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1 stress lavorativo e burnout. Prof. Plinio Fabiani 1 Dicembre 2008 ore 17 Facoltà di Psicologia Corso di Medicina Sociale L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico • considerando il lavoro come uno dei momenti fondamentali dell’essere al mondo dell’individuo, riveste il ruolo di un’agorà di fondamentale importanza per l’incontro e la convivenza psicologica con l’altro, che non è anonimo passante o gente comune ma compagno, amico, co-operatore, co-costruttore di una realtà che si realizza nel/attraverso il lavoro. Pertanto lo psicologo non potrà non guardare al luogo di lavoro anche come ad un ecosistema che, occupando quotidianamente molte delle ore di cui ognuno dispone, entra nella storia individuale come un direttrice per il processo di individuazione e nella storia del gruppo (di lavoro) come “spazio” fondamentale per il proprio divenire. • Sotto quest’ottica l’ecologia della mente non può negare l’enorme valenza psicologica (psicologia della convivenza) che attiene all’ambiente di lavoro quale luogo dincontro interpersonale che “produce” (oltre la produzione di beni materiali e/o intellettuali e/o morali ed estetici) anche sentimenti, emozioni, amicizie, inimicizie, attaccamento, ripulsione, dinamiche interpersonali e gioco dei ruoli.

L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

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Page 1: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

1

stress lavorativo e burnout.

Prof. Plinio Fabiani 1 Dicembre 2008 ore 17

Facoltà di PsicologiaCorso di Medicina Sociale

L’ambiente di lavoro da unpunto di vista psico-igienico

• considerando il lavoro come uno dei momenti fondamentalidell’essere al mondo dell’individuo, riveste il ruolo di un’agorà difondamentale importanza per l’incontro e la convivenzapsicologica con l’altro, che non è anonimo passante o gentecomune ma compagno, amico, co-operatore, co-costruttore diuna realtà che si realizza nel/attraverso il lavoro.

• Pertanto lo psicologo non potrà non guardare al luogo di lavoroanche come ad un ecosistema che, occupando quotidianamentemolte delle ore di cui ognuno dispone, entra nella storiaindividuale come un direttrice per il processo di individuazione enella storia del gruppo (di lavoro) come “spazio” fondamentaleper il proprio divenire.

• Sotto quest’ottica l’ecologia della mente non può negarel’enorme valenza psicologica (psicologia della convivenza) cheattiene all’ambiente di lavoro quale luogo dユincontrointerpersonale che “produce” (oltre la produzione di benimateriali e/o intellettuali e/o morali ed estetici) anchesentimenti, emozioni, amicizie, inimicizie, attaccamento,ripulsione, dinamiche interpersonali e gioco dei ruoli.

Page 2: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

2

Percentuale di lavoratori esposti a vari agenti di rischio. nell’UnioneEuropea. Studio pilota su “Lo stato della sicurezza e della salute sullavoro” (Bilbao, 2001).

AGENTE DI RISCHIO % lavoratoriesposti

Movimenti ripetitivi 57%Posture incongrue 45%Lavoro monotono 45%Movimentazione manuale di carichi 34%Rumore 28%Vibrazioni 24%Temperature 23%Ritmi imposti 22%

Agenti chimici 14%Soprusi 8%Violenza fisica 4%Molestie sessuali 2%

Numero di voci bibliografiche su: Burn Out, Occupational stress e Mobbing riportate in

Pub Med per periodi

0

200

400

600

800

1000

1951

-195

5

1961

-196

5

1971

-197

5

1981

-198

5

1991

-199

5

2001

-200

5

anni

Burn Out

Occupational stress

Mobbing

Page 3: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

3

STRESS

E’ la “risposta dell’organismo ad ogni richiesta dimodificazione effettuata su di esso” (Selye, 1956).

Tale risposta può manifestarsi sia a livello fisiologicoche comportamentale ed è mediata da un’attivazioneemozionale indotta da una valutazione cognitiva delsignificato dello stimolo

DISTRESS

(Selye,1968)

STRESS

stato di tensione dell’organismo, obbligato

a mobilitare le proprie difese per far fronte

ad uno stimolo nocivo.

