13
DERIVATI DEL LATTE

DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

DERIVATI DEL LATTE

Page 2: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte

IL LATTE

latte crudo

separazione

lattescremato

semi-scremato

interograsso

panna burro

trattamento termico

pastorizzazione

sterilizzazione

latte

cagliatura

yogurth formaggi

fermentazione

latte risanato

fermentazione

trattamento termico

pastorizzazione

sterilizzazione

fermentazione

cagliata siero

ricotta

cottura

scotta

sgrondamento

la dizione intero non significa che illatte non sia stato in parte sgrassato

Page 3: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

la caseificazione - 1

cagliata

riscaldamento a 35°C

precipitazione delle albumine

latte crudo

sineresi del siero

siero

IL LATTE

caglio

raccolta dellacagliata

rottura della cagliata

cagliata

latte pastorizzato

innesto di lattobacilli

cagliata

riscaldamento a 35°C

precipitazione delle albumine

Cdl in Scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute

La caseificazione è il processo tramite il quale è possibile ottenere dal latte i formaggi; inizia

con la precipitazione da parte del caglio delle albumine presenti in soluzione nel latte stesso

il caglio naturale è un complesso

di enzimi che consente l’inizio

della digestione del latte, la quale

consiste nella precipitazione e

quindi nella insolubilizzazione

delle albumine. Il caglio è

presente nella prima parte

dell’intestino degli animali che

allattano, uomo incluso.

Esistono anche cagli vegetali

(lattice di fico) e microbici

(Bacillus subtilis)

temperatura simile a

quella dell’animale,quindi non battericida,ottimale per

l’azioneenzimatica del

caglio

Page 4: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

IL LATTEformazione e rottura della

cagliataA sx si osserva come, a livello artigianale, si è completata la formazione della cagliata ad opera del

caglio;

la cagliata è un materiale piuttosto consistente che va “rotto” in pezzi più o meno grandi in

funzione del tipo di formaggio per permettere l’ allontanamento (sineresi) del siero il

quale, contenendo lattosio, può determinare fermentazioni anomale sostenute da coliformi.

Il casaro (foto a dx) sta adoperando, come da tradizione, uno spino (ramo) di pero.

A livello industriale si adoperano allo stesso fine fruste o griglie taglienti in acciaio inox

Page 5: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

IL LATTEmessa in fascella e sineresi

A sx si osserva come, il casaro prema sulla cagliata per facilitare l’allontanamento del siero

ancora presente; a dx vi sono fascelle piene di cagliata, forate sia sul fondo che lateralmente

(una volta le fascelle erano costruite in vimini o canne, ora sono in rete di politene); esse

vengono lasciate a gocciolare per qualche tempo, eventualmente anche sotto pressione,

affinché venga allontanata sineresi (sgrondamento o gocciolamento) la maggior parte del

siero.

Questa è una pratica indispensabile, attuata con sistemi diversi, poiché il siero contiene ancora

molti coliformi che rapidamente potrebbero fermentare il lattosio presente, anticipando la

fermentazione lattica da parte dei lattobacilli, e causare rigonfiamenti in seguito alla

produzione di gas

Page 6: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

la caseificazione - 2

premitura

stagionaturamolto lunga

estrusione/mozzatura

formaggi freschi

formaggi

stagionati

filatura

IL LATTE

maturazionebreve

(16-20 h)

riscaldamentoin acqua a 70/80°C

fascera

sgrondamento

cagliatacagliata

sgrondata

stagionaturabreve

formaggifreschi

cottura

addizione di erbe,aglio, paprika, etc

stagionaturabreve

formaggialle erbe

formaggierborinati

stagionaturalunga

innesto conspore fungine

gorgonzolaroquefort

tumascamorzaprimo sale

parmiggiano

granapecorino

agliopeperoncin

oerba

cipollinaCdl in Scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e

Salute

altri

trattamenti

maiorchino

mozzarellascamorza

salatura per immersione

salatura in superficie

mozzarella

inclusione di pepe pepato

canestrato

gorgonzola

siero

Page 7: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

GERMI IMPORTANTI NELLA PREPARAZIONE DEI FORMAGGI

MICETE

(muffa): Penicillium roqueforti

Utilizzato nella preparazione dei formaggi erborinati

Temperatura di sviluppo: 20 – 33°C;

m.o.: ife con spore anemofile

gorgonzola maturo

pH di sviluppo 5 – 7

Corso di laurea in scienze dell’ enogastronomia mediterranea e salute

Page 8: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

GERMI IMPORTANTI NELLA PREPARAZIONE

DEI PRODOTTTI LATTIERO - CASEARI

BATTERI: Lattobacilli

Utilizzati nella preparazione di formaggi ed yogurth

Temperatura di sviluppo: 20 – 33°C;

m.e. - Lactobacillus casei m.e. - Lactobacillus bulgaricus

pH di sviluppo 3 - 5

Corso di laurea in scienze dell’ enogastronomia mediterranea e salute

Page 9: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

zangola

pastorizzazione

acqua burro grezzo

crema e suoi derivati fermentatiIL LATTE

crema pastorizzata

lattobacilli

specifici

sterilizzazione

CREMA(PANNA)

