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Mercoledì 16 giugno 2010 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 www.lagazzettadelmezzogiorno.it LE ALTRE REDAZIONI Bari: 080/5470430 Barletta: 0883/341011 Foggia: 0881/779911 Brindisi: 0831/223111 Lecce: 0832/463911 Matera: 0835/251311 Potenza: 0971/418511 Tirana (Albania): 00355/4257932 ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro 140,00; trim. Euro 80,00. Compresi i festivi: ann. Euro 290,00; sem. Euro 160,00; trim. Euro 90,00. Sola edizione del lunedì: ann. Euro 55,00; sem Euro 30,00. Estero: stesse tariffe più spese postali, secondo destinazione. Per info: tel. 080/5470205, dal lunedì al venerdì, 09,30-13,30, fax 080/5470227, e-mail [email protected]. Copia arretrata: Euro 2,40. Tel 080/5470213 Redazione: corso Umberto, 15 - Tel. 099/4580211 - Fax: 080/5502380 - Email: [email protected] Pubblicità-Publikompass Taranto: via Cavallotti, 90 - Tel. 099/4532982 - Fax: 099/4533179 Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com IL BLITZ SHYLOCK I FINANZIERI CHIAMANO LA LORO OPERAZIONE COL NOME DELLO STROZZINO CITATO NEL «MERCANTE DI VENEZIA» E METTONO AL TAPPETO UN’ORGANIZZAZIONE CHE CHIEDEVA INTERESSI FOLLI Scacco agli usurai, 13 arresti Nella rete pregiudicati ma anche un poliziotto: dava notizie riservate al clan Coinvolti Luciano Donati e Gaetano Diodato ma anche l’ispettore superiore Giacomo Vitale l «Shylock», lo spietato usu- raio descritto da William Sha- kespeare ne «Il Mercante di Ve- nezia», ha dato il nome al blitz della Guardia di Finanza che, all’alba di ieri, ha smantellato un’organizzazione criminale dedita all’usura, alle estorsioni e al riciclaggio del denaro di provenienza illecita. Comples- sivamente sono state arrestate 13 persone. Sette sono finite in carcere e sei sono ai domici- liari. Coinvolto anche un po- liziotto della Mobile insieme a vecchie conoscenze. Una tren- tina, invece, gli indagati a piede libero. Tra cui anche alcune delle vittime dell’usura che, do- po essere state ascoltate come persone informate dei fatti da- gli investigatori, avrebbero in- formato gli strozzini dell’inda- gine in corso. SERVIZI ALLE PAGG. II, III, IV E V >> IL BLITZ CONTRO L’USURA Uno degli arrestati viene portato via dagli uomini delle Fiamme Gialle [foto Todaro] DONNA TITOLARE DI UN BAR E una vittima costretta anche a favori sessuali l Disposti a tutto, pur di avere il denaro. La donna, titolare di un bar, avrebbe cercato denaro in contanti per saldare vecchi debiti della sua azienda e per far fronte a spese im- previste. Alla fine è ap- prodata tra le braccia degli usurai. Ha chie- sto e ottenuto quasi 20 mila euro in prestito. Ha cominciato a restituire il denaro, poi sono arri- vate le difficoltà. Così si è presentata dallo “stroz- zino” per chiedere una dilazione. L’usuraio le ha proposto un rapporto sessuale per posticipare di una settimana il pagamento della rata. La donna, anche costretta dal bisogno, ha accettato. SERVIZIO A PAGINA III >> L’AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE LA RICOGNIZIONE DEI TECNICI INVIATI DA ROMA Ilva, la commissione visita le cokerie ESTATE ALLERTATI I SERVIZI MA PREOCCUPA SOPRATTUTTO IL FABBISOGNO SOCIALE Emergenza caldo è pronto il piano Asl l Secondo giorno di visita ieri all’Ilva della commissione del ministero dell’Ambiente che si occupa dell’Auto- rizzazione integrata ambientale. La com- missione, che è all’Ilva già da lunedì scor- so, ieri ha visitato le cokerie, uno degli impianti più delicati del siderurgico se si considera che proprio dalle cokerie pro- viene il 99 per cento delle emissioni di benzoapirene, un pericoloso inquinante, con effetti cancerogeni, sui quali si sta particolarmente concentrando l’atten- zione delle amministrazioni locali e degli ambientalisti. Insieme alla commissione del ministero, ieri era all’Ilva anche una delegazione dell’Arpa, l’Agenzia di pro- tezione per l’ambiente che ha appunto rilevato come dalle cokerie venga la gran parte delle emissioni di benzoapirene. SERVIZIO A PAG. IX >> l Anche per quest’anno l’Asl attuerà il piano «Emergenza caldo». E’ un insieme di risposte, sociali e sanitarie, con le qua- li si cercherà di tenere sotto controllo i problemi che provoca un periodo dell’an- no segnato da temperature piuttosto ele- vate. Allertati i vari servizi, allertato il 118, funzioneranno per l’occasione anche due numeri verdi così come è accaduto l’anno scorso, ma nella presentazione di ieri all’Asl è stato messo in evidenza che se l’intervento di tipo sanitario ha dato buoni risultati in termini di prontezza operativa, è sul piano sociale che si av- vertono le difficoltà maggiori. L’estate, è stato affermato, acuisce i problemi so- ciali, soprattutto degli anziani soli. Da loro provengono moltissime richieste di aiuto ed è difficile fronteggiarle. GIGANTE A PAG. VII >> CASTELLANETA «Noi, esclusi senza motivo dalla Asl» LORETO A PAGINA XI >> MARTINA FRANCA Nuova giunta Pdl e Udc ora accelerano SERVIZIO A PAGINA XIII >> CALCIO IL TARANTO VARA LA CAMPAGNA: PREZZI POPOLARI Sette giorni per abbonarsi «Sportika» sponsor tecnico LE NUOVE MAGLIE Il Taranto per la prossima stagione vestirà Sportika IL CASO ALLA BASE DEL CAMBIO DELLA GUARDIA LA PRESUNTA INCOMPATIBILITÀ CON LA CARICA DI MEMBRO DEL CONSIGLIO CAMERALE Camera di commercio, nuovo commissario Regione, blitz di Vendola. Falcone sostituito ieri dal funzionario regionale Marta Basile SORPRESA A sinistra Roberto Falcone. Ieri Vendola ha deciso di sostituirlo alla guida della Camera di commercio SERVIZI A PAGINA XVI >> l Non c’è pace per la Came- ra di commercio tarantina. Ieri il presidente della Regione Pu- glia Nichi Vendola ha «sostitui- to» il commissario Roberto Fal- cone con il funzionario regio- nale Marta Basile. Nel decreto messo a punto dal governatore il «cambio della guardia» sa- rebbe spiegato con la presunta «incompatibilità» che colpireb- be Falcone in quanto egli è ora membro del Consiglio camera- le dopo la designazione da par- te di Confartigianato. Falcone, insomma, non potreb- be, secondo il presidente della Regione Puglia, rivestire allo stesso tempo la carica di com- missario dell’Ente camerale e di componente del Consiglio. Roberto Falcone non ha voluto rilasciare dichiarazioni anche perché è stato sorpreso dalla decisione di Vendola. Attende la formalizzazione del decreto e si riserva solo dopo ogni com- mento.

