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DI SIMONA GIONTA E MONIA NICOLETTI olo quattro persone su dieci hanno letto almeno un libro durante l’anno. Per la nostra re- gione è questo il dato centrale del Rapporto Istat su Lettura e produzio- ne dei libri in Italia. Vuol dire che so- lo il 44,5% della popolazione del Lazio legge un libro all’anno, il re- stante 65,5% nemmeno quello. Ter- ra di mezzo, il Lazio è all’undicesi- mo posto nella graduatoria delle re- gioni e fa da spartiacque tra Nord (dove a leggere almeno un libro al- l’anno è la metà della popolazio- ne) e Sud (con una media sotto il 30%). Le donne tirano su il dato. La popolazione femminile mostra u- na maggiore inclinazione alla let- tura già a partire dai sei anni: il 47,1% delle donne, contro il 34,5% dei maschi. «Sarebbe facile dare la colpa alla fa- miglia o alla società, il problema, a volte, è anche nelle librerie. Quelle di catena non hanno personale spe- cializzato e spesso non sanno con- sigliare; i librai indipendenti a vol- te, per primi, non leggono, e non sanno incuriosire», commenta Ma- rianna Coscione della libreria “Il Pa- vone” di Fondi. «Sono dati che non si discostano molto da quelli degli anni precedenti, purtroppo. Nel no- stro settore, quello del graphic no- vel e dei libri illustrati, il numero di lettori sta avendo una crescita espo- S nenziale», afferma Emanuele Di Giorgi, direttore commerciale della casa editrice Tunué di Latina. No- nostante i lettori assidui (che leggo- no almeno un libro al mese) siano pochi, nel 2017 il mercato editoria- le ha registrato una forte crescita. Ri- spetto all’anno precedente i titoli pubblicati sono aumentati del 9,3% e le copie stampate del 14,5%. Il da- to va letto facendo le dovute pro- porzioni visto che in Italia sono i grandi editori a pubblicare più dell’80% dei titoli sul mercato, at- testandosi il 90% delle copie. Si trat- ta di circa duecento editori in un mercato che in totale ne conta 1.459. Questo dato è molto importante per l’editoria laziale che detiene il 17,3% degli editori attivi, seconda solo al- la Lombardia (21%). Insieme, le due regioni ospitano circa il 50% dei grandi editori, più del 40% dei me- di e oltre un terzo dei piccoli. Si ri- schia di avere più scrittori che letto- ri. «Si pensa di saper scrivere, senza prima leggere», afferma la libraia di Fondi. Chiedendo proprio a loro, gli editori, cosa determini la scarsa propensione alla lettura le risposte vanno in due direzioni: per il 42,6% il responsabile è il basso livello cul- turale della popolazione, per il 38,4%, invece, la causa è da ricerca- re nella scuola. «Senz’altro bisogna coinvolgere di più i lettori, ma que- sto è un punto su cui devono inter- venire le istituzioni, noi ci impe- gniamo a rendere le opere il più ac- cattivanti possibile per i lettori, sia per il mercato italiano che per quel- lo mondiale», spiegano gli editori di Latina. Secondo il Rapporto a fare la differenza però è la famiglia: tra i ra- gazzi nella fascia 11–14 anni legge l’80% di chi ha madre e padre let- tori e solo il 39,8% di coloro che hanno entrambi i genitori non let- tori. «Quando ho aperto la mia li- breria ho scelto di vendere solo li- bri, niente cartoleria e di puntare, soprattutto, sui bambini. Molti cre- dono che un libro lo può leggere so- lo chi sa leggere o chi è già in grado di parlare, non è così. I bimbi sono spugne fin dalla nascita, leggere lo- ro un libro, mostrargli le figure, vuol dire aiutarli a sviluppare le loro ca- pacità cognitive», racconta Marian- na Coscione. Tra i giovani vince il formato digi- tale. Continua a crescere questo mer- cato: circa 27mila titoli sono dispo- nibili anche in ebook e la quota su- pera il 70% per i libri scolastici. «Da quando è arrivato il mercato digita- le abbiamo impreziosito ancora di più i nostri libri, rendendoli non so- lo un piacere per la lettura, ma an- che un bene da collezionare», spie- ga Di Giorgi della Tunuè. Si confer- mano le differenze legate alla di- mensione comunale: le attività on- line di lettura e download di libri ri- sultano più diffuse nelle grandi città (14,4%) rispetto ai piccoli centri (8,3% nei comuni fino ai 2mila a- bitanti). «La provincia offre tante possibilità, essendo piccola, puoi tra- smettere più facilmente la passione che metti nel tuo lavoro. Sia in città che in provincia, il lettore deve es- sere educato alla lettura; il libraio deve essere d’esempio, deve consi- derare la libreria non come un ne- gozio, ma come un punto di aggre- gazione», conclude la libraia. Dal 2006 un corso per imparare il mestiere del libro er chi è appassionato di libri e vuole farne una professione, l’op- portunità esiste. Infatti, c’è la Scuola Librai Italiani, nata a Orvieto nel 2006 su iniziativa dell’Associazione Librai Italiani (Ali–Confcom- mercio), dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e della Fondazione Cen- tro Studi della città di Orvieto. Obiettivo principale dell’iniziativa è quel- lo di “fornire gli strumenti per formare dei veri librai imprenditori che sappiano affiancare alla passione e alla conoscenza dei libri una com- petenza gestionale indispensabile a svolgere questo mestiere”, si legge nel sito www.libraitaliani.it. Il corso si svolge a Roma, dura tre mesi e mezzo e alterna lezioni frontali ad attività on line incentrate soprattutto sulla pianificazione economico–finanziaria e sul marketing. Non è un caso, infatti, che oggi “sempre di più si sta affermando la figura del li- braio capace di promuovere la lettura e i libri, creando comunità di let- tori sia virtuali che reali: il libraio ha assunto ormai un ruolo indispen- sabile per la diffusione della passione della lettura”, sottolinea l’Asso- ciazione nel testo della presentazione. P l’iniziativa «Il futuro delle librerie sta nella qualità e nel rapporto di fiducia con i clienti» ei prossimi anni sarà fondamentale tenere alta l’attenzione sulla qualità del catalogo di libri offerti e mantenere un rapporto diretto e di fiducia con i clienti. Così le persone torneranno in libreria e anche quelle più piccole continueranno ad avere futuro». Non si accoda al coro dei pessimisti Roberto Caracuzzo, da trentanove anni libraio nel negozio di famiglia, la libreria Caracuzzo di corso Matteotti ad Albano Laziale, fondata nel 1885 dal suo bisnonno Giuseppe e oggi gestita da lui insieme al figlio Alessandro. «Siamo alla quinta generazione di librai – commenta Roberto Caracuzzo – e negli anni certamente le cose sono cambiate, a livello di editoria, titoli e anche distribuzione, ma non sono pessimista. A Natale ci sono stati N « molti giovani che hanno cercato libri da regalare e questo è un fatto positivo. Noi cerchiamo di organizzare dei laboratori di lettura con le scuole o eventi di presentazione di libri e promozioni: la