LATTE centrifugazione

grasso di affioramento

acidificazionespontanea

separazione

LATTE

SCREMATOPANNA DA

CUCINA

MASCARPONE

LATTICELLO BURRO

lavaggio

Corso di laurea in scienze dell’ enogastronomia mediterranea e salute

coagulazione acida

alimentazione

del bestiame

Page 10: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

I LATTI FERMENTATI

LATTEoggi: intero,

semi-scrematoo scremato

yogurth additivato

yogurth greco

lattobacilli

sgrondamentoyogurth

biancoadditivi pastorizzati

fermentaz.lattica

fermentaz.lattica edalcoolica

leben

lattobacilli e lieviti

kefir

fermentaz.

lattica, alcoolica

ed acetica

lattobacilli lieviti e

batteri acetici

Cdl in Scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute

fruttacerealisemi (nocciole) caffèetc.

addensanti e stabilizzanti

pectina

amido

Lactococcus lactis

Lactococcus diacetilactis

Lactococus cremoris

Leuconostoc cremoris

Saccharomyces cerevisiae

Saccharomyces kefir

Torula kefir

Lactobacillus caucasicus

Lactobacillus casei

Lactobacillus brevis

Lactobacillus acidophilus

Acetobacter spp

composizione %

media del kefir

etanolo: 0,2 – 2,5

ac. lattico: 0,6 – 1,0

ac. acetico: 0,2 – 0,4

lattosio res.:2,0 - 3,5

CO2 (il kefir è più o

meno frizzante)

I popoli mediterranei hanno sviluppato la produzione di latti fermentati differenti in funzione delle rispettive colture, a loro volta fortemente condizionate dalle temperature medie ambientali, allo scopo di dilazionarne nel tempo il consumo senza ricorrere a processi complessi di stabilizzazione Lactobacillus delbrueckii,

sub. bulgaricus eStreptococcus thermophylus(≥ 10 milioni di germi per grammo in uno yogurth moderno)

Page 11: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

SIERO

riscaldamento 72 - 95°C

precipitazione

delle globuline

ricottafresca

scotta

fermentazione col lievitoKluyveromyces fragilis

smaltimento

alimento

per vitelli

salericottasalata

ricottaal forno

sgrondamento

addizione di

sali di N e P

IL LATTE

utilizzazione del siero

biomassa proteica

sterilizzazione

Cdl in scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute

distribuzionein fascera

composizione media del siero di latte dolce

sostanza secca 6-7 %lipidi 0,8-1,0 %proteine (Nx6,25) 0,8-1,0 %lattosio 4,5-5,0 %ac. lattico tracceceneri 0,5-0,7 %

substrato

di colturacalore

calore

da mensa

da grattugia

temperatura che permette anche

una pastorizzazione adeguata substrato

sterile

calore

calore

Page 12: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

RISCHI NELLE FILIERE LATTIERO-CASEARIE

Filiere della caseificazione

Filiere del burro/panna

Filiere dello yogurth

Filiere della ricotta : La ricotta non è un prodotto di fermentazione

: solo lo yogurth è un prodotto di fermentazione

(non i prodotti base di yogurth)

: il mascarpone può provenire da latte non sterile

: formaggi a fermentazione breve

Cdl in Scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute

Page 13: DERIVATI DEL LATTE. i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte IL LATTE latte crudo separazione latte scremato semi-scremato intero

STAPHYLOCOCCUS AUREUS

Un tipico inquinamento da S. aureus si può avere nei formaggi o negli insaccati di fattura casalinga, o comunque quando le condizioni igieniche non siano rispettate. L’origine del contagio è la pelle dell’uomo o dell’animale sulle quali St. aureus è normalmente presente.

Le le condizioni più favorevoli al suo sviluppo si possono determinare quando si eccede nella quantità di sale addizionato all’alimento da sottoporre a fermentazione. Infatti per quanto i lattobacilli che intervengono nella corretta fermentazione lattica siano piuttosto alofili, lo sono meno rispetto allo S. aureus. Pertanto in caso di presenza di ceppi patogeni, ossia tossinogeni di questo germe nell’alimento, un eccesso di sale non fa che selezionarlo positivamente a discapito dei lattobacilli.

Sono sufficienti ca 3,5 g di tossina per determinare nell’uomo la tipica sintomatologia gastro- enterica rappresentata da vomito, crampi e diarrea, in media entro 6 ore dall’ingestione del cibo contaminato.

La tossina, distinguibile dal punto di vista antigenico con le lettera da A ad E, è cronostabile e termostabile per cui può ritrovarsi nell’alimento anche dopo che il germe produttore è andato incontro a morte, caso comune nei formaggi a lunga stagionatura provenienti da filiere produttive a rischio.

un germe che può inquinare i prodotti lattiero-caseari