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PROVINCIA DI PAVIA Assessorato Attività Produttive, Lavoro e Formazione La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare <Indagine sulla Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia> 2007 – 2010 A cura del <Comitato Tecnico Scientifico> Patto di Governance per la programmazione e il miglioramento dell’Offerta Formativa in Provincia di Pavia Maggio 2011

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PROVINCIA DI PAVIA Assessorato Attività Produttive, Lavoro e Formazione 

  

   

La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare   

<Indagine sulla Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia> 2007 – 2010 

  

      

A cura del <Comitato Tecnico Scientifico> Patto di Governance per la programmazione e il miglioramento  

dell’Offerta Formativa in Provincia di Pavia Maggio 2011 

 

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La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare   

<Indagine sulla Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia> 2007 – 2010 

 

 

A cura dell’Assessorato Attività Produttive, Lavoro e Formazione della Provincia di Pavia e del Comitato  Tecnico  Scientifico  previsto  all’art.  7  del  “Patto  di  Governance  per  la programmazione e il miglioramento dell’offerta formativa in Provincia di Pavia”. 

 Comitato Tecnico Scientifico: Piera Bianco – APOLF PAVIA Massimo Ferrari – IIS FARAVELLI STRADELLA Mara Aschei – LICEO FOSCOLO PAVIA Roberto Gavana – IPSIA CREMONA PAVIA Giuseppe Belli – ITIS CARDANO PAVIA Alberto Henin – IIS POLLINI MORTARA Tonino Adamo – FONDAZIONE CLERICI PAVIA Carla Gorin – DELEGATO DALLA PROVINCIA Mauro Casella – IIS VOLTA PAVIA Anna Abelli ‐ ODPF SANTACHIARA Maria Grazia Crotti ‐ DELEGATO DALLA PROVINCIA   Coordinamento organizzativo‐metodologico del Comitato Tecnico Scientifico Roberto Bertacchini   Si  ringraziano  tutti  i dirigenti e  il personale delle  istituzioni scolastiche e degli organismi di Formazione Professionale,  la direzione del Settore Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo, i funzionari della Provincia di Pavia, dell’Ufficio Scolastico Provinciale e tutti coloro che hanno corrisposto all’azione di indagine e alla riuscita dei <focus group> sulla dispersione scolastica per la disponibilità manifestata e per la  collaborazione prestata.  

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Perché un rapporto d’indagine sulla Dispersione Scolastica  Se da un  lato,  il  recente avvio dell’Anagrafe degli studenti  risulta essere uno strumento di presidio e di controllo fondamentale sui dati di tutti gli studenti, costituendo un importante punto di riferimento univoco per tutti i soggetti istituzionali territorialmente interessati e per tutte  le  Istituzioni  scolastiche  e  formative  della  Provincia  di  Pavia,  dall’altro  si  devono sempre  di  più  porre  in  atto  azioni  coordinate  verso  il  problema  del  disagio  e  della dispersione scolastica Dopo la presentazione del Rapporto di Monitoraggio 2010, il Comitato Tecnico Scientifico del patto  di  Governance  ha  voluto  completare  la  prima  fase  dell’indagine  sulla  dispersione scolastica  in  Provincia  di  Pavia  (Settembre  2010),  inserendo  anche  gli  ultimi  dati  relativi all’anno scolastico 2009‐2010 e presentare un report che prenda  in visione  l’intero triennio 2007‐2010.     Si è  inteso così  intraprendere un percorso nuovo, maggiormente attento alla qualità  dei  processi  educativo‐formativi  seguendo  il  filo  rosso  della  dispersione  scolastica nella Provincia di Pavia, per cercare di capire quali  sono  le eventuali azioni correttive e di supporto a tutti coloro che operano nel sistema scolastico‐formativo o che hanno il potere di modificarlo, tanto o poco che sia, affinché le decisioni convergano il più possibile su soluzioni efficaci ed efficienti tese a valorizzare al meglio  l’impegno e  la consapevole partecipazione dei giovani nella scuola e nella formazione professionale.  

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INDICE 

 

1. Rapporto  d’indagine  2007‐  2010:  la  Dispersione  Scolastica  in Provincia di Pavia 

 1.1. PREMESSA: AFFRONTARE SERIAMENTE IL RISCHIO DISPERSIONE 1.2. PRESENTAZIONE  DELLA  PRIMA  INDAGINE  PROVINCIALE  SULLA 

DISPERSIONE SCOLASTICA E ARCHITETTURA DEL QUESTIONARIO  1.3. PRESENTAZIONE DEI DATI RACCOLTI 1.4.  ELABORAZIONI STATISTICHE COMPLESSIVE PER TUTTI GLI ATTRIBUTI 

STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVI 1.5. FORMAZIONE PROFESSIONALE GLI ISCRITTI: LE QUANTITA’ PER ZONA  

E GLI INDIRIZZI ATTIVATI   1.6.  FORMAZIONE  PROFESSIONALE  2007  ‐  2010:  elaborazione  e 

presentazione dei dati raccolti nel corso dell’indagine   

 pag. 5  

pag. 6 pag. 10   pag. 11 pag. 24  pag. 37   pag. 34 

2. Le  schede  “buone prassi”:  attività  realizzate dalle  scuole  e dai CFP contro la Dispersione Scolastica 

2.1. LE SCHEDE “BUONE PRASSI”: attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la Dispersione Scolastica 

 pag. 47 pag. 48 

3. Dalla <fotografia dell’esistente> alla proposta di <Linee Guida> 3.1. FOCUS GROUP SULLA DISPERSIONE: LA FOTOGRAFIA  DELL’ESISTENTE 3.2. IL QUADRO D’AZIONE STRATEGICO: <LE LINEE GUIDA> 

pag. 65 pag. 66 pag. 69 

4. Appendice: ulteriori elaborazioni statistiche  pag. 73                  Fonti bibliografiche e sitografiche       

 pag. 95 

 

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1. Rapporto d’indagine 2007‐ 2010: la Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia

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1.1.  PREMESSA: AFFRONTARE SERIAMENTE IL RISCHIO DISPERSIONE  La  dispersione  è  un  fenomeno  complesso  è  può  essere  definita  come  insieme  di  fattori  che modificano  il  regolare svolgimento del percorso scolastico di uno studente.  In ambito scolastico non  si  identifica  semplicemente  con  l’abbandono, ma  riunisce un  insieme di  cause  (irregolarità nelle frequenze, ritardi, non ammissione all’anno successivo, ripetenze, interruzioni) che possono sfociare nell’uscita anticipata dei ragazzi dal sistema scolastico.  La  dispersione  incrocia  più mondi  formativi,  dalla  scuola  alla  formazione  professionale  fino  al lavoro e una  raccolta di dati sulla dispersione che sia da sfondo per  riflessioni e scelte concrete richiede  pertanto  un’integrazione  delle  varie  fonti  amministrative  e  una  loro  utilizzazione sistematica ed integrata.   E’  nella  scuola  superiore  che  il  fenomeno  <dispersione>  esplode:  tra  la  prima  e  la  seconda  si perdono parecchi  ragazzi; certo alcuni vanno alle  scuole private o alla  formazione professionale ma, nell’insieme,  il numero di coloro che dopo qualche anno di  frequenza si perde,  resta molto alto. Il disagio scolastico è sempre frutto di una combinazione di cause. Bisogna riconoscerle per meglio studiare e predisporre interventi di contrasto. 

• la  famiglia:  è  purtroppo  scontato  che  le  condizioni  familiari  ed  economiche  incidano ancora fortemente sul percorso scolastico sia nella scelta degli  indirizzi sia nei risultati. La dispersione non è più però figlia esclusiva di povertà e di emarginazione, ci sono forme di disagio senza situazioni socio‐economiche familiari critiche. La criticità oggi sta piuttosto: ‐ nella difficoltà a creare relazioni positive (divisioni familiari che si riflettono sui rapporti, difficoltà del ruolo genitoriale, famiglie monoparentali, ecc.); ‐ nella cultura familiare. Spesso è proprio  il "patrimonio culturale" della famiglia a fare da discrimine tra gli alunni (proponendo modelli di socializzazione e predisponendo le capacità effettive di apprendimento).  

• la scuola, che si trova, soprattutto oggi, a ricevere disagio, a creare disagio e a non potersi più esimere dal tentare di risolverlo. Per incidere positivamente in questa area, la scuola deve avere la consapevolezza della sua fondamentale  funzione educativa; deve accettare  la sfida di un disagio scolastico non più saltuario, ma sempre più di tipo “cronico”.  La  scuola,  come  primo  luogo  privilegiato  dell’incontro  tra  società  e  minori  vive direttamente  l’esperienza  dei  grandi  cambiamenti  culturali  che  si  riflettono  sui comportamenti giovanili e si trova quindi a fare i conti, oggi più che mai, con la distanza che si è creata  tra  la cultura dei giovani e quella della  scuola  (cultura della conoscenza e del sapere).  Non  bisogna  mai  dimenticare  però  che  il  disadattamento  è  un  concetto  relativo,  si  è sempre disadattati rispetto ad un certo contesto, una certa situazione, ma non rispetto ad un’altra.  E’  necessario  quindi  che  la  scuola  sappia  “costruire”  le  situazioni  adatte  ad accogliere tutti e che permettano a tutti di entrare in relazione con essa.  Certo tutto ciò non basta se la struttura scolastica non pone al centro della propria attività il problema.  La vera innovazione deve partire dai docenti, i quali devono recuperare la loro funzione di ricercatori in termini di pedagogia e di metodologia didattica. 

• la  società: abbiamo più volte visto gli effetti dei profondi  cambiamenti  culturali  legati ai mass media ma  vi  sono  anche  orientamenti  valoriali  dominanti  (il  successo,  il  denaro, l’edonismo ecc.)  che  condizionano gli obiettivi  che  i  ragazzi  si danno. E’ un dovere della 

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società nel suo insieme far comprendere ai giovani che istruzione e formazione sono valori fondamentali per il loro futuro. 

  Dalle medie alle Superiori : una scelta spesso troppo fragile 

Se è vero che  il diverso contesto di provenienza  influenza  il grado di partenza e gli stimoli a cui  i ragazzi sono sottoposti, è anche vero che dopo il percorso delle elementari e quello delle medie gli studenti  dovrebbero  essersi  ri‐posizionati  soltanto  in  base  alle  proprie  capacità,  essendo  stati esposti agli stessi programmi educativi e combattendo, ora, ad armi pari.  Il problema è quindi  la discutibile  capacità  del  percorso  scolastico  di  aprire  davvero  tutte  le  porte  agli  studenti, indipendentemente  dalla  capacità  del  contesto  di  provenienza  di  influenzarne  le  scelte  ed orientarne le ambizioni. Nel momento della  scelta varie  influenze esterne possono essere percepite dai  ragazzi e diversi fattori di  condizionamento entrano  in  gioco.  Facendo  riferimento  ad una  recentissima  indagine della  Provincia  di  Grosseto  (Maggio  2010)  proviamo  ad  evidenziare  alcuni  dei  principali “condizionamenti” che inducono i ragazzi ad effettuare determinate scelte. 

• Tra le prime cause troviamo la poca chiarezza di idee e, quindi, l’incapacità di decidere del futuro  in  un momento  della  vita  in  cui,  ancora,  i  ragazzi  non  sanno  esattamente  cosa vorranno  fare nei prossimi anni e, ancor più, quali  strade percorrere per  realizzare  i  loro progetti; 

• Lo  scarso  aiuto  da  parte  degli  insegnanti  delle  medie  ed  il  problema  di  non  saper esattamente a chi  rivolgersi per chiedere  informazioni, consigli e sostegno nel corso della fase decisionale; 

• La scelta viene spesso indotta dal pensare che in un determinato corso di studi non si debba studiare troppo, la vicinanza del percorso di studi agli interessi ed alle inclinazioni personali, il  fatto  di  ritenere  che  il  relativo  diploma  consenta  immediate  possibilità  di  lavoro,  la presenza di amici  (che hanno già scelto di  frequentare un determinato corso  in una data scuola),  i  consigli dei  familiari,  la  vicinanza della  scuola alla propria  casa,  il  fatto  che  la scuola sia stata già frequentata da un fratello, da un parente prossimo o da un amico. 

 Ma  perché  si manda  il  figlio  al  liceo,  e  qualche  volta  all'Itis?  Spesso  perché  i  genitori  hanno studiato  lì. Perché altri amici e  compagni delle medie  ci vanno. Perché  i professori delle medie qualcosa hanno  consigliato, ma…. Perché  si  va per esclusione:  chi odia  la matematica  finisce al classico, come se  là non esistesse. Oppure perché qualche  istituto scolastico si è fatto pubblicità meglio  degli  altri.  È  la  famigerata  consuetudine  di molti  "POF‐vetrina",  che  rappresentano  di frequente uno strumento decisivo nelle politiche di marketing strategico delle scuole, basato, il più delle volte, su promesse illusorie e quasi mai mantenute. Non è sempre un problema di orientamento: spesso i genitori non pensano ai figli ma a loro stessi, e al molto  ipotetico prestigio  legato a una scuola piuttosto che ad un'altra. Ma  i guai arrivano da lontano. Nel primo  anno delle  superiori,  vengono  al pettine  tutti  i nodi non  sciolti dalla  scuola media….  E dopo aver effettuato la scelta della scuola superiore? Dovrebbe entrare in gioco quella che viene definita la <soddisfazione scolastica>.  E da cosa dipende  la soddisfazione scolastica? Quali sono gli aspetti che devono essere tenuti  in considerazione per verificarne l'intensità? Gli  studi  e  le  ricerche  più  recenti  in  ambito  socio‐cognitivo‐educativo  individuano  diverse dimensioni  fondamentali  che  contribuirebbero  a  determinare  la  soddisfazione  scolastica  dei ragazzi, vediamone alcune tra le principali : 

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 1.  L'apprendimento.  L'apprendimento  considerato  come  autovalutazione  individuale  delle “performances” scolastiche e della percezione di miglioramento ‐ soddisfazione rispetto ad esse. 2.  La  relazione  con  i  compagni. Questa  relazione  è  considerata  nel  senso  della  percezione  di isolamento‐integrazione,  e  in  quello  della  percezione  del  "segno"  della  relazione  (positivo  o negativo). 3.  La  relazione  con  gli  insegnanti. Questa  relazione  è  considerata  soprattutto  nel  senso  della rappresentazione dell'insegnante come un adulto significativo, che è punto di riferimento effettivo per l’allievo. 4. La struttura delle reti di relazioni extrascolastiche. Questa dimensione strutturale costituisce il quadro  di  sfondo  per  la  comprensione  della  struttura  delle  relazioni  scolastiche  e  della  loro "positività": un  ragazzo  con  ampie  reti extrascolastiche  avrà  la  tendenza  a  costruire  altrettanto ampie e positive reti scolastiche. 5.  Il  ruolo  dei  genitori  che  riguarda  la  rappresentazione  che  i  giovani  si  costruiscono  della "'vicinanza dei propri genitori rispetto alle questioni scolastiche”, del supporto che essi forniscono loro (per esempio riguardo ai compiti) e degli eventuali gradi di criticità rispetto agli insegnanti e al funzionamento scolastico. L'importanza di questo aspetto deriva dalla constatazione circa il "peso" dei  genitori  e  dei  familiari  nella  vita  del  ragazzo;  è  impensabile  che  la  posizione  dei  genitori rispetto alla scuola non influisca sulla rappresentazione degli stessi giovani. 6. Il senso dell'andare a scuola come percepito dagli alunni; la sua importanza risiede, intanto, nel momento informativo (sapere qual è il fattore che più di ogni altro motiva all'andare a scuola) e in quello  confermativo  (nel  senso  che  da  questa  sezione  dovrebbe  emergere  con  chiarezza  un eventuale disagio complessivo nell'andare a scuola).  Da  queste  brevi  sottolineature  emerge  sicuramente  una  importante  riflessione:  la  inderogabile necessità di mettere  in  campo un Orientamento  incisivo,  “vicino agli adolescenti”,  svincolato da insufficienti “azioni spot”, che sappia formulare proposte, che riassumano in sé tutte le potenzialità per formare le coscienze alla lettura critica di una società "mutevole e schizofrenica" e che sappia educare i giovanissimi a "scelte di vita e di formazione" lungimiranti e durature. Disagio e Dispersione? Sia la condizione di giovane come quella di adulto risulta oggi sospesa in un vuoto esistenziale, denso di contraddizioni, che è  il prodotto di una società priva di scelte etiche, ovvero che sceglie giorno per giorno, di essere eticamente neutra in pressochè tutte le sfere di vita, nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nella vita pubblica.  Insomma il tema è <caldissimo> e coinvolge tutti in prima persona.   Se da un lato, il recente avvio dell’Anagrafe degli studenti risulta essere uno strumento di presidio e  di  controllo  fondamentale  sui  dati  di  tutti  gli  studenti,  costituendo  un  importante  punto  di riferimento  univoco  per  tutti  i  soggetti  istituzionali  territorialmente  interessati  e  per  tutte  le Istituzioni scolastiche e formative della Provincia di Pavia, dall’altro si devono sempre di più porre in atto azioni coordinate verso il problema del disagio e della dispersione scolastica.  <In concreto, non si tratta soltanto di “dare una mano” ai ragazzi in difficoltà, ma di assicurare un futuro migliore  a  generazioni  di  ragazzi. Di  questo  bisogna  essere  consapevoli  quando  si  vuole produrre  un  risultato  sociale.  Soprattutto  se  non  si  tratta  di  un  fenomeno marginale ma  di  un fenomeno  che  tocca  un’ampia  fascia  della  popolazione  scolastica.  Se  non  ci  può  essere  un intervento unico, tanto meno ci può essere un unico attore dell’intervento. Se è vero che non si deve perder tempo in una sterile ricerca dei colpevoli che non farebbe altro che accentuare  le  difficoltà  di  chi  si  sente  chiamato  in  causa  (il  giovane,la  famiglia,  l’insegnate), 

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tuttavia  solo  una  presa  in  carico  consapevole  del  problema  può  aiutare  ad  affrontarlo.  La responsabilità non è più la ricerca del colpevole ma è un mettersi in gioco per trovare una soluzione possibile rivedendo i comportamenti e le competenze.> (S. Scanavino – Progetti sulla dispersione – Comune di Torino – 2008).  Affrontare seriamente il “rischio dispersione” significa per prima cosa avere il coraggio di provare a cambiare davvero modo di  fare  scuola, mettendo  in  campo  idee,  volontà  e  speranze di quanti credono che l’avere tutti un uguale diritto di istruirsi significa che tutti possono apprendere, che il mondo dei giovani non è diviso tra chi ce  la fa a studiare e chi no, ma è solo composto da tante teste e personalità diverse e che la scuola non è un’asticella posta ad una certa altezza per cui solo alcuni riescono a saltarla. Ecco allora  l’importanza di affrontare  la scuola quale processo globale fortemente  caratterizzato  da  partecipazione,  condivisione,  nuove  consapevolezze  culturali  per realizzare impegni solidali e un controllo sociale sui risultati che, insieme, si riesce di volta in volta a raggiungere.  

     Fonti bibliografiche e sitografiche di riferimento 

• Comune di Torino ‐ Progetti sulla Dispersione di S.Scanavino – 2008; • Scuola‐er – Il portale della scuola della Regione Emilia Romagna ‐ La dispersione scolastica 

e il successo formativo ‐ Analisi di un fenomeno ‐ 2009 • Provincia di Grosseto ‐ Ufficio Istruzione – Osservatorio Scolastico Provinciale ‐ Indagine sui 

fattori  di  scelta  della  scuola  superiore  e  sugli  orientamenti  scolastici  degli  studenti grossetani – Maggio 2010 

• La dispersione scolastica nella provincia di Pisa ‐ L’anagrafe degli studenti ‐ strumento per l’individuazione di  interventi efficaci per combatterla ‐ Provincia di Pisa – Assessorato alla Pubblica Istruzione e allo Sport – 2008. 

• Ministero della Pubblica Istruzione ‐ Direzione Generale Studi e Programmazione ‐ Ufficio di statistica  ‐ La dispersione scolastica  ‐  Indicatori di base per  l’analisi del  fenomeno  ‐ Anno Scolastico 2004/05. 

• Oriano Pirazzini  ‐ Il diritto di non perdere la voglia di imparare – Falzea Editore – 2006 • P.  Terenzi  –  Contrasto  alla  dispersione  e  promozione  del  successo  formativo  –  Buone 

pratiche in Emilia Romagna – Franco Angeli – 2006 • Regione  Friuli  Venezia Giulia  – Direzione  centrale  Istruzione,  Cultura,  Sport  e  Pace  –  La 

dispersione scolastica nelle scuole di I e II grado – Rapporto finale – a cura di IRES ‐ 2006   

   

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1.2.  PRESENTAZIONE  DELLA  PRIMA  INDAGINE  PROVINCIALE  SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA E ARCHITETTURA DEL QUESTIONARIO  Con  questa  indagine  si  è  cercato,  da  una  parte,  di  quantificare  il  fenomeno  “dispersione”  in provincia di Pavia, per poter capire, anche attraverso il successivo confronto con i dati disponibili per  altre  province  italiane,  se  e  quale  incidenza  abbia  la  problematica  e  quale  sia  l’urgenza  di affrontarla come patto di Governance e, dall’altra, di capire quale sia attualmente l’impegno delle scuole sul fronte del contenimento della dispersione o, per lo meno, nell’intervento su alcuni suoi aspetti, come il diffondersi di situazioni di scarso profitto scolastico e di disorientamento. Pur consapevoli dell’ampiezza delle sfaccettature del problema dispersione, si è cercato in questa prima  fase, di  realizzare un questionario  contenuto, per non oberare  le  segreterie  con un'altra pesante  raccolta di dati,  scegliendo  solo alcuni  indicatori della dispersione e della  risposta delle scuole, ma si sono comunque indagati tre anni scolastici (sono quelli di cui possediamo i dati grazie alle  risposte  collaborative  delle  scuole  ai  precedenti monitoraggi  promossi  dal  CTS)  per  poter abbozzare un'analisi anche sui trend del fenomeno. Le  domande  sono  state  divise  in  due  blocchi:  quattro  sui  numeri  del  fenomeno  dispersione  e altrettante sui numeri di alcune azioni di contrasto. Per caratterizzare e quantificare il fenomeno dispersione si sono scelti i seguenti indicatori: 

A) doppie ripetenze dello stesso anno scolastico, B) assenteismo superiore al 25% dei giorni di scuola,   C) interruzioni degli studi tra 16 e 18 anni senza conseguire titoli D) passaggio dalla scuola alla ricerca del lavoro al raggiungimento del 16° anno. 

