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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine GIUGNO 2013 Numero 6 JUNE 2013 Number 6 INTERNATIONAL COVER STORY Schulthess, qualità “made in Switzerland” che conquista l’Italia Schulthess, “made in Switzerland” quality irresistible for Italy 6-2013 Schulthess Sulla vetta del pulito The ultimate in cleanliness MANIFESTAZIONI SHOWS EXPOdetergo International Grande appuntamento per l’industria mondiale EXPOdetergo International A major appointment for the industry worldwid CONSIGLI PRATICI TIPS&TRICKS Difetti da cancellare con la Guida del Pulitintore Flaws corrected using the the Launderer’s and Drycleaner’s Guide Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine La Rivista più letta da 60 anni The most widely read magazine for the last 60 years Cover story pag. 8

DETERGO GIUGNO 2013 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco. The industrial laundry and dry cleaning magazine. Tutte le news sulla lavanderia industriale italiana, produttori di macchina, detergenti, attrezzature le trovi sul portale www.detergo.eu

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GIUGNO 2013 Numero 6JUNE 2013 Number 6

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C O V E R S T O R YSchulthess, qualità “made in Switzerland”che conquista l’ItaliaSchulthess, “made in Switzerland” quality irresistible for Italy

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SchulthessSulla vetta del pulito

The ultimate in cleanliness

MANIFESTAZIONI SHOWSEXPOdetergo InternationalGrande appuntamentoper l’industria mondialeEXPOdetergo InternationalA major appointment for theindustry worldwid

CONSIGLI PRATICI TIPS&TRICKSDifetti da cancellarecon la Guida del PulitintoreFlaws corrected using the theLaunderer’s and Drycleaner’sGuide

R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

La Rivista più letta da 60 anni

The most widely read magazine

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Ci sono bambini che, se si ammalano, le medicine non le prendono perché sono nati in Paesi dove gli ospedali sono pochi, e i dottori e i farmaci ancora meno. Paesi dove si muore per un banale morbillo; dove spesso si va a dormire a stomaco vuoto, si vive nelle baracche e si lavora anziché andare a scuola. Eppure basta poco per cambiare le cose. Dipende anche da te.Qui da noi, con 82 centesimi ci compri a mala pena dei cerotti. In Africa, in Asia e America Latina, con il sostegno a distanza e 82 centesimi al giorno garantisci assistenza sanitaria, cibo, acqua potabile e istruzione a un bambino e alla sua comunità. Diritti, prima ancora che condizioni necessarie per vivere.

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Dry-cleaning machines: management of residuesNEWS

34 Ecco il kit con cui misurare la salute del percloroAnalysis kit to check the health status of perc NOTIZIE DALLE AZIENDE/COMPANY NEWS

36 Così la Barbanti è risortaBarbanti rises from the rubbleNORMATIVA/STANDARD

38 Ultima chance per le società europee per conformarsi alla SEPA - Last chance for European companies to incorporate SEPAASSOSECCO

39 Problemi legati agli accessori, inserti, materiali vari40 Informare e moralizzare il settore per far

sopravvivere le aziende 41 Il settore in pillole 42 Filo diretto con gli specialisti … medici psichiatri -

Parliamo di stress INFORMAZIONE COMMERCIALE/INFO TRADE

44 Silc, nuovi tavoli da stiro in tre versioni d'eccellenzaSilc, new finishing boards in three excellent versionsPICCOLA GUIDA DEL PULITINTORE

47 Le fibre tessili 9a

49 Difetti/Defects 50 “Se non Sai Domanda”/“Ask, If You Don’t Know”53 Museo delle etichette/Label museum

CONFARTIGIANATO 55 In Italia sono fuorilegge da anni, ma ci sono

ancora lavasecco a circuito aperto56 “Gestiamo bene la nostra lavanderia”57 Studi di Settore Lavanderie58 Il Sistri riparte59 L'appello di Rete Imprese Italia al nuovo Governo60 Per il pagamento della Tares stangata a fine anno

GREEN POWER61 Vanilla, una vita da casalinga e un futuro da

imprenditrice (modello)64 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI

AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI/MEMBERS TO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS' ASSOCIATION

66 INDICE DEGLI INSERZIONISTI/ADVERTISERS' DIRECTORY

EDITORIAL/EDITORIALE6 Today the laundry sector speaks the same

language as the Pope7 Oggi nelle lavanderie si parla la stessa lingua di

questo PapaAZIENDE DI SUCCESSO/SUCCESS STORIES

8 L’Azienda del mese/Company of the monthSchulthess, la campagna d’ItaliaSchulthess, Italian campaignPANORAMA FIERE/EXPO OVERVIEW

14 EXPOdetergo International, business che profuma di pulitoEXPOdetergo International, a clean smelling businessIL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO/THE SECRET OF MY SUCCESS

18 Il bucato del Molise passa per Clean 2000The laundry in Molise comes clean at Clean 2000PANORAMA FIERE

17 Conto alla rovescia per Host 2013ASSOSISTEMA

22 Sicurezza, la prevenzione comincia dal rispetto delle regoleTECNOLOGIE/TECHNOLOGIES

25 L’istituto Hohenstein esplora nuove procedure per combattere l'ingrigimento prematuro del biancoHohenstein researching new methods to combat premature graying of white linenSPECIALE/SPECIAL

26 Lavanderie industriali - Lavatrici super-centrifu ganti, “lavacontinue” - Industrial laundry - Super-spin and “continuous batch” washing machines

30 Macchine per lavare a secco: la gestione dei residui

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GIUGNO 2013 Numero 6 - JUNE 2013 Number 6

SOMMARIO/CONTENTS

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The subtext of DETERGO makes us realize that, in spite of the global crisis, we are deal-ing with an extremely lively sector where self-service laundries catering to those who livepaycheck to paycheck coexist with high-end stores and laundries. Better yet, all seek to protect the Environment rather than merely drum up sales.In fact within their own scope of operation both types of service are setting trends andcompeting to paint a Future perfectly tailored to fit both rich Earth-conscious fashion-istas and immigrants looking for the nearest and cheapest place to do their family’s laun-dry. This was confirmed during the recent convention at the Triennale di Milano, a pre-view of the “Host” expo for the hospitality sector scheduled to be held this October 18-22in Milan. The workshop clarified the perspectives of the “ho.re.ca” (hotels, restaurantsand catering) sector through interventions by many experts, foremost amongst whom wasprofessor Magda Antonioli from the Bocconi University of Milan. “The latest data from Trip Advisor, a portal that averages 29 million visitors per month -explains professor Antonioli – reveals that 37% of tourists today are willing to pay a pre-mium for eco-friendly transportation, consumables, food and laundry services and what-ever else may fit their vacation budget”. The broad-ranging data seemingly confirms a negative growth perspective which,although far from cheerful, is at least responsible and as such deemed laudable by manyeconomists from a variety of schools, who see it as a positive shift towards the massive,“critical” Change that involves all of us.We are bound towards a tomorrow filled with opportunities to explore the potential of aMarket no longer solely ruled by the economy. By what else then? Perhaps those ethics Pope Francesco deems we regard as “a nui-sance, like solidarity”? Pointed words he chose to address a group of ambassadors to theVatican by and ricocheted all over the world as an undeniable and appalling truth of ourera. Let us be glad that, regardless of faith, this language is known and practiced by many,including those in the laundry sector.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A L

Today the laundry sectorspeaks the same language as the Pope

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Fra le righe di DETERGO ci si accorge che, alla faccia della crisiglobale, siamo alle prese con un settore estremamente vitale. Dove le lavanderie self service, realizzate per chi lotta tutti i mesicon il conto in banca, coesistono con i negozi e le lavatrici extra-lusso. Il bello è che ciò succede nel segno dell’Ambiente, e nonsolo del mercato tout court.Infatti, entrambi i tipi di servizi, nel proprio ambito, fanno ten-denza, concorrendo a tracciare un’idea di Futuro disegnata amisura sia delle superstiti signore-bene ecologicamente emanci-pate, che degli immigrati a caccia della struttura più vicina edeconomica dove lavare la biancheria di casa. A conferma diquanto si è appena appreso in un convegno organizzato allaTriennale di Milano, come anteprima della fiera “Host”, dedicata all’ospitalità, in pro-gramma a Milano dal 18 al 22 ottobre prossimi. Un workshop sulle prospettive del setto-re “ho.re.ca” (alberghi e ristorazione), dove uno degli interventi più illuminanti è statoquello di Magda Antonioli, docente dell’università Bocconi di Milano. “Guardate che i dati freschi forniti da Trip Advisor, il portale frequentato da una media di29 milioni di visitatori al mese – ha spiegato la professoressa Antonioli – ci rivelano cheil 37% dei turisti è oggi disposto a pagare di più in cambio di garanzie di tipo ambienta-le, legate ai trasporti, ai consumi, ai servizi di ristorazione e lavanderia, e quant’altroentra nel budget di una vacanza”.Sono dati sparsi, la cui sintesi rimanda a quella prospettiva di decrescita, se non felice,per lo meno consapevole e virtuosa, alla quale molti economisti, delle più diverse scuole,oggi guardano come a un possibile sbocco positivo del grande, e “critico” Cambiamento, in cui siamo tutti coinvolti. Proiettati verso un domani dove scoprire lepotenzialità di un Mercato che non può essere governato solo dall’economia. E da cos’altro? Forse da quell’Etica che, secondo Papa Francesco, “dà fastidio, come lasolidarietà”? Sono parole rivolte lo scorso mese a un gruppo di ambasciatori ricevuti inVaticano, ma poi rimbalzate in tutto il mondo grazie alla loro inec-cepibile e drammatica attualità.Consola pensare che per molti, credenti e non, siano parole di unalingua già nota e praticata. Anche nelle lavanderie.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A L E

Oggi nelle lavanderie si parla la stessa lingua di questo Papa

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Aziendedi successo

Successstories Schulthess

di/by Stefano Ferrio

Raccontano alla Schulthess: “Capacità innovativa, qualità e senso di responsabilitàverso l’ambiente: sono questi i nostri punti diforza, ed è verso di essi che ci sentiamoimpegnati. Stimolati da un’esperienza plurien-nale e attraverso intense attività di ricerca inSvizzera, noi portiamo sempre più avanti ilnostro lavoro pionieristico con prodotti rivolu-zionari e continue innovazioni.La società Schulthess esiste da oltre 150 anni.Poco meno di sessant’anni fa, siamo stati iprimi a lanciare la lavatrice in Europa, unruolo di precursori che abbiamo conservato econtinuamente rafforzato. Come esperti nel trattamento della biancheria, il nostro know-how e la nostra vasta esperienza vanno costantemente ad alimentare lo sviluppo e la produzione di prodotti innovativi.Tecnologie ultramoderne e il reparto ricerca e sviluppo di Wolfhausen garantiscono qualità nella produzione e nell’assemblaggio. La localizzazione della nostra produzione in Svizzera ci consente di assicurare un’elevata flessibilitàproduttiva e l’impiego di specialisti qualificati. Questo per preservare la nostra autonomia e libertà d’azione.Qualità svizzera è per noi una vocazione, precisione e affidabilità sono i principi ispiratori dellanostra attività di sviluppo e di produzione. Questo ci dà la certezza di essere sempre in grado di offrirvi soluzioni innovative e una qualità aimassimi livelli. Noi della Schulthess ci stiamo impegnando da anni a favore di un approccio sostenibile all’ambiente,la cui tutela è ormai cosa ovvia per noi. Da tempo ci siamo quindi posti l’obiettivo di offrirvi apparecchiature che siano esemplari sotto l’aspetto ecologico e dell’efficienza energetica”.

Lo storico e prestigioso “brand”Paese puntando sull’eccellenza

destinate a

The well-known, prestigious Swisscounting on the superior

laundries

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Aziendedi successo

Successstories

la campagna d’Italiaitalian campaign

Schulthess in a nutshell: “Innovative ability, quality, and environmentalresponsibility: these are our strengths, and we are committed to furthering them. Inspired by years of experience and ongoing researchactivities in Switzerland, our pioneering work continuously bears fruitwith groundbreaking products and innovations.Schulthess was founded more than 150 years ago. And slightly fewer than 60 years ago we were the first to launch washing machines in Europe, a pioneering role we have upheld andconsistently expanded. As experts in laundering, we capitalize on our know-how and extensiveexperience to drive the development and production of innovative products.Cutting edge technologies and our research and development department at Wolfhausen ensure that the highest quality standards in manufacturing and assembly are adhered to. Being headquartered in Switzerland allows us to draw from a pool of highly skilled specialists and ensures maximum flexibility inproduction — key elements to maintaining our independence and freedom.Swiss quality is our mission; attention to detail and reliability are the principles that guide our research and production activities. We feel certain this gives us an edge in always being able to offer innovative solutions and across-the-board quality. For many years, at Schulthess we have been committed to sustainabilityand safeguarding the environment, an approach we consider a duty not a choice. Our longstanding objective is to provide our customers with appliancesthat set the standard for green operation and energy-efficiency”.

brand strengthens its exports to Italy,quality of machines to entice and hotels

svizzero potenzia l’export nel nostro delle proprie macchine lavanderie e hotel

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Nella fornitura per lavanderie Schulthess è,innanzitutto, una Squadra.Fatta di Storia e Cuore, al pari del Liverpoolnel calcio, dei Boston Celtics nel basket e,ovviamente, dei Lions di Zurigo nell’hockey su ghiaccio. Come quella dei connazionali “Lions” campio-ni d’Europa, Schulthess è una grande squadrasvizzera, diventata protagonista del mercatoitaliano grazie a una formidabile equipe di“dealers”, impegnati a vendere, con passionee competenza, autentiche meraviglie: macchi-ne e prodotti per lavanderia che unisconoaltissima tecnologia e culto di valori oggi irri-nunciabili come il rispetto per l’Ambiente e ilrisparmio energetico.

Una leadership europea conquistata parlandole quattro lingue che si padroneggiano inSvizzera, oltre all’inglese. Con preparazionespecificamente rivolta in lingua italiana aglioperatori italiani, esattamente come succedenei Paesi di lingua francese, tedesca e roman-da. In modo da poter contare su “dealers”che, lavorando in Italia, si esprimono tutti nelmigliore italiano.Questi risultati sono frutto di quasi centosettan-ta anni di storia. Massima garanzia di affida-bilità e valori esclusivi. Va ricordato subito.Perché oggi non c’è nulla di importante comeuna squadra. Un insieme di persone. Ognunocon il suo talento in campo. Ognuno impegna-to a farlo fruttare per il bene comune. Tutti tesiverso lo stesso risultato. Che è l’obbiettivo daraggiungere, e da cui lanciarsi verso il succes-sivo.“Per favore, una squadra”, si sente dire ovun-que.Lo chiediamo tutti. Costruttori, venditori, acqui-renti.Qualcosa in cui credere, vivendo in un mondodove abbiamo assoluto bisogno di riferimentisu cui basare le nostre scelte, il nostro futuro.Nel settore delle macchine per la lavanderia,Schulthess si impone con la forza, e i valori,di una squadra. Forte, vincente, completa diuna gamma di Lavatrici ed essicatori capacidi soddisfare le esigenze di piccole e medielavanderie e dei migliori hotel del mondo.Volete un esempio concreto grazie a cui capi-re di che squadra stiamo parlando? Ognivolta che un dipendente della gloriosa azien-da svizzera va in pensione, si fa grande festadentro lo stabilimento di Wolfhausen, a pochichilometri da Zurigo. Questa è la riconoscen-

When it comes to laundry equipment,Schulthess is, above all, a Team.Made of History and Heart; like Liverpooland soccer, the Boston Celtics and basketballand, of course, the Zurich Lions in ice hockey.Like their compatriots, the EuropeanChampion “Lions”, Schulthess is a greatSwiss team, star players in the Italian market,thanks to an exceptional team of “dealers”,whose passion and professionalism areinvested in selling authentic Swiss wonders -machines and products for laundries that arethe expression of cutting edge technologyand a value-based culture that focuses onenvironmental stewardship and energy con-servation.The company’s European leadership statuswas earned by speaking the four languagesthat are, in addition to English, part ofSwitzerland’s oral culture. An investment inthis diversity allows company representativesto communicate with Italian laundry profes-sionals in their own language; and preciselythe same linguistic sensitivity is applied in the countries where French, German andRomansh are spoken.These insights are the product of nearly onehundred seventy years of history. They bringthe utmost guarantee of reliability and exclu-sive values. An important point to remember.Because nowadays, nothing is as importantas a team. A group of people. Each one withan applied skill. Everyone committed todoing their part for the common good. All intent on achieving the same goal. That isthe objective to be reached, and the startingpoint for launching themselves toward thenext one.“Please, let’s work as a team”, we hear iteverywhere nowadays. We all want it.Builders, sales people, buyers.Something to believe in; living in a worldwhere we absolutely need a compass uponwhich to base our choices, our future.In the laundry machines industry, Schulthessasserts itself with the drive, and the values,of a team. Strong, winning, complete with arange of washers and dryers capable ofmeeting the needs of small and medium-sized laundries and the best hotels in theworld.It’s time for a concrete example that will helpour readers understand just the kind of teamwe are talking about! Every time an employ-ee of the illustrious Swiss firm retires, there isa huge party at the facility in Wolfhausen(just a few km from Zurich). This is the kindof recognition that resonates deeply withSchulthess and demonstrates its gratitude tothose who have contributed to writing its his-tory, adding luster to its already brilliantimage. It is a long-standing tradition, onethat fits a company where the average worklongevity of its dependents is between 20and 40 years. Employees who remain on thejob for so long because they are extremelyloyal and committed to reaching the compa-ny’s objectives.Since 1845, the year the company wasfounded, the superior quality of its relation-ships is the “motor” that has propelledSchulthess forward on its long and splendidjourney. It is a value communicated from thevery start to its dealers, those sales agentswho make up the mainstay of the success oflines like the Spirit TopLine, designed for theindustry, and Spirit eMotion, made for house-hold use. Sales professionals (and there areplenty of them in Italy) with whom the Swisscompany develops a relationship based onperiodic visits to the home office, constant

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Successstories

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contacts with the distributor, and a flair forsharing feedback from customers. In fact,quite often the sales strategies of Schulthessare communicated to distributors spread outaround Italy, in order to make them all feelinvolved in the company’s decision-makingprocesses.It is really the customers who choose a brandlike Schulthess, irresistibly drawn not only bythe undeniable superiority of the products,but also by the absolute reliability of a“team” that always guarantees quick deliv-ery of machines, immediate response toissues, can provide rapid answers to anyand all questions, and offers time-tested syn-ergies with producers of materials and deter-gents.In Italy, the laundries of Bolzano got the mes-sage. They decided they needed special“Made in Switzerland” continuous batchwashing machines to launder the uniforms oftheir firemen. And this is no coincidence,considering that Switzerland has alwaysbeen known as the land of firefighters, witha rich and glorious history, as well as a cur-rent population of 100,000 firemen - one forevery 80 inhabitants. Without waiting forItaly (where there is one fireman for every2,000 inhabitants) to catch up, the far-sight-ed people of Bolzano looked to their neigh-bor to the north, with its more than 1,600fire ‘corps’, governed by a total of 26 specif-ic laws regulating prevention and activities indefense of the territory. Once they had decided to gather intelli-gence about the Swiss products, the choiceof the laundries in Bolzano “naturally” fell toSchulthess. A step that was fairly predictable,given the country’s history, filled with storiesof the glorious past of Swiss firemen, whosefederation was established in Aarau in1870; and of the company itself, founded in1845, and a manufacturer of washingmachines since well before relocating to itscurrent headquarters in Wolfhausen (a fewkm outside of Zurich), in 1917. Consistentwith the more specific qualities of “Made inSwitzerland” firms, Schulthess is synonymouswith washing machine lines that, in the “7 –30 kg” load range typical of small andmedium-sized laundries, offer unbeatablestandards of performance and very lowwater and energy consumption appropriateto extremely eco-friendly products. Made ofstainless steel throughout, they ensure longlife, and are ergonomic in every detail. Forexample: the glass door windows positionedat a comfortable height for operators, thetotally reliable seals on the pressure mountson all parts that come into contact withwater, and the absence of exposed wiresinside its elegantly beautiful and functionalmotors. All ingredients that highlight the virtu-osity of the cycle upon which Schulthess hasbuilt its global leadership position: an exem-plary process that integrates four key compo-nents: human resources, the mechanics of itswashing machines, optimum thermal adapt-ability, and the chemical products they use. Now it is clear why the firemen of “Bozen”(imitated by their colleagues in Trent) are set-ting a trend that will soon have many follow-ers in Italy. Not an assumption, but a fact,based on major Schulthess orders deliveredrecently to assisted living/retirement homes(in the Veneto, Lombardy and Trentinoregions), hotels across the peninsula, as wellas coin-op laundries around the world,where they are considered models of effi-ciency, simplicity and eco-friendliness. All ofthese current orders and contacts strengthen

Aziendedi successo

Successstories

za che Schulthess prova e dimostra versochiunque abbia contribuito a scrivere la suaStoria, a rendere ancora più bella la suaimmagine. Secondo una tradizione consolida-ta, che fissa tra i venti e i quarant’anni il perio-do di assunzione medio di dipendenti, cherestano così a lungo perché altamente fideliz-zati e coinvolti negli obbiettivi di impresa.Dal 1845, anno di fondazione dell’azienda,l’altissima qualità delle relazioni è il “motore”con cui Schulthess affronta il suo lungo esplendido viaggio. È un valore comunicato sindal primo momento ai “dealers”, quei vendito-ri che costituiscono l’asse portante del succes-so di linee come Spirit TopLine, concepita perl’industria, e Spirit eMotion, rivolta alle fami-glie. Professionisti del commercio con cui l’a-zienda elvetica sviluppa, anche in Italia ovvia-mente, una relazione fondata su visite periodi-che alla casa madre, contatti costanti con ildistributore, attitudine al feedback con i clien-ti. Spesso infatti le strategie commerciali diSchulthess vengono condivisi con i distributorisparsi nel territorio Italiano in modo da rende-re partecipi tutti alle scelte dell’azienda.Proprio i clienti scelgono un “brand” comeSchulthess, irresistibilmente attratti non solo dal-l’eccellenza indiscutibile dei prodotti, maanche dall’assoluta affidabilità di una “squa-dra” che garantisce sempre tempi rapidi nellaconsegna di macchine, nella soluzione di pro-blemi, nella capacità di fornire risposte a qual-siasi quesito, nelle profonde sinergie collauda-te con produttori di materiali e detergenti. In Italia lo hanno capito a Bolzano, dove perle divise dei loro pompieri hanno pensato aspeciali lava-continue “Made in Switzerland”.E non a caso, considerando che la Svizzera èda sempre il Paese dei pompieri, forte di unstoria antica e gloriosa, nonché di un presentecaratterizzato da ben 100mila vigili delfuoco, uno ogni ottanta abitanti. Senza atten-dere che l’Italia, dove per ora c’è n’è unoogni duemila abitanti, si adegui a standarddel genere, i previdenti bolzanini hanno guar-dato alla vicina Svizzera degli oltre millesei-cento “corpi” di pompieri, regolati da benventisei, accurate leggi in materia di preven-zione e interventi a difesa del territorio.Una volta stabilito di monitorare quanto si pro-duce in territorio elvetico, la scelta degli altoa-tesini è “naturalmente” caduta su Schulthess.Passo quasi scontato se si dà voce alla Storia,che racconta di un glorioso passato sia per ivigili del fuoco svizzeri, la cui federazionenasce ad Aarau nel 1870, sia per l’aziendafondata nel 1845, produttrice di macchine perla lavanderia da ben prima del suo trasferi-mento nella sede attuale di Wolfhausen (apochi chilometri da Zurigo), avvenuta nel1917. In perfetta coerenza con i valori piùspecifici del “Made in Switzerland”,Schulthess significa linee di macchine chenella fascia “7 – 30 chili” delle lavanderie dipiccole e medie dimensioni offrono prestazio-ni dagli standard irraggiungibili: poca acquae poca energia, come si conviene a prodottispiccatamente ecologici, acciaio integrale pergarantire lunga vita alle macchine, ergonomi-ca curata in ogni dettaglio - a cominciaredagli oblò posizionati ad altezze finalizzateal comfort degli operatori - affidabilità totaledel fissaggio a pressione applicato a tutte leparti a contatto con l’acqua, assenza di filiscoperti all’interno di motori di limpida bellez-za e funzionalità. Sono tutte componentinecessarie per evidenziare la virtuosità delciclo su cui Schulthess fonda la propria leader-ship mondiale: un processo che integra inmodo esemplare quattro componenti decisivecome il lavoro umano, la meccanica delle

Hans Peter Stamm, Responsabile del settore Marketing/VenditeHans Peter Stamm, Division Head Marketing/Sales

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the confidence of Hans Peter Stamm, salesmanager for Schulthess, Nicole Gillhausen,marketing director, and Massimo Poli, exportmanager, to whom the markets of Italy andEastern Europe have been entrusted. “We arecurrently experiencing a period of enormouschange - explains Massimo Poli - and signifi-cantly enough, it is a company like Schulthess(with centuries of experience coping withevents in history) that recognized it and wasable to tune in to these new needs anddemands”.“Besides - continues Poli - nowadays, spend-ing decisions are made only after careful con-sideration, driven by motives capable of ensur-ing security and faith in the future. But, inorder for that to happen, brand prestige andproduct reliability are not the only factors. Thehuman element also needs to be taken intoconsideration. Which, translated into entrepre-neurial terms, means only one thing: “relation-ships”. Something that must respond to thefull range of customers’ needs - from initialcontact, to sales, and assistance services”.The key issue, the added value that ensures aproduct’s excellence, lies in the workforce.“Which is why, at Schulthess we consider ourdealers and sales agents as essential partners- clarifies Hans Peter Stamm. - In our companythey are a real, true team, made up of profes-sionals to whom we guarantee constant con-tact with our network of distributors andthrough whom we expect regular feedbackfrom the end users”.Clear, exemplary thinking. “Made in Switzerland”

lavatrici, la massima adattabilità termica e iprodotti chimici utilizzati. Da qui si capisce che i pompieri di “Bozen”(imitati presto dai loro colleghi di Trento) sonodestinati ad avere parecchi seguaci in Italia.Sensazione rafforzata da importanti fornitureSchulthess consegnate negli ultimi tempi acase di riposo (in Veneto, Lombardia,Trentino), alberghi sparsi per mari e montidella penisola, oltre che self service indicati intutto il mondo come modello di efficienza,semplicità e tutela delle norrme ambientali.Tutti affari in corso e contatti avviati che raffor-zano le convinzioni di Hans Peter Stamm,direttore vendite di Schulthess, NicoleGillhausen, direttrice marketing, e MassimoPoli, export manager, a cui sono stati specifi-camente affidati i mercati di Italia ed Est euro-peo. “Oggi siamo in un periodo di grandicambiamenti – spiega Massimo Poli – ed èsignificativo che ad accorgersene, e a sinto-nizzarsi con i nuovi bisogni e le nuovedomande, sia un’azienda come Schulthess,abituata da secoli a fare i conti con laStoria”.“D’altra parte – continua Poli – in questomomento si spende solo a ragion veduta,mossi da motivazioni in grado di garantiresicurezza e fiducia nel futuro. Ma, perché ciòsucceda, non occorrono solo il prestigio delbrand e l’affidabilità del prodotto. Bisognamettere sul piatto anche il fattore umano. Che,tradotto in linguaggio di impresa, significauna parola solo, ovvero “relazioni”.Qualcosa che cioè deve ricoprire l’interagamma di necessità del cliente: dal primo con-tatto, alla vendita, al servizio di assistenza”.Il nodo decisivo, il valore aggiunto che garan-tisce l’eccellenza del prodotto, risiede quindinel personale. “Per questo alla Schulthess attri-buiamo importanza fondamentale ai “dealer”,ai venditori – spiega Hans Peter Stamm. - Chenella nostra azienda costituiscono una vera epropria squadra, fatta di operatori a cuigarantiamo contatto costante con la nostrarete dei distributori, e a cui nello stesso temporichiediamo un feedback periodico con i clien-ti finali”.Logica trasparente, ineccepibile. “Made in Switzerland”.

