chi è a bordo comese fosse a casa sua...

Facileda guidare

Al posto di guida è faciletrovare la posizione ideale,grazie al piantone del volan-te regolabile in altezza e inprofondità (la sua corsa è dicirca 40 mm) e al sedile chepuò scorrere per 230 mm ol-tre ad alzarsi per 50 mm. Sulpassaruota anteriore sini-stro è stato ricavato un am-pio appoggio per il piedeche deve azionare la frizionesulle versioni dotate di cam-bio manuale e su molte ver-

sioni è previsto un bracciolocentrale tra i due sedili.

Il sistema telematico RT3può essere abbinato a duedifferenti display, posti alcentro del cruscotto: uno inbianco e nero sul quale com-paiono i pittogrammi del na-vigatore satellitare e uno,più sofisticato, a colori, da7” (16/9) sul quale compareuna cartografia e possonoessere visualizzati i percor-si, che vengono calcolati au-tomaticamente in funzionedelle condizioni del trafficoe delle eventuali deviazioni.A seconda delle versioni, ilretrovisore interno può es-sere del tipo elettrocromati-co (si trova su molte auto diclasse superiore) per cui siadatta automaticamente dalgiorno alla notte e per evita-

re fastidiosi abbagliamenti. Un’occhiata al quadro

tecnico della 207 è decisa-mente confortante. All’avan-treno troviamo uno schemapseudo McPherson, ulterior-mente evoluto rispetto alla206, con due nuovi triangoliche migliorano la rigidità eil controllo, e barre antirol-lio con maggiore rigidità euna culla che integra nuovielementi antiurto. Il retro-treno a traversa deformabi-le è invece completamentenuovo, con ammortizzatoriverticali e articolazioni ela-stiche di differente rigidità.Vuole offrire una buona sin-tesi tra piacere di guida, si-curezza passiva e conteni-mento delle vibrazioni chepossono infastidire anchedal punto di cista acustico.

Brillante e funzionalema anche molto sicura

Il servosterzo elettrico ot-timizzato è di tipo “bru-shless” e modula l’assistenzain modo continuo e indipen-dentemente dal regime di ro-tazione del motore. Il diame-tro di sterzata è contenutofra 10,4 e 10,6 metri. Tutte le207 hanno di serie l’Abs conEsp, il ripartitore elettroni-co di frenata e un dispositivodi assistenza alla frenata. Ilcambio può essere manualeo robotizzato 2 Tronic a cin-que rapporti, utilizzabileanche in modalità sequen-ziale. Inoltre non mancanoun dispositivo di illumina-zione che segue il movimen-to delle ruote nelle curve egli airbag frontali e laterali,oltre alle barre intrusionenelle portiere, che proteggo-no dagli urti laterali.

Paolo Altieri

Mensile di informazione e cultura del mondo dei motorifondato nel 1958

Direttore Responsabile: Paolo Altieri

Comitato di Direzione: Paolo Altieri, Raffaello Barbaresi, Valerio Oliveto

Art Director: Renato Montino

Relazioni Pubbliche: Luisella Crobu

Direzione e redazione: Via Ramazzotti, 20 - 20052 Monza Parco (MI)Tel. 039/49.31.01/49.31.02 - Fax 039/49.31.02

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AUTORAMAAUTORAMA

PARIGI - Il gruppo PSA ha investito oltre unmiliardo di euro nella nuova 207. L’obiettivodella produzione per il 2005 è di oltre 500milaesemplari. “La scelta di dar vita a questonuovo modello - ha detto Frederic Saint-Ge-ours, direttore generale - si spiega anche conla profonda evoluzione di cui è stato oggetto ilsegmento B. Una lenta evoluzione accompa-gnata da una moltiplicazione e da una fram-mentazione dell’offerta, con una proposta disvariate linee di prodotto, il debutto di nuoviconcetti e così via”.

“Con un aumento del 50 per cento dellevendite nel mondo - dice Christian Peugeot,direttore della comunicazione - a partire dal1998 e con una crescita delle vendite di mo-delli del segmento B superiore all’80 percento, Peugeot si propone oggi come unagrande protagonista nel segmento delle com-patte”.

“Con la 207 - spiega Olivier Thrierr, re-sponsabile del progetto - che affianca la 107,la 1007 e la 206, la Peugeot, oltre ad offrireben quattro modelli nel segmento B, offre unarisposta nuova alle aspettative della cliente-la”. La nuova Peugeot 207 sarà prodotta aPoissy, a Viaverde in Spagna e in un nuovoimpianto a Trnava, in Slovacchia, con non hanulla a che vedere con quello ceco dove vieneinvece prodotta la 107.

“La forma espressiva e potente della 207 -dice Gerard Welter, responsabile dello stile - èstata scolpita con passione dal Centro StilePeugeot. In una sottile alchimia, i designerhanno saputo conferire un ritmo unico alla207, in cui si succedono curve dolci e bruscherotture, per creare un’automobile elegante, ilcui stile esterno si identifica immediatamentecon i canoni estetici Peugeot”.

Welter ha poi ricordato come “i passaruotaaerodinamici, che si ricollegano ai nostri dueprototipi “Picche” e “Quadri”, si associano airetrovisori esterni del tipo “a bandiera”, che

integrano gli indicatori di direzione lateralisupplementari alla base, per sottolineare l’ori-ginalità del profilo, mentre le ruote di grandediametro ne accentuano il carattere elegante.Anche le code dei due modelli sono diverse:nella versione Classic lo scudo posteriore dis-simula il terminale di scarico, mentre nelleversioni sportive è volutamente incavato peresprimere sportività”.

I fanalini posteriori color rubino, moltobrillanti, grazie a un procedimento innovati-vo, accompagnano il movimento dell’auto: co-rone, ellissi, schermo traforato a effetto diodi.I gruppi ottici posteriori “vivono” e firmano,giorno e notte, l’appartenenza della 207 a unmarchio che cattura lo sguardo anche con ifari... La 207 è stata sviluppata a partire dallapiattaforma 1 del Gruppo Psa in modo deltutto originale, adottando un’architetturaspecifica per la quale sono stati rivisti alcunidimensionamenti in funzione delle esigenzedella tipologia di clientela alla quale sarebbestata proposta.

Investimento di un miliardo di euroSARÀ PRODOTTA IN TRE STABILIMENTI IN FRANCIA, SPAGNA E SLOVACCHIA

(segue dalla prima pagina)

La compatta diventa “premium”

Più grande e più spaziosa della 206, alla quale si affianca, la nuova 207 vanta anche unabitacolo elegante e raffinato, che appare degno di una vettura di segmento superiore.

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AUTORAMA 3Gennaio/Febbraio 2006

Finalmente è giunto il momento di provare la vettura incaricata di rilanciare il marchio delDouble Chevron nella fascia delle alto di gamma. In vendita a partire dal prossimo mese diaprile, viene proposta con un 6 cilindri a benzina 3 litri e con un turbodiesel V6 di 2,7 litri

� CITROËN / Al volante della nuova ammiraglia C6

Il futuro è già incominciato

PARIGI - La Citroën per moltotempo era rimasta al di fuoridel cosiddetto alto di gam-ma. Una scelta dettata daesigenze di marketing, ov-viamente, anche perché conla fine della XM nel 2001mancava un modello che po-tesse ben figurare in questoambito. La C5 si posizionavainfatti un gradino più inbasso. Ora questa lacunaviene colmata con la C6, chearriverà in Italia a partireda aprile, e che abbiamo po-tuto provare in anteprimanei dintorni di Parigi.

La gamma iniziale dellaC6 è composta da due moto-rizzazioni; un sei cilindri abenzina da tre litri con ar-chitettura V6 e un turbodie-sel 2.7 V6 Hdi da 208 cavalli.Il bello è che il nome C6 siriallaccia alla storia dellaCasa francese; già negli An-ni 30 questa denominazioneindividuava una berlina dilusso di questa Casa. Ovvia-mente è passato molto tem-po, e del vecchio modello lanuova C6 riprende solo ilnome di questa illustre an-tenata, trattandosi di unavettura ben più moderna eindiscutibilmente all’avan-guardia.

Linea originale ericca di personalità

Assolutamente originalenello stile e ricca di perso-nalità, la nuova C6, un’autoche nella linea si potrebbedefinire a metà strada fra laberlina e la coupé, ha tutti inumeri per imporsi in unsegmento decisamente im-portante nell’ambito euro-peo. La sua linea non passadi certo inosservata, grazie aquel cofano affusolato con ilgrande double chevron alcentro della calandra, i fen-dinebbia di forma circolareche si inseriscono nella par-te inferiore dello scudo, ailati della presa d’aria, men-tre i gruppi ottici anteriori,con fari bi-xeno, che seguo-no i movimenti delle ruotequando si percorrono le cur-ve, si estendono verso i pa-rafanghi.

Nella vista in fiancataspicca la linea di cinturache tende a scendere versola parte posteriore, mentrenella coda spiccano i gruppiottici rialzati, posti ai latidell’originale portellone.Fluida ed elegante, la C6 èindubbiamente equilibratanelle proporzioni dei varivolumi. Il feeling con legrandi Citroën del passato,la DS, la CX e la XM, eviden-ziato dagli stessi vertici del-la Casa francese, qui non èsolo formale ma anche so-stanziale, nel senso che que-sta vuole essere un’autopunto di riferimento nel suosegmento di appartenenza.

La gestazione progettualedi quest’auto è stata lunga,se si pensa che il prototipoda cui deriva, la Lignage, fu

presentato al Salone di Gi-nevra del 1999. Un’attesalunga, indubbiamente, maevidentemente necessariaper ricostruire paziente-mente l’identità di un mar-chio, modello dopo modello,partendo dalla Xsara Picas-so e proseguendo con le va-rie C5, C3, C2, C4 e C1. Lamonovolume C8 esisteva già,e adesso la C6 è un altroparticolarmente importantetassello in questo senso. E ilfatto che la versione defini-tiva sia rimasta fedele alprototipo di partenza fa ca-pire come alla Citroën ab-biano voluto dare vita aun’altra auto assolutamenteoriginale, nel rispetto diquella filosofia che da sem-pre caratterizza un po’ tutti imodelli di questa Casa.

Apriamo la portiera e sa-liam a bordo. L’abitacolo èun vero salotto: i sedili inmorbida pelle sono delle ve-re e proprie poltrone, e leregolazioni elettriche ab-bondano ovunque. Tra l’al-tro le versioni Exclusive vo-lendo possono disporre an-che della regolazione elet-trica dei sedili posteriori.Un’auto che ti vizia e che ticoccola, in sostanza, e chenon ha nulla da invidiare al-le più blasonate ammiraglietedesche.

In pochi istanti si trova laposizione di guida più ido-nea, mentre nella parte cen-trale della plancia spicca loschermo del navigatore sa-tellitare. Il cockpit con ilquadro strumenti, posto da-vanti al guidatore, abbando-na le classiche lancette a fa-vore di un futuristico indica-tore digitale. E la classicaciliegina sulla torta è costi-tuita dalle informazioni sul-

la velocità e sulle indicazio-ni per la navigazione chevengono proiettate anchesul parabrezza all’altezzadegli occhi per evitare peri-colose distrazioni.

Ma è tempo di verificaresu strada le positive impres-sioni che la C6 dà di sé daferma. Come spesso avvieneparlando di una vettura deldouble chevron, qui il com-fort prevale sulla... sportivi-tà, anche se sul piano delleprestazioni va detto chequesta ammiraglia non delu-de assolutamente. Tutt’altro.

Per quanto riguarda la si-curezza ricordiamo che que-sto modello dispone anchedel dispositivo che avvisa ilguidatore quando si superala linea di carreggiata (lanekeeping) oltre che del cruisecontrol intelligente che av-visa se si sta superando il li-mite di velocità precedente-mente fissato. Dispositivi

questi che la clientela deldouble chevron aveva giàavuto modo di apprezzare inprecedenza sulle C4 e C5.Inoltre non mancano sensoridi parcheggio e freno di sta-zionamento elettronico, al-tre due “chicche” che a benvedere sono praticamenteobbligatorie su un’auto diun così alto lignaggio.

Bastano pochi chilometrial volante per avere la sen-sazione di viaggiare sul vel-luto, grazie all’ottimo lavorosvolto dalle sospensioniidropneumatiche con siste-ma di ammortizzazione di ti-po variabile: un’esclusivitàdi questa Casa che avevamoritrovato su altri modelli fa-mosi e che è stata continua-

mente affinata e perfeziona-ta negli anni. I motori sonoall’altezza delle aspettative.Il discorso vale sia per il 3litri V6 da 215 cavalli cheper il 2.7 V6 con doppio tur-bocompressore. Il primo hauna splendida coppia di ben290 Nm a soli 3.750 giri, il se-condo ne offre addirittura440 già a 1.900 giri.

Fluido e potente, il V6 abenzina spinge generosa-mente sin dai bassi regimi ein autostrada consente diandare allegramente con unfilo di gas, consentendo unagrande agilità anche sui per-corsi misti, pur tenendo con-to delle dimensioni dellavettura. Silenziosa e brillan-te, questa è la versione fattaper chi non bada ai consumio percorre non molti chilo-

metri all’anno. Il turbodie-sel sarà invece sicuramenteil motore più richiesto inItalia (tra l’altro forse giànel 2006 dovrebbe arrivareanche una versione “busi-ness” con il 2200 diesel HdiFap e il cambio manuale) equesto 2.7 V6 Hdi con filtroFap antiparticolato ha lecarte in regola per imporsi.Frutto della collaborazionefra Psa e Ford, ha 208 caval-li e soprattutto, come abbia-mo detto, ben 440 Nm di cop-pia massima: tutto questonell’utilizzo quotidiano del-la vettura si traduce in unagrandissima elasticità e inuna grande grinta anche inripresa, nonostante la sceltadi rapporti piuttosto lunghiper contenere i consumi.

Grande coefficienteaerodinamico

L’eccellente coefficienteaeridonamico della C6 ov-viamente a sua volta contri-buisce in modo determinan-te a mantenere bassi i con-sumi, anche se va detto chesegnali positivi in questosenso sono già venuti da al-tri modelli prodotti da altreCase che già disponevano diquesto motore e che aveva-mo avuto modo di provare inprecedenza. Comunque vadetto che sia la versione abenzina che la turbodieseldipongono di una trasmis-sione automatica a sei rap-porti, che evidenzia grandemorbidità nei passaggi daun rapporto all’altro.

Saggiamente centellinatanelle sue apparizioni in pub-blico (la mostra del cinemadi Venezia, la mostra sul Ca-

ravaggio a Palazzo Reale aMilano) la C6 ha saputo su-scitare la curiosità di una po-tenziale clientela che ades-so, almeno in Italia, dovràaspettare un paio di mesiprima di acquistarne una,anche se il listino di questomodello è già stato definitoda tempo: si parte dai 43.700euro chiavi in mano della C63.0 V6 per proseguire con i53.160 euro della versione 2.7V6 Hdi “base”, mentre leancor più raffinate versioniExclusive costano rispettiva-mente 46.500 e 55.960 euro.Prezzi consistenti, certo, maadeguati alla classe di un’au-to di questo livello, e sicura-mente competitivi nell’ambi-to di un rapporto qualità-prezzo di tutto rispetto.

Gabriele Mutti

La nuova C6 ha una linea assolutamente inconfondibile e nella vista in fiancata ricorda legrandi Citroën di ieri, dalla DS alla CX. Sotto, il suo abitacolo ha un comfort elevatissimo.

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4 AUTORAMA Gennaio/Febbraio 2006

TORINO - Il Motor Show diBologna ha tenuto a battesi-mo la Fiat Oltre, un prototi-po di grande 4x4 che ricordal’Hummer (ma anche volen-do le Lamborghini LM 001 e002) e che nasce sulla basedel LMV (Light MultiroleVehicle) di Iveco, il nuovo“off-road” militare dotato disoluzioni tecniche d’avan-guardia e che, oltre a esserestato scelto dall’Esercito Ita-liano, ha vinto il concorso“FCLV” (Future Commandand Liaison Vehicle) perBritish Army. La Fiat Oltre ècaratterizzata, all’esterno,da dimensioni generose: èlunga 4.870 mm, alta 2.050mm, larga 2.200 mm e con unpasso di 3.230 mm. Il tuttoespresso attraverso uno stile“esuberante”, dettato dauna silhouette con passaruo-ta lineari che tagliano lafiancata pulita. Tra l’altro,anche le maniglie delle por-te sono incassate, proprioper non costituire un ostaco-lo durante la marcia in fuo-ristrada. Insomma, questoconcept enfatizza la funzio-nalità, estremizzata dalleprestazioni del veicolo.

Tipologia“crew-lab”

Inoltre, la tipologia“Crew-Cab” (a doppia cabi-na con cassone aperto) costi-tuisce il connubio perfettotra la sensazione di dominiosul terreno, all’interno delconfortevole abitacolo, e laspartanità di un puro pick-up da spedizione. Non ulti-mo, la struttura tubolare so-pra l’abitacolo conferisce al-l’insieme ancora più solidi-tà, richiamando l’attenzioneanche sulla presenza di unroll-bar completo all’inter-no. Infine, un parasole o-rientabile alla sommità delparabrezza dona dinamicitàa tutto il padiglione, crean-do un richiamo ai tipici vei-coli da ‘traversata’ deserti-ca. Chiara espressione diforza e solidità, quindi, laFiat Oltre eredita tutte lepeculiarità del modello mi-litare a iniziare dalla tra-smissione 4x4 permanenteche le consente di affronta-re qualunque situazione opercorso. Merito anche del-l’elevata altezza da terra (50cm) e di un sistema molto ef-ficiente di sospensioni.

Contribuisce, inoltre, allasua straordinaria capacitàdi “esploratrice” anche l’in-serimento automatico dellatrazione totale (in base allenecessità del momento). In-fine tutti e tre i differenzialisono bloccabili, opportunitàche garantisce un’aderenzaottimale delle ruote in tuttele condizioni. Grazie a que-ste soluzioni la Fiat Oltrepuò superare una pendenzalaterale fino al 40 per centoe pendenze longitudinalidell’80 per cento, oltre a po-

ter affrontare un guado di 85cm (aumentabile a 1,5 metricon opportune tubazioni diprolunga su aspirazione escarico). Non ultimo, lashow-car adotta pneumaticiad altissime prestazioni Pi-relli Scorpion Zero Asimme-trico 315/40R26 XL (ExtraLoad), ribassati e di conce-zione ultra sportiva in codi-ce di velocità V.

Capace di svolgere molte-plici funzioni, quindi, il vei-colo che è stato presentatoin anteprima mondiale a Bo-logna è equipaggiato con unmotore diesel Iveco F1C“common rail”, dotato diturbocompressore a geome-tria variabile e intercooler.In dettaglio, si tratta di un“quattro cilindri in linea”da 3000 cc che eroga una po-tenza massima di 136 KW(185 cv) a 3700 giri ed assicu-ra una coppia elevata di 456Nm a 1.800 giri/minuto. Ab-binato ad un cambio auto-matico a sei rapporti, ilgruppo propulsore spinge lostraordinario veicolo a unavelocità massima superioreai 130 km/h.

Va detto che il prototipoFiat Oltre, che al MotorShow felsineo ha riscosso unnotevole successo di pubbli-co e di critica, pesa (in ordi-ne di marcia e sfruttandotutta la capacità di carico)circa sette tonnellate, puòospitare quattro o cinquepersone, a seconda dell’alle-stimento interno prescelto,con un carico utile comples-sivo di circa tre tonnellate.

Alla realizzazione dellaFiat Oltre hanno dato il lorocontributo la RRS per l’alle-stimento del veicolo, la Pi-relli ovviamente per i pneu-matici, la Sabelt per i sedili

e l’Alpine per i sistemi au-dio video.

Ma il contributo maggiorelo ha dato naturalmentel’Iveco, il cui modello LMV,sigla che sta per Light Multi-role Vehicle, vale a dire vei-colo leggero polivalente, ènato dalla sempre più senti-ta esigenza di disporre dimezzi adeguatamente pro-tetti per migliorare il livellodi sicurezza del personalemilitare impiegato in teatridi operazione a elevato ri-schio.

Si tratta infatti di un 4 x 4permanente particolarmen-te prestante, il cui progettoè stato incentrato sul mododi ottenere la migliore pro-tezione dell’equipaggio. Ciòè stato realizzato sia posizio-nando opportunamente iprincipali organi meccanici(tutti spostati nella parte an-teriore o posteriore del pia-

nale per evitare che possanotrasformarsi in pericolosiproiettili all’atto dell’esplo-sione di una mina), sia uti-lizzando vari kit addizionaliche, montati sulla versionebase, consentono livelli diprotezione differenziati siacontro le mine che contro ilmunizionamento leggero.

Derivato daun mezzo militareAl fine di incrementare

le capacità di sopravvivenzadel LMV, inoltre, tutti gli ac-corgimenti sono stati adotta-ti per limitarne le emissionitermiche, sistemando lemarmitte e i tubi di scaricoall’interno dei longheroni a“c” che costituiscono il tela-io della macchina, e la tur-bina in posizione riparata,sotto il motore; le emissioniacustiche, contenendole a li-

vello delle norme civili, as-sai più severe di quelle mili-tari, così che l’LMV si prestaottimamente alle missioni diesplorazione grazie alla suasilenziosità; la riflettivitàradar, ricorrendo a formesmussate e adeguatamenteinclinate; la visibilità ottica,producendo un veicolo com-patto e adottando accorgi-menti particolari per abbat-tere i riflessi.

Per quanto riguarda lapossibilità di rispiegamentilontani, l’LVM può essere fa-cilmente aviotrasportato an-che agganciato a elicotteritipo CH-47C. Nella versionecon cabina lunga e passo di3.200 mm, proposta qualeveicolo da ricognizione epiattaforma per sistemi d’ar-ma, l’abitacolo può ospitarefino a 5 militari. La versionecon cabina corta e passolungo (3.500 mm) è invece

destinata a uso come “postodi comando”.

