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gioiademocratica gioiademocratica 1 Dicembre 2012 gioiademocratica gioiademocratica gioia gioia demo demo cratica cratica di Andrea Luigi Mongelli Anno I n. 4 - Novembre 2012 Mensile del Circolo Cittadino Pd Gioia del Colle Distribuzione gratuita Pd, inizia Pd, inizia un nuovo un nuovo viaggio viaggio Gioia 3 Urbanistica, facciamo luce! Unica ofcina autorizzata Alfa Romeo a Gioia del Colle ASSISTENZA E RICAMBI via Garofalo, 3 - Tel. 0803430944 - Fax 0803442471 ESPOSIZIONE E VENDITA via della Fiera, 5 H/G ang. via Noci - Tel./Fax 0803434524 - 70023 Gioia del Colle (Ba) www.gentileauto.it “Se io fossi...” F accio alcune riessioni a margine dell’ incontro che aveva per tema il “riordino urbano” promos- so dall’Amministrazione Comunale, avendo ben chiaro che quattro opinioni in libertà tra addetti ai lavori e cultori della materia non possono certo passare per urbanistica partecipata, così come la perequazione non è una pozione magica. Tre premesse: a) dico alcune cose per esserne stato te- stimone, b) scelgo in questa sede di non parlare delle zone F, c) mi iscrivo all’albo degli urbanisti della do- menica. La prima giunta Povia (1995/1999 - quella mitica prima giunta Povia, così mitizzata che fra un po’ ai ragazzi rac- conteranno che non è mai esistita) quella che unica ha subito un’occupazione dell’aula consiliare, vagamente di Filippo De Bellis “Per vincere le sde che ab- biamo di fronte - dice Bersa- ni - bisogna metterci tutta la convinzione e l’impegno, per- ché si tratta di un viaggio che dobbiamo fare insieme. Biso- gnerà governare con il popolo, mettendoci forza, energia, ed anche un po’ di allegria, che è un tratto del nostro popolo”. Traccia che deve far sua anche il centrosinistra gioiese, che spesso e volentieri è vittima di personalismi inutili e deleteri, ma soprattutto di grave incomunicabilità. Quella che più di tutto ha nuociuto sulle ultime amministrative gioiesi, dove, purtrop- po, s’è preferito non governare con il popolo, consentendo all’uomo solo al comando di dettare le regole del gioco e la tattica. Già, quella tattica che in alcuni momenti si trasforma in ostru- zionismo. Lo stesso che è stato pale- sato durante i due turni delle nostre primarie, dove non pochi sono stati i “lanzichenecchi” arrivati al seggio con l’intento di minare la credibilità di un partito (uscito vincente anche al primo turno, se è vero come è vero che Ber- sani e Renzi vivono nella stessa casa) o della coalizione. Infatti, è apparso evidente che una parte del popolo gio- iese allertato per queste primarie, non aveva nel suo DNA i geni progressisti. Però, nonostante ciò, il responso delle urne è stato chiaro ed inequivocabile, soprattutto perché ha cancellato di net- to il maldestro tentativo di inquinare il voto libero e democratico di questa appassionante contesa, rispedendo al Verità e verosimiglianza D elle vicende urbanistiche gioiesi si è detto e scritto tanto, eppure manca ancora qualche tassello, qualche dato che forse renderebbe la situazione più chiara a tutti. Iniziamo col dire che l’at- tuale Amministrazione Comunale non ha rilasciato al- cun permesso di costruire su zone tipizzate F, pur aven- done avuto richiesta. Tutte le polemiche di questi gior- ni, sono relative a situazioni ereditate che la politica ha il dovere di affrontare e nei limiti della legittimità di ri- solvere. Di sicuro esiste una sentenza del Consiglio di Stato, di cui tutti conosciamo il contenuto, che riguar- da Gioia e ha posto (nalmente) un punto fermo sulle modalità di interpretazione delle norme (NTA). Ora, al ne di salvaguardare l’interesse pubblico e per evitare drammatici esiti le cui conseguenze sono imprevedi- di Giovanni Vasco pagina 4 pagina 4 pagina 5 Buone Feste Buone Feste

gioiademocratica dicembre 2012

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URBANISTICA, FACCIAMO LUCE!

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gioiademocraticagioiademocratica 1Dicembre 2012

gioiademocraticagioiademocratica gioia gioiademodemocraticacratica

di Andrea Luigi Mongelli

Anno I n. 4 - Novembre 2012 Mensile del Circolo Cittadino Pd Gioia del Colle Distribuzione gratuita

Pd, inizia Pd, inizia un nuovo un nuovo viaggioviaggio

Gioia3

Urbanistica, facciamo luce!

Unica offi cina autorizzata Alfa Romeo a Gioia del Colle

ASSISTENZA E RICAMBI via Garofalo, 3 - Tel. 0803430944 - Fax 0803442471ESPOSIZIONE E VENDITA via della Fiera, 5 H/G ang. via Noci - Tel./Fax 0803434524 - 70023 Gioia del Colle (Ba) www.gentileauto.it

“Se io fossi...”

Faccio alcune rifl essioni a margine dell’ incontro che aveva per tema il “riordino urbano” promos-so dall’Amministrazione Comunale, avendo ben

chiaro che quattro opinioni in libertà tra addetti ai lavori e cultori della materia non possono certo passare per urbanistica partecipata, così come la perequazione non è una pozione magica. Tre premesse: a) dico alcune cose per esserne stato te-stimone, b) scelgo in questa sede di non parlare delle zone F, c) mi iscrivo all’albo degli urbanisti della do-menica.La prima giunta Povia (1995/1999 - quella mitica prima giunta Povia, così mitizzata che fra un po’ ai ragazzi rac-conteranno che non è mai esistita) quella che unica ha subito un’occupazione dell’aula consiliare, vagamente

di Filippo De Bellis

“Per vincere le sfi de che ab-biamo di fronte - dice Bersa-ni - bisogna metterci tutta la convinzione e l’impegno, per-ché si tratta di un viaggio che dobbiamo fare insieme. Biso-gnerà governare con il popolo, mettendoci forza, energia, ed anche un po’ di allegria, che è un tratto del nostro popolo”.Traccia che deve far sua anche il centrosinistra gioiese, che spesso e volentieri è vittima di personalismi inutili e deleteri, ma soprattutto di grave incomunicabilità. Quella che più di tutto ha nuociuto sulle ultime amministrative gioiesi, dove, purtrop-po, s’è preferito non governare con il popolo, consentendo all’uomo solo al comando di dettare le regole del gioco e la tattica. Già, quella tattica che in alcuni momenti si trasforma in ostru-zionismo. Lo stesso che è stato pale-sato durante i due turni delle nostre primarie, dove non pochi sono stati i “lanzichenecchi” arrivati al seggio con l’intento di minare la credibilità di un partito (uscito vincente anche al primo turno, se è vero come è vero che Ber-sani e Renzi vivono nella stessa casa) o della coalizione. Infatti, è apparso evidente che una parte del popolo gio-iese allertato per queste primarie, non aveva nel suo DNA i geni progressisti. Però, nonostante ciò, il responso delle urne è stato chiaro ed inequivocabile, soprattutto perché ha cancellato di net-to il maldestro tentativo di inquinare il voto libero e democratico di questa appassionante contesa, rispedendo al

