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" CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom www.cis1foggia.it "

CISI FOGGI@ - cislfoggia.it · la Repubblica MERCOLEDl15 GIUGND 2016 " ne n .p nali ... lavoro fmo a tre anni prima dell'età di vecchiaia ... gli altri appuntamenti in calendario

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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

www.cis1foggia.it

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la Repubblica MERCOLEDl15 GIUGND 2016

" ne n .p nali Furlan: "Promesse le detrazioni per aiutare le fasce più deboli dei lavoratori"

ROSARIAJlMAYO

ROMA. Valutazione positiva sull' «apertUra del dialogo socia­le», ancora in sospeso invece sul merito delle proposte del gover­

. no in materia di politiche previ­denziali e per illavoro. E però, al termine dell'incontro al· mini­stero del Lavoro, la segretaria

. della Cisl Anna Maria FUrlan sot­tolinea come.i sindacati abbia­no intanto «acquisito dal gover­no una cosa di non pocò conto: non ci sarà una penalizzazione per chi sceglie di andare in pen­sione prima, ma la restituzione di uri prestito».

Ma essere costretti a farsi ca­rico di un prestito ventenna­le non è di per sé una forma di penalizzazione? . «D. tema del prestito deriva

dalla necessità di non allargare le maglie della spesa pubblica, dando' modo all'Eirropa di fer­mare tutto. Però poi il governo ci ha assicUrato che attraverso le detrazioni intende sostenere innanzitu.tto coloro che ne han­no più bisogno: penso ai licenzia­ti, ma anche a chi percepisce pensioni particolarmente bas­se).

Quindi si potranno detrarr~ quote molto importanti del prestito? . «La restituzione avVerrà at­

traversò forme di detrazione fi­scale sempre più forti, volte ari­dimensionare le rate, sulla base

. naturalmente dei criteri adotta­ti a seconda delle condizioni del lavoratore. Inoltre nel caso in . cui si tratti di riorganizzazioni aziendali, le imprese verranno chiamate a partecipare al tutto. Altro aspetto positivo è che l'in~ terfaccia del lavoratore è l'Inps, non l'istituto di credito. C'è un mix di possibilità, noi ~ogliamo

. capire meglio, avremo' varie se­di di approfondimento. E abbia­mo anche proposto l'eventuale utilizzo dei fondi pensioneinte­grativa già vigenti. Anche su questo aspetto sarà il confronto a definire tutto: Noi abbiamo bi­sogno di una scelta che duri nel tempo, non di definire anni di nascita su cui incentrare l'atten­zione. E di ridefinire tutti gli aspetti previdenziali, non solo per gli anziani ma anche per i . gioVani».

Anna Maria Furlan segretaria generale Cisl

E quindi cos' altro c'è sultavo­lo della previdenza? «C'è da parte del governo la

volontà concreta di affrontare il tema nel suo complesso: la fles­sibilità in particolare è collega­ta a una ridefinizione dei lavori uSUranti, con una possibile estensione dei benefici a lavora­tori che al momento non ne han­no diritto. E poi bisogna pensa­re ai giovani: piuttosto che lan­ciare allarmi su un futUrO da pensionati poveri, oggi si può fa­re molto perché ciò non avven­ga, migliorando la previdenza complementare e rendendo' molto meno onerosa la ricon­giunzione dei contributi. Per chi è già in pensione inç>ltre è il momento di parlare di "no tax area" edirivalutazione».

Avete già affrontato anche temi legati al lavoro? «Abbiamo ripreso alcune que-

stioni importanti, dalle politi­che attive del lavoro che diven-· tano fondamentali, in particola-

re in relazione a come accompa­gnare il lavoratore elalavoratri­ce nelle aree di crisi più comples-

- se. E poi c'è l!j. questione dei vou­cher.D governo ha fatto il decre­to sulla tracciabilità uno stru­mento in più che perÒ non basta per evitaregU abusi, soprattut-

- to nei settori nei' quali i buoni vengono utilizzati in modo ma­croscopico per finalità scorret­te. Servono interventi più seri per far ritornare i voucher alla missione originaria, cioè per il lavoro occasionale,}.

~RIPRODUZIONE RISERVATA

Per chi è già inpensione si tomi a parlare di no taiareaedi

-rivalutazione

ROMA. In pensione anticipata (anche tre anni prima) con un prestito che potrà essere restitui­to a rate in vent'anni. L'assegno non sarà formalmente penalizza­to ma una volta maturata l'età della quiescenza ( ora a 66 anni e sette mesi) il pensionato dovrà restituire mensilmente (con un tq.sso che dovrebbe aggirarsi in­torno all' 1-1 ,5 %) il prestito otte­nuto. È questo l'impianto della so­l:uzione che il governo ha indivi­duato per introdurre con la pros­simalegge di stabilità la cosiddet­ta flessibilità in uscita. Non cam­bialalegge Fornero ma si consen­te parallelamente la via dèl pen-' sionamento anticipato (Ape). Si

. tratta di unq. complessa operazio­ne previdenzial-finanziaria' che coinvolgerà oltreché l'Inps, ban­che, assicurazioni e imprese. Ri­guarderà i lavoratori del settore privato e anche quelli del pl.lbbli­co impiego nati dal 1951 al 1955. Suile casse. dello Stato questa operazione peserà per meno di un miliardo di euro. Si utilizzerà la levq. delle detrazioni fiscaIi. per ridurre l'ammontare delle' rate soprattutto per le categorie più deboli. Senza il prestito previden­ziale l'anticipo pensionistico' avrebbe gravato per dieci miliar­di sul bilancio statale, cifra- ln-­compatibile conI' andamento del­la. finanza pubblica e con lè rego­le contabili di Bruxelles. I detta­gli del' . piano triennale (2017-2019) saranno definiti nelle prossÌme settimane. Ieri i,l sottosegretario alla presidenza del Consiglio Ton;unaso Nannici­ni e il ministro del Lavoro Poletti hanno incontrato i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, An­namariaFurlan e Carmelo Barbq.­gallo. «Non possiamo non rileva­re - ha detto la Camusso - che non ci sono le penalizzazioni. Era' una nostra richiesta. Questa è una novità positiva ma per dare un giudizio complessivo abbia­mo bisogno di un quadro comple­to». «TI Paese si aspetta qualcosa çli buono - ha detto Barbagallo - vediamo di non deluderlo».

l'JU\\TI(!PO Potranno andare in pensione

prima ilavoratorÌ nati tra il 1951 e il 1955. Questa la scalettatura: nel 2017 le classi dal '51 al '53; nel 2018 quelle dal '52 al '54; nel 2019 quelle dal '53 al '55. L'obiet­tivo è quello di una soluzione strutturale, eventuali cqrrettivi

_ saranno apportati dopo la prima sperimentazione.L'é!llticipo pen­sionistico dovrebbe essere utiliz: zato anche per affrontare i.possl- -bili nuovi esodati, dopo le sette salvaguardie già approvate, e

La Repubblica MERCOLEDì 15 GIUGNO 2016

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Il governo: si inizia con le classi 51 =53 Camusso: "Novità positive,vedremo"-

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probabilmente estesa ai lavorato­ri impegnati in attività usuranti con un rivisitazione, é aggiorna­mento dall'attuale elenco. Pen-' sione anticipata anche per le per­sone (sempre a tre anni dall'età pensionabile) che hanno a carico famigliari con gravi handicap che richiedono CUJ'e còstanti.