Per avere un’idea dell’impegno delle scuole sul fronte della dispersione si è scelto di rilevare:             E.1) numero delle procedure per individuare evasioni dell'obbligo,             E.2) ore di docenza e consulenza per azioni di recupero disciplinare e metodologico,             E.3) numero di colloqui per bilancio competenze e riorientamento;       F) numero di percorsi in alternanza scuola‐lavoro per chi non riesce a stare a scuola,       G) ore di didattica breve coordinate con alternanza       H) passaggi al serale Le scuole e i CFP hanno risposto nella loro totalità (anche quando possedevano pochi dati signifi‐cativi per le specifiche domande del questionario) e di questo si ringraziano i dirigenti e le segrete‐rie. In effetti  in questo primo censimento  la scelta di alcuni  indicatori e dei relativi  livelli è risultata a volte una soglia troppo alta  intercettando solo casi estremi. Ad esempio, non solo  la bi‐ripetenza di un certo anno è sintomo di dispersione, ma lo è anche un percorso scolastico con più ripetenze anche  se  in  anni  differenti  e,  al  limite,  anche  la  singola  ripetenza:  tutti  casi  che  nella  nostra indagine sono rimasti sotto soglia. Analogamente ci siamo resi conto che la scelta del passaggio ad un percorso di alternanza o ad un corso serale non sono significativi perchè statisticamente molto  rari. Nel prossimo monitoraggio qualitativo questo spazio nel questionario dovrà essere dedicato a censire con più dettaglio altri aspetti della dispersione  (dalle  singole  ripetenze  ai  cambi di  indirizzo)  e  le  azioni  che  le  scuole mettono  in atto per contrastare  la dispersione,  la qualità delle  relazioni,  il coinvolgimento delle famiglie, ecc. Per quanto riguarda il modo di procedere e lo sforzo di avvicinare il lavoro del CTS alle scuole, si è sperimentata,  durante  la  somministrazione  del  questionario,  l’attivazione  di  un  servizio  di consulenza per  aiutare  le  segreterie nella  compilazione  e per omogeneizzare  eventualmente  le risposte alle domande che potevano lasciare maggiori dubbi. Le richieste di precisazioni non sono state molte  e  non  permettono  di  farne  una  statistica, ma  comunque  la  possibilità  di  chiedere spiegazioni on‐line ha favorito il raggiungimento del 100% di risposte da parte delle scuole. 

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1.3. PRESENTAZIONE DEI DATI RACCOLTI  Questo  capitolo  presenta  in  forma  numerica mediante  tabelle,  ed  in  forma  grafica mediante diagrammi  di  facile  lettura,  tutti  i  dati  raccolti  dall’indagine  condotta  negli  Istituti  Statali  di Istruzione Secondaria della Provincia di Pavia senza aggiungere alcun commento.   I numeri vengono distinti per ciascuna domanda del questionario, (§ dal 9.3.1 al 9.3.8) per Anno Scolastico e per classe del quinquennio del corso.   Ogni  paragrafo  presenta  nella  prima  parte,  con  Tabella  e  relativo  grafico,  i  dati  raccolti  per Indirizzo di Studio  (ARTISTICO, PROFESSIONALE, TECNICO, LICEO) e, nella seconda parte, sempre con Tabella e grafico,  i dati raccolti secondo  le la  locazioni geografica degli Istituti (la Provincia di Pavia è suddivisa in tre settori: PAVESE, OLTREPO’ e LOMELLINA).  Al  fine  di  poter  valutare  al  meglio  i  risultati  relativi  all’indagine  sulla  dispersione  scolastica, riportiamo qui di  seguito  I numeri  totali e  complessivi degli  studenti  iscritti nel  triennio 2007 – 2010,  raggruppati per Anno Scolastico  (A.S.), per  indirizzo di Studi e per Zona Geografica,  (Vedi anche Rapporto di Monitoraggio ‐ Settembre 2010)     

 

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1.3.1. “A”  ‐ BIRIPETENZE  TABELLA 1 - BIRIPETENZE PER INDIRIZZO DI STUDI

anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

I.ART 1 1 2 473 0,42%PROF 10 3 13 4039 0,32%TECN 2 1 2 2 7 5346 0,13%LICEI 2 2 7659 0,03%

I.ART 1 1 423 0,24%PROF 10 3 6 7 3 29 4087 0,71%TECN 6 1 1 1 9 5377 0,17%LICEI 1 1 7572 0,01%

I.ART 0 436 0,00%PROF 5 6 7 2 20 3943 0,51%TECN 3 5 4 2 2 16 5388 0,30%LICEI 3 2 2 1 8 7527 0,11%

2007-2008

2008-2009

2009-2010

11

10

3

212

2

2 1

10

3

6

7

3

6

111

1 0

5

6

7

2

3

5

4

2

2

3

2

21

0

5

10

15

20

25

30

unità

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

2007-2008 2008-2009 2009-2010

Bi-ripetenze per indirizzo e per anno di corso nel triennio 2007-2010

5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno

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TABELLA 2 – BIRIPETENZE PER ZONA GEOGRAFICA anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

PAVE S E 9 3 2 14 9118 0,15%OLTR E PO 3 3 6 3604 0,17%LOME LL INA 3 1 4 4795 0,08%

PAVE S E 8 3 2 13 9603 0,14%OLTR E PO 3 2 3 4 3 15 3476 0,43%LOME LL INA 6 2 1 3 12 4389 0,27%

PAVE S E 5 7 5 4 1 22 8958 0,25%OLTR E PO 4 3 1 1 9 3615 0,25%LOME LL INA 2 1 7 3 13 4721 0,28%

43 19 23 15 8

iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503

% sugli iscritti nel triennio 0,33% 0,17% 0,22% 0,16% 0,09%

2007-2008

2008-2009

2009-2010

Bi-ripetenze totali 2007-2010 per anno di corso

9

3

2

3

3

31 8

3

2

3

2

3

4

3

6

213

5

7

5

4

1

4

311

21

7

3

0

5

10

15

20

25

unità

PA

VE

SE

OLT

RE

PO

LOM

ELL

INA

PA

VE

SE

OLT

RE

PO

LOM

ELL

INA

PA

VE

SE

OLT

RE

PO

LOM

ELL

INA

2007-2008 2008-2009 2009-2010

Bi-ripetenze per zona e per anno di corso nel triennio 2007-2010

5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno

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1.3.2. “B” ‐ ASSENZE > 25%  TABELLA 3 – ASSENZE > 25% PER INDIRIZZO DI STUDI

anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

I.ART 14 7 5 10 16 52 473 10,99%PROF 266 199 162 146 77 850 4039 21,04%TECN 63 60 55 42 28 248 5346 4,64%LICEI 15 12 6 9 7 49 7659 0,64%

I.ART 8 3 2 4 3 20 423 4,73%PROF 264 162 193 147 81 847 4087 20,72%TECN 75 41 40 47 32 235 5377 4,37%LICEI 20 8 9 9 10 56 7572 0,74%

I.ART 12 3 1 4 5 25 436 5,73%PROF 293 167 105 135 70 770 3943 19,53%TECN 143 122 95 58 90 508 5388 9,43%LICEI 25 37 31 33 42 168 7527 2,23%

2007-2008

2008-2009

2009-2010

14751016

266

199

162

146

77

63

60

55

4228

1512697

83243

264

162

193

147

81

75

41

40

47

32

20899

10

123145

293

167

105

135

70

143

122

95

58

90

2537313342

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

unità

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

2007-2008 2008-2009 2009-2010

Assenze > 25% per indirizzo e per anno di corso nel trennio 2007- 10

5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno

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TABELLA 4 – ASSENZE > 25% PER ZONA GEOGRAFICA

anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

PAVE S E 99 70 48 43 35 295 9118 3,24%

OLTR E PO 82 48 42 65 25 262 3604 7,27%

LOME LL INA 119 127 113 70 60 489 4795 10,20%

PAVE S E 124 52 37 35 20 268 9603 2,79%

OLTR E PO 61 43 63 66 39 272 3476 7,83%

LOME LL INA 113 92 121 84 54 464 4389 10,57%

PAVE S E 255 170 121 95 84 725 8958 8,09%

OLTR E PO 93 56 51 70 40 310 3615 8,58%

LOME LL INA 125 103 60 65 83 436 4721 9,24%

1071 761 656 593 440

iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503

% sugli iscritti nel biennio 8,26% 6,81% 6,34% 6,39% 5,17%

2009-2010

2007-2008

2008-2009

Assenze >25% totali 2007-2010 per anno di corso

157

103

70

71

41

82

48

45

6627

119

127

113

70

60

193

79

60

5532

61

43

63

68

40

113

92

121

84

54

255

170

121

95

84

93

56

51

70

40

125

103

60

65

83

0

100

200

300

400

500

600

700

800

unità

PA

VE

SE

OLT

RE

PO

LOM

ELL

INA

PA

VE

SE

OLT

RE

PO

LOM

ELL

INA

PA

VE

SE

OLT

RE

PO

LOM

ELL

INA

2007-2008 2008-2009 2009-2010

Assenze > 25% per zona e anno di corso nel triennio 2007- 10

5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno

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1.3.3. “C”  ‐ INTERRUZIONI DEGLI STUDI  TABELLA 5 – INTERRUZIONI PER INDIRIZZO DI STUDI

anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

I.ART 5 3 8 473 1,69%

PROF 73 33 39 15 1 161 4039 3,99%

TECN 17 12 30 16 5 80 5346 1,50%

LICEI 2 3 5 5 15 7659 0,20%

I.ART 2 2 4 423 0,95%

PROF 76 24 32 15 147 4087 3,60%

TECN 17 14 17 21 9 78 5377 1,45%

LICEI 2 3 10 3 18 7572 0,24%

I.ART 2 2 436 0,46%

PROF 68 20 5 6 1 100 3943 2,54%

TECN 8 5 7 2 2 24 5388 0,45%

LICEI 1 1 2 7527 0,03%

2007-2008

2008-2009

2009-2010

53000

73

33

39

151

17

12

30

165

23550

22000

76

24

32

150

17

14

17

21

9

231030

20000

68

20

561

85722

100100

20

40

60

80

100

120

140

160

180

unità

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

2007-2008 2008-2009 2009-2010

Interruzioni per indirizzo e per anno di corso nel triennio 2007- 10

5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno

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TABELLA 6 – INTERRUZIONI PER ZONA GEOGRAFICA

anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

PAVE S E 60 31 38 15 1 145 9118 1,59%

OLTR E PO 36 15 29 17 2 99 3604 2,75%

LOME LL INA 1 5 7 4 3 20 4795 0,42%

PAVE S E 68 19 35 15 3 140 9603 1,46%

OLTR E PO 18 18 19 19 74 3476 2,13%

LOME LL INA 11 6 5 5 6 33 4389 0,75%

PAVE S E 46 9 5 3 3 66 8958 0,74%

OLTR E PO 23 11 5 6 45 3615 1,24%

LOME LL INA 10 5 2 17 4721 0,36%

273 119 145 84 18

iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503

% sugli iscritti nel biennio 2,11% 1,06% 1,40% 0,91% 0,21%

Interruzioni totali 2007-2010 per anno di corso

2007-2008

2009-2010

2008-2009

60

31

38

151

36

15

29

172

15743

68

19

35

153

18

18

19

190

116556

46

9533

23

11560

105200

0

20

40

60

80

100

120

140

160

unità

PAVE

SE

OLT

REP

O

LOM

ELLI

NA

PAVE

SE

OLT

REP

O

LOM

ELLI

NA

PAVE

SE

OLT

REP

O

LOM

ELLI

NA

2007-2008 2008-2009 2009-2010

Interruzione per zone e per anno di corso nel triennio 2007- 10

5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno

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1.3.4. “D” ‐ “AL LAVORO”  TABELLA 7 – “AL LAVORO” PER INDIRIZZO DI STUDI

anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

I.ART 473 0,00%PROF 34 29 28 29 6 126 4039 3,12%TECN 4 6 13 15 1 39 5346 0,73%LICEI 2 3 4 6 2 17 7659 0,22%

I.ART 1 1 423 0,24%PROF 15 14 11 13 7 60 4087 1,47%TECN 12 11 11 12 46 5377 0,86%LICEI 0 1 6 1 1 9 7572 0,12%

I.ART 3 1 4 436 0,92%PROF 8 3 11 8 2 32 3943 0,81%TECN 8 7 14 7 1 37 5388 0,69%LICEI 1 1 5 4 2 13 7527 0,17%

2007-2008

2008-2009

2009-2010

34

29

28

29

6

46

13

15

1

23462

0115

14

11

13

7

12

11

11

12

1611

031 8

311

82

87

14

71

11542

0

20

40

60

80

100

120

140

unità

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

I.AR

T

PR

OF

TEC

N

LIC

EI

2007-2008 2008-2009 2009-2010

"AL LAVORO" per indirizzo e per anno di corso del quinquennio nel triennio 2007 - 10

5°4°3°2°1°

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19

TABELLA 8 – “AL LAVORO” PER ZONA GEOGRAFICA

anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

PAVE S E 17 15 26 29 4 91 9118 1,00%

OLTR E PO 4 2 5 9 2 22 3604 0,61%

LOME LL INA 19 21 14 12 3 69 4795 1,44%

PAVE S E 3 8 16 14 1 42 9603 0,44%

OLTR E PO 6 3 5 8 3 25 3476 0,72%

LOME LL INA 18 15 8 4 4 49 4389 1,12%

PAVE S E 5 7 11 6 2 31 8958 0,35%

OLTR E PO 1 1 7 2 0 11 3615 0,30%

LOME LL INA 11 6 13 11 3 44 4721 0,93%

84 78 105 95 22

iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503

% sugli iscritti nel biennio 0,65% 0,70% 1,01% 1,02% 0,26%

AL LAVORO totali 2007-2010 per anno di corso

2009-2010

2007-2008

2008-2009

17

15

26

29

4

42592

19

21

14

12

3

38

16

141

63583

18

15

844

57

11

62

1172

11

6

13

113

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

unità

PA

VE

SE

OLT

RE

PO

LOM

ELL

INA

PA

VE

SE

OLT

RE

PO

LOM

ELL

INA

PA

VE

SE

OLT

RE

PO

LOM

ELL

INA

2007-2008 2008-2009 2009-2010

"AL LAVORO" per zona e per anno di corso del quinquennio nel triennio 2007 - 10

5°4°3°2°1°

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20

1.3.5. “E” ‐ ATTIVITA’ DI CONTRASTO ALLA DISPERSIONE  TABELLA 9 – CONTRASTO ALLA DISPERSIONE PER INDIRIZZO DI STUDI

# Richieste da Rintracciare

# Segnalaz. per sospetta evasione

ore recupero disciplinare

ore sportello approfondiment

o

ore poten-ziamento me-

todologico

Colloqui INTERNI per

riorientamento

Colloqui ESTERNI per riorientamento

I.ART 07-08PROF 07-08 33 2 2607 175 50 150TECN 07-08 9 4 5526 467 291 147LICEI 07-08 5542 870 369 220

I.ART 08-09PROF 08-09 25 4 3836 130 50 206TECN 0809 7 2 4419 199 238 167LICEI08-09 4 1 3249 694 82 176 910

I.ART 09-10PROF 09-10 5 4 1944 52 90 139TECN 09-10 2 2 4007 440 150 182 16LICEI 09-10 1 1 4392 702 588 30

2008-2009

2009-2010

2007-2008

COLLOQUI per bilancio di competenze o

riorientamento per alunni decisi a lasciare la scuolaanno scol. INDIRIZZO

Contrasto alla dispersione per evasione dell'obbligo

scolasticoORE EFFETTIVE svolte per

I.AR

T 07

-08

PR

OF

07-0

8TE

CN

07-

08LI

CE

I 07-

08I.A

RT

08-0

9P

RO

F 08

-09

TEC

N 0

809

LIC

EI0

8-09

I.AR

T 09

-10

PR

OF

09-1

0TE

CN

09-

10LI

CE

I 09-

10

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

4500

5000

# R

ichi

este

da

Rin

tracc

iare

# Se

gnal

az. p

er s

ospe

tta e

vasi

one

ore

recu

pero

dis

cipl

inar

e

ore

spor

tello

app

rofo

ndim

ento

ore

pote

n-zia

men

to m

e-to

dolo

gico

Col

loqu

i IN

TERN

I per

rior

ient

amen

to

Col

loqu

i EST

ERN

I per

indirizzi di studio

unità (ore x 10 studenti)

parametri

Attività anti-dispersione per tipo, per anno scolastico e per indirizzo di studi nel triennio 2007 - 2010

I.ART 07-08

PROF 07-08

TECN 07-08

LICEI 07-08

I.ART 08-09

PROF 08-09

TECN 0809

LICEI08-09

I.ART 09-10

PROF 09-10

TECN 09-10

LICEI 09-10

LEGENDA: ARTISTICO, PROFESSIONALE, TECNICO, LICEI; intensità dei colori crescente dal 2007 al 2010.

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21

TABELLA 10 – CONTRASTO ALLA DISPERSIONE PER ZONA GEOGRAFICA

# Richieste da Rintracciare

# Segnalaz. per sospetta evasione

ore recupero disciplinare

ore sportello approfondiment

o

ore poten-ziamento me-

todologico

Colloqui INTERNI per

riorientamento

Colloqui ESTERNI per riorientamento

PAVESE 07‐'8 4 4867 645 133 330OLTREPO 07‐08 3 1 4163 426 404 71LOMELLINA 07‐08 39 1 5428 441 173 176

PAVESE 08‐09 6 4 4268 480 168 343OLTREPO 08‐09 1 2 4470 262 57 84LOMELLINA 08‐09 29 1 2766 281 145 122 910

PAVESE 07‐08 3 4 4683 573 90 72 16OLTREPO 08‐09 3 2 2476 126 576 187LOMELLINA 09‐10 2 1 3184 495 162 92

86 20 36305 3729 1908 1477 926

0,05% 0,01%

2,32 0,24 0,12 0,09 0,06

2008-2009

2009-2010

ATTIVITA' antidispersione totale nel triennio 2007 - 2010

2007-2008

valor medio in % sugli iscritti per ciascun anno del triennio 2007-2010

COLLOQUI per bilancio di competenze o

riorientamento per alunni decisi a lasciare la scuola

valor medio in ore/interventi somministrati a 10 studente in ciascun

anno del triennio 2007-2010

anno scol. INDIRIZZO

Contrasto alla dispersione per evasione dell'obbligo

scolasticoORE EFFETTIVE svolte per

PA

VE

SE

07-

'8

OLT

RE

PO

07-

08

LOM

ELL

INA

07-

08

PA

VE

SE

08-

09

OLT

RE

PO

08-

09

LOM

ELL

INA

08-

09

PA

VE

SE

09-

10

OLT

RE

PO

098

-10

LOM

ELL

INA

09-

10

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

4500

5000

# R

ichi

este

da

Rin

tracc

iare

# Se

gnal

az. p

er s

ospe

tta e

vasi

one

ore

recu

pero

dis

cipl

inar

e

ore

spor

tello

app

rofo

ndim

ento

ore

pote

n-zia

men

to m

e-to

dolo

gico

Col

loqu

i IN

TERN

I per

rior

ient

amen

to

Col

loqu

i EST

ERN

I per

zona geografica

unità (ore x 10 studenti)

parametri

Attività anti-dispersione per tipo, per anno scolastico e per zona nel triennio 2007 -2010

PAVESE 07-'8

OLTREPO 07-08

LOMELLINA 07-08

PAVESE 08-09

OLTREPO 08-09

LOMELLINA 08-09

PAVESE 09-10

OLTREPO 098-10

LOMELLINA 09-10

LEGENDA: PAVESE, OLTREPO, LOMELLINA; colori con intensità crescente passando dal 2007 al 2010.

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22

1.3.6. “F” ‐ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO  TABELLA 11 – ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PER INDIRIZZO DI STUDI E PER ZONA GEOGRAFICA

anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

I.ART 0 473 0,00%

PROF 1 1 4039 0,02%

TECN 0 5346 0,00%

LICEI 0 7659 0,00%

I.ART 0 423 0,00%

PROF 6 6 4087 0,15%

TECN 0 5377 0,00%

LICEI 0 7572 0,00%

I.ART 0 436 0,00%

PROF 5 5 3943 0,13%

TECN 0 5388 0,00%

LICEI 0 7527 0,00%

anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti

PAVE S E 0 9118 0,00%

OLTR E PO 0 3604 0,00%

LOME LL INA 1 1 4795 0,02%

PAVE S E 0 0 9047 0,00%

OLTR E PO 0 0 3649 0,00%

LOME LL INA 6 6 6 4763 0,13%

PAVE S E 5 5 8958 0,06%

OLTR E PO 0 3615 0,00%

LOME LL INA 0 4721 0,00%

7 5

iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503

% sugli iscritti nel triennio 0,05% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

ALTERNANZA totali 2007-2010 per ciascun anno di corso

2007-2008

2008-2009

2009-2010

2009-2010

2007-2008

2008-2009

I dati raccolti non sono significativi per una presentazione grafica e per una trattazione statistica complessiva e pertanto non verranno più utilizzati nelle successive elaborazioni.

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23

1.3.7.“G” – DIDATTICA BREVE PER STUDENTI SENZA TITOLO ; “H” – ISCRIZIONE AI CORSI IN USCITA DALLA SCUOLA 

TABELLA  12  –  DIDATTICA  BREVE  –  CORSI  IN  USCITA  PER  INDIRIZZO  DI  STUDI  E  PER  ZONA GEOGRAFICA PER INDIRIZZO DI STUDI E PER ZONA GEOGRAFICA 

anno scol. INDIRIZZO didattica breve

iscrizioni al serale iscritti

% didattica

breve

% iscrizioni al serale

I.ART 1 1 473 0,21%

PROF 5 5 4039 0,12%

TECN 1 1 5346 0,02%

LICEI 7659 0,00%

I.ART 3 3 423 0,71%

PROF 1 1 4087 0,02%

TECN 11 11 5377 0,20%

LICEI 7572 0,00%

I.ART 436 0,00%

PROF 3943 0,00%

TECN 5388 0,00%

LICEI 7527 0,00%

anno scol. ZONE didattica breve

iscrizioni al serale iscritti

% didattica

breve

% iscrizioni al serale

PAVE S E 5 5 9118 0,05%

OLTR E PO 1 1 3604 0,03%

LOME LL INA 1 1 4795 0,02%

PAVE S E 9047 0,00%

OLTR E PO 14 14 3649 0,38%

LOME LL INA 1 1 4763 0,02%

PAVE S E 8958 0,00%

OLTR E PO 3615 0,00%

LOME LL INA 4721 0,00%

44

iscritti nel triennio 52270 52270

0,00% 0,08%

2007-2008

2008-2009

2009-2010

ALTERNANZA totali 2007-2010 per ciascun anno di corso

% sugli iscritti nel triennio

2007-2008

2008-2009

2009-2010

Questi  dati  raccolti  non  sono  significativi  per  una  presentazione  grafica  e  per  una  trattazione statistica complessiva per cui  non verranno più utilizzati nelle successive elaborazioni ma saranno oggetto di considerazione nella stesura delle  conclusioni finali. 

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24

                        1.4.   ELABORAZIONI  STATISTICHE  COMPLESSIVE  PER  TUTTI  GLI 

ATTRIBUTI STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVI  Il capitolo elabora  i dati  raccolti passando dai numeri alle “percentuali pesate” ovvero  rapporta ciascuna  quantità  al  numero  degli  studenti  frequentanti  (cioè  che  producono  /  utilizzano  lo “specifico attributo”) conteggiato nell’intervallo temporale di riferimento (anno, triennio).  La  preparazione  dei  dati  è  stata  pertanto  effettuata  per  gruppi  (indirizzo  di  studi,  zone geografiche) e per Anno Scolastico (2007‐08; 2008‐09 e 2009‐10). Questa  operazione  permette  di  confrontare  nei  grafici  i  trend  temporali  delle  componenti  di ciascuna chiave di lettura (indirizzo / zona) con il trend medio finale risultante nella Provincia.   Come  per  il  Capitolo  precedente,  la  presentazione  viene  trattata  distintamente  per  ciascun elemento di  indagine della scheda di rilevazione statistica compilata dalle scuole (nei casi  in cui  i numeri a disposizioni siano quantitativamente significativi) ma senza differenziare la trattazione in sottocapitoli.  