GdM - 16 Giu10 -Usura Grottaglie

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Page 1: GdM - 16 Giu10 -Usura Grottaglie

Mercoledì 16 giugno 2010 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 w w w. l a g a z z e t t a d e l m e z z o g i o r n o . i t

LE ALTRE REDAZIONIBari: 080/5470430Barletta: 0883/341011

Foggia: 0881/779911Brindisi: 0831/223111

Lecce: 0832/463911Matera: 0835/251311

Potenza: 0971/418511Tirana (Albania): 00355/4257932

ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro 140,00; trim. Euro 80,00. Compresi i festivi: ann. Euro 290,00; sem. Euro 160,00;trim. Euro 90,00. Sola edizione del lunedì: ann. Euro 55,00; sem Euro 30,00. Estero: stesse tariffe più spese postali, secondo destinazione. Per info: tel.

080/5470205, dal lunedì al venerdì, 09,30-13,30, fax 080/5470227, e-mail [email protected]. Copia arretrata: Euro 2,40. Tel 080/5470213

Redazione: corso Umberto, 15 - Tel. 099/4580211 - Fax: 080/5502380 - Email: [email protected]à-Publikompass Taranto: via Cavallotti, 90 - Tel. 099/4532982 - Fax: 099/4533179

Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com

IL BLITZ SHYLOCK I FINANZIERI CHIAMANO LA LORO OPERAZIONE COL NOME DELLO STROZZINO CITATO NEL «MERCANTE DI VENEZIA» E METTONO AL TAPPETO UN’ORGANIZZAZIONE CHE CHIEDEVA INTERESSI FOLLI

Scacco agli usurai, 13 arrestiNella rete pregiudicati ma anche un poliziotto: dava notizie riservate al clanCoinvolti Luciano Donati

e Gaetano Diodatoma anche l’ispettore

superiore Giacomo Vitale

l «Shylock», lo spietato usu-raio descritto da William Sha-kespeare ne «Il Mercante di Ve-nezia», ha dato il nome al blitzdella Guardia di Finanza che,all’alba di ieri, ha smantellatou n’organizzazione criminalededita all’usura, alle estorsionie al riciclaggio del denaro diprovenienza illecita. Comples-sivamente sono state arrestate13 persone. Sette sono finite incarcere e sei sono ai domici-liari. Coinvolto anche un po-liziotto della Mobile insieme avecchie conoscenze. Una tren-tina, invece, gli indagati a piedelibero. Tra cui anche alcunedelle vittime dell’usura che, do-po essere state ascoltate comepersone informate dei fatti da-gli investigatori, avrebbero in-formato gli strozzini dell’inda -gine in corso.

SERVIZI ALLE PAGG. II, III, IV E V >> IL BLITZ CONTRO L’USURA Uno degli arrestati viene portato via dagli uomini delle Fiamme Gialle [foto Todaro]

DONNA TITOLARE DI UN BAR

E una vittimacostretta anchea favori sessuali

l Disposti a tutto,pur di avere il denaro.La donna, titolare diun bar, avrebbe cercatodenaro in contanti persaldare vecchi debitidella sua azienda e perfar fronte a spese im-previste. Alla fine è ap-prodata tra le bracciadegli usurai. Ha chie-sto e ottenuto quasi 20 mila euro in prestito. Hacominciato a restituire il denaro, poi sono arri-vate le difficoltà. Così si è presentata dallo “stro z-zino” per chiedere una dilazione. L’usuraio le haproposto un rapporto sessuale per posticipare diuna settimana il pagamento della rata. La donna,anche costretta dal bisogno, ha accettato.

SERVIZIO A PAGINA III >>

L’AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE LA RICOGNIZIONE DEI TECNICI INVIATI DA ROMA

Ilva, la commissionevisita le cokerie

E S TAT E ALLERTATI I SERVIZI MA PREOCCUPA SOPRATTUTTO IL FABBISOGNO SOCIALE

Emergenza caldoè pronto il piano Asl

l Secondo giorno di visita ieri all’I l vadella commissione del ministerodell’Ambiente che si occupa dell’Auto -rizzazione integrata ambientale. La com-missione, che è all’Ilva già da lunedì scor-so, ieri ha visitato le cokerie, uno degliimpianti più delicati del siderurgico se siconsidera che proprio dalle cokerie pro-viene il 99 per cento delle emissioni dibenzoapirene, un pericoloso inquinante,

con effetti cancerogeni, sui quali si staparticolarmente concentrando l’atten -zione delle amministrazioni locali e degliambientalisti. Insieme alla commissionedel ministero, ieri era all’Ilva anche unadelegazione dell’Arpa, l’Agenzia di pro-tezione per l’ambiente che ha appuntorilevato come dalle cokerie venga la granparte delle emissioni di benzoapirene.

SERVIZIO A PAG. IX >>

l Anche per quest’anno l’Asl attuerà ilpiano «Emergenza caldo». E’ un insiemedi risposte, sociali e sanitarie, con le qua-li si cercherà di tenere sotto controllo iproblemi che provoca un periodo dell’an -no segnato da temperature piuttosto ele-vate. Allertati i vari servizi, allertato il118, funzioneranno per l’occasione anchedue numeri verdi così come è accadutol’anno scorso, ma nella presentazione di

ieri all’Asl è stato messo in evidenza chese l’intervento di tipo sanitario ha datobuoni risultati in termini di prontezzaoperativa, è sul piano sociale che si av-vertono le difficoltà maggiori. L’estate, èstato affermato, acuisce i problemi so-ciali, soprattutto degli anziani soli. Daloro provengono moltissime richieste diaiuto ed è difficile fronteggiarle.

