34
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa Laboratorio di Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione Gruppo di lavoro sui trasporti pubblici Le Metropolitane di Napoli: abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni Prof. Corsisti Roberto Montanari Gianluigi Cioffi Serena Di Nardi Annarita Siniscalchi Anno Accademico 2011 - 2012

Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Relazione ICT

Citation preview

Page 1: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

Università degli Studi

Suor Orsola Benincasa

Laboratorio di Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

Gruppo di lavoro sui trasporti pubblici

Le Metropolitane di Napoli: abitudini d’uso, problemi di congestione

e proposte di soluzioni

Prof. Corsisti

Roberto Montanari Gianluigi Cioffi

Serena Di Nardi

Annarita Siniscalchi

Anno Accademico 2011 - 2012

Page 2: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

1

Introduzione

Il complesso processo di ricerca e progettazione condotto dal gruppo di lavoro sui

trasporti pubblici operante all’interno del Laboratorio di Tecnologia dell’Informazione e

della Comunicazione del corso di laurea magistrale in Comunicazione pubblica e

d’impresa dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli ha inteso focalizzare

e massimizzare i propri sforzi interpretativi e progettuali sull’analisi del sistema delle

metropolitane della città di Napoli e ancor più specificatamente sui contesti d’uso e i

problemi di fruizione ad esso collegati.

Il punto di vista adottato è stato volutamente, per l’estrazione dei componenti il team di

progetto oltre che per la vocazione stessa dell’ICT ad essere user-oriented, il più vicino

possibile nello sposare l’ottica del cittadino-utente. Un punto di vista che proprio al

passeggero cerchi di rendere, al termine del lavoro svolto, una plausibile, anche se

sicuramente non definitiva o unica, soluzione che renda migliore la fruizione di questa

specifica parte del complesso sistema di trasporto pubblico del territorio trattato attraverso

l’adozione di metodologie di analisi prima e progettazione poi mutuate dai principi e

soprattutto dagli strumenti, finora in possesso del gruppo di lavoro, propri delle tecnologie

dell’informazione e della comunicazione.

L’intero processo è stato gestito utilizzando, seppur minimamente, un metodologia di

lavoro e un approccio alla progettazione in linea con i basilari principi del project

management. Pertanto si è operata una scomposizione dell’insieme di compiti, attività e

obiettivi da affrontare e sviluppare in quattro diverse ma interdipendenti unità di lavoro,

denominate work package; quattro cioè macroaree legate al raggiungimento di obiettivi

specifici e attesi necessari oltre che utili all’evoluzione e proseguimento del percorso di

studio e analisi intrapreso. All’interno di ciascuna unità di lavoro è stata poi operata un

ulteriore suddivisione di compiti in quantità e qualità diversa a seconda delle attività da

mettere in campo e monitorare e legate alla minore o maggiore complessità dei processi

specifici analizzati.

Page 3: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

2

Nello specifico del lavoro svolto, in tale relazione descritto, le work package delimitate

hanno riguardato: un particolare lavoro di ricerca e comprensione dello stato dell’arte in

materia di trasporti pubblici con un ovvio riferimento particolare alla situazione e

conformazione del sistema di trasporto pubblico di Napoli e della provincia; l’analisi delle

abitudini d’uso degli utenti e del contesto di fruizione del servizio delle metropolitane di

Napoli; un processo di confronto, scelta e ideazione circa le possibili soluzioni progettuali

prototipiche da proporre e infine la sistematizzazione e la successiva presentazione del

prototipo ideato.

Ad ogni singola unità di lavoro è stata dedicata una parte della presente trattazione volta a

sintetizzare gli obiettivi prefissati, i metodi utilizzati e gli strumenti adottati volta per volta

nel progredire della ricerca e della progettazione.

Page 4: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

3

W.P.1: State of the Art

Gestione di Processo - Scheda riassuntiva

DELIVERABLE – OBIETTIVO SOA

conoscenza e circoscrizione del campo di studio e di lavoro

TASK 1: ricerca delle informazioni e analisi circa il sistema di trasporto pubblico di Napoli e provincia

TASK 2: scelta del campo di indagine

La prima e necessaria fase di lavoro ha visto il team di progetto dover operare una giusta

e utile ricognizione di informazioni volte, sostanzialmente, a conoscere e circoscrivere il

campo di indagine e progettazione su cui si era deciso, in fase di costituzione del gruppo

di lavoro stesso, di operare lo sviluppo del percorso di studio.

Una fondamentale premessa metodologica e operativa dei componenti del gruppo di

lavoro, che in tale sede viene resa al lettore, è stata quella di intendere e utilizzare il

momento di ricognizione sullo stato dell’arte sostanzialmente nell’ottica di pervenire ad

una ricognizione e comprensione migliore di quella finora in possesso, per motivi personali

dei singoli componenti del gruppo, del sistema di trasporto pubblico operante a Napoli e

più in generale sul territorio del napoletano. Cioè il gruppo di lavoro vista la vastità primaria

dello scenario e dei temi scelti come fulcro del proprio processo di studio e di

progettazione ha sentito come maggiormente urgente, oltre che sicuramente e

onestamente meglio perseguibile in rapporto agli strumenti concettuali e materiali in loro

possesso, conoscere struttura, principi e carenze, seppur in maniera ampia ma non del

tutto approfondita, dei trasporti pubblici insistenti sul territorio sociale e geografico scelto

come background del proprio lavoro, invece che operare eventualmente un lavoro di

ricerca maggiormente se non esclusivamente legato alle tecnologie o più in generale a

quanto già presente in termini di strumentazioni (software, hardware etc.) rivolte all’utente

dei trasporti pubblici

.

Page 5: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

4

Tale scelta è stata motivata anche dalla consapevolezza che gli eventuali risultati di una

ricerca più marcatamente o anzi esclusivamente “tecnologica” circa i problemi trattati o da

trattare da un lato avrebbe potuto forviare, suggestionandoli, gli obiettivi e le successive

idee progettuali del gruppo; dall’altro che eventuali soluzioni tecnologiche e non solo, per

l’utente di trasporto pubblico sono, se veramente valide, comunque calate in un

determinato contesto caratterizzato da determinate condizioni, problemi e contingenze

oltre che da una determinata visione e successivo comportamento degli utenti stessi che

per quanto si possa operare per astrazione o per inferenza si discosterà sempre dagli

specifici comportamenti e dalle specifiche esigenze di utenti diversi, calati in un contesto

differente.

Lo specifico momento di ricerca sullo stato dell’arte è stato quindi interpretato e utilizzato

dal gruppo di lavoro come un momento fondamentale per approfondire le proprie

conoscenze circa l’organizzazione del sistema di trasporto pubblico di Napoli e provincia e

attraverso tale conoscenza poter meglio circoscrivere lo scenario in cui sviluppare più

nello specifico il lavoro di indagine e progettazione. Un percorso questo appena descritto

che si è dipanato in due step strettamente interrelati (vd. scheda riassuntiva).

Ad una prima e sostanziale scrematura all’analisi del vasto e complesso sistema di

trasporti locali che percorre il territorio geografico della città di Napoli, della sua provincia e

non solo si è pervenuti attraverso la constatazione che, anche solo normativamente da

parte del governo centrale ma soprattutto regionale ormai quasi totalmente competente in

materia di trasporti pubblici in un’ottica di autonomia Stato-Regioni, i trasporti su ferro sono

maggiormente al centro di un’intensa operazione di integrazione e sostegno rispetto agli

altri sistemi comunque presenti, funzionanti e disponibili sul territorio. Inoltre senza

particolari conoscenze scientifiche o doti osservative è palese ai più che il sistema

ferroviario di Napoli e della Campania in genere, è sicuramente più grande per estensione

e maggiormente sviluppato risultando così il primo e più importante sistema di trasporto

pubblico utile per gli spostamenti dei cittadini-utenti.