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25

1.4.1. Incidenza del fattore “Indirizzo di Studi” sul comportamento medio pesato nel triennio 2007‐2010  

 Il grafico corrisponde alla rappresentazione dei valori numerici della Tabella sottostante. Riporta sull’asse “X” i parametri di indagine; sull’asse “Y” gli indirizzi di studi e sull’asse “Z” la valutazione in % media pesata del singolo parametro nel triennio 2007‐2010.  

BIR

IPET

ENZE

INTE

RR

UZI

ON

I

AS

SEN

ZE >

25%

AL

LAVO

RO

RIC

H.R

INTR

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IAR

E

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NA

LAZI

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ore

Rec

. Dis

c.

ore

spor

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etod

olog

ico

collo

qui i

nter

ni

collo

qui e

ster

niI.ART

PROFTECN

LICEI0,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

14,00%

16,00%

18,00%

20,00%

% media pesata nel triennio 2007-2010

indicatori di negatività indicatori di contrasto

indirizzo di studi

INCIDENZA DELL'INDIRIZZI DI STUDI SUGLI INDICATORI (in media pesata) DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

I.ART

PROF

TECN

LICEI

TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010ARTISTICO PROFESSIONALE TECNICO LICEALE MEDIA MAX MIN

BIRIPETENZE 0,22% 0,57% 0,19% 0,05% 0,26% 0,57% 0,05%INTERRUZIONI 1,04% 3,25% 1,17% 0,12% 1,40% 3,25% 0,12%

ASSENZE > 25% 7,23% 17,89% 6,21% 1,16% 8,12% 17,89% 1,16%AL LAVORO 0,37% 1,67% 0,79% 0,15% 0,75% 1,67% 0,15%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,52% 0,11% 0,02% 0,16% 0,52% 0,00%SEGNALAZIONI 0,00% 0,08% 0,05% 0,01% 0,04% 0,08% 0,00%

ore Rec. Disc. 0,00% 6,94% 8,66% 5,80% 5,35% 8,66% 0,00%ore sportello 0,00% 0,30% 0,69% 1,00% 0,49% 0,69% 0,00%

ore potenz.metodologico 0,00% 0,16% 0,42% 0,46% 0,26% 0,42% 0,00%colloqui interni 0,00% 2,95% 1,95% 1,74% 1,66% 2,95% 0,00%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,10% 4,00% 1,03% 0,10% 0,00%

ARTISTICO PROFESSIONALE TECNICO LICEALEindicatori negativi 8,87% 23,99% 8,53% 1,51%indicatori positivi 0,00% 10,34% 11,82% 12,99%

valutazione -8,87% -13,64% 3,29% 11,48%  I  parametri  della  Tabella  e  del  grafico  sono  divisi  in  “indicatori  di  negatività”  (la  febbre  della dispersione) ed “indicatori di contrasto” corrispondenti  agli interventi scolastici ed extrascolastici messi in atto per combattere la dispersione. Questi valori sono percentuali medie pesate rispetto a ciascuna popolazione scolastica nel triennio 2007‐2010 per ciascun indirizzo di studi.  Nella parte terminale della Tabella è stata applicata una empirica valutazione di ciascun  indirizzo riportando le due sommatorie dei primi 6 indicatori positivi e degli ultimi 5 negativi per cui la loro 

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26

semplice  somma  algebrica,  per  valore  e  per  segno,  corrisponde  all’indice  di  valutazione dell’indirizzo di Studio. Si può quindi concludere questa valutazione con questa tabella qualitativa    INDIRIZZO VALUTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO ARTISTICO Valore alto Att.Contrasto << Dispersione PROFESSIONALE Valore molto alto Att.Contrasto < Dispersione TECNICO Valore alto Att.Contrasto > Dispersione LICEALE Valore basso Att. contrasto >> Dispersione

Si deve sottolineare che  le condizioni di partenza dell’attività scolastica dei quattro  indirizzi sono molto  differenziate  e  risultano  pertanto  ben  più  incisive  rispetto  all’efficacia  delle  attività  di contrasto. 

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27

1.4.2. Incidenza del fattore “Zone Geografiche” sul comportamento medio pesato nel triennio 2007‐2010 

Il grafico corrisponde alla rappresentazione dei dati della Tabella sottostante ed è impostato come il precedente con la sostituzione delle zone geografiche agli indirizzi di studio sull’asse “Y”.  

BIR

IPET

ENZE

INTE

RR

UZI

ON

I

AS

SEN

ZE >

25%

AL

LAV

OR

O

RIC

H.R

INTR

ACC

IAR

E

SEG

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NI

ore

Rec

. Dis

c.

ore

spor

tello

ore

pote

nz.m

etod

olog

ico

collo

qui i

nter

ni

collo

qui e

ster

niPAVESE

OLTREPOLOMELLINA

0,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

14,00%

16,00%

18,00%

20,00%

% media pesata nel triennio 2007-2010

indicatori di negatività indicatori di contrasto

zona geografica

INCIDENZA DELLA ZONA GEOGRAFICA SUGLI INDICATORI (in media pesata) DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

PAVESE

OLTREPO

LOMELLINA

TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010PAVE S E OLTR E PO LOME LL INA MEDIA MAX MIN

BIRIPETENZE 0,14% 0,36% 0,22% 0,24% 0,36% 0,14%INTERRUZIONI 1,22% 2,07% 0,51% 1,27% 2,07% 0,51%

ASSENZE > 25% 3,88% 10,49% 8,41% 7,59% 10,49% 3,88%AL LAVORO 0,53% 0,56% 1,15% 0,75% 1,15% 0,53%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,03% 0,06% 0,49% 0,20% 0,49% 0,03%SEGNALAZIONI 0,03% 0,03% 0,01% 0,02% 0,03% 0,01%

ore Rec. Disc. 5,09% 10,22% 7,97% 7,76% 10,22% 5,09%ore sportello 0,63% 0,63% 0,51% 0,59% 0,63% 0,51%

ore potenz.metodologico 0,14% 0,95% 0,34% 0,48% 0,95% 0,14%colloqui interni 2,75% 3,15% 2,73% 2,87% 3,15% 2,73%colloqui esterni 0,06% 0,00% 6,37% 2,14% 6,37% 0,00%

PAVE S E OLTR E PO LOME LL INAindicatori negativi 5,84% 13,56% 10,81%indicatori positivi 8,67% 14,96% 17,91%

valutazione 2,84% 1,40% 7,11%   L’interpretazione  della  Tabella  numerica  è  del  tutto  equivalente  a  quella  illustrata  nel  § precedente; le valutazioni con somme algebriche finali sono pertanto, in questo caso, rivolte alle 3 zone geografiche in cui è suddivisa l’attività scolastica della Provincia. Si può quindi concludere questa valutazione con questa tabella qualitativa   

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28

ZONA VALUTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO PAVESE Valore medio alto Att.Contrasto > Dispersione OLTREPO’ Valore alto Att.Contrasto = Dispersione LOMELLINA Valore alto Att.Contrasto >> Dispersione

Anche in questo caso si deve sottolineare che l’influenza delle diverse Zone (distanze geografiche + disponibilità  dei  trasporti  ecc.)  è  fattore  predominante  rispetto  all’efficacia  delle  attività  di contrasto. 

Page 29: La scolastica: un rischio da affrontare - provincia.pv.it · 2 La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare

29

1.4.3. TENDENZA  TEMPORALE  NEL  TRIENNIO  2007‐2010  dei  diversi  indicatori raggruppati per indirizzo di studi 

I grafici  sono ottenuti dalle Tabelle dei  valori numerici  con  la medesima  impostazione generale utilizzata ed illustrata nei paragrafi 1.4.1. e 1.4.2.  avendo sostituito, sull’asse “Y”, gli Anni Scolastici di  riferimento  agli  indicatori  precedentemente  utilizzati.  I  valori  corrispondono,  per  ciascun parametro  e  ciascun  Anno  Scolastico,  alla  media  annuale  pesata  rispetto  alle  popolazioni scolastiche di ciascun Istituto.   1.4.3.1. INDIRIZZO “ARTISTICO”

BIR

IPET

ENZE

INTE

RR

UZI

ON

I

ASSE

NZE

> 2

5%

AL L

AVO

RO

RIC

H.R

INTR

ACC

IAR

E

SEG

NAL

AZIO

NI

ore

Rec

. Dis

c.

ore

spor

tello

ore

pote

nz.m

etod

olog

ico

collo

qui i

nter

ni

collo

qui e

ster

ni

2007-082008-09

2009-100,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

14,00%

16,00%

18,00%

20,00%

% media pesata per a.s.

indicatori di negatività indicatori di contrasto

anno scolastico

TENDENZA DEGLI INDICATORI NEL TRIENNIO 2007-10 - indirizzo Artistico

2007-08

2008-09

2009-10

INDIRIZZO ARTISTICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-20102007-08 2008-09 2009-10 MEDIA MAX MIN

BIRIPETENZE 0,42% 0,23% 0,00% 0,22% 0,42% 0,00%INTERRUZIONI 1,69% 0,93% 0,46% 1,03% 1,69% 0,46%

ASSENZE > 25% 10,99% 4,63% 5,73% 7,12% 10,99% 4,63%AL LAVORO 0,00% 0,23% 0,92% 0,38% 0,92% 0,00%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%SEGNALAZIONI 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

ore Rec. Disc. 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%ore sportello 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

ore potenz.metodologico 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%colloqui interni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 13,11% 6,02% 7,11%indicatori positivi 0,00% 0,00% 0,00%

valutazione -13,11% -6,02% -7,11%

Page 30: La scolastica: un rischio da affrontare - provincia.pv.it · 2 La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare

30

La totale assenza di azioni di contrasto è solo apparente in quanto i dati positivo dell’Istituto Volta di Pavia sono stati accorpati all’Istituto Tecnico e pertanto posti uguale a zero.. Dalle risultanze numeriche delle somme algebriche si desume questa valutazione qualitativa:  ANNO SCOLSTICO VALUTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO 2007 - 2008 Valore alto Att.Contrasto ? Dispersione 2008 - 2009 Valore medio alto Att.Contrasto ? Dispersione 2009 - 2010 Valore medio alto Att.Contrasto ? Dispersione

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31

1.4.3.2. INDIRIZZO “PROFESSIONALE”

BIR

IPET

EN

ZE

INTE

RR

UZI

ON

I

ASS

EN

ZE >

25%

AL

LAV

OR

O

RIC

H.R

INTR

AC

CIA

RE

SEG

NA

LAZI

ON

I

ore

Rec

. Dis

c.

ore

spor

tello

ore

pote

nz.m

etod

olog

ico

collo

qui i

nter

ni

collo

qui e

ster

ni

2007-082008-09

2009-100,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

14,00%

16,00%

18,00%

20,00%

% media pesata per a.s.

indicatori di negatività indicatori di contrasto

anno scolastico

TENDENZA TEMPORALE NEL TRIENNIO 2007-10 - indirizzo PROFESSIONALE

2007-08

2008-09

2009-10

INDIRIZZO PROFESSIONALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-20102007-08 2008-09 2009-10 MEDIA MAX MIN

BIRIPETENZE 0,32% 0,76% 0,63% 0,57% 0,76% 0,32%INTERRUZIONI 3,66% 3,52% 2,54% 3,24% 3,66% 2,54%

ASSENZE > 25% 17,26% 16,95% 19,53% 17,91% 19,53% 16,95%AL LAVORO 2,80% 1,39% 0,81% 1,67% 2,80% 0,81%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,82% 0,61% 0,13% 0,52% 0,82% 0,13%SEGNALAZIONI 0,05% 0,10% 0,10% 0,08% 0,10% 0,05%

ore Rec. Disc. 6,45% 9,37% 4,93% 6,92% 9,37% 4,93%ore sportello 0,43% 0,32% 0,13% 0,29% 0,43% 0,13%

ore potenz.metodologico 0,12% 0,12% 0,23% 0,16% 0,23% 0,12%colloqui interni 3,71% 5,03% 3,53% 4,09% 5,03% 3,53%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 24,91% 23,32% 23,74%indicatori positivi 10,73% 14,83% 8,82%

valutazione -14,18% -8,49% -14,92% Dalle risultanze numeriche delle somme algebriche si desume questa valutazione qualitativa:  ANNO SCOLSTICO VALTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO 2007 - 2008 Valore molto alto Att.Contrasto < < Dispersione 2008 - 2009 Valore molto alto Att.Contrasto < < Dispersione 2009 - 2010 Valore molto alto Att.Contrasto << Dispersione

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32

Assenze > 25% e biripetenze in crescita; stabili le interruzioni e in decremento le uscite al lavoro. Le  attività  di  contrasto  sono  positivamente  cresciute  nell’anno  intermedio  ma  nel  2009‐10 presentano il valore peggiore del triennio. 

Page 33: La scolastica: un rischio da affrontare - provincia.pv.it · 2 La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare

33

1.4.3.3. INDIRIZZO “TECNICO”

BIR

IPET

EN

ZE

INTE

RR

UZI

ON

I

ASS

ENZE

> 2

5%

AL

LAV

OR

O

RIC

H.R

INTR

ACC

IAR

E

SEG

NAL

AZI

ON

I

ore

Rec

. Dis

c.

ore

spor

tello

ore

pote

nz.m

etod

olog

ico

collo

qui i

nter

ni

collo

qui e

ster

ni

2007-082008-09

2009-100,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

14,00%

16,00%

18,00%

20,00%

% media pesata per a.s.

indicatori di negatività indicatori di contrasto

anno scolstico

TENDENZA DEGLI INDICATORI NEL TRIENNIO 2007-10 - Indirizzo TECNICO

2007-08

2008-09

2009-10

INDIRIZZO TECNICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-20102007-08 2008-09 2009-10 MEDIA MAX MIN

BIRIPETENZE 0,11% 0,17% 0,30% 0,19% 0,30% 0,11%INTERRUZIONI 1,53% 1,54% 0,45% 1,17% 1,54% 0,45%

ASSENZE > 25% 4,64% 4,56% 9,43% 6,21% 9,43% 4,56%AL LAVORO 0,75% 0,93% 0,69% 0,79% 0,93% 0,69%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,17% 0,13% 0,04% 0,11% 0,17% 0,04%SEGNALAZIONI 0,07% 0,04% 0,04% 0,05% 0,07% 0,04%

ore Rec. Disc. 10,34% 8,22% 7,44% 8,66% 10,34% 7,44%ore sportello 0,87% 0,37% 0,82% 0,69% 0,87% 0,37%

ore potenz.metodologico 0,54% 0,44% 0,28% 0,42% 0,54% 0,28%colloqui interni 2,75% 3,11% 3,38% 3,08% 3,38% 2,75%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 7,28% 7,36% 10,93%indicatori positivi 14,50% 12,14% 11,91%

valutazione 7,23% 4,77% 0,98% Dalle risultanze numeriche delle somme algebriche si desume questa valutazione qualitativa:  ANNO SCOLSTICO VALTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO 2007 - 2008 Valore medio alto Att.Contrasto >> Dispersione 2008 - 2009 Valore medio alto Att.Contrasto > Dispersione 2009 - 2010 Valore alto Att.Contrasto = Dispersione

Page 34: La scolastica: un rischio da affrontare - provincia.pv.it · 2 La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare

34

In  sensibile crescita  le “Assenze > 25%”,  in decremento  le  interruzioni, pressoché  stabili gli altri indicatori negativi.  Le  attività  “ore di  recupero disciplinare”  sono  in  lieve diminuzione ma  sono compensate dalla crescita dell’attività “colloqui allo sportello”, per cui nel complesso  il contrasto alla dispersione risulta stabile.  

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35

1.4.3.4. INDIRIZZO “LICEALE”

BIR

IPET

ENZE

INTE

RR

UZI

ON

I

ASSE

NZE

> 2

5%

AL L

AVO

RO

RIC

H.R

INTR

ACC

IAR

E

SEG

NAL

AZIO

NI

ore

Rec

. Dis

c.

ore

spor

tello

ore

pote

nz.m

etod

olog

ico

collo

qui i

nter

ni

collo

qui e

ster

ni

2007-082008-09

2009-100,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

14,00%

16,00%

18,00%

20,00%

% media pesata per a.s.

indicatori di negatività indicatori di contrasto

anno scolastico

TENDENZA DEGLI INDICATORI NEL TRIENNIO - indirizzo LICEO

2007-08

2008-09

2009-10

INDIRIZZO LICEALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-20102007-08 2008-09 2009-10 MEDIA MAX MIN

BIRIPETENZE 0,04% 0,01% 0,11% 0,05% 0,11% 0,01%INTERRUZIONI 0,17% 0,17% 0,03% 0,12% 0,17% 0,03%

ASSENZE > 25% 0,64% 0,61% 2,23% 1,16% 2,23% 0,61%AL LAVORO 0,21% 0,07% 0,17% 0,15% 0,21% 0,07%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,05% 0,01% 0,02% 0,05% 0,00%SEGNALAZIONI 0,00% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,00%

ore Rec. Disc. 7,24% 4,30% 5,83% 5,79% 7,24% 4,30%ore sportello 1,14% 0,92% 0,93% 1,00% 1,14% 0,92%

ore potenz.metodologico 0,48% 0,11% 0,78% 0,46% 0,78% 0,11%colloqui interni 2,87% 2,33% 0,40% 1,87% 2,87% 0,40%colloqui esterni 0,00% 12,05% 0,00% 4,02% 12,05% 0,00%

2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 1,06% 0,92% 2,56%indicatori positivi 11,73% 19,70% 7,95%

valutazione 10,67% 18,78% 5,38% Il grafico dimostra comportamenti così riassumibili: ANNO SCOLSTICO VALTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO 2007 - 2008 Valore basso Att.Contrasto > > Dispersione 2008 - 2009 Valore basso Att.Contrasto > > Dispersione 2009 - 2010 Valore basso Att.Contrasto > Dispersione

 

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36

Il pericolo della dispersione appare uniformemente basso nel triennio ma le “Assenze > 25%” sono in crescita sensibile;  in diminuzione  interruzioni ed uscite al  lavoro. Come anche per altri  indirizzi l’attività di contrasto ha avuto un massimo nel 2008‐09 ma nell’ultimo anno scolastico presenta il valore più basso del triennio.   _____________________________________________________________________________    

In <appendice> : sono presenti ulteriori elaborazioni statistiche e valutazioni analitiche 

Page 37: La scolastica: un rischio da affrontare - provincia.pv.it · 2 La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare

 

 37 

 Al  fine di poter  valutare al meglio  i  risultati  relativi all’indagine  sulla dispersione nella  Formazione Professionale,  riportiamo qui di  seguito gli iscritti per indirizzo e per zona geografica nei tre anni formativi di riferimento: 2007‐2008 / 2008‐2009 /2009 – 2010. (Vedi anche Rapp. Set. 2010) 

FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICA –NUMERO ALLIEVI ANNO 2007/08 -

ZONE

PAVESE OLTREPO LOMELLINA TOTALE % AREA QUALIFICA: 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^

Elettricità, elettronica

Installatore-manutentore elettrico in ambito informatico

15 26 21 19 81 6%

Installatore-manutentore impianti civili e industriali 44 36 31 111 9%

Distribuzione commerciale e

commercio

Operatore commerciale Addetto alle vendite 25 23 19 24 20 16 127 10%

Servizi all'impresa Operatore dei servizi di impresa 24 18 14 56 4%

Alimentare e ristorazione

Operatore della ristorazione - Addetto alla panificazione e pasticceria

23 22 13 19 19 17 113 9%

Operatore della ristorazione - Aiuto cuoco 60 45 38 47 45 37 272 22%

Operatore della ristorazione - Addetto sala bar 25 25 18 68 5%

Edilizia Operatore edile e del territorio 15 12 10 37 3%

Estetica, sport e benessere

Operatore/trice per le cure estetiche - Acconciatore 51 24 24 27 24 19 53 47 44 313 25%

Operatore/trice per le cure estetiche - Estetista 28 22 17 67 5%

acconcitore-estetista 9 9 1%

TOTALE 280 224 170 122 107 86 98 87 80 1254 100%

% 22% 17% 13% 9% 8% 7% 8% 7% 6% 100%

1.5. FORMAZIONE PROFESSIONALE GLI ISCRITTI: LE QUANTITA’ PER ZONA E GLI INDIRIZZI ATTIVATI  

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 38 

 

FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICA –NUMERO ALLIEVI ANNO 2008/09 -

ZONE

PAVESE OLTREPO LOMELLINA TOTALE % AREA QUALIFICA: 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^

Elettricità, elettronica

Installatore-manutentore elettrico in ambito informatico

9 46 20 20 95 7%

Installatore-manutentore impianti civili e industriali 45 35 34 114 9%

Distribuzione commerciale e

commercio

Operatore commerciale Addetto alle vendite 25 20 20 25 20 20 130 10%

Servizi all'impresa Operatore dei servizi di impresa 22 20 18 60 5%

Alimentare e ristorazione

Operatore della ristorazione - Addetto alla panificazione e pasticceria

23 20 20 25 19 20 127 10%

Operatore della ristorazione - Aiuto cuoco 62 60 40 45 40 40 287 22%

Operatore della ristorazione - Addetto sala bar 23 20 20 63 5%

Edilizia Operatore edile e del territorio 14 5 7 26 2%

Estetica, sport e benessere

Operatore/trice per le cure estetiche - Acconciatore 45 43 20 49 40 20 217 17%

Operatore/trice per le cure estetiche - Estetista 23 20 16 12 20 91 7%

acconcitore-estetista 10 6 25 20 20 81 6%

TOTALE 270 229 186 117 100 98 132 79 80 1291 100%

% 21% 18% 14% 9% 8% 8% 10% 6% 6% 100%  

Page 39: La scolastica: un rischio da affrontare - provincia.pv.it · 2 La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare

 

 39 

 

FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICA –NUMERO ALLIEVI ANNO 2009/10 -

ZONE

PAVESE OLTREPO LOMELLINA TOTALE % AREA QUALIFICA: 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^

Elettricità, elettronica

Installatore-manutentore elettrico in ambito informatico

25 42 23 90 6%

Installatore-manutentore impianti civili e industriali 45 39 28 23 135 9%

Distribuzione commerciale e

commercio

Operatore commerciale Addetto alle vendite 23 23 26 20 25 20 137 10%

Servizi all'impresa Operatore dei servizi di impresa 19 20 20 59 4%

Alimentare e ristorazione

Operatore della ristorazione - Addetto alla panificazione e pasticceria

24 20 18 24 18 14 118 8%

Operatore della ristorazione - Aiuto cuoco 73 65 48 60 46 43 335 24%

Operatore della ristorazione - Addetto sala bar 25 24 22 15 86 6%

Edilizia Operatore edile e del territorio 8 3 11 1%

Estetica, sport e benessere

Operatore/trice per le cure estetiche - Acconciatore 50 47 20 25 45 43 41 271 19%

Operatore/trice per le cure estetiche - Estetista 25 26 22 22 23 23 14 155 11%

acconciatore-estetista 7 20 27 2%

TOTALE 265 259 187 161 114 103 140 117 78 1424 100%

% 19% 18% 13% 11% 8% 7% 10% 8% 5% 100%  

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1.6. FORMAZIONE PROFESSIONALE 2007 ‐ 2010:        elaborazione e presentazione dei  dati raccolti nel corso dell’indagine 

 ELABORAZIONE DEI DATI RACCOLTI Premessa:   L’invio dei questionari per  il  triennio 2007‐2010 ha dato buoni risultati,    infatti   su 12 questionari inviati ai relativi CFP del territorio, nei termini indicati dalla Governance,  ne sono stati restituiti 9,  per gli anni 2007‐2009, mentre per il 2009‐2010 ne sono stati restituiti 11 su 12.  A. RIPETENZE E’  stato chiesto ai CFP di  indicare quanti allievi nei vari  indirizzi di  studio hanno chiesto di essere reiscritti per  la  terza  volta alla  stessa  classe  . Non  vi  è  stato nessun  caso per  gli  anni  scolastici  2007‐2008 e 2008‐2009, mentre per  l’anno 2009‐2010 si registrano 9 casi, dato non significativo nel suo complesso,  (1 nel Pavese e 8 in Lomellina) come evidenziato nelle tabelle che seguono:  

                            anno scolastico 2007‐2008                                                     anno scolastico 2008‐2009 

Biripetenze  Aiuto Cuoco 

Op. Elettrico 

Elettronico 

Altri Indirizzi 

Biripetenze  Aiuto Cuoco 

Op. Elettrico 

Elettronico 

Altri indirizzi

Prime  0  0  0  Prime  0  0  0 Seconde  0  0  0  Seconde  0  0  0 Terze  0  0  0  Terze  0  0  0 Quarte  0  0  0  Quarte  0  0  0 

totali  0  0  0  totali 0  0  0  

anno scolastico 2009‐2010 Biripetenze  Aiuto Cuoco  Op. Elettrico 

Elettronico Prime  1  8 Seconde  0  0 Terze  0  0 Quarte  0  0 

totali 1  9    

B. ASSENZE  >25%  E’ stato chiesto ai CFP di indicare per classe e per indirizzo il nr. degli allievi che hanno superato il 25% delle assenze.   Nell’anno 2007‐2008 gli assenti  che hanno  superato,  su base provinciale,    il 25% sono 229 e rappresentano il 18% del totale degli iscritti( 229 su 1254 iscritti esclusi i 4^ anni). Scendendo nei dettagli ci si accorge che il 26,6% delle assenze oltre il 25% si registrano nelle classi prime,  il 14,35% nelle  seconde  classi ed  il 7,73% nelle  terze  classi.    Lo  stesso dicasi per  gli  anni scolastici 2008‐2009 – 223 allievi  (il 17,27% degli  iscritti) e nel 2009‐2010 203 allievi  (  il 14,25% degli iscritti) che hanno superato il 25%  delle assenze anche se va registrato in positivo  un calo di circa 3 punti percentuali sul  totale.  (il  trend  tra  le diverse classi  :1^,2^,3^ è più o meno uguale all’anno  precedente).  I  risultati  emersi  dall’indagine meritano  un  approfondimento  particolare. Innanzi tutto il numero troppo alto di allievi che durante l’anno scolastico si assentano dalle lezioni.  

