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1 I RETICOLOCITI LA LORO STABILITÀ E CONFRONTO TRA DUE APPARECCHI AUTOMATICI LDD Ines Salina FLM 3 Anno 2004-2005

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I RETICOLOCITI LA LORO STABILITÀ E CONFRONTO

TRA DUE APPARECCHI AUTOMATICI

LDD Ines Salina FLM 3 Anno 2004-2005

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INDICE Abstract p. 2 Introduzione p. 3 La maturazione dei reticolociti p. 3 I reticolociti nella diagnostica ematologica p. 4 Metodi di determinazione dei reticolociti al microscopio p. 5 Metodi automatici per la conta dei reticolociti p. 6 Scopo del mio lavoro di diploma p. 7 Metodo di lavoro p. 8 Materiale e metodi p. 9 Conteggio automatico dei reticolociti con CELL-DYN 3200 p. 9 Controlli usati quotidianamente con CELL-DYN 3200 p. 10 Conteggio automatico dei reticolociti con ADVIA 120 p. 12 Conteggio manuale dei reticolociti p. 13 Parte pratica – introduzione p. 14 Raccolta dati Risultati ottenuti e commenti, conteggio manuale p. 15 Risultati ottenuti e commenti, conteggio automatico p. 17 Conclusioni p. 27 Lessico p. 28 Spiegazione delle abbreviazioni p. 29 Bibliografia p. 30 Ringraziamenti p. 31 Allegati p. 32 p. x

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RIASSUNTO Lo scopo del mio lavoro di diploma è quello di verificare la stabilità dei reticolociti nell’arco di quattro giorni e il confronto tra due counter diversi. Con il mio studio ho testato per quanto tempo i reticolociti rimangono stabili e se diminuiscono con che tendenza. Ho diviso il mio lavoro in due settimane e ho preso 20 pazienti alla settimana, per un totale di 40 pazienti. Ho scelto i pazienti in ordine casuale per avere un ampia casistica. Ogni giorno per ogni campione ho svolto l’emogramma con il counter CELL-DYN 3200 della ditta Abbott e ADVIA 120 della ditta Bayer. Con il mio studio ho scoperto che i reticolociti sono stabili approssimativamente sullo stesso valore per tutti i quattro giorni. Per quanto riguarda il confronto tra due metodi ho notato che i valori sono simili e paragonabili ma non identici, anche perché in ematologia trovare due risultati identici è praticamente impossibile.

ABSTRACT The aim of my diploma work was verify the reticulocytes stability for four days and the comparison between two differents counters. With my study I tested how long reticulocytes stay stable and if they diminish, with which tendency. I divided my work into two weeks and I took 20 patients per week, making a total of 40 patients. I choose patients randomly order to have a wide range of case histories. Every day for every patient I made a hemogram with the counter CELL-DYN 3200 form Abbott and with ADVIA 120 from Bayer. With my study I discovered that reticulocytes are stable approximately on the same value for all four days. Concerning the comparison between two counters, I noticed that the values are generally similar and comparable but not identical because in hematology is nearly impossible to obtain the same results.

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INTRODUZIONE

I reticolociti sono una piccola parte dei globuli rossi circolanti, circa 0.5% – 2.5%, essi

rappresentano il penultimo stadio della eritropoiesi1). Questi “giovani” globuli rossi contengono residui di organelli citoplasmatici di derivazione ribosomiale che vengono colorati con colorazioni sopravitali2) formando dei granuli e dei filamenti di colore verde-blu, da qua il nome reticolociti. I granuli dei reticolociti non sono cosi piccoli e devono essere ben visibili senza aggiustare perfettamente la messa a fuoco. I reticolociti hanno dimensioni maggiori degli eritrociti, in media di 111,7 fL, circa il 24% in più dei globuli rossi. I reticolociti hanno un contenuto d’acqua maggiore del 5%, sono meno deformabili ma sono più mobili e hanno maggiore adesività rispetto alle emazie. Possiedono le stesse molecole di superficie dei globuli rossi, compresi gli antigeni dei gruppi sanguigni. (3)

1 La maturazione dei reticolociti La durata di vita dei reticolociti corrisponde al periodo di tempo che trascorre dal momento in cui l’eritroblasto ossifilo perde il proprio nucleo, a quello in cui nel citoplasma del globulo rosso non è più evidenziabile la presenza di RNA. Dura in media quattro giorni, tre dei quali vengono trascorsi nel midollo osseo. In circolo il reticolocita rimane dunque circa un giorno. Sul piano morfologico i reticolociti possono essere suddivisi in sottopopolazioni in base alla quantità ed alla distribuzione della sostanza granulo-filamentosa. La suddivisione più nota è la formula reticolocitaria di Heilmeyer che suddivide i reticolociti in cinque classi. (3) Classe Morfologia Proporzione normale nel sangue

periferico 0 Eritroblasto contenente un nucleo

ancora intatto e abbondante sostanza granulo-filamentosa compatta

Assenti

1 La sostanza granulo-filamentosa forma un unico ammasso compatto, denso e grossolano

0.1%

2 Il reticolo ha maglie lasse che si allargano ad occupare tutta la cellula

5-10%

3 Piccoli ammassi e filamenti di sostanza granulo-filamentosa

10-30&

4 Piccoli granelli sparsi in periferia della cellula

60-70%

2 1 Figura 1: eritrociti e reticolociti 2 Tabella 1: classificazione morfologia dei reticolociti

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I reticolociti nella diagnostica ematologica La conta dei reticolociti è stata definita come il metodo più semplice ed economico per iniziare una classificazione di anemia (3). I reticolociti infatti sono un buon indice di produzione midollare. I reticolociti sono sempre stati considerati indice di primo livello per la diagnosi differenziale delle anemie. Se i reticolociti sono aumentati indicano che l’ematopoiesi midollare è molto stimolata in rapporto alla distruzione periferica ed alla ridotta sopravvivenza degli eritrociti. Un’anemia emolitica si presenta con splenomegalia ed altri sintomi tipici di un’anemia. La presenza di emolisi può essere determinata con la misurazione diretta della vita degli eritrociti. I test più utili sono il conteggio del sangue manualmente con anche il conteggio delle cellule lese e dei reticolociti, altri valori piuttosto specifici sono la bilirubina, la lattato deidrogenasi e l’aptoglobina. (3) Un’anemia emolitica può essere confermata od esclusa con un semplice quadro di routine; il valore degli eritrociti si abbassa rapidamente per due cause: sanguinamento ed emolisi. Una caduta del valore dell’emoglobina senza sanguinamento deve fare sospettare un’emolisi. Quando c’è una perdita significante di sangue l’emolisi è indicata da una bassa o stabile emoglobina ed ematocrito, con una crescita del numero degli eritrociti e soprattutto dei reticolociti. (3)

Principali cause di aumento e di e diminuzione dei reticolociti secondo diverse patologie AUMENTO DIMINUZIONE Condizioni fisiologiche: gravidanza Aplasia midollare Condizioni fisiologiche: attività fisica Aplasia della serie rossa Anemie da perdita di sangue Disordini mieloproliferativi Anemie emolitiche Anemie da nefropatie Disordini mieloproliferativi Anemie da epatopatie Farmaci: B12, acido folico, anabolizzanti Anemie da neoplasie Terapie con ferro Anemie megaloblastiche Anemie sideroblastiche 3

3 Tabella 2: cause principali di un aumento o diminuzione dei reticolociti nel sangue periferico (4)

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Metodi di determinazione dei reticolociti al microscopio I metodi visivi per questo conteggio hanno lo scopo di rendere visibili gli organelli che la cellula contiene, come per esempio l’RNA ribosomiale. I coloranti che si usano in questo conteggio hanno la capacità di indurre l’aggregazione e la precipitazione di organelli, colorandoli. I coloranti più diffusi sono: il nuovo blu di metilene, il blu brillante di cresile e l’azur B. Le tecniche più diffuse oggi si basano sull’incubazione a fresco di sangue EDTA con il colorante per alcuni minuti, gli strisci vengono poi effettuati secondo il metodo classico. (3) Per la conta dei reticolociti al microscopio si usano dei metodi indiretti: la popolazione dei reticolociti viene determinata come frazione o percentuale dei globuli rossi esaminati secondo il seguente formula: reticolociti in %o = numero reticolociti/numero globuli rossi (compresi i reticolociti) * 100 con il valore ottenuto si può calcolare il valore assoluto dei reticolociti usando la formula: reticolociti G/L = reticolociti %o * globuli rossi (T/L)/ 100 * 1000 Il valore assoluto dei reticolociti è giudicato più attendibile di quello in percentuale in quanto è indipendente dalla presenza di anemia e dalla sua gravità. I valori normali sono da 17'000 a 125'000 per quanto riguarda il valore calcolato in assoluto e 4 – 25 espressi in per mille. Il metodo più efficace per il conteggio manuale dei reticolociti sarebbe quello di proseguire nello striscio fino a che non si sono contati 100 reticolociti, ma ci si impiegherebbe molto tempo. Un semplice trucchetto che ho utilizzato, consiste nel contare gli eritrociti in un campo rappresentativo e contare sia i reticolociti che gli eritrociti e fermarsi quando si è arrivati a 500 cellule in totale e ripetere l’analisi in doppio su un altro vetrino. Per questa operazione di conteggio si può usare un oculare con il disco di Miller oppure ne si può ritagliare uno simile. I metodi manuali sono poco precisi ed inaccurati; il coefficienti di variazione variano in media da 20% a 50%. La causa principale di questa variabilità è la praticamente impossibile standardizzazione del metodo. (3)

