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Corso cure palliative per MMG Reggio EmiliaOrdine dei Medici di Reggio Emilia
Settembre – novembre 2010 Manni Antonio
O B B I E T T I V IO B B I E T T I V IO B B I E T T I V IO B B I E T T I V I
� Riconoscere i tipi di dolore
� Valutazione del dolore
� Conoscere ed utilizzare i farmaci antalgici
� Utilizzo farmaci adiuvanti
� Casi clinici
O B B I E T T I V IO B B I E T T I V IO B B I E T T I V IO B B I E T T I V I
� Riconoscere i tipi di dolore
� Valutazione del dolore
� Conoscere ed utilizzare i farmaci antalgici
� Utilizzo farmaci adiuvanti
DEFINIZIONE DOLORE
Definizione ACCADEMICA“Una sgradevole esperienza sensoriale ed
emotiva, associata ad un effettivo o potenziale danno tissutale o, comunque, descritta come
tale.”Associazione Internazionale Per Studio Dolore 1986
Definizione CLINICA“E’ ciò che il paziente dice esso sia, ed esisteogni qual volta egli ne afferma l’esistenza”
Sternbeck 1974
DOLOREIl dolore è sempre una esperienza soggettiva.
Ogni individuo apprende il significato di tale parola attraverso le esperienze correlate ad una lesione già dal terzo trimestre di gravidanza.
DOLORE ACUTO
Il dolore acuto è un dolore finalizzato ad allertare il corpo sulla presenza di stimoli, pericolosi o potenzialmente tali, presenti nell’ambiente o nell’organismo stesso.E’ quindi UTILE.
DOLORE ACUTOUTILE
HA DURATA LIMITATA NELTEMPO
SI RISOLVE CON LA RISOLUZIONE DELLA PATOLOGIA DI BASE
SIGNIFICATO POSITIVO
E’ UN SINTOMO
DOLORE CRONICO
Rappresenta una sindrome autonoma con pesante impatto sulla vita di relazione,sugli aspetti psicologici e sociali caratteristici della persona.
E’ dolore INUTILE.
DOLORE CRONICO
INUTILE
DIVIENE MALATTIA
VA TRATTATO NEL MODO PIÙ TEMPESTIVO E COMPLETO POSSIBILE.
IMPORTANTE E’ LA COMPONENTE PSICHICA
DOLORE
La differenza tra dolore ACUTO e CRONICO non è stabilita da un dato temporale, ma dalla capacità o meno dell’organismo di guarire la lesione traumatica, e di riportare alla norma le afferenze sensoriali e gli eventi scatenati nel SNC.
DOLORE GLOBALE
Il dolore cronico presente nelle malattie degenerative, neurologiche, oncologiche, specie nelle fasi avanzate e terminali di malattia, assume caratteristiche di dolore GLOBALE, ovvero di sofferenza personale che, trova nella propria etiopatogenesi, oltre che motivazioni fisiche, anche cause psicologiche e sociali, come evidenziato nei documenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
Perdita posizione socialePerdita ruolo in famiglia
Perdita capacità lavorativaPerdita capacità guadagnoAlterazioni aspetto fisico
DEPRESSIONE
Difficoltà burocraticheMancate visite parenti ed amici
Ritardi DiagnosiFallimento terapeutico
Rapporti con personale cura
RABBIA
ANSIAPaura del dolore
Paura dell’ospedalePaura morte
Incertezza per il futuroPreoccupazioni per famigliaPreoccupazioni finanziarie
SORGENTE SOMATICACancro
Effetti collaterali terapieAsteniaAnoressia
DOLORE GLOBALE
EPIDEMIOLOGIA TUMORI
Dati Registro tumori MO - PR – RE:
� Incidenza europea: 430 casi ogni 100.000 residenti (495 maschi – 384 donne) Esclusi cute – malattie linfoproliferative e
sindromi mielodisplasiche
� Reggio Emilia : Anno 2007: 12.634 (6794 maschi, 5840 femmine)
EPIDEMIOLOGIA ONCOLOGICA
Dati Registro tumori MO – PR – REMORTALITA’
� Incidenza europea: 170 ogni 100.000 residenti (esclusi tumori cute sistema linfoproliferativoe sindromi mielodisplasiche)
� Reggio Emilia, Anno 2007: 5095 casi
EPIDEMIOLOGIA DOLORE ONCOLOGICO
Dati OMS:
� 17 MILIONI DI PERSONE SONO ATTUALMENTE AFFETTE DA TUMORE
� 7 MILIONI DI DECESSI ANNUI
EPIDEMIOLOGIA DOLORE ONCOLOGICO
IL DOLORE E’ PRESENTE:
30% PAZIENTI SOTTOPOSTI A TRATTAMENTO ATTIVO
70% PAZIENTI IN FASE AVANZA DI MALATTIA
In Italia:In Italia:In Italia:In Italia:1 italiano su quattro soffre di dolore cronico con durata media1 italiano su quattro soffre di dolore cronico con durata media1 italiano su quattro soffre di dolore cronico con durata media1 italiano su quattro soffre di dolore cronico con durata media di 7 annidi 7 annidi 7 annidi 7 anni
In ospedale vi In ospedale vi In ospedale vi In ospedale vi èèèè sottostima (21%) del dolore che sottostima (21%) del dolore che sottostima (21%) del dolore che sottostima (21%) del dolore che èèèè direttamente direttamente direttamente direttamente proporzionale allproporzionale allproporzionale allproporzionale all’’’’intensitintensitintensitintensitàààà del doloredel doloredel doloredel dolore
La prevalenza del sottotrattamento del dolore del paziente oncoLa prevalenza del sottotrattamento del dolore del paziente oncoLa prevalenza del sottotrattamento del dolore del paziente oncoLa prevalenza del sottotrattamento del dolore del paziente oncologico logico logico logico èèèèdel 25% con picchi del 55% in alcuni gruppidel 25% con picchi del 55% in alcuni gruppidel 25% con picchi del 55% in alcuni gruppidel 25% con picchi del 55% in alcuni gruppi
Dati IMS MIDAS Anche nel 2009 siamo il primo paese in Europa coDati IMS MIDAS Anche nel 2009 siamo il primo paese in Europa coDati IMS MIDAS Anche nel 2009 siamo il primo paese in Europa coDati IMS MIDAS Anche nel 2009 siamo il primo paese in Europa come me me me prescrizione di FANS e lprescrizione di FANS e lprescrizione di FANS e lprescrizione di FANS e l’’’’ultimo come ultimo come ultimo come ultimo come prescrittoriprescrittoriprescrittoriprescrittori di oppiacei di oppiacei di oppiacei di oppiacei
Ministero della Salute: Il dolore cronico in medicina generaleMinistero della Salute: Il dolore cronico in medicina generaleMinistero della Salute: Il dolore cronico in medicina generaleMinistero della Salute: Il dolore cronico in medicina generale
CAUSA DOLORE ONCOLOGICO
70% Neoplasia
20% Terapie antitumorali
10% Cause diverse
CLASSIFICAZIONE DEL DOLORE
Tipologia del DoloreTipologia del Dolore
SUPERFICIALESUPERFICIALE
SOMATICOSOMATICO
NOCICETTIVONOCICETTIVO
VISCERALEVISCERALE
PERIFERICOPERIFERICONEUROPATICONEUROPATICO
CENTRALECENTRALE
DOLOREDOLORE
PROFONDOPROFONDO
DOLORE NOCICETTIVO
TIPI DI DOLORE: dolore nocicettivo
stimolo algogeno
cutemediatori dell’infiammazione
nocicettore
Il dolore nocicettivo è una reazione fisiologica ad uno stimolo algogeno
DOLORE NOCICETTIVOCARATTERISTICHE
DOLORE NOCICETTIVOCARATTERISTICHE
� Tipo di dolore di più frequente riscontro nella pratica clinica quotidiana
� Generalmente ben circoscritto
� Provocato dall’eccitazione meccanica, termica, chimica delle terminazioni nervose periferiche
� Mediato dai nocicettori dei tessuti periferici (cutaneo, osseo, muscolare, connettivale, vascolare, viscerale)
� Elevata sensibilità ai FANS ed agli oppiacei
� Tipo di dolore di più frequente riscontro nella pratica clinica quotidiana
� Generalmente ben circoscritto
� Provocato dall’eccitazione meccanica, termica, chimica delle terminazioni nervose periferiche
� Mediato dai nocicettori dei tessuti periferici (cutaneo, osseo, muscolare, connettivale, vascolare, viscerale)
� Elevata sensibilità ai FANS ed agli oppiacei
DOLORE NOCICETTIVODOLORE NOCICETTIVO
Processi infiammatori
Patologie osteoarticolari
Patologie muscolari
Fratture, contusioni, traumi
Patologia vascolare ischemica
Patologie viscerali (es.: calcolosi, ulcere, occlusione intestinale)
Processi infiammatori
Patologie osteoarticolari
Patologie muscolari
Fratture, contusioni, traumi
Patologia vascolare ischemica
Patologie viscerali (es.: calcolosi, ulcere, occlusione intestinale)
DOLORE NOCICETTIVOMODALITÀ DI PRESENTAZIONE
DOLORE NOCICETTIVOMODALITÀ DI PRESENTAZIONE
� Dolore intensità variabile, sordo, tedioso, pulsante
� Irradiato (senza dissociazione fra sede della lesione e zona di percezione)
� Riferito (con dissociazione fra sede della lesione e zona di percezione)
� Percezione di fitta, costrizione, crampo
� Andamento crescente, continuo o intermittente
� Dolore intensità variabile, sordo, tedioso, pulsante
� Irradiato (senza dissociazione fra sede della lesione e zona di percezione)
� Riferito (con dissociazione fra sede della lesione e zona di percezione)
� Percezione di fitta, costrizione, crampo
� Andamento crescente, continuo o intermittente
NOCICETTIVO SOMATICO
� SUPERFICIALE: Cute e membrane� PROFONDO: Muscoli ossa articolazioni
Generalmente ben localizzato, descritto come continuo, pulsante, pressorio, penetrante. E’ spesso aggravato dalla posizione eretta o dai movimenti.
Il profondo tende ad essere sordo, mentre il superficiale è inizialmente pungente poi diviene sordo e diffuso
NOCICETTIVO VISCERALE
Poco localizzato, definito come sordo o crampiformese provocato da viscere cavo, lancinante e penetrante se dovuto al danno di membrane periviscerali o mesenteri.Spesso si accompagna a segni di attivazione del SNA Si può irradiare al dermatomero cutaneo: DOLORE RIFERITOInizia come profondo e col tempo si superficializzaverso l’esterno
DOLORE NEUROPATICO
• Origina dalla stimolazione di nervi periferici o centrali, lesi (infiltrati o compressi) o attivati in modo anomalo
• E’ normalmente proiettato nell’area innervata dalle terminazioni colpite.
• Descritto prevalentemente come urente, trafittivo, a scossa elettrica.
DOLORE NEUROPATICO
DOLORE NEUROPATICO
Corteccia sensitiva Talamo
NERVO
MIDOLLO SPINALE
BREAKTHROUGH PAIN (BTP)
Esistono diversi modi di tradurre in italiano BTP:
Dolore intercorrente – Dolore transitorio –Dolore episodico
La definizione che trova però il maggior consenso è:
DOLORE EPISODICO INTENSO
BREAKTHROUGH – PAINDOLORE EPISODICO INTENSO
“Episodi dolorosi che emergono, in un dolore bencontrollato dalla terapia analgesica cronicamediante farmaci (oppiacei)”
Portenoy
“Transitoria esacerbazione del dolore che compare in una situazione di dolore persistente altrimenti stabile”
Mercadante, Cancer 2002 - Expert Working Group EAPC( European Association Palliative Care)
Dolore Episodico Intenso
Prevalenza
Elevata, ma differenze per i diversi “settings” e caratteristiche diagnostiche del D.E.I. da parte dei clinici:
64.8% Caraceni 1999
39-89% Zeppetella 2001
64% Portenoy et al 1990
12 % Hospice Casa Madonna Uliveto 2008
CARATTERISTICHE CLINICHE� Rapida insorgenza. (1)
� Intensità dolore severa: 6 – 7
� 1 a 6 episodi al giorno
� Quasi il 75% degli episodi di DEI dura meno di 30 minuti; nel 46% casi si raggiunge la massima intensità del dolore in 5 minuti
� Spesso imprevedibile 50 –60% dei casi (2 –3)
� Nel 50% casi è possibile identificare un fattore precipitante correlato col tumore (localizzazioni ossee o viscerali), con trattamenti antineo- plastici (neuropatie), con quadri patologici concomitanti (ulcere cutanee)
� Nella maggior parte dei casi il dolore si localizza nella stessa sede del dolore di base e viene descritto come “acuto” o “lancinante”
1) Coluzzi PH, Pain 2001, 91: 123-130 2) Portenoy RK, Pain 1999, 81:129-134 3) Zeppetella G. JPSM 2000, 20: 87-92
Maltoni M. VI Congresso Nazionale Oncologia Medica Bologna 21-24 settembre 2004
1. Dolore lombare localizzato a livello L4 – L5
da metastasi vertebrale, di intensità lieve,
costante, persistente.Non modificato dalla
attività fisica o dalle variazioni posturali.
Trattato positivamente con paracetamolo ad
orari fissi.
NOCICETTIVO SOMATICO
2. Dolore osseo, localizzato femore sx, causato da
metastasi femorale, che compare e diventa
forte ( NRS:9 ), in tempi brevissimi, per
cambiamenti posturali e dopo l’assunzione
della posizione eretta. Viene aumentata la dose
di morfina che non è efficace nel controllare
queste esacerbazioni dolorose.
NOCICETTIVO SOMATICO + BTcP
3) Dolore addominale diffuso, senza
localizzazione precisa, cronico,
stabilizzato, da metastasi peritoneali,
controllato con infusione continua di
morfina per via sottocutanea.
NOCICETTIVO VISCERALE
4) Dolore epigastrico, da tumore del pancreas,
controllato dalla somministrazione
transdermica di oppiacei, che ricompare in
seguito all’ingestione di alimenti. La
morfina a rilascio immediato controlla
parzialmente quest’ultimo tipo di dolore.