   

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ASSENZE >25% LE CLASSI PRIME RAPPRESENTANO IL 26,6% DELLE ASSENZE OLTRE IL 25% RIFLESSIONE: Mettere  in  atto  tutti  gli  strumenti  didattici  e  non  a  disposizione,  per  arginare  il fenomeno:  es.    un  orientamento  iniziale mirato  a  verificare motivazioni  e    scelta  del  percorso formativo; un accompagnamento orientativo  in  itinere atto a supportare    le motivazioni ed/o  i cambiamenti  ;    una    struttura  degli  orari  scolastici  ,  mirata  anche  in  alcuni  momenti  della giornata(ad esempio,  il pomeriggio  inserire attività  laboratoriali  , e/o materie che  facciano uso di ausili audio‐visivi finalizzati a mantenere alto il livello di attenzione e partecipazione. ATTENZIONE:  Si  sottolinea  che  questo  fenomeno  oltre  ad  essere  causa  di  una  prima  linea  di dispersione costituisce anche una perdita economica per i CFP dato che le “doti allievo” si misurano sulla % di presenza. 

.   

Tabella riassuntiva su base provinciale    

 

assenze > 25%  2007-08 2008-09 2009-10 Prime  133  108  95 Seconde  60  76  68 Terze  26  33  28 Quarte  10  6  21 

% su iscritti 18,05%  (17,27%)  15,25% tot. per anno 229  223  203 

 

Tabella di raffronto : Iscritti FP 2007   2008 

2008   2009 

2009   2010 

iscritti 1 anno  500  519  566 

iscritti 2 anno  418  408  490 

iscritti 3 anno  336  364  368 

TOTALE  1254  1291  1424 

 Quella che segue è la tabella riassuntiva di dettaglio  su base provinciale delle assenze per anno scolastico ed indirizzo professionale.  

TABELLA ASSENZE  > AL  25% PER INDIRIZZO E PER ANNO SCOLASTICO assenze > 25% 

Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa 

Altri Settori 

Prime  47  32  33  43  42  42  26  23  14  17  11  6  0  0  0 Seconde  19  23  18  22  32  22  10  16  6  5  5  12  4  0  0 Terze  9  16  12  5  7  6  5  4  4  7  6  7  0  0  0 Quarte  10  0  6  0  6  5  0  0  0  0  0  6  0  0  0 

totali  85  71  69  70  87  77  41  43  24  29  22  31  4  0  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

 Di seguito sono riportate le tabelle di dettaglio relative alle assenze superiori al 25 % suddivise  per le tre zone territoriali  della nostra Provincia ( PAVESE  ‐ LOMELLINA – OLTREPO’) .     

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ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO – ZONA PAVESE 

 

assenze > 25% 

Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa 

Altri Settori 

Prime  38  22  17  29  33  18  17  13  11  0  0  0  0  0  0 Seconde  10  18  13  12  24  14  6  10  3  0  0  0  0  0  0 Terze  8  10  10  2  3  2  2  1  3  0  0  0  0  0  0 Quarte  10  0  4  0  6  0  0  0  6  0  0  0  0  0  0 

totali  66  50  44  43  66  34  25  24  23  0  0  0  0  0  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

   

ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO – ZONA LOMELLINA 

 

assenze > 25% 

Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa 

Altri Settori 

Prime  4  4  6  9  6  11  9  10  3  0  0  0  0  0  0 Seconde  7  2  2  8  4  6  4  6  3  0  0  0  0  0  0 Terze  1  3  1  1  2  2  3  3  1  0  0  0  0  0  0 Quarte  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 

totali  12  9  9  18  12  19  16  19  7  0  0  0  0  0  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

    

ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO – ZONA OLTREPO’ PAVESE 

 

assenze > 25% 

Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa 

Altri Settori 

Prime  5  6  10  5  3  13  0  0  0  10  3  6  0  8  0 Seconde  2  3  3  2  4  2  0  0  0  1  1  12  0  4  0 Terze  0  3  1  2  2  2  0  0  0  4  2  7  0  4  0 Quarte  0  0  0  0  0  5  0  0  0  0  0  6  0  0  0 

totali  7  12  14  9  9  22  0  0  0  15  16  31  0  16  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

        

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 C. INTERRUZIONE DEGLI STUDI – RITIRATI   

E’ stato chiesto ai CFP di indicare per classe e per indirizzo il nr. degli allievi che hanno interrotto gli studi.  Gli elementi più  significativi analizzati  riguardano  il Pavese,  in particolare nel  settore  ristorazione con 22 interruzioni nell’anno 2007‐2008 e nel settore elettricità elettronica   con 11    interruzioni nell’anno 2009‐2010. Nelle  tre  aree  provinciali  prese  in  considerazione,  le  interruzioni  si  evidenziano  in  percentuali  limitate relativamente agli altri indirizzi.   

ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO 

ZONA PAVESE  

Interruz. studi 

Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa 

Altri Settori 

Prime  9  3  9  3  5  2  3  2  8   0  0  0  0  0  0 Seconde  4  1  5  0  2  0  0  1  1  0  0  0  0  0  0 Terze  0  3  1  1  2  0  0  0  2  0  0  0  0  1  0 Quarte  9  4  2  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 

totali   22  11  17  4  9  2  3  3  11   0  0  0  0  1  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 

Tabella per settore/INDIRIZZO ZONA LOMELLINA 

 

Interruz. studi 

Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa  Altri Settori 

Prime  0  0  3  3  2  1  5  2  0   0  0  0  0  5  0 Seconde  0  0  0  1  1  3  1  1  3  0  0  0  0  0  0 Terze  0  0  0  1  1  1  0  1  0  0  0  0  0  0  0 Quarte  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 

totali  0  0  3  5  4  5   6  4  3   0  0  0  0  5  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 

Tabella per settore/INDIRIZZO  ZONA OLTREPO PAVESE 

 

Interruz. studi 

Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa  Altri Settori 

Prime  1  0  3  1  1  2  0  0  0   0  0  1  0  3  0 Seconde  0  0  1  0  2  0  0  0  0  0  0  2  1  1  0 Terze  0  0  0  1  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 Quarte  0  0  3  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 

totali  1  0  7  2  3  2  0  0  0   0  0  3  1  4  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

 

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D. RITIRATI  E’ stato chiesto ai CFP di indicare il numero di allievi non più in obbligo scolastico (≥ 16 anni) ma ancora in obbligo formativo (≤ 18 anni), che hanno interrotto gli studi senza un ritiro formalizzato e senza conseguire un  titolo  di  studio.  I  dati  riportati  nelle  tabelle  che  seguono,  suddivise  per  le  tre  zone  del  territorio provinciale.  La  percentuale  dei  ritirati  è mediamente  dei  2,5%  annuo  con  una  punta massima  del  3,5% nell’anno scolastico 2009‐2010.  

ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO 

ZONA PAVESE  

Ritirati  Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa  Altri Settori 

Prime  0  1  10  0  0  0  0  0  0   0  0  0  0  0  0 Seconde  0  2  5  0  0  0  0  1  0  0  0  0  0  0  0 Terze  0  3  1  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 Quarte  0  4  3  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 

totali   0  10  19  0  0  0  0  1  0   0  0  0  0  0  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO 

ZONA LOMELLINA  

Ritirati  Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa  Altri Settori 

Prime  0  0  0  0  0  2  0  0  0   0  0  0  0  1  0 Seconde  0  0  1  0  0  1  1  0  0  0  0  0  0  0  0 Terze  0  0  1  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 Quarte  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 

totali  0  0  2  0  0  3   1  0  0   0  0  0  0  1  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO 

ZONA OLTREPO PAVESE  

Ritirati  Ristorazione  Estetica e benessere 

Elettricità Elettronica 

Servizi di impresa  Altri Settori 

Prime  0  0  0  2  1  0  0  0  0   0  0  0  1  1  0 Seconde  0  0  0  1  1  0  0  0  0  0  0  0  1  0  0 Terze  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0  0 Quarte  0  0  0  0  0  1  0  0  0  0  0  0  0  0  0 

totali  0  0  0  3  2  1  0  0  0   0  0  0  2  1  0 

ANNO  2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

2007‐2008 

2008 2009 

2009 2010 

 

2007‐2008 

20082009

20092010

 

 

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Sono  stati  analizzati  i dati  relativi  agli  allievi  che hanno  interrotto  gli  studi per  intraprendere un’attività lavorativa. Nell’anno  2007‐2008  si  è  verificato  un  inserimento  lavorativo  in  Lomellina  (Elettronica  ed  Elettricità),  e cinque inserimenti nell’Oltrepo Pavese (3 nel settore Estetico e 2 in Altri settori). Nell’anno 2008‐2009 si è verificato un inserimento nel Pavese (Elettronica ed Elettricità), uno in Lomellina (Altri settori) e tre nell’Oltrepo Pavese (due Estetica e uno Altri settori). Mentre nel 2009‐2010 si sono avuti  19 ritirati nel Pavese nel settore Ristorazione.     

E. CONTRASTO ALLA DISPERSIONE  E’  stato chiesto ai CFP di  indicare  il “tipo di  intervento di contrasto alla dispersione”. Sulla base dei dati pervenuti,su base provinciale, si rileva che nell’anno  2008‐2009 si sono dedicate 2182 ore al contrasto alla dispersione con particolare attenzione al recupero disciplinare 58,7% e   allo sportello di approfondimento 36,6%. Mentre nel 2009/2010 le ore dedicate allo sportello di approfondimento sono maggiori – 1158 ore (53%)    –  rispetto  al  recupero  disciplinare  995  (46%)  .    Infine  si  rileva  che  le  ore  dedicate  al  bilancio  di competenza/ri‐orientamento degli allievi che vogliono abbandonare la scuola è di circa 400 ore annue.   

Tipologia interventi  20072008 Ore 

20082009 Ore 

2009 2010 0re 

recupero disciplinare 496 1482 995

sportello di approfondimento 400 800 1158 

potenziamento metodologico 0 100 6

896  2382  

2159  

F. ALTERNANZA Nell’anno 2007‐2008 nessun allievo risulta avere effettuato periodi di alternanza. Nell’anno  2008‐2009  solo  due  allievi  nel  Pavese,  al  primo  anno  di  Elettronica  ed  Elettricità,  hanno effettuato un periodo di alternanza.   

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2. Le schede “buone prassi”:  attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la 

Dispersione Scolastica

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2.1. LE SCHEDE “BUONE PRASSI”:  attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la Dispersione Scolastica  La buona pratica  formativa viene definita come  la risultante dell’interazione di quattro elementi costitutivi, così definiti: 

• strategie progettuali; • qualità delle azioni; • riproducibilità; • trasferibilità” 

Un progetto, un’attività per essere definita “buona prassi” deve almeno:  •  orientare  le  scelte  pubbliche  sull’adozione  di modelli  o  strumenti  sperimentati  con  successo, anche  sensibilizzando  l’opinione  pubblica  e  i  decisori  politici  sulle  potenzialità,  in  termini  di aumento della qualità delle soluzioni sperimentate/adottate; •  promuovere  la  condivisione  e  il  trasferimento  di  know‐how  attraverso  strategie  di apprendimento e diffusione in rete.  Durante  gli  incontri  dei  <focus  group>  sulla  “Dispersione”,  si  è  visto  come molte  scuole  e  CFP promuovono  e/o  partecipano  a  progetti  ed  attività  in  rete  (Europei,  Nazionali,  Regionali, Provinciali)  con  altri  attori  del  territorio  (scuole,  CFP,  servizi  sociali,  associazioni  giovanili  e  di volontariato,  associazioni  professionali  e  di  categoria,  comuni,  ecc.).  A  tal  riguardo,  si  è ampiamente  evidenziato  che  tali  iniziative  rischiano  spesso  di  restare  circoscritte  e/o  poco conosciute  e  si  è  sottolineata  la  necessità  di  operare  con  continuità  in  reti  di  condivisione soprattutto  a  livello micro‐locale  (tra  scuole,  CFP,  realtà  aziendali,  ecc.)  per  confrontarsi  sulle diverse esperienze, per attivare un interscambio permanente e sistematizzare le “buone prassi” e i progetti più efficaci. A  tal  riguardo  il  CTS  ha messo  a  punto  un  format  che  raccolga  le  “schede  progettuali”  e  che opportunamente attivato, all’interno di uno degli attuali “portali provinciali”, possa divenire fonte di  conoscenza,  condivisione  e  piattaforma  progettuale  di  riferimento  permanente  per  i  diversi attori scolastici e delle strutture di formazione professionale. Le  schede  progettuali,  raccolte  qui  di  seguito,  rappresentano  un  primo  passo  verso  questo auspicato snodo informativo per la diffusione delle “buone prassi”.  Ad oggi le schede “Buone Prassi” raccolte dal CTS sono le seguenti 6:  

1. APOLF ‐ Agenzia provinciale per l’Orientamento il Lavoro e la Formazione – PAVIA Progetto: Successo Formativo; 

2. Ipsia “L. Cremona” di Pavia Progetto: Antidispersione per il recupero scolastico; 

3. LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEI –VOGHERA Progetto: CON.D.OR ‐ Consiglio di orientamento; 

4. I.P.S.S.A.T.S.G.A  “L. Cossa”‐ Pavia Progetto: Accoglienza e orientamento; 

5. ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “A. OMODEO” – MORTARA Progetto: CONTINUITA’ E RACCORDO CON LA SCUOLA MEDIA; 

6. CENTRO  DI  FORMAZIONE  PROFESIONALE  del  Comune  di  Vigevano    (Consorzio  AST  –  Area Formazione) Progetto:  OBIETTIVO  SUCCESSO  FORMATIVO:  DALLA  PREVENZIONE  DELLA  DISPERSIONE ALL’ACCOMPAGNAMENTO ALLA RIUSCITA. 

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ATTIVITA’  CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 1 

Scuola/CFP  APOLF ‐ Agenzia provinciale per l’Orientamento il Lavoro e la Formazione ‐ PAVIA 

Progetto  Nome: Successo Formativo  

 

  orientamento          riorientamento       X  recupero scolastico 

X raccordo con altre scuole/istituzioni       X  recupero sociale 

Ente finanziatore  Regione Lombardia 

Destinatari  Allievi a rischio di insuccesso scolastico e allievi già fuori dal sistema dell’istruzione e formazione professionale che potrebbero rientrare 

Obiettivi  Regione Lombardia promuove percorsi personalizzati per sostenere  la permanenza  o  il  reingresso  dei  giovani  nell'Istruzione  e  nella Formazione  Professionale  e  facilitare  l'inserimento  nel  mondo  del lavoro.  

La Regione Lombardia promuove percorsi personalizzati per sostenere la  permanenza  o  il  reingresso  dei  giovani  nell'Istruzione  e  nella Formazione  Professionale  e  facilitare  l'inserimento  nel  mondo  del lavoro. 

Attraverso "  Successo  Formativo",  la  Regione  Lombardia  vuole  prevenire  e ridurre  la dispersione e  l'abbandono scolastico nei percorsi di secondo ciclo attraverso  azioni  informative,  formative,  di  orientamento  ed accompagnamento al successo formativo e all'inserimento lavorativo 

Descrizione Progetto  1. LARSA‐  laboratorio  di  approfondimento  e  recupero  degli apprendimenti. 

L'equipe  di  progetto  è  costituita  da  insegnanti,  tutor,  operatori dell'orientamento,  coaching  e  referenti  dei  partner  della  rete.  Il  primo compito  è  l'individuazione  dei  beneficiari  cioè  di  quei  giovani  attualmente iscritti nei percorsi  formativi di APOLF e   dell'Istituto professionale Cossa di Pavia,  l'analisi verrà  confermata  sulla base dei  risultati dei primi  consigli di classe  riguardo gli aspetti  connessi all'apprendimento e gli aspetti  connessi alla dimensione relazionale e motivazionale .  

2. DESTRUTTURATO I  destinatari  del  progetto  sono  soggetti  che  non  risultano  iscritti  ad  alcun percorso  di  istruzione  scolastica  di  primo  o  di  secondo  ciclo  (media superiore), compresi i percorsi di istruzione e formazione professionale (IFP); 

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3. DESTRUTTUTATO SOGGETTI   FRAGILI I destinatari dell'intervento sono giovani di età compresa fra  i 14 e 19 anni, residenti  e/o  domiciliati  in  Lombardia  appartenenti  a  categorie particolarmente fragili e/o a rischio (minoranze etniche, minori stranieri non accompagnati, minori affidati alle comunità, ecc.) segnalati dai partner della rete e che attualmente non risultano iscritti ad alcun  

percorso di istruzione scolastica o di IFP. 

Modalita’ di Realizzazione  LARSA 

Sono previste attività formative  

della durata di 22 ore per ciascun beneficiario da  ripartire  tra  le varie aree disciplinari : 

1) area dei linguaggi 

2) area matematico‐scientifica 

3)area storico‐economica 

4)area professionale di indirizzo. 

Il percorso si articolerà in incontri pomeridiani  realizzati per piccoli gruppi.La costituzione dei gruppi sarà basata su criteri di tipo didattico e metodologico : si  tratterà di classi aperte che accoglieranno ragazzi provenienti da diversi percorsi e caratterizzati dalle stesse tipologie di difficoltà di apprendimento. 

Per tutti i beneficiari e’ previsto un servizio di  coaching di 6 ore per la durata del percorso.  

Al fine di sostenere i diversi interventi di supporto ed accompagnamento da realizzarsi    anche  in  funzione  delle  dinamiche  del  mercato  del  lavoro  e' previsto  inoltre  un  intervento  dedicato  a  consentire  ai  beneficiari  di  poter conoscere ed usufruire di una adeguata rete di sostegno. 

DESTRUTTURATO 

Si prevede un percorso di  formazione di 60 ore che  si  svilupperà  in moduli trasversali  sulle  aree  comuni:  area  linguistica,  area matematico‐scientifica, area storico‐economica, area professionale di indirizzo. 

Il  percorso  prevede  un  ciclo  iniziale  articolato  in  incontri  settimanali,  realizzati per piccoli gruppi ed  inerenti  le diverse aree secondo  i bisogni dei beneficiari. 

E' previsto un periodo di alternanza di160 ore da realizzarsi in collaborazione con le imprese facenti parte dalla rete . Si immagina di coinvolgere il settore 

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alberghiero e della  ristorazione da  cui provengono  le esperienze pregresse dei  giovani  inseriti ma  si  lasciano  aperte  anche  altre  opzioni  settoriali  in ragione dei bisogni/aspettative dei  

beneficiari.  Per tutti i beneficiari e’ previsto un servizio di  coaching di 22 ore per tutta la durata del percorso.  

Al fine di sostenere i diversi interventi di supporto ed accompagnamento da realizzarsi  anche  in  funzione  delle  dinamiche  del  mercato  del  lavoro  e' previsto  inoltre  un  intervento  dedicato  a  consentire  ai  beneficiari  di  poter conoscere ed usufruire di una  

adeguata rete di sostegno .  

DESTRUTTUTATO SOGGETTI   FRAGILI 

Il Progetto si articolerà in :  

‐ Un percorso di Alternanza di 200 ore da realizzarsi presso le imprese facenti parte  della  rete  e  riguardanti molteplici  settori  professionali,  individuando con particolare cura quella specifica impresa che ‐ per la sua organizzazione e dinamica  interna,  localizzazione  e  caratteristiche  del  personale  e  del  tutor aziendale  ‐  consenta  di  realizzare  il  più  adeguato  abbinamento giovane/impresa in ragione delle caratteristiche  

del  beneficiario  e  degli  obiettivi  per  lui  definiti.  Si  ipotizza  un  percorso  di alternanza anche  presso imprese diverse. 

‐ Un  percorso  di  formazione  di  30  ore  da  articolarsi  con  incontri  periodici lungo  tutto  l’arco dell’esperienza di  alternanza  e  dedicato  al  rinforzo delle competenze di cui l’esperienza di alternanza metterà in evidenza la necessità.

‐ Per tutti i beneficiari e’ previsto un servizio di  coaching di 25 ore per tutta la durata del percorso.  

Al fine di sostenere i diversi interventi di supporto ed accompagnamento da realizzarsi  anche  in  funzione  delle  dinamiche  del  mercato  del  lavoro  e' previsto  inoltre  un  intervento  dedicato  a  consentire  ai  beneficiari  di  poter conoscere ed usufruire di una  

adeguata rete di sostegno .  

