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Convegno: Studio, ricerca, sperimentazione, a sostegno delle aziende nell’applicazione della normativa di sicurezza. – Modena 19 febbraio 2013 – www.studioconsulenze.org Partner Nazionale della Campagna EU-OSHA Dall’autocertificazione alle procedure standardizzate: la valutazione dei rischi nelle aziende fino a 10 dipendenti Bacchetta Adriano Paolo

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Convegno: Studio, ricerca, sperimentazione, a sostegno delle aziende nell’applicazione della normativa di sicurezza. – Modena 19 febbraio 2013 – www.studioconsulenze.org

Partner Nazionale della Campagna EU-OSHA

Dall’autocertificazione alle procedure standardizzate:

la valutazione dei rischi nelle aziende fino a 10 dipendenti

Bacchetta Adriano Paolo

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La campagna «Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi» si inserisce nell’attuale

campagna europea «Ambienti di lavoro sani e sicuri», che ha permesso di ottenere risultati

considerevoli nell’ambito della sicurezza e della salute sul lavoro nell’Unione europea e oltre.

Benché la responsabilità della sicurezza e della salute spetti in primis al management

aziendale, i risultati più efficaci si ottengono sempre dalla collaborazione attiva con i lavoratori

e con i loro rappresentanti.

Per questo motivo la campagna è caratterizzata da due elementi principali.

Innanzitutto, incoraggia il management aziendale a dare prova di leadership nell’ambito della

sicurezza e della salute consultandosi apertamente con i lavoratori e seguendo le migliori

strategie disponibili in materia di prevenzione dei rischi.

In secondo luogo, incoraggia i lavoratori e i loro rappresentanti a condividere idee e a

collaborare attivamente con il management aziendale al fi ne di migliorare la sicurezza e la

salute per tutti.

La campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» è sostenuta dalle presidenze del Consiglio

dell’UE, dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea nonché dalle parti sociali

europee ed è coordinata a livello nazionale dalla rete di focal point dell’Agenzia

(www.healthy-workplaces.eu/fops).

http://www.healthy-workplaces.eu/

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Valutazione dei rischi

La valutazione dei rischi è la base dell’approccio europeo per laprevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.

Vi sono valide ragioni per questo: se il processo di valutazione dei rischiviene condotto in maniera inadeguata o se tale processo, che costituisce ilpunto di partenza dell’approccio alla gestione della salute e dellasicurezza, non viene realizzato affatto, è poco probabile che sianoindividuate o messe in atto misure preventive appropriate.

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Valutazione dei rischi

La Commissione europea ha elaborato lineeguida per aiutare gli Stati membri, i datori dilavoro e i lavoratori a ottemperare agli obblighia loro derivanti in materia di valutazione deirischi ai sensi della direttiva quadro89/391/CEE.

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La valutazione dei rischi dovrebbe essere strutturata e applicata in maniera tale da

consentire ai datori di lavoro di:

• individuare i pericoli presenti sul lavoro e valutare i rischi associati a questi pericoli;

• stabilire quali misure adottare per proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti e

degli altri lavoratori, nel rispetto dei requisiti di legge;

• valutare i rischi allo scopo di una scelta informata delle attrezzature di lavoro, delle

sostanze o dei preparati chimici utilizzati nonché per allestire al meglio l'ambiente di

lavoro e garantire un'organizzazione ottimale dell'attività;

• verificare che le misure messe in atto siano adeguate;

• dare un ordine di priorità a eventuali altre misure ritenute necessarie a seguito della

valutazione;

• dimostrare a se stessi, alle autorità competenti, ai lavoratori e ai loro rappresentanti di

aver considerato tutti i fattori pertinenti all'attività e di aver raggiunto un giudizio valido e

informato dei rischi e delle misure necessarie per salvaguardare la salute e la sicurezza;

• garantire che le misure preventive e i metodi di lavoro e di produzione, ritenuti necessari

e attuati in funzione di una valutazione dei rischi, migliorino il livello di protezione dei

lavoratori.

