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èè P romuovere la mobilità sostenibile. Que- sto è stato l’intento del Transports Publi- cs 2018, il salone che ogni due anni dà ap- puntamento ai principali attori del trasporto pubblico nazionali e internazionali. In linea con gli impegni istituzionali che la Francia ha preso in favore della transizione ecolo- gica con l’adesione alle risoluzioni prese dalle Conferenze dell’Onu COP21 (2015) e COP23 (2017) sui cambiamenti climatici. Ma anche in linea con le indicazioni uscite dal One Planet Summit, il vertice sui finan- ziamenti a supporto dei cambiamenti climati- ci che si è tenuto a Parigi lo scorso dicembre. Quindi, parola d’ordine “Move Green!” per tutte le iniziative che hanno composto il pro- gramma della tre giorni di Parigi. Dall’espo- sizione di veicoli a basse emissioni inquinanti alla fitta agenda di dibattiti e tavole rotonde (una giornata dedicata anche al trasporto su rotaia), alle premiazioni in tema di innova- zione per il trasporto pubblico, startup per la Il Transports Publics di Parigi continua a caratterizzarsi per la spinta verso soluzioni di trasporto eco-sostenibile. In mostra quasi esclusivamente bus elettrici, ibridi e a gas mobilità e anche la premiazione dei migliori autisti francesi (Bus d’or 2018). 240 gli espositori e 11mila il numero di visita- tori (dichiarati dagli organizzatori) che hanno affollato i due padiglioni del Paris Expo oc- cupati dal Transports Publics. Numerosa la presenza di espositori specializ- zati in componentistica e sistemi di gestione dei servizi, oltre alle immancabili aziende di trasporto francesi. Non altrettanto si può dire per i costruttori di autobus. Rispetto all’edizione di due anni fa, sono mancati all’appello almeno cinque nomi, tra cui spiccano quelli di Volvo e Temsa. E tre importanti marchi internazionali, Mercedes,, Otokar e Van Hool, oltre a CRRC e Alstom, sono stati presenti con stand di accoglienza senza veicoli esposti. Stessa scelta, ma obbligata, quella operata dai maggiori player del comparto ferroviario (Al- stom, Bombardier, Lohr). Francesi in primo piano A fare gli onori di casa, il Gruppo FCA con i due marchi Iveco Bus e Heuliez Bus. In apertura della Settimana Europea della Mo- bilità (12-14 giugno), Iveco Bus si è aggiudi- cato il “Public Transport Innovation Award” per la sostenibilità della sua nuova gamma di filobus Urbanway e Crealis. Al Transports Publics non sono stati esposti ma entrambi i modelli erano presenti in altra veste. Il Crealis lo si è visto in versione ibrida da 18,4 metri con le insegne della rete ‘Tadao’, parte del progetto Bulles lanciato da SMT Artois-Gohelle che ne ha acquistate 41 unità. La tecnologia di trazione è di tipo ibrido se- rie, con motore termico Tector 7 da 210 kW di potenza che alimenta le batterie agli ioni di litio, dalle quali prende energia il motore elettrico da 200 kW con funzione ‘stop and go’ e che permette le ripartenze in modalità full electric. Per quanto riguarda l’Urbanway, lo si è in- vece visto nella versione Natural Power da 12 metri con le insegne dell’Ile-de-France Mobilités, gestita da Transdev. Interni perso- nalizzati con capacità fino a 100 passeggeri, BusToCoach on-line Magazine - Luglio/Agosto 2018 PAROLA D’ORDINE “MOVE GREEN!” HEULIEZ - GX 337 HYB IVECO BUS - Crealis 18 Hybrid IVECO BUS - Crossway LE 12 NP IVECO BUS - Urbanway 12 NP HEULIEZ - GX 437 E

IVECO BUS - Crealis 18 Hybrid PAROLA D’ORDINE “MOVE GREEN!” · Mobilités, gestita da Transdev. Interni perso-nalizzati con capacità fino a 100 passeggeri, BusToCoach on-line

