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Anno 30 - N° 4 - 0,50 Aprile 2011 Direzione, Redazione e Amministrazione: Via A. Airoldi, 9 - LECCO - Tel. 0341 364685 - Fax 031 860311 - E-mail: [email protected] - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Lecco CONFINDUSTRIA LECCO: QUATTRO ANNI DI PRESIDENZA KELLER È in programma per lunedì 11 aprile alle ore 15.45 a Lecco, presso l’Auditorium “Casa dell’Economia” di via Tonale 30, la parte pubblica dell’Assemblea Generale di Confindustria Lecco 2011. “L’avventura dell’impresa nell’economia globa- le. Leggere i segni dei tempi, scegliere consapevol- mente per il domani” è il titolo dell’appuntamento organizzato per la giornata, pensato per proporre un momento di approfondimento che, in primo luogo, possa tracciare i contorni degli scenari che le imprese sono chiamate ad affrontare. Dopo l’intervento del Presidente di Confindustria Lecco, l’incontro proseguirà con il contributo dato dall’intervento di Jacques Attali, scrittore e presiden- te di Planet Finance. Professore e scrittore con 54 libri pubblicati, Con- sigliere di Stato Onorario in Francia, consigliere spe- ciale presso il Presidente della Repubblica Francese dal 1981 al 1991, fondatore e primo presidente della European Bank for Reconstruction and Development a Londra dal 1991 al 1993, Jacques Attali è oggi anche presidente di A&A, società di consulenza internazio- nale specializzata nelle nuove tecnologie. Per dare completezza al quadro delineato e per riflettere su quanto le scelte di oggi siano oggi al tem- po stesso difficili e urgenti, sono stati coinvolti in una tavola rotonda nomi prestigiosi del mondo dell’im- prenditoria, della finanza e della ricerca. Parteciperanno al dibattito, oltre allo stesso Jac- ques Attali, Luciano Maiani – Presidente CNR Con- siglio Nazionale delle Ricerche, Massimo Ponzellini – Presidente Banca Popolare di Milano e Giuseppe Recchi – Presidente e Amministratore Delegato Ge- neral Electric South Europe. Farà da moderatore Luca Orlando - Capo Redat- tore Economia de Il Sole 24 Ore. Chiuderà i lavori la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. MOLTI PROGETTI REALIZZATI A FAVORE DELLE IMPRESE A giugno 2007 inaugurando il suo mandato quadriennale il presi- dente di Confindustria Lecco, Fran- co Keller, ha dato il via a un inteso programma di progetti finalizzati al sostegno del tessuto manifatturiero del territorio. Le attività realizzate, a maggior ragione con il manifestarsi della crisi che ha colpito tutti i mercati proprio nel corso del quadriennio, si sono concentrate sullo sviluppo degli asset strategici delle imprese, l’internazionalizzazione e lo svi- luppo delle risorse umane in primo luogo. Inoltre, hanno trovato spazio e progetti ad hoc una serie di tema- tiche centrali per il manifatturiero, fra le quali l’accesso al credito e la sicurezza. L’internazionalizzazione delle imprese del territorio è stato uno dei temi principali sui quali si sono focalizzati l’attenzione e l’impegno di Confindustria Lecco durante gli ultimi quattro anni di attività. Le iniziative legate a questo argomen- to sono state seguite e coordinate dalla Commissione Prospettive Internazionali, guidata dal Vice- presidente di Confindustria Lecco Giovanni Maggi, che ha lavorato a ritmi serrati per arrivare agli obiet- tivi posti all’inizio del mandato: monitoraggio dei principali merca- ti internazionali e ricerca di nuovi sbocchi per le imprese, avvio di azioni di formazione e informazio- ne per gli associati, organizzazione di “Progetti Paese”. Tutti questi progetti sono stati portati avanti e fra le più importanti iniziative ha riscosso grande consenso il proget- to Business Point: una operazione che, partendo dal difficile momento congiunturale degli anni passati, si è prefigurata come utile mezzo per entrare in nuovi mercati o rafforza- re le proprie posizioni. Il Business Point, infatti, ha come obiettivo il supporto all’attività commerciale delle imprese associate sui mercati esteri, con servizi personalizzati in grado di fornire informazioni ag- giornate per lo sviluppo del busi- ness su uno o più mercati stranieri. Negli ultimi anni si è assistito ad un cambiamento dell’approccio delle imprese nei confronti della formazione delle risorse umane, in risposta a un mercato comples- so e globale dove le PMI si stanno evolvendo rapidamente verso mo- delli di business a maggiore valo- re aggiunto. Ma i cambiamenti di business hanno come conseguenze logica l’aumento della complessi- tà gestionale, dei sistemi operativi prodotto-processo e dei sistemi di decision making e supportati dal- l’introduzione di sistemi automa- tizzati, di sistemi informatici e di nuove strutture organizzative. Tut- to questo comporta sia lo sviluppo di ruoli tradizionali che di nuove competenze per poter gestire la diversa complessità organizzativa. Lo sviluppo delle risorse umane diventa così una leva necessaria ed indispensabile e la formazione assume sempre più un ruolo stra- tegico e Confindustria Lecco, anche attraverso le sue strutture collegate, è scelto dalle aziende come partner affidabile a supporto della crescita del proprie risorse umane. Particolarmente ricca l’offerta dell’Associazione in termini di pro- getti per la formazione, anche gra- zie ai supporti degli strumenti mes- si a disposizione dai finanziamenti pubblici e dai fondi paritetici inter- professionali (Fondimpresa e Fon- dirigenti) e gestiti a partire dal 2010 dal nuovo ente ECOLE – Enti Con- findustriali Lombardi per l’Educa- tion del quale Confindustria Lecco fa parte. In parallelo all’attività di forma- zione, inoltre, l’azione di Confindu- stria Lecco si è sviluppata anche nei confronti delle scuole del territorio (scuole medie inferiori e superiori) con l’obiettivo in primis di orienta- re la scelta delle famiglie verso gli istituti tecnici che garantiscono uno sbocco occupazionale sicuro. Il tema delle disponibilità fi- nanziaria è stato portato al centro dell’attenzione dalle difficoltà che si sono abbattute sull’economia e sulle imprese e la questione del cre- dito è diventata sempre più centra- le anche per Confindustria Lecco. A sostegno delle imprese, già ne- gli anni 2007/2008 l’Associazione aveva stanziato ingenti fondi per raddoppiare il vantaggio di quelli segue a pagina 2 L’avventura dell’impresa nell’economia globale

Il puno stampa aprile 20011

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Il Punto Stampa

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Page 1: Il puno stampa aprile 20011

Anno 30 - N° 4 - € 0,50 Aprile 2011

Direzione, Redazione e Amministrazione: Via A. Airoldi, 9 - LECCO - Tel. 0341 364685 - Fax 031 860311 - E-mail: [email protected] - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Lecco

CONFINDUSTRIA LECCO: QUATTRO ANNI DI PRESIDENZA KELLER

È in programma per lunedì 11 aprile alle ore 15.45 a Lecco, presso l’Auditorium “Casa dell’Economia” di via Tonale 30, la parte pubblica dell’Assemblea Generale di Confindustria Lecco 2011.

“L’avventura dell’impresa nell’economia globa-le. Leggere i segni dei tempi, scegliere consapevol-mente per il domani” è il titolo dell’appuntamento organizzato per la giornata, pensato per proporre un momento di approfondimento che, in primo luogo, possa tracciare i contorni degli scenari che le imprese sono chiamate ad affrontare.

Dopo l’intervento del Presidente di Confindustria Lecco, l’incontro proseguirà con il contributo dato dall’intervento di Jacques Attali, scrittore e presiden-te di Planet Finance.

Professore e scrittore con 54 libri pubblicati, Con-sigliere di Stato Onorario in Francia, consigliere spe-ciale presso il Presidente della Repubblica Francese dal 1981 al 1991, fondatore e primo presidente della European Bank for Reconstruction and Development a Londra dal 1991 al 1993, Jacques Attali è oggi anche presidente di A&A, società di consulenza internazio-nale specializzata nelle nuove tecnologie.

Per dare completezza al quadro delineato e per riflettere su quanto le scelte di oggi siano oggi al tem-po stesso difficili e urgenti, sono stati coinvolti in una tavola rotonda nomi prestigiosi del mondo dell’im-prenditoria, della finanza e della ricerca.

Parteciperanno al dibattito, oltre allo stesso Jac-ques Attali, Luciano Maiani – Presidente CNR Con-siglio Nazionale delle Ricerche, Massimo Ponzellini – Presidente Banca Popolare di Milano e Giuseppe Recchi – Presidente e Amministratore Delegato Ge-neral Electric South Europe.

Farà da moderatore Luca Orlando - Capo Redat-tore Economia de Il Sole 24 Ore.

Chiuderà i lavori la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.

Molti progetti realizzati a favore delle iMpreseA giugno 2007 inaugurando il

suo mandato quadriennale il presi-dente di Confindustria Lecco, Fran-co Keller, ha dato il via a un inteso programma di progetti finalizzati al sostegno del tessuto manifatturiero del territorio.

Le attività realizzate, a maggior ragione con il manifestarsi della crisi che ha colpito tutti i mercati proprio nel corso del quadriennio, si sono concentrate sullo sviluppo degli asset strategici delle imprese, l’internazionalizzazione e lo svi-luppo delle risorse umane in primo luogo. Inoltre, hanno trovato spazio e progetti ad hoc una serie di tema-tiche centrali per il manifatturiero, fra le quali l’accesso al credito e la sicurezza.