Verità e verosimiglianza

Delle vicende urbanistiche gioiesi si è detto e scritto tanto, eppure manca ancora qualche tassello, qualche dato che forse renderebbe la

situazione più chiara a tutti. Iniziamo col dire che l’at-tuale Amministrazione Comunale non ha rilasciato al-cun permesso di costruire su zone tipizzate F, pur aven-done avuto richiesta. Tutte le polemiche di questi gior-ni, sono relative a situazioni ereditate che la politica ha il dovere di affrontare e nei limiti della legittimità di ri-solvere. Di sicuro esiste una sentenza del Consiglio di Stato, di cui tutti conosciamo il contenuto, che riguar-da Gioia e ha posto (fi nalmente) un punto fermo sulle modalità di interpretazione delle norme (NTA). Ora, al fi ne di salvaguardare l’interesse pubblico e per evitare drammatici esiti le cui conseguenze sono imprevedi-

di Giovanni Vasco

pagina 4 pagina 4 pagina 5

Buone Feste

Buone Feste

gioiademocraticagioiademocratica2 Dicembre 2012Amministrativa & Attualità

di Carlo Antonio Resta I punti salienti

Approvato l’assestamento di bilancio

Consiglio favorevole al registro delle unioni civili

Su iniziativa e proposta del consigliere Giovanni Vasco e di tutto il Pd, in accordo con

l’Assessore Mariantonietta Tarano, Gioia del Colle fa un passo in avanti verso la modernità! Con il registro delle unioni civili non si vuole “le-galizzare” l’omosessualità, come alcuni ben pensanti credono o, stru-mentalmente, vogliono far credere; semplicemente, si cerca di garanti-

Approvato il Registro delle unioni civili!di Dario Magistro

Notizie da Palazzo “San Domenico”

re uguali diritti sociali ed economici a chi, omosessuale o eterosessuale che sia, decide di non incorrere (o, altresì semplicemente, non può incorrere) nel “sacro vincolo” del matrimonio. Per una volta, la politica poteva realmente oltrepassare il guado del colore della bandiera e ottemperare al principio di salvaguardia dei diritti di ogni citta-dino! A tal proposito, è stato politica-mente bello vedere due rappresentati dell’opposizione (Longo e Mastrange-lo) sottoscrivere la proposta e, soprat-tutto, aiutare i promotori a migliorarla! E gli altri? Il consigliere Cuscito, asceso a ruolo (o gettato da altri) di unico degno rappre-sentate della sinistra gioiese e dei suo valori, in uno stile più vicino a Ponzio Pilato che a Berlinguer, esce dall’aula e non partecipa alla discussione. Per ca-rità, nulla da dire sulle scelte personali (sempre, come tali, rispettabili!), ma se si è realmente portavoce di tutti i partiti di sinistra (fondamentalmente atei), lo si dovrebbe essere sino in fondo e non a seconda dei casi. Insomma, la con-traddizione pesa e dubito fortemente che un qualsiasi rappresentate di SEL si senta rappresentato da una decisione del genere! In soccorso alla presunta integrità mo-rale perduta, sono accorsi astenendosi anche Donato Lucilla, Federico Anto-nicelli e Tommaso Bradascio. Anche in questo caso, scelte personali non giudicabili. In tutto questo scorrere di

Nel Consiglio Comunale del 27 Novembre scorso, il Sinda-co Povia ha informato dell’in-contro tenutosi sul settore in crisi del mobile imbottito, nell’ambito dell’accordo del programma quadro dove le aziende possono richiedere investimenti; per il nostro Comune si sono creati gli spazi per chiedere i fi nanziamenti per allargare il collega-mento stradale Gioia-Matera, saremmo interessati alla bretella che va fi no al limite regionale. Il Sindaco ha inoltre informato, che a giorni sarà pronto il piano industriale per il rilancio della SPES del quale ne sarà data copia ai consiglieri. Il termine ultimo del 31 Dicembre 2012, entro il quale tutte le società partecipate dei comuni sotto i 30 mila abitanti devono estinguersi o fondersi con altri comuni per servire un bacino che superi la soglia dei 30 mila abitanti, è stato prorogato al 30 Settem-bre 2013. Finite le comunicazioni del Sindaco, il consigliere Enzo Cuscito ha chiesto spiegazioni sulla pista cicla-bile non più utilizzabile. Enzo Cusci-to ricordava che per quella pista sono stati spesi 250 mila euro e ha chiesto di individuare delle responsabilità sul suo degrado. Il punto più importante, è stato l’assestamento di bilancio. La manovra ha consentito sia di recupera-re la situazione debitoria in cui versa il nostro comune sia di rispettare il patto di stabilità. L’operazione è stata esegui-ta sulle somme non spese nel mese di dicembre. Il consigliere Mastrangelo capogruppo del Pdl, non si è lasciato sfuggire l’occasione per evidenziare alla maggioranza che se ci sono delle somme da recuperare, non si può par-lare di bilancio comunale disastroso come spesso si è ventilato. Non si sa

perché l’ha detto, forse voleva far presa sui cittadini presenti al consiglio e far credere che quello che si è detto sulla situazione debitoria dell’Ente infon-do non è vero. Purtroppo non è così, i debiti ci sono e l’abbiamo dettagliato bene sul numero precedente di “gioia-democratica”. Inoltre abbiamo specifi -cato che se si sfora il patto di stabilità, le somme che sforano diventano mi-nori trasferimenti dallo Stato al nostro Comune nell’anno 2013. Questa opera-zione però, va vista anche sotto il pro-

fi lo di quelle azioni che si devono fare, per poter chiudere il bilancio al meglio e creare le condizioni per una possibile riduzione futura delle aliquote di impo-sta. Alla fi ne l’assestamento è passato con il voto contrario dell’opposizione, operazione giudicata dal capogruppo del Pdl come documento politico an-ziché economico. E’ stata estinta una rata di un mutuo risalente ad una vec-chia ristrutturazione della scuola media “Carano” di 139,5 mila euro, in questo modo si è potuta evitare un’ulteriore

dialoghi, interventi, astensioni e as-senza programmate, riescono a far parlare di se anche i “compagni” del partito “La Destra”! Umiliati da cotanto dilagante “comunismo”, rifacendosi al motto fascista “Dio, patria e famiglia!” ripreso in un loro ultimo comunicato, attaccano senza mezzi termini i consiglieri Longo e Mastrangelo per aver supportato la proposta del Pd, tacciandoli di esse-re dei falsi uomini di destra. Ricor-dando che il “ventennio” è passato, dinanzi a certe esternazioni va fatta una rifl essione; l’Italia non è né uno stato laico (come in realtà sancito) né uno stato cristiano (come altri credo-no), è uno stato ipocrita! Perché non bisognerebbe riconoscere pari di-gnità sociale alla persone, al di la di quelli che sono i propri orientamenti sessuali, e non dare tutela alla cosid-detta “formazione sociale”, dove per formazione sociale si intende anche e soprattutto una comunità semplice che può essere quella di due perso-ne che si uniscono (senza vincoli religiosi) e che quindi stabiliscono un vincolo dal punto di vista econo-mico ed affettivo? E’ una proposta che non toglie nulla alle cosiddette famiglie “normali” ma, al più, ag-giunge qualcosa e quelle che sono considerate “minoranze”! In fondo, lo dice anche l’articolo 3 della no-stra bellissima Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità socia-le e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Ricordatevelo!

riduzione dei trasferimenti dello Stato avvenuta un mese fa di 67 mila euro. E’ stato approvato il piano comunale di diritto allo studio, per il quale l’Asses-sore De Giorgi ha annunciato ulteriori tagli dei contributi regionali. Nono-stante queste premesse, su un impegno di 815 mila € è stato chiesto alla Regio-ne un contributo di 220 mila euro. E’ stato modifi cato il regolamento di poli-zia mortuaria, per dare la possibilità ai portatori di handicapp sotto i 55 anni di poter acquistare un loculo.

