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lunarietto 2009 I Almanacco giubiaschese

lunarietto I · LUNARIETTO 2009 Sentor di paese 3 Quellocheilnostronasoavvertenonsono semplici sensazioni. Un odore può far rinascere e rivivere un periodo della nostra vita

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lunarietto

2009

IAlmanacco

giubiaschese

(N.d.R.) Gli oggetti donati meritano di essere visitati, in quanto prodotti della civiltà contadinagiubiaschese. Sono costruiti artigianalmente in legno e risalgono probabilmente agli inizi dell'800.

1 Giovedì Capodanno

4 Domenica S Ermete

6 Martedì Epifania

11 Domenica S Igino papa

18 Domenica S Liberata

25 Domenica Convers. di S Paolo

2 Venerdì S Basilio vescovo3 Sabato S Genoveffa

5 Lunedì S Amelia

7 Mercoledì S Luciano8 Giovedì S Massimo9 Venerdì S Giuliano

10 Sabato S Aldo

12 Lunedì S Modesto13 Martedì S. Ilario14 Mercoledì S Felice15 Giovedì S Mauro16 Venerdì S Marcello papa17 Sabato S Antonio abate

19 Lunedì S Mario martire20 Martedì S Sebastiano21 Mercoledì S Agnese22 Giovedì S Vincenzo23 Venerdì S Emerenziana24 Sabato S Francesco di Sales

26 Lunedì SS Timoteo e Tito27 Martedì S Angela Merici28 Mercoledì S Tommaso d’Aquino29 Giovedì S Costanzo30 Venerdì S Martina31 Sabato S Giovanni Bosco

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1 Domenica S Verdiana

8 Domenica S Girolamo Emiliani

15 Domenica S Faustino

22 Domenica S Margherita

2 Lunedì Presentazione di N.S.3 Martedì San Biagio4 Mercoledì S Gilberto5 Giovedì S Agata6 Venerdì S Paolo Miki7 Sabato S Teodoro martire

9 Lunedì S Apollonia10 Martedì S. Arnaldo11 Mercoledì Madonna di Lourdes12 Giovedì S Eulalia13 Venerdì S Maura14 Sabato S Valentino

16 Lunedì S Giuliana vergine17 Martedì S Donato martire18 Mercoledì S Simone vescovo19 Giovedì S Mansueto20 Venerdì S Silvano21 Sabato S. Eleonora

23 Lunedì S Renzo24 Martedì S. Edilberto re25 Mercoledì Le Ceneri26 Giovedì S Romeo27 Venerdì S Leandro28 Sabato S Romano abate

2 Lunedì S. Basileo martire3 Martedì S Cunegonda4 Mercoledì San Lucio5 Giovedì S Adriano6 Venerdì S Giordano7 Sabato SS Felicita, Perpetua

9 Lunedì S. Francesca R.10 Martedì S Simplicio papa11 Mercoledì S. Costantino12 Giovedì S Massimiliano13 Venerdì S Eufrasia14 Sabato S Matilde regina

16 Lunedì S. Eriberto vescovo17 Martedì S Patrizio18 Mercoledì S Cirillo

20 Venerdì S Alessandra21 Sabato S Benedetto

23 Lunedì S. Turibio di M.24 Martedì S. Romolo

26 Giovedì S Teodoro27 Venerdì S Augusto28 Sabato S Sisto III papa

30 Lunedì S. Amedeo31 Martedì S Beniamino martire

1 Domenica I di Quaresima

8 Domenica II di Quaresima

15 Domenica III di Quaresima

19 Giovedì S Giuseppe

22 Domenica IV di Quaresima

29 Domenica V di Quaresima

25 Mercoledì Annunc. del Signore

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9 1 Mercoledì S Ugo Vescovo2 Giovedì S Francesco di P.3 Venerdì S Riccardo vescovo4 Sabato S Isidoro vescovo

6 Lunedì S Guglielmo7 Martedì S Ermanno8 Mercoledì S Walter9 Giovedì S Maria Cleofe

10 Venerdì S Terenzio martire11 Sabato S Stanislao vescovo

14 Martedì S Abbondio15 Mercoledì S Annibale16 Giovedì S Lamberto17 Venerdì S Aniceto papa18 Sabato S Galdino vescovo

20 Lunedì S Adalgisa vergine21 Martedì S Anselmo22 Mercoledì S Caio23 Giovedì S Giorgio martire24 Venerdì S Fedele25 Sabato S Marco evangelista

27 Lunedì S Zita28 Martedì S Valeria29 Mercoledì S Caterina da Siena30 Giovedì S Pio V papa

5 Domenica Le Palme

12 Domenica Pasqua di Res.13 Lunedì Dell'Angelo

19 Domenica Domenica in Albis

26 Domenica S Cleto

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91 Venerdì Festa del lavoro

3 Domenica SS Filippo e Giacomo

10 Domenica S Antonino

17 Domenica S Pasquale conf.

21 Giovedì Ascensione

24 Domenica Maria Ausiliatrice

31 Domenica Pentecoste

2 Sabato S Atanasio

4 Lunedì S. Silvano5 Martedì S Pellegrino martire6 Mercoledì S Giuditta martire7 Giovedì S Flavia8 Venerdì S Vittore martire9 Sabato S Gregorio, S Duilio

11 Lunedì S. Fabio Martire12 Martedì S Rossana13 Mercoledì S Emma14 Giovedì S Mattia ap.15 Venerdì S Torquato, S Achille16 Sabato S Ubaldo vescovo

18 Lunedì S. Giovanni I Papa19 Martedì S Pietro di Morrone20 Mercoledì S Bernardino da S

22 Venerdì S Rita da Cascia23 Sabato S Desiderio vescovo

25 Lunedì S. Erminio26 Martedì S Filippo Neri27 Mercoledì S Agostino28 Giovedì S. Emilio, S Ercole29 Venerdì S Massimino vescovo30 Sabato S Felice I papa

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1 Lunedì Lunedì di Pentecoste

7 Domenica SS Trinità

11 Giovedì Corpus Domini.

14 Domenica S. Eliseo prof.

21 Domenica S Luigi Gonzaga

28 Domenica S Ireneo29 Lunedì SS Pietro e Paolo

2 Martedìì S Marcellino3 Mercoledì S Carlo L.List4 Giovedì S Quirino vescovo5 Venerdì S Bonifacio vescovo6 Sabato S Norberto vescovo

