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ChernoNews Novembre/Dicembre 2007 I contenuti del viaggio umanitario di gennaio Continuit` a nei progetti di aiuto alla popolazione Bielorussa Roberto Rebecchi Nel prossimo mese di genna- io una delegazione del Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Solie- ra si recher` a in Bielorussia per la consegna di un importante carico umanitario. In particolare, grazie al sup- porto tecnico e progettuale del- la Clinica Chirurgica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Policli- nico di Modena, si ` e proceduto all’acquisto di oltre 46.000 Euro di attrezzature e strumentazioni per il potenziamento del Reparto di Chirurgia pediatrica dell’Ospedale regionale di Gomel. Altre attrezzature e materiali di consumo per il valore di 3.600 Euro saranno consegnati all’equipe che gestisce l’Ambulatorio mobile nella provincia di Luninets e che continua a svolgere un ruolo indi- spensabile per la prevenzione e dia- gnosi di patologie tiroidee correlate al fallout radioattivo. (Prosegue in quarta pagina) ChernoPark Intervista alle insegnanti della scuola d’infanzia coinvolta nell’iniziativa Gianfranco Pavarotti Abbiamo rivolto alle Inse- gnanti della Scuola d’Infanzia ARCOBALENO alcune domande sull’esperienza fatta in occasione di ChernoPark: Domanda: Perch´ e parlare di Chernobyl ai bimbi della Scuola d’Infanzia?. Risposta: E’ un compito diffi- cile ma necessario proprio perch´ e la salvaguardia dell’ambiente de- ve nascere e crescere proprio dalle nuove generazioni alle quali lasce- remo in eredit` a i disastri ma an- che le risorse, i mezzi e i propositi perch´ e questo non accada pi` u! I bambini a questa et` a percepisco- no molto dell’ambiente che li cir- conda: alberi, sole, aria, acqua , terra, ecc. . . , come elementi natu- rali e indistruttibili. Proprio per questo ` e necessario far comprende- re loro che come beni preziosi e in- sostituibili per la nostra esistenza ` e necessario tutelarli, proteggerli e curarli. Domanda: In che modo avete affrontato il tema della salvaguar- dia dell’ambiente? Risposta: Abbiamo utilizzato “La storia di Natasha” che ha per- messo di avvicinarci in modo fan- tastico ad una cosa realmente ac- caduta: i bimbi hanno ascolta- to, letto, disegnato, immaginato e rielaborato un evento cos` ı tragi- co attraverso una storia realmente accaduta. La festa del 20 ottobre Domanda: Le famiglie dei bambini sono state coinvolte in qualche modo nel vostro lavoro? Risposta: Abbiamo coinvolto anche le famiglie, chiedendo ai ge- nitori di scrivere insieme ai loro fi- gli una letterina simbolica ai bam- bini di Chernobyl, da mandare lo- ro con un volo simbolico di pallon- cini da qui in Russia, nella qua- le ogni bambino poteva dire, di- segnare, pensare e scrivere un pa- rere, un’idea, un progetto perch´ e questo terribile dramma non acca- da pi` u. Inoltre c’` e stata la parte- cipazione delle famiglie alla festa del parco, come segnale di speran- za e di tutela dell’ambiente che ci circonda. Domanda: Nell’attivit` a di sen- sibilizzazione su questi temi im- portante per la nostra Associa- zione ` e l’incontro con le Scuole, in particolare con le insegnanti. Ci auguriamo che anche per voi quest’incontro possa essere stato utile. Risposta: Questa iniziativa, che ha visto coinvolte tutte e quat- tro le sezioni, ci ha permesso di affrontare il tema dell’ambiente in modo che la sua salvaguardia non sia solo un bel proposito ma “UN PICCOLO SEME” seminato nelle coscienze di ognuno (grandi e pic- cini) e che possa germogliare senza “VELENI”. 1

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Novembre/Dicembre 2007

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Page 1: ChernoNews

ChernoNewsNovembre/Dicembre 2007

I contenuti del viaggio umanitario di gennaio

Continuita nei progetti di aiuto alla popolazione Bielorussa

Roberto Rebecchi

Nel prossimo mese di genna-io una delegazione del ProgettoChernobyl di Carpi, Novi e Solie-ra si rechera in Bielorussia per laconsegna di un importante caricoumanitario.