u l)~ml'.z!m41 Con le detrazioni fiscali ,si ri­

durrà l'importo della rata mensi~ le (capitale e interessi) chepotrà' arrivare fino al 15% della pensio­ne. Ma le detrazioni non saranno uguali per tutti. TI governo inten­de dividerela platea degli intÉr ressati in tra fasce: coloro che vanno in pensione per scelta per­sonale, coloro che dopo aver per­so Il lavoro non ha:n:rro altre opzio­ni se non la pensione anticipata, coloro che vengono mandati in pènsione nell' élIlibito di un pro­cesso diriorganizzazione ericam­bio generaZionale della propria azienda senza che questa abbia difficoltà :fiD.anziarie. Per.i primi le detrazioni saranno più basse. Più alte per. i secondi che sostan-

zialmente subiscono l'anticipo .pensionistico. Infine, nel terzo ca­so, saranno coinvolte le imprese che in cambio di un ringiovani­mento del capitale ÙInano si ac­colleranno (si vedrà in quale for­ma) il costo dell'operazione. «Lo strumento - ha detto Nannicini - è molto flessibile».

tE MW.:!IE E L'm!'S Per ottenere il pensionamen­

to anticipato il lavoratore dovrà andare all'Inps e farsi calcolare la pensione in quel momento. Quella sarà la sua pensione, ov­viamente decurtata nella parte contributiva dei versamenti che avrebbe potuto effettuare andan~ do in pensione più tardi. L'asse­gno gli sarà erogato dall'Inps che negozierà il prestito con le ban­che, i quali da questa operazione otterranno vantaggi evidenti. TI prestito sarà senza garanzie rea­li e in caso di premorienza non ci

. sarà alcuna .rivalsa sugli eredi. , Per questo l'intervento delle assi­

curazioni.' TI lavoratore àvrà rap­porti eSGlusivamente conl'Inps.

ICRIPRODUZIONE RISERVATA

In pensione anticipata con rate fino a 20 anni Dal 2017 sarà possibile lasciare 3 anni prima anche senza penalità TAVOLO Il ministro Poletti con i rappresentanti di Cgil. Cisl e Uil

• Dal prossimo anno sarà possibile uscire dal lavoro fmo a tre anni prima dell'età di vecchiaia con l'anticipo pensionistico (Ape) da restituire in 20 anni. Ma per chi lascia !'impiego volonta­riamente la rata di prestito potrebbe arrivare fino al 15% dell'assegno per quei 20 anni: è quanto emerso all'incontro tra Governo e sindacati sulla previdenza. il Governo ha ribadito la necessità di tenere insieme l'equilibrio dei conti pubblici con l'equità sociale e !'intenzione di concentrare le

che anticiperanno il capitale. il prestito, ha spie­gato Nannicini, sarà «senza garanzie reali» e in caso di premorienza non ci si rivarrà sugli eredi. Sarà pagato con una rata sulla pensione, ma si ragiona anche su unadetrazione fiscale in modo da ridurre i costi di questo meccanismo, in par­ticolare per «i soggetti più deboli e meritevoli di tutela».

I tempi per la restituzione del prestito do­vrebbero essere di 20 anni, quindi nel caso di uscita

risorse sulle situazioni più pro­blematiche e quindi soprattutto su chi a pochi anni dall'età di vec­chiaia ha perso il lavoro o rischia di perderlo. L'intenzione è di in­trodurre flessibilità in uscita sen­za modificare la legge Fornero, utilizzando strumenti finanziari (considerando che la stima dei costi è di lO miliardi).

Agevolazioni riservate a chi è rimasto senza lavoro

con la Legge Fomero

a 64 anni si pagheranno rate fino a 84. «Lo strumento - ha spiegato Nannicini - è molto flessibile. La detrazione fiscale potrà essere mo- -dificata per categorie diverse». In pratica ci saramlO costi minori per chi ha perso il lavoro e costi più alti per chi decide volontariamente di lasciare l'impiego prima dell'età di

n sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, ha spiegato che il mec­canismo di anticipo pensionistico sarà sperimen­tale per tre almi e che riguarderà l'anno prossimo i nati tra il 1951 e il 1953 (si estenderà nel 2018 ai nati nel 1954 e nel 2019 ai nati nel 1955). In pratica chi è distante meno di tre anni dall'accesso alla pensione potrà chiedere all'lnps di certificare il requisito e di accedere allo strumento. il montante pensionistico sarà quello raggiunto al momento della richiesta dell'anticipo mentre il coefficiente di trasformazione sarà quello del momento nel quale si raggiunge l'età di vecchiaia. L'istituto di previdenza si interfaccerà con istituti finanziari

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vecchiaia. «La penalizzazione è im­plicita», è costituita cioè dalla stessa rata di ammortamento, ha inoltre affermato.

«E' stata una giornata positiva - ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giu­liano Poletti - di lavoro importante. Siamo passati dall'elenco delle tematiche a una valutazione di merito». n confronto sulla previdenza prosegue il 23 giugno, mentre il 28 giugno ci sarà un focus più specifico sulla rivalutazione delle pensioni già in vigore. n 30 giugno è prevista una riunione sulle politiche attive per il lavoro.

I leader di Cgil, Cisl e Uil intanto apprezzano l'avvio del confronto di merito, che proseguirà con gli altri appuntamenti in calendario.

Paduan: dalle partecipate dividendi per 1,6 miliardi

IIJI Le aziende pubbliche non sono un pozzo senza fondo, quelle a partecipazione del mini­stero dell'Economia sono anzi ben gestite e dan­no il loro contributo alla finanza pubblica. Il mini" stro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, difende così le imprese partecipate dallo Stato, confer­mando il programma di privatizzazioni voluto dal governo e definendo l'Italia come un Paese che gode ormai della fiducia dei mercati, at­traente, come ha dimostrato il caso Poste, per i capitali stranieri. Nel2015 il Ministero dell'Eco­nomia ha incassato 1.663 milioni di euro di divi­dendi dalle società partecipate. Un numero, ha sottolineato il ministro in audizione in Parlamen­to, che «indica come la gestione sia improntata all'efficienza» e che, a chi ascolta, sembra quasi una sorta di sponsorizzazione delle aziende pub­bliche in via di razionalizzazione e cessione da parte dello Stato con l'obiettivo primario di ab­battere il debito pubblico. Padoan parla della vendita sul mercato di quote pubbliche e dell'in­gresso dei privati come di uno strumento essen­ziale per incrementare ulteriormente l'efficienza delle società e per ampliare la gamma di attività di impresa. «La finalità dei piani di razionalizza­zione straordinaria e periodica - afferma parlan­do più in generale del Testo unico previsto dalla riforma Madia - è quella di semplificare e ridurre il numero delle partecipazioni pubbliche».

CORRIERE DELLA SERA

Politiche attive, J obs act al palo La CisI: le crisi non aspettano L'Anpal: sìaipterventimirati MOn.ANO «Non si può aspettare ancora. Questo pezzo.di Jobs act ancora inattuato sulle politiche attive del lavoro è troppo importante. Così la ri­forma è -monca». Ha parlato così a :Milano, Gigi ·Petteni, segretario della Cisl a un incontro sul­l'attmizione del decreto 150 del Jobs act, Petteni ha anche una proposta concreta: «Partiamo su­bito almeno con sperimentazioni legate alle aree di crisi. I disoccupati non aspettano. Si trat ~ ta di utilizzare le sperimentazioni per delineare un modello nazionale».

Dal canto suo il presidente dell'Anpal, la nuo­và Agenzia nazionale per le politiche attive, rag­giunto al telefono raccoglie la sfida: «Porte spa­lancate alle parti sociali dove c'è volontà di con­correre a un progetto di questo tipo - assicura Maurizio Del Conte -. L'importante è partire pri­ma che arrivino le procedure di licenziamento cercando sbocchi per i futuri esuberi e promuo­vendo azioni per ridurre il gap formativo e delle competenze, mettendo in campo fondi europei e compensando la fine degli ammortizzatori».

