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1 Bilancio Sociale Bilancio Sociale FIDES ONLUS 2013 FIDES ONLUS 2013 anni insieme per ricevere e donare amore anni insieme per ricevere e donare amore 32 32 Associazione di volontariato ed Ente morale Associazione di volontariato ed Ente morale www.fidesonlus.org www.fidesonlus.org

Fides bilancio sociale 2013 - Associazione Fides Onlus bilancio... · Lettera della Presidente Fides Onlus, fondata da Padre Lupano e gestita dai ... in un incontro di addetti ai

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Bilancio SocialeBilancio SocialeFIDES ONLUS 2013FIDES ONLUS 2013

anni insieme per ricevere e donare amoreanni insieme per ricevere e donare amore3232

Associazione di volontariato ed Ente moraleAssociazione di volontariato ed Ente moralewww.fidesonlus.orgwww.fidesonlus.org

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“ “ Essere povero tra i poveri per condividere…” Essere povero tra i poveri per condividere…” Padre Mario LupanoPadre Mario Lupano

“ … “ … prendetevi cura delle persone che non hanno il necessario per vivere.” prendetevi cura delle persone che non hanno il necessario per vivere.” Papa FrancescoPapa Francesco

Lettera della Presidente

Fides Onlus, fondata da Padre Lupano e gestita dai membri della Famiglia di Maria, ha sempre condotto le sue attività istituzionali nel segno di un'organizzazione del lavoro equilibrata ed efficiente, rispettosa di un codice etico fatto sia di valori cristiani, sia di criteri rivolti alla competenza, al merito e alla sostanza dei servizi verso i più deboli, non dimenticando l'importanza dell'apporto professionale e umano dei collaboratori.

Cosa ci riserverà il futuro è sempre un'incognita. L'importante è aiutarci vicendevolmente a moltiplicare l'impegno e lo sforzo per rendere le nostre Comunità sempre più un luogo di serenità, di conciliazione e di pace, con l'augurio di riuscire a sensibilizzare e a intensificare la collaborazione con le realtà del territorio.

Sono passati 32 anni dall’inizio delle nostre attività, sempre insieme per ricevere e donare amore.Nelle case della Fides, si vive quotidianamente un cammino impegnativo fatto di accoglienza amorevole, di

Paola StrigliaPresidente FIDES ONLUS

attenzione, di rispetto vicendevole, dove anche le contrapposizioni e il confronto diventano una risorsa e dietro ogni persona c'è sempre una storia, che ha un valore positivo perché comprende un bagaglio di potenzialità.

Negli scorsi anni abbiamo rappresentato il nostro bilancio sociale attraverso un albero le cui radici, il tronco e le ramificazioni erano costituiti dai nostri principi, dai valori e dagli obiettivi, poi l'albero è fiorito, cresciuto in vitalità e consapevolezza e nella volontà che il cammino fin qui intrapreso continui con la partecipazione di tutti coloro che desiderano collaborare con noi.

Ora questo albero ha prodotto i sui frutti, buoni e preziosi per la vita di chi li sa raccogliere e custodire. Una ricchezza fatta di condivisione che aiuta a crescere e produrre nuove energie.

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INDICE

0 Nota metodologica pag. 4

1 L'identità FIDES pag. 61.1 La nostra identità sociale (visione) in cinque parole...

1.2 Cosa facciamo (mission) e quali valori ci guidano

1.3 Il cammino fin qui percorso

1.4 Gli organi associativi e la struttura organizzativa

1.5 Processi gestionali e clima organizzativo

1.6 Le persone

1.7 Chi opera insieme e intorno a noi

2 Le attività istituzionali pag. 30

2.1 Comunicazione interna

2.2 Comunicazione esterna

2.3 Valorizzazione delle risorse umane e materiali

2.4 Difesa e sviluppo della dignità umana

2.5 Cooperazione internazionale

3 Il rendiconto sociale pag. 56

3.1 La produzione e distribuzione del valore aggiunto

3.2 La riclassificazione dei dati di bilancio

3.3 Il sistema di monitoraggio e valutazione

4 Prospettive e proposte per il futuro pag. 67

4.1 Il piano triennale 2013-2015

4.2 Il programma delle attività 2014

Questionario di soddisfazione pag. 76

Ringraziamenti pag. 78

Contatti pag. 79

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Nota metodologica

La redazione e l'approvazione del bilancio sociale

I responsabili della preparazione, redazione e pubblicazione del Bilancio Sociale 2013 si sono ispirati ai criteri di chiarezza nell'esposizione dei contenuti anche attraverso l'utilizzo di tabelle e del linguaggio visivo, completezza dei dati e delle informazioni, trasparenza, accuratezza, attendibilità e verificabilità dell'informazione presentata. Il bilancio sociale è stato approvato dalla Presidenza e dal Consiglio Direttivo.

La comunicazione del Bilancio Sociale 2013

Tenendo conto della maturata “ecologia digitale” di FIDES ONLUS, ma anche del divario digitale generazionale e culturale che riguarda tuttora parte del personale e dei responsabili, si è deciso di: presentare il bilancio sociale su cd, stampare in carta ecologica 20 esemplari destinati ai principali portatori d'interesse (stakeholder) con cui collaboriamo e anche per il nostro uso interno, collocare sul nostro sito www.fidesonlus.org e sui siti delle nostre reti sociali la pubblicazione elettronica sfogliabile pagina dopo pagina direttamente dal browser.

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L'identità FIDES

1.1 La nostra identità sociale (visione) in cinque parole...

Padre Mario Lupano nel pensare e nell'organizzare

un'associazione di utilità sociale, ne indicò sia i valori guida, sia la sua identità. La sua visione era l'immagine della FIDES da proiettare nel futuro e che le persone a lui vicine si impegnavano a realizzare.

Cinque parole, meglio di altre, sintetizzano e aiutano a comprendere i principi ispiratori ed il metodo trasmessoci dal fondatore: famiglia, accoglienza, bene comune, volontariato, cooperazione.

… nell’estate 1978 acquistai la villa di Leinì e iniziò “Ca’ Nostra”. Qui incominciò un’impostazione di metodo e un programma che ci sembrano i più adeguati allo scopo, in quanto aderenti alle attitudini proprie dell’uomo, della sua persona.. Per meglio sintonizzare i giovani alla vita, tendiamo a fare dell’argomento “la famiglia” il fulcro a cui convergono le riflessioni e la formazione. Del resto è intuitivo che la responsabilità verso la propria famiglia sia l’argomento umano più forte e più convincente per decidersi a lasciare il negativo e costruirsi sul positivo. Questo criterio spiega pure il perché delle nostre Comunità a piccolo gruppo.

Abitualmente i nostri giovani o non hanno famiglia o hanno famiglie in difficoltà per cui crediamo sia molto utile farli vivere in un ambiente il più possibile atto a costruire la famiglia: nel piccolo numero ci si conosce tutti, non si fanno i gruppetti, ci si vuole bene, ci si aiuta, non si permette che il sole tramonti sopra la nostra ira”.

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L'identità FIDES

“Andiamo incontro agli ospiti dimostrando loro fiducia fin dal primo momento in cui entrano in Comunità, li facciamo partecipi delle gioie, dei fastidi dell’andamento della casa e di tutte le altre opere che ci impegnano. Accettiamo i giovani così come sono e lasciamo che loro stessi scoprano il Vangelo nelle persone che sono a loro servizio in Comunità..

“Era il febbraio 1987, in un incontro di addetti ai lavori presso la Regione Lombardia, si parlava di AIDS. Si trattò di prevenzione: da buoni lombardi fu annunciato lo stanziamento di un miliardo e duecento milioni per manifesti, dépliant, stampe, ecc. Al termine di tutto, un sacerdote, avuta la parola, pose la questione: "Quando i ragazzi in AIDS vengono dimessi dagli ospedali, dove vanno? Nelle Comunità terapeutiche non si possono più ricevere, spesso non hanno casa o famiglia o sono rifiutati. Dove vanno? So di uno che dorme su un'auto abbandonata.". Era suonato un campanello d’allarme. Immediatamente cominciammo a cercare casa e, il 1° maggio 1988, Ca’ Nostra di Cornaredo riceveva i primi ammalati.

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L'identità FIDES

“Nel settembre del 1970 venni a Milano. Avevo chiesto ed ottenuto dai Superiori di poter vivere tra i poveri nelle case popolari e trovai un alloggio nella zona di Baggio. Dopo qualche mese venne pure Padre Barberis. Poiché eravamo con i poveri, era naturale che riscontrassimo le loro necessità e posassimo lo sguardo sulle categorie più dimenticate.

Tra queste emersero i “senza dimora”, persone perlopiù rifiutate dalla famiglia e dalla società che vivono per strada. Si pensò di organizzare una casa per ridare dignità e un ambiente familiare. Ci è sembrato di dover andare loro incontro soprattutto per soddisfare l’esigenza propria dell’uomo di essere trattato con dignità di persona e con partecipazione di cordiale affettività”.

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L'identità FIDES

“Farsi prossimo è questione di testa e di cuore: capire e decidere, comprendere le cause e lavorare a un progetto comune.Chi va al povero agisce in forza di quanto ha ricevuto dal Creatore. Dio compie per mezzo vostro il bene che ha stabilito di compiere dall'eternità.

Chinarsi sulle sofferenze altrui vuol dire “fermarsi”, cioè lasciare ogni altra azione programmata, lasciare anche se stesso, nel proprio tempo, nei propri pensieri, nei propri desideri.

Ciascuno di noi ha una grande responsabilità verso quelli con i quali viviamo, con quelli che specificatamente sono affidati a noi dal buon Dio, con quelli che conosciamo o che non conosciamo, quelli che sono con noi in ufficio, in tram, per la strada, quelli che ci sfiorano anche soltanto con la loro ombra, quelli che ci vengono in mente; i fratelli hanno bisogno della gloria di Dio”.

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L'identità FIDES

“Perché l’ospedale? Non chiedetelo a me! Pensate alla “brousse”, agli ammalati che giungono a piedi da oltre 50 Km. Era buona cosa per loro trovare in luogo una infermiera, una ostetrica e medicine, …ma per la diagnosi occorreva il medico. Era desiderio della popolazione, era volontà della Famiglia di Maria. Il Ministro della Sanità e le Autorità locali ci appoggiarono. Monsignor Vescovo ci disse che avremmo compiuto un’opera meritevole.

Sul luogo tutti gli abitanti dei villaggi hanno donato giornate di lavoro. In Italia, vari gruppi, specialmente di giovani, sono sorti per raccogliere e inviare il materiale occorrente. Inoltre, e questa rimane sempre la dedizione maggiore, molti volontari si sono recati a Sakalalina a portare la loro opera”.

“Quando i popoli si incontrano nella pace, progredisce la vera civiltà”. Queste le parole pronunciate da Padre Mario Lupano il 16 giugno 1987 in occasione dell'inaugurazione dell’ospedale di Sakalalina .

L'identità FIDES

1.2 Cosa facciamo (missione) e quali valori ci guidano

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Il Codice Etico di FIDES ONLUS elenca i principi fondamentali a cui l'associazione si ispira, chiedendone l’adesione a tutti i

collaboratori. Il codice etico è pubblicato nella sua versione completa sul

sito ufficiale: www.fidesonlus.org nella sezione “chi siamo”.

L'identità FIDES

Comunità come famigliaResponsabilità e competenza

Accoglienza e rispetto

PerseveranzaFede, speranza, carità

Proposta Cristiana

QualitàSpirito di servizio

Coraggio e prudenzaGiustizia

Entusiasmo e concretezzaCondivisione

Collaborazione

VALORI GUIDA

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FIDES acquisisce la personalità giuridica con DPR n.962 del 25/11/1985

Prima convenzione con il Ministero della Sanità malgascio

L'associazione FIDES acquisisce la qualifica di ONLUS con D.M del 25/06/1998

Approvato nuovo Statuto

Albo del Volontariato in Regione Lombardia ai sensi LR. 22/1993

L'identità FIDES

1.3 Il cammino fin qui percorso

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L'identità FIDES

1.4 Gli organi associativi e la struttura organizzativa

Gli ingranaggi che fanno funzionare l'associazione FIDES ONLUS sono i tre organi collegiali, più il rappresentante legale.

Nel 2013 si sono svolte: 1 assemblea dei soci, 5 consigli direttivi, 1 riunione del collegio dei revisori. I documenti ed i verbali relativi alle decisioni approvate sono tutti depositati e conservati presso la sede amministrativa di Milano (Casa degli Amici).

Le cariche degli organi associativi sono tutte a titolo gratuito.

Presidente

Assemblea dei soci

ConsiglioDirettivo Collegio

dei revisori

ValoriVisione

Missione

Rappresentanza legale

Politiche e strategie

Controllo esterno

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L'identità FIDES

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Per definire il nostro modello organizzativo, abbiamo parzialmente mutuato i principi proposti dal Centro per lo Sviluppo del Volontariato (Ciessevi) di Milano. Secondo questi criteri abbiamo impostato una struttura semplificata cioè con un numero ridotto di aree di servizio e quindi di responsabili, rafforzato la funzione dei coordinamenti, creato aree di servizio maggiormente orientate ai bisogni dei volontari e della comunicazione. Con riguardo ai processi produttivi, si assegnano funzioni diverse agli incaricati delle unità di servizio in relazione alle proprie competenze e possibile attribuzione degli operatori in ambiti diversi; potenziamento del ruolo elaborativo e progettuale delle unità di servizio; sviluppo della funzione di collegamento delle aree di servizio tra gli organi statutari e la struttura operativa facilitandone il dialogo, la raccolta di informazioni, proposte strategiche, la verifica e la valutazione dei risultati.

AREE DI SERVIZIOSono state istituite in via transitoria anche per il 2013, sei aree di servizio funzionale. Ognuna di esse ha un responsabile che dialoga direttamente con il Consiglio Direttivo, i Direttori di Sede Operativa o con gli incaricati delle Unità di Servizio.

Tre di queste aree si occupano delle attività istituzionali trasversali a tutta l'associazione, si tratta delle aree amministrativa, media, progettazione. Altre tre aree sono più rivolte ai beneficiari o ai vari portatori di interesse interni o esterni (volontari, settori d'intervento, risorse umane).