In particolare, grazie al sup-porto tecnico e progettuale del-

la Clinica Chirurgica Pediatricadell’Azienda Ospedaliera Policli-nico di Modena, si e procedutoall’acquisto di oltre 46.000 Euro diattrezzature e strumentazioni peril potenziamento del Reparto diChirurgia pediatrica dell’Ospedaleregionale di Gomel.

Altre attrezzature e materiali

di consumo per il valore di 3.600Euro saranno consegnati all’equipeche gestisce l’Ambulatorio mobilenella provincia di Luninets e checontinua a svolgere un ruolo indi-spensabile per la prevenzione e dia-gnosi di patologie tiroidee correlateal fallout radioattivo. (Prosegue inquarta pagina)

ChernoParkIntervista alle insegnanti della scuola d’infanzia coinvolta nell’iniziativa

Gianfranco Pavarotti

Abbiamo rivolto alle Inse-gnanti della Scuola d’InfanziaARCOBALENO alcune domandesull’esperienza fatta in occasionedi ChernoPark:

Domanda: Perche parlare diChernobyl ai bimbi della Scuolad’Infanzia?.

Risposta: E’ un compito diffi-cile ma necessario proprio perchela salvaguardia dell’ambiente de-ve nascere e crescere proprio dallenuove generazioni alle quali lasce-remo in eredita i disastri ma an-che le risorse, i mezzi e i propositiperche questo non accada piu! Ibambini a questa eta percepisco-no molto dell’ambiente che li cir-conda: alberi, sole, aria, acqua ,terra, ecc. . . , come elementi natu-rali e indistruttibili. Proprio perquesto e necessario far comprende-re loro che come beni preziosi e in-sostituibili per la nostra esistenzae necessario tutelarli, proteggerli ecurarli.

Domanda: In che modo aveteaffrontato il tema della salvaguar-

dia dell’ambiente?Risposta: Abbiamo utilizzato

“La storia di Natasha” che ha per-messo di avvicinarci in modo fan-tastico ad una cosa realmente ac-caduta: i bimbi hanno ascolta-to, letto, disegnato, immaginato erielaborato un evento cosı tragi-co attraverso una storia realmenteaccaduta.

La festa del 20 ottobre

Domanda: Le famiglie deibambini sono state coinvolte inqualche modo nel vostro lavoro?

Risposta: Abbiamo coinvoltoanche le famiglie, chiedendo ai ge-nitori di scrivere insieme ai loro fi-gli una letterina simbolica ai bam-bini di Chernobyl, da mandare lo-ro con un volo simbolico di pallon-

cini da qui in Russia, nella qua-le ogni bambino poteva dire, di-segnare, pensare e scrivere un pa-rere, un’idea, un progetto perchequesto terribile dramma non acca-da piu. Inoltre c’e stata la parte-cipazione delle famiglie alla festadel parco, come segnale di speran-za e di tutela dell’ambiente che cicirconda.

Domanda: Nell’attivita di sen-sibilizzazione su questi temi im-portante per la nostra Associa-zione e l’incontro con le Scuole,in particolare con le insegnanti.Ci auguriamo che anche per voiquest’incontro possa essere statoutile.

Risposta: Questa iniziativa,che ha visto coinvolte tutte e quat-tro le sezioni, ci ha permesso diaffrontare il tema dell’ambiente inmodo che la sua salvaguardia nonsia solo un bel proposito ma “UNPICCOLO SEME” seminato nellecoscienze di ognuno (grandi e pic-cini) e che possa germogliare senza“VELENI”.