GIGANTE A PAG. VII >>

C A S T E L L A N E TA«Noi, esclusisenza motivodalla Asl»

LORETO A PAGINA XI >>

MARTINA FRANCANuova giuntaPdl e Udcora accelerano

SERVIZIO A PAGINA XIII >>

CALCIO IL TARANTO VARA LA CAMPAGNA: PREZZI POPOLARI

Sette giorni per abbonarsi«Sportika» sponsor tecnico

LE NUOVEM AG L I EIl Taranto perla prossimastagionevestiràSportika

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IL CASO ALLA BASE DEL CAMBIO DELLA GUARDIA LA PRESUNTA INCOMPATIBILITÀ CON LA CARICA DI MEMBRO DEL CONSIGLIO CAMERALE

Camera di commercio, nuovo commissarioRegione, blitz di Vendola. Falcone sostituito ieri dal funzionario regionale Marta Basile

SORPRESAA sinistraRobertoFalcone. IeriVendola hadeciso disostituirloalla guidadella Cameradicommercio.

SERVIZI A PAGINA XVI >>

l Non c’è pace per la Came-ra di commercio tarantina. Ieriil presidente della Regione Pu-glia Nichi Vendola ha «sostitui-to» il commissario Roberto Fal-cone con il funzionario regio-nale Marta Basile. Nel decretomesso a punto dal governatoreil «cambio della guardia» sa-rebbe spiegato con la presunta«incompatibilità» che colpireb-be Falcone in quanto egli è oramembro del Consiglio camera-le dopo la designazione da par-

te di Confartigianato.Falcone, insomma, non potreb-be, secondo il presidente dellaRegione Puglia, rivestire allostesso tempo la carica di com-missario dell’Ente camerale edi componente del Consiglio.Roberto Falcone non ha volutorilasciare dichiarazioni ancheperché è stato sorpreso dalladecisione di Vendola. Attendela formalizzazione del decretoe si riserva solo dopo ogni com-m e n t o.

Page 2: GdM - 16 Giu10 -Usura Grottaglie

Mercoledì 16 giugno 2010II I

SCACCO ALL’USURAA L L’ALBA IL BLITZ DELLA FINANZA

Sette persone sono in carcere e seiai domiciliari. Accusa: associazionea delinquere per usura ed estorsione

Prestiti a interessi folliscattano tredici arrestiCoinvolti nomi conosciuti come Diodato e Donatima c’è anche un poliziotto della Squadra mobile

MARISTELLA MASSARI

l Dal 45 al 121 per cento annuo. Gli interessi da pagareall’anno sul denaro prestato potevano variare a seconda:delle modalità di pagamento, dell’urgenza della richiestae della concessione del prestito, della disponibilità aconcedere favori sessuali. Ma sempre di usura si trat-t ava .

A capo della presunta organizzazione criminale sman-tellata all’alba di ieri dalla Guardia di finanza e deditaall’usura, alle estorsioni e al riciclaggio del denaro, c’eraLuciano Donati, ex poliziotto (destituito dal servizio nel1981) di origini calabresi. L’uomo, coinvolto in diverseinchieste per truffa, usura ed estorsione, era già agliarresti domiciliari. Quando all’alba di ieri i militari delNucleo di polizia tributaria gli hanno notificato un’altraordinanza di custodia cautelare ha avuto un malore ed èstato accompagnato in ospedale. In carcere è finito ancheGaetano Diodato, vecchia conoscenza delle forzedell’ordine, considerato dagli inquirenti un po’ come ilguardaspalle di Donati e colui che, con la forza, avrebbepreteso dalle vittime la restituzione del denaro prestato.

Complessivamente sono state arrestate 13 persone.Sette sono finite in carcere e sei sono ai domiciliari. Unatrentina, invece, gli indagati a piede libero. Tra questi cisarebbero anche alcune delle stesse vittime dell’usurache, dopo essere state convocate e ascoltate come personeinformate dei fatti dagli investigatori, avrebbero subitoinformato gli “stro zzini” dell’indagine in corso. L’or -dinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip deltribunale di Taranto Pio Guarna su richiesta del pmMaurizio Carbone.

Tra gli arrestati ci sono anche un poliziotto in servizioalla Squadra Mobile di Taranto, Giacomo Vitale, unfunzionario di banca, Donato Arces e un promotorefinanziario, Giuseppe Berdicchia. Vitale è ritenuto re-sponsabile dei reati di rivelazione del segreto d’ufficio eaccesso abusivo ai sistemi informatici della banca datiinterforze. Secondo l’accusa avrebbe passato a Donatiinformazioni riservate sulle indagini (che venivano svol-te anche dalla Squadra Mobile) e su alcuni personaggientrati in conflitto con l’organizzazione. A indagare sulpoliziotto sono stati i suoi stessi colleghi, che hannoraccolto «elementi utili all’accertamento delle respon-sabilità - si legge in un comunicato stampa della Que-stura -, in ordine alla rivelazione, in favore dei promotori

dell’organizzazione criminale in questione, di in-formazioni su indagini in corso, nonchè di notizieattinenti alla posizione di un pregiudicato in con-trasto con i medesimi indagati». A giugno del2009, l’ispettore capo Vitale aveva avuto un’at -testazione di merito per aver bloccato e contri-buito, mentre era fuori servizio, all’arresto di unodei tre rapinatori che avevano assaltato unagioielleria a Grottaglie, nel tarantino.

La complicità dei funzionari di banca, invece,serviva all’organizzazione sia nella fase della ne-goziazione dei titoli di credito emessi, sia in quelladi acquisizione di informazioni privilegiate sulconto della clientela. Chi riceveva denaro dagliusurai, soprattutto piccoli imprenditori e com-mercianti, doveva emettere assegni postdatati, ofirmare cambiali in loro favore. E se non pagava, ititoli venivano incassati così da ridurre la vittimasul lastrico.

Chi non riusciva a saldare i conti e le ratesettimanali, veniva minacciato anche di morte,subiva ritorsioni o, com’è accaduto alla titolare diun bar, era costretto a subire violenza sessuale.Nel corso dell’indagine, grazie alle intercettazionitelefoniche, i finanzieri hanno anche sventatouna rapina ai danni di un tabaccaio che si ap-prestava a versare in banca una ingente somma did e n a ro.

