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Manualed’usoUniCAM

Manuale d’uso UniCAM · 4 Diritti d'autore Cimsystem s.r.l. Prefazione: Questa pubblicazione è diretta agli utenti del sistema UniCAM. Sommario: Questo manuale contiene la documentazione

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Manuale d’uso UniCAM

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CONDIZIONI GENERALI DI LICENZA D’USO

A) SOGGETTI1. Società “Cimsystem s.r.l.” con sede legale in Viale Fulvio Testi, 11 20092 Cinisello Balsamo (MI) P.Iva 028339109672. L’utilizzatore del software fornito, nella persona del legale rappresentante, in seguito detto “il cliente”.

B) OGGETTO DELLA LICENZACimsystem s.r.l. concede in licenza d’uso al cliente il software oggetto della fornitura, in seguito detto “programma” in licenza d’uso.Il cliente è responsabile per la scelta del programma e per la verifica della sua idoneità in relazione ad eventuali obiettivi che egli si siaproposto.

C)PROPRIETA’ DEL SOFTWAREIL PROGRAMMA, COMPRESI CODICE, DOCUMENTAZIONE, ASPETTO, STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE, E’ UN PRODOTTO DELLA Cimsystem S.R.L. ED E’ PROTETTO DALLE LEGGI IN MATERIA DI DIRITTO D’AUTORE. I DIRITTI DI PROPRIETA’ DEL PROGRAMMA, DI QUALUNQUE COPIA, PARTE O MODIFICA DEL PROGRAMMA, RIMANGONO SEMPRE DELLA Cimsystem S.R.L..

D)DIRITTI COMPRESI NELLA LICENZA D’USOAl cliente è consentito di:1. Utilizzare il programma soltanto su di un unico computer.2. Predisporre una copia del programma per archivio o come copia di riserva a sostegno dell’uso concesso.

E) DIVIETI PER IL CLIENTEAl cliente è fatto divieto di:1. Trasferire o cedere in licenza d’uso il programma, oppure copiare o modificare il programma, per intero o parzialmente, ad eccezione di quanto espressamente permesso da quest’accordo.2. Decompilare, disassemblare o altrimenti estrarre dal programma informazioni utili a ricostruire gli algoritmi impiegati.3. Riprodurre, distribuire o modificare la documentazione del programma.

F) AMBITO DELLA GARANZIA1. Il programma è consegnato e concesso in licenza d’uso nello stato in cui si trova, senza con ciò assumere alcun’altra obbligazione o prestare alcun’altra garanzia oltre quelle espressamente previste nel presente contratto.2. Cimsystem s.r.l. garantisce che i supporti sui quali è fornito il programma siano privi di difetti nei materiali o di lavorazione incondizione d’utilizzo normale, per un periodo di 90 giorni dalla data di consegna del programma al cliente e, in caso di difetti, provvederà a sostituirli se presentati entro tale termine insieme con la prova d’acquisto.3. Cimsystem s.r.l. garantisce la sostanziale esecuzione da parte del programma delle funzioni previste, e la generale conformità allespecifiche del programma pubblicate dalla Cimsystem s.r.l. e contenute nella confezione originale.4. Se il programma non esegue sostanzialmente le funzioni o non è generalmente conforme alle specifiche del programma pubblicatedalla Cimsystem s.r.l., il cliente può scrivere alla Cimsystem s.r.l. per comunicare un difetto significativo entro 90 giorni dalla data diconsegna del programma.5. Se la Cimsystem s.r.l. non dovesse essere in grado di correggere tale difetto entro 90 giorni dalla data di ricevimento del resocontodel cliente, il cliente ha la facoltà di recedere la Licenza.6. Cimsystem s.r.l. non garantisce che le funzioni contenute nel programma siano in grado di soddisfare le esigenze del cliente o che leattività del programma siano completamente prive di errori o rispecchino totalmente la descrizione contenuta nella documentazionerelativa al programma.7. Sarà cura del cliente assicurarsi del perfetto funzionamento del computer e del software di base (sistema operativo, drivers,software ed hardware per le periferiche, etc..) e della compatibilità di tutti i componenti con le esigenze del programma. Cimsystems.r.l. è disponibile a fornire indicazioni circa la configurazione hardware e software consigliata per l’installazione e l’uso del programma.

G)LIMITAZIONE DI RESPONSABILITA’Il cliente solleva la Cimsystem s.r.l. da ogni responsabilità in ordine ad eventuali problemi o danni di qualsiasi natura ed entitàcollegabili direttamente o indirettamente all’installazione o all’uso del programma.

H) AVVERTENZE GENERALI1. L’installazione e l’uso del programma sono subordinati all’accettazione di queste CONDIZIONI GENERALI DI LICENZA D’USO da parte del cliente.

Firma e timbro

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Diritti d'autore Cimsystem s.r.l.

Prefazione:Questa pubblicazione è diretta agli utenti del sistema UniCAM.

Sommario:Questo manuale contiene la documentazione necessaria all'uso del software UniCAM - con vista edesecuzione dei programmi per macchine a controllo numerico.

I programmi descritti e le informazioni contenute in questo documento sono di proprietà dellaCimsystem s.r.l.

Ogni riproduzione completa o parziale dei programmi o dei documenti è proibita salvo preventivaautorizzazione scritta della Cimsystem s.r.l.

Ogni traduzione completa o parziale ed ogni altra forma di presentazione è ugualmente proibitasalvo preventiva autorizzazione scritta della Cimsystem s.r.l.

La Cimsystem s.r.l. si riserva il diritto di apportare modifiche alle specifiche ed alle informazionicontenute in questo documento senza preavviso.

L'utente può consultare Cimsystem s.r.l. o i suoi rappresentanti per essere informato di eventualicambiamenti.

Cimsystem s.r.l.Viale Fulv io Testi, 11I-20092 Cinisello Balsamo (MI) Italy

Tel. +39 02 - 61866330Fax +39 02 - 61866710

Mail: [email protected]: www.cimsystem.com

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INDICE

Capitolo - 1 - SISTEMA

Introduzione ....................................................................................................................008Principali vantaggi ............................................................................................................009Installazione programmi UniCAM .......................................................................................010Files [struttura cartelle].......................................................................................................012Parametri del sistema .........................................................................................................012Layers(Pagine) ..................................................................................................................012Nuovo programma ...........................................................................................................013Apre programma esistente..................................................................................................013Chiusura programma ........................................................................................................013

Capitolo - 2 - GEOMETRIA

Comandi Speciali [marcatura estremi e selezione da box] ....................................................014Informazioni geometriche ..................................................................................................014Albero di generazione .......................................................................................................014Tasti per funzioni speciali....................................................................................................015Barra Strumenti per Informazioni geometriche (Ausilio Geom.) ............................................016Menu Modifica Geometria (Intelligent snap).........................................................................019

Calcolatrice .............................................................................................................022Menu Geometria ................................................................................................................024

Definizione punti ......................................................................................................024Definizione linee .......................................................................................................026Definizione cerchi e archi ..........................................................................................028

Menu Profili.......................................................................................................................030Profili Catalogati ................................................................................................................034Operazioni ai Profili ...........................................................................................................039Menu Insieme di Punti........................................................................................................042Import / Export Geometria per sistemi CAD.........................................................................046Digitalizzazione Bitmaps.......................................................................................................047

Capitolo - 3 - CONDIZIONI

Inserimento programma "UNC" esterno ..............................................................................048Macro istruzioni utente.......................................................................................................048For …/ Next.......................................................................................................................050If …/ Else …/ Endif.............................................................................................................050Variabili e Parametriche ......................................................................................................054

Capitolo - 4 –TECNOLOGIA FRESATURA

Banco dati tecnologici........................................................................................................063Id [identificatore programma] ............................................................................................065Part [comandi per l'identificazione pezzo] ............................................................................066Face definizione.................................................................................................................067Comandi tecnologici [sommario] ........................................................................................070Sequenza delle tecnologie UniCAM .....................................................................................070Commento utensile ............................................................................................................074Definizione utensile ............................................................................................................075Definizione utensile catalogato ............................................................................................080Edita e cancella utensile catalogato......................................................................................080Mill [fresatura di un profilo] ................................................................................................081Contornare Plunger [taglio con punta]...............................................................................086Pock [svuotamento di cavità].............................................................................................091

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Lavorazione di cavità con profilo in "Z"...............................................................................094Svuotamento Plunger [svuotamento con punta].................................................................096Spianatura.........................................................................................................................097Contornare [fresatura profili con profilo in "Z"]...................................................................100Incisione ...........................................................................................................................106Centrinatura......................................................................................................................108Foratura............................................................................................................................109Movimenti rapidi/lavoro .....................................................................................................112Ripresa materiale................................................................................................................113Fresatura elicoidale ............................................................................................................114Filettatura con pettine ........................................................................................................115Ripetizione tecnologia.........................................................................................................116Funzione miscellanea "M" ...................................................................................................117Blocco macchina................................................................................................................117Extraword .........................................................................................................................117

Capitolo - 5 –TECNOLOGIA TORNITURA

Id [identificatore programma] ............................................................................................119Definizione Profili [Specifico per Tornitura] .........................................................................122CTUR Punto cambio utensile ..............................................................................................124Definizione Utensili .............................................................................................................128Parametri Utensili ...............................................................................................................129OVC-OVS Definizione di sovrametallo .................................................................................134Avanzamento ...................................................................................................................135Blocco Macchina................................................................................................................136Modifica Ciclo (lavorazione posteriore pezzo) ......................................................................136Funzioni “M”......................................................................................................................136Extraword .........................................................................................................................136Commento ........................................................................................................................137Costruzione supporti porta utensili......................................................................................137Mandrino e Contropunta ...................................................................................................141Operazioni Tecnologiche....................................................................................................144Sgrossatura.......................................................................................................................146Finitura .............................................................................................................................154Contornatura ....................................................................................................................158Filettatura..........................................................................................................................161Gole ...............................................................................................................................171Foratura (DRIL).................................................................................................................176Alesatura (REAM) ..............................................................................................................179Maschiatura (TAPP) ...........................................................................................................180Movimenti rapidi/lavoro .....................................................................................................181Controllo Collisione............................................................................................................182Gestione utensili motorizzati ................................................................................................184Svuotamento.....................................................................................................................188

Capitolo - 6 - APPLICATIVI

Importa DXF .....................................................................................................................190Esporta DXF ......................................................................................................................190Editor................................................................................................................................ 191File ...............................................................................................................................191Direttorio...........................................................................................................................191Funzioni della tastiera.........................................................................................................191Salva file............................................................................................................................193Trova - Copia - Incolla - Taglia ..........................................................................................193Clip [Inserimento immagine]...............................................................................................193

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CAPITOLO 1 - SistemaIntroduzione

Il software UniCAM è un sistema CAM grafico interattivo implementato in ambiente di lavoro compatibili consistemi, WINDOWS NT/2000/XP/Vista e Windows 7Una avanzata interfaccia utente rende UniCAM facile da apprendere e utilizzare senza aver avuto unaesperienza in computer grafici.Concepito per essere uno "strumento di lavoro" professionale e semplice" eccellente nella parametrizzazione,attributo importante.Il Software UniCAM è un sistema proiettato all’integrazione con strumenti CAD per il progetto e fase di produzione.Il cuore del sistema UniCAM è il linguaggio interattivo per la programmazione automatica delle macchine aControllo Numerico, sviluppato su criteri di modularietà in modo tale che possa permettere adattamenti allediverse esigenze dei sistemi di produzione.

Il sistema è costituito dai seguenti moduli:

Processor - E' il sistema principale con funzioni di analisi sintattica, suddiv iso in due grandi gruppi, unogeometrico e l'altro tecnologico, integrati ma autonomi assicurano la più completa copertura delle attuali tipidi lavorazione a controllo numerico (fresatrice, alesatrice, tornio, elettroerosione, punzonatrice, taglio"laser", taglio ossiacetilenico e taglio al plasma) estremamente aperto ad eventuali introduzioni di altriprocessi di fabbricazione.Nella fase geometrica è possibile creare elementi geometrici ( punti, linee, archi, cerchi e profili ) usandomenu interattiv i e autoesplicativ i che guidano l'utente evitando errori durante la definizione.Nella fase tecnologica viene usata la stessa tecnica dei menu interattiv i, v isti nella fase geometrica, il sistemapermette all'utente di creare, editare, consultare biblioteche degli utensili e v isualizzare il percorso degli stessi,permettendo cosi un aumento delle performance dell'utente e conseguentemente della produzione.

Banco dei dati tecnologici - Permette all'utente di creare, modificare, v isualizzare, stampare e cancellareutensili archiv iati nella banca dati. Gli utensili sono memorizzati in funzione del materiale del pezzo che verràlavorato e del materiale dell'utensile.Una volta creato il banco dei dati, la velocità di programmazione dei nuovi pezzi è sensibilmente più rapidapoiché il programmatore non deve più consultare cataloghi o testi dell'utensile ma la connessione dei dati"velocità di taglio" e "avanzamento" vengono calcolati dal sistema in modo automatico. Il banco dei datipermette anche la connessione ad archiv i specifici esempio codificati in base al nome del cliente.

Post- processor - Modulo che genera il programma per la macchina a controllo numerico in accordo conle caratteristiche della stessa e della sua unità di comando. Dopo la fase di Processor di un determinato pezzogenera rapidamente programmi ottimizzati per qualunque tipo di macchina, con possibilità di stampa ememorizzazione.

Editor - Ausilio nella digitalizzazione e correzioni ai testi del programma della macchina CNC e/o qualunquealtro linguaggio, rendendo il lavoro molto più rapido e confortevole per il programmatore, disponendo diuna serie di utilità tra cui:

- Stampa listato del programma editato.- Salva e copia di uno o più file con altro nome.- Sostituzione di un carattere e/o parole.- Ricerca di un carattere o stringa di caratteri nel programma.- Modifica, inserimento e/o cancellazione di caratteri o parole di una stringa.- Permette la definizione di blocchi di funzioni da copiare in differenti punti del programma.- etc...

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Principali vantaggi

L'introduzione di un sistema di programmazione dedicato è studiato per risolvere e automatizzare tutte le fasi,dalla compilazione del programma alla sua verifica e introduzione nell'unità di comando della macchina odelle macchine CNC, con conseguenti vantaggi:

- Ottimizzazione - il sistema UniCAM permette una notevole ottimizzazione dei procedimenti diproduzione dei programmi con una drastica riduzione dei tempi di esecuzione.

- Insegnamento - Il linguaggio permette un apprendistato della programmazione e delle operazionedi almeno tre volte più rapido rispetto la tradizionale programmazione manuale.

- Dialogo - Con un unico processo lo stesso può essere trasmesso a differenti macchine attraverso ipost processori tenuto conto delle differenze delle macchine, verifiche di lavorazioni a vari livelli e controlli dicollisione dell'utensile.

- Work plain - La programmazione automatica può essere inserita nel contesto di lavoro di unaimpresa senza implicare modifiche relative l'avanzamento di produzione.

- Visualizzazione grafica - Il programmatore controlla visivamente ogni dato introdotto nelprogramma, il pezzo grezzo, il finito e la traiettoria degli utensili.

- Link con sistemi CAD –UniCAM garantisce l'integrazione tra CAD e CAM in modo totalmenteautomatico, direttamente dal progetto realizzato nella fase CAD descrive la geometria compatibile con lasintassi di UniCAM, immediatamente trasferibile alla fase produttiva del CAM.

- Integrata - fornisce all'utente tutti i vantaggi tecnologici necessari, dal banco dei dati tecnologiciper il programma lavorazione della macchina a C.N.C., sia essa un centro di lavoro o un tornio, unamacchina da elettroerosione a filo, ossi taglio, taglio plasma, water jet o una punzonatriceindipendentemente dal modello di unità di comando usato e dalle peculiarità della macchina specifica.

- Configurabile - si adatta facilmente e pienamente all'hardware disponibile, attenendosicompletamente alle necessità specifiche di ogni configurazione.

- Modulare - nulla impone l'acquisto di moduli non desiderati e necessari a conseguire gli obiettiv idell'utente, disponga egli di appena un tornio o di una gamma completa di macchine a controllo numerico.

- Espandibile - cresce nella misura esatta alle necessità e possibilità di ogni utente senza imporrelimiti in partenza per sviluppi futuri.

- Amichevole("user friendly") - Prende poco tempo per l'apprendistato, permettendo lagenerazione di programmi C.N.C. completi già nella prima settimana d'uso, dotato di un sistema completo dicontrollo tanto della sintassi quanto alla semantica del testo, sopportato da un "help-on-line" completo eistantaneo.

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Istruzioniper l’installazione

1.1) Inserire il “CD” nel driver.1.2) Selezionare “ESEGUI” nel menu “START” o “AVVIO” di Windows

1.3) Selezionare “SFOGLIA” 1.4) Selezionare l’icona del CD in “Cerca in:” 1.5) Selezionare“Setup.exe” dare “Apri”1.6) Selezionare “OK”

1.7) Cliccare l'icona CADCAM per installare il modulo nella directory specificata, altrimenti cambiarlacliccando su "Change Directory"

1.8) Scegliere i moduli da installare (Selezionare ALL per Tutti)1.9) poi premere OK

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1.10) Selezionare un gruppo del menu d'Avvio già esistente o crearne uno poi premere "Continua"1.11) Attendere la fine del processo.

1.12) Alla fine dell’installazione compare questa finestra che certifical’avvenuto caricamento

1.13) Selezionare “OK”.

Il modulo UniCAM utilizza una protezione hardware "Hardlock" che deve essere montataall'uscita della porta parallela del computer. In mancanza della chiave hardware il softwarefunziona in modalità demo, cioè non salva i disegni e non postprocessa.

In mancanza della protezione hardware è possibile richiedere una licenza temporanea perl’utilizzo del software con piene funzionalità. Per l’attivazione con licenza temporanea contattare il supporto tecnico di Cimsystem.

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Struttura UniCAM

FILES:

ATTENZIONE !Si raccomanda di tenere sempre aggiornato su un disco di BACKUP del sistema i file del bancodati utensili, dispositivi di fissaggio, supporti utensili e programmi. Come sappiamo questi filerelazionano il lavoro specifico dell'utente e come tali non possono essere ripristinati daCimsystem in caso di difetto del disco rigido ( Hard Disk ).

I programmi generati dal processor (part-programs), sono memorizzati nel direttorio:C:\UNICAM-V7\[UniMill] [UniLathe]\PROG

I file generati dai post-processor (programmi macchina), sono memorizzati nel direttorio:C:\UNICAM-V7\[UniMill] [UniLathe]\ISO

I file del banco dati tecnologico degli utensili e dei profili sono contenuti nel direttorio:C:\UNICAM-V7\[UniMill] [UniLathe]\DB

Files:BAN_FE_F.UTF - banco utensiliBAN_FE_F.UGF - banco profili

Parametri di sistema

Questo comando permette all'utente di operare su unità di lavoro, origini, colori del sistema.

Sistema:Permette di modificare: unita millimetri(default)/pollici, coordinate diametrali(default)/radiali, passo angolare(vedi tasto speciale <Ctrl>), origine, colori assi e griglia.

Quote:Modifica il formato del testo delle quote.

Testo:Modifica il formato del testo.

Colori:Imposta i colori del sistema.

Layers(Pagine):> Questo comando permette la definizione, attivazione,visualizzazione o cancellazione di pagine di lavoro.Le pagine sono particolarmente importanti nel modulotornio, quando per esempio si ha la necessità di usare idue lati del medesimo pezzo, usando lo stesso tipo dimandrino (modifica ciclo), o nei centri di lavoroquando si usa la tavola girevole potendo associare alnumero della FACE il numero di pagina, permettendocosi di v isualizzare solamente la geometria appartenentea quella FACE di lavorazione.> Dal menu Sistema > Parametri v iene apertoautomaticamente un menu dal quale l'utente puòvedere le pagine rese attive per un totale di 16 paginedi lavoro (da 0 a 15).Se non è definita nessuna pagina il sistema assume perdefault numero pagina zero(0).

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La finestra permette di definire il "Gruppo Attivo" che è la pagina su cui si sta lavorando e le pagine cheinvece vengono visualizzate ugualmente sul disegno(Visuali).Ci sono anche due opzioni colore:se si usano i colori del gruppo, gli elementi di una stessa pagina avranno colore uguale; altrimenti si userà ilcolore di sistema per tutti gli elementi indifferentemente dalla pagina a cui fanno parte.

SINTASSI:

LAYERn

Programma nuovo - NUOVO

Il comando File > Nuovo permette di aprire un nuovo foglio di programma su cui lavorare.

Apre programma esistente - APRI

Per aprire un comando già esistente usare il comando File > Apri che rimanda alla finestra di dialogo perl'apertura

Chiusura Programma - FINE

Per generare il file intermedio CLF tra la fase di processor e la fase di post processor è necessario finalizzare ilprogramma con il comando END.Dopo la lettura di questo comando il sistema abbandona la fase di processor e genera un file chiamato CLF(Cutter Location File), che contiene tutto il percorso degli utensili e le loro caratteristiche, il post processorgenererà successivamente il programma per la macchina desiderata.

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CAPITOLO 2 - GEOMETRIACOMANDI SPECIALI DI UniCAM

UniCAM possiede icone, comandi speciali e finestre, con l’obbiettivo principale di aiutare l’utentenell’ottenere più rapidamente il risultato desiderato nell’esecuzione di determinate operazioni.

Tasti Marcatura estremi e Selezione con macro:

- questi tasti sono molto utili quando si operano selezioni multiple o singole.Il primo permette di v isualizzare tutti gli estremi e i punti notevoli (estremi,punti medi, …) presenti nella geometria disegnata.Il secondo opera una selezione multipla attraverso un box che si apre cliccando nel punto in cui si vuoleottenere il primo vertice e ricliccando per quello opposto.

Ausilio durante definizioni geometriche - Per definire un determinato elemento geometrico, ilsistema chiederà con una finestra simile a questa una informazione geometrica l’utente dovrà inserire tale informazione o con l’ausilio del mouse identificare l’elemento geometrico desiderato.

I campi in grassetto sono da considerare come indispensabili per la costruzione della geometria mentre pergli altri se lasciati vuoti v iene attribuito un valore predefinito del sistema(default)Quanto l’opzione chiede la digitalizzazione di un valore, il sistema in automatico aprirà una calcolatrice.

INFORMAZIONI GEOMETRICHE

La finestra informazioni è situata in alto a destra e permette di ottenere informazioni di qualunque elementogeometrico.

<EDIT> Permette di modificare le caratteristiche generali di un elemento geometrico direttamentenella fase di editing. Il comando è del tutto simile al pulsante "Localizzazione automatica" nella bara strumenti.Dopo aver selezionato l'elemento da modificare si apre una finestra dove è possibile modificare i parametricaratteristici dell'elemento.

<LIST> Apre il testo del programma nel punto dove compare l'elemento selezionato.

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Il sistema offre anche un altro tipo di informazione: durante le selezioni di elementi col mouse mostra sullabarra l'elemento che deve essere toccato con il cursore. Per esempio durante la costruzione di un raccordopuò comparire PLC; questo vuol dire che sta attendendo una selezione di un punto, una linea o un cerchioda cui iniziare la costruzione.

ALBERO DI GENERAZIONE

Sotto la finestra informazione ne compare un'altra con un alberocontenente tutti gli elementi geometrici e tecnologici diramati per definizioni(punti, linee, profili …) Da questo albero si possono selezionare quali elementi generare neldisegno.

TASTI SPECIALI DI UniCAM

Tasto destro del mouse:Annulla le operazioni di costruzione dellageometria;Apre o chiude il menu Modifica GeometriaSu un elemento precedentemente selezionatoapre questo menu a tendina:

ESC - per uscireList - visualizza l'editorEdit - ridefinisce i parametriDelete - cancella l'elemento

Barra Spazio o <Z>Permette di ampliare istantaneamente l'immagineche il cursore sta puntando. Il valore in scala diquesto zoom è predefinito di 10:1 per modificarequesto valore si deve entrate nel comando Scala

Zoom Automatico del menu Modificageometria.

<X>Sposta tutta l'immagine prendendo come centrodi questa la posizione attuale del cursore.

<C> o <Esc>Apre o chiude il menu Modifica Geometria equando non è possibile aprirlo apre e chiude laBarra per l'Ausilio Geometrico.

<Alt>o<F10>Apre il menu parlato.

<Ctrl>Durante la costruzione di una retta, controllal'angolo di questa sui multipli di 15° ;Controlla e impedisce le collisioni coi profili;Quota la distanza tra due punti sull'asse Y.

<Shift>Inverte il punto di tangenza;Quota la distanza tra due punti sull'asse X;Quota l'angolo interno o esterno.

<+>,<->Aumenta / Diminuisce la velocità della simulazione.

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Barra Strumenti per le Informazioni geometriche (Ausilio Geometria).

punti notevoli

punto estremo

punto medio

punto di intersezione

centro cerchio

punto sulla linea

tangenza X / Y

XY punti notevoli

XY punto relativo

punto relativo modulo e angolo

ripete / PF automatico

funzione sequenza (FINO)

cattura con macro

lista multipli

localizzazione automatica

Dopo aver selezionato una definizione geometrica(per esempio punto, linea o altro), il sistema apreautomaticamente la barra degli strumenti, perfacilitare le definizioni geometriche e/o leinformazioni rispetto la geometria.

Punti Notevoli

Visualizza tutti i punti notevoli degli elementi geometrici presenti sul foglio di lavoro.

Punto Estremo

Permette di identificare il puntoestremo della retta o arco. Il puntomedio della linea determina quale èl’estremità da identificare. Il punto sarà il più prossimo all’estremo dell’elemento dal punto medio.

Punto Medio

Permette di identificare il punto medio della linea o arco.

Intersezione

Permette di identificare il punto di intersezione di due elementi geometrici.

Centro del cerchio

Permette di identificare il centro di un cerchio o arco.

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Punto sulla linea

Permette di calcolare un punto sulla linea partendo da un estremo. Appena selezionato l’estremo della linea il sistema aprirà la calcolatrice nella quale sarà possibile inserire il valore di posizione (D) del punto come dafigura sotto.

Tangenza X / Y

Fissa il punto in uno dei quattro quadranti del cerchio e seconda di dove si seleziona l'elemento cerchio.

XY Punti notevoli

Fissa il punto come una proiezione del/dei punto/i notevole/i.Una volta selezionata questa opzione il sistema passa a identificareautomaticamente i punti notevoli degli elementi già definiti. L’uso dei punti notevoli sostituisce la necessità di creare geometria disupporto.

Nella figura a fianco il punto 1 è stato identificato come proiezionisull’asse X e Y della lunghezza della linea.Il punto numero 2 è identificato come estremo tra il centro delcerchio e l’estremità alta della linea. Il punto numero 3 è identificato come estremo tra una tangente alcerchio in basso e l’estremo della linea.. Il punto numero 4 è identificato come punto medio della linea e ilcentro del cerchio.

XY Punto relativo (coordinate cartesiane)

Permette di calcolare un punto relativo rispetto ad un altro punto noto di altri elementi geometrici., come:punto estremo, medio, centro, etc.L’uso di punto relativo sostituisce la necessità di costruzionedi geometria di supporto. Attivando questa funzione ognialtra modalità di cattura punti noti diventerà il nuovo zeroper l’inserimento delle coordinate X e Y. Il centro del cerchio di minore diametro mostrato nellafigura a fianco , è definito come punto relativoall’intersezione tra cerchio grande e linea con coordinate da questo X 10 mm e Y 5 mm.

Punto relativo MA (coordinate polari)

Permette di calcolare un punto relativo a punti notevoli di altri elementi geometrici, come: punto estremo,medio, centro, etc.

Il punto di referenza selezionato sarà la nuova origine a partire dallaquale inserire il modulo e l’angolo.La scelta di opzione punto relativo, implica la selezione di una modalitàper la cattura del punto zero.

ESTREMITA’

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Ripetizione comando

Questa opzione a due modalità di funzionamento:la prima è la possibilità di ripetere all’infinito un’altra opzione selezionata. Per esempio se dobbiamo costruire punti come centri di diversi cerchi possiamo selezionare “ripeti” con la selezione di “centro cerchio” senza stare ogni volta a selezionare lo strumento desiderato (nel nostro caso il centro cerchio).

+

La seconda modalità è legata alla funzione di “profilo automatico” , demandiamo la spiegazionedi questafunzione al capitolo delle definizione profili.

Funzione sequenza (FINO)

Si utilizza quando si vuol creare un set di elementi geometrici. Con questo comando si seleziona l'elementod'inizio di questo set e l'elemento di fine.

Cattura con macro

Permette di catturare elementi attraverso finestra.

Lista multipli

Durante la selezione di un determinato elemento geometrico a video, in una stessa posizione si possonoavere diversi elementi geometrici, ma solo uno è importante per l’operatore.Con questa opzione il sistemaaprirà un box nel quale selezionare l’elemento desiderato.

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Menu Modifica Geometria (intelligent snap)

oTasti <C> o <Esc> o destro mouse

Durante la definizione degli elementi geometrici, molte volte si rende necessario apportare delle modificheper ottenere la geometria desiderata. UniCAM offre un menu per facilitare queste operazioni

Il menu geometria compare come una finestra a partecliccando sul apposito tasto.Oppure si può comunque accedere alle sue funzioni dalmenu Geometria > Intelli snap >

Annulla ultimo comando (Geometria > Intelli snap > Undo)

Ripristina l'ultimo comando (Geometria > Intelli snap > Redo)

Ridefinisce l'ultimo comando (Geometria > Intelli snap > Ridefinire)

Permette di modificare i parametri del ultimo comando inserito.

Reprocessa (Geometria > Intelli snap > Reprocessa)

Rielabora tutti i comandi inseriti finora.

Cancella l'elemento (Geometria > Intelli snap > Cancella)

Permette di cancellare elementi geometrici semplicemente facendo una selezione e premendo il tasto destrodel mouse per cancellarli definitivamente.

Divide l'elemento (Geometria > Intelli snap >Divide)

Consente di div idere un singolo elemento geometrico in due differenti entità.

Estende l'estremo dell'elemento (Geometria > Intelli snap >Modifica)Estende l'elemento selezionato fino ad un punto o un altro elemento.

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Unisce gli elementi all'intersezione (Geometria > Intelli snap >Unire)

Unisce due elementi nella loro intersezione.

Cancella fino all'intersezione (Geometria > Intelli snap >Canc. alla int.)

Cancella un elemento fino all'intersezione con altri elementi.

Aggiusta Geometria (Geometria > Intelli snap >Canc. alla int.)

Aggiusta la geometria selezionata tentando il concatenamento.

Specchia gli Elementi geometrici (Geometria > Intelli snap >Specchia)

Questa funzione permette di speculare punti, linee, cerchi, set di punti e profili.Cliccando sullo strumento compare questa finestra che chiede:

P/L mirror: Il punto in cui passa l'asse della simmetria (predefinito nelorigine);Angolo: L'inclinazione di quest'asse (predefinito=0);Geomeria: La selezione degli elementi da specchiare.

Applica Geometria (Geomeria > Intelli snap > Applica )

Copia la geometria selezionata ed eventualmente modificata e la ridisegna in uno o più punti che daremonoi.

Si apre questa finestra:

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Geometria: Seleziona gli elementi da copiare.P. Rif.(punto di riferimento): È il punto preso come riferimento per copiare lageometria(predefinito nell'origine);Applica: È il punto o il set dei punti in cui deve essere applicata la geometria.Scala: È la scala della copia perciò se per esempio vogliamo raddoppiare ledimensioni della geometria ci basterà scrivere nel campo 2 o 0.5 per dimezzarla;Angolo: Modifica l'orientamento della geometria selezionataAngolo incr. : Incremento che si deve attuare sull'angolo dopo ogni copia.DX: Incremento da attuare sull'ascissa dopo ogni copiaDY: Incremento da attuare sull'ordinata dopo ogni copiaN. Ripetizioni.Specchia X: Modifica speculare sull'asse XSpecchia Y: Modifica speculare sull'asse YMargine: tiene con il tasto <Ctrl> un margine dalle altre geometrie.Cancella: Cancella la geometria originale.

Ripetizione Geometria

Ripete la geometria selezionata per date apportando dopo ogni ripetizione unincremento sui valori come angolo, x e y.Si apre questa finestra:Geometria: Seleziona gli elementi da ripetere.P. Rif(punto di riferimento): È il punto preso come riferimento per ripetere lageometria(predefinito nell'origine);Applica: È il punto o il set dei punti in cui deve essere applicata la geometria.Scala: È la scala della copia percui se per esempio vogliamo raddoppiare ledimensioni della geometria ci basterà scrivere nel campo 2 o 0.5 per dimezzarla;Angolo: Modifica l'orientamento della geometria selezionata;Incr. Angolo : Incremento che si deve attuare sull'angolo dopo ogniripetizione;Incr. X: Incremento da attuare sull'ascissa dopo ogni ripetizione;Incr.Y: Incremento da attuare sull'ordinata dopo ogni ripetizione;

N. Ripetizioni.

Arco complementare

Selezionando un arco questo diventa direttamente il suo complementare.

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CALCOLATRICE

Compare non solo premendo questo pulsante ma ogni qualvolta si debba inserire un valore.

Può essere utilizzata come una calcolatrice normale. Ecco le sue funzioni decritte in dettaglio:

SQR radice quadrata;ABS valore assoluto;INT parte intera;SGN segno del numero;SIN COS TAN seno coseno tangente;ASN ACS ATG arcoseno arcocoseno

arcotangente;> < = maggiore di, minore di,

uguale (1/0 vero/falso);mm ° converti in

millimetri/pollici;

PI pigreco;( ) parentesi;|<< >>| << >> cursore: all'inizio, fine,

retrocedi, avanza;<< cancella carattere;ENTER risolv i;+ - * / ^ operatori;: separatore gradi/pr/ sec;CLEAR cancella tutto;ESC esci;U annulla;

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Funzioni geometriche:Permettono di ricavare un valore dalla geometria attualmente disegnata.

Angolo linea (inclinazione)

Lunghezza linea

Angolo tra 2 punti

Angolo tra 2 rette

Raggio cerchio

Diametro cerchio

Distanza tra 2 punti

Ascissa 'X' del punto

Ordinata 'Y' del punto

Lunghezza del profilo

Distanza in 'X' tra due elementi geometrici

Distanza in 'Y' tra due elementi geometrici

Area del profilo

Lunghezza della geometria selezionata come macro

Scala Zoom Automatico

Imposta un valore di scala/zoom che si può attuare premendo il tasto <Z> o la barra spazio (vedi tastispeciali).

Definizione Origine

Dato un punto (P) e un angolo (A) definisce un nuovo originedegli assi cambiando tutto il sistema di riferimento.

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Menu Geometria

Il menu geometria riporta le definizioni degli elementi geometrici più semplici e diventa visibile attraversol'apposito pulsante sopra riportato o dal menu Geometria > Elementi geometrici >

Il menu Geometria e formato praticamente da tre tipi didefinizioni:_ Definizioni di Punti_ Definizioni di Linee_ Definizioni di Cerchi

DEFINIZIONE DI PUNTI

È possibile definire punti in forma diretta (esplicita) concoordinate polari o cartesiane, via mouse o in forma indiretta(implicita) utilizzando la geometria già esistente e andando aprendere i punti come un intersezione, il centro del cerchio…

Punto (Geometria > Elementi geometrici > Punto)

Permette di inserire un punto col mouse o utilizzando poi labarra strumenti per le informazioni geometriche.

SINTASSI:

P1, (45, 30) definito per coordinate cartesiane;

P2, (pr,P1,(X10,Y13.5)) definito per coordinate relative ad un altro punto;

Punto intermedio (Geometria > Elementi geometrici > Punto interm.)

Dato due punti selezionati il comando punti intermedio trova e crea il punto intermedio tra questi due.

SINTASSI: P3, P1, P2

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Punto nell'intersezione di due elementi (Geometria > Elementi geometrici > Punto Int.)

Crea un punto nell'intersezione dei due elementi selezionati.

SINTASSI:

P1, L2, L1 inters. tra due linee

P2, L2, C1 inters. tra retta e cerchioP3, -L2, C1 n.b.: il segno - definisce il verso di percorrenza della linea quindi da l'altra intersezione con lacirconferenza

P5, C1, C2 inters. tra due cerchiP6, -C1, C2

Punto per coordinate XY (Geometria > Elementi geometrici > Punto XY)

Permette di calcolare un punto date le sue coordinate nell'origine o relative rispetto ad un altro punto notodi altri elementi geometrici., come: punto estremo, medio, centro, etc.L’uso di punto relativo sostituisce la necessità di costruzione di geometria di supporto. Attivando questa funzione ogni altra modalità di cattura punti noti diventerà il nuovo zero per l’inserimento delle coordinate X e Y.

SINTASSI

P1, (45, 30) definito per coordinate cartesiane;

P2, (pr,P1,(X10,Y13.5)) definito per coordinate relative ad un altro punto;

Proiezione del punto sull'elemento (Geometria > Elementi geometrici > Punto elem.)

Crea un punto su un elemento come proiezione di un altro.

SINTASSIP2, P1, L1 proiezione di un punto su una linea

Altre definizioni di punti si possono trovare nella Barra Ausilio Geometria.

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DEFINIZIONE DI LINEE

Il sistema permette la definizione di linee in forma diretta o indiretta. Ogni linea è caratterizzata da un senso dipercorrenza e dall'angolo rispetto l'asse X positivo, mentre nella forma indiretta il verso di percorrenza vienecatturato dal primo al secondo elemento.

Linea parallela all'asse X (Geometria > Elementi geometrici > LX)

Dopo aver ricevuto il valore della Y si predispone per tracciare una linea parallela al asse delle ascisse tramitemouse o intelli span.

Linea parallela all'asse Y (Geometria > Elementi geometrici > LY)

Dopo aver ricevuto il valore della X si predispone per tracciare una linea parallela al asse delle ordinatetramite mouse o intelli span.

Smusso (Geometria > Elementi geometrici > Smusso)

Entrando nell'opzione smusso il sistema apre un nuovo menu dove l'utente digita la lunghezza del primo esecondo lato dello smusso o il primo e l'angolo. Dopo questo procedimento si deve toccare con il cursore lelinee dove si desidera lo smusso; l'angolo sarà riferito al primo lato.

SINTASSI

L3, L1, D10, L2, D20 smusso lato1 + lato2L6, L4, D10, L5, A-45 smusso lato1 + angolo

Linea bisettrice (Geometria > Elementi geometrici > Bisettrice)

Selezionando due rette questo comando traccia la loro bisettrice.

SINTASSI

L3, L1, L2

Linea perpendicolare ad elemento (Geometria > Elementi geometrici > Perpendicolare)

Traccia una linea perpendicolare ad un elemento. Prima attiva il mouse per selezionare l'elemento a cui deveessere perpendicolare poi attende i punti di inizio e fine della retta.

SINTASSI

L2, (…, …), (…, …), A90,L1

Eventuale angolo (Geometria > Elementi geometrici > Linea TA)

Inserisce una linea con angolo incrementato rispetto a una linea di riferimento.Chiede con una finestra di inserire prima modulo, angolo e linea di riferimento poi attende il punto doveinserire la linea.

SINTASSI

L2, (pe,L1), A45,L1, D20

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Linea (Geometria > Elementi geometrici > Linea)

Traccia una linea da punto a punto.

SINTASSI

L1, (…,…), (… , …)

Linee multiple concantenate (Geometria > Elementi geometrici > Poly line)

Traccia linee concatenate.

Line o arco parallelo ad un altro (Geometria > Elementi geometrici > L/C D )

Traccia un elemento parallelo e uguale a quello selezionato con una distanza che inserisce l'utente con lacalcolatrice.

SINTASSI

L2, L1, D5

Elemento parallelo tangente ad un altro (Geometria > Elementi geometrici > P/L/C T )

Traccia un elemento parallelo e uguale a quello selezionato con una distanza data dalla tangenza con unaltro.

SINTASSI

L3, L1, (pe,L2) linea parallela ad un'altra sull'estremo di un'altra ancora

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DEFINIZIONE DI CERCHI

Il sistema permette la definizione di cerchi in forma diretta e indiretta. Ogni cerchi sarà caratterizzato dalverso di percorrenza in funzione del segno al valore del raggio, o nelle definizioni indirette dato dalladirezione tra i vari elementi predefiniti.