Successivamente questa parola ha assunto nel linguaggio

corrente un significato meno specifico e piuttosto

generico, indicando uno stato di tensione indotto nelle

persone da situazioni esistenziali, le più diverse, ma

comunque sempre disturbanti l’equilibrio emotivo

Page 4: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

4

Lo stress è caratterizzato da due momenti, lo stimolo e la

risposta. Il termine può indicare entrambi, generando una

possibile ambiguità semantica.

Ogni situazione che turbi l’equilibrio del sistema uomo-

lavoro-ambiente può essere un potenziale stress e le

modificazioni che ne conseguono vengono indicate con il

termine strain

REAZIONE allostress

Positiva

Negativa Distress

Eustress

Relazione stress-strain

Può essere rappresentata idealmentecome l’accoppiamento di un peso aduna molla, dove il peso rappresenta lasollecitazione di carico (stress) el’allungamento rappresenta ladeformazione che la molla subisce(strain).

Stress

Stress

Se il peso supera lacapacità elastica o il caricodi rottura della molla, ladeformazione diventairreversibile

Strain

Page 5: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

5

Richiesta dell’attivitàlavorativa

Carico lavorativo

Controllo sull’attivitàlavorativa

Fattori organizzativi

Richieste di ruolo

Stile di gestione

Sicurezza e modalità dicarriera

Relazioni interpersonali

Fattori fisici

Rumore

Microclima (freddo/caldo)

Individuo

Livello di ansia

Livello dieretismo

Tolleranza diruoli ambigui

Tipologiacomportamentale “D”

Crisi esistenziali

Fattori esterni

Problemi familiari

Problemi finanziari

Psicologiche

Affettive

Insoddisfazionelavorativa

Comportamentali

Disturbi delsonno

Uso/abuso disostanze (alcool,tabacco, caffè)

Fisiologiche

Aumentotransitoriopressionearteriosa

Aumento FC

Patologia

coronarica

Patologia

psichica

Sorgenti di stressoccupazionale

Caratteristicheindividuali

Reazioni “acute”

(Disturbi)

Malattia

Alcolismo

Ipertensionearteriosa

Altreaffezioni

Fattore di rischio occupazionaleevidenziabile

Condizioni determinanti il rischio

Contenuto del lavoro

Ambiente ed attrezzature dilavoro

Difficoltà di disponibilità, mantenimento, utilizzo,

riparazione di attrezzature ed ausili tecnici;

condizioni di discomfort dell’ambiente di lavoro.

Disegno del compito lavorativo

Cicli brevi, monotonia, lavoro parcellizzato o

senza scopo indentificabile, incertezza,

limitazione dell’uso delle attitudini/capacità

individuali; lavoro in condizioni di rischio

(pericolo)

Carico di lavoro

Eccesso o difetto nel carico di lavoro, mancanza

di controllo sul ritmo di lavoro, mancanza di

tempo per eseguire il lavoro

Orario di lavoroLavoro a turni, orario protratto, imprevedibile,

inflessibile

Page 6: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

6

Contesto di lavoro

Organizzazione del lavoro

Scarsa possibilità di comunicazione, bassi livelli

di sostegno per la risoluzione di problemi e

crescita personale, mancanza di definizione di

obiettivi aziendali

Ruolo nell’organizzazione Ambiguità o conflittualità dei ruoli, responsabilità

Carriera

Incertezza e immobilità di carriera, bassa

retribuzione, precarietà del posto, basso valore

sociale dell’attività svolta

Controllo-libertà decisionaleScarsa partecipazione al processo decisionale,

mancanza di “controllo” sull’attività svolta

Rapporti interpersonali sullavoro

Isolamento fisico o sociale, conflitti, mancanza di

sostegno sociale

Interfaccia casa-lavoroConflitto tra esigenze di lavoro e di casa, doppia

carriera, scarso sostegno familiare

Fattore di rischio occupazionaleevidenziabile

Condizioni determinanti il rischio

Disturbi psicofisiologici

• Disturbi del sonno• Tachicardia/palpitazioni• Dispnea/tachipnea• Ipertensione arteriosa• Iperglicemia• Iperidrosi•Tensione muscolare generalizzata

DISTURBI DA STRESS

Disturbi comportamentali

• Abuso di alcool• Tabagismo• Turbe del comportamentoalimentare• Inibizione/sovraeccitazione• Reazioni affettivo/emotive

• tristezza• irritabilità• rabbia• depressione• difficoltà diconcentrazione/memoria• calo di rendimento• riduzione del senso di autostima

Manifestazioni precoci - eventi

sentinella

Page 7: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

7

Sono definiti Eventi Sentinella quegli eventi avversi di particolare gravità,indicativi di un serio malfunzionamento del sistema, che causano morte ogravi danni al paziente e che determinano una perdita di fiducia deicittadini nei confronti del Servizio Sanitario.La sorveglianza degli Eventi Sentinella, già attuata in altri Paesi, costituisceun’ importante azione di sanità pubblica, rappresentando uno strumentoindispensabile per la prevenzione di tali evenienze e per la promozione dellasicurezza dei pazienti.