Dopo essere stato adotta-to dall’esercito italiano, ilveicolo è risultato vincitoredel concorso denominato“FCLV” (Future Commandand Liaison Vehicle) e saràquindi acquisito anche dal-l’esercito britannico, a con-ferma delle eccezionali qua-lità che ha messo in mostradurante i serveri test ai qua-li è stato sottoposto.

L’LMV è disponibile nel-le due versioni da 4.704 e da5.504 mm, con un passo ri-spettivamente da 3.200 e da3.500 mm, ha un carico utileche varia da 2,5 a 2,7 tonnel-late, un PT di 6,7 tonnellatee una capacità di traino di 2tonnellate. La velocità mas-sima per entrambe le versio-ni è di 130 km/h e il motoresviluppa in entrambi i casi138 kW, pari a 185 cavalli. Ilsuo propulsore è un IvecoF1C common rail.

Sarà prodotta la Fiat Ol-tre? Visto il successo del-l’Hummer nel mondo, ver-rebbe spostaneo pensare disì, anche se non si trattereb-

be mai di una produzione dagrandi numeri. Ma si potreb-be ovviare alla cosa attin-gendo proprio al grandeknow how di Iveco in mate-ria di mezzi da produrre inserie piuttosto limitata, senon addirittura su richiesta.La nicchia di mercato c’è esta crescendo rapidamente.Il know how di chi è statocoinvolto anche, per cui, sesono rose... fioriranno. An-che perché alcuni mercati,come gli Eirati Arabi e alcu-ni Stati degli Usa, hanno dasempre una particolare pre-dilezione per veicoli di que-sto tipo. E non a caso si trat-ta di mercati dove il consu-mo del propulsore è un fat-tore che passa assolutamen-te in secondo piano, e dovecontano robustezza, affida-bilità e comfort. La stessaestetica conta meno di certeesigenze... tattiche.

Al Motor Show di Bologna, con una spettacolare esibizione, è stata presentata la Fiat Oltre, una show-car unica nel suo genere che conferma l’eccellenza tecnologica del Gruppo Fiat anche nel campo delletrazioni integrali e dei grandi fuoristrada. Ma è stato determinante in materia il contributo dell’Iveco

� FIAT / Avveniristica realizzazione sulla base dell’Iveco LMV

Oltre, l’Hummer made in Italy

Il prototipo della Fiat Oltre èun’interessante ipotesi disviluppo di un off-road estremo,che sfrutta le esperienzematurate da Iveco nell’ambitodei mezzi pensati per l’esercito.

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BALOCCO - Rendere facilmen-te accessibile dei contenutie una tecnologia altrimentiriservati a vetture più elita-rie, è l’obiettivo che Fiat si èprefissa di raggiungere conil lancio di Panda Cross eSedici. Queste due vetture siconfigurano come l’alterna-tiva che fa della “libertà discelta” l’elemento caratte-rizzante. L’approccio cheFiat usa per entrare nelmondo dei 4x4, è riuscire aconiugare tutti i vantaggidei moderni SUV e l’assenzadi compromessi rispetto allevetture più “normali” in ter-mini di dimensioni, prezzo,comfort e consumi.

Il percorso progettualeche le caratterizza è imper-niato attorno al concetto difusione di diverse tipologiedi vetture: si vuole combina-re il piacere di guida e le ca-ratteristiche di handling diuna compatta Fiat con leperformance fuoristradisti-che di uno sport utility vehi-cle, dando vita a un nuovoconcetto di versatilità. Dallalinea compatta, pulita e nel-l’insieme robusta, concentranei suoi tratti una doppiavalenza che coniuga bellez-za e stile con funzionalità.Sono queste le caratteristi-che estetiche principali diFiat Sedici che, nata dallamatita di Giorgetto Giugiaro,svela l’attenzione italianaper i dettagli e le proporzio-ni.

Un abitacolomolto vivibile

Estremamente manovra-bile, ben 11 cm inferiore al-la media dei SUV compatti,è ottimale per l’utilizzo quo-tidiano e nonostante i 411cm di lunghezza, l’abitacolointerno è molto vivibile espazioso e arricchito da buo-ne doti di silenziosità. Iltunnel centrale è ben stu-diato e i pulsanti sono moltointuitivi e ben posizionati.Buona anche la qualità del-le plastiche impiegate. Ilsuo comportamento su sedestradale è molto diretto,preciso lo sterzo e pregevolel’assetto in curva.

Buona la stabilità anchea elevate velocità. In fuori-strada, l’elemento chiavedella vocazione “multipur-

pose”, ovvero la trasmissio-ne integrale adattabile, con-ferisce trazione anche gra-zie all’ECCD (sistema elet-trico di accoppiamento a fri-zione multidisco a secco),che modula la coppia trasfe-rendola in base alle necessi-tà di trazione, togliendod’impaccio l’auto in ognicondizione di terreno. FiatSedici adotta un nuovo siste-ma di “4x4 on demand”, condifferenziale centrale e bentre modalità operative chepermettono di trasmetterecoppia alle sole due ruotemotrici anteriori; di deman-dare la distribuzione dellacoppia al comando “auto”,cosicché nel momento in cuidovesse diminuire l’aderen-za il sistema regolerebbeautonomamente la distribu-zione tra l’asse anteriore e ilposteriore; oppure di bloc-care la distribuzione di cop-

pia equamente tra asse an-teriore e posteriore per ga-rantire massima prontezzanelle condizioni estreme.

Le motorizzazioni propo-ste sono due, entrambe Euro4: un 1.6 litri da 107 cv (ben-zina), a cinque rapporti, concoppia massima di 145 Nm a4.000 giri e un 1.9 litri Multi-jet 120 cv a sei rapporti, concoppia motrice di 280 Nm.Peccato per il montante an-teriore che oscura sensibil-mente il campo visivo du-rante le curve verso sinistra,limitando la percezione del-la strada e, forse, sarebberostati più funzionali quattrofreni a disco (anziché solodue anteriori), in quanto lafrenata a velocità sostenuterisulta abbastanza ruvida eil posteriore si alleggerisceun po’ troppo.

Nel caso di Panda Cross,l’intenzione alla base del

progetto era quella di farequalcosa di unico e distinti-vo, proponendo una vetturadel segmento “A” con una

tecnologia del tutto estraneaed innovativa per le caratte-ristiche di questa categoriadi automobili. Nata per gen-

te che non ha ancora persola voglia di giocare, PandaCross è una “small inclusi-ve” capace di unire doti distraordinaria compattezza aprestazioni fuoristradistichedi notevole qualità, dimo-strando come la taglia nonsia sinonimo di inarrestabi-lità ed efficienza.

ProiettorisovradimensionatiUn carattere “teneramen-

te aggressivo” caratterizza ilsuo aspetto esteriore: grandifasce paracolpi, proiettoritondi sovradimensionati,modanature e barre che as-sieme al paraurti dotato discudi per la protezione del-le componenti meccaniche,dichiarano lo spirito off-road della vettura. Gli inter-ni sono leggermente diffe-renti da quelli della norma-le Panda 4x4: il piano di se-duta del guidatore è infattipiù elevato e la plancia sidiversifica per il colorenero.

Il comportamento in stra-da è decisamente buono. Ri-sponde bene ai comandi edè piuttosto stabile anche adandature abbastanza soste-nute. Buone le doti di tenutain curva. In fuoristrada èpraticamente inarrestabile:con un angolo di attacco dicirca 24° e di un angolo diuscita di 42° supera pratica-mente ogni ostacolo; se aquesto sommiamo una pro-fondità di guado di circa 30cm e una pendenza supera-bile del 55 per cento, ci ren-diamo conto delle impensa-te qualità fuoristradistichedi questo mezzo.

Il segreto del successo diPanda Cross è la trazione in-tegrale permanente, regola-ta da un giunto viscoso cheripartisce la trazione tra as-se anteriore e posteriore inmodo ottimale e continuo. Iltrasferimento di coppia av-viene quindi in modo auto-matico, se necessario, con-sentendo un comportamentodel tutto simile a un 2WD sustrade asfaltate. Ulteriorenovità è il sistema LD (bloc-co differenziale) che agiscefrenando le ruote che slitta-no, trasferendo la coppiasulle altre dello stesso asse.Il motore è un 1.3 litri Multi-jet Euro 4 da 70 cv, con unacoppia massima di 145 Nm,sufficiente per donare allaPanda una discreta ripresa.Peccato per le plastiche del-la plancia e degli interni,che potrebbero essere diqualità superiore se rappor-tate ai quasi 18.000 euro dicosto del veicolo.

Federico Grechi

Gennaio/Febbraio 2006

Nate per divertiree sorprendere, le due novelle

di casa Fiatconfermano di

possedere quelledoti e valori

iscritti nel DNAdel Marchio:

designinnovativo,

tecnologiaavanzata e

soluzioniintelligenti

che migliorano la vita a bordo

� FIAT / Panda Cross e Sedici, due “integrali” per tutti

Le piccole ribelli

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6 AUTORAMA Gennaio/Febbraio 2006

MONTEROTONDO DI GAVI - For-te di un successo straordina-rio anche in Europa, doveha dato un contributo fonda-mentale all’aumento dellevendite della marca (+6 percento rispetto al 2004), Tuc-son ha conquistato in Italiaquote consistenti di merca-to, con oltre 8.000 unità com-mercializzate nel solo 2005,che le hanno permesso diraggiungere il terzo postoassoluto nella classifica deiSUV più venduti. Il segmen-to 4x4 vede Hyundai prota-gonista anche nella fasciasuperiore, con modelli dialto contenuto come SantaFe e Terracan, vetture checompletano un’offerta divetture a trazione integraleimbattibile in grado di sod-disfare ogni tipo di esigenza.

Considerando che, in par-ticolare sul mercato italia-no, le sport utility sono digran lunga preferite con lemotorizzazioni a gasolio,

Hyundai ha deciso di arric-chire la gamma delle versio-ni diesel della Tucson conun nuovo quattro cilindridue litri dal taglio sportivodalle caratteristiche tecni-che molto avanzate, potente,pulito e dai consumi estre-mamente ridotti.

Si pone ai verticidella categoria

Con una cilindrata di1.991 cc, basamento in ghisae testata in alluminio, siste-ma di alimentazione a inie-zione diretta common-rail, acamme in testa e 4 valvoleper cilindro, turbocompres-sore a geometria variabileVGT con intercooler e ri-spetto delle normative an-tinquinamento Euro 4 (gra-zie anche al filtro antiparti-colato, del tipo autorigene-rante automaticamente esenza bisogno di manuten-zione), il debuttante diesel

della SUV coreana si ponedecisamente ai vertici dellacategoria per rendimento eprestazioni.

La potenza di 140 cv (103kW) a 4.000 g/m e la coppiadi 305 Nm (31,1 kgm) a 2.000g/m sono valori che rendonoil CRDi VGT adatto a un usopolivalente sia su strada cheoff-road. Accoppiato esclusi-vamente a un nuovo cambiomanuale a 6 rapporti, con-sente a Tucson di raggiunge-re i 177 km/h di velocitàmassima e di accelerare da

0 a 100 km/h in 12 secondi,valori che sarebbero giàbuoni per una berlina o sta-tion wagon di classe medio-superiore. Anche i consumi,inoltre, si mantengono su li-velli molto contenuti, conuna media di soli 7,1 lt/100km.

Al momento, questo mo-tore risulta essere il miglio-re del segmento come poten-za offerta e, inoltre, riesceanche a essere il più ecolo-gico grazie al filtro antipar-ticolato, del tipo autorigene-rante, di serie, che permetteuna notevole riduzione del-le emissioni nocive.

Infatti, Tucson CRDiVGT è uno dei pochissimiSUV che può circolare inmolte città durante le gior-nate di blocco al traffico,grazie al fatto di poter di-sporre di un motore Euro 4dotato di filtro antipartico-lato.

Il CRDi VGT non sostitui-sce, comunque, il noto paricilindrata da 112 cv e 245Nm di coppia, abbinato a uncambio a 5 marce o automa-

tico a 4 rapporti, finora be-stseller nella gamma Tucsone accreditato di 168 km/h dipunta massima, 13,8 secondida 0 a 100 km/h e 7,1 lt/100km nel ciclo di consumocombinato.

Nella gamma sono inoltredisponibili due brillantipropulsori a benzina: un 4cilindri di 1.975 cc, bialbero16 valvole con variatore difase continuo CVVT, abbina-to a un cambio manuale a 5marce, da 142 cv e 184 Nm dicoppia, per 174 km/h di velo-

La gamma dellaSUV compatta

Hyundai Tucsonsi conferma inpiena sintonia

con le tendenzedel mercato, e siarricchisce con

l’arrivo di unnuovo potente

motore a gasolio2 litri da 140 cv,

a normativaEuro 4, che la

rende ancora piùaccattivante

� HYUNDAI / Debutta un nuovo motore da 140 cavalli

Tucson: con il cuore si vince

Praticamente invariata rispetto alle versioni precedenti, la nuova Hyundai Tucson con motore turbodiesel da 140 cavalli haovviamente la sua vera novità sotto il cofano: la gamma è stata ampliata per venire incontro alle esigenze della clientela.

MONTEROTONDO DI GAVI - Il segmento dei SUV in Italia è in con-tinua espansione, e lo conferma il fatto che dal 1998 al 2004 si èpassati da 63mila a oltre 120mila unità vendute nel 2004, conuna quota di mercato che è salita dal 2,5 al 5 per cento. Ne par-liamo (nella bella cornice del relais “L’Ostelliere” a Montero-tondo di Gavi) con Gianni Cocchi, direttore della comunicazio-ne di Hyundai Automobili Italia, che fa presente come “nelcorso del 2005 il trend medio di crescita del segmento è statopari o superiore al 10 per cento, e gli ultimi dati disponibili ri-portano come raggiunta e superata la soglia del 6 per cento diquota mercato, con oltre 130mila unità vendute, un ottimodato se si considera l’andamento generale del mercato dell'au-to e la sua fase economica”.

Secondo Cocchi questa crescita inarrestabile “è dovuta inbuona parte al fatto che nel corso di questi ultimi anni si è assi-stito a un’evoluzione dell’offerta, presentando vetture semprepiù compatte, facile da usare, sicure ed economiche, e che sonostate quindi in grado di raccogliere un notevole successo sulmercato. L’obiettivo ragionevole in un futuro abbastanza pros-simo è arrivare a una quota di mercato del 10 per cento”. Inquesto importante segmento Hyundai è da sempre uno dei lea-

der di mercato: Galloper vende mediamente 15mila unità al-l’anno, Santa Fé ne totalizza altre 21mila, Terracan 7mila eTucson quasi 12mila.

“Tucson - spiega Cocchi - ha ottenuto risultati positivi in soli16 mesi di commercializzazione, e con una disponibilità di pro-dotto spesso deficitaria. Nel corso del 2005 Tucson è stato sceltoda oltre 8mila clienti, che lo hanno spinto di forza sul podio, interza posizione, fra i Suv più desiderati nella nostra Penisola”.Tucson è risultato essere molto apprezzato dalla clientela ita-liana. “Piace - dice Cocchi - perché la clientela lo sente comestudiato e realizzato per soddisfare al meglio tutte le esigenze ele necessità di acquista un veicolo di questo tipo. Inoltre la sualinea riuscita e unica ha esercitato un forte richiamo verso chiè alla ricerca di un Suv in grado di distinguersi fra la massa. Amio avviso è stato anche percepito come una nuova opportuni-tà per chi si è avvicinato per la prima volta a questa tipologiadi veicoli. Grazie alle sue dimensioni compatte e alla lineaunica e personale, Tucson ci ha permesso di avvicinare al mar-chio Hyundai una nuova fascia di clienti, più giovani e dina-mici. Devo dire che è stato visto spesso come un’alternativa amolte classiche vetture, anche dalla clientela femminile”.

La sport utility piace sempre piùBEN 8.000 TUCSON CONSEGNATE NEL CORSO DEL 2005

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AUTORAMA 7Gennaio/Febbraio 2006

cità massima, accelerazioneda 0 a 100 km/h in 11,3 secon-di e consumo medio di 8,2lt/100km; ed un 6 cilindri a Vdi 2.656 cc, bialbero 24 val-vole, abbinato a un cambioautomatico-sequenziale a 4rapporti, da 175 cv e 241 Nmdi coppia, per 180 km/ dipunta, passaggio da 0 a 100km/h in 10,5 secondi e consu-mo combinato di 10 lt/100km.Con l’arrivo delle nuove ver-sioni la gamma Tucson com-prende così otto diversi mo-delli che si distinguono perl’eccellente rapporto prez-zo/contenuti e, tra l’altro, go-dono di una privilegiata for-mula di garanzia totale per 3anni a chilometraggio illimi-tato e di 6 anni per la corro-sione passante.

Compatta e funzionale

Compatta negli ingombriesterni, al pari di una nor-male auto di segmento C(lunghezza di 4,32 metri elarghezza di 1,79), e soltantoun po’ più alta (1,68 metri,che diventano 1,73 con imancorrenti sul tetto), Tuc-son non ha difficoltà a muo-versi in ambito cittadino,mentre si dimostra maneg-gevole e perfettamente a suoagio anche su una strada dicampagna non asfaltata o supercorsi di montagna ricchidi curve. Ma la versatilitàdella SUV Hyundai si evi-denzia anche nello studiofunzionale dell’abitacolo,con doti di modulabilità e disfruttamento degli spazi pa-ragonabili a quelle di unastation-wagon o di una mo-novolume di classe media.

Il passo di 2,63 metri e gliattenti studi ergonomici con-sentono di ospitare senzaproblemi 5 persone e i lorobagagli, grazie a un vano concapacità di 540 litri, amplia-bile fino a 1375, accessibilesollevando il grande por-tellone posteriore o attraver-so il lunotto apribile se-paratamente quando i collinon sono troppo pesanti. Isedili posteriori sono a ri-baltamento frazionato (60/40)e si può creare, facilmente econ una sola mossa, un’am-pia superficie del tutto piat-ta e completamente sfrutta-bile. Rete e ganci fermacari-co contribuiscono, inoltre, asistemare in ordine e in si-curezza qualsiasi tipo di og-getto evitando gli scorrimen-ti e numerosi sono i vanisupplementari, come va-schette, cassetti, tasche, por-tabicchieri-lattine, a con-ferma dell’attenzione rivoltaalle esigenze dei passeggeri.

Anche il comfort è fra ipunti di forza di Tucson, per-fettamente in linea con ber-line e wagon della stessa ca-tegoria. Sedili regolabili benimbottiti e avvolgenti, di-sposizione razionale dei co-mandi sulla consolle centra-le, assetto al volante regola-bile e comodo per tutti.L’ambiente interno, tra l’al-tro, è rifinito con estremacura, utilizzando plasticheben trattate, tessuti robustie pelle per volante, pomellodel cambio e parte della sel-leria sulle versioni Dynamic.

Lungo l’elenco degli ac-cessori di serie già sul mo-dello d’ingresso Active (dalclimatizzatore ai cerchi inlega leggera, al sistema au-dio con lettore CD/MP3, airetrovisori esterni a regola-zione elettrica riscaldabili,

ai vetri atermici oscurati, al-l’antifurto con telecomando).

Alle doti di tenuta e sta-bilità della Tucson contri-buiscono poi le sofisticatesospensioni a quattro ruoteindipendenti montate su te-laietti ausiliari, McPhersonall’avantreno e Dual Link alretrotreno, con alta capacitàdi assorbimento e, al tempostesso, in grado di garantirela massima stabilità. I pneu-matici sono da 215/65 R16per l’allestimento Active e235/60 R16 per quello Dyna-mic, in entrambi i casi mon-tati su cerchi in lega legge-ra. Lo sterzo, a cremagliera,con servocomando ha, inol-tre, un rapporto di demolti-plicazione molto diretto (ap-pena 3,06 giri del volanteper la sterzata completa) econsente un raggio di voltacontenuto in soli 5,4 metri.

Secondo la tradizioneHyundai, anche Tucson èfrutto di una progettazioneche ha messo al primo postola sicurezza, sia passiva cheattiva. La SUV della casa co-reana offre, infatti, oltre aduna scocca realizzata in con-formità alle norme più seve-re, un abitacolo protetto da6 airbag (2 frontali, 2 lateralianteriori e 2 a tendina ante-riori e posteriori), ed equi-paggiato con cinture a trepunti di ancoraggio (preten-sionate e a ritenzione pro-grammata le anteriori).

L’impianto frenante è aquattro dischi (gli anterioriautoventilanti) con ABS e ri-partitore elettronico EBD,mentre della dotazione diserie dell’intera gamma faparte il sistema integrato dicontrollo della trazione edella stabilità (TCS+ESP).

Raffinato sistemadi trazione integrale

Auto “trasversale”, Tuc-son ha la sua punta di dia-mante tecnologica nel raffi-nato sistema di trazione in-tegrale InterActive TorqueManagement a controlloelettronico, che funziona se-condo il principio TOD (Tor-que On Demand), letteral-mente “coppia a richiesta”.

In condizioni di aderenzanormali e seguendo trattirettilinei, la SUV Hyundai sicomporta come una trazioneanteriore, limitando consu-mi e rumorosità senza l’in-tervento superfluo di unatrasmissione della coppiaanche alle ruote posteriori.Quando però la vettura per-corre una curva o il sistemarileva una differenza di ade-renza tra avantreno e retro-treno, il giunto centrale acontrollo elettronico, inte-grato nel differenziale poste-riore, provvede a trasferireparte della coppia alle ruoteposteriori fino a un massimodel 50 per cento. Nel casooccorra affrontare tratti fuo-ristrada di un certo impegnoo fondi a bassa aderenza, co-me quelli innevati, la trazio-ne integrale può essere inse-rita semplicemente azionan-do un tasto sulla plancia, eresta in funzione fino a unavelocità di 40 km/h. Se, inve-ce, la differenza di aderenzainteressa le ruote di unostesso asse, quella più velo-ce e in situazione più criticaviene frenata dall’interventodel controllo di trazione TCSintegrato nell’ESP, disin-seribile con un pulsantesulla plancia.

