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1 M.I.U.R. MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “CARMINE” STRADA SALAMARO - 01100 VITERBO – Tel 0761346548 – Fax 0761328322 C.F. 80014450565 - cod. mecc. VTIC835001 – codice IPA istsc_vtic835001 www.iccarmine.it e-Mail [email protected] - P.E.C. [email protected] ISTITUTO COMPRENSIVO “CARMINE” PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/2017 -2017/2018- 2018/2019 Approvato dal Consiglio di Istituto con Delibera n. 6 del 21 gennaio 2016; aggiornato dal Collegio dei Docenti nella sezione relativa ai processi di valutazione, ai sensi del D. Lgs. 62/2017 con Delibera n. 38 del 25/01/2018.

ISTITUTO COMPRENSIVO - iccarmine.iticcarmine.it/attachments/article/2217/nuovoPTOF_I.C. CARMINE... · progettare il miglioramento in funzione dellinnalzamento dei livelli di competenza

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1

M.I.U.R.

MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO “CARMINE” STRADA SALAMARO - 01100 VITERBO – Tel 0761346548 – Fax 0761328322 C.F. 80014450565 - cod. mecc. VTIC835001 – codice IPA istsc_vtic835001

www.iccarmine.it e-Mail [email protected] - P.E.C. [email protected]

ISTITUTO COMPRENSIVO “CARMINE”

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2016/2017 -2017/2018- 2018/2019

Approvato dal Consiglio di Istituto

con Delibera n. 6 del 21 gennaio 2016; aggiornato dal Collegio dei Docenti nella sezione relativa ai processi di

valutazione, ai sensi del D. Lgs. 62/2017 con Delibera n. 38 del 25/01/2018.

2

La scuola insegna risposte, spesso a domande che non ci siamo

mai poste, ma è la domanda e non la risposta il vero motore

della ricerca e della costruzione del sapere.

“Se i bimbi studiassero Platone” Umberto Galimberti, 2004

3

INDICE

IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ...…………………………………………….5

DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE AL PIANO TRIENNALE………...................7

GLI ESITI DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE ...................................... …………………….8

LE PRIORITÀ STRATEGICHE SCATURITE DAL RAV …………………………………………………8

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO D’ISTITUTO ………………………………………………………….9

SCELTE CONSEGUENTI ALLA PREVISIONE DELLA LEGGE 107/2015 ………………………10

FINALITA’ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA ART. 1 , COMMI 1-4, LEGGE

107/2015 ……………………………………………………………………………………………………………11

I PRINCIPI ALLA BASE DELL’AZIONE EDUCATIVA DELL’I. C. “CARMINE” ……………. 12

LE NOSTRE SCELTE EDUCATIVE, DIDATTICHE E CULTURALI ………………………………. 15

GLI OBIETTIVI FORMATIVI ………………………………………………………………………………….16

LA SCUOLA DELL’INFANZIA …………………………………………………………………………………18

LA SCUOLA PRIMARIA E LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ………………………….21

IL CONTESTO AMBIENTALE E TERRITORIALE DELL’ISTITUTO ……………………………...23

L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO ………………………………………………….24

LE SCUOLE DELL’INFANZIA ………………………………………………………………………………..24

LE SCUOLE PRIMARIE …………………………………………………………………………………………27

LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO …………………………………………………………………29

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTO DELLE NOSTRE SCUOLE …. ………………………………30

I FATTORI DI QUALITÀ DEL SERVIZIO ………………………………………………………………..32

L’APPROCCIO METODOLOGICO ………………………………………………………………………….39

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE PER L’ARRICCHIMENTO DELL’O.F. ………………42

L’ AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ………………………………………………….43

MAPPE PROGETTUALI ………………………………………………………………………………………..45

LA VALUTAZIONE E L’AUTOVALUTAZIONE …………………………………………………………51

MODALITÀ E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO ………..52

4

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ……………………….61

FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI ……………………..65

I RAPPORTI CON GLI ESTERNI ……………………………………………………………………….……66

LA SICUREZZA SCOLASTICA ……………………………………………………………………………..…66

I PROGETTI IN RETE …………………………………………………………………………………………….68

ORGANIGRAMMA …………………………………………………………………………………………..….69

SCELTE GESTIONALI E FIGURE DI SISTEMA …………………………………………………………70

LA FORMAZIONE …………………………………………………………………………………………………71

RISORSE UMANE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL PTOF ………………………….74

ORGANICO DI POTENZIAMENTO ……………………………………………………………………..…78

5

IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (comma 12 dell’art.1- Legge 107/2015)

“Il piano triennale dell’offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo

dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la

progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole

adottano nell'ambito della loro autonomia”.

“Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico.

Il piano è approvato dal consiglio d'istituto.”

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo

“Carmine” di Viterbo , è predisposto ai sensi di quanto previsto dalla Legge 13 luglio 2015,

n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il

riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti e precisamente da apposita

Commissione istituita con delibera n. 26 del 14/10/2015, sulla base degli indirizzi per le

attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente

Scolastico con proprio atto di indirizzo Prot. n. 6918/A2 del 14/10/2015.

Ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 20 gennaio 2016

con Delibera n. 41; è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 21 gennaio

2016 con Delibera n. 6

Dopo l’approvazione, verrà inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in

particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; il Piano,

strutturato in sezioni tematiche, è pubblicato sul sito istituzionale www.iccarmine.it della

scuola e nel portale Scuola in Chiaro del MIUR.

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono state prese in

considerazione le sollecitazioni pervenute in questi anni dagli Enti locali e dalle diverse

realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli

organismi dei genitori, quali:

6

Proposte culturali, formative e progettuali degli Enti locali (Ufficio Scuola, Ufficio

Sport, Biblioteche);

Attività di supporto dell’Ufficio di Piano, dei Servizi Sociali e di Tutela Minori;

Percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva nelle scuole dell’istituto

con la partecipazione dei rappresentanti degli EE.LL.;

Iniziative inerenti l’educazione ambientale;

Adesione a reti di scuole.

7

DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE AL PIANO TRIENNALE Il Piano è elaborato sulla base degli esiti del processo di autovalutazione d’Istituto,

contenuti nel Rapporto di Autovalutazione pubblicato all’Albo online della scuola e

presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della

Ricerca.

In particolare, si rimanda al Rapporto di Autovalutazione della scuola per quanto riguarda

l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie,

strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli

studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Nel definire le attività per il potenziamento, si è tenuto conto dei risultati delle rilevazioni

INVALSI, della necessità di completare il percorso di orientamento scolastico con

monitoraggio e rilevazione degli esiti degli alunni nel successivo ordine di scuola e delle

linee educativo didattiche poste in essere nei precedenti anni scolastici (sintetizzate nei

Piani annuali dell’Offerta Formativa).

La redazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa trae avvio dagli esiti del Rapporto

di Autovalutazione ed esplicita, pertanto, le Priorità, i Traguardi di lungo periodo e gli

Obiettivi di processo definiti dalla scuola.

8

GLI ESITI DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

Dal processo di autovalutazione effettuato, emerge quale dato significativo un forte

investimento della progettazione di istituto su percorsi per lo sviluppo delle competenze. Si

è pertanto ritenuto opportuno, anche sulla base dei punti di debolezza individuati,

progettare il miglioramento in funzione dell’innalzamento dei livelli di competenza

matematica, ritenuta irrinunciabile, e rafforzare la promozione delle competenze chiave

mediante l’attuazione di strategie didattiche, di osservazione e valutazione.

Facendo riferimento principalmente all’area “Curricolo, progettazione e valutazione”, in

quanto area più strettamente correlata alle priorità stabilite per il raggiungimento dei

traguardi, l’Istituto ha definito gli obiettivi di processo, riferiti al corrente anno scolastico.

LE PRIORITÀ STRATEGICHE SCATURITE DAL RAV

ESITI DEGLI STUDENTI: RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

PRIORITÀ TRAGUARDI AREA DI PROCESSO

OBIETTIVI DI PROCESSO

Innalzamento dei livelli di apprendimento in Matematica attestati dalle prove nazionali.

Avvicinare il

punteggio medio

di istituto ottenuto

nelle prove di

matematica nelle

varie classi alla

media nazionale,

ovvero superarla.

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Costruire per le classi di

scuola primaria e

secondaria di I grado

prove strutturate, per la

verifica in itinere, di

Italiano e Matematica.

Costruire per tutte le

classi prove di ingresso

comuni e condivise, per

la Lingua Italiana e per la

Matematica.

Diffondere le prassi

didattiche che

prevedono l’utilizzo della

tecnologia per

l’apprendimento delle

abilità matematiche.

9

ESITI DEGLI STUDENTI: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

PRIORITÀ TRAGUARDI AREA DI PROCESSO

OBIETTIVI DI PROCESSO

Promozione, rilevazione e valutazione delle competenze chiave, in base ai traguardi di sviluppo previsti nelle Indicazioni Nazionali.

Attuare

omogenee,

sistematiche e

condivise azioni di

osservazione e di

valutazione delle

competenze chiave

per

l'apprendimento

permanente.

Curricolo, progettazione e valutazione

Progettare strumenti di rilevazione e rubriche di valutazione delle Competenze Chiave

Negli obiettivi individuati si evince la volontà di porre in stretta relazione i processi di

progettazione, verifica, valutazione e realizzazione di attività altamente finalizzate. La

struttura organizzativa che risulterà centrale nell’attuazione dei processi è individuata nel

dipartimento disciplinare, in quanto articolazione del Collegio dei docenti in grado di

garantire una capillare diffusione di decisioni assunte e di pratiche da implementare.

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUTO ( PDM) Per l’accesso al documento che riporta integralmente il Piano di Miglioramento, si

rimanda al seguente link:

http://www.iccarmine.it/attachments/article/1127/PdM%20IC%20CARMINE.pdf

10

SCELTE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI DELLA LEGGE 107/2015

Art. 1

Finalità della legge e compiti della

scuola Commi 1-4

Fabbisogno di organico di posti

comuni e di sostegno Comma 5

Fabbisogno di organico di posti di

potenziamento Comma 5

Fabbisogno di organico di personale

ATA

Comma 14

Fabbisogno di attrezzature ed

infrastrutture materiali

Comma 6

Obiettivi prioritari adottati dalla

scuola fra quelli indicati dalla legge Comma 7

Scelte di gestione e di organizzazione

Comma 14

Educazione alle pari opportunità e

prevenzione della violenza di genere Commi 15-16

Insegnamento lingua inglese, musica

e educazione motoria nella scuola

primaria

Comma 20

Azioni coerenti con il piano nazionale

scuola digitale e didattica

laboratoriale

Commi 56-60

Formazione docenti e personale ATA

Commi 12 e 124

11

FINALITÀ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA ART. 1 , COMMI 1-4 , LEGGE 107/2015

La Legge 13 luglio 2015 n. 107 dà piena attuazione all'autonomia delle istituzioni

scolastiche, al fine di:

a) Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti,

rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento;

b) contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali;

c) prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica;

d) realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,

sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla

cittadinanza attiva;

e) garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di

istruzione permanente dei cittadini.

12

I PRINCIPI ALLA BASE DELL’AZIONE EDUCATIVA DELL’I. C. “CARMINE”

Ruolo e funzione della scuola

L’Istituto Comprensivo Carmine di Viterbo assicura agli alunni l’attuazione intenzionale e

sistematica dei processi di apprendimento e insegnamento finalizzati alla formazione

dell’uomo e del cittadino, nel quadro dei principi e dei valori costituzionali.

La scuola primaria, la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di I grado sono accomunate

oltre che dalla continuità orizzontale con famiglia e territorio anche da quella verticale tra

Nido/Infanzia, Infanzia/Primaria e Primaria/ Secondaria di 1° grado. Elementi individuati

quali inscrivibili nel concetto di continuità sono lo star bene a scuola, l’accoglienza,

l’inclusione e la coerenza complessiva del percorso formativo.

Uguaglianza e diversità

Il riconoscimento delle differenze e l'uguaglianza delle opportunità risultano essere i

principi fondanti dell'azione educativa; ad essi si affiancano:

il rispetto per ogni cultura e la sua valorizzazione entro il processo di costruzione di nuove

identità “glo-cali”;

il rifiuto di ogni forma di discriminazione.

Ne consegue che si debba ricercare un rapporto dinamico tra uguaglianza e differenza per

allontanare logiche di assimilazione, di relativismo acritico o di rifiuto dell'alterità.

Ci pare di poter condividere le più recenti considerazioni dell’Osservatorio Nazionale per

l’integrazione degli alunni stranieri e l’educazione interculturale che sottolineano come la

“classe interculturale” si presenti in sintesi, come un luogo di scambio con l’esterno, uno

spazio di costruzione identitaria di tutti gli alunni dove compito dell’insegnante sia quello

di favorire l’ascolto, il dialogo, la comprensione nel senso più profondo del termine.

Si tratta di fare della classe un luogo di comunicazione e cooperazione. In questo senso,

sono da sviluppare le strategie di apprendimento cooperativo che, in un contesto di

pluralismo, possono favorire la partecipazione di tutti ai processi di costruzione delle

conoscenze.

13

Compito dell’educazione, secondo la logica interculturale, è operare affinché culture

diverse convivano senza ignorarsi in un rapporto fatto di scambi e di prestiti, di reciprocità,

di negoziazioni e di ridefinizione continua delle identità dei bambini e delle bambine. E

poiché ognuno ed ognuna è portatore di differenze (e di differenza di genere in primis) il

progetto educativo del nostro Istituto sottolinea la necessità di porre l’attenzione

all’interazione tra differenze come processo di maturazione cognitivo ed affettivo-emotivo

dei soggetti ed alla flessibilità delle loro menti, del loro sentire e del loro agire.

A questo scopo riteniamo utile assumere dalle “Indicazioni per il curricolo” e dai

documenti ad esso collegati, alcune linee guida di carattere espressamente interculturale

sulle quali conformare l’intera azione educativa.

Identità:

capacità di elaborare un positivo progetto di vita confrontandosi con i grandi

modelli culturali delle società passate e delle società presenti , con

particolare riferimento alle dinamiche multiculturali che caratterizzano la

società italiana contemporanea;

acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità per costruirsi un

adeguato progetto di vita nel contesto della odierna società glo-cale.

Relazione con gli altri:

consapevolezza che la vita del proprio paese è inserita nel più ampio contesto

della globalizzazione che chiede una diversa dimensione della cittadinanza

ed una più significativa responsabilità glo-cale;

capacità di confronto e di dialogo autentici, anche con compagni di differenti

culture, non rinunciando alle proprie idee, ma sapendo riconoscere il valore

di quelle altrui entro una logica interculturale.

Cittadinanza:

capacità di riconoscere l’identità propria e altrui come persone, titolari di

diritti e soggette a doveri;

riconoscimento della propria identità di cittadino italiano, europeo e

planetario, in quanto cittadino della Terra-Patria;

14

capacità di riconoscere gli elementi essenziali dell’organizzazione

costituzionale e amministrativa dell’Italia, della UE e delle Nazioni Unite;

consapevolezza della necessità di istituzioni democratiche sovranazionali per

il governo globale dei problemi del mondo.

Imparzialità e regolarità

Gli utenti hanno diritto ad un trattamento obiettivo e imparziale. La scuola garantisce

l’imparzialità:

nella formazione delle classi e delle sezioni;

nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori;

nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli per le attività di

sostegno, nei limiti delle risorse umane a disposizione dell’Istituto;

nella formulazione degli orari dei docenti.

Nel rispetto dei diritti sindacali del personale, la scuola garantisce la regolarità e la

continuità del servizio sia in occasione di assemblee sindacali, sia in occasione di scioperi.

Nel primo caso le lezioni vengono sospese unicamente nelle classi i cui docenti partecipano

alle assemblee; in caso di sciopero la scuola fornisce adeguata informazione scritta alle

famiglie con almeno 5 giorni di anticipo, e può offrire servizi di mera assistenza e vigilanza

compatibilmente con la disponibilità del personale dipendente e nel rispetto delle norme

sulla erogazione dei servizi minimi essenziali.

Nei casi di emergenza (per esempio per inagibilità dei locali a causa di eventi straordinari)

la scuola garantisce comunque un’adeguata e tempestiva informazione alle famiglie

facendo ricorso a modalità e strumenti diversificati (circolari, comunicati stampa, avvisi sul

sito WEB, comunicazioni telefoniche).

La scuola, nei limiti delle risorse finanziarie assegnate a questo scopo dallo Stato e,

compatibilmente con la disponibilità del personale inserito nelle graduatorie per l’accesso

agli incarichi a tempo determinato, assicura la tempestiva sostituzione del personale

statale assente per qualsiasi motivo.

La fruizione delle ferie da parte del personale docente non può comunque contrastare con

la necessità di garantire la continuità delle attività di insegnamento.

15

LE NOSTRE SCELTE EDUCATIVE, DIDATTICHE E CULTURALI

Nell'erogazione del servizio tutti gli operatori dell’istituto Comprensivo Carmine di Viterbo

fanno riferimento in primo luogo al diritto dell'alunno a ricevere un'educazione e una

istruzione adeguate alle esigenze del contesto sociale e culturale. L'offerta educativa e

formativa tiene conto delle esigenze del singolo alunno nel rispetto dei ritmi e dei modi di

apprendere di ciascuno. In ogni scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado

dell’istituto il processo di insegnamento/apprendimento si fonda sulle seguenti scelte:

rispetto della unità psico-fisica del bambino/ragazzo

Nella scuola di base la formazione deve tendere ad uno sviluppo integrale e armonico della

persona, mirando tanto agli aspetti cognitivi, quanto a quelli fisici, affettivi e relazionali;

centralità educativa della corporeità del bambino/ragazzo

L’allievo entra in relazione con il mondo attraverso il corpo; il corpo, a sua volta, è un

potente mezzo di espressione e di comunicazione;

funzione educativa dell'esempio

I valori fondamentali enunciati nelle Indicazioni per il curricolo (tolleranza - convivenza

democratica - solidarietà) non possono essere semplicemente "trasmessi" dall'adulto

all’alunno; per essere credibili e desiderabili per il bambino/ragazzo, questi valori devono

innanzitutto essere concretamente praticati dagli adulti nel contesto della relazione

educativa;

atteggiamento di ricerca

La scuola fornisce ai ragazzi gli strumenti per costruire una propria interpretazione del

mondo e della realtà da mettere costantemente a confronto con l'interpretazione degli

altri; in questo contesto anche l'errore diventa elemento di riflessione e discussione

nell'ambito del gruppo-classe;

educazione all'impegno e al senso di responsabilità

Per vivere liberi da adulti è bene imparare ad esserlo fin da piccoli. Ciascuno di noi può e

deve "progettare" la propria esistenza nella massima libertà possibile, ma anche con senso

di responsabilità e rispetto per se stesso e per gli altri;

16

promozione della cooperazione

La comunità scolastica e il gruppo-classe rappresentano due “luoghi” fondamentali per la

crescita dei ragazzi; la discussione e il confronto fra pari sono strumenti che favoriscono

non solo lo sviluppo sociale e affettivo, ma anche quello cognitivo; la cooperazione anche

fra gruppi, classi e scuole diverse è uno strumento per consolidare e condividere

conoscenze ed esperienze.

GLI OBIETTIVI FORMATIVI

Rendere e considerare il bambino/ragazzo come soggetto attivo del proprio

apprendimento

Assumere come idea basilare la centralità dell’alunno-persona e progettare l’azione

educativo-didattica partendo dai suoi bisogni è il primo atto della “personalizzazione” del

percorso formativo.

