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Indici di Invecchiamento OvaricoIndici di Invecchiamento OvaricoIndici di Invecchiamento Ovarico
San Giuseppe Jato22 – 23 luglio 2011
Giovanni Bracchitta
Con il termine invecchiamentosi intende la graduale modificazione cui
vanno incontro le strutture dell’organismo con il passare degli anni inteso
come progressiva degenerazione morfo - funzionale di organi e sistemi,
indipendentemente dal fatto che queste alterazioni siano legate ad età o
fattori predisponenti, stile di vita, patologie importanti, stress, cure ad
elevata citotossicità.
Invecchiamento
Invecchiamento Ovarico
Quantità di modificazioni che hanno luogo nel tempo a livello cellulare e
tessutale;
Declino quantitativo del pool follicolare;
RISERVA OVARICA
La riserva ovarica è definita come la quantità e la qualità dei
follicoli presenti nelle ovaie in un dato e preciso momento. La
misurazione della riserva ovarica ha visto la sua maggiore diffusione
nella PMA, dove la stima del n° dei follicoli responsivi all’FSH può
permettere la predizione del n° di ovociti che verranno recuperati al
pick-up:
Poor Response: bassa prognosi riproduttiva;
Hyper Response: rischio di OHSS
Riserva Ovarica
La diminuzione del n° di ovociti non è in grado di spiegare del
tutto la bassa capacità riproduttiva/invecchiamento ovarico, è presente
infatti una contemporanea riduzione della qualità degli ovociti:
Anomalie cromosomiche;
Riduzione della qualità delle cellule della granulosa;
Riduzione della quantità delle cellule della granulosa;
F.J. Broekmans et al
Human Reproduction Update, 2006
Aspetti biofunzionali dell’ovaio
L’ovaio, svolge due funzioni fondamentali:
Steroidogenetica: estrogeni, androgeni, progesterone;
Riproduttiva: rilascio di gameti femminili;
Le due funzioni sono sotto lo stretto controllo sia degli ormoni ipofisari sia di
meccanismi paracrini interni al follicolo stesso, la loro integrazione, si esplica
ciclicamente attraverso il processo di maturazione, ovulazione, formazione del
corpo luteo e sua regressione, che nell’insieme rappresentano la dinamica
funzionale del ciclo ovarico.
Crescita del Follicolo
Prima metà vita Fetale:
Follicoli primordiali , Ø 50 µm, ovociti circondati da un singolo strato di
cellule appiattite di origine mesodermica che costituiscono la granulosa, avvolti
dalla membrana basale o di Slaviansky.
Sono circa 6 milioni.
Seconda metà vita fetale:
Follicoli primari , Ø 1.000 µm,
ovociti circondati da uno strato di cellule cubiche.
Sono circa 2 milioni
Crescita del Follicolo
Dalla seconda metà di vita intrauterina fino al periodo che precede la pubertà, ogni mese
alcuni follicoli iniziano a crescere, ma il ciclo maturativo si arresta e gli ovociti vanno in
atresia. I follicoli non arrivano a superare il diametro di 1 mm. Questa degenerazione
dipende sia da:
Errori genetici;
Alterazioni vascolari;
Alterazioni metaboliche
Da un processo meccanico di esfoliazione della corticale
Pubertà: 400.000 ovociti
Maturazione del Follicolo
Nell’età post puberale, quotidianamente un certo numero di follicoli contenenti ovociti
bloccati allo stadio di GV in Profase della I divisione meiotica, iniziano a crescere,
probabilmente a seguito di un segnale inviato dall’ovocita stesso (reclutamento iniziale)
indipendentemente dallo stimolo dell’FSH, proseguendo nella maturità nucleare fino allo
stadio di diplotene, nel quale rimarranno fino al picco dell’LH. Contemporaneamente il
citoplasma ovocitario subisce modificazioni della propria composizione ed attivazione degli
organelli al suo interno. La maturazione del citoplasma è indotta dagli estrogeni ed inibita
dagli androgeni (un ambiente estrogenico con bassi livelli di androgeni è il presupposto
ormonale per la crescita dei follicoli e la selezione del follicolo dominante). L’attivazione dei
follicoli avviene come in epoca pre-puberale, giungendo al follicolo primario.
