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Dintorni n.4 - gennaio 2010

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Periodico trimestrale del Gruppo Soelia

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Natura Amica

Dalla fitoterapia una linea di prodotti naturali che assicura qualita ed efficacia,

grazie all’alta concentrazione di principi attivi.

I prodotti non richiedono la prescrizione medica

e garantiscono un risparmio rispetto ai prodotti commerciali.

Natura Amica

ARGENTAPiazza Garibaldi 2/c

0532 804004

SANTA MARIA CODIFIUMEFascinata 17/a

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BANDOFiorana 10/b

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Un aiuto dalla natura

Solo nelle Farmacie Comunali SOELIA

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sommarioNumero 4 Gennaio 2010Autorizzazione n. 4/09del 12/02/2009 Tribunale di Ferrara

Direttore responsabile:Antonella Travasoni

Comitato di Redazione:Roberto Fazioli, Renato Guerzoni,Antonella Travasoni, Carolina Cavedagna

Foto di:Luciano BallariniElisa BolognesiCarolina CavedagnaSimone DonatiRachele MinichinoSergio StignaniAntonella Travasoni

Tipografia TrentiniDato alla stampa il 26 gennaio 2010

Distribuzione gratuita12.000 copie

Grafica e impaginazione:Carolina Cavedagna

Hanno collaborato:Alessandra Andreghetti, Anna Capisani,Mauro Cavina, Michael Diefenbach,Roberto Diolaiti, Silvia Felletti,Lorenza Fioresi, Giorgio Forlani,Giorgio Galloni, Luca Ghetti, Marco Guiati,Nicoletta Lusa, Nando Magnani,Giovanni Montanari, Pietro Pasini,Martino Ricci, Rita Rizzioli, Roberto Saletti,Emiliana Trentini, Stefano Trentini,Ilaria Zagani, Marco Zambardi.

DINTORNI

4 in primo pianoBilancio di Previsione 2010IlramoenergiatrainalacrescitaProf.RobertoFazioli

12 storie di paesiSanctiBlasii, la chiavedel ducatodi NandoMagnani

8 servizi e territorioSempreprontiaduscireIng.RenatoGuerzoni

10 focus imprese3ntini. Sepuoi sognarlo,puoi farlodiSilvia Felletti

14 associazioni e volontariatoAVIS.Perchièin venadi solidarietàdiRobertoSaletti

16 signora maestra......dove va la nostra raccolta differenziata?Cuoredi legnodi LorenzaFioresi

6 in primo pianoInauguratoaFilo il nuovocentrosportivodi Antonella Travasoni

20 cultura e territorioAlla scopertadelnostropiccologioielloIlportale della Pievedi SanGiorgiodiIlariaZagani - fotodiSergioStignani

22 menssana23 la pagina di GhettiLe avventure del signor Ruscaroli

18 sport e societaQuandoil motoreèlapassionedi MauroCavina

DINTORNI e stampatosu carta riciclata ciclus print

3

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Dopo ormai nove anni, il Grupposi presenta non più come

un'incognita, per certi aspettiuna sfida, bensì come una consolidata estrutturata realtà industriale. Da sceltaapparentemente "localistica" a impresadi vocazione nazionale, specie col suoforte sviluppo Energy. Ponendo in capoalla propria azione il buon senso diresponsabilità e l'operatività argentanail Gruppo ha ormai raggiuntodimensioni di primaria importanza nelpanorama ferrarese.Lo dicono innanzitutto i numeri: nelbilancio di previsione 2010 presentatorecentemente in consiglio comunalesaltano agli occhi i circa 5 milioni di urod' invest imenti programmati nelterritorio, i 12,5 milioni di ricavi previstiper la capogruppo SpA e,soprattutto, i ben 362 milioni di fatturatoconsolidato del Gruppo . Nonsolo, ma lo confermano i 155 dipendenticomplessivi, l'insieme di relazionistrutturate con altre imprese su basenon solo nazionale e, soprattutto, le

dinamiche di crescita del "sottogruppoenergy", ovvero della squadra Soenergy-Elettrogas. Si potrebbe dire che una"prima fase", quella della nascita e“strutturazione", si sia chiusa. Se neapre, ora, una seconda che nel triennio2010/2013 deve imporci una riflessionesulla natura e le prospettive di un gruppoindustriale ormai "grande".

soprattutto l'attività del "compartoenergy" che ci pone come gruppo dirilevanza nazionale. I motivi della suacrescita sono alla base delle idee per ilfuturo: si è pazientemente lavorato inquesti anni attuando strategie di"avvicinamento" al territorio, allepersone, alle famiglie, alle imprese. Nonci siamo allontanati, delegando a call-center il rapporto con i nostri cittadini eclienti. Al contrario abbiamo sviluppato,da una parte, la logica della rete direlazioni con altre imprese territoriali edell'avvicinamento progressivo agliutenti del comparto energia e, dall'altra,una graduale ricerca di valore e diautonomia nella filiera verticale, verso la

distribuzione e l'approvvigionamento "amonte".Si sono prodotte risorse, per chi? Noncerto per occulti "privati", bensì per il" m u l i n o " a r g e n t a n o , o f f r e n d ol'opportunità di finanziare la crescitaterritoriale. Si è trattato di un percorso digraduale "sviluppo nella catena delvalore", dallo stoccaggio e l'attività dishipping fino ad arrivare all'acquisizioned i E l e t t r o g a s , c o n s e n t e n d o c iun'indispensabile automomia nelmercato energetico e collocandoci tra iprimi quindici operatori in Italia.

SOELIA

,SOELIA

E

SOELIA

SOELIA

Ora si è creato valore reale sul territorio enon altrove. Ora si è creato motivo diopportunità di riscatto e crescita adArgenta. , infatti, doveroso ricordarecome proprio da questa attività energy siproduca quanto serve per continuare aqualificare i propri servizi pubblici nelComune di Argenta. Del resto ciò siimpone da solo: il ruppo SOELIA, inn o v e a n n i , s i è s t r u t t u r a t osostanzialmente su tre campi, il primo èquello dell'organizzazione dei servizipubblici locali, tra cui la gestione

È

È

G

dell'igiene urbana, la manutenzione delverde pubblico e delle strade, i servizicimiteriali e così via, tutte attività il cuiinteresse è principalmente territoriale.Servizi gestiti sempre con personaleproprio all'insegna "del fare" anziché farfare. Tutti perlopiù argentani, ocomunque dei territori limitrofi, personeche vivono nel posto dove lavorano. Laforte operatività locale è un fattore cheha un importante riflesso sugli aspettimotivazionali e sulla qualità del servizioreso.Il secondo campo di attività è ladistribuizione del gas, in termini dimanutenzione delle reti e impianti, e dicarattere modulat ivo ovvero diaccessibilità di soggetti terzi alle nostreinfrastrutture. Infine la complessa

in primo piano

Bilancio di Previsione 2010

Prof. Roberto Fazioli

Presidente SOELIA SpA

SOELIA ha presentato lo scorso dicembre in consiglio comunale il bilancio di previsione consolidato del

Gruppo per l’anno 2010. I numeri principali si sintetizzano in un utile atteso ante imposte di 3,4 milioni di

Euro, investimenti per 5 milioni ed un fatturato consolidato di 362 milioni, il 6% del quale realizzato nel

territorio del Comune di Argenta. A fare da traino il ramo “energia” con Soenergy ed Elettrogas.

I DIPENDENTI DEL GRUPPO

104 118TOTALE 132 129 135 146 155

Il ramo energia traina la crescita

4

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Gas Naturale (milioni di m3)

Energia Elettrica (GWh)

2006 406,700

2007 676,400

2008

2008 720,000

2009

2009 929,000

214,58

2010

2010 1050,000

550,00

Valore della Produzione Consolidato

2001-2010

2001 € 8.223.790

2002 € 14.989.709

2003 € 18.056.870

2004 € 25.073.420

2005 € 73.724.370

2006 € 133.758.954

2007 € 278.423.596*

2008 € 300.400.209

2009 € 362.000.000

2010 € 362.092.000

con Elettrogas

Preconsuntivo

Previsionale

Conto economico Conosolidato - Previsione 2010Soelia, Soenergy, Secif, Soelia Officine, Elettrogas, Terre

362.092.000

354.611.000

7.481.000

- 4.076.000

3.405.000

attività di approvvigionamento evendita di gas naturale ed energiaelettrica.Col nuovo assetto strategico del GruppoSOELIA, il Comune di Argenta ha, ora, lapossibilità di utilizzare la sua societàcome se fosse uno strumento di ProjectFinancing grazie alla quale sviluppareinvestimenti sul territorio utilizzandoappunto le risorse prodotte dal Gruppo.Si tratta di opportunità rilevantissimanell'azione di governo locale. Per il2010, infatti, sono previsti investimentiper circa 5 milioni di Euro, interventi chein alcuni casi proseguiranno negliesercizi successivi.In cantiere c'è la progettazione e la

realizzazione della APEA - areeecologicamente attrezzate in zoneindustriali, interventi di manutenzionestraordinaria e di riqualificazionesull'impiantistica sportiva, con prioritàsu piscina comunale, area tennis, areavia Napoli, area S.M. Codifiume, larealizzazione di un Centro per le attivitàricreative giovanili ad Argenta, lariqualificazione della ex-Casa delPopolo di Filo, il potenziamento dellarete gas, il completamento dell'opera diriconversione e risparmio energeticodella pubblica illuminazione, un nuovoimpianto fotovoltaico al centrooperativo di via Pioppa Storta.Ancora, il contratto di concessione ha

consentito a SOELIA di effettuareimportanti investimenti sulla nostrarete stradale che nonostante siap a r t i c o l a r m e n t e e s t e s a eproblematica, grazie ad una logicag e s t i o n a l e i m p r o n t a t a s u l l amanutenzione costante e regolare,oggi si distingue per qualità nelpanorama delle strade comunali.Per una realtà che si afferma con leproprie gambe, SOELIA arriva ormai arappresentarne la p iù ch ia raconcretizzazione quale fattore dellosviluppo locale. Responsabilità elaboriosità ne sono e saranno i verimotori.