L’internazionalizzazione delle imprese del territorio è stato uno dei temi principali sui quali si sono focalizzati l’attenzione e l’impegno di Confindustria Lecco durante gli ultimi quattro anni di attività. Le iniziative legate a questo argomen-to sono state seguite e coordinate dalla Commissione Prospettive Internazionali, guidata dal Vice-presidente di Confindustria Lecco Giovanni Maggi, che ha lavorato a ritmi serrati per arrivare agli obiet-tivi posti all’inizio del mandato: monitoraggio dei principali merca-ti internazionali e ricerca di nuovi sbocchi per le imprese, avvio di azioni di formazione e informazio-ne per gli associati, organizzazione di “Progetti Paese”. Tutti questi progetti sono stati portati avanti e fra le più importanti iniziative ha riscosso grande consenso il proget-to Business Point: una operazione che, partendo dal difficile momento

congiunturale degli anni passati, si è prefigurata come utile mezzo per entrare in nuovi mercati o rafforza-re le proprie posizioni. Il Business Point, infatti, ha come obiettivo il supporto all’attività commerciale delle imprese associate sui mercati esteri, con servizi personalizzati in grado di fornire informazioni ag-giornate per lo sviluppo del busi-

ness su uno o più mercati stranieri.Negli ultimi anni si è assistito

ad un cambiamento dell’approccio delle imprese nei confronti della formazione delle risorse umane, in risposta a un mercato comples-so e globale dove le PMI si stanno evolvendo rapidamente verso mo-delli di business a maggiore valo-re aggiunto. Ma i cambiamenti di business hanno come conseguenze logica l’aumento della complessi-tà gestionale, dei sistemi operativi prodotto-processo e dei sistemi di decision making e supportati dal-l’introduzione di sistemi automa-tizzati, di sistemi informatici e di nuove strutture organizzative. Tut-to questo comporta sia lo sviluppo di ruoli tradizionali che di nuove

competenze per poter gestire la diversa complessità organizzativa. Lo sviluppo delle risorse umane diventa così una leva necessaria ed indispensabile e la formazione assume sempre più un ruolo stra-tegico e Confindustria Lecco, anche attraverso le sue strutture collegate, è scelto dalle aziende come partner affidabile a supporto della crescita del proprie risorse umane.

Particolarmente ricca l’offerta dell’Associazione in termini di pro-getti per la formazione, anche gra-zie ai supporti degli strumenti mes-si a disposizione dai finanziamenti pubblici e dai fondi paritetici inter-professionali (Fondimpresa e Fon-dirigenti) e gestiti a partire dal 2010 dal nuovo ente ECOLE – Enti Con-findustriali Lombardi per l’Educa-tion del quale Confindustria Lecco fa parte.

In parallelo all’attività di forma-zione, inoltre, l’azione di Confindu-stria Lecco si è sviluppata anche nei confronti delle scuole del territorio (scuole medie inferiori e superiori) con l’obiettivo in primis di orienta-re la scelta delle famiglie verso gli istituti tecnici che garantiscono uno sbocco occupazionale sicuro.

Il tema delle disponibilità fi-nanziaria è stato portato al centro dell’attenzione dalle difficoltà che si sono abbattute sull’economia e sulle imprese e la questione del cre-dito è diventata sempre più centra-le anche per Confindustria Lecco. A sostegno delle imprese, già ne-gli anni 2007/2008 l’Associazione aveva stanziato ingenti fondi per raddoppiare il vantaggio di quelli

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L’avventura dell’impresa nell’economia globale

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Il nuovo Comitato Picco-la Industria di Confindustria Lecco, composto dai Delega-ti eletti nei giorni scorsi dalle Assemblee dei Gruppi Mer-ceologici, si è riunito per la prima volta il 22 marzo, in Via Caprera e ha eletto al-l’unanimità il nuovo presi-dente, Cinzia Cogliati.

Secondo quanto previsto dallo statuto, il nuovo Presi-dente siederà anche nel Con-siglio Direttivo dell’Associa-zione.

Alla guida della Cogliati Aurelio di Lecco, Cinzia Co-gliati ha affiancato nel pre-cedente mandato con il ruo-lo di Vicepresidente Ercole Zuccoli, che le ha ceduto il testimone della Presidenza.

Il Comitato ha anche eletto il Vicepresidente, nella perso-na dello stesso Ercole Zuccoli, e il rappresentante del Comi-tato chiamato con Ercole Zuc-coli a far parte della Giunta di Confindustria Lecco, nella persona di Riccardo Riva.

“Spesso ci si chiede qua-le sia il ruolo delle Piccole e Medie Imprese nello svilup-po dell’economia nazionale – ha affermato Cinzia Coglia-ti. Ebbene, credo di essere in sintonia con i colleghi nel rispondere che le PMI sono una risorsa fondamentale per Paese”.

“Le realtà imprenditoria-li che ora ho l’onore di rap-presentare - ha continuato la neoeletta Presidente - sono sempre state caratterizzate dalla prontezza e dall’abitu-dine a fronteggiare piccoli e grandi sacrifici. Ed è proprio in virtù di questa caratteristi-ca, della conoscenza appro-fondita degli sforzi e delle fatiche necessarie ad affron-tare le sfide di tutti i giorni che oggi, rapportandoci ad un mercato difficile e pieno di insidie, riusciamo a trova-re quel coraggio, quella forza e quella voglia necessari ad andare avanti, guardando al futuro con la consapevolezza della nostra missione: difen-dere e valorizzare le nostre aziende. Sono cosciente del fatto che non potremo certo ridare smalto all’economia solamente lavorando a que-

sto tavolo, purtroppo, ma sono altrettanto certa che, operando come sempre uniti e convinti, il nostro contribu-to potrà rivelarsi tangibile e determinante”.

Ercole Zuccoli, che ha aperto l’incontro del gior-no 22, ha invece ricordato le iniziative più significati-ve realizzate dal Comitato nell’ultimo periodo, da IN-DUSTRIAMOCI – PMI Day, che aderendo alla “Giorna-ta nazionale della piccola e media impresa” ha aperto le porte delle piccole impre-se alle scuole del territorio, a quanto messo in campo in materia di accesso al cre-dito, con particolare riferi-mento all’accordo “Crescere insieme alle Imprese” sotto-scritto a livello nazionale da Intesa Sanpaolo e Piccola In-dustria.

Alla riunione di insedia-mento del Comitato erano presenti anche il Presiden-te nazionale della Piccola Industria e Vicepresidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e la Presidente Pic-cola Industria di Confindu-stria Lombardia, Ambra Re-daelli.

messi a disposizione dalla Ca-mera di Commercio di Lecco per incentivare gli investimen-ti. Fra il 2008 e il 2010 poi, per fronteggiare le emergenze la cifra complessiva è stata sen-sibilmente incrementata e de-stinata a favorire l’accesso al credito abbattendo i costi delle garanzie, i tassi di interesse e le commissioni.

Solo lo scorso anno, inoltre, la sede lecchese di CONFIDI ha garantito finanziamenti per cir-ca 55 milioni di euro, istruendo 230 pratiche, forte anche della

sua appartenenza a CONFIDI Lombardia che, convenziona-to con oltre 80 banche, si pone come garante su finanziamenti bancari. Portando a realizzazio-ne il progetto confindustriale di aggregare l’esperienza dei sin-goli CONFIDI provinciali, sen-za snaturare le singole specifi-cità, CONFIDI Lombardia ha consentito di accorpare volumi d’affari e patrimoni a supporto consentendo di divenire sog-getti vigilati da Banca d’Italia.

Il tema della sicurezza e pre-venzione sui luoghi di lavoro

è una delle questioni centrali sulle quali Confindustria Lecco è da sempre attiva a sostegno delle imprese associate, con particolare riferimento alle PMI del settore manifatturiero.

Molteplici le iniziative mes-se a punto dall’Associazione con la finalità di affiancare le imprese nell’adeguamento ri-spetto agli adempimenti pre-visti dal Testo Unico sulla Sicu-rezza, realizzate grazie ad una struttura competente e recente-mente implementata con nuove figure.

La definizione della CHE-CK LIST DELLA SICUREZZA e il servizio CHECK UP SICU-REZZA, attivati nell’ultimo quadriennio, sono un esempio significativo dei progetti conce-piti e portati avanti da Confin-dustria Lecco. Ha invece preso il via a febbraio 2011 il pro-getto formativo OBIETTIVO SICUREZZA, che rappresenta uno dei frutti più importanti del percorso compiuto sinora dall’Associazione nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro.

E-mail: [email protected]

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Confindustria Lecco quattro anni di presidenza Keller

Molti progetti realizzati a favore delle imprese

CINZIA COGLIATI È IL NUOVO PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLA INDUSTRIA DI CONFINDUSTRIA LECCO

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Il successo di InteGRa.Form, la partecipazione a OMAT Milano e SMAU Roma, l’Osservatorio TeSeM del Politecnico, il gestionale internazionale e tante altre evoluzioni

Un 2011 pieno di energia per Agomir S.p.A.Intervista a Mario Goretti, Amministratore Delegato Agomir S.p.A.

“La sensazione è che ci stiamo muo-vendo con la giusta energia e in modo equilibrato su diversi fronti, in linea con il nostro core business e la nostra mission”, esordisce Mario Goretti, Amministratore Delegato di Ago-mir S.p.A., la società che si occupa di infrastrutture informatiche e pro-duzione di software all’interno del gruppo lecchese G.R. Informatica, che proprio quest’anno festeggia i trent’anni di attività sul territorio.

“Le scorse settimane abbiamo parla-to della nuova soluzione web InteGRa.Form, per la creazione di documenti mo-dulari e relativa distribuzione digitale anche attraverso cicli di approvazione: i primi risultati sono molto buoni – spie-ga Mario Goretti - sia come riscontri avuti durante gli eventi di presentazione al mercato diretto e indiretto, sia come installazioni a livello pratico sui clienti finali”.