Follicolo Secondario
A tre cicli di distanza dall’ovulazione:
Aumentano progressivamente gli strati della cellule follicolari
Si forma la teca interna
Diversi strati di cellule follicolari = granulosa
Granulosa
Teca
Membrana pellucida(o vitellina)
Ovocita primario(in profase I)
Follicolo secondario
Follicolo Secondario o Pre-Antrale
A due cicli dall’ovulazione si forma per coalescenza di piccole lacune uno spazio ripieno
di liquido sieroso: lo spazio pre antrale
Follicolo Terziario o Antrale
Negli ultimi giorni precedenti l’inizio del ciclo e nei primi giorni successivi ha luogo il
reclutamento finale che si compie nell’ambito di quei follicoli che hanno raggiunto le
dimensioni di 2-5 mm. I follicoli antrali, riconoscibili ecograficamente, posseggono i
recettori per l’FSH nelle cellule della granulosa e recettori per l’LH nelle cellule della teca.
(Colorazione Mallory Azan)
Follicolo di De Graaf
La rete artero-venosa della teca esterna si sfiocca in un apparato capillare che invade la
teca interna. Le sostanze veicolate diffondono tra le cellule della granulosa in quanto esse
sono connesse da gap-junction garantendo l’omogeneità dei metaboliti. L’attività trasudativa
delle cellule della granulosa aumenta la quantità di liquido presente nella cavità follicolare
determinando l’espansione dell’antro e trasformando il follicolo antrale in follicolo di de
Graaf, nel quale alcune cellule della granulosa continuano a tappezzare la parete del follicolo,
mentre quelle a ridosso dell’ovocita si compattano costituendo il cumulo. Nell’arco dei primi
5 giorni del ciclo un solo follicolo raggiunge dimensioni comprese tra 5-8 mm ed acquista i
caratteri della dominanza.
Controllo Gonadotropinico (FSH-LH)
L’FSH agisce essenzialmente sulle cellule della granulosa con effetto mitogenico
mediato dall’Epidermal Growth Factor tecale e dal Fibroblast Growth Factor prodotto dalla
stessa granulosa e inducendo la differenziazione morfologica delle cellule che acquistano
forma cubica e si connettono mediante gap-junction. Inoltre l’FSH induce la formazione dei
recettori nei confronti di se stesso, dell’EGF e dell’LH, la secrezione di inibina ed enzimi per
l’attività aromatasica. Quando il follicolo ha raggiunto un certo grado di sviluppo e si è
qualificato come pre-ovulatorio, assume un ruolo di rilievo l’LH, che può ora agire su di un
apparato recettoriale efficiente. Esso induce cambiamenti radicali nelle cellule della
granulosa:
Blocco delle mitosi;
Riduzione delle gap-junction;
Stimolo della steroidogenesi;
Stimolo attivatori plasminogeno;
Controllo Estrogenico
L’estradiolo ha fondamentalmente effetti potenzianti nei confronti dell’FSH e
antiatresizzanti. Il sinergismo tra estradiolo ed FSH stimola la proliferazione delle cellule
della granulosa e la formazione di gap-junction tra le varie cellule, la crescita di follicoli di
piccola e media ampiezza, la cavitazione del follicolo e la formazione dei recettori per le due
gonadotropine. Il fattore endocrino più importante nel processo di selezione del follicolo
dominante è un alto rapporto tra estrogeni e androgeni
Effetto Androgenico
Gli androgeni hanno effetti opposti a seconda o meno della presenza di FSH:
Presenza di FSH: gli androgeni sono essenziali per la crescita del follicolo in quanto
sinergizzano con l’FSH nell’indurre la steroidogenesi intrinseca della granulosa dotata di
attività CYP19 aromatasica.
Assenza di FSH: gli androgeni svolgono un ruolo atresizzante favorito anche dalla loro
conversione in composti 5 alfa ridotti.