I dettagli dell’operazione, a cui hanno parte-cipato circa 170 militari, l’equipaggio di un eli-cottero e le unità cinofile delle Fiamme Gialle,sono stati illustrati ieri mattina dal procuratorecapo Franco Sebastio, che dalla scorsa prima-vera ha sovrainteso alle indagini, dal colonnelloNicola Altiero, comandante provinciale dellaGuardia di Finanza, dal tenente colonnello Giu -seppe Pastorellie dal maggiore Cosmo Virgilio,comandante e vice della Tributaria.

Il blitz è stato denominato «Shylock», dall’usu -raio del Mercante di Venezia di William Sha-kespeare. Il giro d’affari dell’organizzazione è mi-lionario. Ieri mattina i militari delle FiammeGialle hanno eseguito anche 25 perquisizioni edecine di sequestri di quote societarie, titoli edenaro contante. A casa di uno degli indagatisarebbero stati ritrovati ben 500 mila euro.

IL PARTICOLARE SU IMPUT DEGLI USURAI, IL PREGIUDICATO FU INCARICATO DI EFFETTUARE IL COLPO DAVANTI AD UNA BANCA

E il presidio degli agentimandò a monte lo scippo studiatoDiodato avrebbe dovuto rapinare una tabaccaia

OMERTÀDA L L EVITTIMEGliinvestigatorinon hannoricevutocollaborazionedagli usurati.Sottosequestromigliaia di euro[foto Todaro ]

l Era finita nel mirino di Lu -ciano Donati e Gaetano Dio-d at o, due degli arrestati nel blitz«Shylock» delle Fiamme Gialle, acausa delle sue abitudini. Ognisettimana, la titolare di una ta-baccheria di Taranto, si recavanella stessa banca, alla stessa orae con la stessa borsa e versavaingenti somme di denaro.

La circostanza non era sfug-gita ai membri dell’org anizzazio-ne criminale che avevano decisodi rapinare la malcapitata. Ma ilcolpo, in tutti i suoi dettagli, erafinito nelle intercettazioni rea-lizzate dai finanzieri e questi,d’intesa con la Procura, avevanodeciso di sventarlo. Il retroscena,in tutta la sua drammaticità, èemerso ieri quando gli inquiren-ti hanno raccontato l’e pisodioavvenuto il 17 aprile dell’anno

scorso. A organizzare tutto, die-tro le direttive di Donati, sarebbestato Diodato che, secondo l’ac -cusa, avrebbe mansioni di esat-tore delle rate dei prestiti usuraie tutelerebbe, all’occorenza, lostesso Donati in relazione ai rap-porti con altri pregiudicati.

Il colloquio tra i due, ascoltatodai militari, avvenne il 12 apriledel 2009, all’interno dell’auto diDonati. Sarebbe stato quest’ul -timo a suggerire a Diodato l’ese -cuzione del furto: «Gaetà stà unbel lavoro da fare... che io l'hovista... l'ho verificata quattro cin-que volte... ».

Donati rivela al complice cheobiettivo del colpo è il titolare diuna tabaccheria di viale MagnaGrecia, che ha il conto presso lamedesima filiale ove c’è l’ha lui:«venerdì pomeriggio ha eseguito

un ingente versamento di denarocontante... sarà... un trentamilaeuro... tutti liquidi».

Diodato avrebbe chiesto con-ferma circa la banca, il giorno ele modalità con cui vengono tra-sportati i soldi e si sarebbe messoa disposizione per l’esecuzionedello scippo. Ma la Finanza, pergarantire l’incolumità della vit-tima designata e salvaguardarel’indagine in corso, decise di rea-lizzare un’attività di prevenzio-ne, in collaborazione con Poliziae Carabinieri. Il 17 aprile le pat-tuglie dislocate nei pressi dellabanca, fermarono Diodato e altritre soggetti, di vedetta a bordo didue scooter di grossa cilindratanelle immediate vicinanzedell’ingresso dell’istituto di cre-dito, sventando di fatto, lo scippo.

[M.Mas.] IL COLPO SVENTATO Sotto tiro era finita la titolare di una tabaccheria

Luciano Donati

IN CARCERE

Gianluca Gargiulo

Donato Arces

Ciro Chimienti

Giuseppe Berdicchia

Angela Cristina Andrei

TARANTO PRIMO PIANO

Page 3: GdM - 16 Giu10 -Usura Grottaglie

Mercoledì 16 giugno 2010 I III

I tassi di interesse variavano dal 45 al121 per cento annuo. Assegnipost-dadati in cambio di contanti

Il poliziotto Vitale ritenutoresponsabile di rivelazione di segretid’ufficio: passava notizie al clan

Pagamento slittatodi una settimanadietro favori sessualiLo scambio proposto alla titolare di un bar

«Ma la collaborazionedelle vittime resta inadeguata»Il colonnello Altiero: anche la crisi spinge verso gli strozzini

l Con l’operazione «Shylock» laGuardia di Finanza chiude un cer-chio, completa la trilogia.

La mappa dell’usura in terra jo-nica, già segnata dai blitz «Mer-curio» e «Cippone», ora è tracciatain ogni suo dettaglio. I personaggiche gravitano all’interno delle or-ganizzazioni criminali dediteall’usura sono sempre gli stessi, apartire da Luciano Donati che eragià stato arrestato sempre dalleFiamme gialle e sempre per usura.Le indagini si nutrono dalle inter-cettazioni telefoniche ed ambien-tali. Sono state le cimici postenell’auto di Donati e all’interno delsuo ufficio in piazza Ebalia a ri-velare dettagli preziosi sul giro didenaro prestato a strozzo. Se allaCamera dei deputati sarà appro-vata l’attuale versione del disegnodi legge sulle intercettazioni tele-foniche ed ambientali, non sarà piùpossibile realizzare un’indagine co-me quella coordinata dal sostitutoprocuratore Maurizio Carbone.

Gli investigatori lavorano tramille difficoltà. Prima tra tuttel’omertà delle vittime.

«La collaborazione di chi è nellamorsa dell’usura con le forze di po-lizia - ha spiegato il colonnello Ni -cola Altiero -, arriva in molti casisolo dopo l’accertamento del rea-to». A questo punto per molte per-sone “stro zzate” dai debiti non re-sta che raccontare agli inquirenti

le loro disavventure e sperare dipoter accedere al «Fondo di soli-darietà per le vittime dell’usura»,unica strada possibile per ripren-dersi quella dignità economica emorale tolta dagli “stro zzini”. «C’èmolta omertà su questo fenomeno.Basti pensare - ha detto Altiero , aquanta poca collaborazione rice-viamo dalle associazioni di cate-goria e dagli istituti bancari».