Rete attivata  APOLF e ISTITUTO COSSA 

Difficolta’/Criticita’  Il  limite  del  progetto  è  la  tempistica  in  quanto  viene  presentato  nel  II quadrimestre  e  il  tempo  a  disposizione  per  l’effettivo  recupero  diventa insufficiente anche perché tutte le azioni previste vengono concentrate negli ultimi mesi di scuola 

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Punti di Forza  Il progetto prevede una serie di servizi individuali come colloqui, coaching e dei moduli di recupero disciplinare per piccoli gruppi. 

Il progetto prevede inoltre percorsi di alternanza finalizzati ad un possibile inserimento lavorativo. 

 

Risultati  N. allievi coinvolti: 64 

N. docenti coinvolti : 21 

Altre persone coinvolte: 

n. 1 coordinatore, 

n. 9 tutor 

   

ATTIVITA’  CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 2 

Scuola/CFP  Ipsia “L. Cremona” di Pavia 

Progetto   Nome: Antidispersione per il recupero scolastico 

  orientamento          riorientamento       X  recupero scolastico 

 raccordo con altre scuole/istituzioni          recupero sociale 

Ente finanziatore  Fondi del Ministero per il recupero 

Destinatari  Gli studenti di tutte le classi. 

Obiettivi  ‐ Motivare allo studio 

‐ Favorire un clima classe sereno e proficuo 

‐ Favorire la socializzazione tra pari e con gli studenti stranieri  

 

Descrizione Progetto  Vengono attivate le seguenti buone prassi:  

• corsi di recupero in itinere con sospensione dell’attività nel periodo successivo agli scrutini per circa 10 giorni  

• corsi di alfabetizzazione L2  pomeridiani e/o curricolari di  diverse discipline tenuti da  docenti dell’istituto  

• attivazione di progetti 

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• contatto continuo del coordinatore con i genitori ( convocazioni  e colloqui telefonici) 

• contatto della collaboratrice della dirigente con i genitori degli allievi e con i  coordinatori di classe. 

• consultazione del portfolio dell’alunno 

Modalita’ di Realizzazione  Vedi sopra 

Rete attivata   

Difficolta’/Criticita’  Non si possono attivare corsi di recupero pomeridiano poiché la nostra utenza già poco motivata, non parteciperebbe alle lezioni. 

I genitori a volte, disertano i nostri inviti ed i colloqui non sono sempre proficui soprattutto quando avvengono per telefono. 

 

Punti di Forza  Docenti motivati e buon lavoro sinergico 

Risultati  N. allievi coinvolti: tutti 

N. docenti coinvolti: Con diverse modalità tutti i docenti sono coinvolti 

Altre persone coinvolte 

76 abbandoni dopo il 1° quadrimestre 09/10 

46 abbandoni dopo il 1° quadrimestre 10/11  

   

ATTIVITA’  CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 3 

Scuola/CFP  LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEI ‐VOGHERA 

Progetto  Nome: 

CON.D.OR 

Consiglio di orientamento 

X  orientamento          riorientamento          recupero scolastico 

X raccordo con altre scuole/istituzioni          recupero sociale 

Ente finanziatore  Autofinanziamento da parte delle scuole in rete 

Destinatari  Studenti classi III e II scuola secondaria I grado a.s. 2010/2011 

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Solo studenti classi II da as 2011/2012 

Obiettivi  Esplicitare prerequisiti e motivazione alla scelta della secondaria superiore 

Individuare corrispondenza tra competenze, caratteristiche e motivazioni personali e l’offerta formativa della secondaria di II grado 

Descrizione Progetto  Fase 1_ somministrazione di TEST elaborato dal COR di Pavia 

Fase 2_ restituzione  nelle singole scuole medie dei profili 

Fase 3_ presenza esperti COR agli Open Day delle scuole secondarie del territorio per incontro con i genitori 

Fase 4_ test disciplinari agli studenti iscritti  per verifica /rinforzo prerequisiti 

Modalita’ di Realizzazione  a.s. 2010/2011  

‐  dicembre TEST online studenti 3 media 

‐ gennaio restituzione dei profili presso le scuole medie , illustrazione generale. Incontri individuali su richiesta ‐  incontro con i genitori 

‐ aprile maggio test disciplinari studenti iscritti 

‐ maggio TEST o line studenti classi seconde per l’entrata a regime del progetto ( sempre a cavallo maggio – gennaio) 

a.s. 2011/2012 

‐ ottobre : restituzione profili studenti presso scuole medie 

‐ novembre  : test disciplinari per verificare/rinforzare l’ipotesi di iscrizione 

‐ dicembre open day incontro con i genitori 

Rete attivata  Liceo Galilei – Voghera 

SMS Casteggio‐ SMS Rivanazzano‐ SMS Varzi‐  SMS Plana, Voghera‐ SMS Pascoli, Voghera – SMS Sannazzaro 

Proseguimento del progetto allargamento rete Istituti superiori di Voghera interessati ( accordi già intrapresi) 

Difficolta’/Criticita’  Equivoci sorti in merito ai fini del progetto con altri istituti superiori del territorio 

Punti di Forza  Gradimento da parte dei genitori 

Coinvolgimento interessato degli studenti 

Risultati  N. allievi coinvolti 593 

N. docenti coinvolti c.a 20 

Altre persone coinvolte‐ DS scuole in rete, COR di Pavia 

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Risultati conseguiti: 

per dare un giudizio attendibile ai risultati conseguiti è necessario incrociare i dati delle iscrizioni ai profili consegnati e ai test di ingresso delle classi prime, pertanto sarà possibile esprimere un primo giudizio, al di là della positività  percepita, nell’ottobre del2011. 

   

ATTIVITA’  CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 4 

Scuola/CFP  I.P.S.S.A.T.S.G.A  “L. Cossa”‐ Pavia 

Progetto  Nome: 

Accoglienza e orientamento 

X  orientamento          riorientamento          recupero scolastico 

 raccordo con altre scuole/istituzioni          recupero sociale 

Ente finanziatore  Fondi Regione  Lombardia (doti) per "learning  week" 

Destinatari  Alunni classi prime 

Obiettivi  - Raccordare scuola media inferiore e superiore 

- Accogliere i nuovi alunni  

- Facilitare gli apprendimenti 

- Favorire l’autostima e l’autovalutazione negli alunni stessi 

Descrizione Progetto  - Somministrazione ad inizio anno scolastico come test d’ingresso di prove Invalsi usate in terza media per italiano, matematica, lingua straniera 

- Valutazione e spiegazione degli eventuali errori agli alunni 

- Programmazione e realizzazione di interventi finalizzati a colmare eventuali lacune (corsi di recupero a classi aperte in orario curricolare e sportelli di apprendimento) 

- Somministrazione a fine anno scolastico delle stesse prove Invalsi, di anni scolastici diversi,  e/o di prove equipollenti 

- Valutazione  critica 

Modalita’ di Realizzazione  - Il progetto è attuato durante le normali ore di lezione, in itinere, con la collaborazione del Consiglio di classe 

Rete attivata   

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Difficolta’/Criticita’  - Rapporti con le Scuole Medie : sarebbe interessante che anche i docenti di scuola media prendessero visione dei risultati e tentassero a loro volta il raccordo con le Scuole superiori  

 

Punti di Forza  - Favorisce l’autocritica sia negli alunni che negli insegnanti 

- Permette un recupero mirato ed efficace 

- Rende gli alunni protagonisti del processo di apprendimento 

Risultati  N. allievi coinvolti   400 

N. docenti coinvolti  30 

Risultati conseguiti: riduzione della dispersione scolastica,  perché, anche di fronte ad insuccessi scolastici, gli alunni acquistano la consapevolezza che è possibile il recupero ed aumenta  la loro autostima 

   

ATTIVITA’  CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 5 

Scuola/CFP  ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “A. OMODEO” ‐ MORTARA 

Progetto   

Nome: CONTINUITA’ E RACCORDO CON LA SCUOLA MEDIA 

  orientamento          riorientamento          recupero scolastico 

 raccordo con altre scuole/istituzioni          recupero sociale 

Ente finanziatore  fondi  provinciali del piano dell’offerta formativa 

contributi degli allievi 

Destinatari  • insegnanti della S.M.S. di Mortara e dell’Istituto A. Omodeo • alunni  delle classi terze delle S.M.S. di Mortara  

Obiettivi  Far conoscere alunni il nuovo ambiente scolastico  Attuare  una  continuità  nella  valutazione  dell’alunno  sul  piano metodologico, didattico e  disciplinare 

Raccogliere informazioni riguardo al curriculum dell’alunno  Favorire un adeguato inserimento nella nuova realtà scolastica  Promuovere la capacità di rapportarsi al nuovo ambiente scolastico  Migliorare  le capacità degli studenti di compiere scelte coerenti con le proprie potenzialità e i propri interessi 

Organizzare  momenti  di  incontro  scuola  –  famiglia  per  una collaborazione basata su dati oggettivi 

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Descrizione Progetto  Il progetto, attivo da circa 12 anni, ha come obiettivo prioritario il raccordo con la scuola media di Mortara attraverso una serie di step successivi  

Modalita’ di Realizzazione  • Riunioni organizzative tra i docenti dei due ordini di scuola 

• Mini – stage presso l’Istituto Superiore con frequenza alternata nei vari indirizzi  

• Preparazione congiunta di test di competenza in uscita al termine dell’anno scolastico  su materie comuni (Italiano/matematica/inglese) 

• Somministrazione test d’uscita 

• Riunione per raccogliere informazioni sul Curriculum scolastico degli alunni iscritti, restituzione risultati e giudizio di orientamento 

• Somministrazione test d’ingresso all’inizio del nuovo anno scolastico 

• Riunione per restituzione risultati test d’ingresso e valutazione del  processo 

Rete attivata  Istituto Istruzione Superiore “A. Omodeo” 

Scuola Media Statale “Josti – Travelli” – Mortara 

Difficolta’/Criticita’  • Coinvolgimento docenti  

• Scarse risorse 

• Mancato coinvolgimento altre Scuole di grado inferiore nel progetto 

Punti di Forza  • Individuazione precoce di eventuali casi a rischio 

• Individuazione di casi problematici 

• Acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità e attitudini 

• Scambio di buone prassi (individuazione di competenze necessarie per il passaggio all’ordine scolastico superiore – criteri di valutazione delle competenze)  

Risultati  N. allievi coinvolti : studenti della scuola media iscritti  

N. docenti coinvolti : tutti i docenti coinvolti nelle riunioni e nell’accoglienza (per lo stage) 

Altre persone coinvolte : personale Ata ‐ DSGA 

Risultati conseguiti: 

• Individuazione precoce di eventuali casi a rischio 

• Individuazione di casi problematici 

• Acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità e attitudini 

• Scambio di buone prassi (individuazione di competenze necessarie per il passaggio all’ordine scolastico superiore – criteri di valutazione 

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delle competenze)  

• Miglioramento dei rapporto con docenti della Scuola media  

 

 

ATTIVITA’  CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 6 

Scuola/CFP  CENTRO DI FORMAZIONE PROFESIONALE del Comune di 

Vigevano  (attualmente modificato in Consorzio AST – Area Formazione) 

Progetto  Nome: 

OBIETTIVO SUCCESSO FORMATIVO: DALLA 

PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE ALL’ACCOMPAGNAMENTO ALLA RIUSCITA 

orientamento   riorientamento  recupero scolastico  raccordo con altre scuole/istituzioni 

      recupero sociale 

Ente finanziatore  Regione Lombardia 

Destinatari  a‐ allievi che esprimono alcune criticità nell’ultimo anno della 

Scuola  secondaria  di  primo  grado,  a  cui  sono  state  dedicate  azioni  di prevenzione  primaria  all’interno  di  percorsi  di  gruppo  (valorizzazione  degli aspetti  emotivo‐relazionali,  adozione  di  un  approccio  fondato  sulla personalizzazione  degli  interventi,  sul  lavoro  cooperativo,  azioni mirate  al potenziamento delle competenze personali); 

b‐  allievi  frequentanti  il  biennio  di  Scuole  ed  Istituti di  secondo  grado, del territorio  che  necessitano  di  supporto  per  recuperare  lacune  consistenti diminuendo così la possibilità di demotivazione con il successivo abbandono, soprattutto  rispetto  ai  debiti  formativi  conseguiti  al  termine  dell’anno scolastico; 

c‐ allievi iscritti e frequentanti la prima annualità del biennio 

di  Scuole  ed  Istituti  di  secondo  grado,  che  necessitano  di  motivazione  e l’acquisizione di strumenti metodologici per  iniziare positivamente  la nuova esperienza formativa; 

d‐  giovani  tra  i  14  ed  i  16  anni  che  necessitano  di  un  percorso  di orientamento  in quanto resisi conto che  le scelte fatte non corrispondono a 

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reali aspettative ed attitudini; 

Obiettivi  Il progetto ha perseguito l’obiettivo di promuovere azioni orientative e percorsi di formazione/accompagnamento al lavoro ai soggetti a rischio di dispersione scolastica o che hanno già abbandonato il sistema educativo. 

Nel dettaglio le finalità generali del progetto sono state: 

‐ integrazione di azioni di orientamento e formazione per contrastare e diminuire la dispersione scolastica; 

‐ utilizzo di metodologie innovative e diverse per rispondere alle esigenze dei destinatari attraverso azioni di sostegno concordate tra le Agenzie Formative e i diversi Istituti aderenti al progetto per prevenire l’insuccesso scolastico; 

‐ azioni mirate per operare per il recupero degli apprendimenti degli studenti del primo ciclo della Scuola Secondaria Superiore; 

‐ tramite azioni mirate di tipo individuale sostenere ed accompagnare le fasi di transizione degli allievi; 

‐ favorire l’ingresso o il reinserimento dei giovani adolescenti nel sistema formativo; 

‐ sostenere i giovani nella definizione di un progetto formativo personale e professionale coerente con le proprie attitudini, competenze e motivazioni. 

Descrizione Progetto  Le azioni previste ed erogate sono di diverse tipologie 

 

o ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO E CONSULENZA 

ORIENTATIVA 

‐ Individuare il profilo di specifico fabbisogno formativo dei giovani a rischio di abbandono scolastico; 

‐ Condividere con l'utente le strategie e le azioni da intraprendere; 

‐ Definire con i soggetti un progetto personalizzato. 

o LARSA – Laboratori Recupero Sviluppo degli Apprendimenti 

‐ Riallineare la preparazione dello studente ai livelli qualitativi richiesti dai programmi scolastici per le classi di riferimento; 

‐ Rafforzare le motivazioni allo studio; 

‐ Potenziare la riflessione/apprendimento sulle discipline/aree; 

‐ Operare sul miglioramento del metodo di studio 

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‐ Favorire il recupero di apprendimenti specifici, al fine di colmare i debiti formativi ed essere quindi ammessi alla classe successiva nell’a.s. 2009/10. 

I percorsi sono stati attivati nelle discipline direttamente concordate da ciascuna Agenzia Formativa con gli Istituti di riferimento per meglio soddisfare il fabbisogno identificato dai Consigli di Classe. 

Sono stati attivati LARSA specificatamente dedicati a studenti 

di provenienza extra comunitaria finalizzati al recupero della lingua italiana ed al riequilibrio culturale. 

o POTENZIAMENTO E RIMOTIVAZIONE PER RIPETENTI 

INSERITI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 

‐ Attività rivolta ai giovani inseriti nella scuola secondaria di primo grado e portatori di un particolare disagio; 

‐ Motivare/rimotivare allo studio; 

‐ Offrire stimoli adeguati per la crescita e il reinserimento socio‐culturale; 

‐ Prevenire la successiva dispersione all’uscita dal primo ciclo secondario; 

‐ Orientare alla scelta di un proprio percorso formativoprofessionale. 

o PERCORSI DI VERIFICA DELLA SCELTA SCOLASTICA E DI INTRODUZIONE ALLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO 

‐ Offrire ai nuovi iscritti un momento di presentazione delle attività per la verifica della scelta effettuata; 

‐ Sostenere e precisare la motivazione alla scelta; 

‐ Riflettere sul metodo di studio e sugli strumenti per affrontare positivamente il nuovo ciclo formativo; 

‐ Individuare dinamiche relazionali potenzialmente rischiose sul piano dell’inserimento degli allievi nelle classi. 

Modalita’ di Realizzazione  Attività di orientamento e consulenza orientativa 

Modalità  di  svolgimento  (metodologie  applicate,  strumenti  e  figure coinvolte) 

Tenuto  conto  dell’età  e  delle  condizioni  di  rischio,  fragilità  o  disagio  dei partecipanti,  le  attività  di  orientamento  sono  state  proposte  con  adeguati strumenti di analisi delle motivazioni, attitudini e competenze proprie della didattica  orientativa,  sia  di  tipo  esplorativo  (schede  di  auto‐osservazione, diari, ecc.) sia di tipo valutativo (prove oggettive, questionari, test, ecc.). L’orario delle attività orientative è stato integrato con gli impegni degli allievi fissando una calendario di incontri condiviso con le famiglie. L’attività è stata 

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gestita da orientatori esperti. Per accedere al servizio non erano previsti prerequisiti di ingresso 

LARSA 

Modalità  di  svolgimento  (metodologie  applicate,  strumenti  e  figure coinvolte) 

I giovani  raggiunti hanno palesato difficoltà nella motivazione  allo  studio e negli investimenti emotivi e cognitivi, per questo motivo sono state utilizzate metodologie didattiche meno  tradizionali e più  flessibili per agire oltre  che sul fronte del recupero anche su quello motivazionale. 

Le  attività  sono  state  condotte  da  insegnanti  interni  all’Istituto,  con  il supporto di un tutor. 

Gli allievi che hanno usufruito delle attività, sono stati segnalati dai Consigli di classe tramite i Coordinatori. 

Potenziamento e rimotivazione per ripetenti inseriti nella scuola secondaria di primo grado 

Modalità  di  svolgimento  (metodologie  applicate,  strumenti  e  figure coinvolte) 

Gli adolescenti coinvolti presentavano difficoltà, oltre che nella motivazione allo  studio,  anche  sul  piano  dell’inserimento  sociale,  con  forte  rischio  di dispersione  ed  emarginazione.  Per  questo  motivo  sono  state  utilizzate metodologie che andassero ad agire sulla dimensione valoriale, relazionale e personale,  tramite  l’utilizzo  di  attività  concrete  in  cui  siano  riconoscibili premesse, svolgimento, obiettivi e risultati, 

organizzate  in  tempistiche  compatibili  con  possibilità  attentive  ridotte.  Le attività sono state erogate nel contesto scolastico di riferimento, condotte da professionisti  con  una  formazione  specifica  nel  campo  psicologico  ed educativo. 

Gli allievi che hanno usufruito delle attività, sono stati segnalati dai Consigli di classe tramite i Coordinatori. 

Percorsi  di  verifica  della  scelta  scolastica  e  di  introduzione  alla  scuola secondaria di secondo grado 

Modalità  di  svolgimento  (metodologie  applicate,  strumenti  e  figure coinvolte) 

Tenuto  conto  dell’età  dei  partecipanti,  le  attività  sono  state  proposte attraverso  adeguati  strumenti  di  analisi  delle  motivazioni,  attitudini  e competenze proprie della didattica orientativa:di tipo esplorativo, valutativo ed  esperienziale.  Per meglio  articolare  gli  interventi  in  alcuni momenti  il 

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gruppo  classe  è  stato  suddiviso  in  piccoli  gruppi  utilizzando  così  la metodologia didattica dell’apprendimento cooperativo. L’orario 

delle  attività  è  stato  concordato  i  referenti  interni  degli  istituti  scolastici frequentati dagli allievi. 

L’attività è stata gestita da professionisti aventi una formazione specifica nel campo dell’orientamento. 

Per questa tipologia di azione non erano previsti prerequisiti in ingresso. 

Rete attivata  ENTI GESTORI: 

∙ Centro di formazione professionale del Comune di Vigevano 

∙ Ente Lombardo Formazione Lavoratori 

I partner con cui il progetto è stato attuato sono stati i 

seguenti: 

Scuole secondarie di secondo grado 

1. Istituto Tecnico Industriale Statele “Caramuel”, via Segantini 21, Vigevano 

2. Istituto paritario “Leonardo Da Vinci” (Indirizzi: Liceo Linguistico, Geometri e Ragionieri), Via Monsignor Pietro Berruti, 2, Vigevano 

3. Istituto Istruzione Superiore “Angelo Omodeo”, Strada Pavese 4, Mortara 

4. Istituto Statale di Istruzione Superiore “Ciro Pollini”, via 

Marsala 11, Mortara 

5. Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato “Puecher”, via Bersaglio 56, Rho 

6. Istituto Professionale di Stato per il Commercio ed il Turismo “Olivetti”, via Martiri Della Libertà 20, Rho 

7. Istituto Tecnico Statale “L. Casale”, via Ludovico Il Moro 6/8, Vigevano 

 Le scuole secondarie di primo grado 

1. Scuola Secondaria di primo grado Statale “Bramante ‐ Bussi” via Valletta Fogliano 59, Vigevano; 

2. Scuola Secondaria di primo grado Statale “Robecchi” viale della Libertà, 32 Vigevano; 

3. Scuola Secondaria di primo grado Statale “Josti Travelli” viale Dante, 1 Mortara; 

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Difficolta’/Criticita’  La totale personalizzazione dei percorsi non sempre è stata possibile anche se circa l’ 88% delle ore erogate ha riguardato il piccolo gruppo (entro 9 persone) creato sulle base di una preventiva analisi dei bisogni cercando di renderlo più omogeneo possibile rispetto gli obiettivi specifici. 

I bisogni evidenziati da parte dei partecipanti sono stati di diversa natura: nuova scelta nell’ambito scolastico o formativo, rimotivazione rispetto al percorso intrapreso, accrescimento delle competenze, perfezionamento del metodo di studio, orientamento ad un ambito professionale, presa di coscienza di problematiche legate ad un disagio personale o sociale. 

Le problematiche evidenziate dagli adolescenti raggiunti 

pertanto sono: 

‐ difficoltà di apprendimento di discipline presentate in modo 

teorico; 

‐ continui insuccessi e conseguente sfiducia nel sistema scolastico derivanti da scelte sbagliate; 

‐ difficoltà relazionali all’interno del sistema scolastico; 

‐ idealizzazione del mondo del lavoro visto come fonte di guadagno immediato; 

‐ malattia, problemi sociali e/o economici. 

Punti di Forza  L'aspetto più significativo è costituito dalla modellizzazione e 

dalla progettazione di percorsi formativi composti da più azioni di diversa durata, fruibili sia in logica modulare (con possibili ingressi ed uscite dopo ogni singola azione) sia in logica integrata. 

Dal punto di vista organizzativo gli aspetti di innovazione più 

significativi riguardano: 

‐ l'organizzazione a partnerariato che garantisce un'applicazione flessibile del modello in una molteplicità di contesti formativi (Scuole, CFP, ecc.) e di target; 

‐ la possibile sinergia di operatori con funzioni e competenze professionali diversificate (orientatori, formatori/docenti; tutor, educatori ecc.) chiamati ad intervenire. 