Creare le condizioni idonee a valorizzare le inclinazioni e i talenti di ciascuno, diversificare

e differenziare le strategie didattiche nel rispetto dei diversi patrimoni di conoscenze,

abilità, competenze, ritmi e stili, permette di realizzare “in situazione” il processo di

personalizzazione.

Valorizzare la diversità come specificità del soggetto

Attenta, per sua tradizione, a tutti gli aspetti dell’integrazione della persona di diversa

abilità o cultura, la nostra scuola si propone di far acquisire la consapevolezza delle varie

diversità esistenti nel mondo, la competenza per affrontarle e superarle con autonomia di

giudizio, rispetto delle persone e delle culture coinvolte. Il nostro Istituto è da anni

impegnato in percorsi progettuali basati sui processi di inclusione, collaborazione tra pari e

valorizzazione della diversità.

In questo contesto rientrano inoltre specifici interventi volti a favorire l’inserimento di quei

bambini che presentano difficoltà emozionali - relazionali, tali da influire negativamente

sul processo di apprendimento.

Favorire un ambiente accogliente a misura di bambino/ragazzo

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La scuola si impegna a creare le condizioni per un ambiente positivo, valorizzando forme di

comunicazione e relazione alunno/alunno e alunno-adulto, per dare la possibilità di vivere

ed esprimere sentimenti positivi, controllare e gestire i sentimenti negativi, rimuovendo la

demotivazione all’apprendimento.

In questa ottica relazionale la Scuola valorizza il rapporto con il territorio, a partire dalla

famiglia.

Realizzare la continuità educativa

A conferma di un impegno ormai pluriennale, si attribuisce alla continuità tra i vari ordini

di scuola un ruolo centrale all’interno dell’impianto educativo dell’Istituto.

Mediante la valorizzazione delle esperienze formative ed educative vissute dal

bambino/ragazzo fuori e dentro la scuola, si intende offrire a ciascun allievo le

condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità.

18

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

FINALITÀ ISTITUZIONALI

Secondo quanto previsto dalle Indicazioni per il Curricolo, la Scuola dell’Infanzia si pone la

finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della

cittadinanza.

L’ACCOGLIENZA

L’ingresso alla scuola dell’Infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino, che vede il

bambino il più delle volte alla sua prima esperienza sociale, in un nuovo ambiente e in

relazione con persone che non appartengono al suo contesto familiare.

I bambini di tre anni che vengono accolti a settembre hanno alle spalle un bagaglio di

esperienze diverse: c’è chi ha già frequentato l’asilo nido e chi è rimasto in famiglia. Anche

per i bambini “grandi” è fondamentale “ritrovarsi” e recuperare l’abituale clima sereno e

rassicurante nel quale possono rinvenire punti di riferimento certi e persone capaci di

accogliere con calore ed empatia.

Per tutti comunque si tratta di un delicato momento di separazione e di approccio a un

nuovo ambiente che chiede loro di adattarsi a persone, tempi e materiali.

Il momento dell’accoglienza pone le basi per una fattiva collaborazione scuola-famiglia,

facilita il processo di “separazione” dall’adulto particolarmente delicato per i più piccoli;

favorisce la socializzazione.

Particolarmente importante è l’accoglienza dei più piccoli, la cui progettazione, finalizzata

alla cura di tempi e spazi in modo da garantire la giusta attenzione ai ritmi e ai bisogni

individuali, nonché alle implicazioni affettive ed emotive del bambino e dei genitori,

prevede le seguenti fasi:

incontro preliminare insegnanti-genitori per una reciproca conoscenza e una prima

raccolta di informazioni relative al bambino e alla famiglia, con la compilazione di un

questionario conoscitivo;

strutturazione di un ambiente scolastico adeguato;

19

inserimento graduale dei bambini con orario scaglionato e flessibile che dia modo

sia di adattarsi in maniera “soft” al nuovo ambiente, sia di favorire le condizioni per

stabilire un legame di fiducia con le insegnanti;

aumento progressivo dell’orario di permanenza a scuola fino a raggiungere l’orario

completo;

modalità organizzative e didattiche protese al raggiungimento degli obiettivi.

L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

La giornata scolastica è articolata sull’alternanza di attività che fanno riferimento a cinque

contesti educativi: routine, attività libera, circolo, attività progressiva differenziata o

strutturata, laboratorio, vale a dire sistemi organizzati nei quali tempi, spazi, materiali,

attività e gruppi, favorendo la comunicazione, la relazione e lo scambio continuo e

progressivamente più complesso, inducono all’interiorizzazione di nuovi schemi cognitivi e

quindi alla costruzione degli apprendimenti. Ogni contesto educativo è caratterizzato e

pensato secondo indicatori che riguardano:

Intenzionalità dei docenti;

Possibilità dei bambini;

Regole;

Tempo;

Spazio;

Ruolo docenti o adulti;

Relazione (gruppo e modalità di aggregazione)

La scuola dell’Infanzia “SAN PIETRO” da diversi anni adotta metodologie innovative e

sperimentali e un modello organizzativo didattico che prevede il superamento delle sezioni

per privilegiare la relazione e lo scambio, mediante l’alternanza di gruppi, diversamente

costituiti a seconda dell’articolazione della giornata scolastica.

I docenti, secondo una programmazione condivisa e organizzata:

si alternano sui bambini all’interno di contesti educativi;

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adottano un orario di servizio articolato e flessibile per svolgere funzioni diverse

legate alle attività e al momento;

favoriscono il lavoro in piccoli gruppi utilizzando strategicamente la possibilità di

compresenza.

Durante l’attività progressiva - differenziata i docenti rimangono fissi sui gruppi omogenei

per età, per garantire ai bambini dei punti di riferimento sicuri, vista la complessità del

curricolo implicito adottato (organizzazione, contesti educativi, tempi e spazi).

Le scuole “Centro Storico”, “Lago Trasimeno” e “Tobia” mantengono l’organizzazione per

sezioni, considerate come punto di riferimento in grado di offrire stabilità e continuità di

rapporti tra adulti e bambini.

La sezione, in cui si collocano “le zone personali di sicurezza”, sono comunque aperte a

momenti di attività di gruppo in intersezione.

21

LA SCUOLA PRIMARIA E LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

FINALITÀ ISTITUZIONALI

Unitamente alla Scuola Secondaria di I Grado, la Scuola Primaria costituisce il primo ciclo

dell’istruzione. Di seguito è riportato il Profilo delle Competenze al termine del primo ciclo

di istruzione, documento che orienta l’azione educativa e didattica dell’Istituto, dalla

scuola primaria fino al termine della scuola secondaria di I grado:

“ Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo

studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di

iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della

propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di

conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse

identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo

consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene

comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a

compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere

enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un

registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare

in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita

quotidiana, in una seconda lingua europea.

Riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della

comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati

e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche

proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e

22

situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni

che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva

ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione

per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da

quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con

soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di

ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi

apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il

senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni

pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti

educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali

nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,

volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto

quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi,

motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi

con le novità e gli imprevisti.”

Indicazioni per il Curricolo, 4 Settembre 2012

23

IL CONTESTO AMBIENTALE E TERRITORIALE DELL’ISTITUTO

L’istituto Comprensivo Carmine nasce dall’unione di due blocchi di scuole appartenute

rispettivamente al II Circolo Didattico all’interno del quartiere Carmine, e le scuole “Centro

Storico”, “E. De Amicis” e “B. Tecchi” appartenute all’Istituto Comprensivo “E. De Amicis”.

Il tenore di vita delle famiglie della popolazione scolastica dell’istituto è in generale molto

vario, con frange opposte di agiatezza e di sofferenza, incluso il problema occupazionale ed

il precariato giovanile.

L’Istituto accoglie alunni anche residenti fuori dal quartiere di pertinenza della scuola, in

quanto la collocazione degli edifici delle scuole “B. Tecchi”, “E. De Amicis” e “Centro

Storico” risulta molto favorevole ai genitori che trovano occupazione nel centro cittadino,

mentre gli edifici delle scuole “A. Grandori” e “S. Pietro” sono agevolmente raggiungibili

per la presenza della vicina tangenziale.

Tutte le scuole dell’istituto sono coinvolte in percorsi di continuità educativa tra i vari livelli

di scolarità, consentendo agli allievi di sperimentare percorsi di continuità concreta ed

operativa, che parte dal Nido e arriva alla scuola secondaria di I grado.

L’istituto ha consolidato una progettazione complessiva unitaria e ha definito una propria

identità riconoscibile nel piano dell’offerta formativa, nel rispetto della storia dei singoli

plessi scolastici e nell’ottica della valorizzazione delle esperienze pregresse, che hanno

costituito un arricchimento professionale e un miglioramento della qualità del servizio.

24

L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO

Il nostro Istituto comprende scuole dell’infanzia e primarie variamente distribuite nel

territorio del comune ed un plesso di scuola secondaria di I grado.

SCUOLE DELL’INFANZIA SCUOLE PRIMARIE SCUOLA SECONDARIA I

GRADO

LAGO TRASIMENO ALCESTE GRANDORI B. TECCHI

CENTRO STORICO E. DE AMICIS

TOBIA

SAN PIETRO

LE SCUOLE DELL’INFANZIA

SCUOLA DELL’INFANZIA LAGO TRASIMENO

La Scuola dell’Infanzia “Lago Trasimeno”, ubicata nei locali del piano terra della Scuola

Primaria “Alceste Grandori”, è costituita da una monosezione.

Le insegnanti si alternano sul gruppo, adottando un orario articolato per favorire i lavori di

gruppo e utilizzare al meglio la compresenza delle docenti. Soltanto per l’attività

progressiva differenziata le stesse insegnanti sono fisse sui gruppi suddivisi per fasce d’età.

Sezioni n. 1 orario completo

Strutture n. 1 aula

n. 1 grande spazio antisezione (suddiviso e strutturato in angoli gioco e

laboratori)

n. 2 blocchi servizi igienici

n. 1 sala mensa

n. 1 giardino con attrezzature ludiche

biblioteca

Servizi Mensa

Pre-scuola/Post-scuola gestito da una Cooperativa esterna alla scuola.

25

SCUOLA DELL’INFANZIA “CENTRO STORICO”

La Scuola dell’Infanzia “Centro Storico”, collocata al primo piano dell’edificio storico situato

nella centralissima Via Emilio Bianchi, ospita circa 115 bambini distribuiti in sezioni

omogenee per età.

Al piano terra dell’edificio è presente il nido dell’università, con il quale principalmente si

attua una collaborazione di continuità didattica e organizzativa per favorire l’inserimento

dei nuovi iscritti alla scuola.

Anche con la scuola primaria, collocata al secondo piano dello stesso edificio, c’è un

proficuo scambio di informazioni e una progettazione in continuità che favorisce “lo star

bene a scuola” di tutti gli alunni.

Sezioni n. 4 orario completo e n. 1 ad orario antimeridiano

Strutture n. 5 aule

n. 1 stanza per l’informatica

n. 1 aula per attività laboratoriali

n. 1 ampio corridoio

n. 2 bagni con antibagno

n. 2 bagni per adulti

n. 1 sala mensa

n. 1 piccolo cortile con attrezzature ludiche

biblioteca

Servizi Mensa;

Assistenza di base per alunni diversamente abili

SCUOLA DELL’INFANZIA SAN PIETRO

La nascita della scuola dell’infanzia “San Pietro” risale a più di 20 anni fa; dopo alcuni

trasferimenti il plesso trova la sua sede nei locali adiacenti le mura di Viterbo, presso

l’antica Porta del Carmine. Prima scuola sperimentale della Provincia, ha sempre cercato

percorsi educativi innovativi ed ha effettuato una serie di esperienze significative che le

hanno permesso di crescere per quanto riguarda la didattica, la formazione, la ricerca.

Attualmente la scuola è costituita da 6 sezioni.

26

Sezioni n. 6 orario completo

Strutture n. 6 aule

n. 2 corridoi

n. 2 atri – dei quali uno molto ampio

n. 1 sala mensa

n. 4 blocchi di servizi igienici, 2 servizi per adulti e 1 bagno per

disabili

n. 1 ampio giardino attrezzato e una piccola pineta

Servizi Mensa;

Assistenza di base per alunni diversamente abili

SCUOLA DELL’INFANZIA DI TOBIA

La scuola dell’infanzia di Tobia è costituita da una monosezione. Occupa gli spazi di un

nuovo edificio a piano terra, cui è annesso un ampio giardino con attrezzature ludiche.

Sezioni n. 1 orario completo

Strutture n. 3 stanze

n. 1 grande atrio

n. 1 salone

n. 3 bagni

n. 1 bagno insegnanti

n. 1 sala mensa

n. 1 stanza collaboratori scolastici

n. 1 giardino

Servizi Mensa

27

LE SCUOLE PRIMARIE

SCUOLA PRIMARIA “ALCESTE GRANDORI”

È la scuola primaria più grande dell’Istituto: è costituita da 15 classi con diversi orari di

funzionamento.

STRUTTURE SERVIZI TEMPO SCUOLA

15 aule (15 classi)

5 blocchi servizi igienici

giardini

palestra (in convenzione)

teatro

1 laboratorio

multimediale “3.0”

1 ampio spazio mensa

biblioteca

mensa

scuolabus

pre-scuola (cooperativa)

post-scuola (cooperativa)

assistenza di base per

alunni diversamente

abili

antimeridiano di 29 ore

tempo pieno 40 ore

(mensa tutti i giorni –

sabato libero)

28

SCUOLA PRIMARIA “E. DE AMICIS”

E’ la scuola più antica della città; nasce agli inizi del ‘900 nell’edificio storico dell’ex

Monastero dell’Assunta. Attualmente ospita 7 classi di scuola primaria, delle quali 3 con

orario antimeridiano e 2 con orario prolungato a 35 ore, 1 con orario prolungato a 31 ore,

1 a tempo pieno.

STRUTTURE SERVIZI TEMPO SCUOLA

9 aule (9 classi)

aule laboratorio

4 blocchi servizi igienici

n. 3 bagni per adulti 1 sala mensa

1 piccola palestra

una sala per riunioni

biblioteca

1 laboratorio di

informatica

N. 5 stanze adibite ad

ufficio fino all’a.s.

2011/2012

Mensa

scuolabus

post-scuola

(cooperativa)

assistenza di base

per alunni

diversamente

abili

tempo antimeridiano = 29

ore

tempo prolungato = 31 ore

tempo pieno = 40 ore

29

LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “B. TECCHI”

È la sola scuola secondaria di I grado dell’Istituto: è costituita da 7 classi con orario di

funzionamento antimeridiano.

STRUTTURE SERVIZI TEMPO SCUOLA

10 aule (8 classi)

numerose aule

laboratorio

8 blocchi servizi igienici

n.3 bagni per adulti

1 palestra con

spogliatoio e servizi

biblioteca

1 sala professori

1 aula magna

scuolabus

assistenza di base per

alunni diversamente

abili

tempo antimeridiano = 30

ore

30

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTO DELLE NOSTRE SCUOLE

SCUOLE DELL’INFANZIA

Sezioni ad orario completo:

Prima dell’avvio del servizio mensa:

ingresso con orario flessibile dalle ore 8.00 alle ore 9.00;

uscita con flessibilità dalle ore 12.30 alle ore 13.00, dal lunedì al venerdì.

Successivamente all’attivazione del servizio mensa:

ingresso con orario flessibile dalle ore 8.00 alle ore 9.00;

uscita con flessibilità dalle ore 15.30 alle ore 16.00, dal lunedì al venerdì.

Uscite anticipate:

- è consentita un’uscita anticipata agli alunni di 3 anni - o, in casi particolari e

con richiesta di autorizzazione al D.S, di 4 e 5 anni - dalle ore 14.00 alle ore

14.30.

Sezioni orario antimeridiano

plessi San Pietro e Centro Storico e alunni per i quali è stata espressa l’opzione di orario

antimeridiano, ma inseriti in sezioni ad orario completo:

- ingresso con orario flessibile dalle ore 8.00 alle ore 9.00, uscita ore 13.00 (

con flessibilità di uscita 12.30/13.00) , senza servizio mensa, dal lunedì al

venerdì.

SCUOLE PRIMARIE E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Primaria “E. De Amicis”:

31 ore settimanali: classi I A – II A – IV A

Ingresso ore 8.05, uscita ore 13.05 nei giorni lunedì, mercoledì, venerdì;

31

martedì e giovedì ingresso ore 8.05, uscita ore 16.05;

sabato libero.

29 ore settimanali: classi III A – V A

Ingresso ore 8.05, uscita ore 13.05 dal lunedì al venerdì;

sabato ingresso ore 8.05, uscita ore 12.05.

40 ore settimanali (Tempo Pieno): classe I B – II B – III B – V B

Ingresso ore 8.05 uscita ore 16.05 dal lunedì al venerdì.

Primaria “A. Grandori”:

29 ore settimanali : classi I A/B – II A /B - III A /B – IV A/B – V A/B

Ingresso ore 8.05, uscita ore 13.05 dal lunedì al venerdì;

sabato ingresso ore 8.05, uscita ore 12.05.

40 ore settimanali (Tempo Pieno): classi I C, II C, IIIC, IV C, V C

Ingresso ore 8.05 uscita ore 16.05 dal lunedì al venerdì.

Secondaria di i Grado “B. TECCHI”

30 ore settimanali : classi I A/B - II A/B/C - III A/B/C

Ingresso ore 8.15, uscita ore 13.15 dal lunedì al sabato.

32

I FATTORI DI QUALITÀ DEL SERVIZIO

GLI INDICATORI DI QUALITÀ

Nel nostro Istituto si assumono quali indicatori di qualità del servizio scolastico:

la condivisione delle scelte educative

la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella

gestione dei

problemi organizzativi della scuola

il lavoro collegiale degli insegnanti

l'attenzione al tema della continuità

l’attenzione alla "diversità"

l’attivazione di percorsi interculturali

la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti nella scuola primaria

il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire

l'unitarietà dell'insegnamento

l'individualizzazione delle procedure di insegnamento

l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente

la consapevolezza che la valutazione deve essere intesa come una operazione

finalizzata alla correzione dell'intervento didattico più che come strumento di

espressione di giudizi nei confronti degli alunni

la flessibilità organizzativa

l’utilizzazione razionale degli spazi educativi

il rapporto costante fra insegnanti e famiglie

la promozione di iniziative finalizzate a valorizzare il ruolo delle famiglie

(mostre, spettacoli, open day, ...)

la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e

all'aggiornamento professionale.

33

IL RICONOSCIMENTO di “SCUOLA AMICA”

La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza,

approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 20 novembre

1989 e successivamente ratificata dalla quasi totalità degli

Stati membri, è tuttora il più importante strumento giuridico

a disposizione di tutti i soggetti (individui, famiglie, associazioni, governi) che operano

affinché ogni bambino e ogni bambina, ogni ragazzo e ogni ragazza, abbiano le medesime

opportunità di diventare protagonisti del proprio processo formativo e del proprio futuro.

Al fine di divulgare la Convenzione nelle scuole e promuoverne i principi e l'attuazione,

l'UNICEF e il Ministero dell'Istruzione, in occasione del ventennale dall'approvazione del

documento, hanno promosso il Programma “Verso una scuola amica dei bambini e dei

ragazzi”, individuando un Protocollo di azioni idonee a tradurre in pratica i diritti

dell'Infanzia e dell'adolescenza nella realtà scolastica. E' riconosciuta “Scuola amica” la

scuola che, oltre ad essere per definizione luogo preposto all’istruzione e alla trasmissione

della cultura, realizza esperienze di civile convivenza e crescita formativa per gli alunni.