Eventi Sentinelladefinizione

Eventi sentinella in sanità 1. Procedura in paziente sbagliato

2. Procedura in parte del corpo sbagliata (lato, organo o parte)

3. Suicidio in paziente ricoverato

4. Strumento o altro materiale lasciato all’interno del sito chirurgico che richieda un successivointervento o ulteriori procedure

5. Reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità ABO (codice ICD9CM: 999.6)

6. Decesso, coma o gravi alterazioni funzionali derivati da errori di terapia associati all’uso difarmaci

7. Decesso materno o malattia grave correlata al travaglio e/o parto

8. Abuso su paziente ricoverato

9. Mortalità in neonato sano di peso >2500 g. entro 48 ore dalla nascita

10. Ogni altro evento avverso che causa morte o gravi danni indicativo di malfunzionamentodel sistema e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del serviziosanitario.

Page 8: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

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MALATTIE DA STRESS - Patologia cardiovascolare

•Attivazione simpatica

•Studi restrospettivi e prospettici: correlazione positiva tracoronaropatia e carico di lavoro eccessivo (orario, conflitti),personalità di tipo D; correlazione inversa con soddisfazioneprofessionale, libertà decisionale

•Non chiaro modello patogenetico

• STRESS aumento reattività cardiovascolare

•Vasocostrizione periferica

•Ipercolesterolemia

•Ipertensione arteriosa

Aumento del R di coronaropatia

•Abuso di sostanze

MALATTIE DA STRESS - Patologie a carico di altri organi e

apparati

Disturbi gastrointestinali• Ulcera peptica (secrezione acida gastrica in risposta alle catecolaminecircolanti)• Colite ulcerosa• Stipsi• Disordini alimentari

Lo stress può slatentizzare, aggravare o rendere di difficile controllopatologie preesistenti:

• Diabete• Emicrania• Asma

Non esiste evidenza epidemiologica di correlazione causale o concausalecon patologie neoplastiche

Page 9: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

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• Evidenza epidemiologica di correlazione

• Non chiaro modello patogenetico

• STRESS fattore concausale promotore

Patologie psichiche

• Disturbi dell’umore (ansia - depressione)

• Disturbi somatomorfi

• Disturbo post-traumatico da stress

• “Mass psychogenic illness” (MPI)

MPI: insieme di sintomi soggettivi, non obiettivabili, comuni a due

o più persone, scatenati da eventi “trigger” (odore, etc..); vedi

Multiple Chemical Sensitivities.

MALATTIE DA STRESS - Patologie psichiche

The benefits of intervention for Work-Related stressJac J.L van der Klink et al - Am J Pub Health: Vol 91, n.2. Feb 2001

Conclusioni

gli interventi volti alla gestione e alla riduzione dello stress occupazionale sono risultatiefficaci…

inaspettatamente non è stata evidenziata un’effettiva utilità degli interventisull’organizzazione del lavoro…tale considerazione è in opposizione con la visionepredominante secondo cui gli interventi di prevenzione primaria dovrebbero prevaleresull’approccio psicologico individuale….

nelle attività lavorative caratterizzate da un alto grado di libertà decisionale gliapprocci basati sull’impiego di psicoterapie cognitivo-comportamentalisembrerebbero essere i più efficaci….

nelle attività lavorative caratterizzate da un basso grado di libertà decisionalesembrerebbe prevalere un approccio congiunto psicologico-organizzativo….nell’impossibilità della sua realizzazione l’impiego di tecniche dirilassamento sembrerebbe avere un provato, se pur moderato, effetto…”

Page 10: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

10

DISCREPANZA fra le opinioni inmerito al Burn Out e le certezzescientifiche consolidate.