Aziendedi successo

Successstories

17ª Mostra internazionale specializzata delle attrezzature, servizi, prodotti e accessori per lavanderia, stireria e pulizia dei tessili e affini in genere

17th Specialized international Exhibition of equipment, services, products and accessories for laundry, ironing, cleaning of textiles and allied products

Indirizzo sede Schulthess Maschinen AG

Landstrasse 37CH - 8633 Wolfhausen

Tel./Ph +41 (0)844 880 [email protected]

www.schulthess.ch

Massimo Poli, Export Manager, Sud e Est EuropaMassimo Poli, Export Manager, South- and East Europe

Agenti/DealersECOLOGY Albania – Tiranahttp://www.ecology-albania.com/ - Tel./Ph 00355 672032229

LEMIA Croazia - Zagabriahttp://www.lemia.hr/ - Tel./Ph 00385 912062660

SWISS Prioprity Grecia - Mikonos http://www.swisspriority.com/ - Tel./Ph 0030 6946680823

TARAX Grecia - Atenehttp://www.tarax.gr/ - Tel./Ph 0030 2106640850

BELLARIACHIMICA - Riminihttp://www.bellariachimica.com/ - Tel./Ph 0541 776164

CASAGRANDE Cucine - Bellunohttp://www.gle2000.com/ - Tel./Ph 0437 31402

GLE 2000 - Torinohttp://www.casagrandecucine.it/ - Tel./Ph 011 2482125

GIRMA - Milanohttp://www.girma.it/ - Tel./Ph 039 2781477

KENT - Veronahttp://www.kent-italia.com/ - Tel./Ph 045 8751778

RENATO MOLINARI - Levico Terme ( TN ) http://www.renatomolinari.it/ - Tel./Ph 0461 702000

SECCO SERVICE - Biscegle ( BA )http://www.seccoservice.com/ - Tel./Ph 080 3963114

TROJER Gastrodesign - Bolzanohttp://www.trojer-gastrodesign.it/ - Tel./Ph 0471 251819

FURLAN d.o.o. - Mariborhttp://www.furlan-doo.si/ - Tel./Ph 00386 31885188

DD12DETERGO GIUGNO-JUNE 2013

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EXPOdetergoI N T E R N A T I O N A LE

d

17ª Mostra internazionale specializzata delle attrezzature, servizi, prodotti e accessori per lavannderia, stireria e pulizia dei tessili e affini in genere

17th Specialized international Exhibition of equipment, services, products and accessories for laundry, iironing, cleaning of textiles and allied products

EXPO Detergo S.r.l.Società Unipersonale - Società soggetta a direzione e coordinamentodi ASSOCIAZIONI FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI

Via Angelo Masina, 9 - 20158 Milano, ItalyTel. +39 02.39314120 - Fax +39 02.39315160 - [email protected]

FIERA MILANO S.p.A.Strada Statale del Sempione, 28 - 20017 Rho, Milano - Iwww.fieramilano.it

Tel. +39 02.4997.6215-6241 - Fax +39 [email protected]

www.expodetergo.comf ieramilano

3-6 Ottobre/October 2014

2014

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Advanced technology and top quality services inan area of paramount importance, that ofhygiene. This is in a nutshell what EXPOdetergoInternational will be offering to the trade at theFieramilano Rho exhibition center fromOctober 3 to 6, 2014, thus proving onceagain to be one the world’s foremost eventsfocusing on “Machines, Technologies, Productsand Services for Laundry, Ironing and TextileCleaning”. The very word ‘textile’ is in fact syn-onymous with one of Italy’s historic core busi-nesses that fuels the fashion and clothing indus-tries and inspires the trendy look of Italian peo-ple.Even if the “we wore sailor suits” era is over(quoting the title of Susanna Agnelli’s best-sellingbook) and the same is true of the fashion-obsessed atmosphere prevailing in the ‘80s, Italywill certainly make a major contribution to thedevelopment of a textile market, which, at leastin our country, is striving to recover after the set-backs suffered in 2012.Because of all this, at the end of 2014EXPOdetergo International will provide an invalu-able vantage point of the state of health andprospects of the vital industry of textile care. Its performance is closely intertwined (in numer-ous and sometimes relatively unknown ways)

Tecnologia e servizi di eccellenza in un ambitoimportante e delicato come quello dell’igiene: èquanto offrirà agli operatori EXPOdetergoInternational, il grande appuntamento internazio-nale che dal 3 al 6 ottobre 2014 tornerà aFieramilano Rho per confermarsi tra le massimemanifestazioni mondiali dedicate a “Macchine,Tecnologie, Prodotti e Servizi per Lavanderia,Stireria e Pulizia del Tessile”. Proprio quest'ulti-ma parolina, “tessile”, rimanda a una delle“anime” più importanti di un Made in Italy che èstoria, non solo del recente '900, ma di un interoPaese, la cui cultura economica si fonda in modoimportante sulla moda, l'abbigliamento, il lookdella vita quotidiana.Di sicuro non vestiremo più “alla marinara”,tanto per citare un libro best seller di SusannaAgnelli, e nemmeno griffatissimi come nella cele-bre “Milano da bere” degli anni '80, ma di certocontribuiremo in modo significativo agli sviluppidi un mercato del tessile che, per quanto riguar-da l'Italia, sta tentando, in questo 2013, l'impe-gnativa risalita da far seguire ai chiari di luna del2012.Ecco allora che, a fine 2014, EXPOdetergoInternational costituirà un osservatorio impagabi-le sullo stato di salute, e le prospettive, di uncomparto così vitale come il tessile. Il cui stato diDD14

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EXPOdetergo International,business che profuma di pulito

EXPOdetergo International, a cleansmelling business

P A N O R A M A F I E R E / E X P O O V E R V I E W

Nell'ottobre del 2014 appuntamento alla Fiera di Milano per comprendere crescita e trasformazioni del settore“Macchine, servizi e prodotti per lavanderia”. Con colpo d'occhio completo: dall'”industriale” al “secco”

The unmissable event to gain an insight into the growth and new trends in the industry of machinery, services and products forindustrial laundries and dry-cleaning scheduled for October 2014 at the Milan Fairgrounds

EXPOdetergoInternational 2014

Ambiente, Tecnologiae Qualità.

La proposta per ilfuturo

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salute, si sa, si svela anche attraverso gli intrecci,numerosi e non tutti così noti, con quel settoredella lavanderia industriale che alimenta i propricicli produttivi anche utilizzando prodotti tessilidestinati alla sanità, alla ristorazione e all'indu-stria alberghiera. Fermo restando che se un qual-siasi operatore economico va in cerca di lavande-rie industriali modello di avanguardia tecnologicae volumi di affari, l'Italia gli offrirà un panoramaquanto meno ricco di possibilità. Motivi per cui si comprende come quello dellafornitura per lavanderia resti un comparto indu-striale dove l’Italia è uno dei riconosciuti leadermondiali, per quanto riguarda le forniture al set-tore del lavaggio a secco e stiro, con presenzesignificative anche in quello delle lavanderieindustriali. EXPOdetergo International 2014, edi-zione numero diciassette della fiera, di cui èattualmente presidente l’ingegner Luciano Miotto,si annuncia perciò evento imperdibile per chiun-que sia interessato a fotografare tendenze e pos-sibili sviluppi di un mercato quanto mai vitale earticolato, così come testimoniato dai numeridella scorsa edizione, svoltasi nell’ottobre 2010:+17% di espositori, per un totale di 281 aziende(di cui il 32% straniere, provenienti da 18 Paesi),e + 36% di visitatori, per un totale di 20milaingressi (di cui il 75% da parte di operatori pro-fessionali, con seimila presenze straniere). “Fiera Milano si conferma uno scenario privile-giato per una delle più strategiche nicchie dellameccanica industriale – afferma Marco Serioli,direttore della divisione Exhibitions di FieraMilano – e siamo lieti di poter continuare a con-dividere la storia di EXPOdetergo International e i DD15

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with that of the industrial laundries whose pro-duction cycles are fuelled by textiles designed forthe healthcare, hotel and catering industry. Last but not least, it should be pointed out thatItalian industrial laundries have set new stan-dards worldwide for their advanced technologyand business volumes.These are the reasons why Italy is one of theleaders worldwide as regards supplies to the dry-cleaning and ironing sector, with a significantpresence also in industrial laundries.EXPOdetergo International 2014, which will becelebrating its 17th anniversary, is currentlymanaged by President Eng. Luciano Miotto. This exhibition promises to be a not-to-be-missedevent for anyone interested in gaining a first-hand view of trends and potential developmentsof an extremely vital and wide-ranging market,as evidenced by the statistics reported for theprevious show held in October 2010: 17%increase in exhibitors, for a total of 281 compa-nies (including 32% from 18 countries), and a36% increase in visitors, with a total of 20,000entrances (75% of which by the trade, with6,000 visitors from abroad).“Fiera Milano reaffirms its role as an invaluablevenue for one of the most strategic niches of themachine building industry - says Marco Serioli,Exhibitions Division Director of Fiera Milano - andwe look forward to continuing to share the storyof EXPOdetergo International and its success inrecent years. We will once again support and foster the innova-tions of this industry which will, as usual, drawthe attention of the trade”.

EXPOdetergoInternational ‘14

Environment,Technology

and Quality. An eye to the future

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The show, held for the first time in 1977 withexponential growth ever since, will provide acomplete overview of the best solutions in thearea of dry cleaning, washing, and chemicals, aswell as services, logistics and management elec-tronics, in addition to ironing systems and all themost advanced technologies for improved andmore effective textile care.Hotels and hospitality, restaurants, hospitals, andhealth care facilities: there are many differentfields that today demand innovative solutions inthis area, and an increasing number of economicsectors need concrete and timely answers thatcomply with the highest standards of quality,hygiene and sustainability.

EXPOdetergo International will be held in Pav. 2and 4 of the Fiera Milano fairgrounds, the mostconvenient ones because they are close to theunderground and the railway link, a few stepsfrom Porta Est, one of the main entrances to theexhibition grounds.

The appointment is therefore from 3 to 6 October2014 at Fiera Milano. EXPOdetergo International: the opportunity for aclean smelling business.

suoi successi di questi anni. Saremo ancora unavolta al fianco delle innovazioni di questo settore,che, siamo certi, troveranno piena attenzione tragli operatori”. All’interno della manifestazione, che è nata nel1977, ed è cresciuta edizione dopo edizione, saràpossibile trovare il meglio degli impianti di lavag-gio a secco, di lavaggio ad acqua, nonché gli ulti-mi ritrovati tra i prodotti chimici, i servizi, la logi-stica e l'elettronica gestionale: tutto quanto servealla manutenzione dei più eleganti set per risto-ranti e alberghi prodotti dai nostri manifatturieritessili. Una panoramica esauriente sarà inoltrededicata ai sistemi di stiratura, e a tutte le tecno-logie più avanzate per una migliore e più effica-ce manutenzione dei tessili.Hotel e ricettività alberghiera, ristorazione, ospe-dali, sanità e centri di assistenza: sono tante ediverse le realtà che oggi chiedono soluzioniinnovative all'interno di questo settore, e sempredi più sono i comparti economici che necessitanodi risposte concrete e tempestive, rispettando ipiù alti standard di qualità, igiene e sostenibilità.

Expodetergo International occuperà i padiglioni 2e 4 del quartiere Fieramilano, i più comodi, per-ché adiacenti all’uscita della metropolitana e delpassante ferroviario a un passo da Porta Est, unodegli ingressi principali del quartiere.

L’appuntamento è dunque dal 3 al 6 ottobre2014 a Fiera Milano. Expodetergo International: opportunità per ilbusiness che profuma di pulito.

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La campagna di adesione è già aperta: per informazioni eiscrizioni: [email protected] o chiamare lo

+39 02 4997.6215/6241

Registration open: for information and registration write [email protected] or call

+39 02 4997.6215/6241

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P A N O R A M A F I E R E

Mai come in questo periodo il mondo dell’ospitalità è pro-tagonista: e quest’anno ha contagiato proprio tutti lavoglia di viverlo in modi nuovi – da chi vuole scoprire lemise en place più di tendenza, a chi i layout più innovati-vi di alberghi e pubblici esercizi, o chi vuole assaggiarespecialità gastronomiche o scoprire nuovi caffè e tè.

In questo clima di attenzione al settore, le aziende guar-dano già al countdown verso il più importante appunta-mento dell’Ho.Re.Ca e retail: Host 2013, il Salonedell’Ospitalità Professionale, a fieramilano a Rho davenerdì 18 a martedì 22 ottobre 2013.

Ecco i primi numeri dell’edizione 2013

Oltre 1200 aziende iscritte 80.000 mq netti di superficieespositiva ad oggi confermata 1500 hosted buyer interna-zionali profilati e selezionati per incrementare il tuo busi-ness. Oltre 130.000 visitatori attesi tra cui distributori, riven-ditori, proprietari di ristoranti, pizzerie, self service, gela-terie, pasticcerie, bar, chef, maestri e professionisti delsettore.

“Sono già oltre 1200 provenienti da 35 Paesi le aziendeche hanno confermato la loro presenza a Host 2013 –spiega Marco Serioli, Direttore Exhibitions di Fiera Milano –e sono centinaia le richieste di informazioni e i contatti chericeviamo ogni giorno sul nostro sito da operatori italiani einternazionali. Un ricco parterre di aziende e buyer datutto il mondo, che ne farà un’edizione ancora più interna-zionale e ricca di innovazione. In sintonia con i mercati,Host ha anticipato già anni fa il concetto di unica fiera cheriunisce più saloni specializzati. E oggi si dimostra sempreun passo avanti agli altri, rinnovando il concept espositivocon tre macroaree, che valorizzano ancora di più le prossi-mità di filiera. Un ecosistema che esalta l’innovazione tantotecnologica, quanto nei format e nei trend, presentandoagli operatori idee-progetto complete, che rispondono alleesigenze in rapido cambiamento dei mercati, dalle contami-nazioni tra tipologie all’affermarsi di nuovi modi di fruizio-ne come lo snacking”.

Lo conferma la customer survey realizzata durante Host2011: l’86% delle aziende espositrici ha espresso soddi-sfazione per il business generato, per la qualità deglioperatori incontrati, per l’internazionalità della mostra eper i momenti di confronto e approfondimento. Il 98%dei visitatori, inoltre, dichiara di essere molto soddisfattodell’innovazione dei prodotti presentati; il 94% la ritieneuna fiera importante, dove si incontrano aziende di qua-lità elevata, e l’89% conferma che in Host si possonostringere relazioni importanti sia a livello internazionalesia locale.

Tre macro-aree, innovazione ed expertise ancor più in primo piano

Punto di forza di Host? Un vero e proprio tris d’assi del-l’innovazione – tecnologie innovative, nuovi format, ten-denze di consumo emergenti – reso possibile dal suo con-cept, che da sempre coniuga la visione globale del settorecon l’approfondimento dei vari segmenti che lo compon-gono. E che nell’edizione 2013 sarà ancora più efficacegrazie a un rinnovato percorso espositivo, articolato in tremacroaree che valorizzano le prossimità di filiera tra icomparti.Affiancato alla Ristorazione Professionale, il settore Pane-Pasta-Pizza vedrà una forte focalizzazione sulle nuovetendenze nell’Arte Bianca; cresce la sinergia tra Bar eMacchine Caffè - Caffè - Gelateria-Pasticceria; contigua aquest’ultima, che ospiterà un focus sul cacao, l’area Caffèamplia lo spazio dedicato anche al Tè e aperto a unaforte internazionalizzazione. Anche la nuove aree Arredoe Tavola, dedicate ai layout per l’ospitalità, ampliano gliorizzonti: comprenderanno arredi per hotel, tableware,arredi per bar/gelateria/pasticceria, per suggerire pro-getti-format completi e declinabili in modelli di businessinnovativi.In Arredo e Tavola, in particolare, l’innovazione tecnologi-ca incontrerà il meglio del design italiano e internaziona-le. Arredo e Tavola riunisce le diverse filiere che contribui-scono a un layout di tendenza per dare vita a concettilifestyle, cosmopoliti e contemporanei, proposti da nomiche hanno fatto la storia del disegno industriale.

Per informazioni: [email protected]

www.host.fieramilano.it

Conto alla rovescia per Host 2013: il businessHo.Re.Ca. e Retail punta su Milano

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Clean 2000, a company with wide-angle vision.From Molise (a region in centralItaly) to the entire Italian laundrymarket.So much so that it is able to touchon several different topics, all ofthem current, like the new services,sale of used items, tailoring/alter-ations, and up-and-coming mar-kets. To understand it all, just have achat with Federico Romano, techni-cal director of this industrial laundry(where they do everything, butspecialize in rugs, leather and furs),that took root in the late ‘80s inCampobasso. At that time, it wasfounded by Vittorio Romano, put-ting to good use a long history ofexperience in the industry as a dis-tributor in central and southernItaly for Romagnoli, an illustriousbrand of laundry machines from theEmilia region. To complete the pic-ture of a hard-working family busi-ness, at his side today is his otherson, Adriano Romano, who hastaken on the role of administratorand managing director, as well asofficer in charge of fabrics. “ThreeRomanos” who prove that a compa-ny can be a leader through man-agement, versatility, planning, andlocal presence.The first one, a fundamental truththat emerges in conversation withFederico Romano, concerns the cal-

Clean 2000, azienda con vistapanoramica.Dal Molise al mercato italiano dellalavanderia.Tanto da poter toccare temi diversi,ma tutti di assoluta attualità, comei nuovi servizi, l’usato, la sartoria, imercati emergenti. Per capirlo, basta una chiacchieratacon Federico Romano, responsabiletecnico di questa lavanderia indu-

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

di/by Stefano Ferrio

Il bucato del Molisepassa per Clean 2000

Scarpe da lavare e mercatini da inventare: ecco la tipica storia di un’azienda familiare diCampobasso che, sintonizzandosi con i nuovi bisogni espressi dal territorio in cui opera, si è adattata al mutare dei tempi

The laundry in Molise comes clean at Clean 2000

Shoes to wash and street markets to invent - so goes the typical story of a family-owned business in Campobasso (Italy) which, keeping pace with the latest needs expressed by its local market, has adapted to suit the changing times

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striale (dove si occupa di tutto, main particolare di tappeti, pelli e pel-licce), sorta sul finire degli anni ‘80a Campobasso. Dove, all’epoca, lafondava il signor Vittorio Romano,facendo fruttare una lunga espe-rienza maturata nel settore, comeconcessionario per il centro-suddella Romagnoli, glorioso marchioemiliano di macchine per la lavan-deria. Oggi, accanto a lui, completal’immagine di virtuosa impresa fa -miliare il ruolo assunto dall’altro fi -glio, Adriano Romano, come ammi-nistratore e responsabile di gestio-ne, nonché addetto in particolarealla cura dei tessuti. “Tre Romano”che danno ragione di un’aziendaleader per management, versatilità,programmazione, presenza sul ter-ritorio.La prima, fondamentale verità cheaffiora conversando con FedericoRomano, riguarda il calendario. Che fino a qualche anno fa parlavauna lingua apparentemente immu-tabile, e oggi ne insegna una total-mente diversa. “Sì – conferma Fe -derico – perché, solo pochi anni fa,i ritmi produttivi di una lavanderiaindustriale importante come la no -stra seguivano cicli ricorrenti, conpicchi stagionali che sembravanoimmutabili. Oggi invece si lavora inmodo più continuativo, sono scom-parsi i grandi cambi di stagione, esi va a singhiozzo, mescolando esti-vo e invernale, vestiario pesante eleggero, biancheria e arredo”.Basta dare un’occhiata approfonditaal sito aziendale, per cogliere quel-l’eclettismo e quella poli-funziona-lità di cui è costituito il “segreto delsuccesso” che Clean consegue tut-tora, pur in tempi soggetti a muta-menti continui. Affiancare laborato-rio per conto terzi e servizio di la -vanderia a secco significa d’altraparte radicarsi profondamente nelproprio territorio. “Fra i tanti esem-pi che posso citare in proposito –spiega Federico Romano – mi piacescegliere quello dello sport. Nel corso degli anni, sempre piùsocietà di Campobasso e provinciahanno scelto Clean 2000 per lavaredivise agonistiche, tute e accessori.Noi ne siamo felici, non solo per ra -gioni economiche, ma anche per ilfatto di contribuire alla Memoriasportiva di un intero territorio”.

endar. One that, until a few yearsago, seemed to speak a languagethat was set in stone, and today itis teaching an entirely new one.“Yes – nods Federico – because,only a few years ago, the businessrhythms of a major industrial laun-dry like ours followed recurringcycles, with seasonal peaks thatseemed to always be the same.Instead, nowadays work is moreongoing; the big seasonal wardrobechanges have disappeared, andnow it comes in fits and starts,mixing summer and winter, heavyclothes and light clothes, linens andhome furnishings”.A close look at the company’s web-site reveals the eclecticism andmulti-functionality that make up its“secret of success”, and that Cleanstill maintains, despite the changingtimes. Adding a third-party work-shop and dry-cleaning services, onthe other hand, also means becom-ing more deeply rooted in the com-munity. “Among the many exam-ples I could give – explainsFederico Romano – I want to talkabout sports. Over the years, a growing numberof teams in Campobasso and thesurrounding area have chosenClean 2000 to wash their uniforms,practice gear and accessories. Weare happy to do it, not only for eco-nomic reasons but also because wemake a contribution to the collec-tive sports memory of an entire