NOCOCETTIVO VISCERALE + BTcP
5) Crollo vertebrale lombare metastatico con
dolore lombare fisso, che si irradia, con fitte
dolorose, alla parte antero-laterale della
gamba e parte superiore del piede. Si associa
a parestesie al collo del piede. E’ controllato
dalla terapia con oppiacei ed antiepilettici
DOLORE NEUROPATICO
6) Dolore di media intensità (NRS: 5) alla
coscia,dovuto ad infiltrazione neoplastica del
muscolo psoas, che peggiora leggermente
(NRS:6) con l’estensione della coscia. Viene
controllato solo per alcune ore dalla
somministrazione di morfina a lento rilascio.
Il paziente ha bisogno di assumere morfina a
rilascio immediato (4 –5 volte al giorno) per
controllare completamente il sintomo.
NOCICETTIVO SOMATICO
7) Dolore lieve (NRS:3) cavo orale, persistente
da mucosite orofaringea che aumenta, in
modo rapido e violento con la deglutizione.
L’analgesia con oppiacei, somministrati in
pompa, non elimina questi picchi dolorosi.
NOCICETTIVO VISCERALE + DEI
8) Dolore e formicolii braccio sx, da
plessopatia brachiale, continui, controllati
da oppiacei a lento rilascio, associata a
episodi fortissimi (NRS:10) di dolore
lancinante, che insorgono più volte al
giorno, in modo improvviso, della durata di
20 minuti circa, parzialmente controllati
dall’uso di anticonvulsivanti.
DOLORE NEUROPATICO + DEI
CLASSIFICAZIONE DEL DOLORE
NOCICETTIVO NEUROPATICO
VISCERALE SOMATICOSNC SNP
VASCOLARE ALTRO
MUSCOLOSCHELETRICO
CEFALEA
ISCHEMIA
PERITONITE
PANCREATITE
COLICA RENALE
TENDINIBORSE
LEGAMENTI
DOLORE POSTICTUS
SCLEROSI MULTIPLA
PATOLOGIA MIDOLLO
NEUROPATIADIABETICA
NEVRALGIA TRIGEMINALE
SCIATALGIA
RIASSUNTO
Definizione
Distinzione tra dolore acuto (sintomo) e cronico (malattia)
Classificazione del dolore
O B B I E T T I V IO B B I E T T I V IO B B I E T T I V IO B B I E T T I V I
� Riconoscere i tipi di dolore
� Valutazione del dolore
� Conoscere ed utilizzare i farmaci antalgici
� Utilizzo farmaci adiuvanti
VALUTAZIONE DEL DOLORE
METODICHE DI VALUTAZIONEMETODICHE DI VALUTAZIONE
P.P.
Q.
R.
S.
T.
Q.
R.
S.
T.
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
AGGIUNGERE: SEDE O SEDI
P.P. PalliativeProvocativePalliativeProvocative
“Cosa calma il Dolore?”“Cosa calma il Dolore?”
“Cosa provoca il Dolore? ”“Cosa provoca il Dolore?”
Quality “Caratteristiche”Quality “Caratteristiche”
Radiation “Si irradia, dove?”Radiation “Si irradia, dove?”
Severity “Quanto?” (scale)Severity “Quanto?” (scale)
Timing “Quando?”Timing “Quando?”
Q.
R.
S.
T.
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
P.P. PalliativeProvocativePalliativeProvocative
“Cosa calma il Dolore?”“Cosa calma il Dolore?”
“Cosa provoca il Dolore? ”“Cosa provoca il Dolore?”
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
PALLIATIVE:PALLIATIVE: “Cosa calma il Dolore ?”“Cosa calma il Dolore ?”
• Se mi sdraio il Dolore passa
• Se piego le gambe il Dolore passa
• Nessun farmaco antiifiammatorio mi calma il dolore
• Se smetto di camminare il Dolore passa, anche se sto in piedi
• Se mi sdraio il Dolore passa
• Se piego le gambe il Dolore passa
• Nessun farmaco antiifiammatorio mi calma il dolore
• Se smetto di camminare il Dolore passa, anche se sto in piedi
PROVOCATIVE PROVOCATIVE “Cosa provoca il Dolore ?”“Cosa provoca il Dolore ?”
Se mi sdraio il Dolore peggiora
Se tossisco e vado di corpo il Dolore peggiora
Il ciclo mestruale mi fa comparire il Dolore
Se cammino 50 metri compare il Dolore
Se sfioro la parte il Dolore diventa insopportabile
Vento e freddo fanno comparire il Dolore
Il Dolore compare quando bevo vino bianco
Se mi sdraio il Dolore peggiora
Se tossisco e vado di corpo il Dolore peggiora
Il ciclo mestruale mi fa comparire il Dolore
Se cammino 50 metri compare il Dolore
Se sfioro la parte il Dolore diventa insopportabile
Vento e freddo fanno comparire il Dolore
Il Dolore compare quando bevo vino bianco
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
Quality “Caratteristiche”Quality “Caratteristiche”Q.
Q. QUALITY• Pungente• Tagliente• Bruciante• Lancinante• Crampiforme• Sordo• Freddo• Sensibile al tocco
• Pruriginoso• Sgradevole
> “come un punta”
> “come lama di coltello”
> “come il fuoco”> “come scarica elettrica”
> “come crampo,qualcosa che strappa”
> “sordo come il mal di denti”> “come ghiaccio” “come gelo”> “pelle ustionata, scottata”“pelle viva”
> “come prurito, come morso zanzara”> “deprimente, intollerante”
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
Radiation “Si irradia, dove ?”Radiation “Si irradia, dove ?”R.
R. RADIATION
Dove si irradia il dolore ?
RadiationRadiation “Dove è irradiato ?”“Dove è irradiato ?”
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
Scende dalla schiena alla coscia e al polpaccio sinistro
Va sopra la clavicola
Scende dalla schiena alla coscia e al polpaccio sinistro
Va sopra la clavicola
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
Severity “Quanto?” (scale)Severity “Quanto?” (scale)S.
SCALE INTENSITA’
1) SCALE ANALOGICHE VISIVE (VAS)
2) SCALE NUMERICHE (NRS)
3) SCALE VERBALI (VRS)
Principali scale del doloreScala verbale
❑ assente
❑ molto lieve
❑ lieve
❑ moderato
❑ forte
❑ fortissimo
Scala numerica
Scala analogica visiva (VAS)
Scala cromatica
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Nessun
dolore
Massimo
dolore
10 cm
Massimo
dolore
Nessun
dolore
SCALE ANALOGICHE DisegniSCALE ANALOGICHE Disegni
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
Timing “Quando?”Timing “Quando?”T.
T.TIMING
1) Quanto dura ?
2) Dopo quanto tempo ricompare ?
3) In quanto tempo scompare dopo terapia ?
Esprime le caratteristiche temporali e dipende molto dalla specificità e dall’approfondimento dell’intervista da parte del sanitario.
Si tratta di una valutazione molto importante
Esprime le caratteristiche temporali e dipende molto dalla specificità e dall’approfondimento dell’intervista da parte del sanitario.
Si tratta di una valutazione molto importante
T.T. TimingTiming “Quando le compare il Dolore?”“Quando le compare il Dolore?”
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
TimingTiming “Quando?”“Quando?”
Devono essere evidenziate con opportunedomande le caratteristiche temporali del DoloreDevono essere evidenziate con opportunedomande le caratteristiche temporali del Dolore
Circadiane giornaliere
Settimanali
Mensili
Annuali
Circadiane giornaliere
Settimanali
Mensili
Annuali
Metodiche di Valutazione (PQRST)Metodiche di Valutazione (PQRST)
Devono essere evidenziate con opportunedomande le caratteristiche temporali del DoloreDevono essere evidenziate con opportunedomande le caratteristiche temporali del Dolore
RELATIVE ALLA CONTINUITÀ
RELATIVE ALL’ACCESSIONALITÀ(ad es. n. episodi/die)
RELATIVE ALLA CONTINUITÀ
RELATIVE ALL’ACCESSIONALITÀ(ad es. n. episodi/die)
METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST)
TimingTiming “Quando?”“Quando?”
SCALE INTENSITA’
DOLORE LIEVE = DA 0 A 4DOLORE MEDIO = DA 5 A 6DOLORE SEVERO = > 7
Una buona terapia antalgica deve mantenere il dolore < 5
La percezione soggettiva
*non e’ proporzionale al tipo o estensione della lesione
ma dipende
* dalla interazione di fattori fisici, emotivi, culturali e spirituali
Quando un malatodice di aver male……..HA MALE!!
Quando un malatodice di aver male……..HA MALE!!
Principi generali nell’uso deglianalgesici
Principi generali nell’uso deglianalgesici
De Conno 2002De Conno 2002
RIASSUNTO
Valutazione dolore PQRST
Scale intensità
O B B I E T T I V IO B B I E T T I V IO B B I E T T I V IO B B I E T T I V I
� Riconoscere i tipi di dolore
� Valutazione del dolore
� Conoscere ed utilizzare i farmaci antalgici
� Utilizzo farmaci adiuvanti
OBBIETTIVI TERAPIA
� Riduzione/abolizione dolore a riposo
� Riduzione/abolizione del dolore in
posizione eretta o movimento
� Aumento ore di sonno libere dal dolore
10 REGOLE PER L’USO ANALGESICI
1) Utilizzare la via orale2) Somministrare a ore fisse3) Seguire una sequenza nella somministrazione dei farmaci4) Individualizzare i trattamenti 5) Dettagliare la posologia 6) Controllare frequentemente i risultati7) Usare adeguate associazioni farmacologiche8) Essere a conoscenza delle controindicazioni ed effetti
collaterali9) Impiegare utilmente i farmaci adiuvanti10) Non usare mai i farmaci placebo
SCALA OMS PER IL DOLORE CRONICOSCALA OMS PER IL DOLORE CRONICO
Libertà dal doloreLibertà dal doloreOppioidi per dolore moderato-severo
±±±± Non oppioidi±±±± Adiuvanti
Oppioidi per dolore moderato-severo±±±± Non oppioidi
±±±± Adiuvanti
Oppioidi per dolore lieve-moderato±±±± Non oppioidi
±±±± Adiuvanti
Oppioidi per dolore lieve-moderato±±±± Non oppioidi
±±±± Adiuvanti
Dolore che persiste o cresceDolore che persiste o cresce
Dolore che persiste o cresceDolore che persiste o cresce
Non oppioidi±±±± Adiuvanti
Non oppioidi±±±± Adiuvanti
Le terapie mediche rimangono il fondamentoper la gestione del DoloreLe terapie mediche rimangono il fondamentoper la gestione del Dolore
33
22
11
The World Health Organization Ladder for Chronic Cancer P ain Management
SCALA WHO70% - 805
APPROCCIO A 3 GRADINI
INTOLLERANZA O INEFFICACIA DEGLI OPPIACEI DEL 3° GRA DINO
� PASSAGGIO AD ALTRA MOLECOLA IN DOSI EQUIANALGESICHE� PASSAGGIO AD ALTRA VIA DI SOMMINISTRAZIONE� PASSAGGIO AD ALTEA MOLECOLA ED ALTRA VIA
DOLORE RESISTENTE DOPO ROTAZIONE FARMACO E VIA SOMM INISTR.
� CON IDONEO ADEGUAMENTO POSOLOGICO�CON IDONEA TERAPIA DI SALVATAGGIO�CON IDONEA TERAPIA CON FARMACI ADIUVANTI
ROTAZIONE OPPIOIDI10% - 20%
APPROCCIOINVASIVO
2%- 5%
Strategia terapeutica antalgica recente
Trattamento farmacologicoTrattamento farmacologicoTrattamento farmacologicoTrattamento farmacologico
La sostituzione di un farmaco con un altro, nell’ambito della stessa categoria, dovrebbe essere sperimentata prima di cambiare completamente terapia:� Iniziare con schemi terapeutici più semplici e meno invasivi� Dolore lieve/moderato: aspirina, paracetamolo, FANS
(scala WHO Step 1)� Dolore persistente o aumentato: oppioide debole
(scala WHO Step 2)� Dolore persistente o moderato/severo: aumentare la dose o
la potenza dell’oppioide (scala WHO Step 3)
DURATA USO FARMACI SCALA ANTALGICA OMS
� Primo gradino 20 giorni
� Secondo gradino 20 – 25 giorni
� Terzo gradino 20 – 45 giorni
SCALA OMS PER IL DOLORE CRONICOSCALA OMS PER IL DOLORE CRONICO
Dolore che persiste o cresceDolore che persiste o cresce
Non oppioidi±±±± Adiuvanti
Non oppioidi±±±± Adiuvanti
Le terapie mediche rimangono il fondamentoper la gestione del DoloreLe terapie mediche rimangono il fondamentoper la gestione del Dolore
33
22
11
The World Health Organization Ladder for Chronic Cancer P ain Management
1° GRADINO
FANS – PARACETAMOLO
1° GRADINOFANS – PARACETAMOLO
Da soli nel dolore lieve – moderato
Come FARMACI ADIUVANTI, inassociazione con oppiodi deboli e/o forti, nel dolore moderato o forte
Nonostante l’uso estensivo, non esistono studi controllati sul loro uso cronico nel dolore da cancro
1° GRADINO
FANS
CONSUMO FANS
CONSUMO FANS
L’ Italia utilizza molto i FANS (68% delle persone con dolore cronico ) risultando seconda solo alla Polonia (71%) ; se ai FANS si accorpano i coxib(7%) l’Italia diventa il paese dove questi farmaci vengono utilizzati più frequentemente. Al contrario, non vengono usati quasi per nulla gli oppiacei forti, e sono prescritti scarsamente gli oppiacei deboli ed il paracetamolo
Breivik
1° GRADINO FANS
DOVE AGISCONO:
� LIVELLO PERIFERICO
� LIVELLO SPINALE
� LIVELLO CENTRALE
FANS
� Sono particolarmente importanti nel dolore osseo metastatico, poiché le cellule tumorali, ivi localizzate, producono una grande quantitàdi prostaglandine.