libreria deve essere un punto di riferimento e fare attenzione alla qualità dei prodotti e degli autori proposti. Occorre un catalogo ben assortito e non puntare solo sulle ultime novità». Per questo, è importante che continuino a operare anche piccoli e medi editori, quelli che il rapporto Istat su lettura e produzione dei libri in Italia segnala in difficoltà: «Cerchiamo di tutelare i piccoli editori – aggiunge Caracuzzo – proponendo anche i loro titoli, purché di qualità, perché possono effettuare una selezione tra gli autori e ricercare un buon prodotto». Giovanni Salsano Roberto Caracuzzo, libraio ad Albano dal 1981: «Dobbiamo essere un punto di riferimento. E tutelare anche i piccoli editori» L EDITORIALE F AMIGLIA CRUCIALE PER LA FORMAZIONE DI NUOVI LETTORI PAOLO AMBROSINI * li italiani non leggono, il paese fugge dai libri, le librerie sono in crisi. Questo è quello che emerge come risultato dalla pubblicazione dell’indagine Istat sulla lettura. Considerazioni che possono sembrare giustificate se confrontiamo il dato italiano con quello dei principali paesi europei senza però approfondire le ragioni di questa distanza. Il dato nudo effettivamente fotografa un paese dove solo 4 italiani su 10 leggono almeno un libro all’anno per motivi non professionali o di studio e colloca l’Italia in coda alla classifica Europea, ma non dice che in realtà siamo in presenza di un grande risultato perché maturato in condizioni storico-culturali diverse da quelle degli altri paesi con i quali ci confrontiamo e da una sostanziale assenza di investimenti pubblici in programmi di sostegno alla lettura, dove ciò che ha contato e conta sono la famiglia, la scuola, la presenza e l’attività delle librerie e delle biblioteche e di tanti insegnanti, librai, bibliotecari e volontari appassionati del libro e della lettura. Sempre quel dato dice però che per riuscire a crescere occorrono investimenti pubblici, che per essere attivati necessitano di un consenso del paese che purtroppo non si vede all’orizzonte, visto che soprattutto negli ultimi decenni, la lettura e la formazione non vengono considerate funzionali al raggiungimento degli obiettivi personali e professionali; la classe dirigente non ha saputo elaborare, salvo alcune eccezioni, proposte di intervento in grado di invertire la rotta. Noi librai di Ali-Confcommercio partendo dalla constatazione, come confermato anche dall’ultima indagine Istat, che la famiglia è determinante per la formazione di nuovi lettori, da tempo sosteniamo che si debbano individuare delle misure di sostegno, come la detrazione dell’acquisto, per far sì che nelle famiglie ci siano i libri e la lettura diventi parte del processo educativo, rilanciata e ripresa poi da una scuola che in modo più sistematico e meno spontaneistico, la riporti nel curricolo formativo facendo maturare così nel paese la consapevolezza che la formazione e la lettura, che ne è uno degli strumenti, sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi personali e professionali. Siamo però anche consapevoli che senza una rete di distribuzione libraria qualificata e in grado di aggiornarsi al mutare delle condizioni del mercato, lo sforzo e gli investimenti del paese verrebbero vanificati e per questo da 13 anni promuoviamo la scuola di formazione per aspiranti librai, che però per riuscire nei loro progetti di impresa devono poter operare in un mercato che riesca a superare alcuni nodi legislativi ed organizzativi che in questi ultimi anni hanno condizionato e limitato lo sviluppo del settore, per questo abbiamo chiesto che la legge Levi (n. 128 del 27 luglio 2011), deputata a disciplinare il nostro settore venga modificata rimettendo al centro il ruolo e il compito della libreria. * presidente Associazione librai italiani G Coordinamento: cooperativa Il Mosaico via Anfiteatro Romano, 18 00041 Albano Laziale (Rm) tel. 06.932684024 e-mail: [email protected] Avvenire - Redazione pagine diocesane piazza Carbonari, 3 - 20125 Milano tel. 02.67801 - fax 02.6780483 www.avvenire.it e-mail: [email protected] DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE: PROGETTO PORTAPAROLA e-mail: [email protected] SERVIZIO ABBONAMENTI NUMERO VERDE 800820084 Domenica, 13 gennaio 2019 generazione giovani iamo appena entrati nel 2019: un anno di grande orgoglio per tutto il Paese, poiché Matera sarà la ca- pitale europea della cultura. Un anno in cui tornare a riflettere su quale debba essere, all’interno della so- cietà, il ruolo della cultura. Quest’ultima si trova in stret- ta correlazione con la passione, la curiosità, la creati- vità e lo stupore: elementi fondamentali per lo svilup- po dei giovani ai fini di una loro inclusione attiva nel- la società. Dai ragazzi, tuttavia, non arriva la semplice richiesta di spazio, ma – agli adulti, soprattutto! – chie- dono di essere guidati e sostenuti in questo percorso di accesso alla cultura, condivisione del patrimonio cul- turale comune e promozione della cittadinanza attiva aperta al mondo. Ecco perché, durante lo “storico” Si- nodo dello scorso ottobre, i giovani partecipanti han- no chiesto che gli spazi a loro dedicati dalla comunità cristiana – come gli oratori – riscoprano il loro dina- mismo originario, quello adatto al tempo in cui vivia- mo; non siano semplicemente spazi in cui accogliere bambini ed adolescenti, ma luoghi in movimento con e verso i giovani, dove questi possano scoprire i loro ta- lenti per poi dedicarli al servizio degli altri, generando così un nuovo tipo di apostolato più dinamico, attivo e partecipato. Giorgio di Perna, incaricato giovani di Ac Lazio S Il bisogno di cultura è un valore essenziale Il bilancio regionale: tra aiuti per lo sviluppo e attenzione al sociale a pagina 2 Supplemento di L’Istat evidenzia che nel Lazio legge meno della metà della popolazione Alessandro e Roberto Caracuzzo ALBANO NUOVO DIACONO UNA SCELTA DI VITA a pagina 3 ANAGNI FESTA E RIFLESSIONE PER «IN DIALOGO» a pagina 4 CIVITA C. PRANZO SOLIDALE IN ORATORIO a pagina 5 CIVITAVECCHIA INSIEME AI FRATELLI CON RISPETTO a pagina 6 FROSINONE LA PACE FRUTTO DELL’INCONTRO a pagina 7 GAETA IL DOMANI È DEI CURIOSI a pagina 8 LATINA AIUTO AI BRACCIANTI IL PROGETTO CARITAS a pagina 9 PALESTRINA GIOCATTOLI IN CORSIA a pagina 10 PORTO S.RUFINA VIVO IL RICORDO DEI SANTI MARTIRI a pagina 11 SORA PORRE LE BASI DELLA FAMIGLIA a pagina 13 TIVOLI LA PREGHIERA VIA PER L’UNITÀ a pagina 14 NELLE DIOCESI RIETI GIOVANI E DENARO QUALE RAPPORTO a pagina 12 Libreria storica Bonturi nata nel 1950 L’interno della libreria «Il Pavone» a Fondi in provincia di Latina Le parole vivono tra poesia e mercato La produzione libraria segna un più 14,5% Il dato va spiegato col profilo del pubblico: i pochi che leggono lo fanno sempre di più e tramandano ai figli la buona abitudine

