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LE PERFORMANCE DELL’ECONOMIA CIRCOLAREIN ITALIA E NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI
Ing. Luca Dal FabbroVice Presidente Circular Economy Network e co-fondatore di OCCE
Milano, 3 Aprile 2019
Il Circular Economy Network
Il Circular Economy Network (CEN) si propone di stimolare nel nostro Paese uno sviluppodell’economia circolare capace di sostenere le sfide climatiche, ecologiche e sociali proposte dallagreen economy, accrescendo al tempo stesso la competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali.
Nasce da un’iniziativa della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed è aperto a tutte le imprese che intendonocondividere queste finalità mediante assunzione di azioni e impegni concreti.
Finalità del Network:
ANALISI Elaborazione europea e internazionale della circular economy e sua applicazione in Italia.
RICERCA Individuazione di indicatori chiave di circolarità, analisi delle performance nazionali (benchmark internazionale + analisi dei tassi di circolarità).STRATEGIA
Creazione di un centro strategico nazionale sulla circulareconomy per l’individuazione delle principali criticità e le barriere da rimuovere, indicando le possibili soluzioni per lo sviluppo dell’economia circolare e promuovendo la diffusione di buone pratiche.
VISIBILITÀRacconto delle buone pratiche, delle migliori tecniche e delle imprese più innovative sulla circular economy in Italia.
Il Circular Economy Network
Il Network è sostenuto da 12 Promotori
Aderiscono al Circular Economy Network AIRA, AIRP, Ancitelea, Ambiente spa, ANGAM, Assocarta, Assoreca, Assovetro,Castalia, Ecomondo, Ecocerved, Ecoped, Ecotyre, ERICA soc. coop., Ferrovie dello Stato, Fise Unicircular, Giunko,Mercatino,Officina per l’ambiente, Sabox, Tramonto Antonio – Servizi per l’ambiente.
Attività del Circular Economy Network
Elaborazione e pubblicazione del RAPPORTO ANNUALE sulla circular economy in Italia, con le proposte di policy.
Organizzazione di una CONFERENZA NAZIONALE sulla circular economy.
Organizzazione di WORKSHOP e SEMINARI su tematiche specifiche.
Creazione di un PREMIO NAZIONALE per le Start-up della circular economy e un evento dedicato.
Rapporto sull’economia circolare - 2019
PRODUZIONE
CONSUMO
GESTIONE DEI RIFIUTI
MATERIE PRIME SECONDE
INNOVAZIONE
Indicatori analizzati: 34
Il capitolo conclusivo è dedicato ad una valutazione complessiva delle performance italiane rispetto a quelle degli altri Paesi europei.
Il Rapporto presenta 10 proposte per l’economia circolare in Italia.
Primo Rapporto del CEN, realizzato con l’ENEA.
Il Rapporto è stato redatto valutando le performance sui macro settori indicati dalPiano d’azione sull’economia circolare adottato dall’UE:
Paesi considerati: ITALIA, GERMANIA, FRANCIA, SPAGNA E REGNO UNITO.
Le valutazioni sulla performance si basano sui risultati raggiuntidai Paesi nelle 5 aree analizzate nel Rapporto:
PRODUZIONECONSUMOGESTIONE DEI RIFIUTIMATERIE PRIME SECONDEINNOVAZIONE
LA METODOLOGIA DI CONFRONTO DELLE PERFORMANCE DI ECONOMIA CIRCOLARE
LA METODOLOGIA DI CONFRONTO DELLE PERFORMANCE DI ECONOMIA CIRCOLARE
Per ciascuna area tematica analizzata è statocreato un indice di sintesi attribuendo unpunteggio ai risultati raggiunti dai singoli Paesi infunzione della performance.
Per dare un risultato complessivo è stato creatoun Indice complessivo di circolarità, dato dallasomma dei punteggi raggiunti dagli indici di ogniarea.
Per una migliore analisi dell’andamento neltempo, gli indici sono stati calcolati per gli ultimidue anni disponibili.
PRODUZIONECONSUMO
GESTIONEDEI
RIFIUTI
MATERIEPRIME
SECONDE
INNOVAZIONE
INDICE COMPLESSIVODI CIRCOLARITÀ
ECONOMIA CIRCOLARE E PRODUZIONE
0.00.51.01.52.02.53.03.54.04.5
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Produttività delle risorse [€/kg]: PIL/DMC (Consumo interno dei materiali)
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Produzione totale di rifiuti per DMC [%]
Trend in crescita negli ultimi anni
Trend in crescita negli ultimi anni
Produttività delle risorse: nel 2017 si posiziona tra i primiPaesi europei con un alto valore economico generato perunità di consumo di materia: a parità di potere d’acquisto,per ogni kg di risorsa consumata genera 3 € di Pil, (mediaUE28: 2,24 €/kg).