� Gli effetti collaterali sono da collegarsi all'inibizione dellaciclossigenasi: infatti non sono condivisi dal paracetamolo, che è un potente inibitore dell'enzima solo a livello cerebrale e non nel resto dell'organismo
� Il meccanismo d'azione comune a tutti, con parziale eccezione per il paracetamolo, è l'inibizione della ciclossigenasi, con conseguente blocco della produzione di prostacicline, prostaglandine (PGGE2 e PGF2 alfa) e trombossano.
� Riducono la sintesi delle prostaglandine renali vasodilatatrici, con riduzione del flusso ematico renale, e conseguente ritenzione idrica e salina.
FANS
� Gli effetti collaterali renali sono simili sia per i composti selettivi che quelli non selettivi
� Possono precipitare il broncospasmo nel 20 % dei pazienti asmatici.
� L'inibizione della funzione piastrinica (irreversibile con l'ASA e reversibile con i FANS) nella pratica oncologica è rilevante solo in presenza di gravi coagulopatie. I farmaci che non agiscono sulle COX 1 NON modificano il tempo di sanguinamento in modo clinicamente rilevante.
� Frequenti disturbi del ritmo veglia - sonno
FANS
� HANNO EFFETTO TETTO
� AUMENTANDO LE DOSI AUMENTANO GLI EFFETTI COLLATERALI NON QUELLI TERAPEUTICI
� LE ASSOCIAZIONI FANS AUMENTANO GLI EFFETTI COLLATERALI, NON L’ AZIONE ANALGESICA
� DOSI INFERIORI ALLE DOSI PIENE, NON SONO ESENTI DA EFFETTI COLLATERALI
FANS1. Quando i FANS sono utilizzati per indicazioni analoghe ed a dosi
equivalenti, sono sostanzialmente simili in efficacia
2. La Guida all’uso dei farmaci riporta che il 60% dei pazienti è sensibile ad ogni tipo di FANS; dei restanti alcuni che non rispondono ad un farmaco possono trovare giovamento dall’uso di un altro
3. I FANS determinano effetto sia analgesico che antinfiammatorio che li rende particolarmente utili nella terapia del dolore cronico di tipo flogistico. Pertanto, sebbene il paracetamolo possa fornire un controllo analgesico adeguato nell’artrosi , i FANS sembrano più efficaci di tale farmaco e sono preferiti dai pazienti nelle artriti infiammatorie ed in alcuni casi di artrosi avanzata.
4. Possono, inoltre giovare in condizioni molto meno definite, comelombalgia e le malattie dei tessuti moli
Libro Italiano di Cure Palliative II edizione Poletto Editore
SCELTA DEL FANS
1) EMIVITA PLASMATICA, optando per quelli con emivita piùcorta, e comunque inferiore alle sei ore, per poter effettuare i necessari aggiustamenti di dosaggio.
2) EVITARE I COMPOSTI PIÙ RECENTI di cui non si conoscono ancora gli effetti collaterali a lungo termine
3) INIZIARE IL TRATTAMENTO DALLA DOSE RACCOMANDATA PIÙ BASSA, ricordando che la potenzialità analgesica e quella tossica aumentano parallelamente.
IBUPROFENE 3.1NIMESULIDE 3.2DICLOFENAC 3.7
DEXCHETOPROFENE 4.9MELOXICAM 5.7
ROFECOXIB 7.2 ACIDO ACETILSALICILICO 8.0INDOMETACINA 10 NAPROSSENECHETOPROFENE 10
PIROXICAM 15.5
KETOROLAC 24.7
La Porte et al.; Upper gastrointestinal bleeding
Associated with the use of NSAIDsNewer versus older agents
Drugs safety 2004; 27: 411-420
INDICE DI GASTROLESIVITA’
FANS
FANS- PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIOPER GASTROLESIVITA’
1) Tipo do farmaco 2) Dose di farmaco 3) Eta’ > 65 anni 4) Uso concomitante di steroidi, anticoagulanti, antiaggreganti 5) Pregresse ulcere peptiche (in particolare se recenti)6) Fumo di sigaretta 7) Anamnesi positiva per sanguinamenti o perforazioni gastro - duodenali
� Rischio annuale di danno gastroenterico in assenza fattori di rischio: 0.8%� Rischio annuale di danno gastroenterico in presenza di 1 fattore di rischio: 2%� Rischio annuale di danno gastroenterico in presenza di tutti i fattore rischio: 18%
Mercadante S. ; Il dolore valutazione diagnosi e trattamento Editore Masson
FANS E GASTROLESIVITA’ (15)
Mercadante S. ; Il dolore valutazione diagnosi e trattamento Editore Masson
� L’impiego di dosaggi più elevati rispetto a quelli consigliati si è tradotto inun significativo incremento del rischio di sanguinamento
� Gli inibitori selettivi delle COX 2 possono ridurre ma non annullare il rischio di tossicità gastrointestinale
� L’età rappresenta sicuramente un fattore di grandissima rilevanza
� Per ridurre la gastrolesività gli inibitori di pompa protonica sono i farmaci più efficaci
DOLORE TUMORALE
EFFICACIA FANSI. Sono particolarmente efficaci in alcune sindromi dolorose tumorali, quali
metastasi ossee, infiltrazione dei tessuti molli, coinvolgimento articolare, miofasciale e periosteo, tutte situazioni nelle quali le prostaglandine hanno, a livello periferico, un ruolo particolarmente importante
II. MANCANO STUDI CLINICI CONTROLLATI A DIMOSTRAZIONE DI QUESTO ASSUNTO
III. Non hanno dimostrato efficacia analgesica diversa in pazienti con dolore somatico da metastasi ossee rispetto ad altri con dolore viscerale tumorale (Mercadante 1999)
EFFICACIA FANS
IV. Il dolore neuropatico può rispondere ai FANS (Dellemijn)
V. La clinica evidenza l’esistenza di pazienti con particolare sensibilitàai FANS anzi, in alcuni pazienti, l’effetto del FANS è nettamente superiorea quello degli oppiacei utilizzati a dosaggi elevati (Mercadante 2005)
VI. La combinazione FANS e Paracetamolo è razionale per l’effetto analgesico sinergico (Miranda)
Libro Italiano di Cure Palliative II edizione Poletto Editore
COMBINAZIONE OPPIACEI E NON OPPIACEI
A. I farmaci non oppiacei agiscono facendo “risparmiare” oppiacei
B. Tale effetto additivo è dimostrato solo per il dolore postoperatorio.Una recente metanalisi (Mcnicol) conclude che NON vi sono prove sufficienti a sostegno delle raccomandazioni dell’OMS circa l’utilità di associare le due classi di farmaci per ottenere un migliore effetto analgesico
USO FANS
� Tra le indicazioni riportate nelle schede tecniche di tutti i FANS il DOLORE DA CANCRO NON FIGURA MAI TRA LE INDICAZIONI
� Il paracetamolo si può ritenere sia compreso nella dizioneaffezioni dolorose di ogni genere
VARIABILI IMPORTANTI NEI F.A.N.S.
GASTROLESIVITÀNEFRO, CARDIO, EMO TOSSICITÀINTERFERENZE CON IL SISTEMA COAGULATIVODIATESI ALLERGICA EMIVITA ANTALGICA
GRANDI DIFFERENZE NELLA SENSIBILITÀ INDIVIDUALEDELLA EFFICACIA VS TOLLERABILITÀ
VIE DI SOMMINISTRAZIONEORALE, RETTALE, INTRA MUSCOLARE, ENDO VENOSA
DURATA DELLA TERAPIA
COSTO
VARIABILI IMPORTANTI NEI F.A.N.S.
GASTROLESIVITÀNEFRO, CARDIO, EMO TOSSICITÀINTERFERENZE CON IL SISTEMA COAGULATIVODIATESI ALLERGICA EMIVITA ANTALGICA
GRANDI DIFFERENZE NELLA SENSIBIL ITÀ INDIVIDUALEDELLA EFFICACIA VS TOLLERABILITÀ
VIE DI SOMMINISTRAZIONEORALE, RETTALE, INTRA MUSCOLARE, ENDO VENOSA
DURATA DELLA TERAPIA
COSTO
Pro• Ampio effetto analgesico (dolore somatico e visceral e)• Effetto risparmio oppioidi• Ottimizzazione bilanciamento analgesia/effetti coll aterali • Beneficio anche su dolore moderato/severo, con inte rferenza
su attività, umore e sonno
Contro• Effetto tetto • Complicanze sul lungo periodo di somministrazione• Ulteriori effetti collaterali in paziente politrattato• Fattori di rischio (età, patologie renali o gastrointes tinali,
polifarmacologia, ipovolemia)• Opportunità di utilizzo di agenti profilattici, soprat tutto in
pazienti trattati con cortisonici
Pro• Ampio effetto analgesico (dolore somatico e visceral e)• Effetto risparmio oppioidi• Ottimizzazione bilanciamento analgesia/effetti coll aterali • Beneficio anche su dolore moderato/severo, con inte rferenza
su attività, umore e sonno
Contro• Effetto tetto • Complicanze sul lungo periodo di somministrazione• Ulteriori effetti collaterali in paziente politrattato• Fattori di rischio (età, patologie renali o gastrointes tinali,
polifarmacologia, ipovolemia)• Opportunità di utilizzo di agenti profilattici, soprat tutto in
pazienti trattati con cortisonici
Prosecuzione del trattamento con FANS in corso di terapia con oppioidi per dolore moderato-severoProsecuzione del trattamento con FANS in corso di terapia con oppioidi per dolore moderato-severo
PARACETAMOLO
� Agisce inibendo la COX 3 presente in grande
quantità a livello del SNC
� Forse stimola la via serotoninergica inibitrice
E’ QUINDI UN ANALGESICO CENTRALE
NON OPPIACEO
PARACETAMOLO
� Quando somministrato in associazione con i
FANS, ne potenzia l’effetto analgesico e ne
consente un utilizzo a dosi più basse
� Tossicità EPATICA
� Dosaggio massimo fino a 6 grammi per 6 –7 giorni
� Dosaggio massimo 4 grammi per lunghi periodi
� Scheda tecnica italiana: dose massima 3 grammi
In letteratura vi è evidenza scientifica (GRADO A)
Il Paracetamolo dovrebbe essere considerato l’analgesico non oppioide
di primo impiego adosaggio di 3 grammi/die
In letteratura vi è evidenza scientifica (GRADO A)
Il Paracetamolo dovrebbe essere considerato l’analgesico non oppioide
di primo impiego adosaggio di 3 grammi/die
Trattamento con paracetamolo Trattamento con paracetamolo
OPPIOIDI
OPPIOIDI
OPPIACEI
Farmaci naturali, semisintetici o sintetici, che esplicano i loro effetti legandosi a recettori specifici, diffusamente presenti nel cervello e nel midollo spinale, che vengono antagonizzatidal naloxone.
Esistono 4 tipi di recettori per gli oppioidi:*MU (MOR) prevalentemente sovraspinali* KAPPA(KOR) prevalentemente sovraspinali*DELTA(DOR) prevalentemente spinali*NOR recettori per il peptide nocicettina
SIGMA a sede non completamente localizzata
Si usano per tutti i dolori MEDIO - SEVERO
OPPIOIDI ENDOGENI
Appartengono a 3 classi:
1) ENCEFALINE: elevata affinità per DOR e scarsa per i MOR
2) DINORFINE: elevata affinità per i KOR. Responsabili dell’iperalgesia per attivazione dei recettori NMDA
3) ENDORFINE: alta affinità per DOR e KOR. Intervengono nella risposta allo stress e nell’analgesia
*** NOCICETTINA seppur strettamente analoga agli altri oppioidi presenta delle funzioni biologiche del tutto differenti e non definite chiaramente
OPPIACEI
� * Gli oppiacei agiscono con meccanismo centrale e periferico
� § I recettori per gli oppiacei non sono evidenti nei nervi periferici,� in condizioni normali, ma sono presenti da alcuni minuti ad alcune
ore dopo infiammazione, lesione di un nervo
� @ Tali recettori vengono prodotti, in risposta alla flogosi, dai gangli e trasportati lungo l’assone alla periferia
� Hassan A.H.S.; Neuroscience, vol 55, (1993), pp 185 -195
MECCANISMO D’AZIONE OPPIACEI
Nel SNC agiscono sia a livello pre che postsinaptico,
legandosi a recettori specifici di solito occupati dagli
oppioidi endogeni, determinando inibizione del
rilascio di trasmettitori e l’attivazione dei neuroni
lungo le vie del dolore.
OPPIACEI� AGONISTA: si lega al recettore con attivazione massimale del
recettore (Morfina)
� ANTAGONISTA: si legano al recettore antagonizzandone gli effetti o scalzando un agonista che lo sta occupando. Sono i farmaci per il trattamento del sovradosaggio (Naloxone)
� AGONISTA PARZIALE: attivazione submassimale del recettore presentando effetto tetto (Codeina)
� AGONISTA ANTAGONISTA: agiscono su più recettori, come agonisti su un tipo, ed antagonista su un altro (Pentazocina)
La morfina costituisce ancora oggi, senza dubbio, La morfina costituisce ancora oggi, senza dubbio, il farmaco di scelta.il farmaco di scelta.
Gli oppiacei di piGli oppiacei di piùù ampio usoampio uso sono quelli sono quelli debolideboli,,per la facilitper la facilitàà di prescrizione.di prescrizione.
Gli oppioidi Gli oppioidi pipiùù efficaciefficaci sono, però, quelli sono, però, quelli fortiforti..
Nel 1986 lNel 1986 l’’OMS ha deciso di considerare il consumo OMS ha deciso di considerare il consumo di morfina in ogni paese come indice di morfina in ogni paese come indice di qualitdi qualitàà delle cure ed in particolare delle cure ed in particolare
come indicatore del sollievo del dolore da cancro.come indicatore del sollievo del dolore da cancro.
INTRODUZIONEINTRODUZIONE
Nel mondo, nellNel mondo, nell’’anno in corso, vi saranno anno in corso, vi saranno 16.000.000 di nuovi casi di tumore 16.000.000 di nuovi casi di tumore e 10.000.000 di morti da cancro.e 10.000.000 di morti da cancro.