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ART. 3 Misure generali di tutela1) Le misure generali per la protezione della salute e per lasicurezza dei lavoratori sono:a) valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza ;…

ART. 4 Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e delpreposto1. Il datore di lavoro, in relazione alla natura dell’attività

dell’azienda ovvero dell’unità produttiva, valuta tutti i rischiper la sicurezza e per la salute dei lavoratori , ivicompresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti arischi particolari, anche nella scelta delle attrezzature dilavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati,nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro.…

D.Lgs. 626/94

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ART. 4 Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e delpreposto…2. All’esito della valutazione di cui al comma 1, il datore di

lavoro elabora un documento contenente:a) una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salutedurante il lavoro, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazionestessa;b) l’individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositividi protezione individuale, conseguente alla valutazione di cui alla lettera a);c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramentonel tempo dei livelli di sicurezza.

3. Il documento è custodito presso l’azienda ovvero l’unitàproduttiva..

D.Lgs. 626/94

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ART. 4 Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e delpreposto9. Per le piccole e medie aziende , con uno o più decreti da

emanarsi entro il 31/3/1996 da parte dei Ministri del lavoro e dellaprevidenza sociale, dell’industria, del commercio e dell’artigianato e dellasanità, sentita la commissione consultiva permanente per la prevenzione degli

infortuni e per l’igiene del lavoro, in relazione alla natura dei rischie alle dimensioni dell’azienda, sono definite procedurestandardizzate per gli adempimenti documentali di cui alpresente articolo. Tali disposizioni non si applicano alle attivitàindustriali di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente dellaRepubblica 17 maggio 1988, n° 175, e successive modifiche,soggette all’obbligo di dichiarazione o notifica ai sensi degli articoli 4e 6 del decreto stesso, alle centrali termoelettriche, agli impianti elaboratori nucleari, alle aziende estrattive ed altre attività minerarie,alle aziende per la fabbricazione e il deposito separato di esplosivi,polveri e munizioni, e alle strutture di ricovero e cura sia pubblichesia private.

D.Lgs. 626/94

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ART. 4 Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e delpreposto11. Fatta eccezione per le aziende indicate nella nota (1)

dell’Allegato I, il datore di lavoro delle aziende familiari,nonché delle aziende che occupano fino a dieci addettinon è soggetto agli obblighi di cui ai commi 2 e 3 , maè tenuto comunque ad autocertificare per iscrittol’avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi el’adempimento degli obblighi ad essa collegati .L’autocertificazione deve essere inviata al rappresentante per lasicurezza. Sono in ogni caso soggette agli obblighi di cui ai commi2 e 3 le aziende familiari nonché le aziende che occupano fino adieci addetti, soggetti a particolari fattori di rischio, individuatenell’ambito di specifici settori produttivi con uno o più decreti delMinistro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con iMinistri della sanità, dell’industria, del commercio edell’artigianato, delle risorse agricole alimentari e forestali edell’interno, per quanto di rispettiva competenza.

D.Lgs. 626/94

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Peraltro da subito la questione autocertificazione è stato aggetto di ampiodibattito in ambito giurisprudenziale.

Es. nella sentenza di Cassazione Penale n. 23968 del 15 giugno 2011 si èevidenziato come quanto prevista dall’art 4 comma 11 del D.Lgs. 626/94(ripreso, in continuità normativa, dall’art. 29, comma 5, del D.Lgs. n. 81/2008)non fosse da interpretarsi come un esonero per il datore di lavoro dipredisporre e tenere un documento di valutazione , ovvero che il datore dilavoro delle aziende con meno di dieci addetti non fosse soggetto agliobblighi di cui ai commi 2 e 3 e quindi fosse esonerato dal predisporre etenere un documento di valutazione dei rischi più complesso previsto da talicommi.

Il datore di lavoro con meno di dieci dipendenti deve predisporre e tenere ildocumento di valutazione dei rischi, sebbene con contenuti meno analitico dicui al comma 1.