Produzione complessiva dei rifiuti rispetto al DMC: nel 2017è pari a 22,7% (media UE28: 12,8%). Nel periodo 2004-2014l’indicatore è cresciuto notevolmente in Italia (+56%). L’Italiasi posiziona tra le peggiori d’Europa.
Nel settore della produzione, considerando l’andamentocomplessivo degli 8 indicatori considerati, l’Italia raggiungeun buon risultato rispetto ai principali Paesi europei.
INDICATORI CONSIDERATI PERLA DEFINIZIONE DELL’INDICE:
produttività delle risorseproduttività energeticaquota di energia da fonti rinnovabiliindice di produttività totale delle risorsebenefici socio economici totaliproduzione complessiva dei rifiuti rispettoal consumo interno dei materiali
attività di eco innovazione
CLASSIFICA DEI 5 PRINCIPALI PAESI EUROPEI E CONFRONTO CON L’INDICE DI PERFORMANCE 2018
INDICE DI CIRCOLARITÀ DELLA PRODUZIONE
L’Italia ottiene un buon risultato se si considera che il secondo Paese, il Regno Unito, è quello con ilminor tasso di economia manifatturiera, quindi, con il minor consumo di risorse nei processi produttivi.
ECONOMIA CIRCOLARE E CONSUMO
0200,000400,000600,000800,000
1,000,0001,200,0001,400,000
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Francia Spagna Italia GermaniaNumero di imprese nel settore della riparazioneNumero di occupati nelle imprese di riparazioneValore della produzione delle imprese della riparazione
Il settore della riparazione [N. e Mld€]
[Mld€][N.]
Consumo interno dei materiali (DMC) [kt]
Trend in calo negli ultimi anni
Trend in calo negli ultimi anni
Consumo interno di materia: nel 2017 è pari a 514 Mt e segnauna riduzione del 36% in 9 anni.
Settore della riparazione: nel 2016 25.000 aziende diriparazione di beni elettronici e di altri beni (vestiario,calzature, orologi, gioielli, mobilia…). Il valore della produzioneè di 2,2 Mld€, (-800 M€ rispetto al 2008). Gli addetti nelleimprese di riparazione sono 12.000.
Francia, Germania e Spagna riescono ad impiegare un numerodi addetti pari al doppio di quello italiano.
Nel settore del consumo, considerando gli andamenti dei 9indicatori considerati, l’Italia ha una performance inferiore aFrancia e Spagna.
L’Italia allarga la distanza rispetto al primo in classifica: dal confronto coi buoni risultati raggiunti daglialtri Paesi si evince che in Italia vi sono margini di miglioramento in particolare nei settori dellariparazione e della sharing economy.
INDICATORI CONSIDERATI PER LA DEFINIZIONE DELL’INDICE:
consumo interno di materialiconsumo di energia rinnovabile per usi domesticiriparazione e riutilizzoecolabel
CLASSIFICA DEI 5 PRINCIPALI PAESI EUROPEI E CONFRONTO CON L’INDICE DI PERFORMANCE 2018
INDICE DI CIRCOLARITÀ DEL CONSUMO
0102030405060708090
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ECONOMIA CIRCOLARE E LA GESTIONE DEI RIFIUTI
Riciclaggio di tutti i rifiuti [%]
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Trend in calo negli ultimi anni
2030
Smaltimento in discarica dei rifiuti urbani [%]
Trend in crescita negli ultimi anni
Percentuale di riciclo di tutti i rifiuti: nel 2016 è pari a 67% deirifiuti prodotti, (media UE28: 55%) che porta l’Italia ai primi postirispetto alle principali economie europee.
Smaltimento in discarica dei rifiuti urbani: 25% dei rifiutiprodotti, in linea con la media europea, ma con valori elevatirispetto a Germania, Francia e Regno Unito.
Alcune criticità: i ritardi di alcuni territori nella gestione dei rifiutiurbani, una distribuzione geografica degli impianti ditrattamento non omogenea e l’emergenza End of Waste.
Dall’analisi complessiva dei 6 indicatori considerati leperformance di gestione dei rifiuti in Italia sono molto buone.
Per l’Italia si registra un rallentamento rispetto alle performance raggiunte da Germania e Francia.Permangono alcune criticità note: i ritardi di alcuni territori nella gestione dei rifiuti urbani, la nonomogenea distribuzione geografica degli impianti di trattamento e l’emergenza EoW che non vieneancora registrata dai dati analizzati (relativi al 2017).
