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Settembre/Ottobre 2007
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ChernoNewsSettembre/Ottobre 2007
L’accoglienza ed il nostro impegno
Roberto Rebecchi
A distanza di ormai 12 mesi dalla decisione, daparte di Legambiente Solidarieta, di interrompereil progetto di accoglienza in Italia dei bambini edelle bambine residente in aree contaminate dallanube radioattiva di Chernobyl, e forse utile e ne-cessario aprire una riflessione, sia individuale checollettiva.
Siamo tutti consapevoli delle conseguenze chequesta decisione ha provocato all’interno della re-te di Legambiente Solidarieta, percepita dai piucome un’azione calata dall’alto, per alcuni perfi-no un “tradimento” dell’impegno fino ad alloracondiviso.
Ognuno, sia individualmente che come Comi-tato o Circolo che sia, ha seguito poi la stradache ha ritenuto piu coerente al proprio sentire, alproprio essere, alla propria storia.
Da un certo punto di vista si potrebbe per-fino ammettere che la decisione di Legambientenon abbia poi inciso particolarmente nel quadroItaliano e ancora di piu in quello internazionale,e probabilmente e cosı: i progetti di accoglien-za continuano ad andare avanti tra i soliti pro-blemi organizzativi di voli, visti, reperimento eformazione delle famiglie ospitanti, lo stesso Co-mitato Tutela Minori di fatto non ha stravolto leprocedure di controllo reali e formali.
Ma di fatto, questa scelta ha permesso di ve-dere questo “progetto” da un’angolazione diver-sa, ha offerto a chi ha occhi per vedere, anche conspirito critico, una realta da un punto di vista nemigliore, ne peggiore, solamente differente.
(Prosegue in quarta pagina)
4 settimane al centro NadejdaI 5 educatori del Progetto Chernobyl parlano della loro esperienza
Marco Camellini
Il coinvolgimento del Proget-to Chernobyl di Carpi-Novi eSoliera nelle zone contaminatedella Bielorussia, come ben no-to, non si e fermato con la de-cisione di non ospitare i bambi-ni durante il mese di settembre,ma anzi, ha aumento il propriopotenziale e il proprio impegnonelle zone stesse.
Ben noto e l’impegno pres-so il centro “Nadejda”, dove, inun centro specializzato, vengo-no accolti bambini e ragazzi perbrevi periodi di disintossicazionee controlli sanitari.
Quest’anno, come garanziae serieta del proprio impegno,
4 giovani volontari nel Progettochernobyl hanno prestato servi-zio per 30 giorni, dal 28 luglio al25 agosto presso il Centro.
Emilio Bigi, 24 anni, Mar-cella Manicardi, 20, AlessandraRampon, 18, e Lisa Pavarotti,20, novesi i primi due, carpi-giane le altre, che in passatoavevano gia attivamente parte-cipato alle numerose attivita delProgetto, sono partiti con en-tusiasmo e volonta di agire co-me animatori presso il Centro“Nadejda”.
Importante per i bambiniospitati presso il centro di sen-tirsi in un ambiente accoglientee amichevole dove passare gior-
nate finalizzate al proprio benes-sere e ai numerosi controlli me-dici, che altrimenti non sempresarebbero garantiti.
Un’esperienza sicuramenteda proporre ad altri ragazzi
per i prossimi anni.
<<Tra i nuovi progettidell’associazione - spiega Emi-lio, in una intervista rilasciata alsettimana “La Voce” - vi e anchel’apertura o il sovvenzionamen-to di un centro in Bielorussia.Noi abbiamo fatto da “cavie”,nel senso che siamo andati sulposto e siamo entrati in una
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struttura di questo tipo, cer-cando non soltanto di interagirecon i piccoli ospiti, ma anchedi essere partecipi del funzio-namento della struttura. Ini-zialmente – continua – il nostroobiettivo era proporre un model-lo d’accoglienza simile a quelloche avevamo in Italia. Voleva-mo riproporre gli stessi giochi,ricreare la stessa atmosfera. Cisiamo riusciti solo in parte, mae stato comunque utile il con-fronto diretto con gli operatoridel posto. Abbiamo inoltre pre-so contatto – aggiunge – con ilCentro ecologico repubblicano
di Minsk per l’avvio di scuo-le di educazione ambientale eabbiamo conosciuto personal-mente i responsabili della fon-dazione “Aiuto”, che affiancaLegambiente e Progetto Cher-nobyl nella realizzazione delleiniziative di cooperazione>>.
Tutti i ragazzi sono ritorna-ti in Italia soddisfatti della pro-pria opera e arricchiti loro stessidell’esperienza passata; conten-ti di aver rinunciato alle proprievacanze estive per aiutare chi estato meno fortunato di loro.
<<Con i bambini si e in-staurato un rapporto forte che
mi ha lasciato un ricordo mol-to profondo. Spesso provengonoda famiglie svantaggiate e hannoun grande desiderio di comuni-care e di conoscere>> commen-ta Alessandra nell’intervista.<<Anche se all’inizio avevamoil problema della lingua – ag-giungono Marcella e Lisa – sia-mo riusciti ugualmente a legare.Al momento dei saluti – ricorda-no con un sorriso di nostalgia –ci siamo messi tutti a piangere,noi e anche loro>>.