Ecco perché al fine di inquadrare con maggiore precisione il campo di studio, già a monte

dell’intero lavoro indirizzato verso la focalizzazione sul sistema delle metropolitane urbane

di Napoli, si è deciso di porre maggiore attenzione, in una prima fase di ricerca, al “sistema

della metropolitana regionale della Campania”, intendendo con tale dicitura mutuata dai

dispositivi normativi regionali l’intero sistema di trasporto su ferro del territorio.

Page 6: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

5

La lettura degli specifici decreti e fonti normative in generale di natura regionale volti

all’organizzazione, riordino e sostegno al sistema di trasporti locali; le informazioni

ritrovate con il supporto del web circa i profili, le mission e soprattutto le strutture e i

percorsi coperti dall’insieme dei vari mezzi pubblici del territorio utilizzanti le strade ferrate

hanno permesso di definire il “mondo ferroviario” del napoletano abbastanza complesso

da governare, sia per le sue caratteristiche tecniche (che lo rendono poco flessibile), sia

per le sue regole di esercizio (che però lo rendono il modo di trasporto più sicuro).

In molti casi queste caratteristiche costituiscono limiti da superare:

il sistema ferroviario è un sistema discontinuo nello spazio: il suo rapporto con il

territorio avviene per punti (le stazioni), quindi è fortemente condizionato col

modo in cui è condizionata l’accessibilità.

il sistema ferroviario è un sistema discontinuo anche nel tempo: i suoi servizi

sono offerti in determinati orari, quindi è fortemente condizionato dalla struttura

degli orari e dalla loro rispondenza alle esigenze della domanda.

Queste complessità tuttavia, non sono trattabili senza una progettazione unitaria

di tutte le componenti sopra richiamate: integrazione con gli altri modi di

trasporto, accessibilità al e dal territorio, orari che riducano la

discontinuità dell’offerta.

Il progetto di metropolitana regionale, nella direzione di migliorare e pervenire ad

un’integrazione efficace ed efficiente del sistema dei trasporti nel suo complesso, si

propone innanzitutto di ridare logica e concezione di vero sistema alle diverse componenti

del trasporto pubblico (che, nei fatti, sono cresciute quasi esclusivamente per logiche

settoriali) attraverso la definizione e il dimensionamento di un sistema di servizio unitario

per l’intera regione, integrato nelle sue componenti funzionali, attrattivo per qualità e livelli

di servizio, accessibile al territorio, e quindi competitivo con il mezzo di trasporto

individuale.

Page 7: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

6

Un sistema, quindi, con le seguenti caratteristiche:

unitario: la concezione di partenza del servizio ferroviario in Campania non era

unitaria con la presenza di quattro diversi sistemi ferroviari (MetroCampania

Nord-Est ex Alifana, Circumvesuviana, Metronapoli, Sepsa e Trenitalia) ciascuno

operante secondo i propri schemi di offerta con disomogeneità di materiale e di

sistemi di accesso. Il progetto prevede, invece un sistema unico e come tale è

percepito e utilizzato;

integrato: l’unitarietà del sistema di offerta richiede, sul piano funzionale e

gestionale, la possibilità di passare facilmente da una componente del sistema

all’altra e poterne fruire in funzione delle proprie esigenze e senza vincoli. Il

modello proposto è quello della tariffa integrata UnicoCampania che consente di

servirsi di più mezzi di trasporto con un medesimo biglietto indipendentemente

dall’appartenenza del servizio ad una azienda piuttosto che ad un’altra.

attrattivo: la comodità, la frequenza, la regolarità dei servizi possono sollecitare i

cittadini ad usare il mezzo pubblico anziché l’automobile.

accessibile: il trasporto pubblico, a differenza dell’auto, è accessibile solo in

alcuni punti (fermate o stazioni) e se questi sono pochi, o se sono distanti,

limitano l’accesso al mezzo e quindi l’utilizzazione del servizio.

Il progetto del “Sistema della Metropolitana regionale” parte, quindi, dai bisogni di mobilità

delle persone e delle merci per definire un piano di servizi integrati di trasporto idoneo a

soddisfare la domanda di mobilità, con un adeguato livello prestazionale, fino a individuare

le nuove infrastrutture necessarie per l’attuazione del piano dei servizi.

Una migliore conoscenza degli obiettivi e insieme dei limiti attuali del contemporaneo

sistema di trasporto pubblico, principalmente su rotaia, del territorio ha permesso al

gruppo di lavoro di poter sistematizzare meglio e più convintamente la scelta dello

specifico ambito e scenario di analisi e di studio che è ricaduto sul sistema delle

metropolitane urbane percorrenti il tessuto cittadino del comune di Napoli. Il principio da

seguire è stato fissato nel ricercare e migliorare, nei limiti, proprio i parametri sopra citati:

accessibilità, attrattività, integrazione e unitarietà all’interno dello specifico servizio di

trasporto; ma soprattutto inserirsi in una direttrice users oriented per interpellare proprio i

passeggeri sulla visibilità di questi parametri e sulle loro proposte di miglioramento al

servizio.

Page 8: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

7

È con tale spirito e proponimento che il processo si è spostato, in maniera maggiormente

definita, verso l’analisi e il confronto con gli utenti sul contesto d’uso delle metropolitane

napoletane più avanti trattato.

Page 9: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

8

W.P.2: User Behaviour Analysis

Gestione di Processo - Scheda riassuntiva

DELIVERABLE – OBIETTIVO UBA

analisi delle abitudini d’uso/contesto di fruizione servizio Metropolitana da parte degli utenti

TASK 1: redazione e sistematizzazione del questionario da somministrare

TASK 2: somministrazione-test del questionario al “gruppo di controllo”

TASK 3: rielaborazione questionario con suggerimenti

Task 4: somministrazione questionario a campione

TASK 5: raccolta dati

L’analisi del comportamento degli utenti, segnatamente alle modalità e al contesto di

utilizzo delle linee delle Metropolitane di Napoli, è risultato un passaggio fondamentale e

soprattutto necessario per poter conoscere meglio e in maniera più eterogenea, per

questo maggiormente valida ai fini generali del lavoro di ricerca e progettazione portato

avanti da questo gruppo, i diversi punti di vista e di approccio ai problemi di fruizione del

servizio metropolitano napoletano.

I risultati raccolti hanno dunque da un lato aiutato il gruppo di lavoro a rivedere le proprie

premesse e ipotesi di partenza circa il focus specifico dell’intero lavoro, riguardante lo

sviluppo di proposte per il miglioramento delle specifiche condizioni di attesa e imbarco

treni collegate principalmente ai problemi del sovraffollamento dei servizi, contribuendo

così a fornire spunti diversi e migliorativi alla successiva fase di design; dall’altro lato

invece, paradossalmente, l’incontro con gli utenti ha confortato il gruppo di lavoro sulla

bontà di alcune congetture inerenti i problemi trattati che erano a monte della decisione del

campo di indagine e di lavoro da prediligere nella fase iniziale di costituzione del gruppo

stesso.

I dati sono stati tanto più confortanti, ci sia concesso poterlo affermare in questa sede

referente, in quanto diversamente da normali e più seri lavori di ricerca condotti da esperti

dei problemi di mobilità e in generale di customer satisfaction, il gruppo di lavoro viveva in

maniera parzialmente negativa, come elemento di bassa qualità dell’intero impianto

progettuale, la circostanza per la quale i componenti stessi del gruppo sono tuttora,

seppure in modi e in tempi diversi, utenti del servizio metropolitana e quindi coinvolti in

prima persona e perciò, seppure con opinioni e sfumature diverse, detentori di personali

Page 10: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

9

opinioni sui problemi del servizio che avrebbero potuto inficiare in diversi modi la

predisposizione e la lettura dell’apparato concettuale e dei dati.