4 4 Figura 2: esempio di oculare per la conta dei reticolociti al microscopio

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Metodi automatici per la conta dei reticolociti Le applicazioni cliniche delle analisi dei reticolociti in citometria di flusso sono iniziate negli anni ’80 con tecniche artigianali e vari fluorocromi. (3) I coloranti fluorescenti, detti appunto anche fluorocromi hanno la proprietà di assorbire la luce ad una data lunghezza d’onda di eccitazione, emettendo luce ad una lunghezza d’onda maggiore rispetto a quella di eccitazione. Questi coloranti vengono usati come sonde fluorescenti per visualizzare con sensibilità e specificità strutture cellulari di dimensioni molto ridotte, anche di poche molecole. I fluorocromi devono essere in grado di legarsi agli acidi nucleici comportandosi come coloranti vitali, penetrando nella membrana cellulare. Un problema non trascurabile dei coloranti fluorescenti è la loro tendenza ad impregnare di colorante i sistemi idraulici degli strumenti, richiedendo continui cicli di lavaggio. I citometri di flusso usati per la conta fluorimetrica dei reticolociti sono numerosi e possiedono tecniche originali e specifiche. Essi richiedono in genere una preparazione manuale preliminare dei campioni per renderli analizzabili. La conta dei reticolociti effettuata tramite metodi di citochimica è più rapida e meno soggetta alle cause di imprecisione legate all’individualità di chi esegue il conteggio. La precisione con metodi automatici è molto migliorata, con coefficienti di variazioni inferiori al 5% - 10%. L’accuratezza delle tecniche automatiche è dimostrata con la concordanza con il metodo di riferimento al microscopio. Capita che il conteggio automatico dei reticolociti dia un valore molto più alto rispetto al conteggio al microscopio, ma questo perché l’apparecchio riesce ad individuare anche precipitazioni di RNA ribosomiale molto piccole che al microscopio non sono visibili. La concordanza con differenti metodi automatici è generalmente buona. La stabilità del conteggio dei reticolociti è buona, in genere se il sangue va tenuto in frigorifero non ho un cambiamento dei valori per almeno 72 ore. (3)

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SCOPO DEL MIO LAVORO DI DIPLOMA

Lo scopo del mio lavoro di diploma è quello di verificare l'andamento della stabilità dei reticolociti. Con il mio lavoro ho testato per quanto tempo i reticolociti rimangono stabili circa sullo stesso valore e quando gli stessi diminuiscono, con che tendenza. Se i reticolociti dovessero diminuire o magari aumentare in modo costante per tutti i campioni potrei trovare un fattore di conversione, un fattore di moltiplicazione da applicare a dipendenza dei giorni di attesa del campione. Se questo esperimento dovesse funzionare permetterebbe di svolgere questa analisi non più tutti i giorni come ora, ma per esempio solo due o tre volte alla settimana come alcuni mesi fa, o permetterebbe anche di avere la certezza di potere ricontrollare un risultato due o tre giorni dopo il prelievo, sapendo questo è rimasto praticamente invariato. Desidero anche verificare e chiarire il periodo di stabilità più corretto dato che per esempio la ditta farmaceutica Abbott afferma 72 ore almeno (1), mentre l’OMS solo una giornata (2). Probabilmente queste divergenze sono dovute al fatto che la ditta farmaceutica Abbott fornisce un tempo di stabilità del campione a livello puramente tecnico senza tenere conto della clinica del paziente; mentre probabilmente l’OMS fornisce un tempo molto più breve perché tiene conto del fatto che se si vogliono determinare i reticolociti di un paziente è perché il risultato serve subito o in giornata, può risultare poco interessante a volte determinare i reticolociti due o tre giorni dopo il prelievo anche se a livello tecnico si potrebbe ancora procedere con questa determinazione.

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METODO DI LAVORO

Ho scelto dì suddividere il mio lavoro in due settimane prendendo ogni settimana dieci pazienti dell'Ospedale Beata Vergine di Mendrisio e dieci pazienti scelti da Dr. Scali provenienti dall'Ospedale Civico di Lugano. Alla fine del mio lavoro ho avuto 40 pazienti da confrontare ed osservare, un numero adeguato anche per la parte statistica. Ho scelto i pazienti per il mio studio in modo casuale, ho scelto alcuni pazienti ricoverati al reparto di medicina ed anche dei pazienti ambulatoriali o provenienti dal pronto soccorso di modo da avere una casistica abbastanza ampia. Di ogni paziente ho svolto ogni giorno l'emogramma ed il conteggio dei reticolociti con il counter CELL-DYN 3200 della ditta Abbott; a Lugano poi la provetta veniva trattata allo stesso modo ma con l'apparecchio ADVIA 120 della ditta Bayer. Nella descrizione dei miei metodi di lavoro ho inserito le SOP (Procedure Operative Standard) che abbiamo in laboratorio tratte dalle metodiche originali della ditta Abbott ed anche alcune informazioni tecniche per quanto riguarda l’apparecchio ADVIA 120 della ditta Bayer che poi inserirò alla fine come allegato.

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MATERIALE E METODI

Conteggio automatico dei reticolociti con CELL-DYN 3200 Principio I reticolociti sono definiti come eritrociti transizionali, più maturi dei globuli rossi nucleati, ma meno maturi dei normociti. A differenza degli eritrociti maturi i reticolociti contengono RNA ribosomiale. Questo RNA può essere individuato con determinati coloranti sopravitali. Il metodo usato dal CELL-DYN 3200 utilizza il colorante Nuovo Blu di Metilene. Il campione colorato viene poi aspirato nella modalità “open mode” ed analizzato nel canale WBC Optical Count. 5 Il campione aspirato viene diluito con il reagente sheath della ditta Abbott che sfericizza gli eritrociti e vengono poi misurati 30'000 eventi. (1)

Materiale, apparecchi, campioni e reagenti • Provetta EDTA non emolizzata del paziente dalla quale prendere 20 µl di sangue • Provette fornite dalla ditta Abbott contenenti colorante Nuovo Blu di Metilene • Controlli interni della ditta Abbott • Apparecchio CELL-DYN 3200 • Agitatore automatico per la miscelazione delle provette • Pipette e punte da 20 µl

Preparazione Portare a temperatura ambiente il campione, dispensare 20 µl di sangue in una provetta contenente colorante per i reticolociti. Incubare su un agitatore per 15 minuti a temperatura ambiente. Analizzare entro 2 ore. (1)

Controlli interni Utilizzare ogni volta che si inizia una procedura di conteggio dei reticolociti. Portare i controlli a temperatura ambiente, dispensare 20 µl di controllo nella provetta dei reticolociti come se fosse un normale paziente, lasciare 15 minuti ad incubare sull’agitatore a temperatura ambiente. Analizzare entro 30 minuti. (1)

Risultati Valori di riferimento 5-25 x mille, 20-120 G/L (5)

Limiti del metodo 5 Figura 3: apparecchio CELL-DYN 3200 della ditta Abbott

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Il metodo per i reticolociti CELL-DYN 3200 è un metodo di colorazione dell’RNA ribosomiale, per questo motivo lo strumento potrebbe contare come reticolociti altre sostanze che contengono acido nucleico. (1)

Sostanze potenzialmente interferenti Elementi cellulari:

• Piastrine giganti • Aggregazione di piastrine • Punteggiatura basofila • Leucociti e frammenti di leucociti • Eritrociti nucleati

Inclusioni cellulari:

• Corpi di Howell-Jolly • Corpi di Heinz • Corpi di Pappenheim • Parassiti (malaria)

Diversi:

• Globuli rossi anormali • Paraproteine • Agglutinine a freddo • Emolisi (1)

Controlli usati quotidianamente

CELL-DYN RETIC PLUS Control

Finalità È un controllo di qualità ematologico usato per monitorare i valori dei reticolociti (6)

Principio Il controllo viene colorato ed analizzato con lo stesso procedimento usato per i campioni eccezion fatta per il tempo di incubazione. È disponibile il controllo normale e quello alto. (6) Il controllo normale è un controllo che mi da un risultato entro i limiti dei valori normali come se fosse un paziente sano, ovvero senza alcuna patologia legata ai reticolociti, mentre il controllo alto è un controllo dal quale ottengo un valore elevato di reticolociti, un valore patologico.

Reagente Il controllo contiene eritrociti umani stabilizzati ed un surrogato di reticolociti in sospensione in una soluzione contenente conservanti. (6)

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I conservanti contenuti nel controllo non sono stati specificati, è stata solamente indicata la presenza di alcuni conservanti ma non è stato specificato di quali conservanti si tratti.