In Italia avremo 300.000 nuovi casi di tumore e In Italia avremo 300.000 nuovi casi di tumore e 150.000 morti150.000 morti..
La prevalenza italiana di pazienti con tumore,La prevalenza italiana di pazienti con tumore,nellnell’’anno in corso, anno in corso, èè di 600.000 casi, in relazionedi 600.000 casi, in relazioneallall’’allungamento della sopravvivenza determinatoallungamento della sopravvivenza determinato
dalle terapie.dalle terapie.
INTRODUZIONEINTRODUZIONE
I tumori che permettono le piI tumori che permettono le piùù lunghe sopravvivenzelunghe sopravvivenzesono quelli della mammella,sono quelli della mammella,
vescica, colonvescica, colon--retto e prostata.retto e prostata.
In base a questi criteri pensiamo che In base a questi criteri pensiamo che 300.000300.000--500.000 italiani abbiano500.000 italiani abbiano
necessitnecessitàà di terapia del dolore da cancro.di terapia del dolore da cancro.
Il consumo di oppioidi nel nostro paese Il consumo di oppioidi nel nostro paese èèfra i pifra i piùù bassi dei paesi occidentalibassi dei paesi occidentali..
INTRODUZIONEINTRODUZIONE
CONSUMO DI OPPIACEI IN EUROPA% sulla spesa farmaceutica totale
2,17 2,05 1,891,63
0,74 0,730,51
1,52
0,69
0,280,30
0,5
1
1,5
2
2,5
Irlanda
Inghilterra
Germ
ania
Austria
Francia
Finlandia
Spagna
Belgio
Grecia
ITALIA
Portogallo
Irlanda Inghilterra Germania Austria Francia Finlandia
Spagna Belgio Grecia ITALIA Portogallo
Fonte:Elaborazione OsMed su dati IMS
Bandieri e. et al. Morfina orale ed altri oppioidi nel dolore oncologico Terapie consolidate negli adulti e novità.: Pacchetto informativo sui farmaci 2006;2:1 – 16
SCALA OMS PER IL DOLORE CRONICOSCALA OMS PER IL DOLORE CRONICO
Oppioidi per dolore lieve-moderato±±±± Non oppioidi±±±± Adiuvanti?
Oppioidi per dolore lieve-moderato±±±± Non oppioidi±±±± Adiuvanti?
22? ? ?
1
3
PUNTI CHIAVE
�Il passaggio dal I° al II° gradino non dà necessariamente una migliore analgesia
�L’uso degli oppiacei forti come primo trattamento nel dolore in pazienti con cancro in fase avanzata
Mercadante S.; Low morphine doses in opioid naive cancerpatients with pain.Jour.of Pain and Sympt.ManagVol 31.N° 3 March 2006. pp242 – 247.
�La paura degli oppiacei forti può stimolare ad incrementare le dosi di farmaci del II gradino, ottenendo, come risultato, una maggioreincidenza di effetti avversi rispetto agli oppiacei forti a basse dosi.
Dibattito scientifico sul 2 e 3° gradinoDibattito scientifico sul 2 e 3Dibattito scientifico sul 2 e 3°° gradinogradino
Ragioni contro il 2° gradino
• Non differenze di efficacia analgesica quando oppioidi deboli sono aggiunti ai FANS
• Moderata evidenza di possibilità di passaggio diretto dal I al III con safety
• Oppioidi deboli ad alte dosi safe ed efficaci come oppioidi forti a basse dosi
• Causa di ritardo nell’utilizzo del III (“indugio” nel II)
Ragioni contro il 2° gradino
• Non differenze di efficacia analgesica quando oppioidi deboli sono aggiunti ai FANS
• Moderata evidenza di possibilità di passaggio diretto dal I al III con safety
• Oppioidi deboli ad alte dosi safe ed efficaci come oppioidi forti a basse dosi
• Causa di ritardo nell’utilizzo del III (“indugio” nel II)
Ragioni a favore del 2°gradino
* Insufficiente evidenza di non utilità* Linee-guida mai modificate* Importante strumento educazionale e “politico”
* Accettabilità del paziente* “Convenienza”* Facilità di prescrizione* Se si salta il II: ritardo e ritrosia a
passare al III?
Ragioni a favore del 2°gradino
* Insufficiente evidenza di non utilit* Insufficiente evidenza di non utilitàà* Linee* Linee--guida mai modificateguida mai modificate* Importante strumento educazionale * Importante strumento educazionale e e ““politicopolitico””
* Accettabilit* Accettabilitàà del pazientedel paziente* * ““ConvenienzaConvenienza””* Facilit* Facilitàà di prescrizionedi prescrizione* Se si salta il II: ritardo e ritrosia a * Se si salta il II: ritardo e ritrosia a
passare al III?passare al III?
(Maltoni 2006)(Maltoni 2006)
Dibattito sul 2 e 3° gradinoDibattito sul 2 e 3° gradino
Al di là delle ragioni della scienza èindubitabile che negli ultimi anni, in ambito soprattutto specialistico (palliativista, algologico, oncologico), ma anche da parte dei Medici di Medicina Generale che utilizzano e prescrivono oppioidi, vi sia stata una tendenza al passaggio a molecole del 3°gradino, se non direttamente dal 1°, almeno più precocemente
Al di là delle ragioni della scienza èindubitabile che negli ultimi anni, in ambito soprattutto specialistico (palliativista, algologico, oncologico), ma anche da parte dei Medici di Medicina Generale che utilizzano e prescrivono oppioidi, vi sia stata una tendenza al passaggio a molecole del 3°gradino, se non direttamente dal 1°, almeno più precocemente
EFFETTO TETTO OPPIACEI FORTI
EFFETTICOLLATERALI
2° GRADINO OPPIOIDI PER DOLORE LIEVE-MODERATOCODEINATRAMADOLOOSSICODONE 5 mg
PRO1 ) Gli effetti collaterali gravi sono dovuti ai farmaci associati e non ad
essi2) Accettati meglio (non è morfina)3) Minori effetti collaterali
CONTRO1) Effetto tetto2) Nessun vantaggio rispetto ad oppioidi forti a basse dosi3) Codeina deve essere somministrata spesso perché mancano le
formulazione retard
CODEINAAgonista parziale cioè attiva i recettori in modo non completo
La sua azione analgesica marcata in associazione con paracetamolo o FANSAttiva in quanto nell’organismo viene trasformato in morfinaViene assorbita meglio della morfinaAzione antitussigena10 volte meno potente della morfinaEscreta per via renale ha un’emivita di 2-4 ore.Durata di efficacia 4-6 oreInizio Effetto: 20 ‘
Dosaggio ideale 60 mg x 4. Dosaggio massimo 360 mg/24 ore.
PREPARAZIONE GALENICA: Codeina 60 mg e paracetamolo 325 mg Codeina 60 mg e acido acetilsalicilico 125 mg
DOSE MASSIMA: 1 cialda ogni 4 ore
PREPARAZIONI IN COMMERCIOCO-EFFERALGAN (compresse 500 mg di paracetamolo e 30 mg di codeina).
SPASMOPLUS (supposte Codeina 40 mg Propifenazone 500 mg)LONARID (supposte Codeina 20 mg Paracetamolo 400 mg)
CODEINA� Circa il 10% viene demetilato a formare morfina dal CYP2D6
� L’effetto antalgico è legato alla sua metabolizzazione, poichéla codeina in quanto tale, ha bassissima affinità per i recettori oppioidi
� Esistono metabolizzatori ultrarapidi in percentuali diverse a seconda delle polpolazioni
� Il 5 –10% della popolazione manca del CYP2D6 per cui non metabolizzano la codeina
TRAMADOLOFarmaco sintetico con proprietà oppiodi e non.
Debole affinità per i recettori muInibisce la ricaptazione di NA e 5HT, questo spiega perché può
essere efficace in dolori resistenti agli oppiacei.Efficace nel dolore neuropatico
� Metabolizzazione epatica da parte del CYP2D6 con formazione di metabolita (85% dose di tramadolo) attivo, con una potenza da 200 – 400 volte superiore precursore � L’inattività genetica del citocromo ne diminuisce l’efficacia (mancata formazione metabolita attivo)
� Escrezione renale 90% � Ridurre le dosi in insufficienza epatica e renale
Dosaggio medio: 200 mg Dosaggio massimo : 400 mg dieOltre 75 anni dosaggio massimo : 300 mg
TRAMADOLO/MORFINA= Per via parenterale 10: 1 Per OS 5:1
Tramadolo: dipendenza, astinenza, abuso
• Il Tramadolo e’ il TERZO principio attivo piu’frequentemente coinvolto in sindromi di astinenza
• La letteratura riporta casi di pazienti, con o senza storia di ABUSO, trattati con tramadolo per il dolore cronico benigno (dosi fino a 400 mg/die), che presentano dipendenza e sintomi da astinenza dopo improvvisa interruzione del farmaco
• www.farmacovigilanza.org
• Withdrawal syndrome and dependence: tramadol too. Prescrire Int 2003
• Medicines Control Agency. July 2002 Website
• European J of Pain 2000
• Il tramadolo deve essere assunto regolarmente e sospeso gradualmente soprattutto dopo lunghi periodi di trattamento
• I medici devono considerare la possibilita’ di dipendenza fisica quando prescrivono il tramadolo per il dolore
• Nei paziente con cancro “Qualsiasi forma di dipendenza” al tramadolo deve essere meglio indagata
• Alcuni pazienti continuano ad assumere tramadolo per avere una “sensazione di benessere” anche quando il loro dolore e’controllato con altri oppioidi o e’ assente dopo regressione della malattia
• La “sensazione di benessere” puo’ essere prodotta dall’inibizione del re-uptake della serotonina da parte del tramadolo
CONCLUSIONI
TRAMADOLO� La carbamazepina aumenta metabolismo tramadolo con conseguente >>
dosaggio� Da usarsi con cautela negli epilettici in quanto aumenta la soglia epilettica � Non associare a inibitori monoaminoossidasi, triciclici o a SSRI (rischio di sindrome serotoninergica) poiché ha azione serotoninergica
� Ondansentron riduce effetto del tramadolo
EFFETTI INDESIDERATI: Ipotensione ortostatica, Allucinazioni – Vertigini ConvulsioniConfusione.Nausea-VomitoIPONATREMIA
CONTRAMAL: INSTANT Release: Gocce: 1 goccia 2,5 mg; Compresse 50 mg Fiale im – sc – ev 50-100 mg
SLOW Release: Compresse retard 100-150-200 mgda somministrare ogni 12 ore
Supposte: 100 mgONCE A DAY Release: TRALODIE compresse 100 – 150 –
200 mg
OPPIOIDI PER DOLORE MODERATO FORTE
� MORFINA
� EROINA
� BUPRENORFINA
� IDROMORFONE
� FENTANYL
� METADONE
� OSSICODONE
Cio’ che fa paura al paziente:
1 .morfina = allora sto morendo
2 .metadone = allora sono un drogato
cio’ che non fa paura a nessuno:
gli anti-infiammatorila codeina
il tramadolol’ossicodone
il cerotto di fentanyl
Cio’ che fa paura al medico:
prescrivere gli oppioidiusare il ricettario per stupefacenti
(che oggi non esiste più !!!!!!!)
Ciò che fa paura alla famiglia:
Morfina = diventerà un drogato
Metadone= lo trattano come un drogato
cosa dira’ la gente?potremo comunicare con lui?gli accorciano la vita?ma questi farmaci non si danno solo ai morenti?
MORPHINE KILLS THE PAIN, NOT THE PATIENTS
• Sykes Nigel; The Lancet
• Vol.369 Issue 9570
• April 21 -2007
• pp 1325-1326
MORPHINE KILLS THE PAIN, NOT THE PATIENTS
1) Morfina determina dipendenza
Rischio determinato in 0.01%
MORPHINE KILLS THE PAIN, NOT THE PATIENTS
2) Morfina accorcia la vita
US National Hospice Outcomes ProjectPazienti ricoverati in 750 HospiceNon evidenzia nessuna differenza di mortalitànei pazienti in terapia con oppiacei
MORPHINE KILLS THE PAIN, NOT THE PATIENTS
3) Morfina determina arresto respiratorio
Solo i pazienti naive hanno un significativo rischio di depressione respiratoria
Walsh TD.; Opiates and respiratory function in advancedcancer. Recent resultCancer Reserc. 1984; 89: 115-117
O.M.S.
Gli oppioidi sono il cardine dellaterapia analgesica
possono essere associati a:FANSe/o
ADIUVANTI
(antidepressivi, anticonvulsivanti, steroidi,
anestetici locali…)
PRESCRIZIONE – OPPIACEI FORTI
LEGGE 38/2010 ??
D.L. 28 del 15 marzo 2010 pubblicato su G.U n°65 del 19/03/2010
Entrata in vigore 03/04/2010
� Tutti gli oppiacei forti, orali, fiale e transdermici, possono essere prescritti su ricetta del SSN come tutti gli altri farmaci.
� Possono essere prescritti 2 farmaci per ricetta o 2 formulazioni diverse dello stesso farmaco
� La durata della terapia non deve superare i 30 giorni
� Occorre riportare la dose prescritta, la posologia ed il modo di somministrazione posologia, indirizzo e numero di telefono professionale del medico
2
D.L. 28 del 15 marzo 2010 pubblicato su G.U n°65 del 19/03/2010
Entrata in vigore 03/04/2010
� Permane prescrizione su ricettario ministeriale triplice copia per qualsiasi confezione di metadone a scopo disintossicante e per flunitrazepan
RICETTARIO IN TRIPLICE COPIA AUTOCOPIANTE
Dove si ritira ?
Presso le sedi Distrettuali dell’AUSL
PRESTAZIONE A CARICO DEL SSNIl medico rilascia all’assistito la ricetta originale e la copiaper il SSN da consegnare al farmacistaLa “copia assistito/prescrittore “ viene consegnata all’assistito che la conserva come giustificativo delpossesso di medicinaliPRESTAZIONE NON A CARICO DEL SSNIl Medico rilascia la ricetta originale e la “copia assistito/prescrittore “ (NON LA COPIA PER SSN)
Qual’ è la validità della ricetta?