Ma chi è la vittima dell’usura?«Molto spesso si tratta di famiglie.Quelle che per via della crisi eco-nomica, della disoccupazione e dispese impreviste non riescono adarrivare alla fine del mese. Gene-ralmente chiedono agli usurai cifreche si aggirano intorno ai 10 milaeuro. Poi ci sono le vittime del giocod’azzardo, sempre più numerose.Categoria a parte - ha spiegato il

USURA INAG G UATOLo ha detto ilprocuratorecapo FrancoSebastio, quicon ilcolonelloNicola Altiero,comandanteprovincialedella Guardiadi Finanza[foto Todaro].

I nomi degli arrestati

.

Sette sono in carcereLuciano Donati, 53 anni,

nato e residente a Rosarno(Rc);Gaetano Diodato, 41 anni, na-to a Salerno e residente a Ta-ranto;Massimiliano Gargiulo, 34 an-ni, nato e residente a Taranto;Gianluca Gargiulo, 29 anni, na-to e residente a Taranto;Ciro Francesco Chimienti, 56anni, nato e residente a Grotta-glie;Giuseppe Berdicchia, 37 anni,nato e residente a Lizzano;Michele Palombella, 57 anni,nato e residente a Lizzano.

Sei sono ai domiciliariFrancesco Durelli, 25 an-

ni, nato a Taranto e residente aMartina Franca;Maria Donati, 24 anni, nata aTaranto e residente a MartinaFranca;Angela Cristina Andrei, 28anni, nata in Romania e resi-dente a Grottaglie;Donato Arces, 55 anni, nato eresidente a Grottaglie;Cosimo Prudenzano, 37 an-ni, nato a Manduria e residentea Sava;Giacomo Vitale, 51 anni, natoe residente a Grottaglie.

l La crisi morde. E, semprepiù spesso, e lo confermano idati della Guardia di Finanzadi Taranto, le vittime dell’usu -ra sono disposte a tutto pur direcuperare contanti e di ri-tardare il pagamento. Sono di-sposte, com’è stato accertatodall’indagine che ieri hasmantellato un lucroso giro diusura, anche a sottostare aricatti sessuali.

« L’ultimo caso nel quale cisiamo imbattuti - ha spiegatoieri nel corso della conferenzastampa il comandante delleFiamme Gialle, colonnello Ni -cola Altiero -, è stato quello diuna piccola imprenditrice del-la zona». La donna, titolare diun bar, avrebbe cercato denaroin contanti per saldare vecchidebiti della sua azienda e perfar fronte a spese impreviste.Alla fine è approdata nel portoinsicuro degli usurai.

Ha chiesto quasi 20 milaeuro in prestito. Alla richiestaè giunta in tempi record larisposta, ovviamente in cam-bio di garanzie (assegni po-

stdatati e cambiali).La signora, nelle prime set-

timane, avrebbe cominciato arestituire la somma di denaro,con un tasso di interesse dal 10al 15% mensile. Poi sono ar-rivate le difficoltà.

Così un giorno si è pre-

sentata dallo “stro zzino” dacui aveva ottenuto i soldi perchiedere una dilazione di qual-che giorno nei pagamenti deller at e.

L’usuraio ha ascoltato la ri-chiesta dell’i m p re n d i t r i c e,una donna piacente. Poi le haproposto un rapporto sessualeper posticipare di una setti-mana il pagamento della ra-ta.

La donna, anche costretta

dal bisogno, ha accettato.Il colloquio tra la donna e il

suo aguzzino è stato inter-cettato dalle Fiamme gialle,così come la proposta inde-cente dell’u s u r a i o.

«Questi casi - ha spiegato ilcolonnello Altiero ai giorna-listi -, purtroppo sono semprepiù frequenti». Donne sposate,con figli, che per riuscire aracimolare soldi per pagaredebiti si buttano nelle bracciadi uomini senza scrupoli.

«Nel fenomeno dell’usura -ha aggiunto il comandanteprovinciale delle FiammeGialle -, c’è una sorta di rap-porto di soggezione tra la vit-tima e il prestasoldi.

I malcapitati vedononell’usuraio l’ultima spiaggia,quasi un benefattore, quelloche può aiutarli al contrariodelle banche, dei parenti, degliamici. E così difendono gliaguzzini e passano loro in-formazioni in caso di indaginiin corso, com’è avvenuto du-rante la nostra attività».

[M.Mas.]

I SIGNORID E L L’USURAAll’alba di ieri leFiamme giallehanno arrestato13 persone.Sette sono finitein carcere,mentre sei sonoai domiciliari. Ilgiro d’affari èmilionario[foto Todaro]

IL PARTICOLARELa donna aveva chiesto20mila euro per saldare

vecchi debiti

TARANTO PRIMO PIANO

comandante delle Fiamme Gialle -,è quella dei commercianti e degliimprenditori. Qui la richiesta diprestito arriva anche a centinaia dimigliaia di euro. In questi casi gliusurai avvicinano le vittime of-frendo aiuto in cambio di cessionidi quote societarie, di immobili, diattività commerciali. In tutti i casi,comunque, le vittime pensano diriuscire a restituire i soldi. Nes-suno crede di non farcela. Come,invece, accade nella quasi totalitàdei casi, nessuno riesce a pagarequanto dovuto. I tassi di interessesono così alti che si accumulanogiorno dopo giorno. In un anno unprestito di 100 euro diventa 600 eu-ro. E così gli interessi si sommanoad altri interessi, è una scala chenon finisce più».

[M.Mas.]

INTERVENTO SOT TOSEGRETARIO

Mantovano«Non esistealcuna oasidi impunità»

l «Non esistono ambiti diimpunità e la decisione di de-nunciare racket e usura si fon-da su fatti concreti». Lo hasottolineato il sottosegretarioagli interni Alfredo Manto-va n o, a proposito degli arrestieseguiti ieri dalla Guardia diFinanza di Taranto per ungruppo delinquenziale deditoall’usura e alle estorsioni, per-petrate anche con la complicitàdi un poliziotto e di funzionaridi banca e con aggressioni fi-siche e violenza sessuale.

«Mi congratulo con il coman-dante provinciale della Guar-dia di Finanza di Taranto, Ni-cola Altiero, per l’esitodell’operazione condotta inquattro province pugliesi. L'in-tervento – ha aggiunto Man-tovano – assume ulteriore ri-lievo alla luce del fatto che ilgruppo potesse contare su com-plicità in ambienti chiamati acontrastare il crimine, e per lemodalità particolarmente vio-lente con cui gli estorsori in-ducevano le vittime a pagare ilpizzo. Il che - ha concluso Man-tovano - conferma che non esi-stono ambiti di impunità».