Raggio di arrotondamento (Geometria > Elementi geometrici > Raccordo)

Dopo aver dato raggio e i due lati esegue il raccordo tra questi.

SINTASSI

C1,L1,L2,R-10, CC

Cerchio bitangente (Geometria > Elementi geometrici > Cerchio 2T)

Costruisce il cerchio dato il raggio e le due tangenti.

SINTASSI

C2,L1,L2,R-20

Arco tritangente (Geometria > Elementi geometrici > Arco 3T)

Dati tre punti costruisce un arco.

SINTASSI

A1,(…,…),(…,…),(…,…),(…,…) le prime tre parentesi sono i punti tangenza la quarta il centro

Cerchio tritangente (Geometria > Elementi geometrici > Cerchio 3T)

Disegna un cerchio dati tre elementi geometrici di tangenza.

SINTASSI

C1,P1,P2,L1, (…, …)

Cerchio: centro e raggio (Geometria > Elementi geometrici > Cerchio )

Disegna il cerchio dato raggio e centro.

SINTASSI

C1,(…,…),R…

Cerchio: centro e tangenza (Geometria > Elementi geometrici > Cerchio PT)

Disegna il cerchio dato centro e tangenza.

SINTASSIC1, (…,…),(…,…) la prima parentesi è il centro, la seconda la tangenza

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Definizione origine (Geometria > Elementi geometrici > Origine)

Nelle definizioni degli elementi geometrici (punti, linee e, cerchi) v isti fino a questo momento, hannocoordinate riferite all’origine principale del sistema, chiamata origine zero.Molte volte, v incolati a come è stato disegnato il pezzo, si rende necessaria la creazione di un’altra origine e da quando dichiarata i prossimi elementi saranno riferiti.Per facilitare questo lavoro UniCAM apre la finestra dei parametri che è anche raggiungibile dal menuSistema > Parametri.

Da qui, infatti, è possibile scorrerre su unmenu a tendina le origini già definite edattivarle o definerne una nuova attraversoquesti campi:X, Y: coordinate ascissa e ordinata sempre inbase all’origine zero(gia definita di default);Angolo: inclinazione di tutto il nuovo sistemacartesiano definito;

SINTASSI:

On , Xv, Yv, Av - nuova definiz. e attivazioneOn - attivazione di un origine già definita.

L’utente deve prestare molta attenzione durante la modifica di programmi che contengono origini, un elemento geometrico può avere la stessa definizione ma coordinate completamente differenti. Se perdistrazione viene cancellato il comando che attiva una determinata origine le prossime definizioni sarannoriferite all’ultima origine attivata.

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Menu Profili

(Geometria > Profili > )

Di norma la lavorazione di un pezzo meccanico può essere eseguita solo se prima sono stati definiti deiprofili.Un profilo è definito mediante l’introduzione di una sequenza di elementi geometrici predefiniti che lo costituiscono.Il sistema permette la definizione di profili aperti o chiusi, profili come sequenza di cerchi tangenti passantiper punti predefiniti (curva per punti), e profili catalogati.In generale un profilo è definito come una sequenza di elementi geometrici elementari (punti,rette e cerchi)e di profili eventualmente uniti due a due con segmenti di retta, smussi o raggi di raccordo concordi.UniCAM permette di definire profili aperti e/o chiusi e in accordo con ogni modulo genererà la sintassipropria.Si definisce profilo aperto quel profilo in cui il punto iniziale è diverso dal punto finale.

Definizione profilo (Geometria > Profili > Definizione profilo)

(modalità manuale).

Una volta definiti gli elementi geometrici, la selezione dell’opzione "Definizione profilo” permetterà all’utente di scegliere la sequenza di elementi geometrici che faranno parte del profilo. Se l’utente toccherà in una posizione in cui passano simultaneamente una linea, un cerchio e un punto, il sistema selezionerà solo ilpunto, il quale ha priorità superiore rispetto al resto degli elementi geometrici.Dopo la selezione, l’elemento cambia di colore per facilitare l’utente nella definizione del percorso.Nel caso in cui si abbia sbagliato la selezione dell’elemento premendo il tasto “ESC”si aprirà un nuovo menùin cui v i appariranno diverse opzioni.

La selezione della freccia () vi permetterà di deselezionare l’ultimo elemento toccato, le altre opzioni sono spiegate sotto:

FINE - É l’opzione effettiva di creazione del profilo, nel caso si siatoccato un elemento in modo anomalo alla pressione di questo tasto il sistemaemetterà un messaggio di errore e l’utente dovrà selezionare correttamente l’elemento.Abbandono - Nel caso l’utente intenda abbandonare la condizione di costruzione del profilo, deve selezionare questa opzione.Raccordo - Crea sul profilo un raccordo tra l'ultimo elemento selezionato equello che andremo a selezionare in seguito.Smusso - Crea sul profilo uno smusso tre l'ultimo elemento selezionato equello che andremo a selezionare in seguito.Segmento - Crea un segmento del profilo non presente nella geometria giàesistente tra l'ultimo elemento selezionato ed un altro.

(modalità automatica).

Se la geometria è già stata trimmata(tagliata) con il tasto Ripeti / PF Automatico della barra Strumenti:

basta selezionare l’elemento iniziale e premere il tasto di destra del mouse.Il sistema crea automaticamente un punto all’estremità dell’elemento iniziale e un punto all’estremità dell’elemento finale. Una piccola freccia indicherà la direzione del profilo.

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SINTASSI:

PF1, …,…,…,… profilo …=elemento geometrico orientato (con + e -)PF2, … TO … profilo continuo, orientato come la geometria che lo compone: vengono specificati solo ilprimo e l'ultimo elemento.

Scala profili (Geometria > Profili > Scala profilo)

Serve per ingrandire o rimpicciolire un profilo in scala in X e in Y.

Profili: seleziona i profili interessati nella scala;Punti: seleziona eventuali punti coinvolti;Scala in X: scala per l'asse XScala in Y: scala per l'asse YFreccia cerchi: freccia cordale per scalare i cerchiRiposi. Profilo: profilo predefinito riposizionatoRiposi. Punto: punto predefinito riposizionato

SINTASSI

PFSCA, PFn, XSCAv,YSCAv

Offset del profilo (Geometria > Profili > Offset profilo)

UniCAM permette di creare uno o più profili a partire dal valore e segno definito dall’utente. Offset è il percorso generato per il centro di una circonferenza di raggio conosciuto, che ruota lungo il profilo. Ilprofilo offset sarà creato a destra o a sinistra a seconda del click del mouse quando si andrà a selezionare ilprofilo stesso. Durante il calcolo dell’offset possono venire annullati elementi appartenenti al profilo teorico, o venire aggiunti nuovi elementi (generalmente raccordi) per garantire l’interpolazione degli elementi staccati.

Offset: valore di distanza dal profilo originale;Non arrotonda: non raccorda;Cancella: cancella il profilo originale;Non genera PF: non genera il profilo.

SINTASSI:

PFn, OFF-3, PFn, NA

Inverte la direzione del profilo (Geometria > Profili > Inverte profilo)

SINTASSI: PF11, INV

Arrotonda gli spigoli del profilo (Geometria > Profili > Arrotonda profilo)

Questa opzione genera un raggio di raccordo in automatico su tutte leintersezioni tra gli elementi descritti nel profilo con diversi raggi per iraccordi interni ed esterni.Permette anche di inserire la distanza del raggio.

SINTASSI: PFn, RCv, RCv

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Smussa gli spigoli del profilo (Geometria > Profili > Smussa profilo)

Smussa gli spigoli del profilo dato il primo ed eventualmente il secondo lato.

SINTASSI:PFn, CH, Dv, Dv

Tipologie di attacchi/stacchi al profilo (Geometria > Profili > Entrata profilo)

Con questo comando è possibile definire automaticamente tre tipologie di entrata: Lineare, Arco e Goccia, infunzione di un punto predefinito e angolo dichiarato.Entrata tipo Lineare: Entrata tipo Arco:

Entrata tipo Goccia:Nel caso di entrata a forma di goccia oltre alla selezione del punto diinizio del nuovo profilo, va definito il valore del raggio del cerchio eidentificare su quale elemento sarà applicata l’entrata.

SINTASSI:PFn, DROP, PFn, Pn, Rv, Dv, EXT/INTPFn, HALFDROP, PFn, Pn, Rv, EXT/INTPFn, ARC, PFn, Pn, Rv, EXT/INTPFn, LINE, PFn, EXT/INT

Banco dei profili (Geometria > Profili > Banco Profili)

UniCAM permette che l’utente crei un proprio banco di archivio geometrie profili, memorizzandolo dopo la sua creazione è possibile richiamarlo in qualunque momento e in qualunque programma.Durante la memorizzazione del profilo è necessario indicare un punto di riferimento del profilo; perl’applicazione è possibile la selezione come figura, nome, applicando sopra un punto precedentemente definito (traslazione), scalarlo, modificare l’angolo (rotazione), specularlo in relazione ad X, Y e XY e ottenereun programma esploso per costruzione delle proprie entità primitive invece che in forma catalogata(compressa).

Il salvataggio avviene su dei file con estensione .ugf che vengonomemorizzati nella cart ella UniMill / DB che non sono altro che deidatabase di profili che possono essere utilizzati.

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Nella finestra ci sono diversi pulsanti che ci permettono di agire sui profili qui memorizzati:

Chiusura Banco

Gestione Pagine del Banco

Crea Banco profili

Crea un nuovo file/banco .ugf

Attiva Banco profili

Apre un file .ugf contenente un banco profili

Salva Banco profili

… come un file .ugf

Includi profilo

Cataloga un nuovo profiloSi apre una finestra dove si chiede:

1) di selezinare la geometria dei profili2) il nome da dare a questo nuovo profilo3) il punto di riferimento per un futuro inserimento di questo profilo

SINTASSI:PFCATn , "nome profilo", (v, v)

Applica profilo

Definisce i parametri per l'applicazione dei profili.Si apre una finestra dove si chiede:

1) la scala del nuovo profilo sul disegno;2) l'angolo di un eventuale rotazione;3) lo specchio in X;4) lo specchio in Y;5) se si vuole disegnare anche tutta la geometria che compone questo profilo;6) il margine per il controllo della collisione;7) se non si vuole generare il profilo ma solo gli elementi geometrici

Cancella profiloPermette di selezonare l'elemento da eliminare dal banco.

Rinomina profilo

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Profili Catalogati

Geometria > Profili catalogati >

Sono profili a forme definite (rettangolo, asola, circolare…), molto utilizzati nei progetti meccanici, questa opzione permette la loro definizione con un unicocomando.

Rettangolo (origine nello spigolo) (Geometria > Profili catalogati > Rettangolo 1)

Apre una finestra dove si può impostare i seguenti valori:Base: valore della base:Altezza: valore dell'altezzaAngolo: angolo d'inclinazione(P): punto d'applicazione: spigoloRaggio: raggio per arrotondamento spigoliSmusso: lato per smusso spigoliNon Genera PF: se selezionato non genera il profilo ma solo gli elementi che locompongono

SINTASSI:

PF1, PFRET , Bv, Hv, Av, (v, v ), CHv, Pn , Rv

B - base del rettangolo;H - altezza del rettangolo;A - è l’angolo che la base B forma con l’asse X positivo;(v, v) - coordinate del centro del rettangolo;P - punto situato nel centro del rettangolo;R - raggio di arrotondamento degli spigoli del rettangolo;CH - smusso sugli spigoli del rettangolo.

Rettangolo (origine nel centro) (Geometria > Profili catalogati > Rettangolo)

Apre una finestra simile a quella del rettangolo nello spigolo, cambia il punto di applicazione.

SINTASSI: PF2, RET , Bv, Hv, Av, (v, v), CHv, Pn , Rv

Circolare (Geometria > Profili catalogati > Circolare)

Apre una finestra con i seguenti campi:Diametro: Imposta il diametro;(P):punto di applicazione, centro;Non Genera PF: non genera il profilo.

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SINTASSI:PF3, CIR, Dv, (v, v), Pn

CIR - parametro che definisce il tipo di profilo (Circolare);D - diametro del cerchio;(v, v) - coordinate XY del centro del cerchio;Pn - punto predefinito del centro del cerchio.

Asola (Geometria > Profili catalogati > Profilo asola)

Vengono richiesti:Base:Base dell'asola;Diametro:Diametro dell'asola;Angolo:angolo d'inclinazione;(P):centro dell'asola;Non genera PF.

SINTASSI:PFn, SLOT, Bv, Dv, Av, Pn

Elisse (Geometria > Profili catalogati > Elisse )

Vengono richiesti:

D minore: Imposta il diametro minore dell'elisse;D maggiore: diametro maggiore;Angolo: angolo d'inclinazione;(P): punto di applicazione;Non Genera PF.

SINTASSI: PFn, ELIP, Bv, Hv, Av, ( v, v), Pn

Poligono di n lati (Geometria > Profili catalogati > Poligono)

Diametro: Diametro del cerchio(immaginario) per la costruzione del poligonoN: numero di lati del poligono;(P): punto di applicazione;Angolo: angolo di inclinazione;Raggio: raggio per l'arrotondamento;Inscritto: il poligono è inscritto nel cerchio;Circoscritto: il poligono è circoscritto sul cerchio;Non genera PF.

SINTASSI:

PFn, POLIG, Dv, Nv, (v, v), Av, Rv, CC CC - indica che il poligono ècircoscritto.

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Circolare con sede per chiavetta (Geometria > Profili catalogati > Chiavetta)

Diametro: Diametro del circolare;Lunghezza : Lunghezza della sede;Larghezza: Larghezza della sede;Raggio esterno: Raggio per il raccordo esterno;Raggio interno: Raggio per il raccordo interno;Angolo: Angolo di inclinazione;(P): Punto di applicazione;Non genera PF.

SINTASSI:PFn, CHIAVETA, Dv, Bv, Hv, Av, (v, v), Pn, Rev, Riv

Profilo a mezzaluna (Geometria > Profili catalogati > Mezzaluna)

Diametro: Diametro del profilo;Lunghezza: Lunghezza della mezzaluna;Raggio: Raggio per arrotondamenti;Angolo: Angolo di rotazione/inclinazione;(P): Punto di applicazione;Non genera PF.

SINTASSI:PFn, MEZZALUNA, Dv, Bv, Av, (v, v), Pn, Rv

Profilo settore di cerchio (Geometria > Profili catalogati > Settore)

Diametro: Diametro del profilo;Lunghezza:Lunghezza del settore;Raggio:Raggio per arrotondamenti;Angolo: Angolo rotazione/inclinazione;(P):Centro del cerchio;Non genera PF.

SINTASSI:PFn, SECTOR, Dv, Bv, Av, (v, v), Pn, Rv

Profilo asola circolare (Geometria > Profili catalogati > Asola circolare)

Raggio: Raggio interno dell'asola;Larghezza: Larghezza dell'asola;Ang. Apert.:angolo di apertura dell'asola;Ang. Apl.: angolo di inclinazione;(P): Punto di applicazione;Non genera PF.

SINTASSI:

PFn, CIRSLOT, Rv, Dv, ABv, Av, (v, v)

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Profilo "I" (Geometria > Profili catalogati > Profilo "I")

Profilo "T" (Geometria > Profili catalogati > Profilo "T")

Profilo "L" (Geometria > Profili catalogati > Profilo "L")

Questi tre profili vogliono praticamente gli stessi parametri:

Base.Altezza.Larg. B: Larghezza tronco;Larg. H: Larghezza traverse;Raggio Est.: Raggio est. per arrotondamentoRaggio Int.: Raggio int. per arrotondamentoAngolo: rotazione/inclinazione(P).Non genera PF.

SINTASSI:PFn, PFI, Bv, Hv, LBv, LHv, Av, (v, v), Pn, RIv, REvPFn, PFT, Bv, Hv, LBv, LHv, Av, (v, v), Pn, RIv, REvPFn, PFL, Bv, Hv, LBv, LHv, Av, (v, v), Pn, RIv, Rev

Parabola (Geometria > Profili catalogati > Parabola)

Base.Altezza.Angolo: rotazione/inclinazione;(P): punto d'applicazione;N: numero archi da generare per creare la parabola;Non genera PF.

SINTASSI: PFn, PARABOLA, Bv, Hv, Av, (v, v), Pn, Nn

Spirale di archimede (Geometria > Profili Catalogati > Spirale di archimede)

Raggio iniziale: raggio nel punto iniziale;Raggio finale: raggio nel punto finale;Ang. iniziale: angolo nel punto iniz.;Ang. finale: angolo nel punto finale;Incr. angolo: incremento angolo;(P): centro della spirale;Non genera PF.

SINTASSI:

PF1, SPI, RI1, RF30, AI0, AF(360*4), IA5, (X0, Y0)

Curva t-sin(t) (Geometria > Profili catalogati > Curva t-sin(t))

Raggio iniziale: Modulo punto iniziale rispetto al punto di applicazione;Raggio finale: Modulo punto finale;Ang. iniziale: Angolo punto iniziale;Ang. finale: Angolo punto finale;

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Incr. angolo: Incremento angolo;(P):Punto di applicazione;Non genera PF.

SINTASSI: PFn, TSINT, RIv, RFv, AIv, AFv, IAv, (v, v)

Camme partendo dal profilo (Geometria > Profili catalogati > Camme )

Fa l'avviluppo del profilo su una curva.Profilo.R iniziale: Raggio della curva ;Ang. iniziale: Angolo di partenza della curva;Ang. finale: Angolo di fermo della curva;(P): centro della curva;Non genera PF.

SINTASSI: PFn, CAME, PFn, Rv, AIv, AFv, (v, v) Pn

Curva TCC (Geometria > Profili catalogati > Curva TCC)

Interlaccia punti o set mediante archi di cerchio tangenti linee o normali archi. Perché il profilo formato percerchi tangenti sia chiuso, definire il SET di punti cominciando e terminando sullo stesso punto.P/Set: punti o set da congiungere con la curva;TCC: curva per cerchi tangenti;Poly line: curva Bezier per linee;Polyarc: curva Bezier per archi;Tolleranza.Non genera PF.

SINTASSI:

PFn, TCC, Pn,…PFn, POLILINE, Pn,…, TI0.1PFn, POLIARC, Pn,…, TI0.001

Profilo carattere(Geometria > Profili catalogati > Testo)

Testo: Il testo da profilare;Altezza: L'altezza del profilo;Angolo: Angolo d'inclinazione;Spazio:Spazio tra le lettere;Allontanamento: Allontanamento dalla base;D. Iniziale: Distanza di inizio testo;P/L/C: Eventuale Punto, Linea o Cerchio da seguire col testo;Font:CarattereGrassetto.Italico.Non genera PF.

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Menu Operazioni ai Profili

(Geometria > Operazioni con Profili > )

Questo menù permette di operare, con vari comandi, direttamente sui profili.

Somma di profili (Geometria > Operazioni con Profili > Somma profili)

Questo comando permette la generazione di un profilo come somma di due profili precedentementepredefiniti.Questa operazione cosi come la sottrazione e l'intersezione, sono conosciute come operazioni booleaneessendo riferite all’algebra booleana, insieme di processi impiegati dal matematico George Boole (1815 -1864).Il profilo generato può essere aperto o chiuso.Dopo aver selezionato il comando si deve cliccare sui due o più profili da sommare.

SINTASSI:

PFn, SUM, PFn, PFn, DEL

Sottrazione di profili (Geometria > Operazioni con Profili > Sottrazione profilo)

Questo comando permette la generazione di un profilo come sottrazione di due profili precedentementepredefiniti.

SINTASSI:

PFn, SUM, PFn -PFn, DEL

Ribalta e Somma il profilo (Geometria > Operazioni con Profili > Ribalta e Somma)

Selezionando il lato di un profilo precedentemente predefinito il comando ribalta il profilo su questo lato e losomma con il profilo originale.

SINTASSI:

MIRROR, (en,PFn),PFnPFn, SUM, PFn, PFn, DEL

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Intersezione profili (Geometria > Operazioni con Profili > Intersezione profili)

Il comando crea un nuovo profilo nell'intersezione di due profili già predefiniti.

SINTASSI:

PFn, SUM, -PFn, -PFn, DEL

Campitura profili (Geometria > Operazioni con Profili > Campitura profili)

Permette di ottenere visualizzata la campitura di un profilo per sottolineare una sezione in un disegno.

Si aprono in sequenza due finestre: una per inserire il tipo di campitura aseconda del materiale del pezzo (ferro fuso, acciaio, bronzo - ottone -rame, alluminio - metalli leggeri, metallo bianco, gomma - fibra), l'angolod'inclinazione per il riempimento, la distanza tra le linee del riempimento, ilcolore di queste linee; l'altra perselezionare il profilo da campire edeventuali profili isole.

SINTASSI:

HACH, PFn, PFIn, HAv, HSv, COLORv, HT1…HT6

PF - profilo da campire;PFI - profilo isola;HA - angolo della campitura;HS - distanza linee di campitura;COLOR - colore;HT1…HT& - materiale: HT1=ferro fuso;

HT2=acciaio;HT3=bronzo - ottone - rame;HT4=alluminio - metalli leggeri;HT5=metallo bianco;HT6=gomma - fibra.

Attributi dei profili (Geometria > Operazioni con Profili > Attributi profili)

Questa Opzione permette di attribuire lo spessore e colore ai profili precedentemente definiti.

Si apre la finestra del comando per inserire:ProfiloZ alta: coordinata Z dalla parte alta;Z bassa: coordinata Z della estrusione;Colore del profilo.

SINTASSI:

PFATT, PF n, ZTOP v, ZBOT v, COLOR v

PFn - definisce il profilo a cui sarà attribuito un nuovo attributo.COLOR v - definisce il nuovo colore del profilo.ZTOP v - definisce il valore della coordinata Z della parte alta del profilo.ZBOT v - definisce il valore della coordinata Z della estrusione (parte bassa)

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Ripete e catena i profili (Geometria > Operazioni con Profili > Ripetizione)

Con questo comando è possibile la ripetizione di un profilo per rotazione e/otraslazione in relazione ad un punto predefinito. Il profilo di riferimento, deveessere dichiarato come aperto e deve esistere intersezione o tangenza tra l’ultimo elemento del profilo di riferimento con il primo della ripetizione.Profilo: profilo da ripetere;P rif: punto di riferimento;N rip.: numero di ripetizioni;Angolo.Incr. X: incremento di X;Incr. Y: incremento di Y;Chiudere: Chiudere il profilo.SINTASSI: PFn, (Xv,Yv), PFn, RPn, Xv, Yv, Av

Catena profili (Geometria > Operazioni con Profili > Catena PF.)

Catena due o più profili. Viene usato principalmente nei profili aperti. E apre, alla sua chiamata, una finestraper la selezione dei profili.

SINTASSI:PF3, PF1,PF2, DEL

Baricentro area profilo (Geometria > Operazioni con Profili > Baricentro a.)

Calcola il baricentro dell'area del profilo e vi disegna un punto. È applicabile solamente con profili chiusi.

SINTASSI:Pn, BCP, PFn

Baricentro perimetro profilo (Geometria > Operazioni con Profili > Baricentro p.)

Calcola il baricentro del perimetro del profilo e vi disegna un punto. È utilizzato per i profili aperti in quantosu quelli chiusi ha lo stesso effetto del "Baricentro area".

SINTASSI:Pn, BCA, PFn

Ridefinizione profili (Geometria > Operazioni con Profili > Ridefinizione profilo)

Cancella il profilo e permette di ridefinirlo tramite il comando "Definizione profilo".

SINTASSI:PF0, PFn, DEL

Cancella o no profili originali (Geometria > Operazioni con Profili > Cancella profili Originali)

Abilita per tutti i comandi di operazioni ai profili la cancellazione dei profili originali.

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Menu Insieme di punti(Definizione di SET)

( Geometria > Set di punti > )

Questo menu permette di creare e agire su Set di punti.E’ possibile definire diversi tipi di insieme di punti, ripetuti, combinati, speculati o applicati a determinati cicli di lavoro.

Set Lineare ( Geometria > Set di punti > Lineare)

Questo comando permette di disporre un insieme di punti sopra una retta a partireda un punto a coordinate conosciute e incremento lineare conosciuto (passo).Il comando permette anche di escludere alcuni punti del set attivando il campoesclude e selezionando poi dopo questi punti.

SINTASSI:SETn, LIN, X,Y ,Av , NPv, Dv ,OUT n, n, ... , Z,| Pn |

SETn - numero che identifica il set;Xv, Yv - punto iniziale del set;Z - valore piano dell’applicazione;NPv - numero totale di punti che saranno disposti sopra la retta;Av - angolo formato dalla retta sopra il quale si incontrano ipunti rispetto all’asse X positivo (default sistema = A0);Dv - incremento costante tra i punti consecutiv i del set;OUT - punti annullati all’interno del set.

Esempio: SET1, LIN, X 20, Y 20, NP 5, A 45, D 15

lunghezza ( Geometria > Set di punti > Lineare D)

È del tutto simile al Lineare ma permette la definizionedi un insieme di punti a distanza differente.

SINTASSI:

SET n, DLIN, Xi, Yi, NPv, Av, Dv, v, … , OUT n, n, ... , Z, PnEsempio: SET3 , DLIN, (X10,Y15), NP5, A45,D5,20,10,4

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per punti(iniziale e finale) ( Geometria > Set di punti > Lineare E)

Permette la definizione di un insieme di punti lineare equidistanti definendo ilprimo e l’ultimo e il numero di punti, il sistema calcola la distanza tra punti.

SINTASSI:SET n, ELIN, Xi, Yi, NPv, Xf, Yf

Xi, Yi - punto iniziale;Xf, Yf - punto finale;

Set circolare ( Geometria > Set di punti > Circolare)

Questo comando permette di definire un insieme di punti dispostiregolarmente sopra una circonferenza, conoscendo il centro, il raggio e

l’angolo che la retta passante per il centro del cerchio e il primo punto del set formacon l’asse X positivo. I punti successivi possono essere definiti in modoincrementale (IA) o determinandol’angolo finale del set (EA).

SINTASSI:SETn, CIR, X, Y, NPn, SAn, EAn , Rn [,OUT Pn, Pn, ... ], Pn IAn

Esempio:SET1, CIR, X 40, Y 37, NP 8, SA 0, IA 45, R 31

Set rettangolare ( Geometria > Set di punti > Rettangolare)

Questo comando la definizione di un set di quattro punti disposti sopra i vertici diun rettangolo di lati conosciuti. Il punto di applicazione per l’istruzione RET è il vertice in basso a sinistra.

SINTASSI:SETn, RET, (X,Y), Av, Bv, Hv, Zv, OUTn, n, ... , Pn

Esempio: SET1, RET, X 30, Y 15, A 30, B 28, H 46

Set matriciale( Geometria > Set di punti > Matriciale)

Questo comando permette la definizione di un insieme di punti disposti su una matrice; quindi si apre unafinestra per ricevere:(P): Primo punto in basso a sinistra;

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N. p. base: Numero di punti sulla base;D. Base: Distanza tra i punti sulla base del set;A. base: Angolo d'inclinazione della base;N. p. altezza: Numero di punti sull'altezza;D. altezza: Distanza tra i punti sull'altezza;A. altezza: Angolo d'inclinazione dell'altezza;Esclude: Abilita l'esclusione di alcuni punti;Z: valore piano dell’applicazione

SINTASSI:SETn, MAT, X, Y, Pn, NBv, DBv, ABv, NHv, DHv, AHv, OUTn, n, ... , Zv

Esempio:SET1 = MAT, X 15, Y 13, NB 8, DB 15, AB 20, NH 5, DH 12,AH 90

Set somma ( Geometria > Set di punti > Somma)

Crea un nuovo set dalla somma di altri set o punti.

SINTASSI:SETn, SUM, SETn, TO, SETn SETn, SUM, SETn, SETn, SETn...SETn, SUM, Pn, TO, Pn SETn, SUM, Pn, Pn, Pn, Pn...

Combinazione di Set ( Geometria > Set di punti > Combinato)

Questo comando permette la combinazione di due set predefiniti.SET1 - nome del set i cui punti serviranno come punti di applicazione del

set che dovrà essere ripetuto (SET1);SET2 - nome del set che dovrà essere ripetuto prendendo come punti di

applicazione i punti del SET1; l’insieme di punti SET2 deve tenere il suo punto di applicazione riferito al sistemaassoluto.

(P) - punto di riferimento per il secondo profilo che verrà copiato insiemela SET2 sui punti del SET1;

SINTASSI:

SETn , COMB, SETn, SETn, (X,Y), Pn, Zv

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Ripetizione di Set ( Geometria > Set di punti > Ripetizione)

Con questo comando è possibile ripetere, traslare e/o ruotare un insieme dipunti precedentemente definito.

N. Ripetizioni - permette la traslazione e/o rotazione del set; n è il numero ditraslazioni o rotazioni (incluso il primo);

(P) - coordinate del punto o punto stesso di applicazione del setche deve essere mosso;

Angolo - angolo di rotazione;Inc. Angolare - incremento angolare per successive rotazioni;Inc.x - incremento asse X;Inc.y - incremento asse Y;Z - valore piano dell’applicazione.

SINTASSI:

SETn, REPv, (X, Y), Av, SETn, IAv, IXv, IYv Pn

Esempio:SET1 = LIN, X 20, Y 20, NP 5, A 45, D 15SET2 = REP 7, X 0, Y 0, A 45, SET1, IA 45

Specularità del Set ( Geometria > Set di punti > Speculare)

Specula il set sull'asse X, Y o Linea già tracciata.

SINTASSI:

SETn, MIR, MX, SETn ,ZvSETn, MIR, MY, SETn ,ZvSETn, MIR, Ln, SETn ,Zv

Set incrementale ( Geometria > Set di punti > Incrementale)

Le coordinate dei punti del set possono essere definite direttamente con questocomando in X e Y o in coordinate polari M e A.(P): punto di applicazione che fa da origine per tutti i punti del SET;Coordinate: coordinate dei punti. Ex. X10,Y20,M30,A45;Z: valore del piano dell'applicazione;

Attributi associati ai Set di punti ( Geometria > Set di punti > Set Attributi)

Permette la modifica del valore del piano Z e del colore dei SET di punti.

SINTASSI:

PFATT, SETn, ZTOPv, COLORv

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IMPORT / EXPORT GEOMETRIA PER I SISTEMI CAD.(Menu In/Out)

Il menu "In/Out" permette di esportare i profili definiti o importare file in formato DXF in modo da poterlavorare anche su geometrie per sistemi CAD.

IMPORTA DXFSelezionando questa opzione si apre la finestra per l'apertura del file.DXF; una volta aperto il file contenentela geometria desiderata questa viene visualizzata e si abilitano nuovi menu quali:Ritorna: Permette di uscire di abbandonare il comando;Legge file DXF: Apre un altro file;Origine: Imposta l'origine per la geometria da importare;Selezione Geometria: Si apre una finestra per selezionare la geometria da importare.

Tutto: da selezionare si si vuole importare tutto;Selezione: elementi da importare;Ridisegna:Aggiusta: aggiusta la precisione dei decimali;T.Aggiustam: nuova precisione.

Una volta selezionato la geometria il sistema inserisce questa nel programma e torna a lavorare normalmente.

ESPORTA DXFL'opzione permette di esportare i profili definiti in formato DXF. L'utente dovrà selezionare la geometria daesportare o specificare di volerla esportare tutta, poi si aprira la finestra di dialogo per il salvataggio delfile.DXF; Per default il sistema UniCAM memorizza il file nel direttorio: “\UNICAM\CAD” con nome OUTPUT.DXF.

ESPORTA CADIN e ESPORTA 3DPermette di effettuare l'esporta con altri tipi di CAD quali CADIN e 3D.

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Digitalizzazione Bitmaps

Durante la generazione del file BMP con lo SCANNER è importante includere un rigello per un correttorapporto dalle Bitmap rispetto la reale misura (rif. fattore scala punto 5)

1 2 3 4 5

1 - Apri file .BMP

2 - Clic sul punto che corrisponde all'origine (0, 0)

3 - Clic sul punto al quale corrisponde una misura conosciuta.

4 - E' possibile muovere i punti creati con il mouse, modificando gli stessi nel programma UniCAM.Questa opzione permette una migliore posizione dei punti, usando lo Zoom.Obs. - Solo punti possono essere mossi con questo comando, per questo motivo è preferibile costruire

linee e cerchi relativ i i punti predefiniti.

Questi due bottoni nella barra video controllano la rappresentazione della bitmap avideo.

1 = Immagine positiva2 = Immagine negativa1+2 = Immagine solarizzata

1 2 Entrambe disattive = nasconde l'immagine.

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CAPITOLO 3 - Condizioni

Inserisce programma

Permette il richiamo di un part program “file tipo UNC” associandolo ad un eventuale nuovo punto e angolo, cosi facendo consente la traslazione erotazione di un parziale o completo ciclo di lavoro rispetto una nuova originevirtuale.

Esempio di sintassi per chiamata programma esterno :EXEC, "c:\UniCAM-V7\UniMill\PROG\nome.unc", P1, A30

Creazione di Macro Istruzioni.

Questo comando del processor UniCAM, permette che l’utente crei delle sue proprie macroistruzioni. Dopola creazione le macro sono memorizzate nel direttorio : C:\UNICAM\MILL\MACRO. Saranno chiamateattraverso il menu della tecnologia con l’opzione MACRO.

Una macro a il seguente formato:

COMMENTOPAROLA CHIAVE DEL SISTEMA ‘ help#VARIABILE PER VALORE OBBLIGATORIO ‘ helpVARIABILE VALORE DI DEFAULT ‘ help>CORPO DELLA MACRO

dove:

COMMENTO - Parametro obbligatorio, serve all’utente per identificare la macro, durante il processor questo commento è memorizzato nel part program prima della chiamata della macro.

PAROLE CHIAVE DEL SISTEMA - Sono le parole che permettono all’utente di identificare i profili, punti e set dove sarà applicata la macro. Durante l’esecuzione queste appaiono in colore arancione evidenziando l’obbligatorietà di definizione. Sono:

PF_M - permette di identificare un profilo.

P_M - permette di identificare un punto.

CNJ_M - permette di identificare un insieme di punti.

P_CNJ_M - permette di identificare contemporaneamente punti e/o insieme di punti.

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#VARIABILI PER VALORE OBBLIGATORIO - sono variabili definite dall’utente dove il valore dovrà essere attribuito durante la chiamata della macro, in questo caso il nome della variabile dovrà esserepreceduto dal carattere #. Durante l’esecuzione appaiono evidenziate in colore bianco brillante.

VARIABILI DEFAULT - sono variabili definite dall’utente, dove il valore potrà o no essere cambiato dall’utente durante l’esecuzione della macro.

‘ help - è possibile collocare un testo di aiuto ad ognuna delle variabili, quando il sistema apre ilmenù con le variabile definite dall’utente, questo testo può essere visualizzato nella stessa forma dell’ help-on-line di UniCAM.

- carattere obbligatorio, indica l’inizio e la chiusura delle definizioni di variabili del corpo macro .

CORPO DELLAMACRO - il corpo della macro contiene la definizione della macro propriamentedetta, è nel corpo della macro che saranno usate le variabili e parole chiave definite precedentementeinsieme alla sequenza delle operazioni che caratterizzano la macro istruzione.

Sotto riportiamo una macro istruzione semplice, con pochi parametri ma sufficiente per evidenziarequanto visto fino ad ora. La nostra macro (esempio) sarà un macro di foratura che potrà essere applicata inpunti o insieme di punti.Come variabili obbligatorie, abbiamo il diametro finale del foro (# DIAM) e la profondità finale dello stesso(#PROF), ricordiamo che l’utente può scegliere il nome a lui più conveniente, per facilitare l’identificazione della variabile.Come variabile default, inseriamo il diametro della punta da centro (DIAM _ BC), la profondità del foro dicentrinatura (PROF _BC), e una variabile per l’esecuzione o no della centrinatura prima delle operazioni (CONFUNCEN).Nell’esempio sotto per una miglior comprensione evidenziamo in grassetto le parole chiave e variabili delcorpo della macro memorizzate nel direttorio C:\UNICAM\MILL\MACRO con il nome "EXMACRO".

ESEMPIO DI CREAZIONE MACRO DI FORATURA

P_SET_M ‘ Punto(i) o Insieme di Punti predefinito#PROF ‘ Profondità finale del foro#DIAMB ‘ Diametro finale del foroCOFUCEN = 1 ‘ 0 = senza centrinatura 1 = con centrinaturaPROF_BC = -5 ‘ Profondità della centrinaturaDIAM_BC = 3 ‘ Diametro della punta da centro>IF (COFUCEN > 0)

TOOL = CENT, AR, D(DIAM_BC)CENT = P_SET_M, PROF (PROF_BC), OPT

ENDIFIF (DIAMB > 20)

TOOL = DRIL, AR, D (10)DRIL = P_SET_M, DP (PROF), OPT

ENDIFTOOL = DRIL, AR, D (DIAMB)DRIL = P_SET_M, DP (PROF), OPT

La prima condizione verifica se il valore della variabile CONFUNCEN è maggiore di zero, se veraesegue le centrinature nei punti e/o set di punti selezionati attraverso la parola chiave P_SET_M.

La seconda condizione verifica se la variabile #DIAM, di diametro finale del foro se maggiore di 20;in questo caso sarà eseguita una foratura con diametro uguale a 10 nei punti e/o set selezionati attraverso laparola chiave P_SET_M prima di eseguire la foratura al diametro finale definito dalla parola #DIAMB.

Il programma UniCAM a seguito utilizza la macro vista precedentemente, per eseguire delle foraturedi diametro 22 mm. Sopra un set di punti circolare (SET1) e nei punti P1 e P2.

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SYS = AXES 10PART = MAT 1, DP 5 ‘ MATERIAL : SAE 4140SET1 = CIR, NP 6, SA 30, IA 60, R50P1 = X50, Y60‘ ESEMPIO DI CREAZIONE MACRO DI FORATURAMACRO = EXMACRO, P_SET_M {SET1, P1, P2}, PROF(-25), D (22),

COFUCEN (1), PROF_BC(-5), DIAM_BC(3)

Come possiamo osservare, la sintassi usata per definire una macro istruzione è la parola chiaveMACRO seguita dal nome di memorizzazione della stessa e dalle parole chiave e variabili usate nellacostruzione, con i valori attribuiti nella chiamata.

I punti e Set di punti selezionati dall’utente attraverso le parole chiave, sono memorizzati con il proprio nome tra i caratteri { } (apertura e chiusura chiave), usati dal sistema per questa finalità.

FOR …/ NEXT - Ripetizione

Il comando FOR permette l’esecuzione ciclica di una serie di comandi, compresi tra le definizioni FOR ... NEXT, per un certo numero di volte.Quando il Processor UniCAM incontra il comando FOR, verifica se il valore della variabile di controllo èmaggiore (nel caso di incremento positivo) o inferiore (nel caso di incremento negativo) al valore finale.

Sintassi:

FOR = variabile n, TO n, STEP n

corpo

NEXT

VARIABILE n - variabile di controllo, usata come contatore del numero di ripetizioni, dove “n” è una espressione numerica che specifica il valore iniziale della variabile di controllo;

TO n - "n" è l’espressione numerica che specifica il valore finale della variabile di controllo;

STEP n - è una espressione numerica il cui valore rappresenta l’incremento, questo valore sarà sommato (con segno algebrico) alla variabile di controllo, dopo ogni esecuzione dell’istruzione FOR;

NEXT - chiude la ripetizione.

IF …/ ELSE …/ ENDIF - Condizione

IF - trasferisce l’esecuzione del programma, tutte le volte che si verifica la condizione.

Sintassi:

IF (condizione)

esecuzione

ENDIF (chiude la condizione)

o

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IF (condizione)

esecuzione

ELSE (condizione)

esecuzione

ENDIF (chiude la condizione)

Tra le varie applicazioni di queste istruzioni, possiamo citare come esempio l’esecuzione di una stessa lavorazione in vari punti del pezzo, o in un profilo la cui geometria è formata da una curva per punti, dovela curva obbedisce a una determinata equazione; dentro l’istruzione FOR saranno calcolati tutti i punti generati dall’equazione.