Da dove partire? Nell'area di crisi di Piombino a settembre si esauriranno gli ammortizzatori sociali. Potrebbe essere un territorio dove speri­mentare un'avanguardia delle politiche attive. Per l'assegno di ricollocazione su tutto il territo~ rio nazionale - cuore della riforma delle politi­che attive - bisognerà aspettare come minimo la fine dell'anno.

Petteni spezza una lancia a favore di Del Con­te: «Non credo che la responsabilità del ritardo sia da attribuire al presidente della nuova agen­zia. TI problema è che mancano passaggi attuati­vi indispensabili. Ci hanno trattato da sindacato anacronistico dicendo che non avevamo capito che le risorse vanno spostate" dagli ammortizza­tori alle politiche attive. Non solo non siamo anacronistici: ora pretendiamo che si faccia sul serio». Dal canto loro le regioni assistono con qualche tiÌnore alla rivoluzione in arrivo. «Non si buttino i buoni risultati di esperienze come la nostra», chiede l'assessore al Lavoro della Lom­bardia, Valentina Aprea,

lRlotl:a @Men:é © RIPRODUZIONE RISERVATA

l'agemznal

fl' Il decreto legislativo 150 del 2015 attua la delega del Jobs act che riguarda le politiche attive

~ Il decreto 150 ha istituito l'Anpal. agenzia nazionale per le politjche attive. Ai disoccupati verrà garantito un assegno di ricollocazione per fornire gli strumenti formativi e competenze utili a trovare un·lavoro

• L'Anpal avrà poco più di 200 dipendentLDi questi un centinaio arriveranno direttamente dal ministero del Lavoro

N

Quotidiano di Foggia

{Imu"!fasi} Stangata in arrivo con l'acconto

, Foggia nella classifica delle città capoluogo più c.are d'Italia

"Per i pugliesi arriva il sa­lassa IMU/TASI ad aggravare una situazione economica e oc­cupazionale già allarmante per un territorio che registra,· anco­ra, tassi di disoccupazione trop­po elevati e mdici di povertà che aumentano esponenzialmente di anno in anTIo. A ciò aggiun­giamo che i servizi locali sono a dir poco scadenti e il costante decremento della fiducia è pre-sto spiegato". .

Aldo Pugliese, Segreta­rio Generale della UIL di Pu­glia, analizza così i dati reg'io­nali sulle aliquote di Imu e Tasi (sulla seconda casa). TI termine ultimo per pagamento dell'ac­conto dell'imposta municipa­le unica e della tassa sui servi­zi è infatti previsto per doma-

ni, 16 giugno. In Puglia, l'aliquo­ta Imu è, sebbene leggermente, al di sopra della media naziona­le (10,2 contro 10,07), conBari, Foggia, Lecce e Taranto ehe ap­plicheranno l'aliquota massima del 10,6 per mille (~ll1ica ecce­z;ione Brindisi,con 1'8,6). Per ciò che riguarda la Tasi, anche qui la media è più alta della nazio·· naIe (0,64 contro 0,46), ma men­tre a Bari, Foggia e Taranto non verrà applicata la tassa sulla seconda abitazione, a Brindisi sarà addirittura del 2,8 per mil­le e a Lecce dello 0,4 per mille.

TI costo complessivo dell'ac­conto Imu-Tasi, in Puglia, èin media di 744 euro a famiglia, ben al di sopra dei 535 della me­dia nazionale. Anche qui, piovo­no tristi primati per la nostra

regione: Bari (851 euro a nu­eleo familiare), Lecce (806) e Foggia (74L1) che entrano di pre­potenza tra le dieGÌ città capo­luogo più care d'Italia.

Unica nota positiva, è il ri­sparmio medio annuo sull'abo­lizione della Tasi sulla prima casa, pari, in Puglia, a 231 euro a famiglia, contro i 191 a livel­lo naziona,le. La città che offri~ rà ai contribuenti il maggior ri­sparmio.è Foggia (326 euro), se­guita da Bari (306), Lecce (203), Taranto (188) e Brindisi 134).

"Sarà una. batosta, spe­cie per tanti cittadini che fati­cano ad arrivare a fine mese o che ancora non sanno se gli am­mortizzatori sociali riusciran-

no quantomeno a garantirgli un domani - attacca ancoraPugiie­se. Una batosta annunciata che, è veTO, gode dell'attenuante di una politica romana ,che sta la­sciando gli enti locali alla can­na del gas, ma è altrettanto vero che, da queste parti, con raris­sinle eccezioni,' a una tassazio­·ne elevata non corrispondono servizi degni di tal nome: si pen­si ai trasporti, praticamente da terzo mondo, al servizio di rac­colta rifiuti e di igiené urbana, che in alcune realtà non è ne­anche garantito con continuità, la sanità che fa acqua da tutte . le parti fra disservizi e sprechi,

o allo stato sociale, che tran­ne qualche sporadica iIliziati­va non garantisce tutele ai tanti cittadini travolti dalla crisi' eco­nomica":

"Ulùtima cbi81nata alle urne elettorali - chiosa PuglJ.ese - di­mostra che la disaffezione dei cittadini pug1iesi nei· confronti di chi in questi anni è stato chia­mato ad amministrare le cosa pubblica è forte e radicata .. Non è possibile continuare a chiede­re ai cittadini di stringere la cin­ghia, di vuotare le tasche senza

. restituire nulla in cambio iu ter-mini di miglioramento dei servi­zi e della qualità della vita. Oc­corre un cambio di passo prima che sia troppo tardi, prima che il disagio sociale diventi ineon­tenibile e irreversibile" .

IVII

LACCORDO CON LIMPRESA

Un edificio da 250 posti letto che completa l'offerta dell'azienda ospedaliero universitaria di Foggia

Ll\. GAZZETTA. DELMEZZOGIQRNO Mercoledì 15 gìugno 2016

Ospedali, intesa raggiunta per completare la cittadella II plesso delle emergenze dovrà essere consegnato entro 23 mesi

e Stipulato un importante accordo tra 1'Azienda Ospe­daliero - Universitaria "Ospe­dali Riuniti" di Foggia, in per­sona del Direttore Generale Antonio Pedota e del Direttore dell'Area Gestione_ Tecnica Ing. Luigi Borrelli (RUP), e la "D.E.U Riuniti Foggia S.c.a.r.l.", in persona del legale rappresentante Domenico De Bartolomeo, per la realizza­zione del Nuovo Plesso Ospe­daliero di 250 posti letto fi­nalizzato all'accorpamento delle discipline mediche coin­volte nei percorsi relativi all'area dell'Emergenza Urgen­za.

In particolare, le parti, an­che all' esito dell' acquisizione da parte dell'azienda dei pareri tecnico giuridici di competen­za previsti per legge, hanno definito consensualmente un rilevante numero di riserve poste dalla ditta e, quindi, delle potenziali controversie che avrebbero sicuramente deter­minato rilevanti incidenze sul prosieguo e sui termini di ul­tinlazione dei lavori

La soluzione condivisa e rag­giunta consentirà di salva­guardare l'interesse pubblico alla conclusione dell' opera nell'ambito complessivo delle

risorse inizialmente previste. Nell'accordo si è anche de­

finito un nuovo cronoprogram­ma, con l'individuazione degli step dei lavori e con la fis­sazione del termine massimo per la loro ultimazione, sta­bilito per la data del 30 aprile 2018.