Argomento di interesse solorecente per la Medicina delLavoro (classicamente campo diinteresse di psicologi, psichiatri,sociologi)

Burn Out

definizione

NON esiste una definizione universalmente accettata diBurn Out

La distinzione da altri disturbi è spesso difficile.

I fattori causali sono ancora oggetto di controversia.

(Weber, 2000)

Burn Out: definizione

Page 11: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

11

To burn out

=

estinguersi, consumarsi

Burn Out

definizione

Burn out

=esaurimento della

forza o dellamotivazione fisica oemotiva abitualmente

dovuto a stress ofrustrazioneprolungata

Burn Out: definizione

Page 12: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

12

Burn out

Z.73.0

“Stato diesaurimento

totale”

Burn Out

definizione

ICD 10 (International Classification ofDiseases)

“Esaurimento fisico o emotivo, di solitocausato da stress lavorativo cronico nonadeguatamente gestito.”

Riscontrato più frequentemente fra glioperatori professionali impegnati in un servizio“umanitario” (delle professioni d’aiuto),costantemente a contatto con persone in statodi “bisogno”.

Burn Out

definizione(Felton, 1998)

Page 13: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

13

Rilievi storiciI primi riscontri di questa sindrome

si hanno già con Kraepelin(1907), il quale riferisce come, acausa delle condizioniprofessionali insoddisfacenti, glioperatori psichiatriciinevitabilmente si esaurivano.

Stewart Paine (1982) ricorda cheburn-out compare nella linguainglese durante gli anni ’30, perindicare, nel gergo sportivo, ilfenomeno per il quale un atleta,dopo alcuni successi si esaurisce,si brucia e non può più dare nullaagonisticamente.

Rilievi storiciFreudenberger (1974) pone le premesse per un approccio più specifico

allo studio dello stress lavorativo: egli fa riferimento al burn-out perindicare un particolare stato psicologico, rilevato in alcuni suoicollaboratori dediti ad attività socio-sanitarie, caratterizzato dasintomi quali depressione, eccessiva stanchezza, apatia.L’espressione burn-out, usata per la prima volta in questo significato,proviene dall’uso colloquiale, che veniva fatto negli anni ’60, dellalocuzione burned-out (esaurito, bruciato) in riferimento agli effettiprovocati dall’abuso cronico di droghe.

Handy (1988) osserva che lo sviluppo delle ricerche sul fenomeno si èarticolato dagli anni ’70 agli anni ’80 in due filoni: da una parte èproseguita la ricerca, già consolidata, sulle realtà industriali chetendevano a trascurare alcune variabili socio-patogenetiche; dall’altracomincia a prendere corpo la letteratura specifica sul burn-out,focalizzata sulle cosiddette “professioni di aiuto”.

Page 14: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

14

Secondo Justice, Gold e Klein, (1981) si possono individuare iseguenti fattori:

_ eccessivo impegno e dedizione;_ mancanza di consapevolezza dei propri limiti;_ mancanza di separazione tra lavoro e vita privata;_ ambiente lavorativo estremamente stressante;_ svolgimento di attività senza averne l’autorità e le

risorse;_ mancanza di riconoscimento dei meriti personali;_ mancanza di sistemi di supporto e mancata

realizzazione delle aspettative.

Burn Out(Maslach, 1976, 1982)

Tre categorie di disturbi:

Depersonalizzazione

Ridottarealizzazione

personale

Esaurimento emotivo

esaurimento emotivo: inaridimento emotivo nel rapporto con gli altri, che porta asentirsi emotivamente svuotato e annullato dal proprio lavoro.depersonalizzazione: atteggiamento di allontanamento emotivo e fisico dagli utentiriduzione del senso di realizzazione personale: perdita del senso di autostima esensazione di inadeguatezza al lavoro.

Page 15: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

15

Le cause del Burn-out sonoessenzialmente riconducibili a trevariabili principali, spesso fra lorointrecciate:

1. Eccessiva idealizzazione dellaprofessione d’aiuto precedenteall’entrata nel lavoro

2. Mansione frustrante o inadeguata alleaspettative

3. Organizzazione del lavoro disfunzionaleo patologica

Risultato di un uno stress non adeguatamente gestito

(> ambiente)

Mancato adeguamento fra individuo e ambiente

(> ambiente / individuo)

Discrepanza fra aspettative e realtà

(> individuo)

Burn Out

concetti etiopatogenetici(Weber, 2000)

Page 16: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

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Effetto unicamente di un elevato livello di stresslavorativo

OVVERO

Interrelazione complessa fra fattori sociali(“ambientali”) e individuali (“comportamentali”)

?