e-mail: [email protected] Le parole · 2019-01-21 · l’80% di chi ha madre e padre let-tori e solo il 39,8% di coloro che hanno entrambi i genitori non let-tori. «Quando

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Page 1: e-mail: portaparola@avvenire.it Le parole · 2019-01-21 · l’80% di chi ha madre e padre let-tori e solo il 39,8% di coloro che hanno entrambi i genitori non let-tori. «Quando

DI SIMONA GIONTAE MONIA NICOLETTI

olo quattro persone su diecihanno letto almeno un librodurante l’anno. Per la nostra re-

gione è questo il dato centrale delRapporto Istat su Lettura e produzio-ne dei libri in Italia. Vuol dire che so-lo il 44,5% della popolazione delLazio legge un libro all’anno, il re-stante 65,5% nemmeno quello. Ter-ra di mezzo, il Lazio è all’undicesi-mo posto nella graduatoria delle re-gioni e fa da spartiacque tra Nord(dove a leggere almeno un libro al-l’anno è la metà della popolazio-ne) e Sud (con una media sotto il30%). Le donne tirano su il dato. Lapopolazione femminile mostra u-na maggiore inclinazione alla let-tura già a partire dai sei anni: il47,1% delle donne, contro il 34,5%dei maschi.«Sarebbe facile dare la colpa alla fa-miglia o alla società, il problema, avolte, è anche nelle librerie. Quelledi catena non hanno personale spe-cializzato e spesso non sanno con-sigliare; i librai indipendenti a vol-te, per primi, non leggono, e nonsanno incuriosire», commenta Ma-rianna Coscione della libreria “Il Pa-vone” di Fondi. «Sono dati che nonsi discostano molto da quelli deglianni precedenti, purtroppo. Nel no-stro settore, quello del graphic no-vel e dei libri illustrati, il numero dilettori sta avendo una crescita espo-

Snenziale», afferma Emanuele DiGiorgi, direttore commerciale dellacasa editrice Tunué di Latina. No-nostante i lettori assidui (che leggo-no almeno un libro al mese) sianopochi, nel 2017 il mercato editoria-le ha registrato una forte crescita. Ri-spetto all’anno precedente i titolipubblicati sono aumentati del 9,3%e le copie stampate del 14,5%. Il da-to va letto facendo le dovute pro-porzioni visto che in Italia sono igrandi editori a pubblicare piùdell’80% dei titoli sul mercato, at-testandosi il 90% delle copie. Si trat-ta di circa duecento editori in un

mercato che in totale ne conta 1.459.Questo dato è molto importante perl’editoria laziale che detiene il 17,3%degli editori attivi, seconda solo al-la Lombardia (21%). Insieme, le dueregioni ospitano circa il 50% deigrandi editori, più del 40% dei me-di e oltre un terzo dei piccoli. Si ri-schia di avere più scrittori che letto-ri. «Si pensa di saper scrivere, senzaprima leggere», afferma la libraia diFondi. Chiedendo proprio a loro,gli editori, cosa determini la scarsapropensione alla lettura le rispostevanno in due direzioni: per il 42,6%il responsabile è il basso livello cul-

turale della popolazione, per il38,4%, invece, la causa è da ricerca-re nella scuola. «Senz’altro bisognacoinvolgere di più i lettori, ma que-sto è un punto su cui devono inter-venire le istituzioni, noi ci impe-gniamo a rendere le opere il più ac-cattivanti possibile per i lettori, siaper il mercato italiano che per quel-lo mondiale», spiegano gli editori diLatina. Secondo il Rapporto a fare ladifferenza però è la famiglia: tra i ra-gazzi nella fascia 11–14 anni leggel’80% di chi ha madre e padre let-tori e solo il 39,8% di coloro chehanno entrambi i genitori non let-

tori. «Quando ho aperto la mia li-breria ho scelto di vendere solo li-bri, niente cartoleria e di puntare,soprattutto, sui bambini. Molti cre-dono che un libro lo può leggere so-lo chi sa leggere o chi è già in gradodi parlare, non è così. I bimbi sonospugne fin dalla nascita, leggere lo-ro un libro, mostrargli le figure, vuoldire aiutarli a sviluppare le loro ca-pacità cognitive», racconta Marian-na Coscione.Tra i giovani vince il formato digi-tale. Continua a crescere questo mer-cato: circa 27mila titoli sono dispo-nibili anche in ebook e la quota su-pera il 70% per i libri scolastici. «Daquando è arrivato il mercato digita-le abbiamo impreziosito ancora dipiù i nostri libri, rendendoli non so-lo un piacere per la lettura, ma an-che un bene da collezionare», spie-ga Di Giorgi della Tunuè. Si confer-mano le differenze legate alla di-mensione comunale: le attività on-line di lettura e download di libri ri-sultano più diffuse nelle grandi città(14,4%) rispetto ai piccoli centri(8,3% nei comuni fino ai 2mila a-bitanti). «La provincia offre tantepossibilità, essendo piccola, puoi tra-smettere più facilmente la passioneche metti nel tuo lavoro. Sia in cittàche in provincia, il lettore deve es-sere educato alla lettura; il libraiodeve essere d’esempio, deve consi-derare la libreria non come un ne-gozio, ma come un punto di aggre-gazione», conclude la libraia.

Dal 2006 un corso per imparare il mestiere del libroer chi è appassionato di libri e vuole farne una professione, l’op-portunità esiste. Infatti, c’è la Scuola Librai Italiani, nata a Orvieto

nel 2006 su iniziativa dell’Associazione Librai Italiani (Ali–Confcom-mercio), dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e della Fondazione Cen-tro Studi della città di Orvieto. Obiettivo principale dell’iniziativa è quel-lo di “fornire gli strumenti per formare dei veri librai imprenditori chesappiano affiancare alla passione e alla conoscenza dei libri una com-petenza gestionale indispensabile a svolgere questo mestiere”, si leggenel sito www.libraitaliani.it. Il corso si svolge a Roma, dura tre mesi emezzo e alterna lezioni frontali ad attività on line incentrate soprattuttosulla pianificazione economico–finanziaria e sul marketing. Non è uncaso, infatti, che oggi “sempre di più si sta affermando la figura del li-braio capace di promuovere la lettura e i libri, creando comunità di let-tori sia virtuali che reali: il libraio ha assunto ormai un ruolo indispen-sabile per la diffusione della passione della lettura”, sottolinea l’Asso-ciazione nel testo della presentazione.

P

l’iniziativa

«Il futuro delle librerie sta nella qualitàe nel rapporto di fiducia con i clienti»

ei prossimi anni saràfondamentale tenere altal’attenzione sulla qualità

del catalogo di libri offerti emantenere un rapporto diretto e difiducia con i clienti. Così le personetorneranno in libreria e anche quellepiù piccole continueranno ad averefuturo». Non si accoda al coro deipessimisti Roberto Caracuzzo, datrentanove anni libraio nel negozio difamiglia, la libreria Caracuzzo di corsoMatteotti ad Albano Laziale, fondatanel 1885 dal suo bisnonno Giuseppee oggi gestita da lui insieme al figlioAlessandro. «Siamo alla quintagenerazione di librai – commentaRoberto Caracuzzo – e negli annicertamente le cose sono cambiate, alivello di editoria, titoli e anchedistribuzione, ma non sonopessimista. A Natale ci sono stati

N« molti giovani che hanno cercato librida regalare e questo è un fattopositivo. Noi cerchiamo diorganizzare dei laboratori di letturacon le scuole o eventi di presentazionedi libri e promozioni: la libreria deveessere un punto di riferimento e fareattenzione alla qualità dei prodotti edegli autori proposti. Occorre uncatalogo ben assortito e non puntaresolo sulle ultime novità». Per questo, èimportante che continuino a operareanche piccoli e medi editori, quelliche il rapporto Istat su lettura eproduzione dei libri in Italia segnalain difficoltà: «Cerchiamo di tutelare ipiccoli editori – aggiunge Caracuzzo –proponendo anche i loro titoli,purché di qualità, perché possonoeffettuare una selezione tra gli autori ericercare un buon prodotto».