L'accordo raggiunto rappre­senta un obiettivo di fonda­mentale importanza strategica per l'Azienda Ospedaliero Uni­versitaria e di basilare neces-

La sede di Amiu a Foggia

sità per gli sviluppi qua­li-quantitativi dell'offerta sa­nitaria.

«il risultato ottenuto . di­chiara il Direttore Generale Antonio Pedota - è stato il frutto di un lungo, faticoso e responsabile lavoro di media­zione degli interessi coinvolti, nel pieno rispetto del principio di buon andamento della Pub­blica Amministrazione. La so­luzione concretizzatasi mette in atto rapporti di maggiore

chiarezza tra l'Azienda e le imprese affidatarie, consenten­do di guardare con più certezZa ai tempi di esecuzione. Tanto permetterà, altresì, di pro­grammare adeguatamente ogni ulteriore acquisizione ne­cessaria per consentire la pronta fruibilità della nuova struttura, offrendo ai pazienti condizioni di miglior confort alberghiero, facilitando nel contempo i percorsi assisten­ziali interni». Il rendering del nuovo plesso ospedali ero

Sciopero dei dipendenti A " lU COSÌ dopo i disservizi quotidiani si moltiplicheranno i disagi sul fronte raccolta rifiuti

e Altro sciopero dei dipendenti Amiu in una città che già non brilla quanto a pulizia con zone stracolme di rifiuti e operatori ecologici ormai invisibili in molte aree del capoluogo con l'ammi­nistrazione comunale che resta in si­lenzio .. «Restiamo convinti - commenta Gianfranco Grandaliano, Presidente di AMIU Puglia - che lo sciopero sia inop­portuno, così come lo era quello del 30 maggio, anche perché le occasioni e le proposte utili a trovare un accordo sod-

disfacente per entrambe le parti, senza causare pesanti ripercussioni sui cit­tadini, ci sono state. Anche stavolta, tuttavia, ci stiamo organizzando per of­frire i servizi minimi oltre a quelli garantiti dal contratto nazionale, ovvero ospedali e caserme, nonché per cercare di limitare al massimo gli inconvenienti e i disagi per i cittadini di Foggia e di recuperare i mancati servizi del giorno 15 nelle successive 48 ore».

Grandaliano invita i cittadini foggiani

alla massima collaborazione. «Se pos­sibile, sarebbe opportuno evitare con­ferimenti non strettamente necessari, in particolare di frazione indifferenziata e, comunque, a rispettare gli orari di con­ferimento imposti dai rispettivi rego­lamenti comunali (dalle 18,30 alle 22,30). Siamo coscienti che ciò rappresenterà un disagio, ma in ballo c'è l'igiene della città, speciahnente in questa stagione, con il sopraggiungere delle alte tem­perature».

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO . , lua ibili le tariH Il t

Agevolazioni per studenti, commercianti e residentL Anche abbonamenti aziendali • Sosta a pagamento, dal primo settembre

si cambia: l'amministrazione comunale ha approvato il nuovo schema delle tariffe che entrerà in vigore appunto dopo l'estate. Pre­visti costi ridotti per gli abbonamenti tri­mestrali ed annuali e istituiti abbonamenti agevolati per gli studenti wliversitari ed i titolari di esercizi commerciali.

E' stata la giunta comunale a varare la

delibera con la quale vengono rideterminate le tariffe della sosta a pagamento, lasciando invariato il perimetro delle aree interessate.

il nuovo "tariffario della sosta" che, come detto, partirà dal prossimo primo settembre, lascia il costo della tariffa oraria ad 1 euro (come stabilito dall'aprile 2013). L'abbona­mento di mezza giornata, nella fascia mat­tutina o pomeridiana, costerà 3 euro (come

ora), mentre quello giornaliero avrà un costo di 4,50 euro (anche qui prezzo confermato). Gli abbonamenti settimanale, mensile, tri­mestrale ed annuale costeranno rispettiva­mente 15 euro, 50 euro, 120 euro (rispetto ai precedenti 140 euro) e 350 euro (rispetto ai precedenti 500 euro).

Agevolazioni in alcune aree: sul fronte delle tariffe ridotte, da segnalare che il costo orario

nelle zone adiacenti gli Ospedali Riuniti in viale Pinto sarà di 0,50 euro. Novità anche per l'abbo­namento della seconda au­to (e quindi terza, quar­ta ... ) auto: per i residenti nelle aree interessate dal­la sosta tariffata, il costo è stato ridotto e passerà dai precedenti 150 euro a 120 euro. Per questa catego­ria, inoltre, il provvedi­mento adottato dalla giWl­ta comunale dispone l'esenzione dal pagamento della sosta per un veicolo per ogni nucleo familiare residente senza diritto a stallo riservato, previo ri­lascio del relativo permes­so che consisterà in un

apposito talloncino plastificato anticontraf­fazione, il cui costo è determinato in 25 euro -corrispondenti esclusivamente al costo vivo del tallocino - e che avrà validità annuale.

Le altre novità riguardano, come accen­nato, gli studenti universitari, che potranno beneficiare di un abbonamento annuale (che sarà valido esclusivamente nelle aree adia­centi le singole sedi dell'Università degli

Studi, l'Accademia di Belle Arti, il Con­servatorio "Umberto Giordano" e la Biblio­teca provinciale "La Magna Capitana), dal costo di 50 euro. L'altra categoria interessata dalle agevolazioni è quella dei commercianti: introdotto per loro un abbonamento age­volato, del costo di 120 euro, di validità annuale e utilizzabile esclusivamente nell'area sulla quale insiste l'esercizio com­merciale.

La giunta cOllllmale ha previsto anche pacchetti di abbonamenti annuali e mensili richiesti da enti pubblici e privati a bene­ficio dei loro dipendenti che godranno di uno scon­to del 10% per lm numero di abbonamenti compreso tra i lO ed i 20; del 15% per un numero di abbonamen­ti compreso tra i 20 ed i 40; del 20% per un numero di abbonamenti compreso tra i 41 ed i 100; del 25 % per un numero di abbonamenti superiore alle 100 unità.

«Si tratta di un prov­vedinlento importante, che interviene sull'ammontare delle tariffe in modo ocu­lato e che offre anche alla società di trasporto Ataf SpA un canale di finanziamento particolarmente prezioso nel­la fase economica vissuta dall'azienda - com­menta il sindaco di Foggia, Franco Landella -. I ritocchi che abbiamo operato al precedente tariffario, dunque, vanno in questa direzione, con alcune novità significative come la ri­duzione del costo degli abbonamenti tri-

mestrali ed annuali e per le seconde auto e l'introduzione degli abbonamenti agevolati riservati agli studenti universitari, che ho incontrato assieme ai componenti il Forum dei Giovani per illustrare questa nostra de­cisione, ed ai titolari di esercizi commer­ciali».

Cambia il gestore, cambiano le tariffe, ma il piano parcheggi, purtroppo, mantiene le cri-

ticità di sempre, con stalli tracciati in curva, sotto i semafori e alle intersezioni, strisce blu ormai "invisibili" o confuse perchè tracciate più volte, oppure disegnate su spaventosi dislivelli dell'asfalto. Senza dimenticare la scarsa vigilanza sugli stalli a pagamento, spesso inficiati dalla doppia fila di chi non paga.

lA GAZZETTA DE1MEZZOGlORNO Mercoledì 15 giugno 2016

I LA POLEMICA DELLA CIA

Secondo l'organizzazione agricola, l'accordo sul prezzo con gli industriali non favorisce il territorio

orno o , e ancora

, il pr lriba o

«Il distretto è uno scatolone che penalizza i produttori» • «L'accordo SiÙ pomodoro è in­

soddisfacente su tutta la linea, pe­nalizzante per gli agricoltori, tar­divo, al ribasso, e mortifica la reale filllZionalità del Distretto riducen­dolo a lillO scatoÌone vuoto, inutile, di facciata».