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Articolo 15 - Misure generali di tutela1. Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza deilavoratori nei luoghi di lavoro sono:a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza ;

Articolo 17 - Obblighi del datore di lavoro non delegabili1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività:a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguenteelaborazione del documento previsto dall’articolo 28;

D.Lgs. 81/08

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Articolo 28 - Oggetto della valutazione dei rischi1. La valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), anchenella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o deipreparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi dilavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute deilavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti arischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato , secondo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondoquanto previsto dal Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151,nonché quelli connessi alle differenze di genere , all’età , allaprovenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologiacontrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro e irischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni belliciinesplosi nei cantieri temporanei o mobili, come definiti dall’articolo89, comma 1, lettera a), del presente decreto, interessati da attività discavo.…

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Articolo 28 - Oggetto della valutazione dei rischi2. Il documento di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), redatto aconclusione della valutazion e … contenere:a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salutedurante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazionestessa. La scelta dei criteri di redazione del documento è rimessa al datoredi lavoro, che vi provvede con criteri di semplicità, brevit à ecomprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l’i doneità qualestrumento operativo di pianificazione degli interventi az iendali e diprevenzione;b) l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi diprotezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all’articolo 17, comma 1,lettera a);c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo deilivelli di sicurezza;d) l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché deiruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essereassegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;e) l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, delrappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competenteche ha partecipato alla valutazione del rischio;f) l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specificiche richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguataformazione e addestramento.

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Articolo 29 - Modalità di effettuazione della valutazione d ei rischi5. I datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratorieffettuano la valutazione dei rischi di cui al presente articolosulla base delle procedure standardizzate di cui all’articolo6, comma 8, lettera f). Fino alla scadenza del terzo mese successivoalla data di entrata in vigore del decreto interministeriale di cuiall’articolo 6, comma 8, lettera f), e, comunque, non oltre il 30 giugno2013, gli stessi datori di lavoro possono autocertificare l’effettuazionedella valutazione dei rischi. Quanto previsto nel precedente periodonon si applica alle attività di cui all’articolo 31, comma 6, lettere a), b),c), d) nonché g).…6-bis. Le procedure standardizzate di cui al comma 6, anche conriferimento alle aziende che rientrano nel campo di applicazione deltitolo IV, sono adottate nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo28.…

D.Lgs. 81/08

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Articolo 6 - Commissione consultiva permanente per lasalute e sicurezza sul lavoro…comma 8 lettera f)elaborare, entro e non oltre il 31 dicembre 2010, le procedurestandardizzate di effettuazione della valutazione dei rischi dicui all’articolo 29, comma 5, tenendo conto dei profili di rischioe degli indici infortunistici di settore . Tali procedure vengonorecepite con Decreto dei Ministeri del lavoro, della salute e dellepolitiche sociali, e dell’interno acquisito il parere della Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e Provinceautonome di Trento e di Bolzano;

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Il Datore di lavoro in collaborazione con il RSPP (sediverso dal Datore di lavoro) e il Medico competente,ove previsto (art.41 D.Lgs. 81/08 s.m.i.), effettuerà lavalutazione dei rischi aziendali e la compilazione deldocumento, previa consultazione del RLS/RLST,tenendo conto di tutte le informazioni in suopossesso ed eventualmente di quelle derivanti dasegnalazioni dei lavoratori, secondo i passi diseguito riportati:1) descrizione dell’azienda, del ciclo lavorativo e

delle mansioni2) identificazione dei pericoli presenti in azienda3) valutazione dei rischi associati ai pericoli

identificati e individuazione delle misure diprevenzione e protezione attuate

4) definizione del programma di miglioramento deilivelli di salute e sicurezza

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Per ogni passo è stato predisposto un modulo nell’ambito del qualeriportare i dati raccolti nell’ambito della valutazione

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Per ogni passo è stato predisposto un modulo nell’ambito del qualeriportare i dati raccolti nell’ambito della valutazione

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Per ogni passo è stato predisposto un modulo nell’ambito del qualeriportare i dati raccolti nell’ambito della valutazione

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Ciò premesso …

Oltre alla solita querelle sull’entrata in vigore dell’obbligo di adozione delleprocedure standardizzate…