Il coordinamento dei tre settori d'intervento è demandato ai rispettivi responsabili che si riuniscono per definire le strategie e mettere in atto le azioni più opportune. Il responsabile del settore socio-sanitario si alterna annualmente all'interno del coordinamento. Essendo la FIDES un'associazione di volontariato, particolare importanza è stata dedicata al coordinamento dei gruppi di volontari sul territorio, con particolare attenzione alle attività svolte con le famiglie.

L'identità FIDES

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L'identità FIDES

SEDI OPERATIVELa cooperazione internazionale si realizza attraverso la Missione Sakalalina cui fanno riferimento le attività legate al Centro di Sanità Rurale (CSR), al Centro di Formazione Rurale (CFR), al Centro di Sviluppo Rurale (CDR). Il settore degli interventi sociali e pedagogico riabilitativi comprende, oltre alla comunità familiare per minori in affido di Ca' Nostra di Leinì: le attività di accoglienza di persone senza dimora e l’attenzione alle povertà contingenti svolta nella Casa degli Amici, l’impegno per la riabilitazione e reinserimento sociale di persone alcol-tossico dipendenti svolto all’interno delle comunità Ca' Nostra di Mesero e Ca' Nostra di Corbetta, il Centro di ascolto di Casalpusterlengo. Il settore degli interventi socio-sanitari include la gestione di Case Alloggio per persone sieropositive/ AIDS: Casa Carla Maria, Casa dell'Emmanuele, Ca' Nostra Cornaredo.

I Direttori hanno la delega di condurre le Sedi Operative sotto tutti gli aspetti e per questo godono di un'autonomia decisionale e di governo interno che permette efficacia e vitalità nelle politiche di gestione. Per la sola struttura di Ca’ Nostra Leinì, concessa in comodato e gestita dal 2006 dalla Cooperativa Sociale La Terra Promessa 2 di Novara è stata nominata una Commissione paritetica per sorvegliare l’utilizzo e lo stato di conservazione dell’immobile.

Le nostre sedi operative sono: 1 in Madagascar, 3 in Piemonte, 5 in Lombardia.

UNITA' DI SERVIZIOI servizi generali a sostegno delle attività istituzionali sono: l'amministrazione, finanza e controllo; la comunicazione interna ed esterna; il sito ufficiale; le nuove iniziative e la raccolta fondi. Le unità prettamente operative che lavorano per la realizzazione dei progetti, la somministrazione dei servizi ai nostri beneficiari, la sensibilizzazione ed il coinvolgimento dei vari portatori d'interesse sono: i gruppi di volontari organizzati sul territorio; la formazione intesa come educazione interna ed esterna, l'assistenza sanitaria, le attività di supporto generale. Un incaricato nominato per ognuna di queste unità dialoga con i rispettivi responsabili di area o con direttori di sede operativa e coordina gli operatori che svolgono i servizi professionali concretamente.

E' auspicabile che il Consiglio Direttivo nei prossimi anni deliberi sull'opportunità di dotarsi di unità di servizio funzionali, regolandone i meccanismi di funzionamento con l'assegnazione di strumenti adatti, obiettivi e compiti specifici.

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Funzionigramma FIDES ONLUS

ResponsabileRisorseUmane

Aree di Servizio

ResponsabileAFC

ResponsabileMedia

ResponsabileProgettazione

Coordinamentovolontari

CoordinamentoSettori d'intervento

Unità di Servizio

Sedi Operative

DirettoreSede Operativa

AmministrazioneFinanza

Controllo

Comunicazioneesterna

Comunicazioneinterna

Sito ufficiale

Nuoveiniziative

Raccoltafondi

Gruppivolontari

Formazione

Assistenzasanitaria

Attività disupporto

L'identità FIDES

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1.5 Processi gestionali e clima organizzativo

Siamo di fronte a bisogni che sono in continua evoluzione e le risposte, di conseguenza, non sono immaginabili e definibili a priori: occorre pertanto costruire un sistema flessibile, capace di cogliere il nuovo e di adattarsi ai rapidi cambiamenti che caratterizzano la nostra società.

Per questo motivo i nostri processi organizzativi riprendono lo stile gestionale trasmessoci da Padre Mario Lupano il quale applicò fin dalla nascita dell'Associazione un metodo semplificato di “famiglia” dove i rapporti interni ed esterni furono improntati sulla conoscenza, coinvolgimento, collegialità, contestualità, concretezza, creatività e comunicazione tra i coordinatori e gli operatori e tra questi e i beneficiari.

La tensione ideale che definisce l’identità dell’Associazione “ogni persona con o senza patologie ha il diritto di vivere liberamente e degnamente la propria vita” verifica le azioni educative, culturali e politiche che quotidianamente mettiamo in campo all’interno e all’esterno dei nostri servizi: innalzare continuamente il livello della qualità della vita delle persone più vulnerabili, tutelando e garantendo tale obiettivo nei vari ambiti della collettività. In specifico, significa porre attenzione e competenza all’assistenza delle cure, alle condizioni per l’autodeterminazione e alla selezione degli interventi, individuando molteplici opportunità interne e del territorio, comprese sperimentazioni alternative che promuovano benessere e soddisfazione grazie ai sostegni necessari individuati nella logica della possibile inclusione sociale.

Ciò comporta un ascolto attivo dei bisogni delle persone e delle famiglie, condividendo problematicità e opportunità, con l’accompagnamento e l’assistenza dovuti e proponendo il coinvolgimento e la partecipazione nella vita gestionale dell’associazione. A tale proposito il bilancio sociale si pone come strumento informativo e di controllo per conoscere e valutare la qualità e la pluralità delle possibilità individuate, o ancora da ricercare, per il miglioramento degli esiti progettuali.

L'identità FIDES

FIDES ONLUS si caratterizza per un clima organizzativo pervaso da disponibilità, collaborazione, rispetto delle regole interne ed esterne,

rispetto per le singole persone, sentimento di appartenenza e di affiliazione.

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Le direttive principali lungo le quali l’Associazione FIDES ONLUS continua a muoversi sono:● centralità della persona: progetti individualizzati in

accordo ai riferimenti scientifici attuali (modello Qualità della Vita, strumenti per pianificare i sostegni adeguati); ampliamento di progetti sperimentali relativi all’abitare indipendente; spazi di auto-formazione interna per le equipe dei servizi;

● stile gestionale interno: mantenimento del sistema integrato per i livelli programmatici, decisionali, progettuale; consolidamento del gruppo dei coordinatori come luogo di confronto, di raccordo e di pensiero organizzativo; assunzione di un modello di riferimento valoriale condiviso e codice etico professionale esplicitato; coinvolgimento dei membri dell'Associazione Famiglia di Maria all’interno di ogni singola sede operativa; attivazione trasversale dei lavoratori su progetti specifici;

● impegno organizzativo: ridefinizione dei servizi socio assistenziali coerente ai nuovi bisogni emergenti; monitoraggio qualitativo dei servizi diurni e residenziali; analisi dell’utenza presente nei servizi per verificare necessità di nuove risposte (invecchiamento e accompagnamento alla morte, carico sanitario, bisogni educativi); ampliamento del numero di realtà produttive che facilitano le esercitazioni all’autonomia degli utenti; consolidamento e formazione per ambulatorio minori; iniziative esterne per visibilità sul territorio; partecipazione a bandi anche in collaborazione con altre realtà del settore.

L'identità FIDES

Il livello percepito di soddisfazione dei lavoratori è alto e nasce dalla consapevolezza di utilità

dell’attività svolta, dal sentimento di stima e di fiducia nelle relazioni.

Il livello di innovazione è ancora basso, tuttavia si stanno avviando modelli e metodologie che utilizzano nuove tecnologie di informazione e comunicazione, nonché forme di inclusione sociale e sensibilizzazione sperimentali.

FIDES ONLUS ha mantenuto una cultura organizzativa di tipo “centralizzato” volto ad assicurare il soddisfacimento dei bisogni in un

contesto prestabilito.Le decisioni sono prese per via gerarchica e con una responsabilità diretta verso i compiti/servizi

da garantire agli utenti.

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L'identità FIDES

1.6 Le persone

Il personale per FIDES ONLUS costituisce una vera risorsa per la realizzazione delle finalità e la soddisfazione dei bisogni dei beneficiari dei nostri servizi.

L'associazione nel rispetto del Codice Etico e dei valori fondamentali, si impegna non solo a far crescere professionalmente, ma anche motivare le persone che lavorano quotidianamente nei diversi settori d'intervento. Il personale, che come vedremo in seguito, è il principale beneficiario della distribuzione del valore aggiunto prodotto dell'associazione, è costituito da diverse figure professionali con contratti di lavoro differenziati.

Nel 2013 FIDES ONLUS ha avviato un percorso di formazione interna volta a sensibilizzare e responsabilizzare i lavoratori sui temi della condivisione dei valori, della struttura organizzativa

La politica di selezione del personale (dipendenti, co.co.pro, professionisti) dà priorità alle competenze e qualità professionali, ma soprattutto alla consolidata esperienza e alla sensibilità nei confronti delle tipologie di utenze a cui FIDES ONLUS si dedica: malati di HIV/AIDS, alcol-tossicodipendenti, senza dimora e altre persone vulnerabili, in particolare donne e bambini.

Anche i volontari e i cooperanti si avvicinano alle nostre iniziative perché vogliono contribuire al bene comune e alleviare il carico di disagio e alienazione che le nuove povertà creano sia in Italia sia in Madagascar.

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La distribuzione percentuale per tipologia contrattuale nel 2013 è stata la seguente:

● 73,1% Dipendenti (49)● 3,0% Co.co.pro (2)● 23,9% Professionisti (16)

Fides Onlus si è impegnata a garantire la continuità del lavoro

con contratti a tempo indeterminato.

In questo periodo di grave carenza di lavoroFides Onlus si è preoccupata

di assumere nuovo personale dipendente.

La distribuzione percentuale per tipologia professionale nel 2013 è stata la seguente:

● 35,8% Personale Sanitario (24)● 34,3% Personale Educativo (23)● 22,4% Personale Tecnico e di supporto (15)● 7,5% Personale Amministrativo (5)

Nel 2013 è cresciuto il numero di specialisti di sanità (+1) e quello degli educatori (+1) per sopperire agli aumentati bisogni di assistenza e cura personalizzata degli ospiti.

Distribuzione del personale per tipologia contrattuale

professionisti cocopro dipendenti

Distribuzione del personale per tipologia professionale

L'identità FIDES

2009 2010 2011 2012 2013

0

10

20

30

40

50

60

70

80

amministrativo

educativo

sanitario

tecnico e di supporto

0 5 10 15 20 25 30

2009

2010

2011

2012

2013

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La distribuzione percentuale per fascia di età mostra una prevalenza di personale in età matura.

Nell'ultimo anno si nota una leggera diminuzione delle prime tre fasce più giovani e un aumento dei senior (fascia oltre i 50 anni).Queste variazioni sono da ricondurre principalmente ad un basso turn over, per cui il passaggio da una fascia all'altra avviene per il semplice aumento dell'anzianità di servizio.

L'età media del personale FIDES ONLUS è di 44 anni.

Le donne lavoratrici (F) in FIDES ONLUSsono più del doppio rispetto agli uomini (M).

I nostri settori d'intervento, che sono a prevalenza sanitaria, sociale ed educativa, necessitano di figure professionali e mansioni che in modo preponderante sono svolte da donne. Inoltre, nella politica delle risorse umane

FIDES ONLUS pone particolare riguardo alla promozione e all'inclusione di genere e al lavoro

femminile.

Distribuzione del personale per fascia di età

Distribuzione del personale per genere

L'identità FIDES

2009 2010 2011 2012 2013

fino 30

31-40

41-50

oltre 50

0 5 10 15 20 25 30 35

2009 2010 2011 2012 2013

M

F

0 10 20 30 40 50 60

24Uomini

Donne

meno di 30 anni

da 30 a 54 anni

da 55 a 64 anni

oltre 64 anni

ore settimanali: 3-6

ore settimanali: 7-10

ore settimanali: oltre 10

inferiore

superiore

laurea

pensionato

occupato

disoccupato

studente

0 20 40 60 80 100 120 140

Nell'ultimo anno FIDES ONLUS è riuscita a stabilizzare il numero dei volontari. Sono 31 le persone che si dedicano con continuità alle attività di accoglienza e ascolto degli ospiti, di preparazione dei pasti, servizi di lavanderia e altri servizi richiesti di volta in volta nelle rispettive sedi operative.

Dal grafico sottostante, che mostra la distribuzione tipologica dei nostri volontari, si evidenzia che essi sono prevalentemente donne, pensionati, che prestano servizio dalle 3 alle 6 ore settimanali, di età compresa tra i 30 e 54 anni, con un titolo di studio di licenza media superiore.

L'identità FIDES

2009 2010 2011 2012 2013

25

Il numero dei cooperanti ha avuto un andamento variabile nel corso dell'ultimo quinquennio, ma si è ora stabilizzato arrivando a 7 persone nel 2013. Queste variazioni sono legate alle necessità contingenti e alla programmazione dei progetti di sviluppo in corso in Madagascar.

Dal grafico sottostante, che mostra la tipologia dei cooperanti, si evidenzia che essi sono prevalentemente uomini, occupati, laureati, di età compresa tra i 30 e 54 anni. Nel 2013 la durata media delle missioni in Madagascar è stata di circa 2 mesi e mezzo (72 giorni) e comprende una volontaria a tempo pieno che conduce il Centro di Formazione Rurale. A questi volontari si aggiunge la responsabile dell'ospedale di Sakalalina e delegata presso la ONG FIDES in Madagascar che risulta in carico al CSR di Sakalalina.

L'identità FIDES

2009 2010 2011 2012 2013

Uomini

Donne

meno di 30 anni

da 30 a 54 anni

da 55 a 64 anni

oltre 64 anni

inferiore

superiore

laurea

pensionato

occupato

disoccupato

studente

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45

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1.7 Chi opera insieme e intorno a noi

Sono portatori d'interesse (stakeholders) tutti i soggetti intesi nel senso di individui, gruppi, enti o società che hanno con l’associazione relazioni significative; essi sono a vario titolo coinvolti nelle attività dell'associazione per le relazioni di scambio che intrattengono con essa o perché ne sono significativamente influenzati. Distinguiamo in essi due grandi tipologie:● stakeholder esterni: ovvero i beneficiari dei nostri progetti; i donatori privati e gli enti finanziatori; le istituzioni

pubbliche quali le aziende sanitarie, gli enti di assistenza e di formazione, le università; le aziende, i fornitori, le banche e le assicurazioni; i partner di progetto e le altre Organizzazioni Non Profit, i coordinamenti (Fio.ps, Caritas Ambrosiana, Ciessevi Milano, CEAL, CICA, Vim e Aim e rete ONG malgasce); le parrocchie, le comunità territoriali e l'ambiente;

● stakeholder interni: gli organi statutari (soci, consiglieri, revisori); i volontari ed i cooperanti; i lavoratori (dipendenti, collaboratori, consulenti, sacerdoti).