Conservazione e stabilità I controlli vanno tenuti in frigorifero a temperatura da 2°C a 8°C in posizione verticale. Le provette ancora chiuse sono stabili fino alla data di scadenza riportata sulla confezione, mentre una volta aperte bisogna controllare il tempo di validità indicato sul foglietto del dosaggio. (6)

Procedura Trattare i controlli esattamente come se fossero campioni provenienti da pazienti, analizzare però entro 30 minuti e controllare che i valori rientrino nei limiti accettabili prima di riportare i risultati dei pazienti. (6)

Limiti del prodotto È stato dimostrato che la durata e la temperatura dell’incubazione hanno un effetto sulla colorazione. (6) Le prestazioni del prodotto sono garantite solamente se ci si attiene scrupolosamente alle istruzioni di conservazione ed alle istruzioni d’uso. Questo prodotto non è adatto per il controllo del metodo manuale al microscopio. (6)

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Conteggio automatico dei reticolociti con ADVIA 120 Principio Questo metodo impiega un colorante ad acido nucleico chiamato ossazina 750 utilizzato per colorare l’RNA. Due microlitri di sangue intero EDTA vengono mescolati con il reagente autoRETIC che esegue la sfericizzazione delle cellule eritroidi e ne colora l’RNA cellulare. Vengono conteggiate e misurate le caratteristiche di diffusione della luce laser a bassa inclinazione ed ad alta inclinazione e di assorbimento di tutte le cellule. I dati relativi all’assorbimento vengono usati per classificare ogni 6 cellula come reticolocita o globulo rosso maturo in base al contenuto di RNA.

Materiale, apparecchi, campioni e reagenti • Provetta EDTA non emolizzata del paziente dalla quale prendere 2 µl di sangue • Controlli ematologici ADVIA TESTpoint • Apparecchio ADVIA 120 • Agitatore automatico per miscelazione delle provette

Preparazione I campioni di sangue intero anticoagulato con EDTA non necessitano di preparazione, mescolare bene il sangue nella provetta, per esempio su agitatore automatico.

Controlli interni Si raccomanda di effettuare un controllo del sistema con i controlli ematologici ADVIA TESTpoint all’inizio di ogni turno od ad intervalli fissati dal laboratorio, ad ogni nuovo numero di lotto o di un reagente, dopo la sostituzione di componenti dell’apparecchio che possono ripercuotersi sulle prestazioni dell’analisi.

Risultati Valori di riferimento 5-25 x mille, 20-120 G/L (5)

Limiti del metodo ed interferenze Alcuni eritrociti falciformi presenti in caso di anemia falciforme possono non essere completamente sfericizzati e possono causare un abbassamento dell’ MCV ed un conteggio errato degli eritrociti. Un conteggio WBC superiore a 200 x 103 cellule/microlitro causa un aumento del conteggio RBC. Campioni con agglutinine a freddo possono falsare per difetto il conteggio di RBC. Campioni con un conteggio alto di WBC o con aggregati piastrinici possono interferire con la determinazione dell’emoglobina. 6 Figura 4: apparecchio ADVIA 120 della ditta Bayer

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Campioni di pazienti con eritroblasto possono aumentare falsamente il conteggio di WBC.

Conteggio manuale dei reticolociti Il metodo manuale per il conteggio dei reticolociti non viene più utilizzato in laboratorio ma può essere comunque utilizzato da ogni singolo laboratorista come verifica di valori ritenuti molto alti o molto bassi, come confronto e come verifica in più.

Materiale • Provettine di vetro di immunoematologia • Pipette Pasteur preferibilmente di vetro (con queste pipette si dosa molto bene la

quantità) o pipette di plastica di piccolo calibro • Incubatore a 37°C (anche bagno maria) • Timer • Vetrini portaoggetti (non SuperFrost) e vetrino per strisciare (Undriz) • Azur B soluzione 1% conservata a 4°C

Procedura Pipettare in una provettina di vetro senza toccare le pareti tre gocce di Azur B preso direttamente dal frigo senza lasciarlo temperare. Con una seconda pipetta pipettare poi senza toccare le pareti delle gocce di sangue EDTA secondo questa regola: 1) Eritrociti con valore tra 4.0 e 6.0 T/L sei gocce 2) Eritrociti con valori superiori a 6.0 T/L una goccia in meno per ogni 1.0 di eritrociti in più 3) Eritrociti con valori inferiori a 4.0 T/L una goccia in più per ogni 0.5 eritrociti in meno Agitare delicatamente e incubare 20 minuti a 37°C, dopo questo tempo togliere la provetta, agitare ancora bene e confezionare due strisci, spessi ma omogenei con il vetrino Undriz; differenziare poi ogni preparato contando 500 eritrociti dove essi non sono troppo radi ma anche che non ce ne siano troppo sovrapposti. Si considera reticolocita la cellula con già 4 o 5 granuli. I reticolociti contati su 1000 eritrociti danno il valore in %o. Se i due valori differiscono del 50% si devono ricontare entrambi i preparati. Il risultato emesso si esprime in %o e in valore assoluto. (7)

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PARTE PRATICA – INTRODUZIONE

Durante il mio lavoro pratico ho svolto tutti i giorni non solo il conteggio dei reticolociti ma anche l’emogramma completo per ogni giornata e per ogni paziente. Ho scelto di lavorare in questo modo per avere anche un’idea della stabilità di tutte le cellule e non solamente dei reticolociti. Per il confronto tra i due apparecchi ho pensato fosse più interessante confrontare diversi parametri. Ho svolto anche il conteggio manuale dei reticolociti nella prima giornata di analisi, con 20 pazienti. I conteggi al microscopio si possono fare solo con sangue fresco di giornata, per questo motivo ho svolto le analisi solamente il primo giorno. I risultati ottenuti tramite il conteggio manuale li ho riportati su una tabella a titolo informativo, non ho tenuto in considerazione dei risultati trovati con il conteggio manuale perché era la prima volta che eseguivo il conteggio con questa metodica e un risultato falsato potrebbe essere dovuto di un mio errore di conteggio. Generalmente il risultato ottenuto con un apparecchio automatico è sempre più alto di un risultato ottenuto con la conta al microscopio semplicemente per il fatto che un apparecchio è in grado di misurare concentrazioni di RNA anche minime, che l’occhio umano, anche se più allenato del mio non è in grado di individuare. Per quanto riguarda il conteggio con i due apparecchi automatici ho ottenuto moltissimi dati che ho deciso di riportare sottoforma di tabella dividendo i risultati per paziente nell’arco dei quattro giorni. Per quanto riguarda i valori dei reticolociti ho deciso di riportare i valori in per mille, tralasciando il valore assoluto, che creava numeri molto variati e magari anche un po’ di confusione. Queste mie tabelle di dati sono state poi consegnate al Dr. Balerna che si è occupato della parte statistica del mio lavoro. Lui nel mio lavoro si è occupato di redigere ulteriori tabelle, calcolare le varie medie, deviazioni standard, grafici ecc... in modo molto specifico e dettagliato. Le tabelle possono essere utili per verificare dei dati precisi relativi ad ogni paziente ma visivamente non rendono bene l’idea dell’andamento della stabilità durante i quattro giorni, così ho deciso di disegnare dei grafici per ogni linea cellulare che ho preso in considerazione nel mio studio. Per creare questi grafici ho utilizzato la media di tutti i pazienti divisi per giorno, per un totale di quattro medie per ogni apparecchio, cosi per tutte le cellule compresi i reticolociti. Per rappresentare il confronto tra i due apparecchi ho disegnato una retta di regressione che mostra se tra i due metodi c’è una correlazione di dati oppure no. Ogni grafico presenta un commento specifico.

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RISULTATI OTTENUTI – conteggio manuale

Qua di seguito sono riportati i dati sottoforma di tabella e graficamente i risultati riguardanti il conteggio manuale dei reticolociti di 20 pazienti del giorno 29.03.2005 Il paziente numero 13 manca perché possedeva un autoanticorpo che agglutinava a freddo sul vetrino.

PAZIENTE RETICOLOCITI IN PER MILLE

1 28 2 24 3 15 4 18 5 10 6 14 7 9 8 25 9 27 10 11 11 35 12 48 14 33 15 11 16 8 17 12 18 15 19 8 20 21

7 7 Tabella 3: confronto tra metodo manuale e tra due metodi automatici per il giorno 29.03.2005

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Grafico per il confronto tra metodo manuale e due metodi automatici

0

10

20

30

40

50

60

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 18 19 20

Conteggio manuale

cd 3200

ad

8 Da questo grafico posso dire che ci sono dei valori simili, ma anche dei valori diversi tra loro, sia per quanto riguarda il confronto tra il conteggio manuale ed i metodi automatici sia tra i due metodi automatici. La differenza tra il conteggio automatico ed il conteggio manuale potrebbe essere data dal fatto che non ho acquisto molta pratica in questo conteggio, quindi potrebbe essere un mio errore di conteggio. Per eseguire un buon paragone attendibile tra il metodo automatico e quello manuale l’operatore dovrebbe essere più esperto di quando lo sia io. 8 Grafico 1: confronto tra il mio conteggio manuale ed i due apparecchi automatici per il primo giorno (29.03.2005)

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RISULTATI OTTENUTI E COMMENTI

conteggio automatico Tutte le tabelle con i dati ottenuti per ogni counter sono riportate negli allegati, i dati sono divisi per paziente e per giorno. Qui di seguito ho deciso di riportare i grafici relativi al conteggio di ogni tipo di cellule con i due apparecchi automatici CELL-DYN 3200 della ditta Abbott ed ADVIA 120 della ditta Bayer ed anche un grafico per ogni linea cellulare con una retta di regressione che permette di verificare la correlazione tra i due metodi. Grafico WBC, andamento nei quattro giorni

0123456789

10

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

misure con CELL-DYN3200

misure con ADVIA120

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4 DS media totale misure con CELL-DYN 3200 8.85 8.52 7.97 7.08 3.72 8.105misure con ADVIA 120 7.92 8.34 8.16 7.98 3.71 8.1 Da questo grafico posso dire che per quanto riguarda i leucociti i valori ottenuti con il CELL-DYN 3200 rimangono stabili per tutti i quattro giorni del mio test. Per quanto riguarda l’ADVIA 120 posso dire che i valori sono meno stabili e tendono a diminuire, anche se solo leggermente, fin dal primo giorno del test.