InteGRa.Form sarà anche uno dei principali prodotti che Agomir pre-senterà, i prossimi 5 e 6 aprile, ad OMAT Milano, l’evento che dal 1990 riunisce aziende, istituzioni, uten-ti ed esperti per discutere sul tema della gestione documentale e della digitalizzazione dei flussi di lavoro. “Abbiamo deciso di essere presenti per la

prima volta ad OMAT Milano – spiega Goretti – perché riteniamo che la nostra suite InteGRa possa rispondere, in modo efficace ed efficiente, alle diverse esigenze di gestione di documenti e processi del-le PMI, come dimostrato anche da casi pratici di successo che stiamo presentan-do al mercato, con la collaborazione di alcuni nostri clienti, testimonial duran-te i nostri appuntamenti”.

Sempre in tema di fiere ed even-ti, Agomir ha da poco partecipato all’edizione romana di SMAU, lo scorso 30 e 31 marzo. “SMAU Roma rappresenta una tappa importante del percorso che abbiamo in atto, volto al-l’ampliamento dei nostri orizzonti ope-rativi attraverso una rete indiretta com-posta da aziende che possano agire con qualità nella proposta dei nostri prodotti e servizi”, conferma Goretti.

A Roma, così come in altre situa-zioni, Agomir ha saputo differen-ziarsi anche per la proposta di Inte-GRa.Asset, un software dedicato alla gestione della manutenzione degli impianti e dei mezzi in movimento, adottato anche dalla Piccola e Media Impresa attenta a questa tematica. “A tal proposito, abbiamo appena siglato con soddisfazione – prosegue Goretti – un rapporto di partnership con il Poli-

tecnico di Milano all’interno del neonato Osservatorio sulle Tecnologie e Servizi per la Manutenzione (TeSeM), che si pone sul mercato come un punto di os-servazione privilegiato sulle innovazioni in questa area”.

L’Osservatorio TeSeM ha come oggetto di studio tutti i temi perti-nenti l’innovazione della manuten-zione quali le tecnologie diagnosti-che, i sistemi informativi e ICT di supporto, le pratiche di ingegneria di manutenzione, riservando una particolare attenzione alle conse-guenze sul business aziendale e ai cambiamenti organizzativi indotti dalle innovazioni studiate.

Nell’ottica di un percorso di inter-nazionalizzazione, Agomir ha inoltre da poco firmato un importante ac-cordo con Dedagroup, gruppo tren-tino attivo da tempo nel panorama IT nazionale, per la distribuzione di Semiramis, un gestionale web di se-conda generazione prodotto da Co-march, azienda leader mondiale in ambito IT, con 3.500 addetti ed oltre 57.000 aziende clienti. “L’accordo con Dedagroup per la distribuzione di Co-march Semiramis – conferma Goretti – è giunto dopo una serie di analisi e va-lutazioni approfondite, perché volevamo

dotarci anche di una soluzione gestiona-le di caratura internazionale, per portare e consolidare la nostra esperienza anche su aziende di media-grande dimensione, aperte all’innovazione e all’internazio-nalizzazione”.

Nel frattempo proseguono le at-tività interne per lo sviluppo di In-teGRa 3.1 e di Primula 7.0, la nuova versione del gestionale di Agomir, tradizionalmente rivolto alle PMI, ora fruibile anche in modalità SaaS (Software as a Service), ad esempio con un canone mensile di utilizzo, grazie al potenziamento della server farm dell’azienda lecchese.

“Grazie alla nostra trentennale espe-rienza e alla corposità della nostra offerta software ed hardware, possiamo spaziare dalle logiche del gestionale tradizionale alla digitalizzazione di documenti e pro-cessi, dal controllo della manutenzione dei beni aziendali alla progettazione di sistemi e infrastrutture di comunicazio-ne: una sicurezza per noi, ma soprattutto per i nostri clienti”, conferma Goretti.

Non solo software quindi, ma anche competenza ed esperienza su reti e sistemi. Una risposta comple-ta alle diverse esigenze informatiche delle imprese.

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Far conoscere il territorio con strumen-ti innovativi e coinvolgere attivamente i cittadini nella sua pianificazione: sono questi gli obiettivi dell’evento espositivo “Scopri il Tuo territorio: la provincia di Lecco si mette in mostra”, che si è inau-gurato Sabato 26 marzo presso la Casa dei Costruttori ANCE Lecco e resterà aperto fino al 29 maggio prossimo.

“Una iniziativa che si rivolge ai cittadini della nostra provincia, a cominciare dai più giovani, per permettere loro di conoscere me-glio e più da vicino il territorio in cui vivono. Solo chi conosce può infatti contribuire a de-cidere consapevolmente” ha spiegato l’As-sessore provinciale al Territorio, Gianluca Bezzi.

E in effetti la mostra nasce per favorire una lettura a 360 gradi del territorio della provincia di Lecco e dei caratteri fondan-ti la sua specifica identità, a partire dal Piano Territoriale di Coordinamento Pro-vinciale attualmente in vigore e dal nuo-vo strumento, il Database Topografico, un’innovativa cartografia tecnica in for-mato digitale, aggiornata e condivisa tra i diversi enti, che costituisce il riferimento geografico per i sistemi informativi ter-ritoriali e sostituirà le attuali cartografie numeriche.

“Il territorio è tutto: è ambiente, sport, cultura, sicurezza, istruzione, trasporti e in-frastrutture. Nel territorio, infatti, ognuno di noi vive, studia, lavora. E la qualità della sua esistenza personale e professionale dipende, in buona parte, dalle scelte di programmazio-ne nell’uso del territorio stesso che vengono compiute a livello comunale, provinciale e re-gionale” ha sottolineato l’Assessore al Ter-ritorio della Provincia di Lecco, Gianluca Bezzi. “Ciò a maggior ragione a partire dalla approvazione della LR 12/2005, che ha ra-dicalmente innovato l’approccio in tema di programmazione, pianificazione e gestione del territorio e introdotto nuovi strumenti per favorire una visione più dinamica di questa attività strategica, al fine di renderla più coe-rente all’evoluzione di una comunità locale e dei suoi bisogni”.

Attraverso le suggestive ortofoto del-l’intero territorio provinciale, ma anche per mezzo di strumenti multimediali e cartografici, la mostra intende dunque far scoprire ai cittadini ciò che sul territorio esiste e magari non si vede, le trasfor-mazioni che si sono prodotte nel tempo e i processi di evoluzione determinati da scelte urbanistiche, ambientali ed econo-miche.

Un evento, che, attraverso il nutrito programma di visite guidate gratuite e laboratori didattici mirati sulle specifiche caratteristiche delle scuole di ogni ordine e grado condotte da MateriaViva (infor-mazioni e prenotazioni: 0341.6730895 da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 12.30), prevede di far affluire all’ultimo piano della sede dell’ANCE di Lecco migliaia di visitatori: “Fin da quando abbiamo pensato a questa nostra sede – ha affermato Mario Sangiorgio, presidente dei costruttori lec-chesi - abbiamo voluto che essa potesse essere “Casa dei Costruttori”, e dunque riferimento per le nostre imprese, ma anche spazio aperto per eventi di grande richiamo, in dialogo con la città e il territorio. E la mostra che si inau-gura quest’oggi ne è un esempio. Da parte nostra c’è l’auspicio che, proprio a partire da questo evento e dai numerosi appuntamenti di approfondimento inseriti nel programma di questi due mesi, si possa sviluppare un dia-logo sempre più stretto e un confronto sempre più positivo con le Istituzioni locali e il mondo della progettazione: un circolo virtuoso che, partendo dai bisogni della società, sappia dare risposte innovative e di qualità al territorio in cui viviamo ed operiamo”.

Del legame tra architettura e pianifica-zione ha parlato il Vice-presidente degli architetti, Livio Dell’Oro: “Se guardiamo e viviamo un territorio o una parte di esso, vediamo il costruito, gli edifici. Ognuno di questi è stato fatto per rispondere ad un biso-gno, umano. Quindi, la progettazione assume un ruolo determinante nella responsabilità di connotare il territorio di nuovi elementi che influiranno, per molto tempo, sul paesaggio e sull’ambiente. Come rispondere a questa responsabilità? Con la qualità dell’architet-tura”.

Ma i nuovi strumenti di governo del territorio richiedono, anche e soprattutto, partecipazione. Lo ha ricordato anche il Vice-sindaco del Comune di Lecco, Vit-torio Campione: “Come città capoluogo siamo arrivati alla fase finale del percorso che ci poterà a breve a varare il nuovo PGT. Ab-biamo puntato molto sul coinvolgimento dei cittadini per ascoltare le loro richieste e far conoscere gli indirizzi dell’Amministrazione comunale. Nei prossimi mesi questo dialogo si intensificherà ulteriormente. Crediamo in uno strumento che sia frutto di un confronto partecipato”.

A chiudere l’inaugurazione l’Asses-sore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Conciliazione ed Integrazione, Giulio Boscagli: “Questo evento deve essere

anche un ulteriore forte richiamo a tutti quei comuni, e sono un migliaio in tutta la regione, che non hanno ancora approvato un proprio PGT ad entrare nello spirito autentico di que-sto strumento di pianificazione del territorio. Una pianificazione che deve fare i conti, in una logica di sussidiarietà, con i sempre nuovi bisogni di cui le famiglie sono portatrici”.

Tre, in particolare, le sezioni principa-li attraverso le quali si snoda il percorso espositivo, progettato dall’arch. Gemma Mauri. La prima, “Il viaggio di scoperta”, ha inizio da una postazione multimediale touch-screen, attraverso la quale il visita-tore può, in modo immediato, simulare un viaggio aereo nella provincia, muo-vendosi sulle ortofoto del Database Topo-grafico ed effettuando “zoom” a piacere. Nella stessa postazione è possibile sco-prire come, a partire dalle ortofoto, viene costruita la cartografia tecnica.