Una premessa: a monte dell’intero percorso di analisi c’è stata la scelta condivisa da

parte di tutti i componenti del gruppo di adottare, metodologicamente e operativamente, lo

strumento del questionario strutturato per domande a risposte multiple come strumento

cardine per la conoscenza degli utenti e delle proprie abitudini d’uso dello specifico mezzo

pubblico e dei problemi da loro riscontrati nel corso della fruizione. La decisione del

questionario è risultata la migliore tra quelle prese in esame, ad esempio rispetto la ricerca

etnografica, per la mancanza e l’inadeguatezza sentita da parte del gruppo di lavoro dei

propri mezzi culturali e operativi a disposizione per svolgere in maniera quanto meno

accettabile e decorosa l’insieme dei compiti da svolgere. Pertanto la scelta del

questionario, che pure nella sua redazione ha fatto comunque emergere la mancanza di

strumenti concettuali e operativi acquisiti idonei a svolgere come il gruppo avrebbe

desiderato le azioni progettate, è stata la risultante di un confronto e bilancio tra risorse

disponibili e obiettivi perseguibili oltre che tra costi e benefici.

Chiarito ciò, è utile sottolineare che per quanto riguarda, nel concreto, lo sviluppo della

fase di analisi degli utenti è stata operata una scomposizione dell’intero processo in più

stadi distinti (cfr. scheda riassuntiva).

La stesura e sistematizzazione del questionario è stata al centro del primo step della

specifica fase di lavoro.

Le carenze concettuali e strumentali più sopra esposte sono state attenuate dall’utilizzo di

alcune fonti e spunti pratici offerti dalla rete inerenti tanto gli stessi argomenti trattati in

generale dal gruppo di lavoro (l’utilizzo e i problemi del servizio metropolitana etc.) quanto

da più generali nozioni e riflessioni circa la buona redazione dello strumento questionario

ai fini di una ricerca; accanto alla rete telematica è stato utile anche il supporto della rete

sociale intorno ai componenti del gruppo che attraverso alcuni legami e conoscenti

coinvolti in misure diverse nei campi della sociologia/statistica hanno fornito, seppure in

forma orale e i maniera non sistematizzata, alcuni consigli utili a sviluppare il primo testo

del questionario prodotto.

Il passo successivo è stato quello di testare il questionario redatto, per raccogliere

eventuali altri suggerimenti in merito al testo oltre che per motivi di maggiore tranquillità,

proponendolo all’attenzione di un gruppo di tre persone (il numero del cd. gruppo di

controllo è stato semplicemente scelto per rispecchiare la composizione numerica del

gruppo di lavoro; non ci sono particolari motivazioni e/o evidenze scientifico-

Page 11: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

10

metodologiche a suffragare la scelta effettuata) scelte tra legami secondari dei componenti

del gruppo. L’iniziativa è risultata tutt’altro che vana in quanto, seppur compilato

singolarmente e all’interno delle proprie case, due componenti su tre del “gruppo di

controllo” ci hanno, in maniere diverse, consigliato di aggiungere al testo prodotto

un’ulteriore parte, non strutturata, dove si potesse dare al compilatore la possibilità di

esprimere le proprie idee e/o proposte a riguardo dei temi trattati. Questo risultato ha fatto

quindi propendere il gruppo di lavoro per una revisione del questionario recependo i

suggerimenti raccolti, aggiungendo così in corso d’opera, un ulteriore fase all’intero

processo per l’analisi dei consumatori (vd. TASK 3).

Il nuovo testo prodotto con l’aggiunta della parte denominata FASE 2 (vd. Allegato 1)

è stato quindi successivamente somministrato seguendo i seguenti criteri:

CONSISTENZA CAMPIONE: 30 utenti metropolitana

TARGET OBIETTIVO: studenti universitari e giovani lavoratori zona Napoli;

età compresa 24 – 40 anni

CRITERIO SELEZIONE: 20 studenti + 10 lavoratori;

la scelta su tale tipo di target, successivo campione, si è resa necessaria per due

motivi principali: la prima, le persone così selezionate sono utenti abituali del

servizio offerto dalle Metropolitane di Napoli e quindi conoscitori consapevoli del

funzionamento e eventuali problemi collegati allo stesso; la seconda ragione è

legata alla reperibilità del campione, infatti la somministrazione del questionario per

l’analisi è dovuta avvenire attivando forme quanto meno di sommaria conoscenza

degli intervistati. Per una somministrazione “al buio” e in loco del testo occorrevano

procedure di autorizzazione da due diversi enti e con tempi piuttosto lunghi e un

percorso burocratico che non era scontato abbia dato buon esito.

MODALITÀ SOMMINISTRAZIONE: tutti gli intervistati hanno ricevuto il questionario

tramite email e attraverso lo stesso meccanismo lo hanno riconsegnato; per

garantire comunque l’anonimato e evitare al gruppo di lavoro qualsiasi tipo di ricerca

di ulteriori spiegazioni alle risposte date, i questionari riconsegnati sono stati

prelevati via email e stampati da una quarta persona estranea al gruppo.

TEMPI DI SOMMINISTRAZIONE: il questionario è stato somministrato nella

settimana 23.01.12 – 29.01.12 (escluso sabato e domenica); agli intervistati è stato

dato un giorno di tempo per poter rispondere e rinviare il questionario compilato.

Page 12: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

11

L’ultima fase del processo di analisi è consistiti dunque sul recepimento, raccolta e

riflessione dei dati ottenuti attraverso lo strumento del questionario.

Di seguito una overview sintetica dei risultati registrati di maggior rilievo:

FASE 1

L’80% (24 utenti) degli intervistati afferma di essere pendolare - risposta d; il

restante di divide tra la risposta b e c – domanda n.1.

Il 60% (18 utenti) degli intervistati utilizza la linea 2 (linea cd. storica – gestione:

Ferrovie dello Stato) per i propri spostamenti – risposta b – domanda n.2.

Domanda n.1

risp.a 0%

risp.b 5%

risp.c 15%

risp.d 80%

Domanda n.2

risp.a 40%

risp.b 60%

Page 13: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

12

Per quanto riguarda la domanda n.3, risulta in linea con la suddivisione scelta

del campione e quindi ci fornisce anche un controllo sulla bontà delle risposte

fornite dagli intervistati; pertanto il 66% (20 utenti) utilizzano il servizio

maggiormente per spostamenti verso l’università e anche per altre commissioni

– risposte b e d; il restante lo utilizza invece per raggiungere il posto di lavoro –

risposta a - e per altre commissioni – risposta d.

La percorrenza media del tragitto è compresa tra i 10 e i 15 minuti – domanda

n.4.

Circa il 60% (18 utenti) degli intervistati inoltre usufruisce di altri mezzi pubblici.

La maggioranza in particolare dichiara di usufruire dei treni della società

Circumvesuviana (Holding Eav), il dato pertanto ci fa inferire che questi utenti

utilizzino il treno circumvesuviana per raggiungere Napoli e poi, in seconda

battuta, utilizzare le metropolitane – domande nn.6-7.

Domanda n.3

risp.a-d 34%

risp.b-d 66%

Domanda n.6

risp.a 60%

risp.b 40%

Page 14: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

13

Per il 90% (27 utenti) degli intervistati poi la stazione di interscambio maggiore

risulta essere quella di Piazza Garibaldi – risposte b e c; ciò è coerente con

quanto si evince dalle risposte alla domanda n.2 – domanda n.9.

Il 90% (27 utenti) degli intervistati riscontra affollamento nelle stazioni e nei treni;

la maggioranza lo ritrova nelle fasce orarie 8 – 10 e 16 – 18 – domanda nn.10-

11.

Domanda n.9

risp.b+c 90%

Altro 10%

Domanda n.11

risp.a+e 85%

Altro 15%

Page 15: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

14

In casi di sovraffollamento al momento dell’imbarco e/o del treno in arrivo il 30%

(9 utenti) afferma di non provare a salire a bordo; il restante 70% (21 utenti)

invece dice di farlo con una alternativa che si spalma sulle altre alternative

proposte; i motivi che spingono la minoranza ad adottare il predetto

comportamento si ritrovano maggiormente nella consapevolezza dell’immediato

arrivo di un treno successivo. La maggioranza di chi invece tenta comunque di

salire su un treno che si affolla facilmente alla stazione o arriva già affollato è da

ricercare, nella maggioranza dei casi nella scarsa propensione all’attesa sui

binari – domande nn.12-13-14.