Con i portatori d'interesse cerchiamo di intercettare e comprendere i bisogni personali e del territorio e di cooperare con loro per individuare gli obiettivi e le strategie più sinergiche, trovare gli strumenti più idonei a realizzare azioni ritenute prioritarie e in linea con la nostra visione e missione.

A loro volta gli interlocutori interni ed esterni possono essere raggruppati per tipo di rapporto in:● soggetti beneficiari dei servizi o più in generale delle attività associative e progettuali (persone con

problematiche di dipendenza (alcol, droga, gioco); persone in Hiv/Aids; persone senza dimora; minori in affido (aiutati grazie al comodato con una cooperativa); popolazione malgascia ed in particolare donne, bambini, famiglie e persone vulnerabili aiutati attraverso i nostri partners locali l'ONG Fidélité pour le Développement Social (ONG FIDES malgascia) e il Centro di Sanità Rurale (CSR) di Sakalalina);

● soggetti che forniscono risorse economiche, materiali o immateriali in modo diretto o indiretto (Associazione Famiglia di Maria, organi statutari, volontari, donatori privati, finanziatori pubblici);

● soggetti con cui Fides ha rapporti lavorativi, di tipo commerciale o finanziario (Fornitori, banche e assicurazioni, consulenti, collaboratori, dipendenti);

● soggetti con cui Fides collabora per la realizzazione di servizi, progetti, attività e la promozione di reti territoriali (ASL, servizi sociali, Regioni, Province, Comuni, comunità territoriali e ambiente, parrocchie, sacerdoti, coordinamenti, Organizzazioni Non Profit (ONP), Università, Enti di formazione.)

L'identità FIDES

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Modalità del coinvolgimento

Organi statutari: questionario valutazione interna; questionario visibilità; verbali assemblee.

Volontari: schede e relazioni sulle attività realizzate; questionario visibilità.

Lavoratori: questionario visibilità; gruppi di lavoro; questionario valutazione interna per i responsabili di sede operativa e gli educatori; giornate di ritiro spirituale.

Beneficiari: colloqui, questionari di gradimento, interviste alla popolazione malgascia; momenti di ascolto e dialogo con famiglie e persone in condizione di disagio sociale ed economico.

Finanziatori: relazioni e valutazioni progetti realizzati.

Enti pubblici: relazioni e valutazioni dei percorsi riabilitativi, questionari di formazione.

Fornitori: nessuna modalità specifica.

Partners e ONP: relazioni sui progetti realizzati; incontri di valutazione nuove iniziative.

Territorio e ambiente: nessuna modalità specifica.

Gli ambiti del coinvolgimento

Sostenere e qualificare: sostenere la messa in rete e la collaborazione tra ONP, istituzioni pubbliche e private; aiutare i volontari a costruire meccanismi di partecipazione che consentano loro di agire e avere un ruolo nella definizione delle politiche di “benessere sociale”; favorire nel volontariato la crescita delle competenze e lo scambio delle esperienze; aiutare i nostri partner a ottenere le risorse necessarie per il proprio funzionamento e sviluppo.

Promuovere: favorire l'incontro dei giovani della scuola e delle comunità territoriali con il volontariato agevolandone il coinvolgimento; aiutare il volontariato ad agire e comunicare in modo da diffondere la cultura della solidarietà e la cittadinanza attiva.

Sviluppo dell'associazione: miglioramento della qualità dei servizi e della struttura organizzativa in un'ottica di adeguamento ai nuovi bisogni e con l'uso di modalità di relazione e d'intervento (accoglienza, informazione, orientamento, accompagnamento ed ascolto) possibilmente innovative ed efficaci.

Governo dell'associazione: garantire l'adesione ai valori statutari (visione e missione), la partecipazione democratica, la rappresentatività, e la trasparenza del governo interno e del modalità di gestione.

L'identità FIDES

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L'identità FIDES

Giornate e incontri nel 2013 con alcuni nostri sostenitori

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FIDES ONLUS vuole essere vicina e portare il suo aiuto e speranza alle persone più vulnerabili che

desiderano uscire dalle difficoltà incontrate nella vita e ricostruirsi un avvenire in serenità.

Parliamo dei malati in HIV/AIDS, degli alcol-tossicodipendenti, dei senza dimora, dei minori in

affido, di altre persone vulnerabili tra cui i più poveri nel sud del Madagascar.

A loro offriamo con costanza e dedizione una serie di prestazioni volte a soddisfare le necessità quotidiane,

il mantenimento di un equilibrio psico-fisico e, se possibile, contribuire al reinserimento sociale.

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42 persone affette da Hiv/Aids;

32 persone affette da dipendenze;

37 persone senza dimora a Milano;

11 famiglie e 5 persone vulnerabili a Milano e dintorni;

24 minori in affido, grazie al comodato gratuito con una cooperativa sociale;

circa 15.000 malgasci, tramite il partenariato con ONG e CSR in loco.

Persone affette Persone affette Persone Altre persone Minori Popolazione

da dipendenze senza dimora vulnerabili in affido malgascia

accoglienza

assistenza sanitaria

educazione e formazione

orientamento e ascolto

attività culturali

attività di socializzazione

cultura religiosa

inserimento lavorativo

sostegno economico

tutela ambientale

raccolta fondi

prestazioni dirette

prestazioni indirette

servizi non previsti

da Hiv/Aids

Le attività istituzionali

I servizi erogati nell'anno 2013 hanno raggiunto rispettivamente:

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Le attività istituzionali

Casa dell'EmmanueleGiornate di accoglienza: 3.751Media per ospite: 341

Ca' Nostra CornaredoGiornate di accoglienza: 3.571Media per ospite: 298

Casa Carla MariaGiornate di accoglienza: 5.576Media per ospite: 293

Ca' Nostra CorbettaGiornate di accoglienza: 3.099Media per ospite: 194

Ca' Nostra MeseroGiornate di accoglienza: 2.801Media per ospite: 175

Ca' Nostra LeinìGiornate di accoglienza: 2.250Media per minore: 94

Casa degli AmiciGiornate di accoglienza: 3.465Media per ospite: 94

Centro Ascolto CasalpusterlengoNumero richieste d'aiuto: 22

Statistiche sugliospiti accolti

nelle nostre sedinell'anno 2013

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Le attività istituzionali

Ca' Nostra Cornaredo, Casa dell'Emmanuele e Casa Carla Maria hanno continuato, con il lavoro di 70 persone, l'accoglienza residenziale di persone affette da Hiv/Aids con attenzione a modulare l'intervento socio sanitario ed educativo alle reali esigenze e possibilità di ciascuno per favorirne il miglioramento delle condizioni e della qualità di vita e per aiutare a trovare risposte a bisogni di presenza, di significato, di dipendenza “terapeutica”.

L'assistenza sanitaria specifica delle persone accolte è stata garantita, oltre dai medici di base, dagli ambulatori ospedalieri delle malattie infettive, punto di riferimento per controlli, prelievi, visite, ritiro e monitoraggio della terapia retrovirale, day hospital, ricoveri. Alcuni ospiti a EMM, con gravi infezioni opportunistiche invalidanti, sono in carico al servizio di ospedalizzazione domiciliare dell'Ospedale Amedeo di Savoia di Torino.

Più persone nel corso dell'anno hanno avuto bisogno di ricoveri ospedalieri temporanei. Molte sono state seguite dal Centro di Igiene Mentale o CPS delle ASL per gravi disturbi di ordine psichiatrico. Per tutti di è cercato di favorire i rapporti con i Servizi Sociali e i SERT di provenienza mediante contatti telefonici, accompagnamento a incontri di verifica, visite degli operatori in comunità, elaborazione concordata di progetti.

All'interno delle Comunità sono stati garantiti un adeguato supporto psicologico individuale e una continua assistenza infermieristica, con particolare attenzione alla cura, all'igiene della persona, alla somministrazione delle terapie, alle diete, alla mobilizzazione. In tutte è stato svolto lavoro di counselling sulla malattia per stimolare la persona alla presa di coscienza della propria situazione sanitaria e per responsabilizzazione al trattamento. Con i gruppi presenti in Comunità si è lavorato verso l'elaborazione delle difficoltà che insorgono cercando di favorire il dialogo, il rispetto, la condivisione e un giusto equilibrio tra libertà personali, esigenze della comunità e limiti della malattia.

A livello individuale si è cercato di stimolare la rielaborazione delle esperienze e dei vissuti e il rinforzo delle abilità e delle risorse personali. Dove possibile è stato svolto anche un lavoro di mediazione familiare.

Ogni gruppo-comunità è stato responsabilizzato in merito alla gestione quotidiana della Casa e nella ricerca e mantenimento in Comunità di un clima familiare, sereno, cordiale e rispettoso.

La partecipazione ad attività di socializzazione, laboratori espressivi, informatici, di attività manuali, gite, visite guidate, feste locali, hanno consentito il contatto con la realtà esterna, lo sviluppo di nuove competenze, il rinforzo dell'autostima, dell'autonomia personale emotiva e relazionale.

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Le attività istituzionali

Ciascuno, compatibilmente con le proprie possibilità, ha aderito alle iniziative con soddisfazione, interesse ed entusiasmo. In particolare: corsi di alfabetizzazione per gruppi di ospiti che avevano abbandonato l'esercizio della lettura e scrittura (con utilizzo anche del computer); rappresentazioni teatrali che hanno visto impegnati ospiti e operatori e hanno portato alla luce “talenti” personali altrimenti nascosti.Nel periodo estivo è stato organizzato un soggiorno in montagna di una quindicina di giorni del gruppo Ca' Nostra, gite e visite guidate dei gruppi di Casa Emmanuele e di Casa Carla Maria, vissuti da tutti con sollievo e soddisfazione.

In tutte le case è stata assicurata l’assistenza spirituale e periodicamente sono state svolte celebrazioni religiose. Sono state svolte pratiche per l'invalidità civile e per la pensione per quegli ospiti che ancora non ne usufruivano nonché le pratiche per favorire l'inserimento sociale: iscrizione ai centri per l'impiego, partecipazione ai bandi delle case popolari.La programmazione e la verifica degli interventi sono state effettuate sistematicamente dagli operatori. Periodicamente è stata svolta la supervisione psico-pedagogica. Le persone accolte hanno usufruito di momenti di verifica individuale con lo psicologo e di momenti di confronto collettivo con gli operatori.

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Nel corso del 2013 l’edificio è stato utilizzato da FIDES ONLUS per: celebrazioni eucaristiche in occasione di alcune festività, rappresentazioni teatrali, concerti, attività di laboratorio, corsi di formazione del personale, convegno annuale Fides Onlus.

Secondo quanto auspicato, si va aprendo alle realtà del territorio. Su richiesta, è stato concesso in uso a famiglie/gruppi/associazioni per recite degli alunni della scuola di Borgo San Martino, feste compleanno, battesimi, cresime, corsi di attività motoria (spinning, pilates, zumba), convegni.

Le attività istituzionali

Salone Polifunzionale

Le équipe operative multidisciplinari di Ca' Nostra di Cornaredo e Casa dell'Emmanuele nel corso del 2013 non hanno subito variazioni del numero del personale, mentre a Casa Carla Maria si è provveduto a sostituire n. 2 Operatori Sanitari, trasferitisi per motivi personali. Il lavoro è stato svolto con serietà e competenza, talvolta affrontando situazioni di grave emergenza (aggravamento delle condizioni di salute degli ospiti, assenze di personale).La qualificazione del personale ha compreso percorsi formativi e di gruppo, pianificati su bisogni specifici e in funzione degli obiettivi del servizio. In particolare si sono svolti: incontri periodici di supervisione psico-pedagogica, riunioni d'équipe, corsi organizzati da FIDES ONLUS, dal Coordinamento delle Case Alloggio (CICA) a cui l'associazione aderisce, dalla Cooperativa Immaginazione e Lavoro con l'utilizzo dei fondi “Fondeur”. Positivo si è rivelato l'intervento di specialisti (con rapporto di collaborazione): clown, insegnanti, esperta di pittura e di modellaggio ceramica, supervisori, psichiatra, fisioterapista.

Prezioso il servizio dei volontari impegnati a fianco del personale in svariate attività: lavori domestici, laboratori espressivi, compagnia e accompagnamenti, commissioni, manutenzioni.

La collaborazione con i servizi invianti è stata buona e continua.

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Le attività istituzionali

Nel corso del 2013, le Comunità Ca’ Nostra

di Corbetta e di Mesero, realtà pedagogico-

riabilitative, iscritte nel Registro dei “Servizi accreditati” della Regione Lombardia (ai sensi della d.g.r. 12621/2003), hanno continuato ad accogliere persone con problemi di dipendenza per lo svolgimento di percorsi riabilitativi e di reinserimento socio-lavorativo. Entrambe le Case sono accreditate per n.9 posti e Casa di Corbetta dispone inoltre di un decimo posto autorizzato. Le persone accolte nel 2013 sono state di età compresa tra i 23 e i 57 anni, inviate da SERT e NOA della Lombardia (n.31), dell’Abruzzo (n.1). In particolare: n.21 persone con problemi di dipendenza alcolica; n. 11 persone con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti; n. 8 persone con esperienza di poliabuso e circa la metà dediti all'esperienza del gioco alle macchinette. L’inserimento delle nuove persone è stato preceduto da colloqui, svolti, a seconda della provenienza del soggetto, nelle sedi di Corbetta, Casalpusterlengo e, all’occorrenza, in ospedale e in carcere. Rispetto al 2012 si è registrato un incremento di giorni di presenze nell’anno, a motivo anche del prolungamento di permanenza in Comunità di alcuni ospiti.

