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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Domenica 11 Novembre 2012 Anno 2 N. 42 MILAN - FIORENTINA TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA VOTA rifondazione milanista

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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIODomenica 11 Novembre 2012 Anno 2 N. 42

MILAN - FIORENTINA

TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135

27029 Vigevano (PV) 0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

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TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI)

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Domenica 11 Novembre 20122

Stadio G. Meazza ore 15.00

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MILAN (4-2-3-1)

di Beppe ViganiL’ Editoriale

Noi italiani siamo dei furbacchioni. Non abbiamo la minima idea di che cosa sia l’Europa. O meglio, lo sap-piamo, ma facciamo gli scemi per non pagare dazio. Prima di questa settimana internazionale, il nostro ranking ci vedeva addirittura al sesto posto dietro a Ucraina e Francia. La nostra presunzione è a dir poco pate-tica: con la scusa del turnover pren-diamo legnate a destra e a manca. Se Juventus e Milan devono fare i conti con un calcio di lignaggio superiore, non è certo così per Inter, Napoli, La-zio e Udinese. Nerazzurri e biancoce-lesti sono gli unici a mantenere in alto il tricolore, mentre partenopei e friu-lani hanno fatto figure poco edifican-ti. L’Europa League presenta squadre molto meno attrezzate di quelle ita-liane: Panathinaikos, Dnipro e Young Boys, infatti, non sembrano la cre-ma del calcio internazionale. Eppu-re si è dimostrato l’esatto contrario. Quando si va Oltralpe le figuracce sono sempre pronte come gli zerbini. Le squadre devono essere sempre competitive, perché noi facciamo i conti sempre senza oste. In Europa League (manifestazione che ha mi-schiato Coppa Coppe e Coppa Uefa) conta, come in Champions League, la mentalità. Cosa che non si compra al

Ignoranti d’EuropaUcraina e Francia ci hanno superato nel ranking. Basta snobbare l’Europa League

supermercato, o si ha o non si ha. Il Milan, ad esempio la possiede, la Ju-ventus un po’ meno. Senza mancare di rispetto ai campioni d’Italia, ma la storia è questa. La forza tecnica è im-portante, la mentalità fondamentale. Quindi signor Mazzarri, come direbbe il compianto Totò: “Ma mi faccia il piacere…”. Il bravo tecnico del Napoli ha sottovalutato l’impegno a Dnipro-petravsk, mentre l’Udinese non pen-sava di uscire da Berna con le ossa rotta. Diceva Milan Kundera, scrittore del secolo scorso: “Un uomo in gra-do di pensare non è sconfitto anche quando lo è sul serio”. Questo deve servire da monito alle squadre ita-liane, che da queste figuracce deve trarre più di un insegnamento. L’Inter contro la Juventus ha fatto questo. Dopo anni di bastonate (i nerazzurri non vincevano dal 20 aprile 2005 contro i bianconeri in campionato), è riuscita a sfatare clamorosamente il tabù Juventus Stadium (non aveva vinto nessuno, fino allo scorso sa-bato), sciorinando una prestazione straordinaria. Aver mandato giù boc-coni amari, alla fine ha fatto crescere la squadra di Stramaccioni, che con i suoi senatori è riuscito a trovare la strada giusta. Nelle sconfitte quasi mai c’è sfortuna. E’ l’ennesimo luo-

go comune che bisogna cancellare, se si vuole crescere, soprattutto, in Europa. Questa giornata di campio-nato ci dirà se il mal d’Europa pese-rà sulla testa dei nostri club, oppure basterà un’aspirina. Il Milan contro la Fiorentina deve confermare il trend positivo che è riuscito a raggiungere negli ultimi tre turni (due vittorie e un pareggio), dopo cinque sconfitte nei primi otto turni. L’Inter a Bergamo è chiamata alla continuità: la vittoria contro la Juventus le ha dato credi-bilità, che non deve essere messa in naftalina in novanta minuti sbagliati. L’Europa che conta sta a guardare: il campionato più difficile del mondo non deve essere messo alla berlina da Paesi che sono tecnicamente infe-riori al nostro.

Nella foto: Milan Kundera (Brno, 1º aprile 1929) è un roman-ziere, poeta e saggista cecoslovacco naturalizzato francese, molto attivo nella politica ceca. Ancora studen-te si iscrisse al partito comunista, ma ne fu espulso nel 1950 per via di alcune critiche contenute in una lettera a lui indirizzata da un amico.

