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LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN PROVINCIA DI AVELLINO
TRIENNIO 2010/2012
GLI EFFETTI POSITIVI DEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE
SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
AVELLINO - 17 GENNAIO 2013
PREMIAZIONE COMUNI RICICLONI 2012
Palazzo Caracciolo
Piazza Libertà
2
INTRODUZIONE
IN OCCASIONE DELLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEI “COMUNI RICICLONI 2012” DELLA
PROVINCIA DI AVELLINO, LA SOCIETÀ IRPINIAMBIENTE HA RITENUTO OPPORTUNO
PRESENTARE UN QUADRO DI INSIEME SULLA SCORTA DEI DATI ELABORATI, RELATIVI
ALL’ANDAMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI
AVELLINO E CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE REALTÀ COMUNALI CHE DA TEMPO
HANNO ADOTTATO IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE PROPOSTO DA IRPINIAMBIENTE.
NEL PRESENTE REPORT VENGONO ILLUSTRATI I PROGRESSI EFFETTUATI DALLE COMUNITÀ
IRPINE IN MERITO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, OLTRE ALLE PRATICHE VIRTUOSE
ATTUATE NELLA GESTIONE DELLO STIR E DELLA DISCARICA PROVINCIALE DA PARTE DELLA
SOCIETÀ PROVINCIALE.
OLTRE AI DATI NUMERICI, SI OFFRE UNA CHIAVE DI LETTURA DELL’ANDAMENTO DELLA
DIFFERENZIATA, SIA PER QUANTO RIGUARDA GLI ASPETTI POSITIVI REGISTRATI NEL CORSO
DEGLI ANNI, SIA PER QUANTO CONCERNE I PUNTI DI CRITICITÀ CHE LA SOCIETÀ IN
COLLABORAZIONE CON GLI ENTI COMUNALI STA AFFRONTANDO, AL FINE DI INDIVIDUARE
UNA SOLUZIONE CONDIVISA E PARTECIPATA.
NELLE NOTE FINALI DI SINTESI SONO CONTENUTI GLI INDIRIZZI E LE RIFLESSIONI DI NATURA
POLITICA E GESTIONALE DELL’ASSESSORE PROVINCIALE ALL’AMBIENTE, DOMENICO
GAMBACORTA E DEL DIRETTORE GENERALE DI IRPINIAMBIENTE, FELICIO DE LUCA.
3
• LA COMPOSIZIONE DELLA SOCIETA’ ED I COMUNI SERVITI
A partire dal 2010, anno di creazione della società Irpiniambiente, sono stati rilevati i servizi in
99 comuni dei 119 che costituiscono la Provincia di Avellino.
Il bacino di utenza servito dalla società è costituito da 438.869 abitanti, che corrisponde al
84,48% della popolazione provinciale.
A partire dal 2010, la società ha rilevato i servizi in 99 municipi, di cui 38 erano serviti dall’ASA
SPA, 54 da AV2 Ecosistema e 7 comuni nei quali il servizio era gestito in proprio.
Allo stato, sono 20 i comuni nei quali i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti vengono
effettuati in autonomia dalle amministrazioni comunali, escluso il conferimento dei rifiuti
indifferenziati per il quale è fatto obbligo l’utilizzo dell’impianto STIR di Pianodardine gestito da
Irpiniambiente.
I comuni che attualmente operano in autonomia per raccolta e trasporto dei rifiuti sono:
ALTAVILLA IRPINA, ANDRETTA, AVELLA, BAIANO, CASALBORE, CHIANCHE, DOMICELLA,
MARZANO DI NOLA, MONTEFUSCO, MONTEMILETTO, MONTORO INFERIORE, MONTORO
SUPERIORE, PAGO VALLO LAURO, ROCCABASCERANA, ROTONDI, SIRIGNANO, SPERONE,
TAURANO, TORRE LE NOCELLE, TORRIONI
In grassetto sono evidenziati i comuni che con la vecchia gestione consortile appartenevano a
circoscrizioni territoriali non irpine (consorzio AV1 e AV2)
Dei 99 comuni in cui Irpiniambiente opera, ad oggi, in 31 realtà territoriali si è giunti
all’attuazione del nuovo piano industriale del ciclo integrato dei rifiuti, mentre nei rimanenti 67
comuni è stata prorogata la modalità originaria del servizio.
