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EDIZIONE DEL NORDMILANO Anno V - Numero 9 - Novembre 2014 - Distribuzione gratuita di Laura Marinaro «Avevamo ragione io ed il vicepresidente del consiglio comunale Roberto Di Stefano (Forza Italia) quando il 26 agosto 2014 denunciavamo l’esecuzione di opere e lavori edili in totale spregio della legge e dei re- golamenti edilizi nel capannone di via Trento 106 utilizzato dalla comunictà islamica per i propri riti e servizi». A par- lare è Antonio Lamiranda, consigliere di centrodestra che da sempre si batte per legalizzare una situazione alquanto dibattuta e fumosa. Stando alla copia della relazione di servizio che la Polizia locale aveva fatto il 7 agosto scorso, in seguito al sopralluogo in via Trento 106, veniva accer- tata l’esecuzione di opere edili prive di autorizzazione (cosa che emerge da successive dichiarazioni dell'Ammi- nistrrazione). Si trattava di muri divisori e realizzazione di almeno sei bagni che, secondo gli affittuari, ovvero i rap- presentanti della locale comunità islamica, sarebbero ser- viti a loro non per il servizio di moschea ma non si sa per cosa. In data 3 settembre 2014 la Polizia Locale ha tra- smesso gli atti alla competente Procura della Repubblica di Monza per l’ipotesi di reato di abuso edilizio. Ad essere denunciati però non sono stati gli affittuari dell'immobile che ha come destinazione d'uso l'attività produttiva, ma la proprietà (ovvero la Sinteco srl, una società immobiliare con sede in Cologno Monzese) perché formalmente unica responsabile per legge. C’è una moschea abusiva a Sesto? Segue a Pag. 7 Prima c’è stato il discusso capannone di via Veneto, poi quello di via Trento. La strada verso il centro islamico di via Luini inizia male e prosegue peggio... parole in libertà Il peggio è passato. Vien da dire che un no- vembre così ce lo ricorderemo a lungo, ma forse non è così. Ora che il fango da marcia- piedi, box e negozi è stato quasi del tutto ri- mosso, molti di noi hanno già voglia di parlare d'altro. I politici, pronti ad accapi- gliarsi su questioni di secondo ordine, i citta- dini che, giustamente, fanno i conti in tasca e a tavola, in vista del Natale e i giornali. Sis- signore. Incolpare la classe politica (e l'avi- dità di certi privati) per la mancata messa in sicurezza di intere aree delle città non è un esercizio sterile, a patto che venga eseguito con costanza. E senza sparare nel mucchio. Meglio non farlo, dunque, sull’onda emotiva di una catastrofe che ha messo in ginocchio ampie zone dello stivale. Tirare un sospiro di sollievo e pensare che a Sesto o Cinisello, tutto sommato, poteva andare (molto) peg- gio sarebbe sciocco. Noi preferiamo fare un nodo al fazzoletto e, periodicamente, tornare sull'argomento per cercare di capire non solo cosa non è stato fatto, ma cosa si può e si deve fare per evitare che case ed esercizi commerciali, frutto dei sacrifici di una vita vengano spazzati via da acqua e detriti. Pioveva... Governo ladro

Il punto nordmilano novembre

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EDIZIONE DEL NORDMILANO Anno V - Numero 9 - Novembre 2014 - Distribuzione gratuita

di Laura Marinaro

«Avevamo ragione io ed il vicepresidente delconsiglio comunale Roberto Di Stefano (Forza Italia)quando il 26 agosto 2014 denunciavamo l’esecuzione diopere e lavori edili in totale spregio della legge e dei re-golamenti edilizi nel capannone di via Trento 106 utilizzatodalla comunictà islamica per i propri riti e servizi». A par-

lare è Antonio Lamiranda, consigliere di centrodestra cheda sempre si batte per legalizzare una situazione alquantodibattuta e fumosa. Stando alla copia della relazione diservizio che la Polizia locale aveva fatto il 7 agosto scorso,in seguito al sopralluogo in via Trento 106, veniva accer-tata l’esecuzione di opere edili prive di autorizzazione(cosa che emerge da successive dichiarazioni dell'Ammi-nistrrazione). Si trattava di muri divisori e realizzazione dialmeno sei bagni che, secondo gli affittuari, ovvero i rap-presentanti della locale comunità islamica, sarebbero ser-viti a loro non per il servizio di moschea ma non si sa percosa. In data 3 settembre 2014 la Polizia Locale ha tra-smesso gli atti alla competente Procura della Repubblicadi Monza per l’ipotesi di reato di abuso edilizio. Ad esseredenunciati però non sono stati gli affittuari dell'immobileche ha come destinazione d'uso l'attività produttiva, mala proprietà (ovvero la Sinteco srl, una società immobiliarecon sede in Cologno Monzese) perché formalmente unicaresponsabile per legge.

C’è una moscheaabusiva a Sesto?

Segue a Pag. 7

Prima c’è stato il discusso capannone di via Veneto, poi quello di via Trento.La strada verso il centro islamico di via Luini inizia male e prosegue peggio...

p a r o l e i n l i b e r t à

Il peggio è passato. Vien da dire che un no-vembre così ce lo ricorderemo a lungo, maforse non è così. Ora che il fango da marcia-piedi, box e negozi è stato quasi del tutto ri-mosso, molti di noi hanno già voglia diparlare d'altro. I politici, pronti ad accapi-gliarsi su questioni di secondo ordine, i citta-dini che, giustamente, fanno i conti in tascae a tavola, in vista del Natale e i giornali. Sis-signore. Incolpare la classe politica (e l'avi-dità di certi privati) per la mancata messa insicurezza di intere aree delle città non è unesercizio sterile, a patto che venga eseguitocon costanza. E senza sparare nel mucchio.Meglio non farlo, dunque, sull’onda emotivadi una catastrofe che ha messo in ginocchioampie zone dello stivale. Tirare un sospiro disollievo e pensare che a Sesto o Cinisello,tutto sommato, poteva andare (molto) peg-gio sarebbe sciocco. Noi preferiamo fare unnodo al fazzoletto e, periodicamente, tornaresull'argomento per cercare di capire non solocosa non è stato fatto, ma cosa si può e sideve fare per evitare che case ed esercizicommerciali, frutto dei sacrifici di una vitavengano spazzati via da acqua e detriti.

Pioveva... Governo ladro

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il puntNORD MILANO

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di Giorgio Valleris

Assistere malati,anziani o persone condisabilità non è un la-voro come un altro.Non sarà una mis-sione, ma poco cimanca perché servo-no sensibilità, tatto eumanità. Solo unendoqueste doti alla profes-sionalità si possonoraggiungere risultaticoncreti. Lo sanno bene gli ope-ratori di “Noi per Voi”un centro interamentededicato all'assistenzadomiciliare nato a Cini-sello nel maggio 2010e da un paio d'annipresente anche aSesto con una filiale inviale Matteotti 151. La “Noi per Voi” offread anziani e malati ealle loro famiglie tutti iservizi per un'assi-stenza domiciliarecompetente e com-pleta: dall'assistenza

infermieristica ai ser-vizi diurni e notturniDopo due anni di “ro-daggio” in quel di Cini-sello, l'impresa decidedi sbarcare a Sesto, apochissimi metri dalnosocomio cittadino,per allargare il propriobacino d'utenza ed of-frire anche ai sestesi ipropri servizi. “Pensiamo che sia im-portante che le per-sone che hannobisogno ricevano

l'aiuto e le cure neces-sarie nel calore e nel-l'intimità del proprionucleo familiare e nelproprio ambiente do-mestico” ci dice Nadia.“Soddisfiamo tutte leaspettative per 365giorni all'anno e soprat-tutto in questo periodo,con l'approssimarsidelle festività, siamo ingrado di offrire servizidi sostituzione dellebadanti già presenti al-l'interno delle famiglie.

Naturalmente que-sto servizio è di-sponibile tuttol'anno, anche percoprire fine setti-mane e giorni di ri-poso dellebadanti”. I familiari di an-ziani o personemalate sanno benequanto sia impor-tante sapere che ipropri cari sonoassistiti da perso-nale qualificato

che opera in manieraseria e professionalespecie quando non sipuò essere al lorofianco per impegni la-vorativi o brevi periodidi vacanze. Per ogni ulteriore infor-mazione è possibilecontattare Noi per Voidi Sesto San Gio-vanni al numero02.83420832/3 oppurevisitando il sito web:www.cooperativanoi-pervoi.wordpress.com.