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

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region”. However, if a historian, reporter orsociologist is interested in taking apicture of how times change inCampobasso, the laundry in viaMonforte 9 is a priceless observato-ry of the surrounding community,and the ways and habits that defineour lives. “Another convincingexample – continues FedericoRomano – is that of the street mar-kets. Using the American model, weorganize them periodically, sellinggarments that were not picked upafter a certain period has elapsed,much longer than the time periodset by law. All you have to do ispay the price of the laundry ticketand you can take home a downcomforter, a pair of pants, or ahandbag. Initially, only immigrantsand workers for Caritas wouldcome; but lately many Italians havestarted showing up, ready to takehome something to fill their closetswith. It is a trend I think will con-tinue to grow”.Suddenly the profile of Clean 2000becomes clear; firmly-establishedand a winner, thanks to its abilityto constantly remain in-sync withthe changing needs of its local cus-tomer base. Evidence of this is anactivity that the Romano familyassociates with increasingly out-of-the-ordinary and varied demand forservices. “One example is shoecleaning, frequently requested –explains Federico Romano – toextend the life of a basic necessity,that can also be expensive, for thelife of the average family. But thesame discussion can be applied tohandbags, boots, furs, and all kindsof accessories. All garments, begin-ning with shoes, that fifteen yearsago no one would have thought oftaking to the laundry”.Clean 2000, model of an industrial-artisan laundry capable of doing thelaundry for the entire community,as evidenced by the tried and test-ed services for work wear, regularlyentrusted to the Romano family bythe companies of Molise, and thebridal gowns, delivered not only byfamilies but also by the dressmak-ers and fashion houses inCampobasso and the surroundingareas.Thus, the commitment not only to

D’altra parte, se un qualsiasi stori-co, reporter o sociologo, vuole scat-tare una foto di come cambiano itempi a Campobasso, la lavanderiadi via Monforte 9 si presta a essereosservatorio impagabile sulla comu-nità circostante, e gli usi e abitudiniche ne caratterizzano l’esistenza.“Un altro esempio probante – conti-nua Federico Romano – è quello dei

mercatini. Sul modello americano,noi ne organizziamo periodicamen-te, mettendo in vendita i capi chenon vengono ritirati oltre una certadata, molto superiore ai terminiprevisti dalla legge in materia.Basta solo pagare il prezzo dellavaggio e uno si porta a casa unpiumone, un paio di pantaloni, unaborsa. All’inizio venivano solo gliimmigrati e gli operatori dellaCaritas, mentre le ultime volte sisono presentati anche italiani, inte-ressati a portarsi a casa qualcosacon cui riempire i propri armadi. � una tendenza che credo diventeràsempre più forte”.Ecco dunque chiarirsi il profilo diuna Clean 2000 radicata e vincentegrazie a una capacità di sintoniacostante con i bisogni del territorio.Di ciò dà conto un’attività che lafamiglia Romano conforma a do -mande di servizio sempre più parti-colari e differenziate. “� il casodella pulizia delle scarpe, semprepiù richiesta – spiega Federico Ro -mano – così da prolungare la dura-ta di beni fondamentali, ma anchecostosi, per la vita di una famiglia

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

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Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

media. Ma lo stesso discorso si puòapplicare alle borse, agli stivali, allepellicce, agli accessori del più variogenere. Tutti capi, a cominciaredalle scarpe, che quindici anni fanessuno pensava di portare in la -vanderia”.Clean 2000 modello di lavanderiaindustriale-artigianale capace di fa -re il bucato all’intera comunità, co -me testimoniato dai collaudati ser-vizi che riguardano gli abiti da lavo-ro, periodicamente affidati alla fa -miglia Romano dalle aziende delMolise, e quelli da sposa, consegna-ti dalle famiglie ma anche dalle sar-torie e case di moda di capoluogo eprovincia.Così, la vocazione non solo al cam-biamento ma, ancora prima, all’a-scolto del proprio territorio, sta pre-miando il lavoro di un’impresa chefonda il suo successo sulla sintesivirtuosa fra tradizione e innovazio-ne. Vedere per credere anche alsito www.lavanderiaclean2000.com.

Indemac S.r.l Zona Ind.le Campolungo 63100 Ascoli Piceno - Italy Tel.(+39) 0736 812807 - Fax (+39) 0736 098116 Web: www.indemac.it - E-mail: [email protected]

√ Introduttori

√ Piegatrici

√ Piegatovaglioli

√ Piegaspugne

√ Calandre solo stiro

√ Calandre multipiega

√ Feeders

√ Industrial folders

√ Small items folders

√ Towel folders

√ Flatwork ironers

√ Flatwork ironers with folding,

crossfolding and stacking system

Laundry machines

IFO Piegatrice industriale

Industrial folder

ILC Calandra multipiega

Ironer with built-in folder

Macchine per lavanderie

change but, even before that, lis-tening to its own people, is reward-ing the work of a business thatbases its success on the skillfulcombination of tradition and inno-vation. Seeing is believing on its website:www.lavanderiaclean2000.com.

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In quest’ottica di approccio concreto altema, l’Associazione ha patrocinato epartecipato alla seconda edizione delForum Sicurezza sul Lavoro, insiemealle aziende della sezione Safety in qua-lità di sponsor dell’iniziativa. L’evento siè svolto il 21 maggio 2013 a Roma nel-l’accogliente cornice del Crowne PlazaSt. Peters registrando un’ampia affluen-za e superando i numeri della scorsaedizione: sono stati, infatti, più di 400 ipartecipanti, tra aziende, Rspp, rappre-sentanti istituzionali e professionisti delsettore, tutti intervenuti per seguire i la -vori che si sono svolti durante la tavolarotonda, nelle sezioni di approfondimen-to pomeridiane e durante i workshoptecnici. Per l’Associazione, intervenuta nella ses-sione mattutina e pomeridiana, accantoad alti esponenti delle Istituzioni, delleimprese, delle associazioni, dei lavorato-ri, e rappresentata da Alberto Spascia -ni, Presidente della Sezione Safety e dalSegretario Generale Patrizia Ferri, l’e-vento ha rappresentato un’occasioneimportante per esporre il punto di vistadelle imprese che svolgono attività diproduzione, distribuzione e mantenimen-to dei Dpi, nonché la conferma di essereinterlocutore indispensabile di chi quoti-dianamente disciplina la materia dellasicurezza sul lavoro dal punto di vistagiuridico. La sessione mattutina del Forum èstata aperta con la tavola rotonda daltitolo “Prevenzione e controlli: le sfideper la sicurezza”, durante la quale i rela-tori si sono confrontati sull’evoluzione

Assosistema prosegue il percorso di svi-luppo del settore della Produzione, Di -stribuzione e Manutenzione dei Dpi,inaugurato ufficialmente lo scorso 14gennaio con l’incontro “Sicurezza sullavoro. Si riparte da qui”. In quell’occa-sione, il Presidente di Assosistema,Maximilien Eusepi, aveva annunciato,fra gli obiettivi futuri dell’Associazione,“La promozione della sicurezza e dellasalute attraverso il dialogo tra i decisionmakers a tutti i livelli: in primis, Ministerodel Lavoro e Inail al fine di orientare almeglio le politiche di indirizzo da perse-guire, nonché la partecipazione proattivaa gruppi di lavoro, progetti di ricerca eattività di diffusione della sicurezza sullavoro anche come risorsa di crescitaeconomica ed occupazionale per il no -stro Paese”.

Sicurezza, la prevenzionecomincia dal rispetto delle regole

Si è svolta il 21 maggio 2013 con grande successo la seconda edizione del ForumSicurezza sul Lavoro, confermandosi come importante appuntamento di riferimentoper gli operatori del settore. L’evento è stato patrocinato da Assosistema e sponso-rizzato dalle aziende associate della Sezione Safety che svolgono attività di produ-zione, distribuzione e mantenimento dei Dispositivi di protezione individuale.

ASSOSISTEMA

di Laura Lepri

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della normativa e della gestione dellasalute e sicurezza in azienda.In particolare, l’intervento di AlbertoSpasciani ha focalizzato l’attenzionesull’importanza, non sufficientementericonosciuta, del Dpi nella catena dellasicurezza: “Il DPI non è mai presentatocome un dispositivo importante ed es -senziale. Questo porre per ultimo e so -prattutto il non sottolinearne l’importan-za fa si che gli operatori non considerinocon sufficiente attenzione il ruolo essen-ziale di questo strumento di difesa. Il DPI, infatti, deve essere veramente uti-lizzato non solo posseduto o a disposi-zione. L’articolo 6 della Direttiva Europea89/391/CEE stabilisce che spetta al da -tore di lavoro prendere misure per laprotezione della sicurezza e della salutein linea con i principi generali di preven-zione. Ma la Direttiva sottolinea altresìl’importanza della partecipazione deilavoratori nell’adozione di tali misure.Datori di lavoro e tutto il managementaziendale sono i responsabili finali dellagestione dei rischi, ma i loro sforzi sonodestinati a fallire senza la partecipazioneattiva dei lavoratori”. Lorenzo Fantini,della Direzione generale delle Relazioniindustriali e dei Rapporti di Lavoro delministero del Welfare, ha annunciato iprossimi impegni del dicastero sul frontedella sicurezza: avvio del Sinp, il sistemainformativo nazionale per la prevenzione,istituzione dell’Albo dei comitati pariteticie una nuova dose di semplificazione echiarezza della normativa.Ester Rotoli, Direttore Centrale Preven -zione Inail ha annunciato un nuovo stan-ziamento di 153 milioni di euro (per uninvestimento di 750 milioni nel triennio)nel settore della formazione.L’esponente dell’Inail ha anche anticipa-to l’andamento degli infortuni nel corsodel 2012: le denunce sono passate da725.339 del 2011 a 657.000. “Un forte calo determinato solo per il50% dalla crisi economica mentre larimanente quota - ha aggiunto la Rotoli -è attribuibile all’effettivo miglioramentodei livelli di rischio in atto ormai da moltianni”.Simone Cencetti, Head of Environment,Health and safety,Manifacturing EMEA,di FIAT ha ricordato l’importanza di uncambiamento nella cultura della sicurez-za, che muova verso l’obiettivo di avere“zero infortuni”. Fra gli strumenti adottatida FIAT e proposto a tutte le aziende,Cencetti propone il modello “World classmanufacturing”, un sistema di gestione

ASSOSISTEMA

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della sicurezza che fa della sicurezza ilprimo pilastro del sistema di produzioned’eccellenza. Fondamentale poi il coin-volgimento dei lavoratori chiamati adosservare ciò che hanno intorno e amigliorare la propria sicurezza.Fabio Pontrandolfi, Dirigente dell’AreaRelazioni industriali, Sicurezza e Affarisociali di Confindustria ha sottolineato lanecessità per gli imprenditori, di avere lacertezza delle regole. In una situazionedi crisi economica, l’incapacità di prede-terminare cosa si deve fare, genera insi-curezza e l’incertezza genera un ecces-so di adempimento o un difetto diadempimento. Ecco perché gli strumentigestionali sono un ottimo strumento peravere certezza del modo in cui organiz-zare la sicurezza in azienda, in un conte-sto di regole semplici e chiare.

La sessione pomeridiana del Forum,invece, ha approfondito i temi della pre-venzione, dal punto di vista dell’organiz-zazione aziendale e della formazione, ele responsabilità penali dei protagonistidella sicurezza. Il dibattito ricco e vivaceche ne è generato, considerati i differentipunti di vista dei relatori coinvolti, haampliato la visione e l’approccio al temadella sicurezza sul lavoro, gettando lebasi per la costruzione di una culturache renda responsabili tutti, dai lavorato-ri alle imprese, coniugando l’efficienzaaziendale e la salute della società civile. Su questo aspetto, in particolare, è inter-venuta Patrizia Ferri, Segretario Generaledi Assosistema. “Com’è noto, recente-mente, l’Associazione ha ampliato il pe -rimetro della rappresentanza ai produtto-ri e distributori di dpi, completando la

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che, attraverso requisiti inderogabili especifici, tutela la salute e la sicurezzadelle imprese e dei lavoratori. Purtroppo,però, il sistema di qualificazione, nono-stante la previsione dell’art. 27 del TU81/08, non risulta essere neanche tra lepriorità di questo governo”. Altri inter-venti del pomeriggio sono stati quelli diGiuseppe Piegari, Direttore Generaleper l’Attività Ispettiva del Ministero delLavoro, che ha approfondito i criteriinterpretativi e direttivi per gli Organi diVigilanza e in chiusura dei lavori, Ha chiuso il convegno Raffaele Guari -niello, Coordinatore del gruppo Salute eSicurezza presso la Procura della Re -pubblica di Torino, con un approfondi-mento sulla figura del RSPP come ga -rante della sicurezza nella più recentegiurisprudenza della Corte di Cassa zio -ne.“I tempi sono maturi per la costituzionedi una Procura nazionale impegnatasulla sicurezza del lavoro - ha dichiaratoGuariniello - La Procura è necessaria peraffrontare in maniera incisiva i problemirelativi alla sicurezza e perché si tratta diun settore nel quale sono necessariespecializzazioni che non sono presenti inmaniera omogenea su tutto il territorio”.Infine, la presenza delle aziende sponsorche hanno creduto nel successo dell’ini-ziativa e, proprio in considerazione diciò, si sono già messe al lavoro per or -ganizzare la prossima partecipazione.Molta nutrita la presenza ai Workshoptecnici da loro organizzati, un’occasionedi visibilità per i nuovi prodotti e le nuovetecnologie realizzate. Grande interessehanno suscitato inoltre gli stand delle 14aziende associate ad Assosistema forni-trici di soluzioni per la salute e la sicu-rezza dei luoghi di lavoro, ospitate all’in-terno spazio espositivo allestito per l’oc-casione.

filiera, di eccellenza, considerato il livellodi imprese che ne fanno parte.Finalmente il settore gode di una suavisibilità autonoma e soprattutto puòoffrire quel contributo di conoscenza anostro avviso fondamentale per tutti gliattori istituzionali e di governo che quoti-dianamente sono chiamati a disciplinarein materia. Un contributo di esperienzaconcreto, che certamente può favorirel’evoluzione del punto di vista fino adoggi un po’ troppo di esclusiva pertinen-za di giuslavoristi”, ha commentato laFerri. “Il vero cambiamento nel settore dellasicurezza sul lavoro e il contributo alladiminuzione degli infortuni riusciremo adaverlo quando cambierà l’approccio allamateria: il dpi da costo e opportunitàdeve diventare regola e prerequisito. Alla stregua della cintura di sicurezza nelCodice della Strada. È necessario, però,un controllo sui prodotti e il ritiro dalmercato di quelli non a norma. Il dpi nonpuò essere esso stesso veicolo di peri-colo. Il vero punto è, infatti, la qualità delprodotto e la protezione che questo puòoffrire. Come incisiva deve essere anchela lotta alla concorrenza sleale e al lavo-ro in nero che determinano ribasso deicosti e insicurezza sociale. Il tasso di in -cidenza zero degli incidenti e delle ma -lattie professionali a cui l’Inail aspira giu-stamente ad arrivare, resterà sempre unvalore teorico se non si farà in modo direndere visibili tutti i lavoratori.Fenomeno, quello della concorrenzasleale che nel nostro settore, proprio acausa della totale assenza di requisitispecifici di idoneità tecnico-professiona-le, penalizza fortemente quelle impresevirtuose che hanno scelto di operareall’interno delle regole. Per questo, Assosistema ha proposto ilsistema di qualificazione delle imprese

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ASSOSISTEMA

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Nel quadro di un progetto di ricerca in corso(AiF-Nr. 17562N), l’istituto Hohenstein haavviato delle ricerche per identificare delle solu-zioni sostenibili e innovative in grado di mante-nere il valore dei tessili a lungo, garantire unlivello elevato di sicurezza durante il trattamentoe di conseguenza portare a dei costi contenutiper la lavanderia.Il settore alberghiero, quello sanitario e l’indu-stria alimentare generano quotidianamente enor-mi quantitativi di biancheria sporca, il cui tratta-mento e manutenzione sono diventati sempre piùdispendiosi a causa dell’aumento dei costi ener-getici. Quindi, i produttori di lavatrici hanno svi-luppato delle moderne procedure di lavaggio checomportano un ridotto consumo d’acqua e con-seguentemente una riduzione dei costi di riscal-damento. Sia le lavanderie interne professionali(OPL) che le società di noleggio tessile stannoulteriormente abbattendo i propri consumi idricigrazie ai sistemi di recupero.“I moderni processi di lavaggio che prevedonoun dispendio idrico decisamente contenuto met-tono a dura prova gli effetti chimico-fisici deidetersivi tradizionali. Qualsiasi sporco rimossodeve essere mantenuto in una soluzione stabile(dispersione) nell’acqua, in modo tale da impe-dirgli di penetrare all’interno delle fibre”, spiegala project manager Eva Gierling. Per poter forni-re una protezione efficace contro la rideposizio-ne, in altre parole per impedire ai pigmenti dellosporco rimosso di depositarsi sul tessuto, i ricer-catori intendono identificare gli additivi piùadatti per i detersivi e mettere a punto una seriedi raccomandazioni procedurali. Utilizzando deitest di imbrattamento artificiale particolarmenteinnovativi e basati sull’utilizzo di sostanze mac-chianti quali i cosmetici, l’istituto Hohenstein haanalizzato le proprietà delle soluzioni detergentiper valutare come riescono a trattenere lo sporcoin soluzione impedendogli di ripenetrare all’in-terno delle fibre. Si procede quindi a valutare losporco rimosso tramite una matrice di valutazio-ne anch’essa messa a punto dai ricercatori del -l’Istituto Hohenstein. Le nuove informazionicosì acquisite saranno utilizzate per lo sviluppodi una formulazione di base di un detersivo e perl’identificazione di una procedura di lavaggioappropriata per la biancheria alberghiera e gliindumenti da lavoro bianchi. In futuro, le lavan-derie, i produttori di detersivi, i produttori dilavatrici e di sistemi di lavaggio industriale, cosìcome i produttori tessili saranno in grado di uti-lizzare queste informazioni per lo sviluppo disistemi sostenibili.

Within the framework of an ongoing researchproject (AiF-Nr. 17562N), the Hohenstein Instituteis researching innovative, sustainable solutionswhich will maintain the value of textiles over thelong term, guarantee a high level of process secu-rity and as a result lead to stable laundry costs.The hotel sector, health care system and foodindustry generate huge amounts of linen everyday which are becoming increasingly expensiveto treat and care for due to rising energy costs.Manufacturers of commercial washing machineshave developed modern washing procedureswith low water consumption and corresponding-ly lower heating requirements to compensate.Both in-house laundries and rental service com-panies are further reducing their need for freshwater through recovery systems. ‘Modern wash-ing processes with a low water usage presentspecific challenges to the chemical/physicaleffect of detergents. Any dirt removed must beheld as a stable solution (dispersion) in thewater, so that it does not soak back into thefibre,’ explains project manager Eva Gierling. Inorder to stop the removed dirt pigments soakingback into the textile, the researchers want toidentify suitable detergent additives and developprocedural recommendations. Using innovativetest soilings based on high stain substances suchas cosmetics, Hohenstein is investigating theproperties of detergent solutions, how they holddirt in the solution and prevent it from soakingback in to the fibres. The dirt removal is thenassessed by means of an assessment matrixdeveloped by Hohenstein scientists. The newlyacquired knowledge will be used for the formu-lation of a sample recipe for a detergent and thedevelopment of an appropriate washing proce-dure for hotel textiles and white work wear. Infuture commercial laundries, manufacturers ofdetergents, industrial washing machines and sys-tems, as well as textile producers will be able tomake use of this information in the developmentof sustainable systems.

L’istituto Hohenstein esplora nuove procedure percombattere l’ingrigimento prematuro del biancoHohenstein researching new methods to combat premature graying of white linen

TecnologieTechnologies

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Special

Industrial laundrySuper-spin and “continuous batch” washing machines

Super spin and continuous batch washing machines are a core feature of any laundry, be itlarge or small. And their performance determines the degree of cleanness, water and energycosts, and the system’s productivity. These washing machines are used to wash flatwork in

particular, and to destroy bacterial flora, to aesthetically treat jeans, and many other functions. Here, some of Italy’s manufacturers showcase a selection of the most compelling innovations

to their machines upon which the future not only of the manufacturers, but also of the laundries themselves, hinges.

Speciale

Lavanderie industrialiLavatrici super-centrifuganti, “lavacontinue”

Lavatrici super-centrifuganti e lavacontinue sono l’elemento centrale di ogni lavanderia, piccola o grande che sia; dal loro funzionamento dipende la qualità del pulito, i costi di acqua

ed energia, la produttività dell’impianto. Queste lavatrici sono usate per il lavaggio (soprattutto biancheria piana) per l’abbattimento della flora batterica, per il trattamento estetico

di jeans, e per altre funzioni. Ecco come alcuni fra i produttori italiani illustrano le novità più rilevanti della loro produzione di queste macchine da cui dipende il futuro

non solo delle singole aziende, ma anche della lavanderia stessa.

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• • • IMESA

SERIE LMDalle lavandaie chine sulle rogge dei fiumi o sui lavatoi del cen-tro paese alla lavatrice supercentrifugante di oggi: un secolo distoria, ed un incredibile salto tecnologico. Non solo: il lavoro della lavandaia, che nei secoli precedenti erasvolto da quelle donne che dovevano far quadrare i conti acasa, è diventato oggi una professione importante, che richie-de approfondite conoscenze di settore. Anche nella lavanderia, quindi, come negli altri processi indu-striali si sono applicate innovazioni tecnologiche per otteneremacchine sempre più performanti. Dai timer meccanici delleprime lavabiancheria si è passati ai timer elettronici, poi amoderni microprocessori fino ad arrivare, nel caso di IMESA, amontare sulle lavatrici un vero e proprio computer e un siste-ma GSM per permettere alla macchina di dialogare con il cen-tro di assistenza che ne ha in carico la manutenzione. La serie LM IMESA non è una semplice lavatrice supercentrifu-gante, bensì un concentrato di innovazione e design, il risulta-to di un profondo lavoro di ricerca e sviluppo che si è spintooltre il normale settore della lavanderia. I pannelli esterni in acciaio INOX AISI 304, non solo conferi-scono alla macchina un aspetto di forza e stabilità, ma gli

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danno anche un certo tocco di eleganza. Il pannello di control-lo inclinato, oltre ad apportare una novità alla classica lineadella lavatrice, evita fastidiosi riflessi che potrebbero disturba-re la lettura del touch screen. La chiusura motorizzata applica-ta alla porta chiede all’operatore uno sforzo minimo ed è com-pletamente controllata dal computer IM8, vera grande novitàdella serie LM. La lavatrice IMESA, infatti, è l’unica sul mercato ad essereequipaggiata con un vero e proprio tablet PC che mette adisposizione dell’operatore oltre 200 programmi! Nella logicadei più moderni telefoni, IM8 è dotato di un touch screen dalquale è possibile scegliere il programma desiderato ed avviar-lo. Il computer, inoltre, permette di gestire una lista di 10 pro-grammi preferiti: 5 sono scelti dall’utente e possono esseremodificati in ogni momento, 5 corrispondono a quelli più fre-quentemente utilizzati. Grazie all’estrema flessibilità di IM8ogni singolo programma può essere composto sulle esigenzedella singola lavanderia: cicli e step di lavaggio sono modifica-bili nel più piccolo dettaglio.Come non bastasse, tutta la serie delle lavatrici LM, dagli 8 agli85 kg, è dotata di un sistema di teleassistenza e telediagnosti-ca via GSM completamente gratuito. ---------------------------------------------------------------------LM SEIRES From the women washing at the river, or on the town centerprovided area, to the today high spin washing: more than onehundred years of history and technology. Not only: the washerwomen job, necessary to balance thefamily accounts, disappear in favor of a new job, which ask forprofessionalism and in-depth Knowledge of the sector. Also in the laundry, then, as in the other industrial process,technology innovation were used to obtain always more per-forming machines.The firsts laundry mechanical timers, were replaced by elec-tronic timer, which in turn were replaced by the modern micro-processor and, in IMESA case, the microprocessor wasreplaced by a Computer complete of a GSM module, thatenable the washing machine to dialog with the service center. The IMESA LM series washing machine is not only a simplyhigh spin washing machine, but a innovation and design con-centrate, the results of a hard job of research and develop-ment, which crosses the usual borders of the laundry market. The external panels in AISI 304 stainless steel are not givingto the machine not only a strong and sturdy look, but also asmart touch. The tilted control panel, not only makes modern the washingmachine classic line, it is also helpful to avoid unpleasant reflexon the touch screen. The door motorized closing system ask for an operator mini-mum effort and it is completely controlled by the IM8 comput-er, the great innovation of the LM series. IMESA washingmachine, in effect, is equipped by a tablet PC which makesavailable more than 200 programs! As in the most modernsmart phones, IM8 is equipped by a touch screen and allowsto choose and starts the wished program. The computer allowsalso to manage a 10 programs preferred list: 5 are chosen bythe user and can be modified at any time, 5 match with themost used programs. Thanks to the IM8 flexibility, each pro-gram can be composed on the laundry exigencies: programscycle and steps can be deeply modified.