La seconda sezione, “Conoscere il ter-ritorio” si sviluppa sulla grande chiostra che attraversa longitudinalmente la sala espositiva e sui pannelli che costituiscono altrettante occasioni di approfondimento: dalle antiche mappe ai più recenti stru-menti topografici; l’evoluzione di Lecco e della Brianza negli ultimi trent’anni; le eccellenze del territorio. Un’apposita sta-zione dimostrativa rivela come funziona il Database Topografico, con l’ausilio di tecnici esperti.

Nella terza sezione, “Lo spazio prende forma”, viene proposta la raffigurazione di alcune “città ideali”: dalla conoscenza del territorio si passa alla progettazione, secondo modelli da osservare, valori da perseguire, norme da rispettare.

La mostra, che sarà ad ingresso libero (da lunedì a venerdì: 9.00 - 12.00 e 15.00 - 18.00; sabato: 15.00 - 19.00; domenica: 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00), conta su il patronato di Regione Lombardia, il patro-cinio e il contributo di Camera di Com-mercio di Lecco e Fondazione Cariplo, il patrocinio del Comune di Lecco e delle due Comunità Montane della Provincia, la collaborazione del Politecnico di Mila-no Polo Regionale di Lecco, il contribu-to di ANCE Lombardia, Confindustria Lecco, Confcommercio Lecco, API Lecco e CDO Lecco e il supporto di molteplici realtà aziendali del territorio (tra le quali HOLCIM come Platinum sponsor; ALER Lecco, Larioreti Holding SpA e Banca Fi-deuram come Gold Sponsor; Banca Lec-chese, ACEL Service Srl e Morganti Ka-priol SpA come Silver sponsor).

Dal 26 marzo al 29 maggio alla Casa dei Costruttori

La provincia di Lecco in mostra all’ANCE di Lecco

La mostra propone un forte coinvolgimento multimediale dei cittadini nella pianificazione del territorio - Numerosi gli appuntamenti in programma - Visite guidate e laboratori

Un ricco programma di appuntamenti

Per tutta la durata della mostra, sarà proposta una serie di incontri che permetteranno di approfondire il tema della pianificazione territoriale oltre che di scoprire aspetti diversi del territorio della provincia di Lecco.Giovedì 7 aprile - ore 18.30Il Quaderno del territorio: uno strumento per conoscere la provincia di LeccoL’Assessorato al Territorio della Pro-vincia di Lecco presenta un volume che sintetizza, per aree tematiche, lo stato di attuazione del PTCP e apre la discussione della sua possibile evolu-zione.Giovedì 14 aprile - ore 21.00Istanti: percorsi fotografici in provincia di LeccoIl territorio della provincia visto in maniera inedita, attraverso gli scatti aerei del fotografo lecchese Alberto Locatelli.Giovedì 28 aprile - ore 18.30Il Database TopograficoL’Arch. Emilio Guastamacchia e l’Ing. Marco Scaioni del Politecnico di Mila-no presentano a tecnici e professionisti il nuovo Database Topografico della Provincia di Lecco.Giovedì 5 maggio - ore 21.00Un volo nel passatoL’archeologo Stefano Pruneri ripercor-re l’evoluzione del territorio lecchese e dei suoi elementi umani e naturali attraverso la lettura di carte storiche e fotografie aeree.Giovedì 12 maggio - ore 18.30Una pianificazione per lo sviluppoConvegno sul tema del rapporto tra pianificazione, processi di sviluppo economico e sociale e valorizzazione ambientale del territorio.Giovedì 19 maggio - ore 15.00Cave e recupero: la filiera virtuosa e soste-nibileConvegno sulle nuove tecniche di escavazione e di recupero delle cave nell’ottica della sostenibilità ambien-tale: i casi di successo.Giovedì 26 maggio - ore 18.30Il volto urbanoConvegno sul tema della relazione tra pianificazione e architettura.

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Scatta nuovamente l’allarme per il balzo verso l’alto dei prezzi delle ma-terie prime, che sul nostro territorio colpisce in primo luogo gli artigiani del metallurgico e rischia di vanificare i leggeri segnali di ripresa che si erano manifestati all’inizio dell’anno.

Il fenomeno sta coinvolgendo tra-sversalmente numerose categorie ar-tigiane, come risulta dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato: da gennaio 2010 a gennaio 2011 la media dei rincari, a livello nazionale, avrebbe sfiorato il 33%, con effetti di-rompenti sui costi sopportati dalle im-prese per l’acquisto di beni necessari alla produzione. Tradotto in denaro, si parla di un impatto potenziale di 155 miliardi di euro in più in un anno. I settori più colpiti sono appunto il me-tallurgico, con rincari medi del 37%, l’alimentare, con aumenti del 39,3%, e l’autotrasporto. Se si va ad esaminare nel dettaglio, la situazione appare an-cora più grave: lo stagno, ad esempio, è aumentato del 65% in un anno, men-tre il frumento è lievitato del 73%.

La fiammata dei prezzi sta quindi mettendo a dura prova i nostri im-prenditori, costretti a comprimere i margini di utile, già abbastanza risica-ti. I problemi derivano in gran parte dalla difficoltà di mantenere invariati i prezzi preventivati al momento del-

l’acquisizione delle commesse. Nel periodo che intercorre fino alla con-segna del prodotto finito, i continui rincari dei prezzi da parte dei forni-tori rosicchiano il margine di profitto dell’artigiano fino ad annullarlo, o nel peggiore dei casi costringendolo a la-vorare in perdita.

L’emergenza, che da diversi anni dispiega i suoi effetti alternando pe-riodi di relativa calma a improvvisi aumenti esponenziali, coinvolge, oltre ad officine meccaniche, trafilerie e car-penterie, anche tutti coloro che si ser-vono di semilavorati metallici, come le imprese di costruzioni che utilizza-no grandi volumi di tondini d’acciaio, o gli installatori d’impianti che impie-gano tuberia di varia natura.

“Confartigianato Imprese Lecco – spiega Daniele Riva (a fianco), pre-sidente dell’Associazio-ne – sta monitorando la situazione, consapevole dei rischi che corrono le impre-se e l’occupazione. Stiamo interpellando i nostri im-prenditori per analizzare il problema e proporre misure utili ad alleviare la sofferen-za dei comparti coinvolti da-gli aumenti. Ma si tratterà di palliativi: per affrontare le carenze strutturali del si-stema sarà necessario inter-venire a livello nazionale ed europeo, portando le istanze dei “piccoli” all’attenzione delle istitu-zioni economiche e politi-che. Con i tempi che è facile immaginare”.

“Fra le richieste avanza-te da Confartigianato – ri-badisce il direttore Paolo Galbiati (a fianco) - figura l’ottenimento di un prov-vedimento che preveda un meccanismo di adeguamen-to delle tariffe: i committen-ti dovrebbero riconoscere, per le commesse già in atto o i contratti a lungo termine, almeno gli aumenti ef-

fettivi delle materie prime. Un altro utile accorgimento per attutire l’impatto degli aumenti deriverebbe poi dalla piena ap-plicazione della legge sulla subfornitura, che prevede tempi massimi di pagamento di 60 giorni. Infine, si chiede di dare mag-gior forza agli osservatori di mercato delle Camere di Commercio, per evitare che si verifichino casi di aggiotaggio o specula-zioni illecite”.

“Il settore alimentare - conferma Luca Butti, presidente alimentaristi - dagli ultimi mesi del 2010 ha subito aumenti che vanno dal 20 al 40%, addi-rittura del 60% nella parte che riguarda il confezionamento dei prodotti. Non po-tendo intervenire sui prezzi di vendita, fermi già da più di un anno, è evidente che siamo costretti a ridurre drasticamente il nostro margine di guadagno”.

L’emergenza dispiega i suoi effetti anche in altri settori: “Le nostre imprese - sottolinea Luigi Longoni, presidente della categoria Autotra-sportatori - stanno soppor-tando un’inaccettabile spe-culazione ad opera dei mer-cati finanziari. Nel luglio 2008, con il petrolio a 150 dollari al barile, pagavamo per la benzina 1,528 euro per litro; oggi ce ne chiedono altrettanti con il barile a 104 dollari. Lo stesso vale per il gasolio, aumentato del 51%

negli ultimi due anni. I conti non torna-no. Le scorte, in realtà, sono più che sufficienti, dunque sono le manovre speculative sulle quantità già stoccate nei mesi scorsi a provocare questi paurosi aumenti. In aggiunta, la nostra tassa-zione nazionale dei carbu-ranti è una delle più pesanti in Europa. Auspichiamo – conclude Longoni - che il Governo si attivi subito con un piano per arginare

la situazione, intervenendo sulle accise e diminuendo il prezzo del carburante”.