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Grafico WBC, confronto tra CELL-DYN 3200 ed ADVIA 120

y = 0.0448x + 7.7372R2 = 0.0333

77.27.47.67.8

88.28.48.68.8

9

0 2 4 6 8 10

Serie1

Lineare (Serie1)

Questo grafico mostra che con l’apparecchio CELL-DYN 3200 ho ottenuto dei risultati leggermente superiori che con l’ADVIA 120 (indicato dalla lettera y > 0). Per quanto riguarda la correlazione tra i due metodi da questo grafico pare che non ci sia molta correlazione tra i due sistemi (indicato dalla lettera R2. Se R2 = 1 i metodi sono identici, ovvero mi danno valori identici, più ci si sposta verso lo 0 più i valori sono diversi tra loro). In ematologia però è molto improbabile che trattandosi di cellule in sospensione nel sangue due counter mi diano lo stesso identico valore. Visto che la differenza tra i due metodi è di circa (+/- 1) ritengo che la differenza tra i due metodi è accettabile. Prendendo in considerazione il valore delle due medie totali posso calcolare l’errore percentuale, che in questo caso è 0.06%.

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Grafico RBC, andamento nei quattro giorni

3

3.2

3.43.6

3.8

4

4.2

4.44.6

4.8

5

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

misure con CELL-DYN 3200

misure con ADVIA120

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4 DS media totale misure con CELL-DYN 3200 4.25 4.21 4.25 4.24 0.5875 4.2375misure con ADVIA 120 4.07 4.13 4.16 4.16 0.655 4.13 Questo grafico mostra che per quanto riguarda il conteggio degli eritrociti il valore ottenuto con il CELL-DYN 3200 rimane costante per tutti i quattro giorni. Con l’apparecchio ADVIA 120 i valori sono anche costanti, con un lieve aumento. Grafico RBC, confronto tra CELL-DYN 3200 ed ADVIA 120

y = -0.2791x + 5.3126R2 = 0.0155

4

4.1

4.2

4.3

4.4

4.5

4.2 4.21 4.22 4.23 4.24 4.25 4.26

Serie1

Lineare (Serie1)

Questo grafico mostra che con l’apparecchio CELL-DYN 3200 ho ottenuto dei risultati leggermente inferiori che con l’ADVIA 120. Per quanto riguarda la correlazione tra i due metodi da questo grafico pare che non ci sia molta correlazione tra i due sistemi, infatti il valore R2 è molto vicino allo 0. La differenza tra i due metodi comunque rimane di solamente +/- 0.2, quindi ritengo che la differenza tra i due metodi non è molta. Facendo il calcolo dell’errore percentuale ottengo: 2.54% che è ancora accettabile.

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Grafico HGB, andamento nei quattro giorni

12.1

12.2

12.3

12.4

12.5

12.6

12.7

12.8

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

misure con CELL-DYN3200

misure con ADVIA 120

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4 DS media totale misure con CELL-DYN 3200 12.71 12.66 12.75 12.75 1.7875 12.7175misure con ADVIA 120 12.32 12.4 12.41 12.41 1.84 12.385 A prima vista potrebbe sembrare che tra i due metodi ci sia molta differenza, la scala molto stretta che ho scelto infatti può trarre in inganno. I valori ottenuti con CELL-DYN 3200 sono leggermente aumentati alla fine del mio studio, la stessa cosa vale per l’ADVIA 120 dove i valori in questo caso sono aumentati di più rispetto al CELL-DYN 3200. Grafico HGB, confronto tra CELL-DYN 3200 ed ADVIA 120

y = 0.2283x + 9.4815R2 = 0.0501

12.3

12.4

12.5

12.6

12.7

12.8

12.3 12.4 12.5 12.6 12.7 12.8

Serie1Lineare (Serie1)

I valori ottenuti con CELL-DYN 3200 sono leggermente inferiori rispetto a quelli ottenuti con ADVIA 120. Anche da questa retta di regressione sembrerebbe che i risultati sono molto differenti tra loro perché il risultato di R2 è molto vicino al valore 0. Il valore R2 tiene però solamente in considerazione valori identici tra loro, che in ematologia sono un po’ improbabili. Facendo il calcolo dell’errore percentuale con i valori delle due medie totali ottengo: 2.61 che è ancora accettabile.

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Grafico HCT, andamento nei quattro giorni

36.5

37

37.5

38

38.5

39

39.5

40

40.5

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

misure con CELL-DYN 3200misure con ADVIA 120

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4 DS media totale misure con CELL-DYN 3200 37.81 37.62 38.13 38.1 4.95 37.915misure con ADVIA 120 38.5 39.28 39.62 39.85 5.8975 39.3125 Questo grafico mostra che con tutti e due gli apparecchi ho un aumento per quanto riguarda il valore dell’ematocrito. Con l’apparecchio CELL-DYN 3200 i valori aumentano solamente di 0,2 mentre con l’ADVIA 120 i valori aumentano di 1,35. Grafico HCT, confronto tra CELL-DYN 3200 ed ADVIA 120

y = 1.4591x - 16.009R2 = 0.3638

37.5

38

38.5

39

39.5

40

37.5 38 38.5 39 39.5 40

Serie1

Lineare (Serie1)

Da questo grafico si può dire che con il CELL-DYN 3200 ho ottenuto dei valori più bassi rispetto all’ADVIA 120. Facendo il calcolo dell’errore percentuale ottengo: 3.55%

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Grafico MCV, andamento nei quattro giorni

84

86

88

90

92

94

96

98

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

misure con CELL-DYN3200

misure con ADVIA 120

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4 DS media totale misure con CELL-DYN 3200 89.3 89.51 89.97 90.08 4.8575 89.715misure con ADVIA 120 94.85 94.18 95.72 96.08 5.5825 95.4575 Da questo grafico si può notare che i valori per quanto riguarda l’MCV tendono ad aumentare nell’arco dei quattro giorni del mio studio. I valore con ADVIA è sin dal primo giorno più alto rispetto a quello con il CELL-DYN 3200. Grafico MCV, confronto tra CELL-DYN 3200 ed ADVIA 120

y = 1.9592x - 80.558R2 = 0.7172

89

90

91

92

93

94

95

96

97

89 90 91 92 93 94 95 96

Serie1

Lineare (Serie1)

La retta di regressione in questo caso mostra che la correlazione tra i vari dati ottenuti da i counter è quasi vicino a 1, quindi abbastanza buona, la retta di regressione mostra che i punti dati da i vari risultati si distribuiscono bene vicino alla retta. Facendo il calcolo dell’errore percentuale ottengo: 6.06 %. In questo caso l’errore percentuale è alto. L’MCV infatti è un valore che varia molto in fretta, tenendo la provetta per esempio a temperatura ambiente anche solo per quattro ore l’MCV può risultare molto aumentato. Gia fin dal primo giorno però l’apparecchio ADVIA 120 ha registrato un valore di MCV mediamente superiore a quello dato dal CELL-DYN 3200. Con l’apparecchio ADVIA 120 l’MCV viene misurato, mentre con l’apparecchio CELL-DYN 3200 viene calcolato.

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Grafico PLT, andamento nei quattro giorni

270

275

280

285

290

295

300

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

misure con CELL-DYN3200

misure con ADVIA120

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4 DS media totale misure con CELL-DYN 3200 285.81 289.04 286.51 288.18 112.21 287.385misure con ADVIA 120 295.33 295.54 288.79 281.79 109.45 290.3625 Tramite questo grafico posso dire che per quanto riguarda l’apparecchio CELL-DYN 3200 il valore dei trombociti rimane praticamente costante durante i quattro giorni, il totale dei trombociti risulta leggermente aumentato dopo quattro giorni. Per quanto riguarda l’ADVIA 120 il valore dei trombociti è invece sceso, rimanendo costante fino al secondo giorno. Questa diminuzione potrebbe essere motivata dicendo che i trombociti sono praticamente dei frammenti cellulari (derivati dal megacariocita), sono di dimensioni molto ridotte (2.5 µm di diametro) e quindi sono anche più soggetti a variazioni di risultati. Grafico PLT, confronto tra CELL-DYN 3200 ed ADVIA 120

y = -0.7094x + 494.23R2 = 0.0261

280

282

284

286

288

290

292

294

296

280 282 284 286 288 290 292 294 296

Serie1

Lineare (Serie1)

Questo grafico mostra che tra i valori ottenuti con CELL-DYN 3200 a quelli ottenuti con ADVIA 120 c’è pochissima correlazione, infatti il valore di R2 è solamente di 0.03 circa. Da questo grafico posso notare anche che i valori ottenuti con CELL-DYN 3200 sono generalmente più bassi di quelli ottenuti con ADVIA 120. Tramite il calcolo dell’errore percentuale ottengo un errore del 1,03 circa, quindi accettabile.