SYS = AXES ' Ellisse parametrico[DMA] = 50 ' Diametro maggiore[DME] = 30 ' Diametro minore[A] = 1FOR = C (DMA), TO 0, STEP-2

P(A), X (C), Y(DME * RQD(1-(C^2) / (DMA^2)))[A] = (A + 1)

NEXTSET1 = SUM, P1, TO, P(A-1)PF1 = TCC, SET1PF2 = MY, PF1PF3 = -PF1, SI, PF2PF4 = MX, PF3PF5 = PFC, PF3, SI, -PF4

Il programma "POLI" listato a seguito, mostra l’utilizzo di queste funzioni.La variabile [N] definisce il numero di lati del poligono da costruire, la variabile [INSC] definisce se ilpoligono sarà inscritto o circoscritto al cerchio di raggio [RAGGIO], le variabili [XP] e [YP] definiscono lecoordinate del centro del cerchio.Usando la funzione condizione "IF (condizione)" verifichiamo quale numero di lati è stato programmato perdefinire il profilo.

Programma POLI

[N] = 4 ‘ Numero lati poligono[INSC] = 0 ‘ 0 = Inscritto 1 = Circoscritto[RAGGIO] = 50 ‘ Raggio del cerchio[XP] = 0 ‘ Coordinata X del centro del cerchio[YP] = 0 ‘Coordinata Y del centro del cerchio

C1 = X (XP), Y (YP), R (RAGGIO) ‘ Cerchio per la visualizzazioneSYS = AXES 10IF (INSC = 0)C2 = X (XP), Y (YP), R (RAGGIO)ELSE[LATO] = (2 * (RAGGIO) * SIN (180 / (N)))

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[RIN] = (LATO) / (2 * TAN (180 / (N)))C2 = X (XP), Y (YP), R (RIN)ENDIFFOR= A 1, TO (N), STEP 1L(A) = C2, A ((360/(N)) * A)NEXTP1 = L1, L2IF(N = 3)PF1 = P1, L2, L3, L1, P1ENDIFIF(N = 4)PF1 = P1, L2, L3, L4, L1, P1ENDIFIF(N = 5)PF1 = P1, L2, L3, L4, L5, L1, P1ENDIFIF(N = 6)

PF1 = P1, L2, L3, L4, L5, L6, L1, P1ENDIFIF(N = 7)PF1 = P1, L2, L3, L4, L5, L6, L7, L1, P1ENDIFIF(N = 8)PF1 = P1, L2, L3, L4, L5, L6, L7, L8, L1, P1ENDIFIF(N = 15)PF1 = P1, L2, L3, L4, L5, L6, L7, L8, L9, L10, L11, L12, L13 , L14, L15, L1, P1ENDIFVOT

Con queste funzioni possono essere risolti problemi complessi, come il caso di foratura di una flangia perscambiatore di calore, dove il programmatore conosce la sola distanza tra i fori e deve distribuire le foraturelungo la flangia tra i diametri esterno e interno.programma parametri con possibilità d’esecuzione di tutta la famiglia di flange, calcolando tutti i punti

possibili nello scambiatore.

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Programma: SCAMBIATORE

'SYS = POL[DEXT] = 50 ‘Diametro esterno[DINT] = 35 ‘Diametro interno[DFORO] = 1 ‘Diametro foro[INCX] = (DFORO * 1.5) ‘Incremento in X[INCY] = (INCX * RQD(3) / 2) ‘Incremento in Y[RLI] = (DINT / 2 + INCX / 2) ‘Raggio limite interno[RLE] = (DEXT / 2 - INCX / 2) ‘Raggio limite esterno[PUNTO] = 0 ‘Contatore punti[DX] = (INCX / 2) ‘Distanza in XC1 = X, Y, R(DINT / 2)C2 = X, Y, R(DEXT / 2)PART = MAT1, DP 3PF1 = CIR, X, Y, D (DEXT), APF2 = CIR, D (DINT), A, X, YVOT[LY] = (INT(RLE / INCY)) ‘Linea iniziale e finaleFOR = J (-LY), TO (LY)

IF ( DX > 0)[DX] = 0 ‘Cambia distanza iniziale

ELSE 'in X entra zero e inc. X/2[DX] = (INCX / 2)

ENDIF

IF (ABS(J * INCY) < RLI) ‘Colonna iniziale[INIX] = (INT((RQD(RLI^2 - (J * INCY)^2) + INCX - DX) / INCX))

ELSE[INIX] = 0

ENDIF[FINEX] = (INT((RQD(RLE^2 - (J * INCY)^2) - DX) / INCX)) ‘Colonna finaleFOR = I (INIX), TO (FINEX)

[PUNTO] = (PUNTO + 1)P(PUNTO) = X(I * INCX + DX), Y(J * INCY)

NEXTNEXTSET1 = SUM ,P1, TO, P(PUNTO)SET2 = MIR, MX, SET1

OBS: il programma sopra è usato per una fresatrice, riteniamo possa essere utile per completarel’apprendimento della parametrizzazione.

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VARIABILI e Parametriche

UniCAM permette di assegnare un numero illimitato di variabili che una volta create possono essereusate in qualunque momento del programma.Possiamo dire che la parametrica incontria le principali applicazioni delle variabili. La parametrica tra le variefunzioni permette che tutto il processo creato "geometrico o tecnologico" sia associato a variabili. Conquesto la semplicità di modifica del valore delle variabili fa si di cambiare completamente la geometria delpezzo e cosi pure del processo di fabbricazione.Un esempio molto comune e dato dalle famiglie di pezzi, ovvero di quei pezzi che hanno la stessa geometriama con dimensioni diverse. In questo caso la parametrizzazione torna estremamente utile poichéindipendentemente dal numero di pezzi è sufficiente un unico programma associando le dimensioni avariabili precedentemente definite.

Una volta definite le variabili possono essere usate in qualunque definizione geometrica, peraccedere rapidamente cliccare con il cursore grafico nel tasto “V” della calcolatrice, il sistema aprirà una finestra contenente le variabili definite fino a quel momento e il valore attuale.

Le variabili sono sempre definite tra parentesi [ ] , il proprio valore può essere dato da espressionimatematiche di altre variabili.[LUNG] = 25.4[RAGGIO] = (SIN(LUNG))[LATO] = (RAGGIO+LUNG)

Nell'esempio che segue, il pezzo varia a seconda delle dimensioni listate dalla tabella; oltre al variare delledimensioni cambiano anche le dimensioni angolari.

Nel programma che segue abbiamo inizialmente definito le variabili in accordo alla tabella, UniCAM permeglio leggere il programma permette che le variabili siano di tipo stringa a più lettere, per questochiamiamo C la LUNG, L la LARG, R il RAGGIO e A l’ANG. Durante le definizioni geometriche nell'attribuzione di valori agli enti geometrici vengono associate le variabiliPer ottenere un nuovo pezzo basta editare il programma modificando il valore delle variabili.

SYS = AXES[LUNG] = 100[LARG] = 50[RAGGIO] = 20[ANG] = 45

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P1 = X 0, Y 0L1 = P1, A (ANG)L2 = L1, D -(LARG)L3 = P1, A 90, L1L4 = L3, D (LUNG)C1 = L4, -L2, R (RAGGIO)C2 = -L1, L3, R -(RAGGIO)L5 = -C2, -C1L6 = L3, D (LUNG/2)P2 = L4, L1PF1 = P2, L4, C1, -L5, L6, -L2, -L3, -C2, L1, P2PLOT = PFVOT

L'esempio di programma mostrato precedentemente è fatto per facilitare l'apprendimento della parametrica,UniCAM con l'ausilio del comando "EXEC" permette di organizzare e facilitare questo tipo diprogrammazione in due modi, lasciando all'utente la scelta di quello che gli è più semplice.

1) Programma principale con richiamo ed esecuzione programma esterno o sottoprogramma.L'utente deve all'inizio del programma principale chiamare il sottoprogramma con il comandoEXEC, "c:\UniCAM-V7\UniMill\PROG\nome sottoprogramma”, una volta all'interno del sottoprogrammadeve creare le variabili con rispettiv i valori e terminare lo stesso con il comando "END" per far si che lostesso rientri al programma principale, dove sarà generata la geometria e la tecnologia.Nell'esempio sotto il programma principale "MATRICE" chiama il sottoprogramma PEZZOn. Editando ilvalore di "n" verrà eseguito il programma desiderato.

SYS = AXESEXEC, "c:\UniCAM-V7\UniMill\PROG\PEZZO 1” ‘Editare questa linea per ogni nuovo pezzoP1 = X 0, Y 0L1 = P1, A (ANG)L2 = L1, D -(LARG)L3 = P1, A 90, L1L4 = L3, D (LUNG)C1 = L4, -L2, R (RAGGIO)C2 = -L1, L3, R -(RAGGIO)L5 = -C2, -C1L6 = L3, D (LUNG/2)P2 = L4, L1PF1 = P2, L4, C1, -L5, L6, -L2, -L3, -C2, L1, P2PLOT = PFVOT

PEZZO1 PEZZO2 PEZZO3 PEZZO4

[LUNG] = 100 [LUNG] = 100 [LUNG] = 5] [LUNG] = 50[LARG] = 50 [LARG] = 20 [LARG] = 70 [LARG] = 70[RAGGIO] = 20 [RAGGIO] = 5 [RAGGIO] = 8 [RAGGIO] = 8[ANG] = 0 [ANG] = 90 [ANG] = 45 [ANG] = 135END END END END

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2) Sottoprogramma chiamato dal programma principale.

Per operare in questo modo l'utente deve costruire dei programmi che contengano solo il nome dellevariabili con i rispettiv i valori, questi programmi a loro volta richiamano il programma principale con ilcomando EXEC, "c:\UniCAM-V7\UniMill\PROG\programma principale”, che contiene la geometria ela tecnologia. Nel nostro caso generiamo i programmi: PEZZO1, PEZZO2, PEZZO3 e PEZZO4 che eseguonoil programma principale MATRICE.

PEZZO1 PEZZO2 PEZZO3 PEZZO4

[LUNG] = 100 [LUNG] = 100 [LUNG] = 5] [LUNG] = 50[LARG] = 50 [LARG] = 20 [LARG] = 70 [LARG] = 70[RAGGIO] = 20 [RAGGIO] = 5 [RAGGIO] = 8 [RAGGIO] = 8[ANG] = 0 [ANG] = 90 [ANG] = 45 [ANG] = 135CALL = MATRICE CALL = MATRICE CALL = MATRICE CALL = MATRICE

MATRICE

SYS = AXESP1 = X 0, Y 0; L1 = P1, A (ANG); L2 = L1, D -(LARG); L3 = P1, A 90, L1L4 = L3, D (LUNG); C1 = L4, -L2, R (RAGGIO); C2 = -L1, L3, R -(RAGGIO)L5 = -C2, -C1L6 = L3, D (LUNG/2)P2 = L4, L1PF1 = P2, L4, C1, -L5, L6, -L2, -L3, -C2, L1, P2PLOT = PFVOT

UniCAM permette anche che la tabella che contiene i valori delle variabili sia scritta nel proprio programma.In questo caso i nomi delle variabili non possono contenere algoritmi.

[N] = 4 ‘Contatore per pezzo n..[LUNG] = 100 ,100 , 50 , 50[LARG] = 50 ,20 ,70 ,70[RAGGIO] = 20 ,5 ,8 ,8[ANG] = 0 ,90 ,45 ,135[D] = 20 ,5 ,10 ,12 ‘ Diametro ut. punta[P] = -20 ,-10 ,-15 ,-16.5 ‘ Profondità di foraturaSYS = AXESP1 = X 0, Y 0L1 = P1, A (ANG[N])L2 = L1, D -(LARG[N])L3 = P1, A 90, L1L4 = L3, D (LUNG[N])C1 = L4, -L2, R (RAGGIO[N])C2 = -L1, L3, R -(RAGGIO[N])L5 = -C2, -C1L6 = L3, D (LUNG[N]/2)

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P2 = L4, L1P3 = C1PF1 = P2, L4, C1, -L5, L6, -L2, -L3, -C2, L1, P2PLOT = PFVOT

Lavorazione camme

Per la fabbricazione di un pezzo su un tondo, sono necessari determinate curve per l’azionamento di diversi carri porta utensili. La forma del pezzo deve essere costruita e determinata dalla forma di ognuna dellecurve.Le curve normalmente usate in questo tipo di macchine si div idono in due gruppi:curve del disco e curve dell’anello, per lavorare queste curve è necessaria una fresatrice con gestione di apparecchio div isore governato dal controllo numerico.Le funzioni di parametrizzazione in UniCAM risolvono in modo abbastanza semplice questa tipologia dilavorazione.

CAMME SU CILINDRO

Dopo la determinazione dell’ordine di operazione, traiettorie, avanzamenti, rotazioni, etc, si determina la curva che dovrà essere lavorata rispetto un cilindro.Per rendere più chiara la determinazione di questo tipo di curva, riportiamo un esempio pratico,supponendo che il programmatore abbia realizzato il calcolo della lavorazione di un determinato pezzoconoscendo la seguente curva, mostrata a seguito.

Questa curva dovrà essere lavorata attorno un cilindro di diametro conosciuto.All’inizio il programma generato in UniCAM dovrà calcolare il perimetro e trasformare le misure

espresse in gradi in quote lineari. Nel nostro esempio il cilindro ha un diametro di 130mm.

Come: 2p = (PI * 130) = 408.40

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Gradi per millimetro lineare (ML)

ML = (2p * gradi) / 330 = (PI * 130 * gradi) / 360

Iniziamo creando una variabile "A" che contiene il risultato dell’espressione (130*PI/360), per determinare la coordinata "X" di ogni punto ; basta moltiplicare la variabile "A" per i gradi calcolati nellacurva alla coordinata “Y” che appare nel disegno della stessa. Una volta determinati i punti usando i comandi geometrici di UniCAM tracciare il profilo nella curva delineata.

ID = Programma per fresatura CAMMA CILINDRICASYS = AXES 10[A] = (130*PI/360)P1 = X 0, Y 40L1 = P1, A 0P2 = X-(A*(18)), Y 40P3 = X-(A*(18+7)),Y 43P4 = X -(A*(18+7+37)), Y 69P4 = X -(A*(18+7+37)), Y 69P5 = X -(A*(18+7+37+7)), Y 69P6 = X -(A*(18+7+37+7+35)), Y 88P7 = X -(A*(18+7+37+7+35+2)), Y 88P8 = X -(A*(18+7+37+7+35+73)), Y 58P9 = X -(A*(18+7+37+7+35+73+31)), Y 73P10 = X -(A*(18+7+37+7+35+73+31+4)), Y 73.2P11 = X -(A*(18+7+37+7+35+73+31+4+2)), Y 73.2P12 = X -(A*(18+7+37+7+35+73+31+4+33)), Y 50P13 = X -(A*(18+7+37+7+35+73+31+4+33+8)), Y 57.5P14 = X -(A*(18+7+37+7+35+73+31+4+33+8+8)), Y 50L2 = P2, P3L3 = P3, P4L4 = P4, P5L5 = P5, P6L6 = P6, P7L7 = P7, A (270-15)L8 = P8, A 180L9 = P8, P9L10 = P9, P10L11 = P10, P11L12 = P11, A (270-15)L13 = LX, Y 45L14 = P12, A 135L15 = P12, P13L16 = P13, P14L17 = P14, A (270-15)L18 = P1, A 135L19 = LX, Y 15C1 = -L19, L18, R -8P15 = C1C2 = L17, -L19, R -8P16 = C2L20 = P15, A 90L21 = P16, A 90P17 = L19, C2P18 = L19, C1PF1 = P18, -L19, L18, -L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7, L8, L9, L10, L11, L12, +

-L13, L14, L15, L16, L17, -L19, P17P19 = X 0, Y -72PUT = P15, PF1, A 0, P19

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Per lavorare la curva la fresa dovrà staccarsi dalla curva originale per un valore uguale al raggio(offset) . Per questo è stata creata una nuova opzione in UniCAM in modo che il calcolo dell’offset non generi interpolazioni nelle lavorazioni degli angoli “NA” (non arrotonda).Durante la lavorazione di profili UniCAM calcolo l’offset generando unainterpolazione degli angoli in modoche il percorso dell’utente sia il minore possibile, comando abbastanza noto negli angoli acuti.

prossimo esempio mostra la creazione di profili offset usando le due opzioni.

A partire da questo nuovo comando possiamo chiudere il nostro programma generando un nuovoprofilo con la seguente istruzione "PF3 = OFFSET8, PF2, NA" ed in seguito dichiariamo all’utensile che lavorerà la curva, seguito dai parametri tecnologici. Con un comando speciale dichiariamo il comando delcilindro (EXT = DIAM 130) per poi finalmente lavorare la curva ad una determinata profondità.

PF3 = OFF 8, PF2, NATOOL 1 = FRR, D 16, FR 33, SS 1500, CH 2EXT = DIAM130MILL = PF3, PROF -10

Il sistema calcolerà il percorso della fresa, generando da post processor le coordinate in gradi perla rotazione della tavola girevole e le coordinate per l’asse lineare.

%( Programma per fresatura CAMMA CILINDRICA )N10 G17N20 G00 G90N30 (** FRESA DI SGROSSATURA DIAM: 16 **)N40 G00 G53 X0 Y-72N50 F33 S13 M03N60 D01 Z50N70 Z2N80 G01 Z-10N90 G01 X0 Y-72N100 Y-47 B-22.037

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N110 B-41.67N120 Y-44.79 B-46.826N130 Y-18 B-84.95N140 B-92.357N150 Y1 B-127.357N160 B-136.368N170 Y-29 B-143.454N180 B-200.516N190 Y-14.072 B-231.368N200 Y-13.8 B-236.802N210 B-244.368N220 Y-42 B-251.029N230 B-262.629N240 Y-39.075 B-265.207N250 Y-27.122 B-277.957N260 Y-40.461 B-292.185N270 Y-72 B-299.635N280 G00 X-339.925 Z2N290 G00 Z300N300 M06N310 M30

E’ facile osservare che semplicemente cambiando il diametro del cilindro o il diametro della fresa,otteniamo immediatamente un’altra lavorazione, questo senza eseguire nessun calcolo.

CURVE AD ANELLO

Le curve ad anello possono essere facilmente programmate attraverso UniCAM.

Per definire il profilo della curva anello, si deve inizialmente calcolare i punti su cui far passare la curva.Attraverso la parametrizzazione e funzioni di ripetizione UniCAM realizza il progetto in modo abbastanzasemplice.A partire dai principali parametri della curva che sono:Raggio del disco, Passo e Lunghezza della curva, UniCAM esegue il calcolo.

Esempio:

Definizione delle formule:

CURVA -------------------------------- PASSOINC -------------------------------- AR

AR = ((INC * PASSO) / COMCUR)

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Programma UniCAM:

SYS = AXES[RAGGIO] = 65[PASSO] = 8[CURVA] = 220[INC] = 10[CONTA] = 1C1 = X, Y, R (RAGGIO)FOR = IA 0, TO (CURVA), STEP (INC)

[AR] = ((IA * PASSO) / CURVA)[NR] = (RAGGIO - AR)P(CONTA) = M (NR), A (IA)[CONTA] = (CONTA + 1)

NEXTSET1 = SUM, P1, TO, P23PF1 = TCC, SET1

A partire dalla definizione delle variabili il sistema calcola tutti i punti appartenenti alla curva. I punti calcolatisono trasformati in un set di punti ed in seguito la funzione TCC (Curve per Cerchi Tangenti) ottiene ilprofilo.E’ possibile parametrizzare il resto della geometria che forma la curva ad anello, in modo semplice senzanecessità di nessun calcolo. Sotto riportiamo un programma per realizzare un determinato tipo di curva.

SYS = AXES 10[CONTA] = 0[DEXT] = 130[DINT] = 40[DISTANZA] = 10[ANGFINALE] = 17[ANGCAME] = 220[ANGINIZIALE] = (ANGCAME - ANGFINALE - 90)[INC] = 10 ' TEST CON 1[MAGGRAGGIO] = 55[CENRAGGIOMAGG] =45[MINORRAGGIO] = 36[CENRAGGIOMIN] = 36[STRAPPO] = 35.1[RAGGIOCONCOR] = 2[ANGUSCITA] = 12FOR= REP 0, TO (ANGCAME+INC), STEP (INC)

IF (REP > ANGCAME)[REP] = (ANGCAME)[CONTA] = (CONTA+1)[DEFASA] = ((REP*DISTANZA)/ANGCAME)

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[DEFASA1] = ((DEXT/2)-DEFASA)P(CONTA) = M (DEFASA1), A (REP-ANGINIZIALE)[REP] = (REP+INC+1)

ELSE[CONTA] = (CONTA+1)[DEFASA] = ((REP*DISTANZA)/ANGCAME)[DEFASA1] = ((DEXT/2)-DEFASA)P(CONTA) = M (DEFASA1), A (REP-ANGINIZIALE)

ENDIFNEXTP(CONTA + 20) = X, YC70 = P(CONTA + 20), R(DEXT/2)C71 = P(CONTA + 20), R(DINT/2)L1 = P(CONTA + 20), P(CONTA)SET1 = SUM, P1, TO, P(CONTA)PF1 = TCC, SET1C1 = P(CONTA + 20), R(CENRAGGIOMAGG)C2 = P(CONTA + 20), R(CENRAGGIOMIN)C3 = P(CONTA), R(MAGGRAGGIO)P(CONTA + 21) = C1, C3C4 = P(CONTA + 21), R(MAGGRAGGIO)C5 = P(CONTA + 20), -C4, R-(MINORRAGGIO)L2 = LX, Y (STRAPPO/2)L3 = LX, Y -(STRAPPO/2)L4 = P1, P(CONTA + 20)L5 = P1, A (90-ANGUSCITA)PF2 = C71, SI, -L2, SI, C5, -C4, SI, R-(RAGGIOCONCOR), -PF1, P1'COSTRUISCE QUI IL PROFILO FINALE EX. --> PF3 = PFC, PF2, R-(RAGGIOCONCOR), L5, L3

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CAPITOLO 4 - TecnologiaDopo la definizione geometrica e aver definito i profili che si intendono usare, il programmatore

passa ad assegnare la fase tecnologica, quella fase dove saranno definite le operazioni di lavorazione, gliutensili che saranno utilizzati con i rispettiv i parametri di taglio, punti di cambio utensile, sovrametalli, tipo difilettature per generare il processo di fabbricazione ideale per ottenere la produzione del pezzo in questione.

Le fasi tecnologiche definiscono i movimenti dell’utensile, generando e attivando tutte le funzioni della macchina necessarie per eseguire correttamente la lavorazione di un pezzo.

BANCO DATI TECNOLOGICI.

Il banco dati tecnologici di UniCAM è finalizzato a facilitare la programmazione del pezzo, fornendo all’utente in modo istantaneo il numero dei giri (RPM) e velocità di avanzamento ideali per la lavorazione, evitando diconsultare questi dati esternamente al sistema.I dati di taglio sono in funzione del materiale del pezzo, del tipo di utensile utilizzato e suo materialecorrispondente. L’utente dovrà catalogare gli utensili usati nella propria ditta, memorizzando i dati di taglio dentro dei limiti stabiliti dal fabbricante, o in base a test fatti in macchina o in laboratorio.Rammentiamo che gli utensili devono essere in condizioni di perfetta affilatura e la propria lunghezza dimontaggio deve garantire i criteri di rigidità, evitando con questo vibrazioni indesiderate.Possiamo dire che il sistema UniCAM permette un archiv io infinito di dimensioni utensili, poiché il sistemausato è di curve passanti per punti predefiniti e con l’interpolazione dei punti associati otteniamo le velocità di taglio e avanzamento.Le curve possono essere generate con un minimo di due punti e un massimo di sei, che in praticarispondono alla maggioranza dei materiali.Per calcolare il valore di una determinata velocità, basta usare la seguente formula:

Per il diametro D1 teniamo una velocità corrispondente V1 e per il diametro D2 teniamo una velocitàcorrispondente V2.Automaticamente abbiamo che per un diametro Dn la velocità Vn corrispondente allostesso.

(Dn - D1) / (D2 - D1) = (Vn - V1) / (V2 - V1)

Vn = V1 + (Dn - D1) x (V2 - V1) / (D2 - D1)

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Ex.:Materiale - Acciaio < 70 Kg/mm2Utensile - Punta ad elica - Acciaio rapido

Curva Vc x D

Curva Va x D

Basandoci alle curve sopra, chiediamo di conoscere la VC (velocità di taglio) e o Av (velocità diavanzamento) per le seguenti punte: diametro 8mm. e 45mm.

Diametro 8:

Vc = 22 + (8 - 6) x (25 - 22) / (10 - 6) Vc = 23.5

Av = 0,036 + (8 - 3) x (0.107 - 0.036) / (9 - 3)=Av = 0.095

Diametro 45:

Vc = 25 + (45 - 10) x (25 - 25) / (50 - 10) Vc = 25

Av = 0,209 + (45 - 40) x (0.164 - 0.209) / (50 - 40) = Av= 0.184

Una volta calcolata la velocità di taglio e l’avanzamento il sistema calcolerà il numero di giri al minuto (RPM) e la velocità di avanzamento, usando la formula seguente:

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RPM = Vc x 1000 / PI * DVa (mm/min.) = Av (mm/giro) x RPM (giri/min.)

Per il diametro 8 otterremo:

RPM = 23.5 x 1000 / PI x 8 RPM = 935Va = 0.095 x 935 = 177 mm/min.

Per il diametro 45 otterremo:

RPM = 25 x 1000 / PI x 45 RPM = 177Va = 0.186 x 177 = 33 mm/min.

ID - Identificatore di programma

Alla selezione del comando ID (Identifile) il sistema apreuna finestra in basso al v ideo per permettere all'utente didigitare il testo di suo interesse che identifichi il programmamacchina.

Durante la fase di post-processor il programmagenererà automaticamente una stringa testo normalmenteall'inizio del programma post-processato rispettando la sintassidella macchina e le parentesi utilizzate da quel dato C.N.C.Questo commento può uscire in qualunque posizione delprogramma macchina, l'utente in fase di personalizzazione postprocessor richiederà la posizione desiderata.

Il sistema consente di usare vari comandi ID, ma solamente l'ultimo dichiarato sarà trattato dal postprocessore. Sintassi (esempio):

ID = LAVORAZIONE PUNZONE COD. B120-4 MAT. FFP1 = X0, Y0L1 = P1, A90--

Programma post processato:

Esempio (macchina / C.N.C.1):@%1N10 (MSG, LAVORAZIONE PUNZONE COD. B120-4 MAT. FF)N20 G54N30--Esempio (macchina / C.N.C. 2):%;LAVORAZIONE PUNZONE COD. B120-4 MAT. FFN10 G0 X0 Z0N20--

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Comandi di Identificazione “PART”

Nella struttura di un programma generato per UniCAM i comandi che descrivono la tecnologiadevono essere sempre preceduti dai “Comandi di Identificazione” che permettono la selezione di determinate condizioni di lavoro, fornendo al sistema le informazioni necessarie per la scelta deiparametri tecnologici.

Sintassi:

PART = MAT v, DP v

MAT v = il quantificatore v indica il tipo di materiale da lavorare, usato interattivamente UniCAM indica ilnome del materiale attraverso un commento.

Ex: PART = MAT 1, DP 10 ‘MATERIAL : SAE 4140

DP v = indica lo spessore del pezzo che sarà lavorato.

PMG v = L’istruzione "PMGv" (Parametro per la tavola girevole) è finalizzato alla gestione della tavola girevole. Questo parametro può assumere tre valori, in funzione del valore esegue le operazioni nella formaseguente:

PMG 1 - saranno eseguite tutte le operazioni per face; la tavola girevole ruota in un solo senso.

PMG 2 - saranno eseguite tutte le operazioni in tutte le face per utensile. Per esempio un determinato utensileè usato in tutte le face, eseguendo il cambio utensile solo dopo aver eseguito tutte le lavorazioni. Larotazione della tavola girevole e in un solo senso; la modalità PGM2 è assunta per default dal sistema.

PMG3 - Funzionamento identico all’opzione PMG2, tranne che la rotazione della tavola girevole sarà ottimizzata ed eseguita nel senso di minor percorso.

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Definizione FACE

Frequentemente nelle lavorazioni di pezzi per fresatrice o centro di lavoro, per facilitare ilprocesso di fabbricazione, c’è la necessità per esempio di programmare un angolo della tavola girevole, di modificare l’origine del pezzo durante la lavorazione, modificare il piano di lavoro, allontanarel’utensile per facilitare la rotazione della tavola girevole etc. Per ottenere in forma

chiara questa e altre “condizioni di lavorazione” UniCAM creò il parametro FACE che contiene le condizioninecessarie di lavoro, potendo in qualunque momento associarle.

Sintassi:

FACE v = A v, PA v, AXES v, XOR v, YOR v, ZOR v, UOR v, VOR v, +WOR v, XT v, YT v, ZT v, UT v, VT v, WT v, XR v, YR v, +ZR v, UR v, VR v, WR v, OX v, OY v, OZ v, OU v, OV v, +OW v, OA v, OB v, OC v, D v, B v, H v

FACE v - Definisce il numero della face di lavoro, questo numero sarà associato ai parametri dichiarati nellaface dell’operazione. Usato nell’operazione deve avere la sintassi seguente:

Ex: 1 - DRIL = P3, PROF-20, FA1Ex: 2 - MILL = PF2, PROF-20, SP 4, FP 5, FA4

A v - Quando la macchina possiede la tavola girevole, dobbiamo associare ad ogni lato del pezzo dalavorare un parametro FACEv, attribuendogli il parametro Av o angolo di rotazione in assoluto delle facce,espresso in gradi.

AXES v - Alcune macchine a controllo numerico permettono di lavorare su più piani di lavoro, altrepermettono l’uso di un solo piano, potendo comunque anche con un solo piano ad esempio se provviste di apparecchio div isore, realizzare lavorazione su cilindro a coordinate diverse da XY cartesiane. UniCAMattraverso il parametro “AXESv” definisce il piano di lavoro, usando come qantificatori i numeri da 1 a 6, o più comunemente:

AXES 1 - XY con Z+ (assunto per default)AXES 2 - XZ con Y+AXES 3 - YZ con X+

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AXES 4 - XY con Z-AXES 5 - XZ con Y-AXES 6 - YZ con X-

Determinate macchine usano le funzioni G17, G18 e G19 per attivare i piani XY, XZ e YZ rispettivamente,saranno programmati:

Ex: FACE 3, A 90, AXES 2

Potendo generare nel programma macchina:

---N10 G18---

PA v - Molte macchine a controllo numerico hanno funzioni specifiche che permettono durante larealizzazione del programma di modificare l’origine del pezzo, il valore di queste funzioni possono essere programmate attraverso il parametro Pav.Ex: FACE 3, A 90, PA 55

Potendo generare nel programma macchina:

---N50 G55---

Esistono macchine a controllo numerico che possiedono assi associati agli assi X, Y e Z, solitamente gli assi U,V e W e assi di rotazione che ruotano attorno a X, Y e Z, normalmente usati per tavola girevole, denominatiA, B e C. Anche questi assi possono ricevere valori attraverso il comando FACEv.

OXv, OYv, OZv, OUv, OVv, OWv, OAv, OBv, OCv - nelle macchine che hanno funzioni proprie per lamodifica delle origini, conforme a quanto visto nella definizione del parametro Pav, normalmente questefunzioni sono accompagnate da coordinate il cui valore indica la distanza tra la nuova origine e l’origine della macchina.

Ex: FACE 3, A 90, PA 55, OX 100, OY 155

Potendo generare nel programma macchina:

---N50 G55 X100 Y155---

XTv, YTv, ZTv, UTv, VTv, WTv - questi parametri definiscono le coordinate di posizione al cambio utensile,possono essere programmati movimenti su un solo asse o in vari assi simultaneamente, la sequenza deimovimenti degli stessi sarà stabilita nel post processor.

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XRv, YRv, ZRv, URv, VRv, WRv - questi parametri definiscono le coordinate di posizione al cambio diposizione della tavola girevole, possono essere programmati movimenti su un solo asse o in vari assisimultaneamente, la sequenza dei movimenti degli stessi sarà stabilita nel post processor.

XORv, YORv, ZORv, UORv, VORv, WORv - macchine a controllo numerico meno recenti non hannofunzioni proprie che permettono la modifica dell’origine zero della macchina all’origine ideale scelta dal programmatore per quella data lavorazione, in questo caso la modifica delle origini UniCAM permette lamodifica, sommando le coordinate del programma al valore dichiarato nelle funzioni XORv, YORv, ZORv,UORv, VORv, WORv corrispondente all’asse che si vuol effettuare la modifica.

Parametri per la Simulazione

E’ possibile visualizzare durante la simulazione, la lavorazione su ognuna delle facce definite, per questo è necessario che l’opzione “VIDEO” “RIDISEGNA” sia attivata l’opzione “FACE”. L’utente può definire la locazione e dimensioni di ogni face attraverso i parametri:

D v - definisce la distanza della face all’asse di rotazione, default sistema (160 mm.)

B v - definisce la larghezza della face, default sistema (320 mm.)

H v - definisce l’altezza della face, default sistema (240 mm.)

Nell’esempio che segue abbiamo fresato i profili che formano il nome UniCAM, nelle quattro face definite conangoli: 0, 90, 180 e 270 gradi, non dichiarando i parametri relativ i alla simulazione: distanza, larghezza ealtezza della face.

Programma UniCAM:

P9 = X-141, Y0PFCAT1 = UNICAM, P9, ESC.8ZOOM = XC4, YC23, WIDTH319FACE 1, A 0, AXES 2, ZT 200, ZR 100FACE 2, A 90, PA 55, AXES 2, ZT 200, ZR 100FACE 3, A180, PA 56, AXES 2, ZT 200, ZR 100FACE 4, A270, PA 57, AXES 2, ZT 200, ZR 100TOOL 1 = FRR, D 10, FR 100, SS 1000, CH 2, LENG60, TLIMG"ISO-50"FOR = A1, TO 4MILL = PF1, PROF -10, FA (A)MILL = PF2, PROF -10, FA (A)MILL = PF3, PROF -10, FA (A)MILL = PF4, PROF -10, FA (A)MILL = PF5, PROF -10, FA (A)MILL = PF6, PROF -10, FA (A)MILL = PF7, PROF -10, FA (A)NEXT

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Visualizzazione tridimensionale della lavorazione su quattro face.

Comandi Tecnologici

I comandi tecnologici definiscono i movimenti degli utensili, generano e attivano tutte le funzioni dellamacchina necessarie ad eseguire correttamente la lavorazione di un pezzo, garantendo efficienza nell’uso della macchina a controllo numerico.Prima di iniziare l’apprendimento dei comandi tecnologici andiamo a vedere come UniCAM procede persequenza di utensili.I comandi tecnologici che daremo rispetto all’utensile e le operazioni che saranno realizzate devono sempre obbedire al seguente ordine logico di programmazione:- Per primo è definito l’utensile con i suoi parametri, alcuni obbligatori e altri opzionali;- Per secondo è eseguita l’esecuzione delle operazioni tecnologiche, chiaramente accompagnate dai parametri che caratterizzano l’operazione.

Il programma che segue specifica quanto detto: il primo utensile programmato è una fresa di sgrossaturacon diametro uguale a 10 mm. e avanzamento di 20 mm/min. a 600 giri per minuto, questo utensile eseguiràuna contornatura del profilo PF4 alla profondità di 10 mm. in seguito lo stesso utensile freserà il profilo PF2,portandosi alla quota di 3mm. in movimento rapido, penetrando alla profondità di 12 mm. usando perquesta operazione il correttore della macchina.Il prossimo utensile, una punta da centro forerà alla profondità di 3mm., l’insieme di punti Set1,2,3 e il punto P3, ottimizzando i percorsi tra i punti e attribuendo all’operazione i parametri definiti nella FACE numero 1.

--------TOOL 1 = FRR, D 10, FR 20, SS 600MILL = PF4, PROF -10MILL = PF2, ZR 3, PROF -12, CORRTOOL 2 = CENT, D 10, FR 76.35, SS 509CENT = SET1, SET3, SET2, P3, PROF -3, OPT, FA 1

Sequenza degli utensili.

Durante l’elaborazione di un programma di un pezzo, è fondamentale la sequenza delle operazioni, poiché la stessa influenza tra le varie cose la qualità finale del prodotto. UniCAM possiede strumenti che in modo

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totalmente automatico riordinano la sequenza degli utensili. Incontrando in meccanica un’enorme varietà di situazione, diventa spesso necessario alterare questa sequenza.Per mettere in sequenza gli utensili durante la lavorazione UniCAM offre all’utente tre modalità:

1 - Sequenza automatica;2 - Sequenza per priorità.3 - Sequenza mista.

Sequenza automatica.

- nella prima modalità gli utensili saranno riordinati automaticamente dal sistema, ovvero l’utente durante la programmazione non si preoccupa dell’ordine che un determinato utensile esegue l’operazione. In questa modalità UniCAM riordina gi utensili per tipo, obbedendo all’ordine listato a seguito, nel caso di utensili uguali, saranno ordinati per ordine crescente di diametro:

1 - Utensile speciale2 - Fresa a spianare3 - Punta da centro4 - Punta ad elica5 - Punta a testa piana6 - Bareno a sgrossare7 - Fresa di sgrossatura8 - Fresa di semifinitura9 - Bareno a finire10 - Alesatore11 - Fresa di finitura12 - Maschio

Nel programma ESEMPIO 1 gli utensili sono programmati nell’ordine seguente:

Programma ESEMPIO1:

SYS = AXES 10C1 = X0, Y0, R30L1 = X 0, Y 0, X 15, Y 80L2 = X -30, Y -50, A 0L3 = LX, Y 80L4 = LY, X -30C2 = -L1, -C1, R 5C3 = L1, C1, R -5C4 = -L1, -L2, R -10PF1 = PFC, -L3, -L4, L2, -C4, L1, C3, C1, -C2, L1P1 = L1, L3P2 = L2, L4PF2 = P1, -L1, C2, -C1, -C3, -L1, C4, -L2, P2SET1 = LIN, X -20, Y -65, NP 6, A 0, D 20SET2 = CIR, X 0, Y 0, NP 5, SA -60, EA 60, R 40SET3 = RET, X 60, Y 35, A 0, B 20, H 30P3 = X 70, Y -30PLOT = P, PF, SETZOOM = XC25, YC7.5, WIDTH 290PART = MAT 1, DP 20 'MATERIAL : SAE 4140FACE 1 = PA 54, XT -50, YT 50, ZT 50TOOL 1 = FRR, AR, D 15, FR 18.18, SS 381POCK = PF1, OVT 8, OFF 9, PROF -20, ZFR 15, NP 5, ZRI 2, FA1PLOT = P, PF, SETP4 = X 9, Y 90P5 = X -40, Y -44TOOL 2 = FRF, AR, D 12, FR 27.39, SS 663

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MILL = PF2, PROF -20, SP 4, FP 5, OFF 6, RGT, FA1TOOL 3 = CENT, AR, D 3, FR 76.35, SS 509CENT = SET1, SET3, SET2, P3, PROF -3, FA1TOOL 4 = DRIL, AR, D 7.8, FR 53, SS 652DRIL = SET 3, DP -20, FA1TOOL 5 = TAPP, AR, D 9, STEP 1.25, FR 1227.5, SS 982TAPP = SET3, PROF -20, FA1TOOL 6 = DRIL, D 10, FR 21, SS 550DRIL = P3, SET 2, DP -20, FA1TOOL 7 = DRIL, D 15, FR 21, SS 500DRIL = P3, DP -20, FA1TOOL 8 = BORR, D 19, FR 15, SS 450BORR = P3, PROF -20, FA1TOOL 9 = BORF, D 19.8, FR 15, SS 500BORF = P3, PROF -20, FA1TOOL 10 = REAM, D 20, FR 12, SS 300REAM = P3, PROF -20, FA1TOOL 11 = DRIL, D 12, FR 20, SS 600DRIL = SET1, DP -20, FA1

1 - Fresa cilindrica a sgrossare diametro 15.2 - Fresa cilindrica a finire diametro 12.3 - Punta da centro diametro 3.4 - Punta ad elica diametro 7.85 - Maschio metrico diametro 9.6 - Punta ad elica diametro 107 - Punta ad elica diametro 158 - Bareno sgrossatore diametro 199 - Bareno finitore diametro 19.810 - Alesatore diametro 2011 - Punta ad elica diametro 12

il sistema riordina nel seguente modo:

1 - Punta da centro diametro 3.2 - Punta ad elica diametro 7.83 - Punta ad elica diametro 104 - Punta ad elica diametro 125 - Punta ad elica diametro 156 - Bareno a sgrossare diametro 19

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7 - Fresa cilindrica a sgrossare diametro 15.8 - Bareno a finire diametro 19.89 - Alesatore diametro 2010 - Fresa cilindrica a finire diametro 12.11 - Maschio metrico diametro 9.