Confartigianato Imprese Lecco: colpiti soprattutto il metallurgico, l’alimentare e i trasporti

Materie prime, torna l’allarme prezzi

Fondartigianato, un’opportunità preziosaFondartigianato è il Fondo Interprofessionale per la Formazione Continua previsto dalla legge 388/2000, con la quale si delega ad Enti di natura pri-vatistica, costituiti dalle parti sociali, la gestione dei contributi versati dalle aziende per la formazione e l’aggiornamento di tutti i propri dipendenti, con esclusione solo degli apprendisti. E’ appena stato pubblicato il nuovo bando che permette alle aziende aderenti l’erogazione di formazione gratuita per i propri dipendenti nei seguenti ambiti:

- SVILUPPO TERRITORIALE- PROMOZIONE DI POLITICHE DI SOSTEGNO - FORMAZIONE RIVOLTA ALLE FILIERE E AI DISTRETTI PRODUTTIVI- FORMAZIONE NELLE MICRO IMPRESE - FORMAZIONE SULL’INNOVAZIONE PRODUTTIVA, QUALI LE ENER-

GIE RINNOVABILI- FORMAZIONE LEGATA A INVESTIMENTI TECNOLOGICI- FORMAZIONE NON OBBLIGATORIA NELL’AMBITO DELLA PREVEN-

ZIONE DEGLI INFORTUNI E DELLA TUTELA DELLA SALUTE E SICU-REZZA DEL LAVORO

Le aziende interessate ad avere informazioni su queste opportunità possono contattare l’ufficio Formazione di Confartigianato Imprese Lecco. tel. 0341-250200

12 APRILE, VIA CRUCIS CON L’ANAPMartedì 12 aprile alle ore 20, il Gruppo Pensionati ANAP Lecco organizza la tradizionale Via Crucis nel parco della sede. Al termine, scambio degli augu-ri pasquali. Tutti sono invitati a partecipare: la facilità del percorso consen-te di seguire la cerimonia anche alle persone con difficoltà di movimento. Ai presenti verrà distribuita la pubblicazione “Con te sulla via del Golgota”, curata dal nostro responsabile fiscale Armando Dragoni e illustrata con opere realizzate dalle famiglie dell’oratorio di Lierna.

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L’Api di Lecco lancia l’allarme sulle conseguenze del Decreto Romani, ap-provato lo scorso 3 marzo dal Consiglio dei Ministri. Il testo, che rappresenta una pesantissima minaccia al futuro delle energie rinnovabili, ha scatenato le preoccupazioni dell’Associazione di via Pergola che è prontamente inter-venuta comunicando con una lettera il proprio dissenso al Ministro della Svi-luppo Economico, l’Onorevole Paolo Romani.

Con l’approvazione del decreto legi-slativo varato dal Governo per recepire la direttiva europea 2009/28/CE sul-le rinnovabili, i premi del terzo conto energia si applicheranno solo agli im-pianti allacciati alla rete elettronica en-tro il 31 maggio 2011.

“Il provvedimento rischia di essere un colpo mortale per il settore del fotovoltai-co italiano: cassa integrazione per le unità impegnate nel settore, blocco degli inve-stimenti per i prossimi mesi, blocco delle assunzioni e perdita di qualificati posti di lavoro, blocco degli ordinativi già in corso e dei contratti già stipulati - ha scritto il Presidente dell’Api di Lecco, Riccardo

Bonaiti, nella lettera inviata al Ministro – Il decreto rischia di provocare una battuta d’arresto per uno dei pochissimi settori che stava reggendo la crisi e porterà alla deci-mazione di molte piccole aziende che han-no già sostenuto gli investimenti in forza degli incentivi in vigore e che non saranno in grado di allacciarsi alla rete prima della scadenza prevista. Per chi ha progetti auto-rizzati, finanziati o in corso, rientrare nel-la data prevista è un’ipotesi quanto meno aleatoria: ecco perché alcune sigle hanno addirittura definito “incostituzionale” il provvedimento. Di tutti gli impianti già in fase di costruzione, infatti, meno del 20% riuscirà a conseguire l’allacciamento men-tre il restante 80% si troverà, con ogni pro-babilità, gravemente penalizzato”.

Oltre al risvolto economico ed oc-cupazionale, impedire lo sviluppo di questo settore delle energie alternative di immediata attuazione, costituisce di fatto un arresto di quella politica na-zionale di differenziazione strategica delle fonti energetiche che dovrebbe ol-tremodo essere incoraggiata dal nostro Paese, anche in relazione alla onerosa dipendenza energetica da Paesi Terzi,

la cui criticità è per altro messa in ul-teriore evidenza dalle attuali vicende geopolitiche.

Per questi motivi l’Api di Lecco ha

chiesto un impegno esplicito al Ministro Romani, invitandolo a prendere adegua-ti provvedimenti a partire dalla prossi-ma seduta del Consiglio dei Ministri.

L’Associazione di via Pergola si è attivata presso il Ministero dello Sviluppo

Fotovoltaico: Api Lecco contro il decreto Romani

Bonaiti: “Pesanti conseguenze economiche, occupazionali e di strategia energetica”

Martedì 15 marzo, alle 9.00, la sala conferen-ze dell’Api di Lecco di via Pergola ha ospitato un incontro sul tema del-la sicurezza sul posto di lavoro rivolto a quattro classi seconde dell’Istitu-to professionale lecchese “Fiocchi”, due del settore elettrico-elettronico e due del settore meccanico.

L’appuntamento rien-tra all’interno dell’inizia-tiva sperimentale “Pro-getto alternanza scuo-la-lavoro” a cui l’Api di Lecco ha aderito unita-mente alle altre associa-zioni imprenditoriali del territorio. L’obiettivo del progetto è quello di mi-

gliorare il rapporto scuo-la-lavoro e affrontare il tema della sicurezza sul lavoro sia dal punto di vista educativo che sotto il versante tecnico-pro-duttivo.

Relatori della mattina-ta l’imprenditore Davide Gianola della “Impianti Elettrici Enrico Giano-la Sas”, e Luca Redaelli della Società “Tecnoha-bitat”.

“Durante la mattinata abbiamo spiegato agli stu-denti cosa è necessario fare in azienda per garantire la sicurezza dei lavoratori – ha spiegato Gianola – il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare sul tema del-

la sicurezza non solo sotto l’aspetto normativo ma an-che fornendo nozioni prati-che”.

“Ai ragazzi abbiamo inoltre illustrato quali sono i documenti che un’azienda deve predisporre quando avvia un’attività di cantie-re dove deve essere tutelata la sicurezza sia del fornitore che del cliente presso il qua-le viene svolto il servizio” ha concluso Redaelli.

“I temi su cui vertono gli incontri in programma all’interno del progetto ri-guardano soprattutto la sicurezza in azienda – ha spiegato il responsabi-le dell’Area Formazio-ne Domenico Calveri – Come associazione per noi è importante diffondere la cultura della sicurezza non solo per il sistema del-l’istruzione e per le impre-se, ma anche per l’intero territorio. Riteniamo neces-sario inoltre – ha concluso Calveri – che questo tema venga trattato con i giovani integrando le nozioni forni-te dalla scuola con l’espe-rienza degli imprenditori del settore”.

Martedì 15 marzo, alle 9.00, presso la sede di via Pergola

Quattro classi del “Fiocchi” a scuola di sicurezzaL’incontro rientra nel progetto di sperimentazione realizzato dall’Istituto lecchese

in collaborazione con Api e le altre associazioni imprenditoriali

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Nell’ambito delle collaborazioni avviate fra Confindustria Lecco e Con-findustria Como sono state congiunta-mente attivate, con il mese di febbraio 2011, le Indagini rapide qualitative e gli Osservatori congiunturali semestrali di natura quantitativa.

Entrambe le indagini sono svolte me-diante la somministrazione di brevi que-stionari a risposta multipla, e i risultati prodotti includono elementi aggregati e disaggregati, approfondimenti per set-tori merceologici di attività e per classi dimensionali.

L’azione sinergica delle due Associa-zioni territoriali nell’effettuare le rile-vazioni e le analisi consente di cogliere congiuntamente caratteristiche distinti-ve e analogie tra i due territori, fornen-do alle industrie uno strumento ancora più efficace per “leggere” e interpretare la congiuntura economica locale.

La prima edizione 2011 dell’Osserva-torio rapido riferito al mese di febbraio ha rilevato le tendenze dell’andamento economico, produttivo e occupazionale considerando le variazioni rispetto al mese precedente. Sono state inoltre esa-minate le dinamiche relative all’approv-vigionamento delle materie prime e ai rapporti con gli istituti di credito.

Gli indicatori monitorati esprimono uno scenario di sostanziale stabilità, con alcuni elementi positivi che descrivono performance in crescita. La domanda registra una fase favorevole, soprattutto nel caso degli ordini oltre confine, l’at-tività produttiva si rivela in crescita e l’orizzonte temporale di visibilità pare allungarsi.

Nel dettaglio, sul fronte della do-manda, l’indagine rapida evidenzia un aumento degli ordini per il 32% del cam-pione, mentre solo il 20% indica una ri-duzione. Si attesta al 48% il numero dei soggetti che indicano invece una stabili-tà rispetto ai livelli di inizio anno.

Esistono alcune differenze rispetto ai mercati geografici di interesse. Gli or-dini provenienti dall’estero rivelano le performance migliori, con una crescita per oltre un terzo dei giudizi (il 35%) e stabilità nel 48%. La domanda interna, invece, accusa maggiormente il colpo: nonostante il 55% del campione comu-nichi il mantenimento dei livelli, i giudi-zi che indicano contrazione (24%) supe-

rano quelli che esprimono una crescita (21%).

Supportata dalla domanda estera, l’evoluzione dall’attività produttiva si rivela positiva. Il 29% delle imprese co-munica un incremento, il 55% segnala stabilità e solo il 16% una diminuzione.

In media, il campione rivela di utiliz-zare circa il 69% della capacità produtti-va disponibile. Il dato è decisamente su-periore ai minimi evidenziati durante le fasi più critiche della recessione nel 2009 ma, allo stesso tempo, è un chiaro indi-catore del fatto che, per molte imprese, i livelli pre-crisi sono ancora lontani.

Su fronte previsionale le imprese del campione esprimono fiducia e segnala-no ipotesi di aumento: si attesta al 31% il numero di coloro che attendono una crescita della domanda mentre il 63% prevede il permanere degli attuali livel-li, confermando per le prossime settima-ne uno scenario nel complesso invariato. Solo il 6% invece comunica previsioni negative.