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Grafico reticolociti, andamento nei quattro giorni

0

5

10

15

20

25

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

misure con CELL-DYN3200

misure con ADVIA 120

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4 DS media totale misure con CELL-DYN 3200 13.21 12.79 14.51 14.46 8.55 13.743misure con ADVIA 120 21.26 22.1 20.44 20.03 15.245 20.956 Per quanto concerne il conteggio dei reticolociti ho potuto appurare che rimangono stabili per tutti i quattro giorni con una variazione minima che per il CELL-DYN 3200 tende verso l’alto, mentre per l’ADVIA tende ad aumentare. Grafico reticolociti, confronto tra CELL-DYN 3200 ed ADVIA 120

y = -1.0075x + 34.804R2 = 0.9226

12.5

13.5

14.5

15.5

16.5

17.5

18.5

19.5

20.5

21.5

22.5

12.5 14.5 16.5 18.5 20.5 22.5

Serie1

Lineare (Serie1)

Da questo grafico salta subito all’occhio come i dati sono disposti tutti vicino alla retta, quindi significa che i dati sono anche simili tra loro. Infatti in questo caso posso vedere che il valore di R2 è molto vicino a 1, cioè 0.92 circa. I valori ottenuti con il CELL-DYN 3200 sono più bassi rispetto a quelli ottenuti con l’ADVIA 120. Dai valori della media totale posso vedere che tra i due metodi c’è una totale abbastanza discordante, ci sono giorni (prendo esempio dal secondo giorno) dove il conteggio dei reticolociti per i due metodi da un valore diverso di 10 reticolociti per mille e la differenza è abbastanza grande.

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Il problema avevo pensato che potesse essere dovuto al fatto che magari non preparavo i campioni in modo adeguato, ma poi ho controllato tutti i passaggi e non vi erano errori nel trattamento dei campioni che venivano preparati nella stessa maniera descritta dalla metodica, ogni campione è stato trattato allo stesso modo. Se fosse poi un errore di manualità dovrei avere la stessa tendenza con ogni paziente in ogni giorno, invece se si guardano i valori singolarmente si può notare che non hanno un andamento costante tra loro anche se complessivamente posso dire appunto che l’ADVIA 120 fornisce risultati più alti rispetto al CELL-DYN 3200. Questo fatto si potrebbe spiegare dicendo che l’ADVIA 120 è probabilmente più sensibile rispetto al CELL-DYN 3200, ovvero l’ADVIA 120 è in grado di identificare anche concentrazioni minime di RNA ribosomiale che al apparecchio CELL-DYN potrebbero sfuggire. Questo però non vuol dire che l’apparecchio CELL-DYN 3200 è peggio dell’ADVIA 120, infatti se l’ADVIA 120 notava un aumento di reticolociti questo aumento veniva in genere anche riscontrato dal CELL-DYN 3200 anche se con valori più bassi. Ci sono stati però alcuni casi nei quali guardando dalle tabelle dei dati dei valori risultavano patologici per l’ADVIA 120 ma ancora nella norma per il CELL-DYN 3200, più precisamente con il CELL-DYN 3200 risultano patologici i risultati del paziente numero 9 e del paziente numero 33, mentre per l’ADVIA 120 sono patologici i risultati ottenuti per i seguenti pazienti: 9 e 33 come per il CELL-DYN 3200, ma anche per i pazienti numero 3, 6, 18, 22, 24, 34 e 39. Scoprire ora quale dei due counter “abbia ragione” non è impresa molto facile, anzi con i mezzi che ho avuto a disposizione io posso dire che è praticamente impossibile. I controlli di qualità per quanto riguarda il CELL-DYN 3200 erano sempre entro al limite stabilito dalla ditta e la stessa cosa per quanto riguarda l’ADVIA 120. Se i controlli della ditta sono entro i limiti l’analisi può essere accettata, quindi posso concludere dicendo che possono andare bene tutti e due i risultati, anche se differenti tra loro.

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Più in dettaglio: andamento dei reticolociti nell’arco dei 4 giorni con CELL-DYN 3200

Analisi svolte con CELL-DYN 3200

12

12.5

13

13.5

14

14.5

15

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

Analisi svolte conCELL-DYN 3200

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

13.21 12.79 14.51 14.46 Da questo grafico vedo come al terzo giorno per quanto riguarda il CELL-DYN 3200 i valori aumentano, anche se di poco, infatti da 12.79 reticolociti per mille di media si passa ad una media di 14.51 reticolociti per mille, cioè + 1,72 reticolociti per mille. Più in dettaglio: andamento dei reticolociti nell’arco dei 4 giorni con ADVIA 120

Analisi svolte con ADVIA 120

19

19.5

20

20.5

21

21.5

22

22.5

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

Analisi svolte conADVIA 120

giorno 1 giorno 2 giorno 3 giorno 4

21.26 22.1 20.44 20.03 Da questo grafico invece di può notare un andamento opposto a quello con il CELL-DYN 3200, in questo caso al secondo giorno i reticolociti sono leggermente aumentati rispetto al primo giorno di 0.84 reticolociti per mille. Dal secondo al terzo giorno si nota un calo dei valori di 1,66 reticolociti per mille, i valori scendono ulteriormente il quarto giorno.

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CONCLUSIONI Durante il mio studio ho scoperto che lo scopo di queste analisi non consisteva tanto nel trovare un metodo per rendere i reticolociti stabili per quattro giorni cosicché il medico se avesse bisogno di un conteggio dei reticolociti due o tre giorni dopo il prelievo si poteva prendere la provetta in frigo ed eseguire il conteggio dei reticolociti. Riflettendo mi sono chiesta a cosa potrebbe servire sapere quanti reticolociti aveva un paziente due giorni fa, di solito infatti quando si richiedono è per sapere quanti reticolociti sono al momento del prelievo. Dal mio studio però posso dire di avere dimostrato che i reticolociti ed anche gli altri parametri rimangono stabili in frigorifero a 4°C per quattro giorni. Questa scoperta potrebbe essere utile per i controlli interni dell’apparecchio. Sapendo che tutti i valori dell’emogramma rimangono più o meno stabili si potrebbe prendere un paziente lunedì per esempio ed usare quello come controllo interno per tutta la settimana (o per sicurezza tenerlo solo quattro giorni) di modo da potere individuare eventuali incongruenze di giorno in giorno. Se misuro dei parametri ematologici e noto che da un giorno all’altro ho risultati molto variati tra loro posso per esempio andare a misurare un’altra volta i valori fino a quattro giorni dopo il prelievo con la provetta originale con il quale ho svolto l’emogramma la prima volta solo però come controllo all’interno del laboratorio, infatti per poter dare in risultato al medico ci vuole una provetta “fresca di giornata”. Questo metodo può essere utilizzato solamente se le provette una volta analizzate vanno subito messe in frigorifero. I valori a temperatura ambiente non rimangono stabili. I due apparecchi danno risultati molto simili, certo non identici, ma molto simili. Il perché di questa differenza, oltre che alle doti tecniche dell’uno e dell’altro e la modernità del apparecchio, è dovuta al fatto che in ematologia si lavora con delle cellule in sospensione nel sangue intero anticoagulato con EDTA e anche mescolando allo stesso modo le due provette un aspiratore può pescare in una zona con più leucociti che l’altro apparecchio. Come altro esempio vorrei prendere la differenziazione manuale che si fa da uno striscio periferico: anche se lascio la provetta a girare su agitatore fino a che sia mischiata in modo ottimale e prelevo la stessa quantità di sangue per formare la goccia che poi striscerò sul vetrino non ci sarà mai lo stesso numero di trombociti, di leucociti, di monoliti ecc,… in due strisci diversi perché le cellule in sospensione si muovono e la probabilità che in 2 gocce di sangue dello stesso volume ci siano le stesse cellule nella stessa identica quantità è praticamente nulla. Non sapevo esattamente quali risultati aspettarmi anche perché ho sentito pareri diversi da fonti diverse che davano periodi di stabilità diversi, quindi non sapevo bene a chi dover dare ragione. In teoria dopo questo studio l’analisi dei reticolociti si potrebbe fare a giorni alternati a meno che non si tratti di analisi richieste in urgenza. Se arriva una provetta di ematologia con i valori di un’anemia infatti e sono gia stati fatti i reticolociti quel giorno, si mette in frigorifero la provetta per il giorno dopo.