Paolo Altieri

DETROIT - Poche auto posso-no vantare una personalitàspiccata come la Kia Soul, ilprototipo di sport utilitypresentato in anteprima alSalone di Detroit. Un’autoche si presenta con un corpovettura essenziale e stilizza-to, ideale per un SUV com-patto, destinato sia al tra-sporto di quello che serveper le vacanze in montagnache per sfidare il trafficopiù convulso nei centri ur-bani.

Archiettura e impostazio-ne del Soul, un’auto che sidistingue per la carreggiataparticolarmente generosa,ne riflettono il caratteresportivo. Il parabrezza av-volge completamente i mon-tanti, i cerchi trasmettonoun’immagine di forza e po-tenza, i proiettori anterioristilizzati e il tetto inclinatocontribuiscono a comunica-re un’immagine atletica de-stinata ad appagare quellaclientela che privilegia unostile di vita dinamico e gio-vanile.

Il tetto inclinato integrauno speciale tettuccio pano-ramico a trasparenza varia-bile. La sezione anteriorescorre indietro bloccandosisulla posteriore, consenten-do una marcia a cielo apertodi cui possono beneficiaretanto i passeggeri anterioriche quelli posteriori. Inol-tre, sempre sul tetto, dueeleganti barre portatutto, si-stemate in senso trasversa-le, consentono di fissareeventuali oggetti da traspor-tare fuori dall’abitacolo. Inun’insolita combinazionesimmetrica, i fari anterioriintegrano, al di sotto deiproiettori, anche le grigliedi accesso dell’aria, secondouno schema già anticipatosu un altro concept, la Mesa,che coniuga funzionalità edeleganza.

Lo scudo protettivo ante-riore, che svolge ovviamenteanche una funzione di pa-raurti, è realizzato in mate-riale nero opaco e integra ifendinebbia. Le prese d’arialaterali conferiscono carat-tere al veicolo e miglioranoil raffreddamento del vanomotore.

La costruzione delle fian-cate del Soul è stata realizza-ta all’insegna della massimasicurezza per i passeggeri,consentendo al tempo stessola realizzazione di portiere“Freestyle”, che si aprono alibro, sono prive di montantie agevolano al massimo l’ac-cessibilità a bordo e la disce-sa dal veicolo.

Lo scudo protettivo poste-riore, realizzato in materia-

le antiriflettente, incorniciala targa e supporta un por-tellone ad apertura motoriz-zata, comandabile dallaplancia. Il portellone è rea-lizzato in un esclusivo com-partimento scatolato mono-blocco, capace di conteneretutto il necessario per un’at-tività sportiva e dinamica.Realizzato come se fosse...una cassetta per la posta,può ospitare indumenti ba-gnati o un paio di scarpe in-zaccherate che non si voglio-no portare nell’abitacolo epersino uno skateboard.

Nel concepire l’abitacolosi è data grande importanzaall’impianto Hi-Fi. Il cru-scotto è stato progettato in-torno agli altoparlanti fron-tali, mentre un computer no-

tebook con monitor multi-funzione, ospitato nel vanoportaguanti, completa il si-stema d’intrattenimentomultimediale.

Il notebook scorre su gui-de e può essere posizionatoa portata di mano, tanto delguidatore che del passegge-ro. L’impianto multimedialeadotta tecnologie Bluetoothe MP3 e dispone di alcuneporte USB, di Wi-Fi e di col-legamenti telematici. I mo-nitor per i videogame sonoripiegabili, come sugli ae-rei, nella consolle centrale epossono essere spostati pertutta la lunghezza dell’abita-colo, per essere utilizzatitanti dai passeggeri anterio-ri che da quelli posteriori.

Illuminazioneregolabile

Un’altra peculiarità dellaSoul è l’illuminazione rego-labile dell’abitacolo. Al po-sto della classica luce pro-iettata da una plafonieracentrale sono presenti deglielementi luminosi che in-corniciano ogni sezione deltettuccio trasparente. Lostesso tipo di illuminazioneè realizzato nei pannellidelle porte e ricorda quelladelle limousine, conferendoal Soul una connotazionepiù “urbana” e colloquiale.

La forma del veicolo evi-denzia una notevole abitabi-lità, considerati gli ingombriesterni. Il Soul è grande epratico all’interno, con un’e-levata modularità dello spa-zio disponibile, ed è confi-gurabile in diverse modalitàd’impiego. Due sedili anato-mici assicurano la migliorestabilità e un elevato com-fort di marcia al guidatore eal passeggero anteriore,mentre i posteriori, total-mente abbattibili.

Questo prototipo disponedella trazione anteriore (maè ovviamente è già previstauna versione 4x4) ed è spin-to da un quattro cilindri inlinea di due litri alimentatoa benzina. La trasmissionesi basa su un cambio auto-matico a cinque rapporticon possibilità di comandomanuale sequenziale e conadaptive cruise control, peruna guida particolarmentedinamica e brillante, ma altempo stesso sicura, attentae confortevole. L’auto è lun-ga 4.040 mm, larga 1.850, alta1.620 e con un passo di 2.550mm. I cerchi in alluminio so-no da 20 pollici e i pneuma-tici sono del tipo 245/45 R 20.

Gianni Monaco

Qui sopra, la caratteristica apertura “ad armadio” della KiaSoul, un prototipo ricco di soluzioni innovative e funzionali.

La Casa coreana ha colto tutti di sorpresa presentando un veicolo dalleforme originali e accattivanti, con un’espressione quasi da robot nel fron-tale e molte soluzioni interessanti in termini di funzionalità. Un’automo-bile maneggevole e brillante che sa destreggiarsi molto bene anche in città

� KIA / Tolti a Detroit i veli a un prototipo crossover

Soul, sport utility da guerre stellari

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8 AUTORAMA Gennaio/Febbraio 2006

BOLOGNA - Gli automobilistipiù esigenti saranno soddi-sfatti. Volvo introduce ilnuovo motore D5 anche suimodelli di segmento medio,S40 berlina e V50 StationWagon, dimostrando nei fat-ti di essere in grado comecostruttore di offrire unacombinazione unica di gran-di motori diesel in un corpovettura compatto. Potenza ecoppia elevate danno comerisultato una guida briosa egratificante a qualsiasi regi-me, e con emissioni sempreassai contenute. Inizialmen-te, il motore viene propostoin accoppiamento con uncambio automatico a cinquerapporti, impostato per ga-rantire un’accelerazione vi-gorosa ma fluida e progres-siva. Il motore D5 fa partedella nuova generazione dimotori a gasolio a cinque ci-lindri introdotti da VolvoCars a inizio 2005 sui model-li più grandi della sua gam-ma, ovvero S60, V70, XC70 eXC90. Il D5 verrà montatoanche sulla nuova C70 Con-vertibile e l’obiettivo di pro-duzione annuale per i tremodelli è di 10.000 unità.Nel caso di S40 e V50, que-sto significa che il D5 rap-presenterà circa il 10 percento delle vendite totalidelle versioni diesel per idue modelli in Europa.

Rispetto alla prima gene-razione, il nuovo motore èstato sottoposto a una com-pleta revisione di progetto,per ottenere prestazioni piùelevate e una maggior guida-bilità. Un lavoro che ha por-tato anche e soprattutto a unnotevole calo delle emissio-ni. Per installare il cinquecilindri D5 nel vano motoredelle S40 e V50, più piccolorispetto a quello dei modellilarge, i tecnici Volvo hannomodificato alcuni criteri dimontaggio e la maggior partedei dispositivi ausiliari. Peresempio, è stato integrato ilcollettore e il turbocompres-sore in una sola unità.

Montato dunque in posi-

zione trasversale, il D5, conuna cilindrata di 2.4 litri,rappresenta l’offerta di pun-ta per la gamma diesel deimodelli S40 e V50. In prece-denza, erano già disponibilidue motorizzazioni quattrocilindri da 1.6 e 2 litri, ri-spettivamente da 109 e 136cv. Il D5 ha una potenza mas-sima di 132 kW/180 cv che gliconsente di spingere facil-mente la vettura fino allevelocità più elevate.

Un’offertadi punta

La vigorosa coppia svi-luppata, pari a 350 Nm, ge-nera una notevole prontezzadi risposta all’acceleratore,sia a regimi bassi sia a quel-li più alti. La S40 D5 accele-ra da 0 a 100 km/h in 8,5 se-condi, la V50 in 8,6 secondi.Il consumo si rivela mode-sto: nel ciclo misto, il D5percorre 100 km con 7 litridi gasolio. Il telaio, con so-spensioni anteriori Mac-

Pherson e asse posterioreMultilink, è stato messo apunto per offrire il massimocomfort di guida.

E ad aumentare ulterior-mente la sensazione di faci-lità di guida provvede ilcambio automatico a cinquerapporti. Il D5 dispone del-l’ultima generazione di tur-bocompressori a controlloelettronico, per una regola-zione rapida e precisa dellapressione di sovralimenta-zione. La girante di grandidimensioni fornisce coppiae potenza elevate. I condottivariabili sono angolati perrendere più efficace il flus-so dei gas e ottenere cosìun’efficienza ottimale. Tuttequeste caratteristiche si tra-ducono in un’accelerazionepronta e decisa nonché inprestazioni velocistiche ditutto rispetto.

L’alloggiamento del turboè raffreddato ad acqua, solu-zione inedita per un motoreturbodiesel. Il sistema raf-fredda il turbocompressore

appena il motore vienespento, un accorgimentoparticolarmente importantein caso di soste brevi dopouna guida prolungata ad al-te velocità. Il turbo a con-trollo elettronico eroga po-tenza in maniera fluida eprogressiva, aumentando lasensazione di elevato com-fort di guida.

All’interno della cameradi combustione dei cilindril’aria dà origine a un vorti-ce. Con l’ausilio di una val-vola a farfalla, la turbolenzaviene controllata uniforme-mente. Ciò consente di rego-lare al meglio la combustio-ne, che si adatta così in ma-niera ottimale alle condizio-

ni di guida e al carico delmotore. Le grandi camere dicombustione forniscono unacompressione ridotta, favo-rendo così prestazioni ele-vate e basse emissioni.

Iniezione conturbolenza variabile

Il sistema di alimentazio-ne presenta iniettori a setteugelli, soluzione che consen-te di nebulizzare finementeil carburante, a tutto vantag-gio della combustione. Il ci-clo di iniezione si svolge intre fasi: pre-iniezione, inie-zione principale e post-inie-zione. L’ultima fase aiuta abruciare le polveri sottili

dei gas di scarico. Un siste-ma di pre-riscaldamentocontrollato elettronicamen-te riduce i tempi di riscalda-mento e facilita l’avviamen-to a freddo. Il D5 disponedell’ultima generazione disistemi di gestione. Le ele-vate capacità d’intervento eil grande numero di sensorigarantiscono una regolazio-ne estremamente precisa ditutte le funzioni.

Tra le caratteristiche dasegnalare, la valvola a far-falla e la valvola EGR (Ex-haust Gas Recirculation) acontrollo elettronico, per as-sicurare un impeccabilecontrollo dell’immissioned’aria e del ricircolo dei gasdi scarico. Un radiatoreEGR abbassa inoltre la tem-peratura di combustione alfine di ridurre ulteriormen-te le emissioni. Il convertito-re catalitico è installato inposizione vicina al motore,in modo da velocizzare il ri-scaldamento iniziale e il fil-

traggio dei gas di scarico. Lasonda lambda di cui è dota-to regola con precisione as-soluta sia la miscela di car-burante sia le emissioni.

Sul D5 è di serie il filtroper il particolato. Il disposi-tivo elimina le particelle in-combuste dai gas di scaricoin modo efficace, neutraliz-zandone oltre il 95 per cen-to. Il filtro è di tipo CDPF(Coated Diesel ParticulateFilter). Uno speciale rivesti-mento aiuta a bruciare leparticelle incombuste e perquesto il carburante non ri-chiede additivi né si rendenecessaria alcuna manuten-zione. La combustione delleparticelle sottili, che dura

Il costruttore svedese introduce l’innovativo turbodiesel cinque cilindri anche sui model-li S40 berlina e V50 Station Wagon. Il D5, con una cilindrata di 2.4 litri e una potenza di180 cv, rappresenta l’offerta di punta per la gamma diesel dei due modelli. In estate equipag-gerà anche la nuova C70 Convertibile, che verrà lanciata sul mercato la prossima primavera

� VOLVO / Il motore D5 da 180 cv equipaggia le S40 e V50

Per automobilisti esigenti

La V50 è uno dei modelli Volvo di maggior successo sul mercato italiano, con l’arrivo del nuovo motore a cinque cilindriturbodiesel, sotto a destra, esalta ulteriormente il suo appeal presso la clientela della nostra Penisola.

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AUTORAMA 9

circa 20 minuti, inizia auto-maticamente ogni 500-1000chilometri, in funzione dellecondizioni di guida.

Nel 2005, le vendite diS40 e V50 hanno rappresen-tato in Italia un totale di cir-ca 11.500 unità (ovvero oltrela metà del volume totale diVolvo Auto Italia). Di que-ste, 10mila unità sono datedalle motorizzazioni turbo-diesel. All’interno dei volu-mi diesel, il 70 per cento èstato ottenuto dal motore2.0D da 136 cv, il rimanente30 per cento dal 1.6 da 110cv. I volumi complessivi diS40 e V50 previsti per il 2006sono analoghi. Ma al loro in-

terno vanno considerate lecirca 1.000 S40/V50 D5 cheVolvo Auto Italia conta divendere nel corso dell’annoe che rappresenteranno il 10per cento del totale venditedelle versioni diesel per idue modelli. Con la commer-cializzazione delle versioniD5, il mix di vendita si modi-ficherà in questo modo: 60per cento appannaggio delleversioni 2.0, 30 per cento perle 1.6 e appunto 10 per centoper le D5. Indicativamente,la S40 D5 costerà circa30.000 euro, mentre la V50D5 si aggirerà intorno ai31.500 euro.

Nel corso della primave-

ra verrà lanciata la C70 Con-vertibile con motori cinquecilindri a benzina, con po-tenze che vanno dai 140 cvdel 2.4 ai 220 del T5. Succes-sivamente, con l’inizio del-l’estate, sarà disponibile an-che la motorizzazione D5. Iprezzi sono compresi tra cir-ca 36.000 e 45.000 euro. Perla nuova Volvo C70 Converti-bile le previsioni di venditasul mercato italiano sono di1.000 vetture per il 2006.Della precedente C70, nelladoppia versione Coupé e Ca-brio, uscita di produzionenel luglio 2005, sono stativenduti 50.000 esemplarinell’arco dei nove anni di vi-ta del modello. In Italia, levendite nel periodo sonostate pari a circa 3.500 unità,con una prevalenza delleversioni Coupé. Gli anni incui sono stati ottenuti i volu-mi maggiori sono stati il1998 e il 1999, con una mediadi 800 vetture l’anno.

Volvo Auto Italia ha chiu-so il 2005 con circa 20.500vetture vendute, con una pe-netrazione pari allo 0,9 percento. Ciò si traduce in unincremento dell’1,5 per cen-to rispetto al 2004. Ad averdato il maggior contributo aifini di questo risultato sonostate la V50 (9.000 unità) e laXC90 con 3.500 unità.

La linea XC 90 e 70 èquella che ha tratto il mag-gior beneficio dall’introdu-zione del nuovo motore cin-que cilindri turbodiesel D5da 185 cv al punto che XC90e XC70 insieme, con 5.000auto complessive, sono se-conde solo a V50 in terminidi volumi di vendita. Comedire che il 4x4 Volvo piaceanche da noi...

Fabio Basilico

Roma - Jaguar presenta una versione XJ Passo Lungo Blindata (XJLWB Armoured), la prima realizzata direttamente da Jaguar, che ag-giunge sicurezza nel soddisfare le esigenze dell’utilizzo giornaliero,senza compromettere le capacità della vettura. Questa lussuosa vet-tura offre protezione da attacchi con armi da fuoco ed esplosivo, rapi-ne, tentativi di sequestro o di rimozione, divenendo un’ulteriore scel-ta per capi di stato o di governo, uomini d’affari di alto profilo, diplo-matici e celebrità di tutto il mondo.

Esteriormente la nuova XJ Passo Lungo Blindata è virtualmenteidentica alla XJ di serie, offrendo la più assoluta discrezione ai pro-prietari. Ma le apparenze ingannano: infatti, la XJ LWB Armoured èestremamente corazzata, grazie a significative modifiche come i vetrilaminati anti-proiettile, una protezione del sottoscocca, un’armaturain acciaio e pneumatici run flat. Il telaio della XJ Armoured è statoampiamente adattato per compensare l’ulteriore peso e uno stile diguida potenzialmente più aggressivo grazie ad ammortizzatori emolle rinforzate, garantendo che la vettura sia agile e sicura da gui-dare come la versione di serie, sebbene molto più leggera delle vettureblindate della concorrenza.

La scatola guida ad assistenza variabile (VAPS) è stata completa-mente rimessa a punto, con una maggiore potenza del flusso dellapressione della pompa dello sterzo, per reallineare lo sforzo dello ster-zo alla maggiore massa della vettura blindata. Anteriormente la vet-tura monta pinze freno monoblocco a 6 pistoncini, mentre posterior-mente pinze freno monoblocco a 4 pistoncini, insieme a pastiglie fre-no in materiale di attrito ad alte prestazioni e dischi freno ventilatipiù larghi. Le originali sospensioni ad aria sono state sostituite consospensioni passive a causa della massa aggiuntiva. La vettura èequipaggiata con ammortizzatori Bilstein B46 specificatamente rin-forzati e tarati ed eccezionali molle Eibach realizzate in una lega alsilicone estremamente resistente. Una combinazione messa a puntoper ottimizzare il giusto equilibrio tra marcia, comfort e controllodella scocca.

Progettata per offrire la massima protezione al guidatore e ai pas-seggeri, la XJ LWB Armoured monta numerosi equipaggiamenti perla protezione, per rendere ogni viaggio il più sicuro. I vetri al borosili-cato antiproiettile sono stati realizzati per resistere agli assalti conpistole e fucili. La carrozzeria blindata è rinforzata con acciaio aprova di proiettile, mentre il sottoscocca è rivestito da una protezionedi materiale in fibra di Kevlar high-tech.

La XJ Passo Lungo Blindata offre una completa protezione da as-salti portati con armi da fuoco e dalle esplosioni laterali, grazie alsuo design che previene la penetrazione all’interno dell’abitacolo dischegge o frammenti di esplosivo. Così come Jaguar è conosciuta per

il design e la realizzazione di vetture di lusso, Centigon è sinonimo,in tutto il mondo, di competenza per la blindature delle vetture. LaXJ LWB Armoured è stata sviluppata attraverso un processo di com-pleta integrazione delle operazione di design e ingegnerizzazione traJaguar e Centigon, grazie a un intensivo programma di prove, combi-nato ai severi controlli di qualità e ai parametri fissati da Jaguar.

La vettura è stata sottoposta numerose prove balistiche ed esplosi-ve dalla QinetiQ, un’agenzia indipendente, ed è stata accreditata deilivelli BR5 e BR6 della normative europea EN 1063. Come prima vet-tura blindata interamente costruita e garantita da Jaguar Cars, i po-tenziali clienti avranno l’assicurazione del totale supporto della fab-brica al momento dell’acquisto e durante tutto il ciclo di vita dellavettura. Il nuovo programma Jaguar di supporto post-vendita globa-le offre un elevato livello di assistenza sino nelle regioni più remote.Sono previste quattro visite programmate all’anno da parte di untecnico specializzato Jaguar per assicurare la più completa soddisfa-zione del cliente, oltre a garantire che la vettura sia mantenuta allostandard più alto possibile.

Gli pneumatici run flat, in caso di foratura o sgonfiamento, per-mettono al guidatore di viaggiare in sicurezza per 50 chilometri, sinoa una velocità massima di 80 km/h. Altri equipaggiamenti riguar-danti la sicurezza includono un sistema di scarico antimanomissio-ne, un sistema d’intercomunicazione, un serbatoio benzina autosigil-lato, l’abitacolo con un proprio sistema di fornitura di ossigeno e untetto corazzato al titanio. Nick Youdan, Direttore Vendite Globaledelle Vetture Blindate, ha detto: “Affrontare i rischi reali nella vitadi tutti i giorni sta divenendo sempre più un luogo comune. Lanuova XJ Passo Lungo Blindata è stata realizzata per combinare ildesign e la tecnica di una vettura di lusso con equipaggiamenti tec-nologici e di protezione. Ogni cosa è stata predisposta per rendereogni viaggio il più sicuro possibile, e grazie al motore V8, che assicu-ra una potente accelerazione, e pneumatici run flat di serie, tirarsifuori dai guai velocemente non sarà più un problema”.

Per i proprietari della XJ Passo Lungo Blindata saranno predi-sposti appositi programmi di addestramento, per aiutarli a capire ledifferenze nelle caratteristiche di maneggevolezza della vettura cheun tale alto livello di protezione comporta.

Gennaio/Febbraio 2006

BOLOGNA - Volvo Auto Italia e Alma Mater Stu-diorum-Università di Bologna hanno firmato unaccordo di collaborazione triennale che si artico-lerà su diversi fronti e per vari progetti specificiin tre campi di applicazione: cultura, formazionee ricerca. “Si tratta di un accordo senza prece-denti per Volvo Auto Italia - ha dichiarato Pa-scal Bellemans, Presidente e AmministratoreDelegato della filiale italiana della Casa svedese- fin dalla propria creazione, a metà degli anniSettanta, la sede di Volvo in Italia si è distintacome una delle realtà imprenditoriali di mag-gior rilievo fra quelle operanti sul territorio bolo-gnese. Volvo Auto Italia partecipa già attiva-mente a iniziative volte a valorizzare la città, ilsuo patrimonio culturale e la sua cultura civica.L’accordo con l’Università di Bologna costituisceal tempo stesso una naturale conseguenza ditale politica aziendale e uno straordinario risul-tato, del quale siamo orgogliosi”.