Una mano tesa, da Noi per VoiL’agenzia di viale Matteotti 151 offre ad anziani e malati e alle loro famiglieun’assistenza domiciliare competente e completa. Da Cinisello a Sesto...

L’Africa che hai sempre sognatoper un viaggio indimenticabile...

Fare i turisti inAfrica è ancora possibile?Certamente sì: lontanodai focolai del virus ebola,c'è un continente tutto dascoprire e con mille e piùattrazioni da offrire. Chesi cerchi il comfort o ilrelax o un'avventura nelcuore selvaggio di uncontinente. Basta affi-darsi a professionisti ingrado di soddisfare leaspettative del clientegarantendo ai prpri viag-giatori la massima sicu-rezza.Continente nerotravel rappresenta sen-z'altro un punto di riferi-mento per tutto ciò cheriguarda il turismo inAfrica e a Sesto c'è unapiccola agenzia viaggispecializzata proprio inquesto tipo di offerte: è“Latitudine Sud” di Giu-seppe Barisano, un'agen-zia viaggi accogliente invia Marconi 13, a pochipassi dalla fermata dellametropolitana di SestoRondò. Nonostante le

migliaia di chilometri checi dividono, qui l'Africa èa “portata di mano”. Tante le proposte: daltour di 8 giorni all'ombradei Masai a quello nelle

zone più impe-

netrabili dell'Uganda finoalla Tanzania e ai suoifiumi immensi. Scenari dafavola, che nessuna car-tolina potrà mai raccon-tare. Per maggioriinformazioni contattarel'agenzia viaggi “Latitu-dine Sud” al numero02.36593895 oppure scri-vere all'indirizzo di postaelettronica: [email protected].

Latitudine Sud

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il punt NORD MILANO

Metrotranvia Milano - Limbiate di nuovo al palo?Mancano 60 milioni di € per completarla...

di Laura Marinaro

Se i lavori per la ri-qualificazione del tram Mi-lano – Desio – Seregnostanno andando avanti aAtm procede con le operenel comune di Varedo,un'altra opera, di cui si di-batte da anni in Brianza, ri-schia di rimanere di nuovoal palo. Expo infatti è aglisgoccioli e la società è allaricerca di sessanta milionidi euro per lanciare le ul-time gare, come ha dichia-rato il commissarioGiuseppe Sala, ma sem-bra che ancora una volta isoldi non ci siano. La solu-zione? Acquisirli dalla de-stinazione primordiale,ovvero dalla famosa me-trotramvia Milano – Lim-biate. In pratica adesso ilministero dei Trasporti eRegione Lombardia hannotempo fino a fine novem-bre per decidere se dirot-tare i fondi per quell'operain expo e rinunciarvi defini-tivamente. In verità la me-trotramvia così comeprogettata corrisponde aquelle che secondo l’arti-colo 101 della legge diStabilità 2014, possonoessere sacrificate «al finedi garantire la tempestivarealizzazione delle opereExpo indispensabili perl’evento e per far fronte almancato contributo inconto impianti dovuto daisoci inadempienti» (la Pro-vincia di Milano) «sono re-vocati e rifinalizzati ifinanziamenti statali rela-tivi ad opere connesse

all’evento» e mai partite.La trasformazione in me-trotranvia, per la quale Co-mune di Varedo eProvincia di Milano nonhanno ancora versato duemilioni di euro è un pro-getto che potrebbe nonmorire se inserito tra le in-frastrutture connesse (manon necessarie) per Expoe in particolare nel prolun-gamento della linea cheoggi come metropolitana siferma alla Comasina e checontinuerebbe su rotaia al-l'aria aperta fino a Limbiateappunto. Il costo totale è dicento milioni di euro, di cui60 li versa proprio il mini-stero dei Trasporti. Tutta-via senza gli ultimi duemilioni e un salvagente daRegione Lombardia, il pro-getto ritorna nel cassetto.«L’opera non si fa – haconfermato Franco De An-gelis, assessore alle Infra-strutture di PalazzoIsimbardi succeduto al piùbattagliero Giovanni DeNicola – Credo che dietroci sia una logica romana:le cantierabili vannoavanti, le altre no comun-que per ora non ci hannoancora chiesto di usarequei fondi per Expo, ve-dremo». Ancora una volta, dunque,la Brianza o la periferiadell'area metropolitanasembrano penalizzate.Una bella gatta da pelareanche per i sindaci che cidevono rinunciare e che sesi fosse realizzato il trattototale avrebbero incame-rato un po' di fondi e dato

ossigeno alle loro casse. La metrotranvia si svi-luppa per 11 chilometri emezzo, Milano - Varedo adoppio binario e Varedo –Limbiate a singolo binario,con raddoppi in corrispon-denza degli incroci. L’inter-vento comprende anche lariqualificazione dell’attualedeposito di Varedo. Da unanno il progetto definitivoè approvato e pronto. Lametrotramvia intercetta ipendolari alla fermata M3di Comasina e prosegue acielo aperto. A dicembre 2011 il CIPEha approvato una gradua-toria nazionale di inter-venti in cui il progetto dellametrotranvia è risultato alprimo posto, ed ha per-tanto concesso alla Pro-vincia di Milano (soggettoattuatore dell'intervento)un finanziamento stataledi 59 milioni di euro, corri-spondente al 60% delcosto totale del solo 1°

lotto funzionale Milano -Varedo, escluso il mate-riale rotabile. Il costo totaledell’opera, comprensivadel secondo lotto funzio-nale Varedo - Limbiate(non ancora finanziato), è

di 167 milioni di euro, dicui 30 milioni di euro perl'acquisto delle 12 vetturetranviarie bidirezionali. Regione Lombardia, Pro-vince di Milano e MonzaBrianza, Comuni di Milano,

Cormano, Paderno Du-gnano, Senago, Varedo eLimbiate hanno condivisouna bozza di Accordo inte-ristituzionale, che tra l'altrostabilisce la ripartizionedell’impegno finanziario alivello locale per il restante40%, relativamente al 1°lotto dell’intervento. Tale schema di Accordo,che prevede un impegnofinanziario a carico di Re-gione Lombardia pari a 12milioni 817 mila 176,79, èstato approvato nel 2012.La Provincia di Milano il 20dicembre 2013 ha appro-vato in linea tecnica il pro-getto definitivo dell'interalinea. In un altro Paese sa-rebbe probabilmente giàpronta per Expo. Inveceadesso – ironia della sorte– proprio per colpa di Expopotrebbe non farsi più!

La linea che collega la Brianza al capoluogo lombardo potrebbe essere sacrificata sull’altare di Expo. Ecco perché

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il puntNORD MILANO

di Giorgio Valleris

Mai provato ad af-fittare casa? Più facile adirsi che a farsi. Se il webci permette di connettercicol mondo intero in temporeale, non dobbiamo scor-darci che l'Italia è il paesedella burocrazia e degliodiosi balzelli. Leggi suleggi, eccezioni e monta-gne di scartoffie. E ancorasigle sempre nuove a cuicorrisponde un'imposta dapagare. Il mercato immobi-liare ne è un esempio: chesi voglia vendere o soprat-tutto affittare il proprio im-mobile, è bene prepararsia compilare moduli su mo-duli e ad infinite file al-l'agenzia dell'entrate, nellasperanza (spesso vana) dinon dover tornare per con-segnare altri documenti

mancanti. Per evitare que-ste scocciature e rispar-miare tempo e denaro,l'unica soluzione è affidarsia professionisti che sap-piano offrire una gestionedegli adempimenti fiscaliprecisa e puntuale. Ed èquesta la mission Rm Im-mobiliare, studio immobi-liare in via XX Settembre22 a Sesto San Giovanniche gestisce centinaia diimmobili a Sesto e nelNord Milano. Paolo Rosel-lini, titolare di Rm spiega:“Le regole continuano acambiare e questo com-plica la vita ai cittadini chespesso entrano nel mio uf-ficio sfiniti, con le loro pra-tiche ancora in sospeso. Ecambiano anche i modelliF23 ed F24 e questo nonfa che creare confusioneed inutili disagi. Ad esem-

selezionando gli aspirantiinquilini nonché condu-cendo approfondite visuresul reddito e controllandodelle garanzie reali e per-sonali degli stessi al fine difar incontrare domanda eofferta. Il risultato per il lo-catore è la possibilità di af-

pio, sulla questione dellacedolare secca (impostafissa che può sostituire, ascelta del proprietario, latassazione con le aliquoteIrpef ordinarie) non c'èstata un'informazionechiara ed invece è impor-tante spiegare a chi si ri-volge a noi di cosa si tratta,chi può beneficiarne e inquali casi è convenientesceglierla, dal momentoche non è sempre l'op-zione migliore per le ta-sche del locatore. Capitanon di rado di poter aiutarepersone a risparmiareanche mille o 2 mila euro ditasse all'anno che paganoin più senza saperlo...”.Ma la gestione degli adem-pimenti fiscali non è l'unicoservizio di Rm che si de-dica con particolare curaalle locazioni, ricercando e

fittare immobili in totale si-curezza e alle migliori con-dizioni. Inoltre, una voltastipulato il contratto di loca-zione, Rm Immobiliare ga-rantisce la registrazionetelematica dello stessoentro 24 ore e si occupadella gestione di paga-

menti, rinnovi, proroghe, ri-soluzioni. Per informazioni contattarelo studio Rm Immobiliaredi via XX Settembre 22 alnumero 02/2423294 op-pure scrivendo all'indirizzoposta elettronica [email protected].