Giornate ecologiche, opinioni a confrontoGiornate ecologiche, opinioni a confrontoNicola Savino

“Il problema fondamentale di questa ordinanza è stato il

modo in cui piovuta sulla testa. Abbiamo chiesto da subito una deroga per il mese di dicembre e gennaio, in prossimità delle vendite natalizie e della partenza dei saldi. Tra l’altro, la chiusura inizialmente stabilita, ci sembra-va inopportuna, anche perché Gioia dispone già di una zona pedonale, diventata ancor più estesa con l’apertura di Piazza Luca D’Andrano. Abbiamo cer-cato, per questo, una mediazione con il Sindaco e l’Assessore al ramo e siamo addivenuti ad una soluzione (la chiusura del solo tratto ovest di piazza Plebiscito, fi no alla scuola Mazzini). Biso-gna considerare che la chiusura di corso Garibaldi aveva creato disagi e mancate vendite soprat-tutto ai piccoli esercenti”.

Vito Guagnano (Gioia in Bici)

“Ci aspettavamo la riorganizzazione del provvedimento, non l’azzeramento del

progetto. Evidentemente non se ne é capito il fi ne. Abbiamo incontrato i commercian-ti, proponendo delle modifi che che anda-vano incontro alle loro esigenze, come la riduzione dell'orario di chiusura. Invece è passata la linea del “fermate tutto poi si vedrà... se vogliamo”! ... Noi parlavamo di opportunità che sarebbero servite soprat-tutto a far rivivere il centro storico… La cosa che lascia l’amaro in bocca è il voler spostare nel tempo il provvedimento, sen-za un minimo di programmazione anche da chi “in linea di principio è favorevole al provvedimento, ma non lo capisce”. Non capiamo neanche l’atteggiamento di chi, pur avendo tra le proprie tematiche poli-tiche la mobilità sostenibile, non apporta il proprio contributo, anzi si sta battendo strenuamente affi nché un provvedimento che va nell’interesse del bene comune del-la cittadina sia cassato, proponendo addi-rittura una petizione popolare”.

gioiademocraticagioiademocratica 3Dicembre 2012 Politica & Attualità

Primarie a Gioia 1.402 votantiCittadini fessi? No, cittadini e basta

Tre su cinque candidati alle ultime primarie nazionali del centrosinistra erano del Pd. A Gioia al primo turno il Partito demo-cratico ha complessivamente raccolto 460 voti, mentre 304 per Vendola e Tabacci, dove il Presidente pugliese è stato il più suffragato dai gioiesi (249 voti), in totale hanno votato in 776.Al secondo turno si aggiungono altri 626 votanti, che si sono espressi eleg-gendo come candidato premier del centrosinistra Pier Luigi Bersani con 328 voti, di più del primo turno (gra-zie a metà dei voti vendoliani), contro 241 voti per Renzi che ha perso dei punti rispetto al primo turno. Diciamo anche che in Puglia, sia al primo che al secondo turno Bersani ha sorpassato Vendola. Ma l’intesa tra i due è stato un bel banco di prova. Altro che Di Pietro.I dati del primo turno, invece, vede-vano classifi cato a Gioia il Segretario Bersani al terzo posto, preceduto da Matteo Renzi per soli quattro voti. Un dato che ha lasciato molti perplessi. Cosa è successo poi ai trenta renziani che non hanno riconfermato il voto?Comunque, il Pd ha vinto. Ex-comunisti, ex-democristiani, qual-che ex-berlusconiano (c’è chi ha ma-

nifestato in seggio la sua posizione) e nuovi elettori. Questo per smentire quanto diffuso dopo il 25 novembre da taluni che hanno dato il Pd per perso, o perduto. Niente di più falso. Nessuna polemica, tanto la brutta fi gura la fa chi lo dice e non chi risponde, limitandosi a com-mentari dati. Ma si sa, quando c’è da attaccare il Pd a Gioia sono tutti auto-rizzati a farlo. Le primarie costituiscono uno stru-mento straordinario di democrazia, dove il popolo che si identifi ca in uno schieramento va a votare per scegliere il proprio candidato da candidare. E’ un voto di opinione, quindi, pertanto

non si può assolutamente comparare il dato delle primarie con il dato delle amministrative, soprattutto dei voti ot-tenuti da un partito.Diciamo anche che molti che si sono schierati a sinistra nelle ultime ammi-nistrative comunali (anche eletti) non abbiano votato. Devono proprio aver-cela con il Pd di Gioia… Dimentican-do i propri elettori. Possiamo afferma-re che è stato un cattivo esempio?Dobbiamo però osservare che il dato complessivo degli elettori purtroppo è fi siologicamente in calo, come lo è stato negli ultimi anni quando i cittadi-ni sono stati chiamati alle urne. Questo ammazza la democrazia, sempre.

di Giovanna Magistro

Commenti

ENZO LAVARRA (Resp. Nazionale Forum Agricoltura Pd)“Una grande speranza per la democrazia. Questo hanno rap-presentato le primarie del centro sinistra. Nella crisi di fiducia fra cittadini e politica hanno ridato soggettività e potere decisionale alle persone e dimostrato che i partiti possono rinnovare la loro funzione. Bersani é artefice primario di una svolta che con-tagerà l’intero sistema politico e che garantirà il governo del cam-biamento. Ora un centro sinistra plurale deve rimanere in campo con tutte le sue componenti per vincere le elezioni politiche”.

GIOVANNI VALLETTA (Segretario Cittadino Pd)“In un momento in cui prolifera un atteggiamento di antipolitica e di sfiducia verso i partiti e la politica in generale... Non c’è mi-glior risposta al disfattismo e al qualunquismo senza proposte. Il risultato gioiese del ballottaggio rispecchia il dato nazionale e pro-babilmente evidenzia, a mio avvi-so, il ricompattamento di quegli elettori che al primo turno si era-no divisi tra Bersani e Vendola. Alla fine le affinità programma-tiche e culturali tra le proposte del segretario e quelle del nostro Presidente regionale hanno finito per prevalere... Occorre tuttavia riconoscere a Renzi il merito di aver contribuito a rendere queste primarie estremamente interes-santi e combattute... Ora è fon-damentale ripartire tutti insieme per dare all’Italia una proposta credibile di rilancio e di risoluzio-ne dei problemi”.

“... l’impresa eccezionale,“... l’impresa eccezionale,dammi retta, è essere normale”

Questo verso di una vecchia e simpa-tica canzone di Lucio Dalla racchiude la storia di Gaetano Saffi oti, un im-prenditore calabrese di Palmi che per avere una esistenza “normale” ha de-ciso diversi anni fa di non pagare più il pizzo alla ‘ndrangheta e di denunciare gli estorsori, dopo aver fi lmato il mo-mento della riscossione delle tangenti che fi no ad allora gli erano costate cir-ca due miliardi di lire, somme sottratte alla sua attività d’impresa.Gaetano Saffi oti ha raccontato la sua esperienza di “normalità blindata” (perché dopo la denuncia lui e la sua famiglia vivono sotto scorta) in una intensa giornata organizzata, lo scor-so 1° dicembre, dal Presidio gioiese dell’Associazione “LIBERA associa-zioni nomi e numeri contro le mafi e”, in occasione della intitolazione dello stesso Presidio a Donato Boscia, gio-vane ingegnere gioiese che nel 1988 è stato assassinato a Palermo per essersi opposto alle pretese della mafi a duran-

te i lavori di scavo di una galleria per l’acquedotto palermitano.La giornata è iniziata con un incontro di Gaetano Saffi oti con gli studenti delle ultime classi delle scuole medie e superiori nell’auditorium del Liceo scientifi co. Agli studenti ha raccon-tato che la presenza invadente delle organizzazioni mafi ose infl uenza sin dall’infanzia tutta la vita fi no al paga-mento del pizzo per il quieto vivere. Questo fi no alla decisione di ribellarsi e denunciare i suoi estorsori per non sentirsi un colluso e quindi un fi nan-ziatore delle cosche mafi ose.