8 Lunedì S Medardo vescovo9 Martedì S Efrem, S Primo

10 Mercoledì S Diana, S Marcella

12 Venerdì S Guido, S Onofrio13 Sabato S Antonio da Padova

15 Lunedì S Germana, S Vito16 Martedì S Aureliano17 Mercoledì S Gregorio B.18 Giovedì S Marina19 Venerdì S Romualdo abate20 Sabato S Ettore

22 Lunedì S Paolino da Nola23 Martedì S Lanfranco vescovo24 Mercoledì Nat. S Giovanni Batt.25 Giovedì S Guglielmo abate26 Venerdì S Vigilio vescovo27 Sabato S Cirillo d’Alessandria

30 Martedì SS Primi martiri

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1 Mercoledì S Teobaldo eremita2 Giovedì S Ottone3 Venerdì S. Tommaso apostolo4 Sabato S Elisabetta

.6 Lunedì S Maria Goretti7 Martedì S Claudio8 Mercoledì S Adriano9 Giovedì S Armando

10 Venerdì S Felicita11 Sabato S Benedetto

13 Lunedì S Enrico imp.14 Martedì S Camillo de Lellis15 Mercoledì S Bonaventura16 Giovedì NS del Carmelo17 Venerdì S Alessio confessore18 Sabato S Calogero

20 Lunedì S Elia21 Martedì S Lorenzo da Brindisi22 Mercoledì . Maria Maddalena23 Giovedì S Brigida24 Venerdì S Cristina25 Sabato S Giacomo apostolo

27 Lunedì S Aurelio28 Martedì S Nazario29 Mercoledì S Marta30 Giovedì S Pietro Crisologo31 Venerdì S Ignazio di Loyola

5 Domenica S Antonio M. Zacc

12 Domenica S Fortunato martire

19 Domenica S Vincenzo de Paoli

26 Domenica SS Anna e Gioacchino

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3 Lunedì S Lidia4 Martedì S Giovanni M. Vianney5 Mercoledì S Osvaldo6 Giovedì Trasfigurazione di NS7 Venerdì S Gaetano8 Sabato S Domenico

10 Lunedì S Lorenzo martire11 Martedì S Chiara12 Mercoledì S Giuliano13 Giovedì SS Ponziano e Ippolito14 Venerdì S Alfredo

17 Lunedì S Giacinto18 Martedì S Elena19 Mercoledì S Italo20 Giovedì S Bernardo abate21 Venerdì S Pio X papa22 Sabato S Maria Regina

24 Lunedì S Bartolomeo25 Martedì S Ludovico26 Mercoledì S Alessandro27 Giovedì SS Monica e Anita28 Venerdì S Agostino29 Sabato Mart. S Giov. Battista

31 Lunedì S Aristide martire

1 Sabato Festa Nazionale2 Domenica S Eusebio

9 Domenica S Romano

15 Sabato Assunzione MV16 Domenica S Rocco

23 Domenica S Rosa da Lima

30 Domenica S Faustina, S Tecla

LUNARIETTO

2009

Sentor di paese

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Quello che il nostro naso avverte non sonosemplici sensazioni. Un odore può farrinascere e rivivere un periodo dellanostra vita. Ed ecco che allora affiorano iricordi con il caratteristico odore dell’oliodi lino cotto misto alla colofoniaproveniente dalla fabbrica del linoleum:odore che generazioni di giubiaschesivissute fra il 1905 e il 1960 avvertironoparticolarmente nelle giornate di bassapressione atmosferica, quando sul borgogravava la cappa monotona del tempouggioso e stagnante. Oppure quell’ altroodore ben più penetrante che si spandevaa folate su tutto il territorio e ti pigliava lenarici: l’afrore di beccume che leesposizioni cantonali allo Stallone, deibecchi e degli arieti, emanava in quellericorrenze. E poi in autunno, chi abitavanei pressi di Via Brusigada, dove risiedeancor oggi, benché inattiva, la stalla deiBerruti, con le corna di becco a mo’ d ‘in-segna affisse sulla facciata a ricordare che

Nonostante i furiosi piovaschi e lo strari-pare dei torrenti la nostra specola è bensalda. Il Lunarietto continua a scrutare lestelle con la speranza di scorgere unmigliore futuro e di poter annunciaremomenti felici per tutti. Abbiamo avutoun anno ricco di avvenimenti e fra inotevoli, lo sciopero degli operai delleOfficine FFS di Bellinzona, che ha segna-to la nostra storia. Inoltre una crisimondiale, peggiore di quella del 1929,avanza inarrestabile all'orizzonte e, comenuova peste del secolo, si spandemaligna a raggiungere ogni angolo dellaterra. Ma, nononostante le gravi minacceche ci sovrastano, non trepidate, miei carilettori, e continuate sempre a ben spe-rare, poiché lassù una stella mi dice cheanche questa volta noi sopravviveremo.Pace, salute e felicità vi augura

Specola del Palasio, dic. 2008, Anno III

Il Lunarietto

DALLA SPECOLA DEL PALASIO

Resp. e stampa: Silvano Berta, 6512 Giubiasco

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La stalla dei Berruti in via Brusigada, vistada sud. In alto, sotto la grondaia della fac-ciata, si intravedono le corna del becco amo’ d’insegna.

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qui, un tempo, venivano condotte le capredel contado per la fecondazione, benpresto si abituava al tipico sentore di quelbarbuto caprone che impregnava l’aria eanche i panni della sua proprietaria: leampie e lunghe gonne della signoraChiarina Berruti nata Jauch, la quale,assuefatta, era senza problemi per quellaparticolare condizione. Sentor di paeseinconfondibile quello proveniente dallafabbricazione del linoleum, come purequello dei becchi, di cui solo la memoriasa gratificarci ma senza speranze, perquel correre del tempo che purtroppo noncesserà mai di farci in qualche modoamorosamente soffrire.