Il col. Altiero, nel corso dellaconferenza stampa, ha sotto-lineato che non vi è stata col-laborazione da parte delle vit-t i m e.

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Mercoledì 16 giugno 2010IV I

SCACCO ALL’USURAECCO LE INTERCETTAZIONI

«Tu quei soldi me li devi»Donati ad un imprenditore: non pagare il gas ma paga me

l Intimiditi, minacciati, ves-sati. Per le vittime che non sot-tostavano al meccanismo infer-nale gestito dagli strozzini e, so-prattutto, non restituivano il de-naro nei tempi enei modi con-cordati, eranoguai. Guai gros-si. E’ illuminan -te il dialogo cheintercorre quasiun anno fa (sia-mo poco dopo il20 giugno) tradue imprenditori che versano ingravi difficoltà economiche e Lu-ciano Donati. L’incontro avvienenell’ufficio di quest’ultimo in pie-no centro. La richiesta a Donati èquella di un ulteriore prestito di10-12mila euro. Donati si dichiaradisponibile ma non prima del 6-7l u g l i o.

Donati: «Nella peggioredell’ipotesi per il 6, il 7, non cisono problemi...Però me lo dovetedire...Perchè è chiaro che se viene

u n’altra persona, un altro amico,e dice Lucià mi servono 12milaeuro, io glieli do...poi vieni tu».

Qualche giorno dopo uno deidue imprenditori in crisi finan-

ziaria si recaancora daDonati e glidice che nonè in grado dire s t i t u i r g l isecondo i pat-ti il prestitoc o n c e s s o.

D o n at i :«Io ho bisogno di risolvere, a menon mi fotte niente di... (e quiDonati fa il nome dell’altra per-sona con cui la vittima era andatoa trovarlo nel suo ufficio - ndr). Ioa te ti sto vedendo molto sbandatoe sinceramente questo mi preoc-cupa». La persona che non puòestinguere il prestito viene quin-di invitata con modi spicci da Do-nati a non pagare più nulla pur didare i soldi a lui.

Donati: «Ti dico sinceramen-

te: vedi di risolvere il problema.Vedi tu, fai quello che vuoi, nonpagare più...non pagare il gas, ame mi devi dare i soldi. Ascol-tami, ti dico una cosa...protestato,sai come stan-no, elettrizza-ti, perchè ven-gono poi, note lo dico chia-ro, vengono enon sono per-sone comem e. . . ve n g o n olì e ti fannofanno casino...allora mettiamociin testa che la situazione va ri-solta sennò l’ultima operazionenon l’avremmo fatta».

A questo punto, per essere piùpersuasivo Donati minaccia ilsuo interlocutore di un blitz pres-so il negozio della moglie.

D o n at i : «Non giocare con me,che ci facciano male tutti qua! Telo dico, se si sistemano le cose, sisistemano, fino adesso è mai ve-nuto nessuno da te? Perchè le cose

IL CONSIGLIO«Ti dico sinceramente:

vedi di risolvereil problema, vedi tu»

IL PERSONAGGIO ALLA FINE DEGLI ANNI NOVANTA FU CONDANNATO PER ARMI E DROGA. AVEVA NOTEVOLI DISPONIBILITÀ ECONOMICHE

Dalla grande usura alle truffeL’ex poliziotto Luciano Donati è stato coinvolto in 4 blitz dal febbraio 2004

IL PRESUNTO CAPO Luciano Donati, 53 anni, di Rosarno

l Alla fine degli anni Novanta fu con-dannato per armi e droga. Poi si dedicòall’usura, alle estorsioni e alle truffe ai dannidelle società finanziarie. Luciano Donati, 53anni, originario di Rosarno, già «appar-tenente al disciolto Corpo della Guardie diPubblica Sicurezza e destituito nel 1981»(come precisa la Questura in un comunicatostampa), è un nome che ricorre nelle cro-nache degli ultimi anni. A lui si sarebberorivolti commercianti e semplici cittadinisull’orlo del lastrico. Bastava il passaparola.Si sapeva in giro che l’ex poliziotto avevanotevoli disponibilità economiche. Quello diieri è il quarto blitz in sette anni in cui restaimpigliato. Nel febbraio del 2004, grazie adalcune intercettazioni telefoniche, gli agenti

della Squadra Mobile scoprirono che aveva ache fare con l’usura. Donati, pur sottopostoagli arresti domiciliari, sarebbe riuscito agestire le movimentazioni di denaro e leriscossioni delle varie rate, servendosi dialtri esattori. In particolare, al proprietariodi un supermercato, avrebbe prima impostoun tasso usurario del 10 per cento al mese epoi, addirittura, lo avrebbe costretto a cederela gestione dell’attività. Il giro d’affari delgruppo sarebbe stato considerevole. Bastipensare che un solo accertamento bancarioha consentito di verificare che LucianoDonati è riuscito a versare su un contocorrente oltre 62mila euro in appena duemesi, malgrado risultasse ufficialmente di-s o c c u p at o.

Il 13 aprile del 2005 è il giorno del blitz«Face off»: 17 arresti (28 indagati in tutto) pertruffa ai danni di società finanziarie. Gliindagati - tra questi Donati - avrebberoacquistato auto di lusso, computer ed elet-trodomestici costosi tramite finanziamentiintestati a persone inesistenti.

Il 29 gennaio scorso è stata la voltadell’operazione «Cippone». La Finanza ese-guì 17 ordinanze di custodia cautelare neiconfronti di presunti affiliati a un’org a-nizzazione dedita all’usura e alle estorsioniai danni di imprenditori, tra titolari diconcessionarie di auto, ditte di trasporto,bar, imprese edili e di ristorazione. A Donatifurono sequestrati oltre 600mila euro.

(G.Riz.)

Luciano Donati evocava anche l’usodelle maniere forti per convincere i suoiinterlocutori a pagare e a stare ai patti

«Perchè vengono poi, te lo dico chiaro,vengono e non sono persone comeme, vengono lì e ti fanno casino»

si sono sistemate, mo che stannocosì la situazione, vedi che suc-cederanno casini...A me non mene fotte un cazzo...perchè nessu-no si mette in mezzo ai fatti miei,

perchè lo sannotutti quanti...»

