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La Voce della Valtrompia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO V - GENNAIO-FEBBRAIO 2012 1/2 n. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS Il dovere di cittadini di Adriano Bianchi J Mentre la campagna elettorale snocciola, secondo il miglior reper- torio consolidato attacchi, veleni, polemiche e promesse pronte ad es- sere smentite il giorno dopo il voto, i cittadini fanno i conti con la realtà quotidiana. Poco lavoro per tutti, po- chi soldi da spendere “per far girare l’economia”, molte tasse non solo onerose, ma per lo più odiose per- ché colpiscono beni essenziali come la casa. Gli osservatori, e soprattutto i politici in campo, valutano, come sempre, in maniera ondivaga la situa- zione: c’è chi evoca il baratro presente e futuro, chi considera la tassazione un’inutile pressione, chi promette un futuro senza balzelli dove scorrerà “latte e miele”. Anche per questo, so- prattutto in vista del voto di febbraio, noi cittadini siamo oggi chiamati a un attento discernimento che è fatto di una valutazione realista, informata e senza illusioni, dove i desideri seppu- re legittimi possano incontrare dati e soprattutto le possibili soluzioni pro- poste il cui onere di credibilità spetta necessariamente a chi corre alle ele- zioni. Come italiani e bresciani abbia- mo già dimostrato di essere capaci di sacrifici per sostenere la ripresa del Paese, ma ora serve un segnale di se- rietà perché tutto non venga perduto. Un cittadino maturo, sa che le tasse sono necessarie a far sì che la comu- nità possa avere quei servizi essenziali al bene di tutti, soprattutto dei più de- boli, ma mostrare con trasparenza che le risorse sono impiegate al meglio sta a chi amministra la cosa pubblica. Re- sponsabilità, trasparenza e serietà do- vranno essere le parole chiave di chi entra in politica. Oggi le pretendiamo ad alta voce da tutti coloro che, vecchi e nuovi, hanno scelto di correre per il governo del Paese, della regione e dei comuni che rinnoveranno le loro am- ministrazioni. Una pretesa fondata sui fatti, certi che, da cittadini, il nostro dovere, finora, l’abbiamo fatto. Caino. Temporanea battuta d’arresto per la ristrutturazione del cimitero Necessario convocare i singoli eredi, in modo da concordare con ciascuno il destino da riservare al proprio monumento familiare Il servizio a pagina 15 Inchiesta Le tasse benedette Alta Valle L’assemblea approva il bilancio preventivo della Comunità montana •• pag. 9 Un’indagine storica sulle tombe di famiglia L'Imu incide in modo pesante. Ma c'è anche un altro peso di cui, in questo momento, nessuno parla ed è quello sostenuto da parrocchie e associazioni no profit per le loro strutture I servizi a pag. 2-3 Sport Motori: nostra intervista ad Alessandro Botturi reduce dalla Parigi-Dakar •• pag. 22 Editoriale Lumezzane Rispettare il Patto di stabilità senza rinunce dolorose per la comunità •• pag. 7

La Voce della Valtrompia 2013 01

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Caino. Temporanea battuta d’arresto per la ristrutturazione del cimitero.

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Page 1: La Voce della Valtrompia 2013 01

La Vocedella Valtrompia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO V - GENNAIO-FEBBRAIO 2012

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Il dovere di cittadini di Adriano Bianchi

Mentre la campagna elettorale snocciola, secondo il miglior reper-torio consolidato attacchi, veleni, polemiche e promesse pronte ad es-sere smentite il giorno dopo il voto, i cittadini fanno i conti con la realtà quotidiana. Poco lavoro per tutti, po-chi soldi da spendere “per far girare l’economia”, molte tasse non solo onerose, ma per lo più odiose per-ché colpiscono beni essenziali come la casa. Gli osservatori, e soprattutto i politici in campo, valutano, come sempre, in maniera ondivaga la situa-zione: c’è chi evoca il baratro presente e futuro, chi considera la tassazione un’inutile pressione, chi promette un futuro senza balzelli dove scorrerà “latte e miele”. Anche per questo, so-prattutto in vista del voto di febbraio, noi cittadini siamo oggi chiamati a un attento discernimento che è fatto di una valutazione realista, informata e senza illusioni, dove i desideri seppu-re legittimi possano incontrare dati e soprattutto le possibili soluzioni pro-poste il cui onere di credibilità spetta necessariamente a chi corre alle ele-zioni. Come italiani e bresciani abbia-mo già dimostrato di essere capaci di sacrifici per sostenere la ripresa del Paese, ma ora serve un segnale di se-rietà perché tutto non venga perduto. Un cittadino maturo, sa che le tasse sono necessarie a far sì che la comu-nità possa avere quei servizi essenziali al bene di tutti, soprattutto dei più de-boli, ma mostrare con trasparenza che le risorse sono impiegate al meglio sta a chi amministra la cosa pubblica. Re-sponsabilità, trasparenza e serietà do-vranno essere le parole chiave di chi entra in politica. Oggi le pretendiamo ad alta voce da tutti coloro che, vecchi e nuovi, hanno scelto di correre per il governo del Paese, della regione e dei comuni che rinnoveranno le loro am-ministrazioni. Una pretesa fondata sui fatti, certi che, da cittadini, il nostro dovere, finora, l’abbiamo fatto.

Caino. Temporanea battuta d’arresto per la ristrutturazione del cimitero

Necessario convocare i singoli eredi, in modo da concordare con ciascuno il destino da riservare al proprio monumento familiare

Il servizio a pagina 15

Inchiesta

Le tassebenedette

Alta Valle

L’assemblea approvail bilancio preventivodella Comunità montana

•• pag. 9

Un’indagine storicasulle tombe di famiglia

L'Imu incide in modo pesante.Ma c'è anche un altro peso di cui, in questo

momento, nessuno parla ed è quello sostenuto da parrocchie e associazioni

no profit per le loro strutture

I servizia pag. 2-3

Sport

Motori: nostra intervistaad Alessandro Botturireduce dalla Parigi-Dakar

•• pag. 22

Editoriale

Lumezzane

Rispettare il Pattodi stabilità senza rinuncedolorose per la comunità

•• pag. 7

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2 La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Primo piano

Approfondimento. Parrocchie e attività parrocchiali alle prese con l'Imu, e i timori sulle possibili ricadute

Quando “Cesare” chiamarisponde sempre la famiglia

di Massimo Venturelli

Dare a Cesare quel che è di Cesa-re… Quanti hanno dovuto fare un pro-fondo lavoro su se stessi per autocon-vincersi che anche l’Imu era “di Cesa-re” e come tale andava pagata? Forse i più dotati di senso civico, possono avere trovato una consolazione nel sa-pere che l’Imu, vera e propria patrimo-niale sulla casa di proprietà, era uno dei “calici amari” propinati a ogni ita-liano per salvare il Paese dal disastro. Gli italiani nutrono la speranza che il futuro governo metta realmente mano alla riforma dell'imposta che l‘Unione europea nelle scorse settimane ha de-finito iniqua. C'è però una partita che pare esclusa dal dibattito: l‘Imu che la