I risultati ottenuti dalla penultima domanda - domanda n.15 - sono risultati

emblematici perché il campione si divide: il 50% (15 utenti) afferma che è

favorevole a forme di contingentamento per l’ingresso ai binari (tre intervistati

seppur non consentito hanno aggiunto accanto all’alternativa a-Si, la dicitura,

seppur in forme diverse, “solo nelle ore di punta”; l’altra metà invece non è

favorevole.

Domande nn.12-13-14

Salgono 70%

Non salgono 30%

Domanda n.15

risp.a 50%

risp.b 50%

Page 16: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

15

Sull’ultima domanda il campione si spalma essenzialmente sulle alternative a e

b con una leggera maggioranza per la risposta a – domanda n.16.

FASE 2

I dati emersi dalle risposte alle tre domande a risposta aperta presenti nella

seconda parte del questionario proposto sono, in questa sede, difficilmente

riassumibili anche perché gli spunti maggiormente significativi sono stati e saranno

punto di partenza per la successiva fase dell’intero lavoro di analisi e ricerca svolto

dal gruppo di lavoro e inerente l’elaborazione della proposta progettuale.

Il dato sicuramente interessante emerso e che vale la pena qui esporre è che, nello

specifico della domanda n.3 (proposte e idee riguardanti nel particolare il problema

del sovraffollamento del servizio) la quasi totalità dei 20 intervistati studenti - 16 su

20 - (l’evidenza si è avuta confrontando le risposte alla domanda n.3 della FASE 1 e

quanto poi riaffermato nella parte dei dati socio demografici) propone, con

sfumature diverse, soprattutto per la Linea 2 delle metropolitane di Napoli più che

l’implementazione delle corse la costruzione per l’intera linea del doppio binario.

Invece la quasi totalità dei 10 intervistati lavoratori auspica, anche in questo caso

con modi diversi, una maggiore implementazione, integrazione e visibilità per il

viaggiatore del sistema dei trasporti pubblici nel suo complesso.

Domanda n.16

risp.a 55 %

risp.b 42%

Altro 3%

Page 17: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

16

I risultati ottenuti e appena brevemente esposti, come già più sopra anticipato, hanno

offerto al gruppo di lavoro una maggiore conoscenza del pubblico di riferimento dei servizi

e problemi che sono al centro dell’ambito di studio scelto. Proprio tali risultanze unite alle

riflessioni proprie dei componenti del gruppo hanno fatto da spunto iniziale per la

successiva fase di sviluppo del progetto, più avanti descritta, riguardante la

sistematizzazione di una proposta di idea progettuale, seppur a fini didattici, per il

miglioramento delle condizioni di viaggio e più in particolare delle situazioni di congestione

delle fermate e dei treni delle metropolitane del tessuto cittadino di Napoli.

Page 18: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

17

W.P.3: Design

Gestione di Processo - Scheda riassuntiva

DELIVERABLE – OBIETTIVO DESIGN confronto e scelta idea da sviluppare

TASK 1: analisi dei dati raccolti durante l’UBA e riflessioni del gruppo di lavoro

TASK 2: brainstorming e confronto con il “gruppo di controllo”

TASK 3: scelta dell’idea e prima ideazione design

Il momento successivo all’analisi ed “esplorazione” del comportamento degli utenti in

merito alle modalità di fruizione e soprattutto ai problemi riscontrati nell’utilizzo del servizio

metropolitano a Napoli è stato rappresentato, come già più volte accennato, dalle

riflessioni sui dati raccolti nell’ottica di proporre una valida idea progettuale in grado di

rappresentare un’innovazione, di tipo quanto meno incrementale, per migliorare le

contemporanee situazioni e contesti d’uso del servizio di mobilità scelto come tema

centrale di questo seppur minimo lavoro di ricerca e progettazione.

Anche in questa parte dell’intero processo, il gruppo di lavoro ha deciso

metodologicamente di suddividere, come già fatto per le precedenti fasi, il singolo

momento di studio e analisi in step differenti (cfr. scheda riassuntiva) che permettessero in

maniera sequenziale di raggiungere l’obiettivo fissato attraverso un procedimento

ragionato e che desse ordine e maggior rigore possibile alle idee oltre che all’impianto

concettuale adottato da tutto il gruppo.

Le riflessioni e i commenti circa i risultati ritenuti di maggior rilievo da parte dei

componenti del gruppo di lavoro sono dunque stati il primo step di questa fase di design.

Il gruppo di lavoro pur ritenendo ovviamente tutte le risposte raccolte portatrici di

informazioni sicuramente valide per la conoscenza dell’utente e insieme dei modi e delle

difficoltà che questi vive nell’interazione con il complesso dei servizi delle metropolitane

napoletane, ha condotto la propria riflessione concentrandosi maggiormente su alcuni dati

desunti dal monitoraggio. Tutto ciò per due motivi: da un lato la necessità di giungere,

come da obiettivo dell’intero lavoro di ricerca, attraverso l’analisi svolta oltre che ad una

migliore conoscenza anche ad un circoscrizione del campo di indagine; dall’altro la

maggiore rilevanza attribuita, sicuramente in maniera soggettiva ma comunque unanime

da tutto il gruppo, ad alcune risposte.

Page 19: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

18

Ciò che sicuramente si può affermare a priori è comunque che entrambe queste ragioni si

sono legate vicendevolmente corroborando l’una l’altra in un processo di reciprocità che lo

stesso gruppo di lavoro non aveva previsto neanche nella fase della stesura del

questionario di monitoraggio ma che è stato di indubbio aiuto nel portare avanti il lavoro

intrapreso.

In concreto i dati di maggior interesse presi in considerazione sono stati quelli riguardanti

le risposte registrate alle domande dappresso descritte.

La domanda n.1 e cioè che l’80% degli intervistati utilizza quotidianamente e da

pendolare i treni della metropolitana di Napoli.

Ciò ha dato al gruppo di lavoro evidenza scientifica, sicuramente per certi versi

“lapalissiana”, del gran numero di utenti, seppur desunti da un piccolo campione

rappresentativo, che fruiscono del servizio analizzato ma soprattutto, e questo è

meno scontato, ha corroborato la forza e la veridicità dei risultati ottenuti dal

questionario nel suo complesso. Insomma la riflessione fatta è che un gran numero

di persone/utenti che utilizzano frequentemente le metropolitane e i servizi ad esse

connesse non possono che aver contribuito, nel monitoraggio effettuato, a delineare

con precisione e cognizione di causa i contesti d’uso e le problematiche riscontrate.

La domanda n.2 con il 60% degli utenti intervistati che utilizzano la linea 2 della rete

delle metropolitane urbane ha, come più sopra ricordato, aiutato il gruppo di lavoro

a propendere per uno sforzo di analisi e ideazione progettuale maggiormente legato

e circoscritto a tale contesto; questi inoltre risulta anche quello maggiormente

colpito da problemi, i più disparati, legati al servizio di mobilità coerentemente

all’anzianità dell’intera infrastruttura (stazioni, binari, elettrotreni) e anche alla

governance dell’intero sistema, la quale essendo ancora legata al gruppo RFI –

Ferrovie dello Stato sfugge, per complessità e grandezza dell’organizzazione e non

solo, da competenze di indirizzo sicuramente meno ampie ma nel contempo più

profonde e, potenzialmente, più efficaci e efficienti che sono invece in capo al

governo regionale o anche ad un ipotetico gestore totalmente privato del trasporto

pubblico su ferro del territorio napoletano.

A tale scenario si collega poi, per interesse, il dato registrato di circa il 90% degli

utenti legati proprio alla stazione centrale di Piazza Garibaldi per il viaggio

attraverso tutta o in parte la linea 2. La stazione è stata quindi adottata dal gruppo di

lavoro come scenario privilegiato in cui proiettare l’idea progettuale da proporre.