Sequenza per priorità.

- Con questa modalità UniCAM permette all’utente la scelta della sequenza utensili, ovvero di dettare al sistema con quale sequenza si intenda eseguire le operazioni. Per ottenere quanto esposto l’utente deve programmare il parametro PRIv (priorità) nella definizione dell’utensile.

TOOL 1 = FRR, AR, D 15, FR 18.18, SS 381,PRI 1POCK = PF1, OVT 8, OFF 9, PROF -20, ZFR 15, NP 5, ZRI 2, FA1PLOT = P, PF, SETP4 = X 9, Y 90P5 = X -40, Y -44TOOL 2 = FRF, AR, D 12, FR 27.39, SS 663,PRI 2MILL = PF2, PROF -20, SP 4, FP 5, OFF 6, RGT, FA1TOOL 3 = CENT, AR, D 3, FR 76.35, SS 509,PRI 3CENT = SET1, SET3, SET2, P3, PROF -3, FA1TOOL 4 = DRIL, AR, D 7.8, FR 53, SS 652,PRI 4DRIL = SET 3, DP -20, FA1TOOL 5 = TAPP, AR, D 9, STEP 1.25, FR 1227.5, SS 982,PRI 5TAPP = SET3, PROF -20, FA1TOOL 6 = DRIL, D 10, FR 21, SS 550,PRI 6DRIL = P3, SET 2, DP -20, FA1TOOL 7 = DRIL, D 15, FR 21, SS 500,PRI 7DRIL = P3, DP -20, FA1TOOL 8 = BORR, D 19, FR 15, SS 450,PRI 8BORR = P3, PROF -20, FA1TOOL 9 = BORF, D 19.8, FR 15, SS 500,PRI 9BORF = P3, PROF -20, FA1TOOL 10 = REAM, D 20, FR 12, SS 300,PRI 10REAM = P3, PROF -20, FA1TOOL 11 = DRIL, D 12, FR 20, SS 600,PRI 11DRIL = SET1, DP -20, FA1

Sequenza mista.In questa modalità di sequenza utensili, l’utente può miscelare i due processi visti precedentemente. Per forzare l’uscita di un utensile all’inizio del programma, basta usare la priorità e poi se non dichiarata seguiranno le sequenze del sistema per tipo e diametro (nel caso di utensili uguali).Per forzare l’uscita di utensili a fine processo UniCAM usare valori di priorità maggiori di 50. Vedremousando lo stesso programma ESEMPIO1, la sequenza mista di utensili.All’utensile numero 1 attribuiamo priorità 1, significa che indipendentemente dal processo eseguito la primaesecuzione sarà di svuotatura.Per gli utensili numero 2 (fresa di finitura Diametro 12) e numero 10 ( alesatura Diametro 20), attribuiamorispettivamente priorità 51 e priorità 52; questo significa che dopo aver realizzato tutte le operazioni con ivari utensili, il sistema eseguirà le operazioni pertinenti a questi utensili.

TOOL 1 = FRR, AR, D 15, FR 18.18, SS 381, PRI 1POCK = PF1, OVT 8, OFF 9, PROF -20, ZFR 15, NP 5, ZRI 2, FA1PLOT = P, PF, SETP4 = X 9, Y 90P5 = X -40, Y -44TOOL 2 = FRF, AR, D 12, FR 27.39, SS 663, PRI 51MILL = PF2, PROF -20, SP 4, FP 5, OFF 6, RGT, FA1TOOL 3 = CENT, AR, D 3, FR 76.35, SS 509CENT = SET1, SET3, SET2, P3, PROF -3, FA1

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TOOL 4 = DRIL, AR, D 7.8, FR 53, SS 652DRIL = SET 3, DP -20, FA1TOOL 5 = TAPP, AR, D 9, STEP 1.25, FR 1227.5, SS 982TAPP = SET3, PROF -20, FA1TOOL 6 = DRIL, D 10, FR 21, SS 550DRIL = P3, SET 2, DP -20, FA1TOOL 7 = DRIL, D 15, FR 21, SS 500DRIL = P3, DP -20, FA1TOOL 8 = BORR, D 19, FR 15, SS 450BORR = P3, PROF -20, FA1TOOL 9 = BORF, D 19.8, FR 15, SS 500BORF = P3, PROF -20, FA1TOOL 10 = REAM, D 20, FR 12, SS 300, PRI 52REAM = P3, PROF -20, FA1TOOL 11 = DRIL, D 12, FR 20, SS 600DRIL = SET1, DP -20, FA1

Il sistema riordinerà gli utensili nel modo seguente:

1 - Fresa cilindrica a sgrossare diametro 15.2 - Punta da centro diametro 3.3 - Punta ad elica diametro 7.84 - Punta ad elica diametro 105 - Punta ad elica diametro 126 - Punta ad elica diametro 157 - Bareno sgrossatore diametro 198 - Bareno finitore diametro 19.89 - Maschio metrico diametro 9.10 - Fresa cilindrica a finire diametro 12.11 - Alesatore diametro 20

Commento Utensile

Permette di associare all’utensile dichiarato successivamente, commenti indettaglio. Questi commenti verranno trattati dai programmi post processore ToolDATA .

Sintassi:RETOOL1 , CU"DIAM:10", CS"435051000K", CI"FRESA AL COBALTO",MU"HM"

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Definizione Utensile

Prima di eseguire qualunque operazione tecnologica, è necessario definire prima l’utensile accompagnato dai suoi parametri, in modo che permetta di realizzare l’operazione associata.

Sintassi:

TOOL v = NOME, [AR o AC o AL o MD], D v, FR v, SS v, [CH v],[CORRDv], [CORRLv], [LENGv], [CLNT], [MX o MY o MXY o

MX-1 o MY-1 o MXY-1], TLIMG"nome", [Rv], [PRI v]

TOOLv - definisce il numero dell’utensile usato, il valore (v) attribuito all’utensile dipendendo dal post processor sarà associato al numero di chiamata dell’utensile. Alla selezione di questa opzione il sistemanumera l’utensile in sequenza, potendo il programmatore intervenire per cambiare il suo valore in accordo con il valore desiderato per il correttore. Rammentiamo che questo parametro non ha a che vedere con lasequenza di lavorazione ( vedi capitolo “Sequenza utensili”).

NOME - gli utensili vengono identificati da UniCAM con una propria sigla, anche perfacilitare l’utente a identificare quale utensile è stato definito per realizzare l’operazione. A seguito riportiamo le sigle riconosciute da UniCAM e i propri rispettiv i nomi.

FAMI - Fresa a spianareFRR - Fresa a sgrossareFRS - Fresa a semifinireFRF - Fresa a finireDRIM - Punta a testa pianaCENT - Punta da centroDRIL - Punta ad elicaBORR - Bareno a sgrossareBORF - Bareno a finireREAM - AlesatoreESP - Utensile specialeTAAP - Maschio metrico MATAPC - Maschio metrico MBTAPF - Maschio whitworth

D v - definisce il valore del diametro utensile.

MAT - definisce il materiale utensile; uno stesso tipo di utensile può essere memorizzato nel banco datitecnologico, con quattro tipi di materiali differenti, quali: acciaio rapido, acciaio al carbonio, acciaio legato emetallo duro definiti rispettivamente per le sigle AR, AC, AL e MD.

CORRD - definisce il correttore del diametro utensile.

CORRL - definisce il correttore di lunghezza utensile.

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LENG - definisce la lunghezza dell’utensile, questo parametro è normalmente usato nel post processor, dal momento che determinate macchine necessitano di questo parametro scritto nel programma per risolvereproblemi di azzeramento utensile. Nel processor è usato per simulare la lavorazione con lunghezza uguale aquella usata in macchina, se non attribuito nessun valore a questo parametro il sistema assume unalunghezza di 50 mm.

REFRIGERANTE - opzione tipo attiva/disattiva, definisce se durante la lavorazione sarà usato il refrigerante.

Mirror della lavorazione

Per evitare che tutto il processo di fabbricazione venga applicato a nuove geometrie, è stato creato unnuovo attributo utensile, che permette con appena un comando il processor di nuove geometrie createcome speculari.

Mirror in X - Questa opzione genera la seguente sintassi:Tool n = nome, diam., ..., MX

- indica che tutta la lavorazione realizzata con l’utensile che contiene questo parametro, esegue anche la geometria speculare in relazione all’asse X.

Mirror in Y - Questa opzione genera la seguente sintassi:Tool n = nome, diam, ..., MY

- indica che tutta la lavorazione realizzatacon l’utensile che contiene questo parametro, esegue anche la geometria speculare in relazione all’asse Y.

Mirror in XY - Questa opzione genera la seguente sintassi:Tool n = nome, diam, ..., MXY

- indica che tutta la lavorazione realizzata con l’utensile che contiene questo parametro, esegue anche lageometria speculare in relazione all’asse XY.

Mirror in -X - Questa opzione genera la seguente sintassi:Tool n = nome, diam, ..., MX-1

- indica che tutta la lavorazione realizzata con l’utensile che contiene questo parametro, esegue solo lageometria speculare in relazione all’asse X.

Mirror in -Y - Questa opzione genera la seguente sintassi:Tool n = nome, diam, ..., MY-1

- indica che tutta la lavorazione realizzata con l’utensile che contiene questo parametro, esegue solo lageometria speculare in relazione all’asse Y.

Mirror in -XY - Questa opzione genera la seguente sintassi:Tool n = nome, diam, ..., MXY-1

- indica che tutta la lavorazione realizzata con l’utensile che contiene questo parametro, esegue solo lageometria speculare in relazione all’asse XY.

A seguito mostriamo un esempio che possiede tutti i comandi visti al momento, incluso l’utilizzo della parametrizzazione con “contatori” (vedi capitolo “Parametrizzazione”). UniCAM può essere uno strumentonell’aiuto della lavorazione e controllo materiali, l’utente può definire nella fase di post processor il valore in percentuale di ritiro, in funzione del materiale che sarà utilizzato nella confezione del prodotto.

Programma UniCAM:

SYS = AXES 10ZOOM = XC-.2, YC-109, WIDTH 340

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[NS] = 5 ' Contatore per il numero di suola. Cambiando questo numero si' ottiene un nuovo paia di suole per scarpe.

‘ 1 2 3 4 5 [XE] = 1, 1.037, 1.078, 1.14, 1.35 ' Scala per l’asse X [YE] = 1, 1.06, 1.074, 1.12, 1.157 ' Scala per l’asse Y P1 = X, Y-80PFCAT1 = SUOLA2, P1 ' Utilizzando il banco dati dei profili, è possibile ' memorizzare la collezionecompleta.P2 = X -50, Y -80PF7 = CIR, D 45, A 0, P2P3 = X -89.3, Y -117P4 = X -13.7, Y -58.4P5 = X 62, Y -124P6 = X -7, Y -107.5P7 = X-50, Y80

' La prossima istruzione applica il fattore di scala definito per la variabile NS' riposiziona i profili che non dovranno essere scalati.PFSCA = PF1, PF2, PF4, PF3, PF6, P3, P4, P6, P5, P7, XESC(XE[NS]), YESC(YE[NS]), REPF5, REPF7,REP2PLOT = P, PFZOOM = XC.041, YC3.876, WIDTH 466.237

' Esegue la specularità della geometria che forma il paio.PF10 = MY, PF3, PF1, PF4, PF2, PF6

' Muove la geometria senza che questa venga speculata.PUT = P2, PF5, A 0, P7PUT = P2, PF7, A 0, P7

' TecnologiaPART = MAT 1, DP 25 ‘MATERIAL : SAE 4140

' Nelle definizioni degli utensili appare l’istruzione MY, indicando che la' lavorazione deve essere speculata in relazione all’asse Y TOOL 1 = FRR, AR, D 9, FR 21.19, SS 572, CH 2, MYPOCK = PF6, PROF -10, SP 5, OFF 5, FINI 4.5TOOL 2 = FRR, AR, D 3, FR 42.25, SS 1909, DS 2, MYPOCK = PF3, PROF -3, SP 3, OFF 2, FINI 1.5POCK = PF1, PROF -3, SP 6, OFF 2, FINI 1.5POCK = PF2, PROF -3, SP 6, OFF 2, FINI 1.5

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Il programma esempio genera la geometria come da vista sopra e lavora i profili tratteggiati.

PORTA UTENSILE - permette la selezione del tipo di supporto portautensile precedentemente memorizzato attraverso il “BANCO P.UTEN.”. Il sistema apre un menu con i disegni dei porta utensili memorizzati per permettere all’utente di scegliere quello desiderato.Sintassi:

TOOLv = NOME, Dv, FRv, ....TLIMG "nome"

nome - nome del supporto porta utensile precedentementememorizzato.

RAGGIO - nelle operazioni di svuotamento e contorno lungoprofilo in Z, è possibile utilizzare oltre le frese cilindriche piane, frese di tipo sferiche e toroidali. La definizionedi queste frese è in funzione del valore di raggio programmato:

Fresa cilindrica piana - Diametro (valore) e raggio uguale a zero.Ex: TOOL1 = FRR, D 10, FRv, ...., R0

Fresa sferica - Diametro (valore) e raggio uguale alla metà del diametro.Ex: TOOL1 = FRR, D 10, FRv, ...., R5

Fresa torica - Diametro (valore) e raggio minore della metà del diametro.Ex: TOOL1 = FRR, D 10, FRv, ...., R2

CH v - distanza di sicurezza dall’origine del pezzo lungo l’asse Z, se non dichiarato nessun valore a questo parametro UniCAM assume una distanza uguale a 2 mm.

PRI v - priorità d’esecuzione dell’operazione, l’utente informa il sistema della sequenza desiderata con cui verranno eseguite le operazioni. Per questo basta che l’utente programmi il parametro PRIv nella definizione dell’utensile. (vedi capitolo “Sequenza utensili”).

Una volta determinati questi parametri (interattivamente), l’utente deve chiudere il comando, toccando con la freccia il parametro “FINE” del menu, UniCAM aprirà un nuovo menu con la velocità di avanzamento enumero di giri al mandrino, calcolati attraverso i parametri memorizzati nel banco dati tecnologici,permettendo al programmatore l’eventuale cambiamento manuale. Se non esiste l’utensile selezionato nel banco dati, il sistema aprirà un box in basso al video con il messaggio “ NON E’ MEMORIZZATO QUESTO TIPO DI UTENSILE NEL BANCO DATI”, il programmatore dovrà premere un tasto qualsiasi e nel nuovo menu appariranno i valori zero per l’avanzamento e numero di giri.

FR v - definisce la velocità di avanzamento dell’utensile, se UniCAM sta usando il sistema metrico la sua unitàsarà mm/min. (millimetri al minuto), se in pollici l’unità sarà pol./min.(vedi capitolo “Banco dati tecnologici”).

SS v - definisce il numero di giri al minuto al mandrino.(vedi capitolo “Banco dati tecnologici”).

Salva utensile come catalogato– permette la memorizzazione dell’utensile dichiarato nell’archivio della banca dati utensili; questo funzione ha lo scopo di inserire nell’archivio gli utensili utilizzati in modo

trasparente per l’utente, ovvero lo stesso durante la definizione viene automaticamente inserito comecatalogato e richiamato all’occorrenza con un solo clic di selezione.Attenzione: La prima volta e comunquequando ci riferiamo ad un nuovoMateriale del pezzo “ex:alluminio”, lo stesso non è selezionabileinterattivamente ma va scritto in chiaro.

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RAGGIO v - definisce il tipo di utensile, sferico o torico:SFERICO quando = Diametro Utensile/2TORICO quando < Diametro Utensile/2

Parametri per la programmazione dell’asse Z.

Dedicheremo questo capitolo per spiegare alcuni parametri che appaiono varie volte nelle operazionitecnologiche e come il programmatore dovrà programmare le coordinate relative ai posizionamenti nelpiano e nei sottopiani.Per facilitare l’apprendimento del sistema UniCAM, tutta la geometria definita nel piano XY, indipendente daltipo di macchina che si sta programmando, dal piano di lavoro e pezzo che sarà lavorato. Nel caso diprogrammazione di fresatrici e centri di lavoro, l’asse del mandrino sarà sempre l’asse Z e il programmatore dovrà considerare l’origine nella face del piano più alto della stessa; con questo le coordinate in Z positive(Z+) allontanano l’utensile dal pezzo, e le coordinate in Z negativo (Z-) indicano che l’utensile entra nel pezzo.

Nella lavorazione di pezzi con piani differentio per evitare collisioni dell’utensile con i dispositivi di fissaggio, UniCAM possiede una serie di parametri che evitano questi ostacoli e controllano il percorso dell’utensile.

CH v - distanza di sicurezza dall’origine del pezzo lungo l’asse Z, se non dichiarato UniCAM assume perdefault una distanza uguale a 2 mm.

PLAZ v - sottopiano Z, indica il dislivello tra il piano superiore, considerato come zero dell’asse Za un piano ribassato.

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RA v - Z di ritorno rapido, è la quota di alzata utensile in relazione allo zero dell’asse Z in movimento rapido.

PROF v - profondità effettiva.

PT v - Nel caso di forature con punta da centro, punta elicoidale, punta piana, bareno, alesatore e maschioe usando il parametro il parametro PLAZv, il posizionamento in rapido nel piano XY sarà eseguito alladistanza di sicurezza (CHv) del sottopiano.

Se esistono ostacoli tra i punti dove sarà eseguita la foratura, si rende necessario che l’utensile disimpegni ad ogni fine foratura ad una distanza maggiore di quella di sicurezza, in questo caso UniCAM prevede ilparametro tecnologico PT v. Se il parametro PT riceve il valore 1 l’utensile ritornerà dopo ogni foratura alla distanza di sicurezza dal piano di riferimento (Z = 0) o alla quota Rav eventualmente introdotta.

OPT - Durante la definizione dei punti o set su cui realizzare le forature e al programmatore non interessa lasequenza di lavorazione (priorità d’esecuzione forature), l’uso del parametro OPT (ottimizzatore), fa si che le forature saranno eseguite dal primo punto dichiarato passando al punto più vicino all’ultimo eseguito.

Definizione Utensile da Catalogo

Permette il caricamento dell’utensile e relativi parametri associati direttamente dalla banca dati.

Edita / cancella Utensile da Catalogo

Edita o modifica permanentemente il/i valori associati all’utensile catalogato, con cancella viene eliminato l’utensile dalla banca dati.

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MILL - Fresatura di un profilo

L’operazione consiste nel generare un percorso utensile lungo un profilo o un set di punti. Il movimento delcentro utensile (OFFSET) può essere calcolato dal processor del sistema.

Sintassi:

MILL = PF v, SET v, PROF v, [ZR v], [OFF v], [CORR], +[RGT], [SP v], [FP v], [ZFR v], [RA v], [NPv], [PLAZ v], +[ZRA v], [ZRI v], [FA v], [TIv], [NRET]

PFv - SETv - Profilo o set di punti predefinito.

PROFv - definisce la profondità di penetrazione, che sarà eseguita alla velocità di lavoro dichiaratanell’utensile, quando non è stata specificata nessuna velocità nel parametro ZFRv dell’operazione. UniCAMconsidera l’origine nel piano più alto del pezzo, il valore PROF dovrà essere sempre negativo, indicando che l’utensile penetra nel pezzo.

ZFRv - definisce la velocità di avanzamento dell’asse Z, normalmente questa velocità deve essere minore allavelocità che la fresa userà nel lavorare il profilo. Se questo parametro non viene programmato lapenetrazione sarà eseguita alla velocità definita nell’utensile.

ZRv - quota di avvicinamento dell’asse Z in rapido al primo posizionamento,se non dichiarato il sistemaassume il valore della distanza di sicurezza definita nell’utensile.

PLAZ v - sottopiano in Z, indica il ribasso tra il piano superiore, considerato come zero dell’asse in Z al piano sottostante.

RA v - Z di ritorno rapido, è la quota di allontanamento dell’utensile in relazione allo zero dell’asse Z in rapido a fine lavorazione.

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NP - Numero delle ripetizioni in “Z”; usando il parametro NP la profondità effettiva è calcolata dividendo la profondità totale per il numero delle ripetizioni.

ZRA - Il parametro "ZRA" di ritorno assoluto è usato quando programmata la ripetizione, in questo casodopo ogni fresatura l’utensile si stacca dal pezzo alla quota Z del parametro ZRA, riposizionandosi al punto iniziale della prossima fresatura.

ZRI - Il parametro "ZRI" di ritorno incrementale è usato quando programmata la ripetizione, in questo casodopo ogni fresatura l’utensile si stacca dal pezzo alla quota Z del parametro ZRI, riposizionandosi al punto iniziale della prossima fresatura.

SP - (start point), punto iniziale di posizionamento in rapido negli assi X e Y prima di eseguire ilposizionamento dell’asse Z. Se non viene programmato il posizionamento sarà effettuato all’inizio del primo elemento del profilo.

FP - (final point), punto finale di posizionamento in lavoro alle coordinate X e Y di fine lavorazione.

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OFF - è la distanza che il centro fresa percorrerà in relazione al profilo. Questa parola deve essere introdottaquando l’OFFSET specificato deve essere calcolato dal processor, il valore di sovrametallo deve esseresommato al raggio utensile. Se l’OFFSET non è programmato, il percorso del centro utensile coincide con il profilo definito.

MILL = PF1, PROF -10, FA1Una volta attivato il parametro OFFSET, l’utensile percorrerà il profilo o la curva per punti alla sua sinistra.

MILL = PF1, OFF 5, PROF -10, FA1

RGT - per calcolare l’OFFSET a destra usare il parametro RGT. Durante il calcolo dell’OFFSET, possono essere annullati elementi appartenenti al profilo teorico o possono essere aggiunti nuovi elementi pergarantire l’interpolazione degli elementi traslati.

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MILL = PF1, OFF 5, PROF -10, RGT, FA1

CORRv - UniCAM permette pure che il programma post processato generi le funzioni di correttore utensile,proprie dell’unità di controllo, tipo G41 e G42, per questo basta programmare l’istruzione CORRv.

Se il parametro PF v o SET v è preceduto dal segno negativo "-", la lavorazione sarà eseguita dall’ultimo elemento al primo.

MILL = -PF1, OFF 5, PROF -10, RGT, FA1

ATTENZIONE: Nel caso di inversione di PF o SET, si deve tenere conto che il movimento delcentro utensile (OFFSET o CORR), sarà in accordo con il nuovo verso del percorso.

TI v - Il parametro “TI” definisce la distanza della freccia cordale, nella MILL,SETn.., genera una poligonalespezzata passante per i punti dichiarati, mentre nella MILL, PFn.., spezza gli archi di cerchio in movimentirettilinei.

NRET - Questo Comando fa si che la fresa resta sull’ultima profondità in Z per lavorare l’altro profilo, non eseguendo i classici movimenti dell’asse Z di retrazione, posizionandosi alla penetrazione della prossima lavorazione.

ATTENZIONE: Questo parametro deve essere usato con molta attenzione, poiché il sistema non controlla lecollisioni utensile al pezzo durante l’utilizzo di questa funzione.

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ESECUZIONE TRATTO DI UN PROFILO.

Usando i comandi di costruzione profili come elementi geometrici e profili precedentemente definiti èpossibile definire in modo rapido un nuovo profilo formato come punti di entrata e uscita, raggio diapprossimazione per il tratto che sarà lavorato.

Programma esempio:

SYS = AXES 10ZOOM = XC-7, YC25, WIDTH154PART = MAT 1, DP 25 ‘MATERIAL : SAE 4140C1 = X -13, Y 2, R 15C2 = X 17, Y 5, R 13C3 = X 21, Y 49, R 7C4 = X -25, Y 52, R 11C5 = X -21, Y 31, R 6PF1 = PFC, C2, S, C3, S, C4, S, -C5, S, C1,SP1 = X -53, Y 52P2 = X -53, Y -5L1 = P1, A 0L2 = P2, A 0PLOT = PFPF2 = P1, L1, R-5, EL7, PF1, EL11, R-5, -L2, P2TOOL 1 = FRR, AR, D 8, FR 40, SS 2000, CH 2MILL = PF2, OFF 5, PROF -10, RGT

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CONTORNARE PLUNGER

Esegue IL TAGLIO del profilo definito eseguendo delleforature sovrapposte date da “Dist. Fori”.I tipi di utensili che si possono dichiarare per questo tipo dilavorazione sono : punta ad elica, punta a testa piana o utensilespeciale.

SVUOTAMENTO DI CAVITA’

Per risolvere i problemi in relazione agli svuotamenti di cavità UniCAM offre due soluzioni di lavorazione,che sono:

- Svuotamento con passate parallele.- Svuotamento con passate concentriche.

Queste istruzioni permettono l’asportazione di materiale all’interno di un profilo, rispettando eventuali isole dove non verrà rimosso materiale.

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La sequenza generata dalla macro “POCK”, per la rimozione del materiale all’interno di un profilo chiuso è la seguente:

- posizionamento dell’utensile in un punto predefinito dall’utente o generato automaticamente dal sistema. - movimento dell’utensile secondo l’angolo definito dall’utente o parallelo all’elemento selezionato comeintersezione dell’elemento successivo, o dato come percorsi concentrici.- incremento di passate dato dal valore OVT v e inversione di movimento (svuotamento parallelo).- ripetizione del ciclo fino al completamento dell’operazione.

E’ stata inserita di recente la funzione di discesa in scivolata sull’asse “Z” con angolo di discesa programmato(Angolo Rampa)

Sintassi:

POCK = PF v, PROF v, [PFZv], [SP v], [OVT v], [CONCv], [ZR v], [Lv], [OFF v], [Av], [FINv][PFIv], [ZFR v], [RA v], [FA v], [NPv], [PLAZ v], [ZRA v], [ZRI v]

PFv - profilo predefinito che rappresenta la cavità che sarà svuotata, dovrà essere un profilo chiuso.

PROFv - definisce la profondità di penetrazione, che sarà eseguita alla velocità di lavoro dichiaratanell’utensile, quando non è stata specificata nessuna velocità nel parametro ZFRv dell’operazione. UniCAMconsidera l’origine nel piano più alto del pezzo, il valore PROF dovrà essere sempre negativo, indicando che l’utensile penetra nel pezzo.

SP - (start point), punto iniziale di posizionamento in rapido negli assi X e Y prima di eseguire ilposizionamento dell’asse Z. L’utente può definire dove iniziare a fresare attraverso l’istruzione “SPv”, potendo quando esiste uno “strangolamento” di profili, generare lavorazioni separate div ise dal diametrodella fresa e dall’offset, con questo se necessario creare tanti punti quante lavorazioni verranno generate, in modo da permettere tutta la rimozione di materiale.Qualora l’utente non definisce il punto iniziale di lavorazione, UniCAM crea automaticamente i puntinecessari alla penetrazione dell’utensile, identificandoli come punti o set di punti, permettendo all’utente che faccia per esempio prefori in questi punti.Nel prossimo esempio per la svuotatura della cavità usiamo una fresa di diametro 25 mm con offset di 12.5mm, ottenendo tre lavorazioni (profili con campitura) e un insieme di punti che indicano l’entrata della fresa. Sopra il set di punti generato automaticamente, abbiamo eseguito delle centrinature. Dal momento cheUniCAM riordina automaticamente gli utensili, nel programma post processato sarà eseguita per prima lacentrinatura e dopo lo svuotamento.

TOOL 1 = FRR, AR, D 25, FR 50, SS 1500, CH 2POCK = PF2, PROF -5, OFF 12.5TOOL 2 = CENT, AR, D 5, FR 89.08, SS 1018, CH 2CENT = SET1, PROF -6

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ATTENZIONE: Il sistema non esegue nessun controllo sopra il punto definito dall’utente per l’entrata della fresa, verificare che questo non stia sopra il profilo principale o sopra una linea.

L - è possibile usare una delle linee della geometria, come linea di riferimento per generare le passate dirimozione materiale. Opzione valida per la sola svuotatura con passate parallele.

ANG v - Angolo in gradi che l’utensile descriverà durante lo svuotamento nel piano XY, per generare lepassate di rimozione materiale, se non dichiarato default = 0. Scegliendo una lineacome definizione dell’angolo delle passate e l’angolo propriamente detto, attraverso questa opzione la priorità di esecuzione sarà l’istruzione angolo. Opzione valida per la sola svuotaturacon passate parallele.

FIN - questo parametro indica che dopo la svuotatura della cavità l’utensile dovrà controllare i confini. Il valore attribuito nell’istruzione “FIN” sarà la distanza del centro della fresa in relazione al profilo. La fresaeseguirà un contorno iniziando la lavorazione sempre a partire dall’inizio del profilo. Opzione valida per la sola svuotatura con passate parallele.

OVTv - Distanza nelle passate successive in esecuzione della lavorazione, se non dichiarato assume 75% deldiametro della fresa nel caso di svuotamento con passate parallele e 50% nello svuotamento con passateconcentriche.

OFF - è la distanza che il centro fresa percorrerà in relazione al profilo. Se l’OFFSET non è programmato, ilpercorso del centro utensile coincide con il profilo definito.

ZRv - quota di avvicinamento dell’asse Z in rapido al primo posizionamento, se non dichiarato il sistema assume il valore della distanza di sicurezza definita nell’utensile.

ZFRv - definisce la velocità di avanzamento dell’asse Z, normalmente questa velocità deve essere minore alla velocità che la fresa userà nel lavorare il profilo. Se questo parametro non viene programmato lapenetrazione sarà eseguita alla velocità definita nell’utensile.

PLAZ v - sottopiano in Z, indica il ribasso tra il piano superiore, considerato come zero dell’asse in Z al piano sottostante.

RA v - Z di ritorno rapido, è la quota di allontanamento dell’utensile in relazione allo zero dell’asse Z in rapido a fine lavorazione.

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ZRA - Il parametro "ZRA" di ritorno assoluto è usato quando programmata la ripetizione, in questo casodopo ogni fresatura l’utensile si stacca dal pezzo alla quota Z del parametro ZRA, riposizionandosi al punto iniziale della prossima fresatura.

ZRI - Il parametro "ZRI" di ritorno incrementale è usato quando programmata la ripetizione, in questo casodopo ogni fresatura l’utensile si stacca dal pezzo alla quota Z del parametro ZRI, riposizionandosi al punto iniziale della prossima fresatura.

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NP - Numero delle ripetizioni in “Z”; usando il parametro NP la profondità effettiva è calcolata dividendo la profondità totale per il numero delle ripetizioni.

FAv - Face nella quale dovrà essere riferita la lavorazione.

PFI - Profili “isole”, UniCAM permette che nella cavità di esecuzione della svuotatura esistono isole dove nonsarà rimosso materiale. Il profilo principale e i profili che definiamo isole dovranno essere chiusi. Quandoesistono isole, il percorso della fresa sarà quello che permette all’utensile nel minor tempo possibile l’asportazione del materiale: Quando non è possibile la rimozione del materiale, la fresa si distacca dal pezzo (asse Z) e si posizionerà in un nuovo punto (X e Y) già fresato per continuare la rimozione del materiale.L’offset definito nell’opzione “POCK” è applicato nel profilo principale così come nelle isole selezionate dall’utente, allo stesso modo il valore definito nel parametro “ FIN” sarà usato per contornare le isole dopo lo svuotamento.Il programma che segue usa una cavità con due isole, usando una fresa di diametro 6mm. E offset uguale a5mm, ovvero sarà lasciato 2mm di sovrametallo, verrà realizzato lo svuotamento seguito dalla contornaturadei profili per rimuovere le irregolarità, rispettando il sovrametallo costante di 1mm. Il profilo “PF1” è il profilo principale, mentre i profili “PFI2” e “PFI3” sono i profili isole.

SYS = AXES 10PFCAT1 = DAMPOPART = MAT 1, DP 15TOOL 1 = FRR, AR, D 6, FR 55, SS 1800, CH 2POCK = PF1, PROF -5, OFF 5, FIN 4, PFI2, PFI3, A 45

Nel prossimo esempio il profilo "PF8" è il profilo principale e i profili "PFI1, PFI2, PFI5, PFI4, PFI3, PFI6 ePFI7", sono i profili isole.

TOOL 1 = FRR, AR, D 4, FR 34.74, SS 1432, CH 2POCK = PF8, PROF -3, OFF 2.5, PFI1, PFI2, PFI5, PFI4, PFI3, PFI6, PFI7, A 45

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SVUOTAMENTO DI CAVITA’ CON PASSATE CONCENTRICHE

UniCAM offre un’altra modalità per lo svuotamento di cavità , chiamato “CONCENTRICO” che può essere usato in alternativa allo svuotamento per passate parallele, I parametri utilizzati nell’istruzione sono gli stessi visti per lo svuotamento con passate parallele, eccetto i parametri “A,L e FIN” che non sono utilizzati in questa modalità.Questa modalità genera un percorso che può essere a taglio concorde (CC) o con taglio discorde (defaultdel sistema).Il prossimo programma esegue lo svuotamento della cavità definita come profilo “ PF1” e con le isole definite come profili “PF2 e PF3”, attraverso lo svuotamento concentrico a taglio concorde.

SYS = AXES 10PFCAT1 = DAMPOPART = MAT 1, DP 15TOOL 1 = FRR, AR, D 6, FR 55, SS 1800, CH 2POCK = PF1, PROF -5, OFF 5, PFI2, PFI3, CONC

PFCAT1 = CHIAVEPART = MAT 1, DP 15TOOL 1 = FRR, AR, D 5, FR 70, SS 1145, CH 2, TLIMG "ISO-40"POCK = PF1, PROF -5, OFF 3, ZFR 20, CONC, CC

PFCAT1 = CHIAVE1PART = MAT 1, DP 30TOOL 1 = FRR, AR, D 5, FR 70, SS 1145, CH 2, TLIMG "ISO-40"POCK = PF2, PROF -5, OFF 3, CONC

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CARATTERISTICHE DELLA MACRO PER SVUOTAMENTO DI CAVITA’

Il percorso utensile durante lo svuotamento sarà calcolato in modo tale che l’utensile esegua nel minor tempo possibile la lavorazione della cavità, muovendo l’asse che definisce la profondità solo quando non è più possibile rimuovere materiale in quella posizione. Questo evita la possibilità di generare movimentinon necessari: Alla selezione dell’angolo e della distanza tra le passate, il valore di offset e la localizzazione del punto iniziale alterano significativamente i processo di svuotamento, suggeriamo fare dei testalterando i valori dei parametri e osservando a video qual è il minor percorso generato.

A partire dal secondo posizionamento dell’utensile, il sistema ricercherà sempre un punto per penetrare in una zona già lavorata, evitando la necessità di fare prefori.

Se durante lo svuotamento parallelo abbiamo zone di strangolamento di profili, verranno generatelavorazioni separate. Come soluzione al problema di realizzare una sola lavorazione alterare uno deiseguenti parametri: distanza tra le passate, angolo, punto iniziale, offset o diametro della fresa.

VISUALIZZAZIONE DELLA LAVORAZIONE

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Lavorazione di cavità con profilo in Z

La lavorazione di cavità di UniCAM, realizzata attraverso lo svuotamento con passate parallele oconcentriche è chiamata di “Fresatura a terrazzamenti” , è una lavorazione tipica per stampisti e torna moltoutile avendo la possibilità di permettere che le pareti laterali della cavità abbiano una geometria particolare.Per definire la geometria di questo tipo di cavità basta definire un profilo nel piano XY (profilo principale) el’altro nel piano ortogonale (parete laterale), denominato profilo in Z .Il profilo in Z dovrà essere definito nel terzo quadrante, cominciando da X0, Y0 e sarà applicato lungo ilprofilo principale.

Profilo in Z applicato al profilo principale.

Utilizzo di frese sferiche e frese toriche.

UniCAM permette che siano usate frese sferiche e frese toriche nelle lavorazioni di cavità con profilo in Z. Se nella definizione dell’utensile è dichiarato solo il diametro, significa che è una fresa ditipo cilindrica, sedichiariamo un valore di raggio fresa uguale alla metà del diametro, significa che è una fresa di tiposferica e se il valore del raggio è minore del raggio fresa, significa che è una fresa di tipo torico. Il valoredi ogni passata di svuotatura sarà la profondità div isa per il numero delle ripetizioni.

Lavorazione a profondità dichiarata dal profilo in Z.

Se la profondità dichiarata nell’operazione è maggiore del profilo in Z , la lavorazione sarà lungo tutta l’estensione del profilo in Z e partendo dalla sua fine continuerà penetrando a partire dall’estremità del profilo in Z .

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Lavorazione a profondità maggiore del profilo in Z.

Lavorazione di cavità con profilo in Z e isole.

La lavorazione di cavità con profilo in Z e isole è realizzata nella stessa forma, vista precedentemente, avendoil profilo in Z applicato alla(e) isola(e). L’operazione può essere realizzata con passate parallele o a passate concentriche.

Esempio di programma con svuotatura di una cavità lungo un profilo in Z e un’isola, usando una fresa torica, lasciando 0.5 mm. di sovrametallo (OFFSET 4) e lavorazione a passate concentriche

Programma UniCAM:

SYS = AXES 10PART = MAT 1, DP 25 ‘MATERIAL : SAE 4140PFCAT1 = damilhaP1 = X 0, Y 0; L1 = P1, A 60; L2 = LX, Y -20; C1 = -L1, -L2, R -10P2 = L2, C1; PF2 = P1,-L1,SI,C1,P2; P3 = X 125, Y 90PF3 = SLOT, B 35, D 16, A 20, P3PLOT = PF, SETZOOM = XC150, YC88, WIDTH 400TOOL 1 = FRR, D 6, FR 200, SS 3000, CH 2, R 1POCK = PF1, PROF -20, OFF 3, PFZ2, NP 15, PFI 3, CONC

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Esempio di programma di svuotatura di una cavità con profilo in Z e un’isola, usando una fresa torica, lasciando 1 mm. Di sovrametallo (OFFSET 6) e contornando la superficie, ad una passata finale di (FIN 5), apassate parallele.

Programma UniCAM.

PFCAT1 = PFZ1PART = DP 20PLOT = PFTOOL 1 = FRR, D 10, FR 111, SS 1111, CH 2, R2POCK = PF1, PROF -18, OFF 6, NP 18, PFZ3, PFI2, FIN 5

Come potete osservare la macro istruzione di svuotamento cavità è estremamente poderosa, offrendo unaserie di comandi che tornano molto flessibili , permettendo di alterare o inserire uno o più valori o parametriottenendo risultati molto variati e facilitando il processo di fabbricazione ideale.

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SVUOTAMENTO PLUNGER

Esegue lo svuotamento del profilo definito eseguendo delle forature sovrapposte date da “Dist. Fori”. I tipi di utensili che si possono dichiarare per questo tipo di lavorazione sono : punta ad elica, punta a testa pianao utensile speciale.

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Spianatura

UniCAM permette l’esecuzione di fresature con fresa a spianare sopra un insieme di punti o sopra un profilo predefinito.La sequenza dei movimenti generati nell’istruzione spianatura sopra un insieme di punti è la seguente:

- movimento rapido degli assi X e Y al primo punto del set;

- movimento rapido dell’asse Z al valore dichiarato nel parametro PROF (profondità);

- movimento in lavoro sopra i punti del set;

- movimento rapido dell’asse Z alla distanza di sicurezza o al valore dichiarato nel parametro RA (quota Z diritorno rapido).