I percorsi sono da attivarsi nelle discipline direttamente concordate da ciascuna Agenzia Formativa con gli Istituti di riferimento per meglio soddisfare il fabbisogno identificato dai Consigli di Classe. 

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Sono stati attivati LARSA specificatamente dedicati a studenti di provenienza extra comunitaria finalizzati al recupero della lingua italiana ed al riequilibrio culturale. 

Risultati  N. allievi coinvolti: 945 

N. docenti coinvolti: 82 

Altre persone coinvolte 

Tutor 15 

Coordinatori 5 

Risultati conseguiti: 

∙ raggiungimento di molteplici allievi 

∙ creazione rete operatori 

∙ modellizzazione interventi 

∙ monitoraggio costante 

∙ diversificazione azioni 

 

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3. Dalla <fotografia dell’esistente> alla proposta di <Linee Guida>

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 3. IL CONTRASTO ALLA DISPERSIONE IN PROVINCIA DI PAVIA I  “focus group” sulla dispersione scolastica:  dalla <Fotografia dell’esistente> alla proposta di <Linee Guida>  PREMESSA A conclusione dei 3 “focus group” sulla “Dispersione scolastica” svoltisi  in data 31/1 e 1/2/2011 presso  la Provincia di Pavia ed  in relazione al percorso di ricerca/azione svolto  in questi mesi dal Comitato  Tecnico  Scientifico  (Rapporto di Monitoraggio  2010 – Prima parte dell’”Indagine  sulla Dispersione  scolastica  in Provincia di Pavia”)  si è  ritenuto  indispensabile evidenziare  i principali aspetti  emersi  nel  corso  degli  incontri  e,  per  rispondere  in modo  coerente  al  nostro mandato, evidenziare  qui  di  seguito  alcune  “linee  guida”  quale  tracciato  strategico  da  perseguire  per ottenere  un  sempre maggiore  controllo  della  qualità  dei  processi  educativi  e,  di  conseguenza, anche un regolare contrasto al fenomeno della “dispersione scolastica”.  Alla  luce, poi, della  sottoscrizione del protocollo d’intesa  tra USP e Provincia di Pavia  (Gennaio 2010),  che  ha  inteso  avviare  la  costituzione  dell’<Osservatorio  Pavese  del  Sistema  Educativo  e Formativo>,  pensiamo  che  tali  indicazioni  possano  rappresentare  un  significativo  strumento  di orientamento  e  di  supporto  alle  scelte  politico/istituzionali  in materia  di  programmazione  e  di coordinamento  delle  attività  formative/educative  dei  sistemi  d’Istruzione  e  di  formazione professionale in Provincia di Pavia.  

3.1. <FOCUS GROUP> SULLA DISPERSIONE: LA FOTOGRAFIA DELL’ESISTENTE A completamento dell’analisi  sviluppata nel 2010 dal CTS  sul  fenomeno “dispersione  scolastica” (Rapporto Monitoraggio 2010)  in Provincia di Pavia si è deciso di effettuare 3 “focus group” con tutte le scuole e i cfp per rispondere prioritariamente ai seguenti obiettivi: 

• promuovere  un  proficuo  scambio  di  esperienze  e  avviare  un  dibattito  condiviso  e costruttivo tra tutti  gli attori del sistema d’Istruzione e Formazione Professionale; 

• valorizzare e condividere le esperienze più significative e le “buone prassi” realizzate dalle scuole e dai CFP; 

• individuare  congiuntamente  alcuni  mirati  ambiti  d’azione  su  cui  costruire  un  efficace contrasto della <Dispersione>. 

A  fronte  di  questa  decisione,  attraverso  l’invio  di  una  comunicazione  del  settore  Attività produttive,  lavoro, formazione e sviluppo della Provincia di Pavia, si sono  invitate tutte  le scuole superiori  pubbliche  e  i  CFP  a  partecipare  all’iniziativa  nei  giorni  31/1  e  1/2/2011  secondo  la seguente ripartizione territoriale:  

ZONA GEOGRAFICADATE E ORARI “FOCUS GROUP” 

Scuole e CFP PAVESE ‐ LUNEDI’ 31 Gennaio 2011Mattino ‐ ore 10.00 – 12.30 

Scuole e CFP OLTREPO’ ‐ LUNEDI’ 31 Gennaio 2011Pomeriggio ‐ 14.30 – 17.00 

Scuole e CFP LOMELLINA ‐MARTEDI’ 1 Febbraio 2011Mattino ‐ ore 10.00 – 12.30 

 Ecco le presenze registrate ai tre incontri sulla “dispersione”: Lunedì 31 Gennaio – Mattino – Pavese: APOLF – VOLTA – CREMONA – BORDONI – COSSA – COPERNICO – FONDAZIONE CLERICI – CARDANO – FOSCOLO – Ufficio Scolastico Territoriale; 

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Lunedì 31 Gennaio – Pomeriggio – Oltrepo: ODPF SANTA CHIARA  – FARAVELLI – GALILEI – CALVI – MARAGLIANO – Ufficio Scolastico Territoriale. Martedì 1 Febbraio – Mattino – Lomellina: CARAMUEL – CONSORZIO AST VIGEVANO – OMODEO – POLLINI – ELFOL – ASSESSORATO  ISTRUZIONE COMUNE DI VIGEVANO – Ufficio Scolastico Territoriale. Il dibattito è stato molto partecipato e ricco d’importanti spunti di riflessione. Significativa è stata la  presenza  continuativa  dell’Ufficio  Scolastico  Territoriale  (Ing.  Del  Pio)  e  la  partecipazione dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Vigevano (B. Avalle). Qui  di  seguito,  anche  se  in  estrema  sintesi,  intendiamo  evidenziare  i  temi  emergenti  e  le problematiche maggiormente avvertite dalla maggior parte dei convenuti.  Il rapporto con le famiglie Si  può  senza  dubbio  affermare  che  questo  sia  uno  degli  aspetti  che  presenta  la  maggiore problematicità.    La maggior  parte  dei  partecipanti  ha  ben  presente  questo  problema:  si  va  da realtà  che hanno da  tempo avviato un  rapporto  continuativo  con  i genitori ad altre  che  stanno tutt’ora sperimentando diverse modalità di approccio per ottenere un collegamento il più proficuo e costante possibile. Nonostante l’impegno e la volontà di tutte le scuole e dei CFP si è visto come la criticità oggi sta soprattutto nella difficoltà di creare relazioni positive e regolari con  i genitori per varie cause legate sia alle diverse condizioni sociali e culturali della famiglia, come all’esistenza di  drammatiche  divisioni  familiari  che  si  riflettono  sui  rapporti  (docente/genitore/alunno),  sia all’aumento  delle  famiglie  monoparentali  e,  spesso,  alle  condizioni  pressanti  di  lavoro    che condizionano fortemente le possibilità di relazione con la scuola.  Il rapporto con le Scuole Medie Nel corso degli  incontri sono emerse diverse esperienze significative tese a favorire  l’incontro tra la scuola superiore e  le scuole medie: attivazione di vere e proprie  reti  tra  il personale docente delle medie, delle superiori, delle strutture di  formazione professionale e anche con  il personale delle  associazioni  giovanili  e  del  volontariato  per  puntare  ad  un  coinvolgimento  attivo  e partecipato  sia  dei  ragazzi  come  delle  famiglie  sulle  future  scelte  –  progetti  centrati sull’accoglienza e sulla valutazione dei dati d’ingresso con l’obiettivo di verificare le predisposizioni attitudinali  e  le  caratteristiche  comportamentali  degli  allievi  provenienti  dalla  terza  media  – utilizzo  mirato  di  test  d’ingresso  e  di  valutazione  delle  competenze  pregresse  degli  allievi  – progetti di sensibilizzazione preventiva e coinvolgimento attivo degli alunni delle ultime classi delle medie nelle attività formativo/didattiche delle scuole superiori. Se da un  lato  si è  rilevato un diffuso  impegno progettuale  sul  fronte del  raccordo  tra medie  e superiori,  dall’altro  si  è  constatata  la  difficoltà  di  dare  continuità  nel  tempo  a  questi  percorsi sostenuti quasi sempre dalla buona volontà e dalla dedizione volontaria dei docenti delle scuole. Non per ultimo va sottolineata, anche, la mancanza di un mirato e regolare sostegno economico a questo tipo d’iniziative.  In questo ambito è molto sentita  la necessità del confronto permanente con  altre  realtà  scolastiche  e  formative  del  territorio  per  consolidare  e  uniformare  le modalità progettuali  e  definire modelli  comuni,  condivisi  ed  efficaci.  In  concreto:  sono  tutti  d’accordo nell’asserire  la  fondamentale  importanza  di  creare  collegamenti  stabili  e  sinergie  progettuali continuative  tra  il  personale  docente  delle  terze  classi  delle medie  e  delle  prime  classi  delle superiori.  Orientamento – Didattica orientativa Il  rapporto  con  le  Scuole Medie e  il  tema del  supporto  alla  scelta ha  aperto  la  strada  a diversi interventi  sul  problema  dell’Orientamento.  Tutti  gli  intervenuti  hanno  messo  in  evidenza  la 

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necessità  d’impostare  percorsi  d’Orientamento  capaci  di  supportare  realmente  le  future  scelte degli alunni delle medie. Tutti sono concordi nell’affermare che l’Orientamento non può limitarsi a progetti “spot” ma che dovrebbe essere caratterizzato da un’attività “globale e permanente” che sappia  formulare proposte,  che  sappia educare  i  giovanissimi  a  “scelte di  vita e di  formazione” lungimiranti e durature, che sappia accompagnare  in questo percorso anche  le famiglie poiché è impensabile  che  la  posizione  dei  genitori  rispetto  alla  scuola  non  influisca,  poi,  sulla rappresentazione degli stessi giovani. Alcuni  interventi hanno,  inoltre, toccato diversi aspetti che direttamente o indirettamente interagiscono con il problema “Orientamento”: 

• Evitare di proporre ai giovani “indirizzi preconfezionati o addirittura distorti dal mercato” (es.  tutti  indirizzati all’informatica o alle N.T.) ma aiutare  il giovane ad acquisire capacità critiche, capacità di  leggersi dentro, capacità di valorizzare  le proprie competenze (qualità intrinseche) intese in senso lato non esclusivamente in un’ottica “disciplinare”, ecc. 

• Sopperire all’assenza da parte di parecchi docenti e  formatori della completa conoscenza del quadro dell’offerta formativa oggi esistente sul territorio; 

• Affrontare il problema del “surplus” di allievi su determinati indirizzi a scapito di altri (vedi ad esempio  il caso Licei/Istruzione Tecnica) determinato spesso dalla totale assenza di un supporto “realistico” alle scelte. Non è solo un problema d’Orientamento: spesso i genitori non  pensano  ai  figli ma  a  loro  stessi,  e  al molto  ipotetico  prestigio  legato  a  una  scuola piuttosto che ad un’altra. Ma  i guai arrivano da  lontano. Nel primo anno delle superiori, vengono  al pettine  tutti  i nodi non  sciolti dalla  scuola media…. Con difficili  interventi di riorientamento e ricollocazione educativo/formativa (criticità dei passaggi da una scuola ad un’altra). 

• Affrontare seriamente il tema del rapporto stretto tra funzione orientativa e didattica nella scuola  attraverso  la  realizzazione  di  percorsi  mirati  di  aggiornamento/formazione  del personale insegnante sulla “Didattica orientativa”. 

 L’interscambio, i gruppi locali, la comunicazione e la trasferibilità delle esperienze Molte  delle  realtà  intervenute  hanno  promosso  e/o  partecipato  a  progetti  in  rete  (Europei, Nazionali,  Regionali,  Provinciali)  con  altri  attori  del  territorio  (scuole,  CFP,  servizi  sociali, associazioni giovanili e di volontariato, associazioni professionali e di categoria, comuni, ecc.). A tal riguardo,  si  è  detto  che  tali  iniziative  rischiano  spesso  di  restare  circoscritte  ai  tempi  ed  alle modalità del finanziamento e si è sottolineata l’esigenza di operare “continuativamente” in reti di condivisione,  soprattutto  a  livello  micro‐locale  (tra  scuole,  CFP,  realtà  aziendali,  ecc.)  per confrontarsi sulle diverse esperienze, per attivare un interscambio permanente e sistematizzare le “buone prassi” e i progetti più efficaci. A  questo  si  aggiunge  l’esigenza  di  creare  migliori  condizioni  in  ambito  informativo  e  di comunicazione  (anche attraverso  i portali provinciali esistenti)  tra  i diversi attori dei due sistemi d’Istruzione  e  di  Formazione  Professionale  con  l’obiettivo  di  offrire  una  vera  e  propria <piattaforma documentale> in relazione ai progetti, alle sperimentazioni in atto e alle buone prassi che via via vengono realizzate.    La formazione del personale docente e dei formatori Altro aspetto indicato e auspicato da molti: la necessità di avviare regolari interventi di formazione e  di  aggiornamento  per  il  personale  insegnante  e  per  i  formatori.  Tutti  sono  concordi  nel sottolineare che  le capacità degli  insegnanti e dei  formatori costituiscono  l’elemento chiave per 

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motivare i discenti e per determinarne il successo. In particolare si è posto l’accento sulle seguenti tematiche: 

‐ Didattica orientativa – Il rapporto stretto tra funzione orientativa e didattica; ‐ Insegnare e apprendere per competenze: la progettazione curricolare per competenze; ‐ Programmazione scolastica e criteri di spesa: il budget nella scuola; ‐ Le opportunità progettuali della UE per la scuola e il fundraising 

 La scuola crocevia informativo Gli incontri hanno messo più volte in evidenza che le scuole  lamentano una esagerata ridondanza di attività a  loro carico  in  relazione alle continue e molteplici  richieste di dati non solo da parte delle  diverse  realtà  istituzionali ma  anche  da  parte  di  realtà  non  istituzionali.  Tutti  questi  dati vengono  a  loro  volta  utilizzati  da  enti  che  non  comunicano  assolutamente  tra  loro.  Insomma manca una  interfaccia unica di  caricamento dati e una  codificazione omogenea degli  stessi  (un sistema aperto che permetta ai vari operatori, opportunamente autorizzati, di poter elaborare  i dati  presenti  senza  dover  passare  attraverso  richieste  spesso  formulate  senza  conoscere  la struttura  dei  dati)  che  soddisfi  le  richieste  di  una  molteplicità  infinita  di  enti,  istituzioni  e organizzazioni  che  regolarmente  attingono  informazioni  dalle  scuole.    Tutti  auspicano,  che  con l’avvento  dell’anagrafe degli studenti e con l’imminente avvio del portale provinciale <e‐Scuola> , si possa, a breve, ottenere una più rigorosa regolamentazione del fenomeno.    

3.2. IL QUADRO D’AZIONE STRATEGICO: LE LINEE GUIDA  Facendo riferimento al quadro complessivo del “Patto di Governance” e al mandato del Comitato Tecnico Scientifico,  le presenti Linee Guida  intendono offrire all’Assessorato   Attività produttive, Lavoro,  Formazione e  Sviluppo della Provincia di Pavia,    alcune direttrici d’orientamento ed un supporto alle scelte politico/istituzionali  in materia di programmazione e di coordinamento delle attività formative/educative dei sistemi d’Istruzione e di formazione professionale con  l’obiettivo prioritario di contrastare la dispersione e il disagio scolastico.  Orientamento e supporto alle scelte: un processo “coordinato” e “permanente” 

Premesso  • che  le  azioni  d’Orientamento  svolte  all’interno  delle  diverse  filiere  dell’istruzione,  della 

formazione  professionale,  del  lavoro  dovrebbero  confluire  in  un  disegno  istituzionale complessivo in cui non siano isolate ma interagiscano tra loro; 

• che  chi  eroga  Orientamento  nella  scuola  (sia  il  personale  insegnante  come  l’eventuale personale esterno) dovrebbe avere specifiche competenze d’azione e che nessuno si può improvvisare orientatore. Da qui  la necessità   d’impostare percorsi di  formazione mirata per i docenti e i formatori. 

• che  in  questo  documento  il  nostro  interesse  è  prioritariamente  focalizzato  sull’Orientamento  rivolto  agli  alunni  frequentanti  le ultime  classi delle medie e  la  classe prima delle superiori in un quadro generale di: 

‐ Sostegno e Accompagnamento dei genitori degli studenti  frequentanti  l’ultimo anno della scuola media nella scelta del percorso formativo dei figli. 

‐ Accompagnamento degli  studenti al  termine della  scuola media nella  scelta del percorso formativo. 

‐ Realizzazione di percorsi individualizzati per gli studenti a rischio abbandono o in difficoltà. 

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‐ Accompagnamento all’inserimento degli studenti del primo anno nella scuola superiore. ‐ Supporto  alla  scelta  del  proprio  percorso  di  istruzione  e  di  formazione  professionale  di 

giovani in diritto dovere all’istruzione che si avviano a completare i percorsi formativi.  Si indica come tracciato operativo quanto segue: 

1. Attivazione di un “Piano permanente di coordinamento” come punto di incontro ricorrente e  di  condivisione  tra  i  diversi  progetti  e  prassi  di  orientamento  presenti  sul  territorio provinciale (scuole medie e superiori, strutture di formazione)  con l’obiettivo di creare un linguaggio  comune  riguardo  le  tematiche  dell’orientamento  e  sviluppare  un’attività  di monitoraggio costante, di ricerca e analisi dei bisogni di orientamento sia dei ragazzi che delle famiglie e promuovere un “sistema progettuale omogeneo e integrato”. 

2. Il “Piano permanente di coordinamento” dovrebbe essere pilotato dalla Provincia di Pavia e dall’UST e vedere la partecipazione delle scuole (medie e superiori) e dei CFP suddivisi per zona  geografica  (Pavese,  Oltrepo,  Lomellina)  ed  inserirsi  a  pieno  titolo  nel  quadro istituzionale già rappresentato dal protocollo d’intesa tra UST e Provincia di Pavia, che nel 2010 ha  inteso avviare  la costituzione dell’<Osservatorio Pavese del Sistema Educativo e Formativo>  e  nel  “Patto  di  Governance”  che  all’art.  5  prevede  la  costituzione  delle Conferenze Territoriali e al punto 4)  indica   <l’individuazione di orientamenti condivisi dai diversi  attori,  istituzionali  e  non,  coinvolti  nel  governo  delle  politiche  di  istruzione, formazione  e  transizione  al  lavoro>.  E’  appunto  in  seno  alle  suddette  “Conferenze territoriali” che si possono attivare   veri e propri “tavoli zonali di condivisione”  in merito alle diverse esperienze ed iniziative sull’Orientamento. 

 Informazione diffusa e trasferibilità progettuale permanente 

Premesso • che  oggi  è  indispensabile  per  la  Scuola  e  per  i  CFP  orientarsi  all’incontro  e  al  costante 

interscambio  con  altre  realtà,  confrontarsi  in  modo  permanente  con  altre  situazioni mettendo in discussione i propri valori e significati; favorire lo scambio della conoscenza, la messa  in comune di dati e  informazioni,  il  trasferimento di esperienze, progetti e buone prassi; 

• che  l’informatica  e  il  corretto  utilizzo  dell’informazione  online  svolgono  sempre maggiormente un ruolo fondamentale nella costruzione di conoscenze di tipo “integrato”; 

• che  è  auspicabile  un  processo  d’integrazione  delle  diverse  professionalità  nella  presa  a carico  di  utenti  che  esprimono  bisogni  d’orientamento  in  rapporto  a  problematiche complesse  legate  al  genere  o  alla  condizione  di  svantaggio  sociale  o  alla  difficoltà  nei percorsi di transizione fra e nei sistemi dell’istruzione e della formazione; 

 Si indica come tracciato operativo quanto segue: 

1. Raccolta e valorizzazione  del patrimonio progettuale e delle prassi “formative” sviluppate  da parte delle scuole (medie e superiori) e dei CFP, con l'obiettivo di supportare l'attività di docenti  ed  operatori  impegnati  nei  percorsi  di  orientamento/riorientamento,  di accompagnamento e supporto alla scelta nella fase di passaggio dalle medie alle superiori e favorire la diffusione e il trasferimento di buone prassi. 

2. Creazione  di  una  “Banca  progetti  ed  esperienze”  che  raccolga  le  “schede  progettuali”,  formulate  secondo  un  format  omogeneo,    quale  fonte  di  conoscenza,  condivisione  e piattaforma  progettuale  di  riferimento  permanente  per  i  diversi  attori  scolastici  e  delle strutture di formazione professionale. 

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3. Si ritiene che  tale  iniziativa potrebbe essere collocata a pieno  titolo all’interno del nuovo portale  <e‐Scuola>  da  poco  avviato  dall’Assessorato  Attività  produttive,  Lavoro, Formazione e Sviluppo della Provincia di Pavia. 

 Formazione permanente e ricorrente del personale 

Premesso  • che la professionalità del docente non è riducibile agli aspetti tecnico‐funzionali o didattico‐

disciplinari:  ogni  docenza  è  sempre  luogo  di  una  precisa  responsabilità  individuale  e sociale; 

• che  la sfida della globalità e della complessità è una sfida via via più pesante per chi deve elaborare  e  trasmettere  cultura,  come  l’insegnante,  perché, mentre  i  problemi  si  fanno complessi,  trasversali, globali, planetari  il  sapere  rimane o  si  fa  sempre più  specializzato, parcellizzato, così che la mente umana si sente spesso impotente ad affrontare i problemi, tanto più quando si devono aprire la mente e il cuore dei minorenni a tali problemi; 

• che  saper  insegnare  presuppone  un  profilo  complesso  che  non  si  improvvisa,  né  si costruisce  in  astratto:    è  il  risultato  di  un  faticoso  cammino  che  viene  perfezionato  in situazione, nelle relazione quotidiana con  i propri alunni,  in un confronto e  in una ricerca continui con i propri colleghi e che necessita di una formazione permanente e ricorrente; 

• che  i  sistemi  educativo/formativi  dovrebbero  investire  in  progettualità,  innovazione, ricerca, relazioni attraverso modalità di valorizzazione ed ottimizzazione permanente delle conoscenze e delle competenze dei formatori e del personale docente; 

 Si indica come tracciato operativo quanto segue: 

1. Messa a punto di un piano provinciale ricorrente  (almeno 1 volta all’anno) di  formazione congiunta  degli  insegnanti  della  scuola  secondaria  superiore  e  degli  operatori  della formazione  professionale,  articolati  in  fasi  teoriche,  sviluppo  di  project  work, sperimentazione  assistita,  feed  back  e  confronto  finale  tra  colleghi  ed  esperti.  Gli  interventi  formativi previsti dal piano dovrebbero essere  realizzati attraverso 3 analoghe edizioni, una per zona geografica di riferimento (Pavese, Oltrepo, Lomellina). 

2. Il piano provinciale di formazione/aggiornamento Formatori e Insegnanti dovrebbe essere programmato  annualmente  in  sede  di  <Conferenza  di  Governance>  e  promosso  e coordinato congiuntamente dalla Provincia e dall’Ufficio Scolastico Territoriale nel quadro di collaborazione stabilito dal “protocollo 2010 tra UST e Provincia di Pavia”. 

3. Attivazione  spontanea  e  ricorrente  di  “workshop”  locali  (tra  scuole,  cfp  e  attori  locali) promossi  autonomamente  dalle  diverse  realtà  a  seguito  di  significative  esperienze  e/o progetti  con  l’obiettivo  di  avviare  un  confronto  permanente  e  favorire  la  diffusione  e  il trasferimento di “buone pratiche”. 