Page 20: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

19

Un momento di ulteriore e maggiore focus all’intero momento riflessivo intrapreso

dal gruppo è stato poi offerto dalle risposte emerse alle domande nn.9 e 10; da

queste si è potuto evincere che il problema del sovraffollamento delle stazioni e dei

treni metropolitani è sentito dalla maggioranza degli utenti. Il fatto poi che questi

rispondano in maniere differenti al problema (scelta di imbarco o non imbarco e

motivazioni ad essa legata differenti) non ha comunque impedito ai ricercatori di

definire, forse approssimativamente ma comunque con poco timore di essere

facilmente smentiti, tutto ciò senz’altro un malus dell’intero servizio e anche le

diverse scelte e motivazioni operate e adottate dai vari utenti sono tutt’altro che

definibili soddisfacenti nella fruizione del servizio. Solo per esempio, si è ritenuto

opportuno considerare la scelta di aspettare un successivo treno meno affollato,

una decisione giusta sul piano puramente civico e “morale” ma che sul piano

dell’utilità generale del e al consumatore del servizio risulta comunque un ripiego,

una riallocazione non pienamente soddisfacente dei bisogni richiesti all’utilizzo delle

metropolitane. Sempre a riguardo dei risultati raccolti in merito a queste specifiche

domande, il gruppo ha trovato molto interessante, come successivo spunto

progettuale, la motivazione maggiore data alla volontà di imbarcarsi comunque su

un treno affollato e cioè la scarsa propensione e il poco piacere a restare in attesa

all’interno delle fermate/stazioni.

Un ulteriore dato ritenuto maggiormente significativo ai fini dell’elaborazione del

processo di design è stato quello emerso dall’analisi delle risposte alla domanda

n.16 che mette in luce come la maggioranza degli intervistati se maggiormente a

conoscenza dell’intero sistema di trasporti pubblici (possibilità di mezzi alternativi,

interscambi etc.) sia disposta ad adottare un mezzo di trasporto pubblico alternativo

a quello dei treni metropolitani. Quanto appena esposto ha rafforzato, in fase di

analisi, l’idea condivisa dai componenti del gruppo che tra i problemi di scarsa

efficienza del servizio preso in esame e anche dei problemi di eccessiva

congestione ci sia anche, non esclusivamente sia ben chiaro, la scarsa visibilità

(non intesa solo in termini sensoriali ma soprattutto in termini di conoscenza, messa

a disposizione, condivisione) dell’intero sistema di trasporto pubblico locale che il

territorio della città di Napoli ha e può offrire al di là delle carenze delle quali può

essere affetto ma che non è il tema principale che in questa sede si sta affrontando.

Page 21: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

20

L’ultimo spunto di riflessione che ha animato il momento di analisi ed elaborazione

critica dei dati del monitoraggio è stato offerto, come già anticipato nel reporting

della FASE 2 del questionario, dalle proposte suggerite dagli intervistati

limitatamente ai problemi del sovraffollamento. Per motivi di linearità e sintesi non

riporteremo in questo punto quanto già precedentemente relazionato, bensì la

considerazione del gruppo di lavoro che, nell’ottica di estrapolare dalle risposte a

quella parte del questionario utilizzato, un primo e concreto bagaglio di

suggerimenti utili per il processo di selezione e scelta dell’idea successivo all’analisi

dei consumatori, ritiene senz’altro valide concettualmente le idee dei 16 intervistati

studenti che propongono, in varie misure, l’implementazione delle corse e la

costruzione per tutta la linea 2 del doppio binario, ma nel contempo scarsamente

ricomprensibili nel perseguimento dell’obiettivo finale del presente lavoro di ricerca e

progettazione.

Tale valutazione è stata motivata dalla considerazione dei componenti del gruppo di

lavoro di ritenere le proposte su esposte come sicuramente risolutive dei problemi

riscontrati nei contesti di fruizione del servizio, anzi il gruppo di lavoro in maniera

personale ne auspicherebbe anche la messa in pratica da parte degli stakeholder

legati a tali decisioni, ma tali spunti sfuggono così come proposti dal coadiuvare il

gruppo di ricerca nell’ideare sistemi e/o soluzioni plausibili e “meno impegnative” per

far affrontare il campo di studio su cui si è perseguito il presente lavoro di

progettazione. Cioè la costruzione del secondo binario o l’implementazione delle

corse, da una parte sono paradossalmente proposte che si potrebbero definire più

che concrete e per le quali ulteriori spunti sarebbero superflui visto il grado di

risoluzione che tali idee offrirebbero se messe realmente in pratica; dall’altra parte

poi tali proposte toccano problemi di gestione logistica, finanziaria e organizzativa

che non sono ricollegabili né al campo d’indagine né alle possibilità a disposizione

del gruppo di lavoro.

Alla luce di quanto sinora esposto quindi, una prima ri-organizzazione delle idee e

proposte progettuali del gruppo di lavoro si è orientata verso “soluzioni” ai problemi di

affollamento e in generale di fruizione del servizio metropolitana che vadano nella

direzione dell’offerta di maggiore visibilità all’utente, e per questo di alternative plausibili al

treno metropolitano, del complesso sistema dei trasporti pubblici urbani operante su

Napoli.

Page 22: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

21

Nello specifico, dopo un primo brainstorming condotto tra i soli componenti del gruppo,

una prima e più concreta immagine della soluzione/prodotto da proporre ha riguardato

l’ipotesi di un sistema, che qui in maniera del tutto sommaria definiamo multimediale, il

quale possa fornire ai viaggiatori all’interno delle stazioni metropolitane un quadro

completo e chiaro della mappa dei trasporti pubblici locali offrendo inoltre dati sui tempi di

percorrenza, posti di stazionamento e transito dei vari mezzi oltre ovviamente le

fondamentali indicazioni circa le tappe e le destinazioni toccate dalle linee di servizio che

siano coerenti e parallele ai percorsi coperti dal servizio metropolitana della città.

I risultati con i quali si è concluso il primo step della fase di design hanno offerto un

momento di passaggio importante per l’intero lavoro che ha infatti iniziato a evolversi,

come più sopra ricordato in maniera procedurale, ragionata e, ove fosse consentito

affermarlo, in maniera quasi spontanea.

Il gruppo di lavoro tuttavia ha ritenuto e sentito, nuovamente, necessario ricorrere a forme

di confronto con terzi imparziali, tanto più in una fase nodale dello studio e della

progettazione portato avanti, per compartecipare i risultati e soprattutto le ipotesi a cui si

era giunti al fine di affinarle il meglio possibile e senza vizi di pregresse idee e soluzioni

formulate dal gruppo precedentemente a tutta la fase sistematica della ricerca svolta. A tal

proposito i componenti il gruppo hanno ritenuto, nelle condizioni a loro contingenti, non

perseguibile l’ipotesi di poter rintracciare prima e convocare poi esperti del settore in

trattazione né professionisti in generale di tecnologie, peraltro questi ultimi non sentiti

particolarmente utili in una fase ancora di studio volta a trovare, seppur in nuce e solo

ipoteticamente, una soluzione che possa ricomprendere e soddisfare in qualche modo

quanto palesato dal campione di utenti intervistato. Per far fronte a tale situazione e non

volendo comunque rinunciare ad una nuova fase di confronto il team di progetto, dopo un

iniziale momento di riflessione, ha ritenuto utile, sulla base di una riallocazione

soddisfacente delle risorse disponibili che non compromettesse l’efficacia di tutta la fase di

lavoro, poter ricorrere nuovamente al cd. “gruppo di controllo” utilizzato nel testing del

questionario da somministrare. La soluzione è parsa conveniente per due ordini di ragione

diversi: primo il gruppo di controllo era già al corrente delle tematiche trattate, degli

obiettivi previsti e della metodologia utilizzata dal gruppo di lavoro e quindi non ci sarebbe

stato bisogno, come infatti poi è stato confermato, di ulteriore tempo e informazioni per

metterne i componenti del gruppo di controllo nelle condizioni di poter operare un

confronto, in maniera quasi del tutto paritaria, con il team di progetto; inoltre i partecipanti

al gruppo di controllo erano stati gli stessi che avevano suggerito di inserire nel

Page 23: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

22

questionario una parte più specificatamente aperta e orientata a raccogliere le idee e i

suggerimenti degli intervistati sui temi e i problemi oggetto dell’intero lavoro di ricerca, ma

nel contempo proprio loro stessi, in quella fase, non avevano potuto esprimere le loro

proposte in merito. Proprio per tali ragioni pertanto si è ritenuto positivo il ricorso a tali

partecipanti per intraprendere, insieme, un ulteriore momento di confronto in vista della

scelta definitiva dell’idea progettuale da adottare e portare avanti nelle successive fasi di

sviluppo del lavoro.