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LESSICO

1) ERITROPOIESI Processo di formazione e sviluppo dei globuli rossi (8) 2) SOPRAVITALE Con la colorazione sopravvivale il colorante oltrepassa la membrana e provoca la precipitazione delle ribonucleoproteine, fenomeno che induce poi la morte della cellula.(8) 3) ANEMIA Diminuzione di globuli rossi e/o di emoglobina (8)

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SPIEGAZIONE DELLE ABBREVIAZIONI

WBC: White Blood Cells globuli bianchi RBC: Red Blood Cells globuli rossi HGB: emoglobina HCT: ematocrito MCV: Volume Cellulare Medio MCH: Contenuto Cellulare Medio di emoglobina PLT: trombociti RETI: reticolociti AC: autoanticorpo SOP: procedure operative standard EDTA: acido etildiamminotetracetico

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BIBLIOGRAFIA

1) Abbott laboratories, CELL-DYN system, reagente per reticolociti, 2002 2) OMS, direttive di analisi per laboratori ospedalieri, 2004 3) D’Onofrio – Zini, morfologia del sangue, Verduci Editore, 2001 4) Bonari R. – Deambrogio V. – Oliaro A., interpretazione dei dati di laboratorio, 3°

edizione, Minervamedica Edizioni, 1995 5) OBVVT, SOP per l’analisi dei reticolociti con metodo manuale, 2003 6) Abbott laboratories, CELL-DYN retic plus control, 2004 7) Scali Giancarlo, la colorazione ed il conteggio manuali dei reticolociti, Laboratorio

Centrale di Ematologia, Universitätsspital Zurigo, 2005 Immagini: Immagine di copertina: www.vet.purdue.edu/.../ list_items/anemia.htm Immagine a p. 3: www.vet.purdue.edu/.../ list_items/anemia.htm Immagine a p. 9: www.abbott.com Immagine a p. 12: www.bayer.com

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MOTIVAZIONI PERSONALI Credo che per svolgere un lavoro ben fatto nella vita ci debba essere una forte motivazione che spinga ad andare avanti nel migliore dei modi. Già nella precedente scuola ho dovuto preparare un mio lavoro di diploma e il tema era a libera scelta: ognuno poteva parlare di ciò che preferiva; in quel caso ho voluto scegliere la cosa che più mi appassionava, la musica. Ho avuto una forte motivazione per lo svolgimento di quel lavoro, infatti una volta terminato mi sono sentita pienamente soddisfatta. La scelta data da questa scuola è stata giustamente orientata verso la nostra futura professione ed anche in questo caso ho scelto il tema che più mi appassiona, l'ematologia. Il mio primo approccio con l'ematologia è stato positivo, ma non avrei mai creduto che una delle materie più impegnative a scuola potesse appassionarmi tanto da sceglierla personalmente per il mio lavoro di diploma. La maggior parte dei temi di questi lavori riguardano la chimica clinica e sono spesso temi scelti e proposti dalla scuola, questa materia non mi ha mai appassionato molto, ho sempre preferito l'ematologia, così ho provato a proporre il tema in direzione che è stato accettato. Ho pensato ad un tema che avrebbe potuto interessarmi particolarmente una volta approfondito e nel contempo qualche cosa che potesse servire al laboratorio in cui sto svolgendo lo stage. Mi sono poi venuti in mente i vetrini che mi piace molto guardare e la prima volta che ho contato i reticolociti svolgendo manualmente tutto il procedimento di colorazione e la lettura al microscopio; subito i reticolociti mi hanno incuriosito, così mi divertivo a contarli, oltre che col counter, come di normale routine anche manualmente. Lavorando al reparto di ematologia ho potuto notare che il programma per il conteggio dei reticolociti nell'apparecchio che usiamo per l’ematologia di routine è un programma specifico per questo tipo di cellule e quindi nel corso di questa analisi non si può utilizzare il counter se non per determinare i reticolociti. Tutto il materiale ematologico che dovrebbe venire analizzato viene dunque messo in attesa. Il conteggio dei reticolociti fino a pochi mesi fa veniva svolto il lunedì, mercoledì e venerdì, mentre in un secondo tempo è arrivata la disposizione di svolgere questa analisi quotidianamente. Trovare un metodo che mantenga stabili i reticolociti per alcuni giorni sarebbe utile per non dover più procedere ogni giorno con questo conteggio per esempio due o tre volte alla settimana come sì faceva prima di modo da non bloccare le altre analisi d'ematologia per più di mezz'ora. Per rendere i reticolociti stabili è possibile che esista una sostanza in grado di fissare queste cellule, ma per il mio studio sarebbe troppo impegnativo e costoso trovare una soluzione di questo tipo, così ho pensato di verificare la stabilità dei reticolociti tenendo le provette in frigorifero come vengono normalmente conservate le provette. Riguardo alla stabilità dei reticolociti i pareri sono spesso discordanti: la ditta farmaceutica Abbott afferma che i reticolociti rimangono stabili a 4°C per circa 72 ore, mentre l'OMS afferma solamente una giornata.

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RACCOLTA DATI

Analisi svolte con CELL-DYN 3200 PAZIENTE NUMERO 1 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.7 4.1 11.8 35 86 29 259 10ME 6.6 4.1 11.8 35 85 29 241 9GI 5.9 4.2 11.7 36 86 28 245 9VE 5.2 4.0 11.8 34 85 29 250 10 PAZIENTE NUMERO 2 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 3.9 4.2 14.3 42 98 34 168 14ME 3.7 4.3 15.5 43 98 36 150 12GI 3.6 4.4 15.3 44 99 35 165 13VE 3.5 4.4 15.3 44 99 35 148 11 PAZIENTE NUMERO 3 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.3 4.0 10.7 33 82 32 311 14ME 7.4 4.0 10.9 33 82 33 291 16GI 6.4 4.0 11.0 33 82 33 266 16VE 6 4.0 10.9 33 83 33 263 18 PAZIENTE NUMERO 4 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.1 3.3 10.0 31 93 30 511 16ME 6.7 3.3 10.2 31 93 30 486 16GI 6.2 3.3 10.1 31 94 31 475 17VE 5.4 3.3 10.0 31 94 31 463 18 PAZIENTE NUMERO 5 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.5 4.7 13.9 40 86 30 327 10ME 6.2 4.7 14.0 40 85 30 321 9GI 5.7 4.7 14.0 41 86 30 314 9VE 5.6 4.6 13.9 40 86 30 340 9

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PAZIENTE NUMERO 6 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 5.4 3.3 9.7 31 93 30 394 18ME 5.5 3.3 9.9 31 93 30 403 13GI 5.3 3.3 9.7 31 93 29 392 19VE 5.1 3.3 9.7 31 93 30 386 20 PAZIENTE NUMERO 7 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 9.0 4.6 14.0 39 86 31 220 9ME 8.7 4.7 14.2 40 86 30 236 7GI 7.7 4.8 14.0 41 87 30 230 7VE 6.8 4.6 14.0 40 87 31 217 7 PAZIENTE NUMERO 8 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 11.3 3.8 11.5 34 89 30 236 16ME 11.6 3.8 11.6 34 89 30 240 15GI 10.3 3.8 11.5 34 89 31 239 14VE 9.7 3.8 11.5 34 90 31 240 13 PAZIENTE NUEMRO 9 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 12.5 4.7 12.1 36 77 26 5.9 27ME 12.2 4.8 12.2 37 77 26 7.7 25GI 10.9 4.6 12.2 36 78 27 14.9 24VE 10.5 4.7 12.1 37 78 26 26.1 27 PAZIENTE NUMERO 10 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 8.6 5.1 14.7 43 84 29 255 11ME 7.8 5.0 14.7 42 83 29 261 9GI 7.3 5.0 14.8 43 85 30 241 7VE 6.6 5.0 14.0 42 85 29 270 6 PAZIENTE NUMERO 11 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 5.3 4.5 15.5 42 95 35 244 10ME 5.2 4.5 15.3 43 96 34 237 8GI 4.9 4.6 15.5 45 97 33 243 8VE 4.7 4.5 15.5 44 97 34 240 8

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PAZIENTE NUMERO 12 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 9.0 3.4 11.3 33 97 33 365 20ME 9.2 3.4 11.3 34 98 33 359 21GI 9.2 3.5 11.3 34 99 33 347 20VE 9.1 3.4 11.3 34 99 33 337 20 PAZIENTE NUMERO 13 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA AC AC AC AC AC AC AC 9ME 3.1 2.5 10.7 23 94 43 374 22GI 2.8 2.7 10.6 26 96 40 556 27VE 2.0 2.5 10.7 24 96 43 735 20 PAZIENTE NUMERO 14 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 10.9 4.8 13.3 40 84 33 222 9ME 10.9 4.8 13.3 41 85 33 225 9GI 11.0 4.8 13.3 40 84 33 235 8VE 10.7 4.8 13.2 40 85 33 239 10 PAZIENTE NUMERO 15 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 11.2 4.4 13.4 39 90 31 426 11ME 10.4 4.5 13.3 41 90 30 445 11GI 9.9 4.3 13.2 40 92 31 418 9VE 9.5 4.4 13.0 40 92 30 423 9 PAZIENTE NUMERO 16 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.1 4.8 15.2 43 90 32 213 8ME 7.1 4.9 15.3 45 91 31 222 7GI 6.5 4.8 15.2 44 92 32 220 8VE 5.7 4.9 15.1 45 92 31 223 5 PAZIENTE NUMERO 17 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 12.1 4.2 11.8 36 85 28 436 12ME 12.5 3.9 10.7 33 85 27 468 10GI 11.2 4.2 11.7 36 86 28 415 8VE 11.2 4.4 12.0 38 87 27 401 9