L’istituto Comprensivo Carmine di Viterbo, sulla base della valutazione del grado di

realizzazione degli interventi previsti dai Protocolli attuativi UNICEF-MIUR, sin dall’anno

scolastico 2009/2010 consegue l'attestazione di SCUOLA AMICA, grazie agli standard di

qualità raggiunti nei seguenti ambiti:

deontologia professionale dei docenti (condivisione di un Codice deontologico);

inclusione, intercultura e valorizzazione delle differenze (Laboratori Integrati,

Formazione dei docenti ed interventi didattici inclusivi);

promozione dell'ascolto e attenzione agli aspetti emozionali (Laboratori di Filosofia

su adattamento della Philosophy for Children di M. Lipman, percorsi di Animazione

alla lettura, Didattica Emozionale);

partecipazione dei bambini/ragazzi, delle loro famiglie e degli enti territoriali al

processo formativo (Progetto Orti Didattici condivisi, Lettura ad alta voce dei

genitori in classe, collaborazioni nelle attività didattiche curricolari, partenariati);

34

valutazione dei processi formativi e attenzione al gradimento

delle famiglie.

Il mantenimento degli standard raggiunti costituisce un

impegno prioritario, condiviso dall'intera comunità scolastica.

L’ORIENTAMENTO

Nella Scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado l'orientamento costituisce

il tessuto delle attività scolastiche poiché nella sua dinamicità è parte integrante del

percorso di crescita del ragazzo.

La progettazione educativa si prefigge di accompagnare ciascun allievo a scoprire e a

valorizzare le proprie attitudini e a orientarlo verso scelte future significative e valorizzanti.

L'esperienza scolastica si orienta soprattutto sul piano affettivo-cognitivo per uno sviluppo

completo della personalità di ogni bambino attraverso l'espressione equilibrata delle

proprie emozioni e sentimenti, a relazioni positive e costruttive con gli altri attraverso uno

spirito collaborativo.

Nella scuola secondaria di primo grado viene anche curato l'orientamento formativo per gli

alunni delle classi terze per una scelta scolastica e lavorativa futura attraverso una

riflessione personale sulle proprie capacità, interessi e attitudini attraverso una serie di

esperienze:

1. incontri con insegnanti di scuola superiore di secondo grado;

2. incontri con alunni inseriti nelle scuole superiori di secondo grado;

3. stage;

4. visite alle scuole;

5. diffusioni delle informazioni.

LA CONTINUITÀ

La continuità costituisce un elemento essenziale per la costruzione di un processo

educativo coerente e rispettoso del bisogno del bambino/ragazzo in crescita contribuendo

alla formazione della sua identità e autonomia.

35

Gli obiettivi fondamentali sono:

favorire il passaggio nei vari ordini di scuola attraverso esperienze significative;

promuovere momenti di raccordo tra varie realtà scolastiche;

favorire e creare nuovi rapporti interpersonali.

Una commissione composta da docenti della scuola dell'infanzia, primarie e secondaria di

primo grado ha il compito di promuovere attraverso un percorso educativo-affettivo-

didattico tali obiettivi.

Le attività si articolano su tre assi di collaborazione:

confronto e collaborazioni fra docenti scuola dell'infanzia ed educatrici asili nido;

confronto e collaborazione tra docenti delle classi prime-scuola primaria e docenti

dei bambini di cinque anni della scuola dell'infanzia;

confronto e collaborazione fra i docenti delle classi quinte della scuola primaria e

docenti della scuola secondaria di primo grado.

Al termine tutta la documentazione prodotta viene raccolta e archiviata e considerata

materiale prezioso da cui partire o prendere spunto negli anni successivi per una nuova

progettazione.

L’INCLUSIONE

L’Inclusione scolastica ha come obiettivo la costruzione di un processo educativo che,

attraverso la rimozione di ogni ostacolo all’apprendimento e la costruzione di un contesto

favorevole all’espressione di ognuno, consenta a ciascun individuo di poter essere

valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità.

Ogni alunno, infatti, è portatore di una propria identità e cultura, di esperienze affettive,

emotive e cognitive. Nel contesto scolastico egli entra in contatto con coetanei e adulti,

sperimentando diversità di genere, di carattere, di stili di vita, mettendo a confronto le

proprie abilità con quelle altrui.

Da tali considerazioni nasce l’esigenza di costruire un progetto mirato, atto a ricevere in

modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali (BES), offrendo a ciascuno una reale e

36

fattiva occasione di crescita e di sviluppo, attraverso la predisposizione di percorsi

rispettosi della specificità di ognuno, inseriti in un progetto scolastico complessivo.

Il Piano Annuale dell’Inclusività (P.A.I.) diventa quindi strumento fondamentale per

accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la

trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per

creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per

ciascuno”.

L’inclusività si concretizza con l’individualizzazione di percorsi di apprendimento, che

vanno da semplici interventi di recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino

alla costruzione di una Programmazione Educativa Personalizzata (PEI) o un Piano Didattico

Personalizzato (PDP).

Le figure educanti si configurano come elementi professionali che promuovono il lavoro

finalizzato all’inclusione, intervenendo in un’ottica interdisciplinare.

Al fine di garantire la qualità dell’offerta formativa, uno specifico Gruppo di Lavoro per

l’Inclusione opera in sintonia con altri interlocutori per attivare un intervento sistematico,

basato sui seguenti obiettivi operativi:

monitorare il Piano di Inclusione, favorire contatti e passaggi di informazioni tra

Scuola e territorio e coordinare la programmazione dei servizi scolastici con quelli

sanitari e socio assistenziali;

finalizzare l’attività educativa e formativa ad un “progetto di vita” che tenga conto

del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società;

utilizzare metodologie cooperative, che permettano all’alunno di condividere

successi e insuccessi con i compagni;

promuovere motivazione all’apprendimento e al coordinamento degli sforzi per

raggiungere l’obiettivo, creando una situazione di interdipendenza positiva;

predisporre laboratori in ambienti strutturati in cui il bambino/ragazzo possa

affinare la sensorialità, potenziare e sviluppare canali percettivi integri, fare

esperienze attive nel piccolo gruppo;

37

costruire percorsi educativi integrati in cui si possano intraprendere, in base ad una

progettazione specifica, attività comuni con il gruppo classe e percorsi

individualizzati anche in classi o gruppi diversi da quelli di appartenenza, aprendo le

classi in verticale/orizzontale.

PROGETTI SPECIFICI PER L’INCLUSIONE

IL PROGETTO “Nel mondo verde di Pollicino”

È un percorso progettuale di Istituto, attuato in collaborazione con Enti ed Associazioni del

territorio, per la realizzazione di orti didattici come strumento di integrazione, inclusione,

valorizzazione di diverse abilità ed educazione alla cittadinanza.

L'impianto progettuale si realizza mediante una positiva interazione tra i diversi soggetti

presenti sul territorio e grazie alla collaborazione attiva delle famiglie e di molti genitori

con competenze specifiche in campo agronomico.

Ciò contribuisce a delineare il percorso verso la realizzazione di una scuola intesa come

comunità partecipata, all'interno della quale ogni soggetto viene valorizzato e dà il proprio

apporto nel progettare, governare, educare, organizzare e pianificare, nell’ottica di una

pedagogia per la persona proiettata verso un futuro di bene comune.

I LABORATORI INTEGRATI - “Promozione del successo formativo attraverso

esperienze integrate”

Il laboratorio è una modalità di intervento diversificata che si riferisce in particolare agli

alunni con disabilità ma che dà opportunità a tutti i bambini di crescere e di apprendere in

situazioni di gruppo.

In collaborazione con l’Unità Operativa Complessa N. P.I. della AUSL VT3, è stato elaborato

il progetto rivolto ai bambini della Scuola per l’Infanzia e agli alunni della Scuola Primaria e

Secondaria di primo grado che avrà attuazione nelle sedi dell’Istituto Comprensivo

Carmine.

Il progetto prevede la presenza di educatori ed operatori ASL o di Cooperative e Istituzioni

che con essa operano nel campo della disabilità e dell’inclusione, affiancati da insegnanti

curricolari e/o di sostegno e da assistenti comunali specialisti .

38

ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA

Gli alunni iscritti provenienti da altre culture, devono poter trovare nelle nostre scuole un

ambiente favorevole che li aiuti a crescere e ad integrarsi e dove possano ricevere stimoli

cognitivi e rassicurazioni affettive. Per facilitare tale integrazione, sussiste un Protocollo di

accoglienza.

Il Protocollo di Accoglienza contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione e

l’inserimento a scuola degli alunni di cittadinanza non italiana. Definisce compiti e ruoli

degli operatori scolastici, dispiega le diverse fasi per una serena accoglienza e le modalità

d’intervento per l’apprendimento della lingua italiana. Per lo sviluppo della competenza

comunicativa in lingua italiana e per facilitare l'acquisizione delle materie di studio, la

scuola attiva laboratori di alfabetizzazione alla lingua italiana e di recupero e

potenziamento delle competenze linguistico-comunicative.

L’obiettivo primario dell’educazione interculturale si delinea come promozione delle

capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme, grazie ad un

processo educativo che miri alla piena inclusione socio-culturale degli alunni appartenenti

a varie culture, nel rispetto dei loro diritti, dei loro valori e delle loro esperienze individuali.

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L’APPROCCIO METODOLOGICO

Alle scelte educative di fondo corrispondono metodologie flessibili ed articolate che

privilegiano il fare scuola in modo attivo, aperto alle diversità e stimolano la

problematizzazione e l’esercizio del pensiero.

Le scuole del nostro istituto si distinguono per operare nell’ambito della ricerca azione,

utilizzando laboratori di filosofia, circle time, sfondi integratori e progettazioni dinamiche,

al fine di migliorare le abilità specifiche dell’ascolto, della comprensione, dell'analisi, della

soluzione dei problemi, della valutazione critica delle situazioni.

I laboratori filosofici, linguistici, motori, manipolativi, artistici, d’immagine e multimediali,

consentono lo sviluppo delle competenze attraverso una molteplicità di relazioni e

situazioni di reciprocità educativa.

Anche l’animazione diventa parte integrante della formazione scolastica, in quanto utilizza

quei linguaggi non verbali che hanno un forte impatto cognitivo e costituiscono per il

bambino/ragazzo la possibilità di veicolare pulsioni affettive e cariche emotive.

IL LABORATORIO

La parola laboratorio richiama nel patrimonio culturale del nostro istituto una lunga serie

di aspetti, i quali, curati nell’ambito di un’organizzazione pensata e condivisa di tempi,

spazi, ruoli, gruppi e relazioni, caratterizzano il laboratorio stesso:

Operatività

Ricerca

Esplorazione

Scuola attiva

Rapporto diretto tra il fare e il pensare

Trasversalità

Interdisciplinarità

Pluralità di linguaggi

Progetto

Produzione

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Creatività

Clima sociale positivo

I LABORATORI DI FILOSOFIA

Nata nei tardi anni ’60 negli Stati Uniti grazie al progetto educativo ideato da Matthew

Lipman, la Philosophy for Children (P4C) rappresenta una delle più significative esperienze

pedagogiche contemporanee. Non è disciplina accademica costituita da una rete di

concetti trasmissibili, ma è una metodologia, un approccio all’insegnamento-

apprendimento finalizzato alla costruzione delle abilità mentali che possano portare i

bambini a pensare autonomamente, a porsi costanti interrogativi per riflettere su se stessi,

sugli aspetti etici della propria vita individuale e collettiva, sui valori della convivenza

democratica. Con i laboratori di filosofia, la classe si trasforma in una "comunità di ricerca",

dove l’esperienza diventa occasione di ragionamento e il dialogo è la forma didattica

prevalente per sviluppare nei bambini le capacità logico-argomentative del pensiero.

Da alcuni anni, in tutte le nostre scuole si sperimentano con successo liberi adattamenti

della P4C, condotti con l’utilizzo di materiali specifici, albi illustrati, testi narrativi e racconti

filosofici, in cui i protagonisti, bambini, adolescenti, adulti, animali, dialogano su grandi

domande e problemi emergenti dalla loro esperienza: la vita e la morte; la ricerca della

felicità; la giustizia e l’ingiustizia; l’identità; il bene e il male; il bello e il brutto; la forza e la

debolezza; la prevaricazione e il coraggio; le regole; la libertà …

L’utilizzo costante di metodologie attive come quella della comunità di ricerca, che è alla

base della P4C, produce notevoli risultati in termini di apprendimento, gli studenti hanno

migliori competenze di parlato ed ascolto e ne traggono beneficio anche le abilità

matematiche e di letto-scrittura.

L’ANIMAZIONE ALLA LETTURA

E’ un insieme di strategie e di attività, mirate ad avvicinare al libro e ad altri oggetti di

lettura, facendo leva sulla motivazione interiore, sul bisogno di leggere. Le strategie di

animazione realizzano il coinvolgimento intellettivo, fisico ed emotivo del

41

bambino/ragazzo assumendo generalmente un carattere ludico e motivante, cioè di

scoperta attraverso il gioco. Fin da quando il bambino arriva alla scuola primaria in classe

prima, infatti, è necessario che abbia la possibilità di sperimentare momenti di “piacere di

leggere”. Purtroppo talvolta si creano al contrario atteggiamenti antagonistici da parte del

bambino, che rifiuta la fatica del leggere. La metodologia dell’animazione alla lettura si

pone l’obiettivo di far entrare i libri e la lettura a far parte del vissuto quotidiano dei

bambini e dei ragazzi come momento di piacere e risorsa per il tempo libero.

Tra le principali attività e strategie utilizzate:

Allestimento di biblioteche scolastiche nelle scuole primarie e secondaria di I grado

e di angoli di lettura nelle scuole dell’infanzia;

Utilizzazione costante di libri che incuriosiscano, siano stimolo alla creatività,

contribuiscano all’abbattimento dello stereotipo, pongano importanti quesiti etici e

morali;

Lettura ad alta voce dell’insegnante (attività preponderante di ogni progetto lettura

per tutte le età);

Cura nella selezione del libro in relazione alla fascia di età (per argomento adatto –

rispetto del principio dell’identificazione);

Letture esca e prestito;

Dibattiti sui libri dopo la restituzione;

Questionari sull’argomento;

Poster in classe/biblioteca con consigli di lettura tra pari e con l’insegnante;

La rivista dei libri di classe.

42

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Tutti i progetti/laboratori realizzati fanno capo a cinque grandi aree tematiche che ne

identificano le finalità, i contenuti ed il campo di intervento:

LEGALITÀ E CITTADINANZA:

area che riguarda la convivenza civile ed il territorio inteso come ambiente, culture e

lingue diverse, e che si avvicina a forme e modalità di apprendimento non usuali

INCLUSIONE SCOLASTICA:

area dell’espressione affettivo/relazionale, dei linguaggi emozionali, della socialità e

dell’inclusione

LETTURA:

area dei percorsi finalizzati alla scoperta della dimensione seduttiva della lettura, mediante

la progettazione di attività motivanti e l'utilizzo di libri selezionati nel panorama della

produzione editoriale di qualità nel campo della letteratura per ragazzi.

CONTINUITÀ/ORIENTAMENTO:

area della continuità del processo educativo tra scuola dell’Infanzia/Primaria/Secondaria di

I Grado e dell’orientamento per il passaggio alla scuola secondaria di II Grado, da realizzare

mediante percorsi formativi- informativi integrati, graduali e consapevoli.

RECUPERO, APPROFONDIMENTO E SVILUPPO:

area del consolidamento degli apprendimenti di base e delle attività di potenziamento e di

arricchimento delle discipline del curricolo.

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L’ AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa,

vengono individuati i campi di potenziamento nell’ambito dei quali perseguire il

miglioramento prefissato.

AREA POTENZIAMENTO OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 Legge 107/2015)

Potenziamento linguistico Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning.

Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali.

Potenziamento scientifico Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

Potenziamento laboratoriale Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro

Potenziamento artistico musicale Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

44

PARI OPPORTUNITA’

Per l’educazione alle pari opportunità e alla prevenzione della violenza di genere, nelle

progettazioni educativo-didattiche saranno previsti :

specifici percorsi finalizzati alla sensibilizzazione, informazione e formazione sulla

prevenzione di ogni forma di violenza e discriminazione in linea con il dettato

Costituzionale, con i valori etici e di crescita intellettuale con il coinvolgimento delle

Forze di polizia , delle Associazioni e delle Istituzioni locali;

percorsi educativo-didattici per il riconoscimento e la prevenzione del disagio

emotivo e psicologico degli alunni derivanti da situazioni di discriminazione con

particolare riferimento al bullismo;

attività mirate ad un utilizzo consapevole di Internet per la prevenzione delle

occasioni di rischio in rete.

INSEGNAMENTO LINGUA INGLESE , MUSICA E EDUCAZIONE MOTORIA NELLA

SCUOLA PRIMARIA

E’ previsto il potenziamento dell’insegnamento della lingua inglese mediante attività CLIL e

di sviluppo delle competenze linguistico- comunicative per la certificazione esterna degli

alunni. Le attività verranno svolte da un docente della scuola secondaria di primo grado e

da un docente della primaria in possesso di competenze certificate, entrambi assegnati con

l’organico del potenziamento.

Il potenziamento di musica verrà attivato se l’Istituto potrà disporre di docenti della scuola

primaria in possesso di competenze certificate nonché di docenti abilitati anche per altri

gradi di scuola in qualità di specialisti.

L’educazione motoria verrà incrementata attraverso la partecipazione ai progetti

Giocosport Calcio e Rugby-scuola.

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ATTIVITÀ

- Ascolto e memorizzazione di canzoncine e filastrocche

- Memorizzazione di vocaboli e corretto uso di messaggi

- Attività grafico-pittoriche

- Attività manipolative

- Attività motorie

- Ascolto e visione di materiali audiovisivi

- Giochi con flash cards.

PROGETTO LINGUA INGLESE

SCUOLE DELL’INFANZIA

OBIETTIVI - Accendere nei bambini l’interesse per l’apprendimento della

Lingua 2 - Favorire la conoscenza e la scoperta di culture e civiltà

diverse dalla propria - Acquisire un semplice patrimonio lessicale - Comprendere ed acquisire strutture linguistiche di base a

fini comunicativo pratici - Memorizzare canzoncine, conte, filastrocche.

ORGANIZZAZIONE ORARIA - Orario curricolare,

antimeridiano e pomeridiano.

ORGANIZZAZIONE ALUNNI - gruppo sezione - gruppo omogeneo per

età - gruppo di laboratorio.

INDICATORI PER LA VERIFICA e VALUTAZIONE

L’alunno: - pronuncia correttamente i

vocaboli della seconda lingua. - Produce semplici messaggi in

lingua Inglese - Conosce culture diverse dalla

propria e sostiene una semplice conversazione.

PRODUZIONI/MANIFESTAZIONI ALL’EXTRASCUOLA - libricini con produzione dei bambini - manifestazioni canore in lingua inglese - festa fine anno - mostra dei percorsi didattici.