Burn Out

concetti etiopatogenetici(Weber, 2000)

Sbilanciamento fra livello di stress psico-socialee tolleranza individuale allo stress

• fattori stressogeni

• deficit di risorse gestionali personali

• deficit di sistemi di “supporto sociale” estrategie di “coping”

Burn Out

concetti etiopatogenetici(Weber, 2000)

Page 17: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

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Richiesta dell’attivitàlavorativa

Carico lavorativo

Controllo sull’attivitàlavorativa

Fattori organizzativi

Richieste di ruolo

Stile di gestione

Sicurezza e modalità dicarriera

Relazioni interpersonali

Fattori fisici

Rumore

Microclima (freddo/caldo)

Individuo

Livello di ansia

Livello dieretismo

Tolleranza diruoli ambigui

Tipologiacomportamentale “D”

Crisi esistenziali

Fattori esterni

Problemi familiari

Problemi finanziari

Psicologiche

Affettive

Insoddisfazionelavorativa

Comportamentali

Disturbi delsonno

Uso/abuso disostanze (alcool,tabacco, caffè)

Fisiologiche

Aumentotransitoriopressionearteriosa

Aumento FC

Patologia

coronarica

Patologia

psichica

Sorgenti di stressoccupazionale

Caratteristicheindividuali

Reazioni “acute”

(Disturbi)

Malattia

Alcolismo

Ipertensionearteriosa

Altreaffezioni

BURNOUT

Sebbene il burnout sia spesso associato ad ansia e depressione, si distingue daentrambe essendo caratterizzato da sintomi lavoro-correlati piuttosto che fisici obiologici.

Lo sviluppo della relazione causale tra stress e burnout, non è chiaro, in parte perl’assenza di adeguati studi longitudinali.

Maslach C, Schaufeli WB, Leiter MP. Job burnout. Annu Rev psycol 2001; 52: 397-422

Studio longitudinale su un campione di medici inglesi sulla eventuale correlazionecausale tra stress e burnout.

Valutazione attraverso la somministrazione del “Maslach burnout inventory” MBI edel “General health Questionnaire” GHQ in due tempi (1997 e 2000).

Elaborazione statistica dei risultati e proposta di un modello causale sulla base dellasignificatività statistica della correlazione tra le diverse variabili valutate.

McManus IC, Winder BC, Gordon D:The causal link between stress and burnout in a longitudinalstudy of UK doctors.Lancet, Research letters; 359: 2089-90. 2002

Page 18: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

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General Health Questionnaire (GHQ-12)valutazione della “salute mentale”

1 Sei stato in grado di concentrarti su qualunque cosa tu stessi facendo?2 Hai sofferto di insonnia per preoccupazioni?3 Hai avuto la sensazione di svolgere un ruolo utile nelle cose che ti sono accadute?4 Ti sei sentito in grado di prendere decisioni riguardo le cose che ti sono accadute?5 Ti sei sentito costantemente sotto tensione?6 Ti sei sentito non in grado di superare le difficoltà?7 Sei stato in grado di godere delle tue attività quotidiane?8 Sei stato in grado di affrontare i tuoi problemi?9 Ti sei sentito scontento e depresso?10 Hai perso la tua autostima?11 Hai pensato a te stesso come a un perdente?12 Ti sei sentito tutto sommato abbastanza contento?

MOLTO MENO DEL SOLITOCOME AL SOLITOPIU’ DEL SOLITOMOLTO PIU’ DEL SOLITO

SCALA DELLE RISPOSTE:

MBI Questionnaire(Maslach e Jackson)