As it was not enough, the complete LM series, starting from 8kg to 85 kg capacity, is equipped by a GSM remote assistanceand diagnostic service, which is absolutely free.

• • • RENZACCI

Gli oltre 45 anni di esperienza nel settore del lavaggio ad acquae la stretta collaborazione con le più grandi aziende tessili alivello mondiale nel settore della produzione e del trattamentodi capi di grande pregio ed alta moda rappresentano senz’altrodue fattori di primaria importanza che hanno decretato il suc-cesso della innovativa serie Renzacci di macchine ad acquasupercentrifuganti della serie HS.Questa serie infatti, disponibile in una vastissima e ricchissimagamma di modelli e versioni che spaziano dai 9 Kg (utilissimiper campionature o piccoli lotti per trattamenti personalizzati aseconda del cliente) ai 90 Kg di capacità (da 20 a 200 lb),coniugano al meglio i tradizionali punti di eccellenza della pro-duzione Renzacci sopra richiamati con l’innovazione tecnologi-ca ed elettronica che consentono di effettuare le famose tecni-che di “personal cleaning” che solo una macchina Renzacci puòoffrire oggi.Il risultato di questi importanti investimenti in ricerca e svilup-po si concretizza in una serie di macchinari estremamente faci-li da utilizzare dotati di moltissimi vantaggi in più rispetto allamedia delle macchine oggi presenti sul mercato, tra le qualivogliamo qui ricordare:

• La superiorità tecnologica del nuovo programmatore elettro-nico touch screen AQUATRON®, con pressoché infinite pos-sibilità di impostare a piacere il numero di giri in fase dilavaggio e di centrifuga e di regolare qualsiasi tempo dipausa e di senso di rotazione del cesto.

• Una velocità di centrifuga potenziata ed un fattore G tra i piùelevanti nel mercato, a garanzia di una grande produttività edi un sensibile abbattimento dei costi di energia, dei tempi diasciugatura e di stiratura.

• L’innovativo cesto con sistema “AQUAWAVE” per un’azionepulente ottimale e personalizzata in funzione del capo tratta-to.

• Il nuovo sistema contalitri a misurazione bilanciata, per rego-lare con estrema precisione i livelli di bagno per trattare icapi e tessuti più delicati, personalizzando i livelli in funzionedel capo lavato.

• L’innovativo sistema di regolazione e monitoraggio continuodelle temperature “ECO-MIX®”, per avere nella botte dilavaggio sempre la temperatura desiderata per il trattamen-to dei capi, offrendo così un contributo importantissimo perevitare azioni di danneggiamento e/o caduta di qualità neirisultati di lavaggio, con sensibile riduzione degli sprechi econsumi di energia.

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• Le pratiche ed ultraprecise pompe dosatrici saponi, per som-ministrare i prodotti chimici necessari nelle esatte quantità etempi richiesti dall’operatore.

• L’ innovativa e superiore tecnica di progettazione a sistemainclinato “SENSOR RAIL®”, che conferisce ancora più stabi-lità e permette risparmi di energia e tempo per eseguire l’in-tero ciclo.

• Il rivoluzionario sistema antivibrazione a doppie sospensioniattive a bilanciamento di carico convergente incorporato intutte le macchine della serie HS.

• L’ampio oblò di carico extra large, per caricare anche volumi-nosi capi come grandi coperte, piumoni matrimoniali, coper-ture sfoderabili di divani e tendaggi in genere.

• Questo ampio oblò di carico unito ad un cesto a diametromaggiorato ed alettatura ottimizzata consente di eseguire inmodo straordinario sia i trattamenti sui capi più delicati siaefficaci lavori di campionatura e/o follatura dei capi.

• L’Inverter elettronico a software avanzato per avere ancorapiù stabilità, minori vibrazioni ed una maggiore estrazionedell’acqua dagli indumenti grazie anche alla migliore e piùuniforme distribuzione dei capi all’interno del cesto.

• Il notevole risparmio nei costi e nei tempi di stiratura, grazieall’ampissimo volume e diametro utile di funzionamento delcesto, che offre la possibilità ai capi di disporsi ed aprirsi inmaniera ottimale.

---------------------------------------------------------------------More than 45 years of experience in the washing machinesfield as well as a very close co-operation with the most impor-tant worldwide groups operating in the high fashion industryhave certainly represented two key factors in building up thegreat success achieved by the very innovative range of REN-ZACCI high spin washer extractors included in the “HS” line. This range of washer extractors, available in a waste and richversions, from 9 Kg (very useful for sampling or small lots forpersonalized treatments) to 120 Kg load capacity (from 20 upto 200 lb) combine at the best the traditional excellence pointsof the Renzacci production with the technological and electron-ic innovation, which allow to effect the famous techniques of“personal cleaning” that only a Renzacci machines can offertoday.The result of these important investments in research anddevelopment is realized in a range of machineries extremelysimple to use with much more advantages compared to theother machines today present in the market, among which wewould like to underline:• The technological superiority of new electronic programmer

AQUATRON® with almost infinite possibilities to set thenumber of runs during wash and extraction and to adjust anypause and drum rotation.

• A powerful extraction speed and one of the most high G fac-tor available in the market, which grants high productivityand a remarkable energy saving costs, with reduction of

drying and ironing times.• The new basket equipped with “AQUAWAVE” system which

allows the possibility to perform an optimazed cleaningaction according to the type of garment treated.

• The new countliters system with balanced measuring systemto adjust with extreme precision the bath level to treat themost delicate garments and textile, personalising the levelsbased on the garments washed.

• The innovative regulation and continuous temperature moni-toring system “Ecomix” to have always in the drum thenecessary temperature for the treatment of the garments,thus offering a very important contribution to avoid dama-ging and /or low quality in the washing results with remarka-ble reduction of wastes and energy consumption.

• Practical and very precise soap dosing pumps to supply thenecessary chemicals in the exact quantities and times requi-red by the operator.

• The innovative and superior projecting technical at inclinedsystem “sensor rail”, which allows stability energy and timesaving to fulfil the complete cycle.

• The revolutionary anti vibration system with double activesuspensions with load convergent balance built-in on HSmachines.

• The Extra large loading door to load voluminous clothes asbig blankets, double bed quilts, sofa covers and curtains.

• The extra large combined door loading with the oversizeddrum and optimised fins grant to carry out in an extraordi-nary way the treatments of the most delicate textile as wellas sampling and /or milling cycles.

• The electronic inverter with advanced software to obtainmuch more stability and less vibrations and the biggerextraction of the water from the garments with the betterand more regular distribution of the garments inside thedrum.

• The very large volume and diameter of the drum, that offersthe possibility to the garments to place and open themselvesoptimally, allows to reduce the big costs and ironing timesaving.

• • • VEGA

Il gruppo Vega nel 2013 va a completare la sua vasta gammadi macchine con la nuova linea di lavacontinue “SmartLine”,costruite per un utilizzo e necessità in tutto il mondo. OggiVega conta oltre 120 addetti a livello mondiale destinati adincrementarsi entro 3 anni; 49 Rivenditori diretti e indiretti;con uffici tecnici, assistenza e parti di ricambio. Con questanuova linea di lavaggio semplice, compatta ed economica siasui risparmi che sul prezzo vuole entrare sul mercato italianoattraverso molti clienti medio piccoli che hanno la necessità dicambiare la macchina di lavaggio, investendo in qualità tede-sca “Made in Germany” ma anche a vantaggio del cliente poteracquistare una nuova linea ecologica e che fa risparmiare suicosti di lavaggio. Questa nuova generazione ha la possibilità dilavare anche a 3,5 Litri/Kg biancheria; con recuperi dell’acquafino un 60. Si può applicare anche uno scambiatore di caloreper il risparmio energetico “Green Flow”. Il sistema di lavaggiosi avvale di un filtro rotativo alloggiato sotto la macchina capa-ce fino a 25 micron; se vi fossero maggiori necessità Vegacostruisce un filtro esterno di piccole dimensioni “RSF” fino a50 e oltre micron con possibilità di scambiatore di calore mod.CTW per ottenere un ulteriore 25% di risparmio energetico.Abbiamo ottimizzato anche la possibilità di avere “full automa-tic Disinfection Unit” un sistema antibatterico interno certifica-to per la contaminazione sulla biancheria. Il sistema di lavag-gio è stato studiato con una università Tedesca per ottimizza-re al meglio il suo ciclo produttivo.Vega Germany Wash Technology è costituita da un team diprofessionisti giovani e motivati, in grado di fornire soluzioniintelligenti per la riduzione dei costi di gestione e l’incrementodella capacità produttiva e qualitativa dei vostri impianti.L’offerta della Vega ha come obiettivo il miglioramento conti-nuo del servizio post vendita oggi molto importante e si con-centra sui seguenti punti:• Assistenza tecnica continua con possibilità collegamento

remoto via internet;

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• contratti di manutenzione ordinaria a costo fisso senza sor-prese;

• pezzi di ricambio di mercato come B&R, Siemens, Bosch,Rexroth, Parker, Bürkert, Telemechanik;

• certificazione del prodotto acquistato e del processo; • riacquisto della macchina da parte della casa madre.Attraverso un semplice schema di flusso costruiamo la vostramacchina insieme a voi, ma sempre flessibile a seconda dellalavorazione da affrontare. La vera forza della nuova generazio-ne delle macchine Vega sono i materiali e il “made inGermany”. Spessori, azione meccanica, robustezza e semplicità sono le 4parole chiavi del sistema di lavaggio.Abbinato alla macchina lava continua abbiamo 3 versioni dipressatura. Pressa “RP” a 30-40-50 Bar monostadio classica con colonne di

grande diametro con il peso di 9 tonnellate, oppure una pres-sa “CPC” a telaio unico monoblocco che come caratteristica hauna forza di pressatura oltre 400 tonnellate e del peso di 15tonnellate.La terza versione è con una centrifuga “HC-Spin”finale adattaagli abiti da lavoro o trilaminato, moderna con una robustastruttura e alta centrifuga oltre 700 G, con tempi sui 120-180secondi. Mentre sulla parte finale della macchina in asciugatu-ra Vega è riuscita a creare una nuova serie di asciuganti “DT”avapore-gas-olio molto compatti, si possono attaccare tuttiassieme risparmiando spazio oppure hanno la possibilità disucchiare la biancheria a distanza; il motore è stato alloggiatosotto la macchina e il filtro è automatico quindi non necessitàpiù di una continua manutenzione durante l’asciugatura. E’stato adottato l’infrarosso e altri tipi di sensori per ottimizzareil ciclo di asciugatura della spugna o altri tipi di biancheria.Il lungo studio e test ha portato a trovare come partner sullaparte gas, la Riello con i suoi bruciatori modulanti che aumen-tano di oltre il 15% il risparmio rispetto ai bruciatori in com-mercio e dei nostri concorrenti; Vega vi attende per aiutarvinel vostro futuro.

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• • • ILSA

La qualità del solvente nelle macchine lavasecco con-venzionali è gestita mediante l’azione di filtrazione edistillazione. Possono essere utilizzate diverse tipologie di solventisempre con lo scopo di portare in soluzione oli e grassie di trasportarli, insieme allo sporco generico, ai filtri eal distillatore.I filtri liberano il solvente dallo sporco durante il proces-so di lavaggio e possono essere di tipo ‘rigenerabile’come i filtri rotativi a dischi o ‘non rigenerabili’ come lecartucce.Il distillatore rigenera il solvente che evapora ed è recu-perato nei serbatoi, mentre le sostanze estranee riman-gono sul fondo e formano il residuo di distillazione.L’acqua introdotta nel processo tramite gli eventualidetergenti aggiunti o formatasi a causa dell’umiditàambientale, è rimossa attraverso appositi separatorisulla base della differenza di peso specifico rispetto alsolvente.L’acqua dei separatori contiene tuttavia ancora tracce disolvente e deve essere gestita come acqua di contatto.I residui di processo sono in sintesi composti da: filtrinon rigenerabili, residui di distillazione e acqua di con-tatto. Sono disponibili diverse tecnologie per ridurre il conte-nuto di solvente nei residui, ma le macchine lavasecconon sono in grado di garantire ‘zero solvente’ nei resi-dui che devono essere comunque smaltiti in accordocon le norme vigenti.BAT Best Available Technology.Le soluzioni tecnologiche devono definire uno standard

macchina/processo di tipo ecosostenibile che, utilizzan-do la miglior tecnologia disponibile (BAT), adotti solu-zioni in grado di: • ridurre la presenza di solvente nei residui di distilla-

zione • mantenere efficienti i sistemi che gestiscono i residui

• evitare emissioni e contatto con gli operatori.ILSA da sempre s’impegna in questa direzione proget-tando soluzioni efficienti. Il ‘Service 3 in 1’ è un sistema integrato che consentedi gestire in un unico programma automatico le princi-pali manutenzioni periodiche necessarie a garantire unaelevata efficienza nella gestione dei residui e più ingenerale delle emissioni:1) Multisolver: rigenerazione e raffreddamento

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Speciale

La gestione dei residuiL’eco-sostenibilità, e la salvaguardia attiva di un bene comune chiamato Ambiente, sono valori

ormai irrinunciabili per ogni impresa coinvolta in processi produttivi che devono escludere sprechi ed esuberi a carico della comunità in cui si vive e si opera.

Ecco perché, anche nel settore del lavaggio a secco, risulta di primario interesse aggiornarsi su macchine e tecnologie in grado di gestire in modo ottimale i residui di ogni ciclo produttivo.

Ecco una panoramica su come alcune aziende leader italiane affrontano e risolvono il problema con soluzioni innovative di grande interesse

SpecialDry-cleaning machines: management of residues

Eco-sustainability, and active safeguarding of a public resource known as the Environment, are values of fundamental concern to every business involved in manufacturing processes

that must reduce waste and surplus emissions into the community in which it resides and operates. Which is why, in the dry-cleaning sector, as well, it is essential to stay updated on machines and technologies

capable of optimally managing residues from any and all production cycles. Following is an overview of how someof Italy’s top companies confront and resolve this issue with innovative solutions of compelling interest to us all.

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2) Filtro rotativo: scarico, lavaggio e riempimento3) Distillatore: riduzione solvente nei residui, svuota-

mento e puliziaIl programma è completamente automatico e nonrichiede alcun intervento da parte dell’operatore. I resi-dui di distillazione sono trasferiti direttamente al conte-nitore di smaltimento e la macchina può immediata-mente ricominciare la produzione.ILSA, prima azienda del settore ad affrontare questotema per i solventi di nuova generazione, ha recente-mente messo a punto il sistema anche per i solventialternativi al Percloroetilene. Le macchine della serie iPURA per il lavaggio gestisco-

no una ottimale qualità del solvente mediante un pro-cesso brevettato senza distillazione e con una ridottissi-ma necessità di sostituzione del filtro a cartuccia (700cicli circa). Soluzioni come quelle indicate non devono più essereconsiderate esclusivamente costi o “tasse ambientali”da pagare solo se la legge lo impone, ma tecnologieintelligenti per gestire in modo efficace i residui prodot-ti durante il processo, mantenendo allo stesso tempoefficiente la macchina e pulito l’ambiente che ci circon-da.-------------------------------------------------------------The quality of the solvent in the conventional dry clear-ing machines is managed by filtration and distillationaction. They can be used different types of solvents, alwayswith the aim to solubilize oils and greases by transport-ing them, together with general dirt, to filters and dis-tiller.The filters get the solvent free from dirt during thecleaning process and they can be ‘regenerable’ like diskspin filter or ‘non-regenerable’ like the cartridges.The distiller regenerates the solvent that evaporatesand being recovered in the tanks, while the foreign sub-stances remain at the bottom by producing the distilla-tion residue.The water introduced in the process through eventualdetergents added or produced cause of humidity in theenvironment, is removed by special separators on thebase of different specific weight vs solvent.

Never been so Easy

Never been so Considerate

Never been so… iPURA

iPURA 2.0 TM

40015 San Vincenzo di Galliera (Bologna) - Italy - Via C. Bassi, 1 - Tel. 051/815154 - Fax 051/812697 - www.ilsa.it - e-mail: [email protected].

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However, the water of the separators still containstraces of solvent and it must handled as contact water. In short, the process residues are composed by non-regenerable filters, distillation residues and contactwater. They are available different technologies to reduce thecontents of solvent in the residues, but dry cleaningmachines cannot ensure ‘zero quantity solvent’ in theresidues that must be in any case disposed according tothe Regulations in force. BAT Best Available Technology:Technological solutions must define one eco-friendlystandard machine/process that, by using the best avail-able technology (BAT) adopts solutions able to:• Reduce the presence of solvent in the distillationresidues • Keep efficient the systems handling the residues• Avoid emissions and contact with the operators.ILSA always engage itself to follow this direction bydesigning effective solutions.Service 3 in 1’ is a built-in system allowing to manageby one automatic program only the main periodicalmaintenances, necessary to guarantee high efficiency inmanaging the residues and more in general the emis-sions.1) multisolver: regeneration and cooling2) spin filter: discharge, cleaning and filling up 3) distiller: solvent reduction in the residues, emptying

and cleaning.The program is completely automatic and does notrequire any action by the operator. The distillationresidues are moved directly to the disposing containerand the machine can immediately start the productionagain.ILSA, first company in the industry to face this topic fornew generation solvent, has recently developed thesystem even for alternative solvents to perchlorethyl-ene.iPURA dry cleaning machines manage optimal quality ofthe solvent by means of patented process without dis-tillation and reduced need to replace the cartridge filter(approx 700 cycles). The solutions like the ones described have no more tobe considered as costs or ‘environmental tax’ to be paidonly if obliged by the law, but intelligent technologies tomanage efficaciously the residues produced during theprocess, by keeping at the same time an efficientmachine and cleaned surrounding environment.

• • • RENZACCI

La Renzacci Spa ha sempre pensato che quello della“Eco sostenibilità” è un termine che nel settore dei mac-chinari e delle tecnologie applicate all’industria dellavaggio e della manutenzione dei capi tessili deveessere sinonimo di Eco innovazione, data la stretta edimprescindibile correlazione che questi significati devo-no avere.Ed essendo vero questo importante punto è di conse-guenza altrettanto evidente che anche per quantoriguarda la gestione ottimale dei residui provenienti dalciclo produttivo il settore del lavaggio a secco deverivolgere la sua attenzione soprattutto verso quellenovità ed innovazioni che come la rivoluzionaria edinnovativa lavasecco RENZACCI a solventi naturalialternativi NEBULA sta portando immensi benefici nonsolo all’importantissimo settore della Eco sostenibilità,ma anche in quelli dell’aumento del numero dei capi che

possono essere lavati a secco, dell’abbattimento deiconsumi di energia, acqua, solvente, che portano note-voli vantaggi non solo all’ambiente ma alla redditività,produttività e crescita dell’intero settore dell’industriadel lavaggio.Senza infatti nulla togliere ai nuovi ed efficaci sistemiautomatici di aspirazione e stoccaggio automatico deifanghi di distillazione disponibili nelle lavasecco a per-cloro che la nostra azienda propone oggi al mercato, èimportante sottolineare che le nuove tecnologie di cui èdotata NEBULA permettono una efficace e drastica ridu-zione sia delle quantità che del grado di tossicità deiresidui provenienti dal ciclo produttivo di una macchinadi lavaggio a secco.Il nuovo sistema DSF™ (Dinamic Saving Flow) di cuiNEBULA è dotata infatti offre tra i molti benefici anchequello di effettuare un ciclo di lavaggio di alta qualitàesaltando al massimo le proprietà del solvente impiega-to e minimizzando dunque tutto quanto dei residui dilavaggio non sia rappresentato dallo sporco che si va atogliere dagli indumenti.Questo importante sistema consente dunque di aumen-tare la qualità e la semplicità dei lavaggi in modo rapi-do ed efficiente concentrando l’attenzione solo sullosporco da togliere riducendone la quantità, che vieneraccolto e conseguentemente eliminato in modo sempli-ce ed automatizzato grazie al sistema di gestione e con-trollo della macchina “i touch” system.Inoltre l’importante beneficio ottenuto grazie a Nebuladi avere residui sotto forma di prodotti non tossiciaggiunge un importante vantaggio grazie al fatto cheoltre ad una minore quantità di residui da smaltire, essianche dal punto di vista qualitativo sono classificaticome estremamente meno inquinanti sia per l’ambien-te che per la salute dell’operatore.Questi due importanti benefici uniti insieme non giova-no soltanto alla salute dell’operatore e dell’interasocietà (fattori questi che dovrebbero essere sempreprioritari) ma anche al portafoglio del proprietario del-l’attività, dato che in ambito europeo, Italia inclusa, sista assistendo ad un risparmio medio tra il 25% ed il30% sulla spesa annua destinata allo smaltimento deiresidui del ciclo produttivo.Il nostro ufficio studi e ricerche è a disposizione di tutticoloro che ne vogliano sapere di più sull’argomento!----------------------------------------------------------

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Renzacci Spa has always thought that the “Eco sustain-ability” is a term that in the field of machineries andapplied technologies in the industrial cleaning and in themaintenance of textile garments must be synonymouswith ECO INNOVATION, given the close and essentialcorrelation that these meanings must have.Being true this important point, it is clear as well thateven with reference to the excellent management ofresidues arising from the production cycle, thedrycleaning sector must turn its attention especially tothose new products and innovations that, as the revo-lutionary and innovative Renzacci dry cleaning machineusing natural alternative solvents NEBULA, in thismoment bring immense benefits not only in the reallyimportant field of the Eco-sustainability, but also in theincrease in the number of garments that can be dry-cleaned, by reducing energy, water and solvent con-sumption, which bring significant benefits not only tothe environment but also to profitability, productivityand growth of the whole cleaning industry.In fact without removing nothing from the new andeffective systems of automatic suction and storage ofdistillation sludge available in the perc drycleaningmachines that our company is now offering to the mar-ket, it is important to stress that the new technologiesNEBULA is equipped with allow an effective and drasticreduction both in the quantity and in the degree of tox-icity of the residues from the production cycle of adrycleaning machine.The new system DSF™ (Dinamic Saving Flow) NEBULA

is equipped with as a matter of fact offers among themany benefits the possibility to carry out a cleaningcycle of high quality as well, by enhancing at most thefeatures of the solvent used, therefore by minimizing allthe cleaning waste represented by dirt removed fromthe garments.Therefore this important system allows to increase boththe quality and simplicity of the cleaning process, onlyfocusing the attention on the dirt to be removed byreducing the quantity, which is collected and conse-quently eliminated in an easy and computerized waythanks to the management and control “i-touch” sys-tem of the machine.Furthermore the results achieved by Nebula t are pro-ducing the effect that these residues are classified asnon-toxic products adds an important benefit thanks tothe fact that, in addition to a less residues to be dis-posed, also from a qualitative point of view they areclassified as extremely less polluting both for the envi-ronment and for the operator’s health.These two important benefits combined together notonly contribute to the operator and the whole society’shealth (these factors should always be priority) but alsoto the portfolio of the business owner, since in Europe,including Italy, we are witnessing to an average savingbetween 25% and 30% on the annual expense forwaste disposal of the production cycle.Our research and development department are at com-plete disposal to satisfy any further on this importantsubject!