FOCUS

30,00

90% 45%

60,45%

10%

1,50%

100%

20,30%

28%

5,9%

100%

0,28%

51%

terre

5

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All’inaugurazione del 16gennaio scorso era presentetutta la comunità filese per

toccare con mano e complimentarsicon i volontari artefici di unbellissimo intervento.

esordisce così il sig. Montanari,presidente uscente del Consiglio diPartecipazione di Filo, fotografo per40 anni, da sempre impegnato perla propria comunità.

Montanari.-

Sig. Montanari come è nata l'idea dicreare un nuovo centro sportivo a Filo?

Quindi?

Come avete arruolato i volontari?Montanari

Sig. Forlani, come si è fatto convincere daMontanari ad accettare l’impresa?

«C'è da commuoversi avedere il lavoro che abbiamo fatto!»

. «Ho letteralmente bussatoalle porte dei miei compaesani, percostruire la squadra di operai,artigiani, muratori... e il bello è chenessuno mi ha mai detto no! GiorgioForlani compreso che ha guidato tuttoil cantiere».

Montanari.

Montanari.

E lei cosa ha pensato?Montanari.

Forlani

Avete incontrato difficoltà nel realizzare ilavori?Forlani

«La scorsa primavera aduna assemblea cittadina conl'Amministrazione Comunale eSOELIA, si decise di portare avanti ilprogetto degli spogliatoi. Con lerisorse disponibili ci si era fermati al“grezzo”, ma per completare i lavoribisognava attendere ulteriorifinanziamenti. In progetto c’eraanche l’acquisto parte di SOELIAdella Casa del Popolo, a cui noi filesisiamo particolarmente legati

perché fu costruita dai nostri padrinel 1949».

«Antonio Fiorentini, alloravicesindaco, ci propose di proseguireil cantiere con il volontariato. SOELIAavrebbe messo i materiali e gli arredi,e supervisionato i lavori; in questomodo si sarebbero in parterecuperate risorse destinabili ancheall’acquisto della Casa del Popolo».

«Che era un lavoroimmane, che serviva personalequalificato. Poi ci ho riflettuto: a Filonon mancavano i tecnici e abbiamoaccettato la proposta. I lavori sonoiniziati a giugno con l'impegno diconsegnare tutto entro l'anno».

. «Giovanni mi ha detto che sivoleva fare un nuovo centro sportivo eche serviva la mia collaborazione atempo pieno. Ed è stato proprio così.Ho lavorato sul cantiere per 8-10 ore,tutti i giorni, affiancando i varivolontari, elettricisti, muratori,impiantisti». -

. «La realizzazione della nuovarecinzione è stata davveroimpegnativa. Abbiamo posizionato300 metri di rete metallica e innalzatodi 75 cm quella del camporegolamentare. Dove possibile housato materiali di recupero e mi sono

Giorgio Forlani,capocantiere della Progresso, inpensione dal ‘96, ha coordinato tuttigli operai e vanta il record personaledi oltre 1.000 ore spese in questastruttura. La conosce nei minimidettagli, ha in testa la mappa precisadi impianti, tubature, collegamentiidraulici ed elettrici.

3.100 ore di volontariato. Basta questa cifra per raccontaretutto lo sforzo messo in campo dalla comunità di Filo percompletare il nuovo centro sportivo. Una squadra di 42volontari impegnata per 6 mesi nel cantiere. Un progettoche, con il contributo delle imprese locali e il finanziamentodi SOELIA, riporta lo sport a Filo.

Ce ne parlano , coordinatore dei lavorie , capomastro.

Giovanni MontanariGiorgio Forlani

di Antonella Travasoni

Inaugurato a Filo

in primo piano

Giovanni Montanari e Giorgio Forlani

il nuovo centro sportivo

6

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7

I volontari

Daniele Alberti

Omar Arif

Maher Badawy

Abdelali Bouraki

Lino Brugnatti

Samuele Cassani

Armando Coatti

Moreno Dal Buono

Abdellah Elasri

Raffaele Fabbri

Celeste Ferretti

Tino Galanti

Antonio Guerra

Paolo Leonelli

Felice Leoni

Franco Maietti

Eligio Mantoan

Riccardo Manzoni

Enrico Natali

Guerrino Ognibene

Oscar Pezzi

Giuliano Poli

Marco Raggi

Lauro Ricci

Gualfranco Seghi

Pietro Tranchida

Rosauro Turrini

Romeo Xella

Massimo Zanghirati

Matteo Cocchi

G. Carlo Foligatti

Romano Forlani

William Monterastelli

Ervedo Cocchi

Ermanno Foligatti

Giorgio Forlani

Aldino Mascellani

Carlo Montanari

Giovanni Montanari

Renato Montanari

Mauro Monterastelli

Samuele Monterastelli

improvvisato anche saldatore».

«Infatti: man mano che silavorava sono emerse idee e migliorie.

stato l’Ing. Guerzoni a suggerire direalizzare anche il campo da calcettoper 5 o 7 giocatori, che non erapresente nel progetto iniziale».

. «Nell’area del nuovo campettoc’era un dislivello di 90 cm, rispetto alcampo pre-esitente. Abbiamo quindisteso 750 metri cubi di terra perriportare in quota il terreno, 500 li hamessi SOELIA, il resto ci è stato donatodalla Coooperativa Bellini».

. «No. Le fognature,l’impiantistica elettrica, i lavori idraulicisono stati realizzati da tecnici eaziende locali».

Siamo stati sempreaffiancati da SOELIA che ha verificato eautorizzato ogni lavoro. Ai tecniciFranco Giacometti, Mauro Castaldini,Valentino Rossi, Graziano Baroni,nonché a tutti i capi servizio di SOELIA,va il nostro ringraziamento».

«A breve due squadrejuniores dell’ASD Argentana, e inseguito la prima squadra che qui siallenerà e giocherà le amichevoli. Cistiamo adoperando per ricostituire laFilese Calcio che partirà dalla terzacategoria».

Dalla sola costruzione degli spogliatoi, misembra di capire che il progetto si sia poiampliato in corso d’opera.Montanari.

Forlani

F o r l a n i

Montanari.

Ed ora chi giocherà su questi campi?Montanari.

È

Anche le aziende quindi hanno contribuitoal progetto?Montanari.

Ma non avete fatto tutto voi?

«La lista è lunga, c’è statauna gara di solidarietà. Ognuno hamesso a disposizione la propriaprofessionalità e le proprieattrezzature. Le nostre cooperativestoriche, la CMR e la Giulio Bellini, cihanno fornito gratuitamentemacchinari, materiali e carburanti.

Tante le imprese locali che hanno datoil loro fondamentale contributo, percitarne alcune: la Serenissima, TinoGalanti, Badawy Maher, Paolo Leonelli,Massimo Zanghirati. Grazie a loroabbiamo risparmiato importantirisorse».

Page 8: Dintorni n.4 - gennaio 2010

Appunto. I giorni dal 18 al 22dicembre scorsi sono destinati ar i m a n e r e n e l l e m e m o r i e

“meteorologiche” e più che mai inquelle di noi addetti ai lavori.Trenta e più centimetri di neve in unanotte, con il forte vento che vanificavarapidamente l’opera dei mezzisgombraneve; a seguire due giorni contemperature fino a -13°C e massime di-5°C, tali da non far lavorare il saleanche dove era stato sparso; perchiudere il raro fenomeno della pioggiagelata nella notte tra lunedì 21 emartedì 22 che ha reso impraticabili lestrade della nostra Regione, autostradecomprese.

In una settimana (da giovedì 17 amercoledì 23) sono stati stesi oltre1.000 quintali di sale, più che nei treinverni precedenti insieme.Prendiamo atto, consapevolmente, deidisagi indotti dagli eventi atmosfericituttavia, per quanto i servizi sianosempre migliorabili e potenziabili, inpar ticolare quello spargisale espargisabbia, non si può disconoscerela loro eccezionalità né si possonoipotizzare investimenti consistentisfruttati nei fatti solo qualche giornoogni 10 o 20 anni.Molto si è comunque imparato e quellaconsapevolezza più sopra citata troverànel l ’ immediato futuro concreta

traduzione in alcune nuove specifichemacchine.