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Diario di viaggio: SwazilandVisita alla comunita di “Shewula” – agosto 2007

Luciano Barbieri

Usciti dalla capitale Mbabanesi attraversano dapprima grandicampi di canna da zucchero dovesi alzano getti d’acqua che li ren-dono estremamente verdi in con-trasto con il giallo di tutta la vege-tazione del piccolo stato africano,poco piu di 17.000 mq e meno diun milione di persone.

Dopo non molto, la strada efiancheggiata da una riserva natu-rale, si inizia a salire verso la zo-na montuosa piu alta dello Swazi-land dove troveremo la comunitadi textslShewula.

Bambini di Shewula

Il paesaggio si fa estremamentesecco, le strade diventano sterratee sconnesse. Non esiste un paese oun villaggio ma un territorio disse-minato di homestead, ossia agglo-merati di piu capanne poste in cir-colo che ospitano una famiglia e leloro varie attivita. Si sale sempredi piu, accompagnati dagli sguardie dai saluti dei tanti bambini. Cisi inoltra sempre piu all’interno fi-no ad arrivare ad un cartello cheindica l’ entrata al Shewula camp.

E la struttura turistica crea-

ta dalla comunita di Shewula perraccogliere fondi e dare opportu-nita di lavoro ai locali. Si trattadi 6 capanne in muratura che ri-spettano l’urbanistica tradiziona-le; una cucina con tavoli e pan-che per mangiare e socializzare,un locale con i bagni ed un loca-le che funge da centro direziona-le, magazzino, ricovero in caso dinecessita.

Nessun locale ha energia elet-trica, cosı come buona parte dellehomestead della comunita; in que-sta stagione fa buio molto prestoe si usano lampade a petrolio perilluminare. Solo il centro direzio-nale e dotato di alcuni pannelli fo-tovoltaici. Tutto il resto lo fa lanatura, lo splendido paesaggio chesi apre ai piedi dello sperone roc-cioso su cui e situato il Camp e, lanotte, un cielo stellato che per noi“padani” sembra quasi irreale.

Un paese dove il 40% dellapopolazione e affetto da aids

In questa situazione, nel 2003,grazie all’impegno di alcuni giovanidella comunita locale ed all’aiutodi organizzazioni straniere, CO-SPE e Legambiente in particola-re, e partito un progetto che uniscesolidarieta ed economia, nel sensoche la seconda ha la funzione di so-stenere la prima, che abbraccia va-ri aspetti della vita della comunita,dall’aiuto agli orfani di aids attra-verso la creazione di scuole “infor-

mali” ed interventi diretti a quel-li che non possono frequentare di-rettamente la scuola, all’assistenzasanitaria, all’educazione agraria,alla valorizzazione del patrimonioambientale fino ad un centro de-stinato nello specifico alla preven-zione ed all’aiuto per i malati diAids.

Numerose difficolta; economi-che per la profonda miseria esi-stente e le scarse fonti di so-stentamento, culturali legate adun’organizzazione sociale ancoramolto influenzata dalle tradizioni eda una struttura politica che sem-pre piu penalizza le comunita loca-li a vantaggio dei grandi interessistranieri. Lo Swaziland e una delleultime monarchie assolute esisten-ti in Africa e le terre e tutto e diproprieta del Re.

L’impegno di una parte dellacomunita e enorme; le donne sem-brano essere l’anima di questa co-munita, la spina dorsale che la so-stiene nonostante gli ostacoli legatiad una tradizione sociale che spes-so le penalizza e ne limita il ruoloe l’autonomia.

Poi ci sono aspetti che nonmi e possibile raccontare adegua-tamente come le emozioni provatenell’incontrare le persone ed il loromondo, i tramonti dal “Camp”, glisguardi ed i sorrisi dei bambini edil loro canto, la mattina presto, chearriva da ogni direzione accompa-gnato solo dal silenzio e da quellodegli uccelli.