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One of the recurring questions receivedby the Detergo’s editorial staff is aboutthe possibility to continuously monitorthe integrity and composition of perc, ina nutshell its health status, as this canmake a dramatic difference in the per-formance of any dry cleaning system.Excellent operational results can beachieved using the MAXICHECK™ PurePower analysis kits along with the MAX-ISTAB™ Pure Power concentrated stabi-lizers.The new generation dry-cleaning sys-tems are designed to ensure the effec-tive and safe use of dry-cleaning sol-vents. The prolonged use of solventstogether with the fatty acids released bythe dry-cleaned garments can impair thesolvent alkaline stabilization.The accumulation of acids in the solventenvironment leads to a decrease in pHand in the solvent alkaline stabilization,which, if not adequately buffered, willlead to further degradation of the sol-vent, bad smelling clothes and corrosionof the dry-cleaning system.MAXISTAB™ Pure Power has beenspecifically developed to prevent any pHdrop in dry-cleaning, to prolong the life-cycle of DOWPER and DOWPER PurePower, to prevent bad smelling garmentsand to protect the system from anypotential damage.The MAXICHECK™ Pure Power analysiskit delivers quick and effective monitor-ing of solvent stabilization on site andprovides information about the need toadd the concentrated MAXISTAB™ PurePower stabilizer.Solvent monitoring and re-stabilizationwith MAXISTAB™ Pure Power are key toprotect the dry cleaning system fromcorrosion and prevent poor qualitycleaning results.It is recommended to check the solventon a weekly basis. When changes are

Fra le domande più ricorrenti in arrivoalla redazione di Detergo, ci sono quelleche riguardano la possibilità di monitora-re costantemente lo stato di tenuta e lacomposizione, in una parola sola, la “sa -lute” di quel percloroetilene da cui di -pende il funzionamento ottimale di ogniimpianto a secco.Eccellenti risultati operativi si sono otte-nuti in questo ambito con i kit di analisiMAXICHECK™ Pure Power, e con glistabilizzanti concentrati MAXISTAB™Pure Power.Gli impianti di lavaggio di nuova genera-zione sono progettati per garantire unuso efficace e sicuro dei solventi per illavaggio a secco. L’uso prolungato delsolvente, insieme agli acidi grassi im -messi nell’impianto con i capi possonoportare ad un certo calo della stabilizza-zione alcalina del solvente.L’accumulo degli acidi nell’ambiente delsolvente porta ad una calo di pH e del-l’alcalinità del solvente, che – se nonpropriamente tamponato - porta adun’ulteriore degradazione del solvente,cattivi odori sui capi e corrosione del-l’impianto di lavaggio. MAXISTAB™ Pure Power è stato specifi-

Ecco il kit con cuimisurare la salutedel percloro

NEWS

Analysis kit to check the health status of perc

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camente sviluppato per prevenire il calodel pH nelle operazioni di lavaggio asecco, per estendere il tempo di vita diDOWPER e DOWPER Pure Power, perprevenire i cattivi odori sui capi e perproteggere l’impianto da qualsiasi po -tenziale danno.Il kit di analisi MAXICHECK™ PurePower consente un rapido ed efficacemonitoraggio della stabilizzazione delsolvente in loco e fornisce informazionisulla aggiunta necessaria dello stabiliz-zante concentrato MAXISTAB™ PurePower.Il monitoraggio del solvente e la ristabi-lizzazione con MAXISTAB™ Pure Powersono essenziali per contribuire a proteg-gere l’impianto di lavaggio dalla corro-sione ed evitare cattivi risultati di lavag-gio.Si consiglia di controllare il solvente concadenza settimanale. In caso di cambiapportati al processo (parametri del si -stema, aumentata quantià di capi im -messa..) si consiglia di stringere la ca -denza del test in modo tale da identifica-re sul nascere qualsiasi effetto negativo.

SAFECHEM Europe GmbHMarco RoncelliTelefono: +39 335 79 08 [email protected]

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®™Marchio della The Dow Chemical Company (”Dow“) o di sue consociate di DowSAFECHEM Europe GmbH é una consociata della The Dow Chemical Company

La qualità fa la Differenza per la FreschezzaDOWPER™: percloroetilene di comprovata qualità e punto di riferimento tradizionale nel lavasecco. DOWPER™ Pure Power: percloroetilene vergine con una formula specifi ca e con un elevato grado di purezza. Progettato per macchine di nuova generazione. Disponibile in sistema SAFE-TAINER™.

made to the dry cleaning process (sys-tem parameters, increased quantity ofgarments processed, etc.) it is recom-mended to perform solvent tests morefrequently in order to immediately identi-fy any negative effects.

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A year after the earthquake that shook Italy’sEmilia region, we find ourselves face to face withMr. Barbanti, who proudly shows us the compa-ny’s latest form finisher, the 435 model withpatented recovery system. Upon examination, itbears an elegance and composure that betraynone of the rigors of extreme emergency underwhich it was produced. A classic specimen of “made in Italy” productionand avant-garde technology, the 435 seems tohave always “resided” in the solid, welcomingbuilding, located just a few kilometers fromMirandola, in the province of Modena. It is theheadquarters of Barbanti - a company that formore than half a century has contributed to thegreatness of Italy’s tradition in ironing machines.As flexible and reassuring as the technology thatmade it, if the 435 form finisher could talk, itwould describe the long months lived adventur-ously in another factory, “exiled” like all theBarbanti models and machines in warehouseswhere the earthquake would not be able to inflictany more damage. And, if it now has the peace ofmind to express its automated and flawless testi-monial, it can do so thanks to the courage, fore-sight, and spirit of sacrifice of family businesswith strong traditional values. Specifically, we’respeaking of Barbanti of Mirandola which, afterseeming to be poised on the edge of oblivion – justone year ago - today, quite the opposite, has risenfrom nothing, thanks not to magic, but to a formi-dable combination of hard work (and lots of it)and risk-taking (just a pinch) without which thespirit of entrepreneurship would not exist.Admiring the 435 and other custom-builtmachines in their new, awe-inspiring factory,where every object seems to have been placedaccording to some preordained plan, it is reallyhard to imagine that this facility was constructedout of nothing in the blink of an eye. The officialreopening was a festive inauguration on May 11,2013. To fully comprehend the marvel that has

Un anno dopo il terremoto che sconvolse l’Emilia,ci troviamo a tu per tu con il signor Barbanti, checi mostra orgoglioso l’ultimo nato fra i manichini,il modello 435 con sistema di recupero brevettato.Osservandolo, sfoggia un’eleganza e una compo-stezza che nulla hanno a che spartire con le condi-zioni della più pura emergenza.

Esemplare di un classico “made in Italy”applicato a una tecnologia d’avanguardia,435 sembra “risiedere” da sempre in que-sto solido e accogliente fabbricato, sito apochi chilometri da Mirandola, provinciadi Modena. È non a caso la sede di quellaBarbanti che da oltre mezzo secolo contri-buisce a fare grande la tradizione dellostiro italiano.Plastico e rassicurante al pari della tecno-logia che l’ha prodotto, il manichino 435,fosse dotato della parola, vi racconterebbeinvece di trovarsi qui dopo lunghi mesiavventurosamente trascorsi in un’altra

fabbrica, “esiliato”, come tutti i modelli e i mac-chinari della Barbanti, in capannoni dove il sismanon sembrava in grado di nuocere. Se adesso ètornato a svolgere in tutta tranquillità la sua partedi automatizzato e impeccabile testimonial, lo sideve al coraggio, alla lungimiranza e allo spiritodi sacrificio di un’impresa familiare di altri tempi.Parliamo per l’appunto della Barbanti di Mirando -la che, dopo essere sembrata sul punto di scompa-rire dalla faccia della terra - cosa di un anno fa -oggi è al contrario risorta dal nulla, per frutto nondi un miracolo, ma di quel formidabile mix di fati-ca (tantissima) e azzardo (appena un pizzico) sen -za cui nemmeno esisterebbe un vero spirito diimpresa.Ammirando 435 e altri prodotti da stiro fuoriserieall’interno di uno stabilimento così imponente,dove tutto appare posizionato secondo un ordineimmutabile, è davvero difficile mettere a fuoco ditrovarsi dentro una fabbrica risorta dal nulla in unbattibaleno. Riaperta ufficialmente con la festosa

Notiziedalle

aziende

di/by Stefano Ferrio

Barbanti rises from the rubbleThe story of an incredibly fast, spectacular reconstruction, after the total destruction of its facility inMirandola, caused by an earthquake one year ago

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Così la Barbanti è risortaStoria di una rapida e magnificaricostruzione, dopo la totale distruzione dello stabilimento diMirandola, provocato dal terremotodi un anno fa

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inaugurazione dell’11 maggio 2013. Occorre con-frontare la realtà che si ha davanti agli occhi concerte foto appese accanto alla zona uffici per ren-dersi conto del prodigio avvenuto. Sono le imma-gini scattate appena un anno fa, all’indomani delsisma del 29 maggio 2012. Quello che, con la suapotenza, fece collassare i piloni della Barbantisotto i colpi di oscillazioni tremende, da mezzometro l’uno. “Prima di quella scossa, pensavamodi riuscire a recuperarlo - racconta Carlo Barban ti,che ha ereditato la ditta fondata nel 1957 da papàIlario. - Il 29 invece siamo stati messi di fronte aldisastro compiuto”.Una catastrofe di tali proporzioni (basti pensare aimorti che ha causato in questa stessa strada dellazona industriale di Mirandola) da far balenare l’i-dea di dover chiudere tutto. “All’inizio eravamotalmente storditi che non sapevamo cosa fare –spiega Carlo Barbanti – ma poi, quando ho vistola reazione di mia moglie e i miei figli, ho capitoche si doveva ricostruire tutto”. Potenza di un’a-zienda familiare, dove il titolare può contare sulsostegno incrollabile della moglie Renata, e deifigli Angela e Roberto. Una voce del sangue, e unamore per quanto creato dalle proprie fatiche, ri -velatisi più forti perfino delle duemila scosse diterremoto che hanno martoriato in pochi mesi que-st’angolo di Emilia. Con la facoltà di coinvolgeredipendenti altrettanto legati, da operosità e passio-ne, alla loro fabbrica.

Il risultato è lo straordinario lieto fine rappresenta-to da questo stabile antisismico, alimentato daenergia fotovoltaica, costruito dove le foto raccon-tano di un precedente capannone fatto letteralmen-te sparire dalla superficie terrestre, smontato finoalle fondamenta, completamente svuotato dellemacchine e dei prodotti trasferiti altrove per per-mettere la ricostruzione. Un’opera di rinascitafavorita anche dal moto di solidarietà che il terre-moto ha suscitato in tutto il comparto, con uncapannone del gruppo Union messo a disposizionedella Barbanti, a Sala Bolognese, in modo da con-tinuare le lavorazioni fino alla ripresa.“Adesso che abbiamo finito i lavori impegnandocianche economicamente, presenteremo la domandadi rimborso allo Stato” conclude Carlo Barbanti,rivelando una morale della favola che tanto ci illu-mina sulle virtù degli italiani, più forti perfino del -la loro burocrazia. Non a caso, nel sito della Bar -banti, all’inizio di una storia destinata a illuminar-ci sui successi conquistati grazie a tavoli, topper emanichini esportati in tutto il mondo, si leggonoqueste parole: “I traguardi sono fatti per es sere su -perati, gli obbiettivi per essere raggiunti e i sogniper essere realizzati”. Perfino dopo un terremoto.

occurred, one must compare the reality of whatstands here today with the photos that hang on thewall in the office area. The photos were taken justone year ago, following the earthquake of May29, 2012. The worst tremor of many; one that,with its immense force, collapsed the building’shalf-meter-in diameter piers under its powerfulshaking. “Up until that tremor, we thought itcould be repaired - relates Carlo Barbanti, whoinherited the company, founded in 1957 by hisfather, Ilario. - On the 29th, however, we werefaced with a complete disaster”.A catastrophe of such proportions (it is sufficientto remember the deaths it caused on the samestreet in the industrial zone of Mirandola) that itraised the notion of having to close down com-pletely. “Initially, we were so shocked we didn’tknow what to do - explains Carlo Barbanti - butthen, when I saw the reaction of my wife and mychildren, I knew we had to rebuild everything”.The strength of a family business, where theowner can rely on the unwavering support of hiswife Renata, and children Angela and Roberto. Avoice from the bloodline, and a love for the busi-ness they had built with their own hard work,which until then, had proven itself even strongerthan the two thousandearthquake tremorsthat had shaken thispart of Emilia over thelast few months. Withthe option of involvingemployees who wereequally committed,through industrious-ness and passion, totheir workplace.The outcome is thisamazing, happy endingin the form of an earth-quake-proof building,powered by photovolta-ic energy, built uponthe ruins of a previousfacility that literally disappeared from the surfaceof the earth, destroyed right down to its founda-tion, completely emptied of its machines and prod-ucts, and relocated to another site during thereconstruction. A feat of rebirth, fostered also by aflame of solidarity that the earthquake kindled inthe entire industry - a plant was made available toBarbanti by the Union Group, in nearby SalaBolognese, in order to be able to continue work-ing until the new building was ready. “Now that we have completed the job, and made asignificant financial investment, we will apply forreimbursement from the State” concludes CarloBarbanti, revealing a moral to the fable that saysa lot about the virtues of the Italians, strongereven than their own red tape. In the company’swebsite, the first lines in the section dedicated tothe story of the Barbanti company, intended toilluminate us about Barbanti’s strengths, earnedthrough its tables, toppers and form finishersexported around the globe, we are not surprised tofind these words: “Goals are made to be accom-plished, objectives to be reached, and dreams tobe fulfilled”. Even after an earthquake. DD37

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Companynews

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Secondo quanto pubblicato dallo studiocommerciale e contabile Nieuws, moltesocietà si troveranno ad affrontare seriedifficoltà al momento dell’entrata in vigorel’anno prossimo della nuova normativaeuropea SEPA che regolamenta la SingleEuro Payments Area (Area Unica deiPagamenti in Euro). Molte società nonhanno ancora iniziato a implementare icambiamenti necessari all’interno dei pro-pri sistemi di pagamento.La standardizzazione del traffico dei paga-menti all’interno dell’Unione Europeaavverrà l’anno prossimo, quando il trafficodei pagamenti intracomunitari risulteràaltrettanto semplice ed economico quantoquello a livello nazionale. Il progetto hapreso il via nel 2008, fissando al 1° feb-braio 2014 la data entro la quale tuttidovranno aver completato il passaggio allaSEPA. L’ambito di applicazione della nor-mativa include sia le società che i cittadiniprivati che vedranno il proprio numero diconto bancario farsi più lungo a causa del-l’aggiunta del nuovo codice IBAN interna-zionale che richiederà, tra l’altro, una seriedi adeguamenti tecnici ai software deisistemi contabili. Sono molte le società chenon si sono ancora rese perfettamenteconto del tipo di impatto che la normativaavrà sui loro sistemi. Tanto più le societàcontinueranno a procrastinare gli adegua-menti necessari, tanto più cara risulterà latransizione, in quanto i fornitori non riusci-ranno ad aiutare tutti all’ultimo momento epotrebbero per questo aumentare i prezzi.Ed è proprio questa la molla che potrebbespingere molte delle società più piccole adattivarsi sin da oggi.

(Fonte CINET)

A lot of companies are heading for troublewith the new European payment standardSEPA entering into effect next year, saysAccountancy Nieuws. A lot of companieshave not yet started to incorporate the nec-essary changes into their automatic pay-ment systems.The payment traffic in the European Unionwill be standardized next year. Intra-European payment traffic is going to bejust as easy and cheap as national paymenttraffic. The project has been running since2008, but as of 1 February 2014, everyonemust have transferred to SEPA, the SingleEuro Payments Area. Companies but alsocivilians will have to deal with this.Account number are going to becomelonger because the new international IBANcode will be added, requiring technicaladjustments in software of, for example,accountancy systems. A lot of companieshave not yet realized what kind of impactthis is going to have on their company,says the article. The longer companieswait, the more expensive the switch mightbe. Suppliers will not be able to helpeveryone at once, and could raise theirprices. This might be the incentive thatsmaller companies need to take actionnow.

Ultima chance per lesocietà europee perconformarsi alla SEPA

NORMATIVAS t a n d a r d

Last chance for European companies to incorporate SEPA

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Si può dire tranquillamente che que-sto genere di problematiche esiste daltempo dei tempi. Nato dalla necessitàdi diversificare gli abiti tra loro, diattirare l’attenzione del compratore,di dare un valore aggiunto al prodot-to, quello che comunemente si dice ilrisultato finale di una ricerca interiorerapportato all’esteriorità in un millen-nio x per una unicità Y pari ad unottimo guadagno, prodotto con mate-riali extra extra extra….. (chi più neha più ne metta!!!) fregandosene alta-mente delle problematiche in cuiincorre la categoria dei pulitintori. E si, perché a parte un’esigua schieradi operatori che avrebbero fattomeglio a scegliere un altro lavoro,tanto questo non lo sanno fare, tuttigli altri sono impegnati sempre piùore della propria giornata lavorativa arisolvere problemi dovuti alla incapa-cità altrui di apporre la corretta eti-chettatura. Questi personaggi arrivanoal punto che non sapendo più cosainventarsi corrono ai ripari sbarrandotutte le modalità di lavaggio… tanto ècosì ovvio che un capo non si possalavare, tutt’al più lo si butta, megliose lo si porta nei laboratori specializ-zati …… ma de che? (detto allaromana).

Forse dovremmo munirci di una sferamagica davanti alla quale mettere ilcapo ed attendere la risposta da partedi Merlino, ma non è stata ancoraprogettata: io ho provato con la boc-cia dei pesci rossi che hanno rispostoparlando così piano che non ho capito(e scusate il tono sarcastico, ma nonc’è altro modo per approcciare certequestioni).Tutto questo per dire che fatta lalegge trovato l’inganno, mi chiedose c’è speranza per la nostra bellaItalia !!!!Nel frattempo continueremo a cercaredi servire al meglio la nostra cliente-la, aggiornandoci, crescendo in modoimprenditoriale, traendo il giusto gua-dagno.Da parte associativa intensificheremogli sforzi per far comprendere ai pro-duttori ed ai distributori l’esigenza dietichettare i prodotti in modo coeren-te, utilizzare tessuti e colori resistenti,inserire sui capi accessori belli, manon fragili ed impossibili da trattare.Il tutto tenendo conto dell’esigenzache tutti noi abbiamo: offrire un ser-vizio rispondente alle richieste dellaclientela.

Gabriella Platè

ASSOSECCOProblemi legati agliaccessori, inserti,materiali vari

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Speriamo che i creativi non si spingano adutilizzare accessori così estremi...

ovvero “extra” aggiunti al tessuto checompone il capo d’abbigliamento…

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zi senza macchine per il lavaggio a sec co: ci si limita allapresa e consegna ed al finissaggio dei capi.È una soluzione che, in molte circostanze, risulta perfetta perridurre l’ingombro e per non avere da affrontare i problemilegati alle emissioni inquinanti degli impianti e la conseguentegestione dei rifiuti e tenuta dei registri.Ci sono imprenditori o aspiranti tali che assolutamente nonvogliono rinunciare ad avere l’impianto di lavaggio a secco ead acqua: in questi casi Assosecco consiglia di rivolgersi apartner affidabili e da tempo sul mercato, dotati di un’espe-rienza eccellente e di una gamma di prodotti tale da potergarantire il soddisfacimento di tutte le esigenze del mo mentoe future, compreso il servizio di post vendita e di assistenzatecnica qualificata. A questo riguardo stiamo creando nell’ambito di Assoseccoun nucleo di aziende definite “Aggregate” che saranno segna-late ai nostri associati quali partners preferenziali.

Tornando alla panoramica del comparto, nel complesso lanuova tendenza amministrativa è venuta in aiuto delle nuoveaziende che possono in questo modo avviare le pratiche diapertura più rapidamente. Permane, però negli imprenditoriche iniziano una qualsiasi attività la sensazione di trovarsi unpo’ soli nel fronteggiare tutta una serie di operazioni spessoconfuse e ripetitive.L’ideale è rivolgersi alle Organizzazioni imprenditoriali peravere una consulenza professionale che possa rivelarsi utileper comprendere la radicale trasformazione che l’universodella manutenzione tessile sta subendo: l’apertura di un grannumero di attività di pulitintolavanderia ad opera di stranieri.Di per sé il fenomeno ricalca quanto accaduto all’estero: pen-siamo agli Stati Uniti nei quali la percentuali di tintori asiaticiè altissima. Però nel nostro Paese il problema non è l’etnia, ma la concor-renza sleale e l’alterazione delle logiche del mercato da partedi operatori che non rispettano regole e normative, applicanoprezzi irragionevoli, si disinteressano dell’ambiente smaltendoi rifiuti in maniera criminale, non rilasciano lo scontrino fisca-le, gestiscono in modo poco ordinario il personale, ecc.Ebbene, la nostra Associazione sta facendo una grande batta-glia per marginalizzare queste attività e fare in modo che gliimprenditori corretti non vengano penalizzati da questa situa-zione: è un impegno da proseguire in modo fermo e responsa-bile cercando di coalizzare tutte le varie organizzazioni suquesto tema che diventa prioritario per la sopravvivenza delsettore.

Emilia Pecorara

La segreteria di Assosecco riceve numerose telefonate daparte di persone che intendono aprire un’attività di pulitintola-vanderia: ogni contatto è diverso e l’approccio deve tenerconto di chi abbiamo all’altro capo del tele fono, ma è interes-sante analizzare la varie esperienze che ci vengono raccontate.Rispetto al passato, oggi si rivolgono a noi molte persone chesono uscite dal circuito lavorativo per riduzione del personale,licenziamenti, pre-pensionamenti. Avendo a disposizione unaparte della liquidazione e non trovando alternative, decidonodi aprire un’attività e quella di tintoria appare tra le più …gettonate.La ragione di questo fenomeno dipende forse dall’errata sen-sazione che “lavare e stirare” siano cose abbastanza sempliciper le quali non necessitano particolari doti o attitudini: nientedi più sbagliato, perché sappiamo be nissimo quali problemati-che esistono nello svolgimento di questa attività.Ci sono poi i giovani che hanno spirito imprenditoriale e deci-dono di affacciarsi a questa professione.Altra casistica che periodicamente si presenta, è rappresentatada donne che hanno la sciato da tempo il mondo del lavoro perdedicarsi alla famiglia. Una volta che i figli sono cresciuti,queste signore decidono di dedicarsi ad un’attività lavorativa,sia come rivincita personale che come aiuto a quanto guada-gnato dal marito.Infine, è doveroso citare coloro che chiedono informazioni adAssosecco per stilare un business plan ben consapevoli dellanecessità di analizzare il mercato prima di prendere una deci-sione così importante come aprire una lavanderia.Potremmo elencare altre tipologie, ma i nu meri maggiori sonorappresentati proprio da queste figure-tipo.Ebbene, in tutti i contatti Assosecco fornisce una consulenza“al di sopra delle parti”, in tendendo in questo modo chiarire lecriticità, senza far sorgere immotivati entusiasmi che potreb-bero poi, al momento dell’avvio dell’attività, produrre uneffetto contrario, fino ad arrivare ad un senso di disperazioneche contrasta con la necessità di essere forti, motivati, compe-titivi, ma consci delle difficoltà della professione e del merca-to.Assosecco consiglia sempre di verificare le caratteristichedella zona dove si intende aprire la tintoria per avere subitochiaro in mente che tipo di servizio fornire: rapido, tradiziona-le, monopezzo, ecc.Da valutare con attenzione gli impianti da inserire nel cicloproduttivo: in questo caso molto dipende dalla spazio a dispo-sizione e dalle lavorazioni che si vogliono eseguire.Sempre più spesso, e la rivista se n’è già occupata, gliimprenditori della detergenza decidono di avere un semplicerecapito o “punto freddo” come vengono definiti questi nego-

Informare e moralizzareil settore per far sopravvivere le aziende

ASSOSECCO

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NOME Villacorta Juan Francisco nato in Argentina

RAGIONE SOCIALE Tintoria COMOLLI situata zona PALAZZO DI GIUSTIZIATintoria LA VECCHIA MILANO situata zona BRERA

CITTÀMilano

FAMIGLIAdi origine rimasta in Argentina. Condivido la mia vita con Anja. Mio nipote Franco lavora con me; la mia famiglia ”Italiana“ sono gli amici echi collabora nelle mie due attività

HOBBYViaggiare, sport vari, letteratura e la buona cucina!!!