RISORSE INTERNE/ESTERNE

Tirocinanti USAC Facoltà di Lingue Università

della Tuscia Genitori

Docenti interni

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ATTIVITÀ - Conversazioni filosofiche - Riflessioni in circolo con scambi di idee - Preparazione di cartelloni murali - Uso del computer - Comprensione, rielaborazione di testi e procedure - Discussione in gruppo ed esposizione di una situazione

Problematica

OBIETTIVI - Recuperare e potenziare le capacità di calcolo orale e scritto - Facilitare la comprensione e la risoluzione di problemi - Potenziare le capacità di utilizzare le misure convenzionali - Sviluppare interessi attivi al computer - Educare all’ascolto e alla convivenza - Consolidare la competenza comunicativa - Potenziare la creatività e l’esercizio del pensiero - Acquisire un metodo di studio efficace e produttivo.

PROGETTO POTENZIAMENTO Philosophy for Maths

ORGANIZZAZIONE ORARIA - Orario curricolare

ORGANIZZAZIOE ALUNNI

- Gruppi classe

- Gruppi eterogenei per età

- Gruppi omogenei per età

INDICATORI PER LA VERIFICA e VALUTAZIONE

L’alunno: - Riesce ad utilizzare il linguaggio in

modo adeguato - Ascolta e comprende semplici testi - Espone una situazione problematica e

formula conseguenti ipotesi - Ha migliorato l’uso delle tecniche di calcolo - Conosce e riesce ad usare le misure

convenzionali - Interagisce con i compagni superando

situazioni di conflitto.

RISORSE INTERNE Docenti

Organico di Potenziamento Organico Posto comune

47

ATTIVITÀ - Ascolto di letture - Riflessioni in circolo con scambi di idee - Preparazione di cartelloni murali - Stesure di storie al computer - Comprensione, rielaborazione e drammatizzazione di storie - Discussione in gruppo ed esposizione di una situazione

problematica - Giochi di rime - Scansione sillabica di parole e relative rappresentazioni sonore,

motorie e grafiche.

- Lezioni di materie curricolari in lingua inglese - Attività di approfondimento di musica

OBIETTIVI - Potenziare le capacità di lettura e comprensione di un testo di vario

genere - Facilitare l’elaborazione autonoma di testi scritti - Potenziare la conoscenza delle regole grammaticali - Recuperare e potenziare le capacità di calcolo orale e scritto - Facilitare la comprensione e la risoluzione di problemi - Potenziare le capacità di utilizzare le misure convenzionali - Sviluppare interessi attivi al computer - Educare all’ascolto e alla convivenza - Consolidare la competenza comunicativa anche in lingua straniera - Potenziare la creatività - Acquisire un metodo di studio efficace e produttivo.

ORGANIZZAZIONE ORARIA - Orario curricolare - Orario extracurricolare

ORGANIZZAZIOE ALUNNI

- Gruppi classe

- Gruppi eterogenei per età

- Gruppi omogenei per età

RISORSE INTERNE Docenti

RISORSE ESTERNE Genitori/ Esperti di musica

INDICATORI PER LA VERIFICA e VALUTAZIONE

L’alunno: - Riesce ad utilizzare il linguaggio in

modo adeguato - Ascolta e comprende semplici testi - Inventa ed illustra brevi storie - Ha migliorato le capacità di scrittura - Sa utilizzare word per scrivere una

fiaba - Rivela un atteggiamento positivo nei

confronti della lettura - Espone una situazione problematica e

formula conseguenti ipotesi - Ha migliorato l’uso delle tecniche di calcolo - Conosce e riesce ad usare le misure

convenzionali - Interagisce con i compagni superando

situazioni di conflitto - Utilizza con spontaneità espressioni inglesi legate alla quotidianità.

PROGETTO RECUPERO APPROFONDIMENTO SVILUPPO

Progetto Aree a Rischio

Laboratori di approfondimento e sviluppo

Orario extrascolastico

48

PROGETTO INCLUSIONE

Progetto “Nel mondo verde di Pollicino”: Tutte le scuole dell’Istituto Progetto Interistituzionale "Promozione del successo formativo attraverso esperienze integrate" Laboratori Integrati in rete Tutte le scuole dell’Istituto

OBIETTIVI - Sviluppare una reale

integrazione duratura e continua.

- Promuovere la ricerca di nuovi canali di comunicazione.

- Favorire la cooperazione e migliorare l’adattamento all’ambiente.

- Conoscere ed interagire con la realtà circostante esplorandone gli spazi, gli oggetti e i materiali.

- Avviare un percorso di cittadinanza attiva che veda protagonisti delle scelte di progettazione e delle fasi di realizzazione i bambini e tutti gli adulti coinvolti.

ORGANIZZAZIONE ALUNNI - Gruppo classe/sezione - Piccoli gruppi omogenei - ed eterogenei - Gruppi per classi aperte

RISORSE INTERNE - Docenti - Collaboratori scolastici - Personale ATA

RISORSE ESTERNE - Esperti ASL VT3

- Esperti della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi della Tuscia e A.U.C.S.

- Agronomi per consulenza e supporto operativo

- Assistenti educativi (amm.ne Com. Viterbo).

INDICATORI PER LA VERIFICA e VALUTAZIONE

L’alunno: - Ha migliorato le abilità

comunicative, psicomotorie, cognitive.

- Ha sviluppato dinamiche relazionali positive.

- Ha conquistato autonomia, fiducia, autostima.

ORGANIZZAZIONE ORARIA

Intero anno scolastico - Orario curricolare - Laboratori opzionali

MANIFESTAZIONE ALL’EXTRASCUOLA - Documentazione dei percorsi didattici realizzati - Manifestazioni conclusive con il coinvolgimento delle famiglie.

ATTIVITÀ - Incontri periodici della Commissione Integrazione - Incontri periodici per favorire la condivisione del progetto da - parte della famiglia, degli esperti ASL e degli operatori scolastici - Laboratorio integrato - Realizzazione di orti e giardini didattici - Giochi di animazione, drammatizzazione e ritmo - Giochi con le parole ed i suoni per promuovere il piacere e l’ascolto - Giochi motori - Giochi di ruolo.

49

ORGANIZZAZIONE ALUNNI

- Gruppo classe/sezione - Gruppi a classe aperte - Gruppi omogenei per età - Gruppi eterogenei per età - Laboratori opzionali

OBIETTIVI - Affinare la conoscenza della lingua italiana - Utilizzare una pluralità di registri comunicativi - Potenziare il linguaggio emotivo e affettivo - Potenziare le capacità di ascolto e attenzione - Formare ed affinare il gusto estetico - Esplorare l’oggetto libri utilizzandolo come strumento di conoscenza e come

veicolo di emozioni - Conoscer la biblioteca, casa dei libri - Sviluppare la capacità di lettura espressiva - Sviluppare le proprie capacità creative - Familiarizzare con i “luoghi del libro” - Sviluppare capacità di lettura critica - Soddisfare il bisogno di armonia e fantasia - Imparare a leggere le figure.

ORGANIZZAZIONE ORARIA

- Orario curricolare ed extracurricolare

- Orario pomeridiano Scuola dell’Infanzia

RISORSE INTERNE - Dirigente Scolastico - Docenti

RISORSE ESTERNE

- Biblioteca Comunale di Soriano e Viterbo

- Esperti ed autori - Librerie e Case Editrici - Famiglie degli alunni.

ATTIVITÀ

- Allestimento di biblioteche di plesso e/o angoli di lettura nelle classi/sezioni

- Strutturazione di laboratori di lettura espressiva

- Strutturazione di laboratori di scrittura creativa

- Percorsi di costruzione e illustrazione del libro

- Incremento dell’attività di lettura a voce alta da parte di insegnanti, genitori, esperti

- Organizzazione di mostre mercato di libri

- Sviluppo dei rapporti tra scuola e biblioteca comunale

- Incontri con l’autore - Visite in libreria e presso Case

editrici

INDICATORI PER LA VERIFICA/ VALUTAZIONE

L’alunno: - È motivato e dimostra

interesse per la lettura - Conosce la biblioteca ed ha

acquisito familiarità con i “luoghi del libro”

- È capace di ascolto attivo - Ha migliorato l’espressività

della lettura - Sa esprimersi in modo

creativo usando vari registri comunicativi

- È capace di leggere ed interpretare le figure

- Ha migliorato la conoscenza e l’uso della lingua italiana.

MANIFESTAZIONI ALL’EXTRASCUOLA Mostre. Conferenze di servizio per genitori e

docenti.

PROGETTO LETTURA

Tutte le scuole dell’Istituto

50

ATTIVITÀ

- Uscite nel territorio e raccolta dati

- Attività di laboratorio

- Rilevazione di comportamenti corretti e rispettosi

- Incontri con esperti

- Drammatizzazioni

- Attività grafico-pittoriche-costruttive

- Scritture collettive

- Prove pratiche

- Lavoro cooperativo

- Utilizzo del linguaggio gestuale e motorio

- Pratica delle regole fondamentali dell’attività sportiva Giochi motori e di squadra

- Attività di respirazione, rilassamento, concentrazione e ascolto.

RISORSE INTERNE

- Docenti - Collaboratori scolastici - Personale ATA

RISORSE ESTERNE - - Enti Locali

- Università della Tuscia - Consorzio Agrario - Associazioni Culturali - Strutture volontariato - Psicologi ASL - Servizi Sociali - Vigili del fuoco - Carabinieri - Polizia Locale - Esperti - Genitori

INDICATORI PER LA VERIFICA e VALUTAZIONE

L’alunno: - Assume comportamenti responsabili,

costruttivi e cooperativi - Ha coscienza delle regole che sono alla

base di un corretto rapporto uomo-ambiente

- Gestisce i propri stati emotivi - Riconosce la diversità come presupposto

di arricchimento - Riconosce i pericoli dell’ambiente e

mette in atto comportamenti idonei in situazioni di emergenza

- Sperimenta forme di partecipazione attiva e democratica

- Si esprime attraverso il linguaggio corporeo

- Coordina i movimenti con maggiore sicurezza

- Sviluppa qualità sociali, quali collaborazione e senso di appartenenza a un gruppo

- Partecipa al gioco di squadra e rispetta le regole

- Rafforza la coscienza di sé e del proprio corpo.

OBIETTIVI - Conoscere regole e forme di convivenza civile, sociale, del gioco e dello sport - Conoscere le istituzioni del territorio a vari livelli al fine di maturare una coscienza civica - Acquisire la consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale e artistico - Prendere coscienza delle regole di tutela ambientale. - Imparare a convivere valorizzando le diverse identità e abilità - Collaborare alla realizzazione di un progetto comune, svolgendo compiti diversi - Cooperare in un gruppo per un fine comune - Riconoscere, gestire e comunicare idee, sentimenti ed emozioni utilizzando i diversi

linguaggi espressivi, anche motori e gestuali - Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione della salute nel suo complesso - Sperimentare forme di partecipazione attiva per informarsi, conoscere, crescere - Decifrare messaggi simbolici. - Conoscere e rispettare le principali norme di sicurezza riferite a diversi ambienti - Rafforzare la coscienza di sé, degli altri e del mondo esterno.

PRODUZIONI / MANIFESTAZIONI - Mostre dei percorsi e delle realizzazioni - Manifestazioni nel territorio - Feste e intrattenimenti - Rassegne fotografiche - Realizzazione multimediali (DVD) - Manifestazioni conclusive -

ORGANIZZAZIONE ORARIA

- Orario curricolare - Orario opzionale

Orario pomeridiano per la Scuola dell’Infanzia

ORGANIZZAZIONE ALUNNI

- Gruppo classe/sezione

- Gruppi a classi/sezioni aperte

- Gruppi di interesse

- Gruppi omogenei per età

- Gruppi eterogenei per età.

PROGETTO LEGALITÀ E CITTADINANZA

Tutte le scuole dell’Istituto: Nel mondo verde di Pollicino

Progetto Sicurezza

51

LA VALUTAZIONE E L’AUTOVALUTAZIONE

La legge delega 107/2015, i successivi D. Lgs. n. 66 e n. 62 del 2017, unitamente ai D.M.

n.741 e 742/2017 e alla CM 1865 del 10/10/2017, apportano specifiche novità alle

procedure valutative.

LA VALUTAZIONE NELLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL

CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO

D’ISTRUZIONE

“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della

documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati

dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono

essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel

curricolo.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da

intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a

termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente

sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso

scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità

educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.

Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell’autovalutazione, che

ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta

educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di

rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne.”

52

PRINCIPI GENERALI DEL PROCESSO VALUTATIVO

La valutazione costituisce parte integrante della formazione e rappresenta un aspetto

essenziale dell’azione educativa. Essa non si limita alla verifica dei soli apprendimenti, ma

considera tutto l’iter cognitivo dell’alunno ritenendo rilevanti anche la situazione di

partenza, i comportamenti, l’interazione con i docenti ed il gruppo classe, la partecipazione

all’attività didattica ed alla vita scolastica. Ai sensi dell’art. 1 del decreto legislativo 13

aprile 2017, n. 62 la valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di

apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni

scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed

educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli

stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove l’autovalutazione di

ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.

MODALITÀ E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO

MODALITÀ E TEMPI DI COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE

L’Istituzione scolastica garantisce la tempestiva informazione alle famiglie sul processo

formativo, sui diversi risultati di apprendimento e di comportamento, sulla progressione e

lo sviluppo dei percorsi a livello personale, culturale e sociale attraverso tutte le forme

possibili:

registro elettronico: il registro è aperto e consultabile dai genitori nella parte delle

valutazioni;

comunicazioni informali;

lettera o convocazione dei genitori per questioni rilevanti inerenti il

comportamento, persistenti carenze nell’impegno, difficoltà specifiche o cali nel

rendimento;

colloqui generali periodici (2 volte l’anno), generalmente in novembre/dicembre ed

in aprile;

53

ricevimenti settimanali dei docenti su prenotazione tramite registro elettronico per

la scuola secondaria di primo grado, di prossima attivazione;

colloqui su convocazione o su richiesta dei genitori della scuola primaria durante gli

incontri di programmazione settimanale del giovedì;

specifica nota informativa predisposta dall’Istituzione scolastica in caso di assenza

dei genitori ai colloqui periodici, qualora si ravvisi la necessità di far pervenire

comunque una comunicazione alla famiglia;

in caso di ammissione alla classe successiva in presenza di livelli di apprendimento

parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione la scuola provvede ad

informare immediatamente la famiglia, mettendo in atto strategie per il

recupero/potenziamento e fornendo suggerimenti operativi alla famiglia stessa. Nel

corso dell’anno, la scuola, con appositi contratti formativi, fornisce alle famiglie

informazioni sulle strategie adottate per il recupero/potenziamento, coinvolgendo

gli alunni, con la consapevolezza e l’adesione dei genitori, nello svolgimento di

percorsi personalizzati ed anche integrativi.

CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI “La scuola esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di

apprendimento (ad esempio definendo descrittori, rubriche di valutazione, ecc.), definisce,

altresì, i criteri generali per la non ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato

conclusivo del primo ciclo di istruzione nel caso di voto inferiore a 6/10 in una o più

discipline” (D.Lgs 62/2017)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI

Indicatori considerati:

Conoscenze: teorica e pratica

Abilità: comprensione, applicazione, esposizione

Competenze: rielaborazione e autonomia

54

Valuta

zione

INDICATORI

Attività

laboratoriali Conoscenze Abilità Competenze

10

-Ha

conoscenze

ampie e

approfondite

degli

argomenti,

sostenute

anche da

interessi

personali.

-Padroneggia

argomenti di

studio

complessi e

organizza le

conoscenze

sapendo operare

gli opportuni

collegamenti

interdisciplinari;

-applica in

modo efficace

conoscenze e

procedure

operative per

risolvere

problemi;

-espone

contenuti in

modo chiaro e

corretto,

utilizzando in

modo preciso i

linguaggi

specifici delle

diverse

discipline

-È in grado di

utilizzare

conoscenze e

abilità in modo

personale, critico e

creativo;

-è autonomo/a nel

risolvere problemi

in situazioni non

note.

-L’alunno/a

partecipa con

motivazione,

interesse e

responsabilità alle

attività laboratoriali;

-manifesta un

efficace metodo di

studio e di lavoro;

-applica in modo

corretto e razionale

il metodo

sperimentale nella

risoluzione di

problemi;

-è creativo/a nella

realizzazione di

prodotti;

- è stimolato/a ad

ordinare ed

organizzare in modo

consapevole le

conoscenze, le

abilità e le

competenze sia

disciplinari sia

trasversali.

9

-Ha

conoscenze

approfondite

e organiche

degli

argomenti.

-Padroneggia gli

argomenti di

studio e

organizza le

conoscenze

sapendo operare

collegamenti

interdisciplinari;

-applica in

modo efficace

conoscenze e

procedure

operative per

-È in grado di

utilizzare

conoscenze e

abilità in modo

personale e critico;

-è autonomo/a nel

risolvere problemi

in situazioni non

note.

-L’alunno/a

partecipa con

motivazione,

interesse e

responsabilità alle

attività laboratoriali;

-dimostra di aver

acquisito un metodo

di studio e di lavoro;

-applica in modo

corretto il metodo

sperimentale nella

risoluzione di

55

risolvere

problemi;

-espone

contenuti in

modo chiaro e

corretto,

utilizzando in

modo preciso i

linguaggi

specifici delle

diverse

discipline

situazioni

problematiche;

- realizza prodotti in

modo personale;

-potenzia, ordina e

organizza

conoscenze, abilità e

competenze

disciplinari e

trasversali.

8

-Ha

conoscenze

complete ed

organizzate

dei contenuti.

-Padroneggia gli

argomenti di

studio e

organizza le

conoscenze

sapendo operare

collegamenti

interdisciplinari;

-applica le

conoscenze

acquisite e le

procedure

operative per

risolvere

problemi in

modo coerente;

-espone

contenuti in

modo chiaro e

corretto,

utilizzando in

modo sicuro i

linguaggi

specifici delle

diverse

discipline.

-È in grado di

utilizzare

conoscenze e

abilità in modo

personale;

-è autonomo/a nel

risolvere problemi

in situazioni note;

- necessita di guida

nella risoluzione di

problemi in

situazioni non note.

-L’alunno/a

partecipa con

motivazione e

interesse alle attività

laboratoriali

-guidato/a,

manifesta un

adeguato metodo di

studio e di lavoro;

-è in via di

acquisizione

l’applicazione del

metodo

sperimentale nella

risoluzione di

situazioni

problematiche;

-realizza prodotti

ordinati e precisi;

- consolida le

conoscenze, le

abilità e le

competenze

disciplinari e

trasversali.

7

-Ha

conoscenze

corrette dei

nuclei

fondamentali

delle

-Padroneggia i

nuclei

fondamentali

degli

argomenti di

studio

-È in grado di

utilizzare

conoscenze e

abilità in modo

personale;

-è in grado di

-L’alunno/a

partecipa alle

attività laboratoriali

in modo diligente;

-necessita talvolta di

supporto nello

56

discipline.

e organizza le

conoscenze

sapendo operare

i collegamenti

interdisciplinari

semplici ma

pertinenti;

-applica in

modo lineare le

conoscenze

acquisite e le

procedure

operative per

risolvere

problemi;

-espone i

contenuti

acquisiti in

modo semplice,

utilizzando

correttamente i

linguaggi

specifici delle

diverse

discipline.

risolvere problemi

in situazioni note;

- necessita di guida

nella risoluzione di

problemi in

situazioni non note.

studio e nel lavoro;

-applica il metodo

sperimentale se

guidato;

-realizza prodotti

corretti;

-è in grado di

recuperare le

conoscenze, le

abilità e le

competenze

disciplinari e

trasversali.