Caso particolare, invece, è costituito dal Comune di Mercogliano, che pur non avendo ancora
acquisito il nuovo piano industriale, ha applicato una rimodulazione del servizio porta a porta,
con estensione territoriale dello stesso, a tutte le tipologie di rifiuto differenziato.
Nell’ultimo triennio 2010/2012, durante il quale l’azione della società provinciale si è radicata
sul territorio, si sono registrati notevoli miglioramenti qualitativi e quantitativi della raccolta,
non solo per la frazione differenziata, ma anche per quanto riguarda la gestione della discarica
provinciale e la produzione dei rifiuti procapite in provincia di Avellino.
Entrando nel merito dei dati occorre evidenziare alcuni aspetti preliminari.
Il primo afferisce alla gestione della discarica provinciale di Savignano Irpino, il secondo
riguarda l’andamento della raccolta differenziata sul territorio provinciale per i comuni in cui
Irpiniambiente ha rilevato il servizio e tra questi, l’ulteriore differenziazione tra i comuni in cui
4
vigono ancora le modalità di servizio attuate in proroga ai vecchi contratti e quelli in cui è stato
avviato il nuovo piano industriale ed il servizio di porta a porta spinto.
Ulteriore distinguo va inoltre sottolineato relativamente alla data di adozione del nuovo piano
industriale, considerando che alcuni comuni hanno adottato il piano già da tempo, mentre altri
si sono “allineati” nel corso del 2012, ed altri ancora sono in procinto di adozione.
Nel 2010, la popolazione irpina ha prodotto 366 kg di rifiuto pro capite, mentre nel 2011 la
produzione si è fermata a 351 kg per cittadino, con una diminuzione del 4%. Più marcata e
ovviamente positiva, la riduzione di produzione dei rifiuti a cittadino, registrata nel 2012, che
ammonta a 303 kg procapite, con un decremento del 13% rispetto all’anno precedente e del
14% a confronto con l’anno 2010.
E’ indubbia, la propensione degli Irpini a produrre meno rifiuti, sia grazie alle campagne di
sensibilizzazione nazionale sui comportamenti ecocompatibili, sia grazie alle iniziative messe in
campo dalla società provinciale, riguardanti la comunicazione e i nuovi servizi di raccolta,
sebbene ancora parzialmente adottati.
5
• STIR E DISCARICA
Ancor più interessanti sono le valutazioni sulla gestione e sull’utilizzo della discarica provinciale
di Savignano Irpino.
Un importante elemento di analisi è costituito dai flussi di rifiuti che per gli anni 2010 e 2011,
sono stati comunque influenzati dal conferimento di rifiuti provenienti dalle altre province
campane.
Questo il quadro di sintesi che prende in considerazione i rifiuti conferiti in Discarica e il
trattamento allo STIR di Pianodardine:
Dati in tonnellate 2010 2011 2012
RIFIUTI TRATTATI ALLO STIR 53.653 102.363 69.523
RIFIUTI CONFERITI IN DISCARICA 112.873 68.250 28.802
E’ evidente la netta diminuzione nel corso del triennio considerando anche l’incidenza negli
anni 2010 e 2011, dei rifiuti trattati allo STIR e poi conferiti in discarica, provenienti dalla altre
province campane.
Tale circostanza non si è verificata nell’anno 2012, a conferma dell’ormai avvenuto e
completato processo di provincializzazione della gestione integrata dei rifiuti, che per quanto
concerne la Provincia di Avellino era già attuato in larga parte già a partire dal 2010, con la
massima autonomia e la capacità ulteriore di trattamento che ha consentito, nello spirito di
solidarietà imposto dall’emergenza rifiuti, di accogliere rifiuti di altre province.
Nello specifico, il triennio di riferimento per quanto concerne STIR e Discarica presenta i
seguenti dati analitici:
Dati in tonnellate 2010 Avellino Napoli Salerno
RIFIUTI TRATTATI ALLO STIR 53.653 43.820 6.088 3.744 RIFIUTI CONFERITI IN DISCARICA 112.873
Dati in tonnellate 2011 Avellino Napoli Salerno Benevento
RIFIUTI TRATTATI ALLO STIR 102.363 69.021 32.678 662
RIFIUTI CONFERITI IN DISCARICA 68.250 48.712 9.917 9.225 394
Dati in tonnellate 2012 Avellino
RIFIUTI TRATTATI ALLO STIR 69.523 69.523 RIFIUTI CONFERITI IN DISCARICA 28.802 28.802
6
• L’ANDAMENTO DELLA DIFFERENZIATA
Valutati i dati generali è opportuno presentare quelli relativi alla raccolta differenziata e i
risultati raggiunti nell’ultimo triennio.