La fabbrica del linoleum agli inizi del 1900

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che aveva acquistato assieme ad unastalla.Agostino Solari ebbe nove figli: Pietro,nato a Giubiasco nel 1886; i rimanenti ottonacquero tutti a Pianezzo: Edoardo nel1890, Giuseppe nel 1893, Rodolfo nel 1895,Dorina nel 1897, Enrico nel 1900, Livia nel1902, Angelo nel 1905 e Assunta nel 1909.Uno fra questi figli, Rodolfo (1895), che fu ilprimo usciere in divisa del borgo diGiubiasco, si sposa con la maestra d’asiloAmabile nata Chiminelli (1897) e nel l922dopo aver funto da testimonio nelmatrimonio della sorella Livia con PaoloBerta, emigra in California. Rodolfo avràun figlio e una figlia: Rudy e Lucilla sposatain Grimes.Rudy Solari nacque il 21 dicembre 1934 aModesto, nella Contea di Stanislaus, inCalifornia, e si spense di cancro pure inCalifornia, a Indio, il 23 aprile 1991, all’etàdi cinquantasei anni.Rudy Solari era un attore molto attivoprincipalmente alla televisione e al teatro

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Da Paudo e da Giubiasco

alla volta di Hollywood

Un trittico di attori

I. Rudy Solari

Paudo di Pianezzo e Giubiasco hanno ilprimato in Ticino per l’apporto artisticodato al teatro, alla televisione e allacinematografia americana, nel periododal 1950 al 1980. L’ha consentito l’arte diRudy Solari, di suo figlio Dru, e del nipoteGary Grimes, figlio di sua sorella Lucilla.Rudy Solari ha le sue origini dalla famigliadei Solari di Paudo ( Ciudìn). Il nonno diRudy, Agostino Solari (1853) figlio di PietroSolari e di Martina nata Jorio sposa nel1885 Emilia (1865) nata Mossi, figlia diAntonio e di Giuseppa nata Buletti.Il nonno era contadino dedito alla pastori-zia e dal 1886 aveva iniziato l’antica praticadella transumanza. D’estate risiedeva suimonti di Paudo, mentre l’inverno lo passa-va a Giubiasco, al Palasio, nelle case Rusca

Emilia: la nonna di Rudy Solari, e il nonnoAgostino, al centro la zia Assunta.

(attività dal 1950 al 1980), ma era moltomeglio conosciuto nella sua professionecome maestro nell’arte della recitazione.Rudy Solari all’inizio studiò legge ma poisi era diplomato allo State College di SanFrancisco seguendo i corsi di recitazionenel settore delle arti figurative ed ebbe ilsuo esordio nei lungometraggi con unruolo nel film del1961 di Stanley Kramer.Le sue prime comparse televisiverisalgono allo stesso periodo e successi-vamente in del 1966,nonchè la serie originale diSi era anche distinto per il suo lavoro nellaserie antologica del 1963,ed era un ospite regolare in due serie del-la metà degli anni 60.Durante gli anni 70 Solari formò la suacompagnia teatrale di repertorio a LosAngeles e successivamente divenne notocome insegnante di recitazione. In seguitofu il direttore del programma di diploma direcitazione all’Università di Los Angeles.

Processo a Norimberga

Mission ImpossibleStar Trek.

The Outer Limits

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In questa immagine, ripresa nel l982, inoccasione della visita ai parenti giubia-schesi e di Valle Morobbia, appaiono fragli altri accanto a Rodolfo Solari e allamoglie Amabile Chiminelli, i figli: Rudy,attore cinematografico, la figlia Lucillasposata Grimes, i nipoti attori cinemato-grafici: Dru figlio di Rudy e Gary figlio diLucilla

I genitori di Rudy Solari Rodolfo e Amabi-le Chiminelli nel l982 durante una visita aiparenti di Giubiasco e Valle Morobbia.

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Rudy Solari nella parte di Alejandro Tomasnel film della XX CenturyFox Film Corporation.

L’ultima battaglia

Un ritratto di Rudy Solari

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“Best always, Rudy Solari”

1977 Una questione di tempo1979 Il Boss figlio1979 La profondità della

bellezza1980 Immunità diplomatica1983 “Guincy ME”Colpevole

fino a prova d’innocenza,(assieme al figlio Dru).Medical CenterTenente ColomboStoria di PoliziaStar TrekViaggio al fondo del mareBarettaCharlie’s AngelBag ValleyHave Gun Will Travel

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Filmografia di Rudy Solari

Ha lavorato con: Yul Brinner, PiperLaurie, Dru Solari suo figlio,, CarrolO’Connor, Leonard Nimoy, TedKnight, Rita Moreno, Adam West,De Forest Kelley.

1955 Gunsmoke1961 Processo a Norinberga1961 Ben Casey1963 The Fugitive1963 I Re del Sole (Kings of the

Sun) con Yul Brinner1964 Twelve O’Clock High1965 L’ultima battaglia1966 Mission Impossible1967 Garrison’s Gorillas1972 Trapped1974 Pericolo1975 Ironside

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II. Dru Solari

Dru Solari, figlio di Rudy, è stato per più diventi anni unfamoso MC(Master ofcerimonies)ovvero coluiche intrattie-ne il pubbli-co con il suo“ r a p ” ( e -spressioner i t m i c a d irime) ed èstato inoltreun Jazz/DJ eun noto DJal la radio,

reputatissimo nella California del sud. DruSolari ha anche lavorato assieme a suopadre nel film “Colpevole fino a prova d’in-nocenza” del 1983.

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III. Gary Grimes

(figlio di Lucilla Solari-Grimes)

Gary Grimes, figlio di Lucilla Solari-Grimes e nipote di Rudy Solari, è nato il 2giugno 1955 a San Francisco, California.Il biondo e riccio attore americano GaryGrimes è meglio ricordato per il suo de-butto cinematografico in cui ha rivestito ilruolo dell’immaturo Hernie che si contrap-pone alla più sofisticata e anziana Dorotyinterpretata da Jennifer O’Neill nel film“ (1971). È comparso inmolti altri film degli anni ‘70 inclusi

ovvero(1972),

con John Wayne (1973) e(1976). Ma per un piccolo ruolo come lavoce di uno dei Beatles nel film canadesedel 1977 la carrierad’attore di Grimes si è conclusa nel 1976

L’estate del 42”“The

Culpepper Cattle Company” “Lasocietà Culpepper bovini” “LaStella di latta”, titolo originale “Cahill USMarshal” “Gus”

“Angeli di cemento”,

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La Stella di latta (titolo originale Cahill, UnitedStates Marshall) USA 1973, regia Andrew V.McLaglen, Principali interpreti: John Wayne;George Kennedy; Neville Barand,Marie Windsor; Dan Vadis; Royal Dano; HarryCarey Jr.; Paul Fix.

Gary Grimes;

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con la miniserie televisivaNel 1972 a Gary Grimes vennero

aggiudicati due prestigiosi premi: il BaftaFilm Award e il Golden Globe, Stati Unitid’America.La madre di Gary, Lucilla Grimes nataSolari, nel 1987, allorché era domiciliata aRedondo Beach (California), e in quantocittadina americana, faceva istanza all’Uf-ficio federale di polizia di Berna per esserereintegrata nella cittadinanza svizzera per-duta in seguito al matrimonio. Ciò dimostral’affetto e l’attaccamento alla sua terrad’origine.Così si conclude una bella pagina di storiadella nostra emigrazione in California.