La ricetta ha la validità di trenta giorni, escluso quello di emissione. Le ricette relative a prescrizioni redatte a carico del SSNsono valide su tutto il territorio nazionale .
I medici inoltre….…..
Devono conservare copia dell’autoprescrizione per due annie tenere un registro delle prestazioni effettuate in cui annotare le movimentazioni dei farmaci di cui si sonoapprovvigionati.
Il registro non è di modello ministeriale, non deve esserevidimato dalle autorità competenti e deve essere conservato per due anni a far data dall’ultimaregistrazione effettuata.
REGISTRO SCARICO
1) Bianchi Giorgio 13/07/2006 1 Fiala morfina SC Colica renale
2) Rossi Giuseppe 20/08/2007 Oramorph VIII gocce os. Dolore retrosternale
MORFINA
MORFINA
La morfina è ritenuta l’oppiaceo orale di prima scelta,
NON per una migliore analgesiarispetto ad altri oppiacei, ma per
familiatrità, disponibilità
e costoExpert Working groupof the European Association for Palliative Care
Morphine and alternative oppioides in cancer painBr. J.Cancer 2001. 84, pp587 -593
MORFINA CONFEZIONI
Gocce : 8 GTT=10 mg Confezioni da 20 ml e 100 ml
Morfina cloridrato compresse 5 mg – 10 mg
Morfina Retard :
MS Contin 10-30-60-100 mg.
TICINAN 10-30 –60-100-200 mg
Morfina cloridrato fl: 10-20 mgUSO: TOPICO
SC EV SPINALE INTRATECALE
Monodose da 10,30, 100 mg (in 5 ml)
Sciroppo 2mg/ml 5 ml= 10 mg Confezione da 100 ml e 250 ml
MORFINA
Produzione endogena di morfina, nell’uomo.
Agisce come agonista recettori MU Agisce come agonista recettori MU Agisce come agonista recettori MU Agisce come agonista recettori MU
STIMOLAZIONE RECETTORE INIBITORIO
ROMU
GPROT
Blocco Adenilciclasi
Ridotto cAMP
Ridotto ATP
Ridotto substrato energetico
CALCIO Intracellulare
K intracellulare
IPERPOLARIZZAZIONE CELLULARE
NEURONE INIBITO ANALGESIA
ATTIVAZIONEPKC
OPPIA
CEO
ASSORBIMENTO
35 – 75%
Morfina pronta: Il cibo ne ritarda l’assorbimentoMorfina R: Il cibo NON ritarda l’assorbimento
Le compresse devono essere deglutite intere
METABOLISMO
Le epatopatie croniche, possono modificare i rapporti tra morfina e suoi metaboliti e risultarne degli effettiterapeutici imprevedibili
Con metaboliti attiviM3G: effetti collaterali – azione algica
M6G: azione antalgica 4 volte superiore alla morfina
METABOLITI DELLA MORFINAM6G� Ha azione analgesica 10 – 60 volte superiore a quella della morfina. (Donnelly); da 2 a 678 volte ( Lotsch); simile alla morfina (Villesen H.; Acute Pain 2006 – 8, pp 63-71)
� Rappresenta il 10 –15% della morfina somministrata� Dopo Somministrazione EV di di morfina, compare in circolo dopo 6 minuti, e le sue concentrazioni molari sono simili a quelli della morfina � Dopo Somministrazione OS di morfina, compare in circolo dopo 30 minuti ed i suoi livelli plasmatici massimi sono 4 volte superiori a quelli della morfina
� Si accumula nell’insufficienza renale e può dare tossicità� Ha affinità recettoriale simile alla morfina� M6G ha affinità maggiore per i recettori MU 2 meno per i MU 1 (la morfina si comporta in modo opposto)
� Passa la BEE lentamente e con difficoltà dopo somministrazione per os� Ha azione antalgica periferica, nelle forme infiammatorie, per azione sui recettori periferici� Il rapporto plasmatico M6G : M è correlato all’effetto antalgico, questo viene interpretato
come il fatto che M6G contribuisce all’azione antalgica indotta da morfina.� La singola somministrazione di morfina per os, determina rapporto OS:EV= 4.5:1, mentre persomministrazione continua diventa 2 – 3: 1. questo poichè col tempo aumenta la concentrazione di M6G nel SNC
� Responsabile della depressione respiratoria ?
Lotsch J.; Opioid metabolites: Journ. of Pain and Sympt. Manag. Vol 29 N°5S, May 2005; pp 10-24
METABOLITI DELLA MORFINAM3G� Inattiva ed antagonizza gli effetti della morfina e M6G� E’ responsabile della neurotossicità� Tali effetti non sono legati ad un’azione sui recettori per gli oppiacei poiché M3G ha unaaffinità marginale con i recettori mu.*
� Tali effetti sono legati all’aumento di AA eccitatori (Glutamato) ed alla inibizionedi AA inibitori( GABA e Glicina)*
� Passa la BEE�Si forma in maggior quantità in seguito a somministrazione orale di morfina� Rappresenta il 55- 65% della morfina somministrata� Dopo Somministrazione EV: Compare in circolo dopo 6 minuti ed e le sue concentrazionimolari sono 6 volte superiori a quelli della morfina ( Lotsch)
* Starke C.; Is M3G of terapeutic rilevance ? Pain,116 (2005) pp:177-180
NORMORFINA� Non metabolizzata rappresenta il 8 –10 %
ELIMINAZIONE
RIDURRE DOSI INSUFFICIENZA
RENALE
La dialisi rimuove la morfina ed i suoi metaboliti
MORFINAL’effetto della morfina pronta compare dopo 30’ , se assunta a stomaco vuoto, mentre è più tardivo se assunto a stomaco pieno.
L’azione delle forme retard non è influenzata dal cibo.
DOSI INIZIALI
Il paziente sta utilizzando farmaci del I gradino 10-30 mg al giorno
Il paziente sta utilizzando oppioidi del II gradino 30-60 mg al giorno
Insufficienza renale con creatininemia > 200 nml/l Metà dose
Insufficienza epatica Non modificare il dosaggio
Steady State 16 – 20 ORE
Paziente con dolore da cancro non responsivoai farmaci previsti al I°gradino OMS
Morfina rapida per os5 mg x 6 (ogni 4 ore)
consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna
+
5 mg a.b.(N volte)
Rivalutazione dopo 24 h
Dolore controllato
Mantenimento
Dolore noncontrollato
Adeguamento dosaggio:Dose totale assunta / 6 somministrazioni
(6 x 5 mg + N x 5 mg) / 6consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna
Morfina rapida per os 30 mg/die
ORAMORPH gocce (8 gtt = 10 mg)4 gocce ore 8 – 12 – 16 - 20
8 gocce ore 24 (30 mg MORFINA)
+
4 gocce al bisogno(quante volte è necessario, a distanza minima di 1 o ra)
Rivalutazione dopo 24 h
Dolore controllatocon 30 mg
Mantenimentocon MS Contin10 mg ore 8 e 20 mg ore 20
Oramorph:4 gocce a.b
Adeguamento dosaggio:30 mg + 4 somministraz. a.b. (20 mg) = 50 mg
7 gocce x 6 volte giorno
Dolore non controllatocon 30 mg
Mantenimento con MS Contin20 mg ore 8 e 30 mg ore 20
Oramorph : 7 gocce a.b
Paziente con dolore da cancro non più responsivoagli ippiacei deboli a dosaggio pieno (2°gradino OMS )
Tramadolo 400 mg o Codeina 240/die
per os
Morfina rapida per os10 mg x 6 (ogni 4 ore)
consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna
+
10 mg a.b.(N volte)
Rivalutazione dopo 24 h
Dolore controllato
Mantenimento
Dolore noncontrollato
Adeguamento dosaggio:Dose totale assunta / 6 somministrazioni
(6 x 10 mg + N x 10 mg) / 6consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna
Morfina rapida per os 60 mg/die
Paziente con dolore da cancro non più responsivoagli oppiacei deboli a dosaggio pieno (2°gradino OM S)
Paziente con dolore da cancro non più responsivoagli oppiacei deboli a dosaggio pieno (2°gradino OM S)
Tramadolo 300/400 mg o Codeina 240/die
per os
Morfina rapida per os5 - 10 mg x 6 (ogni 4 ore)
10 - 20 mg dose serale doppia con salto dose notturna
Morfina rapida per os5 - 10 mg x 6 (ogni 4 ore)
10 - 20 mg dose serale doppia con salto dose notturna
+
10 mg a.b.(N volte)
10 mg a.b.(N volte)
Rivalutazione dopo 24 hRivalutazione dopo 24 h
Dolore controllato
Dolore controllato
MantenimentoMantenimento
Dolore noncontrollatoDolore noncontrollato
Adeguamento dosaggio:Dose totale assunta / 6 somministrazioni
(6 x 10 mg + N x 10 mg) / 6consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna
Adeguamento dosaggio:Dose totale assunta / 6 somministrazioni
(6 x 10 mg + N x 10 mg) / 6consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna
Morfina rapida per os 30 - 60 mg/die
Come si usano le due morfineCome si usano le due morfine
Ore 12 e 24Ore 12 e 24Morfina IRMorfina IR
Ore 4 e 16Ore 4 e 16Morfina IR Morfina IR
Ore 8 e 20Ore 8 e 20Morfina IRMorfina IR
Ore 9 e 21Ore 9 e 21Morfina SRMorfina SR
La MORFINA IR va data
ogni 4 ore = 6 volte al dì
(è possibile dare doppia dose alle 24
saltando la dose delle ore 4
come da frecce rosse
La MORFINA IR va data
ogni 4 ore = 6 volte al dì
(è possibile dare doppia dose alle 24
saltando la dose delle ore 4
come da frecce rosse
La MORFINA SRva data
ogni 12 ore = 2 volte al dì
come da frecce gialle
La MORFINA SRva data
ogni 12 ore = 2 volte al dì
come da frecce gialle
MORFINA
� Non ci sono indicazioni per somministrare morfina IM nel dolore da cancro, poiché la via sc è più semplice, meno dolorosa, e con assorbimento più regolare
MORFINA SOTTOCUTANEA� Evita l’ampia variabilità interindividuale
� Evita il metabolismo epatico di primo passaggio
� Evita picchi dei 2 principali metaboliti per la gradualità del raggiungimento dello stady state
� Aumenta la biodisponibilità del farmaco ad oltre il 90%
� Minore tossicità acuta
� Alternativa per i pazienti intolleranti
� Rapporto conversione OS/SC= 3/1*
� Nel passaggio dalla via orale alla sottocutanea si consiglia diiniziare con un bolo SC di 1/10 della dose giornaliera programmata
*Ashby M. Plasma morphine and glucuronide concentrations in hospice impatients JPSM 1997;14:157
MORFINA
OS EV sc SPINALE
Inizio 30-60’ < 3’ 5-20’ 15-60’
Picco . 30-60’ 10-20’ 90’
Durata 4 ore 3-6 ore 3-4 ore 8-24 ore
DOSE EMERGENZA IN CASO DOLORE ACUTOIn un paziente in terapia con morfina : 1/6 della dose giornaliera cioè la dose di 4 ore, ripetibile ogni ora.Es: Paziente 240 mg morfina al dì
Dose di emergenza: 40 mg
DOPO QUANTO TEMPO RISOMMINISTRO MORFINA ?
30 – 40 minuti
40 - 60 minuti
SOMMINISTRAZIONE SC
SOMMINISTRAZIONE OS
Sistema vascolareSistema vascolare
Barriera-ematoencefalicaBarriera-ematoencefalica
Sistema nervoso centrale
Sistema nervoso centrale
M M 16:116:1
SOMMINISTRAZIONE EV 15 - 30 minuti
Coda B. “Opiods” Clinical Anesthesia 1996 pp 329-358 Lippincott-Raven, Philadelphia Hill H.F. Pain 1990 Vol 43, pp 57-67
La morfina non ha effetto tetto, per cui la limitazione della dose è
data dalla comparsa di effetti collaterali o dalla assoluta inefficaci
MORFINA RAPPORTI DI CONVERSIONE
OS/IV:3/1 (Se la dose è 360 mg die per os, si passa a 120 mg die EV)
OS/SC: 2 -2.5 /1 (Se la dose è 360 mg die per os, si passa a 240 - 180 mg die sc)
OS/RETTALE:1/1
OS/SPINALE:10/1
OS/INTRATECALE:100/1
MORFINA TOPICA� PER LESIONI CUTANEE E MUCOSE� 1 fiala morfina 20 mg sciolta in 10 mg di gel anestetico, miscelati ed
applicati sulla lesione. La dose può essere aumentata, sempre mantenendo queste proporzioni a seconda dell’estensione della lesione. Fallon comunicazione giornata dolore Ist.Tumori 11/04
• 1 fiala morfina 10 mg in 8 g Intrasite gel applicata 1 volta al giorno Zeppelletta GB.; J of Pain and Sympt.Manag. 2003, Vol 25; Issue: 6, pp 555-558
� Morfina dispersa in crema sulfadiazina argentoLong T. et al. Morphine infused silver sulfadiazine cream for burn analgesia:a pilot study
J.Burn Care Rehabil 2001;22(2):118-123
� Nella maggior parte dei pazienti la morfina topica non viene assorbita,l’assorbimento è minimo, ma clinicamente irrilevante, per lesioni estese.