1 Mi sento emotivamente sfinito dal mio lavoro

2 Mi sento sfinito ala fine di una giornata di lavoro

3 Mi sento stanco quando mi alzo la mattina e devo affrontare un’altra giornata di lavoro

4 Posso capire facilmente come la pensano i miei utenti

5 Mi pare di trattare alcuni utenti come se fossero degli oggetti

6 Mi pare che lavorare tutto il giorno con la gente mi pesi

7 Affronto efficacemente i problemi dei miei utenti

8 Mi sento esaurito dal mio lavoro9 Credo di influenzare positivamente la

vita di altre persone attraverso il mio lavoro

10 Da quando a lavorare qui sono diventato più insensibile con la gente

11 Ho paura che questo lavoro mi possaindurire emotivamente

12 Mi sento pieno di energie13 Sono frustrato dal mio lavoro14 Credo di lavorare troppo duramente15 Non mi importa veramente di ciò che

succede ad alcuni utenti16 Lavorare direttamente a contatto con

la gente mi crea troppa tensione17 Riesco facilmente a rendere i miei

utenti rilassati e a proprio agio18 Mi sento rallegrato dopo aver lavorato

con i miei utenti19 Ho realizzato molte cose di valore nel

mio lavoro20 Sento di non farcela più21 Nel mio lavoro affronto i problemi

emotivi con calma22 Ho l’impressione che i miei utenti

diano la colpa a me per i loro problemi

SCALA DELLE RISPOSTE: 0-6

Page 19: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

19

Stress

Depersonalizzazione(cinismo)

Esaurimento emotivo

Realizazzionepersonale

Stress

aumento

aumentoaumento

decremento

McManus IC, Winder BC, Gordon D:The causal link between stress and burnout in a longitudinalstudy of UK doctors.Lancet, Research letters; 359: 2089-90. 2002

McManus IC, Winder BC, Gordon D:The causal link between stress and burnout in a longitudinalstudy of UK doctors.Lancet, Research letters; 359: 2089-90. 2002

“The largest causal effects in the model show a causal cycle inwich “emotional exhaustion” makes doctors more stressed andstress makes doctors more emotionally exhausted. The othercomponents of burnout also affect stress, although neither isitself caused by stress”

“Personal accomplishment increases stress both directly andindirectly by increasing emotional exhaustion….. increasedpersonal efficacy can be maladaptive, increasing future stressand burnout”

“Depersonalisation reduces stress…..and should be recognisedas adaptative”

Page 20: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

20

Il Burn Out non è associato rigidamente a specifichemansioni / circostanze lavorative.

In generale: professioni con impegno assistenzialesociale verso disabili, ammalati gravi, bambini,carcerati, poveri.

MA NON SOLO!

Le prevalenze pubblicate in letteratura sono da valutarecriticamente, per la mancanza di una definizioneunivoca e di criteri diagnostici standardizzati.

Burn Out

concetti epidemiologici(Felton, 1998; Weber, 2000)

Professioni interessate:

•insegnanti

•guardie carcerarie

•riabilitatori

•medici

•paramedici

•assistenti sociali

•…

l’operatore impegnato in questo tipo di attività viene descritto comeemotivamente coinvolto dal proprio lavoro, lavoro che ha scelto pervocazione (Cherniss, 1980) e che interpreta psicologicamente inmodo intenso.

Burn Out

concetti epidemiologici

Page 21: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

21

Burn OutLe fasi

1. Entusiasmo idealistico: convivono motivazioni consapevoli (migliorare il mondoe se stessi, stabilità lavorativa di impiego, svolgere un lavoro di prestigio) emotivazioni inconsce (desiderio di approfondire la conoscenza di sé e di esercitare unaforma di potere o di controllo sugli altri). Esistono infatti delle motivazioni iniziali:quando scegliamo un lavoro, siamo preparati? Cosa ci porta a svolgerlo? Abbiamotutti gli strumenti per svolgerlo? Nel momento in cui lo svolgiamo assumiamoun’identità nostra, un’identità sociale. Ci sono anche motivazioni legate al desiderio dicontrollo: uno degli aspetti fondamentali nelle relazioni di aiuto è poter controllare lasalute del paziente. Quando poi gli strumenti mancano, l’operatore si confronta con ipropri ideali e non li vede soddisfatti. Ne consegue una crisi delle sue aspettative, chemette in discussione ciò che sta svolgendo.

2. Disinvestimento o stagnazione: “ho dato tanto ma le cose non cambiano molto…allora faccio solo quello che mi compete”. Si cerca di preservarsi a livello emotivo,staccandosi dal lavoro. Dall’ insoddisfazione nei confronti dei propri ideali e dalloscarso riscontro delle aspettative nei risultati, nonostante il forte impegno si pervienead un disimpegno graduale, alla delusione e chiusura verso l’ambiente di lavoro ed icolleghi.