“Once anEagle”.

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Filmografia di Gary Grimes

Ha lavorato con il famoso JohnWayne.1967 Gunsmoke1967 Baker’s Dozen1970 You Cant Go Home1970 Tiger! Tiger!1971 Estate del ‘421971 Il Baby Sitter1972 La Societä Culpepper

bovini1972 I miei tre figli1973 Cahill US Marshal ovvero

La Stella di Latta con JohnWayne

1973 Classe ‘441974 The Spikes Gang1976 Once an Eagle1976 Gus1983 The Purrfect Crime

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I I I

Alcune sequenze del film “La Stella di Latta” con John Wayne e il giovane Gary Grimes

AlbumGiubiaschese

Vecchio

Pag. 26 - Corsa automobilistica anni ‘30con partenza da Piazza Grande

Pag. 27 - In Piazza Grande - sulla “Tirata”all’altezza del Rist. Passeggeri

Pag. 28 - Postazioni della corsa sul Pianodi Magadino

Festa di San Rocco. La fo-tografia venne ripresa aiMotti di Giubiasco nell’a-gosto del 1927 da Edoar-do Solari che era ritornatodall’America.Le persone in alto da sini-stra:Salvatore Buletti; RosaliaBuletti moglie di Salvatorenata Mossi; la sorella diRosalia, Emilia nata Mossimoglie di Agostino Solari;Agostino Solari; una nonmeglio identificata Gaiache aveva una sartoria neipressi della Posta vecchiadi Giubiasco e che inseguito emigrò in Ameri-ca; Ernesta Lazzari dettaZona di Lôro; Livia Solari,moglie di Paolo Berta conin braccio il figliolettoRenato di due anni e settemesi che morirà il 25gennaio dell’anno suc-cessivo di difterite e ha ingrembo il figlio chenascerà in dicembre eche si chiamerà pureRenato; Paolo Ber ta,marito di Livia Solari;Caterina nata Giramisposa di un Jermini diAranno; un’amica dellaGirami, non identificata;Le persone in basso da si-nistra:Angiolina Solari nata Polimoglie di Giuseppe; la fi-glia Alma che sposerà En-rico Tamagni; la piccolaLuce Berta, figlia di Paolo,che sposerà Bruno Juri; u-na signora non identifica-ta; Assunta nata Solari,figlia di Agostino chesposerà Zaccaria Rossi;Carmela Girami che spo-serà Alfredo Vismara esarà la modella deldipinto «Alla Stanga» delpittore Augusto Sartori.

San Rocco

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in Gloria), per accontentare le esigenzedegli ospiti graditi, e fra i canti, i suoni e leliete danze si finirà egregiamente lagiornata. M.R.

Da “Il Dovere”, 22 agosto 1904.

S. Rocco pellegrino, che i fedeli invocanocontro il flagello pestilenziale, ci gratificòinvece nelle prime ore mattutine d’ieri,d’una in piena regola, chedurò pochi minuti e fu seguita da unacquazzone, tanto sopirato dall’agricol-tore non solo, ma da tutti.A quanto ci consta, la gragnuola non fecetuttavia gravi danni al promettente raccoltoe colpì i vigneti di Daro e Artore, rispar-miando quelli della pianura.

(descrittocisabato da una gentile collaboratrice es-

Il tempo ed altro

Piedigrotta giubiaschese

tem...pestata

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Da “Il Dovere”, 20 agosto 1904.

Abbiamo preludiato colla salita ai Motti edalla romita chiesuola di San Rocco, cheorbammo della statua del Santo percondurla processionalmente fino al piano,e a domani la sinfonia.Il borgo, i dintorni e tutti quanti amano leliete feste paesane, così piene dischiettezza e di brio, si raccoglieranno quia festeggiare con pompa magna il nostroPatrono. E se non saranno i violini e l’arpeangeliche che accompagneranno il Santonella sua visita al borgo amico, sarà labrava musica di Daro, la quale darà, allenove di sera, il suo bel concerto sullanostra vasta piazza.Non dico dell’insolito affacendarsi: quasono i fiori, le cappelle, gli archi trionfali, legrotte che si preparano; là, nei sifanno provviste d’ogni genere, da inaffiarecol nostranello (chè tutti i Salmi terminano

Piedigrotta ... giubiaschese

grotti,

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temporanea) per poco non si risolvette inun vero ... pei ritardatari dei

che si misero per la maggiore, sottola protezione di Tersicore, sacrificando adessa la miglior parte della giornata frescae coperta d’ieri. diremo che laFilarmonica darese (diretta dal sig.Ernando Buzzi), quantunque da lungotempo fuori d’esercizio, diede unabbastanza buon concerto verso serasulla Piazza Grande del magnifico Borgo,riscuotendo applausi. Sabato ed ieri sera,spari di mortaretti, luminarie e pioggia difuochi artificiali, interrotta da quella ...naturale, ben più necessaria ed utile peinostri campi e per le nostre strade. Orapossiamo almeno tirare il fiato, ché lacaldura e la siccità non c’impensierisconopiù. La campagna ritorna al suo bel verdee alla città cominciano a riedere lerondinelle che avevano spiccato il voloverso più spirabil aere. Il nostro ben-tornato a tutti ed un grazie al tempo, cheaccenna a fare il bravo sul serio.

pediluviogrotti,

En passant

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Autugn ticines

Da föra al piöf,l'è gris e melanconic tütt al ciell'è scià l'autügne dopu vegnarà l'invern cul gel.

L'è trisct anca al mè cörluntan dal bel Tesine scpecialment in questa stagiunche giogiolà sa fa al bun vin.

Chinscì l'autügn al sà da nient,l'è fatt l'è insipid l'è gris da nebbiael sent chel sctüfiss la gent che chi def vif.

Rigordi sempru cun tanta nustalgial'autügn dal Tesin cun la sua puesia:una puesia nusctrana, prufümadafaia da casctegn rusctii, da üga pesctada.

Chi, nient da quescta grazia di Diu,chi, nisün uduu da funch da persichda vinasc da quel sò mìche ogni tant ta fa tiraa sü un grand suscpir.