ChernoParkPiantare alberi non e difficile. Difficile e farli crescere
Marco CamelliniIn sintonia con gli impegni e
gli obiettivi del Progetto Cher-nobyl di Carpi-Novi- Soliera, sie proposto all’amministrazionecomunale di Carpi di realizzareuna siepe arborea lungo il latosud dell’area verde della zona exCappuccina.
Un primo sopralluogo coni tecnici comunali ha permes-so di individuare l’area dove glialberi, 50, verranno collocati.
Il numero delle piante e lostesso dei bambini risanati
quest’anno dal nostroprogetto al Centro
Nadejda.
Sabato 20 ottobre alle ore15.30 lo spazio verde della exCappuccina verra inauguratocon una breve cerimonia a cui
prenderanno parte l’assessoreall’Ambiente del Comune MircoArletti e Roberto Rebecchi, pre-sidente di Progetto Chernobyl-Legambiente Solidarieta.
La vicinanza della zona ver-de con la scuola d’infanzia Ar-cobaleno ha favorito il coinvol-gimento degli alunni. Infatti, leeducatrici della scuola Arcobale-no hanno intrapreso dei percor-si di informazione e sensibilizza-zione rivolti ai bambini cercandodi mettere in relazione le proble-matiche ambientali proprie del-la nostra zona con quelle legatealla tragedia nucleare.
Durante l’inaugurazione delparco, verranno esposti disegnidei bambini e sculture di pallon-cini e diversi materiali, tra i qua-li, manifesti tematici e una pic-cola pubblicazione contenti dise-
gni, approfondimenti e pensie-ri. Proprio questi ultimi, sot-to forma di messaggi su carta,gli stessi bimbi provvederanno aportarli al parco durante la fe-sta per poi legarli ai pallonci-ni e piantarli davanti ai cespu-gli/alberi che nel frattempo sonostati messi a dimora. Tutto cioa simboleggiare un ideale comu-nicazione con i bimbi delle zo-ne contaminate (per portare loroaffetto e solidarieta).
Per continuare la giornatadi festa, verra proposto unospettacolo di burattini con lacompagnia “Arrivano dal maredi Cervi”. Alle ore 17 grazieal prezioso contributo del Cen-tro sociale Orti Tommaso Righi,verra offerto un buffet a tutti ipartecipanti.
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Progetto Risorsa FamigliaAncora un progetto concreto di disponibilita per le famiglie
Cristina MuzzioliLe famiglie che in questi
anni hanno fatto l’esperienzadell’accoglienza dei bambini bie-lorussi provenienti dalle zonecontaminate dall’incidente nu-cleare di Chernobyl costitui-scono una grande risorsa didisponibilita e accoglienza.
L’associazione ha avviato unpercorso per valorizzare questerisorse a favore di bambini e fa-miglie in difficolta sul territoriodei comuni di Carpi, Novi e So-liera in stretto collegamento coni servizi sociali territoriali.
Il percorso in questi anni ha
previsto un percorso formativoe di approfondimento svolto incollaborazione del Centro per lefamiglie e lo svilupparsi di alcu-ne esperienze concrete di acco-glienza realizzate da famiglie epersone disponibili sulla base dicasi segnalati dai servizi sociali.
In pratica alcune famiglie sisono rese disponibili ad accoglie-re bambini con difficolta fami-gliari (piccole o grandi) per al-cuni pomeriggi alla settimana,a svolgere attivita di trasportoper l’asilo o la scuola o ad ospi-tare a tempo pieno per periodipiu lunghi minori che per vari
motivi erano privi di un idoneoambiente famigliare.
Il percorso e ancora agli ini-zi, ma costituisce un’importanteopportunita di volontariato persviluppare l’esperienza accumu-lata in questi oltre 10 an-ni di accoglienza sul territo-rio dei bambini e dare conti-nuita all’attenzione al mondodei bambini e alle sue esigen-ze che ha contrassegnato le atti-vita dell’associazione e di quantihanno partecipato alle attivita.
Per ulteriori informazionicontattare il Comitato.
Ricevi ChernoNews per e-mail! Scrivi a [email protected] per essere
iscritto alla mailing list.
Prossimi appuntamentiCosa ci aspetta ad ottobre e novembre
SenzarisarcimentoMostra fotografica diLuigi Ottani – Dal 20ottobre al 4 novem-bre – Portici di piazzaMartiri - CarpiInaugurazione: sabato20 ottobre, ore 12.00.
Chernobyl 1986- 2006Mostra fotografica diLuigi Ottani – Dal 7al 16 dicembre – Sa-la di RappresentanzaCastello Campori –Soliera
Inaugurazione: venerdı7 dicembre, ore 19.00.Orari di apertura:martedı 9.00/12.30 -15.30/17.30mercoledı/venerdı:9.00/12.30sabato: 9.00/12.30 -16.00/19.00domenica: 10.00/12.30- 16.00/19.00
Vent’anni D.C.(Dopo Chernobyl)
Mostra fotograficadi Elio Colavolpe –Dal 18 novembre al 2dicembre – Sala “E.