Ribeiro M.D.C.; J. of Pain and Sympt.Manage.; 2004 Vol 27, issue: 5; pp 434-
MORFINA TOPICA
� PER MUCOSITI30 mg morfina per sciacqui orali ogni 3 oreRelazione giornata dolore Ist. Tumori 11/04
� Morfina cloridrato 30 mg in 15 ml acqua sciacquiTempo scomparsa o riduzione di oltre il 50% del dolore: 28 +/- 12 minutiDurata del beneficio: 215 +/- 25 minutiSuccessive somministrazioni: 90% dopo 3 ore, 10% casi dopo 2 oreEffetti collaterali: 22% bruciore e prurito cavo orale Non è cosi efficace in presenza di HSV e/o candidosi in cui occorre
terapia specifica
Cerchietti L. Navigante A. et al; Potential utility of the peripheral analgesic properties of morphine in stomatitis related pain:A pilot studi; PAIN 105(2003) 265-273
MORFINA TOPICA
Beata Le Bon et al.; Effectiveness of topical administration of opioid in palliative care: A systematic reviewJ.P.S.M Vol 37 N°5 May 2009; 913917
� Benchè siano evidenti benefici clinici in piccoli RCTs, la loro qualità èscarsa; sono necessari ulteriori studi di migliore qualità
020406080
100120140160180200
Inizio Effetto DurataEffetto
Tem
po m
inut
i
Morfina orale
Morfinarettale
Dopo somministrazione rettale la disponibilita ematica è del 53 +\- 18%
�10 mg di morfina per via rettale sotto forma di microenema ( 1 fiala morfina) rispetto alla stessa dose per via orale determinano:
De Conno F.; J of Clinical Oncology 1995; Vol 13, pp 1004 – 1008
MORFINA RETTALE
MORFINA RETTALE
PER TENESMO RETTALE
Morfina 10 mgLidocaina 10 mg soluzione Idrossiacetilcellulosa 1%: 25 mgAcqua 5 – 8 ml
MORFINA RETTALE� L’uso MS Contin per via rettale permette una equianalgesia
rispetto alla via orale che si mantiene per 8-12 ore
� Il picco di concentrazione è del 10 – 25% inferiore rispetto quello raggiunto per os e si raggiunge 2 – 3 ore dopo rispetto al picco per os
� Somministrare 10 ml di acqua tiepida, prima della compressa per favorirne lo scioglimento
� Inserire la compressa ad una profondità di circa 8 –10 cm “ finger’s length” in tal modo il farmaco viene assorbito dalle vene inferiori che drenano nella circolazione della cava inferiore, evitando il passaggio epatico
Maloney CM Am J Hosp Care 1989; 6:34-35
MORFINA EV� La morfina è molto idrofila e poco lipofila
� Il picco plasmatico si ha dopo 3 minuti
� Il picco di analgesia si ha dopo 15 – 30 minuti
� Il passagio attraverso la BEE avviene lentamente e ritardato rispetto al picco plasmatico; per cui nonostante la si ritrovi già dopo 5 minuti nel CSF, l’effetto terapeutico lo si ha dopo oltre 10 - 15 minuti
� Per questo motivo, tra una somministrazione e l’altra di morfina per via EV, occorrerebbe attendere 30 minuti
Coda B. “Opiods” Clinical Anesthesia 1996 pp 329-358 Lippincott-Raven, Philadelphia Hill H.F. Pain 1990 Vol 43, pp 57-67
MORFINA R
• Assorbimento completo con emivita di assorbimento di 50 minuti
• Picco plasmatico del 50 % rispetto alla morfina normale dopo 150 ‘
• Un secondo picco si manifesta a 4 – 6 ore
• Passaggio da morfina parenterale a R: la parenterale deve essere somministrata per altre 2 ore dopo che è stata assunta la prima dose di SR
• Passaggio morfina pronta per os a R: l’ultima dose di pronta si somministra contemporaneamente alla compressa di R.
MORFINASOSPENSIONE DELLA MORFINA
In caso di sospensione questa deve essere progressiva e graduale in circa 5-7 giorni
CONFEZIONIORAMORPH: Gocce : 8 GTT=10 mg Confezioni da 20 ml e 100 mlConfezioni x os monodose da 10,30, 100 mg (in 5 ml) Sciroppo 2mg/ml 5 ml= 10 mg Confezione da 100 ml e 250 mlMorfina cloridrato fl im-ev-sc: 10-20 mgMorfina cloridrato compresse 5 mg – 10 mgMorfina Retard : MS Contin 10-30-60-100 mg. Le compresse per avere assorbimento costante NON devono
essere spezzate Skenan 10-30-60-100 mg: Le capsule si aprono, i granuli possono essere mescolati con
alimenti, yogurt, liquidi a temperatura ambiente o freddi, oppure somministrate tramite sondino nasogastrico in questo caso funzionano come Retard. Se sciolti in liquidi caldi funzionano come morfina pronta.
TICINAN 10 –30 – 60 - 100 - 200 mg il cui costo è inferiore del 25% a MS Contin e del 34% rispetto allo Skenan
MORFINA
ANZIANI: Manifestano una sensibilità accentuata agli oppioidi rispetto ai giovani in quanto:
- Dosi equivalenti producono più elevate concentrazioni plasmatiche
- La clearance si riduce- L’emivita è prolungata- L’insufficienza renale determina accumulo della M-6-G
MORFINA INTERAZIONI- ALCOOL
- BENZODIAZEPINE: riducono effetto analgesico morfina ed aumentano i disturbi cognitivi
- RANITIDINA
- SCOPOLAMINA
- ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI: Amitriptilina e clomipramina, possono aumentare i livelli plasmatici di morfina, potenziandone l'effetto analgesico, ma provocando depressione respiratoria o ipersedazione.
- FANS: Aumentano le mioclonie
- CIPROFLOXACINA
- ANTIPSICOTICI
PROGRAMMA
1) OPPIACEI PER IL DOLORE FORTE
2) BTP
3) DOLORE NEUROPATICO
4) EFFETTI COLLATERALI OPPIACEI
5) ROTAZIONE OPPIACEI
6) FARMACI ADIUVANTI
La morfina e gli oppiacei alternativi
nel dolore oncologico:le raccomandazioni
della EAPC(European Association for Palliative Care, 2001)
G.W. Hanks, F. De G.W. Hanks, F. De G.W. Hanks, F. De G.W. Hanks, F. De ConnoConnoConnoConno, N. , N. , N. , N. ChernyChernyChernyCherny, , , , M.HannaM.HannaM.HannaM.Hanna, E. , E. , E. , E. KalsoKalsoKalsoKalso, H.J. , H.J. , H.J. , H.J. McQuayMcQuayMcQuayMcQuay, , , ,
S. S. S. S. MercadanteMercadanteMercadanteMercadante, J. , J. , J. , J. MeynadierMeynadierMeynadierMeynadier, P. , P. , P. , P. PoulainPoulainPoulainPoulain, C. , C. , C. , C. RipamontiRipamontiRipamontiRipamonti, L. , L. , L. , L. RadbruchRadbruchRadbruchRadbruch, , , ,
J. Roca i J. Roca i J. Roca i J. Roca i CasasCasasCasasCasas, J. , J. , J. , J. SaweSaweSaweSawe. R.G. . R.G. . R.G. . R.G. TwycrossTwycrossTwycrossTwycross, V. , V. , V. , V. VentafriddaVentafriddaVentafriddaVentafridda
► Il fentanyl transdermico è un’efficace alternativa alla morfina orale, ma va riservato ai pazienti con esigenze oppiacee stabili.
E’ particolarmente utile per soggetti che non riescono ad assumere la morfina per bocca, in alternativa alla morfina sottocutanea.
FENTANIL CONFEZIONI
12 - 12.5 - 25 – 50 –75 –100 mcg/h200 – 400 - 600 – 800 – 1200 – 1600 mcg
Fiale ev – sc: 2 ml/100 mcg100 – 200 – 300 – 400 – 600 - 800
ASSORBIMENTO
Può variare tra un individuo e l’altro dal 46 al 66%.
Nello stesso individuo diversi siti cutanei possono portare ad un assorbimento variabile dal 20 al 40 %.
IMPORTANTE: Ruotare la sede del cerotto per evitare reazioni locali
METABOLISMO
Sotto forma di metaboliti inattivi
75% Renale sotto forma di metaboliti non attivi
10% Renale immodificato
10% con le feci
NON ELIMINATO DALL’EMODIALISI
FENTANYL
LEGAME PROTEICO: Legato per 80 –85% in particolare alfa 1 glicoproteine
UNA ALTERAZIONE FUNZIONALITA’ RENALE O EPATICA PUO’DETERMINARE AUMENTO DELLE CONCENTRAZIONI SIERICHE
APPLICAZIONE
FENTANYL
� L’efficacia analgesica è comparabile a quella della morfina, ma compare dopo 12-18 ore dalla applicazione ,pertanto, se il paziente sta assumendo un altro oppiaceo occorre continuare per almeno altre 12-18 ore.
� Steady state si raggiunge con il II° cerotto
� Alla sospensione del cerotto, le concentrazioni plasmatiche scendono al 50 % in circa 17 ore ( dalle 13 alle 22 ore)
FENTANYL- AVVERTENZE
AUMENTATO ASSORBIMENTO
� Lesioni cutanee
� Iperpiressia
� Temperatura esterna elevata
FENTANYL - AVVERTENZE� -
� IPERSUDORAZIONE: impedisce l’adesione del cerotto
� - NON È EFFICACE NELLE PERSONE MORENTI per perdita della termoregolazione
� INDUCE MENO STIPSI RISPETTO ALLA MORFINA
MORFINA-FENTANYL
MORFINA OS/FENTANYL CEROTTO=70 - 100:1
12.5 mcg/h x 24 ore= 0.3 mg die= 30 mg morfina25 mcg/h x 24 ore = 0.6 mg die = 60 mg morfina50 mcg/h x 24 ore = 1.2 mg die = 90 mg morfina75 mcg/h x 24 ore = 1.8 mg die = 120 mg morfina100 mcg/h x 24 ore = 2.4 mg die = 180 mg morfinaRipamonti C.
Passaggio della BEE e lipofiliaPassaggio della BEE e lipofilia
Sistema vascolareSistema vascolare
Barriera-ematoencefalicaBarriera-ematoencefalica
Sistema nervoso centrale
Sistema nervoso centrale
F F F F
F F F F
F1:81:8
FENTANYLAlbert Dahan; Opiod-induced respiratory effects:new data on buprenorfinePalliative Medicine 2006; 20: s3 – s8
� Produce depressione respiratoria, dose dipendente, a dosi > 3mcg/Kg, in giovani volontari, sani, non utilizzatori di oppiacei
FENTANYL� Modificare il dosaggio in caso di insufficienza renale o epatica
� INDICAZIONIFentanyl should ONLY be used:-in pazienti che hanno dimostrato tolleranza ad oppioidi (intesa come
pazienti che hanno assunto, senza beneficio o con effetti collaterali, per una settimana o più almeno 60 mg al giorno di morfina per os o 30 mg di ossicodone per os o 8 mg di ossimorfone)
� CONTROINDICAZIONI- Uso di inibitori delle MAO- Pazienti non tolleranti agli oppioidi- Nella terapia del dolore acuto- Nel dolore post operatorio - Nel dolore medio - Nel dolore intermittente - Pazienti con BPCO- Pazienti con ipertensione endocranica- Deve essere utilizzato con prudenza in pazienti con tumore cerebrale
SCHEDA TECNICA JANSSEN
L’uso di Durogesic in pazienti naive agli oppiacei è stato associato conrari casi di depressione respiratoria significativa e/o morte quando viene utilizzato nella terapia INIZIALE con oppiacei. Esiste il rischio potenziale di ipoventilazione grave o che potrebbe mettere in pericolo la vita del paziente ANCHE SE VIENE UTILIZZATO IL DOSAGGIO PIU’ BASSO di Durogesiccome terapia iniziale in pazienti naive agli oppiacei
SI RACCOMANDA l’uso di Durogesic in pazienti che hanno dimostrato tolleranza agli oppicei
Associazioni “critiche”(aspettarsi problemi)Associazioni “critiche”(aspettarsi problemi)
� Azolici (nizoral,diflucan,sporanox)� Azolici (nizoral,diflucan,sporanox)
Grave intossicazione,come da sovradosaggio
Grave intossicazione,come da sovradosaggio
� Fluorchinolonici (ciproxin, noroxin,levoxacin)
� Fluorchinolonici (ciproxin, noroxin,levoxacin)
� Popmpelmo� Macrolidi� Diltiazem� Verapamil� Fluoxetina� Amiodarone
� Popmpelmo� Macrolidi� Diltiazem� Verapamil� Fluoxetina� Amiodarone
METABOLIZZATO CITOCROMO CYP 344
La morfina e gli oppiacei alternativi
nel dolore oncologico:le raccomandazioni
della EAPC(European Association for Palliative Care, 2001)
G.W. Hanks, F. De G.W. Hanks, F. De G.W. Hanks, F. De G.W. Hanks, F. De ConnoConnoConnoConno, N. , N. , N. , N. ChernyChernyChernyCherny, , , , M.HannaM.HannaM.HannaM.Hanna, E. , E. , E. , E. KalsoKalsoKalsoKalso, H.J. , H.J. , H.J. , H.J. McQuayMcQuayMcQuayMcQuay, , , ,
S. S. S. S. MercadanteMercadanteMercadanteMercadante, J. , J. , J. , J. MeynadierMeynadierMeynadierMeynadier, P. , P. , P. , P. PoulainPoulainPoulainPoulain, C. , C. , C. , C. RipamontiRipamontiRipamontiRipamonti, L. , L. , L. , L. RadbruchRadbruchRadbruchRadbruch, , , ,
J. Roca i J. Roca i J. Roca i J. Roca i CasasCasasCasasCasas, J. , J. , J. , J. SaweSaweSaweSawe. R.G. . R.G. . R.G. . R.G. TwycrossTwycrossTwycrossTwycross, V. , V. , V. , V. VentafriddaVentafriddaVentafriddaVentafridda
► Il citrato di fentanyl transmucosoorale
(OTFC) è un trattamento efficace per le
riacutizzazioni dolorose in pazienti
stabilizzaticon morfina orale o con un
oppiaceo alternativo del 3° step.
FENTANYL TRANSMUCOSORapido assorbimento, con livelli terapeutici in pochissimo tempo, durata d’azione molto breve, per cui è il farmaco d’elezione nel dolore INCIDENTE.