Gli interventi sono stati finalizzati, come sempre, alla crescita e all’autonomia di ogni singola persona, con attenzione a: favorire la conoscenza di se stessi e l’assunzione di responsabilità, favorire i processi di emancipazione dalla dipendenza, facilitare l’autodeterminazione delle scelte personali, favorire lo sviluppo di capacità relazionali, aiutare a ridefinire stili di vita, favorire processi di inclusione sociale. L’accompagnamento alla realizzazione di progetti personalizzati è avvenuto attraverso attività individuali e di gruppo e durante tutto il percorso è stata favorita la partecipazione dei servizi e della famiglia (quando esiste). Efficace la collaborazione con SERT, NOA, CPS dell’ASL territorialmente competente (Provincia di Milano 1) che garantiscono controlli e visite mediche per le persone accolte in comunità, consulenza e terapia psichiatrica per chi ne ha bisogno, corsi di educazione alla salute. Frequenti sono stati inoltre gli incontri con operatori dei SERT e NOA di provenienza delle persone accolte per verifiche congiunte e per la ridefinizione dei progetti e programmi personalizzati. Il confronto e la collaborazione tra gli operatori dell’équipe multidisciplinare delle due strutture sono stati continui e costruttivi. La supervisione psico-pedagogica è servita per analizzare le diverse problematiche delle persone accolte e per individuare strategie corrette di intervento. Oltre alla formazione interna alcuni operatori hanno frequentato corsi organizzati dall’ASL MI 1, dalla Provincia di Milano, dalla Cooperativa Immaginazione e Lavoro con utilizzo fondi “Fondeur”. Prezioso il servizio prestato da volontari, anche se ridotti a poche unità per casa (corso di lingua italiana per stranieri, accompagnamenti, animazione, attività domestiche).

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Le attività istituzionali

● n. 9 persone hanno completato l’iter riabilitativo e hanno fatto ritorno a casa o trovato diversa soluzione abitativa;● n. 1 ha proseguito il percorso c/o altra realtà comunitaria;● n. 1 è stata accolta a Casa Condivisa della Fides;● n. 1 è stata accolta a Casa Solidale della Fides;● n. 3 si sono limitate a percorrere le fasi iniziali del percorso; ● n. 17 continuano il percorso nel 2014 (di cui n.1 in attesa di trasferimento a diversa realtà comunitaria e n. 3 alla ricerca

di occupazione lavorativa).

La vita in comunità ha continuato a prevedere, fin dal primo incontro, il coinvolgimento e la partecipazione attiva della persona accolta. A livello individuale si è cercato di stimolare la rielaborazione delle esperienze e dei vissuti legati alla storia di tossicodipendenza o alcol-dipendenza, il rinforzo delle abilità personali, il riconoscimento e l’accettazione dei propri limiti.

Il cammino comunitario ha comportato per tutti fasi di particolare criticità. Tutti hanno conseguito un miglioramento delle condizioni psico-fisiche; non per tutti è risultato facile il coinvolgimento socio-operativo; alcuni non hanno perseverato nell’impegno interrompendo il percorso.

Esiti raggiunti nel corso del 2013

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Le attività istituzionali

La Casa degli Amici, ha compiuto 40 anni di accoglienza serale-notturna di persone “senza dimora”. Continua la

sua attività, tra vecchie e nuove povertà, proponendosi di essere “casa” in cui è possibile ritrovare speranza, uno sguardo che parli di rispetto, di accoglienza, di stima. I valori riguardanti la struttura voluta da Padre Mario Lupano sono: partire dai bisogni della persona, essere un ambiente familiare, assicurare continuità di servizio, mettere in atto modalità di aiuto per ridare fiducia e volontà di ripresa. Il Padre chiedeva anche valori personali quali: condivisione, “vuoi aiutare chi ha bisogno… sii povero” (principio di San Vincenzo).

Durante il 2013, la Casa ha ospitato n. 37 persone di cui 8 provenienti da paesi extra comunitari. L’età media degli ospiti è 58 anni. Fasce di età: n. 2 da 32 a 40 anni, n. 2 persone dai 41 ai 50 anni, n. 16 persone dai 51 ai 60 anni, n. 16 persone dai 61 ai 70 anni, n. 1 persona da 71 a 80 anni. I dati mostrano come il rischio di entrare in una fase di povertà è una tendenza trasversale per età, provenienza e professione. Una povertà della quotidianità che abbassa l’età del disagio e coinvolge anche il ceto medio.

Il tempo di permanenza varia in base alle necessità della persona, raggiungendo e superando anche l’anno per gli ospiti più anziani, ammalati o in grave difficoltà (o con prospettiva di imminente sistemazione abitativa). I periodi di permanenza, avendo come riferimento l’anno solare, sono stati i seguenti: 10 persone meno di 1 mese, n. 7 persone fino a 2 mesi, n. 11 persone circa 4 mesi, n. 9 persone circa 7 mesi. La difficoltà a trovare una sistemazione consona successiva, alternativa al ritorno in strada, fa aumentare il tempo di permanenza degli ospiti.

I fattori di rischio di caduta nella povertà e di abbandono sono molteplici e in aumento a motivo anche della grave crisi sociale in atto: perdita del lavoro, rottura dei rapporti familiari, sfratto abitativo, disturbi di natura psichica, problemi di dipendenza.

La Casa degli Amici vuole essere una realtà comunitaria viva: in nome del Vangelo essa offre accoglienza gratuita alla persona nel rispetto della dignità, della storia e dei bisogni di ciascuno e cerca di condividere con discrezione situazioni e problemi perché ciascuno possa sentirsi meno solo. Lo stile familiare facilita l’osservanza del regolamento della Casa, ma soprattutto favorisce rapporti improntati alla cordialità e al rispetto reciproco. L’ospitalità è totalmente gratuita: nessun tipo di ricompensa viene accettato dagli ospiti.

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Ca' Nostra di Leinì è concessa in comodato alla Cooperativa Sociale Onlus “La Terra Promessa 2”, che vi gestiste

la Comunità educativa per minori, è solo indirettamente monitorata da FIDES ONLUS. Si riporta di seguito stralcio della relazione della Cooperativa riguardante l’attività 2013.

“ Dal 1 Gennaio 2013 al 31 Dicembre 2013 la comunità educativa per minori ha accolto ed ospitato 24 minori adolescenti mantenendo i livelli dell’anno 2012; la divisione fra ragazzi e ragazze è stata omogenea. Il numero di minori italiani (7) è stato inferiore a quello degli stranieri tra i quali spicca il numero dei minori di origine rom (8) la cui permanenza è stata quasi sempre inferiore ai 15 giorni. Gli altri ragazzi stranieri provengono dal continente africano: 2 dall'Egitto, 1 dal Marocco, 1 dal Mali, 1 dal Ghana ed 1 dal Burkina Faso 2 dalla Romania ed uno dal Perù. 10 minori hanno frequentato la scuola con una netta predominanza della scuola media superiore; tutti i ragazzi stranieri accolti che erano sprovvisti dell'alfabetizzazione di base e del titolo conclusivo della scuola dell'obbligo hanno frequentato i corsi del CTP; in questi casi siamo riusciti ad affiancare alle ore di lezione ordinarie anche dei laboratori professionalizzanti propedeutici ad una futura iscrizione dei ragazzi presso gli istituti formativi presso i quali avrebbero potuto maturare dei crediti. 13 ragazzi non hanno frequentato la scuola: 9 perché hanno avuto una permanenza troppo breve in comunità, 1 perché, in regime di custodia cautelare, non potevano allontanarsi dalla comunità e 2 perché in cerca di occupazione. 7 ragazzi su 24 hanno avuto al 31 Dicembre 2013 una permanenza in comunità pari o superiore ai 6 mesi, 8 sono stati ospitati per un periodo di circa 3 mesi ed i restanti hanno usufruito solo del periodo di pronta accoglienza rimanendo per un lasso di tempo massimo di 30 giorni: nell’anno solare preso in considerazione la presenza media è stata di 7/8 ragazzi al mese su 10 posti letto disponibili in comunità. Il flusso dei ragazzi è stato molto elevato e solo 1 al 31/12/2013 era presente il 1/1/2013.

Al 31/12/2013 sono presenti in comunità 5 ragazzi (1 maschio e 4 femmine) più 2 che sta affrontando un progetto di semi-autonomia in comunità; dei restanti 3 hanno fatto rientro in famiglia, 2 sono stati trasferiti presso altre comunità più idonee alle loro caratteristiche e 1 ha proseguito il percorso di autonomia all'esterno della comunità e 11 sono scappati.

I servizi sociali che ci contattano, per inserire i ragazzi, sono soprattutto del territorio circostante: collaboriamo principalmente con il consorzio CISSP che fa riferimento ai comuni di Settimo Torinese, Volpiano, San Benigno e Leinì, con il consorzio CISS 38 (canavese), Comune di Torino, consorzio C.I.di S. di Orbassano, Comunità Montana Valsesia, Servizi Sociali di Arona, Servizi Sociali di Bolzano, Consorzio I.R.I.S. (raggruppa alcuni comuni nei pressi di Biella), Servizi sociali di Biella, Comune di Novara ed il Servizio Sociale del carcere minorile Ferrante Aporti (USSM). A partire dalla fine di Gennaio 2009 la Comunità si è accreditata presso il Comune di Torino.”

Le attività istituzionali

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Vi ricordate il programma previsto delle attività per il 2013 ?

… vi diciamo cosa è stato fatto e con quali risultati.

Le attività istituzionali

Obiettivo Strategie Azioni

Sviluppo e gestione del nuovo sito ufficiale.

Sviluppare reti con ONP e istituzioni Partecipazione a coordinamenti

Redazione Bilancio Sociale annuale

Aiutare le famiglie in condizioni di disagio

Progetto appartamenti per l'autonomia

Innovare i processi e le metodologie d'informazione e di comunicazione mirata

Avviare iniziative di comunicazione e raccolta fondi

Creare e sostenere reti sociali più partecipative e funzionali ai bisogni dell'associazione Migliorare la rendicontazione e la

trasparenza

Conservare e valorizzare le risorse umane e materiali dell'associazione

Promuovere ed estendere la formazione interna continua

Formazione medica, specializzazione e scambio Italia/Madagascar.

Mantenere la qualità del patrimonio immobiliare

Manutenzioni ordinarie e straordinarie nelle Sedi Operative

Tutelare i diritti inviolabili della persona per garantire un'esistenza libera e dignitosa

Avviare progetti per migliorare la condizione femminile e dei bambini in particolare

Rinnovo comodato Ca' Nostra Leinì e richiesta relazione attività. Raccolta e invio fondi per il

SAD.

Ascolto dei bisogni e utilizzo del fondo nuove povertà. Distribuzione beni prima necessità.

Accoglienza persone senza dimora.

Mettere in atto iniziative di inclusione sociale

Promuovere uno sviluppo sostenibile integrato in Italia e Madagascar

Garantire livelli adeguati di prevenzione, di assistenza medica, di sicurezza igienica e

sanitaria per gli utenti

Inviare fondi, offerte in natura, acquisito e spedizioni di materiali, attrezzature, missioni di cooperanti per sostenere il funzionamento e la formazione del personale del CSR di Sakalalina

Difendere l'ambiente e la biodiversità in Madagascar

Inviare fondi, offerte in natura, acquisito e spedizioni di materiali, attrezzature, missioni di

cooperanti per sostenere i progetti di riforestazione, salvaguardia e gestione del

territorio e delle acque

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Obiettivo Strategie Azioni

Innovare i processi e le metodologie d'informazione e di comunicazione mirata.

Avviare iniziative di comunicazione e raccolta fondi

Sviluppo e gestione del nuovo sito ufficiale

Le attività istituzionali

2.1 Comunicazione interna

Abbiamo “ristrutturato” il nostro sito ufficiale www.fidesonlus.org in modo da rendere più visibile le ultime articolo legate agli eventi dell'associazione.Nel 2013 abbiamo pubblicato 11 articoli riguardanti le attività nelle varie sedi operative e nella missione di Sakalalina; caricato i 4 notiziari interni “L'Emmanuele”. Inoltre, nella sezione “sostienici” i nostri amici e sostenitori hanno ora diverse possibilità per accedere alle informazioni sulle attività in corso e attivare il loro aiuto. Le pagine sono ora suddivise in: ● “dona ora” che permette di effettuare donazioni online libere o per specifici progetti per mezzo di Paypal; ● “5 per mille” che informa su come perché firmare a favore di Fides Onlus nella dichiarazione dei redditi; ● “sostegno a distanza” per l'aiuto a bambini e famiglie malgasce; ● “proponi una nuova iniziativa” per l'invio di idee di progetto;● “volontariato” per avvicinare nuove persone alla vita associativa;● “lavora con noi” per candidature spontanee;● “diventa socio” per chi vuole condividere in prima persona i valori, la visone e la missione della Fides Onlus;● “lasciti testamentari” per coloro che hanno sempre a cuore l'associazione e desiderano continuare a sostenere le

persone che hanno amato o coloro che saranno in difficoltà...

... l'amore vero regala se stesso

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Durante l'anno ci sono stati 16 lavori di gruppo intesi come riunioni mensili (più una sessione estiva e una invernale) tra i volontari per condividere le attività realizzate e proporre nuove iniziative.

Le attività istituzionali

XIX Convegno FIDESA Borgo San Martino, 8 settembre 2013

Giunto alla sua diciannovesima edizione, è da sempre occasione di incontro per approfondire la conoscenza, il confronto, la condivisione di ideali, per compiere revisioni e mettere le basi di nuovi progetti comuni.

Il Convegno 2013, svolto l'8 settembre a Borgo San Martino nel salone Padre Mario Lupano, ha permesso di ripercorrere il cammino di Casa Carla Maria, giunta al suo quindicesimo anno di attività. Molte le testimonianze che hanno messo in risalto lo spirito di condivisione e di fraternità che caratterizza la vita della Casa.

Family DayA Borgo San Martino, 27 ottobre

2013

Anche quest’anno, si è pensato di riunire gli amici della Fides, in particolare le famiglie, per una giornata di festa, di riflessione e di condivisione. Abbiamo pensato di titolare questo incontro: FEDE E MORALE: una (difficile) convivenza?La scelta del tema è venuta considerando gli interessi espressi dai vari partecipanti all’incontro precedente, ma anche cercando una continuità con la figura di P. Lupano.Ci ha guidato don Stefano

Cucchetti, docente di bioetica e di etica sociale presso il Seminario di Venegono della Diocesi di Milano e presso la facoltà teologica di Milano.