A questa decisione è seguita, però, la “de-sertifi cazione” dei suoi rapporti familia-ri, sociali, di lavoro; è seguita la blinda-tura della vita sua e dei familiari più stretti, ma Saffi oti non si è scoraggiato e ha tenuto fede alla sua decisione di non

allontanarsi dalla sua terra di Calabria anche per far sentire ai suoi conterra-nei la presenza dello Stato.Gli studenti hanno risposto alle sue parole con grande partecipazione e con la proposta di interrogativi pro-fondi e stimolanti.Nel pomeriggio la manifestazione si è spostata nel Palazzo Comunale dove nell’Aula consiliare, con grande commozione, si è svolta la cerimonia di intitolazione del Presidio, la conse-gna di una targa alla famiglia Boscia e la lettura di due lavori (un racconto e una poesia) premiati nel concorso

di Lucia Laterza “Lo Stato siamo noi” organizzato lo scorso anno scolastico dal Liceo in-sieme all’Associazione ‘Libera’. In conclusione duole rilevare l’assenza dei Consiglieri comunali e della quasi totalità degli Assessori (erano presenti solo il Sindaco e l’Assessore alla cul-tura De Giorgi).

THOLOS EDITRICEMarketing & Comunicazione

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Associazione Culturale

Ventotto

Assessorato alla Cultura - Comune di Gioia del Colle - Piazza Margherita di Savoia, 10 - 70023 Gioia del Colle (Ba) Tel. 080.3494359 - e-mail: [email protected]

Interverranno:Don Aniello Manganiello, il prete anticamorra di ScampiaSergio Povia, Sindaco Gioia del Colle Piera De Giorgi, Assessore alla Cultura ModeratoreMino Grassi, Giornalista e Direttore del Concorso Internazionale “Scrivoanchio.it”

13 Dicembre 2012 - ore 18.00 Chiostro comunale - P.zza Margherita di Savoia

13 Dicembbre 2012010101120120122222 -2 -2 -2 - ororrororororororee 1e 1e 1e 1e 1e 1e 111888.00Chiostro comunale - P M h it di S i

Legalità e Cittadinanza Attiva: le “Scampie” d’Italia e le mafie che contaminano.

La testimonianza di Don Aniello, un prete di strada

Comune di Gioia del Colle

gioiademocraticagioiademocratica4 Dicembre 2012

provocato un mucchio di contenziosi alle amministrazioni comunali. Ma naturalmente io sono solo un urba-nista della domenica.

Speciale Urbanistica

di Tommaso Covella

La perequazione può defi nirsi come una tecnica pianifi catoria nella quale si realizza l’equa

distribuzione dei vantaggi e dei costi prodotti dalla pianifi cazione stessa. Si tratta, in buona sostanza, dell’af-fermazione del principio dell’indiffe-renza dei vari terreni rispetto al po-tere pianifi catorio e, si traduce nella ricerca di porre in essere meccanismi in grado di contrastare la sostanziale ingiustizia esistente nella diversità di valore fra terreni edifi cabili e terreni aventi le stesse condizioni, ma sog-getti a vincoli di inedifi cabilità perché destinati a fi ni pubblici o a previsioni comportanti limiti edifi catoriLe ragioni che hanno determinato il dilagare di questo istituto richiamano principalmente:

- l’applicazione anche all’urbani-stica del principio della giustizia distributiva con il superamento del sistema classico dello zooning

«se crescita residenziale zero deve essere, qualche consiglio comunale sarà bene che lo deliberi»

La perequazione urbanisticache ha generato numerose discri-minazioni tra proprietari, per la natura vincolistica degli spazi da destinare alle opere collettive;

- la sempre minor percorribili-tà dell’istituto espropriativo nell’ambito delle normali scelte pianifi catorie urbanistiche perché oneroso e confl ittuale. Ciò anche in considerazione di quanto sta-tuito dalla Corte Costituziona-le con la sentenza n. 348/2007, in ossequio alla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), ha sancito che l’indennizzo espropriativo va ora rapportato al valore venale del bene;

- la proliferazione dell’urbanistica per accordi: ossia l’applicazione anche nella materia urbanistica dei principi introdotti dalla L. n.241/1990 ed, in particolare, del principio del ricorso agli accor-di tra amministrazioni (art. 15) e degli accordi tra potere pubblico

e privato (art. 11);

- il nuovo ruolo at-t r ibui to al privato in grado di svolgere un ruolo pianifi catorio (accollo delle opere di urbanizzazione e cessio-ne volontaria delle aree allo scopo di ottenere il risultato della urba-nizzazione dell’area);

La trasformazione del Piano Regolato-re Generale (PRG) in Piano Urbanisti-co Generale (PUG), alla quale la gran parte dei Comuni pugliesi, compresa Gioia del Colle, stanno lavorando, po-trebbe rappresentare un’occasione per utilizzare tali strumenti, perseguendo così un’equa distribuzione di vantaggi ed oneri prodotti dalla pianifi cazione, in applicazione del principio secondo cui: la potenzialità edifi catoria di un’a-rea deve necessariamente dipendere dalle sue caratteristiche e non da una scelta discrezionale dell’amministra-zione.

Pd, inizia un Pd, inizia un nuovo viaggionuovo viaggioda pagina 1

da pagina 1

mittente i mal celati propositi dei soliti “ventriloqui”, pronti a consi-derare il risultato del primo turno, una sconfi tta del Pd gioiese. Cir-colo che ha dimostrato ampiamen-te di aver da subito assimilato le indicazioni di Bersani, quando a proposito dei successi dice: “Dob-biamo vincere senza raccontare favole, perché la grave crisi in cui versa il nostro Paese e il distacco che s’è creato fra cittadini, politi-ca e istituzioni non ci consente di sfogliare il libro delle favole. Ecco perché dobbiamo prendere di petto i gravi problemi che stanno affl ig-gendo il nostro Paese, con un lin-guaggio di verità”.Ed in questo caso il popolo del centrosinistra, anche qui da noi (a parte qualche strana eccezione), incurante delle grosse diatribe che hanno fi nito per aprire delle crepe nella politica nazionale e locale, non si è sottratto alla chiamata di queste primarie. Tutto ciò, nono-stante le delusioni e le incertezze emerse nel nostro partito a livello nazionale e locale, vuoi a proposi-to dei temi sensibili (a Gioia qual-cosa si sta muovendo), che degli accordi elettorali e di quelli ricon-ducibili al lavoro. Argomenti che non hanno nuociuto al buon esito delle Primarie, trasformate da dura e vera contesa Bersani-Renzi in festa di popolo. Viatico, si spera, che sicuramente spianerà la strada al centrosinistra verso il Governo del Paese.

intimidatoria, da parte di un manipolo di maturi professionisti dell’associa-zione ingegneri gioiesi (estinta?), in una delle sue ultime riunioni, correva l’anno 1999, approvò il famigerato adeguamento dell’attuale PRG alla legge 56/80. Approvazione che pre-supponeva un passaggio in consiglio comunale. Non so se vale ancora la pena chiedersi perché, comunque è un fatto che quell’adeguamento (buono o brutto che fosse e che si poteva anche bocciare) non è mai arrivato in nessu-na aula di consiglio comunale. A seguire, da altra giunta, fu affi dato l’incarico di redazione per il nuovo

piano urbanistico (diventato PUG) allo stesso professionista del mancato adeguamento. Visto il tempo che ci sta lavorando, l’ing. Fuzio è invecchiato insieme ai suoi incarichi gioiesi e non ha prodotto in maniera defi nitiva an-cora nulla (e non per colpa sua). Nel citato incontro nel Chiostro di palazzo San Domenico tutti si sono sbracciati nel dire che questa città non ha bisogno di ulteriore residenza. Bene. Questo sembra essere l’unico punto che raccoglie consenso unani-me. Quindi non scordiamoci che l’ing. Fuzio ha comunque prodotto un docu-mento programmatico preliminare al nuovo PUG che non dice proprio così. Se non ricordo male prevedeva la ne-cessità di ulteriori 6.000 nuovi vani e mi sembra di ricordare che sia sta-to approvato dal consiglio comunale. Così giusto perché verba volant e car-ta canta se crescita residenziale zero deve essere, qualche consiglio comu-nale sarà bene che lo deliberi. Nel frattempo che task force, gruppi di lavoro, commissioni consiliari e quant’altro producano qualcosa di uti-le si potrebbe cercare di far funziona-re, in tema di territorio, almeno quello che c’è. Faccio alcuni esempi.

