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L’insegnamento della matematica nella scuola della riforma 16 marzo 2004 Bergamo Gli obiettivi specifici di apprendimento della scuola primaria e della scuola secondaria di I° grado M.Marchi Università Cattolica - Brescia

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L’insegnamento della matematica nella scuola della riforma

16 marzo 2004Bergamo

Gli obiettivi specifici di apprendimento della scuola primaria e

della scuola secondaria di I° grado

M.MarchiUniversità Cattolica - Brescia

1. L'APPRENDIMENTO - INSEGNAMENTO della Matematica è

ACQUISIZIONE- FORMAZIONE di una

forma di conoscenza della realtà che

dai DATI offerti dalla PERCEZIONE e

ESPERIENZA SENSIBILE

porta alla

loro ORGANIZZAZIONE RAZIONALE

(= RAZIONALIZZAZIONE della REALTÀ)

vale per ogni LIVELLO SCOLARE !

(a) non si dà MATEMATICA senza ENTRAMBE queste due

Componenti

la Matematica è dunque

SCIENZA di CONTENUTI ma anche

SCIENZA di STRUTTURE.

L'idea di Matematica

presentata

dagli OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

e dal PROFILO

di Matematica

relativi al PRIMO CICLO DELL'ISTRUZIONE

1. 1L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004

(b) queste due componenti

non sono STADI STORICI diversi

non convivono CONTEMPORANEAMENTE

in modo Statico ma

sono in

dalla ESPERIENZA SENSIBILE criticamente analizzata,

che diventa ESPERIENZA VISSUTA

alla COSTRUZIONE dei CONCETTI

che nascono come REALTÀ ASTRATTE

della nostra MENTE

ma diventano, se INTERIORIZZATI,

anche loro parte della ESPERIENZA

VISSUTA e acquistano così una loro

CONCRETEZZA

questa EVOLUZIONE CONTINUA

si riconosce: nella ESPERIENZA PERSONALE

INSEGNAMENTO - APPRENDIMENTO "a spirale"

nello SVILUPPO STORICO della disciplina.

CONTINUA EVOLUZIONE

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 1. 2

(c) si realizza così lo "slogan didattico"

"dal CONCRETO all'ASTRATTO"

che bene descrive questa EVOLUZIONE

ma non deve privilegiare nessuno dei due TERMINI

(d) il sussistere di una

DOPPIA NATURA DINAMICA DELLA MATEMATICA

implica anche

non c'è una MATEMATICA dei "grandi"

e una dei "piccoli"

non c'è una MATEMATICA APPLICATA

e una PURA

ma c'è una UNICA MATEMATICA

che serve UFFICI DIVERSI

e si adatta, si coniuga

secondo tali UFFICI.

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 1. 3

2. La matematica

"RAZIONALIZZAZIONE del REALE"

significa che la MATEMATICA richiede

la MATEMATICA produce

SPECIFICI STRUMENTI CONCETTUALI

che si esprimono con

un LINGUAGGIO APPROPRIATO

una STRUTTURA SIMBOLICA FORMALE adeguata

questi sono gli OGGETTI dell'INSEGNAMENTO – APPRENDIMENTO della MATEMATICA parola che non deve SPAVENTARE! "c'è un FORMALISMO e un RIGORE per ogni età"

(a) La STRATEGIA DIDATTICA deve portare alla

PRESA DI COSCIENZA CONSAPEVOLE

di questa PROCEDURA che

a partire dai DATI SENSIBILI dalla ESPERIENZA

OSSERVATA e RIFLESSA

porta alla loro RAZIONALIZZAZIONE

perché l'APPRENDIMENTO richiede un PROCESSO

COSCIENTE di ASTRAZIONE e INTERIORIZZAZIONE.

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 1. 4

In tal modo

l'acquisizione di COMPETENZE MATEMATICHE

permette di COMPRENDERE, INTERPRETARE,

USARE CRITICAMENTE

le CONOSCENZE scientifiche e tecnologiche;

il processo di EDUCAZIONE MATEMATICA

contribuisce alla formazione del

PENSIERO CRITICO RAZIONALE

che è strumento irrinunciabile di

CRESCITA CULTURALE e UMANA.