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PAZIENTE NUMERO 18 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.4 3.6 11.1 32 90 31 384 15ME 6.6 3.6 11.0 32 90 31 363 16GI 5.9 3.5 11.0 32 91 32 355 15VE 5.6 3.5 11.1 31 90 32 320 14 PAZIENTE NUMERO 19 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.3 4.1 13.3 39 94 33 179 8ME 7.2 4.2 13.0 39 94 31 182 7GI 7.0 4.1 13.1 39 94 32 186 8VE 6.7 4.0 13.1 38 94 33 174 9 PAZIENTE NUMERO 20 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 15.3 4.1 14.5 41 99 35 415 11ME 14.8 4.1 14.4 41 100 35 419 9GI 14.5 4.2 14.5 42 101 35 420 9VE 14.1 4.1 14.5 42 101 35 426 7 PAZIENTE NUMERO 21 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.7 4.9 14.7 44 90 30 210 9ME 7.1 5.0 14.8 45 90 30 227 10GI 6.4 4.9 14.8 44 90 30 238 10VE 5.1 5.1 14.9 46 90 30 229 8 PAZIENTE NUMERO 22 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 8.1 3.9 11.8 35 90 30 248 6ME 7.5 4.0 11.9 36 90 30 261 6GI 6.9 4.0 11.8 36 90 30 247 58VE 4.6 4.0 11.9 36 91 30 251 57 PAZIENTE NUMERO 23 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.4 4.6 13.8 41 91 30 254 7ME 7.4 4.5 13.5 41 91 30 255 7GI 6.7 4.6 13.8 42 91 30 231 7VE 5.6 4.6 13.8 42 91 30 231 8

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PAZIENTE NUMERO 24 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 12.1 3.8 12.2 35 93 32 263 24ME 12.0 3.7 12.1 35 94 33 247 24GI 11.8 3.8 12.1 35 94 32 244 26VE 10.3 3.8 12.1 36 94 32 224 25 PAZIENTE NUMERO 25 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 13.3 4.3 11.5 36 85 27 430 13ME 13.1 4.2 11.5 36 85 27 442 11GI 12.9 4.3 11.6 37 85 27 450 18VE 10.5 4.4 11.6 38 86 26 407 18 PAZIENTE NUMERO 26 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.9 4.1 13.1 38 93 32 275 10ME 6.6 4.1 13.0 38 93 32 280 11GI 6.3 4.1 13.0 38 93 32 268 8VE 5.6 4.1 13.0 38 93 32 272 11 PAZIENTE NUMERO 27 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 8.3 5.1 15.7 46 90 31 338 7ME 8.1 5.1 15.5 46 91 31 336 8GI 7.7 5.1 15.7 46 90 31 327 9VE 6.0 5.1 15.7 46 91 31 332 8 PAZIENTE NUMERO 28 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 10.3 5.0 14.8 44 88 30 325 5ME 9.8 5.0 14.7 44 88 30 325 6GI 9.4 5.0 14.7 44 88 30 292 5VE 8.0 5.0 14.7 44 88 30 279 5 PAZIENTE NUMERO 29 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7ME 7.9 4.4 13.4 40 90 30 331 8GI 7.3 4.5 13.5 40 90 30 338 7VE 5.5 4.5 13.5 40 90 30 323 9

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PAZIENTE NUMERO 31 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.1 3.5 10.2 31 89 29 265 22ME 7.1 3.6 10.6 32 89 30 259 18GI 6.9 3.6 10.6 32 88 29 251 23VE 5.8 3.6 10.5 32 89 29 252 22 PAZIENTE NUMERO 32 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 12.7 4.0 12.1 37 92 30 182 13ME 12.1 3.9 11.7 35 91 30 194 11GI 11.8 4.1 12.3 37 92 30 183 11VE 11.0 4.1 12.3 38 92 30 176 13 PAZIENTE NUMERO 33 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.1 3.4 9.4 30 88 28 114 40ME 7.1 3.4 9.4 30 88 27 118 43GI 5.4 3.4 9.4 30 88 27 124 38VE 3.5 3.4 3.4 30 88 28 114 42 PAZIENTE NUMERO 34 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 4.0 4.8 13.4 41 85 28 237 11ME 4.1 4.9 13.9 42 85 28 232 8GI 3.7 4.9 13.9 42 85 28 213 9VE 2.4 4.8 13.8 41 85 29 220 9 PAZIENTE NUMERO 35 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.1 4.1 11.2 39 96 28 316 11ME 6.1 4.1 11.4 39 96 28 307 9GI 6.1 4.1 11.5 39 96 28 303 11VE 5.9 4.2 11.6 39 94 28 307 11 PAZIENTE NUMERO 36 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.8 5.2 15.7 47 90 30 300 12ME 6.6 5.1 15.4 46 90 30 304 10GI 6.5 5.1 15.5 46 90 30 296 10VE 5.6 5.4 16.3 48 90 30 296 10

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PAZIENTE NUMERO 37 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 23.1 3.9 11.3 35 90 29 316 17ME 23.1 3.9 11.3 35 90 29 304 18GI 23.1 3.9 11.3 35 90 29 302 17VE 22.0 3.8 11.3 35 91 30 300 18 PAZIENTE NUMERO 38 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 5.1 4.6 13.2 38 82 29 186 12ME 4.5 4.4 12.5 36 82 29 177 11GI 4.7 5.0 13.9 41 83 28 167 10VE 4.0 4.8 13.9 40 83 29 158 10 PAZIENTE NUMERO 39 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 13.7 3.8 10.5 33 87 28 501 22ME 13.6 3.8 10.5 33 87 28 496 19GI 10.1 3.9 10.5 34 88 27 484 23VE 6.8 3.8 10.5 34 88 27 500 22 PAZIENTE NUMERO 40 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 4.7 4.6 13.6 40 87 30 244 9ME 5.1 4.5 13.2 40 87 29 247 10GI 4.8 4.7 13.7 41 87 29 239 11VE 4.1 4.7 13.8 41 86 29 247 8

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RACCOLTA DATI (2) Analisi svolte con ADVIA 120 PAZIENTE NUMERO 1 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.2 3.9 11.4 35 90 30 264 21ME 5.7 3.9 11.2 35 90 29 250 18GI 6.1 3.9 11.2 35 90 29 251 18VE 6.1 3.9 11.2 35 90 29 262 17 PAZIENTE NUMERO 2 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 3.6 4.4 15.1 46 105 35 116 17ME 3.5 4.3 14.8 45 104 34 165 18GI 3.5 4.4 14.8 46 105 34 171 16VE 3.7 4.4 14.9 46 105 34 163 17 PAZIENTE NUMERO 3 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.1 3.8 10.4 33 87 28 318 34ME 7.3 3.9 10.5 34 87 27 300 41GI 7.0 3.9 10.5 34 88 27 284 39VE 7.0 3.9 10.5 34 88 27 272 36 PAZIENTE NUMERO 4 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.5 3.1 9.6 31 99 31 563 16ME 6.9 3.1 9.5 30 99 31 543 18GI 6.5 3.2 9.6 32 99 30 533 18VE 6.5 3.1 9.6 31 100 31 479 15

PAZIENTE NUMERO 5 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 5.8 4.5 13.4 40 89 30 336 18ME 5.9 4.6 13.4 41 89 29 332 19GI 6.0 4.6 13.5 42 90 29 334 16VE 5.4 4.6 13.5 41 90 29 322 16

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PAZIENTE NUMERO 6 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 5.0 3.0 9.3 30 99 30 412 30ME 5.0 3.1 9.3 31 99 30 427 29GI 5.1 3.1 9.4 31 99 30 403 25VE 4.9 3.2 9.5 31 98 30 394 26 PAZIENTE NUMERO 7 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 8.3 4.4 13.3 40 90 30 240 14ME 8.0 4.5 13.3 41 90 30 229 12GI 8.6 4.5 13.6 41 91 30 240 11VE 8.4 4.5 13.6 41 92 30 220 9 PAZIENTE NUMERO 8 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 10.7 3.5 10.9 33 93 31 242 23ME 11.1 3.6 11.0 34 34 31 243 22GI 11.5 3.6 10.9 34 95 31 243 20VE 10.6 3.6 11.0 34 95 31 245 19 PAZIENTE NUEMRO 9 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 11.8 4.4 11.6 35 80 27 7 34ME 12.5 4.4 11.7 35 80 27 12 38GI 12.6 4.4 11.6 35 81 26 13 37VE 11.9 4.4 11.6 36 81 26 14 40 PAZIENTE NUMERO 10 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 8.2 4.9 14.0 42 87 29 247 13ME 7.8 4.9 14.1 43 87 29 240 14GI 8.1 5.0 14.3 44 89 29 242 12VE 8.1 4.9 14.2 44 89 29 242 13 PAZIENTE NUMERO 11 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 4.7 4.5 14.9 45 100 33 261 14

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ME 5.3 4.3 14.9 44 101 34 266 12GI 4.8 4.3 14.4 44 102 34 231 10VE 4.9 4.5 14.7 46 104 33 259 9PAZIENTE NUMERO 12 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 8.5 3.3 10.6 34 103 33 387 23ME 9.2 3.3 10.6 35 105 32 365 23GI 9.0 3.3 10.6 35 106 32 355 21VE 8.3 3.3 10.6 36 107 32 362 19 PAZIENTE NUMERO 13 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 2.1 1.1 9.6 11.2 100 85 147 24ME 3.2 2.8 10.0 28 101 36 140 49GI 3.2 2.6 10.1 27 103 38 152 33VE 2.7 2.6 10.0 27 104 39 173 17 PAZIENTE NUMERO 14 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 9.2 4.6 12.6 41 89 27 235 16ME 10.7 4.6 12.5 41 89 27 249 16GI 10.7 4.6 12.6 41 90 27 241 13VE 10.8 4.6 12.5 41 90 27 249 17 PAZIENTE NUMERO 15 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 10.1 4.2 12.3 40 95 30 455 15ME 10.8 4.3 12.5 41 96 29 460 16GI 10.2 4.3 12.6 42 98 30 472 14VE 10.2 4.3 12.6 43 98 29 440 12 PAZIENTE NUMERO 16 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.1 4.8 14.6 45 95 31 227 11ME 6.9 4.8 14.7 46 96 30 237 10GI 6.4 4.9 14.7 47 97 30 239 10VE 6.6 4.8 14.5 47 98 30 235 8