6

-Ha

conoscenze

essenziali dei

nuclei

fondamentali

delle

discipline.

-Padroneggia i

nuclei essenziali

degli

argomenti di

studio in modo

accettabile

e organizza le

conoscenze

sapendo operare

collegamenti

interdisciplinari

semplici;

-applica in

modo lineare le

conoscenze

acquisite e le

procedure

operative per

risolvere

problemi;

-È in grado di

utilizzare

conoscenze e

abilità in modo

meccanico;

-è in grado di

risolvere problemi

in situazioni note,

se guidato.

-L’alunno/a

partecipa con

interesse non

sempre costante alle

attività laboratoriali;

-necessita di guida

costante nello studio

e nel lavoro;

-sta recuperando

conoscenze e abilità

di base che non

sempre sa utilizzare

in modo pertinente;

-realizza prodotti

semplici;

-talvolta ha

difficoltà nel

raggiungimento

delle competenze

disciplinari e

57

-espone i

contenuti

acquisiti

utilizzando i

linguaggi

specifici delle

diverse

discipline con

qualche

incertezza.

trasversali.

5

Ha

conoscenze

parziali e/o

frammentarie

dei contenuti

disciplinari

minimi.

-Non

padroneggia i

nuclei essenziali

degli

argomenti di

studio in modo

accettabile e

organizza le

conoscenze

sapendo operare

collegamenti

interdisciplinari

limitati;

-applica in

modo improprio

le conoscenze

acquisite e le

procedure

operative per

risolvere

problemi;

-espone i

contenuti

acquisiti in

modo

incompleto,

utilizzando i

linguaggi

specifici delle

diverse

discipline in

modo

impreciso.

-È in grado di

utilizzare

conoscenze e

abilità in modo

frammentario;

-non è in grado di

risolvere problemi

in situazioni note,

anche se guidato.

-L’alunno/a non

mostra interesse

verso le attività

proposte;

- studia e lavora in

modo discontinuo;

-possiede

conoscenze e abilità

di base lacunose che

utilizza in modo

confuso;

-realizza prodotti

incompleti;

-ha difficoltà nel

raggiungimento

delle competenze

disciplinari e

trasversali.

58

4

-Ha

conoscenze

molto

lacunose dei

contenuti

disciplinari

minimi.

-Non

padroneggia i

nuclei essenziali

degli

argomenti di

studio, non

organizza le

conoscenze, non

sa operare

collegamenti

interdisciplinari

se non in modo

stentato;

-non sa

applicare le

conoscenze

acquisite e le

procedure

operative per

risolvere

problemi o lo fa

con rilevanti

difficoltà;

- i contenuti non

sono acquisiti e

la loro

esposizione

risulta

frammentaria

e/o scorretta;

- non utilizza i

linguaggi

specifici delle

diverse

discipline.

- È in grado di

utilizzare

conoscenze e

abilità minime con

scarsa autonomia

operativa e

commettendo gravi

errori

nell’organizzazione

delle procedure (o

non è in grado);

-non è in grado di

risolvere problemi

in situazioni note

anche se guidato.

L’alunno/a non

mostra interesse

verso le attività

proposte;

- non studia e non

lavora;

-possiede

conoscenze e abilità

di base povere;

-realizza prodotti

incompleti (o non

realizza);

-non si orienta nel

raggiungimento

delle competenze

disciplinari e

trasversali.

59

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO, MODALITÀ DI ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO

“La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni viene espressa per tutto il

primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle

competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado,

allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato

dall'istituzione scolastica” (CM 1865/2017)

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA

In base al D. Lgs. 62/2017 e alla nota 1865/2017, si definiscono i seguenti criteri per

l’espressione del giudizio sintetico relativo al Comportamento:

COMPETENZA DIMENSIONI CRITERI DESCRITTORI/ INDICATORI

LIVELLI

COMPETENZA SOCIALE E CIVICA

Benessere fisico e sociale

-Cura e rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente

Curare il materiale proprio e altrui, gli ambienti e gli arredi scolastici e utilizzarli in maniera corretta. Ascoltare gli altri e rispettare il proprio turno nelle diverse situazioni.

AVANZATO Ha cura del materiale proprio e altrui, degli ambienti e degli arredi scolastici e li utilizza in maniera corretta aiutando il gruppo a fare altrettanto. Ascolta gli altri con interesse e partecipazione e rispetta il proprio turno nelle diverse situazioni. INTERMEDIO Ha cura del materiale proprio e altrui, degli ambienti e degli arredi scolastici e li utilizza in maniera corretta. Ascolta gli altri e rispetta il proprio turno nelle diverse situazioni. BASE Gestisce il materiale in modo sufficientemente adeguato.

60

Sollecitato, ascolta rispettando il turno di parola. INIZIALE In contesti ben strutturati e adeguatamente pensati, se continuamente ripreso e controllato, sistema il suo materiale, usa quello altrui senza romperlo e, per tempi brevi, ascolta.

Codice di comportamento

-Conoscenza e rispetto delle regole

Rispettare le regole condivise (regolamenti e procedure), comportarsi in modo corretto nei diversi ambienti scolastici, in occasione di uscite didattiche ed eventi particolari.

AVANZATO Rispetta le regole condivise (regolamenti e procedure) contribuendo a elaborarle. Si comporta in modo corretto nei diversi ambienti scolastici, in occasione di uscite didattiche ed eventi particolari, aiutando a costruire un sereno contesto di comunità. INTERMEDIO Rispetta le regole condivise (regolamenti e procedure ). Si comporta in modo corretto nei diversi ambienti scolastici, in occasione di uscite didattiche ed eventi particolari. BASE Guidato, rispetta le regole e si sforza di mantenere sempre un comportamento sufficientemente controllato. INIZIALE In un contesto pensato per lui, tenuto sotto controllo stretto, inizia a rispettare le regole.

Bene comune, solidarietà

-Rispetto, ascolto, tolleranza; -bene comune

Rispettare la sensibilità altrui, la diversità personale e culturale.

AVANZATO Coglie le specificità degli altri e ne rispetta le sensibilità, è curioso della diversità personale e culturale, che utilizza come strumenti di crescita e riflessione personale. INTERMEDIO

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Si accorge degli altri e delle loro specificità e prova a tenerne conto. BASE Quando è posto in particolari situazioni ben strutturate che lo aiutano a riflettere, si rende conto che la diversità non è disuguaglianza e si accorge delle sensibilità altrui. INIZIALE A volte, in situazioni ben progettate, se guidato, prova a sentire l’altro, adeguando parzialmente i propri modi e idee.

Consapevolezza sociale e relazionalità

- Collaborazione; -azione cooperativa

Relazionarsi in modo positivo con gli altri, collaborare costruttivamente per la realizzazione di prodotti comuni, chiedere e/o fornire aiuto

AVANZATO Si relaziona in modo propositivo con gli altri, collabora costruttivamente per la realizzazione di prodotti comuni, chiede e/o fornisce aiuto. INTERMEDIO Si relaziona in modo positivo con gli altri, collabora per la realizzazione di prodotti comuni, chiede e/o fornisce aiuto BASE Reso consapevole dell’importanza della collaborazione, in contesti cooperativi ben strutturati, partecipa in modo abbastanza adeguato. Inizia a comprendere l’importanza del chiedere aiuto. INIZIALE Se tenuto sotto stretto controllo dal gruppo e dal docente, spesso richiamato, partecipa alle attività di gruppo.

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SPIRITO D’INIZIATIVA

Prendere decisioni responsabili Comportamenti etici in relazione al contesto

- Responsabilità delle scelte - comportamenti etici

Adottare comportamenti improntati al rispetto dell’altro e al bene comune, assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

AVANZATO Adotta comportamenti improntati al rispetto dell’altro e al bene comune. Si assume la responsabilità delle proprie azioni. INTERMEDIO Adotta comportamenti adeguati al raggiungimento del bene comune. E’ responsabile. BASE Prova a comportarsi in modo adeguato e per la comunità; guidato, se sbaglia si corregge. INIZIALE Se richiamato e riportato alla riflessione, si accorge dei suoi errori e prova a correggersi

IMPARARE AD IMPARARE

Disponibilità ad apprendere

-Partecipare alle attività; - orientare e dirigere l’impegno

Mostrare interesse verso tutte le attività proposte, impegnarsi con responsabilità e costanza per affrontare e portare a termine il lavoro sia a scuola che a casa.

AVANZATO Mostra interesse verso tutte le attività proposte. Si impegna con responsabilità e costanza per affrontare e portare a termine il lavoro sia a scuola che a casa. INTERMEDIO E’ interessato e mostra impegno costante. BASE Seppur interessato, manifesta un impegno discontinuo INIZIALE Se guidato e stimolato partecipa alle attività scolastiche.

CONSAPEVOLEZZA CULTURALE

Utilizzo culturale

Riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco

AVANZATO Si rende conto che gli strumenti culturali sono una possibilità concreta per incontrare l’altro, comprendere meglio se

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stesso e gestire le relazioni in un’ottica di dialogo, INTERMEDIO Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, BASE Si accorge delle diversità e si sforza di rispettare gli altri. INIZIALE Ben guidato e controllato in ambienti strutturati prova a rispettare l’altro.

ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO SINTETICO DI COMPORTAMENTO

NELLA SCUOLA PRIMARIA

Il giudizio di comportamento viene definito dal team dei docenti in sede di scrutinio tenendo

conto delle osservazioni di processo indicate dai diversi docenti nel registro elettronico e

delle valutazioni dei compiti di realtà . Il registro presenta uno specifico settore denominato

“Comportamento” all’interno del quale i diversi docenti della classe registrano le diverse

evidenze.

LIVELLI :

Il comportamento dell’allievo in relazione allo sviluppo delle competenze di

cittadinanza ha raggiunto un livello AVANZATO.

Il comportamento dell’allievo in relazione allo sviluppo delle competenze di

cittadinanza ha raggiunto un livello INTERMEDIO.

Il comportamento dell’allievo in relazione allo sviluppo delle competenze di

cittadinanza ha raggiunto un livello BASE.

Il comportamento dell’allievo in relazione allo sviluppo delle competenze di

cittadinanza ha raggiunto un livello INIZIALE.

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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI IGRADO

Nella scuola per le competenze, come evidenziato nel Curricolo, il comportamento è parte

integrante della valutazione disciplinare. Questa, infatti, tiene conto dello sviluppo dei

traguardi di competenza. Tutte le otto competenze chiave di cittadinanza contribuiscono a

comporre la valutazione periodica e finale delle discipline e delle attività di Cittadinanza e

Costituzione.

Tenuto conto di quanto previsto dal D. Lgs 62/2017 e dalla CM 1865 del 2017 si riporta la

matrice: Competenze-doveri dell’allievo (Statuto)/ Dimensioni/ Criteri / Indicatori

attraverso i quali viene costruito il giudizio sintetico del comportamento per la Scuola

Secondaria di I Grado.

Ciascuna dimensione descritta nella matrice sottostante è declinata in criteri e indicatori di

misurazione.

I docenti, nella voce “Comportamento” del R.E., riportano le valutazioni delle competenze

relative, assunte tramite compiti di realtà, riferite a particolari evidenze osservate durante

le diverse attività della scuola.

I livelli di sviluppo sono gli stessi presenti nella Certificazione delle Competenze chiave di

Cittadinanza (DM 742/2017). In sede di scrutinio si analizzano le diverse evidenze (livelli di

competenza, osservazioni di processo) e collegialmente in base ad esse il consiglio di classe

stabilisce un giudizio sintetico di comportamento.

MATRICE /COMPETENZE/DOVERI-STATUTO/DIMENSIONI-CRITERI/INDICATORI

STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE

DIMENSIONE CRITERI INDICATORI LIVELLI

Frequenza regolare

Frequenza regolare delle lezioni

Numero di ore di assenza saltuaria per quadrimestre (non vanno considerate malattie, partecipazione a manifestazioni,

I Livello A Poche ore di assenza saltuaria per quadrimestre (non vanno considerate malattie, partecipazione a manifestazioni,

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uscite didattiche, visite specialistiche)

uscite didattiche, visite specialistiche, cure…) II livello B Frequenza abbastanza regolare III livello C/D Oltre le 80 ore di assenza a quadrimestre con assenze specifiche in momenti importanti nelle attività di classe senza definiti e chiari motivi

Regolamento Conoscenza dei regolamenti d’istituto e delle relative sanzioni Uso corretto di strumentazioni e sussidi didattici, come previsto nei regolamenti e nelle procedure.

Conoscere i regolamenti di classe e d’istituto. Adoperarsi per definire forme organizzative e strumenti che facilitano la convivenza. Adoperarsi per usare gli spazi, le strumentazioni, i materiali come previsto nei regolamenti e procedure. Rispettare le regole d’Istituto relative all’uso dei telefoni cellulari e degli altri strumenti tecnologici.

AVANZATO Conosce i regolamenti di classe e d’istituto. Si adopera per definire forme organizzative e strumenti che facilitano la convivenza. Si adopera per usare gli spazi, le strumentazioni, i materiali come previsto nei regolamenti e nelle procedure. Rispetta le regole d’Istituto relative all’uso dei telefoni cellulari e degli altri strumenti tecnologici personali. INTERMEDIO Conosce e rispetta i regolamenti di classe e d’istituto, rispetta le regole relative all’uso dei telefoni cellulari. BASE Conosce le regole stabilite nei diversi

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regolamenti e generalmente le rispetta. Usa gli strumenti digitali in modo generalmente corretto. INIZIALE Se richiamato spesso al rispetto delle regole, si adegua con una certa fatica a quanto richiesto. Va tenuto sotto stretto controllo per facilitare l’uso corretto di spazi, strumenti e materiali e il rispetto delle regole condivise.

Sicurezza Conoscenza e rispetto delle regole e delle procedure relative alla sicurezza nella gestione quotidiana di spazi e azioni, impegno in prima persona nelle procedure di emergenza

Seguire con attenzione le regole stabilite per l’evacuazione e tutte le procedure d’emergenza, non urlare e mantenere sempre un comportamento corretto durante le prove di evacuazione aiutando e sostenendo gli altri Nei vari spazi scolastici, rispettare le regole di sicurezza e manutenzione stabilite In classe riporre materiali e zaino come stabilito per facilitare le operazioni di

AVANZATO Segue con attenzione le regole stabilite per l’evacuazione e tutte le procedure d’emergenza, non urla e mantiene sempre un comportamento adeguato durante le prove di evacuazione aiutando e sostenendo gli altri Nei vari spazi scolastici rispetta le regole di sicurezza e manutenzione stabilite In classe ripone materiali e zaino come stabilito per facilitare le operazioni di emergenza usa strumentazioni/ spazi/attrezzi di laboratorio nel rispetto delle

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emergenza, usare strumentazioni/ spazi/attrezzi di laboratorio nel rispetto delle indicazioni sulla sicurezza fornite dai docenti.

indicazioni sulla sicurezza fornite dai docenti. INTERMEDIO Conosce e rispetta le regole dell’emergenza e mantiene in queste occasioni un comportamento corretto. Rispetta le regole stabilite per assicurare una giusta gestione della sicurezza, anche l’utilizzo degli strumenti , degli spazi laboratoriali e dei materiali è adeguato alle norme di sicurezza. BASE Durante l’evacuazione si comporta in modo generalmente corretto. Conosce le regole per la gestione della sicurezza negli spazi laboratorio e nell’uso delle strumentazioni e si sforza di rispettarle. INIZIALE Guidato e controllato mantiene un comportamento il più possibile adeguato nelle esercitazioni per l’emergenza. Negli spazi laboratorio se tenuto sotto stretto controllo si sforza di mantenere comportamenti

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adeguati alle norme di sicurezza.

COMPE TENZA SOCIALE E CIVICA

Rispetto e cura di sé e degli altri

Cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita sano e corretto.

Salutare con educazione, essere gentile nei modi e nella comunicazione verbale, parlare sottovoce, interessarsi a quanto avviene, conoscere e usare segnali per abbassare il tono di voce, rispettare il proprio turno. Rispettare gli altri e le loro cose. Agire per costruire un contesto sereno e rispettoso. Rispettare gli adulti e rivolgersi a loro in modo adeguato. Avere cura di sé. Controllare le proprie emozioni per autoregolarsi.

AVANZATO Saluta con educazione, è gentile nei modi e nella comunicazione verbale, parla sottovoce, è interessato a quanto avviene, conosce e usa segnali per abbassare il tono di voce, rispettare il proprio turno. Ha rispetto degli altri e delle loro cose. Agisce per costruire un contesto sereno e rispettoso. Rispetta gli adulti e si rivolge a loro in modo adeguato. Ha cura di sé. Controlla le sue emozioni per autoregolarsi. INTERMEDIO Saluta, è corretto nei modi e nella comunicazione verbale, conosce e usa segnali per abbassare il tono di voce, rispettare il proprio turno. Ha rispetto degli altri e delle loro cose. Rispetta gli adulti e si rivolge a loro in modo corretto. Viene a scuola pulito e vestito adeguatamente. Controlla le sue emozioni BASE Si comporta in modo

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corretto, si sforza di tenere un tono di voce basso, generalmente prova a rispettare il turno. Mantiene un comportamento nei confronti degli altri e delle loro cose generalmente adeguato. Si sforza di controllare le emozioni. Il suo abbigliamento è adeguato al contesto. INIZIALE Se controllato e ripreso, spesso prova a tenere il controllo di voce ed emozioni. Si accorge quando viene ripreso che alcuni comportamenti non sono rispettosi di adulti e compagni.

Impegno e partecipazione

Impegno per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.

Partecipare attivamente alle attività di gruppo, tenendosi concentrato sul compito e dandosi da fare per raggiungere l’obiettivo con impegno costante Mostrare impegno e curiosità, bisogno di conoscere. Impegnarsi con responsabilità e costanza per portare a termine il compito assunto sapendo stimare in modo

AVANZATO Partecipa attivamente alle attività di gruppo, tenendosi concentrato sul compito e dandosi da fare per raggiungere l’obiettivo con impegno costante Mostra impegno e curiosità, bisogno di conoscere. Si impegna con responsabilità e costanza per portare a termine il compito assunto sapendo stimare in modo realistico il tempo

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realistico il tempo necessario. Non darsi per vinto e mette a frutto le proprie potenzialità tenendo sotto controllo i propri limiti Eseguire a casa quanto assegnato e riflettere sui percorsi scolastici gestendo in autonomia il diario o il drive, il registro Non lasciarsi distogliere da influenze negative, anzi sforzarsi di dirigere il contesto verso la soluzione di problemi.

necessario. Non si dà per vinto e mette a frutto le sue potenzialità tenendo sotto controllo i suoi limiti Esegue a casa quanto assegnato e riflette sui percorsi scolastici gestendo in autonomia i compiti previsti. Non si lascia distogliere da influenze negative, anzi si sforza di dirigere il contesto verso la soluzione di problemi. INTERMEDIO Partecipa alle attività di gruppo, tenendosi concentrato sul compito e dandosi da fare per raggiungere l’obiettivo. Si impegna con costanza per portare a termine il compito assunto. Non si dà per vinto . Esegue a casa quanto assegnato gestendo in autonomia i compiti previsti. Non si lascia distogliere da influenze negative. BASE Partecipa alle attività di gruppo se stimolato. Si impegna sufficientemente a casa ed a scuola anche se a volte va

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richiamato. INIZIALE In particolari situazioni, se opportunamente stimolato dal contesto partecipa con un basilare impegno.

