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I tumori occupazionali
• Si definiscono occupazionali i tumori nella cui genesi ha agito,come causa o concausa, l’esposizione lavorativa ad agenti
cancerogeni;
• Gli studi epidemiologici si sono dimostrati più efficacinell`individuare le neoplasie professionali rispetto agli studi
sperimentali (Pott 1775; Rehn 1895);
• L’ attribuzione certa di una neoplasia ad una specificaesposizione occupazionale risulta spesso difficoltosa.
I tumori occupazionali
• Nei paesi industrializzati, si stima che una percentuale tra il 5% e l’8% dei tumori abbia un’origine occupazionale (Doll 1981, Nurminnen 2001).
• I casi di neoplasia incidenti in un anno, nel nostro paese, variano da 160.000 a 200.000
• Il numero di tumori segnalati agli organi di vigilanza e all’ente assicuratore ammontano a circa 2000/anno.
TUMORI “PERDUTI” O “SOMMERSI”
I tumori occupazionali
• Tumori professionali ad alta frazione eziologica:sono neoplasie in cui l’associazione con alcune
esposizioni occupazionali è molto elevata ed è l’unica
causa documentata.
• Tumori professionali a bassa frazione eziologica:neoplasie che comprendono, nella loro patogenesi,
svariati fattori di rischio, prevalentemente
misconosciuti o extra occupazionali.
Da: G. Mastrangelo
TUMORI OCCUPAZIONALI: CASI ATTESI E CASI SEGNALATI/RICONOSCIUTI IN ALCUNI PAESI
EUROPEI Anno 1999 e, per alcuni paesi, 2000 e segg.)
(da Brugerè e Naud 2003, Langard 2011 modificato)
%POPOLAZIONE
(milioni)TUTTI I
TUMORI (IARC 2001)
CASI OCCUP STIMATI
(4% del tot )
CASI SEGNALATI O RICONOSCIUTI
ASBESTOCORRELATO
FRANCIA 57,3 257,136 10,285 900 83
GRANBRETAGNA
57,5 247,667 9,906 806 82
GERMANIA 79,1 386,593 15,463 1889 75
BELGIO 10,2 47,940 1,917 149 70
DANIMARCA 5,1 24,641 985 79 76
FINLANDIA 5,2 19,827 793 110 ND
NORVEGIA 4,9 25,000 1000 c.a 300 segnc.a 200 ricon
ND
La ricerca dei tumori occupazionali
- Analisi degli “eventi sentinella” .
- Ricerca su coorti di lavoratori esposti ad agenti cancerogeni.
- Studi epidemiologici di mortalità, prevalenza o incidenza.
- Banche dati basate delle variabili di esposizione e di
patologia.
Partendo da riscontri epidemiologici
• Risulta possibile identificare professioni o attività capaci di indurre un aumento della
frequenza di tumori.
• Assai più complesso è identificare l’agente causale specifico (chimico o fisico che sia).
Epidemie di cancro occupazionale
1. della produzione di coloranti azoici (per l’esposizione ad amine aromatiche)
2. della produzione del cloruro di vinile monomero (CVM),
3. delle lavorazioni dell’amianto
oggi del tutto improbabile che si ripresentino ?
come effetto a distanza di esposizioni caratteristiche degli anni ‘80 e ’90 del secolo scorso.
VII Conferenza regionale amianto Friuli Venezia GiuliaMonfalcone, 28 - 29 settembre 2017
è vietato
nella maggior parte dei Paesi sviluppati,
è utilizzato
in molti paesi in via di sviluppo
mortalità e morbilità sono in aumento in tutto il mondo
Le complicazioni più temute
le patologie maligne: Mesotelioma e tumore del polmone,
Le più frequenti
sono le patologie benigne: placche pleuriche, ispessimento pleurico
L’Italia è attualmente uno dei Paesi al mondo maggiormente colpiti dall’epidemia di
malattie amianto correlate. Tale condizione è la conseguenza del suo utilizzo che nel
periodo dal 1945 al 1992 sono quantificabili in 3.748.550 tonnellate di amianto grezzo
prodotto nazionalmente 1.900.885 tonnellate di amianto grezzo importato
AMIANTO ASBESTO
INCORRUTTIBILE INCOMBUSTIBILE
Titolo diagramma
crisotilo
serpentino
antofillite
tremolite
crocidolite
amosite
anfiboli
amianti
talcoillite
sericite
idrosilicati
minerali
cotonelinoiuta
vegetali
lanaseta
animali
organiche
naturali
fibre
L'amianto, conosciuto anche con il nome di asbesto, è un minerale naturale a struttura fibrosa appartenente alla classe chimica dei silicati
E' presente naturalmente in molte parti del globo terrestre e si ottiene facilmente dalla roccia madre dopo macinazione e arricchimento, in genere in miniere a cielo aperto.