L’accordo è uno dei punti qualificanti di unprogetto a più ampio respiro, articolato e svilup-pato su un arco temporale medio-lungo di treanni attraverso il quale Volvo Auto Italia inten-de rafforzare la propria presenza nel contestodella città di Bologna. Per quanto riguardal’area Cultura, Volvo Auto Italia sostiene UniBo-Cultura - l’ufficio facente capo al DipartimentoComunicazione dell’Università che promuove ecoordina tutte le attività di tipo culturale e arti-stico che nascono in ambito universitario - met-tendo a disposizione un contributo annuale dautilizzarsi come Borsa di Studio per laureando olaureato in area umanistica che possa così lavo-rare e formarsi nell’ambito dell’organizzazione ecomunicazione dei progetti culturali.

Volvo Auto Italia è inoltre partner unico diAlmaJazz, il primo festival italiano delle orche-stre jazz di estrazione universitaria. L’evento,promosso dall’Università di Bologna attraversoUniBoCultura e Alma Entertainment, è in pro-gramma nei giorni 12-14 maggio 2006 e porteràa Bologna big band provenienti da atenei ditutta Europa. Centocinquanta i musicisti coin-volti, provenienti da sette Paesi europei. È previ-

sta l’istituzione di un premio speciale “Volvo-Ilmotore del Jazz” per la migliore big band.

Per quanto riguarda l’area Formazione,Volvo entra nel Business Network di Alma Gra-duate School, ovvero nella rete di imprese eaziende che collaborano con la Scuola allo svi-luppo di eventi, programmi e ricerche. AlmaGraduate School è un consorzio guidato dal-l’Università di Bologna ed eroga Master in Busi-ness Administration ed Executive MBA.

Nell’area Ricerca, Volvo Auto Italia finanziala ricerca per lo sviluppo del progetto Mobilis,modello fisico-matematico capace di studiare,descrivere e simulare la mobilità, messo a puntodal Gruppo di Fisica della Città appartenente alDipartimento di Fisica dell’Università di Bolo-gna. Mobilis costituisce uno strumento per pen-sare o progettare una mobilità sostenibile appli-cabile su varie scale.

Nella concezione del progetto Mobilis, la mo-bilità è pensata a partire dal singolo e la Mobili-tà Sostenibile non è definita solo dal ridotto im-patto ambientale, bensì anche dalla possibilitàdi muoversi in modo fluido ed efficiente grazieall’interazione di tutti gli elementi di mobilità. Ilsostegno al progetto è previsto su un arco ditempo che va dal 2005 al 2007. In questo ambito,si prospetta una possibile collaborazione scienti-fica fra il Gruppo di Ricerca dell’Università diBologna responsabile del progetto e strutture diricerca avanzata di Volvo Cars; ma, soprattutto,Volvo Auto Italia finanzierà la realizzazione diuno specifico progetto di applicazione di questomodello a intelligenza artificiale dedicato allamobilità universitaria. Progetto che sarà svilup-pato a partire dal gennaio 2006.

Volvo Auto Italia è stata inoltre partnerunico del convegno internazionale Physics AndThe City, promosso dall’Università di Bolognanei giorni 15-17 dicembre 2005 a Bologna. Il con-vegno ha raccolto nel capoluogo emiliano espo-nenti internazionali del mondo della fisica, del-l’urbanistica, dei trasporti e ha affrontato iltema della e-governance della mobilità urbana.

fa.bas.

Voglia di cultura e di ricercaPARTNERSHIP DI VOLVO ITALIA CON L’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

� Jaguar / La XJ “lunga”

È anche blindata

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10 AUTORAMA Gennaio/Febbraio 2006

SAN DONATO MILANESE - L’evo-luzione tecnologica di que-sto ultimo secolo ha stra-ordinariamente modificatola cultura, i costumi e i biso-gni dell’umanità civilmenteed economicamente progre-dita. Lo scenario che si pre-senta ai nostri occhi, rivelaun sempre crescente livellodi opportuni strumenti alservizio delle attività e delleesigenze delle persone edella conoscenza. La rivolu-zione telematica, legata al-l’innovazione tecnologica,ha condizionato tutti i setto-ri della vita sociale ed eco-nomica, e il settore automo-bilistico è un chiaro esem-pio di come sia indispensa-bile che l’applicazione di ta-le tecnologia si estenda sem-pre più specificamente allesue prerogative, e rendasempre maggiori servizi al-l’utenza. Se in un primo mo-mento la telematica di bor-do costituiva un elemento dioriginalità tra le moltepliciproposte optionali, adesso èdiventata un servizio sem-pre più richiesto dagli auto-

mobilisti.L’approfondimento delle

tematiche legate allo svilup-po telematico nel settore au-tomobilistico, ha è avvenutoin occasione del SeminarioInnovazione, che anno dopoanno, Bmw promuove perfornire i risultati del pro-prio operato alla stampa edagli addetti ai lavori, al qua-le ha partecipato una quali-ficata selezione di docentiuniversitari della Bocconi,del Politecnico di Milano,dell’Università Cattolica delSacro Cuore, dell’Universitàdegli Studi di Milano e Mila-no Bicocca, ed esperti delsettore, che ha consentito undibattito e un confrontoestremamente interessantesu questo tema.

Una gamma completadi servizi

Orientata da sempre ver-so questa direzione, Bmw èla prima Casa automobilisti-ca in Italia a fornire unagamma completa di servizitelematici integrati sullenuove vetture. “Con lo svi-luppo del progetto Connec-tedDrive - ha dichiaratoGianni Oliosi, direttore Co-municazione e P.R. BmwGroup Italia - avviato in for-ma sperimentale alla finedegli Anni ’90 e applicatoormai nella produzione inserie, ci siamo proposti didelineare una nuova filoso-fia di guida, favorendo laconnessione e l’interazionereciproca fra guidatore, vet-tura ed ambiente circostan-te allo scopo di assicurareun maggiore piacere di gui-da, comfort e un alto livellodi sicurezza”. In sostanza,Bmw ConnectedDrive è unnuovo concetto di mobilitàintelligente e informata chemigliora in modo rilevante

la qualità della guida.Il ConnectedDrive si con-

cretizza, in due diversi a-spetti della guida. Da un la-to, con l’ausilio di sistemi diassistenza alla guida pro-priamente intesa, dall’altro,con l’offerta di prodotti cheforniscono, con l’integrazio-ne di infrastrutture telema-tiche, centrali operative esistemi informativi, servizidi assistenza esterni supple-mentari, collegati ai disposi-tivi presenti sulla vettura.

Tra i primi ricordiamoquelli già disponibili attual-mente sulle vetture Bmw diserie. L’Active Cruise Con-trol (ACC), è il sistema chepermette la regolazione atti-va della velocità di crocierae assiste il guidatore nell’os-servare l’opportuna distanzadi sicurezza dai veicoli cheprecedono, sistema che, conl’ausilio di un sensore radar,risulta particolarmenteutile soprattutto in autostra-da e nelle situazioni di traf-fico intenso. L’AdaptiveLight Control (ALC) è la ri-voluzionaria tecnologia del-l’illuminazione adattiva, chein curva consente di illumi-nare la carreggiata tenendoconto, in tempo reale, del-l’angolo di sterzata imposta-to, aumentando il campo vi-sivo e contribuendo in modosignificativo alla sicurezzanella guida notturna. L’HeadUp Dispay invece, è il dispo-sitivo, di derivazione aero-nautica, che visualizza le in-formazioni che servono allaguida sul parabrezza del-l’auto, nel diretto campo vi-sivo del guidatore, grazie aun proiettore montato soprail cruscotto, evitando al con-ducente di distogliere losguardo dalla strada. A que-sti si aggiungono inoltre, va-ri dispositivi elettronici perla maggiore aderenza al suo-

lo, in curva o sul bagnato,dei pneumatici.

Il “sesto senso” che ilConnectedDrive introducenella percezione della guidasi completa con la possibili-tà d’interazione con l’am-biente esterno, fornendo glistrumenti per estendere lapartecipazione del guidato-re anche ad attività esogenela guida, attraverso servizid’infomobilità, ora disponi-bili anche nel mercato ita-liano. I tre prodotti Bmw checonsentono questa interazio-ne sono Bmw Assist, BmwOnline e Bmw Tracking.

Il guidatorenon è mai solo

In caso d’incidente o gua-sto meccanico, Bmw Assistinterviene in aiuto del gui-datore che, automaticamen-te o manualmente, può con-tattare una centrale operati-va disponibile 24 ore su 24,per richiedere assistenza oinformazioni utili, attraver-so un telefono Bmw e un na-vigatore di tipo Professionalo Business. La chiamata d’e-mergenza si attiva automati-camente in caso di aperturadell’airbag, stabilendo unaconnessione vocale tra lacentrale operativa e l’abita-colo ed avvia la proceduradi soccorso immediato inmancanza di risposta delconducente.

Bmw Online, invece, com-prende una serie di servizibasati sul portale esclusivoBmw a cui è possibile acce-dere utilizzando lo schermo16:9 della propria vetturadotata di sistema di naviga-zione. In tempo reale, l’auto-mobilista può così accederealle informazioni in rete susvariati argomenti e aggior-narsi su politica, sport, eco-nomia, meteo, spettacolo o

notiziari vari, e avere ancheinformazioni generali suluoghi, come una guida chemette a disposizione com-menti e consigli utili, sem-

pre 24 ore su 24.Il sistema Bmw Tracking,

invece, è un modo sicuro edefficace per proteggere lapropria auto. Si basa su uncontatore satellitare che noneffettua la sola localizzazio-ne, ma grazie a una serie diservizi telematici integrati ecentrali operative, consentel’invio della segnalazione inautomatico al cellulare delproprietario che in caso difurto confermerà l’inviodella segnalazione alle forzedell’ordine pubbliche e pri-vate. Questo sistema, ricono-sciuto dal Ministero delleAttività Produttive e dal CE-STAR (Centro Studi Auto Ri-parazioni) come piattaformaper l’aumento della sicurez-za stradale, si fonda sulla si-nergia tra centro servizi eterminale installato sull’au-to, e collabora con le compa-gnie di assicurazione ancheper la ricostruzione della di-namica di eventuali sinistri,offrendo la possibilità, se-condo la provincia di appar-tenenza, di usufruire disconti sulle polizze furto, in-cendio ed RC Auto.

Risulta evidente comeun’offerta così specifica pos-sa rappresentare una dellechiavi fondamentali per ilraggiungimento e il manteni-

mento della leadership tec-nologica per la Casa Tede-sca. “Questi prodotti, tecno-logicamente all’avanguar-dia, e di evidente contenutotelematico sono frutto - haaffermato Wolfang Burger,Responsabile Gestione Inno-vazioni e Controllo Compo-nenti - di una strategia inno-vativa che si propone di an-ticipare le caratteristicheindividuate come il futurotrend delle vetture destinatea imporsi sul mercato e del-l’impegno di avviare un pro-cesso d’innovazione che ri-duca i tempi che intercorro-no tra il momento dell’idea-zione e quello della realizza-zione; che attraverso un’ef-ficiente organizzazione, con-senta a tutte le divisioniBmw di operare congiunta-mente e trasversalmente, alfine di ottimizzare l’impiegodelle risorse, materiali,umane e temporali e che di-venti una cultura dell’in-novazione comune all’interaorganizzazione e presente intutti i collaboratori”.

La conferenza ha postoinoltre, quale problematica

fondamentale, lo sviluppotecnologico in funzione deiproblemi energetici e dellasicurezza. “Da un’analisistatistica - ha sottolineatoRaymond Freyman, Diretto-re Ricerca e Sviluppo BmwGroup - si rileva che tutti gliincidenti che avvengono nelcorso di un anno in Germa-nia, siano per il 50 per centoriconducibili al fatto che ilguidatore non dispone diun’informazione sufficiente.

Il ruolo delle informazioniIn altre parole, se egli

avesse tempestivamente ac-quisito dati circostanzialideterminanti, l’incidentenon si sarebbe verificato, ola sua gravità sarebbe stataridotta sensibilmente. Quin-di è necessario far giungereal guidatore a bordo dellavettura il maggior numero diinformazioni possibili pergarantire una guida più si-cura”. Da questo, nasce ine-vitabilmente una considera-zione: tempestare di infor-

mazioni un guidatore nonpotrebbe risultare dispersi-vo o addirittura pericoloso?E l’intervento di HolgerJeebe, Responsabile BmwConnectedDrive, chiarisce ilconcetto: “Prevediamo chein futuro, la connessionesarà ancora più articolata,con informazioni maggiorisull’ambiente, banda largaper maggiori dati in tempipiù brevi e più servizi a co-mando vocale. Ma non comeelemento di “distrazione”dalla guida, bensì come“raccomandazioni” utili epertinenti. Informazionegiusta al momento giusto.ConnectedDrive è un primopasso verso un’informazioneselezionata e la possibilitàdi scegliere il servizio giustoe adeguato alle varie situa-zioni”.

Il miglioramento dellamobilità, come obiettivoconcretamente perseguibile,trova nella tecnologia Con-nectedDrive un valido con-tributo e un promettentestrumento d’innovazione alconcetto di guida.

Lorella Grazi

Raymond Freyman,direttore ricerca e sviluppoBmw Group. Sotto, unaschermata del sistema diinformazioni Bmw.

Idee a confronto in un seminario che esamina il cambiamento dello stile di vita, la necessità di ade-guate risposte nel prodotto automobilistico, e la vetrina di Bmw sui moderni dispositivi telematici

� BMW / Tecnologie telematiche per una guida “informata”

Una vera rivoluzione

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AUTORAMAAUTORAMA

FOCUS

MONACO DI BAVIERA - “Ci aspettiamo che il Gruppo Bmw man-tenga anche nel 2006 il suo trend di crescita. Quindi puntia-mo ad aumentare ulteriormente il nostro volume di vendite ea raggiungere quest’anno nuovi livelli record”. Le parole cheHelmut Panke, Presidente del Consiglio di Amministrazionedella Bmw AG, ha riferito in occasione del Salone dell’Autodi Detroit, testimoniano chiaramente del clima di motivatoottimismo che regna nel Gruppo tedesco. Il 2005 è stato infat-ti un anno di grande successo per il Bmw Group. Le venditeauto su scala mondiale sono salite di 119.300 unità a com-plessivamente 1,328 milioni. Ciò corrisponde a un ragguarde-vole aumento del 9,9 percento. Un risultato che rappresentail nuovo record commerciale del gruppo tedesco. “La cresci-ta pari al 10,1 per cento del marchio Bmw - ha detto ancora ilnumero del Bmw Group - conferma la validità del portafoglioprodotti del marchio Bmw. Nel 2005 il brand Bmw è leadermondiale nei segmenti di riferimento di Bmw Serie 3, BmwSerie 5 e Bmw Serie 7. Oltre alla Bmw X3, anche la BmwSerie 1 e la Bmw Serie 6 sono state disponibili per la primavolta nell’intero arco dell’anno. Questi modelli hanno cosìdato un contributo positivo all’evoluzione del marchio Bmwnel 2005, confermando in questo modo anche la validità diquesta strategia di espansione”.

Anche Mini è cresciuta visibilmente, superando per laprima volta la soglia delle 200.000 unità vendute nel corso diun anno. “Per quanto riguarda Rolls-Royce - ha proseguito ildottor Panke - nel lungo termine è nostro obiettivo vendere1.000 unità del marchio su scala mondiale. L’anno scorso nonabbiamo raggiunto questo traguardo. Però ci stiamo gradual-mente avvicinando a questo obiettivo. Nel 2005 il marchioRolls-Royce ha messo in commercio quasi 800 Phantom intutto il mondo e la Phantom è oggi leader nel suo segmentodi riferimento”. Anche nel 2006, l’attività commerciale del

Bmw Group procederàsulla strada della cresci-ta. “Abbiamo l’obiettivodi aumentare ulterior-mente il livello dellevendite e di raggiungereun nuovo record nel 2006- ha precisato HelmutPanke - La base dei suc-cessi dell’esercizio 2006si fonderà su un solido eampio portafoglio mar-chi e prodotti. Operiamo,infatti, con tre brand for-ti e molti prodotti attra-enti che vengono richie-sti da clienti in tutto ilmondo”. Questo anno, alcentro dello stand Bmwal Salone di Detroit, c’erano tre importanti e interessanti no-vità: la Bmw Z4 Roadster restyling, la Bmw Z4 M Roadster ela Bmw Z4 Concept Car, che dà un’idea del design dellanuova Bmw Z4 Coupé che debutterà a metà anno. La Z4 MRoadster e la Z4 Roadster restyling hanno festeggiato pro-prio a Detroit la loro prima mondiale.

“Tutti i prodotti nuovi del marchio Bmw dimostrano chenon abbiamo rallentato il passo - ha aggiunto Helmut Panke -sia il Bmw Group nel suo insieme che il brand Bmw in parti-colare continuano a viaggiare a gonfie vele. Penso che pro-prio le automobili presentate per la prima volta allo standBmw di Detroit sottolineino in modo visivo quanto affermato.

In questa edizione del Salone - ha detto ancora il Presidentedel Consiglio di Amministrazione della Bmw AG - abbiamoposto un accento particolare allo stand Bmw, proponendo trenuovi modelli Bmw Z4. Si tratta di modelli che incarnano inun modo molto particolare il contenuto tecnologico e il fasci-no del marchio Bmw”. Intanto, Bmw Group, DaimlerChryslerAG e General Motors Corporation hanno deciso di unire coe-rentemente il loro know-how per sviluppare in maniera effi-ciente e accelerata i sistemi di propulsione ibrida di doma-ni.

“Dato però - ha continuato il dottor Panke - che anche latecnologia ibrida copre soltanto una parte della richiesta dimobilità da parte dei nostri utenti, abbiamo deciso di segui-re un approccio più vasto. Il nostro progetto Bmw ConceptX3 EfficientDynamics contiene un pacchetto di soluzionipropulsive. L’insieme di questi interventi esalta le virtù tipi-camente Bmw, cioè dinamismo e potenza associate a un uti-lizzo decisamente più efficace del carburante. La base ditutti gli interventi è costituita da un motore a combustioneinterna altamente efficace. Infatti, attraverso l’innovativatecnologia d’iniezione della benzina “High Precision Injec-tion” siamo riusciti a sviluppare un sistema finora scono-sciuto che ci permette di ottimizzare la riduzione dei con-sumi in maniera ottimale. La “High Precision Injection” saràdisponibile sui mercati nei prossimi anni”. In aggiunta, laConcept Car Bmw ha un cambio di velocità attivo, che in pra-tica, durante la fase di frenata, recupera energia. L’energiacosì accumulata in condensatori high performance, nei co-siddetti supercap, è successivamente riutilizzata dal cambioattivo durante la fase di accelerazione. La Bmw Concept X3EfficientDynamics non verrà costruita in serie in questa con-figurazione. Tuttavia il progetto permette di dare un’inter-pretazione dello sviluppo futuro in questo settore.

Il 2005 è stato un altro anno di grandi successi per il Bmw Group. Le vendite auto su scala mondiale sonosalite di 119.300 unità a complessivamente 1,328 milioni, pari a un aumento di quasi il 10 per cento. Ilbrand Bmw cresce del 10,1 per cento ed è leader mondiale nei segmenti di riferimento di Serie 3, 5 e 7.Mini supera per la prima volta la soglia delle 200mila unità vendute e Rolls-Royce si avvicina a quota mille

a cura di FABIO BASILICO

Continua escalation per Bmw, Mini e Rolls-Royce

RECORD SU RECORD

Helmut Panke, Presidente del CdA della Bmw AG

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costruttori generalisti. Perquesto prodotto c’è una con-siderevole richiesta: nel2005, le vendite hanno rag-giunto le 149.500 unità. An-che la Serie 6 ha fatto regi-strare un forte incremento,con un 10,9 per cento in piùe 23.340 unità rispetto all’an-no precedente (21.040).

Sempre nell’anno di rife-rimento, sono stati venduti28.900 esemplari della BmwZ4 Roadster rispetto alle38.900 unità del 2004 (-25,7per cento). In termini di ven-dite riferite ai singoli paesi,gli Stati Uniti sono rimastial vertice della graduatorianel 2005, con 307mila auto-

MONACO DI BAVIERA - Il mar-chio Bmw ha consuntivatoun totale vendite di 1.126.800unità (+10,1 per cento), Minidi 200.400 unità (+8,7 percento), Rolls-Royce di 796unità della Phantom. Positi-vi anche i risultati della di-visione moto, che ha conse-gnato nel mondo 97.500 vei-coli, il 5,6 per cento in piùdel 2004 Cifre che si com-mentano da sole. Il GruppoBmw ha aumentato in ma-niera consistente (+9,9 percento) le sue vendite nel2005, con 1.328.000 automobi-li consegnate in tutto il mon-do (nel 2004 erano state con-solidate 1.208.700 unità). Ilmarchio Bmw, con 1.126.800veicoli venduti, ha superatodel 10,1 per cento il numeroregistrato nell’anno prece-dente (1.023.600). Le venditedel marchio Mini sono cre-sciute dell’8,7 per cento ri-spetto alle 184.400 unità del2004: per la prima volta, èstata superata la soglia del-le 200mila unità, raggiun-gendo le 200.400. Con 796Phantom consegnate, il mar-chio Rolls-Royce ha di pocosuperato il livello di venditedell’anno precedente (792).

presenta il 17 per cento del-le vendite totali del GruppoBmw nell’anno da poco con-clusosi. La Serie 5, con228.400 vetture vendute, hamantenuto gli alti livelliraggiunti l’anno precedente(229.600 unità, con un legge-rissimo calo dello 0,5 percento). Il marchio Bmw è alvertice anche nel segmentodelle berline di lusso: levendite della Bmw Serie 7sono aumentate del 5 percento rispetto all’anno pre-cedente (47.700) raggiungen-do le 50.100 unità. La BmwX3 ha vissuto una forte cre-scita rispetto all’anno prece-dente, con un aumento del

Con le cifre appena pre-sentate, il Gruppo Bmw ri-sulta il produttore di mag-giore successo di auto delsegmento premium. La so-cietà tedesca è cresciuta nelsuo complesso nel 2005 piùdel mercato e anche più deisuoi diretti concorrenti. Leserie di punta di Bmw - laSerie 3, la Serie 5 e la Serie7 - sono ciascuna al top deirispettivi segmenti in tutto ilmondo per quanto riguardai volumi di vendita. La vettu-ra più venduta del GruppoBmw è la nuova Serie 3 ber-lina. Con 229.900 unità con-segnate dal suo lancio sulmercato nel marzo 2005, rap-

10 per cento e 110.700 veicoliconsegnati (l’anno prece-dente erano stati 92.250). Al-lo stesso tempo, la sua sorel-la maggiore, la Bmw X5, alsesto anno dal suo lancionel dicembre 1999, ha quasiraggiunto gli alti livelli divendite dell’anno preceden-te (105.000 unità, -3,3 percento) con 101.500 veicolivenduti.