Sulla composizione e scelta del gruppo di controllo si rimanda all’esposizione offerta nella

precedente relazione sull’analisi del comportamento degli utenti; quanto è invece da

sottolineare in questa sede è che nell’approccio al confronto con il gruppo di controllo è

stata scelta, su proposta di un componente del gruppo di lavoro, una metodologia in due

stadi. Una prima parte in cui i tre partecipanti fossero lasciati liberi, come era stato per gli

intervistati nel rispondere alle domande, di dichiarare le proprie considerazioni e proposte

con l’unico limite di poterlo fare segnatamente a quello che ormai era stato scelto come il

focus dell’intero progetto ovvero i problemi di fruizione del servizio metropolitana in

condizioni di sovraffollamento (domanda n.3 FASE 2 questionario). Una seconda parte

invece in cui la presenza dei componenti il gruppo di lavoro fosse pienamente

partecipativa fin tanto da esporre apertamente al gruppo di controllo non solo in maniera

più approfondita i risultati analizzati dei questionari con i dati messi in rilievo ma anche la

prima ipotesi concreta di prodotto/soluzione ideata dal gruppo di lavoro stesso e su tali

basi quindi richiedere un nuovo confronto. In entrambe le parti dell’incontro con il gruppo di

controllo è stato utilizzato lo strumento del brainstorming; è stato inoltre fornito ai

partecipanti una copia completa del questionario in modo da poter avere un supporto per

la discussione e in un certo senso anche una traccia da seguire senza che vi fosse

necessità, soprattutto nella prima parte, di interventi di conduzione del gruppo di lavoro.

Ancora una volta il ricorso a qualche forma di confronto e compartecipazione dei risultati

con persone estranee al team di progetto è risultato fonte di conoscenza e soprattutto

validazione della metodologia utilizzata.

Page 24: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

23

Quanto ai rilievi emersi nella prima parte del brainstorming con il gruppo di controllo va

segnalato, in sintesi, che dopo un primo momento in cui tutti e tre i partecipanti, sulle

tematiche trattate, hanno evocato in modi diversi ma comunque accomunabili soluzioni già

registrate in parte dei questionari raccolti come: maggiori corse, estensione doppio binario

per linea 2 etc; invece nel proseguire lo scambio di idee hanno, senza particolari aiuti da

parte del team di progetto presente, richiamato lo spirito e l’obiettivo dell’intero impianto

progettuale sottolineando essi stessi l’auspicabilità delle soluzioni proposte ma la

contemporanea impossibilità, anche solo a fini didattici, di poterle definire in qualche modo

“concrete” e fattibili nel contesto in cui si trovavano calati e chiamati a offrire il proprio

contributo.

Già da questa seconda fase della prima parte del confronto quindi i partecipanti hanno

riorganizzato e ridimensionato in qualche modo le proprie proposte facendo emergere

delle direttrici così brevemente descrivibili: maggiore integrazione dell’intero servizio di

trasporti pubblici che renda possibile, almeno nelle fasce orarie di maggiore affluenza alle

metropolitane, un’alternativa di trasporto confortevole e egualmente soddisfacente per

l’utente; forme di maggiore controllo nelle stazioni che evitino problemi oltre di scarsa

efficienza del servizio in stato di sovraffollamento anche e soprattutto di sicurezza e

incolumità dei passeggeri all’interno di stazioni e treni sovraffollati; miglioramento delle

condizioni ambientali e di attesa delle maggiori stazioni di snodo della rete metropolitana.

Le prime idee emerse nel corso della fase di un brainstorming quasi totalmente senza

conduzione sono state motivo di convalida dei maggiori dati emersi dalle interviste

condotte ma ancor di più dei punti di focalizzazione scelti dal gruppo di lavoro come

centrali per l’intero dispiegamento del progetto. Inoltre le direttrici appena esposte, seppur

ancora non formalizzate dai partecipanti in idee definibili come più tangibili si sono fin da

subito ricollegate con la prima proposta progettuale immaginata dal gruppo di lavoro nella

fase immediatamente precedente riguardante la riflessione sui dati raccolti dall’analisi

degli utenti. Tutto ciò ha consentito al team di poter introdurre i partecipanti al

brainstorming nella seconda fase prospettata, quella di maggiore interazione e

disvelamento palese dei dati raccolti e delle idee ipotizzate, in maniera più efficace avendo

già registrato dei punti di contatti ritenuti importanti.

Page 25: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

24

La nuova fase di confronto e interazione si è dunque aperta con una breve ma

approfondita descrizione orale, condotta da uno solo dei componenti del gruppo di lavoro,

dei dati raccolti e analizzati dal monitoraggio degli utenti e solo in seguito, un altro dei

componenti, ha esposto la prima proposta sistematizzata dal gruppo cercando di non

scendere nei dettagli ma chiedendo anzi ai partecipanti di offrire un contributo essenziale

al proseguimento del lavoro. Il seguito delle due esposizioni chiarificatrici operate dal

gruppo di lavoro ha visto i partecipanti sottolineare autonomamente la similarità tra le idee

poco prima da essi stessi esperite e la prima proposta progettuale formalizzata dal gruppo

di lavoro.

Il momento vivo del dibattito intrapreso, molto intenso ma non privo sicuramente da

momenti di divagazione che richiamassero anche elementi di scenario legati alla struttura

generale e alle carenze maggiori dei trasporti pubblici urbani napoletani, ha portato in

definitiva il gruppo di controllo accogliere favorevolmente l’idea presentata dal team di

progetto ma con delle particolari migliorie consigliate, frutto anche dell’interazione e del

ragionamento congiunto ai componenti del gruppo di lavoro stessi, che possono essere

riassunti per punti nel seguente modo:

La soluzione da proporsi dovrebbe prevedere un supporto cd. hardware che sia

di dimensioni a “misura d’uomo”, che rispetti cioè le proporzioni tra l’altezza e la

stazza di un uomo medio e lo strumento da utilizzare, e che sia inoltre di scarso

impatto ambientale. La rilevazione è nata dalla considerazione emersa che le

stazioni del servizio metropolitana di Napoli sono attualmente affastellate da

grandi schermi, immagini, suoni fortemente amplificati, grandi tabelle informative

Questi supporti e tecnologie, che rivestono ognuno sicuramente una propria

funzione (informativa, pubblicitaria etc.), sono a detta di tutti e sei i partecipanti al

confronto, il più delle volte, scarsamente “consultati” proprio in regione del fatto

che per le dimensioni, per le collocazioni spaziali in cui sono dislocati,

sovrastano il passeggero piuttosto che invitarlo a interagire traendone beneficio.

La soluzione da proporsi diversamente da quanto ipotizzato in prima analisi dal

gruppo di lavoro, secondo il gruppo di controllo dovrebbe erogare un servizio a

richiesta, cioè dovrà essere l’utente, se interessato, a poter interrogare quando

vuole e come vuole il supporto. Ciò è stato messo in stretta correlazione con

quanto già detto per le dimensioni hardware, in quanto come le grandi

dimensioni talvolta ostacolano più che favorire l’interazione anche la presenza di

Page 26: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

25

ulteriori e nuovi segnali visivi, sonori etc. non richiesti all’interno del già affollato

spazio delle stazioni può provocare disturbo, fastidio e finanche disinformazione

se non richiesti nel momento in cui se ne riscontra il bisogno.