Chiesa deve versare. Troppo, e molto spesso in termini sbagliati, si è scritto sulla questione, alludendo a favori e presunte regalie che lo Stato avrebbe concesso, sotto forma di esenzioni e di riduzioni, alla Chiesa. “Una polemica costruita sul nulla – afferma don Gian-pietro Girelli, direttore dell’Osservato-rio giuridico e legislativo della diocesi di Brescia – perché tutte le parrocchie

hanno pagato esattamente quanto im-posto dalla legge. Anzi, in molti casi, hanno probabilmente anche pagato di più di quanto avrebbero dovuto per via di un‘interpretazione restrittiva di una normativa che ha parecchi passaggi non eccessivamente chiari”. Le par-rocchie, dunque, hanno pagato quanto dovevano per quelle attività che han-no aspetti commerciali seppur stret-

tamente legati all‘orizzonte pastorale di riferimento. Se è vero, infatti, che bar e sale della comunità forniscono servizi in cambio di un corrispettivo, è pur vero che lo fanno “sottocosto”, perché il riferimento ultimo di queste attività non è (e non potrebbe essere diversamente) il profitto ma, appun-to, la pastorale. Favorire la presenza di giovani, guovanissimi e famiglie al cinema parrocchiale (nella foto la sala di Montirone), far sì che il bar dell’ora-torio diventi uno spazio per creare la comunità non è certo svolgere un’at-tivita commerciale. Il corrispettivo richiesto per il servizio offerto molte volte non consente nemmeno di pa-reggiare le spese sostenute. Le par-rocchie, dunque, pagano, ma iniziano a interrogarsi sulla sostenibilità di que-sto sforzo. Facile, anche se doloroso, ipotizzare che per far fronte alla pres-sione dell’Imu e degli altri oneri fiscali (aumento dell‘Iva, etc.) le parrocchie, che vivono della carità e della genero-sità dei propri parrocchiani, potrebbe-ro arrivare ad aumentare i prezzi dei loro servizi. Ma questo, come sosten-gono tanti sacerdoti, sarebbe cedere a una logica meramente commerciale, con evidenti ulteriori aggravi per i bi-lanci familiari. Da qualunque parte la si analizzi, dunque, l’Imu finisce sem-pre per colpire la famiglia.

Scuole paritarie. Un eventuale sgravio fiscale non lederebbe il regime di concorrenza con le scuole statali

“Moltissime delle nostre scuole – afferma suor Alba Comolatti, delega-ta provinciale della Fidae – rischiano seriamente di chiudere se costrette a pagare l’Imu secondo le richieste del-lo Stato, a meno che non decidano di gravare ancora una volta sulle fami-glie”. Per fronteggiare questo rischio si è mossa la Fidae nazionale che, con un comunicato intitolato “Una norma prevaricatrice”, ha contestato allo Sta-to di volere far cassa sulle spalle delle scuole paritarie, senza riconoscere lo-ro il ruolo sociale svolto e il risparmio

che, con la loro presenza, consento-no di realizzare (quantificato in quasi 7 miliardi di euro). Nel documento si legge che “Il Decreto in questione (il 200/2012 del Ministero dell’economia e delle finanze, ndr.) giustifica il pre-lievo richiamandosi alla necessità di uniformarsi alle ingiunzioni dell’or-dinamento europeo, dimenticando tuttavia due particolari: che nel resto d’Europa le scuole non statali sono fi-nanziate per intero o quasi dallo Sta-to; e che in Italia un eventuale sgravio fiscale delle scuole paritarie non lede

Un’imposta che mette a rischio di chiusura tanti Istituti

Molte parrocchie hanno sentito il peso

dell’imposta introdotta che penalizza attività

e proposte che, pur avendo un aspetto

commerciale, di fatto non lo sono

affatto il regime di concorrenza verso le scuole statali che sono, com’è no-to, a completo carico dello Stato”. Il decreto in questione, ricorda ancora suor Alba Comolatti, contiene inoltre parecchi punti non del tutto chiari. Di qui la scelta, assunta a livello naziona-le, di non procedere con il pagamento della seconda rata dell’Imu in attesa dei dovuti chiarimenti. “Ovviamente si tratta di un invito – conclude la re-ligiosa – a ogni scuola è stata libera di pagare”. Nel Bresciano, però, solo tre istituti hanno pagato.

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3La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

E-mail:valtrompiavocemedia.it

La campagna elettorale ha messo al centro del dibattito politico il tema dell’Imu e del peso che ha avuto sulle famiglie italiane. Poco o nulla si sta di-cendo sul peso sopportato dalle comunità parrocchiali e sulle conseguenze che l’imposta potrebbe avere, portando magari nuovi carichi sulle spalle di famiglie già particolarmente prese di mira. Nelle parrocchie vi sono attività e proposte che, pur avendo un aspetto commerciale, di fatto rimandano a una dimensione pastorale: come sostenere in futuro una simile pressione? E anco-ra, l’Imu può arrivare a colpire anche la naturale propensione alla carità? In queste pagine alcune riflessioni e tentativi di chiarimento.

Le ricadute dell’Imu su parrocchie e famiglie

Congrega della carità apostolica. Il peso fiscale sopportato è quasi il triplo del costo dello scorso anno

Anche la Congrega della carità apostolica di Brescia ha sentito pe-santemente la pressione dell’Imu. Nel passaggio dall’Ici alla nuova imposta comunale, ossia dal 2011 al 2012, il pe-so fiscale sopportato dalla Congrega è passato da 350mila a 940mila euro. Si tratta di costi praticamente triplicati nonostante alcune agevolazioni con-cesse dal Comune di Brescia. La situa-zione era già stata denunciata nel set-tembre dello scorso anno, proprio in occasione della discussione in Palazzo Loggia delle nuove aliquote dell’Imu.

In quella circostanza ci fu chi (qual-che consigliere comunale e ammini-stratori dell’Aler) parlò anche di una attenzione particolare del Comune nei confronti di una realtà impegnata sul fronte del disagio abitativo. “Tutto ve-ro – affermano in Congrega –. Le age-volazioni concesse, però, hanno inciso in modo irrisorio sui nostri bilanci e su quelli delle fondazioni amministrate”. Le citate agevolazioni non riguardano, per esempio, gli 88 appartamenti del quartiere Mazzucchelli che la Congre-ga ha recentemente ristrutturato e as-

segnato a canone moderato attraver-so una convenzione con il Comune di Brescia e la Regione Lombardia. Il 73% delle unità immobiliari della Congrega è destinato a finalità sociali.Nonostante questo, il peso fiscale nel 2012 è aumentato a dismisura. Quel che preoccupa i 56 Confratelli della Congrega è che questo aggravvio fini-rà irrimediabilmente per ricadere sulle risorse destinate alle finalità istituzio-nali, ossia sulla carità e sulla soddisfa-zione dei bisogni di un numero sempre crescente di persone.

Il timore è per le possibili ricadute negative sulla carità

Fisco. Lo strumento sarà pienamente operativo tra qualche settimana ma già ora sono possibili gli autotest

Arriva il temuto redditometro, “grande fratello” delle Entrate

di Fabrizio Spassini

Tra qualche settimana sarà ope-rativo un nuovo strumento di accer-tamento denominato redditometro. Con esso, l’Agenzia delle entrate, potrà procedere alla comparazio-ne delle spese dei componenti di una famiglia con il reddito dichia-rato, segnalando poi eventuali non coerenze.In pratica un nuovo “grande fratello” verificherà se le nostre spese sono coerenti con il reddito che avremo indicato nella dichiarazione annua-le dei redditi.Sono circa 100 le voci di spesa distri-buite in sette categorie – abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e

contributi previdenziali, istruzione, attività sportive e ricreative, inve-stimenti immobiliari e altre spese – che potrebbero essere oggetto di controllo del nuovo redditometro, la cui vera forza sta nella possibilità per l’Agenzia delle Entrate di incro-ciare le informazioni di tutte le ban-che dati di cui la medesima dispone e che concernono le summenziona-

te categorie di spesa. Alla somma di questi dati saranno aggiunte le spese medie per famiglia stimate dall’Istat (diverse per tipologia familiare e per area geografica). Una volta rilevato uno scostamento tra il reddito di-chiarato e le spese verificate (all’in-terno di un margine di tolleranza del 20%), scatterà un accertamento dell’Agenzia, con invito al contri-

Dopo l’Imu gli italiani devono prepararsi a

un’altra novità, lo strumento pensato

per verificare la congruenza tra la spesa

delle famiglie e i loro redditi

buente a spiegare gli scostamenti evidenziati dal redditometro e i red-diti dichiarati, motivando con quali risorse finanziarie, diverse rispetto a quanto risulta dalla dichiarazione dei redditi, sono state sostenute le spese. A prescindere dalla possi-bilità di essere accertati o meno, e quindi essere convocati per spiega-zioni, sembra chiaro che a ciascuno di noi viene “imposta” una maggiore attenzione nella conservazione della documentazione giustificativa delle proprie spese. Dovremo acquistare qualche armadio in più per la con-servazione dei documenti cartacei, sperando sempre che la spesa sia compatibile con il nostro reddito. È importante sottolineare, che nel caso in cui l’Agenzia non dovesse essere soddisfatta dalle spiegazioni e, quindi, proseguisse con un accer-tamento formale di una ipotizzata evasione di imposte, il contribuente potrà sempre ricorrere agli strumen-ti ordinari di impugnazione dell’ac-certamento.Da ultimo, se un contribuente vo-lesse dilettarsi in una verifica pre-liminare sulla compatibilità tra le proprie spese e il reddito dichiara-to, potrebbe scaricare il Redditest dal sito dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it).