Il 2005 è stato anche ilprimo anno intero di pre-senza della Bmw Serie 1 sulmercato. Con questo veicolopremium l’azienda di Mona-co di Baviera è entrata nelsettembre 2004 nel segmentodelle compatte dominato da

mobili del Gruppo Bmw ven-dute (anno precedente:296.100, +3,7 per cento). GliUsa sono seguiti da vicinodalla Germania, con un tota-le di 295.900 veicoli venduti(anno precedente: 283.600,+4,3 per cento).

Seguono il Regno Unito,con 162.550 consegne (annoprecedente: 150.900, +7,7 percento), l’Italia con 92.038(79.883, +15,2 per cento) e ilGiappone con 58.800 (51.800,+13,5 per cento). Per quantoriguarda il settore moto,Bmw Motorrad ha consegna-to nel mondo 97.500 veicoli,il 5,6 per cento in più rispet-to al 2004.

FOCUS

Le scelte produttive fatte dal Gruppo bavarese si sono rivelate vincenti a livellomondiale. La Bmw è oggi il produttore di maggior successo di auto del segmentopremium. La società nel 2005 è cresciuta più del mercato e dei suoi concorrenti

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GENNAIO-DICEMBRE 2005 VAR. % SU 2004Gruppo Bmw Auto 1.328.000 +9,9%Bmw 1.126.800 +10,1%Mini 200.400 +8,7%Rolls-Royce 796 +0,9%Bmw Moto 97.500 +5,6%

Gruppo Bmw i numeri del 2005

NEL 2005 LE VENDITE MONDIALI A 1.328.000 UNITÀ, CON UN AUMENTO DEL 9,9 PER CENTO

Tutti i numeri del successo

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MONACO DI BAVIERA - La gam-ma di auto Bmw, includendoovviamente anche la Mini, èuna delle più complete e piùapprezzate al mondo. Dallacompatta Serie 1 alle sporti-vissime 6 Coupé e Roadster,è in grado di soddisfare ogniesigenza. Ma i suoi capisaldisono le Serie 3, 5 e 7. Vedia-mole in dettaglio.

La Serie 3 a229.900 unità

La quinta generazionedella Serie 3 berlina - l’autopiù venduta del GruppoBmw - alza ulteriormentel’asticella del salto tecnolo-gico. Apprezzata da oltretrent’anni per essere la mi-gliore della categoria, lanuova Serie 3 vanta un’enor-me ricchezza di innovazioniin materia di propulsione,autotelaio e comfort. Lagamma motorizzazioni partedal modello base 318i quat-tro cilindri con potenza di95 kW/129 cv a 5.750 giri/mine coppia massima di 180 Nma 3.250 giri/min. Si proseguecon il quattro cilindri 320iche eroga 110 kW/150 cv a6.200 giri/min e 200 Nm a

3.600 giri/min, quindi con ilsei cilindri 325i da 160kW/218 cv a 6.500 giri/min ecoppia massima di 250 Nmtra 2.750 e 4.250 giri/min equindi con il sei cilindri330i da 190 kW/258 cv e cop-pia massima di 300 Nm con-tinuamente disponibile tra2.500 e 4.000 giri/min. Tra letante dotazioni, di serie o inoptional, la Serie 3 proponelo sterzo attivo Bmw per imodelli a sei cilindri e lapiù recente generazione delDSC (controllo elettronicodella stabilità). La Serie 3 èanche proposta in versioneTouring, giunta alla quartagenerazione. La Touring del-la nuova generazione è stataimmessa sul mercato con tremotorizzazioni a benzina -320i, 325i, 330 i - e due diesel- 320d e 330d. Seguiranno iquattro cilindri 318i e 318d.

La Serie 5 a228.400 unità

La nuova Serie 5 berlinae Touring afferma nuovistandard prestazionali intermini di comfort e dinami-smo, finora impensabili peruna vettura del suo segmen-

to. In nome del proverbiale“piacere di guidare” BMW,gli ingegneri della Casa te-desca hanno applicato solu-zioni innovative e creato unprodotto che apre nuove pro-spettive all’automobilistadel terzo millennio. Bastipensare ai dispositivi di as-sistenza alla guida di cuipuò essere dotata, come peresempio l’Active Steering,un sistema a controllo elet-tronico che modifica la rigi-dità dello sterzo a secondadelle situazioni di guida, ol’Head-Up Display, che con-sente al guidatore di decide-re in qualsiasi momentoquali informazioni riceveredirettamente sul parabrezza,o anche l’Active Cruise Con-trol, grazie al quale si puòimpostare in automatico lavelocità di marcia e la di-stanza prescelta. La Serie 5è attualmente proposta conun’ampia gamma di motoriz-zazioni: 523i da 177 cv, 525ida 218 cv, 530i da 258 cv, 540ida 306 cv, 550i da 367 cv, 520dda 163 cv, 525d da 177 cv,530d da 231 cv e 535d da 272cv. I modelli 525xi, 530xi e530xd sono dotati della tra-zione integrale intelligente

Bmw xDrive che non si limi-ta ad assicurare una trazio-ne straordinaria anche incondizioni eccezionali maintroduce nel segmentodelle vetture a trazione in-tegrale nuove frontiere di di-namica, sicurezza e agilità.

La Serie 7 a50.100 unità

Sul mercato dalla scorsaprimavera, la nuova Serie 7(solo automatica) definiscenuovamente i parametri diriferimento nel segmentodelle ammiraglie di lusso. Ilmodello conferma nuova-mente la propria ambizione

a occupare il primo postonella categoria di apparte-nenza attraverso un aumen-to sensibile delle prestazio-ni mantenendo costanti iconsumi o, in parte, riducen-doli, ottimizzando l’autotela-io, il sistema di comandoiDrive e gli equipaggiamen-ti. Grazie alla raffinata rivi-sitazione del design anchel’immagine dell’automobileesprime maggior dinamismoe sportività. Ad eccezionedel propulsore V12 al topdella gamma della 760i/Li, laSerie 7 viene dotata di unagamma di motori quasi inte-ramente nuova. Tra i model-li con motore a benzina otto

cilindri le 750i/Li e 740i/Lisostituiscono i modelli745i/Li e 735i/Li. La 740d la-scia il posto alla 745d con unnuovo motore diesel otto ci-lindri a V. Il motore dieselsei cilindri in linea della730d è stato completamenterivisitato. La 730i/Li vieneequipaggiata con il motore abenzina sei cilindri in lineadella 630i con basamento inmagnesio/alluminio. I pro-pulsori di distinguono per laloro elevata potenza specifi-ca, la fruibilità in un’ampiafascia di regimi, un anda-mento più pieno della cop-pia, la rotondità di funziona-mento e consumi moderati.

Apprezzate a livello mondiale, queste auto hanno saputo farsi largo in seg-menti particolarmente combattuti, distinguendosi per la linea elegante, icontenuti della meccanica, le prestazioni e il grande rispetto dell’ambiente

MONACO DI BAVIERA - Nel futuro della Bmwfigurano nuovi propulsori che sono frutto diuna joint venture con il Gruppo Psa, checome è noto racchiude Peugeot e Citroën: ilprimo risultato di questa “santa alleanza”sono i 1600 in versione aspirata e turbo, en-trambi a sedici valvole che saranno montatisulla nuova Peugeot 207 in un prossimo am-pliamento della gamma di questo modello.Ma anche la Mini e probabilmente la Serie 1

dovrebbero avvalersi di queste unità che sidistinguono per un interessante rapporto frale prestazioni, i consumi e il rispetto dell’am-biente. In sostanza questi nuovi propulsoridovrebbero subentrare al “vecchio” 1600,frutto di una presistente unione con Daim-lerChrysler e che viene montato attualmentesu alcune versioni della Mini e sull’allesti-mento più economico della PT Cruiser, la1600, disponibile come Classic e Touring.

Nuovi motori in arrivo

Tre esempi del grande successo Bmw sui più importanti mercati mondiali: a sinistra, laSerie 3 berlina, molto apprezzata in Italia; sopra, la 5 Touring; sotto, l’ammiraglia Serie 7.

SERIE 3, 5 E 7: TRE MODELLI DALLE GRANDI CIFRE

Se le scelte sono vincenti

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FOCUSAUTORAMAAUTORAMA

SAN DONATO MILANESE - Mar-co Saltalamacchia, Presi-dente e Amministratore De-legato del Bmw Group Italiatraccia il bilancio di un’an-nata contrassegnata dallamiglior performance di sem-pre nella storia dell’azienda.Le vendite complessive han-no superato le 92mila unità.

Il Bmw Group Italia hachiuso il 2005 con un nuovoprimato in termini di vendi-te, conseguendo la migliorperformance di sempre nel-la storia dell’azienda. “Neidodici mesi dell’anno appe-na conclusosi - dice MarcoSaltalamacchia, Presidentee Amministratore Delegatodel Bmw Group Italia - sonostate vendute complessiva-

mente 92.038 vetture deimarchi Bmw e Mini. La cre-scita rispetto al 2004, quan-do furono consegnate 79.883Bmw e Mini, è stata del 15,2per cento”.

Nella ripartizione permarca, sono state consegna-te ai clienti 70.101 Bmw, increscita del 21,87 per centorispetto al 2004, e 21.937 Mi-ni, con una sostanziale con-ferma del dato dell’annoprecedente (22.360 unità) afronte di una ridotta dispo-nibilità di prodotto determi-nata dall’aumento dei paesiin cui Mini è commercializ-zata (dai 50 del 2001 agli 84attuali) e al successo dellamotorizzazione diesel cheha allungato i tempi di con-

segna data la limitata dispo-nibilità di prodotto”. Graziea questi risultati, la quota dimercato di Bmw sul mercatoitaliano è passata dal 2,54per cento del 2004 al 3,14per cento del 2005, mentrequella di Mini è dello 0,98per cento. Anno record an-che per Bmw Motorrad chesegna il miglior anno in ter-mini di immatricolazionecon 12.962 motociclette, 2,8per cento in più rispetto al2004 e una quota di mercatodell’8,7 per cento.

“Il dato del 2005 - prose-gue il dottor Saltalamacchia- conferma un trend di cre-scita costante per il BmwGroup Italia che è passatodalle 30mila unità del 1995

REGISTRATO ANCHE IN ITALIA UN NUOVO PRIMATO DI VENDITE

Obiettivo quota centomila

GENNAIO-DICEMBRE 2005 VAR. % SU 2004Gruppo Bmw Auto 92.038 +15,2%Bmw 70.101 +21,87%Mini 21.937 -1,89%Bmw Moto 12.962 +2,8%

Bmw Group Italiai numeri del 2005

alle 44mila del 2000 fino adarrivare al risultato di oggi,che rappresenta un recordstorico. Il risultato del mar-chio Bmw è stato determina-to dalla brillante performan-ce di tutta la gamma, con al-cuni dati da sottolineare. LaSerie 1, pur essendo una vet-tura completamente nuovaper il Gruppo, ha immediata-mente riscosso grande suc-cesso presso il pubblico ita-liano, con 12.790 unità ven-dute. La Serie 3 berlina hariaffermato la leadershipnel segmento delle berlinepremium con 14. 694 unità.Analogo discorso vale per laSerie 5 Touring che con 7.620unità ha confermato il pri-mato nel segmento di appar-

tenenza. Tra le ammiragliedel mercato premium, laSerie 7 è stata la regina con870 unità vendute. Da ultimova segnalata la performancedella Bmw X3 che con 10.801unità si è imposta alla con-correnza e ha fatto segnareun incremento del 60 percento rispetto all’anno pre-cedente”.

Per quanto riguarda Mininella ripartizione per model-li, la versione più graditaresta la Mini One diesel conil 36,5 per cento, seguitadalla Cooper (26 per cento) edalla Cooper S (11 per cen-to). La Mini Cabrio, nelle treversioni One, Cooper e Coo-per S, ha rappresentato l’11,7per cento. Bmw Motorradsegna un significativo quintoposto in classifica con la R1200 GS immatricolando4.095 moto nel 2005. Semprepositivo il risultato della R1150 R che sfiora le 2milaunità immatricolate. Abbia-mo confermato la leadershipall’interno del segmentooltre 750 cc con il 22,2 percento di quota di mercato.

“Con un bilancio del ge-nere - conclude Marco Salta-lamacchia - siamo sicura-mente soddisfatti ma non

possiamo certo sederci sugliallori. Il mercato dell’auto-mobile sta diventando unterreno di battaglia semprepiù difficile e questo richie-de impegno continuo sottoogni punto di vista. È veroche la Casa madre ci mette adisposizione prodotti sem-pre più competitivi, di quali-tà e rispondenti ad ogni sin-golo segmento di mercato,ma noi dobbiamo operareper far sì che la clientela siasoddisfatta non solo per icontenuti dell’auto che hascelto ma anche per la quali-tà del servizio che la rete diBmw Group deve assicurareper qualunque esigenza delcliente. Di qui il costante im-pegno a investire in struttu-re e risorse umane capaci dirispondere al meglio alle at-tese dei nostri clienti. Quan-to al 2006, evidentementecontiamo di superare il tra-guardo delle 100mila vetturevendute il che significa chebisogna continuare a lavora-re con entusiasmo e profes-sionalità”.

Nonostante le difficoltà di approvvigionamento di alcuni modelli di succcesso come laMini, la filiazione italiana della Casa bavarese ha chiuso il 2005 mettendo a segno lamiglior performance di sempre in termini di vendite. E punta a progredire ulteriormente

Marco Saltalamacchia,Presidente eAmministratore Delegatodel Bmw Group Italia.

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DETROIT - La Bmw Z4 Road-ster inizia il 2006 con unaserie di ritocchi stilisticiche ne accentuano la dina-mica. Il divertimento di gui-da cresce soprattutto graziealle innovazioni nascostesotto il cofano motore. I pro-pulsori a quattro e sei cilin-dri montati nella Z4 Road-ster convincono nelle rispet-tive categorie di potenza peruno piegamento di potenzamai raggiunto in passato. Ilnuovo 3 litri sei cilindri del-la 3.0 si definisce un nuovopunto di riferimento a livel-lo di rotondità di funziona-mento e dinamica. Inoltre,offre un’elevata potenza perlitro di cilindrata, un ottimorapporto peso/potenza e ilpiù basso consumo specifi-co. Il motore eroga 195 kW/265 cv a 6.600 giri/min, rag-giunge un regime massimodi 7.000 giri/min, la coppiamassima di 315 Nm è dispo-nibile permanentemente apatire da 2.500 giri/min. Peril cliente, la caratteristicache lo differenzia di più dalmotore precedente è la ri-sposta sportiva, spontanea euna sonorità corposa che sisviluppa a ogni richiesta dipotenza, ma anche l’elevatarotondità di funzionamentonei viaggi rilassati.

Grande piaceredi guidare

Ovviamente, una potenzaelevata e un peso contenutosi ripercuotono direttamen-te sulle prestazioni e l’effi-cienza. La Z4 Roadster 3.0 siaccelera da 0 a 100 km/h in5,7 secondi, la velocità mas-sima è limitata elettronica-mente a 250 km/h e il consu-mo è di 8,6 litri/100 km. L’of-ferta di motorizzazioni a seicilindri viene completata dadue propulsori dalla cilin-drata di 2,5 litri: nel con-fronto con la concorrenza, laZ4 Roadster 2.5si con 160kw/218 cv appartiene ai mo-delli più potenti. La coppiamassima di 250 Nm è dispo-nibile costantemente tra i2.750 e i 4.250 giri/min, l’ac-celerazione da 0 a 100 km/havviene in soli 6,5 secondi.La velocità massima è di 240km/h, mentre il consumo dicarburante è di 8,4 litri ogni100 chilometri. La secondavariante della Z4 Roadster2.5si con motore da 2.5 litrioffre 130 kW/177 cv e una

coppia massima di 230 Nm esostituisce la Z4 Roadster2.2i. Il motore maggiorato of-fre al cliente una coppia epotenza superiori che si tra-ducono in un’accelerazionepiù grintosa dai regimi bas-si. I dati prestazionali sonopresto detti: da 0 a 100 km/hin 7,1 secondi, velocità mas-sima di 229 km/h, consumodi 8,2 litri/100 km. Anche ilquattro cilindri in linea da 2litri che eroga 110 kW/150 cva 6.200 giri/min e una coppiamassima di 200 Nm a 3.600giri/min promette dinamicasportiva e divertimento diguida senza limiti: lo sprintda fermo a 100 km/h lo assol-ve in solo 8,2 secondi, la ve-locità massima raggiunge i220 km/h; il consumo è di 7,5litri di benzina su 100 chilo-metri. Tutte le Z4 Roadstersono equipaggiate con uncambio a sei rapporti dallecambiate brevi e sportiveche offre un’elevata rotondi-tà di funzionamento e unazionamento preciso dellaleva centrale del cambio.Un altro highlight della Z4Roadster 3.0si e 2.5si è ilnuovo cambio automatico asei rapporti con paddles alvolante.

Un motore del tutto parti-colare montato in un auto-mobile straordinaria: un ab-

binamento che crea il fasci-no senza pari della nuova Z4M Roadster. Il sei cilindri inlinea M dalla potenza di 252kW/343 cv a 7.900 giri/min,una cilindrata di 3.2 litri e

una coppia di 365 Nm a 4.900giri/min, consente alla vettu-ra di accelerare da 0 a 100km/h in 5 secondi e di rag-giungere una velocità massi-ma bloccata elettronicamen-

te a 250 km/h. In una sporti-va, i pregi di un motore a re-gimi elevati si abbinano per-fettamente a una trasmissio-ne corta al ponte, così che lacoppia motore disponibile

viene trasformata in unaspinta ottimale alle ruoteposteriori. L’abbinamento dicoppia conica e differenzia-le M e cambio manuale a seirapporti è ideale. Cambiatebrevi e grintose, elevata si-lenziosità di funzionamento,una leva del cambio dagli in-nesti precisi che fornisce unfeedback immediato che èstata inserita la marcia giu-sta: sono queste le principalicaratteristiche del cambio.

Il prototipoBmw Z4 Coupé

La Z4 M Roadster è equi-paggiata di un blocco varia-bile del differenziale M,noto dalla M3, che varia ilbloccaggio a seconda del re-gime di rotazione del moto-re e le conferisce sia un’ele-vata stabilità che una trazio-ne ottimale, soprattutto al-l’uscita delle curve. Quandola guida è fortemente sporti-va oppure il fondo stradalepresenta dei coefficientid’attrito elevati, il sistemaassiste il pilota esperto nelpotenziare i pregi della tra-zione posteriore. Quando lecondizioni della strada sonodifficili, per esempio con co-efficienti d’attrito differentitra il bordo e la sezione cen-trale della carreggiata - fe-nomeno frequente in inver-no - il sistema conferisce al-la Z4 Roadster una trazioneparticolarmente alta anchenelle situazioni più difficili.

Un’altra novità dellaBmw a Detroit è il prototipodella Z4 Coupé, che ha affa-scinato i visitatori con la sualinea moderna e accattivan-te. Con questo studio laBmw definisce nuovi trend alivello di stile, concetto etecnica. La Z4 Coupé è laprefigurazione di una futuraauto a due porte.

Gennaio/Febbraio 2006

Il più famoso appuntamento automobilistico dell’anno nel continente americano, il Salone diDetroit, ha offerto lo sfondo per due anteprime mondiali Bmw: la nuova Z4 Roadster prodot-ta nello stabilimento statunitense di Spartanburg e la potente Z4 M Roadster della Bmw M

� BMW / Detroit ha celebrato le novità della sportivissima tedesca

Mille modi di dire Z4

La Concept entra in produzioneMINI / DOPO IL SUCCESSO ALLA RASSEGNA AMERICANA

MONACO DI BAVIER - La Mini Concept esposta al Salone di Detroit, e deno-minata appunto “Mini Concept Detroit”, sarà prodotta in serie e introdot-ta sul mercato entro la fine del 2008. La conferma di questa notizia arrivadalle parole di Michael Ganal, membro del board Bmw AG, che, in occa-sione del recente salone internazionale di Detroit ha presentato al pubbli-co e alla stampa il prossimo modello della famiglia Mini nelle vesti diconcept car.

“Già da tempo avevamo ipotizzato di allargare la famiglia Mini - hadetto Ganal - ed è quindi giunto il momento per lanciare un modellonuovo, che ripropone le qualità tipiche della Minii, pur essendo singolaree diverso. Si tratta di una vettura che associa le tipiche qualità e caratte-ristiche centrali della Mini come design, go-kart feeling e personalizzazio-ne, a una funzionalità con forte valore aggiunto. Un modello che si addi-ce ancora di più allo stile di vita avventuriero ed estroverso di chi laguida. Nel giro dei prossimi tre anni vedremo sulle nostre strade unamacchina di serie comparabile all’odierna concept car”.