DATA DI INIZIO ATTIVITÀ2002

RAPPORTI CON LA CLIENTELA I rapporti che intercorrono con la clientela sono molto buoniLe criticità sono risolvibili

RAPPORTI CON I FORNITORIBuoniProblemi rari

SERVIZI AGGIUNTIVI OFFERTI ALLA CLIENTELAOltre ai nostri servizi di tintoria/lavanderia di alta qualità, offriamo una seriedi lavorazioni (effettuate al nostro interno) che vanno dai rammendi invisibili,sartoria qualificata, pulitura accurata di tutti i capi e accessori di svariati tipidi pellame, compreso il coccodrillo. Alta specializzazione in abiti da sposa enel rinnovo di abiti antichi. Tutto ciò nella convinzione che così facendo sipossa mantenere uno standard qualitativo alto, preservando la cultura artigia-nale nelle varie specificità ma in modo imprenditoriale. DD41

DETERGO GIUGNO-JUNE 2013

ASSOSECCOIl settore in pilloleQuattro chiacchiere con i nostriAssociati presentando ogni mese ilprofilo sintetico di un pulitintore

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ASSOSECCO

Come annunciato, presentiamo una nuova rubrica che intendeapprofondire alcuni aspetti medico-sanitari con specifico rife-rimento alla professione del pulitintore.Questo mese, per una consulenza professionale di alto profilo,ci siamo rivolti a due autorevoli psichiatri che hanno rispostoai nostri quesiti e sono disponibili ad approfondire alcunetematiche che origineranno dalle vostre domande.Abbiamo, in primo luogo, voluto sfatare il concetto che glipsichiatri si occupano solo dei … “picchiatelli”. Niente di più sbagliato! E l’approccio fornito dai due medicine è la prova concreta.La nostra esistenza personale e professionale è strettamentelegata al benessere della psiche che viene influenzata da tuttoquanto ci circonda.Immaginiamo, quindi, lo stress e l’ansia che accompagnano illavoro del pulitintore: attività dura e pesante, ma soprattuttocorrelata al soddisfacimento delle istanze del cliente, dunque

in perenne aggiornamento e che implica variabili spesso fuoricontrollo.È bene conoscere le caratteristiche dello stress per preveniretalune criticità e saper affrontare con coraggio e consapevo-lezza le difficoltà che la vita ci presenta.Vi invitiamo ad una lettura ragionata di questi interventi, mase al momento non siete abbastanza concentrati, rimandateogni commento e conservate questo articolo: crediamo ferma-mente che questi argomenti vadano “digeriti” per essere davvero utili e contribuire a stimolare un dibattito costruttivoed importante per il nostro benessere.Assosecco ([email protected] tel. 02.7750447)aspetta le vostre domande e le vostre riflessioni: se l’affron-tiamo insieme anche lo stress ci sembrerà più sopportabile enon ci sentiremo schiacciati dalle avversità e … dai clientidalle pretese impossibili da realizzare.

E.P.

Filo diretto con gli specialisti…medici psichiatrici

Parliamo di stress

Quello che comunemente si chiama stress è anche connessoall’ansia e alla depressione?Stress è un termine di moda. Credo che si possa definire stress larisposta - con dispendio di energia - ad uno stimolo potenzialmentedisturbante. Più precisamente nell’uso comune stiamo parlando direazione di allarme di fronte ad un elemento stressante (stressor),ovvero di una serie di cambiamenti nell’omeostasi fisiologica cheavviene in tutti gli animali di fronte ad una situazione di pericolo, incui occorre scegliere se fuggire o combattere. Non è detto che il peri-colo sia realmente il lupo che ci vuole sbranare, ma può essere qual-cosa che comunque percepiamo come minaccioso per la nostra vitatranquilla. Dunque uno stressor è un elemento che impone una rea-zione di allerta. Non è sempre negativo: probabilmente uno stato dimoderata allerta è quello di cui ci serviamo ogni giorno per potersvolgere i nostri compiti a puntino. Molti definiscono questo come“eustress”, ovvero stress buono, cioè quello utile. Effettivamentequesto non ci disturba per nulla, anzi ci tiene svegli e attivi. È il “distress”, ovvero lo stress cattivo, il problema: spesso non ètanto la qualità dell’elemento disturbante (=stressante) ma la quantitàe la durata nel tempo che ci danneggiano. Cioè, se allo stressor la risposta fisiologica è, per esempio: l’aumentodella pressione arteriosa, della frequenza cardiaca (con palpitazioni),del consumo di CO2, della glicemia, della contrattura muscolare (conconseguenti tremori, cervicalgia e mal di testa, lombalgia ecc), iper-motilità del tubo digerente, ipersecrezione acida nello stomaco,bocca secca (tutte manifestazioni fisiche di quella situazione che cipredispone ad attaccare o a scappare) aumento del cortisolo e dell’a-drenalina, quando questo elemento è molto preoccupante e dunquerichiede una risposta molto forte e magari dura un tempo prolungato,si finisce per avere dei disturbi del nostro equilibrio psicofisico. Eavremo, da una parte le manifestazioni fisiche (che già di per sé sonole stesse manifestazioni dell’ansia comunemente intesa) e dall’ altra

avremo le manifestazioni psichiche, ovvero l’attesa angosciosa dellemosse del nemico (vero o fantomatico che sia), che comunementedefiniamo ansia. E facilmente, dovendo continuare a mantenere unostato che necessita di energie, vi sarà anche un “esaurimento” dellecapacità di far fronte al pericolo, con l’idea dell’incapacità di contra-starlo, la stanchezza del mantenere sempre lo stato di allerta, cosache conduce ad una riduzione della propria vitalità ed ad una pro-gressiva restrizione del proprio ambito vitale e dunque dei propriinteressi, nell’intento di risparmiare le energie residue … cosa che simanifesta come depressione. Ansia e successivamente anche unaeventuale depressione, sono dunque conseguenze dello stress.Quasi sempre non ci vogliamo rendere conto che siamo in diffi-coltà, a che cosa lo si deve?Bisogna avere una buona consapevolezza per riconoscere di essere indifficoltà e spesso anche se avvertiamo il disagio pensiamo che siapasseggero o ci auguriamo di “farcela da soli” a superarlo, ci si ver-gogna di essere fragili. Capita che siano le persone intorno (familiari,colleghi ecc.) ad accorgersi del nostro malessere e che ci invitino anon trascurare il problema.Ci sono dei sintomi che possono essere dei segnali d’allarme?Sì, è possibile riconoscere dei campanelli d’allarme nel sentirsi ner-vosi, incapaci di rilassarsi, irritabili, affaticati, con difficoltà di con-centrazione. Se ci si sente svogliati, la routine quotidiana sembra unamontagna da scalare, si diventa insicuri, incerti sulle strategie daadottare, se si è inappetenti (o al contrario alla costante ricerca dicibo, spesso dolci), se si dorme poco e male, sono tutti segni da nonsottovalutare. Inoltre possono insorgere varie paure (di guidare, distare in casa da soli, di andare in luoghi affollati ecc.) e frequente-mente possono esserci dei sintomi fisici come tachicardia, tremori,sudorazione, nausea, vertigini e molti altri ancora.Cosa è possibile fare per gestire questi disturbi?La più importante cosa da fare è riconoscere che si tratta di manife-

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Dr.ssa Luana Bernardeschi, milanese, 58 anni, medico chirurgo, specialista in psi-chiatria dal 1994, iscritta all’albo degli psicoterapeuti. Formazione specifica nel campo dell’ansia e depressione (con il conseguimento nel1995 dell’European Certificate in Anxiety Disorders and Mood Disorders e un masterdi perfezionamento per specialisti presso l’HSR di Mi nel 2006).Esperienza clinica e di ricerca, sempre rispetto a questa area, maturata presso l’am-bulatorio Disturbi d’Ansia dell’HSR (diretta dalla prof.ssa L. Bellodi) fino al 1994.Partecipazione al progetto di superamento e riconversione dell’Ospedale PsichiatricoAntonini di Limbiate (Mi) fino al 1999.Interessi e interventi a favore di prevenzione (in particolare per i giovani) e aggior-namento per i medici di medicina generale.Da oltre dieci anni libero professionista (attività privata), collabora come consulentepresso alcune strutture per disabili (Monza, Lissone) e dal 2010 partecipa aiProgrammi Innovativi Territoriali di Salute Mentale nell’Unità Operativa di Psichiatriadi Rho (Mi).

Qualche notizia professionale su Leonardo Ghiringhelli, nasce a Milano nel 1951,e qui si laurea a pieni voti nel 1976. Da subito si occupa di medicina del lavoro e dimedicina di base, lavorando contemporaneamente come Medico di Medicina Generale(c.d. “della mutua”) per 15 anni e come medico del lavoro del Servizio pubblico per 4anni. Specialista dapprima in Medicina del Lavoro, in seguito si orienta verso il distur-bo mentale e si specializza anche in psichiatria nel 1982, sempre a Milano. Nel frattempo continua la pratica medica (un po’ “hard core”) lavorando come medicodel pronto soccorso dell’ ospedale di Melzo (MI) per 6 anni. Personalmente si è sotto-posto ad una esperienza di psicoterapia dinamica di gruppo per un paio d’anni ed inseguito a psicoterapia analitica individuale in due diverse tranches per un totale di 16anni. Non escludendo qualche superficiale approfondimento di altre pratiche psicotera-piche come l’ipnosi, la respirazione, i gruppi Balint… Dal 1987, oltre all’ attività privata,inizia a lavorare come psichiatra del SSN presso vari ospedali (ivi compreso l’ ex“manicomio”) e, negli ultimi dieci anni, come responsabile di una struttura psichiatricaterritoriale. Attualmente in pensione dal SSN, continua la propria attività di medico dellavoro (c.d. “Medico Competente”) e di psichiatra.

stazioni dovute alla nostra incapacità di far fronte ad un stress ecces-sivo, senza che questo possa colpevolizzarci. In secondo luogo farpiazza pulita dei presunti eroismi (“un po’ più di sforzo e buonavolontà…) che servono solo a farci sentire sempre più inetti e colpe-voli, inviandoci nella spirale negativa della depressione. E dunquerivolgerci ai tecnici del settore chiedendo aiuto: il buon senso è unabuona cosa, ma spesso non è sufficiente ad evitarci le trappole chenoi stessi ci poniamo. In particolare un tecnico può vedere delle coseche - per lui evidenti - all’ interessato non verrebbero mai allamente.Perché abbiamo difficoltà a rivolgerci ad un medico per “unmalessere”, e soprattutto ad uno specialista?Vi è ancora un alone di pregiudizio attorno ai disturbi psichici. Lamalattia mentale evoca immagini degli “alienati” come raccontati inalcune barzellette o in una certa filmografia che pone l’accento sudegli estremi. Molti sono i luoghi comuni sugli psicofarmaci: “diven-ti uno zombie, ti cambiano il carattere, rimani impasticcato per sem-pre, sono una droga” ecc. Inoltre non raramente alcuni fatti di crona-ca nera vengono associati a disturbi psichici dell’autore del reato.Tutto questo non facilita l’approccio con lo psichiatra, ma le cosestanno migliorando. Da tempo si sta facendo un buon lavoro di sen-sibilizzazione e di corretta informazione, bisogna proseguire in que-sta direzione, pensando anche ai giovani e alla prevenzione. È impor-tante spiegare che se nel corso della vita si manifesta un disturbod’ansia o un episodio depressivo (o altro problema di interesse psi-chiatrico) non si tratta di una colpa (“reagisci, devi farcela da solo”sono purtroppo frasi che frequentemente le persone in difficoltà sisentono dire da parenti e amici). Come mi rivolgerei ad un ortopedi-co in caso di frattura di un arto, per esempio, così è necessario rivol-gersi ad uno specialista in caso di disagio psichico (in prima battutaanche il nostro medico curante può esserci utile, poi eventualmenteci invierà da uno specialista). Qual’ è la differenza tra un medico Psichiatra e uno Psicologo?Di laurea e abilitazione professionale. Lo psichiatra è prima medico,poi specialista in psichiatria. Lo psicologo è laureato in psicologia.Esistono anche psicologi che sono laureati in lettere e filosofia ad inseguito acquisiscono la specialità in psicologia. Esistono anche medi-ci che acquisiscono la specialità in psicologia anziché in psichiatria

(in tal caso vengono chiamati psicologi clinici). I medici possono prescrivere farmaci, mentre gli psicologi non medi-ci no. La diagnosi che fa il medico di fronte ad un paziente è più unadiagnosi clinica, ovvero cerca di individuare il disturbo e propone laterapia, con la modalità di approccio tipica della medicina. Allo psi-cologo interessa meno etichettare il paziente con una diagnosi didisturbo, quanto piuttosto userà una diagnosi operativa, puramentestrumentale ad affrontare il problema psicologico che si propone, ocomunque orientata a descrivere le caratteristiche di personalità, lemodalità relazionali e reattive del paziente. Quindi, poiché vedo lecose da medico, suggerirei che il primo contatto dovrebbe essere conuno psichiatra che valuti l’entità e la tipologia del problema: insiememedico e paziente possono decidere come meglio procedere. Parliamo a questo punto di psicoterapeuti: si intende comunementecome psicoterapeuta un sanitario che tratti problemi psichici conmodalità abitualmente non farmacologiche. Le terapie possono esse-re non solo della parola, ma essere accompagnate anche da terapieche utilizzino anche la respirazione, l’ipnosi, il rilassamento, il mas-saggio …. la psicanalisi è un tipo di psicoterapia orientata a modifi-care i problemi profondi ed inconsci che ci trasciniamo fin dall’infanzia e ci rovinano la vita, ma non necessariamente è l’unica tera-pia possibile, anzi attualmente si usano molto le terapie cognitivocomportamentali, che affrontano in breve tempo problemi specificicon buoni risultati pratici.Comunemente si pensa che il servirsi dell’aiuto di uno Psicologosia più semplice, meno identificativo, cosa si può dire in merito?Dipende dal fatto che andare dallo psichiatra connota maggiormentecome “malato mentale” (il pregiudizio, lo stigma di cui dicevoprima) e quindi suscita timori e reticenze (“non sono mica matto”),mentre è socialmente più accettato andare dallo psicologo (“sonomeno grave, ho solo bisogno di parlare un po’, di sfogarmi”) o dalneurologo (altro specialista che a volte interviene per depressione edansia). Sottolineo ancora una volta lo sforzo che si sta facendo perinformare correttamente sulla natura di disturbi come ansia e depres-sione (frequenti nella popolazione generale), della necessità di nontrascurare l’eventuale problema e di rivolgersi ad uno specialista e,qualora ci sia l’indicazione, di non essere prevenuti verso terapie far-macologiche che possono aiutare ad “uscire dal tunnel”.

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SILC is one of the leading company inthe world in the field of manufacturingof professional and industrial finishingequipment since its establishment in1968. Despite the current difficult eco-nomic situation, the company hasdecided the same to expand andimprove its offer. In the last years SILChas increased its effort in the field ofresearch and development, designingbrand new models and upgrading themodels already in production.Amongst the new models launched inthe last years, the new series of ironingtable “DSH” is surely one of the mostimportant. The “DSH” models are iron-ing tables with adjustable height of thetable top and left and right ironing bymeans of a double pedal on both thesides of the machine. The “DSH” seriesincludes 3 models:• Mod. S/AAR DSH - Self-contained iro-

ning table with heated and vacuumboard - provided with built-in electricboiler and vacuum group

• Mod. S/AAR-S DSH - Self-containedironing table with heated, vacuumand blowing board - provided withbuilt-in electric boiler and vacuumgroup

• Mod. S/AR DSH - Ironing tablewithout boiler with heated andvacuum board - provided with built-invacuum group

The height of the table top is adjustedelectro-mechanically on models S/AARDSH and S/AAR-S DSH, while is adjust-ed manually on model S/AR DSH.By means of these models, SILC offersto operators a group of extremely ver-satile and ergonomics machines, whichadapt perfectly to the characteristics ofevery single user.Another important development con-cerns the new series of ironing presseswith pneumatic functioning “S/EIP”. Thenew models have been subjected to animportant upgrading on the basis of thenew European Normative EN 10472-6and of the recommendations came fromthe markets and the professional oper-

La SILC, azienda leader daoltre 40 nel settore dellafabbricazioni di macchinariper la stiratura professio-nale e industriale, nono-stante il momento difficileper l’economia mondiale,ha deciso comunque diinvestire e di rafforzare lapropria offerta. Negli ultimianni l’azienda ha dedicatoun sempre maggiore sfor-zo nell’ambito della ricercae sviluppo, progettandonuovi modelli e aggiornan-do i modelli già in produ-zione.Tra i nuovi modelli lanciatisul mercato, un posto diprimo piano è occupatodal la nuova serie di tavolida stiro DSH.

Si tratta di tavoli da stiro con altezzadel piano da lavoro regolabile dall’ope-ratore e la possibilità di stiro su en -trambi i lati della macchina grazie alladoppia pedana sul lato destro e sinistrodel tavolo. La linea di tavoli da stiroDSH è disponibile in tre modelli:• Mod. S/AAR DSH - Tavolo da stiro

autonomo con piano riscaldato e aspi-rante completo di caldaia elettrica easpiratore

• Mod. S/AAR-S DSH - Tavolo da stiroautonomo con piano riscaldato, aspi-rante e soffiante completo di caldaiaelettrica e aspiratore

• Mod. S/AR DSH - Tavolo da stirosenza caldaia con piano riscaldato easpirante completo di aspiratore.

La regolazione dell’altezza del piano dastiro avviene in maniera elettromecca-nica sui modelli S/AAR DSH e S/AAR-SDSH, mentre sul modello S/AR DSHl’altezza del piano viene regolatamanualmente.Con questi modelli la SILC mette adisposizione degli operatori delle mac-chine dall’elevata versatilità ed ergono-micità in grado di adattarsi perfetta-mente alle caratteristiche ed esigenzeDD44

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Silc, nuovi tavoli dastiro in tre versionid’eccellenza

Informazione commercialeTrade info

Silc, new finishing boards in three excellent versions

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di ogni singolo utilizzatore finale.Un’altra importante novità lanciata dallaSILC nell’ultimo anno riguarda la nuovalinea di presse con funzionamentopneumatico “S/EIP”. Le nuove pressepneumatiche hanno subito un importan-te processo di aggiornamento sulla ba -se della nuova Normativa Europea EN10472-6 e delle indicazioni dei mercatie degli operatori professionali. La primaimportante novità riguarda la dotazionedi serie del dispositivo “salvamani” sulpiano superiore della pressa con chiusu-ra dei piani a due pulsanti (come previ-sto dalla normativa europea). � statoinoltre rivisto il sistema pneumatico cheregola i movimenti della pressa, perrenderli ancora più affidabili, precisi esilenziosi. Sulla parte frontale dellamacchina sono stati aggiunti tre regola-tori di pressione (pressione di schiaccia-mento, velocità di chiusura dei piani eavvicinamento). Il piano di appoggiodella pressa è stato ampliato ed è pos-sibile stirare con la funzione “battituradei piani”.Tra i modelli presenti con gran successoda molti anni nella gamma SILC non vadimenticato la speciale pressa verticaleper pantaloni mod. S/MSP CLASSIC chepermette di stirare completamente ilpantalone classico, compresa la piega.Questa macchina è costantemente sot-toposta ad un processo di aggiorna-mento tecnologico e costruttivo sullabase delle indicazioni che arrivano dagliutilizzatori. Questo modello rappresentauno dei massimi esempi della qualità diprodotto e di risultato ricercato dallaSILC.La macchina permette di stirare inmodo sempre perfetto fino a 50 panta-loni in un’ora, in modo semplice esenza sforzo. Mediante un microproces-sore con display touchscreen SIEMENSè possibile controllare ognuna delle sva-riate funzioni della macchina in modorapido e intuitivo. L’operatore è in gradodi impostare i propri programmi perso-nali di stiratura (fino a 10 programmidifferenti) in base alle caratteristichedei capi da stirare e utilizzarli quandonecessario. Grazie a questa specialemacchina della SILC, stirare i pantaloniè ora una operazione semplice e rapida.Che si tratti di lanciare nuovi modelli ingrado di accontentare al meglio lenecessità degli operatori, o che invecesi tratti di aggiornare e migliorare mo -delli già presenti sul mercato, la SILC èsempre all’avanguardia in termini diqualità produttiva e innovazione tecno-logica. Ed è proprio grazie all’estremaaffidabilità e all’elevata qualità di pro-dotto che la SILC è da sempre un puntodi riferimento mondiale nel campo dellemacchine per lo stiro professionale eindustriale.

ators. The first important new charac-teristic is the safety-guard device withclosing of bucks by 2 push buttonswhich is now a standard feature of allour pneumatic presses (as per theEuropean law). Moreover, the pneumat-ic system which rules the movementsof the machines has been completelyreviewed in order to make them moreprecise, reliable and noiseless. Threepressure regulators (for pressing pres-sure, speed of closing and approaching)have been added in the frontal part ofthe machine. Amongst the models which are presentin the market for many years withgreat success, it is not possible to for-get the special vertical press fortrousers mod. S/MSP CLASSIC for fullyfinishing of pants, including the crease.This machine is constantly subjected toa process of technical and manufactur-ing upgrade, which make the modelS/MSP the perfect example of the quali-ty achieved by SILC.The model S/MSP allows every operatorwith few hours training, to finish per-fectly up to 50 trousers per hour, with-out effort and very easily. By means ofa SIEMENS microprocessor it is possibleto control each of the many functions ofthe machine, very quickly and intu-itively. The operator can set its ownpersonal finishing programs (up to 10different programs) according with thecharacteristics of the garments he usu-ally treats. By means of this specialunit, the finishing of trousers is now avery simple and quick operation.If you think of a company able todevelop constantly brand new modelsas well as to upgrade and improve itstraditional range of machines; if youthink of a company always up to datein terms of technology innovation andproductive quality; if you think of acompany totally focused on customers’satisfaction; you are thinking of SILC. Thanks to the great reliability and qual-ity of its equipment, SILC will continueto be one of the most important manu-facturer of professional finishing equip-ment in the world for many years.

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41a puntata

LE FIBRE TESSILI

Piccola guida del PulitintoreA cura dell’Ing. Vittorio Cianci direttore di LART

Le loro proprietà e loro influenza sulle prestazioni di manutenzione

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9a parte

TINTURA DELLA SETA

Nella tabella seguente vengono riportate le classi tintoriali per ciascunafibra:

La seta si tinge con tutte i coloranti tranne i dispersi.Proprio per tale motivo può essere usata in lavatrice come cattura colorinel caso di lavaggi di capi che perdono colore.

ManutenzioneLa seta è una fibra delicata come la lana e pertanto la manutenzione èsimilare a quella della lana. Per il lavaggio ad acqua è consigliabile illavaggio a mano, non superando i 40°C , con detersivi neutri e per brevitempi; bisogna evitare strofinii e piegature in quanto le fibre tendono a

diretti naftolo reattivi lino zolfo cationici acidi Acidi met. Metallo Dispersicomp.

cotone x x x x xlana x x x xseta x x x x x x x x xjuta x x x x x xlino x x x x xcellulose rigener. x x x x xacetato xpoliammide x x x x x xpoliestere xacrilica anion. x xpoliuretanica x x x xpolipropilene modif. x

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sfibrillare rovinando il capo; per tale motivospesso sui capi in seta appaiono zone di colorepiù chiare causate da una perdita superficiale dicolore a causa della fibrillazione. � molto sensibi-le alla temperatura, ai prodotti alcalini e all’azio-ne meccanica.� preferibile il lavaggio a secco; il lavaggio adacqua provoca scariche, degrado di colore e unavariazione di aspetto della superficie del tessutoche appare meno liscia e più increspata (le fibreassorbendo acqua modificano il loro assetto);anche in tal caso è necessario ridurre l’agitazionemeccanica e la temperatura. Il lavaggio a seccoè tassativo con la seta caricata (è il trattamentoa cui si sottopone la seta per fare riacquistarepeso e consistenza perduti con la sgommatura,facendo assorbire alla seta una certa quantità disostanze chimiche allo stato colloidale tipo salimetallici, tannino ecc.). Se l’aggiunta dei sali della carica è superiore allapercentuale in peso della sericina perduta durante la sgommatura (opera-zione di lavaggio eseguita per liberare le fibre elementari di seta dallesostanze gommose che ricoprono le fibre rendendole lucide e separate,con perdita di peso fino a un 20-25%) la seta ha degli inconvenienti note-voli: perde di tenacità, diventa poco elastica e molto fragile; per la setacaricata è molto importante non alzare la temperatura sia nel lavaggio chenello stiro e ridurre l’agitazione meccanica in quanto il tessuto è friabile epoco resistente alle flessioni e quindi all’usura.Per il candeggio non va assolutamente impiegato l’ipoclorito (candeggina)ma eventualmente l’acqua ossigenata che non danneggia la fibra.Nella stiratura non bisogna superare i 150°C. Attenti al vapore in quantogocce di condensa provocano delle macchie.Va asciugata in piano e al riparo della luce. La seta va conservata al riparo della luce e dell’umidità, altrimenti ingialli-sce facilmente.� necessario un lavaggio frequente in quanto tracce di sudore provocanosia un degrado di colore sia un degrado delle caratteristiche meccaniche.Non viene intaccata dalle tarme, viene invece attaccata da muffe e batteriche provocano chiazze bianche e scoloriture.I simboli di manutenzione più appropriati per capi in seta sono i seguenti:

evitare sfregamenti e piegature

� preferibile il lavaggio a secco al lavaggio ad acqua ed è tassativo nelcaso di seta caricata:

evitare sfregamenti e piegature DD47DETERGO GIUGNO-JUNE 2013

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FinissaggiDiversi sono i finissaggi cui possonoessere sottoposti i tessuti di seta permigliorare la loro utilizzazione• trattamento antistramanteNei tessuti di seta proprio a causadella scivolosità dei filati, i fili di orditonon legano su quelli di trama; unminimo sfregamento superficiale suzone limitate del capo provocano loscorrimento dell’ordito sulla tramadetto “Stramatura”.� possibile migliorare la resistenza allastramatura immergendo il tessuto inbagni a base di resine sintetiche easciugando il tessuto sotto tensione. Ildeposito della resina nei punti diintreccio dell’armatura impedisce ai filidi scorrere. • carica La seta può essere trattata immergen-dola in soluzioni contenenti sali metal-lici per aumentarne il peso. Il sale per-mea i fili e diventa parte integrante deltessuto pur non essendo avvertito altatto.• trattamento idrorepellente Le gocce d’acqua localizzate a contatto

con il tessuto provocano macchie scure permanenti; l’inserimento in bagnodi tintura di prodotti idrorepellenti impediscono alla goccia di penetratenelle fibre e quindi impediscono la formazione della macchia “apparente”(l’assorbimento della goccia provoca l’ingrossamento della fibra e la suariflessione di luce).