Le Inibine A e B
L’Inibina è una proteina glicosilata formata da due catene legate tra di loro da un ponte
disolfuro: la prima definita catena “a” e la seconda catena “b”. Esistono due isoforme di
subunità b, la bA e la bB, che concorrono a formare due diverse inibine: A e B. Esse sono
prodotte dalle cellule della granulosa e si accumulano nel fluido follicolare. La
produzione di inibina è stimolata dall’FSH, dall’IGF e dagli androgeni. La sua azione
consiste nel blocco selettivo della secrezione di FSH, che si opera in seguito al legame del
peptide ai recettori specifici sulla membrana plasmatica delle cellule gonadotrope. Agisce
sull’ovaio con meccanismo paracrino frenando la produzione di estrogeni e favorendo quella
di androgeni
Le Inibine A e B
L’FSH stimola la secrezione di inibina e, a sua volta, viene soppresso dall’inibina.
La secrezione di Inibina B diminuisce le concentrazioni di FSH nei follicoli non
dominanti. La secrezione di inibina B aumenta gradualmente durante la fase follicolare,
raggiungendo un picco in fase follicolare media prima dell’ovulazione, dopo di chè cade
leggermente, per poi innalzarsi nuovamente il giorno successivo l’ovulazione. Con la
formazione del corpo luteo compare l’Inibina A sotto il controllo dell’LH, essa aumenta nella
fase follicolare tardiva del ciclo e raggiunge il picco massimo in fase medio luteale. L’inibina
A contribuisce alla soppressione dei livelli di FSH durante la fase luteale ed ai cambiamenti
che portano alla transizione luteo-follicolare.
Le Activine A e B
L’activina è un peptide formato da due sub unità identiche alle subunità b delle inibine,
che stimola la secrezione di FSH.
Aumenta il legame dell’FSH alla granulosa, regolando il numero dei recettori ed
incrementando l’aromatizzazione e la sintesi di inibina.
Regola la sintesi degli androgeni a livello della teca interna;
Inibisce l’azione stimolatrice promossa dall’inibina dell’LH sull’FSH;
Prima dell’ovulazione inibisce la produzione di progesterone
Activina B: aumenta la secrezione di FSH;
Activina A: stimola la sintesi ipofisaria dei recettori per il GnRH
L’Ormone Anti-Mulleriano (AMH)
L’AMH è prodotto dalle cellule della granulosa di follicoli pre-antrali ed antrali,
esso oltre ad inibire il reclutamento follicolare con meccanismo gonadotropino
indipendente, inibisce l’effetto dell’FSH sulla crescita dei follicoli fino al diametro di 6
mm, (diminuizione della sensibilità all’FSH - non è rilevato nei follicoli selezionati). La sua
concentrazione plasmatica è direttamente correlata con il n° di follicoli pre-antrali ed antrali
presenti nell’ovaio. L’AMH riduce inoltre l’espressione dell’aromatasi e dei recettori per LH
presenti sulle cellule della granulosa stessa, mantenendo i follicoli piccoli e quiescenti
Insulina
L’insulina in presenza di FSH favorisce il trasporto del glucosio e le attività generali
della cellula. Inoltre stimola la funzione aromatasica, la steroidogenesi e la sintesi recettoriale
FSH dipendente nelle cellule della granulosa. Nelle cellule della teca e nelle cellule
interstiziali promuove la sintesi di androgeni indotta dall’LH e dall’hCG.
L’IGF-1, agendo mediante recettori specifici, opera in stretto sinergismo con FSH ed
estradiolo di cui potenzia gli effetti, i suoi effetti, simili a quelli dell’insulina ma più
potenti:
L’EGF e l’FGF esercitano azione mitogena direttamente sulle cellule della granulosa ed
inibiscono la formazione dei recettori per l’LH;
L’EGF inoltre frena la steroidogenesi ed ha un’azione promuovente sulla maturazione
dell’ovocita.
Fattori di Crescita
Atresia e Apoptosi
E’ indotta in quei follicoli caratterizzati dalla presenza di alte quantità di androgeni, il
destino di questi che dalla teca giungono alla granulosa dipende dall’equilibrio funzionale tra
aromatasi e 5α reduttasi. La prima stimolata dagli estrogeni ed FSH prevale nel follicolo
dominante, la seconda, inibita dagli estrogeni predomina in quello destinato all’atresia. Gli
androgeni nella loro forma 5 α ridotta si legano a recettori specifici ed inducono la morte
della cellula della granulosa. L’FSH svolge un ruolo centrale per il sostegno del follicolo
evitando quindi la naturale evoluzione verso l’atresia e l’apoptosi delle sue cellule.
E2 ?