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb

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Una vecchia ricetta di cucina Morobbiotta:

raccolta da Ida Masdonati-Bruschi

«Revölt con patate e cornetti»

Dose per cinque persone:Ingredienti:1,500 Kg. di cornetti (fagiolini)1,500 Kg. di patate200 gr. di burro50 gr. di burro alla finedue o tre manciate di farina gialla nostrana.Lessare le patate (senza sbucciarle) e icornetti in acqua salata, separatamente.Mettere in una padella, possibilmente diferro, (quelle con il manico ad arco) circa200 gr. di burro; dorarlo leggermente,aggiungervi i cornetti e rosolarli molto be-ne per circa venti minuti a fuoco moderato,sempre rimestando.Sbucciare le patate lessate e schiacciarlecon una forchetta un po' grossolanamente,(non deve risultare una purea); unirle aicornetti e, sempre rimestando leggermen-te (mai pressare),lasciare cuocere ancora

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E in certi dì quand al magun l'è propi fort,ma paar anca da sentiipurtaa dal vent che vegn da süduduu da bun, uduu d'autügn.

Autügn ticinesche sa da casctegn rusctii, da üga pesctadauduudaltemppasaachealcörfasemprumaa,uduu da giuventü che turna piü.

Baden, 21 ottobre 1961

Lina Ritter-Walter 42

per altri venti minuti. A questo punto salaree, adagio adagio, lasciare cadere, apioggia, due o tre manciate di farina giallanostrana. Continuare la cottura a fuocodolce per due ore circa e non stancarsimai di rimestare: è, questo, un fattoreimportantissimo per un'ottima riuscita delpiatto.Cinque minuti prima di ritirarlo dal fuocounirvi ancora 50 grammi di burro.

Il revölt, un tempo veniva mangiato (spe-cie le donne) a cucchiaiate intinte nel caffèe latte. Taluni invece lo accompagnavano(di regola gli uomini) con sorsate di ottimovino rosso. È il caso di riproporre questogustoso piatto, almeno una volta, onderiscoprire la cucina povera dei nostrivecchi.

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Luce Juri-Berta è nata a Giubiasco il 3 dicembredel 1922. Dopo gli studi magistrali a Locarno, hainsegnato in diversescuole del Cantone. Fu perqualche tempo lettrice aRadio Monteceneri. Fapar te degli attori delGruppo Teatrale Pulci-nella di Magadino. Èmenzionata nell'AARDTFondo autrici dell'Associa-zione Archivi Riuniti delleDonne Ticino. Nel dicem-bre del 1955 ebbe a Lugano un prestigiosoriconoscimento al Concorso di poesia dialettale«Il Cantonetto» dove vinse il terzo premio ex-equo.È annoverata (1957) nell'Antologia PoeticaDialettale Ticinese «E quel'aqua in Lumbardia».Prestigiosi consensi di critica li ottenne nel 1967con l'erudita disquisizione di Giovanni Orelli su«Cooperazione» riproposta in queste pagine perla sua particolare importanza. Dell'autriceseguono poi due nuove produzioni inedite:«Requiem» e «Souvenir». Vive a Giubiasco.

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ra dolce Ombretta posava nuda sul lettocogli occhi semiaperti e la boccasemiaperta. Il viso era leggermente roseo,le labbra nerastre, il corpo di una lividezzacadaverica ; metta finalmente a destra untesto giustamente famoso come

del Carducci. Comune ai tredocumenti è il sentimento, e quale !, dellamorte. Nella fotografia, la morte èdirettamente guardata, in modo perfinbrutale (vengono alla mente i flashes dellesquadre investigatrici); nella poesia delCarducci, come nella maggior parte dellepoesie che affrontano questo tema: laperdita del proprio figlio, la morte èpresente per assenza : nel muto ortosolingo .

In quale posizione si trova la poesia dellaJuri Berta ? Non è evocazione di unassente e non è fotografia. Si può, percominciare, tentare di dire che la madre-scrittrice si comporta qui come il pittoreUtrillo che dipingeva le sue affascinantivedute delle case della parigina,

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Piantoantico

banlieue

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Tra i migliori frutti della poesia «ticinese»bisogna mettere L’angerin di Luce JuriBerta, Ci sono molti modi per leggere(affrontare) una poesia: in questo caso,poiché il prodotto che ci sta davanti è sinqui passato inosservato, proporrei allettore di procedere così: tenga la poesiadavanti a sé; metta a sinistra (o laimmagini) una fotografia di bambino morto(per esempio quella della famosa serieThe Family of Man dell’esposizionenuovayorchese del ‘55, riprodotta in Du,novembre 1955: vi si vede una poverafamiglia spagnola attorno alla bara bianca,aperta, ornata di poveri fiori, finti – pare –,di una bambina che non pare davvero chedorma: è visibilmente morta), oppure ri-legga un momento il Fogazzaro: «La pove-

Piccola antologia dialettale

Luce Juri Berta

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non dal vero bensì servendosi dellecartoline illustrate (come informa WalterBenjamin nella sua Piccola storia dellafotografia).

rubetin scüfiéta

fregia

fr E gia anca l EE E I mane

i,

Solo a una lettura superficiale sipotrebbe parlare, per i primi versi, di na-turalismo fotografico. Impressionistica-mente, sono infatti nominati dapprima al-cuni oggetti; cose che sono dell’ an-gioletto , sono il morticino stesso: il po-vero corpicino-cosa (con evidente parte-cipazione affettiva nel diminutivo:

), la , e poi quelle manitenute lì insieme da un nastro con lamedaglia. È forse banale l’aggettivo

del v. 2? La tentazione di risponderedi sí viene solo se lo si considera a sé,quanto al suo significato; e come primoelemento che introduce la gelida eprolungantesi per tutto il verso in ritmoascendente:

chiuse, muto pianto che culmina,prorompe nella acutissima esito

«

»

« »

« »

48

(fono)logico di quelle (e quindi molto piùpianto che non articolo: = lemani!).

Che il primo periodo, quello eminente-mente visivo (ma non, dunque, foto-grafico-naturalistico) culmini nella parola

non è fatto casuale. Quanto ail denotante (l’indicazione

dell’oggetto medaglia) è irrilevante neiconfronti del connotante, cioè deisentimenti, delle idee di cui il termine èportatore: la fede nell’immediato paradisoper gli innocenti; distintivo-passaportoper il gran viaggio; talismano contropresenze sinistre, ecc.: la medaglia èpreziosissima anche se, molto proba-bilmente, di latta (e l’idea di povertà-umiltà è suffragata da nastro divilissimo costo). La parolarichiama il titolo, e il verso 7, giusti-ficandoli.