Giovanni Salsano

Roberto Caracuzzo,libraio ad Albano dal 1981: «Dobbiamoessere un punto di riferimento. E tutelareanche i piccoli editori»

L ’ E D I T O R I A L E

FAMIGLIA CRUCIALEPER LA FORMAZIONE

DI NUOVI LETTORI

PAOLO AMBROSINI *

li italiani non leggono, il paese fuggedai libri, le librerie sono in crisi.Questo è quello che emerge come

risultato dalla pubblicazione dell’indagineIstat sulla lettura. Considerazioni chepossono sembrare giustificate seconfrontiamo il dato italiano con quello deiprincipali paesi europei senza peròapprofondire le ragioni di questa distanza. Ildato nudo effettivamente fotografa un paesedove solo 4 italiani su 10 leggono almenoun libro all’anno per motivi nonprofessionali o di studio e colloca l’Italia incoda alla classifica Europea, ma non diceche in realtà siamo in presenza di ungrande risultato perché maturato incondizioni storico-culturali diverse da quelledegli altri paesi con i quali ci confrontiamoe da una sostanziale assenza di investimentipubblici in programmi di sostegno allalettura, dove ciò che ha contato e conta sonola famiglia, la scuola, la presenza e l’attivitàdelle librerie e delle biblioteche e di tantiinsegnanti, librai, bibliotecari e volontariappassionati del libro e della lettura. Semprequel dato dice però che per riuscire acrescere occorrono investimenti pubblici, cheper essere attivati necessitano di unconsenso del paese che purtroppo non si vedeall’orizzonte, visto che soprattutto negliultimi decenni, la lettura e la formazionenon vengono considerate funzionali alraggiungimento degli obiettivi personali eprofessionali; la classe dirigente non hasaputo elaborare, salvo alcune eccezioni,proposte di intervento in grado di invertirela rotta. Noi librai di Ali-Confcommerciopartendo dalla constatazione, comeconfermato anche dall’ultima indagineIstat, che la famiglia è determinante per laformazione di nuovi lettori, da tempososteniamo che si debbano individuare dellemisure di sostegno, come la detrazionedell’acquisto, per far sì che nelle famiglie cisiano i libri e la lettura diventi parte delprocesso educativo, rilanciata e ripresa poida una scuola che in modo più sistematico emeno spontaneistico, la riporti nel curricoloformativo facendo maturare così nel paese laconsapevolezza che la formazione e lalettura, che ne è uno degli strumenti, sonofunzionali al raggiungimento degli obiettivipersonali e professionali. Siamo però ancheconsapevoli che senza una rete didistribuzione libraria qualificata e in gradodi aggiornarsi al mutare delle condizioni delmercato, lo sforzo e gli investimenti delpaese verrebbero vanificati e per questo da13 anni promuoviamo la scuola diformazione per aspiranti librai, che però perriuscire nei loro progetti di impresa devonopoter operare in un mercato che riesca asuperare alcuni nodi legislativi edorganizzativi che in questi ultimi annihanno condizionato e limitato lo sviluppodel settore, per questo abbiamo chiesto chela legge Levi (n. 128 del 27 luglio 2011),deputata a disciplinare il nostro settorevenga modificata rimettendo al centro ilruolo e il compito della libreria.

* presidente Associazione librai italiani

G

Coordinamento: cooperativa Il Mosaicovia Anfiteatro Romano, 1800041 Albano Laziale (Rm)tel. 06.932684024e-mail: [email protected]

Avvenire - Redazione pagine diocesanepiazza Carbonari, 3 - 20125 Milanotel. 02.67801 - fax 02.6780483www.avvenire.it e-mail: [email protected]

DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE: PROGETTO PORTAPAROLAe-mail: [email protected] SERVIZIO ABBONAMENTI NUMERO VERDE 800820084

Domenica, 13 gennaio 2019 generazione giovani

iamo appena entrati nel 2019: un anno di grandeorgoglio per tutto il Paese, poiché Matera sarà la ca-

pitale europea della cultura. Un anno in cui tornare ariflettere su quale debba essere, all’interno della so-cietà, il ruolo della cultura. Quest’ultima si trova in stret-ta correlazione con la passione, la curiosità, la creati-vità e lo stupore: elementi fondamentali per lo svilup-po dei giovani ai fini di una loro inclusione attiva nel-la società. Dai ragazzi, tuttavia, non arriva la semplicerichiesta di spazio, ma – agli adulti, soprattutto! – chie-dono di essere guidati e sostenuti in questo percorso diaccesso alla cultura, condivisione del patrimonio cul-turale comune e promozione della cittadinanza attivaaperta al mondo. Ecco perché, durante lo “storico” Si-nodo dello scorso ottobre, i giovani partecipanti han-no chiesto che gli spazi a loro dedicati dalla comunitàcristiana – come gli oratori – riscoprano il loro dina-mismo originario, quello adatto al tempo in cui vivia-mo; non siano semplicemente spazi in cui accoglierebambini ed adolescenti, ma luoghi in movimento cone verso i giovani, dove questi possano scoprire i loro ta-lenti per poi dedicarli al servizio degli altri, generandocosì un nuovo tipo di apostolato più dinamico, attivo epartecipato.Giorgio di Perna, incaricato giovani di Ac Lazio

S

Il bisogno di cultura èun valore essenziale

Il bilancio regionale: tra aiuti per lo sviluppo e attenzione al socialea pagina 2

Supplemento di

L’Istat evidenzia che nel Lazio legge meno della metà della popolazione

Alessandro e Roberto Caracuzzo

◆ ALBANONUOVO DIACONO UNA SCELTA DI VITA

a pagina 3

◆ ANAGNIFESTA E RIFLESSIONEPER «IN DIALOGO»

a pagina 4

◆ CIVITA C.PRANZO SOLIDALEIN ORATORIO

a pagina 5

◆ CIVITAVECCHIAINSIEME AI FRATELLICON RISPETTO

a pagina 6

◆ FROSINONELA PACE FRUTTODELL’INCONTRO

a pagina 7

◆ GAETAIL DOMANI È DEI CURIOSI

a pagina 8

◆ LATINAAIUTO AI BRACCIANTIIL PROGETTO CARITAS

a pagina 9

◆ PALESTRINAGIOCATTOLIIN CORSIA

a pagina 10

◆ PORTO S.RUFINAVIVO IL RICORDO DEI SANTI MARTIRI

a pagina 11

◆ SORAPORRE LE BASIDELLA FAMIGLIA

a pagina 13

◆ TIVOLILA PREGHIERAVIA PER L’UNITÀ

a pagina 14

NELLE DIOCESI

◆ RIETIGIOVANI E DENAROQUALE RAPPORTO

a pagina 12

Libreria storica Bonturi nata nel 1950

L’interno della libreria «Il Pavone» a Fondi in provincia di Latina

Le parole vivono tra poesia e mercatoLa produzione libraria segna un più 14,5% Il dato va spiegato col profilo del pubblico: i pochi che leggono lo fanno sempre di più e tramandano ai figli la buona abitudine

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Page 2: e-mail: portaparola@avvenire.it Le parole · 2019-01-21 · l’80% di chi ha madre e padre let-tori e solo il 39,8% di coloro che hanno entrambi i genitori non let-tori. «Quando

Approvato dall’aula della Pisana il Bilancioper il triennio 2019-2021. Risorse a favoredelle imprese e attenzione alle famiglie,soprattutto per i nuclei con tre o più figli

Al Seminario «Leoniano» un percorso sulla vocazione

DI ALESSANDRO MANCINI*

iniziativa “Verso il sacerdozio”(rivolta a ragazzi dai 17 anni in su)non è nuova nell’esperienza del