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MESSAGGIO ELETTORALECo

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Patto Civico Centrosinistra www.ambrosolilombardia2013.it

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Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

LLETTERE

Tasse e ipocrisie

Egr. direttore,lo spirito che ha sempre animato “La Voce del Popolo” è racchiuso in quel “fede, lealtà e coraggio” che campeg-gia in prima pagina. In questo mot-to mi riconosco da oltre mezzo seco-lo. “La verità è l’essenza della carità” ebbe ad affermare Giuseppe Lazzati in un incontro con i giovani di Azio-ne cattolica ancora prima del Concilio. Quelle parole mi rimasero fisse nella memoria. Dire la verità anche in poli-tica e come rappresentanti delle istitu-zioni democratiche è un dovere mora-le; chiedere la compartecipazione alla spesa sociale per assicurare una vita di-gnitosa a tutti i cittadini, compreso gli sfortunati csenza lavoro, o colpiti da fattori invalidanti, magari precoci, è praticare la giustizia sociale. E per ga-rantire la qualità della vita in genere, con servizi socio sanitari appropriati, non è possibile ridurre le risorse pub-bliche, colme si è fatto negli ultimi an-ni. In un tempo di forte crisi economi-ca e di macroscopiche disuguaglianze di reddito è dovere primario della Sta-to intervenire per riequilibrare il teno-re di vita dei suoi cittadini attraverso la eliminazione di ogni privilegio, la con-trazione delle spese superflue e quindi il travaso di risorse verso persone o set-tori di effettivo bisogno. Fuori da que-sto percorso c’è soltanto demagogia e populismo, che non aiutano a raddriz-zare le storture che si sono consolidate attraverso un modello super liberista senza regole. D’altro canto, ogni citta-dino deve sentirsi corresponsabile nel rivedere i propri stili di vita rendendo-li più sobri, con la capacità di guarda-re anche a coloro che stanno peggio. In definitiva mi pare che sia giusto che ognuno contribuisca in modo propor-zionato alle sue effettive capacità im-positive, anche se fosse alla pari del-la vedova al tempio, pretendendo, al tempo stesso, che quanti sono tenuti a dare cento facciano altrettanto in mo-do esplicito. Quindi, smascherare l’ipo-crisia dominante è, oggi, la più alta forma di giustizia e di carità cristiana.

Giuseppe Delfrate

E-mail:valtrompiavocemedia.it 5La Voce della Valtrompia

gennaio-febbraio 2013

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIABovezzo: in Municipioporte aperte anche il sabatoL’Amministrazione comunale di Bovezzo ha recentemente aperto le porte ai cittadini anche il sabato mattina. Nell’ambito di una politica che mira a riguadagnare la fiducia delle persone, il sindaco Antonio Bazzani in collaborazione con cinque consiglieri comunali, ha istituito uno sportello d’ascolto aperto ogni sabato dalle 10 alle 11. Oltre ai normali orari di ricevimento sarà quindi possibile usufruire della disponibilità dei consiglieri che, due alla volta, si alterneranno in Sala Colonne per accogliere segnalazioni, idee o soluzioni che saranno periodicamente inserite in relazioni dalle quali l’Amministrazione potrà prendere spunto per effettuare interventi migliorativi o correttivi.

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIABovezzo: dopo la farmacia

tocca alla macelleriaErano le sei del mattino quando i

proprietari della macelleria Punto Carni, sono giunti sul posto di lavoro. Ad

attenderli, un’amara sorpresa: il vetro della porta d’ingresso era stato sfondato e nel negozio, oltre al fondo cassa di monete

e a diversi prodotti alimentari, mancava all’appello un’affettatrice d’epoca del

valore di circa 6.000 euro. Poiché la salumeria è situata nel centro negozi di via

dei Prati, che durante la notte è protetto da serrande e controllato dalla vigilanza, è verosimile che i malviventi abbiano atteso

il via libera manomettendo la saracinesca e riuscendo poi a dileguarsi inosservati.

Giornali della Comunità

È in distribuzione il numero di febbra-io del mensile della comunità parroc-chiale di Lumezzane S. Sebastiano “Lu-mensanum”. In copertina, un’immagi-ne dell’ambiente spruzzato di neve di poco più di un mese fa, mentre a pag. 1 il parroco si interroga, e ci offre la sua ri-flessione, su ciò a cui serve la fede.

Radio VoceSpazio all'intrattenimento e all'informazio-ne nazionale ogni ora e a quella locale con 5 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Ascoltaci sulle frequenze terrestri in Fm 88.3 - 88.5 (Brescia e intera Provincia) oppure tra-mite il canale streaming via internet all'indi-rizzo www.radiovoce.it

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

Spunti di riflessione

Egr. direttore,leggo sempre con interesse sul setti-manale diocesano “La Voce del Popo-lo” l’articolo in prima pagina di Agosti-no Mantovani. Io lo chiamerei “spunti di riflessione”. Quello pubblicato sul n. 2 si intitolava “Per paura di perdere il posto”. Un pensiero questo che da mol-to tempo condivido: un’Europa che ha bisogno di politica comune per tutti gli stati membri, un potere centrale che decida sulle cose essenziali, una leg-ge elettorale uguale per tutta l’unione europea evitando che si perdano an-ni senza decidere. Troppi i politici, sia quelli a Roma, sia quelli locali. Sono i costi della politica che fanno salire il de-bito pubblico: basti pensare alle spese per il mantenimento dei palazzi pro-vinciali e regionali, senza considerare i costi dei politici e dei loro privilegi. Fa-re politica dovrebbe essere un servizio al Paese, fatto per amore di patria, non un mestiere per lucrare soldi.

Marco Pedersoli

La parolaai lettori

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7La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Piano triennale. Tante decisioni, ma alcune situazioni sono rimaste nel limbo

Sinergie per crescere

Lumezzane

L’anno 2012 dell’Amministrazio-ne comunale si è chiuso con la pia-nificazione delle opere da mettere in cantiere per i prossimi tre anni. La redazione di un Piano triennale delle opere pubbliche che è giunto sul tavolo con qualche situazione lasciata nel limbo. Le risorse non consentono voli pindarici, doven-do rimanere entro i vincoli del Pat-to di stabilità. “In linea di massima – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Mario Salvinelli – siamo riusciti a mettere tutta una serie di cantieri da aprire entro il 2015, con un investimento complessivo quan-tificato in circa 15 milioni di euro, che saranno così ripartiti: un milio-ne e 247mila euro (2013), 5 milioni e 480.200 euro (2014) e otto milioni e 335.200 euro (2015)”.

La grossa somma prevista per le opere di rilevanza pubblica sarà raccolta anche grazie ad alcuni con-tributi regionali specificatamente dedicati, ad alienazioni da attuare, oneri di urbanizzazione e risorse già accantonate precedentemente dal Municipio lumezzanese. “Tra i progetti che avranno priorità – ag-giunge l’assessore Salvinelli – vi sono la sistemazione delle strade, la messa in sicurezza del campo di Rossaghe e la bonifica dell’area in Val di Put per la realizzazione di un nuovo campo di rugby e di una pista da pattinaggio (alle tre opere

in totale verranno destinati 1 milio-ne 250 mila euro). Inoltre, è nostra intenzione spostare la biblioteca in un edificio più consono alla sua funzione nella centrale piazza Gio-vanni Paolo II, trasformare il vec-chio cimitero di San Sebastiano in un parco pubblico, ricostruire l’ala nord della scuola elementare “Ca-duti per la Patria”; e ancora creare già questa primavera una rotatoria tra le vie Garibaldi e Armieri nella frazione di Mezzaluna e provvedere al collegamento fognario tra le vie Brescia e Magenta per poter così convogliare i reflui al collettore”.