4. I temi prioritari e più urgenti da affrontare (anche alla luce di quanto evidenziato nel corso dei “focus group”), quale formazione e adeguamento delle competenze professionali degli insegnanti e dei formatori, risultano essere i seguenti: 

Insegnare e apprendere per competenze:  la progettazione curricolare per competenze – La programmazione didattica e  la  certificazione per  competenze.  (Competenze e moduli formativi,  la  certificazione  e  la  valutazione  delle  competenze,  le  competenze  e l'attribuzione dei crediti, la valutazione per livelli d’apprendimento). 

Orientamento  e  Didattica  orientativa:  Il  rapporto  stretto  tra  funzione  orientativa  e didattica;    la  dimensione  formativa,  metacognitiva,  motivazionale  della  didattica orientativa; la dimensione formativa e orientativa dell’insegnamento: aspetti metodologici 

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e strategie didattiche orientative;  la progettazione di   percorsi didattico‐orientativi   come prevenzione alla dispersione. 

  Azione permanente di orientamento strategico del Comitato Tecnico Scientifico 

Premesso • che  con  l’avvio  definitivo  dell’Anagrafe  Regionale/Provinciale  degli  studenti  e  del  

portale <e‐Scuola>   della Provincia di Pavia (messa a regime dell’ Osservatorio Pavese del Sistema Educativo e Formativo)  il monitoraggio dovrà fare sempre più riferimento agli aspetti qualitativi dei processi educativo‐formativi; 

• che  la scelta che si dovrà  fare nei prossimi anni, nell’impianto di monitoraggio, dovrà puntare  a  conciliare  il  concetto di monitoraggio,  inteso  come  raccolta  sistematica di indicatori significativi, con l’idea più complessa di valutazione della qualità formativa; 

• che  il  ruolo  del  CTS  (come  già  evidenziato  nella  premessa  del  <Rapporto  di Monitoraggio 2010) dovrà attestarsi sempre di più ad azioni di ricerca e di diagnosi per offrire  ai  sistemi  d’Istruzione  e  di  Formazione  Professionale  informazioni  e  dati  che consentano una valutazione “qualitativa” delle dinamiche che caratterizzano i processi educativo‐formativi  per  un  controllo  sempre  più  attento  delle  criticità  che  inducono fenomeni di <Disagio e Dispersione>; 

 Si indica come tracciato operativo quanto segue: 

1. Realizzazione  ciclica  e  ricorrente  di  azioni  di  monitoraggio  volte  ad  offrire  ai  sistemi d’istruzione e formazione professionale un  insieme di specifici  indicatori   che consentano una permanente “presa di coscienza”  sulle modalità di gestione dei processi  formativi  in rapporto ai diversi fenomeni di dispersione e disagio; 

2. L’attività di analisi e raccolta dati avrà come fonte primaria il portale web <e‐Scuola> della provincia e si avvarrà, anche, del coinvolgimento  diretto delle scuole e dei CFP.   

3. Questo consentirà la messa a punto di uno o più report  centrati prioritariamente su dati ed informazioni tese a supportare  le scelte didattico/formative atte a contrastare   <Disagio e Dispersione>. 

4. I  risultati  ottenuti  nei  suddetti  percorsi  di  analisi  e  di  monitoraggio  e  le  conseguenti “diagnosi”   verranno ciclicamente presentati  in seno alla “Conferenza di Governance” e  in opportuni  “Focus  group”  di  zona  (Pavese,  Oltrepo,  Lomellina)  rivolti  al  personale insegnante  ed  ai  formatori    con  l’obiettivo  di  una  piena  e  partecipata  condivisione  di quanto elaborato e prodotto dal CTS. 

 

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73 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4. Appendice: Ulteriori elaborazioni statistiche 

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74 

4. a.  ULTERIORI ELABORAZIONI STATISTICHE ANALITICHE PER ATTRIBUTI 

Questo capitolo aggiorna l’elaborazione dei dati raccolti nell’intero triennio 2007‐2010 passando dai numeri puri alle “percentuali pesate” ovvero rapportando ciascuna quantità al numero degli studenti frequentanti riferito allo “specifico attributo” in esame.  Questa    operazione  viene  effettuata  elaborando  di  volta  in  volta  i  dati  statistici  rispetto  agli  attributi  generali di lettura a disposizione, ovvero:  

i) per Indirizzo di Studi; ii) per Zone Geografiche;  iii) per i 3 Anni Scolastici indagati;  iv) per l’anno di corso dei diversi Indirizzi di Studio (omogeneamente trattati nei 5 anni anche se i 

Professionali  presentano  una  consistente  differenziazione  nel  4^  e  5^  anno  che  viene comunque rispettato “pesando” i valori per gli effettivi iscritti a tali anni). 

Sono state sviluppate  le elaborazioni che, secondo  il C.T.S., sono risultate più significative per  illustrare  le “tendenze” della Scuola Secondaria Superiore della Provincia di Pavia. Importante  sottolineare  che  nella  trattazione  sono  sempre  inseriti  i  dati  statistici medi  pesati,  per  un immediato  raffronto  visivo  (e  numerico)  dei  trend  temporali  e  delle  componenti  di  ciascuna  chiave  di lettura con il trend medio finale risultante nella Provincia.   Come per  il Capitolo precedente,  la presentazione  viene  trattata distintamente per  ciascun elemento di indagine della scheda di rilevazione statistica compilata dalle scuole (nei casi  in cui  i numeri a disposizioni siano quantitativamente significativi) ma senza differenziare la trattazione in sottocapitoli.   

4.a.1. Incidenza  del  fattore  “Indirizzo  di  Studi”  sul  trend  temporale  del  triennio 2007‐2010 e confronto con la Media Provinciale pesata  

TABELLA 1 “BIRIPETENZE” 

Bi-ripetenze: tendenza % per INDIRIZZO DI STUDI e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva

0,00%

0,10%

0,20%

0,30%

0,40%

0,50%

0,60%

0,70%

0,80%

2007-08 2008-09 2009-10

% p

esat

a

I.ART

PROF

TECNLICEI

Media Pesata

 Tendenza  complessiva  in  crescita  sostenuta  dai  “LICEI”  e  dai  “TECNICI”;  il  “PROFESSIONALE” migliora  nel  2009‐10 mentre l’ “ARTISTICO” va a zero ma con peso specifico pressoché ininfluente sul totale provinciale degli iscritti. 

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75 

TABELLA 2 “INTERRUZIONI” 

Interruzioni: Tendenza % per INDIRIZZO DI STUDI e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva

0,00%

0,50%

1,00%

1,50%

2,00%

2,50%

3,00%

3,50%

4,00%

4,50%

2007-08 2008-09 2009-10

% p

esat

a

I.ART

PROFTECN

LICEI

Media Pesata

 INTERRUZIONI degli  studi  stabilmente  in diminuzione nel per  tutti gli  indirizzi;  il  “PROFESSIONALE” ed  il  “TECNICO” guidano la % media pesata complessiva anche per le difficoltà occupazionali degli ultimi anni. 

TABELLA 3 “ASSENZE > 25%” 

Assenze > 25%: tendenza % per INDIRIZZO DI STUDI e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva

0,00%

5,00%

10,00%

15,00%

20,00%

25,00%

2007-08 2008-09 2009-10

% p

esat

a

I.ART

PROF

TECN

LICEI

Media Pesata

 Tendenza  peggiorativa  alimentata  dai  Tecnici  e  dai  Licei;  la  lieve  diminuzione  dei  Professionali(che  comunque  si mantengono su un pesante 20%)  non influisce sull’incremento della media pesata.  

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76 

TABELLA 4 “AL LAVORO” 

"AL LAVORO": tendenza nel biennio 2007-09 per INDIRIZZO DI STUDI; tendenza % pesata complessiva

0,00%

0,50%

1,00%

1,50%

2,00%

2,50%

3,00%

2007-08 2008-09 2009-10

% p

esat

a

I.ARTPROFTECNLICEIMEDIA PESATA

 Tendenza in calo e flessione di un fattore 10 nel PROFESSIONALE, stabili gli altri indirizzo;  Le Tabelle riferite agli indici di positività dell’indagine corrispondono ad “ore somministrate” o a “interventi individuali”  e  pertanto,  per  poter  essere  rappresentati  con  un  numero  significativo,  i  valori  vengono espressi in ore/interventi riferiti a 10 studenti. In queste Tabelle l’indirizzo Artistico risulta sempre nullo per mancanza di dato o per l’impossibilità di estrapolarli dall’accorpamento con altri indirizzi.  TABELLA 5 “RECUPERO DISCIPLINARE” 

Attività di Contrasto alla Dispersione: recupero disciplinare

-

2,00

4,00

6,00

8,00

10,00

12,00

2007-08 2008-09 2009-10

anno scolastico

ore

som

min

istra

te o

gni 1

0 st

uden

ti

I.ART

PROF

TECN

LICEI

MEDIA PESATA

 E’ la novità degli ultimi anni scolastici ed è legata alle disponibilità finanziarie degli Istituti. Il dato è espresso in numero di ore somministrate a 10   studenti;  il  triennio dimostra una una tendenza a decrescere con  l’eccezione dei LICEI;  lo strumento è sicuramente  il più efficacia e richiede una  intelligente programmazione nell’ambito dell’autonomia degli Istituti ma è strettamente condizionato dalle risorse finanziarie. 

Page 77: La scolastica: un rischio da affrontare - provincia.pv.it · 2 La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare

 

77 

TABELLA 6 “SPORTELLO APPROFONDIMENTO 

Attività di contrasto alla dispersione: sportello approfondimento

0,00

0,20

0,40

0,60

0,80

1,00

1,20

2007-08 2008-09 2009-10

anno scolastico

ore

som

min

istra

te o

gni 1

0 st

uden

ti

I.ART

PROF

TECN

LICEI

MEDIA PESATA

 Lo strumento è meno utilizzato rispetto al recupero disciplinare; presenta un andamento aaltalenante ma nel triennio dimostra un saldo finale passivo.  TABELLA 7 “POTENZIAMENTO” 

Attività di contrasto alla dispersione: potenziamento

-

0,10

0,20

0,30

0,40

0,50

0,60

0,70

0,80

0,90

2007-08 2008-09 2009-10

anno scolastico

ore

som

min

istra

te o

gni 1

0 st

uent

i

I.ART

PROF

TECN

LICEI

MEDIA PESATA

 Presenta un positivo incremento nell’ultimo A.S. 2009‐2010 e risulta stranamente in diminuzione nei TECNICI. 

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78 

TABELLA 8 “COLLOQUI INTERNI” 

Attività di contrasto alla dispersione: colloqui interni

-

0,10

0,20

0,30

0,40

0,50

0,60

2007-08 2008-09 2009-10

anno scolastico

cont

atti

per o

gni 1

0 st

uden

ti

I.ART

PROF

TECN

LICEI

MEDIA PESATA

 L’andamento  generale  è  stabile:  lieve  incremento  nei  LICEI  e  nel  TECNICO,  sensibile  flessione    del  PROFESSIONALE nell’ultimo A.S. 2009‐10.  

TABELLA 9 “COLLOQUI ESTERNI”  

Attività di contrasto alla dispersione: colloqui esterni

-

0,20

0,40

0,60

0,80

1,00

1,20

1,40

2007-08 2008-09 2009-10

anno scolastico

cont

atti

per o

gni 1

0 st

uden

ti

I.ART

PROF

TECN

LICEI

MEDIA PESATA

 Lo strumento è stato utilizzato solo dall’indirizzo LICEI. 

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79 

4.a.2.  Incidenza  del  fattore  “Zona  Geografica”  sulla  tendenza  temporale  del triennio 2007‐2010 e confronto con la Media Provinciale pesata 

 TABELLA 10 “BIRIPETENZE” 

Bi-ripetenze: tendenza % per ZONA GEOGRAFICA e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva

0,00%

0,05%

0,10%

0,15%

0,20%

0,25%

0,30%

0,35%

0,40%

0,45%

2007-08 2008-09 2009-10

% p

esat

a PAVESEOLTREPO

LOMELLINA

Media Pesata

 “BIRIPETENZE”  in  crescita  consistente  nel Pavese  e  nella  Lomellina;  l’Oltrepò  subisce  un  crollo  probabilmente  per  i disagi del trasferimento giornaliero che, di fronte a 2 insuccessi consecutivi, inducono a non ripetere. 

 TABELLA 11 “INTERRUZIONI” 

Interruzioni: Tendenza % per ZONA GEOGRAFICA e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva

0,00%

0,50%

1,00%

1,50%

2,00%

2,50%

3,00%

2007-08 2008-09 2009-10

% p

esat

a PAVESEOLTREPO

LOMELLINAMedia Pesata

 Trend in diminuzione per Oltrepò e Pavese; fluttuante intorno allo 0,5%   per la Lomellina. 

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80 

TABELLA 12 “ASSENZE > 25% “ 

Assenze > 25%: tendenza % per ZONA GEOGRAFICA e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva

0,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

2007-08 2008-09 2009-10

% p

esat

a

PAVESE

OLTREPO

LOMELLINA

Media Pesata

 

 Andamento in crescita con Pavese ed Oltrepò  che tendono ad uniformarsi alla  Lomellina 

 TABELLA 13 “AL LAVORO” 

"AL LAVORO": tendenza nel triennio 2007- 10 per ZONA GEOGRAFICA; tendenza % pesata complessiva

0,00%

0,20%

0,40%

0,60%

0,80%

1,00%

1,20%

1,40%

1,60%

2007-08 2008-09 2009-10

% p

esat

a PAVESEOLTREPOLOMELLINAMEDIA PESATA

 

Decremento sensibile e generalizzato per tutta la Provincia 

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81 

4.a.3.  Tendenze  temporale,  nel  triennio  2007‐2010,  della  media  pesata  dei diversi attributi segmentata nei cinque anni del corso di studi 

TABELLA 14 “BIRIPETENZE” 

Bi-ripetenze: tendenze per anno scolastico e per classe del quinquennio; tendenza della media pesata

0,00%

0,10%

0,20%

0,30%

0,40%

0,50%

0,60%

0,70%

0,80%

0,90%

1° 2° 3° 4° 5°

classi del quinquennio

% m

edia

pes

ata

2007-082008-092009-10MEDIA PESATA

 

Riduzione di 1/3 passando dalla 1^ alla 5^ classe del quinquennio. La media pesata indica nelle classi 1^ e 3^  i punti di criticità. Il trend temporale (con la sequenza GIALLO 2007 – VERDE 2008 – AMARANTO 2009 è in lieve crescita.  

 TABELLA 15 “ASSENZE > 25%” 

Assenze > 25%: tendenza per anno scolstico e per classe del quinquennio di corso; tendenza % complessiva pesata

0,00%

5,00%

10,00%

15,00%

20,00%

25,00%

1° 2° 3° 4° 5°

classi del quinquennio

% p

esat

a 2007-08

2008-09

MEDIA PESATA

2009-10

 

La media triennale 07‐10 è appesantita dal’A.S.  2008‐09; negli altri A.S. resta sotto il 10%. La media pesata segnala la criticità delle classi 1°, 3° e 4° . 

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82 

TABELLA 16 “INTERRUZIONI” (27/2) 

Interruzioni: tendenza %per anno scolastico e per classe del quinquennio; tendenza % complessiva pesata

0,00%

0,50%

1,00%

1,50%

2,00%

2,50%

3,00%

1° 2° 3° 4° 5°

classi del quinquennio

% p

esat

a 2007-082008-09MEDIA PESATA2009-10

 

1^  e  3^  restano  le  classi  critiche,  ma  la  sequenza  cronologica  (Giallo  –  Verde  –  Azzurro)  dimostra  un  trend  in decremento. 

 TABELLA 17 “AL LAVORO” 27/6 

"AL LAVORO": tendenza nel triennio 2007- 10 per anno del quinquennio e per A.S. ; tendenza % pesata complessiva

0,00%

0,20%

0,40%

0,60%

0,80%

1,00%

1,20%

1,40%

1,60%

1,80%

1° 2° 3° 4° 5°

% p

esat

a 2007-082008-092009-10MEDIA PESATA

 

La criticità si sposta, negativamente, al 4^ anno di corso. Trend temporale del primo biennio (Giallo – Verde) stabile; dimezzati i valori di uscita al lavoro nel 2009‐10 (Viola) . 

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83 

4.b.   CONFRONTO DI SINTESI DEI DATI PER “INDIRIZZI” DI STUDIO, PER “ZONE” E PER “ANNI SCOLASTICI” 

Per presentare  la  formazione  scolastica provinciale  in modo da  rendere  leggibile  il confronto dell’offerta formativa  differenziata  per  indirizzo  e  per  locazione  geografica  nell’ottica  del  problema  della “DISPERSIONE”, mediante gli  indicatori raccolti con  i questionari, è stato necessario rendere  i diversi dati congruenti ed omogenei tra loro.  

La  caratteristica  di  omogeneità  è  stata  ottenuta  utilizzando  per  tutti  i  parametri  (i  cui  numeri  abbiano significatività statistica come segnalato nella  loro presentazione nel § 9.3.), valori percentuali dell’insieme dei  dati  in  media  pesati  rispetto  alla  popolazione  scolastica  interessata  con  riferimento  allo  specifico parametro. 

Fanno  eccezione  i  parametri  contraddistinti  dalla  rilevazione  in  “ORE”  0  “INTERVENTI”  per  i  quali l’informazione è stata espressa in ore/interventi dispensati per “unità gruppo” dei fruitori ove questa unità viene omogeneamente fissata in 10 studenti.  

Queste elaborazioni hanno permesso di omogeneizzare  lo  spread di  tutti  i parametri entro  il numero di “21” sia per le % che per le ore e tutte le elaborazioni grafiche vengono presentate tenendo il “range” della scala invariato per facilitare il confronto visiva immediato. 

Questa presentazione  a  “RADAR”  include  ciascun parametro di  indagine posizionandolo  su un  ramo del “radar” (segnalato sull’esterno del poligono dalla relativa denominazione. 

Vengono presentati i raffronti tra tutti i parametri indagati esclusi quelli troppo esigui, e quindi mancanti di significatività  statistica  (ovvero  vengono  esclusi  i  parametri  “F  =  Alternanza  Scuola  Lavoro  “G  = ORE  di didattica breve per studenti non più agganciati ad una classe” ed “H = Studenti in uscita dalla scuola iscritti a Corsi serali” in quanti i numeri non presentano alcuna RILEVANZA STATISTICA). 

Rispettando  la metodica  sopra descritta vengono presentati qui di  seguito  i grafici  selezionati per  le due principali chiavi di lettura della rilevazione: 1) indirizzo di studi e 2) locazione geografica nella Provincia. 

Vengono prima presentati in Tabella i dati numerici in % e quindi in forma tradotta in grafico. In calce ai dati viene  stilata  una  valutazione  matematica  sommando,  con  segno  opposto,  la  somma  degli  indicatori negativi(‐) e la domma degli indicatori di contrasto (+).  

La  valutazione  è matematica ma  “arbitraria”  in  quanto  non  può  tener  conto  di  diversi  fattori  rilevanti (provenienza della popolazione  scolastica,  condizioni di partenza, disponibilità di  strutture, personale ed accesso ad  iniziative diverse ecc. ecc.)  che non hanno  trovato, al momento, un  indicatore  congruente e quindi non segnalati nel questionario. 

4.b.1. CONFRONTO PER INDIRIZZO DI STUDIO Sono stati considerati tutti i dati riportati nei questionari elaborati dagli Istituti per il triennio 2007 – 2010. Ciascun valore è stato calcolato come “media pesata dell’indicatore nel triennio”. 

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84 

 TABELLA 18 –   DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA   E COMPARAZIONE GRAFICA PER  INDIRIZZO DI 

STUDI 

 

TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010ARTISTICO PROFESSIONALE TECNICO LICEALE

BIRIPETENZE 0,22% 0,57% 0,19% 0,05%INTERRUZIONI 1,04% 3,25% 1,17% 0,12%

ASSENZE > 25% 7,23% 17,89% 6,21% 1,16%AL LAVORO 0,37% 1,67% 0,79% 0,15%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,52% 0,11% 0,02%SEGNALAZIONI 0,00% 0,08% 0,05% 0,01%

ore Rec. Disc. 0,00% 6,94% 8,66% 5,80%ore sportello 0,00% 0,30% 0,69% 1,00%

ore potenz.metodologico 0,00% 0,16% 0,42% 0,46%colloqui interni 0,00% 2,95% 1,95% 1,74%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,10% 4,00%

ARTISTICO PROFESSIONALE TECNICO LICEALEindicatori negativi 8,87% 23,99% 8,53% 1,51%indicatori positivi 0,00% 10,34% 11,82% 12,99%

valutazione -8,87% -13,64% 3,29% 11,48%  

0,00%

3,00%

6,00%

9,00%

12,00%

15,00%

18,00%

21,00%BIRIPETENZE

INTERRUZIONI

ASSENZE > 25%

AL LAVORO

RICH.RINTRACCIARE

SEGNALAZIONIore Rec. Disc.

ore sportello

ore potenz.metodologico

colloqui interni

colloqui esterni

I.ART

PROF

TECN

LICEI

 

Nel  triennio  2007‐2010  tre  indirizzi  presentano  rilevanti  valori  nelle  “ASSENZE  >  25%” ma  su  due  livelli molto  diversi:  PROFESSIONALE  (18%),  ARTISTICO,  TECNICO  (7%).  Tutti  gli  indirizzi  (con  eccezione dell’ARTISTICO)  presentano  altresì  discreti  valori  nelle  “ORE  DI  RECUPERO  DISCIPLINARE”.  Il PROFESSIONALE presenta inoltre i maggiori valori per INTERRUZIONI e per USCITE AL LAVORO. 

4.b.2.  CONFRONTO PER ZONE GEOGRAFICHE 

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Sono stati considerati tutti i dati riportati nei questionari elaborati dagli Istituti per il triennio 2007 – 2010. Ciascun valore è stato calcolato come “media pesata dell’indicatore nel triennio”. 

TABELLA 19 –   DATI  STATISTICI,  VALUTAZIONE  SINTETICA    E  COMPARAZIONE  GRAFICA  PER  ZONE GEOGRAFICHE 

TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010PAVESE OLTREPO LOMELLINA

BIRIPETENZE 0,14% 0,36% 0,22%INTERRUZIONI 1,22% 2,07% 0,51%

ASSENZE > 25% 3,88% 10,49% 8,41%AL LAVORO 0,53% 0,56% 1,15%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,03% 0,06% 0,49%SEGNALAZIONI 0,03% 0,03% 0,01%

ore Rec. Disc. 5,09% 10,22% 7,97%ore sportello 0,63% 0,63% 0,51%

ore potenz.metodologico 0,14% 0,95% 0,34%colloqui interni 2,75% 3,15% 2,73%colloqui esterni 0,06% 0,00% 6,37%

PAVESE OLTREPO LOMELLINAindicatori negativi 5,84% 13,56% 10,81%indicatori positivi 8,67% 14,96% 17,91%

valutazione 2,84% 1,40% 7,11%  

0,00%

3,00%

6,00%

9,00%

12,00%

15,00%

18,00%

21,00%BIRIPETENZE

INTERRUZIONI

ASSENZE > 25%

AL LAVORO

RICH.RINTRACCIARE

SEGNALAZIONIore Rec. Disc.

ore sportello

ore potenz.metodologico

colloqui interni

colloqui esterni

PAVESE

OLTREPO

LOMELLINA

 

Nel triennio 2008‐2010 le tre zone mettono in evidenza la preponderanza di due fattori: ASSENZE > 25% e ORE di RECUPERO DISCIPLINAE che  tendono a bilanciarsi. L’OLTREPO’  (valore 10)   è  in  testa  in entrambi, segue la LOMELLINA  (valore 8) ed il PAVESE (valere tra 4 e 5). La valutazione complessiva è discretamente positiva per la LOMELLINA mentre il PAVESE e l’OLTREPO’ sono di poco al di sopra dell’equilibrio. 