Effetto compare dopo 5 minuti e mezzo e dura per 2 ore.E’ un lecca lecca che si applica alla guancia interna e si friziona per aumentarne l’assorbimento. Si scioglie in 15 minuti. Se il cavo orale è secco meglio idratarlo prima. EFFETTI COLLATERALI: Nausea
StomatiteVomito < 15%
Il 25 % della dose viene assorbito subito dalla mucosa linguale,il 75% viene assorbito più lentamente ed è quella che ne prolunga l’effetto.Di questo 75% il 30% è attivo per cui abbiamo assorbimento globale del 50% delladose somministrata. Biodisponibilità dopo il primo passaggio epatico è del 33% (della dose assorbita lentamente)
FENTANIL TRANSMUCOSALE E DEI
� Non esiste relazione lineare tra dose ottimale di fentanyl e la dose basale di oppiacei o con la dose di oppiacei usati in precedenza
� Un elemento clinicamente significativo è l’età: infatti la dose di Fentanylnecessaria per trattare il DEI decresce con l’aumentare dell’età
� La dose di fentanyl per trattare il DEI deve essere individualizzata su ogni singolo paziente attraverso una titolazione della dose efficace
Linea guida AIOM 2009
La tecnologia OraVescent®® di erogazione del farmaco aumenta l’assorbimento del fentanil attraverso la mucosa orale1-3
– Primo Step: un pH più basso, può ottimizzare la dissoluzione
– Secondo Step:un pH più alto può ottimizzare la permeabilità di membrana
Con EFFENTORA, il fentanil ha una biodisponibilità assoluta del 65%3
1. Pather et al (2001). Drug Deliv Tech, 1: 54-57.2. Durfee et al (2006). Am J Drug Deliv, 4: 1-5.
SmPC
TECNOLOGIA ORAVESCENT® ED EFFENTORA
Maggiore e più rapida esposizione al fentanil
DATI IMPORTANTI DELLO STUDIO 1028
EFFENTORA ACTIQ
Maggiore biodisponibilità 65% > 47%
Maggiore assorbimentomucosale
48%> 22%
Tmax più rapido 47min > 91min
Differenza
���� 1/3
×××× 2
÷÷÷÷2
M Darwish J Clin Pharmacol 2007; 47: 343-50
M Darwish J Clin Pharmacol 2007; 47: 343-50
FARMACOCINETICA - RIASSUNTO
� La biodisponibilità assoluta è del 65%
� Il 48% del farmaco è assorbito rapidamente attraverso la mucosa orale
�La biodisponibilità relativa rispetto ad ACTIQ è di circa 3:2. SmPC “tutti I soggettivanno titolati”
�EFFENTORA mostra unafarmacocinetica lineare
� Per la titolazione si possono usare più unità di dosaggio
� Con EFFENTORA, la mucosite orale di basso grado non sembra influenzarel’assorbimento del fentanil
Maggiore rapidit à di efficacia analgesica
� Formulazione sublinguale che si scioglie in 15 – 20 secondi
� La compressa, nel momento in cui si scioglie, libera numerose subunitàdalle quali successivamente viene rilasciato il fentanyl
� Non vi è assorbimento digestivo in quanto il fentanyl liberatoaderisce alla mucosa orale
� Biodisponibilità 70%
� Miglioramento clinico entro 10 minuti dalla somministrazione, che simantiene fino a 60 minuti
FENTANYL SUBLINGUALE ABSTRAL
FENTANYL SUBLINGUALE TITOLAZIONE
FENTANYL SUBLINGUALE TITOLAZIONE
FENTANYL SUBLINGUALE TITOLAZIONE
FENTANYL SUBLINGUALE TITOLAZIONE
ABSTRAL: 100 – 200 – 300 - 400 – 600 – 800 mcg
� Ogni dose può essere costituita da 1 o 2 compresse sublinguali
� Non superare per la singola dose il dosaggio di 800
� Dosi massime al giorno: 4
FENTANYL SUBLINGUALECONFEZIONI
Presenti nel 31.3 % � Nausea 12.2%� Vomito 5.3%� Scialorrea 4.5%
FENTANYL SUBLINGUALE EFFETTI COLLATERALI
Gerald M.Arinoff. At al.; Pain Medicine Volume 6, Number 4; 2005; pp 305- 314
EFFETTI COLLATERALI OTFC
� Nausea� Sonnolenza� Vertigine
Superiore al 10 % pazienti
� Astenia � Stipsi� Confusione
3 - 10 % pazienti
La morfina e gli oppiacei alternativi nel dolore oncologico:
le raccomandazioni della EAPC
(European Association for Palliative Care, 2001)
G.W. Hanks, F. De Conno, N. Cherny, M.Hanna, E. Kalso, H.J. McQuay,
S. Mercadante, J. Meynadier, P. Poulain, C. Ripamonti, L. Radbruch,
J. Roca i Casas, J. Sawe. R.G. Twycross, V. Ventafridda
► Il metadoneè un’alternativa efficace, ma può essere più complicato da usare rispetto ad altri oppiacei a causa di marcate differenze interindividuali in termini di emivita plasmatica, di potenza analgesica relativa e di durata d’azione. Se ne sconsiglia l’uso da parte di medici non esperti.
METADONE
PRO• Possibilità di controllare dolore che non risponde a morfina• Assenza metaboliti attivi causa di effetti collaterali e tossicità• Eliminazione prevalentemente fecale per cui si può usare nellainsufficienza renale
CONTROo Emivita plasmatica lunga ed imprevedibileo Effetto analgesico di durata molto minore dell’emivitao Farmacocinetica con variazioni interindividualio Equinanalgesia morfinica non ben definita
METADONE FORMULAZIONI
Fialoidi: 5-10-20-40-80 mg
Eptadone fiale im-ev 10 mg
Sc : ???
Sciroppo 0.1%
100 – 500 – 1000 ml
METADONE
� E’ una mistura racemica e l’effetto è legato all’isomero levogiro
�Agonista puro recettori K e MU
� Antagonista del sistema NMDA
� Inibisce re up-take catecolamine
METADONE
� Per os subisce un variabile effetto di primo passaggioepatico, per cui la biodisponibilità è del 80% con rangetra 41- 99 % (Ripamonti C.;Pain 1977; 70, pp 109 –115)
� METABOLISMO : Epatico con metaboliti inattivi. L’insufficienza epatica può portare ad accumulo per mancata metabolizzazione
� LEGAME PROTEICO: 60 – 90 % in particolare con le Alfa 1 acido glicoproteine: Tali proteine sono spesso elevate nei neoplastici, e questo, riduce la quota libera e l’effetto analgesico.
METADONE
PER OS
� Inizia a comparire nel sangue dopo 30 minuti
� Picco ematico dopo 4 ore
� Steady state : 4 – 5 giorni dalla dose stabilizzata
Neil A. 1999
METADONE
� Si lega inoltre con proteine tissutali del polmone, fegato, milza, reni, e viene successivamente rilasciato lentamente nel plasma
� Metabolizzato più rapidamente nelle donne
�Metabolizzato dal CYP3P4; induce l’attività di questo enzimacon progressiva riduzione delle concentrazioni plasmatiche di metadone per trattamento prolungato
METADONE
� STEADY STATE: 7 – 14 giorni
� EMIVITA: 24 – 36 ore (4 – 130 ore Terpening 2007)
� ESCREZIONE: fecale 80% urinaria: 20%
METADONE
� DURATA D’AZIONE:L’azione analgesica varia tra 8-12 ore mentre l’emivita ematica è di 4 - 130 ore. Questo comporta una notevole attenzione per evitare fenomeni di accumulo con effetti collaterali(torpore, sonnolenza, sudorazione) elevati.
� DOSE INIZIALE: 5 mg ogni 8-12 ore (In alcuni casi basta 1 somministrazione ogni 24 ore)
� Si somministra ogni 8 ore (Ventafridda 1986; Bruera 1995; De Conno 1996)
C O N S I G L I
I. Iniziare con basse dosi e salire lentamente
II. Non avere fretta nel salire con i dosaggi
III. Massimizzare l’utilizzo dei farmaci adiuvanti
IV. Gli effetti collaterali compaiono solitamente al IV° - VI° giorno
V. Utilizzare, al bisogno, metadone a dosaggio di 1/6 o 10% la quantità giornaliera totale
VI. Nella rotazione il modello da seguire è legato all’intensità deldolore presente
METADONE SC
� Vari autori lo sconsigliano
� Molti medici che lavorano in Hospice la utilizzano da anni senza problemi
� * Consiglia di utilizzarlo in boli diluiti seguiti da infusione SC di fisiologica a 60 ml/h
� Mathew P.; Subcutaneous methadone in terminally ill patients: manageable local toxicityJournal of Pain and Symptom Management Vol 18 N° 1, July 1999; 49 – 52
� Makin MK,; Subcutaneous methadone in terminally ill patients. Journal of Pain and Symptom Management Vol 19 N° 4, Aprile 2000; 237 – 238
� Bruera E.; Local toxicity with subcutanous metadone. Experience of 2 center Pain 1991; 45:141-143�* Hum A.; Faisinger R.; JPSM, Vol.34 n° 6, December 07; pp 573-575
METADONE SC � Mathew P.; Subcutaneous methadone in terminally ill patients: manageable local toxicity
Journal of Pain and Symptom Management Vol 18 N° 1, July 1999; 49 – 52
Per minimizzare effetti collaterali del metadone sc: 1) Diluirlo con soluzione fisiologica a 10 mg/ml
2) Aggiungere prima o dopo l’infusione di metadone 1- 2mg desametazone /24 ore
3) Variare la sede d’iniezione ogni 4 giorni se si utilizza desametazone, ogni 2 giorni se si utilizza solo metadone
Matthew K. Makin JPSM Vol 19 n° 4 April 2000; 237-238
� Diluizione con soluzione fisiologica� Rotazione della sede ogni 24 ore � Aggiunta di ialuronidasi 1500IU
MORFINA – METADONEC. Ripamonti
14:1 + 20%14:1 + 33%14:1> 600 mg
12:1 + 20%12:1 + 33%12:1300 – 600 mg
8:1 + 20%8:1 + 33%8:190 – 300 mg
4:1 + 20%4:1 + 33%4:130 - 90 mg
DOLORE NON CONTROLLATO ED EFFETTI COLLATERALI
DOLORE NON CONTROLLATO TOLLERANZA
DOLORE CONTROLLATO MA EFFETTI COLLATERALI
MORFINA ORALE SR
EFFETTI COLLATERALI METADONE� Allungamento QT per somministrazione parenterale con possibile
comparsa di aritmie ventricolari o torsione di punta in conseguenza del blocco dei canali del potassio
Ricardo A.Cruciani: Methadone : To ECG or not to ECG ..That is still the question. JPSM Vol 36 n°5 November 2008:545-552
Associazioni “critiche”(aspettarsi problemi)Associazioni “critiche”(aspettarsi problemi)
� Azolici (nizoral diflucan,sporanox)� Azolici (nizoral diflucan,sporanox)
Grave intossicazione,come da sovradosaggio
Grave intossicazione,come da sovradosaggio
� Fluorchinolonici (ciproxin,noroxin,levoxacin)
� Fluorchinolonici (ciproxin,noroxin,levoxacin)
� Pompelmo � Pompelmo
� Macrolidi
METABOLIZZATO CITOCROMO CYP 344
� Fluoxetina
� Verapamil
Terpening CM,; Methadone as an analgesic: A review of the risks and Benefits – W.V. Medical Journal . January/February2007 Vol 103; 14 -19
La morfina e gli oppiacei alternativi
nel dolore oncologico:le raccomandazioni
della EAPC(European Association for Palliative Care, 2001)
G.W. Hanks, F. De G.W. Hanks, F. De G.W. Hanks, F. De G.W. Hanks, F. De ConnoConnoConnoConno, N. , N. , N. , N. ChernyChernyChernyCherny, , , , M.HannaM.HannaM.HannaM.Hanna, E. , E. , E. , E. KalsoKalsoKalsoKalso, H.J. , H.J. , H.J. , H.J. McQuayMcQuayMcQuayMcQuay, , , ,
S. S. S. S. MercadanteMercadanteMercadanteMercadante, J. , J. , J. , J. MeynadierMeynadierMeynadierMeynadier, P. , P. , P. , P. PoulainPoulainPoulainPoulain, C. , C. , C. , C. RipamontiRipamontiRipamontiRipamonti, L. , L. , L. , L. RadbruchRadbruchRadbruchRadbruch, , , ,
J. Roca i J. Roca i J. Roca i J. Roca i CasasCasasCasasCasas, J. , J. , J. , J. SaweSaweSaweSawe. R.G. . R.G. . R.G. . R.G. TwycrossTwycrossTwycrossTwycross, V. , V. , V. , V. VentafriddaVentafriddaVentafriddaVentafridda
► Ossicodone e idromorfonecostituiscono un’alternativa efficace alla morfina per os.
CONFEZIONI
Associazione ossicodone ad azione pronta + paracetamolo
*Ossicodone 28 compresse 5 mg + Paracetamolo 325
(considerato oppioide II gradino paragonabile a Co – efferalgan)
*Ossicodone 28 compresse 10 + Paracetamolo 325
* Prescrivibili su ricettario SSN
Ossicodone 28 compresse 20 mg + Paracetamolo 325
OSSICODONE RAPIDO DEPALGOS
CONFEZIONI
CPR 10 mg* - 20 - 40 mg - 80 mg
*Prescrivibile ricettario SSN:
OSSICODONE RITARDOOXYCONTIN
OSSICODONE� Oppioide semisintetico, agisce con meccanismo simile alla morfina,
agonista puro sui recettori MU e soprattutto K.Questo permette l’associazione sinergica con morfina o fentanyl
� Metabolizzato a livello epatico in:1) Norossicodone. Demetilazione epatica. E’ il maggior metabolita dell’ossicodone e possiede
< dell1% della potenza analgesica del composto di base
2) Ossimorfone: O-demetilazione epatica e coniugazione acido glicuronico, attraverso il citocromo CYP2D6 ( esistono soggetti con scarsa attività di questo enzima) in quantità di circa il 10%. Agisce prevalentemente recettori MU. Ha azione antalgia 10 volte superiore a quella della morfina data per OS Mercadante S.; Il dolore valutazione diagnosi e trattamento. Masson Editore
3) Ossicodone è il principio farmacologicamente attivo dopo somministrazione orale
� Eliminato a livello renale.