INDICATORI CONSIDERATI PER LA DEFINIZIONE DELL’INDICE:
produzione dei rifiuti urbaniproduzione di tutti i rifiutiriciclo dei rifiuti urbaniriciclo di tutti i rifiutismaltimento in discarica
CLASSIFICA DEI 5 PRINCIPALI PAESI EUROPEI E CONFRONTO CON L’INDICE DI PERFORMANCE 2018
INDICE DI CIRCOLARITÀ DELLAGESTIONE DEI RIFIUTI
ECONOMIA CIRCOLARE E IL MERCATO DELLE MATERIE PRIME SECONDE
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Importazioni ed esportazioni di materie prime riciclate in Italia [kt]
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2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
import totale export totale
Tasso di utilizzo circolare di materia [%]
Trend in crescita negli ultimi anni
Tasso di utilizzo circolare di materia (contributo dei materialiriciclati al soddisfacimento della domanda di materie prime): nel2016 è 17,1%. Dopo una crescita fino al 2014 (18,5%) si è assistitoad una diminuzione nel 2015 (16,6%) per poi recuperare nel 2016(17,1%).
Bilancio tra l’export e l’import del materiale riciclato: l’Italiaimporta più di quanto esporta.Il materiale riciclato e reimmesso nei cicli produttivi in Italia nel2017 è 99 Mt( riciclo nazionale 96 Mt). Questo dato fornisce duesegnali:1. il sistema produttivo italiano è capace di valorizzare il
materiale riciclato e ne esiste una domanda;2. non siamo in grado di soddisfare appieno la domanda
attraverso il riciclo interno.Nel settore del mercato delle MPS, considerando l’andamento dei4 indicatori considerati, l’Italia rallenta rispetto agli anni passati.
L’Italia perde una posizione: dopo una crescita del CMU fino al 2014 (18,5%) si è assistito ad unadiminuzione nel 2015 (16,6%) per poi recuperare nel 2016 (17,1%), ma cresce meno rispetto al RegnoUnito.
INDICATORE CONSIDERATO PER LA DEFINIZIONE DELL’INDICE:
tasso di utilizzo circolare di materia CMU (contributo dei materiali riciclati al soddisfacimento della domanda di materie prime)
CLASSIFICA DEI 5 PRINCIPALI PAESI EUROPEI E CONFRONTO CON L’INDICE DI PERFORMANCE 2018
INDICE DI CIRCOLARITÀ DELL’UTILIZZO DELLE MPS
ECONOMIA CIRCOLARE E INNOVAZIONE
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input di ecoinnovazione
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Persone occupate in alcuni settori dell’economia circolare [%]
Input e output di eco innovazione
Indice di input di eco innovazione (investimenti, economici e dirisorse umane, per R&S): l’Italia si pone ben dietro a Germania(valore di circa tre volte più alto) e Francia (valore due volte piùalto), denunciando un basso livello di investimenti pubblici eprivati. Limite parzialmente temperato da un soddisfacente livellodell’indice di output di eco innovazione (n. brevetti,pubblicazioni, etc.).
Occupazione in alcuni settori qualificanti per l’economia circolare(riparazione, riutilizzo, riciclo): l’Italia ha un’occupazione del 2,05%rispetto all’occupazione totale, maggiore della media UE.
Trend stabile negli ultimi anni
Nella valutazione complessiva delle prestazioni dei 7 indicatoriconsiderati nel settore dell’eco innovazione l’Italia si pone a unbuon livello.
Per l’Italia sono presenti dati contradditori: è ultima per input di eco innovazione (investimenti,economici e di risorse umane, per R&S), denunciando un basso livello di stanziamenti pubblici e privatima è seconda per output di eco innovazione (n. brevetti, pubblicazioni, etc.).L’Italia sembra utilizzare al meglio le poche risorse destinate all’eco innovazione ma l’attivazione dipolitiche di sostegno potrebbero offrire maggiori opportunità di sviluppo.
INDICATORI CONSIDERATI PER LA DEFINIZIONE DELL’INDICE:
numero di brevetti relativi al riciclooccupazione, valore aggiunto e investimenti in alcuni settori qualificanti per l’economia circolare (riciclo, riparazione e riutilizzo)input di eco innovazioneoutput di eco innovazioneindice di eco innovazione
CLASSIFICA DEI 5 PRINCIPALI PAESI EUROPEI E CONFRONTO CON L’INDICE DI PERFORMANCE 2018
INDICE DI CIRCOLARITÀ NELL’INNOVAZIONE
INDICE COMPLESSIVO DI CIRCOLARITÀ
La posizione dell’Italia è rimasta immutata rispetto all’anno precedente. Tuttavia, per il nostro Paese vengono registrati piccoli segnali di rallentamento cui occorre tener conto.
CLASSIFICA DEI 5 PRINCIPALI PAESI EUROPEI E CONFRONTOCON L’INDICE DI PERFORMANCE 2018
Sulla base della metodologia scelta, nel confronto tra le 5 più importanti economie europee, la performance sull’economia circolare dell’Italia è la migliore.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Il Rapporto è scaricabile sui siti:www.circulareconomynetwork.itwww.fondazionesvilupposostenibile.orgwww.enea.it