• Il piano traffi co, visto che ne ab-biamo uno certifi cato. È tanto dif-

fi cile attuarlo nella sua interezza e così vedere se funziona e eventual-mente portare i necessari aggiusta-menti?

• Piste ciclabili. In attesa di avere un intervento organico, visto che comunque ne abbiamo una (brutta quanto si vuole) sarebbe esercizio di civiltà e buona gestione della cosa pubblica manutenerla, pro-teggerla (soprattutto dall’invasio-ne delle auto) e farla funzionare.

• Il piano di recupero urbano (PRU) bisognerebbe portarlo a compi-mento nella sua interezza e non solo nella sua parte edilizia.

Sia il Sindaco Longo che Povia non hanno nominato un assessore all’urba-nistica, io credo che non sia una cosa buona. Possibile che in questa città, nell’ambito delle maggioranze politi-che che si sono succedute non ci sia nessuna persona che possa reggere l’incarico? È ben triste pensare che un sindaco non si fi di di nessuno per quel ruolo e peggio sarebbe pensare che non voglia nessuno in quel ruolo.P.S. Se fossi assessore all’urbanistica e dovessi avere bisogno di un gruppo di lavoro che mi supporti nel “riordi-no urbano” non mi sembrerebbe una buona idea che quella commissione fosse anche solo in parte fatta da chi negli ultimi decenni ha sollevato o

Rubrica

gioiademocraticagioiademocratica 5Dicembre 2012 Speciale Urbanistica

Col nuovo direttivo il Pd met-te in costruzione diversi grup-pi di lavoro: politiche giovani-li, attività produttive, ambiente-agricoltura, cultura, comitati di quar-tiere, bilancio, comunicazione ecc.. Il 22 novembre scorso, nella sede del Pd si è riunito il gruppo di lavoro per la nascita dei “Comitati di quartie-re”. Questo primo incontro ha avuto la funzione di verifi care l’interesse che l’argomento suscita nell’opinione pubblica.

Si inizia a lavoraresui “Comitati di quartiere”All’incontro sono state invitate tre si-gnore che non hanno mai avuto a che fare con i partiti (due casalinghe e una professoressa in pensione) e due mem-bri del direttivo. Le signore hanno di-mostrato curiosità ed interesse e una dichiarata voglia di essere coinvolte alla partecipazione e alle decisioni collettive. La proposta nasce prima delle elezioni del sindaco ed è stata in-

serita nel programma amministrativo. I Comitati di quartiere esistono in mol-te città sparse in tutt’Italia e anche in molti paesi di provincia, essi rappre-sentano uno strumento pratico dove il cittadino insieme al vicino di casa abitante dello stesso quartiere, cerca la soluzione ai problemi di interesse generale. Questa iniziativa rappresen-ta una delle risposte all’invito giunto dall’Assemblea nazionale del Pd il 14 luglio scorso e dalla carta d’identità del Pd stilata l’8 agosto, che hanno fat-to riferimento alla buona politica che deve camminare di pari passo con una riscossa civica.

di Carlo Antonio Resta

«abbiamo una visione e una po-sizione ben deter-minata da tempo circa il futuro di Gioia, avendo so-stenuto che non c’è più bisogno di ulteriore cemen-tificazione espan-siva ma di recu-perare e risanare l’esistente»

bili, la politica, quella alta e nobile se esiste nel panorama politico gioie-

del Colle ha un piano regolatore ge-nerale vecchio, ma ben redatto nel perseguire come obiettivo principale, oltre a quello dell’espansione urbana quello di dotare la nostra città e il no-stro territorio di adeguate attrezzature e servizi. Infatti, questi strumenti ur-banistici generali di seconda genera-zione ricercavano come programma la costruzione di una città “giusta” e di una in “aggiunta”, cioè di luoghi in cui trovassero insediamento fi sico e politico nuove popolazioni portatrici di nuovi bisogni e di nuovi modelli di comportamento. Allora per ripartire

occorre ri-pianifi care la città e il territorio con l’elaborazione di un PUG ai sensi della nuova legge urbanistica regionale (21/2001) e quindi di terza generazio-ne, dove, cessata la crescita urbana, in sintesi i temi condut-tori siano espressi in modifi cazioni di si-tuazioni esistenti o di spazi interstiziali do-tati in sé o al margine di forte specifi cità. Oggi, pertanto, sa-rebbe tardiva ed ana-cronistica l’adozione di un piano parti-

colareggiato dei servizi senza aver adeguato il PRG alla legge 56/80, e su questo è innegabile il ritardo della politica che ha causato l’ingessamento dell’attuale Prg nel pianifi care le zone omogenee F destinate a servizi pub-blici. C’è bisogno di lavorare insieme rispettando le norme. Le denunce che evidenziano anomalie, o peggio ille-gittimità, sono importanti tanto quanto le proposte di soluzione, e la ricerca dei rimedi, se possibili, possono con-correre ad assicurare il miglioramento della città. Per quanto ci riguarda abbiamo una visione e una posizione ben determi-nata da tempo circa il futuro di Gio-ia, avendo sostenuto che non c’è più bisogno di ulteriore cementifi cazione espansiva ma di recuperare e risanare l’esistente con un occhio particolare al centro storico; insomma più che rior-dinare, serve cucire e legare per creare una nuova economia compatibile con l’ambiente e con la nostra contempo-raneità. Su questo credo sia necessa-rio riportare il confronto studiando contemporaneamente le modalità più idonee per riportare nella legittimità le situazioni più delicate.

da pagina 1 se, deve necessariamente intervenire. Non si può pensare che la soluzione di fronte all’annullamento di un permes-so di costruire sia l’abbattimento con

tutto ciò che ne consegue. Andrebbe fatta un’indagine per conoscere esat-tamente quanti permessi di costruire sono stati rilasciati in passato e da chi, così si smentirebbero molte bugie che vengono fatte passare per verità, altrimenti sarebbero solo delle favole messe in giro perché fanno comodo a qualcuno. C’è chi mostra un interesse morboso verso le zone F, scatenando una sorta di “guerra santa”, solo per-ché alcuni amministratori e consiglieri comunali, per provvedimenti al va-glio di organi istituzionali di control-lo, ritengono di recarsi ovunque sia opportuno, Regione, Provincia, ecc per consultarsi sulle modalità di approc-cio a problematiche estremamente com-plesse. In passato questi organi non sono mai intervenuti su questioni così de-licate, nonostante le sollecitazioni a loro pervenute tramite numerose istanze cittadine, determi-nando, a catena, in-terpretazioni poco “consone” alle nor-me del PRG vigente. Il Comune di Gioia

gioiademocraticagioiademocratica6 Dicembre 2012Giovani & Attualità

Nell’ambito del Progetto Fa-miglie Accoglienti, pensato a livello di Ambito territoriale,

sono state promosse tre giornate “Al-ter ego, Alter nos, Alter azioni” di stu-dio e approfondimento sul welfare, dal 30 novembre al 2 dicembre. Laboratori per attivare processi di consapevolezza sulle dinamiche fami-liari e laboratori di formazione sulle terapie educative di gruppo, destinati a operatori del volontariato, del pub-blico e del privato sociale e sanitario. Turi, Casamassima e Gioia le sedi de-gli incontri. A Gioia in particolare un incontro pubblico il 30 pomeriggio sul welfare con tanti ospiti tra accademici e tecnici del settore. Poi la presenta-zione, sabato pomeriggio, al Teatro Rossini dello spot per sensibilizzare all’affi do familiare, “Io me l’afFido” di F.Lopez, riconosciuta come Pubbli-cità Progresso e la proiezione del fi lm documentario “Pasta Nera” di Ales-sandro Piva con la presenza dell’auto-re e Chiara Giaccardi, professore ordi-nario di Sociologia dei processi cultu-rali, Università Cattolica di Milano, di Franco Cassano, professore ordinario