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Rm immobliare, guida sicura per gli affittinella giungla delle tasse e dei balzelliUna consulenza chiara e competente può permettere al locatore di risparmiare tempo e un bel po’ di denaro

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il punt NORD MILANO

Il Nord Milano in guerra per il biglietto Atm:l’hinterland non ci sta a pagare di più...

di Marta Abbà

Nasce la Città Metro-politana e con essa unanuova gestione delle tarifferelative alla rete di trasporti,soprattutto per quelle lineeche collegano Milano con l'-hinterland. Le speranze cisono, anche se è ancoratutto fermo. E ci sono Co-muni “incastrati” in defini-zioni come “prima fascia eseconda fascia” dove perqualche centinaio di metri sipaga di più: decine di cente-simi che in una anno per chiè pendolare, pesano. Comeil caso di Cinisello Balsamo,in seconda fascia, dove sipagano 0,60 euro in più ri-spetto ai comuni limitrofi.L'assessore alla mobilitàIvano Ruffa, membro di unagiunta di centrosinistra, loconsidera: “davvero un as-

surdo, proprio oggi che siparla concretamente di CittàMetropolitana. Saranno daridefinire gli importi e i costidella bigliettazione anche infunzione dell'arrivo delnuovo capolinea della lineaM1 a Cinisello/Bettola”. Ingenerale, poi, Ruffa fa no-tare che “le questioni tariffa-rie dovranno essereridefinite in seguito anche al-l'entrata in vigore della leggeregionale n. 6 del 2012 cheattua una radicale riformadel Trasporto Pubblico conl’obiettivo di razionalizzare iservizi di trasporto per evol-vere verso un sistema piùefficiente, efficace ed inte-grato”. A tal proposito abbiamo sen-tito il consigliere metropoli-tano di centrodestra,sindaco di Paderno Du-gnano, Marco Alparone.

Come commenta l'attualesituazione delle tariffe nel-l'hinterland?“Il concetto stesso di cittàmetropolitana non è piùcoerente con tutta una seriedi “distinguo” in termini di

servizi che si fanno tra citta-dini residenti a Milano e cit-tadini dei Comuni dellaProvincia. L'intenzione, conla città metropolitana, è difar sì che tutto ciò che fino aieri è stato considerato “pe-

riferico” possa essere rivalu-tato e connesso con il restodella città. In questo conte-sto il sistema di trasportopubblico assume un ruolocentrale e il biglietto unico varipensato in quest’ottica. Dasindaco ho fatto includerenel programma regionale deitrasporti il prolungamentodella metropolitana fino aPaderno Dugnano e quindifino al Nord Milano”.L'attuale situazione comesi ripercuote sui cittadini?“Per chi viaggia da fuori Mi-lano si ripercuote come unaforma di tassazione indirettae su questo mi auguro che lapolitica sappia fare una ri-flessione che vada al di làdei perimetri comunali”.Come vi muoverete a li-vello metropolitano, ora?“Quello del biglietto unicosarà uno dei temi che sotto-

porremo al Consiglio Metro-politano. Il mio auspicio èche su questi argomenti simetta da parte l’apparte-nenza politica e si dia prece-denza ai cittadini”.Secondo lei ci sono inte-ressi economici del-l'azienda Atm o di altriprivati?“Più che di interessi econo-mici, ritengo sia giusto porrela questione su un principiodi sostenibilità dei servizi edelle aziende che li erogano.Trattandosi di aziende pub-bliche è necessario capirequal è il giusto equilibrio af-finché le aziende di trasportopubblico non diventino car-rozzoni in perdita.”E' una situazione che cela"milanocentrismo"?“Ad oggi l’atteggiamento “mi-lanocentrico” è stato palesepiù che celato…”.

Il Sindaco di Paderno, Marco Alparone: i cittadini della provincia non devono essere penalizzati rispetto ai milanesi

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Il centrodestra contro la comunità islamica:“In via Trento c’è una moschea abusiva”

>>> SEGUE DA PAG. 1A questo punto la que-stione è dimostrare che,in realtà, il capannone divia Trento, per il qualemai all'Amministrazioneè stata fatta richiesta dicambio di destinazioned'uso, venga utilizzatodalla comunità islamicacome moschea. “Non cihanno mai chiesto auto-rizzazioni per la mo-schea in via Trento” haconfermato l'assessoreMarini. Tuttavia, comeaffermano Di Stefano eLamiranda “È ovvio chevenga già utilizzatacome moschea ancheperché già la scorsaestate veniva distribuitoun volantino nel quale sidichiarava che tutte leattività dal Ramadan alla

preghiera, agli incontriper famiglie, in attesadella nuova Moschea aSesto per cui è partita laraccolta fondi, vengonosvolte proprio in viaTrento 106, più prova diquesta...». Anche l'amministrazionecomunale a questopunto non sa che pescipigliare. In particolare, ilvicesindaco sarebbe aconoscenza del fattoche il Centro CulturaleIslamico sarebbe in con-trasto alla normativa ur-banistica del Pgt operain via Trento 106. Oltreall'assenza di autorizza-zione al cambio di desti-nazione d'uso,mancherebbero anche irelativi posteggi perti-nenziali previsti dal Pgt

per tale insediamento.E, tra l'altro, questo Cen-tro Culturale Islamiconon avrebbe i requisiti diente religioso qualificatodalla Regione e quindinon avrebbe le autoriz-

zazioni di sicurezza. Mail sindaco ha le mani le-gate: dal punto di vistaurbanistico non ci sonostate violazioni, perl'abuso edilizio si pro-cede per via amministra-

tiva o penale, e lei hachiesto un incontro colPrefetto per risolvere laquestione. La comunitàislamica deve esseresfrattata da via Tasso inattesa della grande Mo-

schea di Via Luini ma bi-sogna trovare loro unaltro posto.«Peccato che se losiano trovato con lasfrontatezza e furbizianascondendosi dietro ilparavento di terzi pro-prietari – ha conclusoLamiranda - Violano lalegge e fanno ricaderele responsabilità su altri:devo ammettere chequesta comunità si èproprio ben integratacon gli usi e costumi ita-lici e a breve documen-terò l’enorme quantità disoldi che fino ad oggi lacomunità islamica ha in-vestito sul territorio se-stese negli ultimi diecianni nel settore immobi-liare. Altro che poveri ebisognosi».

“Violano la legge e fanno ricadere la responsabilità su altri. Questa comunità si è proprio ben integrata...”

Arte contemporanea, Filosofia, Letteratura Italiana, Diritto, Storia della mu-sica, Storia delle religioni, Medicina, Fitoterapia e anche Informatica, Inglese,

Tedesco, Spagnolo: sono 70 icorsi che la Università della TerzaEtà di Sesto San Giovanni ha incalendario per quest’anno, il 20°dalla fondazione. E’ una iniziativadei Lions di Sesto, che 20 anni fadecisero di proporre alla cittadi-nanza questa scuola a beneficiodelle esigenze di cultura dellapopolazione “di una certa età”.All’inizio erano 300 iscritti, in duestanze messe a disposizione dalComune, sempre attento a que-

ste iniziative; adesso, e da molti anni, stabilmente sul numero di 900 iscritti,con una percentuale di rotazione del 20% segno di una adesione continua alrinnovo del programma dei corsi. I docenti sono diventati 80, alcuni Lions,alcuni di estrazione Universitaria o Liceale, alcuni professionisti o dirigenti efunzionari di azienda. Sono loro il punto di forza della scuola, con la loro de-dizione e la assoluta volontarietà della loro attività didattica. Gli iscritti arrivanoprevalentemente da Sesto, ma ce ne sono più di 100 che vengono da Milano,essendo la sede comodamente raggiungibile con la Metropolitana. Adesso laUTE di Sesto, come sinteticamente viene chiamata, ha sede presso la ScuolaOriani, in via Buozzi al 144, ma alcuni corsi sono tenuti presso il Comune,nella sala Talamucci, e altri presso il Villaggio Falck. Quindi una realtà moltobene inserita nel territorio, e che costituisce per la sua dimensione, per il suoradicamento e per il suo livello culturale un vero e proprio punto di riferimentonel panorama delle attività culturali cittadine.Nella provincia di Milano ci sono altre 13 Università della Terza Età fondate egestite dai Lions, con un totale di oltre 7.000 corsisti, un grande successodelle iniziative sociali che il Lions Club International svolge.