Le attività di comunicazione interna nel 2013

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Obiettivo Strategie Azioni

Creare e sostenere reti sociali più partecipate e funzionali allo sviluppo dell'associazione

Sviluppare reti con ONP e associazioni

Migliorare la rendicontazione e la trasparenza

Partecipazione a coordinamenti

Redazione bilancio sociale

Le attività istituzionali

2.2 Comunicazione esterna

La ricerca di risorse sul territorio per il reinserimento socio-lavorativo ha costretto gli interessati a confrontarsi con la realtà, ad attrezzarsi di strumenti nuovi di ricerca, a sviluppare capacità d'inventiva, autocontrollo, attesa, perseveranza.

La crisi del mondo del lavoro continua ad avere gravi ripercussioni a Ca’ Nostra ostacolando la reperibilità di posti di lavoro alle persone che hanno ultimato la fase riabilitativa. Lunghe ricerche di occupazione sono rimaste senza esito e di conseguenza hanno generato senso di frustrazione e scoraggiamento nelle persone che restano senza prospettive. La persona, inserita nel progetto “Mutirao” (elaborato in ambito ASL MI 1), ha concluso il tirocinio lavorativo avviato nel 2012 a cui, come previsto in partenza, non ha fatto seguito l'assunzione.

Pur non avendo stipulato “convenzioni con enti pubblici”, la Casa degli Amici opera in rete sia con servizi pubblici, sia con realtà del privato sociale. In particolare vengono mantenuti rapporti con: Servizio Accoglienza Milanese Caritas, Segreteria Carcere Caritas, Ronda della Carità - unità di strada, Cena dell’Amicizia, Fondazione F.lli S. Francesco/Centro S. Antonio, Centri ascolto Parrocchie varie, Opera Cardinal Ferrari - accoglienza diurna, Servizi sociali ospedalieri, Servizi Sociali del Comune di Milano (adulti in difficoltà, centri multiservizi anziani, Centro Aiuto Dipendenze, Nuclei Operativi Alcolisti, Enti hinterland Milano).

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Le attività istituzionali

Anche nel 2013 il lavoro di rete territoriale ha compreso: ● incontri con scolaresche (presso scuole e in comunità) per la

sensibilizzazione al problema dipendenze e lo scambio di esperienze;

● incontri periodici di confronto con i Servizi dell’ASL Milano 1 che si occupano di tossico-alcoldipendenza e con realtà del Privato Sociale, in particolare con un’Associazione che si occupa di dipendenza patologica da gioco.

● partecipazione al coordinamento dei Volontari Internazionali per il Madagascar (VIM), a iniziative in collaborazione con altre ONG e associazioni italiane per specifici progetti comuni, tipo il Sostegno a Distanza (SAD) a favore dei bambini di Sakalalina o delle persone vulnerabili e dei malati di Sakalalina. Questo tipo di partecipazione è suscettibile di ulteriori approfondimenti e riorganizzazione.

● partecipazione a coordinamenti quali il Fio.PSD (Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora), la commissione gravi emarginati della CARITAS Ambrosiana, il Forum del Sostegno a Distanza.

Su mandato del Consiglio Direttivo, è stato implementato e completato tutto il processo di rendicontazione sociale per le attività svolte nel 2012.

Il risultato è stato un documento di 74 pagine che raccoglie le informazioni qualitative e quantitative sull'operato dell'associazione.

Il Bilancio sociale 2012 è stato approvato in data 04/10/2013 e poi pubblicato e divulgato presso i nostri portatori d'interesse. Il testo integrale è anche disponibile sul sito ufficiale

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Obiettivo Strategie Azioni

Conservare e valorizzare le risorse umane e materiali dell'associazione

Promuovere ed estendere la formazione interna continua

Mantenere la qualità del patrimonio immobiliare

Formazione medica e scambio Italia/Madagascar

Manutenzioni ordinarie e straordinarie delle sedi operative

Le attività istituzionali

2.3 Valorizzazione delle risorse umane e materiali

Il nostro approccio personalizzato ci consente di organizzare la formazione medica continua in modo che sia il personale dipendente sia i volontari che partono per il Madagascar possano testare, perfezionare e mettere in pratica le conoscenze acquisite. Nel 2013 la valorizzazione delle risorse umane si è esplicitata attraverso:● corsi di formazione nelle sede operative italiane (vedi dettaglio nella pagina successiva);● l'invio di personale sanitario presso l'ospedale dell'ONG FIDES. 1 medico chirurgo e 2 studentesse in farmacia

hanno lavorato assieme al personale locale offrendo la propria esperienza professionale nella diagnosi e cura dei malati, ma imparando a loro volta le caratteristiche del sistema sanitario e il rapporto medico-paziente in un paese a basso reddito. In aggiunta, un gruppo di 3 medici specializzati in neurochirurgia e ortopedia è transitato a Sakalalina e operato 9 bambini con gravi malformazioni e gravi patologie neurologiche.

A Ca' Nostra di Mesero si sono conclusi i lavori dell'impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica; a Ca' Nostra di Cornaredo è stato terminato l'adeguamento dell'impianto elettrico e idrosanitario.Grazie ai nuovi impianti a pannelli solari nelle tre case dove questi sono stati installati e allacciati alla rete (Borgo San Martino, Mesero, Corbetta), il risparmio totale di energia elettrica, quantificabile in rimborsi del GSE (tariffa incentivante e rimborso sul posto) è stato di € 17.581,43.

FIDES ONLUS contribuisce alla salvaguardia del Pianeta riducendo l'emissione di CO2 con la riforestazione in Madagascar e l'utilizzo di

energia da fonti rinnovabili.

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Le attività istituzionali

Corsi di formazione Anno 2013

L'incontro di formazione interna sul tema “conoscere il Bilancio Sociale” aveva l'obiettivo di potenziare la cultura del comunicare, valutando e analizzando il flusso specifico della rendicontazione sociale da e verso la FIDES ONLUS.

numero dei partecipanti

Corbetta Mesero Cornaredo Borgo SM Emmanuele Amici

tutela salute: HIV AIDS 24 h 8 10 11

Motivare alla sicurezza e alla qualità del servizio 24 h 3 2 8

incontri supervisione 18 h 5 4 10

incontri CRCA Lombardia - CICA 4h 6

corso riqualifica ASA in OSS 400 h 1

incontri équipe 50 h 4 4 9

incontri formazione rendicontazione ASL 2 h 2

PAI organizzazione qualità 20 h 10

Conoscere il bilancio sociale 4 h 2 1 8 3 1

C.R.C.A. = COORDINAMENTO REGIONALE DELLE CASE ALLOGGIO PER PERSONE CON HIV/AIDS

C.I.C.A. = COORDINAMENTO ITALIANO DELLE CASE ALLOGGIO PER PERSONE CON HIV/AIDS

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Obiettivo Strategie Azioni

Tutelare i diritti inviolabili delle persone per garantire un'esistenza libera e dignitosa

Avviare progetti per migliorare le condizioni di vita delle donne e dei bambini in particolare

Aiutare le famiglie in condizioni di disagio

Mettere in atto iniziative di inclusione sociale

Rinnovo comodato Ca' Nostra Leinì. Raccolta e invio fondi per il Sostegno a distanza.

Ascolto dei bisogni e utilizzo fondo nuove povertà.

Progetto appartamenti per l'autonomia

Le attività istituzionali

2.4 Difesa e sviluppo della dignità umana

Da novembre 2006 la gestione di Ca’ Nostra di Leinì è affidata alla Cooperativa Sociale “La Terra Promessa 2” di Novara che opera attraverso una Commissione paritetica a cui partecipano 2 membri della Cooperativa e 2 membri di FIDES ONLUS. Nel 2013 la Commissione si è incontrata per verificare lo stato di conservazione dell’immobile e confrontarsi in merito all’attività educativa svolta. Dall’incontro è emersa la necessità di effettuare alcuni interventi di manutenzione (in parte a carico di FIDES ONLUS, altri a carico della Cooperativa). La discussione sul rinnovo del comodato è rinviata all'anno successivo.

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Le attività istituzionali

La Presidente dell’ONG FIDES si è recata in visita in Italia nel periodo giugno-agosto. Per Colette è stata l’occasione di rincontrare la Famiglia di Maria Italia e, come responsabile del Sostegno a distanza (SAD) di confrontare la realtà scolastica italiana e quella dei villaggi malgasci. Nei suoi incontri ha informato le famiglie sostenitrici sulle attività svolte e ha precisato ulteriori effetti positivi ottenuti grazie al SAD, quali l’aiuto a frequentare la scuola per i fratelli dei bambini sostenuti, l’accesso all’istruzione come difesa al lavoro minorile, l’integrazione di servizi alla persona (mensa, cure sanitarie, generi di prima necessità, materiale scolastico). Dal lato italiano, si evidenzia che il SAD può essere visto come uno strumento di educazione per i propri figli, alla condivisione di esperienze e scambio di conoscenze e informazioni con i bambini meno fortunati. Con i fondi raccolti e inviati nel 2013 a Sakalalina sono stati aiutati circa 200 bambini, di cui una parte grazie all’ONG Insieme Si Può di Belluno.

Il Centro di ascolto di Casalpusterlengo ha continuato a funzionare anche nel 2013 per l'ascolto

e l'orientamento di persone in difficoltà. Il servizio è di sportello, dietro appuntamento telefonico, per i residenti della provincia di Lodi.

49

Le attività istituzionali

La Casa degli Amici risponde inoltre a bisogni primari di persone che frequentemente si presentano alla porta, tra cui molti giovani immigrati e disadattati; offre sostegno economico ad alcune famiglie di immigrati che sono accampati ai margini della città o che stanno faticando per un inserimento dignitoso.

In particolare, nel corso dell’anno 2013, in collaborazione con i Servizi Sociali, si è fatta carico del pagamento di rate di affitto e bollette della luce e gas di famiglie in difficoltà con reddito insufficiente e con problemi di salute. Per questi interventi la Fides ha istituito nel 2000 un “Fondo Nuove Povertà”, incrementato dal 2009 in poi dal contributo 5perMille.

Il Direttivo ha deliberato di accantonare in data 09/12/2013 la somma di € 8.430,50 proveniente dal contributo 5perMille dell’anno 2011. L’utilizzo del fondo durante l’anno 2013 è stato di € 11.457,40. Dato il saldo iniziale di € 17.029,52 a fine anno la dotazione del Fondo Nuove Povertà è di € 14.312,62. La Casa degli Amici è diventata, nel tempo, luogo a cui prestano attenzione vicini, conoscenti, persone della parrocchia. Condividendone le finalità, molti di loro si impegnano come volontari in servizi vari, tanto da percepire la Casa come un progetto comune. Inoltre nella Casa degli Amici si sono alternati, nell’attività serale di servizio, giovani delle scuole superiori che con entusiasmo servono la cena e dialogano con i nostri ospiti.

istruzione alloggi immigrazione reddito calamità

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

Distribuzione per tipologia di aiuto

50

Le attività istituzionali

Negli ultimi due anni, l'emergenza abitativa ha indotto la Fides ad organizzare nuove forme di ospitalità per rispondere alle necessità di persone in condizione di

marginalità sociale: Casa Condivisa (avviata nel 2012)

e Casa Solidale (avviata nel 2013), appartamenti dotati

dei requisiti delle civili abitazioni, garantendo per entrambi un monitoraggio pedagogico-socio-sanitario.

Nel corso del 2013, i due alloggi, situati a San Pietro all’Olmo in Cornaredo (MI) hanno accolto cinque uomini, (2+3) di cui tre provenienti da un percorso comunitario ben riuscito nelle Comunità Ca’ Nostra e altri due da situazioni di disagio sociale.

L’intervento degli operatori coinvolti ha spaziato in più direzioni e ambiti, dal supporto pratico nelle pratiche di segretariato sociale all’aiuto in quello sanitario e domestico, al sostegno per le attività socio relazionali, alla gestione economica. L’investimento educativo si è rivelato di gran lunga più alto rispetto a quanto preventivato, poiché ricostruire un’intera rete sociale, lavorativa e sanitaria non è cosa da poco.

Non poche le difficoltà nell’organizzazione domestica e nella gestione delle relazioni interpersonali all’interno delle strutture.

Con gradualità si vanno riscontrando risultati positivi, in merito a una presa di consapevolezza della responsabilità personale di ciascuno. In alcune occasioni si sono verificati anche commoventi episodi di mutuo soccorso.

Per tre degli ospiti avere un’abitazione stabile e vicina al luogo di lavoro ha permesso di migliorare la propria situazione lavorativa, infatti due di loro hanno ottenuto un’assunzione part-time a tempo indeterminato e il terzo un tirocinio professionale, tutto questo in collaborazione con i Servizi Sociali di appartenenza.

Sono migliorati anche le diverse forme di integrazione con il territorio e per chi ha una famiglia i rapporti con quest’ultima.

Per Casa Condivisa - progetto considerato innovativo da Regione Lombardia - la fase sperimentale terminerà a gennaio 2014. L’auspicio è che la Regione provveda a riconoscerla nuova unità operativa.Dal punto di vista economico, il contributo regionale ha permesso di coprire buona parte delle spese sostenute a vario titolo per Casa Condivisa. Per Casa Solidale, priva di finanziamento regionale, la partecipazione degli ospiti non è stata sufficiente a coprire l’affitto mensile e le spese correlate.

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Obiettivo Strategie Azioni

Promuove uno sviluppo sostenibile e integrato in Italia e Madagascar

Garantire livelli adeguati di prevenzione, di assistenza medica, di sicurezza igienica e sanitaria per gli utenti

Difendere l'ambiente e la biodiversità in Madagascar

Raccolta e invio fondi, materiali e attrezzature, missioni di cooperanti in loco, per il funzionamento del CSR

Progetti di riforestazione e tutela ambientale

Le attività istituzionali

2.5 Cooperazione internazionale

Le iniziative di raccolta fondi sul territorio sono legate a specifici progetti; esse hanno lo scopo di sensibilizzare sulle tematiche e sulle problematiche dello sviluppo per uscire dalla logica della filantropia verso un modello ove il cittadino è consapevole e partner dello sviluppo.Per raggiungere questi scopi, anche nel 2013, è stato organizzato un incontro aperto a tutti i nostri amici e sostenitori dove abbiamo informato sulle attività gestite dai partner locali in Madagascar, presentato un'esposizione di prodotti artigianali locali e distribuito il libro “Sotto il grande cielo di Sakalalina”.