Tu te l’affidi? “Famiglie accoglienti”di Giovanna Magistro

di Sociologia dei processi culturali, Università di Bari e di Onofrio Roma-no, docente di Socializzazione, culture e marginalità, Università di Bari che ha moderato.Nonostante la possibilità di accredita-mento all’ordine degli assistenti socia-li, del tema interessante per genitori, insegnanti e giovani, nonché dello spessore dell’iniziativa e delle pre-senze garantite, tra cui lo stesso Piva, regista di fi lm culto come “LaCapaGi-ra”, “Mio Cognato” e l’ultimo lavoro “Henry”, i gioiesi ancora una volta disertano gli incontri. E’ vero che - erroneamente - sabato pomeriggio vi

La generazione delle idee Pleroodi Giuseppe Santoiemma

Qualcuno si sarà chiesto chi sia il responsabile degli alberi nata-lizi installati davanti l’ingresso

del nostro municipio. Ebbene, si tratta dell’opera di Claudio De Leo, gioiese di 32 anni, creatore e responsabile di Pleroo Design, un laboratorio creativo davvero multiforme. Claudio ci spiega ora da vicino la natura della sua attività.Claudio, puoi spiegarci il nome del tuo marchio e in cosa consiste?“Pleroo” signifi ca “riempire lo spazio” in greco antico. Mi occupo principal-mente di Visual ed Interior Design, inoltre disegno e produco oggetti che espongo in fi ere e vari eventi. Ho ini-ziato il mio percorso lavorando nel commerciale di varie aziende italiane e non, e poi ho deciso di seguire il mio istinto iniziando a dare sfogo a ciò che mi rende più soddisfatto: “sporcarmi le mani!” Ho iniziato a proporre i miei oggetti in vari negozi in Italia come ar-redo vetrine ed in seguito dopo essermi specializzato nella campo dell’interior e del visual design ho ampliato il campo d’intervento dei miei lavori aprendolo anche ad installazioni non solo per fi ere, negozi e showroom ma anche per even-ti in genere come concerti e spettacoli.So che una delle caratteristiche prin-cipali del tuo lavoro è l’enfasi sul re-cupero dei materiali dismessi e sulla reinterpretazione degli oggetti del passato.Sì, è così. Tutto il mio lavoro è fon-dato sull’ecosostenibile, dalle fasi di produzione a quelle di assemblaggio etc.. Per quanto riguarda il recupero, la verità è che mi piace moltissimo l’i-dea di dare nuova vita a oggetti di cui le persone vogliono disfarsi: alle vol-te capita che quelle persone vogliano poi ricomprare oggetti da me “ritra-sformati” che non riconoscono più! E ora con la crisi come va? Stai in-contrando diffi coltà? Il mio lavoro è spesso collegato alle vendite, per cui in un periodo come questo non è facile andare avanti, cau-sa anche una tassazione alta che certo non aiuta un giovane imprenditore. Ma poiché sono un ottimista cronico preferisco non lamentarmi ed andare avanti aggiornandomi il più possibi-le ed ampliando le mie conoscenze.Qualcosa sui tuoi ultimi progetti?Ultimamente sto portando avanti un progetto che si chiama Pleroo Rent Design e che riguarda appunto il no-leggio di arredi ed oggetti per negozi fi ere ed eventi. Il noleggio è una chiave di volta nel momento in cui un’attività non riesce a spendere soldi in arredi, ad esempio per vetrine, sia per questioni di spazi che economiche.

L’autunno caldo degli studenti gioiesidi Alessia AntonicelliDomenico Santamaria

L’ennesima stangata del go-verno Monti nei confronti della scuola pubblica ha

suscitato numerose reazioni fra gli studenti delle scuole superiori. Vi proponiamo l’intervista a Ottavio Ferrante e Jacopo Antonicelli, rappresentanti di istituto del Liceo Scientifi co e Classico di Gioia del Colle. Quali sono i motivi della prote-sta e cosa contestate all’attuale governo? “Noi contestiamo i tagli che da anni colpiscono ripetutamente la scuola pubblica, le nuove propo-ste di legge, in particolare l’A-prea (l’introduzione del Consiglio dell’Autonomia in sostituzione al Consiglio di Istituto, ndr) e la sospensione dei fi nanziamenti ai progetti su fondi strutturali euro-pei (PON) ed all’offerta formativa (POF), nella quale sono inclusi an-che i viaggi d’istruzione.”Cosa chiedete all’attuale Mini-stro dell’Istruzione?“Vogliamo che la scuola pubblica abbia un ruolo cardine all’interno della società, che non venga ulte-riormente penalizzata dai tagli del governo e che essa, alla luce delle

ultime proposte di legge, non diventi prerogativa dei privati.”Quali manifestazioni di protesta hanno avuto luogo in questi giorni?“Sabato 24 novembre ha avuto luogo una riunione nella quale abbiamo letto il verbale della protesta. Inizialmente si era deciso per l’occupazione, ma il Preside si è opposto a questa inizia-tiva, insieme a diversi docenti; dun-que lunedì alle 18.15 è stata diffusa la comunicazione dell’autogestione, che si è svolta martedì e mercoledì. In queste giornate sono state svolte varie attività, alcune delle quali previste nei programmi PON e POF, tra cui simu-lazioni dei test d’ingresso alle facoltà universitarie. Giovedì mattina, invece, ha avuto luogo una lezione all’aperto in piazza Plebiscito, a cui hanno preso parte, insieme agli studenti, la prof.ssa Brunetti e il prof. Cetera.”

erano più eventi in contemporanea quasi, ma è vero che non è la prima volta che constatiamo, amaramente, l’assenza dei nostri concittadini alle iniziative politiche, culturali e sociali. Per poi sentir dire che “in questo paese non si fa mai niente!”. Certo, per gli spettacoli domiciliari non siamo anco-ra attrezzati.Per quanto riguarda il progetto potete rivolgervi ai Servizi Sociali del Comu-ne per chiedere consulenze genitoriali e informazioni su come diventare una famiglia accogliente (cioè genitori affi datari), oppure scrivere a [email protected]

Quanto vi hanno sostenuto i do-centi e il Preside nella protesta?J.A. “I docenti e il Preside ci han-no sostenuto solo in un secondo momento, quando si sono resi con-to che la nostra contestazione va contro una politica della scuola che penalizza non solo noi studenti, ma anche il corpo docente. Solo un’e-sigua parte di loro ha dimostrato un appoggio totale.”Ci saranno altre forme di protesta nell’immediato futuro?“Pur avendo dato un segnale forte, non vogliamo che la protesta si fer-mi qui: oltre ad una nuova autoge-stione, l’idea è quella di organizzare una manifestazione a Bari con tutte le scuole della provincia, seguita da un incontro uffi ciale tra alcuni rap-presentanti degli studenti e il Prefet-to”.