L’assessore Mario Salvinelli con il sindaco Silverio Vivenzi

Riguardo l’obbligo di montare catene o pneumatici da neve oc-corre precisare che il Codice della Strada prevede, laddove sia stato installato l’apposito segnale, che i conducenti debbano comunque circolare, a partire dal punto in cui è stato installato il segnale, con catene o pneumatici da ne-ve se le condizioni atmosferiche e della strada lo richiedono o di avere le catene a bordo se non c’è neve (sanzione di 80 euro nel-le strade extraurbane e di 39 euro nelle strade urbane).In ogni caso c’è la possibilità, da parte dell’organo di Polizia stra-dale, di intimare di non prosegui-re il viaggio se il veicolo non è do-tato dei suddetti mezzi antisdruc-ciolevoli (sanzione di 80 euro e decurtazione di 3 punti).La Polizia locale intensificherà quindi i controlli nel periodo in-vernale su queste dotazioni di sicurezza dei veicoli e sulle loro condizioni di efficienza (grado di usura).

Per la neve: usarecatene o pneumatici

Frazione Fontana. L’obiettivo del piccolo ma combattivo comitato è avere garanzie sulla tutela della salute

Nella frazione di Fontana, da circa un mese, è stata installata una nuova antenna per telefonia mobile e navigazione via rete.Il fatto ha colto di sorpresa molti: a poche decine di metri era già at-tiva un’altra antenna. Ne è nato un piccolo ma combattivo comitato, che si è rivolto a più enti, non tan-to per lo smantellamento dell’an-tenna, quanto piuttosto per avere garanzie sulla tutela della salute, considerando il fatto che la zona è residenziale.

Secondo quanto emerso, mancano ancora risposte certe e certificate. Sono stati interpellati il Comune, l’Arpa di Brescia, il Ministero della salute e il Corpo forestale.La documentazione tecnica in ma-no al comitato, debitamente con-segnata dal Comune di Lumezza-ne, chiarifica che l’antenna rispet-ta i valori per legge, ma, si legge, attraverso analisi teoriche e auto-certificazioni.Da qui i dubbi, che sorgono sia per l’elevata potenza della nuova an-

L’antenna che fa discutere: autocertificato il rispetto dei limititenna (circa 20W), sia e soprattut-to per quelle zone ove le onde an-dranno a incrociare quelle emesse dall’altra antenna già in funzione; il gruppo di famiglie non ritiene sufficiente l’autocertificazione da parte della società che ha installa-to il secondo apparecchio.È stato ricordato al Comune che il Pgt non prevede l’installazione di antenne in zone residenziali; il Co-mune ha replicato che ultime sen-tenze del Tar Sicilia hanno abroga-to tale limitazione. (a.c.)

Pur dovendo rimanere entro i vincoli del

Patto di stabilità con risorse disponibili che non consentono voli

pindarici, entro aprile avremo modo di aprire

una serie di cantieri

di Andrea Alesci

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9La Voce della Valtrompianovembre 2012

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Valtrompia. L’assemblea approva il bilancio preventivo della Comunità montana

Se necessità fa virtù

Alta Valle

L’assemblea della Comunità mon-tana ha approvato il bilancio preventi-vo. La minoranza del Pd si è astenuta dopo i no “politici” alla maggioranza Pdl-Lega, che hanno caratterizzato il 2012. “Lo facciamo – ha detto il capo-gruppo sindaco di Sarezzo Massimo Ottelli – dopo aver preso atto delle difficoltà oggettive nello stendere il bilancio”. Lo stesso presidente Bettin-soli aveva appena definito il 2013 “... anno della verità per il futuro di un en-te senza entrate proprie”. Il contributo dello Stato si è ridotto a 170mila euro in tutto. Gli stanziamenti regionali da quasi 1,3 milioni, sono in previsione per 873mila euro. È costante il con-tributo di gestione (385mila euro) che consente un risicato funzionamento amministrativo dell’ente dove, dall’1 maggio 2010 non ci sono indennità agli amministratori. Ma i trasferimenti, per esempio per servizi associati passano da 346mila a 157mila euro, e sono az-

zerati in alcuni settori. Ultima tegola: la Provincia ha ridotto la comparte-cipazione per la manutenzione della viabilità intercomunale da 140mila a 75mila euro azzerando la possibilità di nuovi interventi. Il bilancio pareggia ancora nella bella cifra di 8,6 milioni: quasi quattro riguardano trasferimenti per servizi associati, in continuo incre-mento, con capofila la Comunità mon-

di Edmondo Bertussi

Il presidente della Comunità montana, Bruno Bettinsoli

Da qualche giorno è stato aperto il “Fondo Gian Piero Piardi per una comunità solidale” in memoria del sacerdote di Pezzaze che continua a vivere nelle azioni di quanti lo ri-cordano, in Val di Susa, dove è nata la fondazione, come a Pezzaze. Don Gian Piero era un “Piardi cresciuto fuori dalla Valtrompia, educato in una terra diversa da quella d’origi-ne. Ho appena potuto gustare il sa-pore aspro della vita dura di Pezzaze e di Marmentino poi… a soli tre anni e mezzo, sul treno, piccolo emigran-te al seguito di papà in cerca di la-voro. Erano gli anni immediatamen-te a ridosso della guerra e questo è stato un destino comune a moltis-simi miei omonimi e compaesani”. L’obiettivo della fondazione è il so-stegno a enti e persone nelle attivi-tà di beneficenza che spesso, parto-no con un carico di buona volontà ma incontrano grossi ostacoli di ca-rattere burocratico e alla cerimonia di presentazione del progetto, a Su-sa, non poteva mancare, in rappre-sentanza della grande famiglia, una piccola delegazione di Piardi. Nel suo servizio pastorale, è stato tra le altre cose, responsabile della Caritas diocesana, presidente dell’Istituto per il sostentamento del clero dio-cesano e direttore del giornale “La Valsusa”.

Pezzaze: un fondoin memoria

tana. Al riguardo spicca l’ampliamento del ruolo di Civitas Srl: oltre all’intero settore socio-assistenziale, gestirà di fatto tutto il sistema culturale (biblio-tecario, archivistico e museale). Fiore all’occhiello è il sistema bibliotecario da 10 anni sempre in crescita. Vi si af-fianca positivamente il sistema archi-vistico. Sotto la lente il sistema muse-ale coi suoi 10 siti sulla Via del Ferro.

Lodrino. Parla “Giglio”, l’ultimo reduce della campagna di Russia dell’Alta Valle, allora ventenne

Si chiama Vigilio Bettinsoli (Gi-glio), lodrinese figlio di Giovanni (Gianì): è l’ultimo vivente in Alta Valle reduce di Russia. Abita ancora sopra il Dosso di Lodrino, nella sua casci-na Piantù da dove lo sguardo indugia sulla vallata e sul Gölem all’orizzonte. Avvertito dall’abbaiare della sua Lea, appare col sorriso incorniciato nella lunga barba e quegli occhi pungen-ti. Prepara il caffè, sparisce e torna col suo cappello alpino: una reliquia che ha 70 anni, con la targhetta del Valchiese, la Croce di guerra, il di-stintivo del fronte russo, la medaglia della Presidenza della Repubblica, la medaglia d’argento dell’Associazio-ne combattenti e reduci della quale è ancora presidente. Racconta e de-scrive tutto come fosse ieri: la leva a 19 anni; i giorni a piedi per arrivare alla “fredda Russia”. Arrivarono sul Don, per giorni picconavano per sca-

vare trincee, costruire ripari sotto ter-ra col rancio (quando arrivava) una volta al giorno, il termometro a -50°. “Il 17 gennaio la ritirata”. Poi il sacri-ficio del suo Valchiese per sfondare l’accerchiamento russo, i quasi 800 km trascinandosi nella neve per 36 giorni fino a Gomel da dove partiva-no le tradotte verso l’Italia. Gli occhi si inumidiscono: “Avevo problemi alle gambe: per quasi 20 giorni sono an-dato avanti attaccato alla cintura del Tone dè la Nano di Invico (Antonio Bettinsoli), ci siamo salvati: pesavo 70 kg, erano diventati 47... Nel 1952 si è sposato con Giuseppina Attilia Bet-tinsoli persa nel 1972: ha quattro figli e otto nipoti. Usa il telefonino, non perde un telegiornale: “Sò contèt qui sui monti, nella mia casa, con le “mè bestie”, i miei che mi vengono a tro-vare, le feste con tanti amici. Mi alzo la mattina ed è subito sera...”. (e.b.)