Sintassi:

FAMI = SET v , PROF v, [RA v], [FA v]

ATTENZIONE:Il primo posizionamento dell’asse Z è eseguito come movimento rapido, ebbene sia programmato un preforo nel pezzo, in modo da permette il posizionamento della fresa senza rischio di collisione.Il programma che segue riporta un esempio di utilizzo della macro istruzione FAMI. Spianiamo unasuperficie rettangolare di lunghezza pari a 160mm. e larghezza 130mm., con una fresa di diametro uguale a

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60mm. e sovrapposizione delle passate uguale ai ¾ del diametro fresa (45mm.). Rammentiamo che non ènecessario definire il profilo, la definizione serve solo per visualizzare il percorso della fresa in relazione alprofilo.La matrice definita attraverso un insieme di punti, distribuiti sopra il pezzo in modo che la spianatura copratutta la superficie. A seguito definiamo il punto P! , che sommato al set permetterà il primo posizionamento alpreforo del pezzo.

PF1 = RET, B 160, H 130, A 0, X 80, Y65SET1 = MAT, X 15, Y 15, NB 2, DB 130, AB 0, NH 3, DH 45, AH 90P1 = X-60, Y15SET2 = SUM, P1, SET1PART = MAT 1, DP 50 ‘MATERIAL : SAE 4140TOOL 1 = FAMI, MD, D 60, FR 30, SS 500FAMI = SET2, PROF -8, RA 50

Il prossimo esempio mostra la spianatura di una superficie circolare, con numero di punti del set uguale a 5(NP5), definito al fine di ottenere la totale rimozione del materiale nella superficie.Non avendo programmato il parametro RA a fine spianatura l’utensile si porterà alla distanza di sicurezza.

C1 = X0, Y0, R40C2 = X0, Y0, R60L1 = LY, X 0L2 = LX, Y 0P1 = -L2, C1PF1 = P1, L2, SI, C2, -L1, -C1, P1SET1 = CIR, X 0, Y 0, NP 5, SA 0, IA 20, R 50P2 = X 50, Y (-20)SET2 = SUM, P2, SET1TOOL 1 = FAMI, AR, D 30, FR 57, SS 190FAMI = SET2, PROF -5

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Fresatura di un profilo con fresa a spianare

UniCAM permette la realizzazione di una spianatura rispetto una superficie data da un profilo , rispettandodeterminate isole eventualmente definite.I parametri usati sono gli stessi descritti nell’opzione “ SVUOTAMENTO DI CAVITA’”, eccetto il parametro “UNIDIR” (Unidirezionale), che permette il taglio rispetto un solo verso.

Sintassi:

FAMI = PFn, PROF v, [SP v], [OVT v], [OFF v], [A v], [FIN v][ZR v], [ZFR v], [RA v], [NP v], [PLAZ v], [ZRA v], [ZRI v][UNIDIR], [L n], [FA v], [PFI n]

Esempio di programma:

PF1 = RET, B160, H130, A0, X80, Y65P1 = X-60, Y15PART = MAT 1, DP50TOOL1 = FAMI, MD, D 60, FR 30, SS 500FAMI = PF1, PROF -8, SP 1, OFF 14

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CONTORNARE

L’istruzione contornare permette di lavorare profili aperti o chiusi usando o no il profilo in Z, con frese ditipo cilindrica , sferica o torica. Le passate possono contornare il profilo nel piano XY (passate perterrazzamenti) o a ZIGZAG.

Sintassi:

CONT = PF n, [OFF v], [CORR], [PFZn], [CC], [ZIGZAG], [PFIn], [OVTv][PROFv], [RGT], [SPn], [FPn], [ZFRv], [PLAZv], [ZRv], [[RAv][ZRAv], [ZRIv], [FAv], [TIv]

PF n - definisce il profilo da contornare.

OFF - è la distanza che il centro fresa percorrerà in relazione al profilo. Se l’OFFSET non è programmato, il percorso del centro utensile coincide con il profilo definito.

PFZ n - definisce il profilo che formerà la parete laterale della cavità, il profilo in Z dovrà essere definito nelterzo quadrante, cominciando nell’origine (0) e sarà applicato lungo il profilo principale. Il profilo in Z dovrà essere sempre decrescente, senza tratti ascendenti in orizzontale. Per tratti orizzontali usare una inclinazionedi un centesimo di grado.

CC - definisce se il taglio della fresa sarà concorde o discorde, per default il sistema assume taglio discorde.

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ZIGZAG - definisce il taglio a ZIGZAG, opzione valida con la sola utilizzazione del profilo Z.

ATTENZIONE: usando l’istruzione contornatura con PFZ e ZIGZAG, non usare spigoli vivi comelato di applicazione del profilo. Nel caso di raggi, verificare che il raggio degli stessi sia maggioreo uguale alla larghezza del PFZ.

Programma UniCAM:

PF1 = RET, B 140,H 70, X, Y, R 30PART = MAT 1, DP 25 ‘MATERIAL : SAE 4140P4 = X 0, Y 0; P5 = X 0, Y -10; L1 = X 3, Y -2.5, X -4, Y -8L2 = X -4, Y -5, X -4, Y -14; L3 = X -3, Y -10, X -6, Y -18L4 = X -8, Y -22, X -4.5, Y -22; C1 = L2, L3, R -5; C2 = L3, -L4, R -5P6 = L4, C2; L5 = LY, X 0PF3 = P4,-L5,L1,L2,C1,L3,C2,SI,-L4,P6TOOL 2 = FRR, AR, D 10, FR 21.19, SS 572, CH 2, R 5, TLIMG "ISO-50"CONT = PF1, PFZ3, ZIGZAG, OFF 5, OVT1

Lavorazione della stessa cavità con passate contornando in XY ( detta a terrazzamenti ).CONT = PF1, PFZ3, OFFSET 5, OVT 2

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PFI - Profili “isole”, UniCAM permette che nella cavità di esecuzione della contornatura esistono isole dovenon sarà eseguito il contorno. Il profilo principale e i profili che definiamo isole dovranno essere chiusi.

l’offset definito in questa opzione viene applicato al profilo principale cosi come ai profilo isole selezionatidall’utente. UniCAM controlla la sovrapposizione delle isole con il profilo principale, in modo tale dapermettere la completa rimozione del materiale mantenendo integra la geometria del profilo principale,isole e profilo in Z.

OVT v - definisce la distanza tra le passate, questo parametro è usato nelle sole lavorazioni rispetto il profiloin Z. Questo parametro è ricalcolato internamente dal sistema, in modo dal formare un numero intero dipassate, qualora non venga attribuito nessun valore a questo parametro il sistema si riferisce al diametrodiv iso per due.

VALORE DI OVT = (LUNGPFZ / (INT(LUNGPFZ / OVT) + 1))

Ex. OVT = 3 e LUNGPFZ = 10

VALORE DI OVT = (10 / (INT(10 / 3) + 1))VALORE DI OVT = (10 / (INT(3.333) + 1))VALORE DI OVT = (10 / (3 + 1))VALORE DI OVT = (10 / 4)VALORE DI OVT = 2.5PROFv - definisce la profondità dell’operazione se non dichiarato il profilo in Z, quando esiste, la profondità è quella del profilo in Z.

CORRv - UniCAM permette pure che il programma post processato generi le funzioni di correttore utensile,proprie dell’unità di controllo, tipo G41 e G42, per questo basta programmare l’istruzione CORRv. Non è possibile usare questa opzione nelle lavorazioni rispetto il profilo in Z.

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SP - (start point), punto iniziale di posizionamento in rapido negli assi X e Y prima di eseguire ilposizionamento dell’asse Z. Se non viene programmato il posizionamento sarà effettuato all’inizio del primo elemento del profilo.

FP - (final point), punto finale di posizionamento in lavoro alle coordinate X e Y di fine lavorazione. Iparametri Start Point e Final Point sono utilizzati nelle contornature che non hanno profili isole.

ZFRv - definisce la velocità di avanzamento dell’asse Z, normalmente questa velocità deve essere minore alla velocità che la fresa userà nel lavorare il profilo. Se questo parametro non viene programmato lapenetrazione sarà eseguita alla velocità definita nell’utensile.

PLAZ v - sottopiano in Z, indica il ribasso tra il piano superiore, considerato come zero dell’asse in Z al piano sottostante.

ZRv - quota di avvicinamento dell’asse Z in rapido al primo posizionamento, se non dichiarato il sistema assume il valore della distanza di sicurezza definita nell’utensile.

RA v - Z di ritorno rapido, è la quota di allontanamento dell’utensile in relazione allo zero dell’asse Z in rapido a fine lavorazione.

ZRA - Il parametro "ZRA" di ritorno assoluto è usato quando programmata la ripetizione, in questo casodopo ogni fresatura l’utensile si stacca dal pezzo alla quota Z del parametro ZRA, riposizionandosi al punto iniziale della prossima fresatura.

ZRI - Il parametro "ZRI" di ritorno incrementale è usato quando programmata la ripetizione, in questo casodopo ogni fresatura l’utensile si stacca dal pezzo alla quota Z del parametro ZRI, riposizionandosi al punto iniziale della prossima fresatura.

NP - Numero delle ripetizioni in “Z”; usando il parametro NP la profondità effettiva è calcolata dividendo laprofondità totale per il numero delle ripetizioni.

FA n - Face nella quale dovrà essere eseguita la lavorazione.

RGT - Il percorso della fresa è realizzato a sinistra del profilo definito, qualora si voglia eseguire lalavorazione a destra, si deve usare il parametro “RGT”. La lavorazione a sinistra o a destra del profilo, permette di realizzare lavorazioni interne o esterne ai profili.

Esempio di una lavorazione di contornatura esterna al profilo principale.Programma UniCAM:

SYS = AXES 10; C1 = X 70, Y 40, R 30; C2 = X 70, Y 70, R 30C3 = X 10, Y 70, R 30; C4 = X 27, Y 40, R 30; P3 = X 0, Y 0C5 = X -5, Y -6, R 5; C6 = X -5, Y -16.5, R -5; C7 = X -15, Y -21, R 5P4 = X -19, Y -27.5PF1 = PFC, C4,S,C1,S,C2,S,C3,SPF2 = P3,S,-C5,S,-C6,S,-C7,S,P4PART = MAT 1, DP 27.5 ‘MATERIAL : SAE 4140TOOL 2 = FRR, AR, D 10, FR 21.19, SS 572, CH 2, R 5CONT = PF1, PFZ2, OVT 1.5, RGT, ZIGZAG

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E’ possibile contornare profili aperti, lungo un profilo in Z.

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E’ possibile definire un attacco ad arco nell’entrata al profilo principale, potendo l’utente dichiarare il raggio, rispettando la regola sotto per evitare che la fresa penetri nel profilo in Z.

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INCISIONE

Sintassi:

ENGRAV = PFn, PROF v, [OFF 2], [RGT], [TIv]

L’istruzione incisione permette l’esecuzione di lavorazioni tipiche del pantografo, l’utensile esegue la lavorazione sopra gli elementi geometrici come visto nell’istruzione “MILL”.Entrando o incontrando uno spigolo vivo interno, si stacca per lo spigolo del profilo originale (senzaoffset).L’offset deve essere calcolato in funzione dell’angolo di conicità della fresa:

OFFSET = PROF * SIN (ANG / 2)

ATTENZIONE ! Il diametro della fresa non è preso in considerazione in questa operazione, servesolo per calcolare i dati di taglio.

Programma UniCAM:

ZOOM = XC6, YC12, WIDTH 35PART = MAT 1, DP 5L1 = X -2, Y -2.2, X 10, Y 30.3

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L2 = X 4.5, Y 33.3, X 19.5, Y -9.2L5 = LX, Y 8PF2 = PFC, -L1,L5,-L2PLOT = PFTOOL 1 = FRS, AR, D 2, FR 41.99, SS 1591, CH 2ENGRAV = PF2, PROF (-3), OFF 2

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CENTRINATURA - Operazione con punta da centro.

Questa operazione consiste nell’eseguire centrinature in punti o insieme di punti precedentemente definiti.

Sintassi:

CENT = P v, SET v, PROF v, [RA v], [PT v], [PLAZ v], [OPT], [FA v]

P/SET - Quando il programmatore sceglie questa opzione il sistema apre un box che permette attraversol’ausilio del mouse la selezione dei punti o set di punti, dove saranno eseguite le centrinature. I nomi dei punti e dei set selezionati saranno mostrati nel box , qualora la selezione non sia quella desiderata, ilprogrammatore potrà chiudere la selezione con il tasto ESC e successivamente cancellare la scelta fatta,posizionandosi nella casella contrassegnata dalla freccia e confermando con il tasto ENTER.Una volta selezionati tutti i punti che saranno forati premere il tasto ESC e posizionare il cursore nelcomando FINE e confermare con ENTER; l’operazione sarà realizzata identificando a video i rapidi di spostamento tra un foro e l’altro.

PROFv - Il parametro PROF indica la profondità di foratura.

Gli atri parametri sono già stati visti nei capitoli:Comandi di identificazione e Parametri per la programmazione dell’asse Z.

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FORATURA - Operazione con punta ad elica.

Questa operazione consiste nell’eseguire delle forature con punta in punti o set di punti precedentemente definiti.

Sintassi:

DRIL = P v, SET v, [PROF v], [DP v], [RA v], [PT v], [PLAZ v], [OPT], [PC v], [APv], [FA v], [EXT]

P/SET - Quando il programmatore sceglie questa opzione il sistema apre un box che permette attraversol’ausilio del mouse la selezione dei punti o set di punti, dove saranno eseguite le centrinature. I nomi dei punti e dei set selezionati saranno mostrati nel box , qualora la selezione non sia quella desiderata, ilprogrammatore potrà chiudere la selezione con il tasto ESC e successivamente cancellare la scelta fatta,posizionandosi nella casella contrassegnata dalla freccia e confermando con il tasto ENTER.Una volta selezionati tutti i punti che saranno forati premere il tasto ESC e posizionare il cursore nelcomando FINE e confermare con ENTER; l’operazione sarà realizzata identificando a video i punti forati con un cerchio di diametro uguale a quello dichiarato come punta.

Come è possibile osservare nella sintassi dell’istruzione DRIL i parametri sono tutti opzionali, inclusa la profondità di foratura. Per definire la profondità di foratura UniCAM prevede tre parametri da usare inaccordo alla miglior convenienza del programmatore, in funzione di come si presentano le forature.

1 - Il parametro PROF indica la profondità di foratura considerando la punta di affilatura, molto usato perforature cieche. Per fori passanti il programmatore deve tenere conto dell’angolo di affilatura della punta,per calcolare di quanto deve oltrepassare in uscita il foro in modo che sia totalmente passante.

DRIL = P 1, PROF -14

2 - Qualora il programmatore abbia programmato l’istruzione PART e definito all’interno di questo comandolo spessore del pezzo, i fori che saranno realizzati saranno rispetto a questo spessore; basta dichiarare inquali punti deve essere realizzata l’operazione. Il sistema in funzione dell’angolo di affilatura della punta calcolerà automaticamente di quanto dovrà oltrepassare lo spessore del pezzo.

PART = MAT1, DP 25, ‘ MATERIAL C40

DRIL = P 2

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3 - Il parametro "DP" definisce lo spessore del pezzo, differente da quello dichiarato nell’istruzione PART. In questo caso allo stesso modo il sistema in funzionedell’angolo di affilatura della punta, calcolerà di quanto oltrepassare lo spessore del pezzo assegnato.

DRIL = P 3, DP -10.5

ATTENZIONE: Programmando i parametri PROF o DP il sistema non tiene in considerazione lospessore del pezzo dichiarato nell’istruzione PART.

PCv - Nel caso di forature profonde se attivo questo comando genera la rottura del truciolo,retraendo ad ogni penetrazione alla distanza di sicurezza. Il parametro PC dipende dal post processor chedetermina il procedimento ideale. Il parametro PC identifica in UniCAM il valore di entrata ad ognipenetrazione nella forma foratura con rompitruciolo.

AP v - Questo parametro definisce l’angolo di affilatura della punta, qualora non venga dichiarato nessun valore il sistema assume 118 gradi.

Gli atri parametri sono già stati visti nei capitoli:Comandi di identificazione e Parametri per la programmazione dell’asse Z.Foratura con punta a testa piana.

AlesaturaBarenaturaMaschiatura

Queste operazioni usano gli stessi parametri per l’esecuzione e sono applicate in punti o set di punti precedentemente definiti.

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Sintassi:

OPERAZIONE = P v, SET v, PROF v, [RA v], [PT v], [PLAZ v], [OPT], [FA v]

Nome delle operazioni:

DRIM - Foratura con punta piana;

BORR - Barenatura di sgrossatura;

BORF - Barenatura di finitura;

REAM - Operazione di alesatura;

TAPP - Maschiatura con maschio.

P/SET - Quando il programmatore sceglie questa opzione il sistema apre un box che permette attraversol’ausilio del mouse la selezione dei punti o set di punti, dove saranno eseguite le centrinature. I nomi deipunti e dei set selezionati saranno mostrati nel box , qualora la selezione non sia quella desiderata, ilprogrammatore potrà chiudere la selezione con il tasto ESC e successivamente cancellare la scelta fatta,posizionandosi nella casella contrassegnata dalla freccia e confermando con il tasto ENTER.Una volta selezionati tutti i punti che saranno forati premere il tasto ESC e posizionare il cursore nelcomando FINE e confermare con ENTER; l’operazione sarà realizzata identificando a video i punti forati con un cerchio di diametro uguale a quello dichiarato come punta.

PROF - Profondità effettiva, in queste operazioni la profondità è un parametro obbligatorio. Perché l’utensile oltrepassi il pezzo nelle operazioni in fori passanti, il valore deve essere maggiore di quello dello spessoredella piastra.

Gli atri parametri sono già stati visti nei capitoli:Comandi di identificazione e Parametri per la programmazione dell’asse Z.

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MOVIMENTI IN RAPIDO O LAVORO

Una volta definito l'utensile è possibile eseguire la lavorazione, UniCAM possiede dei comandi cherendono questo procedimento completamente automatico. Il programmatore può a sua discrezionemuovere l'utensile a velocità di lavoro o di rapido alle coordinate o ai punti, eseguendo manualmentelavorazioni poco complesse.

Questo comando permette il movimento dell'utensile ad un punto determinato a velocità controllatain mm/min. o in rapido con la maggior velocità della macchina, potendo eseguire questi movimentiattraverso coordinate assolute o incrementali.

Sintassi:GOR = [Xv ,Yv], [Pv]GO = [Xv ,Yv], [Pv], [AVv]GIR = [Xv ,Yv], [Pv]GI = [Xv ,Yv], [Pv], [AVv]

GOR - movimento al punto dichiarato in avanzamento rapido con coordinate assolute;GO - movimento al punto dichiarato a velocità di lavoro dichiarata nell’utensile con coordinate assolute; è possibile la modifica dell’avanzamento, per questo scegliere l’opzione AVANZAMENTO e digitare l’avanzamento desiderato. Questa opzione genera il comando FRv.GIR - movimento al punto dichiarato in avanzamento rapido con coordinate incrementali;GI - movimento al punto dichiarato a velocità di lavoro dichiarata nell’utensile con coordinate incrementali; è possibile la modifica dell’avanzamento, per questo scegliere l’opzione AVANZAMENTO e digitare l’avanzamento desiderato. Questa opzione genera il comando FRv.Xv, Yv - coordinate su cui sarà eseguito il movimento lungo gli assi;Pv - punto predefinito.

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RIPRESA MATERIALE RESIDUO da precedente svuotamento

Questo comando riprende il materiale nelle zone in cui l’utensile precedente non ha potuto asportarlo, le tecniche di asportazione possono essere differenti a seconda dei casi, sarà l’operatore a deciderle.Nella figura sotto viene rappresentato con colore bianco la zona della ripresa materiale residuo.

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FRESATURA ELICOIDALE

Esecuzione con un’utensile tipo Fresa di una cava circolare con movimenti interpolati su i tre assi (modo elicoidale).

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FILETTATURA CON PETTINE

Esecuzione con un’utensile tipo Speciale (pettine) di una maschiatura con movimenti interpolati su i tre assi (modo elicoidale).

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RIPETIZIONE DELLE LAVORAZIONI

UniCAM permette di ripetere una determinata lavorazioneautomaticamente “n” volte con incremento in X, Y o angolarmente. Definire nel ciclo di definizione il numero di ripetizioni e l’asse in relazione alla lavorazione da ripetere. Il sistema permette lacombinazione degli assi per la ripetizione, digitare il programma chesegue e vedere il risultato modificando le combinazioni diripetizione. Il sistema non visualizza le ripetizioni durante il processo,per visualizzare i percorsi generati si deveentrare nell’opzione “SIMULAZIONE” simulando l’utensile desiderato.

Sintassi: TRON = NPv, [Xv], [Yv], [Av], [Bv]OPERAZIONETROF

Programma UniCAM.

SYS = AXES 10; PF1 = RET, B50, H35, A0, X50, Y50, R10P1 = X65, Y42.5; PART = MAT1, DP 25TOOL1 = FRR, AR, D 5, FR 30.22, SS 1145, CH2TRON = NP3, X-60, Y-40POCK = PF1, PROF-5, SP 1, OFF 3.5TROF

L’opzione incremento angolare tavola girevole determina l’angolo in gradi che la tavola girevole dovrà girare per eseguire l’operazione contenuta nel ciclo di ripetizione. Questa operazione non è visualizzatadurante la simulazione.Programma UniCAM.

SYS = AXES 10SET1 = CIR, X 0, Y 0, NP 5, SA 0, IA 72, R 25PART = MAT 1, DP 25TOOL 1 = DRIL, AR, D 10, FR 48.34, SS 509, CH 2TRON, NP6, B 60

DRIL = SET1, PROF -15TROF

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Funzione “M” e Blocco macchina

E' possibile inserire nel programma del pezzo un insieme di istruzioni nel linguaggio del controllo numerico ouna determinata funzione miscellanea “M”. Il comando può essere introdottoin un qualunque punto delprogramma; il post processor genererà una stringa riportando quanto definito nell'istruzione bloccomacchina. La responsabilità di quanto definito nel comando BM è completamente del programmatore, dalmomento che UniCAM non analizza la sintassi e non identifica il movimento che si voglia generare.

SINTASSI:

BM = testo

M valore

“EXT-word” Comando Speciale

I comandi speciali sono usati in casi particolari con effetto nella scrittura del programma macchina postprocessato. Il post processor deve essere abilitato alla particolare gestione di un comando speciale, qualorail post processor non riconosca il comando assegnato, normalmente emette un messaggio, avvertendol’utente che quel dato comando è sconosciuto e quindi nessuna operazione speciale sarà eseguita.

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Tecnologia TornioEsempio di programma generato per UNICAM, modulo per la programmazione di Torni aControllo Numerico.

Ciclo di lavoro:1) Foratura;2) Sfaccettatura e sgrossatura esterno;3) Sgrossatura interno;4) Finitura esterno;5) Finitura interno;6) Filettatura esterna;7) Apertura canalina interna;

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Esempio di un programma generato per UNICAM, modulo per la programmazione di Torni a controllonumerico.

Per facilitare la comprensione dei comandi, inseriamo alcuni commenti che sono riconosciuti da UNICAMcome " ‘ ".

' IDENTIFICAZIONE DEL PROGRAMMAID = ESEMPIO DI UN PROGRAMNMA PER TORNIO'' TRACCIA GLI ASSI CARTESIANIP1 = Z 0, X 25P2 = Z 0, X 110L1 = P1, A 0L2 = P2, A 0L3 = LX, Z 91'' DEFINIZIONE DEL PROFILO GREZZOPFR = P1, L1, L3, -L2, P2'L4 = LZ, X 30L5 = LZ, X 36L6 = LZ, X 56L7 = LZ, X 74L8 = LX, Z 25L9 = LX, Z 61L10 = LX, Z 90C1 = Z44, X11.7, R12C2 = Z81.5, X58, R11C3 = Z35, X68, R5C4 = -L8, -C3, R5P3 = Z 57, X 31L11 = P3, A 30P4 = Z (90-3.5), X 56L12 = P4, A -30P5 = Z 53, X 74L13 = P5, A -20L14 = LX, Z 0L15 = L8, D -1.5L16 = LZ, X 100P6 = L16, L8P7 = M 1.5, A 180.000, P6P8 = M 1.5, A -90.000, P6L17 = P7, P8

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P9 = L15, L2C5 = -L6, L9, R -2L18 = L4, D 0'' DEFINIZIONE DEL PROFILO FINITOPFF = P1, L14, L4, -C1, SI, L18, L11, L5, C2, L10, -L12, -L6, C5, L9, +

-L13, -L7, C3, -C4, L8, -L17, L15, P9

' INIZIO DELLE DEFINIZIONI TECNOLOGICHE' DEFINIZIONE DEL PUNTO DI CAMBIO UTENSILECTUR = Z 414, X 510'' DEFINIZIONE DEL SOVRAMETALLOOVC 1 = L4, C2OVC 1 = L12, C5OVC 1 = L13, C4OVS .2 = L9OVC .2 = L8, L15'' DEFINIZIONE DEL 1° UTENSILE ( PUNTA )TOOL 1 = TCAT 1, DRIL, FA 1, CS 60, FR 0.1, D 25, PZ -305, CLNT, M3''ESECUZIONE DELLA 1° OPERAZIONE ( FORATURA )DRIL = Z 93, LENG 100'' DEFINIZIONE DEL 2° UTENSILE ( SGROSSATORE ESTERNO )TOOL 2 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR .35, DP 2.5, R 0.8, P1, +PZ -161, PX -190, AP 93, AF 55, CLNT, M3''ESECUZIONE DELLA 2° OPERAZIONERUGV = LZ, L10RUGHPLOT = OVC, PFR, PFFZOOM = ZC 47.5, XC -8.93904, WIDTH 227.39392'' DEFINIZIONE DEL 3° UTENSILE ( SGROSSATORE INTERNO )TOOL 3 = TCAT 17, ROUGH, FA 12, CS 180, FR 0.2, DP 2.5, R 0.8, P7, +PZ -301.5, PX 13, AP 91, AF 60, CLNT, M3, INT''ESECUZIONE DELLA 3° OPERAZIONERUGHPLOT = OVC, PFR, PFFZOOM = ZC 48.56591, XC 27.95156, WIDTH 105.88029'' DEFINIZIONE DEL 4° UTENSILE ( FINITORE ESTERNO )TOOL 4 = TCAT 3, FINI, FA 2, CS 200, FR 0.1, R 0.8, P1, PZ -161, +PX -190, AP 93, AF 55, CLNT , M3'' ESECUZIONE DELLA 4° OPERAZIONEFINI = L12, L15'' DEFINIZIONE DEL 5° UTENSILE ( FINITORE INTERNO )TOOL 5 = TCAT 0, FINI, FA 13, CS 180, FR .1, R .8, P7, PZ -302.7, +PX 13, AP 93, AF 35, CLNT , INT''ESECUZIONE DELLA 5° OPERAZIONEFINI = C2, L14'' DEFINIZIONE DEL 6° UTENSILE ( FILETTATURA ESTERNA )

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TOOL 6 = TCAT 1, THRD, METR, FA 3, CS 60, FR 2, PZ -150, PX -190, +CLNT, M3P10 = L10, L6''ESECUZIONE DELLA 6° OPERAZIONETHRD, LENG 25, NPAS 10, P10, NPF 1'' DEFINIZIONE DEL 7° UTENSILE ( TRONCATORE )TOOL 7 = TCAT 1, GROV, FA 14, CS 80, FR 0.1, WIDE 3, INT, PZ (-197.2), +PX 21, CLNT, M3''ESECUZIONE DELLA 7° OPERAZIONEGROV , WIDE 4, DEEP 4, Z 71.5, X 36, CHL 1.5, AL 45, CH 1.5, A 45'' CHIUSURA DEL PROGRAMMA E GENERAZIONE DEL CLF.

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ID - Identificatore di programma

Alla selezione del comando ID (Identifile) il sistema apre una finestra in basso al v ideo per permettereall'utente di digitare il testo di suo interesse che identifichi il programma macchina.

Durante la fase di post-processor il programma genererà automaticamente una stringa testonormalmente all'inizio del programma post-processato rispettando la sintassi della macchina e le parentesiutilizzate da quel dato C.N.C. Questo commento può uscire in qualunque posizione del programmamacchina, l'utente in fase di personalizzazione post processor richiederà la posizione desiderata.

DEFINIZIONE PROFILO GREZZO PARAMETRICO

Per facilitare la definizione dei profili grezzi di forma "barra cilindrica", normalmente molto usata, selezionare ilcomando "PFPARM" (profilo parametrico), il sistema aprirà cosi un menu per dichiarare il diametro e lalunghezza della barra obbligatoriamente, il diametro interno e la coordinata di definizione dello zero pezzo senecessari. A completamento il comando END di chiusura definizione dell'operazione, verranno generateautomaticamente i punti e le linee necessarie alla definizione del profilo.

Profilo Grezzo e Finito

Definizione profili

Le lavorazioni di un pezzo possono essere eseguite dopo aver terminato la definizione del profilo. Un profiloè definito mediante l'introduzione di una sequenza di elementi predefiniti che lo costituiscono.Il sistema permette la definizione di profili grezzi, profili finiti, profili numerici, profili come sequenza di cerchitangenti passanti per dei punti predefiniti (curva per punti). In generale un profilo è definito come unasequenza di elementi geometrici elementari (punti, rette e cerchi) e di profili eventualmente uniti daproseguimenti di retta, smussi o raccordi.Nel caso di intersezione retta cerchio il sistema assume la prima intersezione, per indicare la seconda si devedefinire il parametro SI (seconda intersezione).

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Inserito tra i due elementi identifica la seconda intersezione.Unicam permette la definizione di profili aperti e/o chiusi, identificati nei moduli con una sintassi propria.Definiamo profilo aperto quando inizia su un punto e termina su un punto diverso dal primo.Nel modulo (tornio) i profili devono sempre cominciare e terminare su un punto.Una volta definiti gli elementi geometrici, selezionare una delle opzioni quali: PF-NUM. per definire un profilonumerico, PF-GREZZO per definire un profilo grezzo, PF-FINI. per definire un profilo finito.

SINTASSI:

Profilo Numerico:PFn, Pn, ..., ..., ...., Pn

Profilo Grezzo:PFR = PFn

Profilo Finito:PFF = PFn

L'opzione profilo numerico è particolarmente utile quando un processo di fabbricazione richiede condizionispeciali di lavoro o quando da uno stesso pezzo è necessario definire più di un profilo.Il sistema numera in sequenza i profili numerici, il primo sarà PF1, il secondo PF2, seguono i successiv i.Quando necessario è possibile trasformarlo in profilo grezzo o finito nella seguente sintassi:

PFR = PF1 - Il profilo grezzo è uguale al PF1.

PFF = PF5 - Il profilo finito è uguale al PF5.

ATTENZIONE:A seguito numeriamo alcune regole che devono essere seguite per la definizione corretta deiprofili.

1) I profili numerati, grezzo e finito devono sempre iniziare e terminare con un punto.2) Il punto iniziale e finale del profilo finito deve stare sopra il profilo grezzo, ovvero il profilofinito deve iniziare e terminare in un punto localizzato sopra il profilo grezzo.3) L'area formata tra il profilo grezzo e profilo finito deve essere un'area chiusa.4) La definizione dei profili grezzo e finito, indipendentemente dal processo di lavorazione daeffettuare, dovrà sempre avere il verso di costruzione come dalla figura sotto.

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Dopo la definizione geometrica e aver definito i profili che si intendono usare, il programmatore passa adassegnare la fase tecnologica, quella fase dove saranno definite le operazioni di lavorazione, gli utensili chesaranno utilizzati con i rispettiv i parametri di taglio, punti di cambio utensile, sovrametalli che devono essererispettati sopra il profilo, tipo di filettature per generare il processo di fabbricazione ideale per ottenere laproduzione del pezzo in questione.

CTUR - Punto di cambio utensile.

SINTASSI

CTUR = Zv, XvCTUR2 = Zv, Xv

Questo comando definisce la posizione del centro torretta in relazione all'origine del pezzo nell'esecuzione delcambio utensile. Il parametro "CTUR2" specifica che le coordinate assegnate sono riferite alla secondatorretta ed è attivo da menu il parametro "TORRE". Le coordinate Z e X del punto di cambio utensile sonodefinite dal programmatore in funzione dell'origine del pezzo, la distanza tra il pezzo e l'utensile, lunghezzadell'utensile più lungo e dimensione della torretta.

PXv - definisce il valore della distanza dal centro torretta alla punta dell'utensile in relazione all'asse X.Normalmente il valore di PX è negativo, poichè il sistema somma algebricamente il punto di cambio utensilealla distanza utensile, questo per la definizione della posizione della torretta porta utensile.

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Nell'esempio prima possiamo osservare tre condizioni che comunemente definiscono i valori di disimpegnorispetto all'asse X.

1- PX = 0

2 - PX = -190

3 - PX = 13

PZv - definisce il valore della distanza dal centro della torretta alla punta dell'utensile in relazione all'asse Z.Normalmente il valore di PZ è negativo, poiché il sistema somma algebricamente il punto di cambio utensilealla distanza utensile, questo per la definizione della posizione della torretta porta utensile.

1 - PZ = -305

2 - PZ = -161

3 - PZ = - 302.7

Calcolo del punto di cambio utensile:

ZCAMBIO = lunghezza del pezzo + distanza Z utensile di maggior lunghezza (PZ);

XCAMBIO = diametro del pezzo + (2 * (distanza X + utensile di maggior lunghezza (PX)));

Nell'esempio all'inizio del manuale la lunghezza del pezzo era di 91 mm. la distanza tra il pezzo e la puntadell'utensile in relazione all'asse Z è stato definita uguale a 20 mm. e l'utensile di maggior lunghezza e inrelazione all'asse Z "utensile 5" a lunghezza "BLZ" uguale a 302.7 mm.

ZCAMBIO = 91 + 20 + 302.7 = 413.7 usiamo 414 mm.

Per la definizione del punto di cambio utensile in relazione all'asse X verifichiamo che il diametro del pezzoera di 110 mm. e la distanza tra il pezzo e la punta dell'utensile in relazione all'asse Z è definita uguale a 10mm. con utensile di maggior lunghezza sull'asse Z "utensile 4" con lunghezza uguale a 190 mm.

XCAMBIO = 110 + (2 * (10 + 190)) = 510 mm.

CTUR = Z 414, X 510

Il comando CTUR può essere introdotto varie volte in qualunque punto del programma, in questo caso ilpunto di cambio utensile effettuato dopo il nuovo comando CTUR sarà eseguito alla nuova posizione.

SECONDA TORRETTA

Nel caso di tornio a due torrette porta utensile la posizione della seconda torretta può essere messa inrelazione alla prima dal parametro "ST" secondo le due coordinate cartesiane Z e X.

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SINTASSI:

ST = Zv, Xv

Per definire il punto di cambio utensile relativo alla seconda torretta usiamo la seguente sintassi:

CTUR 2 = Zv, -Xv

La coordinata che definisce la posizione in relazione all'asse X sarà sempre negativa, dato che la suaposizione è definita sempre in relazione alla prima torretta. Le coordinate in relazione all'asse Z possonoessere positive, negative o uguale a zero.

Il programma sotto è riferito ad una macchina con due torrette porta utensili, eseguiamo la primaoperazione di sgrossatura usando la seconda torretta e l'operazione successiva una finitura con utensilemontato nella torretta principale.

SYS = AXESP1 = Z 100, XL1 = P1, A120L2 = -LZ , X 50L3 = LX , Z 20P2 = Z 20, X 60L4 = P1, A90L5 = P2, A180PFR = P1, L4, L5, P2PFF = P1, L1, L2, L3, P2PLOT = PFR, PFFVOT‘Dichiarazione della seconda torretta‘ Z0 = Distanza in Z tra le due torrette

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‘ X -((215+250)/2) = Distanza in X tra le due torrette

MAC = Z 0, X -((215+250)/2)

‘ Dichiarazione della prima torrettaCTUR = Z 200, X 215

‘ Dichiarazione della seconda torrettaCTUR 2 = Z 200, X -250

‘ Il parametro ST indica che l'utensile verrà montato nella seconda torretta.TOOL1 = TCAT 3, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 5, R 0.8, P1, PZ -20, +PX 30, AP 93, AF 35, CLNT, M3, STRUGHTOOL2 = TCAT 3, FINI, FA 2, CS 200, FR 0.1, R 0.8, P1, PZ -20, PX -30, +AP 93, AF 35, CLNT , M3FINI = L1, L3

ATTENZIONE:Nessun controllo di collisione è effettuato durante la rotazione della torretta al punto di cambioutensile.

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Definizione dell'utensile

Per definire l'utensile UNICAM offre due soluzioni: la prima più rapida e più raccomandata è riferitaall'utensile precedentemente catalogato nella banca dati con tutti i propri parametri tecnologici.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], ROUGH, FA v, CS v, FR v, DP v, R v, Pv, [PZ v], +[PX v], [AP v], [AF v], [CLNT], [M v], [CORR v], [CA], +[ST], [INT], [EXT]

Dopo la scelta dell'opzione TCAT il sistema apre un nuovo menu listando gli utensili inerenti a quellaoperazione, l'utente identifica nella prima linea il tipo di file e la quantità di utensili memorizzati. A seguitovengono visualizzati i primi utensili catalogati, muovendosi con il mouse in verticale un cursore rettangolaresarà mosso sopra i nomi logici degli utensili rendendone possibile la visualizzazione dal primo all'ultimoutensile memorizzato.Ogni utensile è identificato dal numero di memorizzazione che può essere in sequenza o uguale a codifica giàpraticata dall'utente; a detta del suddetto menu viene visualizzato il carattere "E" e "I" per riconoscere sel'utensile catalogato è esterno o interno.Per la selezione dell'utensile posizionare il cursore sopra quello desiderato e confermare con il tasto ENTER ocon il tasto ESC digitare il numero dell'utensile che sarà usato. In entrambi i casi verrà aperto un menucontenente i parametri memorizzati, comunque modificabili dall'utente. I parametri TOOL e FACE chedefiniscono rispettivamente il numero dell'utensile e la posizione face di dove sarà montato l'utensile vienedefinita dall'utente, il sistema attribuisce un numero in sequenza al parametro TOOL. Rammentiamo che lamodifica di qualunque parametro dell'utensile non altera quanto già memorizzato nella banca dati.

Il banco dati utensili permette all'utente la memorizzazione degli utensili con i rispettiv i dati di taglio, questiutensili saranno richiamati nel processo di fabbricazione dei pezzi in funzione delle caratteristichegeometriche dell'utensile e visualizzati durante la simulazione.L'archiv io degli utensili è molto semplice da realizzare, è sufficiente selezionare il tipo di lavorazione edassociare i dati relativ i l'utensile.

Inoltre è stata inserita la banca utensili come parte integrante del modulo.La possiamo modificare utilizzando i pulsanti presenti nel menu della tecnologia che cipermettono di andare ad aggiungere, modificare, cancellare un utensile tramite pochipassi semplici e interattiv i.

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Parametri utensile

Tipo sgrossatore

Codice supporto - permette la memorizzazione del codice porta utensile.

Codice inserto - memorizzazione del codice inserto montato nel supporto.

Materiale del pezzo - memorizza il materiale del pezzo che sarà lavorato con questo utensile, questoparametro serve in fase CAM, poiché i dati tecnologici dell'utensile sono in funzione del materiale del pezzoda lavorare e del materiale dell'utensile.

Materiale utensile - memorizza il materiale dell'utensile, questo parametro serve in fase CAM, poiché i datitecnologici dell'utensile sono in funzione del materiale del pezzo da lavorare e del materiale dell'utensile.

Rotazione - definisce il verso di rotazione del mandrino, orario o antiorario.

Refrigerante - Definisce se deve o no essere utilizzato il refrigerante durante la lavorazione.

Velocità di taglio - definisce il valore della velocità di taglio in metri al minuto.

Avanzamento - definisce il valore dell'avanzamento in millimetri al giro.