FIDES ONLUS non ha promosso iniziative specifiche di raccolta fondi, perché finora l'associazione ha tratto beneficio dalle sue reti di conoscenze consolidate. La sensibilizzazione di religiosi e volontari ha prodotto buoni risultati a favore del Madagascar, sia in termini finanziari sia di lavoro professionale, tecnico e amministrativo prestato per i nostri progetti in loco.

FIDES ONLUS assume la figura di erogatore di fondi per progetti di cooperazione internazionale.I fondi sono inviati all'associazione Famiglia di Maria del Madagascar che li trasferisce periodicamente alla ONG Fidélité pour le Développement Social su loro richiesta per l'avanzamento dei progetti in corso.

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Le attività istituzionali

Notizie dal Madagascar nel 2013

Venerdì 25 ottobre 2013, si è votato per il primo turno delle elezioni presidenziali in Madagascar, il secondo turno previsto per il 23 dicembre si è completato, ma i risultati saranno comunicati solo alla fine di gennaio del 2014. Le elezioni sono le prime che si tengono nel paese da quando il presidente della transizione (Andry Rajoelina) prese il potere quasi cinque anni fa con un colpo di stato ai danni dell’ex presidente (Marc Ravalomanana).

Il percorso per giungere all’accordo sulle modalità e tempi delle votazioni è stato complesso e ripetutamente bloccato dai diversi contendenti. Da allora la comunità internazionale ha imposto sanzioni economiche sul Madagascar, sospendendo anche gli aiuti internazionali. Il risultato è stato che l’economia del paese è entrata in una grave crisi da cui non si è più ripresa, anzi tutti i settori produttivi e la stessa popolazione sono ormai allo stremo.

Un rapporto della Banca mondiale sottolinea che dal 2008 le persone che vivono con meno di due dollari al giorno sono aumentate di dieci punti arrivando al 92% degli abitanti ed il reddito pro capite è tornato ai livelli del 2001. L’isola avrebbe grandi potenzialità nella produzione agricola, ma è oramai diventato il sesto paese al mondo per malnutrizione. A questo si aggiungono la chiusura di molte strutture sanitarie periferiche che aggravano ulteriormente la condizione della popolazione, soprattutto infantile.

Con la crisi politica tutti i finanziamenti europei e africani sono stati bloccati complicando notevolmente il bilancio pubblico. In questo contesto si è aggravata anche la situazione della sicurezza interna: molte zone, soprattutto nel sud e nelle grandi città, sono colpite da forme di banditismo o criminalità organizzata e corruzione.

Questi rischi hanno compromesso l’arrivo di turisti che rappresentava una delle principali fonti di entrata dell’economia, mentre altre attività produttive, come quella tessile, stanno addirittura scomparendo.

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Grazie all’equipe medica e paramedica che funziona in modo performante e collaborativo, le attività sanitarie si sono particolarmente intensificate durante il 2013. L’afflusso dei pazienti per consultazioni esterne ed esami nonché i ricoveri è stato continuo, garantito dall’elevato standard qualitativo dei servizi e delle cure e il ridotto costo rispetto a quello praticato dal servizio pubblico. Il personale medico ha ricevuto crediti formativi per aver seguito corsi di aggiornamento sulle patologie emergenti. Per aumentare e migliorare il numero e la qualità dei servizi si è reso necessario sostituire o acquistare nuove attrezzature mediche. Dalle statistiche si rileva che, nel 2013, la chirurgia d’urgenza dovuta a ferite da armi da fuoco provocate da assalti di banditi è molto aumentata; anche le malattie sessualmente trasmesse, la tubercolosi e casi di tumori addominali e della pelle sono in incremento (soprattutto tra pazienti provenienti dal Sud Madagascar) dovuti sia alla povertà diffusa sia all’ignoranza verso cure e prevenzione. L’ONG FIDES aiuta gratuitamente le persone più indigenti, in particolare mamme e bambini e contribuisce a sostenere le cure dei propri dipendenti e familiari.

Vogliamo inoltre dare rilievo ai contatti e allo scambio professionale intrattenuto con altre realtà associative locali e internazionali. Il Progetto Nazionale della Lotta contro i tumori ginecologici è continuato con l’introduzione delle mammografie, l’esecuzione di analisi preventive (pap-test e HPV), la ricerca di una dottoressa malgascia da inviare in Italia (nel 2014) per partecipare ad un master di specializzazione in citologia. Il progetto ha avuto una certa visibilità su riviste locali e francesi grazie alla visita di giornalisti e fotografi che accompagnavano i responsabili delle associazioni collaboranti “Alfeo Corassori - La vita per te” e “Akbaraly”. Specialisti volontari italiani hanno realizzato, presso il CSR, interventi di chirurgia pediatrica neurologica e ortopedica su nove bambini affetti da gravi patologie ottenendo ottimi risultati.

Le attività istituzionali

Il centro Soavimbahoaka è costituito da un CHR (Centre Hospitalier de Référence) - un ospedale con tutti i servizi (50 posti letto per Medicina, Maternità, Chirurgia, Pediatria, Pronto Soccorso, Radiologia, Laboratorio d’analisi, Farmacia, Studio dentistico ed odontoiatrico) e un CSB2 - un dispensario per prevenzione, vaccinazioni, educazione igienico-sanitaria e attività generali di salute pubblica.

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Le attività istituzionali

Il complesso polifunzionale è diviso in due parti: una per la formazione teorica, l’altra per l’accoglienza di studenti e insegnanti nonché l’alloggio dei volontari provenienti dall’Italia. Lo scopo del CFR è di valorizzare le risorse umane della regione per rispondere ai bisogni quantitativi e qualitativi di mano d’opera nei vari settori di attività. Per rendere efficace il suo intervento, l’ONG FIDES deve continuare l’impegno verso la preparazione e la costruzione di un “capitale umano”, consapevole delle proprie potenzialità e capace di raggiungere un adeguato livello di autonomia. Di fatto la mancanza di personale specializzato è un problema reale in Madagascar. La povertà, la formazione insufficiente, la mancanza di sussidi e dispositivi pedagogici idonei rallentano lo sviluppo. Si ritiene che progetti di formazione multidisciplinare possano contribuire a migliorare il livello culturale e socio-economico.

Nel 2013 l’attività formativa si è concentrata sull’avvio e conduzione del progetto Fonte finanziato dalla Provincia di Modena, dall’Associazione Foreste per Sempre e dall’Associazione FIDES ONLUS. Questo progetto è la diretta continuazione delle attività di animazione di villaggio svolta nei due anni precedenti e che mirava a sensibilizzare la popolazione ai temi ambientali e allo sviluppo di buone pratiche per la protezione della savana dai fuochi e dai tagli indiscriminati degli alberi. La durata prevista per la realizzazione delle quattro azioni del progetto (animazione, formazione, agricoltura e visibilità) è di dodici mesi. Si tratta di un programma di conservazione ambientale volto al miglioramento della sicurezza alimentare e allo sviluppo sostenibile. E' stato reclutato il personale addetto all’animazione, formazione naturalistica e agricola; sono stati selezionati i membri dei nove villaggi del Comune di Sakalalina (fokontany) da coinvolgere nell’animazione e sensibilizzazione ambientale nonché le giovani guide turistiche.A partire da settembre sono stati avviati i corsi di formazione sia per i Comitati Ambientali e la Cooperativa Tanjona, sia per le scuole. Alcune lezioni hanno coinvolto anche i medici dell’ospedale per spiegare i problemi d’igiene e di sanità pubblica; i gendarmi hanno parlato della sicurezza in materia ambientale; il responsabile del DREF (Direzione Regionale del Ministero dell’Ambiente) ha visitato i siti del progetto e della riforestazione per parlare della legislazione nazionale ambientale; il parroco ha illustrato i valori e le tradizioni legati alla natura. In campo agricolo abbiamo acquistato e consegnato agli agricoltori partecipanti al progetto gli utensili per la coltivazione di: riso con tecniche migliorate, vivai per piante autoctone e parcelle per la riforestazione, erbe foraggere per l’alimentazione stanziale degli zebù. Il tecnico agricolo si è recato sul posto per divulgare le tecniche agricole migliorate e la preparazione dei terreni.

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Le attività istituzionaliTra le altre attività continuative, il CDR sostiene il gruppo femminile dell’école ménagère e della Cooperativa Tanjona. Esse hanno continuato i tradizionali corsi di taglio e cucito, di promozione della donna ed educazione domestica, nonché i lavori di sviluppo rurale. In particolare, nel 2013 sono stati costruiti a beneficio di queste attività, due magazzini, una casa per i guardiani e una recinzione per gli animali. I membri di questi due centri hanno partecipato alla formazione agricola e di allevamento avicolo nonché, nel contesto del progetto Fonte, a sessioni di ecologia, tutela e gestione dei rischi ambientali e di riforestazione.

Per quanto riguarda il progetto di lotta alla desertificazione, finanziato dall’associazione “Foreste per Sempre” e giunto ormai al terzo anno, si sono creati nuovi vivai per piante autoctone, piantumate n. 20.000 piantine su un’area complessiva di quasi 50 ettari, delimitati e tenuti puliti i sentieri a protezione dei terreni, ingaggiata una squadra di operai e guardiani per la manutenzione e la protezione delle piante. Interessante anche l’educazione ambientale svolta con le scolaresche che periodicamente partecipano a giornate sul terreno per la conoscenza diretta degli alberi, la preparazione del terreno, la piantumazione e l’irrigazione. Lo sforzo profuso in questo progetto è notevole, sia finanziariamente, sia per limitare al massimo i rischi d’incendio dolosi che sono una piaga per la biodiversità del paese.

Tra le infrastrutture utilizzate dalla collettività, l’ONG FIDES si è presa carico di risistemare il ponte di Ivily e quello sul fiume Fandramana che sono stati rovinati o resi parzialmente inutilizzabili dalle piogge torrenziali. Restano comunque deficitarie o inesistenti le offerte pubbliche di servizi quali l’energia elettrica, le telecomunicazioni, la manutenzione delle strade, degli acquedotti, delle fognature per i quali la popolazione continua a chiedere all’amministrazione comunale di intervenire.

56

3.1 La produzione e la distribuzione del Valore Aggiunto

Nella teoria economica il Valore Aggiunto (VA) è definito come l’aggregato che realizza un collegamento effettivo tra la contabilità civilistico-fiscale (utilizzata per il bilancio annuale) e quella sociale.

Il bilancio economico-finanziario non è in grado di rilevare il contributo alla crescita dell’economia e dell’ambiente di riferimento generata dalla politica di allocazione delle risorse. L’analisi del valore aggiunto assume quindi un’importanza fondamentale perché consente sia di:

● calcolare la ricchezza creata dall’associazione a vantaggio dell’intera collettività, ● identificare le diverse categorie di portatori di interesse che sono gli effettivi destinatari al suo interno.

Il valore aggiunto come differenza tra la produzione lorda ed il consumo di beni e servizi, fornisce l’espressione “contabile” della ricchezza prodotta da FIDES ONLUS e quindi è in grado solamente di rappresentare una parte del benessere prodotto e trasferito all’esterno.

Se invece questo risultato lo rielaboriamo, considerando quei costi che in realtà generano benefici sia per una specifica classe di portatori d’interesse (stakeholders), sia per la collettività in generale, otteniamo il Valore Aggiunto globale da ripartire.

Questo è il vero contributo dell'associazione al benessere sociale e al territorio che deve essere suddiviso tra gli interlocutori interni partecipanti al processo produttivo, gli interlocutori esterni e la ONLUS stessa che fonde in sé l’interesse comune di tutti i beneficiari attuali e potenziali.

Il rendiconto sociale

+Ricavi delle prestazioniAltri componenti positiviProventi finanziariProventi straordinariRisultato attività accessorie

_Costi esterniAccantonamenti e ammortamentiOneri finanziari e straordinariPerdita esercizio associazione

=Stipendi e formazione per il personale Progetti di sviluppo in MadagascarLiberalità alle persone in difficoltàImposte e tasse allo Stato italiano

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Produzione del valore Distribuzione del valore

+ Ricavi delle prestazioni 1.990.557,70 Ai lavoratori e volontari 1.273.169,32 89,69%

+ Altri componenti positivi 314.291,58 Stipendi dipendenti 1.257.706,48

Produzione caratteristica lorda 2.304.849,28 Formazione lavoratori e volontari 15.462,84

- Costi esterni -597.751,53 Alle persone in difficoltà 12.497,40 0,88%

- Oneri finanziari -2.204,95 Liberalità per le “Nuove Povertà” 11.457,40

+ Proventi finanziari 1.248,78 Altre erogazioni liberali 1.040,00

Valore aggiunto caratteristico lordo 1.706.141,58

All'Associazione 0,00 0,00%

- Ammortamenti -328.323,65 Risultato gestionale positivo

- Accantonamenti -2.716,90

+ Risultato negativo d'esercizio 22.288,74 Alla Cooperazione internazionale 105.985,15 7,47%

Valore aggiunto caratteristico netto 1.397.389,77 Progetti di sviluppo in Madagascar

- Oneri da attività accessorie -6.876,50 Allo Stato italiano 27.890,82 1,96%

+ Proventi da attività accessorie 19.593,00 Imposte e tasse

- Oneri straordinari -2.176,01

+ Proventi straordinari 11.612,43

Valore aggiunto globale da ripartire 1.419.542,69

58

Nel periodo 2005-2013FIDES ONLUS

ha mantenuto costante il Valore aggiunto

globale da ripartire

59

Il rendiconto sociale

STATO PATRIMONIALE al 31/12/2013

ATTIVO PASSIVO

A) QUOTE ASSOCIATIVE ANCORA DA VERSARE 0,00 A) PATRIMONIO NETTO 3.231.269,96

B) IMMOBILIZZAZIONI 2.157.817,84 B) FONDI PER RISCHI E ONERI 110.000,00

C) ATTIVO CIRCOLANTE 1.806.221,36 C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO 382.385,66

D) RATEI E RISCONTI 0,00 D) DEBITI 239.485,58

E) RATEI E RISCONTI 898,00

TOTALE ATTIVO 3.964.039,20 TOTALE PASSIVO 3.964.039,20

RENDICONTO GESTIONALE esercizio 2013

ONERI PROVENTI

1) ONERI DA ATTIVITA' TIPICHE 2.046.541,39 1) PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITA' TIPICHE 2.304.849,28

2) ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI 0,00 2) PROVENTI DA RACCOLTA FONDI 0,00

3) ONERI DA ATTIVITA' ACCESSORIE 6.876,50 3) PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITA' ACCESSORIE 19.593,00

4) ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.380,96 4) PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI 1.248,78

5) ONERI DI SUPPORTO GENERALE 301.793,38 5) PROVENTI STRAORDINARI 11.612,43

TOTALE ONERI 2.359.592,23 TOTALE PROVENTI E RICAVI 2.337.303,49

Risultato gestionale negativo 22.288,74

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3.2 La riclassificazione dei dati di bilancio

Da quattro anni FIDES ONLUS redige un bilancio d'esercizio con il principio della competenza secondo lo schema proposto dalla ex Agenzia per le Onlus, con un dettaglio delle attività tipiche, di raccolta fondi, accessorie, finanziarie e straordinarie, di supporto. Il bilancio è stato verificato da revisori esterni e poi approvato dall'Assemblea Generale. Il testo integrale è depositato nella sede amministrativa di Milano e sempre consultabile. Per questo motivo, in questo rendiconto sociale mostriamo sinteticamente i dati finanziari dello Stato Patrimoniale, mentre quelli del Rendiconto gestionale li riclassifichiamo secondo criteri più adatti ad interpretare il radicamento dell'associazione sul territorio di riferimento.