Con la seconda proposizione (dueemistichi nei versi 4 e 5), un’enunciativa, sipassa dalla dimensione visiva, spaziale, a

ei mann

medaiamedaia,

strupéta,medaia

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del v. 5, vediamo intimamente giustificatoil iniziale: aggettivo e pronome sonostrettamente interdipendenti. L’idea dipovertà è ribadita dall’avverbio e da tuttoil verso 6 dove, contrariamente a ciò chepuò apparire a prima vista, non c’èridondanza, non ci sono immotivatiriempitivi: c’è anche il rituale dellamorte, la pietosa insania ecc.

Ma occorre ritornare al v. 5, dove si hauna semplicissima e fondamentale svolta:il piccino morto è ora diventato, come si èvisto oggetto: grammaticalmente esoprattutto affettivamente. poveracreatura sconfitta, o vincitrice, secondo ipunti di vista (vv. 7 8). Il soggetto diventaora (= Essi: certamente i circostanti, ifamiliari, i parenti, persone pietose; maquanti? dieci o centomila?): questosoggetto può anche restituirci tutta la(pietosa ma pure ostile: dal latino ob-sto,sto contro) famiglia degli uomini, ilmondo, di fronte al quale la madre sidifferenzia, vuole, dolcemente marecisamente, differenziarsi ( Tutto il resto

povru

I

« »

« »,

«

51

quella storica il dolore che prima eraimmediato, alla vista del morticino, ora sipiega su se stesso, si fa dolore riflessivo,consapevole: quel suo poco pianto! Ilsoggetto è sempre lui, il bambino morto:

Un essere cosìdebole, fragile, è pure un uomo con tutto ilsuo peso storico, anche se qui mutilatonella sua possibilità potenziale. La morteha distrutto questo uomo in potenza, gli hadato poco tempo per poco pianto. Questasemplice costatazione , che ognuno di noipuò fare di fronte alla morte, e massime difronte alla morte di un bambino, trova per-fetto riscontro in un semplice fatto gram-maticale: il soggetto del v. 4. (= egli)diventa un fragilissimo oggetto senzapeso, così facile da portar via, nel v. 5:( Me hanno portato lí... ); e non èimpertinente ricordareEi fu... e l’avviò... dei versi 1 e 91. Pertornare al nostro testo, l’idea di fragilità èpresente dall’inizio alla fine; ma solo ora,giunti cioè a questo lievissimo oggetto,

Un povru rubetin... L’à fai...

L’

l’lo

Il cinque maggio:

l

« »

50

è malsicuro in questo fetente letamaiodella terra, tranne l’amore di una madre.La madre ti mette al mondo e ti porta primanel suo corpo. Che cosa sappiamo noi diciò che lei prova? Ma qualunque cosaprovi, questa cosa almeno deve esserereale. Deve essere , come dice StephenDedalus): e ancora una volta torna allamente Luisa, alla morte di Ombretta,

cap. X. La parolasegna il netto distacco tra la

madre e gli altri. Per gli altri , la parolasignifica fede, pietà, consolazione, affetto.La madre deve respingere (duramente inFogazzaro, pacatamente qui) questa pietà-consolazione: eccola allora, materna-mente, rigorosamente, dignitosamente acorreggere: è il mio piccino, questa è larealtà: gridata, ma gridata interiormente,visceralmente (così come era interio-rizzato il pianto-grido del v. 2), e a ragionemancano nel v. 8 le lineette del discorsodiretto.

La somma del dolore materno è data

»

« »

Piccolo mondo antico,angerin

52

nell’ultimo verso di questa poesia ( e sipensa con ammirazione al coraggio e allaforza occorrenti per scriverla). La rotturadel verso (= strappo viscerale: eccolo ilcaro ger-moglio delle viscere mieOmero ) è provocata dal sintagma

elemento ritardante, tra dueforti pause, autosufficiente e funzionale:perché il bimbo è effettivamente una partedella madre, sangue e latte suo;funzionale perché ritarda, sincopandolo eabbassandolo di tono, il confe-rendogli la pregnanza del singhiozzosconsolato, strozzato, muto: anche ilpianto ora avverrà nel cuorematerno (lí la vera tomba), il pianto che gli

altri non vedranno.Come un’osservazione grammaticale (il

rapporto soggetto-oggetto) relativa ai vv.4 5 ci ha offerto la chiave per la letturadella poesia (in cui l’uso del dialetto èpienamente giustificato), qui alla fineun’altra osservazione grammaticale vienea confermare quanto si è cercato di dire

«

» –

« »

untocch da mí:

sott tèra,

sott tèra,

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son geni e specie da veri poeti , comedice Tansillo in un famoso dialogo degli

di Giordano Bruno.Il testo passato inosservato, è apparso

in III (1955), 89. La Juri Bertache vive a Giubiasco con la sua bella,numerosa famiglia, ha fortunatamentecontinuato a scrivere poesie: quasi tuttesono inedite.

»

Eroici furori

Il Cantonetto,

Giovanni Orelli

Da «Cooperazione» N° 5 del 4 febbraio l967

L’angerin

Un povru rubetin cun na scüfiétafregia anca lee e i mantegnü lí inzemm da na strupétacun la medaia. L’à fai giüsta in tempa piang un zicch. I ma l’à purtò lítütt ben cumudò dent pa la casseta.

L’è n’angerin, curagiu! i dis i donn.L’è l mè pinin, un tocch da mì sott tèra.– –

55

poco fa: i versi 7 e 8 sono costruitiparallelamente, con rima interna:

Ma all’articolo indeterminato degli altri (lepie donne, i centomila,

è angelo, si contrappone ilpossessivo: non più che ribadiscela fondamentale contrapposizione tra

e uno degli angioli ecreatura mia; e il possessivo èfortemente ribadito dal pronome obliquo

Il dolore è dellamadre,unicamente suo, privato, nondivisibile.

Non un elemento superfluo, dunque, inquesta intensa poesia di Luce Juri Berta.Che poi si sia fatto ricorso alla grammaticaper dare ragione alla poesia è un fatto deltutto normale (per la poesia): Conchiudibene, che la poesia non nasce da le regole,senon per leggerissimo accidente, ma leregole derivano da le poesie: e però tantison geni e specie da vere regole, quanti

– L’è n’angerinl’è l mè pinin

The Family ofMann), un

mio, un,

angerin pinin,mè

mì: un tocch da mì.

«

54

Requiem

Al prevat al pareva fin cuntentA ghè piü la tarifa ma sa sentche quii da gesa pö i ga slunga là...e alura gent l'è bel anca cantaaDent pal türibul, senza ecunumia, giü incenze scorla e scorla e vora viaMi che in gesa ma fo desideraavöi miga né da dii né da cantaaImprèsa imprèsa che i ma meta viaSum scampada quai ann e così sia.