Presetting Z - definisce il valore della distanza dal centro della torretta alla punta dell'utensile in relazioneall'asse Z. Suddetta coordinata viene sommata algebricamente nella sola fase di movimento al cambioutensile.

Presetting X - definisce il valore della distanza dal centro della torretta alla punta dell'utensile in relazioneall'asse X. Suddetta coordinata viene sommata algebricamente nella sola fase di movimento al cambioutensile.

Profondità di taglio

DPv - definisce la profondità di taglio radialemassima dell'utensile durante la rimozione.Questo parametro appare anche nell'operazionedi sgrossatura, se viene specificato aggiornaquello definito nell'operazione di definizioneutensile per quella data esecuzione.

Raggio di punta dell'utensile

Rv - definisce il valore del raggio dell'utensile, tutti i calcoli diposizione dell'utensile vengono influenzati in relazione agli assi Z e Xtogliendo il valore del raggio utensile.

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Utensile esterno e internoEXT - definisce che l'utensile usato è per la lavorazione esterna, la dichiarazione è opzionale, il parametroEXT è assunto per default da UNICAM.

INT - definisce che l'utensile è per lavorazione interna, la sua dichiarazione è obbligatoria poiché nel casocontrario il sistema assume il parametro EXT.

Utensile destro o sinistroRGT - definisce che l'utensile sarà usato per lavorazione a destra, il taglio sarà realizzato nel senso dallacontropunta al mandrino. Il parametro EXT è assunto per default da UNICAM.

LFT - definisce che l'utensile sarà usato per lavorazione a sinistra, il taglio sarà realizzato nel senso dalmandrino verso la contropunta.

Angolo di posizione

APv - definisce il valore in gradi dell'angolo di posizione dell'utensile in relazione all'asse Z, considerandol'utensile montato con angolo di posizione definito in funzione della posizione dell'utensile in relazione alpezzo (esterno o interno) e verso di taglio, con valore che dovrà essere sempre positivo. Nella prossimafigura riportiamo la sua definizione.

Angolo dell'utensile

AFv - definisce il valore in gradi incluso dall'utensile,questo valore dovrà essere sempre positivo. Le prossimeillustrazioni esemplificano la sua definizione.Il controllo di collisione tra l'utensile e il profilo è fattotenendo conto degli angoli di posizione e dell'utensile.Nella sgrossatura l'utensile non entra in cavità con rientrise non sono stati definiti gli angoli dell'utensile.Dichiarando gli angoli dell'utensile, in presenza dicollisioni tra l'utensile e il pezzo, il sistema esegue lasgrossatura solo dove è possibile, lasciando materiale dariprendere con un altro utensile opportuno.

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Punto pilotato

Pv - definisce il punto pilotato dell'utensile, il valore del puntopilotato varia da 0 a 8. Se il programmatore opta per laprogrammazione considerando il centro dell'utensile il puntopilotato sarà P0.

Nel caso opti per la programmazione considerando la punta teorica si deve scegliere il punto pilotato infunzione della posizione dell'utensile.

Lunghezza inserto

CAv - definisce la dimensione del cateto inserto,questo parametro è usato per disegnare l'utensilenella fase di v isualizzazione e simulazione.

Tipo finitore

Sono gli stessi descritti precedentemente per lo sgrossatore, eccetto la profondità di taglio che è unparametro caratteristico dell'operazione di sgrossatura.

Tipo filettatore

UNICAM permette di realizzare automaticamente filettature di tipo Metrica,Withworth, Trapezoidale efilettature Speciali. I parametri caratteristici di questa operazione non servono alla simulazione ma sonoutilizzati dal sistema CAM.Alcuni parametri sono comuni alle operazioni v iste precedentemente. Le filettature metriche e withworth,richiedono il parametro PASSO, dato dalla distanza tra i due filetti consecutiv i.

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Le filettature trapezoidali richiedono i seguenti parametri:

Passo - distanza tra due filetti consecutiv i.PFA - specifica la distanza superiore nella filettatura trapezoidale.PFB - specifica la distanza inferiore nella filettatura trapezoidale.LARG - specifica la larghezza dell'utensile, misurato al vertice.

Le filettature speciali richiedono i seguenti parametri:

Passo - distanza tra due filetti consecutiv i.PFA - specifica l'angolo del profilo filettatura, espresso in gradi.PFB - specifica l'altezza effettiva della filettatura.PFC - specifica l'altezza di taglio filettatura.LARG - specifica la larghezza dell'utensile, misurato al vertice.

Tipo troncatore

Alcuni parametri sono comuni alle operazioni v iste precedentemente. Il troncatore o utensile per gole ècaratterizzato dai seguenti parametri:

RAGGIO - raggio del troncatoreWIDE - larghezza del troncatoreANG - definisce l'angolo dell'utensile in base al canale da eseguire (vedi GOLE).

Tipo punte elicoidali

Alcuni parametri sono comuni alle operazioni v iste precedentemente. La punta elicoidale è caratterizzata daiseguenti parametri:

DIAM - diametro della puntaANG - angolo di affilatura in gradi

Tipo maschio e bareno

Alcuni parametri sono comuni alle operazioni v iste precedentemente. I maschi e bareni sono caratterizzatidai seguenti parametri:

DIAM - diametro del maschio o bareno

DEFINIZIONE DEGLI UTENSILI

Dopo la selezione dell'utensile attraverso la banca dati, UNICAM genera una frase con il comando "RE"(commento) seguito dal codice dell'inserto e del supporto precedentemente dichiarati attraverso la bancadei dati tecnologici. La frase generata è preceduta dal carattere " ‘ " (apice semplice), interpretato dal processor come commento e quindi per far si che esca nel programma post processato, togliere il carattere "‘ ".

‘RE = MTJNR-2525-M16 - MTJNR-TNMG-.8-E

UNICAM salva la frase che contiene i dati relativ i all'utensile catalogato, con l'istruzione "TCAT v" numerodell'utensile salvato nella banca dati. Nella stringa di definizione "TCAT", UNICAM dopo i caratteri obbligatoriscrive il carattere " ‘ " (apice semplice ) per separare tutti gli altri caratteri.

TOOL3 = TCAT 4, ROUGH, FA 3, PZ 0, PX 0 ‘, CS 180, FR .2, +DP 2.5, R .8, P1, AP 93, AF 60, M3, CA 16

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Qualora l'utente in UNICAM usa tutti i parametri del banco dati eccetto un determinato parametro, bastascriverlo prima del carattere " ‘ ".

TOOL3 = TCAT 4, ROUGH, FA 3, PZ 0, PX 0 , CS 200, ‘ FR .2, +DP 2.5, R .8, P1, AP 93, AF 60, M3, CA 16

Nell'esempio sopra il processor userà tutti i parametri della banca dati eccetto la velocità di taglio (CS) cheera di 180 m/min. sostituita in 200 m/min.Se l'utente non desidera mantenere nessun parametro della banca dati, basta cancellare dalla stringa ilcarattere " ‘ " e alla parola "TCAT v" attribuire il valore zero.

TOOL3 = TCAT 0, ROUGH, FA 3, PZ 0, PX 0 , CS 200, FR .2, +DP 2.5, R .8, P1, AP 93, AF 60, M3, CA 16

Le nuove routine grafiche per creare e visualizzare il disegno del supporto porta utensile durante la fase diprocesso, facilitano la visualizzazione del percorso dell'asportazione truciolo, la velocità di simulazione puòessere diminuita o aumentata con i tasti [+] [-].

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OVC e OVS - definizione di sovrametallo.

Questi comandi permettono di specificare sopra alcuni o tutti gli elementi del profilo finito PFF, ilsovrametallo desiderato rispettato durante le fasi di asportazione materiale. Il quantificatore v (numero realepositivo) specifica l'espressione di sovrametallo desiderato.

SINTASSI

OVCv..,E..,E..OVSv..,E..

OVCv - Definisce un sovrametallo continuo, è usato quando si desidera lasciare del sovrametallo su tutti glielementi appartenenti al profilo finito PFF, compresi tra due elementi che saranno specificati nel propriocomando OVCv.

OVSv - Definisce un sovrametallo semplice, è usato quando si desidera assegnare il sovrametallo solo sualcuni elementi del profilo finito PFF, specificati nel camando OVSv.

Possono essere usati i due comandi nella stessa frase e possono essere ripetuti.

OVS - Dopo la selezione di questa opzione il sistema apre una calcolatrice per la definizione del valore delsovrametallo che si desidera collocare sopra un determinato elemento del profilo finito.E1 e E2 appaiono a sinistra del v ideo con tutti gli elementi appartenenti al profilo finito, muovendo il cursorein verticale sopra il nome degli elementi, questi vengono identificati nel profilo con colore diverso da quellodi definizione, permettendo all'utente di selezionare quelli su cui si desidera applicare il sovrametallo.Nel caso che il sovrametallo venga applicata ad un solo elemento geometrico, basta scegliere l'opzione E1 echiudere il comando. Se tra elementi concatenati il sovrametallo è sempre uguale, selezionare il primo con ilcomando E1 e l'ultimo con il comando E2. Il pezzo che usiamo come esempio riportato all'inizio del manuale,usiamo cinque definizioni di sovrametallo, variando i valori dello stesso sopra il profilo finito.

OVC 1 = L4, C2 -- sovrametallo continuo di 1mm da L4 a C2OVC 1 = L12, C5 -- sovrametallo continuo di 1mm da L12 a C5OVC 1 = L13, C4 -- sovrametallo continuo di 1mm da L13 a C4OVS .2 = L9 -- sovrametallo di 0.2 mm solamente su L9OVC .2 = L8, L15 -- sovrametallo continuo di 0.2mm da L8 a L15

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AVANZAMENTO

SINTASSI:

FRv

Il grado di finitura di un pezzo dipende fondamentalmente dall'avanzamento utilizzato; In UNICAM questo èprogrammato direttamente nell'utensile ed utilizzato durante tutta l'operazione. Avendo la necessità in moltipezzi di ottenere rugosità diverse su differenti parti del pezzo usando lo stesso utensile, per modificarel'avanzamento bisogna selezionare l'opzione "AVANZAMENTO" facendo si che il sistema apre un nuovomenu, premettendo all'utente di definire il nuovo valore.

Nell'esempio sotto l'utensile numero 3 esegue la finitura di elementi compresi tra le rette L2 e L5 conavanzamento dichiarato nell'utensile di 0.25 mm/giro ed in seguito modificata a 0.1 mm/giro per realizzare lafinitura del solo elemento L9.

TOOL3 = TCAT 3, FINI, FA 3, CS 200, FR .25, R 0.8, P0, PZ -110, +PX -145, AP 93, AF 35, M3

FINI = L2, L5FR .1FINI = L9

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BLOCCO MACCHINA

E' possibile inserire nel programma del pezzo un insieme di istruzioni nel linguaggio del controllo numerico.Il comando può essere introdotto in un qualunque punto del programma; il post processor genererà unastringa riportando quanto definito nell'istruzione blocco macchina. La responsabilità di quanto definito nelcomando BM è completamente del programmatore, dal momento che UNICAM non analizza la sintassi e nonidentifica il movimento che si voglia generare.

SINTASSI:

BM = testo

Nel programma precedente riportiamo un esempio con utilizzo del blocco macchina, mostrandovi la scritturadel programma post processor.

MODIFICA CICLO

Questo comando applica una rotazione di 180° al pezzo per consentire la successiva fase di lavorazione,ovvero lavorata la parte anteriore lo stesso viene girato per eseguire la parte posteriore; operazione classicaeffettuata in automatico nei torni con due mandrini ( testa principale e controtesta )

SINTASSI:

EXT = MCICLO

Genera una funzione c.n.c. specifica (esempio) :N…. M98 P1020 N…. M65 (lavorazione riferita alla controtesta)

FUNZIONE 'M'

UNICAM permette all'utente di collocare delle funzioni ausiliarie 'M' specifiche del controllo numerico dacollocare nel programma generato dal post processor.

EXTRAWORD

Questa funzione permette la gestione di particolari condizioni specifiche del singolo post processor.

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COMMENTO

UNICAM permette all'utente di collocare qualsiasi commento nel programma generato dal post processor,questo commento normalmente viene associato alla sessione di cambio utensile nel formato compatibile alcontrollo numerico.

SINTASSI:

RE = testo

Riportiamo un esempio di programma con utilizzo del commento, mostrandovi la scrittura del programmapost processor.

Tracciato di un programma generato interattivamente da UNICAM.

RUGHEXT = MCICLORE = CALIBRARE LA FILETTATURATOOL2 = TCAT 1, THRD, METR, FA 2, CS 60, FR 2, PZ -120, PX -100, +CLNT, M3GOR, Z76, X78.957BM = G37X69.546Z45.5K2.D0.867E4.B60.

Tracciato di un programma generato dal post processor.

N20T0101S44M3;...SGROSSATURA..ESTERNO------N405M0;..MODIFICA..CICLON410T0202S44M3;.CALIBRARE..LA..FILETTATURA------N430X78.957Z76.M8N435 G37X69.546Z45.5K2.D0.867E4.B60.

COSTRUZIONE DEI SUPPORTI PORTA UTENSILI.

La creazione dei supporti porta utensili è basata su regole semplici e velociche la rendono il più flessibile possibile.

Creazione del porta utensile per operazione di sgrossatura e finitura.

Per facilitare il disegno del supporto, modificare la modalità di definizionegeometrica da diametrale in radiale, attraverso il menu "SISTEMA""PARAM". Il disegno del supporto dovrà essere un profilo numerico alunghezza definita e distanza tra i punti teorici dell'inserto, il disegno devetenere conto della lunghezza di arresto e il punto teorico dell'inserto che stasopra il punto 0,0.

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Un supporto porta utensile può essere composto da vari profili numerici, da varie colorazioni e con spessoridifferenti tra loro. Il punto di appoggio dell'inserto è il punto Z0, le dimensioni e lo spessore devono esseredefiniti per coordinate assolute e con valore negativo.

Esempio di programma per la costruzione di un supporto portautensile di tipo sgrossatore o finitore:

SYS = AXES 10, XRL1 = LZ , X 0; L2 = LX , Z 0; P1 = Z 0, X 0; L3 = P1, A 91; L4 =P1, A 151P2 = M 16, A 91; P3 = M 16, A 151; L5 = P3, P2; PF1 = P1, L4,L5, -L3, P1L6 = L2, D -2; L7 = L6, D -30; L8 = L6, D -16; L9 = L7, D 25L10 = LZ , X 21; L11 = Z -7.3, X 19, Z -1.4, X 17; L12 = L5, D -3L13 = L4, D 3; L14 = L4, D -1; L15 = L5, D 2; L16 = LZ , X 2.3P4 = L8, L16; L17 = P4, A (-5); L18 = P4, A 135; C1 = L14, L12,-L13L19 = LZ , X 100; P5 = L19, L7PF2 = P4, L18, L7, L10, -L9, L11, -L6, -L5, L13, -C1, -L14, L15, -L4, +

-L16, P4PF3 = P5, L19, -L9, -L10, L7, P5; PF3 = PF3, MIRRORPF2 = PF2, MIRROR; PF1 = PF1, MIRRORPLOT = PF1, PF2, PF3, ZC 12, XC 52, WIDTH179

Eseguire il programma sopra, quindi selezionare l'opzione "PORTA UTENSILE" "CREA", selezione tipo"SGRO/FINI", selezione del PF2 con Z1 = 0, Z2 = -25 e scelta del colore da associare, selezione del PF3 conZ1 = -5 e Z2 = -25, scegliere un colore e chiudere l'operazione.

Creare un inserto nel banco dati con i seguenti parametri:AP = 91°AF = 60°CA = 16 e attivare l'opzione "TRIANG", per informare il sistema che il formato dell'inserto è triangolare.

Nella stringa di definizione dell'utensile per sgrossatura e finitura verranno scritti i nuovi parametri:

PLOT"nome" - definisce il nome del supporto porta utensile precedentemente memorizzato nella banca datidei porta utensili.TRIANG - informa il sistema che il formato dell'inserto che sarà usato nell'operazione è triangolare.

Esempio di definizione di un utensile sgrossatura con supporto.

TOOL3 = TCAT 4, ROUGH, FA 3, AP 90, CA 16, PLOT "PDJNR", TRIANG, CS 180 +FR 0.2, DP 2.5, R .8, P1, AF 60, M4, EXT, RGT

Creazione supporto porta utensile per operazione di filettatura.

Il disegno del supporto utensile filettatore deve essere disegnato tenendoin considerazione la lunghezza "LENG" come da figura sotto e il puntoteorico deve stare sopra il punto 0,0.

Esempio di programma per la costruzione di un supporto porta utensileper filettatore.

SYS = AXES 10, XRL1 = LZ , X 0; L2 = LX , Z 0; P1 = L1, L2; L3 = P1, A 60L4 = P1, A 60, L3; L5 = LZ , X 5; PF1 = P1, L3, -L5, -L4, P1

P2 = L4, L5; L6 = P2, A 90; L7 = L5, D -9.5

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C1 = -L5, L6, L7L8 = -C1, A 60; L9 = L2, D -(32-6.6); L10 = L9, D 25; L11 = L5, D -3C2 = L5, L4, -L11; L12 = -C2, A 150; L13 = LZ , X 34.6; L14 = -C1, A 90L15 = Z -7, X 31, Z 6.7, X 27; P3 = L13, L9L16 = L11, D 0PF2 = P3, L13, -L10, L15, -L14, -L11, -L3, -L5, L4, C2, -L16, L12, L9,P3L17 = LZ , X 100; P4 = L9, L17; PF3 = P4, L17, -L10, -L13, L9, P4PF3 = PF3, MIRROR; PF2 = PF2, MIRRORPLOT = PF1, PF2, PF3, ZC 11, XC 54, WIDTH183

Nella definizione dell'utensile filettatore, troncatore, punta, maschio e alesatore abbiamo inserito i nuoviparametri:

PLOT"nome" - definisce il nome del supporto porta utensile precedentemente memorizzato nel banco datidei porta utensili.

LENG - definisce la lunghezza dell'utensile.Esempio di definizione di un utensile a filettare con supporto.

TOOL1 = FCAT 1, THRD, METR, FA 1, PLOT"R166N-5", LENG5 ‘, CS 60, FR 2, EXT, M4

Creazione del porta utensile per troncatore.

Il disegno del supporto per troncatore deve essere disegnato in contatto con l'asse Z, senza tener contodella lunghezza dell'inserto. Una volta definita la lunghezza "LENG" durante la definizione dell'utensile lastessa aggiusterà il supporto automaticamente.

Esempio di programma per la costruzione di un supporto portautensile per troncatore.

SYS = AXES 10, XRP1 = Z 0, X 0; L1 = LZ , X 0L2 = LX , Z 0; L3 = L2, D -3L4 = L3, D-32; L5 = L4, D 25; L6 = L5, D -2P2 = L1, L6L7 = P2, A 135; P3 = L7, L4; L8 = P3, A 0; P4 = L5, L8L9 = Z -10.6, X 24, Z 2, X 15; L10 = LZ , X 100P5 = L10, L4PF2 = P5, L10, -L5, -L8, L4, P5; PF2 = PF2, MIRRORPF1 = P3, L8, L9, -L2, -L1, L7, P3PF1 = PF1, MIRRORPLOT = PF1, PF2, ZC 19, XC 44, WIDTH203

Creazione di porta utensile per punta, maschio e alesatore.

Il disegno del supporto per punta, maschio e alesatore, deveessere disegnato in contatto con l'asse Z, senza tener contodella lunghezza dell'utensile; se il supporto è circolaredisegnare solo la metà del profilo e attribuire ai parametri Z1 eZ2 valore zero. Durante la definizione dell'utensile la stessaaggiusterà il supporto automaticamente.

Esempio di programma per la costruzione di un supporto porta utensile per punta.

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SYS = AXES 10, XRL1 = LX , Z 0; L2 = LX , Z 30; L3 = LX , Z 100; L4 = LZ , X 25L5 = LZ , X -25; L6 = LZ , X 50; L7 = LZ , X -50; P1 = Z 0, X 0L8 = L2, D 0; L9 = L1, D 0; P2 = L2, L6; P3 = Z 0, X 13; L10 = P3, A 45L11 = L3, D 15; P4 = Z 0, X -12.5; L12 = P4, A -45; L13 = L6, D -10L14 = L7, D 10; L15 = L10, D 0; L16 = L3, D 0; L17 = L2, D 0L18 = L12, D 0; L19 = L1, D 0L20 = LZ , X 0 ; P5 = L11, L20; L21 = L10, D0PF1 = P1, L1, L10, L4, L2, L21, L6, L3, L13, -L11, P5PLOT = PF1, ZC 57.5, XC 37, WIDTH138

Esempio di programma per la costruzione di un supporto porta utensile per sgrossatore o finitore, adinserto circolare.

SYS = AXES 10, XR, MML1 = LZ , X 0; L2 = LX , Z 0; P1 = L2, L1; L3 = P1, A 177L4 = P1, A 122; P2 = M 15, A 177; P3 = M 15, A 122; L5 = P3, A 177L6 = P2, A 122; L7 = LX , Z -9.4; L8 = LX , Z -24.5; L9 = LX , Z -32L10 = L1, D -2; P4 = L10, L8; L11 = P4, A 135PF1 = P1, L4, L5, -L6, -L3, P1; L12 = L5, D 3; L13 = L6, D 3C1 = L6, -L12, -L13; L14 = LZ , X 42.5; L15 = LZ , X 170; P5 = L15, L9P6 = L9, L14; P7 = L7, L14; P8 = M 11.3, A 180, P7; L16 = P8, A 90P9 = L15, L16; L17 = L14, D -20; P10 = L16, L17PF2 = P4, L11, L9, L14, -L7, L5, L13, -C1, -L6, -L10, P4PF3 = P6, L9, L17, -L7, -L14, P6PF4 = P10, -L17, L9, L15, P9PF3 = PF3, MIRROR; PF2 = PF2, MIRROR; PF4 = PF4, MIRRORPF2 = PUT, PF2, PR1, P1, A -90PF3 = PUT, PF3, PR1, P1, A -90PF4 = PUT, PF4, PR1, P1, A -90PF1 = PF1, MIRRORPF1 = PUT, PF1, PR1, P1, A (-90)PLOT = PF1, PF2, PF3, PF4, ZC 73, XC -2, WIDTH231

Eseguire il programma sopra, quindi selezionare l'opzione "PORTA UTENSILE" "CREA", selezionare il tipo"SGRO/FINI", selezionare il PF2 con Z1 = 0, Z2 = -11.3 e scegliere un colore, segue la selezione del PF3 conZ1 = 11.3 e Z2 = -11.3 e scelta del colore, selezione del PF4 con Z1 = 0 e Z2 = 0 (Z1 e Z2 uguali a zero persupporto circolare), scelta del colore con chiusura dell'operazione.

Creare un inserto nella banca dati con i seguenti parametri:

AP = 93AF = 55CA = 15

ATTENZIONE !

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Ricordiamo di tenere sempre aggiornato il disco di BACKUP del sistema relativi le BANCHEDATI, DISPOSITIVI e SUPPORTI. I file specificati relazionano il lavoro proprio dell'utente ecome tali non possono essere riallocati dall'installazione, in caso di difetto al disco rigido.

Questi files sono contenuti nel direttorio: \UNICAM-V7\UNILATHE\DB

MANDRINO E CONTROPUNTA

UNICAM permette all'utente di disegnare e associare al pezzo la visualizzazione del mandrino e/ocontropunta che saranno utilizzate in macchina, rispettando la forma e le dimensioni, in modo taleche l'utente controlli la collisione dell'utensile ai dispositivi di fissaggio.

MANDRINO PARAMETRICO.

Questa opzione offre all'utente la possibilità di scegliere una determinata geometria giàpredeterminata dal sistema per l'assegnazione del mandrino; la variazione della forma geometrica èin funzione dei valori selezionati dall'utente.

Per la realizzazione di mandrini interni il valore delparametro "L" deve essere negativo.

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CONTROPUNTA PARAMETRICA

Questa opzione offre all'utente la possibilità di scegliere una determinata geometria già predeterminata dalsistema per l'assegnazione della contropunta; la variazione della forma geometrica è in funzione dei valoriselezionati dall'utente.

MANDRINO E CONTROPUNTA CREATE DALL'UTENTE

E' possibile disegnare la geometria del mandrino e memorizzarla con un determinato nome scelto dall'utente.La stessa in qualunque momento può essere applicata nel programma, definendo semplicemente il suopunto di applicazione.La generazione del disegno del mandrino è identica alla generazione dei profili, essendo lo stesso dichiaratocome profilo numerico con punto iniziale uguale a quello finale.Nel caso di contropunta il profilo numerico non deve obbligatoriamente iniziare e terminare sullo stessopunto, ma inizia e termina sopra l'asse di rivoluzione Z.Tanto per il mandrino come per la contropunta l'utente deve definire un nome al dispositivo che vienememorizzato e il punto di riferimento. Il punto di riferimento può essere definito per coordinate cartesiane ocon selezione diretta di un punto a video. Per attivare questa modalità di assegnazione punto è sufficientecliccare fuori dalla calcolatrice e quindi scegliere il punto desiderato.Digitare il programma sotto e creare con il profilo PF1 un mandrino con punto di riferimento il punto P1.Creare con il profilo PF2 una contropunta con punto di riferimento il punto P5. Creare un altro programmaqualsiasi e applicare ambedue i dispositiv i.

SYS, AXES 10L1 = LX , Z 0L2 = LX , Z 50L3 = LX , Z 45L4 = LX , Z 40L5 = LX , Z 0L6 = LX , Z 10L7 = LZ , X 0L8 = LZ , X 100L9 = LZ , X 110L10 = LZ , X 120L11 = LZ , X 130L12 = LZ , X 170L13 = LZ , X 15P1 = L2, L7P2 = L13, L4L14 = P2, P1P3 = L7, L1P4 = L13, L3L15 = P1, P4L16 = L3, D 0L17 = L4, D 0PF1 = P3, L7, L15, -L13, L4, L8, L3, L9, L2, -L10, L16, -L11, L17, -L12, +

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-L1, P3L18 = Z 62.471, X -.135, Z 106.458, X 26.746L19 = LX , Z 110L20 = LX , Z 140L21 = LZ , X 50L22 = LZ , X 80L23 = LZ , X 200L24 = LX , Z 200P5 = L18, L7P6 = L24, L7L25 = L19, D -10C1 = L25, L21, R-5C2 = L18, L13, R-8C3 = L22, -L24, R-15PF2 = P5, L18, C2, L13, L25, C1, L21, L19, L22, C3, -L24, P6

APPLICA DISPOSITIVO

Per applicare la contropunta o il mandrino è sufficiente selezionare il nome del dispositivo desiderato,sempre da menu indicare il punto d'applicazione del dispositivo, ricordando che il dispositivo sarà applicatoal punto in funzione del punto di riferimento determinato durante la sua memorizzazione.Un dispositivo può essere composto da vari altri dispositiv i, è sufficiente applicarli in accordo alle necessità.

ATTENZIONE !

Ricordiamo di mantenere sempre aggiornato su disco di BACKUP del sistema i files della BANCADATI, DISPOSITIVI e SUPPORTI. I files elencati sono propri del lavoro dell'utente e come talinon possono essere riallocati da installazione qualora si verifichi un difetto nel disco rigido.

Questi files sono contenuti nel direttorio: \UNICAM-V7\UNILATHE\DB

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OPERAZIONI TECNOLOGICHE

UNICAM permette di praticare tutte le operazioni tecnologiche comunemente usate nei torni a controllonumerico, offrendo aiuti nel facilitare la programmazione e migliorando la qualità finale della realizzazione deipezzi.

Le operazioni sono: sgrossatura, finitura contornando i profili, operazione di filettatura, apertura di canali,svuotamento gole anche di geometrie complesse, esecuzione di forature, uso di bareni e maschi.Dopo la selezione dell'operazione desiderata il sistema apre un menu con due opzioni, la prima "TOOL"permette all'utente di definire l'utensile pertinente all'operazione scelta ed in seguito di eseguire l'operazione.L'opzione "Esecuzione Tecnologia" apre un menu apre un menu dal quale l'utente può assegnare iparametri necessari per realizzare l'operazione selezionata.Alla scelta definizione utensile il sistema apre nuovamente un menu con le opzioni: "TDEF" e "TCAT", dovenel primo richiede tutti i parametri utensile e il secondo permette l'accesso alla banca dati tecnologica escegliere l'utensile ideale con tutti i suoi parametri precedentemente definiti.

PARAMETRI COMUNI DEGLI UTENSILI

Analizzeremo in dettaglio i singoli parametri usati nella definizione degli utensili, molti di essi sono comuni atutti gli utensili e dedicheremo questo capitolo allo studio di essi, mentre per quelli esclusiv i di un determinatoutensile per una determinata lavorazione saranno trattati insieme alle caratteristiche di ogni singolaoperazione.

TOOLn - definisce il numero sequenziale dell'utensile, vedremo più avanti come cambiare questanumerazione della stesso utensile insieme con il parametro FACE, possibilità di programmare l'esecuzione dimovimenti a distanza di sicurezza di modifica del correttore e/o cambiare i parametri tecnologici per unastessa operazione.

FACEn - definisce il numero della face della torretta porta utensile su cui verrà montato l'utensile, se nonviene definito nessun valore nel parametro CORR, il valore del correttore nel programma macchina saràuguale a quello dichiarato nella FACE.

CSv - definisce il valore della velocità di taglio in metri/min. dipendente dall'unità usata (metrica o pollici).Nella banca dati la velocità di taglio dovrà essere sempre memorizzata in metri al minuto, nella fase diprocesso il sistema adatta in automatico all'unità dichiarata (metrica o pollici).In funzione alla velocità di taglio e diametro dell'utensile il sistema calcola RPM (rotazione mm/giro) ideale perdiverse condizioni di lavoro.

FRv - definisce il valore di avanzamento in millimetri al giro o pollici al giro a seconda dell'unità usata(millimetri o pollici). Nella banca dati l'avanzamento deve essere sempre memorizzato in millimetri al giro, nellafase di processo il sistema si adatta in automatico all'unità dichiarata (metrica o pollici). Nelle operazioni difilettatura, questo parametro definisce il passo di filettatura.

CLNT - definisce se verrà o no usato il refrigerante durante la lavorazione. Questo parametro è tipo flagattivo/disattivo, appare nel menu sempre disattivo, dovendo il programmatore renderlo attivoall'occorrenza.

Mv - definisce il verso di rotazione del mandrino tornio, default del sistema verso orario (M3). Dopo laselezione di questa opzione, il sistema apre la calcolatrice nella quale il programmatore digita il valore dellafunzione "M" che definisce il verso di rotazione.

CORRn - definisce il numero di correttore raggio utensile. Questo parametro genera informazionistrettamente legate al post processore. Se il parametro CORR non viene dichiarato, v iene associato il valoredella FACE. E' possibile modificare il correttore dello stesso utensile, vedremo questa procedura nelladefinizione utensili.

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CHv - definisce la distanza di sicurezza tra l'utensile e il pezzo che verrà rispettata per eseguire i movimenti diaccostamento in rapido. Default del sistema 2mm. modificabile dall'utente.

PXv - definisce il valore della distanza dal centro torretta alla punta dell'utensile in relazione all'asse X.Normalmente il valore di PX è negativo, poiché il sistema applica una somma algebrica tra il punto di cambioUT. e la distanza "PX" dell'utensile, definendo cosi dove andrà a posizionarsi la torretta porta utensili.

Nell'esempio precedente è possibile osservare tre condizioni comuni al disimpegno in relazione all'asse X.

1 - PX = 02 - PX = -1903 - PX = 13

PZv - definisce il valore della distanza dal centro torretta alla punta dell'utensile in relazione all'asse Z.Normalmente il valore di PZ è negativo, poiché il sistema applica una somma algebrica tra il punto di cambioUT. e la distanza "PZ" dell'utensile, definendo cosi dove andrà a posizionarsi la torretta porta utensili.

1 - PZ = -3052 - PZ = -1613 - PZ = - 302.7

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SGROSSATURA

Tra le varie operazioni possibili in un tornio a controllo numerico, la più comune è l'operazione disgrossatura, considerando che impegna la macchina per la maggior parte dei tempi in un ciclo difabbricazione. La scelta dell'utensile e dei parametri di taglio, il fissaggio del pezzo e il processo difabbricazione vanno determinati nella modalità ottimale per offrire la miglior qualità del prodotto finale, ilmiglior rendimento della macchina, rispettando le condizioni di taglio dell'utensile.Per i motiv i sopra descritti UNICAM offre una notevole gamma di opzioni per dare creativ ità alprogrammatore nel realizzare il miglior processo, consultando informazioni tecnologiche dalla banca datiesterna alla fase di processo, modificando il sovrametallo sopra qualunque elemento geometrico checompone il profilo finito, limitando aree di taglio o verso e profondità di taglio, per rendere sicuramentepossibile la realizzazione del processo ideale.Per realizzare qualunque operazione tecnologica UNICAM, deve seguire il seguente ordine di definizioni:

1 - Definizione dei profili: Grezzo e Finito;

2 - Definizione del punto di cambio utensile;

3 - Definizione sopra qualunque elemento geometrico il valore del sovrametallo;

4 - Definizione dell'operazione che sarà realizzata;

6 - Definizione dell'utensile che sarà usato;

7 - Esecuzione dell'operazione.

Definizione dell'operazione di sgrossatura.

SINTASSI:

RUG [H] = [SAF], [LZ], [LX], [AA], [AR], [FR], [DP][V] [CAP]

I comandi RUGH e RUGV possono essere introdotti in una forma prevista nella sintassi, in qualunque partedel programma se prima è stato specificato il comando TOOL o TCAT definizione utensile per eseguire lalavorazione.Dopo l'introduzione dati il comando eseguirà le operazioni di sgrossatura, rimuovendo il materiale in unaserie di passate tra il profilo grezzo PFR e il profilo finito PFF.L'operazione di sgrossatura si adatta alla geometria del pezzo; quando il comando è introdotto, sulla basedella profondità di passata, vengono generate una serie di movimenti paralleli o perpendicolari all'asse dirotazione, in modo tale che si possa rimuovere la maggior quantità di materiale grezzo all'interno del campodi lavoro stabilito.Nel definire una operazione di sgrossatura si deve tener conto delle caratteristiche del materiale usato(caratteristiche geometriche) e le caratteristiche dell'utensile che esegue la lavorazione. L'utensile deve essereidoneo alla lavorazione e dovrà essere definito dal comando TOOL o TCAT.Sia nel caso di sgrossature orizzontali che verticali una volta che si è specificato nel comando TOOL o TCATil parametro RGT (destro), l'utensile lavora muovendosi dalla contropunta verso il mandrino, con ilparametro LFT (sinistra) nel comando TOOL o TCAT l'utensile lavora muovendosi dal mandrino allacontropunta. Le passate incrementano dall'esterno all'interno se specificato il parametro di entrata EXT nelcomando TOOL o TCAT o al contrario incrementa dall'interno all'esterno con parametro INT in TOOL oTCAT.

Il comando sgrossatura possiede varie modalità di esecuzione della rimozione del materiale grezzo, il sistemaassume per default la seguente sequenza di posizionamento:

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- L'utensile si posiziona in rapido al punto iniziale della lavorazione;

- effettua una passata in velocità di lavoro;

- effettua un ritorno a distanza uguale a quella dichiarata nel parametro CH (distanza di sicurezza);

- posizione a velocità rapido al punto iniziale della prossima passata, ripetendosi per passate successive pertutta la rimozione del grezzo;

- terminata l'ultima passata l'utensile esegue una semifinitura lungo tutto il profilo sgrossato, al fine dieliminare i riccioli lasciati dal raggio dell'utensile distribuendo un sovrametallo costante per facilitarel'operazione di finitura.

Relativamente a quanto esposto, andiamo ad esaminare il programma sotto.

------PFR = P1, L1, L10, -L16, P2PFF = P1,L1,L2,L3,L4,C1,L5,L6,L7,L8,L9,L10,L11,L12,L13,C2,L14,L15,P2

‘ TECNOLOGIA

CTUR = X 300, Y 300OVC1 = L11, L13OVC.3 = C2, L15TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 4, R 0.8, P0, PZ -33, +PX -33, AP 93, AF 35, M3RUGHEND

Dopo la definizione dei profili: grezzo (PFR) e finito (PFF), si procede alla fase tecnologica con ladichiarazione del punto di cambio utensile, in seguito dichiariamo due sintassi per da collocazione delsovrametallo diverso lungo il profilo, sugli elementi compresi tra L11 e L13 di 1mm., mentre sugli elementicompresi tra C2 e L15 di 0.4 mm.Dopo la definizione dell'utensile con il solo uso dell'istruzione (sgrossatura orizzontale) senza nessunparametro e relativa ad un utensile di tipo EXT (esterno) RGT (destro) assunti per default dal sistema, a iniziola procedura di rimozione truciolo per passate dalla contropunta al mandrino dal grezzo al finito, rispettandola sequenza di posizionamenti v ista precedentemente.

UNICAM calcola automaticamente il numero delle passatenecessarie per asportare il materiale grezzo rispetto laprofondità di taglio definita nell'utensile "DPv (profondità ditaglio massima radiale".Il numero delle passate è calcolato in base alle seguenti regole:- la profondità di taglio effettiva deve essere minore o ugualealla profondità di taglio massima DPv;- il materiale deve essere rimosso con il minor numero possibiledi passate;- tutte le passate devono avere la stessa profondità effettiva;

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Nell'esempio di fianco la profondità totale è calcolata nelseguente modo:(100 - (62 + 2 x 1)) / 2 = 18mm18 / 4 = 4.518 / 5 = 3.6

dove:100 = maggior diametro esterno del profilo grezzo;62 = minor diametro esterno del profilo finito;1 = valore del sovrametallo;18 = profondità massima del materiale che sarà rimosso;4 = profondità massima di taglio, dichiarata nell'utensile;3.6 = profondità effettiva di taglio.

Il sistema eseguirà cinque passate uguali con profondità effettiva di 3.6 mm., alla fine percorrerà tutto ilprofilo eseguendo una prefinitura, rilasciando sopra tutti gli elementi il sovrametallo dichiarato.

RUGH, SAF - Definisce la sgrossatura senza passata di semifinitura.

Questo comando genera gli stessi movimenti descritti nel comando precedente, ma non esegue la passata disemifinitura.

Nel prossimo esempio viene rimosso l'eccesso di materiale usando due ciclidi sgrossatura, nel primo il materiale del pezzo sarà rimosso eseguendo lasfaccettatura per passate che saranno incrementate dall'esterno all'interno,nel secondo ciclo si utilizza una sgrossatura orizzontale con movimentiutensile dalla contropunta verso il mandrino.

LZ Definisce la limitazione lungo l'asse Z.

LX Definisce la limitazione lungo l'asse X.

Per l'esecuzione della prima sgrossatura sarà necessario limitare l'area di materiale che sarà rimosso, perquesto UNICAM offre una gamma di opzioni che risolvono qualunque situazione. L'operazione disgrossatura può essere limitata in una zona particolare facendo riferimento agli elementi del profilo finito PFFo a delle quote lungo gli assi Z e/o X.Scelti dal menu sgrossatura i parametri LZ(E) o LX(E) il sistema apre la calcolatrice dove l'utente digita ilvalore della coordinata che limiterà l'area di sgrossatura.

Nel caso che l'utente opti per definire questa area attraverso un elemento geometrico, basta premere il tastoENTER con il cursore fuori dalla calcolatrice, il sistema aprirà cosi un menu a sinistra del v ideo, riportantetutti gli elementi appartenenti al profilo finito; muovendo il cursore in verticale si scorrono gli elementi chevengono identificati nel sistema con un colore differente da quello definito, permettendo all'utente discegliere su quale elemento desidera la limitazione. Facendo riferimento a un elemento del profilo finito PFF,il limite dell'operazione è dato dal punto finale dell'elemento considerato, rispetto la direzione del profilofinito. Nel caso di profili che contengono archi di cerchio, UNICAM permette che la limitazione sia riferita adun solo dei suoi quadranti.