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Mercatino di Natale a NoviFrancesca Panisi

Anche quest’anno si ripetel’ormai consolidato rito del mer-catino di Natale a Novi, in occa-sione delle prossime festivita, conl’allestimento di un banchetto nel-la galleria della Coop “Aceri” aNovi. Verranno venduti regalininatalizi realizzati artigianalmen-te, ma con grande professionalita,dai volontari del Progetto Cherno-

byl, utilizzando materiali diversi,spesso donati.

Quest’anno il mercatino siterra nella giornata di sabato 15dicembre, e nella mattinata didomenica 16 dicembre.

Gli oggetti venduti variano dal-le colorate candele natalizie, ai la-vorati centrotavola, ai simpaticistrofinacci ricamati, e ai piu varioggetti impreziositi con dipinti edecupage. Ogni anno si cerca di

aggiungere qualche piccola novita.Negli anni passati gli incassi so-

no variati dai 700 ai 1500 euro.E’ una tradizione che il progettoChernobyl, in particolare il gruppodi volontarie di Novi, porta avanticon grande impegno ed orgoglio, alfine di mantenere un legame con ilProgetto Chernobyl di Carpi-Novi-Soliera e a gli abitanti di Novi.

La voce dell’altroProgetto di alfabetizzazione per bambini stranieri

Cristina Muzzioli

Progetto Chernobyl di Carpi,Novi e Soliera partecipa al proget-to “La voce dell’altro” promossodalla Caritas Diocesana per soste-nere l’alfabetizzazione dei bambinistranieri.

Il bambino arrivato da pocotempo in Italia, nell’inserimentonella nuova scuola, trova tre osta-coli da superare: capire quali so-no le regole da rispettare, come ri-volgersi alle persone che gli stan-no vicino; imparare la lingua perla comunicazione quotidiana di ba-se; apprendere a leggere, a scrive-re, a studiare, deve imparare cioela lingua della scuola.

In questo viaggio, il bambino

venuto da lontano non puo contaresull’aiuto dei genitori poiche ancheper loro le regole della scuola sonosconosciute.

Con “La voce dell’altro” adogni bambino viene assegnato perun’ora o piu la settimana un vo-lontario per lo svolgimento di at-tivita didattiche di avvicinamentoalla lingua italiana.

L’attivita che il bambino svol-ge con il volontario sono esercizi,schede e letture per migliorare lacomprensione e l’uso della linguaitaliana; il percorso ha la durata ditre mesi per favorire l’autonomiascolastica dei partecipanti e daremodo di partecipare a un numeromaggiore di bambini.

Il Progetto Chernobyl condivi-de gli scopi del progetto e ha datola sua disponibilita a promuoverloe a cercare volontari disponibili perlo svolgimento di queste attivita.

L’attivita si svolge presso lasede di Porta Aperta in Via Pe-ruzzi, 38 tutti i pomeriggi; persvolgere questa attivita di volonta-riato non occorre essere insegnan-ti, ma e sufficiente la disponibilitaall’ascolto.

Il tempo richiesto parte daun minimo di un’ora a settima-na; chi fosse interessato a par-tecipare puo contattare il grup-po famiglie all’indirizzo e-mail:[email protected].

Prossimi appuntamenti

Cosa ci aspetta a gennaio e febbraio

Carnevale

Festa per i bambini; organizzazione e cura del Co-mitato, ingresso con offerta – 3 febbraio, ore 15,00 –Circolo Graziosi - Carpi

Maratona di aerobica

Esibizioni della societa sportive – 17 febbraio – Pa-lazzetto dello Sport - Carpi

Primule

Iniziativa di autofinanziamento: raccolta di offerteper le primule davanti a tutti i supermercati (saba-to 23 febbaraio – dalle 9.00 alle 19.00) e davanti alsagrato del Duomo e altre parrocchie (domenica 24febbraio – mattina)

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Resoconto delle iniziative autunnaliUn ricco calendario di appuntamenti

Remo Sogari

Negli ultimi tre mesi diquest’anno costante e significa-tiva e stata la presenza del Co-mitato Chernobyl nel territorio;ricordiamo brevemente:

• le Mostre Fotografiche diLuigi Ottani, ospitate sottoil Portico Lungo a Carpi e nelCastello Campori a Soliera;

• la Mostra Fotografica di ElioColavolpe, ospitata c/o ilMunicipio di Novi di Mode-na;

• lo Spettacolo Teatrale di Ro-

berta Bigiarelli, realizzato alCinema Lux di Rovereto s/S;

• l’inaugurazione il 20 ottobredi uno Spazio verde con lamessa a dimora di una siepearborea nell’area ex Cappuc-cina a Carpi (ChernoPark);

• a fine Novembre una “parte-cipata” serata a Carpi dovesono state presentate le espe-rienze estive vissute da di-versi volontari: quattro gio-vani hanno lavorato in Ago-sto al Centro di risanamen-to Nadejda in Bielorussia,all’interno di un progetto

della ns. Associazione; al-tri due volontari hanno visi-tato, nell’ambito di un viag-gio di Turismo Responsabi-le, la comunita di Shewu-la in Swaziland, interessa-ta ad un Progetto di Tute-la e valorizzazione delle risor-se ambientali, con particola-re riferimento all’agricoltura,all’educazione e alla salute.Progetto che fa riferimen-to a Legambiente e al qua-le il nostro Comitato erogacontributi.

I contenuti del viaggio umanitario di gennaio

Roberto Rebecchi

(Prosegue dalla prima)Oltre 1.200 Kg di abbigliamen-

to in parte nuovo donato dallaChampion Italia e seminuovo ac-curatamente selezionato sara mes-so a disposizione del Centro Spe-ranza per i bambini provenienti dafamiglie in difficolta.

Un parco giochi, donato dal-la ditta SARBA di Fossoli di Car-pi, sara installato presso la scuoladel villaggio di Vinishevno dove ein corso un importante progetto dicarattere ambientale, educativo ein parte strutturale.

Questo viaggio umanitario saral’inizio di un anno intenso di at-

tivita e di impegno: la prossimaprimavera saranno accolti nella no-stra provincia sei medici in stageformativi, per aumentare le com-petenze in campo sanitario e scien-tifico, con ovvie ricadute positivesulla popolazione locale.

A tutto questo va aggiunto ilnostro impegno per l’accoglienzadi 50 bambini presso il Centro Na-dejda nella prossima estate; unita-mente al Coordinamento Naziona-le di Legambiente Solidarieta, sa-ranno infatti oltre 300 i bambi-ni e bambine che saranno accoltidurante l’anno 2008.

Tutto questo testimonia la con-

tinuita e l’attenzione da parte delProgetto Chernobyl di Legambien-te Solidarieta nei confronti dellepopolazioni contaminate e in par-ticolare dei bambini e delle bambi-ne, senza dimenticare chi oggi e piuesposto alle conseguenze del falloutradioattivo.

Il Progetto Chernobyl ringra-zia quanti vorranno sostenere larealizzazione di questi progetti, at-traverso la messa a disposizione delproprio tempo, competenze, risor-se umane ed economiche e augu-ra con grande affetto ed amiciziaun sereno Natale e Felice Annonuovo.

ChernoNews: periodico del Comitato Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera. Redazione: Marco Camellini,Remo Sogari, Emilio Bigi, Francesco Malvezzi.

Comitato Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera: via C. Marx, 76 – 41012 Carpi (venerdı dalle 17 alle 19),tel: 059695898, [email protected]

Per contribuire alle attivita del Comitato: Conto Corrente Postale n. 11849296 — Conto correntebancario 501060 Banca Etica - ABI 5018 - CAB 12100 — Conto corrente bancario n.686083/28 BancaPopolare dell’Emilia, Ag. di Carpi, piazza Martiri - codice ABI 05387 - CAB 23300-7 — Conto correntebancario n. 27500/0 Cassa Risparmio Carpi S.p.A.agenzia di Carpi, piazza dei Martiri - codice ABI 6105 -CAB 23301

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