gioiademocraticagioiademocratica 7Dicembre 2012 Eventi, Cultura & Attualità

Il tempo dello stare insieme:Il tempo dello stare insieme:il nuovo Natale

Quest’anno il cammino verso il Natale è arricchito da una serie di eventi in grado di intrattenere tutte le fasce di età e soddisfare i gusti più diversi dei cittadini gioiesi. Un calendario elabo-rato guardando“a coloro che affrontano la vita con ironia (evento a cura dell’ass. Atre-bil Teatro),- afferma l’Asses-sore alla Cultura prof.ssa De Giorgi- a chi ha bisogno di ri-trovarsi nel mondo dei grandi classici per rinnovare l’amore per la letteratura e il bisogno di spiritualità (evento a cura di Vito Osvaldo Angelillo), a chi non rinuncia alla musica e alla grande danza nel tempio della cultura gioiese (eventi al Rossini) e ancora a coloro i quali hanno bisogno di rinsaldare i legami col centro storico scenario del Pre-sepe vivente e di una manifestazione organizzata con molte associazioni gioiesi.” E’ questa la linea scelta e seguita dall’assessorato alla cultura: all’insegna della sobrietà e della gran-de valenza artistica propria delle no-stre associazioni gioiesi e degli artisti presenti nel programma.“E’ un pro-gramma che mette al centro gli artisti locali, le associazioni, della danza e della bella musica nei luoghi simbo-lici del territorio” continua l’Asses-sore. Ma Natale è anche simbolismo e suggestione, a questo proposito conclude la professoressa De Giorgi “Viviamo un periodo storico di forte crisi economica e sociale, nel quale la parola austerity la fa da padrone, e le decorazioni natalizie della città non possono sottrarsi a questa condizione, neanche o forse soprattutto a Natale! Pertanto quest’anno potremo godere delle luminarie offerte dai commer-cianti gioiesi che già illuminano le vie principali del paese (il Comune si è fatto carico del solo costo dell’ener-gia elettrica), del tradizionale albero

Il prestigioso premio “Ignazio Cia-ia”, che promuove la lettura attra-verso la donazione di libri, conferi-

to dalla Fondazione Nuove Proposte di Martina Franca ad Hafi da Faridi è stato il pretesto per un abbraccio corale da parte di coloro che considerano Hafi da parte integrante e importante del tessu-to umano e culturale del nostro paese.Hafi da Faridi: donna, madre, moglie, mediatrice culturale, tenace tessitri-ce di relazioni fra culture, scrittrice, poetessa lascia Gioia dopo 16 anni. Sedici lunghi anni in cui ha lavorato incessantemente per la sua famiglia, per famiglia intendiamo la numerosa comunità marocchina che ha servito con impegno e dedizione curando la comunicazione e l’informazione e of-frendo il suo sapere di donna colta e in grado di comprendere e usare l’italia-no, lingua del luogo in cui si sceglie di vivere perché nel proprio paese non si offrono opportunità di lavoro dignito-se, per risolvere i mille problemi quo-tidiani di chi è ospite in un’altra terra. I motivi che portano Hafi da a lasciare il nostro paese sono legati agli aspet-ti di una crisi economica che colpisce nel presente tutti indistintamente, ecco perché per Hafi da, donna pragmatica e con un grande senso del fare, è stato chiaro che per i suoi fi gli era necessa-ria una nuova patria, una nuova casa, un nuovo paese: la Francia. Con que-sta consapevolezza il saluto ad Hafi da è stato amaro, di una tristezza causata dalla mancanza di impegno di tutta una comunità ad offrire di più a chi ha dato tanto. Perché questa grande me-diatrice culturale ha sempre sostenuto l’importanza della doppia appartenen-za che rende più ricchi e attenti agli altri, in quanto solo chi si abbevera a due acque conosce il valore della somiglianza e l’importanza dell’es-sere vicini come mezzo per arrivare al bene, per amare e farsi amare da-gli altri. E lei, così come Steve Jobs, ci saluta confi dandoci che ha deciso di accogliere la cultura del debuttan-te, ovvero la cultura di chi vive nella consapevolezza che la conoscenza si costruisce giorno dopo giorno con co-stanza e pazienza, modestia e silenzio, una cultura nella quale la felicità nasce dalla sapiente accettazione del vivere l’oggi con coraggio, senza mutamento d’umore mentre la saggezza si fonda sulla responsabilità, sul saper fare ed ancora sul potere della potenzialità. La cultura di chi sa che la vita è un viag-gio continuo nella parola buona. Gra-zie Hafi da.

Accordo di Natale

Il direttore e la redazione di gioiademocratica si associano al dolore che ha colpito il prof. Rocco Fasano e famiglia per la perdita della cara moglie Giuseppina

Il direttore e la redazione di gioiademocratica sono vicini a Giovanni Buttiglione e famiglia per la immatura scomparsa del caro fratello Marziantonio

di Teresa Genco

OmaggioOmaggioad Hafidaad Hafida

di Piera De Giorgi

di Natale dono della Spes e di alberi ecologici realizzati dall’artista Clau-dio De Leo, che ha allestito, con un budget veramente limitato, 4 Eco-Al-

beri di Natale in piazza Margherita di Savoia (di fronte al Comune) ed uno nel Chiostro, tutti di sicuro pregio e buon valore estetico”.

9 dicembre, ore 19,30I grandi classici della poesiaA cura di Vito Osvaldo AngelilloChiesa San Domenico

13 dicembre, ore 18,00Scrivo anch’io in the worldPresentazione del progetto for-mativo con il testimonial Don Aniello ManganielloChiostro comunale

15 dicembre, ore 20,00Natale in piena crisi di nerviA cura dell’Associazione Atrebil Teatro, Chiostro comunale

Dal 15 al 23 dicembre 1° Premio Nazionale Pasquale CastellanetaA cura del Centro Artistico CU-BER ART, Sala De Deo

Dal 15 dicembre al 6 gennaioPresepi sotto le stelleA cura delle Associazioni dell’Ass. Naz. CarabinieriChiostro Comunale

Dal 15 dicembre al 6 gennaioPresepe artisticoa cura della P.A. Gioia SoccorsoVia Petrera, 62

18/22 dicembre, ore 10,00Raccontami una storia… di Natale, Biblioteca Comunale Don V. Angelilli

20 dicembre, ore 21.00ConFine Rossini… NataleCon Roberto Ottaviano e Nando Di Modugno

Seguirà lo scambio di auguri con l’Amministrazione Comuna-le, Teatro Rossini

23 dicembreNatale fatto ad ArteA cura dell’Associazione Petali di Pietra, Centro storico

23 dicembre, ore 19.30Concerti di Corsisti della Ma-sterclass del M° MarvulliAuditorium Lum - ingresso libero

24 dicembre, ore 10,00Babbo Natale incontra i bambi-ni nelle piazzeA cura di PierrAnimazioneChiostro Comunale

Dal 24 dicembre al 6 gennaioMostra Personale di Mimmo Alfarone, Galleria Labrocca – Biblioteca Comunale

27 dicembre, ore 18.30Presentazione del libro Sentiero impervio di Fabrizio LabarileSala De Deo

28 - 29 - 30 dicembrePresepe viventea cura della Parrocchia Santa Maria Maggiore di Gioia del Colle, Centro storico