Collegio Leoniano, ma risale a diversi annifa. Io stesso vi partecipai prima del mioingresso in Seminario e ricordo con moltopiacere quei giorni così significativi perme. Ricordo ancora il contenuto delle miepreghiere nella cappellina del secondopiano e la familiarità vissuta nella salaricreazione con i seminaristi che ci hannoaccolti. Dico queste cose per evidenziare ilsenso di questa esperienza, che al di làdella sua durata effettiva, può essere molto

intensa per dei giovani in ricerca a cui si damodo di riflettere, pregare, stare insiemeconfrontandosi tra loro e con la Parola delDio che li chiama. Si tratta di unaopportunità volta anche ad approcciarsicon il Seminario, sia come luogo fisico siacome luogo e tempo di formazione, fattodi persone che vivono un cammino nellaquotidianità, ma su cui generalmentepermane un certo pregiudizio. A moltisarà capitato di ascoltare domande deipropri parrocchiani quando si era inSeminario, quali: potete ascoltare lamusica? Guardate anche la TV? In moltigiovani abitano le stesse domande, inclusiquelli in ricerca vocazionale, i quali moltospesso hanno una esperienza di Chiesache si limita alla loro realtà parrocchiale ozonale, quando non sono del tutto nuoviad esperienze di questo tipo. È moltoimportante fornire loro elementi, criteri,parametri attraverso i quali possanoriformulare il loro desiderio di consacrarsi

al Signore, possano chiarirloulteriormente, avere delle coordinate che liaiutino nel discernimento. Questo inprimo luogo è l’obiettivo che si pongono ifine settimana di “Verso il sacerdozio” (ilprimo sarà il 19 e 20 gennaio) che insiemeal campo vocazionale che si fa nel periodoestivo al Santuario della Madonna diCanneto, va a formare una vera e propriaintroduzione al cammino di Seminario,che trova il suo sbocco naturale nell’annopropedeutico. Indipendentemente dalnumero dei partecipanti, elemento deltutto marginale nella proposta, coloro chesi sono coinvolti in questo piccolocammino ne confermano la bellezza el’importanza, senza esagerare direi chenon di rado costituisce una esperienzasignificativa per il resto del percorso diformazione, dico questo in forza diconfronti avuti con coloro che negli annivi hanno partecipato. Recentemente ilSeminario Leoniano ha voluto coinvolgere

le diocesi del Lazio nella preparazione enella guida di questi incontri, ampliandoil respiro della proposta stessa. I ragazziseguiranno un cammino semplice nellasua struttura, riflettere sulla vocazione allavita, sulla vocazione battesimale e suquella specifica del sacerdozio. Farannoquesto attraverso attività di gruppo, lectiodivina, testimonianze, ma ancheconvivialità e condivisione più informale.In ultima analisi, desideriamo solo farcistrumento della grazia, servire il miracoloche avviene nei cuori di chi avverte lachiamata di Dio, facendo nostral’esortazione che il Concilio Vaticano II faai vescovi nel documento Optatam Totius,ma che rimane valida per tutti: “è compitodei vescovi stimolare il proprio gregge afavorire le vocazioni e curare a questoscopo lo stretto collegamento di tutte leenergie e di tutte le iniziative” (OT, 2). Permaggiori informazioni www.leoniano.it

* direttore Centro regionale vocazioni

’L

Programma sviluppo ruraleAperto bando per i giovani

La Regione ha stanziato finanziamenti destinati alle associazioni controla violenza sulle donne Decise anche norme per i piccoli Comuni e unamaggiore attenzione ai parchi e alla culturanon solo riferita a Roma

Una manovra a tutto campo

DI IGOR TRABONI

rescita economica e riduzionedelle disuguaglianze, maanche attenzione particolare

alle famiglie, alle imprese eall’ambiente. Sono questi i trattisalienti del bilancio della RegioneLazio, approvato come di consuetoal termine della maratona in Aula,alla Pisana, durante l’ultimo periodo

Cdelle festività natalizie e con le soliteschermaglie (ovvero favorevoli econtrari) tra maggioranza eopposizione. La manovra di bilancioapprovata copre il triennio 2019–2021 e vale circa 10 miliardi di euro,così ripartiti: 3,42 per l’anno 2019,3,31 per il 2020 e 3,27 per il 2021.Cifre considerevoli che però nontengono conto di alcune voci, adiniziare da quella della Sanità,“scomputata” dal resto per il pesonotevole che assume oramai daanni, con tanto dicommissariamento. Riguardo al sostegno nei confrontid’imprese e famiglie sono statiapprovati alcuni provvedimenti, adiniziare dal cosiddetto “Fondotaglia tasse”: oltre alla confermadelle esenzioni e delle riduzionidell’addizionale Irpef del 2018,sono ora previsti 20 milioni dieuro in più per l’abbassamentodell’Irap dello 0,92% per quelleimprese regionali che hanno unamaggiore propensione all’export.C’è poi la conferma delle esenzionie delle riduzioni Irpef: la prima

voce interessa circa 2,3 milioni dicontribuenti, la seconda 500milacontribuenti, tenuto conto di varicriteri di progressività. L’esclusionedalla maggiorazione, ad esempio,riguarda quei soggetti con redditoimponibile fino a 35 mila euro, inuclei familiari con tre o più figli acarico e quelli con uno o più figliportatori di handicap, gliultrasettantenni portatori dihandicap in nuclei familiari conun reddito non superiore a 50mila euro. Nel campo delle pari opportunità,da segnalare gli aiuti che verrannoconcessi alle associazioni a difesadelle donne, con una quota agaranzia dell’assistenza gratuitalegale alle donne vittime di violenza. A proposito di bilanci, non vannoovviamente per niente bene quellidei Comuni in dissesto finanziario,per cui la Regione ha previsto delleagevolazioni dellacompartecipazione agli investimentiin conto capitale, che riguarderannoquelli fino a 5mila abitanti, ma noni finanziamenti fino a 450mila euro.

Per quanto concerne l’ambiente, unamaggiore attenzione viene riservata– anche in questo caso in terminieconomici – ai parchi regionalidiffusi in tutte le cinque province. Apartire proprio da quest’anno,infatti, le sanzioni derivanti daviolazioni accertate daiguardiaparco, resteranno adisposizione proprio dei Parchi perla tutela e per la valorizzazione delpatrimonio naturale regionale. Doveroso un accenno anche allacultura e a quell’immensopatrimonio di una regione chenon è solo Roma: il bilancioapprovato prevede infatti lostanziamento di contributi infavore dei piccoli comuni per gliinterventi di valorizzazione delproprio patrimonio culturale,mediante l’istituzione di unapposito fondo di 2 milioni dieuro nel triennio. È prevista laconcessione a titolo gratuito per50 anni dei beni culturaliregionali, dimore e ville storicheallo Stato, agli enti locali, agli entiecclesiastici e al Terzo Settore.

na buona notizia per i giovanidel Lazio, soprattutto per

quelli – sempre più numerosi anchesu questo territorio – che vedono illoro futuro legato all’agricoltura, siacome tradizione familiare sia comeavvio e sviluppo di nuove imprese.La Regione ha infatti nuovamentefinanziato il bando per la misuragiovani del Programma di svilupporurale. Si tratta di un finanziamentoimportante, pari a 21 milioni dieuro. Gli obiettivi del Programmasono molteplici, anche se ladirezione è unica: lo svilupporurale, per l’appunto, da renderepossibile secondo gli obiettivi dellamisura che è volta a favorire ilricambio generazionale nellagestione delle imprese agricole,incentivando anche i processi diricomposizione fondiaria; ma anchea promuovere tecniche innovative eagevolare così l’accesso alnecessario capitale fondiario daparte di giovani agricoltori.Questo bando – che avrà validitàper due mesi dalla pubblicazionesul Burl – si rivolge ai giovaniagricoltori che abbiano un’etàcompresa tra i 18 e i 40 anni almomento della presentazione delladomanda di sostegno. Altri “paletti”alla base dell’accettazione dellarichiesta sono i seguenti: devetrattarsi di giovani che si insedianoper la prima volta in un’aziendaagricola di adeguate dimensionieconomiche, in possesso di unapropria posizione fiscale eprevidenziale e di adeguatequalifiche e competenzeprofessionali. I giovani agricoltori