Il rendiconto sociale

Costi destinatialle attività tipiche 87%

ai costi generali 13%

FIDES ONLUS cerca di impiegare tutte le risorse disponibili per essere il più efficiente possibile nella realizzazione delle sue attività istituzionali. Marginali le attività accessorie, quelle finanziarie e patrimoniali e straordinarie.

Gli oneri di supporto generale leggermente superiori agli standard delle ODV italiane è da mettere in correlazione alla quantità e qualità dei servizi domestici essenziali al buon funzionamento delle case d'accoglienza.

Proventi da attività tipiche 99%

attività accessorie 1%

1) ONERI DA ATTIVITA' TIPICHE

2) ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI

3) ONERI DA ATTIVITA' ACCESSORIE

4) ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI

5) ONERI DI SUPPORTO GENERALE

1) PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITA' TIPICHE

2) PROVENTI DA RACCOLTA FONDI

3) PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITA' ACCESSORIE

4) PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI

5) PROVENTI STRAORDINARI

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Le sedi operative dedicate all'accoglienza delle persone sieropositive sono quelle ad alta intensità lavorativa per cui maggiore sono le risorse spese per sostenere le attività sociali e sanitarie.

A fronte di 38 lavoratori nelle case alloggio per il settore socio sanitario, il costo unitario pro-lavoratore è di € 26.136 (nel 2012 fu di € 23.898 in crescita del 9%); per gli 11 lavoratori che operano nell'ambito sociale e pedagogico riabilitativo il costo pro-lavoratore è di € 24.051 (nel 2012 fu di € 22.905, in crescita del 5%); il dato non è applicabile alla cooperazione perché non ci sono dipendenti dedicati, ma solo volontari, cooperanti e un professionista che svolgono le attività in loco.

La variazione nel numero e della tipologia di figure professionali richieste dalle convenzioni con le ASL spiegano le differenze tra sedi e la diminuzione rispetto all'anno precedente.

Il rendiconto sociale

UTILIZZO DEI FONDI PER SETTORE D'INTERVENTO24%

72%

4%

Sociale e pedagogico-riabilitativo

Socio-sanitario

Cooperazione

62

Il totale dei proventi da attività tipiche è stato nell'anno 2013 di € 2.304.849,28 di cui l'86,4% pari a € 1.990.557,70 proviene dal settore pubblico (nell'anno precedente fu dell'80,2%), € 47.258,47 (pari al 2,0%) da valorizzazioni di offerte in natura ed i restanti € 267.033,11 (pari al 13,4%) da soci e associati (€ 110.901,00), privati cittadini o altri soggetti privati (€ 156.132,11 ).

Si è riscontrato un leggero decremento di fondi donati da non soci, mentre si sono compensate le variazioni tra i pagamenti pubblici (in crescita) e le donazioni da soci e associati. Comunque i nostri maggiori finanziatori sono le ASL che versano le rette per gli utenti delle sedi socio-sanitarie e pedagogico-riabilitative. Sia le offerte in natura sia le donazioni da privati sono più orientate verso la cooperazione e in seconda scelta nel sociale.

FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITA' TIPICHE

cooperazione

sociale

sanitario

Il rendiconto sociale

Pubblico Privati Offerte

-

500.000,00

1.000.000,00

1.500.000,00

2.000.000,00

2.500.000,00

Pubblico Privati Offerte

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

63

Nel 2012 FIDES ONLUS ha erogato per le sole attività italiane € 2.253.607,08.La suddivisione regionale mostra che le sedi piemontesi spendono il 52,7% dei fondi (l'anno precedente fu del 52,9%) quelle lombarde il 42,6% (l'anno precedente fu del 38,9%). Dal punto di vista dei proventi, che ammontano complessivamente a € 2.337.303,49 le prime ricevono risorse per il 55,5% dei fondi totali (nel 2012 fu del 54,8%) mentre le seconde il 39,1% (nel 2012 fu del 33,0%).

Esiste un equilibrio tra i fondi spesi e quelli raccolti per area geografica.

FIDES ONLUS ha dovuto ridimensionare il sostegno allo sviluppo in Madagascar a causa della riduzione dei proventi. Infatti, l'invio diretto di fondi è stato di € 40.500,00, l'apporto valorizzato (beni in natura) pari a € 13.773,23 e pagato acquisti e servizi per € 51.711,92 per un totale complessivo di € 105.985,15 (nel 2012 fu di € 192.570,81). La raccolta fondi a favore della cooperazione è tornata ad un livello consono per assicurare il mantenimento dei progetti di sviluppo rurale in corso. Il totale è stato di € 127.564,23 (nel 2012 fu di € 296.014,87 per eccezionali risorse aggiuntive).

UTILIZZO FONDI E RISORSE PER AREA GEOGRAFICA

Il rendiconto sociale

I fondi destinanti al Madagascar sono stati spesi come segue:

● al Centro Sanitario Rurale (CSR) il 7%● al Centro di Sviluppo Rurale (CDR) il 91%● al Centro di Formazione Rurale (CFR) il 2%

Lombardia Piemonte Madagascar

Oneri Proventi

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

64

3.3 Il sistema di monitoraggio e valutazione

In FIDES ONLUS esistono al momento quattro tipi di questionari che danno informazioni quantitative sulle prestazioni erogate e un commento sulla percezione dell'utilità o del benessere sociale distribuiti e compilati rispettivamente da:● educatori o incaricati dell'accoglienza, in cui essi

esprimono un giudizio sui risultati ottenuti con la realizzazione delle attività socio-sanitarie, pedagogico riabilitative e sociali e dei progetti di cooperazione;

● utenti, dove si rileva il grado di soddisfazione per le prestazioni ricevute (vedi pagine seguenti del bilancio sociale);

● responsabili di sede operativa, in cui si chiede un parere sugli aspetti della comunicazione, sui rapporti con il territorio e le reti sociali, sulle funzionalità dell'organizzazione interna;

● personale e volontari indistintamente, dove essi esprimono le proprie impressioni sui valori, sugli obiettivi, sul coinvolgimento nell'associazione.

Il rendiconto sociale

La Regione Lombardia richiede il Fascicolo Socio Assistenziale e Sanitario che costituisce una

documentazione obbligatoria atta a dare evidenza del percorso clinico-assistenziale della persona nella

specifica unità d’offerta.

Ad esso si applicano tutte le regole e condizioni dovute per la tenuta e conservazione della documentazione

sanitaria.

Il FaSAS è composto almeno da: 1. sezioni anamnestiche;2. strumenti validati in uso per le valutazioni (scale di

valutazione) e relativa classificazione ove prevista;3. valutazioni dei diversi professionisti (esame obiettivo,

scheda infermieristica, riabilitativa, sociale, psicologica, educativa, di animazione);

4. progetto individuale (PAI, PEI, PRI, pri, etc.);5. diario degli eventi ed interventi;6. documentazione/modulistica riferita ad aspetti

assistenziali.

Il FaSAS deve essere costantemente aggiornato e debitamente compilato. Il FaSAS contiene il diario socio-sanitario nel quale sono documentati gli eventi riguardanti l’evoluzione del percorso dell’utente all’interno dell’unità d’offerta, sono registrati i trattamenti diagnostici, terapeutici, farmacologici, assistenziali, riabilitativi, educativi, animativi effettuati. Variazioni delle condizioni di salute dell’utente e le eventuali modifiche, motivate, al piano di cura devono essere segnalate tempestivamente. Ogni registrazione in diario deve essere corredata di data, ora e firma dell’estensore. Il redattore della nota deve essere sempre identificabile. Particolare attenzione deve essere posta con riguardo alla tracciabilità puntuale dei farmaci somministrati agli utenti.

65

Abbiamo sottoposto una serie di domande finalizzate alla valutazione del loro grado di preferenza e gradimento di alcuni aspetti della sede operativa dove sono accolti. Essi dovevano esprimete liberamente un giudizio sul personale, sulle attività e sui servizi offerti; quindi indicare suggerimenti e proposte alla FIDES affinché provvedesse a mettere in atto dei miglioramenti.

Il numero totale di risposte è stato di 40, una partecipazione al questionario in forte aumento rispetto all'anno precedente, dimostrando l'interesse degli utenti a comunicare il loro gradimento ai servizi ricevuti.

SCALA DI VALORI: 4=BUONO 3=SUFFICIENTE 2=MEDIOCRE 1=INSUFFICIENTE

Il rendiconto sociale

CCM EMM CRN AMI CRB MES

Ospiti che hanno risposto al questionario di gradimento 13 5 8 4 6 4

3,37 3,48 2,91 3,68 3,41 3,60

3,69 4,00 3,20 3,56 3,61 3,13

3,65 3,64 3,27 3,60 3,76 3,42

3,55 3,00 3,44 3,32 3,44

3,26 3,20 3,03 3,60 3,27 3,06

Come valutate il vostro rapporto con gli assistenti ed educatori nella valorizzazione della vostra persona?

In che misura ritenete che FIDES consideri adeguatamente le vostre esigenze?

Cosa pensate della sede che vi ospita riguardo a struttura,

logistica, e cura della persona?

Quanto le uscite o le attività fatte all'esterno sono state utili e di

vostro gradimento?

Nel vostro percorso, quale giudizio date al tempo, spazio e risorse dedicate alle attività culturali e di svago?

66SCALA DI VALORI: 4=BUONO 3=SUFFICIENTE 2=MEDIOCRE 1=INSUFFICIENTE

I risultati mostrano un gradimento medio verso la FIDES ONLUS di 3,42 equivalente a un giudizio “pressoché buono”, con un picco massimo di assolutamente “buono” per la cura delle esigenze personali nella struttura di Casa dell'Emmanuele e un valore minimo di “sufficiente” per i rapporti con gli assistenti ed educatori a Ca' Nostra di Cornaredo. La soddisfazione degli ospiti è in miglioramento del +3,1% rispetto all'anno precedente e ciò dimostra che FIDES garantisce ormai uno standard di servizi costante e di qualità.

In relazione ai risultati ottenuti, pochi ospiti hanno espresso l'opinione che debbano essere apportate modifiche, miglioramenti, rinnovamenti, e pochi hanno precisato gli elementi positivi da sviluppare, quelli negativi da rimuovere e quelli mancanti da avviare. Il giudizio positivo degli ospiti è cresciuto riguardo a tutte le componenti sottoposte ad analisi (rapporto con gli educatori, cura delle proprie esigenze, interesse per le uscite dalle Comunità, attività culturali) mentre è stabile e ottimo la valutazione delle strutture dove essi sono accolti.

Giudizio medio per sede operativaanni 2011 - 2013

Giudizio medio per servizio offertoanni 2011 - 2013

Il rendiconto sociale

educatori esigenze struttura uscite attività

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

4,00

CCM EMM CRN AMI CRB MES

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

4,00

67

4.1 Il piano triennale 2013-2015

Il Bilancio sociale 2011 si focalizzò sui temi di maggiore interesse e rilevanza per i nostri portatori d'interesse (stakeholder). Partendo dai risultati ottenuti e considerando i valori associativi, la vision, la mission, studiammo il nostro contesto di riferimento, dettagliammo i bisogni, esaminammo i punti di forza e di debolezza, le opportunità e i rischi legati alle attività istituzionali da realizzare nel medio termine.Alla fine di quest'analisi costruimmo una matrice che riportava il posizionamento delle varie tematiche sia rispetto alla rilevanza e priorità attribuita dai portatori d'interesse alle nostre iniziative, sia l'importanza e l'urgenza dei processi decisionali ed operativi dell'Associazione intesi anche come possibile impatto sulla sostenibilità ed efficacia delle nostre attività.

I temi emersi durante gli eventi e le azioni di coinvolgimento portate avanti insieme ai portatori d'interesse (stakeholder) negli ultimi anni, nonché il monitoraggio continuo delle principali tendenze nel settore sociale, socio-sanitario e della cooperazione internazionale ci permisero di circoscrivere le politiche d'intervento che FIDES ONLUS vuole perseguire nel prossimo piano triennale 2013-2015.

In totale, il programma prevede l'implementazione di 14 strategie alle quali sono collegate una o più azioni specifiche e che potrebbero essere integrate da altre iniziative negli anni successivi per sopravvenute nuove esigenze o emergenze, ovvero essere modificate in funzione dei risultati ottenuti o delle risorse effettivamente disponibili.

Queste priorità strategiche sono state ponderate e raggruppate in 5 obiettivi generali il cui peso è tanto maggiore quanto ognuno di essi contribuisce al rinnovamento interno e al consolidamento della visone associativa. Nell'ordine avremo dunque: (1) l'innovazione, (2) la collaborazione e le reti sociali, (3) la valorizzazione delle risorse, (4) la tutela dei diritti, (5) lo sviluppo sostenibile.