L'amianto resiste al fuoco e al calore, all'azione di agenti chimici e biologici, all'abrasione e all'usura.E' facilmente filabile e può essere sottoposto a processi di filatura.E' dotato di proprietà fonoassorbenti e termoisolanti.
La sua struttura fibrosa gli conferisce insieme una notevole resistenza meccanica ed una alta flessibilità.
SERPENTINO Silicato di magnesio ANFIBOLI Silicati di calcio e magnesio
CRISOTILO (amianto bianco) Mg3Si2O5(OH)4 Dal greco: fibra d'oro ACTINOLITE Ca2(Mg,Fe)5Si8O22(OH)2 Dal greco: pietra raggiata TREMOLITE Ca2Mg5Si8O22(OH)2 Dal nome della Val Tremola in Svizzera ANTOFILLITE (Mg,Fe)7Si8O22(OH)2 Dal greco: garofano AMOSITE (amianto bruno) (Mg,Fe)7Si8O22(OH)2 Acronimo di "Asbestos Mines of South Africa" CROCIDOLITE (amianto blu) Na2(Mg,Fe)7Si8O22(OH)2 Dal greco: fiocco di lana
Una fibra sospesa nell'aria, per essere considerata respirabile, deve soddisfare a tre requisiti:
- lunghezza superiore o uguale a 5 micron
- larghezza (diametro) inferiore o uguale a 3 micron
- rapporto lunghezza/larghezza (diametro) superioreo uguale a 3
Tali parametri si riflettono sulla penetrazione e sulla persistenza all'interno dei polmoni.
Le fibre più lunghe sembrano dotate di maggiore nocività
Corpuscoli
dell’asbesto
GLI ANNI DELL’’’’AMIANTO
�nei primi anni '20 si segnalano possibili effetti nocivi collegatialle attività lavorative legate all'esposizione ad amianto
�nel 1960 Wagner segnala la evidenza della relazione tra asbestoe mesotelioma nei minatori del Sud-Africa
�solo nel 1973 l'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro diLione, include l'amianto nell’elenco delle 50 sostanze ritenutecancerogene per l'uomo
�alla fine degli anni '70 inizio anni '80 si diffonde nei paesiindustrializzati del mondo occidentale, la consapevolezza dellanecessita' di interventi preventivi: Gran Bretagna e Svezia ('75),Finlandia ('77)
STIMA DEL CONSUMO DI AMIANTO MONDIALECumulativa in migliaia di tonnellate
Da stime dell'U.S. Bureau of Mines Minerals Yearbook, nel solo 1982, furono lavorate oltre 4 milioni di
tonnellate di asbesto ripartite in più di 3.000 manufatti diversi
Produzione mondiale media annua: 4 milioni tonn/anno (stime USA).
Produzione nazionale (miniera di Balangero). Media annua : 120.000 tonn/anno.
0
50000
100000
150000
200000
250000
1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960
26/09/07
ASBESTO
• non hanno odore o sapore • sono molto resistenti al calore• alla maggior parte delle sostanze chimiche • facilmente lavorabili.
• sono stati utilizzati in un’ampia gamma di prodotti ed in varie attività industriali;
• puro o miscelato ad altri materiali in percentuali diverse, per sfruttarne meglio le caratteristiche chimico-fisiche
26/09/07
L’amianto veniva tessuto
• CORDE, NASTRI e GUAINE • fasciare tubazioni calde, • rivestire cavi elettrici
• TESSUTI • tute antifuoco(pompieri, operai siderurgici, ecc.) • coperte spegnifiamma • tende per contenimento del calore dei forni• Materassi con l'esterno in tessuto e l'interno in fibra
grezza per coibentare le caldaie a vapore delle vecchie navi.