Sono parole chiare e forti quelle con cui Michele Ferrandino, pre­sidente provinciale della CIA Agri­coltori Italiani Foggia, boccia le decisioni salutate con esultanza dalla parte industriale del com­parto.

«I prezzi? Per il pomodoro lungo quest'anno è stato stabilito un prez­zo di 97 euro a tonnellata, mentre

nel 2015 fu fissato a 105 euro; per il tondo, si è passati dai 95 euro della scorsa campagna agli 87 di quella attuale. Venendo meno ogni pro­grammazione che compete al Di­stretto, sacrificando ogni possibi­lità di riequilibrare i vantaggi tra le parti, quei prezzi diventano una mannaia, soprattutto in un mo­mento in cui anche i prezzi degli altri prodotti agricoli sono ai mi­nimi storici», ha aggiunto Ferran­dino.

«Non si può pensare che un ac­cordo così, preso a 15 giorni dall'ini­zio della campagna del pomodoro, possa garantire equilibrio tra le

sacrosante necessità dei produttori e le esigenze delle industrie», ha aggiunto Ferrandino.

«Si è deciso che gli ettari com­plessivamente coltivati a pomodoro debbano scendere dai 30mila dello scorso anno ai 26mila del 2016, ma a monte non c'è stata alcuna pia­nificazione, nessun accordo etico e men che meno un sistema di con­trollo che vincoli tutti a rispettare i patti, impedendo accordi privati che avvantaggino ulteriormente le industrie a scapito della qualità e di chi vorrebbe muoversi in un qua­dro di regole certe e valide per tutti», sottolinea ancora l'organiz-

La eia contesta l'accorso sul pomodoro

zazione Ciao L'accordo è tardivo, naturalmen­

te, poiché arriva con mesi di ri­tardo. «Sono stati imposti rinvii su rinvii, proprio per determinare questa situazione, visto che un'in­tesa doveva essere sottoscritta a fine 2015 o, al massimo, entro marzo di quest'anno. Bisognava rispettare i tempi necessari a pianificare, ma tutto questo non c'è stato e la programmazione non è stata ri­spettata. Ci accusano di pretendere un prezzo troppo alto per la materia prima, facendo finta di ignorare che la qualità che ci chiedono si ottiene solo facendo investimenti, lavoran-

do bene sui campi, curando tutte le fasb>, ha spiegato il presidente pro­vinciale della CIA Agricoltori Ita­liani Foggia.

«Vogliamo che il Distretto del pomodoro filllzioni realmente? Al­lora non svuotiamolo delle sue pre­rogative imponendo tempi e accordi capestro a danno di tutto il com­parto. Realizziamo insieme una se­ria programmazione. Atteniamoci a regole certe, etiche, valide per tutti. L'agricoltma e gli agricoltori pretendono dignità, equità e le­galità per creare sviluppo vero», conclude il presidente della Con­federazione italiana agricoltori..

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Il welfare crea lavoro dibattito alla Cgil

• Come il welfare crea lavoro è il titolo della tavola rotonda promossa da Cgil, Sindacato dei Pensionati e Inca di Capitanata per mercoledì 15 giugno, a partire dalle ore 17, presso la Sala Rosa del Palazzetto dell'Arte di Foggia.

Spunto dell'iniziativa l'omonima "Guida per contrat­tare nel territorio" edita da LiberEtà, la casa editrice dello Spi Cgil, e scritta da Gaetano Sateriale, che sarà tra i relaiori della tavola rotonda. Sindacalista, Sindaco di Ferrara dal 1999 al 2009, coordinatore del Piano del Lavoro proposto dalla Cgil nazionale, Sateriale si fa carico in questo lavoro di proporre una visione aggiornata di welfare: non solo strumento di protezione sociale uni­versale, quanto mai necessario in tempo di arretramento dello Stato, ma anche occasione per creare nuove op­portunità di lavoro.

Una visione che sempre più si declina a livello territoriale, nelle yegioni, nelle città, dove la contrat­tazione sociale è diventata tra le attività principali di impegno del sindacato. Conoscenza, salute, povertà, minori, anziani, senza reddito e lavoro, tariffe, servizi: un vasto ambito - dove si affrontano i problemi quotidiani delle persone e si prova a dare risposte a bisogni emergenti - che richiede una preparazione e un'espe­rienza sempre aggiornata. Non un percorso a sé dell'azio­ne sindacale ma momento in cui si riunificano le scelte strategiche della Cgil in tema di sviluppo, qualità della vita, accesso al lavoro, protezioni sociali. Una guida che si contraddistingue per il taglio operativo e proposte con­crete, utile anche agli amministratori e non solo ai sindacalisti.

A discutere con Sateriale di "Come il welfare crea lavoro" saranno Franco Persiano, segretario generale dello Spi Cgil provinciale, che coordinerà i lavori della tavola rotonda; Maurizio Carmeno, segretario generale della Camera del Lavoro di Foggia; Paolo Cascavilla, esperto di politiche sociali; Filomena Principale, se­gretaria regionale dello Spi Puglia; Angela Villani, direttore dell'Inca di Foggia.

OLTRE ALLA PROVINCIA VI ADERISCONO COME COMUNI GUIDA FOGGIA, MANFREDONIA, LUCERA E FAETO

Nasce l'associazione dei comuni foggiani Prima riunione a Palazzo Dogana con l'obiettivo di puntare sul settore del turismo

l!) Prima riunione, a Palazzo Dogana, del Co­mitato Guida dell' Associazione dei Comuni Foggiani (ACF). Il tema principale affrontato dal Comitato Guida è stato il turismo. I sindaci e gli amministratori presenti dei Comuni di Foggia, Manfredonia, Lucera e Faeto e il consi­gliere provinciale Gaetano Cusenza, hanno de­ciso di consultare le Scuole Superiori locali ad indirizzo turistico, nonché le Associazioni Im­prenditoriali e Sindacali del settore al fine di ottimizzare i programmi di alternanza Scuola-Lavoro che la legge sulla "Buona Scuola" sta rendendo obbligatori. Sul versante della Via Francigena del Sud, accreditata presso il Consiglio d'Europa ad aprile scorso, si aprirà immediatamente un tavolo con i diri­genti dei Servizi tecnici dei Comuni associati per approfondire la progettazione del percorso che attraversa il territorio provinciale, l'iden­tiflcazione delle sue derivazioni secondarie, i

costi da sostenere e per i quali è opportuno cer­care i finanziamenti pubblici utilizzabili. La metodologia che verrà usata su entrambi i pro­getti sarà quella della Formazione-Intervento che consente di arrivare a soluzioni condivise attraverso lil processo di progettazione parte­cipata che consente di condividere le soluzioni che verranno trovate. Alla riunione hanno preso parte anche i giovani dei diversi Comuni che si sono formati in questo periodo all'uso del modello dell'Organizzazione territoriale del prof. Renato Di Gregorio e che stanno per costituire l'Associazione giovanile "Satelliti". L'associazione sarà impregnata proprio nella realizzazione dei progetti che il Comitato deci­derà di avviare e nella ricerca dei relativi fi­nanziamenti per realizzarli. In chiusura dell'incontro è stata approfondita l'opportu­nità di realizzare a Foggia la seconda edizione del Master Accompagna per 'fulimatori degli

Itinerari Culturali Europei", opportunità for­mativa concessa dalla Regione Lazio e di cui poh'ebbero avvantaggiarsi anche tutti quegli studenti universitari o laureati pugliesi, che studiano e sono domiciliati nel Lazio e che vo­gliono investire sulla propria formazione pun­tando sulla valorizzazione del territorio natio. Ognuno di loro, grazie al programma "Torno Subito", potrebbe prepararsi prima a Foggia e poi nel Lazio per poi tornare in Capitanata per operare a fianco delle comunità locali per l' ot­timizzazione della Via Francigena in materia di accoglienza possedendo la professionalità che più si adatta al nuovo tipo di turismo che essa consente di attrarre. A rappresentare isti­tuzionalmente l'associazione, così come voluto dagli amministratori presenti, sarà il Consi­gliere Provinciale con Delega al Turismo Gae­tano Cusenza.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

I dip ndenti elI Ma al dami n ti I

l 156 dipendenti della filiale di Foggia sono in stato di agitazione

• In stato di agitazione i di­pendenti della Mazal, la società subentrata all' Aipa col fitto del ramo d'azienda, per la riscos­sione dei tributi a Foggia. I di­pendenti non ricevono lo stipen­dio da quattro mesi.