Infine la soluzione da proporsi, con le caratteristiche precedentemente

consigliate, potrebbe e dovrebbe essere dislocata anche in punti differenti ed

esterni le singole stazioni della metropolitana. Ciò per consentire un’efficienza

migliore ed un miglior impiego di tempo e fatica all’utente per poter raggiungere

eventuali punti di snodo del trasporto pubblico alternativi alle stazioni della

metropolitana stessa e consentirne così l’utilizzo non solo in un momento che

potremmo definire di emergenza, quando cioè il sovraffollamento o il mancato

servizio delle metropolitane è ormai accaduto, ma anche in maniera preventiva

nella direzione di offrire una reale conoscenza al cittadino-utente-passeggero del

sistema integrato di trasporti di cui dispone la città in cui si trova.

Le conclusioni del brainstorming così come proposte e formalizzate, seduta stante, con la

presenza dei componenti del gruppo di controllo, hanno segnato il termine della fase di

ascolto e confronto dello specifico momento di design dell’intero percorso progettuale.

Un’ultima e ulteriore notazione, che vale la pena sottolineare, concerne la decisione,

durante il dibattito, di tralasciare ipotesi circa il miglioramento delle condizioni strutturali e

dei tempi di attesa all’interno delle stazioni; mentre per quanto concerne eventuali

soluzioni che potrebbero essere annoverate tra diverse forme di contingentamento

dell’affluenza ai binari per evitare le dinamiche di congestionamento, il gruppo di controllo

ha ritenuto di bocciare eventuali ipotesi concernenti installazioni di sistemi tecnologici o

similari assimilabili a “sensori di lettura dello spazio”. Tali idee infatti sono state descritte

come qualcosa di restrittivo e limitativo della libertà degli utenti oltre che di dubbia efficacia

nel porre fine ai problemi per la quale verrebbero ideati e progettati. Tuttavia il gruppo di

controllo unitamente al gruppo di lavoro ha ricordato, specificatamente alla stazione di

Piazza Garibaldi di Napoli, presa come più sopra detto come punto di vista privilegiato

dell’intero discorso, come fino a pochissimo tempo fa fosse lo stesso personale di stazione

(all’epoca per concomitanti lavori in corso nel piano riservato ai binari) a contingentare,

nelle ore di punta mattutine, il flusso dei passeggeri diretti ai treni e come tali misure

seppur non riscontravano pienamente il favore della maggioranza del pubblico offrivano

comunque a ben vedere un modo per garantire sicurezza e il giusto carico per ogni treno

in partenza e/o in transito. Per tali motivi i partecipanti decidono di tralasciare anche

Page 27: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

26

questo tipo di direttrice del lavoro auspicando una forma di soluzione che risieda, in

maniera più semplice ma non per questo meno efficace, in nuove, migliorate e ipotetiche

misure di gestione dei flussi messe in campo dal personale in vario modo operante nelle

stazioni del servizio metropolitana.

Il successivo e ultimo step programmato per la scelta e immaginazione dell’idea da

prototipare ha dunque preso le mosse dai suggerimenti e dai rilievi ricevuti e condivisi con

il gruppo di controllo nella fase di brainstorming.

Dopo un ulteriore confronto tra i soli componenti del team di progetto si è deciso,

unanimemente e convintamente, di condividere in maniera integrale le proposte emerse.

Pertanto il gruppo è giunto alla sistematizzazione finale dell’idea da presentare in sede di

esposizione del percorso di lavoro compiuto.

Il design immaginato prevede:

La “costruzione” di Totem elettronici e connessi alla rete internet in grado,

attraverso apposito software, di informare il cittadino-utente delle varie possibilità

che gli si offrono in termini di mezzi pubblici da utilizzare per poter giungere alla

destinazione desiderata. La scelta dell’hardware-totem è stata ritenuta valida per

due motivi, il primo, come rilevato durante il brainstorming, è di scarso impatto

ambientale e soprattutto è a portata di uomo sia come visibilità che come

usabilità; il secondo motivo è di natura economica e cioè un’ipotetica produzione

di uno strumento del genere non dovrebbe incontrare particolari costi dovuti alla

progettazione di una nuova e specifica forma hardware in quanto l’utilizzo dei cd.

totem per i motivi più disparati (info point telematici, postazioni bancomat mobili,

giochi da sala etc.) è da anni utilizzato nel mondo, a diversificarli uno dall’altro

sono essenzialmente gli scopi e quindi i programmi installati all’interno.

I Totem offriranno informazioni su richiesta dell’utente interessato che attraverso

una serie di parametri che imposterà sarà in grado di interrogare il sistema e

ricevere un feedback da quest’ultimo in una strategia push da parte del

consumatore.

L’ipotetica installazione dei Totem non avverrà solo all’interno delle stazioni o in

prossimità dei varchi ai binari delle metropolitane, bensì sarà consigliato per tutti

o almeno i maggiori punti strategici di snodo e affluenza dell’intero sistema di

trasporto pubblico urbano.

Page 28: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

27

Con la sistematizzazione della proposta progettuale, la fase di design dell’intero processo

di progettazione intrapreso dal gruppo di lavoro si è conclusa. Una sintesi che sia quanto

più esaustiva e d’impatto, pur non potendo, per scarsità di risorse e competenze

addivenire ad un vero e proprio prototipo tangibile e funzionante della soluzione scelta, è

stata oggetto della successiva e ultima fase di progettazione inerente appunto la

presentazione, in prototipo, dello strumento ideato. Gli sviluppi e la descrizione di tale fase

sono stati appresso esposti.

Page 29: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

28

W.P.4: Prototype

Gestione di Processo - Scheda riassuntiva

DELIVERABLE – OBIETTIVO PROTOTYPE sviluppo di un prototipo rapido di tipo concettuale dell’idea adottata

TASK 1: scelta della forma e delle modalità di assemblaggio del prototipo TASK 2: costruzione e presentazione del prototipo

L’ultima fase del processo di ricerca e progettazione intrapreso ha riguardato la

prototipazione della proposta emersa, formalizzata e adottata durante tutto il percorso

organizzativo e di analisi che ha coinvolto il gruppo di lavoro e già precedentemente

descritto.

Tale momento conclusivo ha visto alternarsi due momenti organizzativi distinti (vd. scheda

riassuntiva).

Un primo momento ha riguardato la scelta e la chiarificazione per il gruppo di quali

strumenti adottare e in quali modalità pervenire alla “costruzione” del prototipo

immaginato.

I componenti il team di progetto sono stati unanimi nell’affermare che sia le personali skills

scientifico-tecnologiche, sia le risorse materiali in possesso, non risultavano idonee per

permettere la creazione prima e la presentazione poi di un prototipo che rispecchiasse i

desideri dei componenti stessi e che nel contempo rispondesse a criteri di piena tangibilità

(hardware e software) e funzionalità della soluzione stessa. Nonostante tali rilievi il gruppo

ha deciso, sicuramente di ricalibrare in base allo scenario contingente le prime stime e

volontà formulate in un momento antecedente il percorso di analisi fin qui descritto, ma

soprattutto di arrivare comunque ad un’immagine esplicativa dell’idea scelta; tutto ciò però

adottando un metodo di prototipazione che, mutuando pur con le dovute differenze la

definizione dall’ambito industriale, risultasse frutto di un processo di prototipazione rapida

e di tipo concettuale.

Page 30: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

29

Il gruppo di lavoro ha cioè inteso adottare come modalità di “costruzione” e presentazione

dell’idea progettuale una forma tale che consenta di riassumerla in maniera quanto più

chiara e insieme articolata possibile offrendone al pubblico di riferimento un’immagine del

modello concettuale che ne è alla base, seppur non tangibile e operante. Tale forma di

assemblaggio e presentazione della proposta ideata è stato rintracciato nel ricorso all’uso

iconografico per la rappresentazione visiva del prototipo nella sua interezza e l’utilizzo dei

più comuni e usuali sistemi di presentazione multimediale per simularne, in minima parte,

struttura e funzioni dello stesso.