Di ciò gli allievi devono diventare CONSAPEVOLI

per evitare che la CONOSCENZA MATEMATICA

diventi "PURA ACQUISIZIONE di PROCEDURE"

che vanno imparate

"perché non se ne può fare a meno!"

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 1. 5

3. Il PERCORSO FORMATIVO

della MATEMATICA

descritto negli OBIETTIVI SPECIFICI di APPRENDIMENTO:

EEEE) non è in SEQUENZA LINEARE

ma

" a spirale" = riprende più volte:

MEDESIMI CONTENUTI a livelli via, via più complessi,

acquistando in CONSAPEVOLEZZA

si realizza così il PROCESSO di "EVOLUZIONE CONTINUA"

proprio della matematica.

EEEEEEEE) è organizzato in CINQUE TEMI

con una scansione in CONOSCENZE e ABILITÀ

IL NUMERO

GEOMETRIA

LE RELAZIONI (*)

LA MISURA

DATI E PREVISIONI

INTRODUZIONE AL PENSIERO RAZIONALE

+ Aspetti storici connessi alla matematica

(*) classe terza della Scuola Secondaria di primo grado

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 1. 6

1. E' il percorso dell'ARITMETICA:

i numeri NATURALI scuola

" INTERI RELATIVI primaria

" RAZIONALI secondaria

fino alla preparazione e all’avvio delle prime forme di pensiero

astratto e formale (elementi di calcolo letterale, relazioni, funzioni).

L'introduzione dei numeri

non deve essere fatta attraverso STRUTTURE ASTRATTE

ma è ESEMPLIFICAZIONE ILLUMINANTE

del PROCESSO di RAZIONALIZZAZIONE della REALTÀ

che sarà quella CONCRETA del fanciullo.

Dalla nozione INTUITIVA e CONCRETA di MOLTEPLICITÀ

per piccoli passi si arriverà alla STRUTTURA FORMALE

che si è affermato essere

COMPONENTE ESSENZIALE e IRRINUNCIABILE

della MATEMATICA

realtà che non deve spaventare

ma deve essere gradatamente conquistata

IL NUMERO

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 2. 1

2. Itinerario di formalizzazione

( i ) NUMERI NATURALI

"lo stesso strumento formale" ( = il NUMERO)

EEEE) può descrivere ( = valutare la NUMEROSITÀ)

realtà molto diverse

EEEEEEEE) ha DIFFERENTI MODALITÀ di ESISTENZA:

"numerosità" e "ORDINAMENTO" (*)

aspetto CARDINALE e ORDINALE

( ii ) Il problema del FORMALISMO per

rappresentare i NUMERI " ( = SCRITTURA dei n.)

scrittura "stenografica" (es. NUMERI ROMANI)

scrittura POSIZIONALE

( iii ) Un SINGOLO NUMERO

può ridursi ad un puro SIMBOLO STENOGRAFICO.

La MATEMATICA comincia con la organizzazione

di una FAMIGLIA di NUMERI strutturata

( gli INSIEMI NUMERICI):

LEGGI di CONFRONTO

LEGGI di COMPOSIZIONE (= le c.d. OPERAZIONI )

caratterizzate dalle loro LEGGI di

COMPORTAMENTO (= le proprietà delle operazioni)

(*) nel LINGUAGGIO COMUNE in questi casi lo stesso numero ha nomi diversi!

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 2. 2

( iv ) Altre sollecitazioni della realtà esterna

(oltre alla NUMEROSITÀ)

oppure PROBLEMI interni della MATEMATICA

(es.: la necessità FORMALE di estendere l'AMBITO

di VALIDITÀ delle operazioni)

richiedono nuovi STRUMENTI FORMALI

con le relative LEGGI SINTATTICHE:

INSIEME dei NUMERI INTERI RELATIVI

(v ) … analogamente (es. : le PARTIZIONI di un

"tutto" ≡≡≡≡ " le fette di torta" …)

le FRAZIONI con le loro OPERAZIONI

… analogamente (scuola SECONDARIA I° grado)

INSIEME dei NUMERI RAZIONALI (RELATIVI)

(vi ) Il PROCESSO di ASTRAZIONE porta a RAZIONALIZZARE

queste ESPERIENZE diverse, in un'unica STRUTTURA FORMALE

che si amplia progressivamente conglobando le precedenti,

senza però che vengano ad IDENTIFICARSI (ISOMORFISMO!)