G.B. Enrico PonsPresidente della UTE di Sesto San Giovanni

L’Università della terza età festeggia 20 anni

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il puntSESTO SAN GIOVANNI

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di Marta Abbà

In tour a Barcel-lona, dal vivo, dove giàerano stati a gennaio, e inradio per tutta la Spagna. Epoi ospiti in un importantefestival molto conosciuto eattrazione principale dellaserata conclusiva di Festita-lia a Bucarest, in Romania,a giugno scorso. Stannoportando per il mondo lamusica del primo cd dal ti-tolo "Acciaierie e FerriereLombarde Folk" raccon-tando non solo di note e me-lodia ma anche della città diSesto San Giovanni e dellarelazione che esiste tra essae la loro musica. Si chia-mano Sestomarelli, non perniente, infatti, e si raccon-tano così. Che legame avete con lacittà?

linea di confine fra noi e ilresto del mondo, aveva unimportante punto a suo fa-vore, nel nostro parere: suo-nava bene. E, per inciso, siscrive tutto attaccato: Sesto-marelli”.Quali sono i principalitemi dei vostri album?“Il primo, “Acciaierie e fer-riere lombarde folk” (A BuzzSupreme/Audioglobe),uscito nel 2013, avevaforse un piglio più ironico eleggero nelle liriche. Al con-trario, nel prossimo lavoro,ci sono pezzi “appesantiti”dall'età che avanza e da unclima sociale che avver-tiamo farsi più rovente digiorno in giorno”. Anche la musica, cambia,o solo i testi? “L'impianto musicale è so-stanzialmente invariato ecrediamo che quel che èstato definito urban folk, ilfolk rock cui ci ispiriamo,continuerà a restare trai-nante, stavolta con una piùmassiccia presenza dellachitarra elettrica”.Quando vi si potrà sentiresul territorio di Sesto e

dintorni?“Fortunatamente sul territo-rio abbiamo, al momento,pochi impegni, uno al centroPertini di Cinisello Balsamoil 27 novembre, il 13 dicem-bre a Music live Lombardiaa Lissone e il 15 gennaio aVimercate, all'Arci Locomo-tiva”. Perché “fortunatamente”? “Fortunatamente perché inrealtà stiamo lavorandobene anche altrove, peresempio in Piemonte, e leoccasioni per esibirci dalvivo e spacciare i nostri di-schi non mancano. Sesto è,come dicevamo, un punto dipartenza”.Ma chi sono i Sestoma-relli?“Eccoci: i Sestomarelli sonoAlessandro Aliprandi allachitarra solista, al mando-lino e ai cori; ed è lui l'autoredelle musiche oltre che il cu-ratore degli arrangiamenti;Alessandro Muscillo suonail basso, Ricardo Preda labatteria e Mariela Valota ilviolino. Roberto Carminati èchitarrista ritmico e cantantesolista, e scrive i testi”.

“Quel che manteniamo conSesto San Giovanni, almenoper quel che riguarda imembri del gruppo che vi ri-

siedono tuttora o ne sonooriginari, è forte e non dàsegni di indebolimento no-nostante tutto. Perché guar-

dando indietro alla nostra vi-cenda personale ci accor-giamo che la città ha avutoun ruolo importante se nonfondamentale, di educa-zione civica, politica, e arti-stica, dato che a Sesto si èsempre respirata tanta, tan-tissima musica”. Però state viaggiando pa-recchio, no?“Sì, esatto. Infatti l'ex Stalin-grado d'Italia è e deve es-sere un punto di partenzaper viaggiare in altre dire-zioni, o piuttosto un para-digma per parlare, ancheattraverso le sue immaginimagari, di qualcosa di com-pletamente diverso”.Il vostro nome è esplicita-mente legato al territorio,infatti...“Il nome, a dire il vero, oltrea ritrarre un'istantanea dellenostre radici e indicare la

Da Sesto S.Giovanni all’Europa,la parabola dei “Sestomarelli”La band sestese è in tour con il cd: “Acciaierie e Ferriere Lombarde Folk”

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il punt SESTO SAN GIOVANNI

di Marta Abbà

“Che tristezza!”Non è un'accusa all'ammini-strazione e tanto meno al sin-daco, non un atto politico mauna semplice segnalazioneda cittadino. Da cittadino che,come esponente sestese diForza Italia, viene anchespesso interpellato daglistessi cittadini e vicini di por-tone trovandosi così adascoltare il disagio di tuttiquei sestesi che , come lui,“vedono il degrado avan-zare”. Così ce lo ha spiegato lostesso Gianni Fiorino, cheabbiamo interpellato per ap-profondire la sua letteraaperta all'AmministrazioneComunale risalente a fine ot-tobre. Interpellata in merito,l'amministrazione Comunaleimpegnata con l'emergenzaesondazioni, non ha dato ri-sposta. Come mai un'altra lettera?Non è la prima, vero?No, non è la prima ma la si-tuazione invece che miglio-rare peggiora e io non posso

tacere. Vedo il degrado con imiei occhi, e tutt'al più, i cit-tadini mi fermano e mi chie-dono di fare qualcosa. Cosa intende come de-grado: qualche esempio?Spazzatura per terra, stradesporche, piene di buche epoco illuminate. E' impossi-bile camminare per strada ec'è anche chi ha persinopaura ad andare a buttare i

sacchi dell'immondizia. Pernon parlare degli spazi verdi,sono molto conciati e insicuri.Io parlo della zona in cuiabito, via Cavallotti, ma te-niamo conto che è una via diSesto piuttosto importante ecentrale. Un tempo anchericca di negozi. Anche la chiusura degliesercizi commerciali haaiutato il degrado?

Sicuramente. Prima molti ne-gozianti pulivano il tratto dimarciapiede davanti alle lorovetrine, c'era più passaggiodi persone e sicuramente piùsicurezza. Più vita. Ora, nonè più così. Certo c'era daaspettarselo con tutti i centricommerciali sorti a Sesto. E' da imputare ad una cat-tiva gestione da parte delComune questa situa-zione?La mia non è una accusa alsindaco e neanche allagiunta, ma è una segnala-zione che mette in luce undato di fatto. E non solo, uncontinuo peggioramento.Purtroppo non sto parlandosolo della mia via ma di unatendenza che coinvolge tantezone di Sesto. Cosa dovrebbe fare l'am-ministrazione?Reputo che debba dare perprima il buon esempio.

“Spazzatura per terra, strade sporche, piene di buche e poco illuminate”. Cosa fare per ripristinare un po’ di decoro?

Ma non dovrebbe partireda un senso civico dei cit-tadini, prendersi cura delproprio territorio? Certo, ma dall'amministra-zione pubblica deve partireun segnale. Se comincias-sero a sistemare il degrado,certo i cittadini sarebbero piùinvogliati a mantenere pulitele strade e il suolo pubblico. Qual è la sua preoccupa-zione maggiore?

La mia preoccupazione mag-giore è la sicurezza. Certo èuna tristezza vedere che lanostra città si sia conciatacosì male, ma ciò che più mipreme è la sicurezza. Il de-grado porta a situazioni di in-sicurezza, strade malfrequentate, episodi violenti.Non è quello che desideronella città in cui vivo. Espesso i responsabili arri-vano da fuori.