La lunga e tragica marcia verso casa di Vigilio Bettinsoli

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11La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

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Media Valle

Sarezzo. Attesa da tutta la Valle e non solo, la festa del Patrono quest’anno si terrà dal 15 al 19 febbraio

Nel cuore di un freddo febbra-io s’avviluppa la sagra popolare più importante e conosciuta della Valtrompia: la fiera di San Faustino di Sarezzo. Una festa lunga cinque giorni (da venerdì 15 a martedì 19) che richiama un grandissimo nu-mero di persone dalla Valle, dalla città e da diverse altre zone della provincia, pronte ad accalcarsi per le vie del centro storico saretino.La festa mantiene la propria con-

notazione religiosa con la celebra-zione venerdì 15 febbraio alle ore 20.30 della S. Messa nella chiesa parrocchiale di Sarezzo dedica-ta ai due santi Faustino e Giovi-ta, mentre la sagra popolare terrà banco con il carosello di giostre e bancarelle.Cinquanta attrazioni e spettacoli

viaggianti e alcune novità rispet-to all’edizione dello scorso anno: infatti, si aggiungeranno la giostra per adulti “Nido di rondine”, un braccio con tre rami che compie diverse evoluzioni che verrà posi-zionato in piazza Cesare Battisti; il “Mixtreme”, percorso vita sospeso in via Roma; il simulatore Gyrus,

Torna la fiera di San Faustino

La Barca gigante, quest’anno nuovamente in piazza

una gabbia a quattro posti girevole che sarà posizionata in via Dosse-na; infine, il ritorno in piazza della Barca gigante.Sono previste anche 190 bancarel-le che esporranno i propri prodot-ti snodandosi lungo le vie centra-li del paese e tra le quali spicca la bancarella “La lavanda del lago”, che proporrà prodotti a base di la-vanda e sarà posizionata all’ingres-so della fiera, in via Bailo. Cinque giorni di svago per tutti, con il con-sueto martedì dedicato alla “Festa dei ragazzi”: in collaborazione con i giostrai ci sarà la possibilità per bambini e ragazzi saretini di sali-re gratuitamente sulle giostre. Per una fiera di San Faustino che tra-sformerà Sarezzo in un piccolo pa-ese dei Balocchi, facendo da tram-polino di lancio a una serie di ma-nifestazioni culturali inserite nel cartellone “Il Resto è Fiera”, che prenderà il via giovedì 14 alle 20.30 con la cerimonia di consegna delle civiche benemerenze e proseguirà poi sino al mese di aprile.

di Andrea Alesci

Previste anche 190 bancarelle che

esporranno i propri prodotti snodandosi

lungo le vie centrali del paese e tra le quali spicca

“La lavanda del lago”

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13La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

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Sabato 16 alle ore 10, nella sede di Gardone VT in via Matteotti, Civitas Srl inaugura il nuovo servizio “Geni-tori ConDivisi” rivolto a genitori in conflittualità o in fase di separazione. Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, prenotando al 3355697051, sarà pos-sibile incontrare psicologo, assistente sociale, mediatore familiare, educa-tore professionale, consulente legale, psicoterapeuta con costi contenuti. La consulenza legale è gratuita, gli altri servizi vanno da un minimo di 19,50 euro (psicologo) a 40 (psicoterapia di coppia). Collaborano Consorzio Val-li, Cooperativa la Vela, Associazione mamme e papà separati.Si aggiunge alla recente inaugurazione a Concesio dei lavori di ristrutturazio-ne della sede consultoriale con l’ac-quisto di un nuovo ecografo di ultima generazione che la conferma punto d’eccellenza ostetrico/ginecologico per la bassa Valtrompia.

“Nonostante la persistente crisi eco-nomica e le difficoltà di bilancio della pubblica amministrazione non si arre-sta la crescita della società, a comple-to capitale pubblico della Comunità montana e dei Comuni della Valtrom-pia, che opera nel settore socio-sani-tario, socio-assistenziale e culturale. E lo fa con sviluppo sostenibile”. Lo afferma il presidente Agostino Da-miolini parlando del budget 2013 ap-provato recentemente all’unanimità dall’assemblea dei soci per 3,8 milio-ni di euro. Di fatto vale quasi la metà del bilancio della Comunità montana (8,6 milioni) che fa da capofila su dele-ga dei Comuni per i diversi servizi che le conferiscono i fondi assieme agli altri Enti (Provincia, Regione e Asl). Civitas sarà, dunque, l’unico Ente si-curamente operativo nel 2013. Dopo quelli socio-assistenziali, il processo di assorbimento dei servizi culturali (bi-bliotecari, archivistici, museali), come illustrato in assemblea della Comuni-tà dal presidente Bruno Bettinsoli, si completerà nel 2013. Tale operazione consente ulteriori razionalizzazioni ed economie di scala e permetterà di sfruttare al meglio le competenze pro-fessionali interdisciplinari già presen-ti. Un bilancio preventivo in equilibrio che conferma con quelli culturali (con dote di 855mila euro) i seguenti servizi nel settore socio-assistenziale: consul-tori familiari (con sedi a Concesio, Lu-mezzane, Sarezzo, Tavernole per l’Alta valle), politiche giovanili e consultori adolescenti, tutela disagio e incontri protetti, servizi sociali associati.

Gardone VT. In mezzo alle mille incertezze dei diversi enti, Civitas sarà l’unico sicuramente operativo

di Edmondo Bertussi

Budget quasi a quota 4 milioniDopo quelli socio-

assistenziali, il processo di assorbimento

dei servizi culturali Bettinsoli si completerà

nel 2013

Fino al prossimo 4 marzo sono aperte le iscrizioni ai servizi scolastici comuna-li per la mensa della scuola primaria (settimana corta) e per il trasporto del-la scuola secondaria di primo grado. La richiesta deve essere effettuata compi-lando l’apposito modulo reperibile: sul sito internet comunale www.comune.villacarcina.bs.it, presso l’Ufficio servizi scolastici e presso la segreteria dell’Isti-tuto Comprensivo “T. Olivelli”.I moduli debitamente compilati e fir-mati, unitamente alla copia del do-cumento d’identità del sottoscritto-re, dovranno essere restituiti all’Uf-ficio servizi scolasti con e-mail all’in-

dirizzo: [email protected]; con e-mail certifica-ta (Pec) all’indirizzo: [email protected]; via fax al num. 0308984363; direttamente allo Spor-tello servizi scolastici del Comune.Coloro che effettuano l’iscrizione on-line alle classi prime della scuola pri-maria e della scuola secondaria di pri-mo grado collegandosi al sito www.iscrizioni.istruzione.it potranno repe-rire la modulistica anche attraverso l’apposito link disponibile sullo stesso portale. Info: Ufficio servizi scolastici 0308984317 (lun-mar-mer-ven: 10.30-12.45 / lun-mer: 17-18.30).