(Esempio di una PROCEDURA ASTRATTA che l'uso ha fatto

"diventare CONCRETA" cioè parte della ns. ESPERIENZA "vissuta")

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 2. 3

( vii ) L'introduzione del CALCOLO APPROSSIMATO

a partire da PROBLEMI CONCRETI prepara l'introduzione dei

NUMERI IRRAZIONALI

(√ come OPERAZIONE INVERSA)

Siamo nel cuore di veri PROBLEMI CONOSCITIVI della

MATEMATICA, non a livello di semplici procedure

ALGORITMICHE addestrative!

( viii ) L'approfondimento della CONSAPEVOLEZZA

nell'uso dei SIMBOLI del CALCOLO con NUMERI prepara al

CALCOLO LETTERALE ALGEBRICO (affrontato poi nel 2° ciclo)

inteso come RAPPRESENTAZIONE GENERALIZZATA

di CALCOLI NUMERICI.

Si ripete il processo "dal CONCRETO all'ASTRATTO": i NUMERI,

da "ASTRATTI" sono ormai "diventati CONCRETI".

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 2. 4

ambito di RAZIONALIZZAZIONE privilegiato

ove si realizza il

PROCESSO di EVOLUZIONE CONTINUA …

1. (a) dalla REALTÀ FISICA CONCRETA della

esperienza SPAZIALE

EEEE) degli OGGETTI MATERIALI contenuti

( la FORMA!)

EEEE) della valutazione delle RECIPROCHE POSIZIONI

dei CORPI, anche rispetto l'OSSERVATORE (°)

( la DIMENSIONE, la DISTANZA)

EEEE) dei reciproci SPOSTAMENTI dei CORPI (°),

o anche i MOVIMENTI rispetto a se

stessi ( SIMMETRIE)

( le TRASFORMAZIONI)

per ASTRAZIONE e GENERALIZZAZIONE si ottiene:

(°) nella RAPPRESENTAZIONE è coinvolto anche l'OSSERVATORE;

non così in ARITMETICA.

GEOMETRIA

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 3. 1

(b) i ) prima forma di RAZIONALIZZAZIONE: MODELLIZZAZIONE SCHEMATICA ASTRATTA, es.

RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE con il DISEGNO

realizzazione di MODELLI MATERIALI

intuizione della nozione di FIGURA

(modelli singoli)

ii ) seconda fase di razionalizzazione

(tra scuola PRIMARIA e SECONDARIA):

definizione RAZIONALE ASTRATTA e RIGOROSA

di FIGURA GEOMETRICA =

= caratterizzazione RAZIONALE dell'OGGETTO

della INDAGINE GEOMETRICA attraverso le sue

PROPRIETÀ RIGOROSAMENTE INDIVIDUATE

(pluralità strutturata)

La distinzione tra FIGURA e DISEGNO

occasione educativa nello studio

della GEOMETRIA dello SPAZIO

l'ASTRATTO delle FIGURE

con la stessa famiglia di PROPRIETÀ

introduce alla nozione di FORMA

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 3. 2

(c) ai due LIVELLI di RAZIONALIZZAZIONE corrispondono

due linee di INDAGINE CONOSCITIVA:

i ) le PROPRIETÀ PLAUSIBILI e VEROSIMILI

degli OGGETTI GEOMETRICI che

l'INTUIZIONE e le VERIFICHE SPERIMENTALI

fanno rilevare nei singoli MODELLI

(MODELLI MATERIALI , DISEGNI, MODELLI VIRTUALI ):

sono le PROPRIETÀ che la nostra MENTE si aspetta siano

alla base della disciplina GEOMETRIA

Ma questa non è ancora MATEMATICA

perché non c'è la VALIDITÀ UNIVERSALE delle DEDUZIONI

ii ) le PROPRIETÀ riconosciute come VERE

in base alla ARGOMENTAZIONE RAZIONALE

realizzata a partire dalle PROPRIETÀ delle

FIGURE RIGOROSAMENTE INDIVIDUATE

mediante CONSIDERAZIONI INDIPENDENTI

dal particolare modello sul quale

INTUIZIONE e RAGIONAMENTO si appoggiano.