Legalità Consapevolezza della necessità del rispetto di una convivenza civile, pacifica e solidale.

Comprendere l’importanza delle regole Applicarle contribuire a costruire condizioni e istruzioni per il loro rispetto. Agire consapevolmente per la comunità sia per la realizzazione di azioni comuni di classe, di plesso, di scuola, di comunità, sia per sostenere chi ha necessità con azioni adeguate. Conoscere i principi fondamentali della Costituzione Partecipare attivamente ai percorsi di cittadinanza e Costituzione apportando il proprio contributo; essere consapevole del valore della comunità.

AVANZATO Comprende l’importanza delle regole e non solo le applica ma contribuisce a costruire condizioni e istruzioni per il loro rispetto. Agisce consapevolmente per la comunità sia per la realizzazione di azioni comuni di classe, di plesso, di scuola, di comunità, sia per sostenere chi ha necessità con azioni adeguate. Conosce i principi fondamentali della Costituzione. Partecipa attivamente ai percorsi educativi di cittadinanza, apportando il suo contributo; è consapevole del valore della comunità. INTERMEDIO Comprende l’importanza delle regole e le applica . Agisce per la comunità e per la realizzazione di azioni comuni di classe, di plesso, di

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scuola, di comunità. Aiuta gli altri. Conosce i principi fondamentali della Costituzione Partecipa ai percorsi educativi di cittadinanza, è consapevole del valore della comunità. BASE Comprende l’importanza delle regole e, anche se a volte occorre l’intervento del docente, le applica. Partecipa sostenuto dai compagni e dai docenti alle azioni di comunità. INIZIALE Quando si costruisce per lui un contesto appropriato e strettamente controllato, accetta di rispettare le regole.

SPIRITO DI INIZIATIVA

Responsabilità Assunzione di responsabilità,

Assumersi impegni e responsabilità sia nei confronti del gruppo sia nei confronti dei propri doveri sia nei confronti delle azioni di scuola.

AVANZATO Nella vita di classe e di scuola sa assumersi impegni e responsabilità sia nei confronti del gruppo, sia nei confronti dei propri doveri, sia nei confronti delle azioni di scuola. INTERMEDIO Nella vita di classe e di scuola sa assumersi impegni e responsabilità.

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BASE Va aiutato nell’assunzione dell’impegno e nella costanza dello stesso. INIZIALE A volte, se ben stimolato riesce ad impegnarsi, seppur con una certa superficialità nelle azioni di scuola.

Autovalutazione

Analizza se stesso, accoglie consigli per comprendere i suoi bisogni ed agire per il miglioramento

Analizzare il proprio operato con l’intento di capire bisogni e risorse ed agire per il miglioramento, scegliere idonei criteri per auto valutare il proprio lavoro e assumere utili informazioni sul proprio stile di apprendimento per valorizzarne i risultati Imparare a conoscere e rispettare limiti e possibilità accettando se stesso e gli altri, ma mantenendo anche una spinta verso il cambiamento. Ascoltare consigli e spunti da parte degli adulti e saper farne buon uso.

AVANZATO Analizza il proprio operato con l’intento di capire bisogni e risorse ed agire per il miglioramento, sceglie idonei criteri per auto valutare il suo lavoro e assumere utili informazioni sul suo stile di apprendimento per valorizzarne i risultati. Impara a conoscere e rispettare limiti e possibilità, accettando se stesso e gli altri, ma mantenendo anche una spinta verso il cambiamento. Ascolta consigli e spunti da parte degli adulti e sa farne buon uso. INTERMEDIO Analizza il proprio operato, autovaluta il suo lavoro e prova a comprendere il proprio stile di apprendimento. Impara a conoscere

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e rispettare limiti e possibilità accettando se stesso e gli altri. Ascolta consigli e spunti da parte degli adulti. BASE Generalmente utilizza i consigli proposti da docenti e compagni. INIZIALE In particolari contesti appositamente strutturati riesce a cogliere consigli necessari per eseguire compiti.

Gestione dell’imprevisto Autocontrollo Pensiero creativo e inventiva, flessibilità conoscenza di sé, gestione delle emozioni

Chiedere aiuto in situazione di difficoltà e fornire aiuto a chi lo chiede.

Rendersi conto dei propri bisogni e chiedere aiuto quando è necessario, ugualmente sostenere l’altro, aiutarlo anche guidandolo all’importanza del chiedere aiuto come possibilità di crescita propria e del gruppo, mettersi in gioco nella discussione per arrivare a soluzioni condivise, lavorare con gli altri, interpretare punti di vista e stati d’animo e cercare soluzioni condivise valutando le scelte da effettuare per gestire

AVANZATO Si rende conto dei suoi bisogni e sa chiedere aiuto quando è necessario, ugualmente sostiene l’altro, lo aiuta anche guidandolo all’importanza del chiedere aiuto come possibilità di crescita propria e del gruppo. È disposto a mettersi in gioco e cerca nella discussione di arrivare a soluzioni condivise, lavora con gli altri, interpreta punti di vista e stati d’animo e cerca soluzioni condivise valutando le scelte da effettuare per gestire adeguatamente i conflitti, anche accettando di cambiare opinioni valutando le

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adeguatamente i conflitti, anche accettando di cambiare opinioni valutando le conseguenze logiche delle argomentazioni.

conseguenze logiche delle argomentazioni. INTERMEDIO Si rende conto dei suoi bisogni e sa chiedere aiuto quando è necessario, ugualmente sostiene l’altro, lo aiuta. Cerca nella discussione di arrivare a soluzioni condivise, lavora con gli altri, anche accettando di cambiare opinioni se lo ritiene utile per l’obiettivo del gruppo. BASE Chiede aiuto se necessario, anche se deve ancora migliorare la disponibilità al dialogo per una corretta gestione dei conflitti. INIZIALE In particolari situazioni opportunamente predisposte, se guidato riesce a chiedere aiuto e ad ascoltare le necessità e le indicazioni del gruppo.

CONSAPEVOLEZZA CULTURALE

Ascolto, dialogo, solidarietà

Riconoscimento ed apprezzamento delle diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Indicatori Porsi in ascolto, osservare ed interagire con gli altri senza pregiudizi con curiosità e disponibilità a comprendere,

AVANZATO Si pone in ascolto, osserva ed interagisce con gli altri senza pregiudizi con curiosità e disponibilità a comprendere, prova empatia. Riconosce

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provare empatia. Riconoscere che la diversità è in ciascuno e può essere un valore per il gruppo in contesti inclusivi. Riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Distinguere la differenze tra il bene comune e il bene proprio Rispettare i punti di vista altrui.

che la diversità è in ciascuno e può essere un valore per il gruppo in contesti inclusivi. Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Sa distinguere la differenze tra il bene comune e il bene proprio Rispetta i punti di vista altrui. INTERMEDIO Si pone in ascolto, osserva ed interagisce con gli altri con curiosità e disponibilità, prova empatia. Riconosce che la diversità è in ciascuno. Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose. Sa distinguere la differenze tra il bene comune e il bene proprio Rispetta i punti di vista altrui. BASE Interagisce con gli altri e si sforza di superare pregiudizi e preconcetti. INIZIALE In alcune situazioni, sotto la guida degli adulti o dei compagni modera i suoi atteggiamenti di

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chiusura e poco rispetto delle caratteristiche altrui. Se lo si aiuta a riflettere prova ad accettare le sue particolarità senza vederle sempre come limiti.

ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO SINTETICO DI COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Per ciascuna dimensione di competenza o riferita allo Statuto sono indicati specifici criteri e

relativi indicatori declinati in livelli di competenza.

Si terrà conto delle valutazioni/osservazioni di processo indicate dai diversi docenti nel

registro elettronico e delle valutazioni dei compiti di competenza per gli indicatori

coerenti.

Il Consiglio di classe analizzando le evidenze riportate durante il quadrimestre da tutti i

docenti, interpretando le risultanze espresse nel registro, definisce un giudizio sintetico

strutturato su quattro livelli di competenza:

GIUDIZIO SINTETICO DEL COMPORTAMENTO

A) Il comportamento dell’allievo in relazione allo sviluppo delle competenze di cittadinanza

ed ai doveri indicati nello Statuto degli Studenti e delle Studentesse

si attesta su un livello AVANZATO;

B) Il comportamento dell’allievo in relazione allo sviluppo delle competenze di cittadinanza

ed ai doveri indicati nello Statuto degli Studenti e delle Studentesse

si attesta su un livello INTERMEDIO;

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C) Il comportamento dell’allievo in relazione allo sviluppo delle competenze di cittadinanza

ed ai doveri indicati nello Statuto degli Studenti e delle Studentesse

si attesta su un livello BASE;

D) Il comportamento dell’allievo in relazione allo sviluppo delle competenze di cittadinanza

ed ai doveri indicati nello Statuto degli Studenti e delle Studentesse

si attesta su un livello INIZIALE.

DESCRIZIONE DEI PROCESSI FORMATIVI (IN TERMINI DI PROGRESSI NELLO SVILUPPO CULTURALE, PERSONALE E SOCIALE) E DEL LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI CONSEGUITO (D. Lgs 62/2016, CM 1865/2017)

SINTESI DESCRITTIVA DEI PROGRESSI NELLO SVILUPPO DELLE TRE DIMENSIONI:

PERSONALE

Inteso come…

maturazione di una

consapevole identità

personale, autostima, progressivo autocontrollo delle condotte socio-affettive ed emotive, senso di responsabilità, graduale costruzione del pensiero critico.

SOCIALE

Inteso come…

modalità e atteggiamenti nei

rapporti interpersonali e nelle

relazioni sociali, capacità di iniziativa e di scelte consapevoli, motivazione nell’impegno personale a capire e operare costruttivamente.

CULTURALE

Inteso come…

acquisizione di abilità

operative, padronanza di

conoscenze e linguaggi, sviluppo di competenze comunicative ed espressive

Riferimenti desunti dalle Indicazioni Nazionali - La Scuola del Primo Ciclo

INVENTARIO DI CRITERI DA UTILIZZARE PER LA DESCRIZIONE DELLO SVILUPPO DEL PROCESSO FORMATIVO

Assume un ruolo attivo nel proprio apprendimento. È consapevole di sé, del proprio percorso, delle proprie potenzialità e risorse. Riconosce le difficoltà incontrate e adotta strategie per superarle.

Riflette per capire il mondo e se stesso. Si confronta per ricercare significati nella comprensione della realtà. Riflette sul senso e le conseguenze delle proprie scelte.

Mostra padronanza degli strumenti culturali di base. Acquisisce linguaggi, codici e saperi delle varie discipline in un orizzonte allargato alle altre culture e all’uso consapevole dei nuovi media. Individua problemi, solleva

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Prende atto degli errori commessi, comprende le ragioni di un insuccesso, conosce i propri punti di forza e sa chiedere aiuto. Livello autonomia nello studio. Analizza gli esiti delle proprie azioni come strumento per migliorare. Accetta e fa propri i consigli. Esprime curiosità. Esprime fantasia e pensiero originale. Volizione, perseveranza e resilienza: si pone obiettivi non immediati e li persegue. Senso di responsabilità: esegue e porta a termine il proprio lavoro correttamente, ha cura di sé degli oggetti degli ambienti, sia naturali sia sociali.

Legge le proprie emozioni e sa gestirle. Riflette sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco. Assume nel gruppo atteggiamenti positivi. Impara a collaborare con gli altri. Opera insieme con gli altri per costruire nuove conoscenze. Aderisce consapevolmente a valori condivisi. Assume atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile. Senso della legalità, etica della responsabilità: sceglie e agisce in modo consapevole. Si impegna per il miglioramento del proprio contesto di vita. Conosce e rispetta i valori sanciti nella Costituzione; partecipa alla vita della scuola intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise. Usa il dialogo per acquisire punti di vista nuovi, negoziare, dare senso alle differenze, prevenire e regolare conflitti.

domande, mette in discussione le conoscenze già elaborate, cerca soluzioni originali… Sviluppa un pensiero analitico, riflessivo e critico. Riflette per capire il mondo e se stesso.

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STRUTTURA del GIUDIZIO DESCRITTIVO L’alunno/a nel corso del quadrimestre, rispetto ai livelli di partenza, …

sta mostrando…...

ha sviluppato …....

mostra progressi in…...

ha pienamente raggiunto….

inizia a progredire in…

si sta avviando a…..

sta progressivamente migliorando...

può migliorare….

deve migliorare ………..

[Scegliere almeno un criterio per colonna tra quelli sopra elencati in tabella (inventario desunto

dalle Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo) e comporre il giudizio mediante i criteri più

adeguati a descrivere il processo formativo di ciascun alunno in termini di sviluppo]

Ha raggiunto un livello globale di sviluppo degli apprendimenti

AVANZATO – INTERMEDIO – BASE – INIZIALE.

CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE

SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO

Scuola primaria e secondaria di I grado

L’ammissione oppure la non ammissione in presenza di carenze relativamente al

raggiungimento degli obiettivi di apprendimento è deliberata previa valutazione del

processo di maturazione di ciascun alunno nell’apprendimento, considerandone la

situazione di partenza, tenendo conto in particolare:

1. di situazioni certificate di disturbi specifici di apprendimento;

2. di condizioni soggettive o fattori specifici che possano aver determinato rallentamenti o

difficoltà nell’acquisizione di conoscenze e abilità;

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3. dell’andamento nel corso dell’anno, con riferimento a:

a. costanza dell’impegno e sforzo nell’affrontare il lavoro a scuola e a casa;

b. risposte positive agli stimoli e ai supporti individualizzati ricevuti;

c. assunzione di comportamenti responsabili verso i doveri scolastici.

Nel documento di valutazione saranno riportati, sia nel primo che nel secondo

quadrimestre, le valutazioni da 5 a 10 nella scuola primaria e da 4 a 10 nella scuola

secondaria di I grado.

Scuola Primaria

1. Gli alunni sono ammessi alla classe successiva anche in presenza di livelli di

apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

2. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali degli alunni indichino livelli di

apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione

scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche

strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.

3. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono

deliberare la non ammissione alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati

da specifica motivazione.

La non ammissione può essere deliberata, nel rispetto delle seguenti modalità:

1. Il team docenti in modo collegiale costruisce le condizioni necessarie per

attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi

individuali.

2. Il team docenti in modo collegiale rende partecipe la famiglia dell’evento e

accuratamente prepara l’alunno, così come l’accoglienza nella futura classe.

3. Il team docenti valuta accuratamente la mancanza di prerequisiti definiti nel

passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti cognitivi

particolarmente elevati.

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4. La non ammissione non deve essere un evento coincidente con il termine della

classe prima.

5. La non ammissione deve essere un’opzione successiva alla documentata e

verbalizzata adozione di interventi di recupero e di sostegno che non si siano rilevati

produttivi;

6. La non ammissione può essere deliberata in situazione di eccezionale gravità in cui

si registrino le seguenti condizioni:

a. assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti

successivi (letto-scrittura, calcolo, logico-matematiche);

b. mancati processi di miglioramento cognitivo pur in presenza di stimoli

individualizzati;

c. gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di stimoli

individualizzati, relativamente agli indicatori che attengono alla

partecipazione, alla responsabilità e all’impegno.

Della delibera di non ammissione è fornita dettagliata motivazione nel verbale dello

scrutinio.

Scuola Secondaria di I Grado.

1. Gli alunni sono ammessi alla classe successiva e all'esame conclusivo del primo ciclo,

salvo quanto previsto dal DPR 249.1998 art. 4 c 6 e dal D Lgs 62.2017 art. 6 c 2.

2. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più

discipline (voto inferiore a 6/10), il consiglio di classe può deliberare a maggioranza, con

adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo

del primo ciclo. Il voto dell'insegnante di religione cattolica o di attività alternative, se

determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

3. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino

carenze nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l'istituzione

scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche

strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.

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4. Il voto di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di

classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'alunna o dall'alunno.

La non ammissione può essere deliberata, nel rispetto delle seguenti modalità:

1. Il consiglio di classe in modo collegiale costruisce le condizioni necessarie per

attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi

individuali.

2. Il consiglio di classe in modo collegiale rende partecipe la famiglia dell’evento e

accuratamente prepara l’alunno, così come l’accoglienza nella futura classe.

3. Il consiglio di classe valuta accuratamente la mancanza di prerequisiti necessari nel

passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti cognitivi

particolarmente elevati.

4. La non ammissione non deve essere coincidente con il termine della classe prima.

5. La non ammissione deve essere un’opzione successiva alla documentata e

verbalizzata adozione di interventi di recupero e di sostegno che non si siano rilevati

produttivi.

6. La non ammissione può essere deliberata in situazione di eccezionale gravità in cui

si registrino le seguenti condizioni:

a. assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti

successivi (letto-scrittura, calcolo, logico-matematiche);

b. mancati processi di miglioramento cognitivo pur in presenza di stimoli

individualizzati;

c. gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di stimoli

individualizzati, relativamente agli indicatori che attengono alla

partecipazione, alla responsabilità e all’impegno.

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OBBLIGO DI FREQUENZA E VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO NELLA SCUOLA

SECONDARIA DI I GRADO - COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE

In merito alla frequenza, la scuola all’inizio dell’anno comunica a tutte le famiglie degli

allievi di scuola secondaria di primo grado il monte ore annuale personalizzato e di

conseguenza le ore obbligatorie di frequenza.

La regolarità della frequenza incide sul giudizio di comportamento.

È richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito

dall'ordinamento della Scuola Secondaria di I Grado.

Il Collegio dei Docenti delibera motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali,

congruamente documentati, purché la frequenza effettuata fornisca sufficienti elementi

per la valutazione.

Nel caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione per mancato rispetto di quanto

ai punti precedenti, il Consiglio di Classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti

dal Collegio dei Docenti, la non validità dell'anno scolastico e delibera conseguentemente

la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del primo ciclo di istruzione.

L’attenzione alla frequenza è rivolta anche agli alunni della scuola dell’infanzia e della

scuola primaria. I docenti pongono in essere tutte le forme per promuovere la frequenza

regolare e, all’occorrenza, informano il Dirigente Scolastico per stabilire le modalità più

idonee alla soluzione di eventuali problematiche.

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO

Il Consiglio di Classe:

1. fatti salvi i casi descritti nei paragrafi “Scuola Secondaria di I Grado” e “Validazione

anno scolastico” e, dunque, verificato che il candidato non rientri nei casi in essi citati

che escludono l’ammissione all’Esame di stato;

2. verificata l’avvenuta partecipazione del candidato alle prove INVALSI di Inglese, Italiano

e Matematica;

85

3. valutati gli obiettivi raggiunti negli apprendimenti del triennio (colonna

“Apprendimenti” del prospetto di seguito riportato);

esprime, con un unico voto finale in decimi, il voto di ammissione all’Esame di Stato in

conformità alla valutazione del candidato, relativa al triennio ed elaborata utilizzando i

descrittori di seguito riportati, declinati con votazione da 5/10 – per i casi di ammissione

all’esame con il minimo voto ammesso da codesta istituzione scolastica – a 10/10.

Il candidato ha scolarità regolare/ripetuto la classe prima-seconda-terza/irregolare in quanto provenendo da

scuola estera e con una scarsa padronanza della lingua italiana l'inserimento è avvenuto in una classe non

corrispondente all'età anagrafica.