possono insediarsi come titolari diun’impresa individuale o in unasocietà agricola (di persone, capitalio cooperativa), di nuovacostituzione. La misura complessiva è pari a 21milioni di euro, ed all’interno diessa il sostegno concesso dallaRegione Lazio per l’insediamento èdi 70mila euro per ciascuna realtà,soldi che verranno corrisposti indue rate, di cui la primarappresenta il 70% dell’ammontaredell’aiuto totale. Le domande disostegno devono essere presentateentro il 25 febbraio 2019. Questa misura per i giovani rientraa sua volta nell’ambito delProgramma di sviluppo rurale2014–2020 della Regione Lazio,direttamente connesso alla strategiaEuropa 2020 e agli obiettivi sancitidall’Unione Europea proprio per losviluppo rurale, con risorsecomplessive per 780 milioni di euro.Enrica Onorati, assessore regionalecon deleghe all’Agricoltura,Promozione della Filiera e dellaCultura del Cibo, Ambiente e RisorseNaturali ha detto che: «Dopo ilsuccesso riscosso dal precedentebando dedicato ai giovani e aseguito delle tante richiestepervenute dai territori, abbiamodeciso di investire nuovamente suuna misura strategica per il nostrosettore, che sempre di più stadimostrando di poter essere volanodell’economia». Per maggioriinformazioni riguardo la domandasi possono consultare i siti dedicati:www.lazioeuropa.it e www.sian.it.

Igor Traboni

U

are in modo che il Lazio sia unluogo attrattivo per il turismo gio-

vanile, incentivando azioni di parte-cipazione degli under 35, coinvol-gendoli nell’animazione degli itine-rari e rendendoli attori primari dellavalorizzazione del proprio territorio.Si legge in una nota nel sito della re-gione Lazio la quale elenca gli obiet-tivi del progetto “Itinerario Giovani”,

approvato dal Consiglio Regionale ededicato a ragazze e ragazzi tra i 14e i 35 anni. Sono 5,7 i milioni stan-ziati per la creazione di dieci “Centridi posta” (ostelli o altre forme di ac-coglienza) e dieci “Centri di Sosta”(luoghi di visita o attività), due per o-gni provincia, al fine di valorizzarespazi pubblici. I fondi finanzierannosia la ristrutturazione degli immobi-

li (favorendo gli spazi pubblici non u-tilizzati), sia l’animazione delle strut-ture attraverso eventi culturali, so-ciali, didattici e sportivi oppure conmanifestazioni enogastronomiche. Leattività dovranno essere ideate e ge-stite dai giovani e destinate ad essistessi. Il bando per l’assegnazione del-le risorse, gestito da Lazio Innova, saràpubblicato nel mese di febbraio.

FProgetto per riutilizzare spazi pubblici dismessi

Quella tecnologia che può evitare danni climaticisservando un fiume in piena quasi alivello dei suoi argini potremmopresupporre una esondazione. Non

avremmo comunque il tempo per evitarnele probabili gravi conseguenze. Avendovalutato le condizioni a monte avremmoavuto maggiori possibilità di intervenire pergarantire l’incolumità di persone e lasalvaguardia delle loro case. Ma se avessimoinvece un quadro ampio magari migliaia dichilometri quadrati? E raccogliessimo isegnali che determinano l’inondazione? Emettessimo in relazione questa infinità didati? Non solo gestiremmo al meglio ilsoccorso, ma potremmo attivare unaaccurata prevenzione riducendo il danno.La complessa elaborazione di questeinformazioni con modelli adatti a diversieventi climatici è possibile grazie a«Studiomapp». Nata nel 2015, con sede a Ravenna e Roma,

questa startup ha sviluppato un sistema ingrado di «leggere» questi eventi grazie adalgoritmi che usano intelligenza artificiale,geocalcolo e immagini satellitari. Èmembro fondatore della rete europeaCopernicus Academy e offre formazionesull’uso di dati e prodotti del sistema diosservazione della terra Copernicus.La qualità della sua innovazione si attestain un segmento internazionale di altolivello. Basta dire che è stata premiata daldipartimento di Difesa degli Usa perl’ottimizzazione dell’analisi di immaginisatellitari per la sicurezza nazionale. «Averricevuto un premio così importante chericonosce le nostre competenze e knowhow– spiega Angela Corbari, cofondatrice dellaStartup – ci sprona a migliorare sempre dipiù. Non è quindi un punto di arrivo, maovviamente l’inizio di ulterioriapplicazioni: mi riferisco in particolare alla

possibilità di utilizzare intelligenzaartificiale applicata alla geo–intelligence perfornire nuovi strumenti di strategia,marketing e ottimizzazione delle risorse perle imprese così come per la pubblicaamministrazione che potrebbe beneficiaredell’intelligence del territorio per lapianificazione urbana, la lottaall’abusivismo e anche per la gestione diemergenze». Infatti, “Studiomapp” realizzasoluzioni per smart cities, mobilità,trasporto e logistica, turismo e beniculturali, attività immobiliare, agricoltura,territorio e gestione delle risorse naturali,salute e sociale. Ad esempio il suo progettoQirate, incubato negli Spazi attivi di LazioInnova (società in house della regioneLazio) in collaborazione con Esa, valuta laqualità della vita a fini turistici eimmobiliari, integrando informazioniprovenienti da diverse fonti e dall’analisi di

immagini e dati satellitari.«I nostri servizi – continua Corbari – sirivolgono non solo alle grandi aziende, maanche alle pmi che possono e devono osaredi più nell’utilizzo di tecnologie altamenteinnovative per restare competitivi.“Studiomapp” è nata per questo. Stiamogià lavorando con diversi partner industrialie associazioni di categoria in questo ambitoe siamo quindi molto entusiasti di quelloche stiamo costruendo e costruiremoassieme. Non posso aggiungere altro se nondi seguirci nei nostri canali social e nel sitoper restare aggiornati su tutti i progetti incantiere». Con la sua alta specializzazione e lapassione del suo team “Studiomapp”continua a creare strumenti innovativi aservizio delle persone, dell’ambiente e dellosviluppo economico. Per saperne di più c’èwww.studiomapp.com. (16. segue)

O

Mancini: «È molto importantefornire agli aspiranti seminaristicriteri per avere delle coordinateche li aiutino nel discernimento»

Nel Lazio, sonosempre di più i ragazzi che scelgono di lavorare in agricoltura

l’iniziativa

«Studiomapp», società premiata dal Pentagono, grazie a intelligenzaartificiale, geocalcolo e immaginisatellitari, riesce a «leggere» la Terra

2 LAZIOLAZIO dalla regioneDomenica, 13 gennaio 2019

Ingresso del Pontificio Collegio Leoniano (Anagni)

L’aula della Pisana, sede del Consiglio regionale del Lazio

Oltre l’ostacolo. Storie di startupdi Simone Ciampanella

Leonardo Alberto Dal Zovo e Angela Corbari

TECNAVIA [CROPPDFINORIG] crop = -45 -30 -45 -30
Page 3: e-mail: portaparola@avvenire.it Le parole · 2019-01-21 · l’80% di chi ha madre e padre let-tori e solo il 39,8% di coloro che hanno entrambi i genitori non let-tori. «Quando