Villa Carcina: Servizi scolastici comunali

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14 La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

Bassa Valle

Nave. Il Piano appena adottato dall’Amministrazione comunale risolve alcune situazioni da tempo critiche

Il Piano regolatore per il territorio navense è stato adottato dal Consiglio comunale tra le polemiche della mi-noranza. I capigruppo di Lega Nord e Pdl hanno infatti abbandonato l’aula a Consiglio appena iniziato, dopo aver esposto le ragioni del proprio dissenso in merito all’adozione. Il Piano regola-tore è stato infatti oggetto di un ricorso effettuato dalla minoranza al Tar lom-bardo a causa, secondo i capigruppo Bassolini e Frati, della mancata con-

segna, nei tre giorni anteriori al Con-siglio, di due documenti facenti parte della Valutazione ambientale strategi-ca. Gli effetti di tale ricorso, qualora fosse valutato legittimo dal Tar, bloc-cherebbero i progetti previsti dal Pia-no. Il sindaco Bertoli si dichiara però

tranquillo in quanto i due atti mancanti non sono documenti indispensabili in sede di votazione e, oltretutto, le que-stioni inerenti alla Vas erano già state ampiamente discusse in commissio-ni urbanistiche specifiche, nelle quali la minoranza ha sempre negato le oc-

Riqualificare, non consumarecasioni di confronto. L’Amministra-zione navense ha dunque proceduto all’adozione, specificando che l’obiet-tivo principale è stato quello di riquali-ficare l’esistente evitando consumo di suolo ed espansione eccessiva di vo-lumi. Via libera, quindi, alla riqualifica-zione delle due aree dismesse ex-Afim e Fenotti-Comini. Per la prima, ogget-to di un risanamento già avviato tempo fa ma interrotto a causa della scaduta convenzione, la bonifica dal costo sti-mato tra i 6 e gli 8 milioni riprenderà a breve su un terreno di 50mila metri cubi che verrà poi destinato all’edilizia convenzionata, i cui volumi saranno assegnati mediante gare d’appalto. Il Piano prevede anche la sistemazione del centro del paese, recuperando la zona dell’ex oratorio femminile e quel-la compresa tra le vie Minola, Carbo-nini e Pederzani. Il riordino riguarda anche una delle aree più antiche di Nave, quella circostante la chiesa di San Cesario (nella foto). Per la con-trada di Monteclana si mira, invece, a un miglioramento della viabilità e alla costruzione di un nuovo parcheggio.

di Barbara Fenotti

Il Piano prevede anche la sistemazione del centro del paese e il riordino di una delle

aree più antiche di Nave, quella circostante

la chiesa di San Cesario

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15La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

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La ristrutturazione del cimitero di Caino ha subito una lieve battuta d’ar-resto a causa di un problema sorto nel 2010, inerente alla sanatoria che in-combe sulle antiche tombe di famiglia. Nell’ambito di un’assemblea straordi-naria convocata dal sindaco Simona Bertacchini, l’Amministrazione ha re-so noto che è stata avviata una ricerca di carattere storico per cercare di rin-tracciare la documentazione relativa alle concessioni delle 28 tombe, molte delle quali sine titulo. Molti di questi at-ti sono risultati irrintracciabili e la re-golamentazione in materia si esprime in maniera poco chiara anche nell'ul-timo Regolamento comunale entrato in vigore nel 2003. Si è ritenuto neces-sario convocare quindi i singoli eredi, in modo da concordare con ciascuno

quale destino voglia riservare al pro-prio monumento familiare. Qualora la famiglia decidesse di prorogare la concessione, la stima dell’Ufficio tec-nico prevede che vengano corrisposti circa 5000 euro, aggirandosi il prez-zo di un singolo loculo sui 900 euro e contenendo ciascuna tomba un totale di cinque, massimo sei loculi. Nel ca-so in cui la decisione cadesse sulla ri-nuncia, sussistono due possibilità che sono al vaglio dell’Ufficio tecnico, la

prima prevede l’estumulazione delle spoglie in parte a carico del Comu-ne, mentre la seconda consentirebbe di procedere alla stipula di un accor-do oneroso per mantenerle in loco e, poiché in questo caso la tomba diver-rebbe bene pubblico, i suoi oneri an-drebbero mantenuti pagando la con-cessione trentennale prevista per leg-ge. È inoltre prevista l’indizione di un bando pubblico per l’assegnazione di tombe antiche e in fase di costruzione.

Caino. Temporanea battuta d’arresto per la ristrutturazione del cimitero

di Barbara Fenotti

Un’indagine storica sulle tombe di famiglia

Necessario convocarei singoli eredi, in modo

da concordare con ciascuno il destino da

riservare al proprio monumento familiare

Così come promesso dall’assessore Ramazzini, sul territorio di Nave si sta realizzando proprio in que-sti giorni il passaggio alla raccolta differenziata con sistema a calotta (nella foto), che consentirà di rag-giungere la percentuale del 65% stabilita dalla legge. I 95 cassonet-ti dell’indifferenziato a calotta so-no stati quasi completamente de-positati, fatta eccezione per un paio di zone nelle quali saranno sistemati a breve. Verrà presto av-viato anche il ricambio dei 65 bi-doni a calotta per il rifiuto orga-nico, mossa che andrà di pari pas-so con l’attivazione del sistema di pesatura e di riconoscimento me-diante chiavetta elettronica. Oltre alle 72 mini isole ecologiche, sono stati posizionati tre green servi-ce per lo scarico degli sfalci e del-le potature. In fase di ultimazione anche l’isola ecologica comunale di via Maddalena, dove sono sta-te portate a compimento le rampe per agevolare l’accesso ai punti di conferimento. L’ingresso del siste-ma a calotta ha fatto registrare un aumento consistente di plastica nell’apposito cassonetto ma, assi-cura l’assessore Ramazzini, “Incre-menteremo i prelievi per un totale di due volte a settimana, in modo da risolvere il problema”. (b.f.)

Nave. Cambiomodalità di raccolta

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Progetti seri e rispetto per caccia e cacciatori

ACLASSOCIAZIONE CACCIATORI LOMBARDI

Dalle parole di Carlo Bravo, Presidente regionale dell’Associazione cacciatori lombardi, trapela una buona dose di indignazione. Bravo lamenta la totale indifferenza per il trattamento che le istituzioni stanno riservando al mondo dei cacciatori. “Molti programmi elettorali adescano l’elettore del mondo venatorio, il famoso ”CARO AMICO CACCIATORE” introducendo punti a favore dei cacciatori, salvo poi, una volta eletti, dimenticarsi delle promesse fatte e non prendere mai una posizione seria” dichiara il Presidente, aggiungendo che, qualora la politica non si decidesse a sedersi e parlare di programmi reali non dettati dall’emotività o peggio dal pregiudizio, la probabilità di future manifestazioni o iniziative di proteste è molto alta. Bravo si dice inoltre sconcertato dal fenomeno NOA, i nuclei operativi anti bracconaggio che tutti gli anni vengono inviati nelle nostre Valli, su ordine del Ministero delle politiche agricole. Classificandola come una grossa spesa inutile, il Presidente denuncia la consistente mancanza di fondi sofferta per settori ben più importanti come ad esempio la sanità o assistenza agli anziani, a vantaggio degli stipendi di questi nuclei, che insieme, agli oltre 150 agenti volontari, gli 80 della Polizia Provinciale, più altri solerti pubblici ufficiali che di fatto hanno militarizzato il nostro territorio, arrivando a situazioni che

francamente ritengo spropositate, quali perquisizioni corporali o domiciliari. Ma la questione economica non si arresta qua, in quanto “Facendo riferimento ad alcuni dati promulgati da uno studio del 2012 dell’Università di Urbino,” spiega Bravo, “è stato calcolato che il settore venatorio italiano dà lavoro a 92 mila persone, delle quali 13 mila solo a Brescia. In un momento economico come quello che stiamo attraversando, la Regione insiste nel minare la tradizione venatoria ponendole continui vincoli e divieti, come la recente bocciatura della caccia in deroga di specie come lo storno, il fringuello, la peppola, la pispola e il frosone durante la stagione venatoria. Questo, a mio parere, contribuisce ad aggravare ulteriormente il fenomeno della disoccupazione”. Spesa inconcludente e spropositata è per Bravo anche quella che si renderà necessaria per l’imminente censimento da parte della Regione, che ha ordinato il censimento degli anelli identificativi apposti alle gambe dei singoli uccellini. Per un totale di 45 mila cacciatori in Lombardia, il costo totale dell’operazione ammonterà a parecchie decine di migliaia di euro. E’ ora che le persone per bene si facciano sentire, e non accettino sempre passivamente, le angherie dettate da burocrati dagli stipendi d’oro.