Impossibile anche camminare per strada,j’accuse di Fiorino contro il degrado in città

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il puntSESTO SAN GIOVANNI

di Giorgio Valleris

L'uno era a Bologna,a pochi metri di distanza dalcampo rom abusivo che, inmaniera più o meno provo-catoria, avrebbe dovuto vi-sitare. L'altro era a Sesto,nella “casa rosa” ai piedi delcavalcavia di via Trento, alcivico 106. L'uno è MatteoSalvini, leader della LegaNord che, come tutti sanno,è stato aggredito da ungruppo di ragazzi dei centrisociali che hanno assaltatol'auto su cui viaggiava. L'al-tro è il capogruppo sestesedi Forza Italia, Roberto DiStefano che denuncia diaver subito minacce duranteun sopralluogo compiutonello stabile ai margini delquartiere 4 Falck Pelucca. “... E' uno dei palazzi peg-giori di Sesto oltre a rappre-sentare l'esempio più chiarodel flop dell'integrazione vo-

luta dalla sinistra locale.Recentemente ho fatto unsopralluogo nel cortile e al-cuni immigrati mi hanno in-timato di allontanarmi comese testimoniare l'elevatostato di degrado di questaarea fosse un'offesa nei loroconfronti. La situazione di

questo stabile è disastrosa:abusi, criminalità, spaccio,zero regole”.Ecco il suo racconto: “Nonappena ci si avvicina al cor-tile interno – continua DiStefano - ci si rende contoche qui comandano delin-quenti di varie etnie, con

l'arroganza di chi si senteimpunito. Lo stabile è pro-fondamente degradato e leoccupazioni abusive si sus-seguono, le scale sono co-perte da muffe, leinfiltrazioni pregiudicanol'edificio. La deriva della viaè sotto gli occhi di tutti: ap-

partamenti frazionati e affit-tati in nero, occupazioniabusive, immigrati che vi-vono in pochi metri quadrati,smercio di roba illegale sullescale. Si allacciano abusiva-mente all’elettricità e usanobombole per il gas, con legravi conseguenze delcaso. Qui le norme sull’ido-neità e agibilità non esi-stono”. Per questo, il capogruppo diForza Italia ha presentatoun'interrogazione al sindacoal fine di ottenere un sopral-luogo da parte degli ispettoriAsl per verificare il rispettodelle norme igienico sanita-ria dei 32 appartamenti non-ché l’agibilità degli stessivalutata dai tecnici comu-nali. Non è tutto. Il consi-gliere di centrodestra sisofferma anche sulla que-stione tasse, chiedendo al-l'amministrazione diquantificare le tasse locali

non pagate dai proprietari. Ilpagamento di Imu, Tasi eTari preoccuperà gli occu-panti abusivi e i proprietariche affittano in nero quei lo-cali fatiscenti? Probabil-mente no. Ma al di là dellequestioni politiche di fondo,c'è un evidente problema disicurezza da affrontare dalmomento che il palazzocade a pezzi e che alcunidegli abitanti utilizzanobombole gas per cucinareallacciamenti di fortuna perl'elettricità. Oggi più che mai, in un mo-mento in cui l'emergenzaabitativa ha raggiunto livellirecord in tutta Italia e in cuinella vicina Milano il feno-meno delle occupazioniabusive ha assunto dimen-sioni preoccupanti, la que-stione va affrontata conurgenza e nel rispetto delladignità di tutti. Degli stranierie dei sestesi.

La casa rosa di Via Trento terra di nessuno?Di Stefano, minacciato, ha denunciato che...“Non appena ci si avvicina al cortile interno ci si rende conto che qui comandano delinquenti di varie etnie...”

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Page 12: Il punto nordmilano novembre

vizio indipendenti che nonrientrano all’interno delcircuito delle compagniedi distribuzione di benzinapiù note e questo per-

Spec i a l e Mo to r i

mette all’automobilista dirisparmiare oltre 10/15centesimi al litro rispettoalla media del servito. Vadetto che, ultimamente,

Una delle soluzioni per fare il pieno low cost sono le “pompe bianche”,le stazioni di servizio indipendenti che propongono prezzi competitivi

Caro carburante: risparmiare si può

Non sono più i tempi in cuila benzina sfondava ilmuro dei 2 euro al litro,ma la possibilità di rispar-miare sul pieno fa sempregola. Basta fare rifornimentoalle cosiddette pompebianche, i distributori "nologo" slegati dalle princi-pali insegne petrolifereche possono comprarebenzina a prezzi di mer-cato senza seguire le ta-riffe imposte dai marchitradizionali. Il risparmiopuò arrivare ache oltre i10 centesimi al litro, ciò si-gnifica 4 o 5 euro a pieno.

UNA SOLUZIONE PERRISPARMIAREPompe bianche: si chia-mano così i distributori dicarburante, senza mar-chio, che possono prati-care sconti sulla benzinagrazie ai minori costi digestione e alla fonte. In Italia sono circa 2mila esi trovano in tutte le re-gioni: secondo alcune sta-tistiche coprono unaquota pari al 7 per centodel mercato della ben-zina.Si tratta di stazioni di ser-

anche le grandi compa-gnie hanno iniziato a pun-tare su soluzioni low costcon linee di self servicededicate.

NUMERI IN AUMENTOll numero dei distributoriindipendenti è in costanteaumento, attualmente sene contano oltre 2milasparse su tutto il territorionazionale. Le maggiori

concentrazioni si raggiun-gono in Lombardia, Emi-lia, Marche e Lazio. Eormai le pompe bianchenon si trovano solo in pe-riferia o sulle strade fuorimano: diverse insegne diquesto genere sono ap-parse anche in città.

DOVE TROVARE LEPOMPE BIANCHE INITALIA

Per trovare una mappacompleta delle pompebianche e vedere dovesono localizzate all’in-terno della vostra regionepotete consultare i sitiwww.pompebianche.it ewww.pompebianche.com.Per una maggiore como-dità potete inoltre scari-care l’app persmartphone dedicata alservizio (iOS e Android).

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di Marta Abbà

Via Volontari delSangue. Alloggi Popolari.Dal primo dicembre “passe-ranno” a MM (MetropolitanaMilanese Spa) in gestione,dopo anni di Aler. Si tratta diun condominio misto con25 proprietari e 108 asse-gnatari inquilini del Comunedi Milano che ha acquistatogli immobili intorno agli anni80 per rispondere all'emer-genza abitativa causata dainumerosi sfratti. Si tratta diappartamenti medio/grandiaccatastati come A/2. Il sin-dacato inquilini SUNIA èpronto ad incontrate i nuovigestori per illustrare le pro-blematiche dell'area, tra ti-mori e aspettative. MarisaBacchi di Sunia Milano cele anticipa.

Chi sono gli inquilini: fa-miglie giovani, anziani... ?Sono per lo più famiglie dianziani, qualche personasola: quando vennero asse-gnati gli alloggi le famiglieerano di 4 o 5 individui, coltempo si sono ridotte per di-versi motivi. Sono più nu-merosi gli italiani anche seci sono diversi nuclei stra-nieri.Quali sono le attuali pro-blematiche?Il quartiere necessità di in-terventi manutentivi di rile-vante importanza quali: ilrifacimento delle facciate,degli impianti elettrici equello degli ascensori. Lasostituzione delle caldaie, ilripristino dei box che acausa dei danneggiamentiprovocati dalle numeroseoccupazioni abusive, dopo

lo sgombero sono stati la-strati.Ci sono o ci sono stateoccupazioni abusive?Ci sono, sono 16/17. E poici sono alcune situazioni disubaffitto, in cui gli asse-gnatari hanno dopo aver la-

sciato l'alloggio hanno ce-duto ad altri in cambio delpagamento di unasomma... E appartamenti sfitti? Ci sono 8 appartamentivuoti, in fase di ripristinoper essere poi riassegnati.

La responsabilità della si-tuazione in cui si trova ilquartiere è del Comune diMilano: come proprietario dicasa aveva ed ha l'obbligodi controllo e tutela del suopatrimonio.Come valutate la gestionedi Aler fino ad oggi? E' difficile dare una valuta-zione all'operato di ALER: siè occupata quasi prevalen-temente di questioni ammi-nistrative. Certo non è statauna buona gestione, ALERnon ha risposto adeguata-mente alle necessità degliinquilini anche per la ca-renza dei dati necessari perla gestione delle pratiche. Avete delle richieste insospeso con Aler rimasteinascoltate?Ci sono alcune pratiche ri-maste in sospeso poiché la

loro lavorazione è andata incoda all'Anagrafe del-l'Utenza che si è conclusanel mese di luglio scorso. Che opinione avete delpassaggio ad MM?Siamo fortemente preoccu-pati per questo ennesimocambio di gestione e per itempi ristretti dell'opera-zione oltre all'assenza diconoscenza da parte di MMdelle numerose criticità diun comparto che presentamolti problemi gestionali/amministrativi causati dasei anni di gestione privata.Che aspettative avete?Che la gestione MM sia im-prontata a valorizzare ilruolo sociale delle case co-munali, che fermi il degradonei quartieri, che venganogarantite le manutenzioni eridotto il costo dei servizi.