«I dipendenti della filiale di Foggia sono da diversi mesi co­stretti a lavorare senza alcuna retribuzione, le vicende che hatmo investito la società Aipa e Mazalnegliultimi mesi a li­vello nazionale, hanno prodotto un vero e proprio cataclisma nelle vite dei lavoratori. Sono circa 4 le mensilità ancora in­solute, ed allo stato attuale non v'è alClm minimo segnale da parte dell'attuale commissario Fabbri, teso a discutere e pro-

La Uiltucs rivendica la bontà del servizio

garantito al Comune

gratllmare un piano di rientro per gli stipendi non pagati, ne tantomeno volto a discutere una prospettiva futura che ad oggi sembra sempre più nera. E' ob­bligatorio sottolineare che l'or­ganizzazione sindacale che rap­presenta i lavoratori in questa vertenza (UILTuCS), ha indetto uno stato di agitazione, a far data dallO Giugno 2016, che nel nostro settore prevede un ini­ziale tentativo di conciliazione e procedura di raffreddatnento, per il tratllite del Prefetto, che si auspica, entro dieci giorni con­vocherà le parti, al fine di "rag­giungere un accordo" che porti ai lavoratori un pò di serenità che al momento manca da pa­recchio tempo», si legge in una nota che aggiunge: «SlÙ punto, la vicenda è abbastanza com­plessa, il Ministero dello svilup­po, pare, debba nominare l'atll-

La questione Aipa Mazal all' attenzione del

ministero dell'Economia

ministratore della Amministra­zione Straordinaria, cui sia Ai­pa che Mazal hanno congiun­tatllente fatto richiesta. Questa nomina tarda ad arrivare, im­pedendo a noi lavoratori, di fat­to, di ave~'e un valido interlo­cutore perché l'attuale commis­sario nominato dal tribunale, Fabbri, non si assume le respon­sabilità legate ai dipendenti, sia per ciò che attiene al pagatllento degli arretrati che per l'inune­diato futuro».

«Nel caso in cui attraverso questa procedura di raffredda­mento, non si riesca ad addi­venire ad un accordo, verrà pro­clamato lo sciopero», prosegue la nota della Uiol Tucs che sot­tolinea come «i 56 dipendenti della Mazal di Foggia, hanno ga­ratltito e continuano a garan-

tire il servizio in lUl settore fon­datllentale e centrale per un co­mune perché lavorare nel set­tore dei tributi, è un impegno che richiede professionalità e competenza, elementi che i di­pendenti non hanno mai fatto venir meno, anche in assenza di una giusta retribuzione da più di quattro mesi.)}

La Uiltucs nella nota sostiene inoltre «che millantare risolu­zioni di contratto, internalizza-

zioni o nuove gare nel settore, senza tenere in considerazione questi 56 lavoratori, è un grave segno di inciviltà.»

«I dipendenti sono in abita­zione, e in assenza di prospet­tive concrete di risoluzione, pro­clameranno lo sciopero .. Non siamo affatto fiduciosi, ma un piccolo barlume di speranza che qualcuno possa prendere dav­vero a cuore le nostre sorti lo abbiamo ancora. Non mollia-

mo, continueremo a garantire il servizio alla città, ai contri­buenti, perchè la nostra etica ce lo impone, e perchè non è giusto che a pagare sia la città, ma è alla stessa che ci rivolgiamo af­finchè possa comprendere che eventuali azioni dimostrative che possano in un immediato futuro produrre dei disservizi, non sono atte a recare un danno, ma a rivendicare lUl diritto., conclude la Uil Tucs.

MERCOLEDì 15 GIUGNO 2016

illaro incidere

ANTONELLA SOGGIO zioni della fermata, che do-vrebbe avere banchine lun-

Sulla mo bilità e sulla 10- ghe 400 metri, una altez~a di gistica 'ferrata e su marciapiedi di 55 centlme-gomma si giocano gra?- tri sul piano ferro, un sotto-

partedellepartit~eco?-orrn- passo pedonale con r~~lpe che dei prossirrn anm della pei disabili delle pensilme, Capitanata e della ei~à cac una segnaletica di stazione poluogo. Basta recarSI m zo- fissa e variabile con percorsi na Asi per comprendere la tattili per i non vedenti,un mole di interessi, spesso impianto' di diffusione so-confliggenti e interdittivi, nora, di video sorveglianza e che i diversi stakeholders illuminazioneeunparcheg-del territorio cercano di gio con area sosta per auto-controllare e di muovere per bus e taxi. Insieme a queste influenzare 'la classe diri- opereintrinseche Rfi preve-gente politica re~onale ~ d' nazionale. Non c e solo Il de anche l'inserimento l Patto per la Puglia, ma <J?: tronchinia Bivio Cervaro che l'Alta velocità e capacIta con una stima di cos~i. c0?-I~ ferroviaria; con le decisioni plessivadicirca15I?-lho.md~ e le proposte di Rfi. Se se- euro. Uno solo il bman.o ~l conda stazione deve essere, precedenza da 750 metn pll~ è più giusta ad Incoromi.ta o due tronchini da 250 .metr~ inlocalitàCervaro?~impre- per l'attestamento del trem sa diStato nonhapiù dubbi 'regionali. .' .. , e ha ristretto il campo a due, La seconda ipoteSI e legger­opzioni uffici.alizz,ate 1.0 scorso 13 maggto ali anmu­nistrazione comunale, co­mel'Attaccohagiàanticipa­to qualche settimana fa. La nuova fermata AVI AC Fog­gia-Cervaro' nella l?rima ipotesi viene locall~za~a nell'immediata penfena della città, iri. unazonaforte­mente 'antropizzata ed ur- i

banizzata, a circa 5 km dalla stazione centrale di Foggia, con una percorrenzainauto di 10minutìnei pressi di Or­dona Sud. Diverse le princi­pali caratteristiche e dota-

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ac~st%&t@'iBa [email protected]~ C~3@@DlI.età'i

mente più costosa, pari ~ circa 20milioni di euro, ed e localizzata sempre nellaim­mediata periferia della città ma con una possibilità di collegamento agli svincoli della Statale 16, adrca6 km dalla Stazione Centrale cit­tadina. Questastazione, che difatto sarebberealizzatain

zona Salice Nuovo; a diffe­renza della prim'a ha due bi­nari di corsa e due tronchini di stazionamento per i treni, regÌonali con unalunghezza delle banchine rispettiva­mente di 400 metri e di 250 metri. Anche in questo caso l'altezza dei marciapiedi sa­rebbe di 55 metri e sarebbe-

va

" ~one

ro previste pensiline, segna-1etica e impianti vari con un parcheggio attrezzato. Ebbene, l'amministrazione comunale pende più per la prima ipotesi, sebbene la Confindustria caldeggi an­cora !'idEm di veder localiz­zata la nuova stazione AV/AC ad Incoronata, dove.