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 3. 3

(d) La CONCETTUALIZZAZIONE del pensiero GEOMETRICO

risente della DUPLICE NATURA della

INDAGINE CONOSCITIVA in GEOMETRIA

CONCETTI FIGURALI o

IMMAGINI MENTALI

dove sono presenti entrambe le componenti:

l'IMMAGINE GEOMETRICA INTUITIVA e la descrizione razionale

(FORMALE, anche) RIGOROSA

L'EDUCAZIONE MATEMATICA

deve CONSIDERARE e VALORIZZARE

entrambe le COMPONENTI:

esercizio di INTUIZIONE e FANTASIA CREATRICE

(per es. : educazione alla c.d. INTUIZIONE

SPAZIALE)

educazione al PENSIERO ASTRATTO e RAZIONALE

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 3. 4

2. Le nozioni di FIGURA GEOMETRICA

UGUAGLIANZA

TRASFORMAZIONE

sono tra loro strettamente legate.

La GEOMETRIA costituisce lo studio delle

PROCEDURE di CONFRONTO

tra FIGURE DISTINTE

che si intende considerare UGUALI

e viceversa

PROPRIETÀ rispetto alle quali

FIGURE DISTINTE

si possono ritenere UGUALI oppure DIVERSE.

Lo strumento concettuale che permette di

IDENTIFICARE FIGURE DISTINTE

che si intende considerare UGUALI

è offerto dalle TRASFORMAZIONI (GEOMETRICHE)

che sono RAZIONALIZZAZIONE

della esperienza fisica del MOVIMENTO di CORPI

tra loro oppure tra loro e l'osservatore!

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 3. 5

3. La MATEMATICA come linguaggio.

La MATEMATICA descrive se stessa :

(a) Il METODO delle COORDINATE

l'ARITMETICA e il CALCOLO algebrico

descrivono gli OGGETTI della GEOMETRIA ELEMENTARE

le Operazioni Geometriche

sono descritte da OPERAZIONI tra i SIMBOLI

del linguaggio FORMALE (risoluzione di equazioni

o SISTEMI di equazioni)

(b) La RAPPRESENTAZIONE PIANA di OGGETTI TRIDIMENSIONALI.

(Sviluppo piano di solidi)

(c) La QUADRETTATURA.

Primo esempio (classe prima, sc. PRIMARIA) di

RAZIONALIZZAZIONE dello spazio.

Nozione CONCRETA che però può anche essere

molto ASTRATTA

Preparazione concettuale alla nozione di

SISTEMA di RIFERIMENTO.

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 3. 6

E' un tema a sé perché

mette in evidenza l'aspetto che la MATEMATICA presenta

di STRUMENTO DI MODELLIZZAZIONE e

CODIFICAZIONE

rispetto le

REALTÀ TECNOLOGICHE E SCIENTIFICHE

(compresa la stessa MATEMATICA)

Si riconoscono quindi

i ) gli ASPETTI di UTILITÀ e APPLICABILITÀ

PRATICA della MATEMATICA

(quelli che per MOLTI giustificano l'importanza

della MATEMATICA nei riguardi della VITA REALE)

la MATEMATICA “che serve” nella VITA REALE

ii ) l'aspetto di

LINGUAGGIO RAZIONALE e FORMALE

che CODIFICA (= DESCRIVE) la REALTÀ,

la TECNOLOGIA, le SCIENZE

dotato di proprie regole grammaticali e sintattiche (PROPRIETÀ delle OPERAZIONI e RELAZIONI della MATEMATICA)

LA MISURA

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 4. 1

la MATEMATICA come

PROCEDURA di RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA basata su REGOLE CONVENZIONALI (ma non ARBITRARIE!)