Case popolari, la gestione da Aler a MM.Gli inquilini: “Siamo molto preoccupati...”Il passaggio di consegne avviene in un clima di caos e tensione sfociato negli scontri di Milano. Ma l’emergenzaabitativa ha raggiunto livelli di guardia un po’ ovunque e a Cinisello le occupazioni abusive creano problemi seri

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il punt CINISELLO BALSAMO

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Il Comune ti “paga” per lasciare l’auto in box,l’Assessore Ruffa: questa è la strada giusta

di Marta Abbà

Un contributo di120 euro annuale proca-pite per invogliare i citta-dini a lasciare in box lapropria auto e utilizzare imezzi pubblici. E' l'idea delComune che lo eroga dal2013, e vuole continuare afarlo anche nel 2015, aspiegare come funziona eperché proseguire su que-sta strada di sostenibilitàambientale è l'assessorealla mobilità Ivano Ruffa. Da quando il Comuneeroga questo contri-buto?Abbiamo deliberato lascelta a fine settembre2013 ma rendendo il prov-vedimento retroattivo atutto il 2013, quindi validoper tutti coloro che aves-sero acquistato un abbo-namento annuale ATM apartire dal 1 gennaio 2013.

Per il 2014 lo abbiamoconfermato. Che obiettivo ha questascelta?L'incentivazione all'utilizzodel mezzo pubblico ren-dendolo costante e abitu-dinario nell'arco dell'annoin alternativa all'utilizzo diautoveicoli privati cer-cando di produrre ancheun vantaggio ambientale.Chi lo può richiedere? cisono limitazioni per red-dito, età o residenza?E' necessario essere resi-denti a Cinisello Balsamoindipendentemente dareddito, nazionalità o altrifattori. Basta dimostrare diaver acquistato un abbo-namento annuale SITAMinterurbano di area pic-cola, media o grande. E'escluso chi già usufruiscedi convenzioni aziendali eanche gli studenti chehanno già un'applicazione

di un prezzo ridotto diret-tamente da ATM. Quanto è stato stanziatonel 2013 e quanti hannorichiesto i 120 euro? Abbiamo stanziato100mila euro nel 2013 conla possibilità di rimborsarefino a circa 830 abbonatie, considerando che l'ini-

ziativa è stata pubbliciz-zata solo nella parte finaledell'anno 2013, hanno pre-sentato la richiesta di rim-borso 145 persone.Abbiamo rimborsato tuttele richieste valide, solo 5 o6 sono state rifiutate per-ché non avevano acqui-stato l'abbonamento nel

corso del 2013. Per il 2014?Abbiamo confermato i 120euro di rimborso procapitema con una riduzione degliimporti stanziati a bilancioconsiderando di ottenereun numero di richieste nondi molto maggiori del2013. Ad oggi sono perve-nute 115 richieste di rim-borso per il 2014.Perché un rimborso enon una riduzione diret-tamente sull'abbona-mento?Non è stato possibile sti-pulare una convenzionedirettamente con ATM chepermettesse la riduzonedirettamente al momentodella sottoscrizione del-l'abbonamento, cosi i no-stri cittadini devono primapagarlo interamente e poirecarsi presso gli sportellidel polifunzionale del Co-mune (via XXV Aprile) e

compilare un modulo perrichiedere la scontistica. I120 € vengono versati di-rettamente su conto cor-rente del richiedentetramite bonifico.In futuro si può sperarein una procedura online? Ci auguriamo di riuscire aproporla per il prossimo fu-turo. Già la richiesta dimolti documenti può es-sere fatta online, per la di-gitalizzazione siamo unodei Comuni più all'avan-guardia. Per il 2015 ribadirete i120 euro?Intendiamo mantenere l'in-centivazione per lo scontosu abbonamento ATM ecominceremo a lavoraresul piano della mobilità so-stenibile incentivandoanche la mobilità ciclabilee cercando di rendere lacittà ancora più sicura.

Verso la conferma il contributo di 120 euro per incentivare i cinisellesi all’utilizzo dei mezzi pubblici

il puntCINISELLO BALSAMO

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Page 16: Il punto nordmilano novembre

Medicina & BenessereSpeciale

Tutti i medici hanno ri-cevuto una educazionesulla base del riconosci-mento della malattia. Ilpasso successivo è statoquello di pensare allaprevenzione. Gli ultimianni stanno vedendo ilforte sviluppo di studi “a cavallo “ tra malattia,prevenzione e fisiologia.Si sta cominciando a ca-pire e soprattutto a ri-spettare la grande

capacità del nostro or-ganismo di compen-sare. Nella medicina dellosport in particolare la fi-siologia dei compensi ela ricerca dell’equilibriomuscolare stanno assu-mendo un ruolo fonda-mentale per laprevenzione di proble-matiche neuromusco-lari e per ilmiglioramento delleprestazioni. Quindi ilsistema muscolare po-sturale responsabiledegli impercettibili e ra-pidi aggiustamenti neu-

romuscolari va preso inconsiderazione con lamassima attenzione. In questa ottica la ripro-grammazione posturalealla ricerca di un migliorequilibrio e quindi diuna armonia tra le ca-tene muscolari è mate-ria di analisi nell’ atletae in questa prospettiva,pur non essendo unvero recettore, il si-stema stomatognatico

presenta diverse pecu-liarità che lo rendonoparticolarmente impor-tante come causa di di-sequilibrio. Innanzitutto la mandi-bola è funzionalmenteconnessa alla colonnavertebrale mentre il ma-scellare è un osso cra-nico. Ogni volta quindiche avviene la degluti-zione con contatto tra identi, si ha una contra-zione muscolare siadella catena muscolareposteriore che di quellaanteriore.Non solo, ormai è appu-

Vari specialisti devono aquesto punto esserechiamati in causa percercare di capire quale –o più frequentementequali – sono i distrettiresponsabili dello scom-penso. Dovranno intervenirefisiatri, ortopedici, otori-nolaringoiatri, oculisti,dentisti, fisioterapisti,optometristi, e anchenuove figure di espertidi postura come osteo-pati o chiropratici. Per quanto riguardal’aspetto odontoiatrico,lo scopo del dentistasarà quella di ricercareuna occlusione che ri-spetti l ‘ equilibrio gene-rale del paziente, che lomigliori per cercare dirimuovere eventualisompensi.Ed è la necessità di farcoincidere di nuovo ilcontatto dentale conuna guida neuromusco-lare corretta che danuovi impulsi agli studiriabilitativi odontoia-trici.Ma quali sono i passi?Come procedere? Data la complessità delcampo, l’atleta non puòessere riabilitato senzala certezza del risultatoottenibile. La nuova oc-clusione deve essere si-mulata e verificata. Ed èquesto l’obiettivo deivari tipi di bite. A questo punto rimaneda comprendere la veranatura di uno stru-mento il cui uso spessonon viene in pieno com-preso. Cosa fa un bite?Può essere utilizzato

come paradenti per pre-venire usure dentali dadigrignamento e bruxi-smo, puo’ essere utiliz-zato per ridurre tensionimuscolari in quantoconsentono alla bocca diessere libera e svinco-lata dall’ occluisione, mapossono essere utilizzaticome mezzo diagno-stico di simulazione. In-fatti determinando uncontatto occlusale supiani predeterminati diresina si può riuscire a “ingannare” il sistemaneuromuscolare che, ri-levando un contattodentale diverso, gene-rerà una diversa rispo-sta muscolare. Unamigliore risposta mu-scolare nell’ ottica di ri-duzione dei sintomi e diuna diminuita attivitàelettrica muscolare mi-surabile atteaverso elet-tromiografie, saràl’elemento che permet-tera’ di comprendere l’entita’ dei problemi ge-

nerati dalla bocca equindi di progettare unpiano di riabilitazione.Prove strumentali sepossibili (elettromiogra-fia di superficie, verti-cale di Barrè,stabilometria e baropo-dometria, kinesiogra-fia), esami clinici(palpazione muscolare,analisi della ATM, testdi mobilità e risposta delpaziente a una setti-mana dall’ applicazione)e test kinesiologici da-ranno una indicazionedi massima sulla capa-cità del sistema stoma-tognatico di interferiresul sistema tonico po-sturale e sulla necessitàdi una visita più accu-rata.