Prospettive e proposte per il futuro

2013

2014

2015

68

5 obiettivi del Piano triennale2013-15

Prospettive e proposte per il futuro

Tutela dei diritti

14 strategie del Piano triennale2013-15

Prospettive e proposte per il futuro

70

Obiettivo 1 Strategie Azioni

Innovarei processi e le metodologie

d'informazione e di

comunicazione mirata

Studiare e implementare nuove procedure per la gestione amministrativa e delle risorse umane

● Definizione ruoli nella nuova struttura organizzativa che include il coordinamento progetti, il coordinamento volontari, la raccolta fondi, le relazioni esterne, la comunicazione, la rendicontazione sociale● Dotazione di strumenti e metodologie per la rendicontazione sociale (questionari, interviste, comunicati, blog, altre fonti informative)● Redazione Manuale organizzativo (procedure contabili, regolamento risorse umane, protocolli sanitari e pedagogici, “carta dei volontari e dei cooperanti”)● Criteri e valutazione del personale● Monitorare la richiesta dei nuovi bisogni e valutare la modifica o l'integrazione delle tipologie di beneficiari o dei servizi erogati

Avviare iniziative di raccolta fondi e di comunicazione

● Informare e aggiornare con vari mezzi media i portatori di interesse (stakeholders) sulle nuove povertà, l'accoglienza dei malati, le attività pedagogico riabilitative, la cooperazione● Convincere e persuadere con vari mezzi media e di comunicazione tradizionale i portatori d'interesse ad agire a favore di Fides Onlus● Avviare attività di marketing sociale verso potenziali donatori privati e pubblici a livello nazionale e internazionale● Stimolare e motivare i volontari a comportamenti attivi in campo ambientale, sociale, educativo e sanitario● Coinvolgere i volontari nell'allestire banchetti e mercatini ed organizzare eventi orientati alla raccolta fondi● Avviare una ricerca di mercato e valutare opportunità di utilizzo di canali alternativi per realizzare campagne di comunicazione finalizzate alla crescita del proprio database e alla raccolta fondi● Sviluppo e gestione del nuovo sito ufficiale FIDES ONLUS● Sviluppare un modello di valutazione dei risultati della raccolta fondi e dei piani di comunicazione

Prospettive e proposte per il futuro

71

Obiettivo 2 Strategie Azioni

Creare e sostenere reti sociali più partecipative e

funzionali ai bisogni dell'associazione

Sviluppare reti con ONP e istituzioni

● Partecipazione a coordinamenti: Fio.psd, Ceal, Cica, Vim e Aim, Rete Ong malgasce; ● Mantenere relazioni con Enti Pubblici sia in Italia sia in Madagascar;● Mantenere contatti con donatori privati e ONP sia in Italia sia in Madagascar;● Partecipazione a progetti con altre ONP;● Utilizzare maggiormente i servizi dedicati al volontariato a cura del Ciessevi;● Definire i tipi e le modalità di utilizzo dei social network (esempio: facebook, twitter, linkedin, youtube, flickr, instagram, pinterest) o altri media dedicati al volontariato (esempio: vita, reliefweb, portali dedicati al crowfunding);● Intensificare l'utilizzo dei centri di formazione (Salone di Borgo SM e Sakalalina) per promuovere nuove relazioni sociali in sinergia con le amministrazioni del territorio

Migliorare la rendicontazione e la trasparenza

● Redazione Bilancio sociale annuale● Utilizzare strumenti adeguati per mostrare concretamente i progetti realizzati (google map) e la loro rendicontazione (relazioni di progetto standardizzate e dati confrontabili con ONP similari, comunicati stampa, utilizzo dei social media;● Analisi ed elaborazione indicatori qualitativi di efficienza ed efficacia

Prospettive e proposte per il futuro

72

Obiettivo 3 Strategie Azioni

Conservare e valorizzare le risorse

umane e materiali dell'associazione

Mantenere la qualità del patrimonio immobiliare

● Manutenzioni ordinarie e straordinarie nelle Sedi Operative;● Installazione e allacciamento pannelli solari;● Ristrutturazione casa Antananarivo;● Messa a disposizione di abitazioni per studenti ONG FIDES (Ihosy) e dipendenti del CSR (Sakalalina);● Diversificazione approvvigionamento idrico a Sakalalina;● Costruzioni di strutture di supporto alla ONG FIDES.

Cercare di tutelare il livello occupazionale dei nostri lavoratori

● Adeguarsi alle nuove normative sul lavoro trovando tuttavia forme di esenzione o risparmio fiscale● Ricorso a bandi incentivanti l'inserimento lavorativo

Promuovere ed estendere la formazione interna continua

● Eliminare le barriere tecnologiche e ridurre il divario digitale generazionale e geografico● Formazione sulla sicurezza sul lavoro● Lavori di gruppo e interazioni tra il personale e i volontari per accrescere la consapevolezza e la condivisione della visione e missione associativa, diffusione e applicazione del codice etico● Formazione medica, specializzazione e scambio di esperienze tra Italia e Madagascar ● Formazione specifica per ottenere crediti sanitari

Prospettive e proposte per il futuro

73

Obiettivo 4 Strategie Azioni

Tutelare i diritti inviolabili della

persona per garantire

un'esistenza libera e

dignitosa

Avviare progetti per migliorare la condizione femminile e dei bambini in particolare

● Rinnovo comodato Ca' Nostra Leinì e richiesta relazione annuale delle attività;● Raccolta e invio fondi per il Sostegno a Distanza singolo, di gruppo o di scopo;● Invio fondi in Madagascar per l'avvio di attività generatrici di reddito per le donne e i giovani;● Invio fondi in Madagascar per corsi di alfabetizzazione;● Invio fondi in Madagascar per laboratori di educazione sessuale e prevenzione igienico-sanitaria.

Fornire alla popolazione strumenti e informazioni di educazione civica

● Invio fondi in Madagascar per laboratori di cittadinanza attiva, associazionismo, volontariato e mutualità;● Invio fondi in Madagascar per la formazione di animatori sociali di villaggio.

Mettere in atto iniziative di inclusione sociale

● Progetto appartamenti per l'autonomia;● Allocare gli appartamenti disponibili in funzione dei bisogni dei volontari, dipendenti e persone segnalate dai “centri di aiuto per la vita” o similari;● Formazione specifica, borse lavoro e ricerca occupazione per utenti e beneficiari;● Avvio nuovi percorsi d'inserimento lavorativo in collaborazione con assistenti sociali

Aiutare le famiglie in condizioni di disagio

● Ascolto dei bisogni e utilizzo Fondo nuove povertà;● Distribuzione beni prima necessità;● Accoglienza persone senza dimora;● Invio fondi in Madagascar per l'aiuto materiale ed economico alle persone più vulnerabili.

Prospettive e proposte per il futuro

74

Obiettivo 5 Strategie Azioni

Promuovere uno sviluppo sostenibile integrato in Italia e

Madagascar

Garantire livelli adeguati di prevenzione, di assistenza medica e di sicurezza igienica e sanitaria per gli utenti

● Inviare fondi, offerte in natura, acquisto e spedizioni di materiali e attrezzature, missioni di cooperanti per sostenere il funzionamento e la formazione del personale del CSR di Sakalalina

Difendere l'ambiente e la biodiversità in Madagascar

● Inviare fondi, offerte in natura, acquisto e spedizioni di materiali e attrezzature, missioni di cooperanti per sostenere i progetti di riforestazione, salvaguardia e gestione del territorio e delle acque

Aumentare e differenziare le opportunità di crescita economica, sociale ed educativa nel contesto rurale malgascio

● Inviare fondi, offerte in natura, acquisto e spedizioni di materiali e attrezzature, missioni di cooperanti per sostenere i progetti di sviluppo agricolo multi-settoriale, d'inclusione sociale delle donne, di edilizia scolastica, di formazione professionale e didattica, di partecipazione alle reti sociali e al partenariato locale

Prospettive e proposte per il futuro

75

4.2 Il programma delle attività 2014

Qui di seguito sono elencati gli obiettivi, le strategie e le azioni previste per l'anno 2014. Abbiamo scelto di sviluppare per ognuno dei 5 obiettivi almeno una strategia prioritaria ed all'interno di questa una o più azioni ritenute urgenti o altamente indicate a soddisfare il miglioramento strutturale e organizzativo dell'associazione.

Prospettive e proposte per il futuro

Obiettivo Strategie Azioni

Sviluppare reti con ONP e istituzioni

Redazione Bilancio Sociale annuale

Invio fondi per animazione di villaggio

Aiutare le famiglie in condizioni di disagio

Progetto appartamenti per l'autonomia

Innovare i processi e le metodologie d'informazione e di comunicazione mirata

Studiare e implementare nuove procedure per la gestione amministrativa e delle

risorse umane

Definire ruoli nella nuova struttura organizzativa. Criteri di valutazione del personale.

Creare e sostenere reti sociali più partecipative e funzionali ai bisogni dell'associazione

Intensificare l'utilizzo dei centri di formazione (Borgo e Sakalalina). Partecipazione a

coordinamenti

Migliorare la rendicontazione e la trasparenza

Conservare e valorizzare le risorse umane e materiali dell'associazione

Promuovere ed estendere la formazione interna continua

Formazione medica, specializzazione e scambio Italia/Madagascar.

Mantenere la qualità del patrimonio immobiliare

Ristrutturazione casa Antananarivo. Manutenzione sedi italiane.

Tutelare i diritti inviolabili della persona per garantire un'esistenza libera e dignitosa

Avviare progetti per migliorare la condizione femminile e dei bambini in particolare

Rinnovo comodato Ca' Nostra Leinì e richiesta relazione attività. Raccolta e invio fondi per il

SAD.

Fornire strumenti e informazione di educazione civica

Ascolto dei bisogni e utilizzo del fondo nuove povertà. Distribuzione beni prima necessità.

Accoglienza persone senza dimora.

Mettere in atto iniziative di inclusione sociale

Promuovere uno sviluppo sostenibile integrato in Italia e Madagascar

Garantire livelli adeguati di prevenzione, di assistenza medica, di sicurezza igienica e

sanitaria per gli utenti

Inviare fondi, offerte in natura, acquisito e spedizioni di materiali, attrezzature, missioni di cooperanti per sostenere il funzionamento e la formazione del personale del CSR di Sakalalina

Difendere l'ambiente e la biodiversità in Madagascar

Inviare fondi, offerte in natura, acquisito e spedizioni di materiali, attrezzature, missioni di

cooperanti per sostenere i progetti di riforestazione, salvaguardia e gestione del

territorio e delle acque

76

Questionario di soddisfazione sul Bilancio Sociale

Da

co

mp

ilare

e sp

ed

ire v

ia e

ma

il a: a

mic

i@fid

eso

nlu

s.org

1. Credi che sia utile avere uno strumento come il Bilancio Sociale per Fides Onlus?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

2. Ritieni che i dati riportati dal Bilancio Sociale siano utili alla comprensione dell'Associazione?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

3. Ritieni che i dati riportati siano coerenti tra loro e con la realtà?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

4. Come valuti il livello di approfondimento e dettaglio dei contenuti?□ insufficiente □ scarso □ sufficiente □ buono

5. Quali contenuti ti interessano maggiormente e quali meno? (risposta multipla)

interessano poco TEMI / CAPITOLI interessano molto □ introduzione e nota metodologica □

□ identità associativa e sistema di gestione □

□ attività istituzionali □

□ rendiconto sociale □

□ prospettive e proposte per il futuro □

6. Secondo te i contenuti del bilancio sono ben organizzati?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

77

Questionario di soddisfazione sul Bilancio Sociale

Da

co

mp

ilare

e sp

ed

ire v

ia e

ma

il a: a

mic

i@fid

eso

nlu

s.org

8. Quali informazioni o temi che il Bilancio Sociale non ti offre, potrebbero risultare utili alla tua relazione con Fides Onlus?__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Come valuti la grafica?□ insufficiente □ scarso □ sufficiente □ buono

10. Complessivamente quanto sei soddisfatto del Bilancio Sociale di Fides Onlus?□ per niente □ poco □ abbastanza □ molto

9. Hai trovato qualche informazione o tema che non ti aspettavi di trovare? Se sì, quale_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Data __________Età __________Portatore d'interesse verso Fides Onlus: □ organizzazione non profit □ istituzione o ente pubblico □ scuola o università □ azienda □ privato cittadino □ collaboratore □ volontario □ altro

78

Ringraziamenti

Il Bilancio Sociale 2013 è frutto dell’intenso lavoro di rendicontazione sociale che ha coinvolto numerosi soggetti interni ed esterni all'associazione durante il corso di quest'anno.

Si ringraziano quindi tutti i collaboratori, i partner dei progetti, i testimoni e gli utenti intervistati, oltre allo staff FIDES che ha partecipato a vario titolo al reperimento delle informazioni e alla redazione dei testi, in particolare relativamente ai programmi in corso.

A nome del Consiglio Direttivo voglio esprimere un riconoscimento particolare al lavoro svolto dalla dottoressa Marialuisa Ghielmetti, che ha saputo dirigere questo importante progetto istituzionale con qualità e dedizione professionale.

Paola StrigliaPresidente FIDES ONLUS

Impostazione progetto e coordinamento editorialeMarialuisa Ghielmetti

Redazione testi ed elaborazione datiMassimo Cavalli, Marialuisa Ghielmetti

Foto, ideazione grafica e impaginazioneMassimo Cavalli, Emilia Tuzza

Si ringrazia tutto lo staff FIDES ONLUS, i collaboratori ed i volontari partecipanti alle attività associative sia in Italia sia in Madagascar.

79

I nostri contattiI nostri contatti

per gli interventi sociali e pedagogico-riabilitativi:

Casa degli Amici: # Tel. 02.67070963 - Email: [email protected]

Centro d'ascolto Casalpusterlengo: # Cell. 333.9735439

Ca' Nostra Corbetta: # Tel. 02.97272500 - Email: [email protected]

Ca' Nostra Mesero: # Tel. 02.9787273 - Email: [email protected]

Ca' Nostra Leinì:# Tel. 011.9988284 – Email: [email protected]

per gli interventi socio-sanitari:

Casa Carla Maria: # Tel. 0142.429155 - Email: [email protected]

Casa dell'Emmanuele: # Tel. 011.9973883 - Email: [email protected]

Ca' Nostra Cornaredo: # Tel. 02.91764072 - Email: [email protected]

per la cooperazione internazionale:

Missione Sakalalina: Email: [email protected] - [email protected]

Sede legale: Strada Zea, 1 – 10024 Leinì (TO) - Email: [email protected]

Sede amministrativa: Via Timavo, 68 – 20124 Milano - Email: [email protected]