Procedure standardizzate … Vs … art. 28

Nell’ambito dello schema di valutazione dei rischi non sono presenti sezioni relative airischi connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelliconnessi alla specifica tipologia contrattuale …

Non presentano uno schema di valutazione quantitativa del rischio (da cui la necessariaidentificazione delle priorità di intervento) …

Appaiono sbilanciate nei riguardi dei rischi connessi ad attività che si svolgono in opificiindustriali con sede fissa …

Sembrano trascurare il contesto in cui è ubicata l’azienda (es. rischi indotti dallavicinanza con uno stabilimento soggetto a dichiarazione/notifica) …

Nessun riferimento esplicito a procedure operative in condizioni di esercizio e diemergenza

ecc..

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Ciò premesso …

Procedure standardizzate .. Vs .. Procedure semplificate

Le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi così come elaborate nonsono procedure semplificate ovvero non rappresentano uno strumento utilizzabile daun datore di lavoro, privo di approfondite competenze in materia di salute e sicurezzasul lavoro.

Procedure standardizzate … Vs … art. 6 comma 8 lettera f)

Le procedure standardizzate, secondo quanto previsto dal Decreto 81/08, dovevanoessere predisposte tenendo conto dei profili di rischio e degli indici infortunistici disettore .

Capitolo 1 - La fase di lavorazione Capitolo 5 - Gli interventi

Capitolo 2 - Attrezzature, macchine, impianti Capitolo 6 - Appalto a ditta esterna

Capitolo 3 - Il fattore di rischio Capitolo 7 - Riferimenti legislativi

Capitolo 4 - Il danno atteso Capitolo 8 - Il rischio esterno

La banca dati dei "Profili di Rischio di Comparto" è strumento operativodi supporto ed indirizzo alla valutazione dei rischi aziendale e raccogliele informazioni sui rischi in ogni singola fase del ciclo produttivodirettamente osservato in un insieme di imprese che rappresentano ilcomparto sul territorio.

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Ciò premesso …

L’ideale sarebbe stato poter disporre di uno strumento articolato, specifico percomparto e calibrato in funzione dei rischi noti - per settore e per mansione - centratoprioritariamente verso la prevenzione dei rischi che, sulla base dei dati statistici rilevatia livello nazionale, rappresentano la principale causa di infortunio sia nel nostropaese sia a livello europeo.

Fonte: rapporto Osservatorio infortuni Vega Engineering 2011

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Strumenti di valutazione del rischioLa gamma degli strumenti e delle metodologie a disposizione per valutare il rischio,onde consentire ad aziende e organizzazioni di sondare i rispettivi rischi in termini disalute e di sicurezza, è molto varia. Nella scelta di un metodo entrano in gioco elementicome le condizioni del luogo di lavoro, la forza lavoro, il tipo di attività lavorative e diattrezzature, le caratteristiche proprie di ciascun luogo di lavoro nonché ogni eventualerischio specifico.Gli strumenti più utilizzati per la valutazione del rischio sono le liste di controllo ,efficaci per individuare i pericoli. Altri tipi di ausili comprendono: guide, documenti diorientamento, manuali, opuscoli, questionari e "supporti interattivi" (softwareinterattivi gratuiti, fra cui applicazioni scaricabili, solitamente specifiche per ciascunsettore). Si tratta di strumenti applicabili sia a rischi generici che settoriali.L'Agenzia ha messo a punto una banca dati degli strumenti per la valutazione delrischio che raccoglie esempi da tutta Europa. La banca dati è aggiornataperiodicamente.Sono disponibili diverse chiavi di ricerca per reperire strumenti di valutazione del rischio,fra cui l'argomento trattato, il settore o il paese.

(https://osha.europa.eu/it/practical-solutions/risk -assessment-tools/index_html/practical-solution?SearchableText=&is_search_expanded=True&ge tRemoteLanguage=it&country=IT&subcategory2=&nace2=& multilingual_thesaurus2=&submit=Cerca)

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Online interactive Risk Assessment

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Grazie dell’attenzione

Bacchetta Adriano Paolo

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