“ ”

Per quanto infine relativo al serviziosgombraneve accettiamo, senzapresunzione, ogni confronto: 14 “ruspe”pronte ad intervenire su tutto il territoriocomunale in base ad un Piano Nevecollaudato ed annualmente aggiornato;5 di queste sono di SOELIA e 9 dioperatori privati con essa convenzionati.Non posso qui mancare di rivolgere aquest’ultimi, unitamente al personaledel Gruppo SOELIA operativo su mezzi

, un sentito ringraziamento per gliestenuanti orari di lavoro prestati e perlo straordinario senso di responsabilitàancora una volta dimostrato.

itutti

Sempre pronti ad uscireCon la consueta organizzazione e grande impegno sono state affrontate le precipitazioni di questo inverno.I giorni dal 18 al 22 dicembre 2009 si ricorderanno comunque per molto tempo.

FRANCO CARATI - Argenta, zona “Reno” GIAN FRANCO

VANNIANTONIO FOSCHINI - O. Monacale, S. NicolòANSELMO FOSCHINI - S. M. Codifiume, Traghetto

servizi e territorio

Ing. Renato Guerzoni - Direttore Generale SOELIA SpA

LAURO TAMBURINI - Anita

Tutti gli uomini della neve

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Le aree di intervento degli operatori di SOELIAI mezzi di SOELIA coprono Argenta, Bando, Fiorana, Consandolo, San Biagio e Boccaleone.

In previsione di gelate notturne enevicate gli operatori inter-vengono con i mezzi spargisaleprivilegiando i centri urbani e ipunti sensibili: curve, incrocipericolosi, sottopassaggi, rampee ponti.Per quanto relativo alla nevevengono attivati gli operatori alraggiungimento di uno strato dialmeno 5 centimetri.

SOELIA si associa nei ringraziamenti a tutti quei cittadini che, con grande senso civico, hannoassolto ai loro doveri secondo lo spirito dell’ ,approvato nell’ormai lontano 1981 ma ancora vigente, che qui riportiamo integralmenteanche perché non privo di elementi di curiosità.

“Durante le nevicate spetterà ai proprietari delle case di tenere liberi dalla neve i marciapiedifronteggianti la loro proprietà e ove questi non esistano, una corrispondente striscia di pavimentostradale della larghezza di cm 60. Cessato di nevicare, i proprietari dovranno immediatamentecompletare il ripulimento dei marciapiedi dalla neve, ammassandola in fregio al marciapiede concumuli che consentano il passaggio dal marciapiede alla strada. I proprietari utenti o possessorihanno l’obbligo di togliere immediatamente lo strato di ghiaccio che per la neve si venisseformando sui marciapiedi, e di spargervi subito dopo sabbia, tritume di fieno o segatura di legnoper impedire lo sdrucciolamento. Dette operazioni dovranno essere fatte con mezzi d’opera e conquegli accorgimenti atti ad evitare danni alle pavimentazioni dei marciapiedi”.

articolo 60 del Regolamento di Polizia Urbana

RICCARDO NATALI - Benvignante

ADRIANO E ALESSANDRO LEONI - Longastrino, Menate

MARIO FELLETTI - extraurbanoda S. Biagio a Molino di Filo

GELO E NEVE

MARISALDI - Campotto

ROSSI - Filo, Molino di Filo, Case Selvatiche9

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di Silvia Felletti

Da sempre il nome Trentini vieneidentificato in particolare con latipografia e collegato, a memoria

dei più, ad alcuni dei principali eventi socio-culturali che hanno segnato la recentestoria argentana, primi fra tutti il FestivalCeltico Trigallia e la pubblicazione delfamoso periodico . In pochi sannoperò che proprio in questa casa editriceargentana risiede un polo di eccellenza indiversi settori editoriali di nicchia, chehanno saputo conquistare una posizione diprestigio a livello internazionale. Questarealtà straordinaria ha le sue radici nellarivista di fumetti e musica Nuvola Bianca eancora oggi un murales in via BorgoSeliciata ricorda la sede originaria dellostudio editoriale aperto da Stefano nel1984. Oggi, dopo 25 anni, con 15

dipendenti e una decina di giornalisti free-lance, vanta una decina diriviste all'attivo, fra le più importanti ilmensile distribuito in 22 paesie tradotto in ben 10 lingue.

«Ero un disegnatore instancabile, per purapassione non facevo altro ogni giorno. Poinell’84 è nata l'idea di Nuvola Bianca, unarivista di musica e fumetti realizzata conl’illustratore Luca Tarlazzi, con il qualeancora collaboro e Alessandro Dalla. Miasorella Emiliana, allora sedicenne, ciaiutava, noi confezionavamo il prodotto, eSergio Caravita lo stampava la sera. Avevauna tiratura iniziale di 2 mila copie, chedistribuivo io stesso con la mia Ford Taunusnelle agenzie locali di Ferrara, Bologna,Ravenna e Imola. A pensarci adesso...».

«L'editoria è diventata per me una malattia,che mi ha fatto appendere la matita alchiodo. Mi affascinava vedere nascere ivari progetti editoriali, mettendo insieme lacompetenza e la creatività di unamolteplicità di persone».

«Dopo le prime riviste realizzate fra amici,nell'88 mi sono trasferito a Milano, dove hocreato un gruppo di lavoro che offrivaservice per altri editori. Ho chiamato conme collaboratori storici, fra cui AdamoAntonellini. Seguivamo la realizzazionecompleta di diverse riviste. Eravamoarrivati a produrre ben 10 periodici al mesedi generi molto diversi fra loro. Poi, dopo 5anni, all'improvviso, ho deciso di tornare adArgenta».

«Ti confesso che per me è stata unaliberazione. Avevo bisogno di riappro-priarmi di me stesso, di ritmi e spazi cheMilano non sapeva più darmi, così nelpieno del successo ho passato tutto ad unnuovo gruppo di lavoro e sono tornato adArgenta dove di fatto ho ricominciato dazero, facendo il grafico. In questo modosono rinato e con me la mia attività dieditore».

«

»

«Abbiamo saputo indovinare gli argomentigiusti al momento giusto cercando nicchieeditoriali scoperte, - continua Stefano -prima fra tutte centrando il segno con larivista , che è ancora oggi lanostra punta di diamante. Abbiamoall'attivo due riviste femminili,

, tre periodicidedicati al tatuaggio e due all'abitare,

. Oltre a queste,nel tempo abbiamo pubblicato unamoltitudine di riviste intermedie che ogginon esistono più (fra i nomi più famosi basticitare e , la prima testata concui Trentini ha distribuito all'estero ndr)».

« .

Arzenta

Idea Tattoo

Idea Tattoo

Trucco &bellezza - Unghie & bellezza

Casantica - Giardinantico

Celtica Selen,

3ntini Editore

Stefano raccontaci quali sono stati i tuoi esordi.

Nato disegnatore, come sei diventato poi

editore?

Quali sono state le tue tappe professionali?

Cosa ti ha lasciato l'esperienza milanese ?

.

Quali sono state le tappe della tua seconda vita

professionale ?

Perché è

terminato questo progetto ?

Dopo un'esperienza così forte in una metropoli

perché si ritorna?

Nel '98 la Casa Editrice, affronta una nuova

sfida e promuove il Festival Celtico Trigallia, che

nelle successive 4 edizioni cresce a livello

esponenziale, conferendo visibilità e prestigio

ad Argenta a livello internazionale.

Un bagaglio di conoscenze e competenzeinestimabili. Oggi non potrei fare quello chefaccio senza quell'esperienza, che mi hainsegnato tutto dell'editoria

Per una questione logistico-organizzativaL'impegno richiesto era totale e assorbivaogni nostra energia anche a discapito

La sala riunioni di 3ntini Editore è un open-space luminoso e pieno di vita, dove si respirano

creatività ed entusiasmo, ed è qui che incontriamo Stefano ed Emiliana Trentini, il primo

titolare della casa editrice, la seconda dell'omonima tipografia, due fratelli argentani che

con il loro impegno si sono affermati da anni come professionisti indiscussi, ciascuno nel

proprio settore di riferimento.

Se puoi sognarlo, puoi farlo

25 anniL’attività editoriale

focus imprese

Murales Nuvola Bianca in Borgo

Seliciata ad Argenta realizzato da Stefano

10

Page 11: Dintorni n.4 - gennaio 2010

dell'attività lavorativa ordinaria. A quelpunto ridimensionarla non avevasenso e così abbiamo deciso diinterromperla

« è nata per pura passione e ciha profondamente legati al territorio,alla gente, alla cultura locale. stataun'esperienza molto bella cherichiedeva sforzi organizzativi enormie per questo l'abbiamo ridotta adun'uscita annuale

»

Come casa editrice abbiamo appenaampliato la superficie della redazione,predisponendo diverse postazioni dilavoro in più. Sono molto soddisfattodei risultati conseguiti e dellosplendido gruppo di lavoro che miaffianca

».

«È stata l'esperienza più bella dellanostra vita, che ci ha fatto vivere leemozioni e i sentimenti più forti. Orac’è la volontà di continuare ad esserepresenti nell’ambito socio-culturaledel paese e in questo senso, comeassociazione culturale Trigallia,sviluppiamo una serie di iniziativecome la festa di San Nicola e delVischio a dicembre e l'attività “ArgentaCittà Bambina” con le scuole e leassociazioni locali».