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Souvenir

«Tu te suviens de Bordeaux ?»Ma cert che ma regordi !Ieva i doda matin, setee giù a un tavulinli da föra a un bistrotche l'eva già sarò.E ciciara e ciciara propi tüt in franceessenza bef, senza spese parlavum da ti e parlavum da mipö, sem nai a durmiiognidugn par cunt sò.

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FAR LA HOSTARIA, si da, alloggiar in essatutte quelle persone che verranno dallaLeventina o dall'Alamagna, senza bollette –e lui, (cioè Giovanni del Ciayro), e i suoi nonpratichino con nessuno, ma devon stare incasa, durante tutto il termine, sino a che nonsieno liberati dal Comune».Il Pometta continua: «Han la casa senza fitto,ricevon rifornimenti e quanto abbisogni(perché non debban uscire nemmeno perfar le provviste). Per mercede, ricevon daoggi (23 maggio 1549), scudi 30, d'oro,d'Italia; 15 subito, e poi uno al mese.Cessando la peste, o morendo egli, equesto Dio nol voglia, i trenta scudirimangono di guadagno senz'altro a lui, odai suoi «fioli». E se la peste durasse ancoradopo l'anno, il contratto debba continuareper un altro anno, ancora per scudi trentaaurei e con gli stessi patti».«Naturalmente, – conclude il nostro storico– tale clausura o domicilio sponte-coatto,non era piacevole, addirittura per anniintieri, e in compagnia forzosa; ma ognun

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La giubiaschese Ines Jung Masdonati,figlia di Fedele Masdonati, detta Ciccidoro,pubblicava, negli anni venti, presso laCasa editrice Bietti di Milano, un romanzorosa, dal titolo « .L'Ardente attesa»

La peste del 1549 sarà la causa perl'istituzione a Giubiasco di un'osteriaspeciale per la «quarantena". ScrivevaGiuseppe Pometta: «Stavolta il Comune(Bellinzona n.d.r.) decise di creareun'OSTERIA APPOSITA, che non avessealtro che da fare, se non di accogliere chiveniva da luoghisospetti di Peste.«Il giovedì, 23 maggio, stese un contratto atale scopo con «Giovanni detto EL STRA-CIROLO del fu Giovanni del Ciayro diGiubiasco; – Che dovesse per un anno

Spigolature

58

vede, che i patti eran attraenti, c'era davivere senza spendere un centesimo, benalloggiati e ben forniti, ben pagati, da farnecapitale». E tutto, a quanto sembra andòper il meglio, perché non ci fu contagioalcuno, nè per gli ospitanti né per gli ospitidella osteria, la compagnia di questi ultimipare fosse stata svariata e non onerosaquanto a lavoro; quanto a soldi, gliStraciroli, che poi si stabilirono a Bel-linzona, ne guadagnarono parecchi, vuoiincassandoli dal Comune, vuoi spillandoliai viaggiatori loro affidati per la «quaran-tena».

60

KMese di Gesù Bambino

GENNAIO 2009

Fasi lunari:

Domenica 4 gennaio, primo quartoDomenica 11 gennaio, luna pienaDomenica 18 gennaio, ultimo quartoLunedì 26 gennaio, luna nuova

6

7

8

4

FEBBRAIO 2009

LMese dei dolori di Maria

Fasi lunari:

Martedì 3 febbraio, primo quartoLunedì 9 febbraio, luna pienaLunedì 16 febbraio, ultimo quartoMercoledì 25 febbraio, luna nuova

4

6

7

8

A

MARZO 2009

Mese di S. Giuseppe Fasi lunari:

Mercoledì 4 marzo, primo quartoMercoledì 11 marzo, luna pienaMercoledì 18 marzo, ultimo quartoGiovedì 26 marzo, luna nuova

4

6

7

8

BMese Pasquale

APRILE 2009

Fasi lunari:

Giovedì 2 aprile, primo quartoGiovedì 9 aprile, luna pienaVenerdì 17 aprile, ultimo quartoSabato 25 aprile, luna nuova

4

6

7

8

SETTEMBRE 2009

GMese di San Michele Fasi lunari:

Venerdì 4 settembre, luna pienaSabato 12 settembre, ultimo quartoVenerdì 18 settembre, luna nuovaSabato 26 settembre, primo quarto

6

7

8

4

HMese del Santo Rosario

OTTOBRE 2009

Fasi lunari:

Domenica 4 ottobre, luna pienaDomenica 11 ottobre, ultimo quartoDomenica 18 ottobre, luna nuovaLunedì 26 ottobre, primo quarto

6

7

8

4

I

J

NOVEMBRE 2009

DICEMBRE 2009

Fasi lunari:

Lunedì 2 novembre, luna pienaLunedì 9 novembre, ultimo quartoLunedì 16 novembre, luna nuovaMartedì 24 novembre, primo quarto

6

7

8

4

Fasi lunari:

Mercoledì 2 dicembre, luna pienaMercoledì 9 dicembre, ultimo quartoMercoledì 16 dicembre, luna nuovaGiovedì 24 dicembre, primo quartoGiovedì 31 dicembre, luna piena

6

7

8

4

6

Mese dell’Immacolata Con-

cezione e del Bambino Gesù

Mese delle Anime Purganti

CMese di Maria SS.

MAGGIO 2009

Fasi lunari:

Venerdì 1 maggio, primo quartoSabato 9 maggio, luna pienaDomenica 17 maggio, ultimo quartoDomenica 24 maggio, luna nuovaDomenica 31 maggio, primo quarto

4

6

7

8

4

Mese del Sacro Cuore Fasi lunari:

Domenica 7 giugno, luna pienaMartedì 16 giugno, ultimo quartoLunedì 22 giugno, luna nuovaLunedì 29 giugno, primo quarto

6

7

8

4

GIUGNO 2009

DLUGLIO 2009

Mese del Preziosissimo

sangue di N.S. Gesù Cristo

EFasi lunari:

Martedì 7 luglio, luna pienaMercoledì 15 luglio, ultimo quartoMercoledì 22 luglio, luna nuovaMartedì 28 luglio, primo quarto

6

7

8

4

AGOSTO 2009

FMese del S. C. di Maria

Fasi lunari:

Giovedì 6 agosto, luna pienaGiovedì 13 agosto, ultimo quartoGiovedì 20 agosto, luna nuovaGiovedì 27 agosto, primo quarto