Burn Out

fasi

3. Frustrazione. Una frase che si sente spesso è “non sono più ingrado di aiutare nessuno…” e “questa non è la professione che fa perme…” Sono concetti errati, in quanto bisogna analizzare cosa nonfunziona nella relazione di aiuto. Vissuto di perdita, di svuotamento,di crisi, perdita di creatività ed entusiasmo e scarso apprezzamentoda colleghi e utenti portano a possibili atteggiamenti aggressivi(verso se stesso o verso gli altri) e a comportamenti di fuga (pauseprolungate,assenze per malattia ).

4. Disimpegno emozionale: la persona passa dall’empatia all’apatiae, usando un termine forte in letteratura, si arriva alla “morteprofessionale”.

Page 22: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

22

Il Burn Out

dell’Operatore Sanitario

Fattori professionali

Intrinseci all’organizzazione del lavoro:

stile della leadership e della gestione (tolleranza dei vertici,assenza di ritorsioni)

•cultura dell’organizzazione

•sostegno strutturato (audit)

•flessibilità dell’orario di lavoro

Burn Out dell’operatore sanitario

concetti etiopatogenetici(Spickard, 2002; Felton, 1998)

Page 23: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

23

Fattori professionali

Indipendenti dall’organizzazione del lavoro:

•percezione dell’impegno professionale richiesto

•esigenza di aggiornamento continuo

•sostegno sociale da parte del gruppo

•livello di autonomia e di controllo sul proprio operato

•soddisfazione economica

•frustrazione

•timori di conseguenze legali del proprio operato

•stress da “guardia” (gestione in emergenza di pazienti non conosciuti, necessitàdi decisioni critiche nell’immediato,interruzione di altre attività)

•percezione dello scadimento del ruolo sociale del medico

Burn Out dell’operatore sanitarioconcetti etiopatogenetici

(Felton, 1998; Spickard, 2002)

Fattori professionali

Indipendenti dall’organizzazione del lavoro:

Verificarsi di eventi “critici” imponderabili (ad es.la morte di un certo paziente, il verificarsi di unacomplicanza legale…)

Burn Out dell’operatore sanitarioconcetti etiopatogenetici

(Felton, 1998; Spickard, 2002)

Page 24: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

24

Caratteristiche individuali predisponenti

Fattori psicologici

idealismo, perfezionismo, timidezza, insicurezza,instabilità emotiva (Weber, 2000);

carattere compulsivo (insicurezza, sensi di colpa,esagerato senso di responsabilità): sensazione di“non fare mai abbastanza”; equivoco fra“egoismo” e “sano interesse per se stessi”(Spickard, 2002)

Burn Out dell’operatore sanitario

concetti etiopatogenetici

BMC Medicine 2004; 2: 29

Page 25: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

25

Fattori familiari

Peso della gestione familiare (femmine!)

Conflitti con il coniuge o i figli

Supporto psicologico familiare

Burn Out dell’operatore sanitarioconcetti etiopatogenetici

(Felton, 1998; Spickard, 2002)

Burn Out dell’operatore sanitario

attività a maggior rischio stimato

•Elevato impegno professionale

•Elevato carico decisionale

•Elevato rischio di coinvolgimento emotivo con il paziente

•Elevato grado di insuccesso e quindi di delusione

professionale

•Scarso “ritorno” da parte del paziente

•Elevato rischio di conseguenze legali

Page 26: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

26

Burn Out dell’operatore sanitario

attività a maggior rischio stimato

•Oncologie (pediatriche !)

•Rianimazioni (pediatriche !)

•DEA

•Strutture psichiatriche

•Geriatrie

•Servizi di logoterapia

•Servizi di guardia medica in strutture periferiche

•Riabilitazioni neurologiche

•Assistenza a pazienti AIDS

•SERT

•Grandi Ustionati

Necessità di definire meglioil livello di significatività dei

risultati derivanti daglistrumenti di valutazione del

Burnout

Page 27: L’ambiente di lavoro da un punto di vista psico-igienico

27

Altri fattori individuali facilitanti sono:

• personalità ansiosa,• nevroticismo,• autoritarismo,• bisogno di tenere tutto sotto controllo,• forte bisogno di aiutare (mistica del missionario)• desiderio di “cambiare il mondo”,• passività,• isolamento dagli altri,• ansia sociale,• bassa autostima e senso di inadeguatezza,• sentimento di insufficienza e incapacità a svolgere il

proprio lavoro (impotenza appresa).