È

, sempre moltoattesa .

».

Cosa ha significato per voi Trigallia ?

Anche il periodico Arzenta è un altro dei

progetti che hai portato al successo.

Cosa c'è nel futuro del Gruppo Trentini?

Arzenta

S t a m p a Tr e n t i n i n a s c e c o m eproseguimento del Centro Stampa Offsetdi Sergio Caravita, dove una giovanissimaEmiliana venne assunta nei primi anniottanta. È qui che vengono stampate leprime riviste di Stefano pazientementedattiloscritte dalla sorella.

.«Dalla tipografia Caravita non me ne sonopiù andata, fino a quando abbiamocostituito la nostra società. MentreStefano compiva il suo percorso daeditore io facevo quello della tipografa,ma abbiamo sempre mantenuto le duerealtà ben distinte. Per emergere e nonessere fagocitati dalle tipografie piùgrosse abbiamo puntato fortemente sullaqual i tà , su processi d i stampaal l 'avanguardia investendo sul lemacchine che potevano offrire la migliorequalità di stampa. Da Vicolo del Portello,la tipografia si è poi trasferita in via Trieste(nella ex sede della tipografia Argentana,ndr) e, nel 2005, ci siamo spostati nellazona industriale di Argenta, in rispostaalle forti e continue esigenze di crescita».

«Non è stato facile affermarmi in unsettore prevalentemente maschile,perché gli interlocutori in genere faticanoa credere che una donna possa esserevalidamente preparata sul piano tecnico,ma ho avuto grandi soddisfazioni».

«Perché ho potuto contare su un partnersensibile e intelligente che ha capitol'esigenza e l'importanza di mantenere lanostra identità territoriale e il nostromarchio per rimanere con forza neltessuto locale. Oggi abbiamo 7dipendenti, tutti del territorio».

«Tutte le riviste dedicate al tattoo sonostampate su carta riciclata e di recenteCompositori ha ottenuto la massimacertificazione a livello mondiale, la FSC».

Forest Stewardship Council, il marchiogarantisce che la nostra carta èrealizzata con legno proveniente daforeste gestite in maniera corretta eresponsabile secondo rigorosi standardambientali, sociali ed economici,seguendo logiche di rimboschimentononché di tutela del lavoro minorile».

Emiliana, raccontaci la tua esperienza

Come valuti, quindi, il tuo percorso

professionale?

Dal 2001 la Tipografia Trentini è entrata in

società con il Gruppo Compositori di Bologna.

Perché Compositori, essendo il gruppo più

grande non ha inglobato il marchio Stampa

Trentini?

Quanta attenzione avete per l'ambiente?

Cosa significa?

70.000I disegni esclusivi

per tatuaggi in archivio

4.000.000 €Il fatturato 2009

45.000.000I prodotti editoriali dal 1994

Oltre

Oltre

5.000.000Le copie stampate nel 2009

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Page 12: Dintorni n.4 - gennaio 2010

Sancti Blasii,la chiave del ducato

storie di paesi

La storia di San Biagio è intimamente legata a quella della Bastia dello Zaniolo,situata nel crocevia fluviale della Riviera di Filo, dicui oggi non è rimasta più traccia se non nei libri di storia.Da semplice rastellum, sotto i Da Polenta di Ravenna, divenne poi unaroccaforte militare sotto gli Estensi. Contesa da ferraresi, ravennati e venezianiper la sua importanza strategica, la Bastia è stata teatro di cruente battaglie.

fortificazione del XV secolo

di Nando Magnani

San Biagio

Nando MagnaniPresidente uscente CdP di San Biagio

Nla Bastia dello Zaniolo

Tintorettola Battaglia di

Argenta

il luogo era strategicamenteimportante

“Argenta esuoi dintorni” di Dino Giglioli

CaputArre

Rotta di San Biagio

nel 1482“Battaglia dello

Zaniolo”

1484, venne dichiarata lapace

nel 1883quando il paese tornò sotto la giurisdizione diArgenta

“”

,

on tutti conoscono le origini delnostro paese. A cominciare adesempio da Ponte Bastia

he prende il nome da una cinquecentescafortezza degli stensi: ,denominata anche la Chiave del ducato.Questo per via della sua posizione, checontrollava il traffico fluviale, gli scambicommerciali e quindi i dazi.

È stata sempre teatro di cruente battaglie,una di queste è ricordata addirittura in unosplendido affresco del dipinto aPalazzo Ducale di Venezia

. Fu espugnata e presa soltanto conla scoperta delle polveri da sparo, con icannoni e l'esplosione delle prime mine. Lesue pietre furono utilizzate dall'Aleottiper costruire il campanile di San Benedettoe potenziare le mura di cinta di Ferrara.

lla storia di ,c

E

Fin dai tempipiù antichi infatti

: da Ravenna chi avesse volutoraggiungere Ferrara era costretto a passareper San Blasii visto che a est si trovavano levalli di Comacchio e a ovest si dovevanoattraversare la Quaterna, il Sillaro e loZaniolo.

poi

Parliamo di un passato ricco di vicende chemerita un approfondimento, per soddisfareil desiderio di conoscere le nostre radici.Vediamo dunque come sono andate lecose...Secondo quanto riporta il volume

, si sa che il paese

prende il nome di San Biagio nel 1060quando vi fu eretta la chiesa omonima data,con tutti i poderi, in dono al monastero di S.Giovanni Evangelista di Ravenna.Prima del 1060 la zona era chiamata

(Capo di Arre). Arae in latino significa“scoglio, riparo, monumento” in grecoindica Ares (Marte), il dio della guerra. Ilnome potrebbe forse indicare la fine di unlembo di terra nel mare, oppure un territoriodedicato a Marte o un luogo provvisto di unmonumento di pietra. La chiesa di SanBiagio è infatti posta proprio sull'anticoCapo di Arre.Sulla destra del Po si staccava il canaledella a sud di Argenta,lungo il quale si navigava fino a Ravenna e aiporti della Romagna. Nel trecento VillaSancti Blasii, insieme a Filo, Longastrino,Lombardia, Sabbionara, Case Selvatiche,Umana (Anita) e Fossa Podula, formava ilterritorio detto Riviera di Po cheapparteneva al Comune di Ravenna, comesostiene il Bernicoli. Come documentato daun atto del 1383 la bastia era un semplice“ i“, fortificazione inprossimità della quale si posizionò lachiusa per la riscossione dei diritti dipassaggio, sotto la famiglia ravennate diGuido Da Polenta.Poi il 1 febbraio 1403 il marchese Nicolòd’Este ordinò di costruirvi un concatena, sempre al fine di riscuotere un dazio

per proseguire.Si cercò inoltre di rinforzare la difesa dellaBastia, visto che i veneziani, proprietaridel territorio di Ravenna, avevanomostrato l’interesse di ampliare il lorodominio nella zona.A metà del XV secolo la fortezza dellaBastia si presentava con tre torri, la torrevecchia, la torre grande e la torre delcantone verso Filo. Era una roccafortedifensiva, un castelletto militare a formadi triangolo con 1200 uomini diguarnigione.Dal 1441 al 1450 fu costruita, sotto lasignoria di Leonello d'Este, la stradaProvinciale Bastia che va dalla Bastiadello Zaniolo alla Bastia di Cà di Lugo,collegando quindi le due zone.

Il risultato fu che durante tutte le guerresuccessive contro il ducato di Ferrara, laBastia dello Zaniolo fu sempre aggredita.Nel 1481 il Senato di Venezia dichiaròguerra al duca Ercole I d’Este eebbe luogo la famosa

.I Veneziani nel l 'ottobre colpironoimprovvisamente lungo il Po di Primaro e siaccamparono a Filo, uccidendo gli incaricatialla costruzione del bastione di difesa dellaBastia, ordinato dal duca Ercole per contodel Comune. Il duca saputo il fatto inviòsubito due squadre di uomini armati perdifendere la Bastia.Sigismondo d'Este si scontrò in seguito conle truppe venete mettendole in fuga. Ma,mentre i suoi uomini saccheggiavanol'accampamento, i veneziani, comandatidal generale Vittorio Soranzo, circondaronoil campo all'improvviso, e l'armata diArgenta rimase in parte prigioniera e inparte uccisa.Nel gennaio 1483 il presidio di Argentavenne rinforzato, appena in tempo perché iveneziani attaccarono l'esercito perconquistare Argenta. Raggiunsero unargine vicino al muro di cinta, ma i soldaticon l'aiuto dei cittadini, misero i nemici infuga.Nell'anno seguente,

fra il duca di Ferrara e la Repubblica diVenezia e fu stabilito che al duca Ercolefossero restituite tutte le terre prese daiveneziani, compresa la Bastia dello Zaniolo.Nel secolo successivo, San Biagio e la suaBastia vennero nuovamente e più volteattaccati dai veneziani, sostenuti dallafanteria spagnola.La fortezza rimase nelle mani dei ferraresiin seguito e fino al 1597, quando la zonapassò nelle mani del Regno Pontificio e laBastia, perdendo il suo valore strategico, fuq u a s i c o m p l e t a m e n te d i s t r u t t a .L'annessione allo Stato Pontificio portò aSan Biagio alcuni privilegi, fino allasoppressione della Riviera di Filo ,

.Solo nell’800 venne finalmente costruitoquello che oggi è il Ponte Bastia.

rastellum Scurtapass

palatam

Veduta aerea di San Biagioe della confluenza dei fiumi Idice e Reno

12

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E quante volte uscirà giorno o nottecol suo popul fedel fuor de la terra,tante sconfitte e memorabil rottedarà a' nimici o per acqua o per terra.Le genti di Romagna mal condotte,contra i vicini e lor già amici, in guerra,se n'avedranno, insanguinando il suoloche serra il Po, Santerno e Zanniolo.