------PFR = P1, L18, L16, L15, P2PF1,P1,L1,L2,L3,C1,L4,L5,L6,L7,C2,L8,C3,L9,C4,L10,L11,L12,L13,L14CTUR = X 340, Y 400

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OVC 1 = L2, L5OVS .2 = L6OVC .5 = L7, L14TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 3, R 0.8, P1, PZ -32, +PX -50, AP 93, AF 55, M3RUGV = SAF, LZ, L1

La sgrossatura verticale è stata realizzata limitando la lavorazione inrelazione all'asse Z sull'elemento L1. Non avendo dichiarato nessunsovrametallo su questo elemento l'utensile rimuove fino alla quotanominale. Questo procedimento deve essere adottato in determinatecondizioni, cioè quando si deve interagire sulla quota finale già in fasedi sgrossatura.

PLOT = PF1, OVC, PFR, PFFZOOM = ZC 45.54297, XC 23.49771, WIDTH100.75885RUGH = DP 4

Alla fine dell'operazione il profilo grezzo PFR è aggiornato del materiale rimosso, questa situazione puòessere generata usando i comandi di sistema: vista ottimizzata, zoom, ridisegna, etc.Per la seconda fase di sgrossatura usiamo il comando RUGH seguito dal parametro DP 4, quale profondità ditaglio diversa in questa operazione rispetto a quella dichiarata nella definizione dell'utensile che era di 3 mm.

Il comando sgrossatura si presta anche per eventuali rientranze oinsenature nel profilo se la geometria di tali rientranze lopermettono. La possibilità di eseguire la lavorazione rispetto questegeometrie è data dall'angolo di posizione AP e l'angolo dell'utensileAF.La profondità della passata è considerata automaticamente rispettogli angoli dell'utensile. Questi angoli sono associati all'utensiledurante la sua definizione, se omessi non sarà possibile la rimozionenelle insenature.

La figura che segue illustra un esempio di sgrossatura orizzontalecon angolo di posizione 93 gradi e l'angolo dell'utensile di 55 gradi.

Esempi di sgrossature orizzontali e verticali con limitazione di area di taglio in relazione agli assi Z e X.

Sgrossatura esterno orizzontale con limitazione in relazione all'asse Z, coordinata Z per limite di 50 mm.

------TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 3, R 0.8, P1, PZ-32, +PX -50, AP 93, AF 55, M3RUGV = SAF, LZ, L1RUGH = LZ, 50

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Sgrossatura esterno orizzontale con limitazione in relazione all'asse X, coordinata X di limite 70 mm.

------TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 3, R 0.8, P1, PZ -32, +PX -50, AP 93, AF 55, M3RUGV = SAF, LZ, L1RUGH = LX, 70

Sgrossatura esterno orizzontale con limitazione in relazione agli assi Z e X, coordinate Z e X per limiti di 40 e65 mm.

------TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 3, R 0.8, P1, PZ -32, +PX -50, AP 93, AF 55, M3RUGV = SAF, LX, L1RUGH = LZ, 40, LX, 65

Sgrossatura esterno verticale con limitazione in relazione agli assi Z e X, di limite 40 e 65 mm.

------TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 3, R 0.8, P1, PZ -32, +

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PX -50, AP 93, AF 55, M3RUGV = SAF, LX, L1RUGV = LZ, 40, LX, 65

Sgrossatura interno verticale senza finitura finale con limite in relazione all'asse Z relativo all'elemento L7,seguito da sgrossatura orizzontale interna.

------TOOL2 = TCAT 12, ROUGH, FA 2, CS 180, FR 0.2, DP 3.5, R 0.8, P0, PZ -30, +PX -22, AP 95, AF 35, M3, INTRUGV = SAF,LZ, L7RUGH

Sgrossatura esterno orizzontale usando un utensile esterno sinistro, l'utensile si realizza le passate dalmandrino alla contropunta.

------TOOL1 = TCAT 7, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 2.5, R 0.8, P0, +PZ (-30), PX (-25), AP 93, AF 55, M3, LFTRUGH

Per sfaccettare un pezzo muovendo l'utensile dall'interno verso l'esterno vanno dichiarati tutti i parametricome utensile esterno, attribuendo allo stesso il parametro INT.

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---TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 2, R 0.8, P0, PZ -33, +PX -33, AP 93, AF 35, M3, INTRUGV = LZ, L10

Sgrossatura e finitura con lo stesso utensile.

UNICAM permette la finitura di un profilo o parte di esso, usando lo stesso utensile che a eseguito lasgrossatura. Basta che l'utente seleziona dopo la sgrossatura l'operazione di finitura e indichi quali elementi siintendono finire.------CTUR = Z 300, X 300OVC 1 = C1, L8TOOL1 = TCAT 12, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 2.5, R 0.8, P0, PZ -35, +PX -22, AP 95, AF 35, CLNT, M3, INTRUGHFINI = L3, C2

Modifica parametri utensili.

E' possibile modificare i parametri di uno stesso utensile in due modi:

1 - Senza che l'utensile si porti alla fine della prima esecuzione (posizione di cambio utensile). In questo casoil programmatore deve chiamare l'utensile con lo stesso numero (TOOLv) e con la medesima face (FAv),cambiando i parametri necessari. Nell'esempio sotto abbiamo eseguito due sgrossature con il medesimoutensile, cambiando nella seconda esecuzione i parametri da/a: velocità di taglio da 180 m/min. a 200m/min., l'avanzamento da 0.2 mm/giro a 0.35 mm/giro e la profondità di taglio nella sgrossatura inorizzontale diminuita da 2.5 mm. a 2mm.

------TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 2.5, R 0.8, P0, PZ -35, +PX -55, AP 93, AF 35, CLNT, M3RUGV = LZ, L5, LX, L4TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 200, FR .35, DP 2, R 0.8, P0, PZ -35, +PX -55, AP 93, AF 35, CLNT, M3RUGH

2 - Con l'utensile che si porta al punto di cambio utensile. In questo caso il programmatore deve chiamarel'utensile con numero diverso al precedente (TOOLv), tenendo la stessa face (FAv), cambiando i parametrinecessari. Questa modalità è particolarmente utilizzata quando si rende necessario cambiare il correttoreutensile.Nell'esempio che segue abbiamo eseguito due sgrossature con lo stesso utensile, avendo cambiato nellaseconda i parametri: velocità di taglio da 180 m/min. a 200 m/min., l'avanzamento da 0.2 mm/giro a 0.35mm/giro e la profondità di taglio nella sgrossatura orizzontale diminuita da 2.5 mm a 2 mm e il parametroCOORv che definisce il valore del correttore utensile.

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------TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 2.5, R 0.8, P0, PZ -35, +PX -55, AP 93, AF 35, CLNT, M3RUGV = LZ, L5, LX, L4TOOL2 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 200, FR .35, DP 2, R 0.8, P0, PZ -35, +PX -55, AP 93, AF 35, CLNT, M3, CORR 5RUGH

Aav - Definisce l'angolo di attacco.ARv - Definisce l'angolo di retrazione.

Specificando l'angolo di attacco e retrazione dell'utensile forziamo la modalità di posizionamento al punto diinizio e di retrazione a fine lavorazione. Questo angolo è determinato dal quantificatore v espresso in gradi.Se non viene specificato l'angolo di avvicinamento e retrazione dell'utensile viene calcolato dal processor inbase alla geometria del pezzo in modo da evitare il più possibile le collisioni tra pezzo e utensile.

FR - Avanzamento di avvicinamento

Definisce l'avanzamento in mm/giro o pol./giro generato durante i movimenti di avvicinamento dell'utensile.Se il parametro non viene specificato UNICAM prende il valore dell'avanzamento definito nell'utensile.

OPERAZIONE DI SGROSSATURA

UNICAM permette alcune modalità di sgrossatura che vi presentiamo, tutte per rendere il piùsemplice e flessibile questa modalità di asportazione truciolo.

Il sistema assume per default il seguente ordine:

- terminata l'ultima passata l'utente esegue una passata di semi finitura lungo tutto il profilo sgrossato, al finedi eliminare le "creste" sul profilo date dalla profondità di taglio, lasciando un sovrametallo costante perfacilitare l'operazione di finitura.

Sintassi:

RUGH o RUGV

L'istruzione "CAP" (con finitura per passata), esegue alla fine di ogni passata, prima della retrazione inrapido al punto di inizio della passata seguente, un movimento di lavoro in modo da finire la parte delprofilo nella passata corrente togliendo il materiale lasciato "creste" dalla profondità di taglio. A finedell'operazione in questa modalità non viene effettuata la passata di finitura, questo perché già durante lafase di sgrossatura è stato tolto il Materiale in eccesso "creste", lasciando un sovrametallo costante.

Sintassi:

RUGH = CAPRUGV = CAP

L'istruzione "SAF" definisce la modalità di sgrossatura senza passata di semifinitura, questo comando eseguela sgrossatura solita ma senza realizzare la passata di semifinitura, lasciando cosi le "creste" sul profilo dafinire.

Sintassi:

RUGH = SAFRUGV = SAF

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FINITURA

Definizione dell'utensile.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], FINI, FA v, CS v, FR v, R v, Pv, [PZ v], [PX v],[AP v],+[AF v],[CLNT], [M v], [CORR v], [CA], [ST], [INT], [LFT]

Alcuni parametri sono già stati presentati nel capitolo "PARAMETRI COMUNI DEGLI UTENSILI" l'operazionedi finitura rispetta gli stessi parametri v isti nell'operazione di sgrossatura, eccetto il parametro DPv(profondità di taglio) essendo specifico dell'operazione di sgrossatura. Nelle operazioni di finitura o contornodi un profilo, incontrando una collisione dell'utensile al pezzo, v iene interrotta la simulazione nella zona dicollisione e il calcolatore emetterà un segnale sonoro indicando che il percorso incontra una o più collisioni.Con questo il programmatore potrà sostituire l'utensile o modificare il processo di elaborazione.

IMPORTANTE:SE NON SONO DICHIARATI NELL'UTENSILE DI FINITURA GLI ANGOLI DI POSIZIONE (AP) EDELL'UTENSILE (AF) IL SISTEMA NON CONTROLLA LA COLLISIONE.

UNICAM permette l'esecuzione di una finitura lungo un profilo, rispetto un unico elemento e rispetto unadeterminata parte del pezzo compresa tra gli elementi specificati, con uno o più utensili. Permette anche ilcambiamento dell'avanzamento, rispettando tolleranze di rugosità diverse sullo stesso pezzo.

SINTASSI:

FINI = L v, [L v], [AA v], [AR v]L v, [C v], [Qv]C v, [Qv], [C v], [Qv]C v, [Qv], [L v]

Le opzioni EI (elemento iniziale) e (elemento finale) aprono un menu a sinistra del v ideo riportante tutti glielementi appartenenti al profilo finito, muovendo il mouse in verticale sopra il nome dell'elemento, questoviene identificato nel profilo con un colore differente da quello di definizione, permettendo all'utente discegliere quello desiderato. Qualora l'esecuzione di finitura è da riferire ad un solo elemento geometrico,basta scegliere l'opzione EI, definendo l'elemento e terminare il comando con END.Una volta specificati gli elementi geometrici (rette e/o cerchi) che delimitano la parte del profilo finito PFF nelquale si desidera eseguire l'operazione, la finitura viene eseguita nella direzione dal primo al secondoelemento specificato.Per facilitare il processo di elaborazione UNICAM div ide il cerchio in quattro quadranti, potendo cosi riferirsiad un solo quadrante dello stesso elemento e/o iniziare una determinata lavorazione nel quadrantedesiderato.Il quantificatore v del parametro Qv "quadrante" assume valori 1,2,3,o 4 a seconda del quadrante usato.

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L'esempio che segue mostra due situazioni di finitura dove otteniamo dei percorsi utensile in funzione delparametro Qv. Nel primo esempio l'utensile inizia la lavorazione nel primo quadrante dell'elemento,terminandola nel primo quadrante dell'elemento C3. Nel secondo esempio la lavorazione inizia nello stessopunto e termina nel quarto quadrante dell'elemento C2.

La finitura deve essere sempre riferita al profilo finito PFF il quale riporta l'eventuale sovrametallo dichiaratodai comandi OVC o OVS; in questo caso il sovrametallo viene rimosso dal comando FINI.La sequenza delle operazioni generate dal comando FINI è la seguente:

- posizionamento dell'utensile in rapido alla distanza di sicurezza dal punto di inizio lavorazione;

- approssimazione dell'utensile al pezzo in velocità di lavoro dato dal parametro FRv;

- finitura degli elementi specificati nel comando;

- uscita dell'utensile dal punto finale dell'operazione (la distanza tra questi due punti è la distanza disicurezza);

TOOL3 = TCAT 3, FINI, FA 3, CS 200, FR .25,R 0.8, P0, PZ -110, +PX -145, AP 93, AF 35, M3FINI = L2, L5FR .1FINI = L9TOOL4 = TCAT 4, FINI, FA 4, CS 150, FR .15, R 1, P0, PZ -112, +PX -120, AP 93, AF 55, M3FINI = L11, L14

Nell'esempio l'utensile numero 3 esegue la finitura degli elementi compresi tra le rette L2 e L5 conavanzamento di 0.25 mm/giro, in seguito con l'avanzamento modificato a 0.1 mm/giro viene realizzata lafinitura della sola retta L9. Per modificare l'avanzamento l'utente deve selezionare come da menu sottol'opzione "AVANZAMENTO", il sistema apre un nuovo menu contenente l'avanzamento attuale epermettendo all'utente il cambiamento.Per continuare l'esecuzione di finitura definiamo un nuovo utensile con parametri geometrici e tecnologicidifferenti dal precedente, incluso l'avanzamento che influenzerà direttamente la rugosità degli elementicompresi tra L11 e L14.

A video è visualizzato il percorso dell'utensile, traslato del raggio della punta utensile. Questo comandoesegue la stessa parte di profilo finito, senza aver rimosso la parte di grezzo in precedenza. In questo casocompariranno a video due messaggi di collisione dal momento che i punti di inizio e fine profilo finito siincontrano dentro il profilo grezzo.Un errore analogo si riscontra quando gli elementi geometrici specificati nel comando FINI comprendonodel materiale grezzo rimasto ad esempio nelle estremità della sgrossatura precedente, impedendo il liberoaccesso all'utensile finitore.

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Le collisioni si annullano nei seguenti modi:

- sgrossando prima la parte di materiale grezzoche rende impossibile i posizionamenti;

- aumentando la distanza di sicurezza in modoche i punti di inizio e fine finitura si trovino fuoridal profilo grezzo;

L'avvicinamento e la retrazione dell'utensile allaquota di distanza di sicurezza e vice versa,dipendono dalla geometria del pezzo. Ilprocessor calcola gli angoli appropriati in mododa evitare il più possibile le collisioni tra utensile e

pezzo.

Gli angoli di attacco e/o stacco possono essere definiti direttamente da parte del programmatorespecificando i parametri di entrata AAv e ARv, in questo caso il Processor non considera la geometria delpezzo rifacendosi ai parametri specificati dall'utente. L'avvicinamento e lo svincolo alla distanza di sicurezzaavranno direzione rispetto gli angoli dichiarati.Per definire l'angolo di attacco (AAv) dobbiamo considerare l'utensile sopra l'asse X positivo nella posizionezero gradi. Il valore dell'angolo sarà definito in funzione della direzione che l'utensile prenderà peravvicinarsi al pezzo.

Esempio per angolo di attacco 'AAv'

Il valore dell'angolo di retrazione dell'utensile sarà definito in funzionedella direzione dell'utensile nella fase di stacco dal pezzo.

Esempio per angolo di retrazione 'ARv'

Il programma che segue evidenzia l'utilizzazione dei parametri AAv e ARv. La prima finitura realizzata tra glielementi L2 e L5 definita con angolo di attacco di 180 gradi e angolo di retrazione di 45 gradi. In questo casol'utensile si sposta dal punto 1 al punto 2 dove inizia l'angolo di attacco (180 gradi) in movimento rapido e in

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movimento di lavoro in esecuzione finitura al punto 3, staccandosi dal pezzo con angolo di retrazioneuguale a 45 gradi.Il prossimo comando esegue la finitura contornando dal mandrino alla contropunta degli elementi tra L9 eC2, avendo dichiarato 225 gradi come angolo di attacco.L'utensile si posizione in movimento rapido dal punto 3 al punto 4 e avvicinandosi al pezzo in lavororispetto l'angolo di 225 gradi, eseguendo la finitura al punto 5 e staccandosi dal pezzo con un angolo sceltodal processor, non avendo l'utente dichiarato un angolo di retrazione.

---------TOOL3 = TCAT 3, FINI, FA 3, CS 200, FR .25, R 0.8, P0, PZ -110, +

PX -145, AP 93, AF 35, M3FINI = L2, L5, AA180, AR45FINI = L9, C2, AA 225

Le rette e i cerchi specificati nel comando FINI devono essere predefiniti e appartenenti al profilo finito"PFF".Prima di eseguire in Processor il comando FINI si deve essere certi che sia stato rimosso il materiale traprofilo grezzo e profilo finito , sopra gli elementi che saranno toccati dalla finitura, v isto che solamente dopoqueste operazioni si calcola il nuovo profilo grezzo.Il comando FINI può essere effettuato anche su superfici prive di sovrametallo. Se il programma nonprevede del materiale grezzo, la definizione del profilo grezzo può essere omessa; in questo caso il controllodi collisione viene effettuato in relazione al profilo finito.

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CONT - Contorno profilo.

Oltre ai comandi v isti per le operazioni di sgrossatura e finitura, UNICAM offre la possibilità dirimuovere il materiale da un profilo contornando lo stesso, rispettando il determinato sovrametallo.Nel caso di operazione di finitura e/o contorno di un profilo, il sistema se avverte una collisione tra utensile epezzo interrompe la simulazione nel punto di collisione, ed emette un suono indicando il punto/i di collisione.Il programmatore potrà cosi intervenire nel sostituire l'utensile o modificare il processo di elaborazione.

IMPORTANTE:SE NON SONO DICHIARATI NELL'UTENSILE DI FINITURA GLI ANGOLI DI POSIZIONE (AP) EDELL'UTENSILE (AF) IL SISTEMA NON CONTROLLA LA COLLISIONE.

Alcuni parametri sono già stati presentati nel capitolo "PARAMETRI COMUNI DEGLI UTENSILI". I parametrisono gli stessi dell'utensile finitore.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], FINI, FA v, CS v, FR v,R v, Pv, [PZ v], [PX v], +[AP v], [AF v], [CLNT], [M v], [CORR v], [CA], [ST], [INT], [LFT]

Una volta specificati gli elementi geometrici (rette e/o cerchi) che delimitano la parte del profilo finito PFFsopra il quale si desidera eseguire l'operazione, la contornatura usa la direzione dal primo al secondoelemento specificato.

SINTASSI:

CONT = L v, [L v], [AA v], [AR v]L v, [C v], [Q v]C v, [Q v], [C v], [Q v]C v, [Q v], [L v]

Per facilitare il processo di elaborazione, UNICAM div ide il cerchio in quattro quadranti, potendo cosiutilizzare un solo quadrante dello stesso elemento e/o iniziare o terminare una determinata lavorazione nelquadrante desiderato. Nel v isualizzare gli elementi geometrici per facilitare la selezione del quadranteUNICAM identifica i quadranti di ogni cerchio. Il quantificatore v del parametro Qv può valere 1,2,3 o 4, aseconda del quadrante utilizzato.

L'esempio che segue mostra due situazioni di contornatura usando il parametro Qv a seconda del percorsoutensile generato. Nel primo esempio l'utensile inizia la lavorazione nel primo quadrante dell'elemento C1 etermina nel primo quadrante dell'elemento C3. Nel secondo esempio inizia la lavorazione nello stesso puntoterminandola nel quarto quadrante dell'elemento C2.

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La sequenza delle operazioni generate dal comando CONT è la seguente:- posizionamento dell'utensile in rapido alla distanza di sicurezza dal punto di inizio lavorazione;

- avvicinamento dell'utensile al pezzo in velocità di lavoro data dal parametro FRv;

- Contornatura degli elementi specificati dal comando;

- uscita dell'utensile dal punto finale dell'operazione (la distanza tra i due punti è la distanza di sicurezza).

Nel prossimo esempio ci riferiamo a un pezzo forgiato dove il grezzo ha una geometria come il profilo finito eil materiale in eccesso è di 10 mm. sul raggio. Rimuoviamo il materiale usando le istruzioni OVS e CONTintercalandole. L'istruzione CONT considera la variazione di sovrametallo e asporta materiale in funzionedell'OVS programmato.Per la prima passata definiamo un sovrametallo di 8 mm. il che significa che la profondità di taglio sarà di 2mm. variandolo sempre di 2mm. tra le varie passate. Per definire la passata di finitura dichiariamosovrametallo zero come ultima passata.

---TOOL1 = TCAT 3, FINI, FA 1, CS 200, FR 0.1, R 0.8,P0, PZ -112, +

PX -33, AP 93, AF 55, M3OVC 8 = L2, C4CONT = L2, C4OVC 6 = L2, C4CONT = L2, C4OVC 4 = L2, C4CONT = L2, C4OVC 2 = L2, C4CONT = L2, C4OVC 0 = L2, C4CONT = L2, C4

L'avvicinamento e la retrazione dell'utensile alla quota di distanza di sicurezza dalla superficie lavorata e viceversa, dipende dalla geometria del pezzo. Il processor calcola gli angoli appropriati in modo da evitare il piùpossibile le collisioni tra utensile e pezzo.Gli angoli di avvicinamento e/o retrazione possono essere definiti direttamente da parte dell'utentespecificando i parametri di entrata AAv e ARv (vedi finitura); in questo caso il processor non tiene inconsiderazione la geometria del pezzo, usando quanto programmato dall'utente. L'avvicinamento dalladistanza di sicurezza al pezzo seguirà i rispettiv i angoli dichiarati.Usando il comando CONT, il profilo grezzo non viene visto, l'utente dovrà pertanto tenere inconsiderazione le variazioni dello stesso, per evitare che successivamente i comandi di sgrossatura nonpossono venire eseguiti.Sempre se possibile il profilo grezzo PFR deve essere definito come se il materiale rimosso attraverso ilcomando CONT non esistesse.Le rette e i cerchi specificati nel comando CONT devono essere predefinite e appartenenti al profilo finitoPFF.

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Prima di eseguire il processo del comando CONT bisogna essere certi che sia rimosso tutto il materiale traprofilo grezzo e finito sopra gli elementi che saranno copiati.Si possono verificare qualora il profilo grezzo non è definito, messaggi di collisione da verificarsi da partedell'utente la validità.Il sovrametallo assegnato dai comandi OVC e OVS verrà rispettato nei successiv i comandi di sgrossatura.

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FILETTATURA

METRICA e WITHWORTH.

Definizione dell'utensile.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], THRD, METR, WITH, FA v, FR v, CS v, [PZ v], + [PX v],[CLNT], [M v], [CORR v], [CA], [ST], [INT]

Alcuni parametri sono già stati v isti nel capitolo "PARAMETRICOMUNI DEGLI UTENSILI", l'operazione di filettatura metrica ewithworth, richiede il parametro PASSO, dato dalla distanza tradue filetti consecutiv i.

UNICAM permette l'esecuzione usando un utensile congeometria appropriata, realizzando filettature interne, esterne,frontali (a spirale) e coniche.

THRD, LENG v, NPAS v, Z v, X v, [ANG v], [NPF v], [WDCL v], +[TYPE v], [NSTA v], [MACRO]

La sequenza delle operazioni generata per il comando FILETTATURA e la seguente:

- posizionamento dell'utensile in rapido al punto di inizio della filettatura;- avanzamento in velocità di lavoro uguale alla profondità di taglio sopra il lato del filetto;- avanzamento uguale al passo con direzione dalla contropunta al mandrino o viceversa;- distacco dell'utensile dal filetto in rapido o in velocità di lavoro;- ritorno dell'utensile in rapido al punto di inizio filettatura per l'esecuzione delle passate successive.

LENG - Definisce la lunghezza di filettatura, se il valore è positivo l'utensile esegue la filettatura muovendosidalla contropunta verso il mandrino a partire dal punto di applicazione, se negativo il movimentodell'utensile sarà dal mandrino verso la contropunta a partire dal punto di applicazione.

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Z,X - Definisce le coordinate di inizio filettatura.Pn - Definisce il punto di inizio filettatura.NPASv - Definisce il numero di passate di realizzo filettatura.

Per la realizzazione delle filettature coniche è necessarioindicare l'angolo di filettatura, definito dal parametroANG.

Filettatura conica esterna con angolo di inclinazione di 10gradi.

TOOL1 = TCAT 1, THRD, METR, FA 1, CS 60, FR 2,CLNT, M3THRD, LENG 28, NPAS 8, P4, ANG 10, WDCL 7

Filettatura conica interna con angolo di inclinazione di 4 gradi.

TOOL2 = TCAT 3, THRD, METR, FA 2, CS 60, FR 2.5, INT, CLNT, M3THRD, LENG 23, NPAS 7, P3, ANG 4

NPF - Con questo parametro è possibile specificare il numero di passate di finitura a fine filettatura.

WDCLv - Definisce la larghezza del canale di uscita chepermette l'uscita in rapido dell'utensile a fine filettatura. Sequesto parametro non viene specificato, l'utensile si distacca dalpezzo in velocità di lavoro, mantenendo una direzione chepermetta l'uscita data la rotazione del pezzo.

TYPEv - UNICAM permette di specificare la direzione di entrata dall'asse utensile e eventuali incrementi disezione tra una passata e l'altra.Il quantificatore dato dal parametro v può assumere valori 1,2,3 e 4 con i seguenti significati:

1 - Assunto dal sistema per default, entrata obliqua a sezione truciolo costante, l'utensile entra con angolo diinclinazione uguale all'inclinazione della filettatura con asportazione materiale costante.

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Il processor effettua il controllo di collisione nel punto di attacco, qualora non sia stato definitonessun profilo grezzo e finito, il sistema non effettua nessun controllo di collisione.

NSTAv - Definisce il numero di entrate, se omesso il sistema assume per default una entrata.

MACRO - Questo parametro è significativo per il post processor ( tipo flag attivo/passivo); se attivo il postprocessor genererà una macroistruzione di filettatura tipica, non generando i vari movimenti esplosi.

FILETTATURA TRAPEZOIDALE

Definizione dell'utensile.SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], THRD, TRAP, FA v, FR v, CS v, PFB v, PFC v, +WIDE v, [PZ v], [PX v], [CLNT], [M v], [CORR v], [CA], [ST]

Alcuni parametri sono già stati v isti nel capitolo "PARAMETRI COMUNI DEGLI UTENSILI", l'operazione direalizzazione filettature trapezoidali necessita dei seguenti parametri: PASSO, PFB, PFC e WIDE.PASSO - é la distanza tra due filetti consecutiv i.PFB - specifica la distanza superiore.PFC - specifica la distanza inferiore.WIDE - specifica la larghezza dell'utensile, misurata al suo vertice.

Per l'esecuzione delle filettature trapezoidali valgono gli stessi parametri v isti precedentemente per lafilettatura metrica e withworth, se non per il parametro WIDEv che vedremo di seguito:

1 - Se il programma della filettatura trapezoidale non ha definito il parametro WIDEv viene vista comefilettatura metrica e withworth, dipendente la parametro TYPEv (tipo di entrata).

ID = FILETTATURA TRAPEZOIDALEP1 = Z 100, X 100CTUR = Z 500, X 400TOOL1 = TCAT 0, THRD, TRAP, FA 1, CS 70, FR 12, PFB .25, PFC .75THRD, LENG 50, NPAS 4, P1, WDCL 10, TYPE 4

2 - Se nella programmazione della filettatura trapezoidale il parametro WIDEv è uguale alla larghezza difondo filetto, l'esecuzione verrà realizzata con movimento d'entrata utensile perpendicolare e con profonditàcostante. Identico all'item 1 con TYPE 4.

ID = FILETTATURA TRAPEZOIDALEP1 = Z 100, X 100

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CTUR = Z 500, X 400TOOL1 = TCAT 0, THRD, TRAP, FA 1, CS 70, FR 12, PFB .25, PFC .75, +WIDE 4.32532THRD, LENG 50, NPAS 4, P1, WDCL 10

OBS: Se la larghezza dell'utensile è uguale alla larghezza di fondo filetto, l'utente userà quell'utensile persgrossare il filetto vedendo la programmazione come filettatura speciale. Riportiamo un esempio di filettaturaspeciale "TRAPEZIA SPECIALE".

3 - Quando la larghezza di fondo filetto è maggiore della larghezza utensile, ad ogni penetrazione verrannoeseguiti un certo numero di contorni (determinati automaticamente da UNICAM sulla base della larghezzadell'utensile) sufficiente a rimuovere tutto il materiale tra dente e filetto, con riferimento alla penetrazione.

ID = FILETTATURA TRAPEZOIDALEP1 = Z 100, X 100CTUR = Z 500, X 400TOOL1 = TCAT 0, THRD, TRAP, FA 1, CS 70, FR 12, PFB .25, PFC .75, +WIDE 3.5THRD, LENG 50, NPAS 4, P1, WDCL 10

Se analizziamo il programma generato sotto, osserviamo che l'utensile nell'esecuzione della sgrossatura dellafilettatura mantiene una profondità costante di 1.5625. In funzione all'angolo della filettatura trapezoidale (30gradi), il passo e i parametri PFB e PFC, UNICAM calcola la larghezza del fondo del filetto fino allaprofondità finale, diametro 87.5 esecuzione di 3 passate calcolate nella misura di 4.325.Vedi blocco N440 e N480(108.412 + 3.5) - 107.587 = 4.325

%1N10 T101N20 M6N30 G54 G95 S222 M3N40 G0 X104 Z108N50 X96.875N60 G33 Z45 K12N70 G0 X104N80 Z109.668N90 X96.875N100 G33 Z46.668 K12N110 G0 X104N120 Z106.331N130 X96.875N140 G33 Z43.331 K12N150 G0 X104N160 Z108N170 X93.75N180 G33 Z45 K12N190 G0 X104N200 Z109.25

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N210 X93.75N220 G33 Z46.25 K12N230 G0 X104N240 Z106.75N250 X93.75N260 G33 Z43.75 K12N270 G0 X104N280 Z108N290 X90.625N300 G33 Z45 K12N310 G0 X104N320 Z108.831N330 X90.625N340 G33 Z45.831 K12N350 G0 X104N360 Z107.168N370 X90.625N380 G33 Z44.168 K12N390 G0 X104N400 Z108N410 X87.5N420 G33 Z45 K12N430 G0 X104N440 Z108.412N450 X87.5N460 G33 Z45.412 K12N470 G0 X104N480 Z107.587N490 X87.5N500 G33 Z44.587 K12N510 G0 X104N520 X400 Z500 M5N530 M30

FILETTATURA DI TIPO SPECIALE

Definizione dell'utensile.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], THRD, FA v, FR v, CS v, WIDEv, PFAv, PFB v, +PFCv, [PZv],[PXv], [CLNT],[Mv],[CORR v],[CA], [ST]

Alcuni parametri sono già stati v isti nel capitolo "PARAMETRI COMUNI DEGLI UTENSILI" l'operazione difilettatura speciale richiede i seguenti parametri: PASSO, PFA, PFB, PFC e WIDE.

PASSO - è la distanza tra due filetti consecutiv i.PFA - specifica l'angolo del profilo del filetto espresso in gradi.PFB - specifica l'altezza effettiva del filetto.PFC - specifica l'altezza di taglio della filettatura.WIDE - specifica la larghezza dell'utensile misurata nel suo vertice.

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UNICAM permette l'esecuzione di filettatura non standard di tipo simmetrico, dovendo il programmatoreinformare il sistema dei parametro caratteristici della filettatura necessari per il suo calcolo.Alcuni disegni non riportano tutti i parametri necessari ad UNICAM per realizzare i calcoli della correttafilettatura, per questo il programmatore dovrà determinarli scrupolosamente.A seguito riportiamo alcuni esempi di programmazione filettature speciali. Il numero di passate scelto è ilminor possibile per generare programmi corti e di facile apprendimento.

ESEMPIO DI FILETTATURA QUADRATA

Utensile con larghezza uguale alla filettatura.

Nella filettatura quadrata il valore dell'angolo del profilodella filettatura (PFA) deve essere programmato con zero(0), e l'altezza effettiva del filetto (PFB) in questo tipo difilettatura è uguale alla metà del passo e l'altezza di tagliodel filetto (PFC) dovrà essere sempre uguale a zero (0).Rammentiamo che il passo della filettatura è definito nelparametro AVANZAMENTO (FRv).

ID = FILETTATURA QUADRATACTUR = Z 500, X 400P1 = Z 100, X 100TOOL1 = TCAT 0, THRD, FA 1, CS 70, FR 10, PFA 0, PFB 5, PFC 0, WIDE 5THRD, LENG 50, NPAS 4, P1, WDCL10

Essendo la larghezza dell'utensile identica alla larghezza della filettatura l'utensile dovrà entrare tante voltequante programmate nel parametro NPASv e con profondità calcolata nel seguente modo:

((AEF * 2) / NPAS) = DP((5 * 2) / 4) = 2.5

Se è stata dichiarata una canalina a fine filettatura l'utensile esce in movimento rapido dal centro del canale.

N10 T101N20 M6N30 G54 G95 S222 M3N40 G0 X104 Z107N50 X97.5 -- Prima entrataN60 G33 Z45 K10 -- Z45 = (100 - (50 + (10 / 2)) UscitaN70 G0 X104N80 Z107N90 X95 -- Seconda entrataN100 G33 Z45 K10N110 G0 X104N120 Z107N130 X92.5 -- Terza entrataN140 G33 Z45 K10N150 G0 X104N160 Z107N170 X90 -- Quarta entrataN180 G33 Z45 K10N190 G0 X104N200 X400 Z500N210 T0 M5N30 M30

Utensile con larghezza minore della filettatura.

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Essendo la larghezza dell'utensile minore della larghezza della filettatura, ad ogni entrata saranno eseguiti uncerto numero di profilature ( determinate automaticamente da UNICAM basandosi sulla larghezzadell'utensile), sufficienti a rimuovere tutto il materiale sul dente del filetto riferito all'entrata.

ID = FILETTATURA QUADRATACTUR = Z 500, X 400P1 = Z 100, X 100TOOL1 = TCAT 0, THRD, FA 1, CS 70, FR 10, PFA 0, PFB 5, PFC 0, WIDE 2.5THRD, LENG 50, NPAS 4, P1, WDCL10

N10 T101N20 M6N30 G54 G95 S222 M3N40 G0 X104 Z107 -- Primo posizionamento al centro filettoN50 X97.5 -- Prima entrataN60 G33 Z45 K10N70 G0 X104N80 Z108.25 -- Prima profilatura (107 + 1.25)N90 X97.5 -- Prima entrataN100 G33 Z46.25 K10N110 G0 X104N120 Z105.75 -- Seconda profilatura (107 - 1.25)N130 X97.5 -- Prima entrataN140 G33 Z43.75 K10N150 G0 X104N160 Z107N170 X95N180 G33 Z45 K10N190 G0 X104N200 Z108.25N210 X95N220 G33 Z46.25 K10N230 G0 X104N240 Z105.75N250 X95N260 G33 Z43.75 K10N270 G0 X104N280 Z107N290 X92.5N300 G33 Z45 K10N310 G0 X104N320 Z108.25N330 X92.5N340 G33 Z46.25 K10N350 G0 X104N360 Z105.75N370 X92.5N380 G33 Z43.75 K10N390 G0 X104N400 Z107N410 X90N420 G33 Z45 K10N430 G0 X104N440 Z108.25N450 X90N460 G33 Z46.25 K10N470 G0 X104N480 Z105.75N490 X90

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N500 G33 Z43.75 K10N510 G0 X104N520 X400 Z500N530 T0 M5N30 M30

ESEMPIO DI FILETTATURA METRICA ISO

Nell'esempio di seguito mostreremo l'esecuzione di unafilettatura con profilo triangolare e i parametri chedevono essere programmati per la corretta esecuzione.Scegliamo una filettatura metrica per far si che l'utentepossa intendere con più chiarezza i calcoli di ogniparametro. E' chiaro che per questo tipo di filettaturaesiste una macro istruzione METR, vista all'inizio di questocapitolo che calcola tutti i parametri automaticamente, perquesto i due programmi che seguono eseguono la stessafilettatura. Per la corretta programmazione della filettaturasono usati i parametri PASSO (FRv), PFAv, PFBv e PFC .

ID = FILETTATURA METRICA ISO (MACRO SPECIALE)CTUR = Z 500, X 100P1 = Z 100, X 100TOOL1 = TCAT 0, THRD, FA 1, CS 70, FR 2, PFA 60, PFB 1.22686, +

PFC .28868THRD, LENG 50, NPAS 4, P1

ID = FILETTATURA METRICA ISO (MACRO METR)CTUR = Z 500, X 100P1 = Z 100, X 100TOOL1 = TCAT 0, THRD, METR, FA 1, CS 70, FR 2THRD, LENG 50, NPAS 4, P1

N10 T101N20 M6N30 G54 G95 S222 M3N40 G0 X104 Z103.354N50 X98.773N60 G33 Z50.354 K2N70 G33 X104 Z50 I0.271 K2N80 G0 Z103.207N90 X98.264N100 G33 Z50.207 K2N110 G33 X104 Z49.706 I0.349 K2N120 G0 Z103.094N130 X97.874N140 G33 Z50.094 K2N150 G33 X104 Z49.481 I0.4 K2N160 G0 Z103N170 X97.546 -- Ultima passata = (100 - (2 * 1.22686))N180 G33 Z50 K2N190 G33 X104 Z49.291 I0.439 K2N200 G0 X100 Z500N210 T0 M5N30 M30

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ESEMPIO DI FILETTATURA TRAPEZOIDALE (ACME E METRICA)

Nel prossimo esempio mostreremo la filettatura trapezoidale acme e una metrica, l'uso dei parametri per lacorretta definizione, sottolineando che ad ogni entrata saranno eseguite un certo numero di profilature(determinate automaticamente da UNICAM sulla base della larghezza dell'utensile) sufficienti a rimuoveretutto il materiale del dente del filetto, riferendoci alla sua entrata.

ESEMPIO DI FILETTATURA BUTTRESS

Il programma sotto è in unità metrica, per questo è necessario moltiplicare per 25.4 i parametri dellafilettatura; la conicità della filettatura appare nel disegno con angolo di 3/4 di pollice dovendo trasformarla ingradi con la seguente formula:

ATN ((3/4) / (2 * 12)) = 1.79.

ID = FILETTATURA BUTTRESSP1 = Z 100, X 100CTUR = Z 500, X 400TOOL1 = TCAT 0, THRD, FA 1, CS 70, FR ((.2*25.4)/COS(1.79)), PFA 0, +

PFB(.062*25.4), PFC 0, WIDE ((.1 * 25.4 )/ COS(1.79))THRD, LENG 50, NPAS 4, P1, ANG 1.79

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ESEMPIO DI FILETTATURA API

ID = FILETTATURA APIP1 = Z 100, X 100CTUR = Z 500, X 500TOOL1 = TCAT 0, THRD, FA 1, CS 70, FR ((.25*25.4 )/COS (4.727)), +

PFA 0, PFB (.1218*25.4), PFC 0, WIDE ((.125*25.4 )/ COS (4.727))THRD, LENG 50, NPAS 4, P1, WDCL 10, ANG 4.727

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GOLE - Apertura di gole

Definizione dell'utensile.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], GROV, FA v, CS v, FR v, WIDE v, [ANG v], [PZ v], +[PX v], + [R v], [INT], [CLNT], [CAv], [Mv], [CORR v], [ST]

Alcuni parametri sono già stati presentati nel capitolo "PARAMETRICOMUNI DEGLI UTENSILI", l'operazione apertura di gole è caratterizzatada due parametri utensile: larghezza e eventuale raggio.

Questa operazione permette la rimozione del materiale di una rientranza(gola) usando un troncatore. L'operazione consiste in una o piùpenetrazioni nel materiale da asportare. Operazione automatica per gole ditipo semplice, con smussi o raggi di raccordo.