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P romuovere la mobilità sostenibile. Que-sto è stato l’intento del Transports Publi-

cs 2018, il salone che ogni due anni dà ap-puntamento ai principali attori del trasporto pubblico nazionali e internazionali. In linea con gli impegni istituzionali che la Francia ha preso in favore della transizione ecolo-gica con l’adesione alle risoluzioni prese dalle Conferenze dell’Onu COP21 (2015) e COP23 (2017) sui cambiamenti climatici. Ma anche in linea con le indicazioni uscite dal One Planet Summit, il vertice sui finan-ziamenti a supporto dei cambiamenti climati-ci che si è tenuto a Parigi lo scorso dicembre.Quindi, parola d’ordine “Move Green!” per tutte le iniziative che hanno composto il pro-gramma della tre giorni di Parigi. Dall’espo-sizione di veicoli a basse emissioni inquinanti alla fitta agenda di dibattiti e tavole rotonde (una giornata dedicata anche al trasporto su rotaia), alle premiazioni in tema di innova-zione per il trasporto pubblico, startup per la

Il Transports Publics di Parigi continua a caratterizzarsi per la spinta verso soluzioni di trasporto eco-sostenibile. In mostra quasi esclusivamente bus elettrici, ibridi e a gasmobilità e anche la premiazione dei migliori autisti francesi (Bus d’or 2018).240 gli espositori e 11mila il numero di visita-tori (dichiarati dagli organizzatori) che hanno affollato i due padiglioni del Paris Expo oc-cupati dal Transports Publics.Numerosa la presenza di espositori specializ-zati in componentistica e sistemi di gestione dei servizi, oltre alle immancabili aziende di trasporto francesi. Non altrettanto si può dire per i costruttori di autobus. Rispetto all’edizione di due anni fa, sono mancati all’appello almeno cinque nomi,

tra cui spiccano quelli di Volvo e Temsa. E tre importanti marchi internazionali, Mercedes,, Otokar e Van Hool, oltre a CRRC e Alstom, sono stati presenti con stand di accoglienza senza veicoli esposti.Stessa scelta, ma obbligata, quella operata dai maggiori player del comparto ferroviario (Al-stom, Bombardier, Lohr).

Francesi in primo pianoA fare gli onori di casa, il Gruppo FCA con i due marchi Iveco Bus e Heuliez Bus. In apertura della Settimana Europea della Mo-

bilità (12-14 giugno), Iveco Bus si è aggiudi-cato il “Public Transport Innovation Award” per la sostenibilità della sua nuova gamma di filobus Urbanway e Crealis. Al Transports Publics non sono stati esposti ma entrambi i modelli erano presenti in altra veste. Il Crealis lo si è visto in versione ibrida da 18,4 metri con le insegne della rete ‘Tadao’, parte del progetto Bulles lanciato da SMT Artois-Gohelle che ne ha acquistate 41 unità. La tecnologia di trazione è di tipo ibrido se-rie, con motore termico Tector 7 da 210 kW di potenza che alimenta le batterie agli ioni di litio, dalle quali prende energia il motore elettrico da 200 kW con funzione ‘stop and go’ e che permette le ripartenze in modalità full electric.Per quanto riguarda l’Urbanway, lo si è in-vece visto nella versione Natural Power da 12 metri con le insegne dell’Ile-de-France Mobilités, gestita da Transdev. Interni perso-nalizzati con capacità fino a 100 passeggeri,

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PAROLA D’ORDINE“MOVE GREEN!” HEULIEZ - GX 337 HYB