spazio esiziale per il futuro centro intermodale Incoro­nata, se mai esso dovesse , rientrare ed essere recupe­rato nei capitoli.di spesa del Patto per la Puglia. "Siamo certi di rappresenta -re un sistema di eccellenza, abbiamo consegnato n~l­l'ottobre del2015 un report intitolato Legalità ed Infra-

tra l'altro l'investimento sa- strutture- ha detto il presi-rebbe minimo. Il sito nei dente di Confindustria pressi della stazione In,coro- Gianni Rotice nel corso del-nata infatti è un cantIere a la Giunta regionale territo­cielo aperto, ricchissimo e. rialetenutasiieril'altroaPa_ molteplice. Si presentano Ia:i;;o Dogana a Foggia- la quasi concluse le opere del Capitanata deve essere con­secondo casello autostra- siderataunapiattaformalo­dale, mentre a stretto giro, gistica di eccellenza, capace l'edificazione del cent~o di attrarre investimenti, il corrl1llerciale GrandApuha, 60% della logistica della Pu­pur con qualche lentezza di glia è veicolata dalle nostre troppo, che difficilment.e imprese. Le ,areeretropor­condurrà la società ad apn- tuali sono lezoneAsi di Fog­re il polo entro novembre giaeilsecondo casello auto-2016 come aveva affermato stradale potrebbe collegarsi rinviando per l'ennesima col casello di Cerignola e di volta l'inaugurazione, pro- Candela, attraverso una segue con acquisizioni ~lli- i-Iuova viabilità". rate da parte del duo TormlO Oggi attorno alla stazione Sarni-Carlo De Bellis .. C~- Incoronata, e nei pressi me confermano alcum dl- dell'areadelfascio della Lo­pendenti dell.a vecchia ~fir, tras il Consorzio Asi sta rea­SarnihaacqU1statountIOn~ lizz,ando due opere, che cone lungo circa 300 metn cambieranno il volto della dei binari che dalla stra~a zona, una volta ultimate an­ferrata principale della Vla che gli altri lavori 'pubblici Adriatica portava I~ merce Ccasello, centro commercia~ direttamente nel Slt?, p.ro: -le e riapertura del ponte mai ,duUivo dello ~uc~henflclO.. utilìzzatò e oggi zona di so­due imprendlton ha~v:o po rilevato tutti i terrem del-!'impresa dello z~cche~o, che oggi dividono l msedla-mento logistico della Lotras dalla stazione Incoronata., Vogliono diversificare an-che loro nel trasporto delle

,merci? Non è dato saperlo, sta di fatto che con la loro· proprietà occupano uno

sta perrom e aJtri nomadi). Dal Piano infrastrutture

,strategiche interregionali e' regionali-deliberaCipen.62 del 3 agosto 2011, program­ma di svilllPpo delle infra­stnitture strategiche e della piattaforma logistica della Puglia "Puglia Corsara", rin­viene la realizzazione di fa­scio, presa e consegnailella stazione di Incoronata ed interconnessione con bina­riASI del valore di 10milioni di euro. Dal Po Fesr invece si va adesso abbastanza spe­diti con i lavori di réalizza­ziqne del pendolo diinter­connessione tra il nuovo ca­sello a14 e la SS 16 Adriatica, con area di scambio attrez­zata per la sosta in area del­l'agglomera.to industriale Asi Foggia- località Incoro­nata. "Ci sarà un ampio par­cheggio davanti alla stazio­ne, sorgerà il centro com­merciale con l'albergo, avremo il casello, c'è la Lo­tras. Dovremmo tutti ragio­nare per le prospettIve del territodo, in larga scala. Che motivo c'è di delocalizzare la seconda stazione a Cerva­ro? Solo perché qùalcuno spera di ricavarne un Van­taggio privato 'iperando uno sviluppo edilizio futu­ro?'" sono i dubbi di persone vicine al Consorzio' Asi e a Confindustria.

:Einnne patrimonio di

!IERI LASSESSORE CICCIO D'EMILIO INSIEMEAL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TERRITORIO PASQUALE CATANEO HA AWIATO I PRIMI INCONTRI BILATERALI

Ieri l'assessore all'Urbanistica Ciccio d'Emilio insieme al presidente della Commissione Territorio Pasquale Cata­

neo ha avviato i pìimiincontri bilaterali con

go Cervaro".

i corpi intermedi dopo la riunione plenaria sul tema della seconda stazione per l'Alta Velocità/ Alta Capacità. Iertè statala volta di Confindustria in Via ValentiniVista Ftanco, dove gli imprenditori hanno una loro idea forte: realizzare la stazione ad Incoronata. Questaipotesi però è smentita dai fatti e dai binari, Incotonatainfatti oltre ad essere po­sizionatasuun'.altralinea, quella Adriatica, che ad oggi non si incrocia con la Napoli­Bari, è troppo distaRte dal centro urbano. Non è considerata funzionale al traffico passeggeri, nonostantel'urbanizzazione, i\. casello, il centro commerciale che verrà e il parcheggio. Inoltre permotivftecnici,.Rfiha anche spiegato che fermare il treno ad In­coronata ridurrebbe di molto l'acceierazio­ne del mezzo. Una frenata questa più "mo­lesta" in termini di velocità generale di. quella necessaria a pochissimi chilometri

Proprionell<t stazione della borgata dal­l'architettura del ventennio fascista sorge unpolo logistico importante, in vendita al prezzo di circa 4 milioni di euro da diversi anni. Qualche anno fa, secondo alcune in­discrezioni, i fratelli Sannella avevano avanzato una loro offertà.a Ferservizi, p'oi lasciata cadere, vista !'incertezza dell'uti-

. 'lizzo dell'intera area. .

di distanza, dove per la presenza del nucleo abitativo antropizzato il treno dovrebbe già decelerare.

Oggi le cose potrebbero mutare: il com­plesso industriale, denominato ex Ma­gazzino Approvvigionamenti è stato rea­lizzato tra la fine degli anni Ottanta e l'ini­zio degli anni Novanta. Essendo dotato di un imponente e . sofisticato impianto

. meccanizzato per il deposito delle merèÌ, all'epoca in cu! era in esercizio rappre­sentava una delle strutture tecnologica­mente più avanzate a livello internazio­nale. Servito dal raccordo ferroviario con lalineaFoggi!l--Potenza e Caserta, sull'im­pianto di Cervaro ap,punto, i,5 ettari di ca­pannoni sono costituiti da 12 fabbricati, di cui Il ad in piano fuori terra, destinati al deposito merci, rimessalocomotive, lo­cale antincendio, pesa e piani di carico .

. adatti ad automezzi pesanti. Per un totale di 47mila metri quadrati e 8mila di depo- . "Stiamo spiegàndo le' due opzioni- osserva

alla nostra testata il presidente Cataneo-Ia . prima ipotesi non toglierebbe la centralità e l'integrazione modale di Vittorio. Veneto, anzi". Il piano a cui sta lavorando il consi­gliere insieme all'assessorato è molto ardi­to. Una seconda stazione nei pressi di Via .. Bari, localizzata vicino ai terreni che oggi '. costeggiano la Cittadella deilo Sport, se­condo l'eletto, potrebbe aprire un ventaglio .' di scenari. "l treni provenienti da san Seve­ro, così come il Flirt di Lucera invece di.ar­restarsia Vittorio Veneto, potrebbero prose­guire. Perché non immaginare delle ferma­te lungo la linea a Campi Diomedei, Citta­della dell'Economia/Fiera a Foggia AV ed . infine a Borgo Cervaro? Da ipotesi di Rfi lp. .stazione dell'Alta Velocità si posizionereb- . be aSan Lorenzo; ma nulla ciimpedirebbe. di far viaggiare i trenifino al terminal <imor-.