La Mini Concept Detroit esposta al North American InternationalAuto Show è il modello evoluto dei prototipi già presentati con successo asettembre e ottobre ai rispettivi saloni internazionali di Francoforte eTokio. La nuova versione, allestita a Detroit secondo il tema dello sportinvernale, è uno studio di design che interpreta il concetto di mobilità se-condo lo spirito “Go sports!” dei trendsetter Mini all’inizio del XXI secolo.Questo prototipo si ispira alle antenate storiche degli anni Sessanta,quando la Mini Traveller e i suoi modelli successivi esprimevano uno stiledi vita nuovo e attivo votato alla mobilità. In particolare, il modello pre-sentato ha proposto un’estetica dinamica, un ambiente interno sportivo euno sfruttamento versatile e intelligente degli spazi, grazie soprattutto alcapiente bagagliaio e agli innovativi sistemi di box porta-tutto come loSports Utility Box e il Roof Box. Pensata per ospitare comodamente quat-tro persone, la Mini Concept Detroit soddisfa pienamente l’idea dellamacchina “piccola ma molto capiente”, senza dimenticare le elevate pre-stazioni sportive del motore, essendo equipaggiata con il motore di unaMini Cooper S.

La Mini Concept Detroit si presenta tesa e muscolosa. Le arcate deipassaruota, la linea di spalla e il powerdome colpiscono e sono quasispettacolari. Il prototipo comunica un messaggio chiaro: la vettura ha ca-rattere, è elegante e, grazie all’eliminazione del secondo montante, tra-smette un’immagine di spaziosità nota solo dalle coupé e dalle cabrio.

Un aspetto centrale nello sviluppo della Mini Concept Detroit è stato

quello di rendere semplice e lineare l’accesso e il caricamento della vettu-ra. Ed è per questo motivo che tutte e quattro le portiere (conducente/passeggero/bagagliaio) sono dotate di cerniere con cinematica a panto-grafo che ruotano in parallelo lateralmente e in avanti con un singolomovimento, offrendo così il massimo accesso all’interno della vettura. Ifinestrini laterali posteriori sono scorrevoli e possono essere aperti elettri-camente.

Il piano di carico nella Mini Concept Detroit è corredato di un Cargo-box regolabile con coperchio estendibile verso l’esterno, così da facilitarel’accesso al bagagliaio. Inoltre, sollevandolo, il coperchio trasparente delCargobox funge anche da divisorio tra i passeggeri e il compartimento ba-gagli. Anche la sezione posteriore del tetto è apribile, utilizzabile quindiper il carico bagagli.

Lo Sports Utility Box è un compartimento di carico multifunzionaleinserito nell’apertura creata dai finestrini laterali posteriori. Lo SportsUtility Box ha delle alette mobili che permettono un comodo caricamentoe scaricamento sia dall’esterno che dall’interno della vettura, facilitandoanche il passaggio di oggetti da una parte all’altra. Il Roof Box è un siste-ma analogo concepito per il boccaporto di carico nel tetto.

La Mini Concept Detroit si presenta in una luce argento brillante.Degli accenti in rosso e blu conferiscono allo studio un’aria molto dina-mica. La modanatura a nastro sopra i longheroni e i passaruota sonorealizzati in neoprene elastico.

Quando si aprono le portiere, salta immediatamente all’occhio la spa-ziosità del concetto “Floating Elements”. I sedili sembrano “sospesi” sultunnel centrale e anche la plancia “fluttuante” con il “Center Speedo” -l’elemento centrale girevole con visualizzazione analogica e digitale - ac-centua l’impressione di spazio. La Mini Concept Detroit è concepita peraccogliere comodamente quattro persone; l’accesso nella zona posterioreè facilitato dai sedili anteriori girevoli. Gli schienali dei sedili posteriori, aloro volta, si ripiegano individualmente, formando una superficie a filocon il fondo del compartimento bagagli.

La particolare pelle bianca utilizzata per gli interni accentua l’im-pressione di modernità, trasmettendo un’atmosfera di spaziosità, di de-sign e ambiente sofisticati. Una struttura in fibra di vetro intrecciata e ri-vestita in alluminio copre la parte interna dei pannelli delle portiere,mentre un look simile alla fibra di carbonio mette in risalto la zonagambe e si armonizza perfettamente con i tappettini di nylon tessuto inuna vivace tonalità blu, ripresa anche nei sedili e nei poggiabraccia.

A parte il motore, solo pochi particolari come i cerchi, distinguono la Z4 sopra dalla sportivissima M, sotto a sinistra.

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16 AUTORAMA Gennaio/Febbraio 2006

ROMA - Poco meno di settan-t’anni fa nell’hangar di Trol-lhättan, in Svezia, Saab ter-minava la costruzione delsuo primo aeroplano, e diecianni dopo dava inizio allaprogettazione della sua pri-ma automobile. Oggi, a di-stanza di mezzo secolo e do-po aver costruito quattro mi-lioni di auto, la linea di mo-delli Saab si arricchisce conla 9-7X, primo SUV targatoSaab, e con la nuova 9-5 Bio-Power, dotata di un motore2.000 E85 a etanolo, in ante-prima per l’Italia all’esposi-zione bolognese dello scorsodicembre, affiancate dallenuove 9-5 Berlina e Wagon, edalla 9-3 nella versioneSportHatch e Cabriolet.

9-7X, ovveroil SUV di lusso

Frutto di un’approfonditaindagine di mercato, la Saab9-7X si colloca in uno deisegmenti automobilistici dimaggiore interesse e in evi-dente evoluzione, quello deiSUV Mid-Luxury, che dalle50.000 unità annue del 1997è passato alle oltre 400.000unità dello scorso 2005, e nelquale la casa Svedese fa og-gi, con la 9-7X, il suo primoingresso nel mercato italia-no dopo il debutto del 2004negli Usa. Sviluppata sulprogetto architettonicoGMT360 di General Motors,Saab 9-7X è la sintesi dellafusione di due differenticoncezioni automobilisti-che, quella americana equella tipicamente svedese,compromesso evidente sia alivello tecnico che stilistico.Ha un passo di 2.869 mm,una lunghezza complessivadi 4.912 mm e una capacitàdi carico massima, con il se-dile posteriore abbassato, di2.268 litri. Il frontale, deci-samente aggressivo, è domi-nato dalla calandra a tre lo-bi e la vetrata laterale oscu-rata con terzo montante ver-niciato a vista, sportività as-solutamente rimarcata daipronunciati passaruota edai pneumatici radiali extralarge 255/55R18 all season diDunlop.

L’abitacolo presenta unastrumentazione angolataverso il guidatore, con co-mandi pratici ed essenzialidalle linee pulite, in lineacon la filosofia del brandsvedese, e che tuttavia ri-chiamano in maniera evi-dente la componentisticaGM. Design ergonomico peri sedili, con ampie imbotti-ture e riscaldamento elettri-co, posizionabili elettrica-

mente dai comandi che nememorizzano i dati e volan-te sportivo a tre razze concomandi inseriti per le fun-zioni di uso più frequente.

Il piacere di guida e lafunzionalità di questa SportUtility è garantito dalla par-ticolare tecnica adottata perle sospensioni che impiegaanteriormente una doppiamolla a spirale corta e po-steriormente ammortizzato-ri multilink ad aria, a dop-pio braccio e controllati e-lettronicamente. L’elevatarigidità torsionale del telaioconferisce alle sospensionisportività e precisione nelcontrollo, anche in condizio-

ni di pieno carico o con ri-morchio. Il rischio di slitta-mento è notevolmente ridot-to grazie allo StabiliTrak, ildispositivo che potenzia latrazione integrale e la sup-porta, in caso di sterzate sufondi scivolosi, frenando ipneumatici in maniera dif-ferenziata ed interagendose necessario sul comandodi accelerazione, oltre a di-stribuire la forza motricealla ruota con la tenuta mi-gliore, limitando la perditadi aderenza. Il potente siste-ma frenante, inoltre, dotatodi dischi autoventilati mag-giorati, offre un’elevata ca-pacità di arresto e un’imme-

diata risposta al pedale delfreno.

Le motorizzazioni dellaSaab 9-7X si presentano indue versioni benzina, en-trambe realizzate in allumi-nio, con trasmissione auto-matica a quattro rapporticontrollata elettronicamen-te. Il 4,2 litri L6 da 290 cv(205 kW) sviluppa una cop-pia massima a 4.800 giri di375 Nm, mentre il V8 da 5,3litri ha una potenza di 300 cv(224 kW) e una coppia di 447Nm a 4.000 giri. L’impiegodella lega leggera per i pro-pulsori riduce il peso dellaparte anteriore della vettu-ra, favorendo le prestazionisportive e riducendo al mi-nimo le vibrazioni ed il ru-

more. La trasmissione auto-matica permette di esprime-re una coppia elevata peruna rapida accelerazionedurante i cambi di marcia,mentre la tecnologia DOD(Displacement on Demand)aiuta a ridurre il consumodi carburante utilizzandosolo metà dei cilindri delmotore V8 durante la mag-gior parte delle normalicondizioni di guida, riatti-vandoli automaticamentequando il conducente sia incondizioni di dover disporredella potenza totale del mo-tore.

Le dotazioni in tema disicurezza della Saab 9-5X of-frono di serie Airbag fronta-li a doppio stadio, un siste-

ma di rilevamento per laprotezione antiribaltamen-to, airbag laterali e cusciniantiurto per le ginocchia, ol-tre all’ABS e al già citato si-stema di controllo della sta-bilità StabiliTrak.

9-5 Berlina e Wagoncon il DNA Saab

I modelli quattro porte estation dell’ammiraglia sve-dese si chiamano 9-5 Berlinae Wagon, e rappresentanotutta la determinazione, peril nordico satellite della Ge-neral Motors, di non lascia-re questo segmento in pastoai marchi più conosciuti eblasonati. Rinnovatissime,sia dentro che fuori, realiz-

Con la presentazione di due esemplari inediti, Saab completa la propriagamma di prodotti, realizzando un’interessante vetrina e una linea di modellipronta a prendersi un posto di tutto rispetto nel poliedrico mercato del 2006

� SAAB / Una gamma di automobili sempre più ricca

Pronte per il decollo

In questa pagina alcune viste del SUV in salsa Saab, la 9-7X, destinata ad aprire nuoveprospettive di mercato a livello mondiale. Particolarmente curate le finiture degli interni.

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AUTORAMA 17Gennaio/Febbraio 2006

zano l’obiettivo di coniugareeleganza e funzionalità,sportività e sicurezza, man-tenendo i geni assolutamen-te inconfondibili del DNAdella Saab. Il frontale, com-pletamente ridisegnato, con-ferisce alla 9-5 una linea de-cisamente più slanciata eaccattivante, facendo proprii motivi proposti con il pro-totipo 9X, con un nuovo de-sign del gruppo ottico, ante-riore e posteriore, fortemen-te lanciato verso un look mo-derno e dinamico.

L’interno della nuovaSaab 9-5 rimarca l’ispirazio-ne aeronautica e il concettodi ergonomicità, dominatodal tema “Black Room”, cheuniforma moquette, moda-nature sulla plancia, rivesti-mento del montante del tet-

to, fermaporta e scompartiportaoggetti in un nero d’at-mosfera sportiva, sul qualerisaltano le nuove finiture, inuovi sistemi audio e comu-nicazione mobile, e un nuo-vo climatizzatore automati-co bi-zone.

Assale anteriore McPher-son e posteriore multilink siconfermano come una sceltavincente per sospensioniche assicurino il più alto li-vello di controllo, e alloscopo di ottimizzare agilitàe stabilità, sono state ritara-te molle, ammortizzatori ebarre stabilizzatrici, mentrenella versione Aero, l’interoautoltelaio si modifica in unassetto ancora più sportivo.

La sezione motoristica èun’esperienza interamentededicata al Turbo. Sia nelleversioni benzina che diesel,

offre potenza e valori dicoppia molto elevati a regi-mi medi, apprezzabili tantonella guida urbana quantonelle lunghe percorrenze.Sono disponibili in Italianegli allestimenti Linear eVector con motori turbobenzina 2.0t da 150 cv (110kW), 2.3t da 185 cv (136 kW),2.3T da 220 cv (162 kW) e tur-bodiesel common-rail 1.9TiD da 150 cv (191 kW). Pro-prio il turbodiesel, di conce-zione avanzata e dotato diCommon-rail di seconda ge-nerazione, con iniezione di-retta multipla, doppio albe-ro a camme in testa e turbi-na a geometria variabile, ga-rantisce ottime prestazioni econsumi contenuti e inoltresi propone con uno specialefiltro antiparticolato che

non richiede alcuna manu-tenzione né additivi, e cheriduce le emissioni di CO2nel rispetto dei parametriEuro 4. Nella versione Areo,la nuova Saab 9-5 si proponecon un propulsore estrema-mente potente che è l’edi-zione evoluta del 2.3 TSturbo benzina, caratterizza-to da prestazioni decisamen-te elevate, con una potenzadi 260 cv e una coppia di 350Nm a soli 1.900 giri/min.

9-5 BioPower:occhio all’ambiente

Con la Saab 9-5 BioPowerl’innovazione è colossale,perchè si propone un cam-biamento radicale che coin-volge abitudini, stili di vitae concezioni socio-economi-che, in ragione della neces-

sità di operare nella direzio-ne delle energie alternativee quindi nell’alternativa aitradizionali carburanti perl’alimentazione dei veicoli.In questo caso l’alternativaè rappresentata dal Bioeta-nolo, estratto da vari tipi dibiomassa (residui di legna-me, canna da zucchero, bar-babietole) che può esseremiscelato con benzina persviluppare un carburanteenergetico rispettoso del-l’ambiente e che prende ilnome di E85 (85 per centoetanolo / 15 per cento benzi-na). La Saab 9-5 BioPowerha le medesime prerogativestilistiche e strutturali dellealtre Saab 9-5 e offre lo stes-so piacere di guida, con lanovità sostanziale di esserenon solo molto più ecologi-ca, ma anche di poter offrire

prestazioni migliori. Questograzie a un sistema di ge-stione del motore Trionicche permette di trarre ilmassimo vantaggio, ovveromaggior potenza, dall’altonumero di ottani del bioeta-nolo, e che a fronte di 150 cve 240 Nm di coppia sviluppa-ti da un motore a benzina2.0, può fornirne, semprecon un 2.0, rispettivamente180 cv e 280 Nm qualora im-pieghi E85.

9-3 SportHatch,dinamismo giovaneE’ la nuova station wagon

di categoria medio-superio-re, con la quale Saab fa ilsuo ingresso nel segmento eche ha già raccolto consensidi pubblico assolutamenterilevanti, merito di un aspet-to sportivo e dinamico, e uncomportamento su strada

particolarmente brillante.Con la sua linea imponente,che però mantiene i trattipersonalissimi e molto slan-ciati di una berlina a cinqueporte, Saab SportHatch èl’unica vettura del segmentoche possa disporre di un 6cilindri turbo benzina, ver-sione al vertice di una gam-ma che con sei motorizzazio-ni e una dettagliata offertadi equipaggiamenti, si carat-terizza per fascino sportivoed estrema funzionalità.

Il design esterno è com-pletamente inedito, fatta ec-cezione per il frontale e gliallestimenti, identici allaberlina 9-3 SportSedan, del-la quale mantiene, il passo,le dotazioni e l’agile com-portamento su strada. Diffi-cile resistere alla tentazio-ne, quando la versatilità e lapraticità di una station wa-

gon si sposano con tanta di-sinvoltura al piacere di unaguida divertente.

Un ripasso dei principaliequipaggiamenti della gam-ma 9-3 per una visione d’in-sieme: sistema di geometriadelle sospensioni ReAxs,per l’interazione tra sterzo,sospensioni anteriori e assa-le multilink che consentonoalle ruote posteriori di ster-zare lievemente in curva; ol-tre all’ABS, l’EBA - assisten-za alla frenata d’emergenza,l’EDB - ripartitore elettroni-co della forza frenante, CBCintegrato nell’ESP - per ilcontrollo della frenata incurva, il TCS - sistema per ilcontrollo della trazione, fariBi-xenon e per la 9-3 Sprt-Hatch una serie di soluzioniintelligenti e supporti percarico e trasporto di ogni ti-po.

Le motorizzazioni vedono

al top della gamma il nuovo2.800 V6 Turbo benzina, in-teramente in alluminio, nel-la versione da 250 cv (184kW) per l’edizione Aero, eda 230 cv per Arc e Vector.Meno “spinto” (si fa per di-re) il 2.000 turbo benzina, 4cilindri, anch’esso in allumi-nio, da 150 cv, 175 cv e 210 cv,infine il 1.800 benzina da 122cv (90 kW). Due le motorizza-zioni turbodiesel, un 1.900,in versione da 8 valvole da120 cv, e 16 valvole da 150 cv,entrambi common-rail di se-conda generazione, con inie-zione diretta multipla, turbi-na a geometria variabileVNT, e filtro antiparticolatoomologato Euro 4. Trasmis-sione automatica con azio-namento manuale se-quenziale Saab Sentronic e,a richiesta, comandi al vo-lante. Per il 2.8 V6 Turbobenzina, e 1.9 TiD turbodie-sel, cambio a 6 marce (o 5+2per il 210 cv, con due marceintermedie sul kickdown).Cambio manuale a 6 marcedi serie con le motorizzazio-ni 2.8 V6 Turbo e con i 1.9turbodiesel, a richiesta nelbenzina da 210 cv.

La 9-3 Cabriolet,modello di successo

Mantiene tutte le prero-gative della gamma 9-3, lacabriolet di terza generazio-ne della Saab, che si attua-lizza ed addolcisce le pro-prie linee, in sintonia con iltrend delle vetture sportivemoderne. Con il fascino deldesign scandinavo, il piace-re di guida, l’efficienza e lapraticità di una quattro po-sti, la 9-3 Cabriolet è da sem-pre la decapottabile di lussopreferita dal pubblico ita-liano. Una concezione, quel-la della Casa svedese, di au-to scoperte utilizzabili intutte le stagioni, che si faforte dei risultati della pro-gettazione che da oltre ven-t’anni mantiene la proprialeadership in questo seg-mento.

L’alto livello di rigiditàstrutturale, la qualità deimateriali, il comfort di mar-cia e di sicurezza hanno val-so alla 9-3 Cabrio il ricono-scimento delle 5 stelle otte-nute (come del resto tutti imodelli Saab) nelle proveEuro NCAP. Motorizzazionia benzina che partono da un“tranquillo” 1.8t da 110 cv, e,passando per un 2.0t da 175cv e un 2.0 Turbo da 210 cv,arrivano all’esuberante 2.8V6 Turbo già illustrato inprecedenza.

Lorella Grazi

Carrellata sulla gamma Saab 2006: dall’alto, la grande berlina 9-5, la 9-3 cabrio vista di trequarti posteriore, la 9-3 a tre volumi e ancora la 9-3 cabrio (nel 2006 arriverà la diesel).

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18 AUTORAMA Gennaio/Febbraio 2006

CASTELLAMMARE DI STABIA -Cinque generazioni in tren-t’anni. Fiesta si è conquista-ta un ruolo da protagonistanel competitivo segmento Be in virtù dei suoi successi(in Italia, primo mercato eu-ropeo, è stata venduta in1.600.000 unità sulle com-plessive 12 milioni mondialidistribuite in oltre 30 Paesi)continua il suo camminoevolutivo. Arriva sul merca-to la sesta generazione, con-cepita con una precisa mis-sion: mantenere il design alpasso con i tempi, confron-tarsi con la grande offensivadi novità e la forte competi-zione nel segmento di riferi-mento, avvicinare ancora dipiù Fiesta ai giovani e alpubblico femminile. La sto-ria della compatta Ford -iniziata nel 1976 - è contras-segnata da riconoscimentiper design, qualità di guidae tecnologia. Nel 2005 Fiestaè risultata la vettura esterapiù venduta in Italia concirca 70mila unità commer-cializzate. La forza del die-sel TDCi ha consentito, solonell’anno appena concluso,di vendere 42.300 unità dota-te di questa motorizzazione(69 per cento del mix totale).

“Oggi, la nuova genera-zione Fiesta - dice MassimoPasanisi, presidente e am-ministratore delegato diFord Italia - si presenta conancora più stile e personali-tà per incontrate, una voltadi più, i giovani, le donne euna clientela più sofisticata,che negli ultimi due anni hadato prova di apprezzare inmisura crescente questa“icona” di casa Ford. Alletradizionali aree d’eccellen-za come la qualità di guida,la sicurezza e il valore, si ag-giungono, oggi rafforzate,

quelle del design, del com-fort e della tecnologia, conmiglioramenti che hannol’obiettivo di far competereal massimo livello la vettu-ra, di renderla più vivace edivertente”.

Fiesta non è più solo unascelta razionale, basata sul-l’innegabile efficienza neiconsumi, ma sempre più an-che emozione ed esclusività.Nuovi colori, interni com-pletamente ridisegnati, ma-teriali sofisticati, nuova er-gonomia, voice control inte-rattivo e connessione MP3sono solo alcuni degli ele-menti di miglioramento.

I punti di forzadel nuovo design

Fiesta propone cinquenuovi colori di tendenza:grigio mare, verde apple,viola, rosso tango e giallo su-blime. Questi colori possonoessere scelti in modo coordi-

nato con i nuovi colori dellaplancia, a sua volta rinnova-ta e realizzata con “getto sa-gomato”, ancora più sofficeal tatto ed ergonomica. L’in-tervento sul design e l’ergo-nomia è completo anche perquanto riguarda le variecomponenti del cruscotto,dalla strumentazione allaconsolle, ora perfettamenteintegrata, ai materiali e aldisegno di tessuti e sedili.Nuovo il disegno dei gruppiottici anteriori (a tre ele-menti) e posteriori (con ele-menti tondeggianti), più di-namici e raffinati, dei pa-raurti, delle modanature la-terali e della mascherinaanteriore, inconfondibil-mente Ford.