6

7

8

4Giubiasco agli inizi del 1900. A sinistra con la

bicicletta Nino Berta; a destra Ulisse Mossi

SE

TT

EM

BR

E2

00

9

OT

TO

BR

E2

00

9

1 Martedì S Egidio abate2 Mercoledì S. Elpidio vescovo3 Giovedì S Gregorio Magno4 Venerdì S Rosalia5 Sabato S Vittorino vescovo

7 Lunedi S Regina8 Martedì Natività B. V. Maria9 Mercoledì S Sergio papa

10 Giovedì S Pulcheria11 Venerdì S Diomede martire12 Sabato S Guido

14 Lunedì Esaltaz. S. Croce15 Martedì B. V. Addolorata16 Mercoledì S Cornelio17 Giovedì S Roberto18 Venerdì S Sofia martire19 Sabato S Gennaro vescovo

21 Lunedì S Matteo apostolo22 Martedì S Maurizio martire23 Mercoledì S Lino papa24 Giovedì S Pacifico confessore25 Venerdì S Aurelia26 Sabato SS Cosma e Damiano

28 Lunedì S Venceslao martire29 Martedì SS Michele, Raff., Gab.30 Mercoledì S Girolamo dottore

6 Domenica S Petronio

13 Domenica S Giovanni Cris.

20 Domenica S Eustachio

27 Domenica S Vincenzo de’ Paoli

1 Giovedì S Teresa del B. G.2 Venerdì SS Angeli Custodi3 Sabato S Gerardo abate

5 Lunedì S Placido martire6 Martedì S Bruno abate7 Mercoledì BV Maria del Rosario8 Giovedì S Pelagia9 Venerdì S Dionigi

10 Sabato S Daniele martire

12 Lunedì S Serafino13 Martedì S Edoardo re14 Mercoledì S Callisto I papa15 Giovedì S Teresa d’Avila16 Venerdì S Edvige17 Sabato S Rodolfo

19 Lunedì S Laura20 Martedì S Irene21 Mercoledì S Orsola22 Giovedì S Donato vescovo23 Venerdì S Giovanni da Cap.24 Sabato S Antonio Maria Claret

26 Lunedì S Evaristo papa27 Martedì S Fiorenzo vescovo28 Mercoledì SS Simone e Giuda29 Giovedì S Ermelinda30 Venerdì S Germano vescovo31 Sabato S. Lucilla, S Quintino

4 Domenica S Francesco d’Assisi

11 Domenica S Firmino vescovo

18 Domenica S Luca evangelista

25 Domenica S Crispino

NO

VE

MB

RE

20

09

2 Lunedì Comm. Defunti3 Martedì S Silvia4 Mercoledì S Carlo Borromeo5 Giovedì S Zaccaria6 Venerdì S Leonardo abate7 Sabato S Ernesto abate

9 Lunedì S Oreste, S Ornella10 Martedì S Leone Magno11 Mercoledì S Martino di Tours12 Giovedì S Renato13 Venerdì S Diego14 Sabato S Giocondo vescovo

16 Lunedì S Margherita17 Martedì S Elisabetta18 Mercoledì S Oddone abate19 Giovedì S Fausto martire20 Venerdì S Benigno21 Sabato Presentaz. BV Maria

23 Lunedì S Clemente papa24 Martedì S. Firmina25 Mercoledì S Caterina d’Aless.26 Giovedì S Corrado vescovo27 Venerdì S Massimo28 Sabato S Giacomo

30 Lunedì S. Andrea ap.

1 Domenica Tutti i Santi

8 Domenica S Goffredo vescovo

15 Domenica S Alberto Magno

22 Domenica Cristo Rè

29 Domenica I d'Avvento

DIC

EM

BR

E2

00

9 1 Martedì S Eligio2 Mercoledì S Bibbiana3 Giovedì S Francesco Saverio4 Venerdì S Barbara5 Sabato S Giulio

7 Lunedì S. Ambrogio vescovo

9 Mercoledì S Siro10 Giovedì Madonna di Loreto11 Venerdì S Damaso papa12 Sabato S Giovanna F.

14 Lunedì S. Pompeo15 Martedì S Valeriano16 Mercoledì S Albina17 Giovedì S Lazzaro18 Venerdì S Graziano vescovo19 Sabato S Fausta

21 Lunedì S. Pietro Canisio22 Martedì S Francesca Cabrini23 Mercoledì S Vittoria24 Giovedì S Delfino

28 Lunedì SS Innocenti Martiri29 Martedì S Tommaso Becket30 Mercoledì S Eugenio vescovo31 Giovedì S Silvestro papa

6 Domenica II d'Avvento

8 Martedì Immacolata conc.

13 Domenica III d'Avvento

20 Domenica IV d'Avvento

25 Venerdì Natale del Signore26 Sabato S Stefano27 Domenica S Giovanni apostolo

Ricordo di Anna Rehring

Chi non ricorda «la Francesina» che insegnavacanto nelle Scuole comunali, suonava l'organonella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta aGiubiasco, partecipava in qualità di pianista alleesecuzioni all'Oratorio parrocchiale con «l'Orche-strale» di Giubiasco dove suonavano anche il BalillaNardini, violoncello, Luigi Zumbühl, violino, lasignorina Matilde Pedrazzoli pure organista dellaParrocchiale avanti Rehring e altri di cui ci sfugge ilnome. «La Francesina» veniva così impropriamentenominata dato che era di origine Franco-Belga.Rifugiata da noi assieme alla madre dal tempo delsecondo conflitto mondiale, per campare, oltre cheinsegnare canto nelle scuole, e pianoforte in priva-to, teneva una piccola cartoleria in Borghetto, alato del verduraio Cerutti, dove rammento di averavuto l'innocente gioia di acquistare, vispo scola-retto, i suoi biglietti di augurio natalizi: bellissimi,ricchi di lustrini, colorati di variopinte fisarmoni-che di carta che si chiudevano a soffietto e richia-mavano la nostra ingenua attenzione di bambiniincantati dinnanzi a tali meraviglie, che in paesenon vedemmo mai prima d'allora.«La Francesina»visse e morì nubile a Giubiasco in una casa accantoalla sede delle Suore Misericordine. Cara «Fran-cesina», gli allievi di allora ti ricordano con sinceroaffetto, chiedendoti perdono per averti qualche voltaspazientita: eravamo vivaci e senza malizia e tu dicerto da lassù ci sorriderai indulgente come sem-pre. Arrivederci cara Anna Rehring.

S.

lunarietto

2009

IAlmanacco

giubiaschese