• Alcuni sipari da teatro sono stati tessuti con amianto
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L’amianto veniva pressato• CARTA e CARTONI
– barriere antifiamma, guarnizioni per forni o caldaie, – rivestimento di piani d'appoggio per pezzi caldi di
metallo o di vetro, sui banchi di saldatura. – porte tagliafuoco e pareti e delle porte delle
casseforti.
• PANNELLI– di fibre grezze compresse per coibentazione di
tubazioni
• FILTRI – nell'industria chimica ed alimentare; (filtrare
vino e bibite).
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L’amianto veniva impastato• AMIANTO A SPRUZZO.
– isolante termico– coibentazione carrozze ferroviarie, navi,
ecc...• MATERIALI DA ATTRITO.
– con resine sintetiche per ferodi, freni e frizioni
• CEMENTO-AMIANTO. – edilizia.
• VINIL-AMIANTO. – Impasto di resine sintetiche per piastrelle
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eternitLASTRE PIANE O ONDULATE: coperture, pareti divisorie (schiume poliuretaniche, polistirolo espanso o lana di vetro).
TUBI: (alti tenori di crocidolite), resistente a pressione e agenti chimici, per acquedotti o fognature portanti.
TEGOLATURE: in miscele di calcestruzzo per conferire alle tegole leggerezza e resistenza.
CANNE FUMARIE
SERBATOI: per leggerezza, impermeabilità e durata nel tempo,
per acqua e altri liquidi.
INTONACI: amianto in polvere, con leganti particolari, per
intonaci e stucchi.. (fonoassorbenti e resisteti al fuoco).
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Nei mezzi di trasporto
Freni
Frizioni
Schermi parafiamma;
Guarnizioni
Vernici e mastici "antirombo";
Coibentazione di treni, navi e autobus.
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IN AMBITO DOMESTICO
• elettrodomestici, asciugacapelli, forni e stufe • prese e guanti da forno,• teli da stiro e reticelle frangifiamma;• cartoni di amianto posti dietro le stufe per
proteggere il muro.
• Con l'andare del tempo questi oggetti,che possono ancora essere presenti nelle nostre case, si deteriorano e possono disperdere fibre nell'ambiente.
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USI RARI E INSOLITI DELL'AMIANTO
• adesivi e collanti• tessuti ignifughi
(tendaggitappezzerie)
• filtri per purificare bevande, acidi, ecc.
• filtri di sigarette e da pipa
• supporti per deodoranti da ambientesuolette interne da scarpe
• tessuti per imballaggio• sacchi per la posta• abbigliamento
ignifughi
• feltri per cappelli• nei teatri: sipari,
scenari che simulano la neve, per protezione in scene con fuocoper simulare la polvere
LEGGE 27 marzo 1992, N. 257Norme relative alla cessazione dell’’’’impiego dell’’’’amianto
Titolo diagramma
ESTRAZIONE
IMPORTAZIONE
ESPORTAZIONE
COMMERCIALIZZAZIONE
di PRODOTTI DI AMIANTOO CONTENENTI AMIANTO
PRODUZIONE
VIETA
In ITALIA
Problema ancora attuale, stima delle morti per amianto:
In Italia previsto un picco tra 2015 - 2018
In Europa occidentale previsti 500.000 entro il 2030
Nel mondo, secondo le stime dell’Oms, più di 100.000 persone/anno muoiono
di cancro al polmone, di mesotelioma o di asbestosi a causa di un’esposizione
lavorativa.