Dott. Bruno PortelliOdontoiatra, esperto in

gnatologia e posturologiaPoliambulatorio Pedesini

Tel. 02 2247 [email protected]

Per risolvere uno scompenso della postura devono intervenire in sinergiafisiatri, ortopedici, otorini, oculisti, dentisti, fisioterapisti e anche osteopati

Equilibrio posturale: é possibile solocon la sinergia tra gli specialisti

rato che per l’organismola deglutizione è un attoassolutamente priorita-rio e che il contatto den-tale rappresenta un attonecessario alla stabiliz-zazione mandibolare in-dispensabile peringhiottire. In altre pa-role viene privilegiato ilcontatto dentale al-l’equilibrio neuromu-scolare. Ed è proprio l’ allonta-

namento dall’ armoniache determina la perditadell’ equilibrio e del con-fort con conseguenteaumento di spesa ener-getica a discapito dellaprestazione sportiva.Infatti nel momento incui si crei disequilibrioin un distretto corporeo,immediatamente tutto ilsistema è chiamato acompensare attraversocontrazioni muscolariche possono creare ten-sioni anche in zonemolto lontane dalla sedeche ha generato il pro-blema.

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di Chiara Cogliati

E’ nata così unamacro collaborazione tratutte le forze economichee sociali presenti sul terri-torio che a partire dal 1gennaio 2015 prevederàuna riorganizzazione dipoteri e direttive in unanuovissima forma rappre-sentativa. Un nuovo ac-cordo tra la città di Milanoe il suo hinterland, fondatosu trasparenza e parteci-pazione che ha trovato ilsuo apice nell’elezione delConsiglio metropolitanoavvenuta lo scorso 28 set-tembre. Un’elezione che a Bressoha un sapore particolaregrazie al nuovo ruolo delconsigliere Rita Parozzi,eletta nel Consiglio della

Città Metropolitana. Consigliere Parozzi, cipresenta l’idea che staalla base della nascitadella Città Metropoli-tana? Quali sono i cam-biamenti previsti per icittadini e personal-mente come ha accoltoquesto suo nuovo inca-rico?“La nuova Città Metropoli-tana è una sfida. Con essacambia la visione comples-siva ma soprattutto cam-biano i rapporti tra ilComune di Milano e tutti glialtri Comuni limitrofi. Lacittà di Milano ha sempreavuto un ruolo predomi-nante ma ora nascerà unaprofonda collaborazione,una nuova sinergia portataavanti sempre nel rispettodelle autonomie e delle di-

versità. Del restosono sempre più nu-merosi i servizi sovra-comunali che cometali vanno consideratie gestiti. Quel che ècerto è che la CittàMetropolitana lavo-rerà ponendo l’inte-resse dei cittadini alprimo posto”. “E’ sicuramente unasfida grossa, un im-pegno che però hoaccolto con entusiasmoproprio perché credo nelprogetto”.Quali saranno ora i pros-simi passi da compiere? “I prossimi passi? Entro il31 dicembre dobbiamorealizzare uno statuto chesigilli e ufficializzi la na-scita del nuovo organo; èuna corsa contro il tempo,

con una continua calenda-rizzazione di incontri congli stakeholders e tutte lerealtà organizzate cheoperano sul territorio. Ab-biamo poco tempo a di-sposizione maascolteremo e valuteremotutte le diverse esigenze”. “Ad oggi però sono ancoratanti i cittadini che non co-

noscono la nuovarealtà della CittàMetropolitana. Adire il vero ci scon-triamo con una re-altà non semplice:in un periodo comequesto, dove il sen-timento dell’antipo-litica risultap r e d o m i n a n t e ,qualsiasi nuovoente (così come lestesse provincie)

viene considerato super-fluo, un costo che pesasulle spalle della colletti-vità. E questo nonostantel’indubbia importanza delruolo ricoperto dalle stesseprovince, in molti settori trai quali le scuole o le operepubbliche e la viabilità. Ioe gli altri 23 neo Consiglieridella Città Metropolitana

vogliamo lanciare un se-gnale: una zona di oltre 3milioni e mezzo di abitantisarà rappresentata da unnumero minimo di figurepolitiche (24 Consiglieri).Per di più la nostra rappre-sentanza avverrà a titologratuito: un impegno gra-voso che porteremo avantisenza nessun compenso.E questo credo sia un se-gnale importante dato aicittadini”.Quale sarà il suo impe-gno e il suo contributo equale a suo avviso lepriorità da affrontare? “Il primo obiettivo in cuicredo fortemente è ripor-tare l’elezione diretta ai cit-tadini, in modo che ognifigura sia l’espressione di-retta della loro volontà. Cilavoreremo fin da subito”.

Parozzi racconta la sua Città Metropolitana.Non è un ente inutile che pesa sui cittadini!La sfida per i 24 consiglieri è quella di rappresentare oltre 3 milioni di persone. Di farlo bene e gratis...

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il punt BRESSO

Page 19: Il punto nordmilano novembre

Ripubblichiamol’articolo del dott.Paglioli apparsosullo scorso nu-mero in una formaerrata a causa dierronei tagli effet-tuati in fase di im-paginazione.Rivolgiamo alcune do-mande al dr. MassimoPaglioli su come com-portarsi durante lagravidanza:Cosa avviene nelcavo orale di unadonna durante lagravidanza?“Durante tale periodosi verificano cambia-menti sostanziali allemucose del cavo oraledovuti agli alti livelli diormoni circolanti.Questi cambiamentirendono le gengive

piú sensibili a stimolilocali. Sostanzial-mente le gengive san-guinano piúfacilmente e tendono a''gonfiarsi'' con mag-gior frequenza. Questecondizioni possono in-nescare un pericolosocircolo vizioso. Le gen-give gonfie rendonopiú facile l'accumolodi placca, il sanguina-mento gengivalerende piú difficoltosolo spazzolamento. Inalcuni casi si vengonocosí a delineare quadridi parodontopatie”.Cosa possiamo fareper evitare questiproblemi?“Il primo passo équello come sempre diprevenire. A tuttequelle donne che deci-

dono di intraprendereuna gravidanza consi-glio di eseguire una vi-sita preventiva dalloodontoiatra e sotto-porsi ad una ablazionedel tartaro. Durante lagravidanza consiglioinoltre di eseguire vi-site trimestrali voltead intercettare even-tuali problemi sul na-scere. Infine énecessario che vengaeseguita una accurataed efficacie igiene do-miciliare da partedella donna gravida.Penseranno l'odonto-iatra e la sua igienistadentale ad istruire ef-ficacemente la pa-ziente”.Durante la gravi-danza é possibileeseguire dei tratta-

menti dal denti-sta?“É consigliabile ri-mandare gli interventinon urgenti al terminedella gravidanza. Éutile sapere peró che épossibile intervenire,se strettamente neces-

sario, nel secondo tri-mestre di gravidanza.Ricordo inoltre chel'uso di anestetici lo-cali in gravidanza noné controindicato. Perquanto riguarda i far-maci segnalo che per ilcontrollo del dolore il

farmaco di primascelta é il paraceta-molo”.

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Durante la gestazione è meglio eseguire visite trimestrali per riscontrare eventuali problemi.E’ inoltre necessaria una accurata ed efficace igiene domiciliare da parte della gestante

Salute orale durante la

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Page 20: Il punto nordmilano novembre

di Silvia De Bernardin

Dai lavori per lanuova stazione all'OttobreManzoniano, passando dallamanutenzione di strada earee verdi. Per il ciclo di in-terviste del “Punto” ai nuoviassessori dalla giunta gui-data dal sindaco TatianaCocca, questo mese, ab-biamo incontrato il vicesin-daco Fabrizio Vangelista,che ha le deleghe a Lavoripubblici e Manutenzione,Cultura e Città metropoli-tana.Assessore, partiamo dailavori per la nuova sta-zione. A che punto siamo?Rispetto alle indicazioni ini-ziali, i lavori da parte di Tre-nord sono slittati un po' inavanti. Il prossimo step è lachiusura di una parte di via