E ancora lastessa coppia diimprenditori èprotagonista diun altro incon-t ro - s c o n t rosempre con Do-nati. I due han-

no contratto un prestito di 10.700euro. Donati, intuendo le inten-zioni di uno dei due, lo aggredisceverbalmente e lo minaccia di in-viargli Gaetano Diodato per ot-tenere con la forza quei soldi.

Donati: «Non hai fatto niente,me la vedo io là!».

La vittima: «Ascoltami, ho fat-to, ho fatto. No, ho fatto! Fammifinire di parlare, stanno cambian-do tre assegni contanti e domanimattina mi danno i soldi. Non lo

mandare a Gaetano (appuntoGaetano Diodato - ndr)». Gli in-quirenti qui annotano che Donatifinge di chiamare Diodato e cosìla vittima torna a supplicarlo.

La vittima:«Ascoltami, ab-biano vendutola macchina, cihanno dato gliassegni e non liho voluti. Sia-mo andati aprenderci i sol-di contanti perdarteli a te, dammi tempo, do-mani mattina, io domani sono quia darti 10.700. sino a fine mese,prima della fine del mese...te lidobbiamo ridare tutti e ti porto isoldi contanti. Quindi abbi un po’di pazienza. No, non lo mandare aGaetano, fallo per me, fallo perl’amicizia nostra. Ci ho detto cheti do 10.700 euro in contanti e io tiporto...». Donati pretende quindila restituzione di 10.900 euro alposto dei 10.700.

Alcuni giorni dopo (e siamo aiprimi di luglio scorso) uno deidue imprenditori incontra Dona-ti e gli restituisce 2.500 euro. Glipromette il saldo a breve ma so-

prattutto, inriferimentoad una visitadegli emissaridi Donati, losupplica:«Non mi man-dare più quel-le brutte be-stiacce. Non ti

arrabbiare, a posto?»----------Gran parte delle notizie con-

tenute in questo articolo non sa-rebbe stato possibile pubblicar-le qualora fosse già entrato invigore il cosiddetto «disegno dilegge Alfano sulle intercetta-zioni» che nell’attuale versioneproibisce la diffusione del con-tenuto, anche per riassunto, diqualunque atto giudiziarioprima dell’inizio del processo

NO A DIODATO«No, non lo mandare

a Gaetano, fallo per me,fallo per la nostra amicizia»

LA DISPONIBILITÀ«Me lo dovete direperchè se poi vieneun’altra persona...»

TARANTO PRIMO PIANO

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Mercoledì 16 giugno 2010 I V

MAXI SEQUESTRODenaro contante, tanto e inbanconote di diverso taglio, maanche assegni, titoli ed effetticambiari sequestrati ieri dallaFinanza nel blitz anti-usura [foto Todaro]

Una prestazione sessuale è stata chiesta aduna donna in cambio del ritardato pagamento.«Poi, poi, mi fai... e così ti fai perdonare»

E ad uno che non pagava, Donati minaccia diprotestare l’assegno della sorella: «Vado inufficio e faccio un casino, la vado a sputtanare»

Sesso in cambio di denaro«E per farti perdonaredovrai stare con me...»

L’allarme del questore PozzoIn calo i reati in provinciama l’usura è in aumento

.

Se la generalità dei reati in provincia diTaranto è in calo, uno, però, segna un incre-mento. Ed è l’usura per la quale si è passatidai due reati accertati nel 2008 al 7 del 2009con un aumento del 250 per cento. Il dato èstato rivelato a metà maggio dal questore diTaranto, Giancarlo Pozzo. L’usura, al paridelle violenze sessuali, è dunque in aumen-to. Un pericolo, un’insidia che si infila nellepieghe della società approfittando anche delmomento economico poco felice. Purtrop-po, e lo richiamava ieri anche il procuratoredella Repubblica, Franco Sebastio, spesso levittime, pur strette dal cappio degli strozzini,non collaborano.

Ottocentomila euro nel 2009E la Società commerciantirafforza l’azione anti-usuraDa alcuni anni a questa parte c’è un pre-

sidio a cui i commercianti vittima dell’usurapossono rivolgersi ed è la Società di garan-zia tra i commercianti che fa capo a Con-fcommercio. Anche nel 2009, ha sottolineatoil presidente Giuseppe Sebastio nell’ultimaassemblea, la Società ha continuato la suaazione anti-usura. Concessi ai commercianticirca 800mila euro. Inoltre con le quattrobanche convenzionate con la Società di ga-ranzia il plafond per ogni intervento è statoportato da 25mila a 50mila euro proprio inconsiderazione dell’espansione del fenome-no.

l Anche richieste di prestazioni sessuali. Forti delloro potere e della loro posizione, gli usurai sog-giogavano le vittime che avevano bisogno di soldi.Sono i primi di maggio dell’anno scorso e a LucianoD o n at i giunge la telefonata di una donna che glichiede la dilazione di un giorno per la restituzione delp re s t i t o.

La vittima: «Senti Lucià, vedi di avere un altrogiorno di pazienza che non me lihanno manco oggi...»

D o n at i : «Senti un po’, che stavodicendo? Io ora ho chiamato lapersona che ha l’assegno in meno,sostanzialmente gli ho spiegato lasituazione, ha detto Lucià un gior-no in meno, un giorno in più, nonè che cambiano, diglielo alla ra-gazza, ha detto, domani aspettosenza problemi, però entro domani sera devo ri-solvere il problema».

La vittima : «Sì, anche perchè domattina vado afirmare pure il compromesso del bar e mi fanno gliasse gni».

A questo punto Donati invita la donna per il giornosuccessivo nel suo ufficio.

D o n at i : «Senti, ho voglia di sta-re un po’ con te...Ho voglia di far-mi...Va bè, ma se vieni a portarmigli assegni un attimino». E qui gliinquirenti annotano come Donatiabbia fatto credere alla sua vit-tima che gli assegni-effetti con-segnati siano stati girati ad unaterza persona, più importante del-lo stesso Donati, inducendo lastessa vittima, in grave situazione economica, a «sde-bitarsi con prestazioni sessuali». In effetti la donnarichiama Donati dopo un giorno e sollecita ancoratempo: un’altra giornata.

La vittima: «Massimo un altro giorno di pazienza,lo so.

La donna, in seguito, riferisce a Donati che gliconsegnerà un assegno del fratello a copertura deld e b i t o.