Esposti ad amianto Ex esposti
Italia 500.000 Certificazioni ITALIA 60.000
Europa 180.000 Richieste 150.000
USA 400.000 Certificazioni FVG 11.500
Richieste 15.001
Corpuscoli
dell’asbesto
Commissione Regionale Amianto Giunta Regionale
PROGRAMMA REGIONALE DISORVEGLIANZA SANITARIA NEGLI EXESPOSTI ALL’AMIANTO
è stato attivato nel 2008 un progettodefinendone le linee di Indirizzo
Popolazione Target:
soggetti già iscritti al Registro regionale ex esposti per motivi professionali residenti in
regione
Strutture Coinvolte
Servizi Territoriali di Medicina del Lavoro delle Aziende Sanitarie
solo soggetti non riconosciuti INAIL,
per l’azienda 1 Uco Medicina del Lavoro AOUTS
tutti gli iscritti
Adesione al progetto
50% nell’AOUTS, ASS2 e ASS6, oltre l’80% nelle altre Aziende (ASS 3,4,5)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
M F
AOUTS Az San
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
prima del 1939 1940-1949 dopo il 1950
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Non Lavora Lavora Pensionato
Sesso Anno di nascita
Attività attuale
%
%
%
AOUTS Az San Totale
n % n % n %
Inizio Esposizione all'amianto
prima del 1960 147 21,4 101 16,7 248 19,2
1960-1969 275 40 212 35 487 37,7
Dopo il 1970 265 38,6 287 47,4 552 42,7
Esposizione Totale all'amianto
fino a 14 anni 106 15,4 285 47,1 391 30,3
15-24 anni 318 46,3 111 18,3 429 33,2
superiore a 25 anni 263 38,3 199 32,9 462 35,8
non noto 0 0 10 1,7 10 0,8
Settore produttivo/Azienda sanitaria
Settore Azienda N totale % totale
Costruzione riparazione navi ASS2 366 19
Movimentazione merci trasporti marittimi (portuali)
AOUTS 322 16,7
Metalmeccanica ASS6 311 16,1
Metallurgia ASS3 e 4 160 8,3
Fabbricazione prodotti chimici ASS5 120 6,2
SETTORE N %
AOUTS Movimentazione merci trasporti marittimi (portuali) 312 35,7
Costruzione e riparazione di navi 155 17,7
Metallurgia: prod. metallo e fabbr. prod. in metallo 84 9,6
Metalmeccanica 79 9ASS 2 Costruzione e riparazione di navi 164 27,8
Metalmeccanica 161 27,3
Prod e distrib di energia elettrica, gas e acqua 38 6,4
Costruzioni, edilizia 25 4,2ASS 3 e 4 Metallurgia: prod. metallo e fabbr. prod. in metall o 20 20,2
Metalmeccanica 15 15,2
Trasporti terrestri ed aerei (comprese le poste) 12 12,1
Costruzioni, edilizia 9 9,1ASS 5 Fabb di prodotti chimici 110 36,1
Metallurgia: prod. metallo e fabbr. prod. in metallo 55 18
Costruzione e riparazione di navi 42 13,8
Costruzioni, edilizia 19 6,2ASS 6 Metalmeccanic a 37 61,7
Altre industrie manufatturiere (esclusa mobili) 7 11,7
Costruzioni, edilizia 7 11,7
Trasporti marittimi 4 6,7
Abitudine al fumo
Fumatori N totale % totale
NO 503 38,9
EX 628 48,6
SI 161 12,5
• Oltre al counseling antifumo, è stato predisposto un percorso privilegiato per la
disassuefazione dal fumo.
• In base al test di Fagerstrom solo il 10% dei fumatori ha dimostrato una dipendenza dal
fumo “alta/molto alta”,
• il test di Richmond ha evidenziato una motivazione a smettere di fumare “alta/molto
alta” nel 50% dei fumatori.
• Solo pochissimi casi hanno iniziato un percorso di disassuefazione.
Risultati esami strumentali e radiologici
TOTALE eseguiti Referto N %
Spirometria 1292 normale 980 75,9
Diffusione CO
1292 normale 999 77,3
RX torace 1188 negativo 888 74,7
HRTC 302 negativo 104 34,4
Ispessimenti pleurici
bilaterali calcifici (66% RX e 49% TC)
Conclusioni diagnostiche
N totale % totale
NEGATIVO 853 66
ALTRA PATOLOGIA NON PROFESSIONALE
97 7,5
ALTRA PATOLOGIA PROFESSIONALE
63 4,9
ISPESSIMENTI PLEURICI 242 18,7
ASBESTOSI 13 1
NEOPLASIA 8 0,6
Controlli successivi
AOUTS Az San Totale
n % n % n %
PREGRESSA
No 537 78,2 593 98 1130 87,5
ALTRA PATOLOGIA 89 13 12 2 101 7,8
AMIANTO CORRELATA 61 8,9 0 0 61 4,7
DOPO LA SORVEGLIANZA
No 581 84,6 548 90,6 1129 87,4
ALTRA PATOLOGIA 0 0 2 0,3 2 0,2
AMIANTO CORRELATA 106 15,4 55 9,1 161 12,5
TOTALE CASISTICA
687 100 605 100 1292 100
Denunce di malattie professionali