Gramsci per lo spostamentodella rete fognaria e delle in-frastrutture di servizio. Poi, cisarà la chiusura del passag-gio a livello, dove verrà man-tenuto comunque ilpassaggio pedonale, e l'av-vio dei lavori di scavo per il

sottopassaggio, che dovreb-bero durare un anno. Questefasi erano previste a partireda febbraio, ma molto proba-bilmente saranno spostate inavanti. Intanto, dall'inizio del2015 dovrebbe essere ope-rativa la nuova stazione. Per

quanto riguarda la nostraviabilità, abbiamo concluso ilavori della prima parte delnuovo parcheggio davanti alBì ed effettuato le ultime si-stemazioni per l'attraversa-mento pedonale della nuovarotatoria per la quale, nono-stante le difficoltà, siamo riu-sciti a trovare la soluzionemigliore.Quali sono le altre opere inprogramma?Abbiamo chiuso il primo lottodei lavori del plesso scola-stico di via Beccaria, cheprevedeva la sistemazionedelle fogne. Speriamo dipoter partire con il secondolotto con il rifacimento deltetto e degli interni il primapossibile. È un'opera moltoimportante, circa 900milaeuro finanziati nel pianotriennale delle opere pubbli-che. I progetti sui quali vor-remmo lavorare per il futurosono la riqualificazione di viaVeneto e della piazza di Bru-

suglio, che si renderà neces-saria dopo l'apertura delnuovo sottopasso pedonale,e dellapiazza diOspitaletto.Un'altra cosache ci piace-rebbe fare èla riqualifica-zione dellab i b l i o t e c aspostandolanella casettadavanti al Bìin modo da creare un unicopolo librario integrato perbambini e adulti e liberarespazi per la scuola media divia Adda.Manutenzione ordinaria:buche nelle strade e erbaalta sono due problemi deiquali i cormanesi si sonolamentati spesso negli ul-timi mesi.Per quanto riguarda la ma-nutenzione ordinaria, da ot-tobre un tecnico comunaleaccompagnato da una squa-dra di operai ha iniziato a gi-rare i quartieri della città, unoalla settimana, per visionaree intervenire su tutti i princi-pali guasti, dalla buca al pa-letto storto al cestino rotto.Faremo un monitoraggioanche nelle scuole. Sul temadegli sfalci, bisogna dire checon le poche risorse a dispo-sizione è difficile che l'ap-palto venga osservato neiminimi dettagli. Quello su cuivogliamo lavorare per i pros-simi anni è una sorta di“green act”, un piano per il

mantenimento del verde chesia organizzato in modo di-verso da adesso, con inter-

v e n t idifferenziati inbase al tipo diarea che ren-dano lo sfalciopiù efficiente emeno costoso.P a r t i r e m oanche con lesponsorizza-zioni da partedei privati per

la cura delle rotatorie e conaccordi per la cura di deter-minate aree da parte di pri-vati cittadini e condomini.Nelle scorse settimane si èconcluso l'Ottobre Manzo-niano, giunto alla decimaedizione...Sono contento perché in-torno all'Ottobre Manzonianoc'è molto interesse. Ormai èdiventato patrimonio dellacittà. La cosa più bella è ilcoinvolgimento dei cittadinie della associazioni, i mo-menti di riflessione e difesta che contribuiscono acomporre un mosaico fattodi civiltà e partecipazione.In questo modo, tra l'altro,la cultura riesce a fare datraino anche alle attivitàcommerciali della città.Quest'anno il Comune hainvestito 15mila euro, fondiche finanziano le attivitàpromosse dalle associa-zioni e che garantisconopiù di un mese di eventi edi opportunità per uscire dicasa e stare insieme.

Dalla nuova stazione alle riqualificazioni...ecco come Cormano sta cambiando voltoContinua il ciclo di interviste agli assessori della Giunta guidata da Tatiana Cocca. Tocca al vicesindaco Vangelista

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il punt CORMANO

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di novembre: più è diqualità e più è natural-mente dolce, e richiedel’aggiunta di pochissimozucchero.Quando la farina saràben amalgamata ag-

Questo mese vi sugge-riamo una ricetta tipica-mente autunnale. E’ ilcastagnaccio, un dolcedella tradizione enoga-stronomica italiana,molto facile da prepa-rare, oltre che un tocca-sana per la nostra salute.

INGREDIENTI:Farina di castagne, 300g; Zucchero, 4 cucchiai;Acqua, 1 bicchie-re; Olioextravergine d’oliva, 2cucchiai; Uvetta (uvapassa), 50 gr; Pinoli, 50gr; Noci sgusciate, 50gr; Rosmarino fresco,due rametti; Un pizzicodi sale

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa, accendiil forno a 200 gradi. Se-taccia poi la farina in unrecipiente abbastanzagrande ed aggiungi l’ac-qua, gradualmente, me-scolando con una

forchetta per eliminaretutti i grumi che even-tualmente si formano.La farina da utilizzareper il castagnaccio èquella dolce, che si trovain commercio dal mese

giungi lo zucchero, il salee l’uvetta (precedente-mente fatta rinvenire inpoca acqua tiepida) unamanciatina di pinoli, unadi noci tritate moltogrossolanamente, e duecucchiai di olio. Mescolaancora il composto perrenderlo omogeneo e ro-vescialo in uno stampo ouna teglia da forno, unticon abbondante oliod’oliva, oppure rivestiticon un foglio di cartaforno. Occorre tenerepresente che il casta-gnaccio non cresce,quindi se si preferisce undolce più spesso e mor-bido, la teglia deve esserepiù piccola. Facendo unostrato molto sottile, in-

vece si ottiene un casta-gnaccio più croccante. Inogni caso, lo spessore vadal mezzo centimetro alcentimetro e mezzocirca. Decora infine lasuperficie con i rima-nenti pinoli, le noci, il ro-smarino ed un filo diolio; quindi inforna percirca 30 minuti (il tempodi cottura, comunque,dipende dallo spessoredello strato). In ognicaso, un castagnaccioben cotto deve avere lasuperficie screpolata easciutta. Il castagnacciosi serve tiepido, tagliatoin grossi quadrati e ma-gari accompagnato conun cucchiaio di ricottafresca.

Autunno, tempo di CastagnaccioUn dolce gustoso e facile da preparare, tipico della tradizione gastronomica ligure e piemontese

Anno VI - n. 8 - Ottobre 2014Redazione: Tel. 02-89.03.81.77E-mail: [email protected]: www.ilpuntonotizie.itDirettore editoriale: Alessandro ViganòAmministrazione: Edizioni la Bussola s.c.r.l.Stampa:Monza Stampa - via Buonarroti 153 - Monza - tel. 039 28.28.81 Redazione: Alessio Civati, Ettore Giovenale, Eleda Veggi, Fulvia StocolaHanno collaborato:Marta Abbà, Chiara Cogliati, Silvia De Bernardin, Laura Marinaro, Giorgio VallerisProgetto grafico: Fulvia Stocola Raccolta pubblicitaria: Savina Foffa 338 5223789Registrazione: n°8 del 9/1/04 Tribunale di Milano

Chiuso in redazione il 10 ottobre 2014

il punt

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il puntTERZA PAGINA

È stato eletto il 29settembre scorso a largamaggioranza dall’Assem-blea dei Soci: il nuovopresidente di CAP Hol-ding è Alessandro Russo.Prende il posto di Ales-sandro Ramazzotti, nomi-nato amministratoredelegato di Abbanoa,l’azienda che gestisce ilservizio idrico nella Re-

gione Sardegna.Russo, già vicesindacodel Comune di Solaro, ha

32 anni, è laureato inScienze Politiche e ha ri-coperto in precedenza ilruolo di presidente di unodei dipartimenti di AnciLombardia.“Sono davvero onorato dipoter rappresentare CAPHolding e il Gruppo CAP,che attraverso i sindaciconta oltre 2 milioni disoci, ovvero gli abitanti del

territorio servito – ha di-chiarato Russo al terminedell’assemblea che lo ha

Nuovo Presidente e Cda per Cap Holding:Alessandro Russo a capo del gestore idrico

eletto -. Ho accettato conentusiasmo questagrande responsabilità,con l’intento di consoli-dare i progetti già avviatie affrontare al meglio leimportanti sfide cui an-dremo incontro nei pros-simi anni. Ringrazio ilpresidente Ramazzotti e ilconsiglio di amministra-zione uscente per ilgrande impegno dimo-strato e i risultati raggiunti

in questi anni che ci la-sciano un'azienda effi-ciente, una realtàindustriale ai primi postitra le aziende idriche a li-vello nazionale".Insieme al presidente,l’Assemblea ha eletto inuovi componenti delConsiglio di Amministra-zione, fra di essi tredonne: si uniscono aRusso nell’impegnativocompito di dirigere le atti-

Il nuovo presidente ha 32 anni. E’ già stato vicesindaco di Solaro e ha presieduto un dipartimento Anci Lombardiavità del Gruppo CAP, l'ar-chitetto Laura Barat, gli examministratori locali LauraMira Bonomi e BrunoCeccarelli, e l'ex direttoregenerale dell'ATO Provin-cia di Milano Karin EvaImparato nominata vicepresidente.Partecipato da 192 Co-muni, il Gruppo CAP ge-

stisce il ser vizio idrico inprovincia di Milano,Monza-Brianza e Pavia,secondo il modello inhouse providing e serveun’area di più di 2 milionidi abitanti. Oggi per dimensioni e pa-trimonio il Gruppo CAP sipone tra le prime monou-tility italiane dell’acqua.

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