“L’attenzione per lo stilee il colore è accompagnatada un scelta unica in campotecnologico - continua il dot-tor Pasanisi - la nuova gene-razione Fiesta ha un nuovocomputer di bordo, che per-

mette di personalizzare leimpostazioni di molte fun-zioni dell’auto. Oltre a infor-mare, tra le altre cose, suautonomia, velocità media,consumo di carburante, èprevista l’esclusiva funzioneche consente l’accensionedelle luci d’emergenza auto-matica in caso di frenatabrusca: un’innovazione sem-plice e fondamentale al ser-vizio di una maggiore sicu-rezza su strada”.

Il nuovo impianto audio èil primo ad alta tecnologiasu una vettura di questo ti-po, con il suo sistema 2x17watt e 4x17 watt in uscita,con nuovo decoder RDS per-fezionato. Un’altra esclusivaè il connettore in planciaper lettori portatili MP3: perla prima volta una vettura diquesta categoria esce diret-tamente dalla fabbrica conquesto dispositivo tecnologi-co. Il comfort di bordo diFiesta si arricchisce con

l’opzione dell’accensioneautomatica dei fari, dei ter-gicristalli ad azionamentoautomatico e degli spec-chietti ripiegabili elettrica-mente, utili in fase di par-cheggio. Anche fuori dal-l’auto c’è un’importante no-vità tecnologica: l’Home Sa-fe Lights, ovvero la possibi-lità di ritardare a piacimen-to lo spegnimento dei fari,dopo aver chiuso la vettura,che consente di avere luceper qualche minuto in più eraggiungere così in sicurez-za la destinazione finale. Manon è finita qui. Tutto si po-trà fare con la voce, attra-verso il Voice Control inte-rativo, unico anch’esso inquesto segmento, che per-mette di comandare con lavoce, radio, CD, climatizza-tore e sistema Bluetooth,senza distogliere l’attenzio-ne dalla guida.

Qualitàdinamiche

Nell’abitacolo della nuo-va Fiesta è possibile avereuna temperatura sempre co-stante, per viaggi comodi erilassati in ogni stagione. Èsufficiente impostare unatemperatura compresa tra16° C e 28° C e il sistemaEATC rileverà le condizionidell’abitacolo e manterrà ilvalore impostato. Di partico-lare utilità la possibilità dicomandare l’apertura e lachiusura degli specchietticon un interruttore all’inter-no dell’abitacolo. Gli stessispecchietti si ripiegano au-tomaticamente quando vie-ne azionata la chiusura cen-tralizzata: un’intelligente so-luzione per evitare possibilidanneggiamenti dovuti altraffico esterno.

La gamma motorizzazionidella nuova Fiesta prevedequattro unità a benzina - 1.2da 75 cv, 1.4 da 80 cv, 1.6 da100 cv e 2.0 da 150 cv - e duemotori diesel - 1.4 TDCi da68 cv e 1.6 TDCi da 90 Cv. Leversioni a tre e cinque portesono cinque: Fiesta, l’ele-gante Ghia e le più sportivee dinamiche Titanium, S eST. Le ultime due versioni, Se ST, vengono offerte solocon carrozzeria tre porte. Iprezzi vanno dai 10.650 eurodella Fiesta 1.2 tre porte ai16.450 euro della ST 2.0 treporte.

Sul fronte della sicurezzala nuova Fiesta propone air-bag lato guida e passeggeroe airbag laterali e a tendina,cinture di sicurezza con pre-tensionatori, struttura a de-formazione programmata ebarre antintrusione, peda-liera collassabile, ABS conEBD, ESP con EBA.

“Fiesta rappresenta lagrande tradizione Ford sem-pre al passo con i tempi -conclude il presidente diFord Italia - è la vetturaestera più venduta in Italiae con la nuova generazionediventa ancora più ricca,giovane e moderna. Per laprima volta su una vetturadi segmento B ci sono tecno-logie finora riservate a vet-ture di segmento superiore.Gli obiettivi di Ford Italiasono di consegnare entromarzo 2006 un totale di25mila nuove Fiesta, che di-venteranno 70mila nell’inte-ro anno, pari a una quota dimercato del 3,2 per cento. Ilmix di vendita sarà per il 70per cento appannaggio delleversioni con motorizzazioneTDCi”. Come dire che da noiil diesel tira sempre...

M.S. Altieri

È la vettura estera più venduta in Italia e con la nuova generazione diventa ancora più ricca, giovane e moderna.Per la prima volta su un modello del segmento B ci sono tecnologie finora riservate a vetture di segmento superiore

� FORD / Sul mercato la nuova generazione della Fiesta

Protagonista sempre alla moda

Modello storico di successo per la Ford, la Fiesta è stataoggetto di continue evoluzioni e affinamenti. La gamma2006 la rende ancora più accattivante e sportiva.

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AUTORAMA 19Gennaio/Febbraio 2006

VERONA - Un’apparizione aFrancoforte, tanto per darsiil lustro dell’anteprima, epoi subito lo show motoristi-co di Bologna, debutto ob-bligato per le esibizioni ine-dite, tanto più atteso quantopiù emozionanti si prean-nunciano le promesse. Laversione più dinamica dellagamma Altea si contraddi-stingue con la sigla FR (For-mula Racing), firma già uti-lizzata per le versioni “scal-pitanti” degli altri modellidella Casa spagnola comeIbiza e Leon, e che ridisegnalinee e allestimenti con iparticolari propri delle vet-ture sportive.

Il design grintoso è in pri-mo luogo sottolineato dalfrontale con una presa d’a-ria inferiore di grandi di-mensioni, protetta da unagriglia a nido d’ape, e si evi-denzia posteriormente conla sezione centrale vernicia-ta di nero con terminale discarico cromato nella partesinistra. Sulle fiancate, slan-ciate anteriormente verso ilbasso a conferire una formaleggermente cuneiforme, ri-vela il suo intento spregiudi-cato con la scritta TDI verni-ciata di rosso, e gusci dei re-trovisori in tinta argento sa-tinato, esaltato ancor piùdall’alloggiamento di cerchiin lega 7J x 17” a cinque raz-ze, pensati per ospitarepneumatici 225/45 R 17.

Di chiara ispirazionesportiva, come tutti i model-li contraddistinti dal sigilloFR, anche l’abitacolo, con irivestimenti in pelle, pre-sente nei pannelli internidelle porte, nella leva del

cambio, nei poggiatesta enei sedili che hanno la partesuperiore dello schienale intessuto (e immancabile logoFR ricamato). La planciaportastrumenti ripropone ilgrigio/nero metallizzato del-le cromature, e nuova anchela strumentazione a sfondobianco con contagiri centra-le. La particolare attenzionenell’accostamento dei mate-riali conferisce all’habitatinterno della vettura la per-sonalità dinamica che è lacaratteristica principaledell’Altea FR, senza trala-sciare l’importanza del com-fort garantito da numerosi

accorgimenti di caratterestrutturale, come ad esem-pio la conformazione dellesedute che, nonostante lafoggia sportiva, offronoun’importante sostegno late-rale.

L’anima vibrante di que-sta “ragazzaccia” è un quat-tro cilindri 2 litri TDI da 170cv (125 kW), abbinato a uncambio manuale a sei marcespecificatamente sviluppatoper questo modello, nell’at-tesa di un prossimo automa-tico DSG a doppia frizionegià abbinato alla preceden-te Altea 2.0 TDI DSG. Questopropulsore è in grado di rag-

giungere la velocità massi-ma di 208 km/h e i 100 km/hin soli 8,6 secondi, erogandouna coppia massima di 350Nm tra i 1.800 ed i 2.500 giri.A generare questo sensibileaumento della potenza èl’ottimizzata geometria delturbocompressore che in-crementa la portata del si-stema d’iniezione ad altapressione PPD (Piezo-Pom-pa-Iniettore) con l’introdu-zione di un nuovo sistemashut-off per la chiusura deicondotti di aspirazione. Purrisultando già conforme allenormative Euro 4, in mate-ria di disposizioni antinqui-

namento, questa motorizza-zione adotta anche un filtroantiparticolato DPF che nonnecessita di manutenzione oadditivi, equipaggiamentoche costituisce una novitàassoluta su una vettura Seat,e denota particolare riguar-do anche alla protezioneambientale.

Allo scopo di una miglio-re gestione della potenzadel propulsore, è stato ritoc-cato anche il telaio, che giàsi avvale dell’Agile Chassiso DSR (Dynamic SteeringResponse) è cioè un sistemache combina una particola-re taratura delle sospensio-ni (con ammortizzatori rigidie molle più flessibili), silen-tblocks molto solidi e unprogramma elettronico di

regolazione della servoas-siatenza in funzione dellavelocità di marcia e dellarapidità di rotazione del vo-lante. Il risultato è una tra-iettoria molto più precisa euna risposta più rapida allerichieste del guidatore, chemai come in una vetturasportiva rappresentano pre-rogative di sostanziale rile-vanza. La presenza dell’ESPè una garanzia ulteriore perassicurare la stabilità in ca-so di errori di guida, e l’im-pianto frenate con dischi au-toventilati controllati daABS è stato ridefinito su diuna concezione ancora piùsportiva. La Seat Altea FRsarà disponibile dai conces-sionari italiani a partire dafebbraio 2006.

lo.gra.

La proposta “emocionante” è interpretata da una nuova Altea in versionesportiva, con un inedito motore 2.0 TDI con potenza di 170 cavalli e conun look da divoratrice d’asfalto. Via alle vendite a partire da questo mese

� SEAT / Come Ibiza e Leon anche Altea in versione FR

Sangue caliente

Pensata chiaramente per chi punta su una media compatta ma decisamente sportiva, lanuova Altea FR si distingue anche per i sedili sportivi di forma semianatomica, a destra.

TORINO - Per i giovani con più vo-glia di emozione che soldi in ban-ca è stato pensato New Speed, ilpacchetto su misura che Sava, lafinanziaria della Fiat ha messoa... punto per la Grande Punto: sitratta del PuntoBag, un accatti-vante zainetto a marchio Fiat -bianco e blu, stile vintage - riser-vato esclusivamente a quanti ac-quisteranno questo modello avva-lendosi di un finanziamento dellaCasa automobilistica torinese. Al-l’interno del loro PuntoBag i gio-vanissimi, i neopatentati e co-munque le ragazze e i ragazzi finoa 25 anni trovano dunque NewSpeed, che include due novità perdue grandi vantaggi. In primoluogo, un finanziamento ad anti-cipo zero fino a 72 mesi rimborsa-bile attraverso rate modulari ecrescenti in corrispondenza dellacrescente capacità di spesa. E, so-prattutto, l’assicurazione obbliga-toria RC Auto per un anno a uncosto finanziato imbattibile chepermette un risparmio fino al 70per cento, un vantaggio notevolese consideriamo che l’assicurazio-ne è un costo ineliminabile che pe-sa moltissimo sulle tasche degliautomobilisti più giovani. NewSpeed prevede anche una polizzaFurto/Incendio completa, finan-ziata per tutta la durata del con-tratto, con un’ampia copertura incaso di danno totale o parziale.Nel PuntoBag c’è anche il Mobili-ty Pack in omaggio, che significaun unico numero verde per richie-dere assistenza stradale attiva 24ore su 24, in grado di risolverequalsiasi contrattempo anche incaso mancanza di carburante eperdita delle chiavi.

ROMA - La Nissan Italia ha annun-ciato una serie di avvicendamentinel suo team manageriale. Nellospecifico, Andrea Alessi assume ilruolo di Direttore Vendite; MarcoToro quello di Direttore Post Ven-dita; Jordi Vila Onses è il nuvo Di-rettore Qualità e Sviluppo Rete.Andrea Alessi, 42 anni è in NissanItalia dal 1992. Laureato in inge-gneria, inizia la sua carriera pres-so la Direzione Post Vendita e dopoun breve periodo in Nissan Euro-pe, passa al marketing di prodottodi Nissan Italia nel 1999. Nel 2001affronta nuovamente un’esperien-za presso la sede centrale europea,occupandosi dello sviluppo di pro-getti strategici per il miglioramen-to dei processi. Nel 2004 rientra inNissan Italia come Responsabiledella Direzione Sviluppo Rete eVendita Flotte, e da luglio 2004 haricoperto la posizione di DirettorePost Vendita. Marco Toro, ingegne-re, 38 anni, entra in Nissan Italianel 1994. Dopo un’esperienza nellaDirezione Post Vendita, passa nel2000 alla Direzione Risorse Umaneper poi approdare alla DirezioneVendite. Nel 2003 si trasferisce inNissan Europe dove per due annilavora nell’ambito dello SviluppoRete. Tornato in Nissan Italia nel2005, gli viene affidata la neonataDirezione Qualità, ora ampliataper contenere anche lo SviluppoRete. Jordi Vila Onses, spagnolo,42 anni, vanta una lunga espe-rienza in Nissan. Laureato in leggeall’Università di Barcellona, entrain Nissan Motor Iberica nel 1989nel Sales & Marketing. Nel 1995passa al settore vendita dei veicolicommerciali per poi trasferirsi nel1997 alla sede centrale, dove rico-pre diversi incarichi nelle vendite enel marketing a livello europeo.Nel 2004 viene nominato DirettoreVendite di Nissan Italia.

FIAT GRANDE PUNTO

Per i giovani

NISSAN ITALIA

Cambi ai vertici

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20 AUTORAMA Gennaio/Febbraio 2006

STOCCARDA - La nuova Merce-des Classe GL segna un’altrapietra miliare nell’ambitodei Suv, e non lascia alcundubbio sulle sue aspirazionidi conquistare un segmentodi mercato altamente com-petitivo. Il suo linguaggiostilistico trasmette forza edesclusività. Linee levigate epotenti, sagomati elementicuneiformi e dettagli incisi-vi conferiscono a questo e-sclusivo fuoristrada un’im-magine di dinamicità ancheda fermo. L’ampia carrozze-ria (5.088 mm di lunghezza,1.920 mm di larghezza, 1.840mm di altezza) appare per-fettamente proporzionata.

Materiali pregiatinell’abitacolo

L’abitacolo è impreziositocon materiali pregiati, checreano la tipica atmosferadi benessere Mercedes-Benz, e offre il massimo spa-zio fino a sette passeggeri. Abordo della Classe GL ilcomfort è sempre di primaclasse: sia per un breve giroin città che durante un lun-go tragitto di centinaia dichilometri, o un’escursionesu terreni impervi. I passeg-geri godono sempre diun’ampia libertà di movi-mento, anche sui comodi se-dili individuali della terzafila posteriore. La distanzadalla fila centrale è di 815mm, mentre lo spazio liberoall’altezza della testa corri-sponde a 979 mm. In caso dinecessità, i sedili singoli po-steriori possono essere ab-battuti elettricamente, conla pressione di un pulsante,sia singolarmente che insie-

me, ottenendo così una su-perficie di carico completa-mente piana.

Nella configurazione acinque posti, la capacità delbagagliaio è pari a 1240 litri:un vero punto di riferimentoin questa categoria. ClasseGL può offrire un volume dicarico massimo di 2300 litri;in tal caso, la lunghezza delvano bagagli corrisponde a2128 mm. In sintonia con lemolteplici possibilità di im-piego di questo versatilefuoristrada, il climatizzatoreautomatico Thermatic, di se-rie sulla GL 320 CDI, offre atutti e sette i passeggeri unatemperatura sempre grade-vole, in pieno inverno comenelle giornate più calde.

Le versioni con motoriz-zazione V8, vale a dire i mo-delli GL 420 CDI, GL 450 eGL 500, sono equipaggiate di

serie con il climatizzatoremultizona Comfort Matic,che offre livelli di comfortancora più elevati. Altri e-quipaggiamenti interni di se-rie comprendono, tra gli al-tri, rivestimenti in pelle “Ar-tico”, sedili anteriori regola-bili elettricamente e un tettotrasparente panoramico so-pra la terza fila di sedili.

La nuova Classe GL bene-ficia pienamente dei vantag-gi della carrozzeria autopor-tante, coniugando una robu-stezza ottimale con un’intel-ligente struttura leggera inacciaio. Il risultato è un’ec-cellente sicurezza passiva.La cellula dell’abitacolo adalta resistenza, insieme allezone di deformazione ante-riori e posteriori, costitui-scono una base efficace peri sistemi di protezione deglioccupanti, che tra l’altro

comprendono airbag adatti-vi a doppio stadio lato guidae passeggero anteriore; side-bag anteriori di serie, a ri-chiesta per la fila centraledi sedili; windowbag per tut-te e tre le file di sedili, dalmontante anteriore all’ulti-mo posteriore; poggiatestaattivi Neck-Pro lato guida epasseggero anteriore (a ri-chiesta) e cinture di sicurez-za a 3 punti per tutti e sette isedili; pretensionatori e li-mitatori adattivi della forzadi ritenuta per i passeggerianteriori e per i posti ester-ni della fila centrale.

A questo punto è eviden-te che la nuova Classe GLnon si limita solo ad averetutti i requisiti per essereconsiderata lo stato dell’ar-te dei SUV di lusso, ma ad-dirittura li esalta, ridefinen-doli ad un livello ancora più

elevato. Finora il marchio digaranzia dei fuoristradaMercedes-Benz sono state lecaratteristiche di massimasolidità, robustezza e lungadurata senza compromessi.Non è infatti casuale la de-nominazione del modello,che richiama il leggendarioprecursore di tutti i fuori-strada Mercedes-Benz: Clas-se G. Questo “evergreen” delfuoristrada, nel frattempo,sta entrando nel suo ventise-iesimo anno di produzione econtinuerà a essere com-mercializzato a fianco dellanuova Classe GL (a dispettodi chi ipotizzava che la GLla sostituisse). La trazioneintegrale permanente 4Ma-tic Mercedes-Benz assicuraalla Classe GL una dinamicadi marcia eccellente inqualsiasi condizione. Insie-me alle sospensioni pneu-matiche di serie Airmatic, alpreciso servosterzo parame-trico e al sistema di sospen-sioni adattive ADS, an-ch’esse di serie, l’imponenteGL (passo 3.075 mm) riesce agarantire una straordinariamaneggevolezza. Altrettantonotevoli risultano le caratte-ristiche di marcia nell’eser-cizio con rimorchio, grazieal sistema TSA (Trailer Sta-bility Assist), componentedell’ESP, che previene le si-tuazioni di marcia critichecon un rimorchio al seguitoattraverso interventi frenan-ti mirati, mentre alla com-pensazione totalmente auto-matica di livello provvedel’Airmatic.

Speciali dotazioni per lamarcia off-road, come ilDownhill Speed Regulation(DSR), il sistema di assisten-

za in fase di spunto e l’Offro-ad-ABS aiutano il guidatorea tenere la Classe GL sem-pre sotto controllo anche infuoristrada. Inoltre, il pac-chetto tecnico Offroad/Prodi serie su tutti i modelliECE consente alla Classe GLdi affrontare anche le condi-zioni più estreme di marciasullo sterrato. Il pacchettocomprende tra l’altro un ri-partitore di coppia a doppiostadio con rapporto di ridu-zione per la marcia fuori-strada e bloccaggi del diffe-renziale al 100 per cento peril ripartitore di coppia el’asse posteriore. Il sistemaAirmatic, espressamentemodificato per un tipo di im-piego più impegnativo, con-sente di aumentare l’altezzalibera dal suolo, secondo ne-cessità, fino a un massimo di307 millimetri, incrementan-do la profondità di guado a600 millimetri.

Grande comfortdi marcia

La moderna gamma dimotori garantisce a tutti imodelli della Classe GL uneccellente comfort di mar-cia e ottime prestazioni, as-sicurando al tempo stessoconsumi contenuti rispettoad altri veicoli di questa ca-tegoria. La gamma di moto-rizzazioni diesel, oltre al V6da 165 kW/224 cv della GL

320 CDI, comprende il nuovopotente V8 della GL 420 CDI,che eroga 225 kW/306 cv emette a disposizione unacoppia massima di 700 Nm.Entrambi questi motori die-sel rispettano i limiti diemissione Euro 4. In aggiun-ta al nuovo motore da 5,5 li-tri della GL 500 da 285kW/388 cv, introdotto recen-temente sulla nuova ClasseS, celebra la sua anteprimamondiale su Classe GL an-che il secondo propulsore diquesta moderna famiglia dimotori V8. Sulla GL 450, ilmotore ha invece una cilin-drata di 4,6 litri ed eroga 250kW/340 cv. Entrambe questemotorizzazioni rispettano ilimiti di emissione Euro 4.

Tutte le versioni della GLsono equipaggiate di seriecon il cambio automatico asette marce 7G-Tronic conDirect Select. Le eccellentiprestazioni e i consumi con-tenuti della vettura sono ilfrutto di un perfetto connu-bio tra motori ultramoderni,cambio 7G-Tronic ed una ca-tena cinematica ottimizzatain termini di attrito. Un im-portante fattore consiste an-che nel peso complessivo re-lativamente contenuto (otte-nuto grazie alla carrozzeriaautoportante) e a un coeffi-ciente aerodinamico (Cx0,37) eccellente per una vet-tura di proporzioni così rag-guardevoli.

La nuova Mercedes-BenzClasse GL sarà disponibilein America già in primave-ra, mentre la clientela euro-pea potrà cominciare a gui-dare questo modello da set-tembre del 2006.

Beba Tancredi

Con la Classe GL,

Mercedes-Benzfissa un nuovo

parametro di riferimentonel segmento

di mercato dei SUV di

lusso. Questoesclusivo

fuoristrada asette posti

sorprende perun’eccellentedinamica di

marcia sia sustrada che

lontano dallestrade asfaltate

� MERCEDES / Con la nuova Classe GL

SUV, la Stella brilla ancora di più

A dispetto del nome, la nuova Classe GL per ora si affianca alla storica Classe G, la mitica“Gelaendewagen”: “La produrremo finchè ce la chiedono”, dicono in DaimlerChrysler.