Marker + frequentemente usato per determinare la ri serva ovarica
FSH basale
Donne in attesa di PMA con fattore di infertilità lieve, ottenevano gravidanza
spontanea più frequentemente quando avevano un FSH < 8 IU/ml.
Donne in attesa di PMA con alti livelli di FSH , la probabilità di gravidanza
spontanea in 12 mesi di follow-up si riduceva tanto più quanto più alto era il
valore di FSH basale.
FSH basale
FSH > 10 IU/ml in donne in età avanzata, ha una ottima performance nel predire una
cattiva prognosi di risposta alla stimolazione (poor response)
Molti autori concordano che l’FSH deve essere considera to un marker più quantitativo che qualitativo
Follicolo Antrale sensibile all’FSH
Inibina b
I livelli di Inibina b mostrano un declino graduale all’aumentare dell’età della donna
solo tardivamente e sono pertanto considerati un indicatore solo secondario della riduzione
del n° di follicoli.
Probabilmente è un indicatore dell’attività ovarica più che della riserva, grazie al
legame diretto con i follicoli in crescita.
Diversi strati di cellule follicolari = granulosa
Follicolo secondario
> n°°°° di cellule
Comincia nei Follicoli primari
Continua fino al Ø di 20 mm
< 0,2 – 0,3 ng/ml no responder
0,4 – 1,2 ng/ml poor responder
> 1,2 < 2,5 ng/ml good responder
> 2,5 – 3 ng/ml hyper responder
Estradiolo
Molti studi non hanno trovato una correlazione clinicamente utile tra estradiolo e
riserva ovarica. E’ stato dimostrato che livelli basali di E2 non differiscono in modo
significativo nelle poor e good responder.
Markers Ecografici
Si stima che in ogni momento all’interno dell’ovaio di ogni donna di 25 – 40 anni
siano presenti da 20 a 150 follicoli in crescita a stadi precoci (0,05-2 mm), una
piccola parte di questi si sviluppa oltre lo stadio di follicoli antrali (2 mm circa),
diventano sensibili all’FSH e sono visualizzabili e misurabili alla eco T.V.
Numero totale di follicoli con dimensioni comprese tra 2 e 5 mm oppure fra 2 e 10 mm
Contemporanea riduzione della sensibilità all’FSH
E’ uno dei markers di riserva ovarica più impiegati nella pratica clinica;
Non ci sono precise indicazioni su quali follicoli esattamente misurare
2 – 5 mm
2 -10 mm
5 – 10 m
In una recente review è stato concluso che la misurazione del volume ovarico
non ha un valore predittivo significativo, anche se per la sua semplice
valutazione può essere incluso tra gli esami preliminari di un ciclo PMA
Non Fornisce informazioni aggiuntive rispetto alla misurazione dell’FSH
Induzione del picco di FSH, LH, E2 (flare-up). I livelli di Inibina e di estradiolo sembrano riflettere l’integrità del patrimonio follicolare. L’accuratezza di questo esame è sovrapponibile alla conta dei follicoli antrali. Alti costi - Rischio OHSS – Scarsa compliance
Uso limitato nella pratica clinica
Dopo 24 ore dalla somministrazione l’aumento di E2 e di inibina B risulta indicativo delle condizioni del patrimonio follicolare – Rappresenta una buona performance statistica di predizione
Caratteristiche Marker Ideale Età AMH FSH AFC
Predizione di Poor response + +++ ++ +++
Predizione di hyper response + +++ - ++
Bassa variabilità inter ciclo +++ ++ - ++
Bassa variabilità intra ciclo +++ ++ - ++
Eseguibile a tutte le pazienti +++ +++ + +
Economico +++ - - -
Confronto tra markers di riserva ovarica
L’AMH e l’AFC si avvicinano di più al Marker ideale :
L’AMH, possibilità di essere misurato in qualsiasi fase del ciclo ed
anche durante l’assunzione di contraccettivi;
L’AMH, possibilità di essere misurato anche in presenza di cisti
ovariche o pregressa chirurgia pelvica che riducono la capacità di
acquisire una buona AFC;
AMH e AFC hanno lo stesso potere predittivo nei confronti delle poor
responder
AMH sembra avere un potere predittivo migliore nelle hyper responder
Conclusioni