Dalle parole di Carlo Bravo, Presidente regionale dell’Associazionecacciatori lombardi, trapela una buona dose di indignazione. Bravo

francamente ritengo spropositate, quali perquisizioni corporali o

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19La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Economia Il primo atto del rinnovato progetto ha portato alcune aziende bresciane ne-gli Emirati Arabi Uniti, un paese con prospettive economiche rese incoraggianti da un consistente sviluppo di infrastrutture, costruzioni e turismo, nonché una stabile impostazione della disciplina normativa in materia di imprese. E Sergio Passoni – vice direttore generale del Banco di Brescia – ha dichiarato: “In questa difficilissima fase congiunturale, ove il mercato domestico è saturo, le aziende bresciane – storicamente dotate di un marcato spirito imprenditoriale – devono puntare sui mercati internazionali, da affrontare con precise strategie e partner qualificati per far fronte a una concorrenza sempre più globale”.

La meta della prima missione è stata Dubai

Brescia. Una iniziativa di Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica condivisa e pianificata con Pro Brixia

Promuovere l’imprenditorialità

Anche nel 2013 UBI Banca, Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica sosterranno nuove iniziative con de-stinazioni internazionali condivise e pianificate con Pro Brixia, finalizzate a realizzare incontri di business mi-rati tra imprese bresciane e imprese straniere, con il supporto e la consu-lenza finanziaria del Gruppo UBI Ban-ca e con l’obiettivo comune di mette-re a disposizione degli imprenditori partecipanti la più completa offerta

La firma dell’accordo

di servizi e consulenze necessari al processo di internazionalizzazione d’impresa.La consolidata sinergia tra il Gruppo UBI Banca e Pro Brixia ha generato molteplici benefici a vantaggio delle

a cura di VoceMedia

Anche la Camera di Commercio, attraverso

Pro Brixia, è fortemente impegnata nel

sostenere i processi di internazionalizzazione

delle Piccole e medie imprese bresciane

Consulenza. Servizio a cura di Sei2Sei Consulting srl di Mazzano (tel. 0302594020, www.sei2seiconsulting.it)

Attrezzature casalinghe e utensili da hobbistica oggi vengono venduti dal supermercato alla grande ferra-menta specializzata con una forbice di prezzi molto ampia. A volte, però, siamo attratti da oggetti solo all’ap-parenza ben costruiti, provenienti da canali commerciali poco chiari e che, per il loro costo molto conveniente, si presentano come affari irrinunciabili. Spesso, però, dietro l’apparente con-venienza si nascondono imitazioni di scarsa qualità e sicurezza. Un elettro-domestico o un’attrezzatura da bri-colage che soddisfa tutti i requisiti ergonomici e di sicurezza a essa ap-plicabili, ha la marcatura “CE” che può essere definita come: “quell’atto formale con il quale il fabbricante at-testa di aver eseguito tutti gli adempi-menti necessari richiesti dalla diret-tiva macchine e dalle altre direttive applicabili alla macchina”. Il marchio “CE” non è mai posto sull’attrezzatu-

ra come un qualcosa di posticcio facil-mente asportabile o cancellabile ma piuttosto stampigliato direttamente sulla struttura portante dell’oggetto o apposto su di essa attraverso un’eti-chetta rigida fissata solidamente. Tale marcatura è spesso riportata su appo-sita certificazione cartacea a corredo dell’apparecchiatura acquistata. Negli elettrodomestici o nelle attrezzature alimentate a corrente, spesso il mar-chio “CE” si accompagna ad altri due simboli molto importanti. Il primo è il marchio “IMQ”, che viene rilasciato, su richiesta del costruttore, dall’Istitu-to italiano del marchio di qualità per indicare la conformità del prodotto alle norme Cei (Comitato elettrotec-nico italiano). Il secondo indica l’ap-partenenza alla classe II che, per le particolari modalità costruttive volte a una maggiore tutela dell’utilizzatore, non richiedono neanche la connessio-ne di messa a terra.

Come riconoscere utensili e attrezzature sicure e a norma?

imprese, partendo dalla condivisione nell’individuazione dei mercati esteri più interessanti sui quali concentra-re gli sforzi, per arrivare alla ricerca mirata di partner, alla completa or-ganizzazione logistica e assistenza

nella definizione degli appuntamenti commerciali.Alla luce delle positive esperienze già maturate, è stato firmato il nuovo pro-tocollo di convenzione tra Pro Brixia, UBI Banca, Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica teso a sancire il raf-forzamento di una collaborazione fra le parti, finalizzata all’organizzazione e alla promozione congiunta di inizia-tive a sostegno dell’internazionalizza-zione delle piccole e medie imprese bresciane e lombarde.Obiettivo tra le parti è stimolare e agevolare le imprese a utilizzare le diverse opportunità, tradizionali e innovative, offerte dal mercato inter-nazionale, favorendo la penetrazione delle aziende sulle piazze estere. Al riguardo il Gruppo UBI Banca vanta un’importante presenza internaziona-le, attraverso Filiali estere, Uffici di Rappresentanza, Banche controllate e Società specializzate, in grado di so-stenere la crescita e l’operatività inter-nazionale della clientela domestica.Il Gruppo UBI Banca affiancherà Pro Brixia nell’organizzazione della mis-sione imprenditoriale.

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21La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

E-mail:valtrompiavocemedia.it

ProgrammazioneINZINO - INZINO: Venuto al mondo giovedì 21 febbraio ore 20.30; Ralph Spacca-tutto sabato 23 febbraio ore 20.30; domenica 24 febbraio ore 15. LODRINO - SAN LUIGI: Asterix e Obelix al servizio di Sua Maestà sabato 23 febbraio ore 20.30; do-menica 24 febbraio ore 20.30; Django Unchained sabato 2 marzo ore 20.30; do-menica 3 marzo ore 20.30; Zero dark thirty sabato 9 marzo ore 20.30; domenica 10 marzo ore 20.30. LUMEZZANE S. APOLLONIO - ASTRA: Quello che so sull'amore sabato 23 febbraio ore 20.30; domenica 24 febbraio ore 14.30, 17.30, 20.30; Fran-kenweenie sabato 2 marzo ore 20.30; domenica 3 marzo ore 14.30, 17.30, 20.30; Lincoln sabato 9 marzo ore 20.30; domenica 10 marzo ore 14.30, 17.30, 20.30.

Lumezzane. "Il nipote di Rameau"di Denis Diderot martedì 12 marzo

Orlando, con semplicità

Cultura

Silvio Orlando, famoso attore italiano di teatro e cinema, sarà sul palco del teatro Odeon di Lumezza-ne martedì 12 marzo alle 20.45 con "Il nipote di Rameau" di Denis Diderot, capolavoro satirico del settecento. È la parabola grottesca di un musico fallito, cortigiano convinto, amorale per vocazione. Nella sua imbarazzan-te assenza di prospettive edificanti riesce a ribaltare la visione del bene e del male, del genio e della medio-crità. Un bravissimo Silvio Orlando si assume l’onere di dire cose scomo-de come solo lui sa fare per suscita-re comica ripugnanza e aspro diver-timento. Nato a Napoli il 30 giugno 1957, oggi è uno degli attori più im-portanti del panorama italiano. Silvio Orlando risponde con sempicità se-duto su un divanetto. Con semplici-

tà, nonostante una lunga carriera se-gnata nel 1998 dal David di Donatello come miglior attore non protagonista con il film “Aprile” di Nanni Moretti, nel 2000 il Nastro d’Argento come migliore attore protagonista per il film “Preferisco il rumore del mare” di Mimmo Calopresti, nel 2006 con il David di Donatello cone miglior attore per il film “Il caimano” anco-ra di Nanni Moretti e nel 2009 con la Coppa Volpi per il miglior attore al-la Mostra internazionale del cinema di Venezia con “Il papà di Giovanna” di Pupi Avati.Più attore drammatico o comico?