Sabato a Boccea la memoria dei santimartiri Mario, Marta, Audìface e Àbaco

Una famiglia a fondamentodella comunità

De Santana Andrade è parroco a Tragliatella

DI SIMONE CIAMPANELLA

l tempo dell’imperatoreClaudio, venne a Roma dal-la Persia, per venerare le

tombe degli apostoli, un uomo di no-me Mario, insieme a sua moglie, Mar-ta, e ai loro figli Audìface e Àbaco; e-rano tutti persone di profonda fede».La Passio degli Acta Sanctorum iniziacosì il racconto della famiglia venera-ta dalla diocesi il 19 gennaio nella par-rocchia Santa Maria di Loreto. Dal IVsecolo ci arriva la preziosa eredità diuna famiglia santa di martiri. Unitanella carne e nello spirito ha avuto ilcoraggio di affrontare un mondo cheancora (oggi) non riusciva a capirli, eper questo ne aveva paura. Parole co-me “regno”, “figli di uno stesso padre”risultavano incomprensibili: scanda-lo e follia come dice San Paolo.Nel dialogo tra Claudio e Mario, suc-cessivo al loro arresto perché cristiani,prende forma questa differente e irri-ducibile visione dell’esistenza. «Perquale motivo – chiede l’imperatore –non seguite la tradizione dei vostri pa-dri, e non ossequiate gli dèi che i vo-stri padri hanno venerato, e invece an-date alla ricerca di uomini morti?».Con il suo sarcasmo Claudio rivelal’incapacità dell’uomo privo di fede dicomprendere un Dio che soffre e chemuore. E ancor di più gli risulta oscu-ra la risposta: «Noi siamo servi di Ge-

«Asù Cristo e siamo venuti a pregare isuoi servi, gli apostoli, perché si de-gnino di intercedere per noi».La ripresa dell’altro non coglie il sen-so di queste parole e sposta la que-stione dell’intercessione in un ambi-to utilitaristico: «Dove si trova la vo-stra ricchezza?». E Mario: «Abbiamoconsegnato la nostra ricchezza al no-stro Signore Gesù Cristo che ce l’ave-va data solo per poco tempo». Qui ar-riva la rottura: dal sarcasmo Claudiopassa alla rabbia. Quella del timoreverso chi non ha paura di perdere lavita per un Dio misterioso a occhi pa-gani, che azzera divinità vincenti al ri-paro dalla caducità. Un’energia talespaventa perché capace di mettere indiscussione ogni forma di potere e digaranzia per chi lo detiene. Invanoquel potere ha cercato di dissuadere lafamiglia dalla fede della fraternità edella vita eterna: l’unica cosa da farerimaneva allora ucciderli.«Condotti quindi lungo la via Corne-lia – racconta la Passio –, al tredicesi-mo miglio, nel luogo chiamato adNymphas Catabassi, lì, in quel luogoMario, Audìface e Abaco furono deca-pitati in una grotta; Marta invece fuaffogata nella fontana detta adNymphas». Morirono in quella stradache oggi porta il nome di Boccea, do-ve sabato prossimo nella catacombe diSan Mario i cristiani di oggi ricorde-ranno questi progenitori nella fede.

ecumenismo.Dal Seminario interconfessionalealle preghiere per l’unità nelle comunità locali

lutti.L’addio di Cerveterial piccolo Cristian e a Mark

All’uscita delle catacombe di San Mario nella festa del 2018

DI ANNA MOCCIA

iovani viandanti delmondo». È questo iltitolo del 2° incontro

regionale organizzato da MissioGiovani Lazio, nuova realtà delterritorio che riunisce i ragazzidelle diverse realtà diocesaneimpegnati nel mondo dellamissione. L’appuntamento si tieneoggi, dalle 9 alle 18, nel Centropastorale di Porto–Santa Rufina (inVia della Storta 783, Roma).Una tappa importante diformazione per aprire i giovani almondo della missione e accenderein loro la fiamma missionaria, cheli porterà a impegnarsiconcretamente nelle diverse realtàumane e sociali del territorio. Letematiche che verranno affrontatenel corso del dibattitoriguarderanno i conflittidimenticati, la mobilità umana, ladiversità culturale, il dialogointerreligioso e la buonainformazione, con l’obiettivo finaledi fornire spunti di riflessione sullepossibili strategie d’intervento.«In un momento storico in cui iltema della diversità sembra esserediventato un terreno che divide eproduce isolamento – hadichiarato Marco Fazari di MissioGiovani Lazio –, incentrare ildibattito sulla correttainformazione, così come suldialogo tra le religioni, diventaoccasione di incontro e di scambiotra tutti coloro che, con impegno,si mettono a disposizione degliultimi, e rinsalda i legami difraternità tra i credenti».L’appuntamento si articolerà indue momenti distinti: nel primo,al mattino, i giovani potrannoascoltare la testimonianza di vita diuna suora, da poco rientrata inItalia dopo diversi anni inmissione. Il secondo momentosarà riservato ai laboratori, dedicatiin particolare alle fake news e allacorretta informazione. Infinemomenti di preghiera individuali ela condivisione nella celebrazioneeucaristica per mantenere al centrola ragione spirituale che muove ilsenso di questo incontro. E cosìritornare nella proprioquotidianità con l’invito rivolto dapapa Francesco nella EvangeliiGaudium, riproposto neldocumento finale del Sinodo deigiovani.«La missione al cuore del popolo –scrive il pontefice – non è unaparte della mia vita, o unornamento che mi posso togliere,non è un’appendice, o unmomento tra i tanti dell’esistenza.È qualcosa che non posso sradicaredal mio essere se non vogliodistruggermi. Io sono unamissione su questa terra, e perquesto mi trovo in questo mondo»La terza e ultima tappa diformazione confluirà nel percorsonazionale e si terrà dal 15 al 17marzo a Roma, presso il Ciam –Centro Internazionale diAnimazione Missionaria (ViaUrbano VIII, 16). A confrontocentinaia di ragazzi di tutte lediocesi d’Italia.Per informazioni e iscrizioni si puòvisitare il sito www.missioitalia.it.

Fiumicino. Inaugurato l’asilo di via Coni Zugna

unedì scorso è statoinaugurato il nuovoasilo in via Coni

Zugna a Fiumicino. Nellastruttura destinata adaccogliere 70 bambinisono presenti tre salegioco, tre sale mensa, tresale riposo e tre sale per ilcambio dei bambini.Al taglio del nastro eranopresenti il sindaco EsterinoMontino, gli assessoriAngelo Caroccia, ai Lavori

L

Pubblici; PaoloCalicchio, allaScuola; Anna MariaAnselmi, al Sociale;Roberto Cini,all’Ambente; ilvicesindaco Ezio Di

Genesio Pagliuca; lapresidente del ConsiglioAlessandra Vona e laconsigliera regionaleMichela Califano. L’asilo è stato benedetto dadon Alberto Mazzola,vicario generale di Porto–Santa Rufina, inviato dalvescovo Reali come suorappresentante perchéimpegnato nei lavori dellaConferenza episcopalelaziale. Don Mazzola,

accompagnato dal vicarioforaneo padre GiuseppeTristaino, ha espresso lavicinanza e l’affetto delladiocesi per Fiumicino:«Come tiene a ribadiremonsignor Reali qui è natala nostra diocesi chedunque conserva unlegame speciale con lacittà. Con questabenedizione vogliamopregare per i piccoli chequi cresceranno, chiedendola pace e l’unità per tuttaFiumicino».La costruzione della scuolafu interrotta nel 2015 acausa del crollo di unsolaio e nel 2016 furonoriavviati i lavori con il

subentro di una nuovaditta. A breve partirà ilcantiere per il parcheggio eper interventi nella vecchiascuola di via Coni Zugna;prevista nelle vicinanzeanche la realizzazione diun nuovo plesso.Questa di Isola Sacra è«una scuolaall’avanguardia, spaziosa,colorata e dove si prestagrande attenzione alleesigenze dei bambini – hadetto il sindaco – è perquesto che oltre ad avereampi spazi per il gioco haanche giardini dove a brevepianteremo alberi aprotezione contro i rumoridegli aerei». (S.Cia.)