Nei medesmi confini anco saprallodel gran Pastore il mercenario Ispano,che gli avrà dopo con poco intervallola Bastia tolta, e morto il castellano,quando l'avrà già preso; e per tal fallonon fia, dal minor fante al capitano,che del racquisto e del presidio uccisoa Roma riportar possa l'aviso. »

«

Curiosità Personaggi illustri

Mappa del 1825 che mostra la posizione centrale di San Biagio rispetto ai confini geografici,e la confluenza dei tre fiumi Quaderna, Sillaro e Zaniolo.

Se vogliamo zoomare sulle memorie ataviche di questonostro piccolo paese, soffermarci su quella sua storiacon la S maiuscola, che si legge nei libri di scuola, bastaricordare : fondatore dei moticarbonari che portarono all'unità d'Italia del 1860, mache non riuscì a toccare con mano morendo l'annoprima. Compagno di cella di Silvio Pellico, autore dellibro “Le Mie Prigioni”, e incarcerato con lui alloSpielberg, Foresti fu mandato in esilio in America. Edanche torturato.La sua famiglia era di Conselice, comune che gli hadedicato una scuola ed una piazza. Ma il destino lo fecenascere a San Biagio, come risulta ancora dagli antichiarchivi della chiesa parrocchiale. Il papà lavorava aldrizzagno del Reno. La mamma, che da Lavezzola eraandata a trovare il marito, partorì il figlio su di unachiatta di barche. La consulta di frazione sanbiagese gliha intitolato una via.In questo percorso a ritroso vanno menzionati anchefatti più recenti che hanno illuminato i nomi di

.Per saperne di più: approfondimenti sul nuovo libro inuscita, “San Biagio di Argenta (1606-1945)”.

Felice Eleuterio Foresti

DonAntonio, Don Fuschini, Carlo Zaghi e Lina Siroli

Ludovico Ariosto, nel suo Orlando Furioso, cita la famosaBattaglia dello Zaniolo con questi versi:

Fonti:A.F. Babini - -1959, Edizioni Santerno - RavennaD. Giglioli - -1984, Editrice Belriguardo snc - FerraraA. Vandini - -2004, Edit Faenza srl - FaenzaA. Zoli, S.Bernicoli - -1904, Premiata Tipo Litografia Ravegnana-Ravenna

Dalla Bastia del Zaniolo alla Bastia di Cà di LugoArgenta e i suoi dintorniFilo, la nostra terra

Statuto del secolo XIII del Comune di Ravenna

L’Orlando Furioso (III, 53-54)

13

Page 14: Dintorni n.4 - gennaio 2010

Per chi è in vena di solidarietà

Avis Comunale Argenta nasce nellontano 1958… a Santa MariaCodifiume! Ebbene si, l'effettiva

paternità della nostra Avis è di un gruppodi amici codifiumesi, che si riunì sotto laguida del Cavalier Floriano Pizzirani, ilprimo donatore di midollo osseo dellaprovincia di Ferrara.Avis Argenta, per come la conosciamooggi è quindi il risultato di oltrecinquant’anni di lavoro.Negli anni '90 sotto la presidenza diPaolo Atti e successivamente di GianniSaletti, l'Avis crebbe esponenzialmente.Si potenziò il centro di raccolta diConsandolo e si attivò quello di Filo, legiornate di donazione ad Argenta da unaal mese diventarono prima 2 poi 4, idonatori da poco più di 600 nel ‘94passarono a 1.100 nel 2005 e, proprioin quell'anno, si raggiunse lo strabilianterecord di 2.184 unità di sangue raccolte.Negli anni successivi, purtroppo, lenormative per l'autorizzazione sanitarianon hanno permesso di tenere apertianche di Consandoloe Filo. Solo Santa Maria Codifiume ètutt’ora attivo come centro periferico diraccolta e Argenta, nella sua nuova efunzionale sede di Via NazionalePonente, ha cercato di “attutire” il più

possibile la mancanza di due centri diraccolta aumentando le giornate didonazione.

Chi guida Avis Argenta ora, si trovaun'associazione sana e giovane: circa 1donatore su 3 ha meno di 35 anni, conuna buona rappresentanza femminile di1 donna su 3 (l’indice provinciale è di 1su 4), dato che che va a sfataredefinitivamente la credenza che perdonare si debba essere per forza dei“super uomini”. Non mancano peròalcune criticità che si dovrannoaffrontare anche nel breve e brevissimoperiodo. Sul fronte logistico stiamolavorando per la riattivazione dei centridi raccolta periferici, fondamentali peroffrire una risposta capillare.Aumentano i donatori, ma diminuiscono

le donazioni, un dato che, se da un latoindica il crescente numero di donne, lequali per prassi donano menofrequentemente degli uomini, va lettomolto probabilmente come unamancanza di turnover. Q l ricambiogenerazionale è insuf f iciente abilanciare la sospensione dell'attivitàdonazionale per raggiunti limiti di età dimolti donatori, che si erano avvicinatiproprio negli anni '90 alla nostraassociazione.Osservando bene i dati complessivi del2009, abbiamo 16 donatori in piùrispetto all’anno scorso, un risultatodovuto probabilmente alle tantecampagne di sens ib i l i zzaz ioneapprontate dal nuovo direttivo: il sitoi n te r n e t , i l p ro f i l o F a c e b o o k ,l'instancabile attività di tutti i volontaridurante fiere e manifestazioni e infine,ma non certo per importanza, il lavoro diinformazione condotto, con studenti18enni e 19enni, nelle scuole superioridel nostro territorio dal Dott. GianniSaletti.Quindi, se avete tra i 18 e 65 anni, sietein buona salute e desiderate fare un vero“dono” a chi ne ha veramente bisogno, viaspettiamo all'Avis!

i centri di raccolta

Avis Argenta nel 2010 è un'associazioneche sta cercando di ridarsi un volto e unanuova identità. Il grosso “fardello”(anche storico), ovvero la guida e lagestione dell’associazione, è statoraccolto da un giovane gruppo dirigenteche, affiancato da alcuni volontaristorici, cerca di diffondere il principio deldiritto alla salute tramite la donazionedel sangue, intesa come valoreuman i ta r io ed espress ione d isolidarietà.

però

uindi i

Nel nostro Comune il 4,6% della popolazione dona sangue, contro una media provinciale del 3,2%. 1al 2005 si è registrata ad Argenta

una progressiva diminuzione delle donazioni.l’attuale giovane presidente ci presenta un’associazione attiva, dinamica che punta sul ricambio

generazionale e ricorda che per donare non si deve essere dei “super uomini”.

donatoresu 3 ha meno di 35 anni, 1 su 3 è donna. Nonostante l’aumento dei donatori, d

Roberto Saletti

associazioni e volontariato

Roberto Saletti14

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2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

1.9822.133 2.184 2.160

2.034 1.995 1.911

Numero di donazioniper anno

Donazioni in dettaglio per punti di raccolta

2003 2004 2005

ARGENTA

2006

S.M.CODIFIUME

2007 2008

FILO

2009

CONSANDOLO

FUORI COMUNE

1.406 1.531 1.575 1.602 1.724 1.697 1.627

139 161 134 120 104 140 116

63 64 65

170 173 192 211

204 204 218 227 206 158 168

Donazioni accreditateAVIS Argenta 1.982 2.133 2.184 2.160 2.034 1.995 1.911

Per le feste natalizie

Avis Argenta hasensibilizzazione

La vignetta è opera della matita creativa di Luca Ghetti, donatore avisino diSanta Maria Codifiume e vignettista de “La Nuova Ferrara”.A tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa campagna va ilnostro sentito ringraziamento, sperando di aumentare le donazioni nel 2010con l’aiuto di qualche sorriso!

sarà capitato a molti di vedere locandine con un simpaticoBabbo Natale alle prese con la sua abbondante “donazione” annuale. È conironia che realizzato la sua ultima campagna di

, con l’obiettivo di aumentare il bacino di giovani donatori e dicoloro che si avvicinano per la prima volta al mondo dell'Avis.

Se ha trovato

tempo lui...

29%36-45 anni

22%25-35 anni

under24

17%over 56

17%46-55 anni

Percentuale donatoriper fasce d’età

1. Accettazione 2. Visita medica

4. Ristoro3. Segreteria

8%

Per informazioni:Tel: 0532852514 - mail: [email protected]

1.0941.141 1.156 1.112 1.060 1.013 1.029

Numero socidonatoriAVIS Argenta

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

15

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di Lorenza Fioresi

Il legno usato ha un cuore verde: non si butta, ma si ricicla sotto ogni sua forma. Loabbiamo scoperto con la nostra maestra Lorenza a Pomposa, nello stabilimentoche trasforma il legno usato in pannelli impiegati poi nell’industria del mobile.