. sito e vasche. La forza di questo insedia­mento risiedenellasualocalizzaziolle co­me crocevia tra due linee ferroviarie, quella lucana e q ueÌla che percorrerà l' Al ~

. ta Velocità e Capacità. Cataneo viaggia con !'immaginazione: "La seconda sta-

; zioile si collega direttamente conilsecon­do lotto dell'Orbitale e nulla ci vietadiipo­tizzare un binario che arrivi all'aeroporto, che non è distante. Quell' area non è stata urbanizzata, non ci sono palazzi':. Cosa resta ad Incoronata e alla Lotras se Borgo Cervaro divenisse un nuovo centro logi- . stico? "Lì resta tutta !'intermodalità delle merCi,. che colsecondo casello sarà'acCre­

. sciutà con un sistema automezzi e treno, come in Austria", è il commento dell'elet­

. to, non guid.ato da in,teressi di parte.

,ilPdsta

" ANTONELLA SOCCIO

Una delegazione del Partito democratico, formata' dall' onorevole Colomba Mongiello, dal segretario cittadino Mariano Rauseo, dall'ex candidato sindaco Augusto Marasco e dal ca­pogruppo'consiliareAlfon­so de Pellègrino, si è recata ieri nella sedE\ dell'Ataf per avere un confronto aperto e franco col direttore genera­le dell'azienda dei trasporti Massimo Dicecca. Con loro

. anche i revisori. La posizio­ne del Pd è tutta orientata a difesa dei lavoratori, i rap­porti cOn il dirigente:sele­zionato negli anni dell'am­ministrazione Ciliberti, quando lo stesso Rauseo se­deva nel Cci!\. aziendale, sembrerèbbero ormai mol­to tiepidi. "il salvataggio di Ataf dal fallimento è un onere che grava sul Comune di Foggia, nori sui lavoratori o sui cit­tadini. E' inimmaginabile che si possano recuperare 500.000 euro dal decurta­mento dello stipendio ai di­pendenti, cioè dall'imposi-

'~tatelllSimllenene SC@6es~aJm®

stm.o~~@d®lna.

c©l~ne gesti@mme$'

zione di ulteriori sacrifici a chihagiàdato tanto persal­vaguardare i! proprio posto e garantire un servizio ap­pena sufficiente ai cittadi­ni- fanno sapere i demo­crats in.uIJ<i.nQt<i- Le tensio­ni delle s90r~esettimane al ~ tro nm'l·s"tmi:(che il frutto della t(Hiflisioh!.'l gestionale e dell'inefficada dell'azio­ne messa in campo dal­l'Amministrazione' coinu­nàle~ A partire dal mancato ripiano delle perdi tè. ConIa .manovra di bilancio, i! sin-' daco è rà maggioranza di centrodestra hanno scelto di v'ètsare nellècasse di'Ataf.

solo 400.000 dei 690.000 eu­ro necessari a riportare in pareggio i conti. Evidente­mente, con il ma1celato o biettivo di recuperare il re­sto delle -somme con inter­venti SlÙ personale. E' inac­cettabile che ciò accada. Lo . abbiamo ribadito con forza tanto al presidente che al di­rettore di Ataf". Nei giorni scorsi intanto il presidente Raffaele Ferran­dino ha inoltrato alìe orga­nizzazioni sindacali, al sin­daco Landella e al delegato Salvatore De Martino una comunicazione in cui fa il punto della. situazione. 'T azienda a causa dell' one­re della restituzione del de­

. bito progresso e della con-testuale rilevante flessione dei ricavi della sosta, le cui motivazioni sono state am­piamente illustrate in que­sti mesi e sono evidenti a tutti, halanecessità direpe­rire nel 2016 un importo di circa 2 milioni necessario a

. scongiurare lo stato di crisi della società. Tale importo si prevede di recuperarlo, per una parte maggiorita­ria, con una serie di azioni che non hanno conseguen­ze sul personale (aumento ricavi TP!, aumento. ricavi sosta, allungamento del pe­riodo di restituzione del de-o . bito, ricapitalizzazione .da 'parte del Comune, affitto

., Ginetto, altre riduzio~i di costi); purtilttavia aì fini! di evitare lo stato della società

nel 2016 risulta necessario ridurrelrinviare (tempora­neamente) il costo del per­sonale nel 2016 per un im­p.orto che al netto dei ri­sparmi già attuati e della prevista riduzione dello straordinario è pari circa a 500mila euro", scrive l'av­vocato che guidal'Ataf. I:iter che l'azienda intende attuare è abbastanza netto, come precisa. Fino a quest' oggi ci saranno nuovi confronti slùla ricontratta­zione delle intese economi­che e normative sostitutive di qt;lelle disdettate e. ri­spondenti a criteri di soste­nibilità economica, alla ne~ cessità di collegamentO del­le indennità aziendali a pa­rametri di produttività ed efficienza e ad effettive pre­stazioni non già remunera-

n p:i<'®sidente Fe:w~tm©l ha. . m©llt&"a\t@mtna

~e~e&"a\ a Lm'MieDa. e D® IWI~nn@

te dat CCNL nonché a effi­caci parametri antiassen­teismo, ,fermo anche l'im-

. pegno aziendale che gli ac, cordi sostitutivi. "Nellemo­re del pro'~esso" di ricontrattazione delle. in­dennità aziendali e alfine di 'conèedere' a tale:proàdura iftempo necessario per ad-

Ancora ingarbugliata la situazione ad Ataf

divenire ad un accordo equilibrato ed equo e dal­l'altra di pervenire al conse­guimento dei risparmi in tempo per mettere in sicu­rezza la stabilità finanziaria della società nel' 2016, l'azienda comunica la gior­nalierizzazione (dalla retri­buzione del mese di luglio 2016 quindi dalla presenza di giugno 2016) delle inden­nità fisse mensili preceden­temente erogate; il paga­mento da luglio 2016 del 40% delle somma dell'in­dennità ex fissa mensile giornalierizzata e dell'in­dennità giornaliera; l'ac-

contamento del rimanente 60% della somma dell'in­dennità exfissamensile che l'azienda si impegna a pa­gare a fine 2016 in misura della disponibilità finanzia­ria che si verificherà in di­pendenza dell'andamento dei ricavi derivanti dalla si­tuazione interna". Tale azione comporta una minore retribuzione netta ii1dividuale media com­plessiva di circa 520 euro nèi sei mesi da luglio a dicem­bre 2016, ovvero una mino­re retribuzione netta iridi1Ì:i­duale di circa 86 euro al me­se. Gli autisti perderebbero

invece 17 euro al mese. Solo per la fine 20 16 o almassimo entro febbraio 20171'azien­da garantisce il pagameto del premIo di risultato 2015. il presidente spera che il personale cessi di fare ostruzionismo passivo (co­me il mancato riscalda­mento degli autobus, rifiuto di prestare servizio in caso di caldo ec.cesivo, prospet­tazioni di guasti non o gget­tivi da parte del personale). Ma i lavoratori ieri all'in­gresso dell'Ataf in Via Motta

. della Regina erano tutt' altro che sereni. La conciliazione è ancora lontana.