L’analisi dell’orizzonte temporale di visibilità sulla domanda delinea una si-tuazione senza particolari criticità. Più della metà del campione, il 54%, rivela di avere visibilità per poche settimane (inferiori ad un mese), il 40% per qual-che mese e infine il 6% per oltre un qua-drimestre.

La solvibilità dei clienti delle azien-de aderenti all’indagine mostra invece qualche segnale di criticità: mentre il 62% comunica una situazione invariata, il 30% ha registrato un peggioramento nel rispetto degli impegni di pagamento. Infine, l’8% rivela un peggioramento.

Sul versante delle materie prime, l’os-servatorio descrive una situazione omo-genea e conferma l’esistenza di alcune difficoltà legate ai costi per l’approvvi-gionamento. Mediamente nel 70% dei casi, metalli (ferrosi e non), prodotti tes-sili, materie plastiche, prodotti chimici e altri materiali sono risultati più costosi per le imprese del campione rispetto a quanto registrato nel trimestre finale del 2010. In aggiunta, per un’impresa su tre l’incremento di costo è stato superiore al 10%.

Nei rapporti tra le imprese e il sistema creditizio lo scenario rivela una generale stabilità (segnalata per il 76% dei casi). Un’impresa su 5, per contro, comunica

l’esistenza di condizioni peggiori relati-ve all’aumento di spread e commissioni. In casi minori si tratta di una maggior richiesta di garanzie.

Il quadro occupazionale appare so-stanzialmente stabile: il giudizio preva-lente è il mantenimento dei livelli (in-dicato nel 61% del campione) che viene confermato dai giudizi improntati alla crescita (19%) e alla diminuzione (20%) che tendono a bilanciarsi. Le previsioni espresse dal campione paiono confer-mare lo scenario appena descritto anche per i prossimi mesi.

Nell’ambito del quadro appena de-scritto, si evidenziano alcune differenze fra aziende di diverse dimensioni: le im-prese al di sotto dei 50 occupati mani-festano alcuni indicatori con prestazioni migliori rispetto a quelli delle aziende medie.

Pur confermando la generale situa-zione di stabilità già esaminata per il campione nel suo complesso, i soggetti di piccole dimensioni (che rappresenta-no il 60% del campione) rivelano infatti le più alte propensioni all’aumento della domanda, le previsioni più positive e le migliori aspettative occupazionali.

Per quanto riguarda la domanda, l’aumento è segnalato nel 35% per le imprese al di sotto dei 50 occupati e nel 28% per i soggetti più grandi. La crescita degli ordini provenienti dal mercato na-zionale si attesta, per entrambe le clas-si dimensionali, al 21%, ma a livello di domanda estera la crescita per le piccole imprese (43%) è superiore a quella delle imprese con oltre 50 occupati (26%).

Sul fronte previsionale, le imprese piccole indicano l’attendersi di migliori condizioni nel 33% dei casi, contro un più contenuto 27% delle imprese medie.

A livello occupazionale le imprese con meno di 50 occupati confermano un generale mantenimento dei livelli. Rispetto alle imprese di medie dimen-sioni, tuttavia, i giudizi improntati alla crescita della forza lavoro risultano più alti rispetto a quelli che esprimono una riduzione.

Per contro, le imprese al di sotto dei 50 occupati risultano più esposte all’aumento dei costi assunti dalle ma-terie prime (in media quasi l’80% del campione per ciascuna delle tipologie di materie prime monitorate) e rivelano

un minor grado di saturazione degli im-pianti produttivi, di circa il 6% inferiore a quello delle imprese medie (66% con-tro il 72%).

Prendendo come riferimento il set-tore merceologico di attività, è possibile esaminare i risultati delle aziende me-talmeccaniche, tessili e degli altri setto-ri.

Per tutti e tre i casi i giudizi preva-lenti riguardano la stabilità dei livelli, indicati in media per circa il 50% delle aziende.

Il settore metalmeccanico mostra le migliori performance economico-pro-duttive, in particolare i più elevati giu-dizi di crescita per la domanda all’estero e la più alta variazione dell’attività pro-duttiva.

Le imprese del settore tessile evi-denziano una crescita della domanda interna ma, a differenza del campio-ne metalmeccanico e degli altri settori, esprimono anche un incertezza sui ritmi produttivi: elevate percentuali di ridu-zione dei livelli di produzione e scarso utilizzo degli impianti (57% della capa-cità totale). Il dato si attesta al 59% per gli altri settori e al 77% per le imprese metalmeccaniche.

Le aspettative per le prossime setti-mane rivelano performance in crescita soprattutto per il metalmeccanico (30%) e per gli altri settori (35%) dove, peral-tro, si riscontrano i migliori giudizi in termini di orizzonti temporali di visibi-lità degli ordini.

Sul versante delle materie prime i metalli si rivelano essere la categoria per la quale vengono evidenziati aumenti dal maggior numero di aziende (oltre il 70%). Tuttavia sono i prodotti tessili che subiscono le maggiori percentuali di rin-caro. Le imprese appartenenti agli altri settori intervistate comunicano un più difficile rapporto con gli istituti di credi-to. Un’azienda su tre ha infatti registrato condizioni peggiori in termini di spread e di commissioni.

Infine, mentre i giudizi occupaziona-li delle imprese metalmeccaniche e degli altri settori rivelano una sostanziale sta-bilità (sia a livello congiunturale che in termini di previsioni per i prossimi mesi) le imprese del settore tessile esprimono preoccupazione e comunicano una con-trazione dei propri livelli.

INDAGINE CONGIUNTURALE RAPIDA – FEBBRAIO 2011

INDAGINE CONGIUNTURALE RAPIDA – FEBBRAIO 2011COMMENTO DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA LECCO – FRANCO KELLER

Esaminando i dati emersi dall’indagine congiunturale del mese di febbraio, sia per quan-to riguarda i territori di Lecco e Como, sia per quelli riferiti alla sola provincia di Lecco, pos-siamo in primis dire che i due scenari tracciati non sono molti differenti.

Se analizzati congiuntamen-te, gli indicatori delineano una situazione stabile, con un mi-glioramento nella prima parte dell’anno per quanto riguarda domanda e attività produttiva.

Tuttavia, a livello lecchese esistono alcuni elementi che esprimono una maggiore posi-tività.

Mi riferisco in particolare

alla capacità produttiva effetti-vamente utilizzata dalle azien-de che si attesta a una quota del 73% di quella potenziale, con-tro la quota del 68% che emerge dal dato relativo ai due terri-tori. Simile anche l’andamento della dinamica degli insoluti dove, rispetto ai mesi finali del-lo scorso anno, si nota un legge-ro miglioramento in particolare per quanto riguarda il rispetto dei tempi di pagamento.

La visibilità raggiunge livel-li simili nelle due province: nel 50% dei casi emerge una visibi-lità di poche settimane, mentre il 42% delle imprese dichiara di avere una visibilità per qualche mese.

Date le affinità dei due si-stemi manifatturieri, anche l’andamento del costo delle materie prime presenta le stes-se dinamiche. Il fatto che il 75% delle imprese rilevi, in media e indipendentemente dal settore, un aumento delle materie pri-me, rappresenta purtroppo un fattore di criticità che rischia di creare instabilità e rallentare ul-teriormente la ripresa.

Se consideriamo inoltre che nelle prime settimane del nuo-vo anno una impresa su quattro ha indicato aumenti di oltre il 10%, questo dato rientra anco-ra di più fra i fattori critici con i quali le imprese sono chiamate a fare i conti.

Anche a livello di situazione occupazionale esiste qualche elemento di diversificazione fra i due territori. Nel lecchese emerge una situazione dove si accennano toni positivi, in un contesto complessivo di stabili-tà. Soprattutto per le prossime settimane, infatti, il numero delle imprese lecchesi che espri-mono un potenziale aumento dei livelli occupazionali risulta essere il doppio di quelle che ritengono ci siano all’orizzon-te possibili criticità su questo fronte.

Nel lecchese si conferma an-che il trend in discesa, seppur lenta, del ricorso agli ammor-tizzatori sociali, anche se come

abbiamo già avuto modo di dire i livelli di piena occupazio-ne pre-crisi sono un traguardo ancora lontano.

Nonostante ci siano ancora casi di aziende per le quali per-durano condizioni di difficoltà, possiamo almeno sottolineare che anche per il mese di gen-naio 2011, in media, sia le ore di CIGS che quelle di CIGO sono in leggera contrazione rispetto agli ultimi mesi del 2010. L’uti-lizzo di queste ultime (CIGO) mostra inoltre forti riduzio-ni rispetto agli inizi del 2010 (-80%).

Franco KellerPresidente

di Confindustria Lecco

visitate il sito www.puntostampa.info

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“Vogliamo un Paese a misura di giovani e di im-presa. Servono riforme che liberino l’Italia dai vincoli allo sviluppo. Il Paese ha bisogno di ringiovanire e di cambiare passo su tanti fronti: welfare, istruzione, burocrazia, fisco, occupa-zione, infrastrutture”.

E’ l’appello che Marco Colombo, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, ha lanciato in apertura dei lavori del-l’Assemblea dei Giovani Imprenditori di Confartigia-nato che si è svolta a Firenze il 4 e 5 marzo.

“L’Italia ha il primato euro-peo per numero di giovani im-prenditori under 40: 1.926.000, pari al 19,8% del totale degli imprenditori italiani, una per-centuale doppia rispetto alla media Ue. Ma abbiamo anche un tasso di disoccupazione giovanile al 29,4%. Da questi numeri dobbiamo ripartire per costruire nuove politiche di sviluppo del Paese”.