Questa volta abbiamo “pedinato” illegno, perché pochi conoscono lasua destinazione finale e

,

Chi ha mobili da cambiare o legno dabuttare, sa che può chiamare il ServizioRaccolta Ingombranti (Numero Verde800 97 90 75). I ragazzi della CooperativaLa Pieve li ritirano gratuitamente adomicilio e li portano al Centro RecuperoRifiuti ad Argenta per disassemblarli.Da qui la filiera è corta, si tratta di unasessantina di km. Si parla infatti dellostabilimento Falco del Gruppo Trombinisulla strada Romea, vicino all'Abbazia diPomposa.Ci accoglie Pietro Pasini, Responsabiledegli Affari Generali, che con entusiasmo cis p i e g a u n m o n d o d i f f i c i l m e n teimmaginabile.

(costituito da 4 stabilimenti: aPomposa, Piangipane - RA, Torinoe

Ci dia, per cortesia, un po' di notiziesu questo impianto.

Complimenti! Quanto è grandequesto stabilimento?

Che tipo di legno usate?

Da dove arriva la materia prima?

Quanto ne arriva?

Di che cosa si tratta?

Può spiegarci cosa si intende per "truciolare"?

Che caratteristiche ha il vostro prodotto finale?

Sig. Diefenbach, su cosa si concentrano leinnovazioni ?

«È aperto dal 1962, ed è incontinua evoluzione e sviluppo; faparte del Gruppo Trombini ,

terzo i quattro più grossiproduttori di pannelli truciolar inItalia».

«Si sviluppa su un'area di560.000 mq, impiega 130addetti professionali ed esperti

che lavorano su tre turni a copertura delle24 ore giornaliere, per 350 giorni l'anno».

«La materia prima è costituita da legnovergine, detto “verde” (tronchi, rami grossi,scarti di lavorazione di travi e assi, scarti dipallets e segatura) e da legno provenientedalla raccolta differenziata, chiamato“nero” (derivante da mobili, pannelli, travivecchie di case demolite, scarti dilavorazione dell’azienda stessa) .

«Oggi il legno verde arriva in gran parte dallaSlovenia, mentre quello da rigenerare è peril 95% italiano (esistono centri

con Falco dalla Puglia alTrentino) corredato di documenti che neattestano l'origine. Qui converge tutto illegno della provincia di Ferrara e dellaRomagna».

«Ogni giorno entrano nello stabilimento100 autotreni carichi di materiale e neescono 35 - 40 di prodotto finito».

«

iamoun'azienda certificata, come del resto lanostra “gemella” di Torino ».

« l legno viene classificato inquattro categorie: il massello, cioè il legnoallo stato naturale, l’impiallacciato, ossia ilcompensato rivestito da legno vero, l’MDF,composto da una pasta di legno e colle.Infine esiste il pannello truciolare, il nostroprodotto finale, formato da tre strati:all’interno schegge di legno grossolaneimpastate con la colla, all’esterno invecedue strati di legno più fine, che consentonouna migliore rifinitura».

«A seconda della richiesta dei committentiva da 8 a 40 di e può esseregrezzo, cioè rifinito solo con la levigatrice, onobilitato, cioè rivestito da una pellicolaesterna».

«La concorrenza è molto forte nel nostro

che

di raccoltaconvenzionati

Produciamo pannelli truciolari grezzi enobilitati, da vendere a grosse industrie delmobile come la Doimo o la Snaidero. S

Sul mercato i

mm spessore

»

Ci mostrano vari tipi di pannelli. A questopunto ci raggiunge il Direttore distabilimento, Michael Diefenbach, unsimpatico ingegnere tedesco, che con unaccento fortemente teutonico ci raccontaquanta ricerca e quanto controllo ci sianodietro questa produzione.

vogliamoscoprire come viene trattato se

diventerà materiale utile…

Montelabbate - PU, ndr.), è ilde

i

Michael Diefenbach e Pietro Pasini

I ragazzi della CooperativaLa Pieve raccolgonoe disassemblanoil legno presso il

di SOELIA.Il legno viene separatodagli altri materiali e inviato aPomposa alla ditta FALCO.

Centro diRecupero Rifiuti

Cuore di legno

signora maestra......dove va la nostra raccolta differenziata?

16

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IL CICLO DEL RICICLO

Il "verde" e il "nero", dai rispettivi stoccaggi, iniziano il loro viaggio attraversouna che prima di tutto li separa dagli inquinanti leggeri edal materiale ferroso. Poi il materiale passa alla macinazione per favorire lacreazione di una fibra lunga e uniforme.Nell' viene tolta l’umidità all’interno del legno chealtrimenti lo andrebbe a deformare durante la lavorazione.Si passa poi alla dove vagli vibranti selezionano pergranulometria lamateria primasuddivisa in treflussi: il raffinato,il grossolano e ilpolverino.Il primo flussoviene ulterior-

mente raffinato per laproduzione di due diversitipi di truciolo: uno medioper l'interno e uno fine pergli strati esterni.A questo punto i truciolivengono dosati e miscelaticon le colle. Le miscele ottenute grazie ad apposite macchine rotanti arrivano alle

, che provvedono alla formazione di un materasso omogeneo econtinuo, che scorre sopra unnastro d'acciaio trasportatore di40 metri di lunghezza.Il nastro trasportatore a sua voltamovimenta il materasso sotto la

, che agisce sulla colla a250° fino a raggiungere lospessore desiderato.Il pannello ottenuto, posto in una

, subisce unaprima fase di raffreddamento,per poi essere inviato amacchineche rifilano i bordi in base al

formato commissionato. I pannelli passano nella , al fine di ottenere unasuperficie esterna levigata ingrado di subire futuri incollaggi.Il pannello così finito in tutte lesue lavorazioni è il

che vienestoccato nel magazzino, prontoper la spedizione. Il

è realizzato apartire da quello grezzo, vieneaccoppiato a carte impregnate diresine e cotto, cioè sottoposto auna pressatura a caldo peruniformare la superficie.

linea di lavorazione

impianto di essiccazione

vagliatura

macchine formatrici

pressa

rastrelliera rotante

squadratrici e levigatrici

calibratrice

pannellotruciolare grezzo

pannellotruciolare nobilitato

campo, e una delle sfide, in base allavigente normativa europea, è quella diabbassare la quantità di formaldeidecontenuta nel prodotto. Inoltre ilcontrollo costante effettuato su ognipannello ci permette di mantenere unostandard molto elevato in Europa».

«Siamo un’azienda certificata CuoreVerde per la produzione di ecopannelli;

costantemente prima che escanodall’azienda. Dalle 6 del mattino alle 11di sera, operatori specializzati verificanola qualità del prodotto finito .

«Sorpresa! La Germania e l'Austriahanno molte foreste e quindi nonsentono rlo; la ricercain questo campo ha ancora molta stradada fare. Si può dire che l'Italia è davveroun passo avanti, visto che è da tempoche promuove il recupero di questomateriale .

«Straordinariamente conveniente! Direiindispensabile! Si risparmia sul costodel materiale in ingresso, si utilizzano gliscarti di produzione per ricavarneenergia utile all'impianto e il prodottofinito ha una grande diffusione sulmercato, in quanto la maggior parte deimobili delle nostre case è costituita dapannelli truciolari .

Come effettuate i controlli?

Di solito il Nord Europa è più sensibile di noialla salvaguardia delle risorse ambientali, esi pratica la raccolta differenziata da piùtempo; in Germania si ricicla il legno ?

È conveniente il riciclo del legno?

icontrolli sui prodotti vengono effettuati

l'esigenza di ricicla

»

»

»

Dalle , tramite nastri siprovvede all'invio delle materie primealla riduzione volumetrica.Il viene lavorato inun impianto a martelli, per ridursi infilamenti.Il viene inveceinserito in un macinatore a coltelli peressere “cippato”, cioè ridotto a scaglie.

aree di stoccaggio

legno riciclato (il nero)

legno vergine (il verde)

17

Page 18: Dintorni n.4 - gennaio 2010

È inevitabile, quando si parla di ciclismo, pensare ai sacrifici e alla fatica del correre inbicicletta. Ma lo sforzo e il sudore non sono sufficienti a cancellare la passione, spegnerel'entusiasmo di chi, su quella bicicletta, vuole salire e pedalare a lungo.