E’ evidente una conformazione a macchia di leopardo, determinata principalmente dalla
disomogeneità ancora esistente dei servizi svolti nei diversi comuni, il diverso tempo di
attuazione del nuovo piano industriale, la conformazione altamente variegata del territorio
che tra l’altro rappresenta un elemento fortemente caratterizzante anche del piano
industriale.
Alla luce di questi elementi, i dati aggregati su base provinciale non indicativi così come quelli
di ogni singolo comune. Si aggiunga, inoltre, la grossa differenza di popolazione tra comuni
limitrofi, le problematiche che si riscontrano nei territori comunali ad alta frequentazione di
non residenti e quelli cosiddetti di passaggio, dove non è raro riscontrare l’abitudine di
cittadini dei comuni limitrofi, di liberarsi dei rifiuti in maniera indifferenziata.
Per questi motivi, un quadro di riferimento chiaro potrà essere in possesso della società,
quando il nuovo piano industriale, che prevede l’eliminazione di quasi tutte le postazioni
stradali, sarà adottato dalla maggior parte dei comuni serviti.
Illustrati tali aspetti si presentano i dati della differenziata nel triennio 2010/2012
Percentuali di raccolta differenziata 2010 2011 2012
Provincia di Avellino 50,91% 49,03% 55,76%* • Non è incluso il dato del comune capoluogo
L’andamento della raccolta differenziata è ampiamente positivo. Nel 2012, rispetto all’anno
precedente, l’incremento della differenziata in Provincia di Avellino è stato pari al + 6,73%.
Dopo una leggera flessione registrata dal 2010 al 2011.
Sicuramente, sul dato provinciale ha inciso in maniera positiva il dato proveniente dai comuni
dove è stato adottato il nuovo piano di raccolta proposto dalla società.
I dati relativi ai singoli comuni passati al nuovo sistema verranno presentati nei passaggi
successivi
7
• L’IRPINIA SI FA IN 3
Occorre, tuttavia, evidenziare le tre “realtà” relative ai servizi di raccolta che si sono venute a
determinare nel corso del triennio, a partire dalla costituzione della società provinciale e che si
riferiscono alle distinzioni fatte in premessa, dove si sottolineano le differenze tra comuni che
hanno adottato il nuovo piano industriale, comuni dove si effettua il servizio secondo il
criterio tradizionale prorogato e i comuni che effettuano servizio in proprio.
I COMUNI IN PROPRIO
Nei Comuni in cui il servizio è svolto in proprio dalle amministrazioni comunali, la percentuale
di raccolta differenziata si attesta su percentuali in linea con il dato provinciale.
I COMUNI CON SERVIZIO IN PROROGA
Sono i comuni che rappresentano le realtà da tenere in maggiore considerazione, in quanto la
percentuale di differenziata ha fatto registrare apprezzabili risultati, da cui anche la
premiazione da parte di Legambiente, nel periodo 2010/2011, ma allo stesso tempo si nota un
decremento per il 2012.
Rappresentando, questi comuni, la maggior parte delle realtà servite, è auspicabile un
immediato passaggio al nuovo piano industriale, che come si vedrà di seguito, costituisce un
elemento di sicuro incremento della raccolta differenziata, anche per comuni che prima
dell’adozione del piano non erano particolarmente virtuosi.
I COMUNI CON IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE A REGIME
Il dato più rilevante riguarda certamente i comuni che hanno adottato il nuovo piano
industriale con il nuovo servizio di Porta a Porta.
Tra questi, non considerando quelli in cui l’adozione del piano è stata attuata nel gennaio 2013
e pertanto non ha ancora prodotto effetti sulla raccolta, la quasi totalità ha fatto registrare nel
corso del biennio 2011/2012 considerevoli incrementi nelle percentuali di raccolta
differenziata, il superamento della media provinciale ed un costante aumento su base mensile.
Purtroppo, il dato del 2012, anche per questi comuni, risente del precedente sistema di
raccolta, in quanto il nuovo piano industriale ha avuto attuazione solo in corso di anno 2012.