Io nasco comico. La comicità è fati-cosa, poi assecondi e ti appoggi a un percorso di vita e col tempo la fatica la senti sempre più, emerge il dolore e salendo con l’età è più facile fare piangere che far ridere.A quale personaggio è più legato? Io ho amato il professore che ho fatto in due o tre film, quelli che mi hanno consolidato professionalmente. Per quanto riguarda la fisicità, il modo di essere e stare al mondo come pro-fessione utile quella del professore è forse la figura a cui sono più legato. Ho cercato anche però di non farmi troppo ingabbiare in quella figura.

Nella foto Silvio Orlando

In “Django unchained” è preso di mira lo schiavismo, mostrato in tutta la sua crudezza, nel Sud degli Stati Uniti pochi anni prima della guerra civile. È un film “di genere” che non assomiglia a nessun altro: a comin-ciare dal geniale personaggio che sovrasta tutti, il dottor King Schultz di Christoph Waltz, un cacciatore di taglie tedesco che libera lo schiavo Django (Jamie Foxx) perché è in gra-do di riconoscere i tre criminali che sta cercando. Schultz prende a cuo-re la sorte di Django e il suo deside-rio di ritrovare la moglie Broomhilda (Kerry Washington), separata da lui con la forza. La ricerca li porta a Can-dyland, dove Calvin Candie (un luci-ferino Leonardo Di Caprio) domina con sadismo sulla sua vasta pianta-gione, sensibile solo ai consigli perfi-di dello schiavo più anziano (Samuel L. Jackson). Nel lento e compatto scorrere della narrazione (quasi tre ore) si dispiega il marchio di fabbri-ca tarantiniano, con dialoghi lunghi e ben scritti conclusi, nei momenti fatali, da scoppi fulminei di violen-za; la mescolanza di “alto” e “bas-so” che riesce ad adattare al western anche il mito di Sigfrido; e un diver-timento nel quale non si annulla il pensiero.

"Django": Tarantino cambia la storia

All'Odeon l'attore napoletano mostrerà la sua bravura, quella

che l'ha portato a vincere molti premi, e confessa: "La comicità è faticosa. Salendo con l'età è più

facile fare piangere"

di Mauro Toninelli

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22 La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

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Sport

Motori. Alessandro Botturi, portacolori del Motoclub Lumezzane, punta al podio della prossima edizione

Dagli Appennini alle Ande, dal-la Valgobbia alla Dakar. Alessandro Botturi con la sua partecipazione al-la gara più spettacolare del mondo è diventato senza dubbio uno degli sportivi lumezzanesi più importanti di sempre. Diviso tra l’amore per la palla ovale e quello per le due ruo-te, Botturi ha fatto una scelta di vita che negli anni si è rivelata azzeccata.Il 2013 coincide con la tua seconda partecipazione alla famigerata “Pa-rigi-Dakar”.Nonostante sia stato protago-nista per buona parte della ma-nifestazione sei stato costretto ad uno sfortunato ritiro. Cosa rappresenta per te questa gara?La Dakar, per un motociclista, è la gara delle gare. Una competizione

durissima che mette a dura prova i partecipanti per 15 giorni con 700-800 km a tappa. Quest’anno purtrop-po è mancato il risultato finale, però sono contento perché sono sempre

stato nelle prime posizioni.Qual è il tuo obiettivo per la Da-kar 2014?L’obiettivo che mi sono prefissato è molto importante: voglio provare ad

Dalla Valgobbia alla Dakarcon un sogno nel cassetto

arrivare come minimo sul podio. Per prepararmi al meglio la mia stagio-ne sarà arricchita da vari rally come quello di Sardegna (l’anno scorso se-condo posto, ndr), Abu Dhabi, Qatar, Marocco e Tunisia.Qual è il ricordo che ti porti den-tro di questa straordinaria av-ventura?Non potrò mai scordare la prima tap-pa in Argentina, dove ho conquistato il mio primo podio di tappa. Salire sul podio a fine giornata è stata una bellissima emozione che ha ripaga-to per il bel lavoro fatto quest’anno.Oltre ai colori del team Monster sei stato anche portabandiera per il Motoclub Lumezzane.Ho deciso di mettere il logo del Mo-toclub Lumezzane per non far torto a nessuno e questo è stato importan-te perché Lumezzane e la sua gente sono sempre pronti ad aiutare. Sono orgoglioso di essere lumezzanese.

di Alessio Andreoli

Alessandro nasce a Lumezzane il 28 luglio di 38 anni fa. Amante dello sport fin dalla tenera età, il campione valgobbino inizia una lunga carriera di successo cal-cando i campi da rugby e collezionando preziose presenze con la maglia della Nazionale giovanile. Botturi affianca la palla ovale alla sua vera grande passione: l’enduro. Nel ’97 coglie il primo risultato piazzandosi terzo agli italiani e parte-cipando alla Sei Giorni. L’anno dopo lascia definitivamente il rugby per dedicar-si alle due ruote. Dopo aver vinto numerosi campionati italiani con le 4T e le 2T, nel 2012 vive per la prima volta l’esperienza della Parigi-Dakar, conquistando uno storico ottavo posto. Nel 2013 è costretto al ritiro dopo una gara da protagonista.

Botturi: una passione condivisa con il rugby

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ANNO IV

NUMERO 1-2 - gennaio-febbraio 2013

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia

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25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566

Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

INFORMAGIOVANI

CONCESIOPiazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

LUMEZZANEVia Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

NAVEVia Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

SAREZZOVia Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

VILLA CARCINAVia Italia, 24 - Tel. 030 8988224

118 (Emergenza sanitaria)

112 (Carabinieri)

113 (Polizia)

115 (Vigili del Fuoco)

117 (Guardia di Finanza)

1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

Gardone V.T.: Cell. 3357853490

SOCCORSO ALPINO

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

BOVEGNOS. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 16.00 (Graticelle) - 18.30 BOVEZZOS. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30BRIONES. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00CAINOS. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00COLLIOSanti Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefesti-vo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)CONCESIOS. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30GARDONE VAL TROMPIAS. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santua-rio Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00. Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30IRMASS. Trinità: Festivo: 8.30LODRINOS. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festi-vo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00LUMEZZANES. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Fe-stivo: 8.00 – 10.30Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30

BOVEGNOPiazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno - Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.itBOVEZZOVia Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.itBRIONEVia San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013 CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.itCOLLIOPiazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.itCOMUNITA’ MONTANAVia Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it CONCESIOP.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.itGARDONE VAL TROMPIAVia Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrom-pia.bs.itIRMAVia Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.itLODRINOVia Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Si-to: www.valletrompia.itLUMEZZANEVia Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Seba-stiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lu-mezzane.bs.itMARCHENOVia Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.itMARMENTINOVia S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.itNAVEVia Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Si-to: www.comune.nave.bs.itPEZZAZEVia Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.itPOLAVENOPiazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.itSAREZZOPiazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.itTAVERNOLE SUL MELLAPiazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.itVILLA CARCINA Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

COMUNIS. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00MARCHENOSanti Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santua-rio della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINOSanti Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 11.15Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovi-ta: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00NAVES. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30. Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30PEZZAZES. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00POLAVENOS. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festi-vo: 16.00 (maggio/settembre)S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30SAREZZOSanti Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 7.30 – 10.00 – 18.30Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Fe-stivo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30TAVERNOLE SUL MELLAChiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30VILLA CARCINASanti Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

23La Voce della Valtrompiagennaio-febbraio 2013

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