4 gennaio, 18.30Presentazione del libro La spiga e il velluto di Susanna De Mattia, Chiostro comunale

gioiademocraticagioiademocratica8 Dicembre 2012

Memoria corta o far fi n-ta di non ricordare? E’ questo l’interrogativo

che ci poniamo alla luce dell’ul-tima performance pallavolistica gioiese (parlata e non giocata). Imprese che a dir poco ci lascia-no basiti. Ormai è sempre più evidente che lo sport, quello con la esse maiuscola, è sempre più condizionato da fattori esterni e non dai regolamenti o tattiche di gioco. La conferma a quello che scriviamo arriva dallo sconcertante episodio che ha fatto balzare agli onori della crona-ca Gioia del Colle. Non certamente per un’impresa sportiva, bensì per il palese “ricatto” subito dall’Amministrazione Comunale. Già, perché in questo caso ha sposato la tesi di chi, nella trentennale storia della pallavolo gioiese, ha forse rimosso (in questo caso ad arte), quello che è stato il peregrinare errante (fi nché Gioia non si è dotato del suo palazzetto) della squadra gioiese nel triangolo Bari-Taranto-Matera. Tant’è che giunti in A2, solo per due anni il Gioia continuò a giocare nella mitica palestra di “Padre Semeria”, poi fu costretta ad emigrare dapprima a Santeramo, poi a Bari (pri-ma al CUS, dopo al “PalaFlorio”), poi di nuovo a Santeramo, Castellaneta, Pu-tignano e guarda caso anche a Castella-na Grotte e per motivi disciplinari a Ma-tera e Altamura. Ed in questo caso non ci fu nessuno ad impedire alla squadra gioiese di svolgere l’attività agonistica. E ne avrebbero avuto le ragioni per far-lo, soprattutto alla luce di alcuni inqua-lifi cabili episodi, come ad esempio la tentata aggressione a Samuele Papi (4^ giornata A1, stagione 95/96) o la pagina più brutta scritta nell’undicesima gior-nata della stessa stagione, quando questi pseudo tifosi pensarono, male, di inon-dare di sputi il presidente Gallo e con esso l’intera squadra, il tecnico Pupo Dall’olio e gli arbitri. Poi arriviamo a Castellana Grotte, dove da ospiti gradi-ti, il Gioia fu costretto (grazie alle in-temperanze del pubblico) a giocare una gara a porte chiuse e ad avere la lettera di sfratto dall’amministrazione castella-nese. E questi signori considerarono ne-mici anche quelli che vollero continuare il volley a Gioia, subito dopo la cessione del titolo sportivo al Crema (stagione 2005/06). Decisione che ridimensionò di fatto il fenomeno volley in questa città, poiché dalla quasi A1 si passò alla B1. Campionato al quale partecipò una nuova società, grazie all’impegno di una nuova dirigenza (anch’essa poco amata dai supporter), pronta a continuare il sogno pallavolistico gioiese. Sogno irripetibile, per il quale tanti hanno speso il loro tempo e i loro soldi migliori.

Sport

Mensile di Politica, Cultura e Società

Reg. Tribunale di Barin. 22/1455 del 13/06/2012

Direttore Responsabileed Editoriale

Luigi Mongelli

RedattoriAntonella Campagna, Piera De Giorgi, Giorgio Donvi-to, Teresa Genco, Arianna Gentile, Lucia Laterza, Dario Magistro, Giovanna Magistro, Luca Nicastri, Vanni Nicastri, Domenico Santamaria, Giu-seppe Santoiemma, Giovanni

Valletta, Giuseppe Vasco. Ha collaborato Alessia Antoni-celli, Tommaso Covella, Filippo De Bellis e Gianni Vasco.

RedazionePiazza Cesare Battisti, 18 70023 Gioia del Colle (Ba)

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EditoreCircolo Cittadino Partito De-

mocratico Gioia del CollePiazza Cesare Battisti, 18 70023 Gioia del Colle (Ba)

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AmministrazioneEnrico Mancino

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Per chi ancora non lo sapesse, tra le varie società sportive del nostro Comune c’è anche una squadra di rugby ma, nella più classica delle contraddizioni “made in Italy” di non “sfruttare” le risorse a disposizione, non la faccia-mo giocare nel nostro ridente paese. Che Gioia del Colle sia refrattaria allo sport? Cerchiamo di rispondere. La vi-cenda nasce nel Maggio 2010 quando il presidente della Federiciana Rugby, Alfredo Vacca, chiede garanzie per iscrivere la sua squadra al campionato di serie C. Le sopracitate garanzie non erano né di tipo economico né di tipo

politico; semplicemente, avendo Gioia un campo da calcio regolamentare e che si prestava all’ag-giornamento, si chiedeva di poterlo adibire anche per il rugby. Dopo una serie di incontri infrut-tuosi, l’amministrazione (nella fi gura del sindaco Longo e dell’assessore Franco Giordano) rassi-cura il presidente Vacca che, attraverso dei piccoli interventi di ammoderna-mento, il campo sarebbe stato fruibile anche per il rugby. In virtù di ciò, la squadra viene iscritta; era settembre, il cam-pionato iniziava ad otto-bre e la giunta Longo ci onorava, tra una festa di paese e l’altra, della sua dipartita (di conseguenza, le promesse fatte furono collocate nell’apposito contenitore… il vento!). Come la più classica opera Pirandelliana, sulla scena irrompe un nuovo “personaggio”: la Lega

Nazionale Dilettantistica! Quest’ul-tima viene vista tra i vari dirigenti

sportivi più come un dazio doganale alla perpetua richiesta di fondi ricavati dalle omologazioni dei campi da gio-co, che come organo comunitario e di sostegno. Lo staff della suddetta Lega, per motivi che variano e variavano di giorno in giorno, decide di non omo-logare il campo anche per il gioco del rugby. La cronistoria la terminiamo qui, anche perché in tutti questi anni la situazione non è cambiata molto. Attualmente l’odierna amministrazio-ne si è resa disponibile a trovare una soluzione ma, guardando in faccia la realtà, i giocatori della Federiciana sono ancora considerati i “nomadi” del campionato. In questi anni han-no ormai circumnavigato la Puglia, chiedendo e ricevendo ospitalità da Taranto, Santeramo e Bari; inutile sottolineare che tutte queste trasferte rappresentano un esborso economico non previsto. Quest’anno le partite “casalinghe” vengono disputate nel campo comunale di Turi; anche loro, per cultura sportiva, hanno accetta-to di ospitarci. Già, cultura sportiva! Lo sport è gioco di squadra e rispetto per gli avversari; i veri sportivi, i veri sostenitori, tutto questo lo sanno. Lo sport è un mezzo per unire e, al tempo stesso, scontrarsi lealmente con il pro-prio avversario. Gioia riceve ospitalità sportiva ma non la ricambia. Conside-razioni di merito, giustifi cazioni o mo-tivazioni folcloristiche a parte, forse così sportivi non lo siamo!

di Dario Magistro

di Andrea Luigi Mongelli

Palacapurso, l’Amministrazione non doveva cedere

Federiciana:i nomadi del Rugby!

L’AssessorerispondeHo cercato di ricostruire in modo dettagliato la vicenda Castellana, ma evidentemente non è stato suffi ciente a gettare acqua sul fuoco del-le polemiche. Io resto coerente con quello che ho scritto ed affermato per 15 anni e cioè che la tifoseria gioiese è un patrimonio che va sal-vaguardato e che gli Ultras sono un fenomeno positivo di aggregazione sociale. La mia è una posizione personale e non voglio coinvolge-re l’Amministrazione Comunale in questa mia valutazione. E’ stata cercata una soluzione che evitasse inutili tensioni e me ne assumo ogni responsabilità. Continueremo a lavorare per ri-portare Gioia nei campionati di pallavolo che le competono per tradizione e storia. Guardiamo avanti, pensiamo a costruire e non a dividerci in inutili polemiche.Il rugby? Da questa amministrazione ha avuto tanto, qualcuno dice anche troppo. Il Sindaco Povia ha alcune idee, le stiamo verifi cando, vor-remmo più serenità dalle società sportive perché c’è troppa confl ittualità. Vorremo si parlasse di più delle decine di ragazzi di famiglie disagiate avviate allo sport gratuitamente e meno di sterili rivendicazioni individuali.