D o n at i : «E’ incassabile subito?»La vittima: «Ti metto qualche giorno per sicu-

rezza, perchè ti ho detto li stanno facendo un pre-stito».

Donati , annotano ancora gli inquirenti, a questopunto invita la donna a sdebitarsi con una presta-zione sessuale: «Poi, poi, mi fai...così ti fai perdo-nare!». L’uomo chiede poi alla donna di saldare anchel’altro debito da 1500 euro.

D o n at i : «Senti, perchè non mi fai anche quello da1500 euro l’asse gno?!»

La vittima: «No Lucià, quelli te li dò! Come miaccreditano i soldi... Te li dò in contanti...! Quelli te lidò la settimana prossima». E lo stesso Donati ric-chiama ancora la donna per ricordarle la scadenza:«Che volevo dire...Vedi di ricordarti oggi per quellafaccenda perchè se...In un modo o nell’altro bisognasistemarla perchè ho problemi, ho problemi».

A volte l’oggetto dei discorsi fra Donati e i suoi«collaboratori» riguarda anchel’inaffidabilità delle persone cuisono stati prestati dei soldi.

Donati , rivolto al suo interlo-cutore: «Senti, ma è possibile cheogni persona che mi porti...dallaR...Da questo e da quell’altro sonotutti cristiani pezzi di merda, unopeggio dell’altro? M. l’assegno lipraticamente del negozio... Sono

andati alla posta per cambiarsi l’assegno, sta inaspettativa, non ha una lira sul conto e questo harotto i coglioni, mo la gente viene qua a rompermi icoglioni a me, mo il telefono ce l’ha spento, mi fai lacortesia, dove sta questo? E’ possibile che ogni voltami porti cristiani che sono più pezzi di merda dell’al -tro! Il maresciallo della Marina un pezzo di merda e R.

u n’infame...E insomma tutti tu livai a trovare questi cazzi di per-s o n e. . . »

Lo stesso Donati dice poi al suointerlocutore di chiamare la per-sona che non è stata ai patti perdirgli di portagli soldi in contanti:«Se non mi deve portare i soldi,digli di non farmi incazzare, se novengo io...»

L’interlocutore a questo punto richiama Donati egli dice che gli porterà un assegno del nipote insostituzione di quello che avrebbe dovuto versare lavittima.

Interlocutore : «Scusami, senti nel pomeriggiovengo io, eh, ti porto un assegno, quello di mio nipote,e te lo versi domani perchè lui dice che non ha unblocchetto, il direttore non glielo sta dando...»

D o n at i : «Non mi può mettere in queste condizionia me, digli che io vengo là e lo prendo a calci neicoglioni eh!». Donati, un paio di giorni dopo, nonavendo avuto notizie nè dalla persona che avrebbedovuto restituire il denaro, nè dal suo interlocutore,chiama quest’ultimo e lo minaccia ancora.

D o n at i : «Allora io domani mattina gli vado amettere all’incasso l’assegno di tua sorella. Io domanimattina gli metto all’incasso l’assegno, la faccio pro-testare...Vado in ufficio e faccio il casino...La vado asputtanare dentro l’ufficio, mi deve dare i soldi...per-chè mò mi sono rotto il cazzo di questa storia....»

IL PERSONAGGIO IL 40ENNE SFUGGÌ ALL’INFERNALE SPARATORIA DI VIA DUCA DEGLI ABRUZZI. E’ STATO CONDANNATO NEI PROCESSI «CRUISE» E «304»

Lo volevano ammazzareGaetano Diodato nel luglio dello scorso anno scampò a un agguato

M I R AC O L ATO Gaetano Diodato scampò a un agguato

DONATI E UNA DONNA«Senti, ho voglia di stareun po con te. Se vieni aportarmi gli assegni...»

IL RIMPROVERO«E’ possibile che ogni

persona che mi porti sonouno peggio dell’altro...»

ARRESTI Tredici sono quelli fatti dalla Finanza

LA MINACCIA Erano guai seri per chi non pagava

l Può dirsi un miracolato. Nel luglio delloscorso anno sfuggì a un’infernale sparatoriain via Duca degli Abruzzi. I killer lo volevanouccidere e non esitarono a esplodere decine dip ro i e t t i l i . Gaetano Diodato, 40 anni, origi-nario di Salerno ma residente a Taranto, è unpluripregiudicato tornato alla ribalta dellacronaca (nera) dopo i blitz che decapitarono iclan storici della criminalità organizzata.

Diodato è stato già condannato nell’ambitodei processi originati dalle operazioni «Crui-se» e «304» ed è rimasto coinvolto nel blitz«Principio» (1 dicembre 2005), così denomi-nata perchè gli inquirenti ritenevano di averstroncato sul nascere una nuova guerra dimala. Il pregiudicato fu anche sospettatodell’omicidio di Stanislao Tocci, il giovane

tossicodipendente ucciso sulla spiaggia diPraia a mare il 6 luglio del 1991. Il fascicolodelle indagini fu lasciato in soffitta per qual-che anno finchè, nell’autunno del ’96, in pienaera-pentiti, Michele Di Bari non se ne addossòla responsabilità (sarebbe stato condannato a7 anni di reclusione) chiamando in correitàsuo cognato e Gaetano Diodato.

La Corte d’Appello, ribaltando il verdetto diprimo grado, aveva comminato 22 anni di re-clusione a Diodato, ma in seguito la SupremaCorte annullò con rinvio quella condanna. Nelnuovo processo l’imputato fu assolto.

Il 21 luglio del 2009, come detto, a Diodato futeso un agguato. L’uomo si trovava in auto,una «Lancia Y» di proprietà della sua fidan-zata, quando fu affiancato da due giovani in

sella a una moto che spararono all’i m p a z z at a .Il 40enne a sua volta rispose al fuoco e perquesto finì in manette. La tempesta di piombopoteva sfociare in una strage. I carabinieritrovarono 9 cartucce calibro 9x21 nell’abita -zione del pregiudicato, compatibili con i bos-soli trovati sul luogo della sparatoria. La «Lan-cia Y» bersagliata dalle pistolettate dei sicari,fu rinvenuta nei pressi del mercato Fadini.Aveva la carrozzeria danneggiata dai proiet-tili ed era priva del tappino rosso del ganciotraino trovato dagli inquirenti nella zona delfallito agguato.

Ricostruendo la traiettoria delle pallottole, icarabinieri fugarono ogni dubbio sul coin-volgimento di Diodato nel conflitto a fuoco.

(G.Riz.)

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