DESCRITT

ORE

SIT

UA

ZI

ON

E

INIZ

IAL

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CA

RA

TT

ER

IZZ

AT

A D

A

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PR

EN

DIM

EN

TI

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TU

RA

ZIO

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PE

RS

ON

AL

E

modalità di

espressione

_________

voto

La

situazione

iniziale era

caratterizzat

a da

competenze

Nel corso

del triennio

ha

manifestato

un

impegno

Si avvale di

un metodo

di studio

Padroneggia

i linguaggi

specifici

delle varie

discipline in

modo

Rispetto a

quelli

programmati

per la classe, gli

apprendimenti

sono risultati

Il livello di

maturazion

e personale

raggiunto è

10 ottime eccellente efficace e

personale

appropriato e

critico

superiori ottimo

9 distinte assiduo efficace appropriato parzialmente

superiori

distinto

8 buone buono buono buono buoni buono

7 positive apprezzabil

e

funzionale più che

sufficiente

apprezzabili più che

sufficiente

6

sufficienti settoriale funzionale,

circoscritto

ad alcuni

ambiti

sufficiente,

ma guidato

sufficienti grazie

agli / nonostante

gli interventi

individualizzati

sufficiente

5

quasi

sufficienti e

con alcune

difficoltà

nell’uso della

lingua

italiana/altro

dipendente

dalle attività

proposte

esecutivo semplice discontinui , non

ancora acquisiti,

nonostante gli

interventi

individualizzati

quasi

sufficiente

86

I docenti della classe hanno rilevato

1. a partire dalla classe prima seconda terza

2. una molteplicità di interessi/particolari interessi/inclinazioni/attitudini

3. una molteplicità di interessi/particolari interessi/inclinazioni/attitudini nell'area logico-matematica

scientifica informatica letteraria storico-geografica linguistica tecnico-pratica motoria musicale artistica

4. particolari interessi in attività e/o argomenti legati al vissuto e/o ai bisogni personali

e ne hanno promosso lo sviluppo attraverso:

la lezione partecipata e/o il lavoro in piccoli gruppi nella realizzazione di compiti significativi/le attività di

laboratorio/le attività extracurriculari/le attività facoltativo-opzionali/un piano di studi

personalizzato/interventi individualizzati esprimendo anche, sulla base di questo, il proprio giudizio

orientativo.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per gli alunni Diversamente Abili, la valutazione da parte degli insegnanti di classe è riferita

al Piano Educativo Individualizzato. Ai sensi di quanto previsto dall’art. 4 co. 4 del DPR

n.275/1999, e secondo le disposizioni contenute nel D. Lgs.297/94, si prevede la

possibilità, qualora si ritenga necessario, di adattare i documenti di Valutazione degli

Alunni sulla base dei percorsi di insegnamento/apprendimento realizzati, al fine di rendere

il più efficace possibile la comunicazione alle famiglie sugli esiti di apprendimento dei

singoli alunni.

87

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

“La competenza è la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo

professionale e/o personale” (da Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio

europeo sul Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento permanente,

23 aprile 2008).

La competenza è, quindi, la capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e

problemi, semplici o complessi, reali o simulati.

Compito della scuola è quello di supportare adeguatamente lo studente nello sviluppo

delle sue competenze al fine di permettergli un inserimento positivo, autonomo e

responsabile nel contesto sociale, culturale e professionale in cui è chiamato a vivere. Si

desume che:

le competenze sono complesse e si compongono di conoscenze, abilità,

atteggiamenti, emozioni, potenzialità e attitudini personali;

la maturazione delle competenze costituisce la finalità essenziale di tutto il curricolo

scolastico;

le competenze devono essere oggetto di osservazione, documentazione e

valutazione;

le competenze da certificare sono quelle contenute nel Profilo dello studente,

riportato nel documento delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola

dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione (novembre 2012);

le competenze devono essere promosse, rilevate e valutate in base ai traguardi di

sviluppo disciplinari e trasversali riportati nelle Indicazioni Nazionali;

solo al termine di tale processo si può giungere alla Certificazione delle competenze,

che nel corso del primo ciclo va attestata due volte, al termine della Scuola Primaria

e al termine della Scuola Secondaria di I Grado.

88

In questa prospettiva occorre considerare i saperi disciplinari come risorse utili ad

affrontare positivamente contesti operativi di realtà.

I docenti dell’Istituto sono impegnati a sviluppare e realizzare pratiche didattiche volte a

superare i recinti metodologici e concettuali delle singole discipline a favore “di una

capacità di connettere la scuola con la vita e di usare i diversi saperi disciplinari come

strumenti di analisi di una realtà unica e scomponibile” (M. Castoldi).

Nella prassi didattica, si attuano attività improntate ad un approccio laboratoriale e/o

esplorativo ed è in atto un percorso di ricerca nell’ambito delle prove autentiche,

incentrate sulla soluzione di situazioni-problema e compiti di realtà.

I MODELLI NAZIONALI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Il Decreto MIUR 3 ottobre 2017 Prot. 742 disciplina la certificazione delle competenze al

termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione e trasmette i relativi modelli

unici nazionali di certificazione. Affiancando e integrando la scheda di valutazione degli

apprendimenti e del comportamento degli alunni, la Certificazione delle competenze

indica come ogni singolo alunno sia in grado di far “vivere” gli apprendimenti acquisiti nelle

singole discipline all'interno di un più globale processo di crescita individuale, al fine di

elaborare soluzioni ai problemi che la vita reale pone quotidianamente.

.La Certificazione delle competenze fa riferimento alle competenze chiave europee:

comunicazione nella madrelingua, comunicazione nella lingua straniera, competenza

matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze digitali, capacità di

imparare ad imparare (intesa come autonomia negli apprendimenti), competenze sociali e

civiche, spirito di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale. Per ognuna di esse è

indicato il livello conseguito (avanzato, intermedio, base, iniziale). Le scuole rilasciano un

modello unico nazionale di certificazione, che, per le classi terze della scuola secondaria di I

grado, sarà accompagnato anche da una sezione specifica a cura dell’INVALSI con la

descrizione dei livelli conseguiti nelle Prove nazionali. La certificazione rilasciata al termine

della primaria non comprende la sezione dedicata all’INVALSI.

89

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE

DELLA SCUOLA PRIMARIA

Competenze chiave

europee

Competenze dal Profilo dello studente

al termine del primo ciclo di istruzione

Livello

1

Comunicazione nella

madrelingua o lingua di

istruzione

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di

adottare un registro linguistico appropriato alle diverse

situazioni.

2 Comunicazione nelle

lingue straniere

È in grado di affrontare in lingua inglese una comunicazione

essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

3

Competenza matematica e

competenze di base in

scienza e tecnologia

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-

tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi

reali.

4 Competenze digitali Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per

ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti

diversi.

5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è

in grado di ricercare nuove informazioni. Si impegna in nuovi

apprendimenti anche in modo autonomo.

6

Competenze sociali e

civiche

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le

regole condivise e collabora con gli altri. Si impegna per

portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli

altri.

7

Spirito di iniziativa * Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di

realizzare semplici progetti. Si assume le proprie

responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa

fornire aiuto a chi lo chiede.

8

Consapevolezza ed

espressione culturale

Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo

ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose

in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si

esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono

più congeniali.

9 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o

extrascolastiche, relativamente a:

............................................................................................................................. .........................................................

*Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18 dicembre 2006

Data …………………….. Il Dirigente Scolastico

…………………………………………

(1) Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità;

propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare

le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e

di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

90

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Competenze chiave europee

Competenze dal Profilo dello studente

al termine del primo ciclo di istruzione

Livello

(1)

1

Comunicazione nella madrelingua

o lingua di istruzione

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere e

produrre enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie

idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

2

Comunicazione nelle lingue

straniere

E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del

Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua europea,

di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le tecnologie

dell’informazione e della comunicazione.

3 Competenza matematica e

competenze di base in scienza e

tecnologia

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per

analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di analisi

quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico-scientifico per

affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Ha

consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni

complesse.

4 Competenze digitali Utilizza con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare

le informazioni in modo critico. Usa con responsabilità le tecnologie per

interagire con altre persone.

5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo

stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.

6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una convivenza

civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a compimento il lavoro

iniziato, da solo o insieme ad altri.

7 Spirito di iniziativa * Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi. Si

assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e

sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

8 Consapevolezza ed espressione culturale

Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e culturali

della società.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime e dimostra interesse per gli ambiti motori, artistici e musicali.

9 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:

......................................................................................................................................................................................

*Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18 dicembre 2006

Data …………………….. Il Dirigente Scolastico

…………………………………………

(1) Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità;

propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare

le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e

di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

91

L’AUTOANALISI DI ISTITUTO

Il P.T.O.F. si caratterizza come il documento progettuale in cui esplicitare le condizioni di

esercizio dell’autonomia didattica, organizzativa, finanziaria, di ricerca e sviluppo nella

singola istituzione scolastica.

Rappresenta, pertanto, la carta d’identità della scuola e nella sua stesura si sono tenuti in

considerazione dei criteri di qualità:

attenzione alla domanda formativa (ascolto e considerazione della domanda

formativa emergente dalle famiglie e dal contesto ambientale);

la condivisione interna (partecipazione e coinvolgimento degli operatori scolastici al

processo di elaborazione, realizzazione e valutazione);

la progettualità;

la flessibilità;

la dinamicità;

la verificabilità;

la comunicabilità.

L’efficacia del percorso di autoanalisi è in funzione della capacità di stimolare e produrre

un cambiamento effettivo nelle prassi professionali dei docenti consentendo di rispondere

meglio alle richieste degli utenti e del territorio.

Sarà quindi compito della scuola adottare metodologie valutative efficaci e funzionali al

successo formativo attraverso:

discussioni e relazioni collegiali;

confronto tra insegnanti e genitori;

dibattiti tematici e riunioni su singole attività operative e laboratoriali;

confronto dialogico tra insegnanti dei due ordini scolastici su efficacia e efficienza

dei percorsi didattici in atto;

92

tabelle di gradimento e questionari, rivolti agli alunni su attività di laboratorio

frequentate, agli insegnanti sulle scelte organizzative e nel coinvolgimento

professionale, ai genitori sulle modalità comunicative e organizzative.

All'interno del Collegio opera un Gruppo Tecnico che lavora per la valutazione degli

apprendimenti attraverso la preparazione e la somministrazione periodica di prove

oggettive strutturate comuni, per l'Italiano e la Matematica, per misurare abilità e

conoscenze possedute dagli alunni ed evidenziare eventuali aree di criticità.

Il PTOF come strumento identificativo della scuola, costituisce:

il riferimento intorno al quale impostare un’analisi del servizio formativo erogato

dalla scuola;

l’efficacia in rapporto al livello degli obiettivi;

l’efficienza in merito alle risorse utilizzate;

la capacità di essere focalizzato sui bisogni sociali che intende soddisfare;

la soddisfazione in risposta alle aspettative degli utenti.

93

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE In riferimento al Piano nazionale scuola digitale, nel corso del triennio, saranno affrontati i

seguenti aspetti:

Interventi Triennio 2016-2019

Ambito A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019 FORMAZIO

NE INTERNA

Creazione di uno sportello di assistenza digitale.

Formazione specifica per Animatore Digitale – Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

Azione di segnalazione di

eventi/ opportunità formative in ambito digitale.

Formazione base per tutti i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola.

Formazione all’uso del coding nella didattica.

Formazione e uso di soluzioni tecnologiche da sperimentare per la didattica (uso del linguaggio Scratch)

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Formazione all’utilizzo di cartelle

Mantenimento dello sportello di assistenza digitale.

Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali. Azione di

segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per l’uso di software open source per la Lim.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

Formazione all’utilizzo delle Google Apps for Educational per l’organizzazione e per la didattica .

Utilizzo di piattaforme di e-learning ( Edmodo o Fidenia )

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Aggiornamento/Integrazione da parte

dei docenti del proprio e-portfolio.

Formazione per

Mantenimento di uno sportello permanente per assistenza.

Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.

Azione di segnalazione di

eventi/ opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata.

Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di test, web quiz

Aggiornamento/Integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio.

Formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata: soluzioni on line per la creazione di classi virtuali, social network.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

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condivise e documenti condivisi di Google Drive per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

utilizzo spazi Drive condivisi e documentazione di sistema.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

COINVOLGIMENTO DELLA

COMUNITÀ SCOLASTICA

Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’ animatore digitale e dal DSGA e di un piccolo staff in ciascun plesso.

Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD. Raccolta e

pubblicizzazione sul sito istituzionale delle attività svolte

Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community)

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora di coding anche attraverso la realizzazione di laboratori aperti al territorio.

Eventi aperti al

Coordinamento del gruppo di lavoro

Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi/progetti di Istituto.

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione:

Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività.

Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community)

Coordinamento del gruppo di lavoro

Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione:

Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle

95

territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori aperti al territorio.

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

attività. Utilizzo di strumenti

per la condivisione con gli alunni (gruppi, community)

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora di coding con laboratori aperti al territorio.

Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità.

Creazione di soluzioni

innovative

Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto

Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione /revisione

Utilizzo dei i Tablet in possesso della scuola in alcune classi per le attività didattiche.

Aggiornamento dei

Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto

Aggiornamento della documentazione disciplinare d’istituto per condividere il materiale prodotto.

Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del cittadino digitale.

Attività rivolte allo sviluppo competenze dell’area

Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.

Aggiornamento della documentazione disciplinare d’istituto per condividere il materiale prodotto.

Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati

Utilizzo di classi virtuali ( community,

96

curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline

Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del PNSD)

Sviluppo del pensiero computazionale.

Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD

Attivazione registro elettronico e archivi cloud

computazionale degli alunni Diffusione

dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch)

Attivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video delle attività svolte nella scuola Attivazione di

postazioni per la connessione ad Internet a disposizione delle famiglie per il disbrigo di pratiche amministrative.

Attivazione registro elettronico e archivi cloud

Ricognizione delle possibilità di nuovi acquisti

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD

classroom) Produzione percorsi

didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES

Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: flipped classroom,.

Realizzazione di biblioteche scolastiche come ambienti mediali

Creazione di webinar (hangout) per le attività di recupero

Ricognizione delle possibilità di nuovi acquisti.

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del PNSD

97

FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla

progettazione del capo III

Fonti di finanziamento

Potenziamento della rete Wi-Fi nelle scuole dell’istituto

Utilizzo ICT per la didattica Laboratori di potenziamento nelle competenze digitali edi educazione all’utilizzo critico e consapevole dei social network. Didattica laboratoriale per l’inclusione e la promozione e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno.

Finanziamento PON Istruzione 2014-2020

Completamento della dotazione di LIM nelle scuole primarie

Utilizzo ICT per la didattica Laboratori di potenziamento nelle competenze digitali edi educazione all’utilizzo critico e consapevole dei social network. Didattica laboratoriale per l’inclusione e la promozione e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno.

Istituto: funzionamento didattico e finanziamento PON Istruzione 2014-2020

Creazione di un laboratorio linguistico nella scuola secondaria di primo grado Tecchi

Potenziamento delle competenze linguistiche

Istituto: funzionamento didattico

Segreteria digitale

Dematerializzazione e innovazione digitale nell'amministrazione

Istituto: funzionamento amministrativo

Registro elettronico Sito web

Implementazione della comunicazione tra scuola e famiglie e accesso ad informazioni o materiali prodotti dall’istituto tramite il registro elettronico ed il sito web

Istituto: funzionamento amministrativo

98

I RAPPORTI CON GLI ESTERNI

Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell'offerta formativa l'Istituzione Scolastica

può stipulare accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio.

Tali accordi sono finalizzati in particolar modo a:

promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni scuola

promuovere scambi e incontri fra le scolaresche

realizzare progetti didattici comuni

Gli accordi possono prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle spese

inerenti la realizzazione dei progetti.

L’Istituzione scolastica può inoltre stipulare accordi, intese e convenzioni con le Università,

con i Centri di formazione professionale riconosciuti dalla Regione e con Istituzioni

scolastiche del II ciclo di istruzione allo scopo di promuovere attività di ricerca didattica e

iniziative congiunte di

formazione e di tirocinio.

Ai fini del raggiungimento di un’offerta formativa quanto più completa ed articolata, le

nuove disposizioni di legge introducono ampie possibilità di stipula di contratti di

prestazione d’opera con esperti e convenzioni, consorzi, intese e reti con altri soggetti

presenti nel territorio, (EE.LL.-ASL-Agenzie educative e non- Associazioni).

LA SICUREZZA SCOLASTICA

Il P. T. O.F. dell’Istituto Comprensivo Carmine di Viterbo assume il tema della sicurezza

quale termine di riferimento centrale nell’ambito dei programmi per l’educazione alla

salute.

Gli interventi didattici relativi ai temi della sicurezza sono pianificati sistematicamente

nell'ambito della programmazione di classe/sezione.

DESTINATARI: tutti gli alunni della scuola;

FINALITA’ - Le finalità del progetto prevedono:

99

a. Promozione della cultura della prevenzione dei rischi;

b. Informazione per prevenire;

c. “Anticipazione”; sviluppo dell’abitudine a prevedere (“anticipare”) le possibili

conseguenze delle proprie ed altrui azioni o di eventi ambientali;

d. Interiorizzazione del “bene salute” quale valore di riferimento nelle scelte di vita

AZIONI - Le azioni coordinate dall’educazione alla sicurezza comprendono:

a. Contestualizzazione dei temi della sicurezza nell’ambito dei percorsi ordinari di

educazione alla salute;

b. Realizzazione di specifici interventi progettuali su tema della sicurezza;

c. Rilevazione/memorizzazione dei fattori di rischio presenti degli ambienti

scolastici ;

d. Adozione dei comportamenti preventivi conseguenti;

e. Partecipazione alle prove simulate di evacuazione d’emergenza, lettura

consapevole della cartellonistica, rispetto alle consegne;

f. Trasferimento degli apprendimenti afferenti ai temi della sicurezza anche in

ambito extrascolastico (sulla strada, negli ambienti domestici, nei locali pubblici

ecc.);

g. Interventi informativi di ciascun insegnante, nelle classi di competenza, sui

fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici:

h. Interventi informativi sul corretto uso delle strutture, strumentazioni e dotazioni

scolastiche;

i. Interventi informativi sui comportamenti preventivi.

Nell'ambito delle attività del Progetto Sicurezza, la Scuola si impegna a fornire alle famiglie

comunicazioni, opuscoli informativi, materiali e riferimenti sitografici che possano

innalzare il livello di consapevolezza sui temi della salute e della prevenzione.

100

I PROGETTI IN RETE

Progetto interistituzionale “Promozione del successo formativo attraverso

esperienze integrate”

Progetto Recupero - Fondazione CARIVIT e AREE A RISCHIO

Progetti finalizzati alla formazione del personale

Progetto di formazione Laboratori per il miglioramento

Progetto Regione Lazio - Partecipazione Attiva e processi di apprendimento

Rete R.E.M. per la gestione in rete dei servizi amministrativi

Progetto di formazione sulla didattica della lingua italiana, della matematica e

delle scienze realizzata attraverso la creazione di un Polo scientifico con

l’Accademia dei Lincei.