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AUTORAMA 21Gennaio/Febbraio 2006

ROMA - L’idea di un cuscinogonfiabile ripiegato, che incaso di pericolo si gonfia au-tomaticamente, era stata giàoggetto di studio e lavoronegli anni Cinquanta, epocain cui le problematiche del-l’incolumità fisica degli oc-cupanti di un’automobile,erano sicuramente moltomeno prioritarie di altre,ma che si intuiva sarebberodiventate innegabili, in ra-gione dello sviluppo socialeed economico che il mondointero stava intraprenden-do. Nel 1953 il tedesco Wal-ter Linderer e l’americanoJohn W. Hedrik furono i pri-mi a brevettare il risultatodello studio di progettazio-ne di un dispositivo, a gran-di linee, corrispondente aquell’idea, ma le tecnicheconosciute a quell’epocanon ne consentivano la rea-lizzazione. La rapida cresci-ta del mercato automobili-stico, legato al progresso de-gli anni sessanta, e il conse-guente vertiginoso aumentodi sinistri stradali, tuttavia,imposero di concentrarel’attenzione sul tema dellasicurezza, tanto che negliStati Uniti, a partire dal1969, l’intero settore dei tra-sporti fu sensibilizzato e re-golamentato da leggi cheprescrivevano sistemi diprotezione automatica sullevetture.

Le prime ricerchenel lontano 1967

Nei laboratori della Mer-cedes-Benz, già dal 1967 sistavano sperimentando letecniche che avrebbero con-sentito la realizzazione del-l’airbag, e il pionieristicoimpegno della Casa di Stoc-carda, testimoniato anchedall’evoluzione anticipatadella tecnica impiegata aifini della sicurezza, come lazona di deformazione, losterzo con piantone di sicu-rezza, i pretensionatori, ilsistema antibloccaggio ABSe altre ideazioni Mercedes,non è sempre stato privo diostacoli. Basti pensare chel’obbligo dell’istallazionedell’airbag lato guida sulleauto, prescritto dalle autori-tà americane dal 1° gennaio1973, a seguito di grosse po-lemiche riferite alla perico-losità di questo dispositivo,fu inizialmente prorogato al1976, e rimandato fino al1993, scoraggiando notevol-mente l’interesse in questadirezione.

Malgrado questo, la po-tenzialità derivante dallosviluppo di questo concetto,per i ricercatori Mercedes,restò sempre fondamentale,per cui, a prescindere dalleperplessità del mercato sta-tunitense, la Casa tedescadecise nel 1974 di prosegui-re nella progettazione e nel-la produzione dell’airbag inserie, facendo ricorso a tuttala conoscenza disponibile.

“Abbiamo fatto ricorsoalla tecnica missilistica”, ri-corda Helmut Patzel, unodei padri dell’airbag edesperto di cariche pirotecni-che, “abbiamo seguito ilprincipio dei razzi che rice-vono la loro spinta dal gasche fuoriesce, con la diffe-renza che dovevamo rin-chiudere il gas in un cuscinogonfiabile”. Teoria apparen-temente semplice, che inve-ce ha significato una sfidatecnologica continua edestremamente impegnativa,

che nell’applicazione hapresentato progressive pro-blematiche di ogni ordine egrado, a partire dall’attiva-zione tramite dei sensori, al-la generazione del gas, o cherimandavano alla resistenzaallo strappo del tessuto delcuscino, piuttosto che allatollerabilità per l’udito e al-la compatibilità in generecon la salute di chi guida.

Ogni sperimentazione,equiparandosi alle tecnichemissilistiche, fu sottopostadalle autorità competenti, aspecifici corsi di prepara-zione per gli addetti. A se-guito del monitoraggio delleemissioni generate dall’a-pertura dell’airbag, il pro-pellente liquido fu sostituitocon un propellente solido,compresso sotto forma di pa-

stiglie di acido di sodio, ni-trato di potassio e sabbiache rilascia prevalentemen-te residui non dannosi diazoto e minime quantità diidrogeno e ossigeno. Fugataanche l’ipotesi di un’invo-lontaria attivazione dell’air-bag, ma solo dopo migliaiadi prove su carrello, centi-naia di crash-test su vetturecomplete e altrettante provecollaudate su strada e fuori-strada, con milioni di chilo-metri percorsi per accertareche i sensori assolvessero aldelicato compito dell’oppor-tuna attivazione, in pochimillesimi di secondo, a tem-perature diversissime, incondizioni variabili e permolto tempo. Davvero unaprova di elettronica ai limitidella scienza.

Finalmente nel 1980,l’airbag fece la sua premiè-re mondiale, debuttando co-me dispositivo di serie inuna berlina della Classe S,ma il cammino era solo co-minciato, e da allora ognisuccessivo equipaggiamentoha visto un progressivo per-fezionamento di questo di-spositivo di sicurezza e l’e-stensione del suo impiego atutti i modelli Mercedes-Benz. Nel 1988 fu introdottol’airbag lato passeggero, enel 1992 anch’esso fece par-te della dotazione di serie.

L’airbag laterale, side-bag, fa il suo ingresso invecenel più vicino 1995, sullaClasse E, superando nuova-mente se stesso in fatto diparametri tecnici, infatti, seil tempo di attivazione di

un’airbag frontale è di 40millesimi di secondo, quellolaterale si deve attivare en-tro 20 millesimi di secondodall’impatto. Il nuovo impe-gno trova il suo giustificati-vo nel completamento diquelle che sono le altre mi-sure di sicurezza laterali,come gli elementi di rinfor-zo trasversali nella carroz-zeria, l’inserimento di spe-ciali profilati tubolari nelleporte e l’impiego di serratu-re e cerniere più resistenti.

Successivamente, in se-guito alla considerazionedella pericolosità, in caso diincidente, del frantumarsidel finestrino, Mercedes in-troduce il Windowbag, uncuscino a tendina che si a-pre davanti alla superficiedei vetri laterali, impeden-

do altresì gli urti contro imontanti, l’intelaiatura deltetto o con altri oggetti chepotrebbero penetrare nell’a-bitacolo.

Per le vetture cabrio e leroadster, sulle quali non èpossibile l’istallazione delwindowbag, è invece previ-sto un cuscino laterale gon-fiabile, alloggiato neglischienali dei sedili anterio-ri e di forma asimmetrica,che assolve sia alla protezio-ne della testa che del torace(Head/Thorax-Bag).

Sia gli airgbag frontali,che quelli laterali, rispon-dono oggi, a un complessosistema elettronico, estre-mamente sensibile e sofisti-cato. L’affinamento delletecniche e l’applicazionedei moderni ritrovati scien-tifici alle peculiarità auto-mobilistiche, soprattutto intema di sicurezza, rappre-sentano per Mercedes-Benzun cardine basilare delle ri-cerche e dello sviluppo pro-gettuale, al pari della mec-canica e del design.

Il ruolo-chiavedei vari sensori

Gli airbag laterali vengo-no attivati da una centralinaelettronica che capta i se-gnali inviati da sensori sa-tellitari che forniscono in-formazioni rapide e precisesu eventuali collisioni nelsettore delle porte. Quellifrontali, sono in grado diadattarsi sia alla dinamicadi un sinistro, sia alle carat-teristiche degli occupanti.Particolari sensori possonoattivarsi in due stadi diffe-renti, secondo la gravità del-l’impatto, capaci di elabora-re i dati rilevati grazie a di-spositivi computerizzati.Questa tecnologia “adattiva”è la nuova tendenza in cam-po di tecnica per la sicurez-za, che in sostanza, è in gra-do di “percepire” le compo-nenti variabili di una situa-zione di rischio e vi adatta ilfunzionamento dei dispositi-vi. Offerto in esclusiva mon-diale unicamente da Merce-des-Benz, questo sistemapreventivo di protezione de-gli occupanti PRE-SAFE(r),riconoscere anticipatamen-te situazioni di marcia criti-che e prepara gli occupantie il veicolo a un possibile in-cidente, aumentando ulte-riormente l’efficacia protet-tiva di cinture e airbag. Nu-merosi test effettuati con lanuova Classe S, hanno dimo-strato l’efficacia delle fun-zioni PRE-SAFE(r), e ribadi-to l’importanza di sviluppar-ne opportunamente le pecu-liarità, tant’è che per il futu-ro l’intento è quello di averea disposizione quante piùinformazioni possibili sullacontingente situazione a ri-schio. Questi dati possonoessere rilevati con la moder-na tecnica di sensori radar,recentemente inauguratisulla nuova Classe S, per ciòche riguarda l’ambienteesterno alla vettura, e senso-ri ancora più sofisticati chepossano personalizzarsi aglioccupanti del veicolo sullabase di dati “biometrici”che tengano conto di statu-ra, sesso, peso ecc. Anche lasicurezza, quindi, vuole perMercedes-Benz diventarespecifica e “su misura” alpari di ogni altra prerogati-va e caratteristica automobi-listica.

Lorella Grazi

Per la Casa di Stoccarda è uno degli anniversaripiù significativi, quello che celebra i 25 anni dal-l’entrata in produzione in serie del più impor-tante dispositivo di sicurezza passiva introdottonegli equipaggiamenti automobilistici, a cui vail merito di aver salvato migliaia di vite umane

� MERCEDES-BENZ / L’airbag festeggia il quarto di secolo

Il salvavita

In alto e qui sotto, alcuni esempi di airbag montati sui modelli della gamma Mercedes-Benz; qui sopra, uno dei tanti crash-test ai quali è stata sottoposta l’attuale generazione della Classe C prima che il modello fosse posto in vendita.

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22 AUTORAMA Gennaio/Febbraio 2006

PARIGI - È stata definita la piùtrasgressiva delle edizioni. Ese da oltre 40 anni non c’èinizio d’anno senza il colpo discena offerto dal CalendarioPirelli, c’è da credere chel’edizione 2006 del mitico“The Cal” avrà un motivo inpiù per essere ricordata. Og-getto di culto per gli amantidella fotografia, della bellez-za e dell’evoluzione del co-stume, il Calendario 2006 èstato realizzato dal rodatodue anglo-turco Mert Alas eMarcus Piggott, fotografi difama internazionale specia-lizzati nei ritratti femminili.Il nuovo Calendario è am-bientato nella suggestiva cor-nice anni ’60 della Costa Az-zurra e ha per interpreti seidonne straordinarie sia perbellezza che per sensualità:

Jennifer Lopez, al debutto in“The Cal”, Gisele Bundchen,già scelta per l’edizione del2001 di Mario Testino, Guine-vere Van Seenus, Kate Moss,che esordì nel 1994 con la ce-lebre edizione firmata daHerb Ritts, Karen Elson, pre-sente giovanissima nel Calen-dario 1999 di Herb Ritts e inquello del 2001 di Mario Te-stino, Natalia Vodianova, chedebuttò nel 2003 con BruceWeber e continuò nel 2004con il Calendario di NickKnight. Donne icone del no-stro tempo, ritratte nude,sexy e bellissime in 27 scattiche lasciano il segno.

Seduzione e libertà diespressione sono le protago-niste assolute del CalendarioPirelli 2006, il cui filo condut-tore è riassunto dall’e-

spressione “libres et puissan-tes”. Consapevoli della lorofama e dello loro bellezza, lesei modelle si sentono liberedi spogliarsi e apparire sen-suali e intriganti. Il corpo èritratto come libero strumen-to di potenza: la sensualitàdiventa un delfino al guinza-glio o una gatta imprigionatatra le braccia nude di unamaliziosa fanciulla. MertAlas e Marcus Piggott, natientrambi nel 1971, rispettiva-mente in Turchia e Galles, sisono incontrati per la rimavolta in Inghilterra nel 1994dopo aver lavorato per unbreve periodo in ambiti com-pletamente diversi, il primonella musica classica e il se-condo nel disegno grafico.Marcus era un assistente fo-tografo e Mert un modellato-

re di foto di moda. Dopo averlavorato insieme nell’ambitodella fotografia, decisero didare vita a un team insepara-bile. Quando hanno mostratoi loro primi scatti al giornaledi moda londinese “Dazedand Confused”, ne hanno su-bito conquistato la prima pa-gina.Conosciuti per i ritratti adonne sofisticate e potenti, leimmagini di Alas e Piggottdonano una grazia e una per-fezione inconfondibile ai ma-nifesti pubblicitari. “La diffe-renza tra noi e altri fotografiè che noi ci teniamo molto al-l’aspetto”, dice Alas. “Noipassiamo la maggior partedel tempo nei camerini deltrucco a lavorare sui capelli,alle prese più con il look checon gli aspetti più tecnici. La

componente tecnica influiscesoltanto per il 50 per centosul risultato finale”. Il loroteam lavora oggi per rivistecome Vogue Usa, Voglie Ita-lia, W Magazine, Pop Magazi-ne, Numero e Arena HommePlus. Tra i loro clienti si an-noverano importanti marchidella moda come Louis Vuit-ton, Missoni, Giorgio Armani,Roberto Cavalli, Fendi e MiuMiu. Hanno creato immaginiper case di profumi comeGucci, Yves St Laurent, Gi-venchy e Lancôme. Inoltre,Alas e Piggott hanno lavoratocon celebrità quali Madonna,Bjork, Charlotte Rampling,Kylie Minogue e ancora unavolta Jennifer Lopez.

Per The Cal 2006 il duo siè avvalso di uno stile innova-tivo e versatile. La risolutez-

za di Mert si fonde perfetta-mente con l’estrosità di Mar-cus e il risultato è un elegan-tissimo e personalissimo ap-proccio all’arte fotografica:provocanti e opulenti, gliscatti principalmente inbianco e nero (uniche ec-cezioni i tenui sprazzi dicolore nella cover e neimesi di marzo e no-vembre) evocano at-mosfere newtonianee rappresentanouna donna ine-briante e pecca-minosa. “Tuttogravita intornoalle modelle ec’è una gran-de libertà,creiamo im-magini chenon han-no regoleattornoa sé”,

ha sottolineato Mert Alas.“La lavorazione degli scatti èstata un’esperienza in cuitutto è apparso molto natura-le e fluido”, ha aggiunto Mar-cus Piggott.

Raffinati e straordinari gliscenari offerti per le locationda Cap d’Antibes e dallaCosta Azzurra: il mare, gliscogli a strapiombo sull’ac-qua, lussuose imbarcazionied eleganti ville con sontuosigiardini fanno da sfondo aquesta edizione del Calenda-rio. L’acqua diventa un ele-mento dominante che esaltala brillantezza della pelle ecrea straordinari giochi diluce sui corpi bagnati, ren-dendo le immagini partico-larmente voluttuose e accatti-vanti. Il bianco e nero forte eseduttivo amplifica e comple-

Seduzione e libertà di espressione sono le protagoniste della nuova edizione del mitico “The Cal”, ambientatanegli straordinari scenari offerti da Cap d’Antibes e dalla Costa Azzurra. I fotografi Mert Alas e Marcus Piggotthanno ritratto un gruppo di donne straordinarie per bellezza e sensualità, tra cui Jennifer Lopez e Kate Moss

� THE CAL 2006 / Sei bellezze “libere e potenti”

Trasgressione nella tradizione

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AUTORAMA 23Gennaio/Febbraio 2006

ta gli effetti del mare. Le fo-tografie sono moderne, origi-nali e al contempo richiama-no gli anni ’60 e ’70, in un mixdi tradizione e innovazioneattraverso il quale i due fo-tografi imprimono la loroidentità al Calendariorendendo allo stesso tem-po omaggio al suo signi-ficato storico e al mitoche lo ha accompagna-to negli anni. Il lan-cio del CalendarioPirelli 2006 coinci-de con la nascitadi www.pirelli-cal.com, il nuovoportale dedica-to a “The Cal”che raccoglie42 anni distoria dellafotografia.A tre annidal varodel pri-mo sitou f f i -ciale, ilmito del “dodicimesi” Pirelli si rinnovaanche on line con contenutisempre più esclusivi.

Fabio Basilico

PARIGI - Comesempre, sono

loro le dive indiscusse delCalendario Pirelli. Donne dal fascino sen-

suale e disarmante, rappresentanti di un universo femmi-nile che è insieme realtà e sogno. Le bellissime dell’edizione 2006 sono sei:

Jennifer Lopez, Gisele Bundchen, Guinevere Van Seenus, Kate Moss, Karen Elson e Nata-lia Vodianova.

Jennifer Lopez - Artista dal talento poliedrico, ha ottenuto un grandissimo successo sia nell’ambitodel cinema sia in quello della moda e della musica. Jennifer ha recitato ultimamente con Richard Gerein “Shall We Dance?” e attualmente sta girando e producendo “Bordertown” insieme al direttore di“Selena” Gregory Nava. Quest’ultimo film viene prodotto dalla casa di produzione Nuyorican che ap-partiene alla stessa Jennifer. Tra i progetti futuri spicca il film “An Unfinished Life” con Robert Red-ford, in cui Jennifer interpreta il ruolo di una madre single ingannata dal suocero. Cresciuta nel Bronx,dopo la maturità conseguita nel 1987 inizia a lavorare in uno studio legale ma contemporaneamente,la sera, continua a frequentare la scuola di danza. Dopo aver ottenuto una borsa di studio in una scuo-la di danza di Manhattan, un anno e mezzo dopo ottiene un ruolo come una delle “Fly Girls” nel pezzo“In Living Color”. Seguono una serie di piccoli ruoli meno importanti e nel 1995 appare nel suo primopezzo importante, il criticato Mi Famiglia. Nello stesso anno fa una comparsa in “Money Train” conWesley Snipes e Woody Harrelson. La grande occasione arriva nel 1997 con il ruolo principale in “Sele-na”, film biografico sulla cantante pop Selena Quintillana Perez. Per questa interpretazione Jennifer ri-ceve moltissimi elogi e diventa l’attrice latino-americana più pagata di tutti i tempi. Nel 1999 ha pub-blicato il suo primo album Latin pop “On the 6”.

Kate Moss - È una delle modelle più famose e di successo del mondo, con una carriera che ha attra-versato una quindicina d’anni. Nata a Londra, viene scoperta nel 1988 all’aeroporto JFK di New Yorkdalla Storm Model Management MD Sarah Doukas. Nel 1992 si lega con un contratto a Calvin Klein ene diviene il volto per sei anni. Durante la sua carriera è apparsa nelle campagne pubblicitarie dellamaggior parte dei brand più importanti del mondo tra cui L’Oreal, Louis Vuitton, Yves St Laurent,Dolce & Gabbana, Cerrutti, Dior, Loewe, Versace, Fendi e Gucci. Kate continua a essere uno dei voltipiù richiesti del mondo. Lavora regolarmente con Vogue Inghilterra - che le ha dedicato più copertine diqualunque altra modella - e Vogue Usa, Harpers Bazar, Dazed and Confused, ID, Numero e W magazi-ne. Kate ha esordito nel Calendario Pirelli nel 1994 con la famosa edizione firmata da Herb Ritts.

Gisele Bundchen - Gisele ha infiammato il mondo della moda come nessun’altra modella negli ulti-mi anni. Nata in un piccolo villaggio del Brasile del Sud, Gisele è apparsa sulla copertina di tutte le piùimportanti riviste di moda del mondo ed è sempre molto richiesta dalle grandi case di moda, dagli edi-tori e dai fotografi. Vogue Magazine l’ha nominata modella del millennio e si è riferito a lei come “il ri-torno della ragazza sexy”. Ha lavorato con i migliori fotografi del mondo come Mario Testino, StevenMeisel, Nick Knight, Steven Klein, Craig McDean, Michael Thompson, Mert & Marcus, Rankin, Inez &Vinoodth, Alex Cayley, Solve Sundsbo, Regan Cameron, solo per citarne alcuni. Oltre all’attività di mo-della, Gisele ha anche debuttato come attrice in “Taxi”, una commedia dove ricopre il ruolo di leader diuna banda di rapinatori di banca. Gisele è già stata scelta per “The Cal” 2001 di Mario Testino.

Guinevere Van Seenus - Ha trascorso i suoi primi anni di vita a Washington D.C.. Mentre frequentail liceo si trasferisce a Santa Barbara in California, dove si iscrive a una piccola scuola di modelle. Nonmolto tempo dopo si sposta a New York per proseguire la sua carriera a tempo pieno. Grazie alla suabellezza fuori dal comune e al suo carattere estroverso, Guinevere ha ottenuto velocemente un grandis-simo successo. Molti fotografi hanno catturato il look moderno della modella americana, che è stata no-minata nel 1996 modella dell’anno per i Vogue VH1 Fashion Awards. Guinevere ha una madre attriceche le è stata di grande aiuto e ha anche una grande passione per la pittura che le ha consentito di rag-giungere grande successo nel suo mestiere.

Karen Elson - Modella inglese, Karen è stata inizialmente scoperta nelle strade della sua città nata-le, Bolton. Ha cominciato la sua brillante carriera grazie a un incontro fortuito con Steven Meisel. Sottola sua influenza, Karen si crea un look molto particolare e caratteristico contraddistinto dall’elimina-zione delle sopraciglia e dall’austero taglio di capelli. Un look che le ha fatto guadagnare il soprannomedi “beautiful freak”. Ha anche lavorato per le maggiori campagne pubblicitarie di Chanel, Versace, La-croix e Moschino. Recentemente descritta come “l’essenza dell’eleganza ribelle”, questa è la terza voltache Karen posa per il Calendario Pirelli dopo l’edizione del 1999 di Herb Ritts e del 2001 di Mario Testi-no.

Natalia Vodianova - A causa della storia della sua vita - da un’infanzia in povertà alla ribalta in-ternazionale - Natalia è una delle modelli più discusse degli ultimi anni. Nata in Russia, prima di esse-re scoperta da un talent scout, ha gestito un negozio di frutta e verdura con la madre. Si trasferiscedunque a Parigi dove comincia una buona ma lenta carriera fino a quando viene scoperta e scelta daTom Ford come il nuovo volto di Gucci. Oggi è ritenuta la modella più importante del mondo grazie allecampagne pubblicitarie più richieste: Calvin Klein e L’Oreal. Questa è la terza volta che Natalia posaper il Calendario Pirelli, dopo l’edizione del 2003 con Bruce Weber e l’edizione 2004 con Nick Knight.

Jennifer, Kate e le altreUNA COLLEZIONE DI BELLEZZE

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