IVECO BUS - Crealis 18 Hybrid

IVECO BUS - Crossway LE 12 NP

IVECO BUS - Urbanway 12 NP HEULIEZ - GX 437 E

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motore Cursor 8 a metano da 290 cavalli e, come il Crealis, marchio OFG (Original Fran-ce Garantie). Nello stand Iveco Bus anche il Crossway Low Entry Natural Power da 12 metri che aveva debuttato al Busworld di Kortrijk dello scorso autunno. È dotato di motore Cursor 9 NP da 360 cavalli, compatibile anche con alimenta-zione al 100% di biometano. Con 4 bombole da 315 litri ciascuna garantisce un’autonomia da 500 a 600 chilometri.Solo trazioni elettriche da Heuliez Bus che ha messo in mostra il GX 437 E e il GX 337 HYB. Il primo è un 18 metri BHNS comple-tamente elettrico, con motore asincrono da 160/200 kW alimentato da batterie al litio titanato (LTO) da 106 kWh di capacità. Può trasportare fino a 140 passeggeri e per la ri-carica veloce dispone di sistema a pantografo inverso da 300 a 450 kW. Variante con frontale BHNS anche per il GX 337 HYB, un 12 metri a trazione ibrido serie con motore termico Tector 7 da 210 kW, ge-neratore da 140 kW, super capacitori ELDC da 200 kW (0,82 kWh) e motore elettrico da 120/170 kW. Completamente ‘made in France’ anche i due veicoli elettrici presentati da Bluebus (gruppo Bolloré). Si tratta degli stessi veicoli visti al Transports Publics del 2016: un 12 metri e un 5,5 metri, entrambi con batterie ai poli-meri metallici di litio (LPM) con capacità di 30 kWh ciascuna. Sul 12 metri ne vengono montate 8 per una capacità totale di 240 kWh, permettono un’autonomia da 200 a 250 km e una velocità massima di 70 km/h. Nel caso del microbus da 22 passeggeri, di batterie ve ne sono solo tre per un’autonomia di 130 km e una velocità massima di 50 km/h.

Anche a idrogenoSafra ha esposto il suo Businova da 12 me-tri che dal 2011 si distingue per l’originalità della sua architettura esterna ed interna (parte posteriore rialzata di quattro gradini e sedili disposti a salotto). Due anni fa lo si era visto in versione ibrido plug-in, con due sistemi di trazione in parallelo (elettrico e idraulico). Quest’anno ha debuttato con sistema di trazio-ne elettrico ibrido a idrogeno, con pile a com-bustibile della Michelin da 30 kW. I 28 kg di idrogeno stoccato a 350 bar consentono un’au-tonomia di oltre 300 km. Il veicolo esposto fa

MAN - Lion’s City 12 CNGBLUEBUS - Electric 6 BLUEBUS - Electric 12

SAFRA - Businova H2 VEHIXEL - D City

DIETRICH VEHICULES - CITY 23 DIETRICH VEHICULES - Modulis 50

MAN - New Lion’s City 18

MAN - New Lion’s City 12èè

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parte di un lotto di 6 unità acquistate da SMT Artois-Gohelle per l’agglomerato di Périgueux. Sempre ‘made in France’ i minibus presen-tati da Vehixel (Gruppo Trouillet) e Dietrich Vehicules. Il primo con il D City a metano realizzato sulla base del furgone Iveco Daily 65C con motore da 136 cavalli, pavimento centrale ribassato, 13 posti a sedere, 17 in pie-di e area carrozzella. Annuncia per il 2019 la versione elettrica.Stesso layout interno per il City 23 (come il numero di posti) di Dietrich, su base Merce-des Sprinter con motore diesel. Ad affiancar-lo il Modulis 50 su Renault Master, che può trasportare 9 passeggeri e da 1 a 5 carrozzelle disabili imbarcabili attraverso la rampa poste-riore in due parti.

I player internazionaliTra i costruttori esteri, in sei hanno esposto le loro novità per la mobilità sostenibile.MAN Truck & Bus ha messo in primo pia-no le versioni da 12 e 18 metri del suo nuo-vo Lion’s City (vedi BusToCoach Magazine dello scorso aprile), disponibile con modulo MAN EfficientHybrid per ridurre il consumo di carburante e le emissioni fino al 16%. In mostra anche il Lion’s City da 12 metri con motore a metano.Da parte sua Irizar ha puntato tutto sulle sue proposte in tema di e-mobility, mettendo in mostra i suoi Irizar electric bus (ie Bus) da 12 metri e Irizar electric tram (ie tram) da 18,7 metri, oltre ai sistemi di ricarica lenta o veloce a pantografo. Veicoli e strategie di cui abbiamo scritto ampiamente su BusToCoach magazine dello scorso giugno, in occasione dell’inaugurazione del nuovo stabilimento Irizar e-mobility di Aduna. Ancora autobus elettrici al 100% da Solaris Bus & Coach. In particolare si sono visti l’Urbino 8,9 LE Electric e il nuovo Urbino 18 Electric. Anche in questo caso rimandiamo a quanto già scritto sul Magazine dello scorso giugno, in occasione della presentazione degli elettrici Solaris a Cracovia. Se due anni fa Scania aveva portato a Parigi il suo Citywide LE Hybrid, quest’anno è stata la volta della versione low floor da 12 metri con motore a gas da 280 cavalli, compatibi-le con l’alimentazione a biogas. Il metano è stivato in 4 bombole da 320 litri ciascuna e a bordo c’è posto per 24 passeggeri seduti, 58 SCANIA - Citywide LF CNG