SINTASSI:

GROV = WIDE v, DEEP v, Pv, [RTL v], [CHL v], [AL v], [RT v], [CH v],[A v], [RFL v], [RF v], [CLFT v].

La sequenza di operazioni generate per il comando GROV è il seguente:

- posizionamento dell'utensile in rapido al punto di inizio lavorazione;- lavorazione della gola con una o più passate, il numero delle passate dipende dalla larghezza dell'utensiletroncatore;- posizionamento dell'utensile in rapido sopra il punto finale della lavorazione;

In funzione alla geometria dell'utensile è possibile eseguire gole interne,esterne, frontali e ad angolo.

Parametri dell'apertura gole.

ANG - Definisce l'angolo dell'utensile in base al canale da eseguire.

Zv, Xv - Definizione delle coordinate diapplicazione gola.

Pn - Definizione del punto di applicazione gola.

Per utilizzare il comando GROV è necessariospecificare il punto di applicazione della gola.Questo può essere definiti in forma esplicita percoordinate Z e X del punto o in modo implicitospecificando il punto Pn predefinito. Le prossimefigure mostrano la posizione dei punti delle golecilindriche, raggiate, smussate e secondo

lavorazione esterne, interne e frontali.

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WIDEv Definisce la larghezza della gola.

DEEPv Definisce la profondità della gola.

CHv, Av Definisce la larghezza e l'angolo dello smusso (destro).

CHLv, AEv Definisce la larghezza e l'angolo dello smusso (sinistro).

RFv Definisce il valore del raggio di fondo gola (destro).

RFLv Definisce il valore del raggio di fondo gola (sinistro).

RTv Definisce il valore del raggio parte alta gola (destro).

RTLv Definisce il valore del raggio parte alta gola (sinistra).

CLFTv Specifica il correttore dell'utensile assunto durante la lavorazione del lato sinistro del canale, tuttaviadeve essere diverso da quello usato per la lavorazione del lato destro. Il valore del correttore per lalavorazione lato destro del canale è dichiarato dall'utensile attraverso il parametro CORRn, se non definitoper default v iene assunto valore uguale a quello della FACE (posizione in torretta dell'utensile).Come esempio, supponiamo di definire per l'esecuzione della gola il parametro CLFT con valore 9, vedremoanalizzando il post processor che quando l'utensile inverte il verso, modifica automaticamente il correttore.

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%N10 G99------N40 T101;...CANALE..INTERNO --> Utensile 1 Correttore 1------N90 G92 S211 M4 --> Lavorazione di un lato della golaN100 G0 X90. Z130. M3N110 X96. Z58.N120 G1 X110. F0.1--------N210 T109 M6 --> Utensile 1 Correttore 9---N220 Z60. --> Lavorazione altro lato della golaN230 G1 X110.N240 G0 X106. Z58.------A seguito riportiamo alcuni esempi con la definizione dell'utensile attribuendogli i corretti parametri per ognitipo di gola, riferite ai disegni.

Canali 1 e 3------TOOL1 = TCAT 1, GROV, FA 1, CS 80, FR 0.1, WIDE 6, PZ -22, PX -33, +

M3, CLNTGROV , WIDE 25, DEEP 8, P7GROV , WIDE 15, DEEP 10, P5, CHL 3, AL 45, RFL 0, RF 4

Canale 2

TOOL3 = GROV, FA 3, CS 80, FR 0.1, WIDE 5, PZ -22, PX -66, +M3, CLNT

GROV , WIDE 15, DEEP 8, P6, ANG 30, CHL 3, AL 45, CH 3, A 45

Canale 4

TOOL7 = GROV, FA 7, CS 80, FR 0.1, WIDE 4, PZ -85, PX -66, +M3, CLNT

GROV , WIDE 15, DEEP 10, P8, ANG 90, RTL 4, RT 4, RFL 4, RF 4

Canale 5

TOOL6 = GROV, FA 6, CS 80, FR 0.1, WIDE 5.5, INT, PZ -55, +PX -70, M3, CLNT

GROV , WIDE 16, DEEP 10, P9, ANG -30

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Canali 6 e 7

Nelle lavorazioni con utensile cilindrico, nei casi limite di gole con smussi e con raggi, la larghezza dell'utensiledeve sempre essere uguale o maggiore dello smusso o del raccordo della gola.

TOOL4 = TCAT 3, GROV, FA 4, CS 80, FR 0.1, WIDE 5, INT, PZ -55, +PX -70, M3, CLNT

GROV , WIDE 9, DEEP 5, P15, CHL 5, AL 45, CH 5, A 45

GROV , WIDE 9, DEEP 5, P14, RTL 5, RT 5

Canale 8

TOOL5 = GROV, FA 5, CS 80, FR 0.1, WIDE 5.5, INT, PZ -55, +PX -70, M3, CLNT

GROV , WIDE 13, DEEP6, P11, ANG 60

ATTENZIONE !- Non è possibile eseguire una gola di larghezza minore alla larghezza dell'utensile.- Il comando GROV può essere definito sulla stessa gola, appartenente al profilo finito. Il processor effettuacontrollo di collisione sopra il punto di attacco.- E' possibile eseguire gole senza aver prima definito nessun profilo grezzo e finito, in questo caso non èattivo il controllo di collisione.

SGROSSATURA

E' possibile sgrossare le gole, inclusi gli smussi e/o raccordi. Occorrerà sgrossare il raggio e smusso sempredalla parte retta del troncatore.

Nell'esempio la parte retta del troncatore è di 6 mm. in questo caso occorrerà sgrossare solamente il raggio elo smusso di 8 mm. e non i raggi di 5mm. sul fondo della gola.

SOVRAMETALLO GOLE

E' possibile collocare il sovrametallo sulle gole. Se l'utente decide di sgrossare una gola senza sovrametallo,l'utensile sgrosserà il canale fino alla misura finale. Definito il sovrametallo lo sgrossatore rispetterà il valore disovrametallo.

FINITURA DELLE GOLE

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Permette la finitura delle gole con lo stesso utensile che a realizzato la sgrossatura o con un altro utensile.

Ex. SOVRAMETALLO, SGROSSATURA e FINITURA.

GROV = WIDE 35, DEEP 15, P4, RTL 8, CH 8, A 45, RFL 5, RF 5, RUG, +OVC 1, FINI

Ex. FINITURA

GROV = WIDE 35, DEEP 15, P4, RTL 8, CH 8, A 45, RFL 5, RF 5, FINI

ATTENZIONE !Per eseguire la finitura di una determinata gola, accertarsi che la stessa sia precedentemente sgrossata,poiché la traiettoria dell'utensile sarà quella della geometria della gola.

RIPETIZIONE DI GOLE

E' possibile eseguire varie gole che hanno la stessa geometria in punti differenti sul pezzo. Usandoadeguatamente i parametri NREP, IX, IY e PREP è possibile eseguire molto rapidamente varie sequenze digole. Il programma che segue mostra un esempio di ripetizione di gole con sovrametallo, sgrossatura efinitura; osservare attentamente il disegno e lo sviluppo del programma per completare l'apprendimento.

Programma UNICAM.

SYS = AXES 10P1 = Z 20, X 75P2 = Z 87, X 121P3 = Z 165, X 50L1 = P1, A 0 ; L2 = P2, A 0 ; L3 = P3, A 0 ; L4 = P1, A 90 ; L5 = P2, A 90L6 = P3, A 90 ; L7 = L4, D 10 ; L8 = L5, D 10 ; L9 = L6, D 10 ; L10 = LX , Z 230L11 = Z 223.27, X 56.66, Z 233.07, X 20.918 ; L12 = L6, D -9L13 = L5,D -8 ; L14 =L4, D -20 ; P4 = L2, L14 ; L15 = Z 151, X 130.5, Z 159, X 78L16 = L4, D -5 ; L17 = P4, A 142 ; P5 = Z 230, X 0PFR = P5, L10, -L11, -L3, L12, -L15, -L2, -L13, -L1, L16, L17, P4PLOT = PFR, ZC 110, XC 7, WIDTH264CTUR = Z 555, X 555TOOL1 = TCAT 0, GROV, FA 1, CS 80, FR .5, WIDE 5, R , EXTGROV = WIDE 12, DEEP 8, P1, CHL 2, AL 45, CH 2, A 45, RBL 2, RB 2, +

RUG, OVC .5, FINI, NREP3, IZ20, P2, P3

ESEMPIO DI LAVORAZIONE DI GOLE CON RIPETIZIONE.

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DRIL - Operazione di foratura.

Definizione utensile.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], DRIL, FA v, CS v, FR v, D v, [PZ v], [PX v], +[CLNT], [Mv], [CORR v], [CA v], [ST]

Alcuni parametri sono comuni a quanto già visto nel capitolo "PARAMETRI COMUNI DEGLI UTENSILI",l'operazione di foratura è caratterizzata dal parametro diametro utensile (D v). Rammentiamo chel'operazione è sempre riferita a barenatura assiale, ossia l'asse X sarà sempre uguale a zero (0).

SINTASSI

DRIL, Xv, LENGv, [Iv], [MACRO]

DRIL - Definisce l'operazione di foratura con punta ad elica. L'operazione consiste nell'eseguire un foro coneventuale rompitruciolo di ritorno in rapido al punto di partenza.

La sequenza di operazioni generata dal comando DRIL è la seguente:

- posizionamento dell'utensile il rapido al punto iniziale;- esecuzione della foratura in velocità di lavoro fino al punto finale;- ritorno in rapido al punto iniziale.

Zv - Definisce la coordinata in Z di posizionamento in rapido. Il valore di Zv specifica l'inizio della barenaturae dovrà tenere conto della distanza di sicurezza CHv.

LENGv - Il parametro PROFv specifica la profondità massima della punta utensile usata per eseguire lalavorazione. Il valore dichiarato (incrementale positivo) dovrà essere dato dalla somma della lunghezzaeffettiva del foro più la distanza di sicurezza di avvicinamento.

Iv - Definisce l'incremento per il ciclo rompitruciolo.

Quando specificato il parametro Iv il processor esegue il ciclo di foratura profonda con rompitruciolo. Taleciclo di foratura è eseguito nella seguente forma:

1 - posizionamento dell'utensile in rapido al punto iniziale;

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2 - esecuzione della foratura a velocità di lavoro alla lunghezza (sopra l'asse X) uguale a Iv + CHv(Incremento + distanza di sicurezza);

3 - ritorno della punta in rapido al punto iniziale;

4 - ritorno in rapido dell’utensile alla nuova distanza di sicurezza;

Il ciclo si ripete più volte dal punto 2 al punto 4 finché non verrà completata l'operazione di foratura.

MACRO - Questo parametro fa si che qualora il post processor contempli la gestione di macro ciclo fisso ex.G81 / G83, se reso attivo non esploda in uscita macchina l'esecuzione per movimenti singoli ma richiami lamacro istruzione del controllo numerico (funzione associata al particolare post processor)

Riportiamo due esempi di programmazione e generazione programma macchina con uso e non delcomando MACRO:

TOOL1 = TCAT 1, DRIL, FA 1, CS 60, FR 0.1, D 22, PZ -100, PX 0, CLNT, +M3, CORR 1, CA 2

DRIL = Z 102, LENG 50, I 10

------N20T0101S44M3;...PUNTA..DIAMETRO=22N25G54N30G0X300.Z212.N35M6N40G4D1.N45S48N50G0X0.Z102.M8N55G1Z92.F0.1N60G0Z102.N65Z94.N70G1Z82.N75G0Z102.N80Z84.N85G1Z72.

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N90G0Z102.N95Z74.N100G1Z62.N105G0Z102.N110Z64.N115G1Z52.N120G0Z102.N125Z54.N130G1Z52.N135G0Z102.------

TOOL1 = TCAT 1, DRIL, FA 1, CS 60, FR 0.1, D 22, PZ -100, PX 0, CLNT, +M3, CORR 1, CA 2

DRIL = Z 102, LENG 50, I 10, MACRO

------N20T0101S44M3;...PUNTA..DIAMETRO=22N25G54N30G0X300.Z211.N35M6N40G4D1.N45S48N50G0X0.Z102.M8N55G74Z52.W10.F0.1N60G0Z102.------

ATTENZIONE !

Il Processor effettua i controlli delle collisioni al punto di attacco, è anche possibile definire l'operazione diforatura senza aver dichiarato il profilo grezzo, in questo caso non viene fatto nessun controllo di collisione.

L'operazione di foratura non utilizza i profili.

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REAM - Operazione di alesatura foro

Definizione utensile.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], REAM, FA v, CS v, FR v, D v, [PZ v], [PX v], +[CLNT], [Mv], [CORR v], [CA v], [ST]

Alcuni parametri sono comuni a quanto già visto nel capitolo "PARAMETRI COMUNI DEGLI UTENSILI",l'operazione di barenatura è caratterizzata dal parametro diametro utensile (D v). Rammentiamo chel'operazione è sempre riferita a barenatura assiale, ossia l'asse X sarà sempre uguale a zero (0).

SINTASSI

REAM = Zv, LENGv, FRv

REAM - Definisce l'operazione di alesatura. L'operazione consiste nell'allargare un foro e ritornare a velocitàdi lavoro come specificato dal parametro FRv al punto di partenza. La sequenza delle operazioni generatadal comando REAM è la seguente:

- posizionamento dell'utensile in rapido al punto iniziale;- esecuzione della penetrazione a velocità di lavoro al punto finale;- ritorno in lavoro al punto iniziale;

Il valore v del parametro Zv specifica l'inizio della barenatura, dovrà includere la distanza di sicurezza datadal parametro CHv.

Il parametro PROFv specifica la profondità massima dell'alesatura usata per eseguire la lavorazione. Il valoredichiarato (incrementale positivo) dovrà essere dato dalla somma della lunghezza effettiva del foro più ladistanza di sicurezza di avvicinamento.

Xv - Definisce la coordinata in Z di posizionamento in rapido. Il valore di Zv specifica l'inizio della barenaturae dovrà tenere conto della distanza di sicurezza CHv.

FRv - Definisce l'avanzamento al ritorno della barenatura, qualora non viene dichiarato nessun valorel'utensile ritornerà con l'avanzamento dichiarato nell'utensile.

ATTENZIONE !Il Processor effettua i controlli delle collisioni al punto di attacco, è anche possibile definire l'operazione dibarenatura senza aver dichiarato il profilo grezzo, in questo caso non viene fatto nessun controllo dicollisione.

L'operazione di barenatura non utilizza i profili.

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TAPP - Operazione di maschiatura

Definizione dell'utensile.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], TAPP, FA v, CS v, FR v, D v, [PZ v], [PX 0], +[CLNT], [Mv], [CORR v], [CA v], [ST]

Alcuni parametri sono comuni a quanto già visto nel capitolo "PARAMETRI COMUNI DEGLI UTENSILI",l'operazione di maschiatura è caratterizzata dal parametro diametro utensile (D v). Rammentiamo chel'operazione è sempre riferita a maschiatura assiale, ossia l'asse X sarà sempre uguale a zero (0).

SINTASSI

TAPP = Zv, LENGv

TAPP -Definisce l'operazione di maschiatura con maschio. L'operazione consiste nel filettare un foro per poiritornare in velocità di lavoro al punto di partenza. La sequenza delle operazioni generata dal comandoTAPP è la seguente:

- posizionamento dell'utensile in rapido al punto iniziale;- esecuzione della maschiatura a velocità di lavoro al punto finale;- inversione del senso di rotazione mandrino;- ritorno in lavoro al punto iniziale.

Zv - Definisce la coordinata in Z di posizionamento in rapido. Il valore di Zv specifica l'inizio dellamaschiatura e dovrà tenere conto della distanza di sicurezza CHv.

Il parametro PROFv specifica la profondità massima della maschiatura usata per eseguire la lavorazione. Ilvalore dichiarato (incrementale positivo) dovrà essere dato dalla somma della lunghezza effettiva del foropiù la distanza di sicurezza di avvicinamento.

ATTENZIONE !

Il Processor effettua i controlli delle collisioni al punto di attacco, è anche possibile definire l'operazione dimaschiatura senza aver dichiarato il profilo grezzo, in questo caso non viene fatto nessun controllo dicollisione.

L'operazione di maschiatura non utilizza i profili.

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MOVIMENTI IN RAPIDO O LAVORO

Una volta definito l'utensile è possibile eseguire la lavorazione, UNICAM possiede dei comandi che rendonoquesto procedimento completamente automatico. Il programmatore può a sua discrezione muoverel'utensile a velocità di lavoro o di rapido alle coordinate o ai punti, eseguendo manualmente lavorazionipoco complesse.

Questo comando permette il movimento dell'utensile ad un punto determinato a velocità controllata inmm/giro o in rapido con la maggior velocità della macchina.

SINTASSI

GOR = [Zv ,Xv], [Pv]

FRv

GO = [Zv ,Xv], [Pv]

GOR - movimento al punto dichiarato con avanzamento rapido;

GO - movimento al punto dichiarato con avanzamento di lavoro dichiarato nell'utensile; è possibilemodificare il valore dell'avanzamento scegliendo l'opzione "AVANZAMENTO" e digitando il valoredesiderato. Questa opzione genera il comando FRv.

Zv, Xv - coordinate dove sarà eseguito il movimento lungo i due assi;

Pv - punto predefinito;

ATTENZIONE !

Le coordinate cartesiane nel piano Z, X richiamate dai comandi GO e GOR sono sempre riferite al punto P0dell’utensile. Quanto maggiore è il raggio dell’utensile, tanto maggiore sarà l’attenzione in questi movimenti.

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CONTROLLO DI COLLISIONE

Molti sono i fattori che possono generare la collisione tra l'utensile e il pezzo, possiamo citarne alcuni:- tipo dell'operazione;- valore del sovrametallo;- geometria dell'utensile;- geometria del pezzo (profilo grezzo e finito);- presetting dell'utensile;- punto di cambio utensile "CTUR";- angolo di avvicinamento;- angolo di retrazione;- etc.

Come possiamo osservare, molti sono i fattori che influenzano il controllo e innumerevoli sono le situazioniche possono causare questo inconveniente.UNICAM possiede poderosi strumenti di calcoli geometrici che in funzione della geometria dell'utensile(angolo di posizione (AP) e dell'utensile (AF)) e della geometria del pezzo, controlla le collisioni. Nellesgrossature per esempio l'utensile non entra in concavità o rientranze controllando gli angoli dell'utensile.

---TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 3, R 0.8, P1, PZ -32, +

PX -50, M3RUGH

Nell'esempio precedente è stata eseguita una sgrossatura orizzontale con utensile ad angoli non dichiarati, inquesto caso non viene rimosso materiale nella rientranza.

Dichiarando gli angoli dell'utensile, il sistema oltre al controllo della collisione al pezzo, rimuove materiale nellarientranza per quanto possibile rispetto gli angoli definiti.

---TOOL1 = TCAT 2, ROUGH, FA 1, CS 180, FR 0.2, DP 3, R 0.8, P1, PZ -32, +

PX -50, AP 93, AF 55, M3RUGH

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Nel caso di operazione di finitura o contornatura di un profilo, l'utensile interrompe la simulazione nella zonadi collisione e il computer emette un suono indicando a video il messaggio di collisione. Con questo ilprogrammatore potrà sostituire l'utensile o modificare il processo di fabbricazione.

IMPORTANTE:

SE NON VENGONO DICHIARATI ALL'UTENSILE DI FINITURA GLI ANGOLI DI POSIZIONE (AP)E DELL'UTENSILE (AF) IL SISTEMA NON CONTROLLA LA COLLISIONE.

ATTENZIONE !

Qualora che non venga definito il profilo grezzo, in operazione di contornatura possono esserescatenati degli errori di collisione. L'utente dovrà controllare la validità dei messaggi d'errore.A video è visualizzato il percorso dell'utensile in entrata e retrazione in considerazione delraggio della punta utensile. Questo comando è eseguito dalla stessa parte del profilo che deveessere finito e non sgrossato precedentemente. In questo caso si possono generare uno o duemessaggi di collisione qualora il punto iniziale e finale entrano in contatto del profilo grezzo.Un errore analogo si verifica nel caso che gli elementi geometrici specificati nel comando FINIsiano si sgrossati, ma restando del materiale grezzo impedendo l'accesso all'utensile per lafinitura.

Le collisioni possono essere preventivate nelle seguenti forme:

- sgrossando prima la parte di materiale grezzo che rende impossibile i posizionamenti;

- aumentando la distanza di sicurezza, in modo che il punto di inizio e fine finitura si trovino fuori dal profilogrezzo.

UNICAM offre una serie di utilities per cui l'utente può ad esempio ridisegnare il solo profilo grezzo e finito,ampliare l'immagine con la funzione ZOOM, ed in seguito riprocessare il programma per osservare neidettagli il percorso dell'utensile.

Altro tipo di collisione tra l'utensile e il pezzo è data all'avvicinamento dell'utensile all'inizio lavorazione o piùcomunemente in allontanamento a fine lavorazione, soprattutto nelle lavorazioni interne.

Principali cause:

- Definizione errata dei profili grezzo e finito, vedi capitolo "DEFINIZIONE PROFILI" per la correttadefinizione.

- Dimensioni degli utensili (PZ e PX) lungo gli assi Z e X incompatibili con il punto di cambio utensile. Vedicapitolo "PUNTO DI CAMBIO UTENSILE".

Qualora l'utente non intenda identificare l'errore nella definizione dei profilo, ai valori delle coordinatepresetting utensile e del punto di cambio utensile, è possibile pilotare l'utensile manualmente usando icomandi GOR e GO. Vedi capitolo "MOVIMENTI ASSOLUTI IN RAPIDO E LAVORO".

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GESTIONE UTENSILI MOTORIZZATI SU TORNI CNC.

Una delle principali caratteristiche del modulo di tornitura avanzato è data dalla gestione degli utensili chepermettono l'esecuzione di fresature e forature nel piano frontale e radiale.Nel menu principale appare il comando "Operazioni di fresatura con utensile motorizzato", che unavolta selezionato permette all'utente di definire la geometria e tecnologia riferite agli utensili motorizzati.

DEFINIZIONE UTENSILE

Numero - definisce il numero dell'utensile che sarà impiegato nell'operazione, il valore attribuito all'utensile èdipendente dal post processor è sarà il numero di chiamata utensile.Nome - definisce il nome dell'utensile che sarà usato nell'operazione.Diametro - definisce il diametro dell'utensile.FR - definisce la velocità di avanzamento dell'utensile in mm/min. (millimetro / minuto)CS - definisce la velocità di taglio in metri/minuto.DS - definisce la distanza di sicurezza, se non viene attribuito nessun valore il sistema UNICAM assume perdefault una distanza di PA=2mm.CORRD - definisce il numero di registro del correttore diametro utensile.PX - presetting in relazione all'asse X dell'utensile.PZ - presetting in relazione all'asse Z dell'utensile.CLNT - attiva la funzione refrigerante durante la lavorazione.M - definisce il verso di rotazione del mandrino macchina, M3 orario e M4 antiorario.

Sintassi:

TOOLv = |MILL|, Dv, FRv, CSv, [DSv], [CORRDv], [PXv], [PZv], [CLNT], [Mv]|DRIL|

FRESATURA FRONTALE

PF - permette la selezione del profilo e/o set da lavorare.PROF - definisce la profondità della lavorazione.PA - parametro della distanza di approssimazione in rapido.CORR - permette in uscita dal post processor di generare le funzioni di correzione utensile proprie delcontrollo numerico, tipo G41 e G42.OFF - è la distanza che il centro fresa percorrerà in relazione al profilo. Questo comando deve essereinserito quando l'Offset specificato deve essere calcolato dal processor, o qualora si desidera lasciare delsovrametallo sulla lavorazione. Se l'Offset è omesso, il percorso del centro utensile coincide con il profilodefinito.RGT - per calcolare l'Offset a destra usare il parametro RGT. Durante il calcolo dell'Offset possono essereannullati elementi appartenenti al profilo teorico, caso contrario possono essere aggiunti elementi nuovi pergarantire l'interpolazione di elementi distaccati.PRR - parametro di ritorno rapido dell'utensile a fine lavorazione.TI - definisce la freccia cordale per la tolleranza nella lavorazione di cerchi.SP - definisce il posizionamento iniziale dell'utensile, se questo parametro non viene programmato ilposizionamento sarà all'inizio del primo elemento del profilo.FP - definisce il posizionamento finale dell'utensile, se questo parametro non viene programmato ilposizionamento sarà sull'ultimo elemento del profilo.

Sintassi:

MILL = PFv, PROFv, [CORR], [OFFv], [RGT], [PAv], [PRRv], [TIv], [SPv], [FPv]

FRESATURA RADIALE

PF - permette la selezione del profilo e/o set da lavorare.PROF - definisce il diametro di fine lavorazione, ovvero la profondità risultante tra la differenza del diametrodel pezzo e il diametro finale.RADIAL - definisce il diametro del pezzo.

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PA - parametro della distanza di approssimazione in rapido.CORR - permette in uscita dal post processor di generare le funzioni di correzione utensile proprie delcontrollo numerico, tipo G41 e G42.OFF - è la distanza che il centro fresa percorrerà in relazione al profilo. Questo comando deve essereinserito quando l'Offset specificato deve essere calcolato dal processor, o qualora si desidera lasciare delsovrametallo sulla lavorazione. Se l'Offset è omesso, il percorso del centro utensile coincide con il profilodefinito.RGT - per calcolare l'Offset a destra usare il parametro RGT. Durante il calcolo dell'Offset possono essereannullati elementi appartenenti al profilo teorico, caso contrario possono essere aggiunti elementi nuovi pergarantire l'interpolazione di elementi distaccati.PRR - parametro di ritorno rapido dell'utensile a fine lavorazione.TI - definisce la freccia cordale per la tolleranza nella lavorazione di cerchi.SP - definisce il posizionamento iniziale dell'utensile, se questo parametro non viene programmato ilposizionamento sarà all'inizio del primo elemento del profilo.FP - definisce il posizionamento finale dell'utensile, se questo parametro non viene programmato ilposizionamento sarà sull'ultimo elemento del profilo.

Sintassi:

MILL = PFv, RADIALV, PROFv, [CORR], [OFFv], [RGT], [PAv], [PRRv], [TIv], [SPv], [FPv]

FORATURA FRONTALE

PA - parametro di approssimazione in rapido alla coordinata di inizio foratura.LENG - profondità dell'operazione.P/SET - punto o set su cui eseguire le forature.I - valore di incremento ( rompitruciolo ) nella foratura.MACRO - utilizza la macro istruzione del CNC, se abilitata da post processor.

FORATURA RADIALE

Valgono i parametri v isti per la foratura frontale, nella foratura radiale è necessario specificare il diametro delpezzo.

Sintassi:

DRIL = RADIALv, DSv, PROFv, [Iv], [Pv], [SETv], [MACRO]

Esempio di fresatura e foratura con utensili motorizzati

In questo esempio sono realizzate le seguenti operazioni:

1) Fresatura frontale del PF1 e PF2 con fresa di diametro uguale a 5mm.

2) Esecuzione di quattro forature al diametro di 5 mm. nei centri indicati.

3) Fresatura radiale del PF3 con fresa di diametro uguale a 10 mm.

4) Esecuzione forature al diametro di 10 mm. alla profondità di 15 mm.

Normalmente per le forature radiali i profili i profili disegnati sono in pianta, nell'uscita del programmamacchina i movimenti sono espressi in gradi.Per facilitare l'apprendimento mostriamo il disegno con i valori coordinate cartesiane e la sua conversione ingradi, calcolata dalla formula:

ANGOLO = (COORDINATA * 360) / (PI * DIAMETRO)

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Coordinata = 12.5 ---> Angolo = 14.323945°Coordinata = 25 ---> Angolo = 28.647890°Coordinata = 78.54 ---> Angolo = 90°Coordinata = 235.619 ---> Angolo = 270°Coordinata = 289.159 ---> Angolo = 331.351806°Coordinata = 301.659 ---> Angolo = 345.676055°Coordinata = 314.159 ---> Angolo = 360°

Esempio di conversione coordinate da mm. in gradi

Lavorazione con utensili motorizzati.

Programma UNICAM:

SYS = AXES 10MILLC1 = Z 0, X 0, R 50; C2 = Z 0, X 0, R 40; L1 = Z 0, X 0, A 30L1 = Z 0, X 0, A 30; L2 = Z 0, X 0, A -30; C3 = Z 0, X 0, R 25C4 = -L2, -C2, R-7.5; C5 = L1, C2, R7.5; C6 = -L2, -C3, R7.5C7 = L1, C3, R-7.5; P1 = C3, C5; P2 = C6, C3PF1 = P1, C5, C2, -C4, -C3, P1; PF2 = P2, -C3, -C7, C2, C6, P2P3 = C5; P4 = C6CTUR = Z 100, X 100LATHEP5 = Z0, X 0; P6 = Z -300, X 100; L3 = P5, A 90; L4 = P6, A 180PF10 = P5, L3, L4, P6; PFR =PF10; L5 = LZ , X 90; P7 = L3, L5P8 = M 2 , A -90.000, P7; P9 = M 2 , A 180.000, P7; L6 = P8, P9

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L7 = LX , Z -300; PF11 = P8, L6, -L5, L7, P6; PFF =PF11TOOL1 = TCAT 1, ROUGH, FA 2, PZ 0, PX 0 , CS 180, FR .2, DP 5, R .8, +

P1, AP 95, AF 80, M4, EXT, RGT, CA 12RUGHMILLP10 = M 10, A 150, P2TOOL2 = MILL, D5, FR50, CS30, DS2, CORRD22, PZ20, PX20, CLNTMILL = PF1, PROF-5, OFF0, PA3, PRR10MILL = PF2, PROF-10, CORR, OFF0, PA5, PRR20, SP10, FP10TOOL3 = DRIL, D10, FR25, CS30, CORRD33, PZ25, PX35, CLNT, M3DRIL = PA 5, LENG 25, P4, P3, I 5P11 = Z , X (100*PI/2); P12 = Z , X (100*PI/-2); P13 = Z -150, X 0L8 = P13, A 60; L9 = P11, A 0; L10 = P12, A 0; P14 = M 300, A 180, P12C8 = -L9, -L8, R25; C9 = -L8, -L10, R-25PF3 = P11, -L9, C8, -L8, C9, -L10, P14PF3 = PUT, PF3, Z, XTOOL4 = MILL, D10, FR35, CS80, DS2, CORRD33, PZ36, PX25, CLNT, M4MILL = PF3, RADIAL100, PROF90, PA102, PRR150P15 = Z -172.438, X 78.54; P16 = Z -127.562, X -78.54TOOL5 = DRIL, D10, FR80, CS55, CORRD22, PZ-25, PX-30, CLNT, M4DRIL = RADIAL100,PA 104, LENG 32, P15, P16, I 10

I comandi "LATHE" e "MILL" indicano che le geometrie e le operazioni che seguono il comando sonorelative alla tornitura o fresatura.

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Svuotamento

Definizione dell'utensile.

SINTASSI:

TOOLv = [TCAT v], GROV, FA v, CS v, FR v, WIDE v, [PZ v], +[PX v], + [R v], [INT], [CLNT], [CAv], [Mv], [CORR v], [ST]

Alcuni parametri sono già stati presentati nel capitolo "PARAMETRICOMUNI DEGLI UTENSILI", l'operazione apertura di gole è caratterizzatada due parametri utensile: larghezza e eventuale raggio.

Questa operazione permette la rimozione del materiale di una rientranza(gola) usando un troncatore, lavorando in modalità troncatura o inmodalità tornitura lungo l’asse ‘Z’ incidendo il pezzo frontalmente di testa per poi percorrere l’asportazione lungo l’asse ‘Z’ e cosi via fine a fine ciclo. La particolarità di questo comando è dato dal fatto che rispetto ilcomando GROV la gola da svuotare può essere geometricamentecomplessa, e contrariamente al comando grov, può lavorare anchelungo l’asse ‘Z’.

SINTASSI:

POCK = [da elemento a elemento], DPCv, DBCv, FRv, [PL, PR, PP], [Xv, Yv, Pn], RTn, ZZ

DPC = profondità di passata (valore positivo)DBC = sovrapposizione di passata [default = diametro dell’utensile]FR = avanzamento lungo i movimenti relativ il’asse ‘Z’PL = ‘left’ l’asportazione truciolo viene eseguita muovendo l’utensile da destra verso sinistra.PR = ‘right’ l’asportazione truciolo viene eseguita muovendo l’utensile da sinistra verso destra.PP = ‘punto’ l’asportazione truciolo viene eseguita dalla posizione punto con entrata a tuffo per poiallargare a destra e sinistra della posizione punto.RT = Numero passateZZ = Modalità di lavorazione lungo l’asse ‘Z’

In funzione alla geometria dell'utensile è possibile eseguire gole interne,esterne, frontali e ad angolo.

ANG - Definisce l'angolo dell'utensile in base al canale da eseguire.

Le prossime figure mostrano la posizione dei punti delle gole cilindriche,raggiate, smussate e secondo lavorazione esterne, interne e frontali.

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IMPORT / EXPORT GEOMETRIE DA/A CAD

(Menu In/Out)

Il menu "In/Out" permette di esportare i profili definiti o importare file in formato DXFin modo da poter lavorare anche su geometrie per sistemi CAD.

IMPORTA DXFSelezionando questa opzione si apre la finestra per l'apertura del file.DXF; una voltaaperto il file contenente la geometria desiderata questa viene visualizzata e si abilitanonuovi menu quali:

Ritorna: Permette di uscire di abbandonare il comando;Legge file DXF: Apre un altro file;Origine: Imposta l'origine per la geometria da importare (tasto marcatura estremi facilita l'identificazione delnuovo punto origine);Selezione Geometria: Permette la selezione singola o multipla (tasto "box selezione") della geometria daimportare.

Tutto: seleziona tutti gli elementi geometrici di quel datodisegno.

Selezione: selezione/deselezione da mouse deglielementi geometrici anche servendosi dell'opzione (vedia sinistra) cattura con macro.

Aggiusta: aggiusta la geometria importata nelseguente modo:a) cancella elementi sovrapposti, mantenendo

gli estremi.b) Elementi allineati, trasformati in singolo elemento.

Canc.Estremi : effettua un TRIMMING degli elementiT.Aggiustam: nuova precisione.

Una volta selezionato la geometria il sistema inserisce questa nel programma e torna a lavorare normalmente.

ESPORTA DXFL'opzione permette di esportare i profili definiti in formato DXF. L'utente dovrà selezionare la geometria daesportare o specificare di volerla esportare tutta, poi si aprira la finestra di dialogo per il salvataggio delfile.DXF; Per default il sistema UniCAM memorizza il file nel direttorio: “\UNICAM\CAD” con nome OUTPUT.DXF.

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CAPITOLO 5 - Applicativi

EDITORE TESTI

L'editor del sistema UniCAM, aiuta nella digitalizzazione e correzione di testi dei programmi generatidal sistema, programmi macchina CNC o di qualunque altro linguaggio ASCII. Le peculiarità di questoprogramma sono:

- Stampa listato programma.- Salva e genera una copia di uno o più files senza cambiare il nome del programma.- Ricerca di un carattere o stringa di caratteri.- Modifica, inserisce e/o elimina caratteri o parole di una stringa.- Rinumera, cancella la numerazione.- Permette la definizione di blocchi di funzioni, da copiare in seguito in differenti punti dei programmi.- etc...

MENU PRINCIPALE

Selezionando l’opzione EDITA FILE il sistema apre un box con l’elenco dei programmi relativi il direttorio scelto per quella data configurazione macchina:

- digitare o selezionare il nome del file che si intende editare;

Ex:. \UNICAM-V7\UNIMILL\ISO\TEST

Se non esiste il file TEST nel direttorio il sistema emette il messaggio "FILE INESISTENTE", premendo il tastoINVIO si ritorna al menu principale.

DIRETTORIO

Per editare un determinato file dobbiamo indicare in quale direttorio è stato posto, questo è possibilemuovendosi sulle finestre di Unità [ Driver A: o C: ] e delle Cartelle [Directory].La selezione di una di queste opzioni indirizza il cammino della struttura del sistema.

Default directory programmi C.N.C. Elettroerosione: C:\UNICAM-V7\UNIEDM\ISODefault directory programmi C.N.C. Tornitura : C:\UNICAM-V7\UNILATHE\ISODefault directory programmi C.N.C. Fresatura : C:\UNICAM-V7\UNIMILL\ISO

La selezione di una di queste opzioni indirizza il cammino della struttura del sistema.

L'editor per default è in modalità di inserimento INS, per modificare con sovrascittura premere il tasto INS,portandosi in modalità OVR (overwrite). Se il tasto "CAPS LOCK" è attivo, permette che le linee digitatesiano maiuscole, disattivando il "CAPS LOCK" sarà stampato abc indicando che a partire da questomomento le lettere digitate sono minuscole. Se l'utente preme il tasto SHIFT, è possibile digitare letteremaiuscole pur essendo in modalità minuscole, il sistema stamperà ABC.

FUNZIONI DELLA TASTIERA NUMERICA.

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Nel testo i tasti con simboli [^], [>] e [v] rappresentano:

Premendo [^]- sale alla linea precedente

Premendo [SHIFT] [^]- posiziona il cursore ad inizio linea.

Premendo [CTRL] [^]- posiziona il cursore all'inizio del programma

Premendo [<]- il cursore retrocede di un carattere a sinistra.

Premendo [SHIFT] [<]- diminuisce la parte di testo evidenziato se attivo.

Premendo [CTRL] [<]- il cursore passa alla parola precedente.

Premendo [>]- il cursore avanza di un carattere a destra.

Premendo [SHIFT] [>]- crea/aumenta la parte evidenziata di testo.

Premendo [CTRL] [>]- il cursore passa alla parola che segue.

Premendo [v]- il cursore scende alla linea sotto.

Premendo [SHIFT] [v]- crea/aumenta la parte evidenziate della linea intera.

Premendo [CTRL][v]- non genera movimento del cursore.

Premendo [HOME]- il cursore si porta all'inizio della linea su cui è posizionato.

Premendo [CTRL] [HOME]- il cursore si porta all'inizio del programma.

Premendo [END]- il cursore si porta alla fine della linea su cui è posizionato.

Premendo [CTRL] [END]- il cursore si porta alla fine del programma.

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Premendo [PGUP]- il cursore passa alla pagina precedente del programma visualizzato.

Premendo [SHIFT] [PGUP]- marca la parola per la ricerca.

Premendo [PGDN]- il cursore passa alla pagina successiva del programma visualizzato.

Premendo [SHIFT] [PGDN]- ricerca la parola precedentemente marcata.

Premendo [CTRL] [PGDN]- attiva la ricerca e sostituzione precedente.

Premendo [INS]- modifica lo stato di editing in INS (inserimento caratteri) da OVR (sovrascrittura) e viceversa.

Premendo [DEL]- rimuove (cancella) il carattere evidenziato dal cursore.

Premendo [INVIO]- (Invio) Inserisce una nuova linea sotto la posizione del cursore.

SALVA [menu File]

Permette la memorizzazione del file durante l’editing, con lo stesso nome.

SALVA COME [menu File]

Permette la memorizzazione del file durante l’editing, potendolo salvarlo con nome diverso. Qualora esistagià un file con questo nome il sistema emette il messaggio [ File esistente - sovrascrivo ? ]Rispondendo “SI”, il sistema sovrascrive il file con il nome selezionato.

STAMPA [menu File]

Stampa l’intero documento.TROVA [menu Modifica]

L’editor dispone di una versatile opzione che permette una volta specificato il testo di ricercarlo virtualmente in tutto il file.

Il testo da ricercare può essere anche essere catturato in due modalità:

- evidenziando il testo desiderato;

- richiamando il menu Modifica e selezionando il comando TROVA.

COPIA [menu Modifica]

Copia la selezione dal documento attivo, inserendola negli appunti.

INCOLLA [menu Modifica]

Incolla, collega o incorpora il contenuto degli Appunti, nel file corrente alla posizione desiderata.

TAGLIA [menu Modifica]

Cancella la selezione dal documento attivo.

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L’editor offre la possibilità di inserire immagini catturate con il comando CLIP, per poi essere inserite con l’opzione incolla "paste"