A questo scopo si rappresentano in maniera didascalica gli andamenti dei comuni che hanno
adottato il nuovo piano già da tempo utile per poter considerare il piano ormai a regime, con
confronto tra le percentuali di differenziata registrate con il vecchio contratto e quelle
riscontrate con l’avvio del nuovo piano industriale.
AIELLO DEL SABATO
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
59,34
Data inizio servizio con nuovo piano: AGOSTO 2012
PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
68,74
+9,4
8
CAIRANO
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
58,06
Data inizio servizio con nuovo piano: GENNAIO 2012
PERCENTUALE VECCHIO PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
67,52
+9,46
9
+9,46
CANDIDA
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
80
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
44,18
Data inizio servizio con nuovo piano: GIUGNO 2012
PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
72,78
+28,6
10
CERVINARA
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
32,92
Data inizio servizio con nuovo piano: MARZO 2012
PERCENTUALE VECCHIO PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
57,59
+24,67
11
Differenza
+24,67
FRIGENTO
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
54,76
Data inizio servizio con nuovo piano: MARZO 2012
PERCENTUALE VECCHIO PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
69,65
+14,89
12
+14,89
GESUALDO
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
26,14
Data inizio servizio con nuovo piano: LUGLIO 2012
PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
56,51
+30,37
13
GROTTAMINARDA
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
35,49
Data inizio servizio con nuovo piano: OTTOBRE 2011
PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
66,86
+31,37
14
LAURO
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
28,86
Data inizio servizio con nuovo piano: AGOSTO 2012
PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
53,16
+24,3
15
MIRABELLA ECLANO
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
80
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
27,6
Data inizio servizio con nuovo piano: MARZO 2012
VECCHIO SISTEMAPERCENTUALE NUOVO
PIANO Differenza
70,81
+43,21
16
MONTAGUTO
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
49,47
Data inizio servizio con nuovo piano: GIUGNO 2012
PERCENTUALE VECCHIO PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
81,93
+32,46
17
MONTECALVO IRPINO
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
46,4
Data inizio servizio con nuovo piano: APRILE 2012
PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
67,96
+21,56
18
MONTEVERDE
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
23,17
Data inizio servizio con nuovo piano: GENNAIO 2012
VECCHIO SISTEMAPERCENTUALE NUOVO
PIANO Differenza
64,75
+41,58
19
NUSCO
Data inizio servizio con nuovo piano:
Data inizio servizio con nuovo piano: MARZO 2012
20
PAROLISE
Data inizio servizio con
0
10
20
30
40
50
60
70
80
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
38,67
Data inizio servizio con nuovo piano: MAGGIO 2012
PERCENTUALE VECCHIO PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
74,38
+35,71
21
Differenza
+35,71
QUADRELLE
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
48,17
Data inizio servizio con nuovo piano: APRILE 2012
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
55,8
+7,63
22
QUINDICI
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
42,63
Data inizio servizio con nuovo piano: OTTOBRE 2011
PERCENTUALE VECCHIO PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
66,69
+24,06
23
+24,06
SAN SOSSIO BARONIA
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
80
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
46,35
Data inizio servizio con nuovo piano: MAGGIO 2012
PERCENTUALE VECCHIO PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
70,92
+24,57
24
SANTA LUCIA DI SERINO
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
80
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
50,39
Data inizio servizio con nuovo piano: GIUGNO 2012
VECCHIO SISTEMAPERCENTUALE NUOVO
PIANO Differenza
70,9
+20,51
25
TORELLA DEI LOMBARDI