Ferraresi” piazza Pri-mo Maggio - Novi diModena.Inaugurazione: dome-nica 18 novembre, ore11.30.Orari di apertura:martedı 9,00/12.00sabato e domenica:15.00/19.00A richiesta anche gior-nate diverse per grup-pi e scolaresche, tel059695898 oppureemail al Comitato
Preghiera perChernobyl
Spettacolo teatrale diRoberta BiagirelliVenerdı 16 novembre,ore 21.00Cinema Lux - Roveretos/S Novi di ModenaRappresentazione peril pubblicoIngresso Euro 5,00Sabato 17 novembre,ore 9.00Cinema Lux - Roveretos/S Novi di ModenaRappresentazione pergli studenti delle scuolemedie di Rovereto s/Se di Novi di ModenaIngresso gratuito
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L’accoglienza ed il nostro impegno
Roberto Rebecchi
(Prosegue dalla prima)Il nostro impegno e sta-
to principalmente questo, sfor-zarci dopo anni di lavoro, diattivita, di consolidamento diun’esperienza, a cambiare pro-spettiva: una prospettiva capa-ce di rinnovarci e di innovare,in grado di sperimentare stra-de nuove, non solo progettualima anche politiche, di idee, diprincipi.
La volonta e la forza di guar-dasi dentro e di farlo insiemead altri, senza la presunzione diavere verita da “vendere” o dadare in pasto a nessuno.
Non un esclusivo desiderio dirinnovarsi fine a se stesso, maperche abbiamo ritenuto e rite-niamo che siano possibili e au-spicabili altre modalita di inter-vento a favore delle popolazionicolpite dalla tragedia nucleare diChernobyl, che si sostanziano intre punti fondamentali:
• la questione energetica ein particolare la questionenucleare;
• un modo coerente di farecooperazione;
• mettere al centro i biso-gni e diritti del popolo“contaminato”.
Avere vissuto l’esperienzadel Progetto Chernobyl senzaavere maturato una coscienzaambientalista e una mancanza
di coerenza prima che politicapersonale.
Per quanto riguarda la soli-darieta e la cooperazione inter-nazionale occorre evitare atteg-giamenti “eroici”.
Vorrei prendere a supportodi questo mio pensiero le pa-role del prof. Andrea Caneva-ro “Una mattina mi trovavo inun’area di servizio deserta, c’erasolo una persona in un camionci-no, parcheggiato nel posto riser-vato agli handicappati; non hopotuto fare a meno di chieder-gli per quale ragione avesse par-cheggiato in quella zona. Il si-gnore, apostrofandomi in manie-ra tutt’altro che gentile, mi harisposto in questi termini: “Sevedo una persona invalida sonodisposto a prenderla in braccioe a trasportala dove deve anda-re, ma non mi interessa affattorispettare questo tipo di segna-letica”. Ecco questo e un para-metro molto seguito: l’eroismo“si”, il civismo “no”.
Penso che alcuni degli in-terventi cha abbiamo mes-so in pratica in questi anni,dall’ambulatorio mobile, al pro-getto Gomel e, in particolare inquesti ultimi mesi, al proget-to di accoglienza sul territoriobielorusso, ci hanno insegnatoe aiutato a realizzare progetti ecollaborazioni dove chiediamo aibielorussi di essere animatori eprotagonisti.
Vorrei chiudere questa miabreve riflessione con le parole diAlexander Langer: “Io credo cheil messaggio di fondo della ricon-ciliazione con la natura che noioggi dobbiamo proporci e pos-siamo proporre, senza tema diessere smentiti, e sostanzialmen-te uno, cioe quello della vita piusemplice.
Quando quasi duecento annifa Kant si preoccupava che ti-po di messaggio morale per tut-ti, credenti o non credenti, cioeche tipo di regola dare o formu-lare perche fosse valida per tut-ti, fosse indiscutibile, ha trovatoalla fine questa regola: cerca dicomportarti in modo tale che icriteri che ispirano la tua azio-ne possano essere gli stessi cri-teri che ispirano chiunque altro.Questa e stata alla fine la formu-lazione piu laica e piu universaleche ha trovato.
Se noi guardiamo oggi la si-tuazione del mondo, un mondopopolato da piu di 5 miliardi dipersone, dovremmo per lo me-no dire che i criteri che ispira-no il nostro agire, siano moltipli-cabili per 5 miliardi; cioe cerca-te di sporcare quanto 5 miliardidi persone potrebbero permet-tersi di sporcare; cercate di con-sumare energia quanto 5 miliar-di di persone possono consuma-re; cercate di deforestare quan-to 5 miliardi di persone possonopermettersi di deforestare.”
ChernoNews: periodico del Comitato Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera. Redazione: MarcoCamellini, Remo Sogari, Emilio Bigi, Francesco Malvezzi.
Comitato Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera: via C. Marx, 76 – 41012 Carpi (venerdı dalle 17alle 19), tel: 059695898, [email protected]
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