PAZIENTE NUMERO 17 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 11.3 4.1 11.0 37 89 27 460 18ME 11.9 4.3 11.5 38 90 27 477 15GI 10.5 4.3 11.5 39 91 27 449 14VE 11.4 4.2 11.6 39 92 28 441 12

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PAZIENTE NUMERO 18 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.3 3.5 10.5 33 95 30 417 29ME 6.6 3.5 10.5 34 95 30 403 31GI 6.6 3.5 11.0 34 96 30 403 28VE 6.4 3.6 10.5 34 96 29 374 27 PAZIENTE NUMERO 19 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.9 4.0 12.4 39 99 31 185 14ME 7.4 4.0 12.5 39 99 32 182 11GI 7.3 3.9 12.5 39 100 32 190 11VE 6.8 3.9 12.3 40 100 31 186 9 PAZIENTE NUMERO 20 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 13.5 4.0 13.8 41 104 35 414 19ME 13.9 4.0 13.9 43 106 34 448 17GI 14.1 4.0 13.8 44 108 34 444 15VE 14.0 4.1 13.8 45 109 34 431 12 PAZIENTE NUMERO 21 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.8 4.9 14.6 47 96 30 207 11ME 7.1 4.9 14.6 46 96 30 245 12GI 7.4 4.9 14.6 47 96 30 237 12VE 6.8 4.9 14.8 47 96 31 225 13 PAZIENTE NUMERO 22 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.5 3.8 11.3 36 95 30 268 90ME 7.8 3.7 11.5 36 96 31 273 93GI 7.7 3.8 11.5 37 97 30 262 87VE 7.7 3.8 11.5 37 97 30 243 92 PAZIENTE NUMERO 23 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.7 4.5 13.6 44 97 30 257 10ME 6.9 4.5 13.8 44 97 31 253 11GI 6.9 4.6 13.8 44 97 30 222 12

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VE 6.5 4.6 13.9 44 97 30 243 10

PAZIENTE NUMERO 24 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 10.1 3.7 11.8 37 101 32 289 32ME 11.4 3.8 12.1 38 101 32 289 29GI 11.1 3.7 12.0 38 102 32 281 28VE 11.8 3.7 12.0 38 101 32 273 27 PAZIENTE NUMERO 25 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 11.7 4.3 11.3 38 90 27 492 23ME 12.8 4.2 11.4 38 91 27 481 23GI 12.4 4.3 11.3 39 91 26 463 21VE 11.4 4.3 11.1 39 92 26 466 22 PAZIENTE NUMERO 26 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.3 3.9 12.7 39 98 32 275 13ME 6.7 3.4 12.9 39 99 33 279 17GI 6.6 4.1 12.7 40 99 31 290 13VE 6.5 4.1 12.9 40 99 32 265 16 PAZIENTE NUMERO 27 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.4 5.0 15.6 48 96 31 349 12ME 7.4 5.1 15.6 49 96 31 347 15GI 7.6 5.1 15.4 49 96 31 349 12VE 7.3 5.1 15.5 49 97 31 339 12 PAZIENTE NUMERO 28 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 9.3 4.9 14.4 46 94 30 334 9ME 9.2 4.9 14.5 46 94 30 268 8GI 9.2 5.0 14.4 47 94 29 207 9VE 8.5 5.1 14.7 48 94 29 211 9 PAZIENTE NUMERO 29 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 7.1 4.4 13.2 42 96 30 354 11

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ME 7.5 4.4 13.3 42 95 30 355 13GI 7.5 4.4 13.3 42 95 31 376 10VE 6.2 4.4 13.3 42 95 30 356 13 PAZIENTE NUMERO 31 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.7 3.4 10.2 32 95 30 270 34ME 7.1 3.5 10.3 33 95 30 260 32GI 6.5 3.4 10.2 32 94 30 301 33VE 6.2 3.6 10.3 34 95 29 268 34 PAZIENTE NUMERO 32 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 11.0 3.9 12.1 38 97 31 198 18ME 11.9 4.0 12.1 39 98 30 201 17GI 11.1 4.0 12.1 39 98 30 191 17VE 12.5 4.0 12.2 40 98 30 186 14 PAZIENTE NUMERO 33 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.6 3.2 9.2 31 95 29 120 51ME 6.7 3.3 9.3 31 94 28 123 53GI 5.9 3.3 9.2 31 94 28 124 53VE 4.5 3.2 9.1 30 94 28 107 53 PAZIENTE NUMERO 34 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 3.7 4.8 13.7 44 91 28 255 13ME 4.0 4.9 13.7 44 90 28 232 12GI 3.6 4.9 14.0 44 90 29 223 13VE 3.2 4.8 13.7 44 91 28 207 15 PAZIENTE NUMERO 35 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 5.6 4.1 11.3 43 104 28 340 6ME 6.0 4.1 11.5 42 104 28 342 6GI 5.4 4.2 11.6 43 103 28 307 6VE 5.8 4.1 11.4 42 103 28 317 7 PAZIENTE NUMERO 36 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 6.2 5.2 16.0 50 96 31 294 19ME 6.5 5.4 16.3 52 96 30 314 19GI 6.4 5.3 16.1 51 96 31 299 18

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VE 6.3 5.2 15.9 51 97 30 274 18 PAZIENTE NUMERO 37 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 21.7 3.7 10.9 36 97 29 326 11ME 23.5 3.8 11.0 37 98 29 346 11GI 23.3 3.8 10.9 37 99 29 317 12VE 23.8 3.8 10.9 38 100 29 327 12

PAZIENTE NUMERO 38 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 4.9 4.8 13.9 42 88 29 177 12ME 4.6 4.8 13.8 42 88 29 165 14GI 4.8 4.8 13.8 42 88 29 154 13VE 4.9 4.8 13.9 42 89 29 155 12

PAZIENTE NUMERO 39 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 13.0 3.7 10.2 35 93 27 517 35ME 13.8 3.7 10.2 34 94 28 509 34GI 12.6 3.7 10.1 34 94 28 509 33VE 12.4 3.7 10.4 35 94 28 520 35

PAZIENTE NUMERO 40 WBC RBC HGB HCT MCV MCH PLT RETI MA 4.5 4.5 13.3 42 92 29 263 16ME 4.9 4.6 13.4 42 93 29 276 14GI 4.3 4.7 13.7 43 92 29 261 14VE 4.4 4.7 13.8 43 92 30 245 17

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RINGRAZIAMENTI Ringrazio la scuola per avermi lasciato lavorare sul tema che ho scelto, il Dr. G. Scali per avermi seguito ed aiutato in questo cammino nonostante i suoi molti impegni fornendomi materiale, consigli, sostegno e svolgendo un lavoro di analisi vero e proprio parallelo al mio all’ Ospedale Civico a Lugano, il Dr. Balerna per l’approfondimento per quanto riguarda la parte statistica del lavoro. Il Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio Damiano Castelli che dall’alto ci ha guidato tutti. Grazie anche ad Andrea Boffini per il materiale fornito e per credere sempre molto nel nostro potenziale, che potrebbe sembrare poco ma che è di grande conforto, grazie! Ringrazio anche Daniela Marcacci e Sonja Marci per avere risposto a tutte le mie domande; Francesco Bezzola per la sua grande disponibilità per quanto riguarda la statistica e per averci lasciato del tempo in classe per procedere con il nostro lavoro. Un grazie anche a Susann Gilbert per averci aiutato tutti a redigere l’abstract, che abbiamo visto nascere soprattutto grazie a lei. Ringrazio naturalmente anche tutte le mie colleghe del laboratorio: Annetta, Carmen, Claudia, Katia, Luisa, Manuela, Maria Antonietta, Monica, Patrizia, Rosita, Sabrina e Sara per avermi lasciato fare tutto quello che necessitavo fare e per essere state sempre tutte disponibili per qualsiasi mio dubbio o domanda; carissime colleghe, siete grandi! Mamma e nonna, grazie per aver sopportato le mie crisi nervose quando ero troppo concentrata su questo lavoro e per credere sempre in quello che faccio, dandomi grande motivazione. Grazie anche ai reparti di medicina e chirurgia per aver tenuto da parte le provette necessarie per il mio studio e ovviamente anche tutti i 39 pazienti che hanno donato un po’ del loro sangue per la mia ricerca. Ringrazio Deborah e Laura, le mie più care amiche per aver sopportato il fatto che mi chiudevo in casa trascurandole e per aver subito tutte le volte che leggevo loro il mio lavoro in cerca di miglioramenti, vi adoro, siete le migliori. In conclusione grazie infinitamente a tutti per aver reso possibile tutto ciò, non mi dimenticherò mai di questo. GRAZIE DAVVERO