Data inizio servizio con nuovo piano:
0
10
20
30
40
50
60
70
80
PERCENTUALE VECCHIO SISTEMA
49,39
Data inizio servizio con nuovo piano: LUGLIO 2012
PERCENTUALE NUOVO PIANO
Differenza
72,37
+22,98
26
27
AIELLO DEL SABATO Differenza
Inizio Nuovo Piano: AGOSTO 2012 59,34 68,74 +9,4
CAIRANO Differenza
Inizio Nuovo Piano: GENNAIO 2012 58,06 67,52 +9,46
CANDIDA Differenza
Inizio Nuovo Piano: GIUGNO 2012 44,18 72,78 +28,6
CERVINARA Differenza
Inizio Nuovo Piano: MARZO 2012 32,92 57,59 +24,67
FRIGENTO Differenza
Inizio Nuovo Piano: MARZO 2012 54,76 69,65 +14,89
GESUALDO Differenza
Inizio Nuovo Piano: LUGLIO 2012 26,14 56,51 +30,37
GROTTAMINARDA Differenza
Inizio Nuovo Piano: OTTOBRE 2011 35,49 66,86 +31,37
LAURO Differenza
Inizio Nuovo Piano: AGOSTO 2012 28,86 53,16 +24,3
MIRABELLA ECLANO Differenza
Inizio Nuovo Piano: MARZO 2012 27,6 70,81 +43,21
MONTAGUTO Differenza
Inizio Nuovo Piano: GIUGNO 2012 49,47 81,93 +32,46
MONTECALVO IRPINO Differenza
Inizio Nuovo Piano: APRILE 2012 46,4 67,96 +21,56
MONTEVERDE Differenza
Inizio Nuovo Piano: GENNAIO 2012 23,17 64,75 +41,58
NUSCO Differenza
Inizio Nuovo Piano: MARZO 2012 38,65 57,11 +18,46
PAROLISE Differenza
Inizio Nuovo Piano: MAGGIO 2012 38,67 74,38 +35,71
QUADRELLE Differenza
Inizio Nuovo Piano: APRILE 2012 48,17 55,8 +7,63
QUINDICI Differenza
Inizio Nuovo Piano: OTTOBRE 2011 42,63 66,69 +24,06
SAN SOSSIO BARONIA Differenza
Inizio Nuovo Piano: MAGGIO 2012 46,35 70,92 +24,57
SANTA LUCIA DI SERINO Differenza
Inizio Nuovo Piano: GIUGNO 2012 50,39 70,9 +20,51
TORELLA DEI LOMBARDI Differenza
Inizio Nuovo Piano: LUGLIO 2012 49,39 72,37 +22,98
TOTALE Differenza
42,13 66,65 +24,52 Nei comuni dove il nuovo piano è stato adottato nel corso del 2012, il confronto è fatto tra le percentuali registrate nei mesi in cui era in vigore il vecchio piano e quelle registrate nei mesi con l'adozione del nuovo piano
28
L’ASSESSORE PROVINCIALE ALL’AMBIENTE
DOTT. DOMENICO GAMBACORTA
29
La Provincia di Avellino, con la costituzione della società provinciale Irpiniambiente S.p.A., rappresenta, senza dubbio il sistema più avanzato di gestione del ciclo integrato dei rifiuti di tutto il territorio regionale.
Il piano industriale elaborato dalla società e adottato da tempo da alcuni Comuni, ha consentito di raggiungere risultati ottimali per il sistema di raccolta differenziata, che possono certamente migliorare.
Tali previsioni sono supportate dalla verifica delle percentuali di raccolta differenziata che sono maggiori laddove il sistema è stato adottato da più tempo.
Dopo un periodo di assestamento, dovuto alla necessità di fronteggiare la fase emergenziale, anche la gestione degli impianti e della discarica di Savignano Irpino, in capo alla società, è approdata ad un regime di ordinarietà, completando l’intero sistema nell’ottica della provincializzazione, con indubbi risultati positivi in termini di impatto ambientale.
Attualmente, la Provincia di Avellino è dotata di un sistema autonomo di gestione dei rifiuti, completamente autosufficiente, al quale le amministrazioni comunali possono guardare ed affidarsi per incrementare e migliorare i servizi al cittadino.
E’ evidente, però, che in questo scenario ormai definito ed ordinario che si ispira al principio della provincializzazione e si fonda sull’operatività del piano industriale di Irpiniambiente, le nuove indicazioni normative, che aprono la strada ad un ritorno al passato, con il passaggio di competenze ai Comuni, lasciano spaesati e perplessi.
Si corre il rischio reale di vanificare lo sforzo compiuto per la costituzione della società provinciale, di rendere ancora una volta frammentario e disomogeneo il ciclo integrato dei rifiuti, che verrebbe così ad essere minato nella sua essenza.
Auspichiamo che l’incertezza normativa venga al più presto sanata, superando la lunga fase di proroghe, per approdare in maniera definitiva ad un sistema omogeneo, dove società provinciale, enti di riferimento e cittadini possano giovarsi delle buone pratiche che nel corso dei mesi, a partire dal 2010, hanno consentito un incremento sostanziale dei benefici, nell’interesse esclusivo della collettività.
IL DIRETTORE GENERALE DI IRPINIAMBIENTE
DOTT. FELICIO DE LUCA