Quando il motore è la passione

di Mauro Cavina

La fatica, quando si è giovani, pesameno. Quasi non la si avverte se lasi affronta col sorriso sulle labbra,

divertendosi, assieme a compagni disquadra che, a quel l 'età, sonosoprattutto amici. Sarà forse grazie albrivido della competizione, alla sfida diarrivare per primi al traguardo, al piaceredi far parte di una squadra e di un gruppo.Da quasi cinquant'anni il G. S. SantaMaria Codifiume riesce a tenere viva lapassione per il ciclismo di tanti giovaniatleti. Dopo la scomparsa qualche tempofa di Mino Finetti, per anni cuore pulsantedella società biaconera,presidente Marco Zambardi.Cresciuto a pane e ciclismo, Zambardiviene da una famiglia di grandetradizione per le due ruote. «Sia miopadre (Claudio Zambardi Junior) che miozio (Claudio Zambardi Senior) hannocorso per il Santa Maria Codifiume e mihanno trasmesso questa grandepassione. La nostra è una società dilunga tradizione sia a livello regionaleche nazionale. Siamo prossimi alcinquantesimo compleanno e da sempreci occupiamo di giovani».Nato nel 1964 il G. S. Santa MariaCodifiume fa solo attività giovanile, cerca

di trasmettere anche ai più piccoli lapassione per uno splendido sport come ilciclismo.«Abbiamo la possibilità di seguire duecategorie di ragazzi: la squadra

gli Allievi dai 15 ai 16anni. Organizziamo inoltre due gareall'anno a Santa Maria Codifiume». Laprima si svolgerà l'ultima domenica dimarzo e sarà la gara di apertura dellastagione Allievi, 2° Memorial MinoFinetti. La seconda sarà la terzadomenica di luglio, in concomitanza conla Fiera di Santa Maria Codifiume e sicorreranno il 14° Memorial LuigiManferrari e il 13° Memorial GiancarloNardi.«La nostra è sempre stata una societàdilettantistica importante a livelloregionale - racconta Zambardi - ma daquando Alberto Petitto, Mattia Cavallari,e infine Damiano Maurizio sono diventaticampioni italiani su pista, godiamo dimaggiore credibilità. Non a caso si èrafforzata la collaborazione con lasocietà Italia Nuova di Borgo Panigale,che quest’anno ha arruolato nella propriarosa di ciclisti uno dei nostri miglioriragazzi, Hamza Dallagi».

Il motore fondamentale dell'attività delCodifiume è la passione di chi ne fa parte.«Sia gli allenatori che i dirigenti sono tuttivolontari e fanno questa attività mossi dauna grande passione. Non siamo unasquadra che punta ai risultati, ma aformare un gruppo di giovani chepossano appassionarsi al ciclismo.Correre per noi ha prima di tutto un fineeducativo. È imparare uno sport,comprenderne i valori e rispettare unadisciplina. La nostra attività si ferma solonei mesi più freddi dell'anno e da marzo ametà ottobre tutte le domeniche e tutti igiorni festivi partecipiamo a gare sustrada nelle varie regioni d'Italia edanche a gare su pista».Uno sforzo organizzativo notevole che siaggiunge al l ' intensa att iv i tà diallenamento che inizia a fine dicembre eche vede i ciclisti del Codifiume salire inbicicletta tutti i della settimana, dallunedì al sabato.«Il nostro obiettivo è quello di ampliare ilnumero dei nostri ciclisti - ha conclusoZambardi - e continuare a fare ciò che lasocietà fa da sempre. E dopo essere statipremiati con la medaglia d'argento dellaFederazione Ciclistica Italiana speriamodi riuscire ad ottenere quella oro».

è diventato

Esordienti dai 13 ai 14 anni, non attiva inquesta stagione, e

giorni

sport e societa

18

Page 19: Dintorni n.4 - gennaio 2010

Montanaso Lombardo (MI)Bracciale del CronomanGran Premio TricolorePescantina (VR)Giro dei tre comuni (SI)Piccolo giro del ducato (PR)Robegano (VE)Modena - SestolaPiccolo tour reggiano (RE)

Giro dei fiori (RA)Coppa Appennino (FI)ArezzoVittorio Veneto (TV)Bassano del Grappa (VI)Recanati (MC)Coppa Dino Diddi (PT)Lugo - San Marino

Un giovane talento ma anche un ragazzo semplice.A conquistarti non sono solo le sue vittorie ma è lapoesia che si nasconde ogni volta che si alza suipedali: Hamza Dallagi è emozione allo stato puro,perché è coraggio, è forza, è credere che si possaemergere, nonostante i mulini a vento.E quel che ne esce fuori è un romanzo a tintechiaroscuro, dentro ci trovi una corsa infinita versoterre lontane e abbracci mancati, ma ad assalirtinon è la tristezza, le pagine di questa corsa sifermano ad un amore così grande che coinvolgeproprio tutti.Così che in quelle braccia alzate puoi vedere ungiovane sogno dentro un ragazzo dolce e anche unpo’ birichino, amato da tutti come “atleta” e come“amico”, perché le sue ruote lasciano una traccia,una scia che porta dietro di sé le storie diinsegnamenti, consigli, abbracci ed emozioni di ungruppo che con lui perde la formalità di una squadraper diventare qualcosa di più grande e di più vero...Hamza ha concluso il suo percorso con noi, peraffrontare da quest’anno grandi sfide con nuovicompagni, nella società Italia Nuova di BorgoPanigale. In bocca al lupo Hamza!

Nome: HAMZA DALLAGIData di nascita: 20/10/1993Luogo di nascita: TUNISIVittorie in carriera con G.S.Santa Maria Codifiume: 15

IN BOCCA AL LUPO HAMZA

Marco Zambardi

PresidenteMarco Zambardi

Fausto NardiFrancesco Gnaccarini

Morena Gozzi

Claudio Zambardi JuniorClaudio Zambardi Senior

Vice Presidente

Segretaria

Direttore Sportivo

Nella fotoin alto da sinistra:Domenico Don VitoAlex BenericettiMatteo BeghelliAntonio Giulio FornieriGarbellini FrancescoAntony Vezzani

In basso da sinistra:Alexandru OnicaMarco CicconeGerald Jeudi Diplan SantiagoMarco PetittoAlberto Giuseppe Grillo

ALLIEVIDIRIGENTI LE PRINCIPALI GARE DI QUEST’ANNO

19

Page 20: Dintorni n.4 - gennaio 2010

Alla scoperta del nostroPICCOLO GIOIELLO

Il portale della Pieve di San Giorgio

di Ilaria Zagani

Da oltre 1.400 anni si erge solitaria, al centrodi un grande parco al di là del fiume Reno.Nel tempo è diventata un sorta di icona per

Argenta, soprattutto per la sua storia travagliata,che ancora oggi la circonda di un certo fascino e, sevogliamo, di un alone di mistero: è la Pieve di SanGiorgio.

è

Proprio questa chiesetta, voluta dall'ArcivescovoAgnello nel lontano 569 d.C. con l'intento dievangelizzare i territori circostanti ha, nel corso dellasua storia, attraversato periodi luminosi, ma anchedi abbandono e incuria.La sua posizione, al centro di una cassa di colmata,non ne ha certo favorito lo sviluppo e laconservazione nel tempo, ma ugualmente giuntafino a noi ricca di particolari da ammirare einterpretare, primo fra tutti il suo splendido portale.Questo piccolo gioiello fu commissionatodall'Arcivescovo Gualterio che nel XII secolo decidedi modificare l'edificio portandolo a piantabasilicale, aggiungendo cioè 2 navate laterali,probabilmente per rafforzare quello che si volevafosse per tutti un punto di riferimento, soprattuttoper quei piccoli gruppi di insediamenti sparsi sul latodestro del Po di Primaro. Della realizzazione delportale viene incaricato lo scultore Giovanni daModigliana, che ricorre quasi completamente amateriale di spolio, “riciclato” da monumenti romanitrovati in zona, i cui pezzi sono stati rilavorati e poiassemblati dando all'insieme finale l'aspetto che haconservato sino ad oggi.

Foto di Sergio Stignani

cultura e territorio

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Leggendo il portale...

1 - TRALCIO ABITATO

2 - LUNETTA

3 - ARCHITRAVE

4 - TELAMONI

5 - CARIATIDI

6 - FIGURE IN ABITO LUNGO

La cornice piùesterna del portale è decorataprincipalmente da motivi vegetaliintrecciati, in questo caso il

, che nell'iconografia rappre-senta i l percorso simbolicodell' . All'internodi questi girali vediamo spuntarestrane figurine che si contorconoper seguire i giri della vite. Sonoprincipalmente piccoli uomini euccelli, che riprendono il concettoclassico dei “puttini vendem-miatori” e “abitano” ,nel vero senso del termine; da qui“tralcio abitato”.

Interamente realizzata in pietra d'Istria, raffigura il, titolare della chiesa. I carnefici trattengono il

corpo del santo che viene dilaniato dalla , sotto lamano ammonitrice di Dio. La particolarità di questa raffigurazioneè di riprodurre una scena piuttosto rara in Occidente, dove siamopiù abituati a trovare l'immagine di San Giorgio che uccide il drago,come vuole la leggenda. Questa è quindilasciataci dal lungo periodo di dominio bizantino. Sopra la lunettatroviamo la scritta latina

che significa“Questi [S. Giorgio] disprezzò la ruota che gli lacerava tutte lemembra + Essa donò la vita a colui al quale credette di dare lamorte”. Dentro la ruota “ ” ci indica San Giorgio.