Colombo ha puntato il dito contro gli ostacoli che bloccano le potenzialità de-gli imprenditori, come la burocrazia che costa 1 punto

di Pil alle aziende italiane, e che impediscono ai giovani di entrare nel mondo del la-voro. A questo proposito ha invocato “maggiore dialogo tra scuola e impresa per offrire ai giovani una formazione ade-guata alle esigenze del mercato e per colmare la distanza che oggi divide il sapere dal saper fare, la conoscenza teorica dalle competenze tecniche e prati-che”.

Colombo ha riconosciu-to che “il Governo sta andan-do nella giusta direzione con il Piano per l’occupazione giova-nile dei Ministri Gelmini, Me-loni e Sacconi”.

Ma ha chiesto all’Esecu-tivo maggiore impegno “per superare il disallineamento tra scuola, università e mondo del lavoro, per valorizzare il con-tratto di apprendistato come strumento privilegiato di in-gresso nel mondo del lavoro ed il lavoro manuale come sbocco possibile per tutti giovani di-soccupati, laureati compresi”.

Il Presidente dei Giova-ni imprenditori di Confar-tigianato chiede anche “un sistema bancario attento alle esigenze delle imprese. Ab-biamo bisogno di misure che

favoriscano l’accesso al credito sia per l’imprenditore che vuole investire in nuovi mercati ed innovare, sia per il giovane che ha una buona idea imprendi-toriale ma che non dispone di garanzie reali per avviare l’at-tività”.

Colombo si è poi sof-fermato anche sul tema del

federalismo, chiedendo un costante monitoraggio del-l’attuazione della riforma per controllare che effettiva-mente “favorisca la progressi-va riduzione della spesa locale improduttiva, esalti la respon-sabilità degli amministratori locali e consenta di abbassare la pressione fiscale sulle imprese”.

Marco Colombo, Presidente Giovani Imprenditori di Confartigianato

“Vogliamo un Paese a misura d’impresa” “Subito riforme per dare speranze ai giovani. Più dialogo scuola-impresa”

Ai giovani non manca la voglia di fare impresa. Lo testimonia il V Osservatorio sull’imprenditoria giova-nile realizzato dall’Ufficio

studi di Confartigianato e presentato all’Assemblea Nazionale dei Giovani Im-prenditori di Confartigiana-to. Nel 2010, 32.610 nuove leve dell’artigianato si sono aggiunte ai piccoli impren-ditori under 40, portando a 647.399 i giovani ‘capitani’ nelle cui mani è affidato il futuro della piccola impresa italiana.

Dove sono - La classifica delle regioni con il maggior numero di artigiani under 40 è guidata dalla Lombar-dia (120.094 imprenditori, pari al 18,5% del totale dei giovani artigiani). Secon-da posizione per il Veneto (64.923 imprenditori, pari al 10,3% del totale) e terzo posto all’Emilia-Romagna (64.130 imprenditori, pari al 10%).

Dove crescono - A fron-te di aumento medio nazio-nale del 5,2%, è il Mezzo-giorno a far registrare nel 2010 la crescita più consi-stente del numero di giova-ni artigiani: +8,9%. Segue il Nord Ovest dove la crescita è stata del 6,6%. Chiudono il Centro ed il Nord-Est, con più modesti 2,9% e 1,8%. A livello regionale l’aumento del numero di giovani arti-giani nel 2010 è guidato dal-la Calabria (+19%), seguita dal Piemonte (+13,4%) e dalla Sicilia che registra un +11,9%. All’opposto tre re-gioni del Nord mostrano una diminuzione rispetto al 2009: sono il Friuli Venezia Giulia dove gli imprendito-ri artigiani under 40 scendo-

no del 6%, la Liguria con un calo del 3,9% ed il Trentino Alto Adige in cui si registra una flessione del 2,5%.

Cosa fanno – I dati di Confartigianato mostrano che il 43,2% dei giovani im-prenditori artigiani è attivo nel settore delle costruzioni e il 22,1% nelle attività ma-nifatturiere; questi due com-parti, insieme, assorbono quasi i due terzi dell’impren-ditoria artigiana giovanile (65,4%). Il resto dei giovani artigiani è in prevalenza a capo di imprese attive nei servizi (12,7%), nel commer-cio all’ingrosso e al dettaglio e nella riparazione di auto-veicoli e motocicli (5,1%) e nel trasporto e magazzinag-gio (4,9%).

Sono proprio le costru-zioni ad aver fatto registrare il maggiore aumento di gio-vani imprenditori nel corso del 2010: +20,1%. Invece il manifatturiero si conferma il segmento produttivo che più stenta a riprendersi dai duri colpi della crisi: lo scor-so anno i giovani imprendi-tori artigiani impegnati in queste attività sono dimi-nuiti del 14,4%.

I risultati dell’Osservatorio Confartigianato sull’Imprenditoria Giovanile

Mettersi in proprio: nel 2010 è stata una scelta anti-crisi per 32.600 giovani

Marco Colombo con il ministro Maria Stella Gelmini

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Un Doblò attrezzato per il trasporto degli ospiti per le visite mediche e ospedaliere

La S. Vincenzo aiuta l’Airoldi e MuzziUn nuovo automezzo

è stato donato agli ospiti degli Istituti Riuniti Ai-roldi e Muzzi di Lecco. Il Doblò, opportunata-mente attrezzato per ac-compagnare le persone che necessitano di visite mediche e ospedaliere, in particolar modo per co-loro che hanno difficoltà di deambulazione, è sta-to acquistato grazie alla volontà dell’Associazione San Vincenzo de Paoli San Nicolò - Lecco che, con il supporto dell’Asso-ciazione Amici e Sosteni-tori degli Istituti Airoldi e Muzzi e della Fondazione della Provincia di Lecco, si è attivata per trovare i fondi, oltre a privati che hanno dato un notevole sostegno all’iniziativa.

Alla benedizione, offi-ciata dal cappellano don Gianni Grulli tenutasi nel giardino dell’Istituto, oltre ai tanti ospiti e allo staff, tra le personalità presenti l’assessore provinciale di Lecco Antonio Conrater, il presidente della Fonda-zione di Lecco Romano Negri e l’assessore Mar-tino Mazzoleni, che rap-

E’ possibile entrare a far parte dell’Associazione Amici e Sostenitori dell’Airoldi e Muzzi iscrivendosi e versando una quota annuale di euro 15,00 presso la Banca Lecchese, sede di Lecco - CODICE IBAN

IT 43 U 050 15 229 0000000000 2474

presentava il Comune di Lecco, e l’onorevole Lucia Codurelli del PD. Questo nuovo mezzo attrezzato e funzionale, adatto alle esigenze degli ospiti, per-mette quindi all’Istituto di essere ancor più vicino a quanti vivono momenti di disagio e difficoltà.

Nelle foto, dall’alto, l’auto-mezzo donato all’Istituto; a destra, lo scivolo attrezza-to sul Doblò; a fianco alcuni invitati

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Approvato il Bilancio 2010 e presentato il nuovo Piano di Espansione

Banca Lecchese si propone come “banca dell’imprenditore”

Cresce in modo significativo l’operatività - Il Consiglio di Amministrazione approva il progetto di aumento di capitale e il Piano di espansione 2011/2015, che consolida il posizionamento della Banca nella Lombardia settentrionale

Il 17 marzo scorso l’Assemblea dei Soci di Banca Popolare Lecchese ha approvato il bilancio d’esercizio 2010, presentato dal presidente, Avv. Alberto Bonaiti.

Il bilancio 2010 si chiude per Banca Lec-chese con un significativo aumento degli impieghi (+ 16,3%) che si attestano a 100,6 mln di euro rispetto agli 86,5 mln di euro di fine 2009, dovuto prevalentemente alla dinamica dei finanziamenti a medio lun-go termine caratterizzata dalla crescita dei mutui sia ipotecari sia chirografari. La rac-colta diretta cresce a 100,3 mln di euro con-tro gli 83,4 mln del 2009 (+20,3%) e registra il progresso sia della componente libera dei debiti verso clientela (75,9 mln di euro, +22%) che della componente vincolata rap-presentata da titoli in circolazione (24,4 mln di euro, +15,3%). La raccolta indiretta risul-ta in crescita di 8,1 mln di euro (+18,4%), portando l’aggregato ad attestarsi a 52,2 mln di euro, grazie al contributo della com-ponente gestita e dell’amministrata. Con l’apertura della filiale di Merate, il numero degli sportelli è cresciuto a cinque.

Sotto il profilo del conto economico, in-vece, la Banca ha dovuto scontare l’effetto della discesa dei tassi e gli effetti della crisi economica. Il margine di interesse si attesta a 2,6 mln di euro (-22,8%), risentendo del progressivo calo dei tassi di riferimento. Le commissioni nette sono cresciute del 17,6% fino a 1,7 mln di euro. Tenuto conto delle dinamiche sopra descritte, il margine di intermediazione registra un risultato di 4,4 mln di euro con una flessione di 0,7 mln di euro (-13,5%).

Il risultato della gestione finanziaria, pari a 2,2 mln di euro, sconta inoltre le im-portanti rettifiche su crediti effettuate nel-l’anno (pari a 2,2 mln di euro), resesi ne-cessarie per effetto del deterioramento del quadro economico generale che ha interes-sato anche l’economia lecchese.

I costi operativi si attestano a 5,1 mln di euro contro i 4,4 mln del 2009 la cui di-namica è da ricondurre all’apertura della nuova filiale di Merate e agli accantona-

menti effettuati al fondo per rischi ed oneri di carattere non ripetibile di esclusiva com-petenza del 2010.

Considerato l’effetto delle imposte pari a +0,3 mln, l’esercizio chiude con una per-dita di 2,6 mln di euro, influenzato preva-lentemente dalla contrazione della forbice sul margine di interesse e dalla maggiore incidenza delle rettifiche su crediti.