progressiva educazione al PENSIERO ASTRATTO

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 4. 2

1: "dati" = Analisi e organizzazione di DATI

è argomento della STATISTICA

2: "previsioni" = Formulazione di ragionevoli PREVISIONI

sulla base di INFORMAZIONI razionalmente

analizzate : la PROBABILITÀ

sono profondamente collegati:

la STATISTICA è « RILEVAZIONE e CLASSIFICAZIONE di fatti NOTI

come eventuale base di CONOSCENZA su fatti IGNOTI »

Nel 1° ciclo non si intendono trattare (teoricamente) queste DISCIPLINE

ma si vogliono presentare i problemi legati ai loro OGGETTI di INDAGINE

almeno per gli aspetti che hanno riscontro con la VITA REALE QUOTIDIANA,

personale e sociale.

Occasione privilegiata di utilizzazione della MATEMATICA

come STRUMENTO di CODIFICAZIONE della REALTÀ!

DATI E PREVISIONI

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 5.1

RAZIONALIZZAZIONE della INCERTEZZA:

si deve evitare la ILLUSIONE che SEMPLICI FORMULE

matematiche possano risolvere i difficili aspetti

delle SITUAZIONI INCERTE.

Si deve quindi evitare una PRESENTAZIONE

ASTRATTA dei CONCETTI PROBABILISTICI.

fornire agli ALUNNI, futuri cittadini,

gli strumenti che permettano loro di

" non essere condizionati da INFORMAZIONI

FUORVIANTI o fornite in modo

AMBIGUO o SCORRETTO "

(preoccupazione che non deve sembrare precoce neppure

nella scuola PRIMARIA)

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 5. 2

Non basta CONOSCERE e SAPER USARE determinati

CONTENUTI MATEMATICI; occorre anche ACQUISIRE

la STRUTTURA CONCETTUALE

il MODO di PENSARE

che CARATTERIZZANO il PENSIERO MATEMATICO,

che sono cioè richiesti per

REALIZZARE la CONCETTUALIZZAZIONE MATEMATICA

e che ne condizionano anche le PROPRIETÀ CARATTERISTICHE.

Due procedure in particolare descrivono i PROCESSI MENTALI

che contribuiscono a formare una "MENTALITÀ MATEMATICA"

1. ARGOMENTARE e CONGETTURARE

saper GIUSTIFICARE con ARGOMENTAZIONI

RAGIONEVOLMENTE FONDATE

ogni affermazione riguardante enunciati di

PROPRIETÀ MATEMATICHE:

non significa necessariamente

saper DIMOSTRARE RAZIONALMENTE

ma almeno saper RENDERE RAGIONE

INTRODUZIONE AL PENSIERO RAZIONALE

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 6.1

Si forma così un ABITO MENTALE prezioso e ALTAMENTE

FORMATIVO anche al di fuori della MATEMATICA

saper distinguere tra

ENUNCIATI DIFENDIBILI CON ARGOMENTAZIONI

RAGIONEVOLI e CONVINCENTI e

PROPOSIZIONI O ASSERZIONI PLAUSIBILI ma che non si è in

grado di GIUSTIFICARE RAZIONALMENTE (= CONGETTURE)

2. PORSI e RISOLVERE PROBLEMI

L'ATTEGGIAMENTO PROBLEMATICO è connaturato con la

mentalità matematica. Infatti la STRUTTURA RAZIONALE della

MATEMATICA non costituisce un CORPO di PENSIERO ormai

STRUTTURATO e IMMUTABILE ma al contrario è un CAMPO di

CONOSCENZE in continua evoluzione, sia al proprio interno sia

nei riguardi delle diverse APPLICAZIONI.

Lo stimolo a questa CONTINUA CRESCITA viene dagli interrogativi che

rispondono a SOLLECITAZIONI che possono provenire dall'interno della

DISCIPLINA MATEMATICA oppure anche dal MONDO ESTERNO che ISPIRA

oppure che è SERVITO dalla MATEMATICA stessa.

L'insegnamento della matematica nella riforma - Bergamo, 16 marzo 2004 6.2