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4.b.3. TENDENZA TEMPORALE PER INDIRIZZO DI STUDI 

Sono stati considerati tutti i dati riportati nei questionari elaborati dagli Istituti per il triennio 2007 – 2010. Ciascun valore è stato calcolato come “media pesata dell’indicatore per ciascun Anno Scolastico del triennio”. 

TABELLA 20 –   DATI  STATISTICI,  VALUTAZIONE  SINTETICA    E  COMPARAZIONE  GRAFICA  PER  ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO ARTISTICO 

INDIRIZZO ARTISTICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL T2007-08 2008-09 2009-10

BIRIPETENZE 0,42% 0,23% 0,00%INTERRUZIONI 1,69% 0,93% 0,46%

ASSENZE > 25% 10,99% 4,63% 5,73%AL LAVORO 0,00% 0,23% 0,92%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,00% 0,00%SEGNALAZIONI 0,00% 0,00% 0,00%

ore Rec. Disc. 0,00% 0,00% 0,00%ore sportello 0,00% 0,00% 0,00%

ore potenz.metodologico 0,00% 0,00% 0,00%colloqui interni 0,00% 0,00% 0,00%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00%

2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 13,11% 6,02% 7,11%indicatori positivi 0,00% 0,00% 0,00%

valutazione -13,11% -6,02% -7,11%  

0,00%

3,00%

6,00%

9,00%

12,00%

15,00%

18,00%

21,00%BIRIPETENZE

INTERRUZIONI

ASSENZE > 25%

AL LAVORO

RICH.RINTRACCIARE

SEGNALAZIONIore Rec. Disc.

ore sportello

ore potenz.metodologico

colloqui interni

colloqui esterni

2007-08

2008-09

2009-10

 

Questa valutazione è del tutto parziale in quanto mancano i dati di POSITIVITA’ o per mancata segnalazione o in quanto forniti con numeri accorpati ad altri indirizzi di studio e quindi non applicabili. 

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Pertanto, oltre all’evidenza grafica dei dati disponibili, non ha alcun significato il bilancio algebrico e l’unica considerazione possibile riguarda le ASSENZE > 25% che portano l’indirizzo in linea con il TECNICO 

 

TABELLA 21 –   DATI  STATISTICI,  VALUTAZIONE  SINTETICA    E  COMPARAZIONE  GRAFICA  PER  ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO PROFESSIONALE 

INDIRIZZO PROFESSIONALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO 2007-08 2008-09 2009-10

BIRIPETENZE 0,32% 0,76% 0,63%INTERRUZIONI 3,66% 3,52% 2,54%

ASSENZE > 25% 17,26% 16,95% 19,53%AL LAVORO 2,80% 1,39% 0,81%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,82% 0,61% 0,13%SEGNALAZIONI 0,05% 0,10% 0,10%

ore Rec. Disc. 6,45% 9,37% 4,93%ore sportello 0,43% 0,32% 0,13%

ore potenz.metodologico 0,12% 0,12% 0,23%colloqui interni 3,71% 5,03% 3,53%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00%

2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 24,91% 23,32% 23,74%indicatori positivi 10,73% 14,83% 8,82%

valutazione -14,18% -8,49% -14,92%  

0,00%

3,00%

6,00%

9,00%

12,00%

15,00%

18,00%

21,00%BIRIPETENZE

INTERRUZIONI

ASSENZE > 25%

AL LAVORO

RICH.RINTRACCIARE

SEGNALAZIONIore Rec. Disc.

ore sportello

ore potenz.metodologico

colloqui interni

colloqui esterni

2007-08

2008-09

2009-10

 

La  fotografia  dell’indirizzo  PROFESSIONALE  è  sicuramente  negativa  ma,  come  già  precedentemente accennato, l’indirizzo presenta negli iscritti condizioni di partenza assolutamente non paragonabili agli altri indirizzi.  Inoltre  i grandi numeri non favoriscono  l’erogazione degli  interventi di contrasto alla dispersione 

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che  sono  forniti  (“COLLOQUI  INTERNI”  e  “ORE  DI  RECUPERO  DISCIPLINARE”) ma  raggiungono  solo  una popolazione  tra  lo 0,4% e  lo 0,9%   per  il primo ed  intorno allo 0,3% per  il secondo, valori assolutamente insufficienti  a  contrastare  i  fattori negativi.    Le  tendenze  degli  indici di  negatività  tra  il  2007  ed  il  2010 appaiono nel complesso in sensibile peggioramento. 

 

TABELLA 22 –   DATI  STATISTICI,  VALUTAZIONE  SINTETICA    E  COMPARAZIONE  GRAFICA  PER  ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO TECNICO 

INDIRIZZO TECNICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRI2007-08 2008-09 2009-10

BIRIPETENZE 0,11% 0,17% 0,30%INTERRUZIONI 1,53% 1,54% 0,45%

ASSENZE > 25% 4,64% 4,56% 9,43%AL LAVORO 0,75% 0,93% 0,69%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,17% 0,13% 0,04%SEGNALAZIONI 0,07% 0,04% 0,04%

ore Rec. Disc. 10,34% 8,22% 7,44%ore sportello 0,87% 0,37% 0,82%

ore potenz.metodologico 0,54% 0,44% 0,28%colloqui interni 2,75% 3,11% 3,38%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00%

2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 7,28% 7,36% 10,93%indicatori positivi 14,50% 12,14% 11,91%

valutazione 7,23% 4,77% 0,98%  

0,00%

3,00%

6,00%

9,00%

12,00%

15,00%

18,00%

21,00%BIRIPETENZE

INTERRUZIONI

ASSENZE > 25%

AL LAVORO

RICH.RINTRACCIARE

SEGNALAZIONIore Rec. Disc.

ore sportello

ore potenz.metodologico

colloqui interni

colloqui esterni

2007-08

2008-09

2009-10

 

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La tendenza temporale nel triennio delle negatività è in crescita, mentre quella delle positività è in  calo. Le “ASSENZE  > 25%”  tra  il 2008‐09 e  il 2009‐10  raddoppiano mentre  l’impegno  al  contrasto  segue,  seppur lievemente,  la  tendenza al calo. Le “ORE DI RECUPERI DISCIPLINARE” passano dal 1,0% al 0,7% mentre  i “COLLOQUI INTERNI” hanno un lieve incremento  poco significativa su una popolazione cosi’ numerosa. 

 

TABELLA 23 –   DATI  STATISTICI,  VALUTAZIONE  SINTETICA    E  COMPARAZIONE  GRAFICA  PER  ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO LICEALE 

INDIRIZZO LICEALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIE2007-08 2008-09 2009-10

BIRIPETENZE 0,04% 0,01% 0,11%INTERRUZIONI 0,17% 0,17% 0,03%

ASSENZE > 25% 0,64% 0,61% 2,23%AL LAVORO 0,21% 0,07% 0,17%

RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,05% 0,01%SEGNALAZIONI 0,00% 0,01% 0,01%

ore Rec. Disc. 7,24% 4,30% 5,83%ore sportello 1,14% 0,92% 0,93%

ore potenz.metodologico 0,48% 0,11% 0,78%colloqui interni 2,87% 2,33% 0,40%colloqui esterni 0,00% 12,05% 0,00%

2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 1,06% 0,92% 2,56%indicatori positivi 11,73% 19,70% 7,95%

valutazione 10,67% 18,78% 5,38%  

0,00%

3,00%

6,00%

9,00%

12,00%

15,00%

18,00%

21,00%BIRIPETENZE

INTERRUZIONI

ASSENZE > 25%

AL LAVORO

RICH.RINTRACCIARE

SEGNALAZIONIore Rec. Disc.

ore sportello

ore potenz.metodologico

colloqui interni

colloqui esterni

2007-08

2008-09

2009-10

 

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Non è una  sorpresa  il  fatto  che  il  LICEALE  sia  l’unico  indirizzo a  conseguire  in  tutti  i  tre anni valutazioni sintetiche positive, ma anche qui  la tendenza delle positività è  in discesa mentre  l’indicatore più sensibile delle negatività  (“ASSENZA > 25%”) passa da uno 0,6% al 2,2%. Le attività di contrasto sono contenute e soprattutto è  in decremento quella delle “ORE DI RECUPERO DISCIPLINARE” che appare sempre come un riferimento primario per il contrasto alla dispersione. 

 

4.c.  RITIRI, CORSI SERALI e CORSI BREVI 

Alla  domanda  “Indicare  quanti  alunni  ritiratisi  senza  titolo  di  studio  si  sono  in  seguito  iscritti  a corrispondenti  corsi  serali  dell’istituto  nel  biennio  2007‐09,  per  completare  il  ciclo  di  studi”  gli  istituti comprensivi di corsi serali hanno dato le seguenti risposte: 2 alunni nell’a.s. 2007‐2008 e 14 alunni nell’a.s. 2008‐2009. 

Un dato, quindi, di scarso interesse “immediato”, visto l’esiguo numero  degli alunni che hanno attuato un passaggio diretto ai corsi serali. 

Occorre comunque effettuare alcune considerazioni:  

a) non  tutti  gli  istituti  “dispongono” di  corsi  serali  corrispondenti;  è probabile  che un numero non irrilevante di uscite dal  sistema  scolastico  statale diurno di  alunni minorenni  in età posteriore  a quella dell’obbligo scolastico  (età  in cui sono meno  intensi  i controlli), avvenga a  favore dei corsi serali,  istituzionalmente più  “flessibili”,  in  grado di  accogliere  anche  in  corso d’anno  gli  studenti mediante  la  valutazione dei  crediti  formativi.  Lo  sbocco diretto  ai  corsi  serali quale  rimedio  alla ripetenza o all’abbandono è quindi una risorsa non realizzabile in tutti gli istituti. 

b) La mission dei corsi serali è, sostanzialmente,  il rientro  in formazione ai fini di una riqualificazione culturale/professionale. Non  a  caso uno dei  requisiti  è  lo  svolgimento  di un’attività  lavorativa o l’essere momentaneamente  disoccupato  o  in  attesa  di  occupazione.  Si  tratta  di  una  scuola  per studenti  lavoratori  e  non  un  canale  di  recupero  immediato  dei  ragazzi  in  difficoltà  nei  percorsi regolari. Ne è spia il crescente numero di stranieri iscritti.  

c) Non è chiaro, anche se  la prassi di molti istituti è favorevole all’iscrizione, se, trattandosi di scuola per “adulti”, sia possibile accettare che sia frequentata da studenti ancora minorenni. E’ un punto delicato, che segna una possibile  “vocazione” del sistema delle scuole serali a porsi come canale di recupero “diretto” della dispersione scolastica. 

d)  L’istruzione  serale,  tesa a  riqualificare  i  lavoratori non diplomati, si basa sull’idea di  fondo che  il diploma di  scuola  superiore  sia  requisito pressoché  indispensabile  ad un  soddisfacente  livello di inserimento professionale, pertanto,  in ultima analisi, essa   si pone come un percorso di recupero “indiretto”, utilizzabile dopo alcuni anni di uscita dal sistema formativo diurno.  

e) Corollario del collegamento all’attività  lavorativa è che  le scuole serali statali sono essenzialmente tecniche e professionali.  

 

Per meglio visualizzare  il  ruolo dell’istruzione  serale è opportuno considerare alcuni dati  relativi all’anno scolastico 2009‐2010, messi in relazione dai grafici “A” e “B”. 

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449 1002

1746519467

02000400060008000

100001200014000160001800020000

frequentanti A.S. 2009-10

TABELLA A - esclusione delle scuole private non paritarie e dei centri di formazione

CORSI SERALI

scuole superiori paritarie

scuole secondarie statali

scuole superiori statali eparitarie

 

 

449 369

9331

0100020003000400050006000700080009000

10000

frequentanti A.S. 2009-10

TABELLA B - tutti gli istituti tecnici e professionali, sia paritari che statali

CORSI SERALI

istituti tecnici paritari

istituti tecnici o professionalistatali

 

 

Il grafico A mette in relazione gli studenti dei corsi serali con gli studenti delle scuole superiori paritarie e il totale  degli  studenti  delle  superiori,  con  esclusione  delle  scuole  private  non  paritarie  e  dei  centri  di formazione. 

Il  grafico  B  mette  in  relazione  il  numero  degli  studenti  lavoratori  con  quello  degli  istituti  tecnici  e professionali, sia paritari che statali. 

L’offerta formativa serale riguarda, infatti, solamente l’istruzione tecnica e professionale, non esistendo sul territorio un  liceo serale, a conferma della principale  funzione attribuita a  tali corsi di elevare  il  livello di qualificazione  professionale.  La  funzione  di  “recupero”  nel  campo  liceale  sembra  dunque  rimessa elusivamente  alle  istituzioni  private,  fatta  salva  la  scelta  di  cambiare  percorso  di  studi.  Affiora dall’architettura del sistema che l’istruzione tecnica e professionale svolga anche una funzione di recupero 

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degli abbandoni del sistema  liceale, soprattutto classico e scientifico.  Il percorso “classico” dello studente dei corsi serali è, quindi, eccezion fatta per gli alunni stranieri,  il seguente: scuola tecnica o professionale statale – abbandono della scuola – inserimento riuscito o tentato  nel mondo del lavoro – iscrizione ai corsi serali. Non di  rado,  considerato  il  ruolo meno  “istituzionale” delle  scuole private non paritarie  (che non sono sede d’esame conclusivo del corso di studi), nella sequenza si inseriscono uno o più anni di frequenza di un  istituto tecnico privato non paritario  Il ruolo degli  istituti non paritari tende ad essere depotenziato (probabilmente  a  favore  dell’iscrizione  ai  corsi  serali)  dalla  recente  normativa  sugli  esami  di  stato  per  i candidati privatisti, che richiede il superamento, anche per coloro che sono in possesso della promozione o idoneità alla quinta classe, di un esame preliminare su tutte le materie dell’ultimo anno di corso. Occorrerà aspettare l’attuazione della riforma dei corsi per adulti per verificare se la tendenza a porsi come canale di recupero  della  dispersione  scolastica  verrà  rafforzata  o  compressa.  E’  comunque  auspicabile  che,  in  un prossimo  futuro,  la  riqualificazione  professionale  realizzata  attraverso  il  conseguimento  del  diploma  di scuola  superiore  avvenga  in  tempi  sempre  più  anticipati  e  prossimi  all’età  scolare,    con  un  effetto  di “abbassamento”  dell’età media  degli  studenti  lavoratori,  nella  considerazione  che  sempre  più,  in  una società  tecnologicamente avanzata,  il diploma rappresenta un  titolo minimo di “ingresso” nel mondo del lavoro, fatta salva la formazione continua in età lavorativa, mediante percorsi specialistici post diploma, del tipo IFTS, ITS, ecc. 

 

Con questo criterio possiamo metter in fila i diversi corsi attribuendo al PROFESSIONALE il “Livello 18”; agli ARTISTICI il Livello “9”; ai TECNICI il livello “5” ed ai LICEI il livello “1”.  

Nulla  di  nuovo  in  questa  distinzione  che  deriva  da  un  retaggio  storico  della  Scuola  Italiana  e  da  una evoluzione socio‐economica che poco ha inciso sul sistema scolastico dell’Istruzione Superiore di 2^ grado, ma semplicemente  la dimostrazione che  i dati numerici raccolti dall’indagine sulla DISPERSIONE ne danno una ulteriore conferma.  

 

Accettata  questa  classificazione  possiamo  tentare  una  confronto  tra  questa  classifica  ed  i  numeri, dell’attività di contrasto alla dispersione (che nel diagramma sono illustrati dagli indicatori che vanno dalle “Ore di Recupero Disciplinare” ai “Colloqui Esterni” in senso orario). 

L’ARTISTICO  eccelle  in  quantità  con  due  indicatori  (Recupero  Disciplinare  e  Colloqui  Interni), ma  sorge anche il sospetto che con questa azione assuma anche una funzione non corretta di compensazione ad una “Assenza > 25%” al 7,96% fisiologicamente molto alta e da correggere.  

Gli Istituti TECNICI ed i LICEI sono tradizionalmente indirizzi di elite, ed i dati lo confermano ma non senza differenze.  

Il  TECNICO  soffre  indici  di  “Dispersione”  bassi ma  significativi  e  risponde  con  una  attività  di  contrasto monocorde (Recupero Disciplinare) che si dimostra insufficiente.  

L’indirizzo LICEALE per contro, pur non essendo quasi toccato dal problema della “Dispersione” (come già notato  nella  Tab.  35),  attiva  in  modo  consistente  e  differenziato  gli  strumenti  di  “Contrasto  alla Dispersione” operando con successo in prevenzione del problema. 

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Il  PROFESSIONALE,  infine,  eredita  i  problemi  derivanti  dal  suo  bacino  di  utenza  che  va  a  raccogliere  la produzione meno qualificata della Scuola Media Unica e sovente anche gli Studenti che provengono dai ceti sociali meno abbienti.  

Ma gli Istituti Professionali, soprattutto dagli anni ’90 in poi, hanno seguito con il Ministero dell’Istruzione, con  le  Regioni  e  con  le  Province,  diversi  percorsi  di  Qualificazione  e  di  differenziazione  delle  Figure Professionali in uscita che  li pongono con pari dignità, e con notevole importanza per il mondo lavorativo, nell’ambito dell’Istruzione Superiore di 2^ grado. 

L’esito di questa  indagine dimostra che  la DISPERSIONE è uno dei maggiori problemi che devono risolvere per migliorare  la  propria  immagine  e  dimostra  anche  l’insufficienza  dei mezzi  con  cui  attualmente  la combattono.  In particolare  il diagramma  indica che  le 0,87 ore di “Recupero Disciplinare” dispensate per ciascun iscritto ed il raggiungere con “Colloqui Interni” solo il 3,15% degli iscritti sono azioni troppo esigue per modificare le attuali tendenze del fenomeno. 

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Fonti bibliografiche e sitografiche

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Fonti bibliografiche e sitografiche utilizzate nel rapporto d’indagine

• Comune di Torino ‐ Progetti sulla Dispersione di S. Scanavino – 2008; • Scuola‐er  –  Il  portale  della  scuola  della  Regione  Emilia  Romagna  ‐  La  dispersione  scolastica  e  il 

successo formativo ‐ Analisi di un fenomeno – Regione Emilia Romagna ‐ 2009 • La  dispersione  scolastica  nella  provincia  di  Pisa  ‐  L’anagrafe  degli  studenti  ‐  strumento  per 

l’individuazione di interventi efficaci per combatterla ‐ Provincia di Pisa – Assessorato alla Pubblica Istruzione e allo Sport – 2008. 

• Ministero  della  Pubblica  Istruzione  ‐  Direzione  Generale  Studi  e  Programmazione  ‐  Ufficio  di statistica ‐ La dispersione scolastica ‐ Indicatori di base per l’analisi del fenomeno ‐ Anno Scolastico 2004/05. 

• Scuola e Mercato del Lavoro di G. Ghirardini e M. Pellinchelli – Oltre la scuola media – Osservatorio del Mercato del Lavoro – Provincia di Parma – 2008 

• Rapporto Annuale 2009 dell’ISTAT (Giugno 2010); • RAPPORTO SUL FUTURO DELLA FORMAZIONE  IN  ITALIA  ‐ Commissione di studio e di  indirizzo sul 

futuro della  formazione  in  Italia  istituita con Decreto del Ministro del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali del 2 aprile 2009  ‐ 2009 

• L’autonomia possibile ‐ Spazi e idee per costruire il curricolo nelle istituzioni scolastiche ‐ A cura di Oriano  Pirazzini  e  Gian  Carlo  Sacchi  –  Carocci  Editore  2007  ‐  ASSESSORATO  ISTRUZIONE, FORMAZIONE, LAVORO, POLITICHE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA 

• Competenze e Flessibilità – V. Trota ‐ ebc consulting – Business PLUS – Padova – 2008 • Domani Lavoro…  ‐ Educazione non  formale per un  lavoro che cambia – A. Cestaro, R.Bertacchini, 

C.Sciacca – Nuovo Cescot – Regione Emilia Romagna – Bologna 2004 • Provincia  di  Pavia  –  Settore  Attività  Produttive,  Lavoro,  Formazione  e  Sviluppo  ‐  Rapporto  di 

Monitoraggio – A.S. 2007‐2008 – A cura del Comitato Tecnico Scientifico del Patto di Governance ‐ Settembre 2008 

• I numeri delle scuole – Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ‐ Alunni, Classi a.s. 2008‐2009 / 2009‐2010 (http://www.istruzione.lombardia.it/) 

• Percorsi verso il futuro – Guida alla scelta della scuola superiore – 2008/2009 – Provincia di Pavia • STUDIO  DI  UN  SISTEMA  PER  LA  VALUTAZIONE  DELL’EFFICACIA  DEI  PERCORSI  RELATIVI 

ALL’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE E ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE NELLA PROVINCIA DI PAVIA – REPORT FINALE ‐ Università degli studi di Pavia Dipartimento di Statistica ed Economia Applicate “L. Lenti” ‐ Simone Gerzeli, Carlo Magni, Elena Albera, Samantha Bisio, Anna Mascherpa – Settembre 2009 

• Provincia di Pavia – Settore Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo – Rapporto di Monitoraggio ‐2007‐2010: 3 anni a confronto – A cura del Comitato Tecnico Scientifico del Patto di Governance – Settembre 2010 

• Provincia di Lodi Assessorato all’Istruzione – Assessorato alla Formazione Professionale – Scolarità e flussi nel sistema di  Istruzione e Formazione professionale della Provincia di Lodi  serie  storica  fino al 2009/2010 – Marzo 2011 

• Progetto Leonardo da Vinci  ‐ YOUNG  ‐ Azioni  integrate contro  la dispersione scolastica e  il  lavoro minorile,  Ente  promotore  Fondazione  IDIS  ‐  Città  della  Scienza,  sviluppato  con  il  contributo finanziario  e  il  supporto  della  Commissione  Europea.  Rapporto  di  ricerca  2003  –  2005  ‐ www.progettoyoung.org  

• P. Terenzi – Contrasto alla dispersione e promozione del  successo  formativo – Buone pratiche  in Emilia Romagna – Franco Angeli ‐ 2006 

• Regione Lazio – Fondo Sociale Europeo – Progetto Traghetto – Relazione Finale – 2005 • Commissione  Europea  ‐  COMUNICAZIONE DELLA  COMMISSIONE AL  PARLAMENTO  EUROPEO, AL 

CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI  ‐  La lotta contro l'abbandono scolastico: un contributo decisivo all'agenda Europa 2020 – 31/1/2011 

• Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace – La dispersione scolastica nelle scuole di I e II grado – Rapporto finale – a cura di IRES – 2006 

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