� Ridurre le dosi in caso di insufficienza renale grave ed epaticamoderata – grave
OSSICODONE RAPIDO DEPALGOS
Viene somministrato ogni 6 ore Non superare i 4 grammi di paracetamolo o 80 mg ossicodone
OSSICODONE RETARDOXYCONTIN
� Ha assorbimento bifasico; il 38% è assorbita in 40 minuti e produce effetto analgesico in 1 –1.5 ore, il 60% viene assorbito dopo 6 ore e mantiene ed un’efficacia terapeutica per 12 ore
� Dose: 1 compressa ogni 12 ore� Le compresse devono essere deglutite intere e non spezzate,
indipendentemente dall’ assunzione di cibo
OSSICODONE� Durata effetto analgesico: 3 – 6 ore
� Biodisponibilità dopo somministrazione per os: 60 – 87 %
� Inizio d’azione : 15 – 30 minuti
� Picco effetto : 30 – 60 minuti
� Emivita ossicodone dopo dose singola: 3.5 ore
� Rispetto alla morfina determina MENO DELIRI ( Maddocks 1996)Cairns R.; The use of ossicodone in cancer related pain: a literature review; Int.J. Pall.Nurs2001, 7; 522 - 527
MENO PRURITOMucci-Lo Russo P.; Controlled release oxicodone compared with controlled release morphinein the tratment of cancer painEur.J. Pain 1998; 2: 239- 249
MENO NAUSEA (Heiskanen)
OSSICODONE - INTERAZIONI
� Paroxetina –Fluoxetina� Ketoconazolo� Eritromicina
In quanto potenti inibitori del citocromo P450 –2D6
OSSICODONE
RAPPORTI CONVERSIONE CON MORFINA
OS: Morfina /Ossicodone= 1.5 - 2/1 (20 mg morfina = 15- 10 mg ossicodone)
BUPRENORFINA
BUPRENORFINA- CONFEZIONI
35 – 52.5 - 70 mcg/hCPR SUBLINGUALI: 0.2 – 2 – 8 mg
Fiale IM – EV: 0.3 mg
BUPRENORFINA� Agonista parziale sui recettori Mu, � Antagonista del recettore K * Likar R.; Trandermal buprenorphine in the management of persistentpain – safety aspects. Therapeutics and Clinical Risk Management 2006:2(I) 115- 125
� A dosi più alte, agonista del recettore ORL – 1
� Nell’uomo, agonista sui recettori MU per via transdermica
BUPRENORFINA�Il cerotto si può tagliare in 2 e 4 parti, erogando rispettivamente il 50 e25% di principio attivo
Controindicato in gravi epatopatie
� Metabolizzato dal fegato in norbuprenorfina ed in metaboliti glicuro-coniugati
� 2/3 del farmaco eliminati invariati nelle feci, 1/3 eliminato invariato o dealchilato attraverso il rene
� Legata alle proteine plasmatiche per il 96%
� NON è rimossa dalla dialisi
BUPRENORFINA
� Non applicare più di 2 cerotti contemporaneamente del dosaggio massimo 70 microgrammi ora
� Rimosso il cerotto l’emivita di eliminazione di 30 ore (range 25 –36)
� I cerotti vanno applicati in punti diversi. Prima di riapplicarlo nella stessa sede attendere 6 giorni
� L’esperienza clinica per applicazioni superiori ai 2 mesi è limitata
BUPRENORFINA- AVVERTENZE
AUMENTATO ASSORBIMENTO
� Lesioni cutanee
� Iperpiressia
� Temperatura esterna elevata
BUPRENORFINA - AVVERTENZE� -
� IPERSUDORAZIONE: impedisce l’adesione del cerotto
� - NON È EFFICACE NELLE PERSONE MORENTI per perdita della termoregolazione
�
BUPRENORFINAAlbert Dahan; Opioid – induced respiratori effects: new data on buprenorphine. Palliative Medicine 2006; 20: s3 –s8
� Determina depressione respiratoria pari al al 50% della funzione basale con dosi > 2 ug/Kg in giovanivolontari sani, non utilizzatoridi oppiacei
BUPRENORFINA� Durata del cerotto fino a 96 ore
� In pratica: Se applico il cerotto il: LUNEDI MATTINA
lo tolgo il: GIOVEDI SERA
� EFFICACIA PROTRATTA FINO A 96 ORE� L’effetto analgesico inizia dopo 12 ore (70 mc/h) e dopo 24 ore (35mc/h)
� Il tempo di latenza va coperto con: Tramadolo- Buprenorfina S.L
Morfina –FANS/Paracetamolo
BUPRENORFINA RAPPORTI CONVERSIONEBuprenorfina cerotto 35 = Morfina OS 60 mgBuprenorfina cerotto 52.5 = Morfina OS 90 mgBuprenorfina cerotto 70 = Morfina OS 120 mgBuprenorfina cerotto 87.5 = Morfina OS 150 mgBuprenorfina cerotto 105 = Morfina OS 180 mgBuprenorfina cerotto 122.5 = Morfina OS 210 mgBuprenorfina cerotto 2 x 70= Morfina OS 240 mg
Buprenorfina S.L 0.8 mg die = Buprenorfina cerotto 35Buprenorfina S.L 1.2 mg die = Buprenorfina cerotto 52.5 Buprenorfina S.L 1.6 mg die = Buprenorfina cerotto 70Buprenorfina S.L 2.0 mg = Buprenorfina cerotto 87.5Buprenorfina S.L 2.4 mg = Buprenorfina cerotto 105Buprenorfina S.L 2.8 mg = Buprenorfina cerotto 122.5Buprenorfina S.L 3.2 mg = Buprenorfina cerotto 2 x� TRANSTEC CEROTTI 35 mcg/h
TRIQUISIC CEROTTI 52.5 mcg/h70 mcg/h
Fonte: Scheda tecnica formenti
IDROMORFONE (JURNISTA)
� AGONISTA RECETTORI MU AGONISTA RECETTORI MU AGONISTA RECETTORI MU AGONISTA RECETTORI MU
� DEBOLE AFFINITADEBOLE AFFINITADEBOLE AFFINITADEBOLE AFFINITA’’’’ PER RECETTORI KAPPPER RECETTORI KAPPPER RECETTORI KAPPPER RECETTORI KAPP
IDROMORFONE- CONFEZIONI
Capsule a rilascio ritardato 8 –16 –32 mg
IDROMORFONE
FORMULAZIONE PUSH-PULL
IDROMORFONE
� Assorbimento 80% a livello del colon
IDROMORFONE
� Biodisponibilità media assoluta 22 – 26 %
� Le concentrazioni plasmatiche raggiungono unampio plateau che si mantiene relativamente costante entro 6 – 8 ore dalla somministrazione della dose, e restano costanti, per le 24 ore successive
IDROMORFONE
� Questo dimostra un assorbimento continuo costante del farmaco nelle 24 ore successive alla somministrazione
IDROMORFONE
� Concentrazione di picco alla 16 ora
� Steady state: dopo 2 giorni
� Legame con proteine plasmatiche basso < 30%
� Metabolizzazione epatica (idromorfone 3 glicuronide)
assenza metaboliti attivi
� Farmacocinetica lineare dose dipendente
� Eliminazione a livello renale
� Il 40% è rimosso dalla dialisi
IDROMORFONE
� 10 volte più liposolubile della morfina quindisi usano meno volumi per iniezione
�La compressa va deglutita intera con acqua
� Rapporto morfina os :idromorfone = 5:1 (60 mg morfina os = 12 mg idromorfone)
IDROMORFONEAVVERTENZE PRATICHE
� La capsula viene eliminata intera dalle feci
� Le concentrazioni plasmatiche calano dalla 20alla 24 ora (per cui può esserci problemadi fine dose)
� Ridurre dosi in caso di insufficienza epatica
� Assorbimento non influenzato dal cibo
� Determina meno prurito rispetto a morfinaChaplin et al.Anesthesiology 1992, 77; 1090-4
IDROMORFONE -CONTROINDICAZIONI
� Insufficienza epatica grave
� Insufficienza respiratoria
� Stato asmatico
� Trattamento con inibitori MAO
� Insufficienza renale grave
IDROMORFONE – (JURNISTA)
CAPSULE : 4 CAPSULE : 4 CAPSULE : 4 CAPSULE : 4 ––––8 8 8 8 ––––16 16 16 16 ––––32 MG32 MG32 MG32 MG
IDROMORFONE OS : IV = 2 : 1
NUOVA PIRAMIDE TERAPIA DOLORE
BREAKTHROUGH PAIN (BTP)
Esistono diversi modi di tradurre in italiano BTP:
Dolore intercorrente – Dolore transitorio –Dolore episodico intenso
BREAKTHROUGH PAIN (BTP)
Distinto in :
1) Breakthroug pain BTP
2) Breakthroug cancer pain BTcP
BREAKTHROUGH CANCER PAIN (BTcP)
9
BREAKTHROUGH – PAINDOLORE EPISODICO INTENSO
“Episodi dolorosi che emergono, in un dolore ben controllato dalla terapia analgesica cronica (con oppiacei)
Portenoy
“Transitoria esacerbazione del dolore che compare in una situazione di dolore persistente altrimenti stabile” Mercadante, Cancer 2002 - Expert Working Group EAPC( European Association Palliative Care)
Che cosa è il BTcP ?Che cosa è il BTcP ?
DOLORECONTROLLATODALLA TERAPIA
DI BASE
DOLORECONTROLLATODALLA TERAPIA
DI BASE
EPISODI DOLOROSI CHE SFUGGONOALLA TERAPIA AD ORARI FISSI
EPISODI DOLOROSI CHE SFUGGONOALLA TERAPIA AD ORARI FISSI
BTcP
Prevalenza
Elevata, ma differenze per i diversi “settings” e caratteristiche diagnostiche del D.E.I. da parte dei clinici:
64.8% Caraceni 1999
39-89% Zeppetella 2001
64% Portenoy et al 1990
CLASSIFICAZIONE
1) DOLORE INCIDENTE o PROVOCATO 40-60%
2) DOLORE SPONTANEO o IDIOPATICO 40-60%
Mercadante et al.; RCP, 1, 2010; 17 –23
DOLORE PROVOCATO
1) VOLONTARIO
2) NON VOLONTARIO
3) DA PROCEDURA
Mercadante et al.; RCP, 1, 2010; 17 –23
CARATTERISTICHE CLINICHE� Rapida insorgenza. (1)
� L’intensità dolore severa: 6 – 7
� Da 1 a 6 episodi al giorno
� Quasi il 75% degli episodi di DEI dura meno di 30 minuti; nel 46% casi si raggiunge la massima intensità del dolore in 5 minuti
� Spesso imprevedibile 50 –60% dei casi (2 –3)
� Nel 50% casi è possibile identificare un fattore precipitante correlatocol tumore (localizzazioni ossee o viscerali), con trattamenti antineo-plastici (neuropatie), con quadri patologici concomitanti (ulcere cutanee)
� Nella maggior parte dei casi il dolore si localizza nella stessa sede deldolore di base e viene descritto come “acuto” o “lancinante”
1) Coluzzi PH, Pain 2001, 91: 123-1302) Portenoy RK, Pain 1999, 81:129-1343) Zeppetella G. JPSM 2000, 20: 87-92
Maltoni M. VI Congresso Nazionale Oncologia Medica Bologna 21-24 settembre 2004
Maltoni M. VI Congresso Nazionale Oncologia Medica Bologna 21-24 settembre 2004
ZUCCO F. VI Congresso Nazionale Oncologia Medica Bologna 21-24 settembre 2004
È necessario impostare trattamenti chefavoriscano le
“discese ardite invece delle risalite” ……
…… DEL dolore episodico intenso
È necessario impostare trattamenti chefavoriscano le
“ discese ardite invece delle risalite ” ……
…… DEL dolore episodico intenso
Dolore Episodico Intenso (D.E.I.)Qualità di vitaDolore Episodico Intenso (D.E.I.)Qualità di vita
ZUCCO F. VI Congresso Nazionale Oncologia Medica Bologna 21-24 settembre 2004
ZUCCO F. VI Congresso Nazionale Oncologia Medica Bologna 21-24 settembre 2004
EACP: European Association Palliative Care
14. Il citrato di fentanyl transmucosoorale è un trattamento efficace per le riacutizzazioni dolorose
in pazienti stabilizzati con morfinaorale regolare o con un oppiaceo
alternativo del III step (EVIDENZA A )
EFFENTORA:EFFENTORA:
Compressa + Saliva = Acido + Saliva
����� pH ���� Forma ionica
OTTIMIZZARE LA DISSOLUZIONE
AltoAlto
BassoBasso
pHpH
1. Pather et al (2001). Drug Deliv Tech, 1: 54-57.2. Durfee et al (2006). Am J Drug Deliv. 4: 1-5.
C6H8O7 + 3HCO3- 3H2CO3 + C6H5O7
3-
acido citrico bicarbonato acido car bonico citrato
C6H8O7 + 3HCO3- 3H2CO3 + C6H5O7
3-
acido citrico bicarbonato acido car bonico citrato
Dissoluzione del fentanil ionizzatoDissoluzione del fentanil ionizzato
L’ OVT utilizza una reazione effervescente
AltoAlto
BassoBasso
pHpH
TITOLAZIONE
1°
TITOLAZIONE
3°
2°
TITOLAZIONE
4°
5°
� Durante la titolazione della dose si devono usare unicamente le compresse di EFFENTORA da 100 µg and 200 µg
� Scopo del periodo di titolazione è quello di trovare la “dose efficace”
� Per stimare l’efficacia del farmaco, attendere 30 minuti
� Dosaggio massimo = 800µg
� Tra un episodio e l’altro attendere 4 ore
� Cambiare la sededi applicazione nella bocca
TITOLAZIONE
� Mantenere la stessa dosecome dose efficace (cioèsufficiente sollievo dal dolore entro 30 minuti)
� Riaggiustamento della posologia
– Quando il paziente assume >1 dose per parecchi episodi consecutivi
– In caso di più di 4 episodi/24 ore => nuova valutazione di ATC
� Interruzione della terapiaSe non più necessario, Effentora deve essere interrotto immediatamente
MANTENIMENTO