iao Cris» era scritto sulle magliette dei compagnidi classe al funerale del piccolo Cristian Riccioni,morto a 7 anni per leucemia. Assieme a tanti altri

anche il sindaco Pascucci attorno ai genitori nella chiesadella Santissima Trinità, mercoledì scorso. «Non nascondoche oggi è difficile aiutare voi, fratelli e sorelle, a entrarenella parola di Dio» ma «noi siamo qui perché la fede nellaRisurrezione ci unisce» ha detto il vescovo Reali nell’omelia.«Lui è un eroe, conservando sempre il sorriso ha aiutato lasua famiglia a riprendere fiato nella prova della sofferenza»,ha aggiunto il presule che incoraggia i genitori e la sorellina:«Cristian ci dà il coraggio per continuare assieme nelcammino della vita». Ma Cerveteri il giorno dopo ha vissutoanche il lutto per Mark Comani, priore della confraternitadi San Francesco e tra i fondatori della Consulta comunaledei cittadini migranti e apolidi. Nella chiesa di Marina diCerveteri anche rappresentanti del comune etrusco edell’Ambasciata albanese, dove lavorava. Mark ci testimoniauna vita di giusto come nel libro della Sapienza ha spiegatoil vescovo Reali nell’omelia. «Dobbiamo essergli grati per lapassione nel servizio alla comunità religiosa e civile».

DI ROBERTO LEONI

opo la partenza di don Andrea Abramczuck, loscorso 4 ottobre, la parrocchia di San France-

sco a Tragliatella è stata servita temporaneamenteda don Evandro De Santana Andrade, sacerdote del-la diocesi di Serrinha, in Brasile. Il territorio di que-sta diocesi si estende nella parte orientale di Bahia,Stato nella zona centro-occidentale del Paese suda-mericano.Nella sua diocesi d’origine, don Evandro, che è natoa San Paolo del Brasile ed è stato ordinato sacerdo-te il 31 dicembre del 2010, ricopre l’incarico di vi-cario generale. Si trova da qualche mese in Italia e,grazie all’accordo tra i vescovi Reali e Assolari, della

Chiesa di Serrinha, è stato accolto a Porto-Santa Ru-fina per frequentare alcuni corsi presso l’Universitàgregoriana di Roma.Ora, vista la buona prova dei mesi passati, proprioalla vigilia del Natale monsignor Reali ha deciso diaffidare a don Evandro l’incarico di amministratoreparrocchiale (che nei fatti è come un parroco) dellaparrocchia di Tragliatella. D’ora in poi, quindi, la co-munità potrà trovare in lui il proprio punto di rife-rimento e la propria guida, sia per le celebrazioni do-menicali, sia per l’insegnamento della catechesi co-me per ogni altra attività parrocchiale. Don Evan-dro, che è stato accolto con grande cordialità dai fe-deli, viene coadiuvato da Pietro Saltarelli, diaconopermanente.

D

Dopo il saluto del sindacoMontino, il vicario Mazzolaha benedetto la strutturache accoglie 70 bambini

Da sinistra Mazzola e Montino

Uniti nella carne e nello spirito i quattro persianihanno avuto il coraggio di affrontare un mondoincapace di capire la loro fede in Gesù Cristoe dunque impaurito dal suo messaggio di amoreFurono uccisi nel territorio di Santa Maria di Loreto

DI MARINO LIDI

ercate di essere vera-mente giusti», que-sto versetto del Deu-

teronomio guiderà quest’an-no la Settimana di preghieraper l’unità dei Cristiani dal 18al 25 gennaio.«Una Settimana piena di gioiae commozione – si legge nel-la presentazione dell’iniziati-va –, di responsabilità e di do-vere, poiché ha come scopo larealizzazione della volontà delnostro Salvatore Gesù Cristo:“Che tutti siano una cosa so-la”». Il testo, firmato dal ve-scovo Ambrogio Spreafico perla Chiesa cattolica, dal vesco-vo Metropolita Gennadios perla Chiesa ortodossa e dal pa-store Luca Maria Negro per leChiese evangeliche, proponela strada comune della fedenella salvezza offerta da Gesù

C«e nella conseguente aperturaal prossimo. «Se l’uomo di og-gi non è giusto, se non com-pie la volontà di Dio, se nonama il proprio prossimo, è im-possibile raggiungere la Crocedel nostro Salvatore, per invo-care da un lato la sua grazia,per combattere l’ingiustizia,mentre dall’altro per avere lamisericordia per purificare lenostre anime e così riuscire aconseguire l’unità».In diocesi la preparazione al-la Settimana, organizzata dal-la collaborazione tra l’ufficioecumenico e la Migrantes dio-cesani, è iniziata ieri con ilXXXII seminario di studio in-terconfessionale nella Citta-della ecumenica a Taddeide.In programma c’era l’introdu-zione di don MassimilianoClaro, direttore di Taddeide etre interventi di rappresentan-ti delle confessioni cristiane

sul tema della Settimana: donGiuliano Savina, direttore del-l’ufficio nazionale per l’ecu-menismo e il dialogo interre-ligioso, padre Nareg Naamo,rettore del Pontificio collegioarmeno, e Michael Jonas, pa-store della Comunità evange-lica luterana. Oggi il Semina-rio si conclude con la Messapresieduta dal vescovo Reali.L’appuntamento successivo ègiovedì prossimo, in cui ricor-re la Giornata per il dialogofra cattolici ed ebrei: que-st’anno il testo base è il librodi Ester, su cui l’ufficio dioce-sano invita a una meditazionepersonale.L’apertura diocesana della Set-tima si terrà il 18 gennaio nel-la cattedrale dei Sacri Cuori diGesù e Maria alle 19.15 con laliturgia ecumenica guidata dalvescovo Reali e da altri rap-presentanti delle confessionicristiane. Nei giorni successivisi terranno altre tre iniziativea livello locale. Sabato prossi-mo alle 17 nella ComunitàSanta Maria del Silenzio (Viadella Magliana 1240, PonteGaleria) delle Figlie dellaChiesa, il pastore valdese Pao-lo Ricca terrà una lectio sul te-sto del Deuteronomio sceltoa cui seguirà un preghiera co-munitaria.Il 22 gennaio ci si sposta a Fiu-micino nella parrocchia StellaMaris, alle 18.30 pregherannoassieme cattolici, romeni or-todossi e copti ortodossi. Il 24gennaio alle 19 a conclusionedelle iniziative diocesane siterrà la liturgia ecumenica nel-la parrocchia della SantissimaTrinità a Cerveteri con i fedelicattolici e i romeni ortodossi.

Memoria nelle catacombel 19 gennaio la diocesi festeggia lamemoria dei santi Mario, Marta,

Audìface e Àbaco. La celebrazione or-ganizzata dalla parrocchia di SantaMaria di Loreto inizia alle 15.30 pres-so la chiesa di San Mario (Via di Boc-cea 1452). Da qui ci si sposterà in pro-cessione alle catacombe del santo perla lettura della Passio. Si farà poi ri-torno nella chiesa per la celebrazio-ne presieduta dal vescovo Reali.

I

Oggi l’incontrodei giovanidi Missio Lazio

formazione

OGGIIncontro Missio Giovani Lazio (Centropastorale in via della Storta, 783).Il vescovo celebra a Riano a conclusionedel Seminario interconfessionale.

15 GENNAIORitiro mensile del clero (Centropastorale, 9.30–14.30)

18 GENNAIOApertura diocesana della Settimana dipreghiera per l’unità dei cristiani(Cattedrale, 19.15)

11

PORTO SANTA RUFINA

Pagina a cura di don Giovanni Di Michele Curia diocesana

via del Cenacolo 5300123 Roma

e-mail: [email protected] www.diocesiportosantarufina.it

Domenica, 13 gennaio 2019

L’agenda

Il nuovo parroco e il vescovo Reali

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