101

ORGANI DECISIONALI

CONSIGLIO DI ISTITUTO Organo Politico

- N. 8 rappresentanti genitori - N. 8 docenti - N. 2 rappresentanti ATA - Dirigente Scolastico

DIRIGENTE SCOLASTICO Organo della Gestione

Unitaria

Dott.ssa Marina Marini

COLLEGIO DEI DOCENTI Organo Tecnico

Tutti i docenti di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado

SETTORE INTERMEDIO

GLH ISTITUZIONALE Rappresentanti:

Esperti ASL e Strutture

convenzionate, genitori, docenti di sostegno e non, educatori,

assistenti 2° livello. Presiede Dirigente Scolastico o

suo delegato.

OLLABORATORI DIRIGENTE

SCOLASTICO 2 docenti

GIUNTA ESECUTIVA - N. 2 rappr. Genitori - N.1 docente - N. 1 rappr. personale ATA - DSGA - Dirigente Scolastico

COORDINATORI

DI PLESSO Un docente per ogni

plesso

FUNZIONI STRUMENTALI 1/2 docenti per ogni

area

COMITATO VALUTAZIONE

DOCENTI Presiede Dirigente Scolastico

SETTORE OPERATIVO

TECNOSTRUTTURA - Responsabile Servizio

Protezione e Prevenzione - Addetti alla Sicurezza - Rappresentante dei lavoratori

per la sicurezza - R.S.U.

GLH OPERATIVO - docenti di classe - équipe medica - eventuale assistente

specialista - genitori alunno D.A. - collaboratore scolastico con

formazione specifica

GRUPPI DI LAVORO PERMANENTI

– Lettura – Inclusione – Valutazione

apprendimenti – Coordinamento Scuola

Infanzia – Continuità/orientamento – Dipartimenti Disciplinari.

CONSIGLIO DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE

Rappresentanti dei genitori di classe/sezione. Docenti di classe/sezione

Presiede Dirigente Scolastico o doc. Coordinatore di plesso

PERSONALE ATA - DSGA – Fulvio Boccolini

- Assistenti Amministrativi - Collaboratori scolastici

ORGANIGRAMMA

L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

102

SCELTE GESTIONALI E FIGURE DI SISTEMA Il Dirigente Scolastico nella gestione dell’istituto e al fine di garantire la piena attuazione

delle diverse attività didattiche previste dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa, si

avvale delle seguenti collaborazioni:

STAFF DIREZIONALE con funzioni consultive e propositive, composto da:

Dirigente scolastico

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi

Collaboratore vicario

Secondo Collaboratore

Coordinatori di plesso della scuole primarie

Coordinatori di plesso delle scuole dell’Infanzia

FUNZIONI STRUMENTALI che coordinano e presidiano le aree:

Inclusione

Valutazione

Multimedialità

Continuità e Orientamento

REFERENTI E FIGURE DI COORDINAMENTO

Docenti Coordinatori dei Dipartimenti Disciplinari di Italiano e Matematica

Docente Coordinatore Progetto di Istituto Orti didattici – “Nel mondo verde di

Pollicino”

Docente Coordinatore Progetto di Istituto “Lettura e Biblioteca”

Docente Coordinatore Scuole Infanzia

Docente Referente per i Bisogni Educativi Speciali (BES)

Docente Referente Progetto MIUR/UNICEF “Una Scuola Amica delle bambine, dei

bambini e degli adolescenti”

103

LA FORMAZIONE

FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

Nell’espletamento degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in

servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di

formazione sono definite in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa e con i

risultati emersi dai piani di miglioramento delle I.S. e sulla base delle priorità nazionali

indicate nel Piano nazionale di Formazione, adottato ogni tre anni con decreto del MIUR

(comma 124, art.1 Legge 107/2015).

Tenuto conto del POF 2015/2016, degli obiettivi previsti dal rapporto di autovalutazione

della scuola e dal piano di miglioramento, le attività di formazione del personale docente

dell’ I.C. Carmine dovranno privilegiare le seguenti aree:

AREA FORMAZIONE

CORSI AGENZIA DI FORMAZIONE

COSTO PREVISTO

ANNO SCOLASTICO DI RIFERIMENTO

Lettura e Philosophy for children

Formazione docente a cura della Dott.ssa Clara Vittori

Istituto Istituto 2015/2016 2016/2017

Utilizzo delle ICT e certificazione informatica

Eipass Istituto A carico della Carta Docenti

2015/2016 2016/2017

Autovalutazione d’istituto

Percorso di accompagnamento nella progettazione e realizzazione delle attività di miglioramento previste dal PdM

Istituto in collaborazione con la consulente INDIRE Dott.ssa T.Lorenzoni

Istituto Euro 500 2015/2016

La scuola per tutti: dall’individuazione al potenziamento dei DSA

Formazione docenti Scuola Infanzia e Primaria

Istituto in collaborazione con la Dott.ssa R.M.Purchiaroni

Istituto 2015/2016

Didattica Laboratoriale: utilizzo delle ICT nella didattica

Formazione docenti a cura dell’AD

Istituto in collaborazione con altre istituzione scolastiche del territorio

Inizio marzo 2016

Valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze

Formazione docenti a cura dei laboratori LABFORM

Istituto in rete con altre istituzioni scolastiche della provincia e Università della

Inizio a.s. 2015/2016 fine prevista per ottobre 2016

104

Tuscia

Didattica Disciplinare dell’italiano e della matematica – METODO ANALOGICO di C. Bortolato

Corso di formazione docenti/dipartimenti disciplinari

Istituto in collaborazione con collaboratori Prof. Bortolato

Istituto 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Didattica Disciplinare dell’italiano, delle scienze e della matematica

Corso di formazione docenti: I Lincei per una nuova didattica nella scuola.

Istituto in rete con altre IISS della Provincia di Viterbo

Curricolo verticale e Indicazioni Nazionali

Corso di ricerca-azione

Istituto in collaborazione con formatore (in via di definizione)

a.s. 2016/2017

Gestione della Classe

Formazione docente a cura della rete “Tenere la Classe”

Istituto in rete con IISS della provincia di Viterbo

Istituto 2015/2016 2016/2017

Prevenzione bullismo e cyberbullismo

Giornate seminariali USR LAZIO Polizia Postale sezione di Viterbo

Istituto 2016/2017 2017/2018

Educazione Somatica – “Anatomia dell’agire empatico”

Giornate Seminariali Istituto in collaborazione con la dott.ssa G.Desideri

Istituto 2016/2017 2017/2018

Bisogni Educativi Speciali

Istituto 2016/2017 2017/2018

Sviluppo delle competenze in lingua inglese per docenti della Scuola dell’Infanzia e primaria

Corso di lingua con insegnante madre-lingua

Istituto in collaborazione con British Institute Viterbo

Carta dei docenti 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Formazione ex. Dlgs.81/2008

Formazione specifica su tematiche inerenti la Sicurezza

Istituto in collaborazione con Euservice

Istituto 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

105

FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA

Aree formazione Corsi Agenzie

formazione Costo Anno scolastico

Segreteria digitale

Formazione AA per implementazione della dematerializzazione dell’attività amministrativa

ARGO 2015/2016 2016/2017

Rete REM Formazione DSGA e AA per condivisione di materiali/buone pratiche e procedure

Istituto in rete con le IISS della provincia di Viterbo

Euro 400 2015/2016 2016/2017

Formazione ex. D. Lgs.81/2008

Formazione specifica su tematiche inerenti la Sicurezza

Istituto in collaborazione con Euservice

Istituto 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

FORMAZIONE SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO

Nel corso del triennio di attuazione del Piano, l’istituto tenderà a realizzare iniziative rivolte

al personale e agli alunni – nell’ambito del Progetto Sicurezza – tese a promuovere e

realizzare la conoscenza e le pratiche del primo soccorso e la sicurezza nelle scuole ( vedi

Sicurezza Scolastica).

106

RISORSE UMANE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL PTOF

a. Posti comuni e di sostegno

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17: n.

24 4 11 sezioni a 40 ore settimanali 2 sezioni a 25 ore settimanali

a.s. 2017-18: n.

24 4 11 sezioni a 40 ore settimanali 2 sezioni a 25 ore settimanali

a.s. 2018-19: n. 24 4 11 sezioni a 40 ore settimanali 2 sezioni a 25 ore settimanali

Scuola primaria

a.s. 2016-17: n.

33 13 23 classi, di cui 8 a tempo pieno (40 ore) e 15 a 29 ore settimanali

a.s. 2017-18: n.

33 13 23 classi, di cui 8 a tempo pieno (40 ore) e 15 a 29 ore settimanali

a.s. 2018-19: n. 33

13 23 classi, di cui 8 a tempo pieno (40 ore) e 15 a 29 ore settimanali

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe di concorso/ sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione

SOSTEGNO

8 8 8 Presenza di 9 alunni DA

A043 4 cattedre intere + 8 h. Approfondimento

4 cattedre e mezzo +9 h. Approfondimento

4 cattedre e mezzo +9 h. Approfondimento

a.s. 2016/2017 – 8 classi a 30 h settimanali a.s.2017/2018 – 9 classi a 30 h settimanali a.s. 2018/2019 – 9 classi a 30 h settimanali

A059 2 cattedre intere + 12 h.

3 cattedre intere 3 cattedre intere + 12 h.

a.s. 2016/2017 – 8 classi a 30 h settimanali a.s.2017/2018 – 9 classi a 30 h settimanali a.s. 2018/2019 – 9 classi a 30 h settimanali

107

A345 1 cattedra intera + 6 h.

1 cattedra intera + 9 h.

1 cattedra intera + 9 h.

a.s. 2016/2017 – 8 classi a 30 h settimanali a.s.2017/2018 – 9 classi a 30 h settimanali a.s. 2018/2019 – 9 classi a 30 h settimanali

A245 2 h. 2 h. / a.s. 2016/2017 – 1 classe con Francese seconda lingua comunitaria a.s.2017/2018 – 1 classe con francese seconda lingua comunitaria a.s. 2017/2018 – Ø classi con francese seconda lingua comunitaria

A445 12 h. 12 h. 12 h. a.s. 2016/2017 – 6 classi con Spagnolo seconda lingua comunitaria a.s.2017/2018 – 6 classi con Spagnolo seconda lingua comunitaria a.s. 2018/2019 – 6 classi con Spagnolo seconda lingua comunitaria

A545 2 h. 4 h. 6 h. a.s. 2016/2017 – 1 classe con Tedesco seconda lingua comunitaria a.s.2017/2018 – 2 classi con Tedesco seconda lingua comunitaria a.s. 2018/2019 – 3

108

classi con Tedesco seconda lingua comunitaria

A028 16 h. 1 cattedra intera 1 cattedra intera a.s. 2016/2017 – 8 classi a 30 h settimanali a.s.2017/2018 – 9 classi a 30 h settimanali a.s. 2018/2019 – 9 classi a 30 h settimanali

A030 16 h. 1 cattedra intera 1 cattedra intera a.s. 2016/2017 – 8 classi a 30 h settimanali a.s.2017/2018 – 9 classi a 30 h settimanali a.s. 2018/2019 – 9 classi a 30 h settimanali

A032 16 h. 1 cattedra intera 1 cattedra intera a.s. 2016/2017 – 8 classi a 30 h settimanali a.s.2017/2018 – 9 classi a 30 h settimanali a.s. 2018/2019 – 9 classi a 30 h settimanali

A033 16 h. 1 cattedra intera 1 cattedra intera a.s. 2016/2017 – 8 classi a 30 h settimanali a.s.2017/2018 – 9 classi a 30 h settimanali a.s. 2018/2019 – 9 classi a 30 h settimanali

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b. Posti per il potenziamento AA.SS. 2016/2017 - 2017/2018 – 2018/2019

ORDINE DI PRIORITA’ n. docenti CAMPI DI POTENZIAMENTO

PRIORITA’ 1 1 Potenziamento linguistico

PRIORITA’ 2 1 Potenziamento laboratoriale

PRIORITA’ 3 1 Potenziamento motorio

PRIORITA’ 4 1 Potenziamento scientifico

PRIORITA’ 5 1 Potenziamento umanistico socio economico e per la legalità

PRIORITA’ 6 1 Potenziamento artistico e musicale

c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015 Tipologia n.

Assistente amministrativo

1 DSGA + 5

Collaboratore scolastico

18

110

ORGANICO DI POTENZIAMENTO

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO

L’Istituto Comprensivo “Carmine” di Viterbo, in rapporto agli obiettivi definiti nel Rapporto

di Autovalutazione, ha individuato le seguenti priorità nei campi di potenziamento indicati

dal MIUR ai fini della richiesta dell’organico potenziato da parte delle istituzioni

scolastiche:

ORDINE DI PRIORITA’ INDICATO CAMPI DI POTENZIAMENTO I CICLO

PRIORITA’ 1 POTENZIAMENTO LINGUISTICO

PRIORITA’ 2 POTENZIAMENTO LABORATORIALE

PRIORITA’ 3 POTENZIAMENTO MOTORIO

PRIORITA’ 4 POTENZIAMENTO SCIENTIFICO

PRIORITA’ 5 POTENZIAMENTO UMANISTICO SOCIO

ECONOMICO E PER LA LEGALITA’

PRIORITA’ 6 POTENZIAMENTO ARTISTICO E

MUSICALE

Le priorità corrispondono alle finalità che l’istituto intende perseguire e sono

collegate alle seguenti azioni progettuali da porre in essere nella scuola :

PRIORITA’ 1. Campo di potenziamento 2

Il potenziamento delle competenze linguistiche si qualifica come strumento comunicativo e

realizzativo degli scopi formativi, al fine soprattutto dell’integrazione, sia in riferimento

all’ingresso nel nostro contesto culturale di studenti di lingua madre non italiana sia

rispetto all’inserimento di tutti gli allievi in un contesto europeo, sottintendendo un

approccio più specifico ai vari ambiti e registri comunicativi.

111

Progetti associati:

Potenziamento dello studio della lingua inglese in tutte le classi dell’istituto con

particolare attenzione alla scuola secondaria di primo grado;

Progetti CLIL (Content and language integrated learning), in quanto metodologia

didattica indispensabile per confrontarsi con i sistemi educativi europei (per

studenti e supportando i docenti di discipline non linguistiche);

Corsi per l'acquisizione delle certificazioni linguistiche;

Percorsi di alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda

attraverso laboratori da realizzare in orario curricolare.

PRIORITA’ 2. Campo di potenziamento 6

Le competenze laboratoriali del campo 6 si qualificano come un potenziamento delle

attività laboratoriali per una valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva e

aperta al territorio e valorizzano, inoltre, efficace utilizzazione dei moderni mezzi digitali.

Infatti, nell’ottica di una didattica innovativa e competitiva, in sintonia con quanto previsto

dalla L. 107, lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al

pensiero computazionale, e l’utilizzo critico e consapevole dei Social Network e dei media

consentono di proiettare gli alunni verso l’acquisizione di un metodo di studio efficace e lo

sviluppo di innovativi percorsi di ricerca.

Progetti associati:

Formazione docenti e alunni per EIPASS;

Recupero e potenziamento degli apprendimenti;

Ora del Codice;

Programma il futuro;

Nel mondo verde di Pollicino.

112

PRIORITA’ 3. Campo di potenziamento 5

Il campo individua la necessità del potenziamento delle attività motorie-sportive e delle

conoscenze di norme comportamentali relative prevalentemente all’igiene posturale e

alimentare. Ciò al fine di garantire un adeguato sviluppo psico-fisico degli allievi e il

consolidamento di un corretto stile di vita, spesso non esente da rischi relativi alla

sedentarietà e a cattive abitudini alimentari

Progetti associati:

Potenziamento educazione motoria in tutte le classi;

Partecipazione a gare, attività, manifestazioni sportive e a corsi pomeridiani delle

discipline previste nel POF.

PRIORITA’ 4. Campo di potenziamento 3

Individua il potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche quale

strumento indispensabile ai fini della comunicazione realizzativa delle finalità educative.

Il potenziamento scientifico è considerato come uno degli elementi caratterizzanti di

questa istituzione scolastica per garantire il successo formativo del maggior numero

possibile di alunni (priorità del RAV) attraverso:

la pratica di laboratori utilizzata per favorire lo sviluppo di un atteggiamento

positivo verso la matematica sin dai primi anni del percorso scolastico (alunni della

scuola dell’Infanzia di 5 anni) ;

il potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche degli studenti;

il potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche degli studenti

delle classi 2^e 5^ della scuola primaria e 3^ della scuola secondaria di primo grado,

anche al fine di migliorare gli esiti delle prove nazionali standardizzate di

matematica.

Progetti associati:

Philosophy for Maths;

Programma il futuro.

113

PRIORITA’ 5. Campo di potenziamento 1

Il potenziamento umanistico socio economico e per la legalità si configura come lo

strumento indispensabile per la formazione dell’uomo e del cittadino; è un valido sistema

di orientamento e contribuisce ad attivare collegamenti sinergici con le istituzioni

scolastiche di secondo grado attraverso progetti che possano favorire una scelta

consapevole per gli alunni dell’ultima classe della scuola secondaria di primo grado.

Avendo quale prioritario obiettivo formativo la valorizzazione e il potenziamento delle

competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua italiana, garantisce il

successo formativo del maggior numero possibile di alunni nel breve e nel medio termine.

Infine, esso mira al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli

alunni con BES.

Progetti associati:

Progetto Lettura per tutte le classi;

Laboratori Integrati;

Progetto sicurezza.

PRIORITA’ 6. CAMPO DI POTENZIAMENTO 4

L’ambito artistico musicale promuove le competenze nella pratica e nella cultura musicali,

nell'arte e nella storia dell'arte e nel cinema. Esso è il "luogo" in cui si prefigura lo sviluppo

di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici,del patrimonio e delle attività culturali.

Progetti associati:

Corso di pratica strumento musicale scuola secondaria di primo grado;

Ciak si comunica.

114

ORGANICO DI POTENZIAMENTO ASSEGNATO

Per l’a.s. 2015/2016 sono stati assegnati alla scuola i seguenti posti in organico potenziato:

3 POSTI EEEE – SCUOLA PRIMARIA - FASE C

1 POSTO A346 – LINGUA E CIVILTA’ INGLESE - FASE C

1 POSTO A030 – ED. FISICA - FASE C

1 POSTO SOSTEGNO – NON ASSEGNATO

Non è stato possibile coprire il posto di sostegno non assegnato per mancanza di docenti

specializzati nelle graduatorie provinciali e in quelle di istituto.

Il collegio dei docenti, nella seduta del 20 gennaio 2016, tenuto conto della priorità

individuate nel Piano di Miglioramento dell’Istituto, ha pertanto deliberato la seguente

utilizzazione dei docenti assegnati:

EEEE – SCUOLA PRIMARIA DOC. XXX

15 h in compresenza per la realizzazione del progetto Philosophy for maths e attività

laboratoriali;

7 h sostituzione colleghi assenti.

EEEE – SCUOLA PRIMARIA DOC. XXX

15 h in compresenza per la realizzazione del progetto Philosophy for maths e attività

laboratoriali;

7 h sostituzione colleghi assenti.

EEEE – SCUOLA PRIMARIA DOC. XXX

11 h copertura semiesonero vicario;

9 h in compresenza per la realizzazione potenziamento lingua inglese Scuola Primaria –

classi IV^ e V^ delle scuole primarie dell’IC;

2 h sostituzione colleghi assenti.

115

A030 – EDUCAZIONE FISICA

8 h supporto progetto Philosophy for maths e attività laboratoriali;

10h sostituzione colleghi assenti.

A346– LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

14h in compresenza docente lingua inglese per attività di recupero/consolidamento e

potenziamento;

4 h sostituzione colleghi assenti.

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla

concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti

delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.