Due uno di fronte all'altro sono posti comeall'entrata del luogo sacro. Tra loro uno spazio vuoto lascia

intravedere la sagoma di due figure abrase (raschiate via) in unsecondo momento; si suppone fossero Adamo ed Eva, i progenitorimacchiati dal “peccato originale”. Nella parte superioredell'architrave: “

” significa “Nell'anno del Signore millecento ventidue, indizione quattordicesima” ci indica la collocazionetemporale dell’evento in base alle indizioni, che facevano parte diun sistema cronologico introdotto dall’imperatore Costantino il

Grande, basato su cicli di quindici anni. Nella parte inferioredell’architrave troviamo

: “Qui risplendono le fulgide cose scolpite da Giovannida Modigliana + Per il quale tutti coloro che le vedono innalzino unapreghiera quotidiana”.

Opposti alle figure in abito lungo troviamo la classicaraffigurazione dei “telamoni”, figure maschili impiegate come

, spesso in sostituzione di colonne olesene. Con la loro posizione contorta esprimono lo sforzo del pesoche devono sostenere.

Ai due lati dell'architrave, dopo le colonnine concapitelli corinzi (decorati con foglie d'acanto), troviamo due“cariatidi”, i, sculture utilizzate comeelemento architettonico di . Il nomederiva da “donna della Caria” regione in cui le donne erano staterese schiave, mantenendo però i loro abiti e i loro attributimatronali. Vengono raffigurate sorreggendo il peso di un edificiocome punizione per aver appoggiato i persiani.

Sul lato sinistro dell'architrave notiamotre figure, una centrale maschile con un copricapo e due lateralifemminili che . L'immagine è didifficile interpretazione, ma se la pensiamo strettamente collegataal martirio, in questo caso le donne con le ampolle potrebberotrasportare

tralcio divite

anima verso la salvezza

martirio di San Giorgioruota dentata

un'eredità Orientale

grifoniguardiani

sostegno, strutturale o decorativo

versione femminile dei telamonsostegno al posto di una colonna

sembrano tenere in mano un’ampolla

gli unguenti necessari a curare il corpo dilaniato del santo.

il tralcio di vite

“Iste rotam sprevit quem membra peromnia fregit + vitam donavit cui mortem ferre putavit”

(Sanc)tus Georgius

Anni D[omi]ni mil(lesimo) [cen]tesimo XX secundoindiccione q[uar]ta decima

“sculpt(a) a Ioh[ann(e)] mic(a)nt (h)i[cfulg]id(a) a Mutiliano + Pro quo quique vident rogitent prececotidi[ana]”

GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIOAGOSTO

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE

- ianuarius

- februarius

- mars

- aprilis

- madius

- iunius

- iulius- augustus

- september

- october

- november

- december

con la testacoperta da un cappuccio, protendepiedi nudi e mani verso il focolareper riscaldarsi.

intento allapotatura della vite.

difficile da decifrare,sembra una figura intenta asuonare il flauto, per simboleggiareil risveglio della natura con l'iniziodella primavera.

simile al mese dimarzo, scorgiamo un uomo chesuona il corno.

raffigura unguerriero con lancia e scudo. Ilmese per la ripresa delle attivitàbelliche era stato spostato damarzo a maggio perché erapossibile reperire una maggiorquantità di foraggio per i cavalli.

un uomo che affila la

falce segna il ritorno alle attivitàagricole.

mietitura del grano.mese legato ai

lavoro della vigna, raffigura unuomo intento alla preparazionedella botte.

semprelegato alla vigna, un uomo porta ilcesto della vendemmia. La formellaè arricchita dal par ticolarezodiacale della bilancia.

rappresenta l'attodella semina del grano.

un uomoincappucciato a causa della rigiditàdel clima sembra trasportare dellefascine di legna.

con un panierenella mano sinistra e un coltellonella destra, allude all'uccisione delmaiale, tipica del mese.

Negli stipiti ai lati della porta è raffigurato il ciclo dei dodici mesi dell'annoin piccole formelle. Nel calendario troviamo personaggi in azione, guerrieri,musici e contadini le cui attività scandiscono il trascorrere delle stagioni.

7 - CALENDARIO - L’interpretazione dei mesi

IUNIUSMADIUS

APRILISMARSFEBRUARIUSIANUARIUS

IULIUS AUGUSTUS

SEPTEMBER OCTOBER NOVEMBER DECEMBER

1

2

3 455

7 7

6

FONTI

S. Gelichi - - 1992, Edizioni All'Insegna del Giglio sas - FirenzeR. Moretti - - 1973, Associazione Turistica Pro Loco - Argenta

Storia e archeologia di una Pieve medievaleLa Pieve di San Giorgio di Argenta 21

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gli eventi di primavera

CENTRO CULTURALE MERCATOTel. 0532 330276 / 800 111 760

Orari di apertura:

fino al 28 febbraio

6 - 31 marzo

3 - 25 aprile

“Trofei di viaggio. Per un’antropologia del souvenir”mostra fotografica di Norge Travasoni

“Fino all’ultimo respiro. Sguardi icocinematici di unneopopconcettuale” - mostra d’arte di Gianfranco Vanni

“La valigia dei sogni” - mostra collettiva dei socidel Centro Artistico Argentano

mar-ven, 9.00/13.00 - 15.00/19.00sab-dom, 15.00/19.00

ARGENTA - CENTRO CITTADINOTel. IAT 0532 330276 / 800 111 760

11 aprile dalle ore 15.00Carnevale dei bambini

EVENTI NEI PAESI

MUSEO DELLE VALLITel. 0532 808058

14 febbraio - 11, 18, 25 aprile ore 14.30

20 febbraio ore 14.00 - 20 marzo ore 14.30 - 17 aprile ore 15.30

28 febbraio ore 14.30

18 febbraio ore 21.00 - 21 febbraio ore 9.00

11, 18, 25 aprile ore 9.00

Tour “Le vie dell’acqua”

Escursioni fotografiche in Oasi

Tour “Val Campotto”

Conferenza ed escursione di introduzione al birdwatchinga cura di Fabrizio Borghesi (Ass. Ardeola)

Escursioni in bicicletta nelle Valli

Giudica un uomo dalle sue domandepiuttosto che dalle sue risposte

Voltaire

AS NZA

Questione di gusti. Se:

allora è certo che:

Anna ama la cremaLa crema è un dolceChi ama la crema adora il mare

A) Anna ama tutti i dolciB) Anna ama tutti i dolci,

se mangiati al mareC) Chi ama la crema non può

non amare tutti i dolciD) Anna adora il mareE) Nessuna delle affermazioni

precedenti è vera

mens sana

Tel. 0532 805344Teatro dei Fluttuanti

REBUS

GIOCHI DI LOGICA

(6,8,4,5)

Compagnia Alfa FoliesMusica di Mario Costa

SCUGNIZZAPaolo Polida Goffredo Parise

SILLABARIUgo Pagliai, Paola Gassmandi Luigi Pirandello

ENRICO IV

ore

21.0

0

ore

21.0

0

COMICO PROSAOPERETTA

ore

21.0

0

Gio 4 feb 2010 Mar 9 feb 2010 Gio 18 feb 2010

Lucilla Giagnoni Marco BazzoniA BAZ LIVEBIG BANG

ore

21.0

0

ore

21.0

0

Mer 3 mar 2010 Mar 9 mar 2010

Gioele DixDIXPLAY

ore

21.0

0

Gio 25 feb 2010

COMICO COMICOPROSA

Premiata Forneria MarconiFUORI ABBONAMENTO

Kataklò AthleticDance TheatreFUORI ABBONAMENTO

Lillo e Greg

Confusione. Se:

dunque

Nego di non affermare che pretendodi non asserire che ho ragione,

A) Dico che ho ragioneB) Non dico che ho ragione

PLAY LA BAITADEGLI SPETTRI

ore

21.0

0

ore

21.0

0

ore

21.0

0

Sab 13 mad 2010 Sab 20 mar 2010 Dom 28 mar 2010

CONCERTO COMICODANZA

PFM CANTADE ANDRE’

1

SoluzioniGIOCHIDILOGICA:REBUS:CRUCIPUZZLE 1-D;2-BRegalosperanzaagliamici:TUTTIARACCOLTA

CRUCIPUZZLE

Trova le seguenti parole nascoste nelloschema. Le lettere rimaste formeranno uninvito ecologico!AGILE CARTA - CIAO - CERA- DONO - DUCA - ESTIVO - FAO - FELICE -GAS - GRIDO - IMOLA - INTUITO - LANDA- LEI - MORA - MOSSO - OGGI - ORO -OVER - PALA - PANE - POI - RENO - RISO- ROCCA - SAGA - SI - SOCI -SOPPESARE - - SUORA -

- AIA - ASTA -

STESO TOPO

C C E A R O U S A S O C I G G O

A C U N O A F E L I C E R C I S

T R O C C A R T A U A T S A G AO S I R T T D O N O T I P A L AS T E S O C O I N T U I T O G O

A E R A S E P P O S E S T I V OG R I D O R I M O L A A L E R S

A R O L P A N E L T A P A R O M

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la pagina di Ghetti

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Presto nelle nostre case un utile strumento da conservare e consultare.

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COMUNE

DI ARGENTA

Guida alla Raccolta Differenziata nel Comune di Argenta

E QUESTO DOVE VA?

Tutti a Raccolta...