Chiarito l’approccio da adottare come guida nella creazione semplificata della soluzione

ipotizzata, il processo è entrato nel secondo momento pianificato, inerente la concreta

formalizzazione del prototipo ai fini successivi di poterlo presentare a corredo della

documentazione di supporto che ha accompagnato e che descrive il complesso del

percorso di studio e progettazione condotto dai partecipanti al gruppo di lavoro.

Per una migliore, più rapida ed efficace sintesi di tale momento e insieme dell’intero

processo di gestione si rimanda alla presentazione multimediale conclusiva allegata alla

presente relazione di progetto.

Page 31: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

30

Appendice

Allegato n.1

Questionario sulle modalità di utilizzo e servizio delle metropolitane di Napoli

Il gruppo di lavoro sui trasporti del Laboratorio di Tecnologia dell'Informazione e della Comunicazione dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli sta attualmente analizzando le modalità di fruizione dei servizi metropolitana della città di Napoli allo scopo di poter elaborare, a fini didattici, proposte progettuali che mirino, più nel concreto, a migliorare le condizioni di viaggio (nello specifico: condizioni di attesa nelle stazioni, modalità di imbarco) dei passeggeri. Per questo vi chiediamo di rispondere semplicemente alle brevi domande riportate (FASE 1) e di seguito fornirci in maniera libera dei suggerimenti e/o idee progettuali inerenti i problemi trattati (FASE 2). Tutti i dati raccolti saranno elaborati in una sintetica ricerca. FASE 1 – QUESTIONARIO (dove segnalato è possibile fornire più risposte)

Informazioni sulle abitudini d’uso

1) Con quale frequenza fruisci del servizio metropolitana a) Raramente b) Più volte in un mese c) Più volte in una settimana d) Quotidianamente (pendolare)

2) Quale linea/linee metropolitana/e utilizzi (possibile scelta multipla)

a) Linea 1 b) Linea 2

3) Verso quale/i destinazione/i ti rechi più di frequente (possibile scelta multipla)

a) Lavoro b) Scuola/Università c) Casa d) Altro (specificare: _____________)

4) Qual è la durata media di percorrenza del tuo tragitto in Metropolitana

a) Meno di 5 minuti b) Tra i 5 e i 10 minuti c) Tra i 10 e 15 minuti d) Oltre i 15 minuti

Page 32: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

31

5) Per quali motivi utilizzi il servizio metropolitana (possibile scelta multipla) a) Velocità nei tempi di percorrenza b) Minor costo rispetto altri mezzi di trasporto privati c) Non guido/Non possiedo l’automobile d) Evitare il traffico stradale e) Comodità del treno metropolitano f) Altro (specificare: ______________)

6) Per le destinazioni verso cui ti muovi utilizzando solitamente il servizio

metropolitana, fruisci anche di altri tipi di trasporto a) Si (vai a domanda 7) b) No (vai a domanda 8)

7) Se si, quali altri tipi di mezzi utilizzi per i tuoi spostamenti (possibile scelta multipla)

a) Automobile b) Moto c) Altri mezzi gruppo EAV – ANM (bus, circumflegrea, cumana…) (specificare:

_______________) d) Taxi e) Mi muovo a piedi

8) Se no, perché (possibile scelta multipla)

a) Non trovo comodi e/o convenienti altri tipi di trasporto b) Le stazioni/fermate di altri servizi pubblici sono troppo distanti dal luogo di

partenza e/o arrivo c) Non conosco altri mezzi pubblici che percorrono lo stesso tragitto di

interesse d) Altro (specificare: _____________)

Contesto e comportamenti di fruizione

9) Per i tuoi spostamenti con il servizio metropolitana verso la destinazione principale all’interno della città di Napoli, quale stazione, abitualmente, è il tuo punto di partenza tra quelle principali di interscambio elencate di seguito

a) Gianturco b) Piazza Garibaldi (per tutta linea 2) c) Piazza Garibaldi (per interscambio con la linea 1 a Piazza Cavour) d) Museo (per tutta linea 1) e) Parto da altra stazione

10) Nei tuoi spostamenti con il servizio metropolitana, solitamente, riscontri

affollamento della stazione e/o treno al momento della partenza a) Si (vai a domanda 11) b) No (vai a domanda 12)

Page 33: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

32

11) Se si, in quali fasce orarie, secondo la tua esperienza, riscontri maggiore affollamento (possibile scelta multipla)

a) 8 – 10 b) 10 – 12 c) 12 – 14 d) 14 – 16 e) 16 – 18 f) 18 – 20

12) In generale, in caso di sovraffollamento del treno in partenza e/o in caso di

affollamento della fermata che non ti permette di salire a bordo in condizioni confortevoli qual è il tuo comportamento

a) Non salgo mai sul treno in transito e attendo quello successivo b) Salgo comunque anche se devo viaggiare in condizioni disagevoli (posto in

piedi sulla soglia d’accesso, schiacciamento contro le porte d’ingresso/uscita etc.)

c) Provo comunque a salire e desisto solo nel caso non riesca ad arrivare ai corridoi

d) Spingo chi mi è davanti per farmi spazio

13) Nel caso tu scelga di NON salire sul treno in transito quali sono i motivi, tra quelli elencati, che ti portano ad adottare questo tipo di comportamento

a) Sono consapevole che nel giro di pochi minuti, mediamente, arriverà un altro treno

b) Ho normalmente tempo a disposizione a sufficienza per aspettare il mezzo più confortevole

c) Non mi piacciono/soffro gli spazi chiusi/affollati (es. claustrofobia/agorafobia/attacchi di panico)

d) Mi piace viaggiare comodo e) Altro (specificare: ____________________)

14) Nel caso invece tu scelga comunque in qualche modo di salire a bordo quali sono i

motivi maggiori, tra quelli elencati, che ti portano ad adottare questo tipo di comportamento

a) Ho sempre dei tempi stretti e qualsiasi slittamento di orario mi fa arrivare in ritardo a destinazione

b) Il sovraffollamento a bordo è causato non già dalla grande quantità di viaggiatori ma da una cattiva disposizione di quelli che salgono per primi o che sono già a bordo e prendono cioè troppo spazio nei corridoi senza lasciarne agli altri.

c) Non mi piace rimanere in attesa sui binari delle stazioni della metropolitana d) Non trovo giusto che gli altri salgano e io no e) Altro (specificare: ______________________)

Page 34: Le Metropolitane di Napoli abitudini d’uso, problemi di congestione e proposte di soluzioni

33

15) In generale saresti favorevole a forme di contingentamento dell’accesso ai binari della metropolitana per ogni corsa da e per una destinazione per evitare sovraffollamento dei treni e cattivo utilizzo degli stessi

a) Si b) No

16) In generale, che cosa ti spingerebbe a utilizzare, ove presente e a parità di

condizioni economiche stante l’unico e omogeneo utilizzo dei ticket Consorzio UNICO Campania, un mezzo di trasporto pubblico alternativo alla metropolitana per arrivare alla destinazione desiderata

a) La migliore conoscenza del sistema integrato di trasporti della città e la chiarezza nelle stazioni nel rendere visibili le opportunità a disposizione per i diversi tragitti

b) La maggiore velocità del mezzo alternativo c) Il maggiore comfort offerto dal mezzo alternativo d) Altro (specificare: ____________________)

Informazioni socio demografiche

Età:

Sesso: M F

Dove abiti:

Quale è il tuo lavoro:

Se studente, quale ateneo frequenti e in che zona di Napoli: FASE 2 – INTERAZIONE

1) Qual è secondo te, se esiste, il problema più importante del servizio metropolitana di Napoli

2) Quale secondo te la risoluzione possibile (comportamenti da attuare lato domanda e/o offerta, tecnologie da implementare e/o installare, progetti da attuare etc.)

3) Limitatamente ai disagi creati dal sovraffollamento delle stazioni e/o treni del servizio metropolitana, quali sono secondo te le risoluzioni possibili (comportamenti da attuare lato domanda e/o offerta, tecnologie da implementare e/o installare, progetti da attuare etc.)