Trattamenti per ottenere la seta lavata Trattamento complesso che richiede più fasi • purga a fondo sul tessuto greggio • trattamento enzimatico e lavaggio successivo• tintura o stampa • trattamento con prodotti siliconici• asciugatura e battitura su apposite griglie • eventuale plissettaura: per conferire al tessuto pieghe permanenti

secondo un prefissato disegno dopo aver trattato il tessuto con resine(senza resinatura le pieghe non sono permanenti).

Problematiche più frequenti• scarica di colore al sudore • scarica di colore nei lavaggi ad acqua • sbavature di colore nello sfregamento ad umido di tessuti stampati• abrasioni superficiali; nei tessuti scuri si determina per sfregamento una

riduzione di intensità di colore con formazione di macchie più chiarenelle zone di contatto

• abrasioni fino a rottura • macchie provocate dal contatto con gocce d’acqua • degrado di colore per esposizione alla luce • rotture e lacerazioni nelle parti esposte alla luce • stramature • fili tirati• pilling nei filati in mista• elettricità statica• acciaccatura dei tessuti a peloDD48

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Tessuto spalmato: bolle distribuitesu tutta la superficie

Il capo presenta dopo il lavaggio un forte degra-do di aspetto per presenza di bolle distribuite sututta la superficie. Il tessuto è spalmato internamente con un film diresina poliuretanica che presenta grinzature incorrispondenza delle bolle nella zone esterna.

L’azione combinata del solvente e della tempera-tura di asciugamento hanno dato luogo al degra-do della resina con conseguente origine del difet-to lamentato.Il difetto può manifestarsi nei lavaggi a seccoripetuti per progressivo degrado della lamina.Nel corso dell’anno abbiamo ricevuto diversi piu-mini provenienti da varie lavanderie con lo stessodifetto.Ciò premesso nulla è imputabile alla lavanderia.

PrevenzioneNei capi spalmati si lascia cadere sul parte spal-mata un goccia di metiletilchetone e si verifica ilgrado di mobilità della pellicola o la sua appicci-cosità strofinando il pollice sulla zona bagnata;se la parte interessata alla prova si sfoglia odiventa appiccicosa o si formano delle bolle laresina non è resistente ai vari fattori di alterazio-ne cui il capo sarà sottoposto nella sua vita diuso e di manutenzione.

DIFETTI DEFECTS

internoinside

Coated fabrics: bubbled effect overthe entire surface

After cleaning, the garment is seriously deterio-rated in appearance, with bubbling all over thesurface. The inside of the fabric is coated with a polyure -tha ne resin film that shows creases/wrinklesalong the outer borders of the bubbled areas.

The combined action of the solvent and dryingtemperature have deteriorated the resin, causingthe bubbled effect the customer complained of.The defect can appear during dry-cleaning (afterrepeated cleanings) due to a progressive deterio-ration of the coating.During the year we received various down jack-ets from several different laundries with thesame defect.Having said that, none of the deterioration isattributable to the dry-cleaner.

Prevention With coated fabrics, let a drop of methyl ethylketone fall onto the coated area to determine thedegree of mobility of the film; test the level ofstickiness by rubbing the thumb over the mois-tened surface; if the test area comes apart orbubbles form in the resin, it is not resistant tothe various agents/actions the garment will beexposed to during its lifetime of use and care.

esternooutside

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RISPOSTE ALLE DOMANDEPERVENUTE

Cosa è la formaldeide, dove si trova,danni alla salute?La formaldeide è una sostanza organica estre-mamente volatile inodore incolore insapore gas-sosa allo stato puro a temperatura e pressioneambiente, in soluzione acquosa nei processi pro-duttivi tessili. A causa della sua volatilità è contagiosa; se simette un capo contenete formaldeide sopra uncapo non contente formaldeide, questo secondocapo diverrà infetto.DanniProvoca eruzioni cutanee, irritazioni ed eczemi;è ritenuta sospetta cancerogena. A concentra-zioni nell’aria superiori a 0,1 ppm può irritareper inalazione le mucose e gli occhi. L’ingestioneo l’esposizione a quantità consistenti sonopotenzialmente letali.Origine Viene utilizzato nei finissaggi antipiega (soprat-tutto nei finissaggi di velluto), nei leganti perstampa a pigmento, negli addensanti per pasteda stampa, nei fissatori di colore, nei leganti perresine e colle (floccati, resinati, ecc.), nelle ver-nici, nei trattamenti di stabilità dimensionale, neitrattamenti antipiega, nelle finiture idrorepellentiecc.

ANSWERS TO THE QUESTIONSRECEIVED

What is formaldehyde, where is itfound, is it damaging to health?Formaldehyde is a highly volatile, odorless, col-orless, tasteless organic compound that is a gasin its pure state at room temperature and pres-sure, and used in aqueous solution in textilemanufacturing processes. Due to its volatility, it is spread by contact; if agarment containing formaldehyde is placed on agarment not containing formaldehyde, the con-tacted garment becomes infected.HarmIt causes skin eruptions, irritations and eczema;and it is suspected to be carcinogenic. At con-centrations in the air above 0.1 ppm it can irri-tate eyes and nasal membranes if inhaled.Ingestion or exposure to significantly largerquantities can result in death.Applications It is used in permanent press finishes (especial-ly in velvet finishes), in bonding agents for pig-ment printing, in thickeners for printers’ pastes,in color fixatives, in bonding agents for resinsand glues (flocking, resin finishes, etc.), inpaints, in treatments for dimensional stability(to prevent shrinkage), in non-crease treat-

“SE NON SAIDOMANDA”

“ASK IF YOUDON’T KNOW”

L’Ing. Vit torio Cianci e il suo Staff di collaborato-ri saranno a vostra disposizione per rispondere atutte le domande che invierete via e-mail agliindirizzi indicati.

Eng. Vittorio Cianci and his Staff will be onhand to answer all your questions sent viaemail to the addresses indicated below.

(Risposte chiare a problemi complessi) • Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali,

alle difettosità, alla tossicità, ai reclami, alle anticipazionidei materiali e alle problematiche di manutenzione, allachimica tessile del lavaggio

• Domande riguardanti le controversie• Informazioni generali e altre informazioni • Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del

lavaggio

L’ESPERTO RISPONDEI quesiti vanno inviati ae-mail: [email protected] a e-mail: [email protected]

Le domande più interessanti saranno pubblicate con relativa risposta

THE EXPERT’S ANSWERQuestions can be sent [email protected] [email protected]

The most interesting questions and related answer will be published

(Clear answers to complex problems)• Questions regarding technical problems related to the

materials, defectiveness, toxicity, complaints, advanceinfo on materials and care problems, textile chemistryapplied to cleaning

• Questions concerning disputes• General information • Textile care and industrial chemistry issues affecting

washing

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LP 690 E V2La soluzione per lo

Stiraggio Professionaledi Colletti e Polsini

LimitiNon a contatto pelle <300 ppmA contatto pelle <75 ppmBambini<2 anni <16 ppm

Come si controlla la salute del percloro edeventuali accorgimentiIl Sig. Giorgio Grasselli titolare della lavande-ria 3Più risponde direttamente al quesito: permisurare la qualità del percloro nuovo (mai uti-lizzato) si procede in questo modo: in un conte-nitore di vetro, si versano 2-3 cmc di solventeed uguale quantità di acqua distillata, si agita edopo la separazione si immerge la cartina torna-sole nell’acqua, quindi si legge il valore rilevatosulla scala; il valore riscontrato deve dare unamisura di pH 8,5; il solvente vergine e buonopresenta inoltre un odore dolciastro tendente almiele. Il percloro è un solvente adatto al lavaggiometalli, le nuove normative ne hanno limitatomolto l’uso a vantaggio dell’acqua quindi non èdifficile trovarlo nel mercato del lavasecco acosti inferiori, esso è molto pericoloso perchénon correttamente stabilizzato. � importante effettuare periodicamente questaoperazione per controllare il solvente presente inmacchina ed è sufficiente immergere la cartina

ments, and in water-repellent finishes.LimitsNot in contact with the skin <300 ppmIn contact with the skin <75 ppmChildren <2 years <16 ppm

How to check the ‘state of health’ of PERC Giorgio Grasselli owner of 3Più laundry,answers this question for us. To determine thequality of new PERC (never used) perform thefollowing test: pour 2-3 cm3 of solvent and anequal amount of distilled water into a glass con-tainer and carefully shake or stir. After it sepa-rates, dip a strip of litmus paper in the water,read the value on the scale provided; thedesired measurement is pH 8.5; good, virginsolvent should also be slightly sweet-smelling,almost honey-scented. PERC is a solvent used to clean metal; new reg-ulations have greatly limited its use, in favor ofwater; therefore, it is not difficult to find it inthe dry-cleaning market at reduced prices; thisis very dangerous because it is not properly sta-bilized. It is crucial to regularly check the solvent in drycleaning machines. The easiest way is to dip alitmus strip in contact water, and here is thereason why: “agents present in washable fabrics

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tornasole nell’acqua di contatto per il seguentemotivo: “i prodotti presenti nei tessuti da lavare(lo sporco), tendono a degradare il solvente per-cloroetilene abbassandone il pH (il pH testimo-nia il grado di deterioramento): esso deve esse-re al di sopra del valore di 7-7,5 neutro, valoreminimo per ottenere un buon grado di lavaggio.Può succedere che questo valore, a causa dellosporco dei capi, sia più basso; con ripetutilavaggi esso tende ad abbassarsi quindi è neces-sario intervenire. Le conseguenze del degradodel solvente (abbassamento del pH) sono; lapresenza di peluria, scariche elettrostatiche,migrazioni di colori, ingrigimento del bianco ecorrosione della macchina con conseguenti inter-venti di manutenzione costosi; il V.S. fornitoredel solvente saprà come intervenire, utilizzaresistemi palliativi può risultare dannoso.Inserire dell’antiacido nel distillo può essere unbuon rimedio ma si corregge solo il distillato,mentre è meglio far correggere il bagno dilavaggio al vostro fornitore che aggiungendo albagno opportuni stabilizzanti riporterà il pH aivalori normali ottenendo un buon risultato dilavaggio, eliminando i difetti e i possibili danneg-giamenti della macchina (un pH acido significa lapresenza di acido cloridrico che corrode i metallidella macchina)”.

Anche il Sig. Marco Roncelli, rappresentanteSafechem Europe. risponde al quesito su comevalutare lo stato di salute del percloro e su qualiprodotti utilizzare per prevenire i degradi delsolvente nel tempo e i conseguenti danni. Gli impianti di lavaggio di nuova generazionesono progettati per garantire un uso efficace esicuro dei solventi per il lavaggio a secco. L’usoprolungato del solvente, insieme agli acidi grassiimmessi nell’impianto con i capi possono portaread un certo calo della stabilizzazione alcalina delsolvente.L’accumulo degli acidi nell’ambiente del solventeporta ad una calo di pH e dell’alcalinità del sol-vente, che – se non propriamente tamponato -porta ad un’ulteriore degradazione del solvente,cattivi odori sui capi e corrosione dell’impianto dilavaggio. MAXISTAB™ Pure Power è stato specificamentesviluppato per prevenire il calo del pH nelle ope-razioni di lavaggio a secco, per estendere iltempo di vita di DOWPER e DOWPER PurePower, per prevenire i cattivi odori sui capi e perproteggere l’impianto da qualsiasi potenzialedanno.Il Kit di analisi MAXICHECK™ Pure Power con-sente un rapido e efficace monitoraggio dellastabilizzazione del solvente in loco e fornisceinformazioni sulla aggiunta necessaria dello sta-bilizzante concentrato MAXISTAB™ Pure Power.Il monitoraggio del solvente e la ristabilizzazionecon MAXISTAB™ Pure Power sono essenziali per

(soil), tend to break down the PERC solvent,lowering its pH (pH is a measure of degree ofdeterioration): the reading should be above 7-7.5 neutral, which is the minimum level forobtaining an acceptable degree of cleaning. It ispossible that the reading, due to the soil presenton the garments, comes out lower; with repeat-ed cleanings, it tends to get lower and lower,which calls for intervention. The consequencesof solvent deterioration (lower pH) are: fuzz,electrostatic discharges, color bleeding, grayingof whites, and corrosion of the machine withresulting costly servicing; your solvent supplierwill know what action to take. Using palliativemeasures can result in damage.Adding antacid to the still can be a partial reme-dy, but only the distillate is modified; it is muchbetter to have your supplier correct the washbath by adding suitable stabilizers to the bathwhich will bring the pH back up to normal levels,with good quality cleaning results, and eliminat-ing possible damage to the machine (an acid pHindicates the presence of hydrochloric acid,which corrodes the metal parts of themachine)”.

In addition, Marco Roncelli, representative ofSafechem Europe, responds to this question withsuggestions on how to evaluate the state ofhealth of PERC and which products to use toprevent deterioration of the solvent over timeand consequent damage. The latest generation dry-cleaning systems aredesigned to ensure effective and safe use ofdry-cleaning solvents. Prolonged use of the sol-vent, along with the fatty acids released by thesoiled garments can impair the alkaline stabiliza-tion of the solvent. The accumulation of acids in the solvent leads toa decrease in pH and in the alkalinity of the sol-vent, which - if not properly buffered - leads tofurther deterioration of the solvent, unpleasantodors in garments, and corrosion of the dry-cleaning system. MAXISTAB™ Pure Power was specifically devel-oped to prevent lowering of pH during dry-cleaning operations, to extend the life of DOW-PER and DOWPER Pure Power, to prevent badodors on garments, and to protect the equip-ment from potentially damaging reactions.The MAXICHECK™ Pure Power analysis kit allowsfor quick, effective on-site monitoring of solventstabilization and provides information about theneed to add MAXISTAB™ Pure Power concen-trate.Solvent monitoring and re-stabilization withMAXISTAB™ Pure Power are essential to pro-tecting the dry-cleaning system from corrosionand to prevent poor cleaning results.It is recommended that solvent stability bechecked on a weekly basis. In cases where

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changes to the process have been made (sys-tem parameters, increase in volume of garmentsbeing processed, etc.) the recommendation is totest more frequently in order to detect any neg-ative effects immediately.

Are laundry care symbols required?The 6 September 2005 N° 206 CONSUMERCODE decree law pursuant to Art. 7 of the 29July 2003 N° 229 law makes it mandatory toinform the consumer of laundry care methodsthrough label symbols and markings.

Questions received � Why do down jackets lose their feathers

during wear?� Why do customers often complain that their

down garments or quilts provide lesswarmth after laundering?

� What maintenance and cleaning stepsshould be carried out on PERC machines,and how often: scheduled and unscheduledmaintenance

� How can the good qualities and efficiency ofan ironer be evaluated?

contribuire a proteggere l’impianto di lavaggiodalla corrosione ed evitare cattivi risultati dilavaggio.Si consiglia di controllare il solvente con cadenzasettimanale. In caso di cambi apportati al pro-cesso (parametri del sistema, aumentata quan-tità di capi immessa, ecc.) si consiglia di stringe-re la cadenza del test in modo tale da identifica-re sul nascere qualsiasi effetto negativo.

I simboli di manutenzione sono obbligatori?Il D.Lgs. 6 settembre 2005 N° 206 CODICE DELCONSUMO a norma dell’art. 7 della legge 29luglio 2003 N° 229 rende obbligatoria l’informa-zione al consumatore tramite etichetta sullemodalità di manutenzione.

Domande pervenute � Perché i piumini durante l’indosso perdono le

piume?� Perché spesso dopo i lavaggi i clienti si

lamentano che i giubbotti o piumini o piu-moni tengono meno caldo?

� Quali sono gli interventi di manutenzione epulizia da effettuarsi nelle macchine a per-cloro e la loro frequenza: ordinaria e straor-dinaria?

� Come è possibile valutare la bontà ed effi-cienza del mangano?

LART LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE41012 Carpi (MO) - Via Vasco Da Gama, 2 - Tel. 059/645279 - Fax 059/621856

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Il capo non può essere lavato inalcun modo né ad acqua né a secco.

The garment cannot be cleaned atall, neither in water nor dry-cleaned.

DD53DETERGO GIUGNO-JUNE 2013

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PER UNA INFORMAZIONECOMPLETAABBONATI a

Abbonarsi a DETERGO conviene sempre; oggi più che mai, con questa rinnovata offerta. Perché DETERGO è lo strumento informativo indispensabile per chi opera nel settore Manutenzione delTessile e Affini; ti offre, mese dopo mese, tutte le novità che possono migliorare il tuo lavoro e la sua redditività, leggi e normative, comportamento di tessili e capi confezionati, aggiornamenti operativi, notizie su capi difettosi, problemi di vita associativa.

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DD55DETERGO GIUGNO-JUNE 2013

In Italia sono fuorileggeda anni, ma ci sonoancora lavasecco a circuito apertoCome sapete sono riprese in SOSE, lasocietà che elabora gli studi di settore, leriunioni per la verifica del prototipo perl’aggiornamento degli studi di settore.Da anni Confartigianato ANIL in occa-sione di tali riunioni chiede che dallostudio venga tolta dall’elenco dei mac-chinari la voce “macchine lavasecco acircuito aperto”, perché essendo fuorinorma non devono più essere presentinelle lavanderie.Da anni la risposta che ConfartigianatoANIL riceve è che non può essere toltala voce perché viene barrata (viene indi-cato il possesso di tale macchinario) daparte di diversi titolari di lavanderie.Quest’anno sono stati ben 955 i titolaridi lavanderie che hanno dichiarato (auto-denunciandosi) che utilizzano ancoramacchine lavasecco a circuito aperto.Questo significa che ci sono 955 impren-ditori e loro familiari, perché sappiamoche le lavanderie sono aziende prevalen-temente a gestione familiare, e dipenden-ti che quotidianamente respirano i residuidi percloroetilene (PCE) usato nelle fasidi lavaggio a secco. La macchina a “circuito aperto”, cometutti sanno, ha un ventilatore per la pro-duzione di aria calda che investe gliindumenti impregnati di solvente; l’ariacalda ricca di solvente viene quindiimmessa nel condensatore in cui il sol-vente torna allo stato liquido e viene ri -pompato nel serbatoio, tutto questo conenormi dispersioni di sostanza chimicanell’ambiente.

Quando si è cominciato a dover sostitui-re le macchine per il lavaggio a secco acircuito aperto con quelle a circuito chiu-so, abbiamo tutti sentito parlare di danniambientali e del fatto che le attività svol-te dai nostri genitori per anni fosserostate altamente inquinanti per l’ambiente,ma temo che quei circa mille operatorinon abbiano ancora ben compreso quan-to dannose siano le esalazioni di perclo-roetilene per loro stessi e per i povericlienti che entrando in lavanderia sonocostretti a fare un pericolosissimo aero-sol.Fortunati, però, quei 955 dal momentoche appare chiaro che apparati delloStato non dialoghino tra loro. Nell’era di internet in cui l’informaticatutto può, nessuno ha pensato di metterein comunicazione chi ha le informazionicon chi deve effettuare i controlli.Dunque l’Agenzia delle Entrate sa che cisono macchine fuori norma e non lo co -munica alle locali ARPA, organi comun-que dell’apparato statale, ancorché pro-vinciali, preposti alla verifica ed al con-trollo della corretta tenuta del piano digestione dei solventi.Questa esperienza mi ha ancora più con-vinto, se mai ce ne fosse stato bisogno,che l’ANIL Confartigianato deve conti-nuare a sensibilizzare gli operatori suitemi della tutela ambientale e della sicu-rezza sul luogo di lavoro, non dando maiper sufficientemente acquisite dagli asso-ciati tutte le informazioni connesse aqueste tematiche.

VITO CARONE Presidente CONFARTIGIANATO ANIL

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“Gestiamo bene lanostra lavanderia”

Notizie dal Territorio

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affidabile, efficiente nel rispetto dellepersone e dell’ambiente. Inoltre ha sottolineato che non si può piùpensare di poter svolgere la propria atti-vità senza guardare con attenzione almondo che ci circonda, con tutte le suecontinue novità. Normative che cambia-no, nuovi tessuti che richiedono modalitàdiverse di manutenzione, tecnologia cheincalza con nuove offerte di macchinari,prodotti e servizi, regole che mutano,rappresentano un panorama impegnativoper un piccolo imprenditore. Ecco perché risulta molto importante ilruolo svolto dalla Confartigianato nel-l’assistere le aziende in tutte le loro esi-genze. La formazione continua e l’ag-giornamento professionale sono oggi, pertutti i settori imprenditoriali, le due faccedi un’unica medaglia. Per questo sulla spinta degli esiti positividegli incontri che nel corso degli annihanno permesso agli artigiani di aggior-narsi e crescere, la categoria pulitotinto-lavanderie continua il suo percorso for-mativo, con una serie di appuntamentidedicati al settore per conoscere insiemetutte le novità che interessano la catego-ria.

Il pulitintore è un lavoro da professioni-sti e per imparare a gestire al meglio lapropria lavanderia numerosi imprenditoridel settore provenienti da tutte le Marchehanno preso parte al seminario a temaorganizzato da Confartigianato ANILMarche.Il seminario “Gestiamo bene la nostra la -vanderia” si è tenuto presso la sede dire-zionale Confartigianato di Ancona in viaFioretti 2/A ed è stato realizzato graziealla collaborazione delle aziende Tausofte Aplav. Stefano Caranti della ditta Tausoft e Mi -chele Lucidi dell’azienda Aplav hannopresentato nei dettagli un nuovo sistemagestionale per le pulitintolavanderie. Un metodo operativo che permette unmanagement avanzato della propria atti-vità e ne promuove l’immagine per veni-re incontro alle aspettative di una cliente-la sempre più attenta ed esigente. Alla conclusione dei lavori Katia Sdru -bolini, Presidente Regionale Confarti gia -nato Anil, ha espresso la sua soddisfazio-ne per il buon esito della giornata di for-mazione, sottolineando che fare il puli-tintore è un lavoro da professionisti ecome tale richiede una tecnologia sicura,

Imprenditori da tutta la Regione alseminario di Confartigianato

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Notizie Sindacali

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Conclusi i lavori deltavolo per la revisionedello Studio di SettoreLavanderieCome noto, sono ripresi i tavoli per larevisione degli Studi di Settore tra i qualiquello delle pulitintolavanderie.Si è iniziato con la presentazione delprototipo dello studio di settore cheriguarda le attività delle lavanderie indu-striali e delle lavanderie cosiddette tradi-zionali.

Attività 96.01.20 - Altre lavanderie, tin-torieIl prototipo è stato costruito sulla basedei dati relativi al periodo di imposta2011 e riferiti a 14.627 soggetti chehanno compilato il modello.Per la formazione dei cluster classi dianalisi, sono stati utilizzati i seguenti fat-tori discriminanti:• prestazioni effettuate • tipologia di lavaggio • tipologia di tariffa applicata • numero di giorni di apertura all’anno• localizzazione• dimensione.