“Il quadro che emerge dal Bilancio 2010 della Banca deve essere valutato in prospettiva - afferma il presidente di Banca Lecchese, Alberto Bonaiti - Il forte aumento di impieghi e raccolta, ben al di sopra della media nazio-nale, conferma infatti il progressivo consoli-darsi della Banca nel suo bacino di attività e la crescente fiducia che sta riscuotendo presso la propria clientela. In relazione al risultato di esercizio, le rettifiche sui crediti effettuati sono state certo pesanti, ma sono dovute a sofferenze causate dalla crisi che ha investito anche nu-merose realtà aziendali del nostro territorio. Quanto alla riduzione del margine di interesse e del margine di intermediazione, si tratta di variabili che dipendono da indicatori macro-economici”.

Il presidente Bonaiti ha anche informa-to l’Assemblea dei Soci che il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare Lec-chese, coerentemente con le linee guida del Piano Industriale 2011/2012 delinea-te nel settembre scorso e approvate dalla capogruppo Banca Etruria, ha dato il via libera al progetto di rafforzamento patri-moniale dell’Istituto da attuarsi attraverso un aumento di capitale che lo porterà dagli attuali nominali Euro 30 milioni ad Euro 39,117 milioni.

Tale aumento avverrà attraverso l’emis-sione di nuove azioni, ciascuna del valore nominale di Euro 5,16 più sovrapprezzo di Euro 2,24, per complessivi Euro 13 milioni: di questi, Euro 5 milioni saranno riservati in sottoscrizione a Banca Etruria, mentre la rimanente quota sarà offerta in sottoscri-zione a nuovi investitori selezionati.

L’operazione, che verrà sottoposta al-l’approvazione dell’Assemblea Straordina-

ria dei Soci che si terrà una volta ottenute le autorizzazioni necessarie da parte del-l’Organo di Vigilanza, prevede, per altro, l’espansione territoriale della rete di Banca Lecchese, con il conferimento di due nuo-ve filiali dal Gruppo Etruria (sulla piazza di Milano e Sesto San Giovanni) e due al-tre aperture (una Bergamo e l’altra in pro-vincia di Como): a compimento del piano, Banca Lecchese potrà così contare su una rete complessiva di nove filiali.

“L’ulteriore aumento di capitale deciso dal Consiglio di Amministrazione e che sottopor-remo ai nostri Soci in occasione di una prossi-ma Assemblea straordinaria - continua il pre-sidente di Banca Lecchese, Alberto Bonaiti - rafforza il posizionamento di Banca Lecchese nelle province a nord a di Milano, con l’obietti-vo di farla diventare sempre più un interlocu-tore privilegiato del tessuto di PMI locali e la mette in condizione di crescere ulteriormente a breve. A tal fine la Banca farà un ulteriore sforzo di investimento e di qualificazione delle risorse umane da inserire nelle singole filiali. Nei prossimi anni sarà fondamentale per il fu-turo di Banca Lecchese poter far leva sulle re-lazioni già esistenti ed affiancare ad esse nuovi rapporti con stakeholder correlati anche allo sviluppo territoriale che si intende dare alla Banca”.

“Questa operazione sta a testimoniare come Banca Etruria creda nel progetto di sviluppo a medio termine di Banca Lecchese, da attuarsi attraverso un consolidamento della sua rete e una ulteriore focalizzazione della sua mission quale ‘banca dell’imprenditore’, capace cioè di offrire una risposta alle sue necessità sia in ter-mini aziendali che familiari e personali – affer-ma il Presidente di Banca Etruria, Giuseppe Fornasari – L’investimento di Banca Etruria rappresenta, una volta di più, la scelta di essere vicina al tessuto economico del territorio lom-bardo, e lecchese in particolare, in linea con la propria vocazione di banca popolare”.

L’Assemblea dei Soci ha infine delibe-rato il rinnovo delle cariche sociali, confer-mando l’attuale Consiglio di Amministra-zione e l’attuale Collegio Sindacale.

Due nuove im-portanti iniziati-ve indirizzate alla clientela sono sta-te varate in questo primo scorcio del-l’anno da Banca Lecchese. La prima è rappresentata da una nuova conven-zione rivolta ai Soci. La seconda è un progetto specifico dedicato al mondo del terzo settore.

“Per una banca po-polare come la nostra, i Soci costituiscono il patrimonio più im-portante sul quale investire: intendiamo allargare la base so-ciale e offrire concrete opportunità a chi cre-de nel nostro progetto – spiega ancora il Presidente di Banca Lecchese Alberto Bonaiti - L’iniziativa rivolta al terzo settore, invece, risponde alla tradizionale attenzio-ne che la Banca ha nei confronti del territo-rio, soprattutto in un momento di grande difficoltà economica come quello che anco-ra stiamo vivendo. Il terzo settore è una ri-sorsa del territorio che ha bisogno di essere sostenuta nei fatti. E la nostra Banca inten-de farsene carico”.

CONTO SOCI E CONTO ONLUS

DUE NUOVE OPPORTUNITA’

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La nuova Residenza Medale

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Il presidente e fondatore, Angelo Bartesaghi, invitato in Cina come relatore

OMET riferimento mondiale per le etichetteIl presidente e fondatore di OMET, Angelo Bar-

tesaghi (nella foto), sarà uno dei relatori al secondo 2° Forum Internazionale per lo Sviluppo della Tec-nologia di stampa (Forum PT-2011) che si terrà in Cina al Modern International Exhibition Center a Guangdong, l’8 aprile prossimo.

L’invito, giunto dagli organizzatori dell’Interna-tional Printing Technology Exhibition of China, la più importante manifestazione di settore in Cina a cui partecipano oltre mille imprese su un’area espo-sitiva di circa 100 mila metri quadrati, vedrà l’im-prenditore lecchese portare la propria esperienza aziendale sul tema del mercato globale delle eti-chette.

“Sono particolarmente onorato di questo invito – af-ferma Angelo Bartesaghi – che mi consentirà di porta-re il contributo di esperienza e conoscenza che OMET ha maturato, a livello internazionale, nel settore delle eti-chette. Da quasi 50 anni OMET progetta, costruisce e in-stalla in tutto il mondo macchine da stampa e converting: sono oltre 1.000 le macchine OMET installate in Europa, Asia, Cina, America, India, Australia. Il lavoro di ricerca e sviluppo costantemente condotto all’insegna dell’inno-vazione di prodotto e di processo ha portato OMET ad essere riconosciuta come uno dei produttori mondiali di riferimento. Le nostre macchine sono considerate dagli utilizzatori al top dell’offerta e, soprattutto, in grado di rispondere per efficienza, qualità, produttività e flessibili-tà alle sfide sempre più complesse del mercato odierno”.

“Proprio grazie a questo patrimonio di conoscenza ed esperienza, acquisito sul campo a fianco dei nostri clienti, - continua il presidente della OMET - ben sappiamo come le etichette svolgano un ruolo strategico nel mondo del packaging moderno: l’etichetta, oggi, assume infatti una funzione che va ben oltre a quella puramente tecni-

ca, per diventare un vero e proprio valore aggiunto per il prodotto e il suo brand. Non vi è campo o settore in cui l’etichetta non sia chiamata a svolgere questo duplice com-pito, informativo e promoziona-le”.

Non è un caso, del resto, che il mercato globale del-le etichette sia in costante espansione: “Il consumo mon-diale di etichette supera oggi i 42 miliardi di metri quadrati ed è per il 22% collocato in Cina e nell’area dell’Estremo oriente, per altro in costante crescita; per il 27% nell’Europa occiden-tale, superata di poco dal Nor-damerica con il 28%. Seguono, a grande distanza, l’Europa del-l’Est con l’8%, il Giappone con il 7%, il Sudamerica con il 6% e una piccola fetta per l’India e il Resto del Mondo. Se è vero che, considerando il volume di eti-chette consumate in relazione alla popolazione presente nelle diverse aree, il valore più alto è quello del Nordamerica, seguito a distanza dall’Europa, è tuttavia nei mercati emergenti che l’industria delle etichette sta crescendo con percen-tuali a doppia cifra”.

A livello di tecnologia impiegata, la flexo è quel-la che oggi sta ottenendo i migliori riscontri dal mercato; e OMET, in questo campo specifico, può essere davvero considerata ai primissimi posti a

livello mondiale: “La flessografia ha conosciuto negli ultimi decenni uno sviluppo tecnologico così rapido e si-

gnificativo, che oggi può essere considerata assolutamente al pari, come qualità, della stam-pa offset e rotocalco. Del resto le innovazioni in questo campo sono state, come detto, estrema-mente importanti: pensiamo ai rulli anilox incisi con il laser, agli inchiostri UV diventati lo standard dell’industria a parti-re dal 2000, alla tecnologia flexo CPT che ha migliorato notevol-mente la risoluzione e l’uso di cliché più sottili.Oggi, la prota-gonista indiscussa del mercato è la tecnologia flexo UV, a cui si è affiancata più recentemente la stampa digitale”.

Ma quali sono le richieste che oggi gli stampatori di tutto il mondo pongono ai produttori di tecnologia?

“Tempi di setup brevi, cambi lavoro rapidi, livello ridotto di scarto del materiale, possibilità di stampa combinata con diver-

se tecnologie, modularità per consentire la riconfigura-zione della macchina con nuovi elementi per accrescerne la qualità, capacità di stampa multi-supporto, configura-zione semplice da utilizzare e con risparmio di spazio, ca-pacità di interagire con il sistema informativo aziendale per memorizzare, richiamare e raccogliere dati. E OMET tutto questo con le sue macchine lo offre”.

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