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

DA (DI..) STRESS LAVORATIVO

E DI BURNOUT

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VALUTAZIONEDEL RISCHIO

ELEMENTISOGGETTIVI

ELEMENTIOGGETTIVI

VALUTAZIONEDEL RISCHIO

ELEMENTI SOGGETTIVI

ELEMENTIOGGETTIVI

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VALUTAZIONEDEL RISCHIO

ELEMENTISOGGETTIVI

ELEMENTIOGGETTIVI

Necessità di individuarestrumenti oggettivi di

valutazione del rischio

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• La persona che soffre di Burn-out entra in un circolovizioso, in cui il peggioramento delle sue prestazioni mettein discussione la sua autostima, le sue motivazioni e questopeggiora sempre di più il suo stato d’animo nel contesto incui è inserita. In questo aspetto si rintraccia laproblematicità del Burn-out.

• Nella nostra cultura purtroppo si sentono molti luoghicomuni a riguardo:• “Le persone che fanno esperienza del BurnOut sono

deboli…”• “Le persone colpite da BurnOut sono sostanzialmente

irragionevoli e pretenziose…”• “Il BurnOut è un disturbo psichico…”• “Il BurnOut è il sintomo di problemi a casa…”

• Bisogna dimenticare queste semplificazioni, in quanto larealtà del Burn-out non è legata all’individuo. Se questiviene valorizzato, se viene data la giusta importanza alconcetto di risorse umane e se viene sviluppato tutto il suopotenziale, allora riusciamo a prevenire il problema inmaniera decisiva.

In questa situazione si evidenzia un sovraccarico dilavoro che può essere:

a)quantitativo qualora i turni siano troppo lunghi, cisia un elevato numero di pazienti da assistere, unelevato numero di prestazioni da erogare

b) qualitativo: quando vengono richieste esecuzioniimproprie, responsabilità improprie

Troppe richieste e giuste risorse

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Poche risorse e giuste richieste

Non si riesce a garantire un'assistenzaadeguata a causa di mancateconoscenze, mancate risorse umane,materiali e tecnologiche.

Giuste o tante risorse e poche richieste

In questa situazione è facile riscontrare lasensazione di noia e di inattività. Lemanovre assistenziali sono ridotte al minimoed il carico di responsabilità è limitato.

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Possibili interventi preventivi e terapeutici

-Entusiasmo vs Realismo-Stagnazione vs Autosostegno-Frustrazione vs Soddisfazione-Apatia vs Coinvolgimento

1. Sviluppo professionale dello staff

2. Modifiche di lavoro e della struttura diruolo

3. Soluzione del problema organizzativo edel momento decisionale

4. Obiettivi del servizio e modelli digestione

Possibilità di intervento

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A livello sanitario il burn-out si manifesta permancanza di realizzazione sul lavoro,mancanza di obiettivimancanza di feed-back

A tal proposito si può agire tramite:- programmazione del lavoro in èquipe- presenza di obiettivi formalizzati e resi noti a tutti- tendenza alla comunicazione professionale- attuazione del feed-back- consenso alla realizzazione professionale nell'ambitolavorativo- risoluzione del problema dell'ambiguità di ruolo presentefra gli operatori.- effettuazionedi una adeguata turnazione

L’ANALISI ISTITUZIONALE

Estremamente importante può rivelarsi l’analisiistituzionale utile a studiare alcuni particolariaspetti legati al contesto lavorativo - quali iltipo di management, le dinamiche del potere, ilgioco dei ruoli, le dinamiche interpersonali –che consentono di mettere in luce i problemiemergenti nel luogo di lavoro.

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BURN-OUT E COPING

Gli individui più protetti dalla sindrome del burn-outsono dotati di una buona autostima; spesso hanno unbuon sistema di appoggio sociale, dei confidenti, unarete di amici; sono persone conservano la capacità disorridere anche in ambiente lavorativo troppoaustero od oppressivo.

Una maggiore coscienza riguardo il proprio stato distress e i fattori che lo hanno provocato sono leprime risorse di una persona che ha sviluppato lasindrome da burn-out. Pure essenziale è evitare diisolarsi cercando familiari, amici e conoscenti con iquali passare momenti di svago in modo dadistogliere la mente dalla ruminazione ossessiva suiproblemi patiti nell’ambiente di lavoro.