Sulla base dell’analisi discriminante,sono stati individuati 10 cluster.Confartigianato ANIL nel corso delle dueriunioni ha ribadito la particolare situa-

zione economica in cui versa l’intero set-tore e le modifiche in at to che stanno tra-sformando le attività svolte dalle Lavan -derie. Per esempio sempre più la fase del la -vaggio a secco, a causa degli elevaticosti e della diminuzione dei capi da trat-tare, tende ad essere esternalizzata. Ne deriva in conseguenza che molte la -vanderie o si specializzano nel lavaggioa secco o abbandonano tale fase dell’atti-vità specializzandosi nel lavaggio ad ac -qua.Altra particolare attenzione posta daConfartigianato è stata verso l’attività diself service rientrante nello studio. Lo studio di settore non è in grado ov -viamente di rilevare fenomeni di concor-renza sleale. Lo Studio dovrebbe peròessere in grado di individuare con mag-giore precisione le attività di self-servicee tenerle distinte dalle altre lavanderie.A tal fine si è ottenuto che il quadro Ddel prossimo modello, dove devono esse-re riportati gli elementi specifici dell’atti-vità, prevederà tra le prestazioni effettua-te un nuovo rigo relativo al “lavaggioself-service” con l’indicazione della per-centuale dei ricavi. Nel caso in cui talepercentuale sarà pari al 100% non saràpossibile dichiarare altre attività comestirare, lavare a secco, ecc., attività tipi-che delle pulitotintolavanderia. In caso contrario è stata fatta richiesta difar scattare un “alert” di avviso per ulte-riori verifiche.

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dell’Ambiente Corrado Clini, convintoche il Sistri sia il modo migliore permonitorare i rifiuti pericolosi. E cosìha dato il via libera all’infernale siste-ma che, negli ultimi 3 anni, ha costret-to gli imprenditori italiani a sprecaretempo e denaro, ma non ha mai fun-zionato. Se l’obiettivo del Sistri è ovviamentecondivisibile, controllare la produzio-ne e lo smaltimento dei rifiuti perico-losi per sottrarli al traffico illegaledelle ecomafie, pessimo si è rivelato lostrumento utilizzato.Confartigianato lo aveva denunciatofin dai primi tentativi di applicazionedella tracciatura digitale dei rifiuti spe-ciali lanciata nel gennaio 2010 dall’al-lora Mini stro dell’Ambiente StefaniaPrestigia co mo. Nelle intenzioni, le nuove regole dove-vano rendere più semplici le proceduree gli adempimenti, riducendo anche icosti sostenuti dagli imprenditori.Nella realtà, invece, in questi 3 anni,le complessità sono aumentate insiemecon gli oneri economici a carico delleaziende. E, cosa ancora più paradossale, nonsono mai stati risolti i difetti di funzio-namento dell’armamentario digitaledel Sistri, la piattaforma informatica,le chiavette Usb, le scatole nere a

Il Sistri riparte.

La decisione è arrivata implacabilecon la pubblicazione, sulla GazzettaUfficiale del 19 aprile, del Decreto delMinistero dell’Ambiente che fissa letappe di entrata in vigore del sistemadi tracciabilità dei rifiuti speciali.Per le imprese con oltre 10 dipendenti,per i trasportatori e i gestori di rifiutipericolosi, si parte il 1° ottobre 2013,ma già dal 30 aprile inizia la fase diallineamento del sistema cioè la verifi-ca dell’attualità dei dati e delle infor-mazioni trasmesse dalle imprese e illoro eventuale aggiornamento.Per le imprese fino a 10 dipendenti,invece, il Sistri diventerà operativodal 3 marzo 2014, ma il 1° ottobre2013 inizierà la fase di allineamento.Non è bastata nemmeno l’inchiestagiudiziaria aperta nei giorni scorsisulla so cietà che ha gestito il meccani-smo della tracciabilità dei rifiuti a farcambiare idea all’ex Ministro

DD58DETERGO GIUGNO-JUNE 2013

Il Sistri riparte. E Confartigianato continua la battaglia per abolirlo

Notizie Sindacali

Tra le priorità che Confartigianato porrà al nuovo Esecutivo c’è l’abrogazione delSistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali che il Governo Monti ha riattivato,nonostante in questi ultimi 3 anni non abbia funzionato

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bordo dei camion. Tanto da rendere necessari ripetuti rin-vii dell’applicazione sollecitati proprioda Confartigianato. Il risultato, oggi, è che oltre 300.000imprenditori italiani hanno speso labellezza di 250 milioni di euro per icontributi di iscrizione al Sistri, perl’acquisto delle chiavette usb e delleblack box, a fronte di un sistema maientrato in funzione.Ma questo non è servito a convincereil Governo ad azzerare tutto e ripensa-re un sistema di tracciabilità dei rifiutisemplice ed efficace.Una richiesta che Confartigianato hari petuto a chiare lettere in un accesobotta e risposta a mezzo stampa con ilMini stro Clini nei giorni in cui ildecreto di riattivazione è andato inGazzetta Uf fi ciale.Artigiani e piccoli imprenditori hannoaccusato il Governo di non compren-

dere le pesanti difficoltà in cui versal’economia reale del Paese, difficoltàche un sistema assurdo come il Sistrinon fa altro che aggravare.Ora, Confartigianato non si arrenderà.Anzi, nei giorni scorsi i rappresentantidelle piccole imprese hanno denuncia-to al Garante delle Pmi, GiuseppeTripoli, le gravi criticità del Sistri ehanno chiesto di bloccarne il riavvio,in attesa di una completa riformulazio-ne del sistema di tracciabilità dei rifiu-ti pericolosi. La battaglia contro il Sistri quindi,continua. Confartigianato è pronta adaltre iniziative di protesta per solleci-tare il nuovo Governo a buttarsi defi-nitivamente alle spalle il Sistri e creareun sistema di tracciabilità dei rifiutifondato su criteri di trasparenza edefficienza, di semplice utilizzo per leimprese, davvero efficace per il con-trasto alle ecomafie.

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Auditorium Parco della Musica, Roma. È qui che i rappresentanti delle cinque organizzazioni, tra cuiConfartigianato, che compongono Rete Imprese Italia si sonoincontrati per l’assemblea nazionale della sigla che unisce pic-coli imprenditori, artigiani e commercianti.

Un momento diconfronto, ilprimo pubblicocon il nuovogoverno, in cuiil presidente diturno di ReteImprese Italia,ha indicato lepriorità per la

crescita e consegnato nelle mani del Premier Enrico Letta edel ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato,l’appello di Rete Imprese firmato da più di 200mila imprendi-tori e amministratori locali.“Perché è bene avere chiaro il quadro delle difficoltà straordi-

L’appello di Rete ImpreseItalia al nuovo Governo

narie e delle vere e proprie emergenze con cui l’Italia si stamisurando - ha denunciato il Presidente dal palco della salaSinopoli - soprattutto in una stagione segnata dall’incrocio trala recessione più lunga e profonda della storia repubblicana ela crisi della politica e delle istituzioni”.Quattro le linee guida indicate da Rete Imprese Italia: fisco,credito, semplificazione, lavoro. Il tutto con un unico obietti-vo, la crescita economica.“Perché, senza crescita non c’è futuro: non c’è occupazione ecoesione sociale e territoriale, e neppure risanamento struttu-rale della finanza pubblica. Ed è altrettanto vero che non si può avere la crescita senzainvestimenti - ha aggiunto - per questo, sarebbe giusto chiede-re all’Europa di non inserire gli investimenti pubblici produt-tivi nel computo dei saldi di bilancio. Lo ripetiamo: la rotta va invertita, in Italia e in Europa, insie-me”. “Adesso tocca a voi” ha tuonato alla politica italiana ilPresidente di turno di Rete Imprese Italia, perché le imprese,da sole, non ce la fanno più.

Un altro rinvio, questa volta a fine anno per il pagamen-to della Tares, la nuova imposta sulla gestione rifiuti.L’ha deciso il Governo Monti con un provvedimentoche, di fatto, scarica a dicembre l’impatto di un tributoche si sommerà alle altre tasse da pagare, Imu, Irpef,Ires. Insomma, una stangata di fine anno che, soltanto per laTares, dovrebbe far entrare nelle casse dello Stato alme-no 1 miliardo di euro. Un obiettivo, questo, dichiaratodal Sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo,intervenuto sull’argomento nell’Aula del Senato. Infatti, con il conguaglio Tares di fine anno si pagherà lamaggiorazione di 0,30 euro per metro quadro che finiràdirettamente allo Stato a fronte, però, di servizi erogatidai Comuni.“Una sorta di patrimoniale mascherata da tributo” così

l’hanno definita Confartigianato e Rete Imprese Italiache si preparano a chiedere il rinvio dell’applicazionedella Tares a gennaio 2014 e il ripensamento complessi-vo dell’imposta che sulle imprese artigiane peserà conaumenti medi del 21% della tassazione sui rifiuti.

Per il pagamento della Tares stangata a fine anno

Senza considerare che l’introduzione della Tares non favenir meno l’applicazione delle altre forme di prelievofiscale sui rifiuti: la Tarsu, in vigore in 6.700 Comuni, ela Tia, applicata nei rimanenti 1.340 Comuni italiani. Ogni Comune definisce rate e modalità di incasso diquesti due tributi. E a fine anno farà scattare appunto il conguaglio Taresche dovrebbe coprire quanto non si è versato con leprime rate di Tarsu e Tia. I Comuni avranno, poi, lafacoltà di innalzare a 40 centesimi per metro quadro lamaggiorazione di 30 centesimi che finirà nelle cassedello Stato. Insomma, un rebus fatto di complicazioni e di maggiorioneri sulle imprese e sui cittadini che Confartigianatochiede di sciogliere al più presto con un intervento nor-mativo che sposti almeno al prossimo anno l’entrata invigore della Tares. Nel frattempo, secondo la Confartigianato e ReteImprese Italia, va ridisegnata radicalmente la strutturadel tributo, riequilibrando il prelievo in funzione dellareale produzione di rifiuti da parte delle imprese.

Il Governo Monti ha prorogato per la seconda volta il pagamento della Tares. E così a dicembre arriverà un conto molto salato per la nuova imposta sui rifiuti.Confartigianato e Rete Imprese Italia chiedono che l’applicazione del tributo vengarinviata di 1 anno

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DD61DETERGO GIUGNO-JUNE 2013

Inventarsi imprenditrice modello dellalavanderia a 68 anni, nel pieno della CrisiGlobale, dopo una lunga e onorata “car-riera” da casalinga. Imprenditrice model-lo sia per i bilanci che per l’improntadecisamente “green”, ecologicamenteevoluta, data al proprio self service. Al punto da diventare testimonial da imi-tare nell’ambito di un workshop sullenuove energie pulite, organizzatodall’Associazione Artigiani di Vicenza.È quanto accaduto a Vanilla Montico,signora friulana di San Vito al Taglia men -to, la cui parabola familiare-economicasi è rivelata così felice, e a suo modounica, da attirare tempo fa anche le tele-camere di Striscia la Notizia, perenne-mente a caccia, nel bene e nel male, diun’Italia che cambia.Nella vicenda c’è di mezzo anche unmarito, Bruno Defend, incrollabile soste-nitore della consorte, e un figlio, Walter,socio di un’azienda che sin dal nome“Green Box”, la dice tutta sulla propriavocazione a favore di progetti economicicompatibili con l’Ambiente.“Proprio perché credo fortemente neivalori dell’Economia Verde, indispensa-bili per il nostro futuro – racconta WalterDefend – quando, assieme ai miei geni-tori, ho valutato come poter investire unpiccolo patrimonio di famiglia, la scelta ècaduta subito sulla lavanderia self servi-ce. Perché è un’attività di cui, nonostan-te la crisi, resta nel territorio un fortebisogno, legato alla vita e alle abitudinidi nuclei familiari sempre più piccoli ebisognosi di servizi duttili, full-time, eco-nomicamente accessibili”.Su questi presupposti nasce nel 2009Solar Wash, sorta in uno stabile di SanVito al Tagliamento. Paese in provincia diPordenone, i cui 15mila abitanti espri-mono all’epoca il bisogno di un serviziodi lavanderia aggiornato ai tempi. Walter Defend lo coglie in pieno e, insintonia con Stefano Giusti, suo socioalla Green Box, propone ai propri genito-ri, in particolare alla madre, di lanciarsi in

questa nuova avventura.Il resto è storia, anzi “cro-naca”. Basandosi su unprogetto fortemente “eco”,a cominciare dall’energiafotovoltaica impiegata, edai dispositivi che recupe-rano il calore prodottodalle macchine, VanillaMontico apre la propriapartita Iva. Dopodiché for-mula un progetto così ecologicamenteinnovativo, con il suo 70% di energie rin-novabili, da avvalersi di agevolazioni fon-damentali, come il 55% di detrazioniall’epoca previste in Italia per attività delgenere.Il risultato è a dir poco strepitoso. E sintetizza la sua caratura economicanei 180mila euro di finanziamentoammortizzati in appena quattro anni diattività. Arrivando a un presente in cui,con il suo orario di apertura dal mattinopresto fino a sera inoltrata, Solar Washsi è rivelato quel self service di cui lapopolazione di San Vito esprimeva uncosì forte bisogno.La speranza è ora in un’Italia in cui pre-sto la bella storia della signora Vanilla edel suo self service Solar Wash diventi lagiusta “parabola” di un’Italia che vuolecambiare solo in meglio.

Stefano Ferrio

Vanilla, una vita da casalinga e un futuro daimprenditrice (modello)

GREENPOWER

Anche la televisione si è occupata della storia di una pensionata friulana, che ha investito il proprio patrimonio in una lavanderia selfservice fortemente “eco”

Page 62: DETERGO GIUGNO 2013 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

Lavaggio normale

Normal process

Lavaggio normale

Normal process

Lavaggio delicato

Mild process

Lavaggio molto delicato

Very mild process

Lavaggio molto delicato

Very mild process

Lavaggio delicato

Mild process

Non lavare

Do not wash

I numeri all’interno della vasca indicano la temperatura massima consentita

The numbers in the washing tub specify the maximum temperature

Lavaggio normale

Normal process

Lavaggio a mano temperatura massima 40°C

Wash by hand maximum temperature 40°C

Qualsiasi candeggiante

Any bleaching agent allowed

Non candeggiare

Do not bleach

Solo candeggiante a base di ossi-geno. Non utilizzare candggiantia base di cloro

Only oxygen/non-chlorine bleach allowed

Possibilità di utilizzare essiccatoicon temperatura normale (80°C)

Tumble drying possible normal temperature 80°C

Non utilizzare essiccatoi

Do not tumble dry

Possibilità di utilizzare essiccatoicon temperature basse (60°C)

Tumble drying possible lowertemperature 60°C

Asciugare il capo su filo dopoestrazione acqua in eccesso

Line dry

Asciugare il capo su piano oriz-zontale dopo estrazione acqua ineccesso

Flat drying

Asciugare il capo senza estrazio-ne acqua in eccesso per sgocciola-mento

Drip line drying

Asciugare il capo su piano oriz-zontale senza estrazione acqua ineccesso, per sgocciolamento

Drip flat drying

Asciugare il capo senza estrazioneacqua in eccesso per sgocciola-mento, lontano da luce solare

Drip line drying in the shade

Asciugare il capo su filo lontanoda luce solare

Line drying in the shade

Asciugare il capo su piano orizzon-tale dopo estrazione acqua ineccesso, lontano da luce solare

Flat drying in the shade

Asciugare il capo su piano oriz-zontale senza estrazione acqua ineccesso, per sgocciolamento lon-tano da luce solare

Drip flat drying in the shade

Lavaggio delicato

Mild process

Lavaggio normale

Normal process

LAVAGGIO AD ACQUA / WASHING

CANDEGGIO / BLEACHING

ASCIUGATURA / DRYING

I puntini posizionati all’interno del simbolo baseindicano la massima temperatura utilizzabile perl’asciugatura. Le barre indicano il tipo e la posizione del processo di asciugatura naturale

The numbers of dots indicates the severity asregards to temperature of the tumble drying process. The lines indicate type and position ofthe natural drying process

Simboli di manutenzione tessile in EuropaTextile care symbols in Europe

Page 63: DETERGO GIUGNO 2013 - The industrial laundry and dry cleaning magazine

Temperatura max fero da stiro200°C

Iron at maximum sole plate temperature 200°C

Temperatura max ferro da stiro:110°C Porre attenzione al vapo-re che potrebbe causare danni*Iron at maximum sole plate temperature 110°CSteam may cause damage*

Non stirare

Do not iron *La stiratura a vapore può danneggiare il capo in modo permanente

*Steam ironing may cause irreversible damage

Lavaggio professionale a secco-ciclo delicato

Professional dry cleaning mildprocess

Lavaggio professionale a secco-ciclo normale

Professional dry cleaning normalprocess

Le lettere all’interno dei cerchi indicano il solvente che può essere utilizzato(P - F) o il lavaggio professionale ad acqua (W)*

The letters within the circle specify the solventsthat can be used (P - F) or the wet cleaning pro-cess (W)*

Lavaggio professionale a secco-ciclo normale

Professional dry cleaning normalprocess

Lavaggio professionale a secco-ciclo delicato

Professional dry cleaning mildprocess

Non lavare a secco

Do not dry clean

Lavaggio professionale ad acqua-ciclo normale

Professional wet cleaning normalprocess

Lavaggio professionale ad acqua-ciclo delicato

Professional wet cleaning mildprocess

Lavaggio professionale ad acqua-ciclo molto delicato

Professional wet cleaning verymild process

Non lavare con processo di lavag-gio professionale ad acqua

Do not wet clean

I puntini all’interno del simbolo di base indicano la temperatura massima utilizzabile per la stiratura

The number of dots indicates the severity as regards to temperature of the hand iron

Temperatura max fero da stiro150°C

Iron at maximum sole plate temperature 150°C

FERRO / IRONING

*Osservazioni generali: la barra al di sotto del cerchio indica il ciclo delicato (es. per capidelicati)La doppia barra indica un ciclo molto delicato.

*General remarks: the bar under the care sym-bols indicates a mild process (e.g. for easy carearticles)The double bar symbolizes a very mild process

LAVAGGIO PROFESSIONALE / PROFESSIONAL TEXTILE CARE

Simboli di manutenzione tessile in EuropaTextile care symbols in Europe

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Elenco iscritti all’Associazione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili

MACCHINARIMACHINERY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

DALMON S.r.l.Via San Benedetto, 24 36016 THIENE VIELECTROLUX PROFESSIONAL S.p.A.Viale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.A.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.A.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLGIRBAU ITALIA S.r.l.Via delle Industrie, 29 e30020 MARCON VEIGOL BOILER S.r.l. Via Sant'Eufemia, 35 25135 BRESCIA BSILSA S.p.A.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.A.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVINDEMAC S.r.l.Zona Ind.le Campolungo63100 ASCOLI PICENOITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via Cesare Pavese, 1/3 20090 OPERA MILAVASTIR S.r.l.Contrada Motta87040 CASTROLIBERO CSMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MOPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BO

RENZACCI S.p.A.Via Morandi, 13 06012 CITT� DI CASTELLO PGSKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MOTHERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.A.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOVEGA SYSTEMS ITALIAVia Scipione Ammirato, 2150136 FIRENZE FIZETOLINK S.r.l.Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

Distributori/Distributors

SETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIROIRONING EQUIPMENT

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

BARBANTI CARLO S.n.c.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MODUE EFFE S.p.A.Via John Lennon, 10 - Loc. Cadriano 40057 GRANAROLO DELL'EMILIA BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIMALAVASI S.r.l.Corso Genova, 5327029 VIGEVANO PV PONY S.p.A.Via Giuseppe Di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. marchio SILCVia Campania, 19 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

Distributori/Distributors

LAVASECCO 1 ORA-CATINET/SANKOSHA S.r.l.Via Roma, 10810070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE, ECC.

DETERGENTS, SOLVENTS, AUXILIARIES, ECC.

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

BIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHRISTEYNS ITALIAVia F.lli di Dio, 220063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MIDIM S.r.l. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1520051 LIMBIATE MIECOLABVia Paracelso, 6 - Centro Dir. Colleoni20864 AGRATE BRIANZA MBFALVO S.a.s. Via del Progresso, 12 00065 Fiano Romano RMRARO S.r.l.Via 1° Maggio, 1475100 MATERA MTSURFCHIMICA S.r.l.Via Milano, 627029 PESCHIERA BORROMEO MITENSIOCHIMICA INDUSTRIALE S.p.A.Via Giuseppe Di Vittorio, 38 25125 BRESCIA BS

Members to the Textile Care Suppliers’ Association

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DDDETERGO Pubblicazione ufficiale di Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

Direttore responsabile: Stefano FerrioComitato di redazione: Roberto Colombo, Laura Lepri, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Felice Mapelli, Gabriella Platè, Giovanni SalvatiSi ringraziano i signori: Angela Barbanti, Vito Carone, Vittorio Cianci, Laura Lepri, Vanilla Montico,Emilia Pecorara, Gabriella PlatèDirettore Generale: Ugo SalaSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità: DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via Angelo Masina, 9 Tel +39 02 39314120 • Fax +39 02 39315160 • e-mail: [email protected] - www.detergo.euProgetto grafico e impaginazione: STRIKE/Milano • e-mail: [email protected]: Presscolor • MilanoLa riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 32,00 (anziché Euro 42,00) - (22 numeri) Euro 54,00 (anziché Euro 84,00)• Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50ON LINE - In formato elettronico verrà inviata in forma gratuita. Inviare e-mail con richiesta a: [email protected] versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo bonificoBANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO - IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 11.000 copieLa pubblicità non supera il 50% del numero delle pagine di ciascun fascicolo della RivistaAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa ROC N. 18402Distribuzione: Poste Italiane s.p.a.

MANUFATTI TESSILITEXTILE PRODUCTS

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

CORITEX S.n.c.Via Cà Volpari, 2524024 GANDINO BGEMMEBIESSE S.p.A.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO ALGASTALDI & C. S.p.A. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.A.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LCMASA S.p.A. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre, 37 - Loc. Bolladello21050 CAIRATE VANOBILTEX S.r.l. - GRUPPO TESSILE LGVIA I° MAGGIO, 39/4125038 ROVATO BSPAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VA

TELERIE GLORIA S.n.c.Viale Carlo Maria Maggi, 25Loc. Peregallo20855 LESMO MBTESSILTORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MITESSITURA PEREGO S.r.l.Via Milano, 23/A24034 CISANO BERGAMASCO BG

Distributori/Distributors

CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

INFORMATICAINFORMATION TECHNOLOGYAziende produttrici e filiali

di produttori esteriManufactoring companies and

subsidiaries of foreignmanufacturers

SINDATA S.p.A.Via Rovereto, 1720871 Vimercate MB

ACCESSORIACCESSORIES

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANOABG SYSTEMS S.r.l.Via Milano, 720084 LACCHIARELLA MIALVI S.r.l.Strada Statale 230, 49 13030 CARESANABLOT VCNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RM

Distributori/Distributors

SCAL S.r.lViale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

LEGGE PRIVACY - TUTELA DEI DATI PERSONALIINFORMATIVA AI LETTORIRendiamo noto agli abbonati e ai lettori di Detergo che i dati utilizzati per la spe-dizione della rivista fanno parte dell’archivio elettronico della Deterservice srl,con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano.I dati vengono trattati ed utilizzati nel rispetto delle norme stabilite dal D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati personali a mezzo strumenti cartacei o elettronici.In particolare questi dati (consistenti essenzialmente in nome e indirizzo) vengo-no utilizzati per la spedizione della rivista e di materiale a stampa connesso conl’attività editoriale della Deterservice srl.Ciascun lettore può richiedere in qualsiasi momento, a mezzo posta o fax, disapere quali suoi dati sono in archivio, richiederne la modifica, la rettifica oanche la cancellazione. I dati non sono ceduti e diffusi a terzi né utilizzati perscopi diversi da quelli sopra citati.

FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160� di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl;� di modificare i dati come sopra specificati;� di cancellare nell’archivio i suoi dati

FIRMA .............................................................................

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ASSOFORNITORI 64CATINET 51DOW CHEMICAL 35EXPODETERGO INTERNATIONAL 13ILSA 31IMESA 3a di copertina

INDEMAC 21KANNEGIESSER ITALIA insertoLAVASECCO 1 ORA 51RENZACCI 33SAFECHEM EUROPE 35SANKOSKA 51SIL FIM marchio SILC 4a di copertina

SCHULTHESS 1a di copertina - 8TESSILTORRE 3TREVIL 59

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