HEULIEZ - GX 437

IRIZAR - ie Tram 18

SOLARIS - New Urbino 18 Electric

IRIZAR - ie Bus 12

SOLARIS - Urbino 8,9 LE Electric

BYD - 12M Electric

YUTONG - E 12 LF

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YUTONG - ICe 12

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in piedi e due posti carrozzella.Al Salone di Parigi, Scania ha firmato un protocollo d’intesa con il Burchina Faso e il gruppo Ratp per la modernizzazione del tra-sporto pubblico della capitale Ouagalais.Ancora elettrici con le proposte cinesi di BYD e Yutong (attraverso Dietrich Carebus Group). Il primo ha riproposto il suo 12 me-tri con carrozzeria in alluminio, due motori elettrici da 90 o 150 kW sull’asse posteriore e batterie al litio-ferro-fosfato (LFP) distribuite sul tetto e dietro lo sportello posteriore.Stessa taglia anche per l’E 12 LF di Yutong (già visto a Parigi due anni fa) a pavimento ribassato fin quasi in fondo e tutti i 27 sedili su base rialzata, dotato di motore elettrico da 250 kW e batterie LFP da 374 kWh.

Nell’area esterna al Salone si è visto anche l’interurbano ICe 12, con stesso motore elet-trico e batterie da 258 kWh. Gli autobus in mostra terminano qui.

Stand di rappresentanzaUna manciata di altri importanti costruttori hanno scelto di essere presenti al Transports Publics di Parigi con stand anche importanti per dimensione e servizi di accoglienza ma senza veicoli esposti.Così ha fatto Evobus France per i marchi Mercedes-Benz e Setra, affidandosi a scher-mi video e cartelloni esplicativi per le proprie proposte in tema di mobilità del futuro. Dal Citaro NGT al Citaro Hybrid fino al Citaro Electric (che si vedrà invece alla IAA di set-

tembre), per arrivare al Citaro a pile di com-bustibile nel 2020.Stand senza veicoli anche per Otokar che ha affidato a un modellino del suo Vectio C il

compito di rimarcare la for-te presenza del costruttore turco sui mercati europei. Il Vectio C da 9,2 metri è stato inoltre il protagonista di un importante contratto con Arriva per 34 unità destinate ai servizi pub-

blici di Varsavia.Anche Van Hool ha esposto solo modellini del suo Exqui.City. Un veicolo che nelle sue versioni da 18 e 24 metri copre tutte le possi-bilità di propulsione alternativa. Dall’elettrico a batterie al filobus, ai sistemi ibridi diesel e a gas, fino alle versioni a idrogeno. E pro-prio di quest’ultimo tipo sono gli otto veicoli da 18 metri che entreranno in esercizio sul-la rete di Pau (Francia) entro il 2019. E altri 10 Exqui.City da 24 metri con trazione ibri-

da-CNG sono stati ordinati a Nimes.Di fianco allo stand dedica-to alle proprie proposte per i l t rasporto ferroviario, la cinese CRRC ha dedicato uno spazio alla

promozione dei suoi autobus 100% elettrici con versioni urbane da 8, 9, 12 e 18 metri e interurbane rialzate da 11 e 12 metri. Meritano infine di essere citate le proposte per i sistemi di trasporto a fune. Nuovo è il siste-ma City Cable Car brevettato dalla Creissels Technologies che utilizza veicoli elettrici con ruote che corrono sui cavi, supportati da bat-terie ai terminal. Tutto in automatico.Dalla Doppelmayr anche le soluzioni funi-viarie urbane con salita e discesa prive di barriere architettoniche. Design e dotazioni vengono adattati alle specifiche esigenze. Infine Poma che ha in corso contratti per la realizzazione di funivie urbane in Francia (Tolosa, Orléans e Saint Denis de la Réunion) e all’estero (Medellin, Guayaquil). •

MERCEDESOTOKAR

VAN HOOLCRRC

POMA

CREISSELS TECHNOLOGIES

Altri articoli sugli Eventi Internazionali: www.bustocoach.com/it/node/2439/articoli_nref_eventi

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