Vinc

enzo

Mon

tella

FIORENTINA (3-5-2)

32 Abbiati;20 Abate, 5 Mexes, 17 Zapata, 21 Constant;23 Ambrosini, 18 Montolivo;28 Emanuelson, 22 Bojan, 92 El Shaarawy;11 Pazzini

1 Viviano;4 Roncaglia, 2 Rodriguez; 40 Tomovic;

11 Cuadrado, 10 Aquilani, 7 Pizarro, 20 Borja Valero, 23Pasqual;

22 Ljajic, 9 El Hamdaou

Page 3: Milan_Fiorentina

Domenica 11 Novembre 2012 3

LA CLASSIFICA

TURNO ODIERNOPROSSIMO TURNO

classifica marcatori

Sabato 10 Novembre - 12. Giornata

10 Nov, 18:00 Cagliari - Catania Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 10 Nov, 20:45 Pescara - Juventus Stadio Adriatico, Pescara

Domenica 11 Novembre - 12. Giornata

11 Nov, 12:30 Palermo - Sampdoria Stadio Renzo Barbera, Palermo 11 Nov, 15:00 Torino - Bologna Stadio Olimpico, Torino 11 Nov, 15:00 Parma - Siena Stadio Ennio Tardini, Parma 11 Nov, 15:00 Chievo - Udinese Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 11 Nov, 15:00 Genoa - Napoli Stadio Luigi Ferraris, Genova 11 Nov, 15:00 Lazio - Roma Stadio Olimpico, Roma 11 Nov, 15:00 Milan - Fiorentina Stadio Giuseppe Meazza, Milano 11 Nov, 20:45 Atalanta - Inter Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo

Sabato 17 Novembre - 13. Giornata

17 Nov, 18:00 Juventus - Lazio Juventus Stadium, Torino 17 Nov, 20:45 Napoli - Milan Stadio San Paolo, Napoli

Domenica 18 Novembre - 13. Giornata

18 Nov, 15:00 Bologna - Palermo Stadio Dall’Ara, Bologna 18 Nov, 15:00 Catania - Chievo Stadio Angelo Massimino, Catania 18 Nov, 15:00 Fiorentina - Atalanta Stadio Artemio Franchi, Firenze 18 Nov, 15:00 Inter - Cagliari Stadio Giuseppe Meazza, Milano 18 Nov, 15:00 Udinese - Parma Stadio Friuli, Udine 18 Nov, 15:00 Siena - Pescara Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena 18 Nov, 20:45 Sampdoria - Genoa Stadio Luigi Ferraris, Genova

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-

1 Juventus 28 11 9 1 1 23 8 152 Inter 27 11 9 0 2 22 10 123 Napoli 23 11 7 2 2 16 7 94 Fiorentina 21 11 6 3 2 16 8 85 Lazio 19 11 6 1 4 16 15 16 Roma 17 11 5 2 4 26 20 67 Catania 15 11 4 3 4 15 16 -18 Parma 15 11 4 3 4 14 16 -29 Atalanta 15 11 5 2 4 10 13 -310 Milan 14 11 4 2 5 17 13 411 Udinese 14 11 3 5 3 14 16 -212 Cagliari 14 11 4 2 5 11 17 -613 Torino 11 11 2 6 3 12 10 214 Pescara 11 11 3 2 6 8 17 -915 Sampdoria 10 11 3 2 6 13 16 -316 Chievo 10 11 3 1 7 10 21 -1117 Genoa 9 11 2 3 6 10 15 -518 Bologna 8 11 2 2 7 12 17 -519 Palermo 8 11 1 5 5 9 17 -820 Siena 6 11 3 3 5 12 14 -2Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

8 reti

El Shaarawy (Milan)

7 reti

Milito (Inter; 3 rigori)Cavani (Napoli; 2 rigori)Lamela (Roma)Di Natale (Udinese; 3 rigori)

6 reti

Jovetic (Fiorentina)Klose (Lazio)Osvaldo (Roma; 1 rigore)

5 reti

Gilardino (Bologna)Cassano (Inter)Hernanes (Lazio)

4 reti

Gomez (Catania)Vidal (Juventus; 2 rigori)Pazzini (Milan; 1 rigore)Hamsik (Napoli)Miccoli (Palermo; 1 rigore)Totti (Roma)Calaiò (Siena)Bianchi (Torino; 2 rigori)

3 reti

Diamanti (Bologna; 1 rigore)Nenè (Cagliari; 1 rigore)Bergessio (Catania)Lodi (Catania; 1 rigore)Pellissier (Chievo; 1 rigore)Toni (Fiorentina)Borriello (Genoa; 1 rigore)Palacio (Inter)Giovinco (Juventus)Pirlo (Juventus)Quagliarella (Juventus)Amauri (Parma; 1 rigore)Weiss (Pescara)Maxi Lopez (Sampdoria)

2 reti

Bonaventura (Atalanta)Cigarini (Atalanta)Denis (Atalanta)Sau (Cagliari)Barrientos (Catania)Thereau (Chievo)Rodriguez (Fiorentina)Immobile (Genoa)Jankovic (Genoa)Kucka (Genoa)Pogba (Juventus)Vucinic (Juventus; 1 rigore)Candreva (Lazio)Montolivo (Milan)Pandev (Napoli)Giorgi (Palermo)Belfodil (Parma)Parolo (Parma)Rosi (Parma)Florenzi (Roma)Eder (Sampdoria; 1 rigore)Maresca (Sampdoria)Munari (Sampdoria)Paci (Siena)Vergassola (Siena)Maicosuel (Udinese)

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Domenica 11 Novembre 20124

La Partita di Andrea Anelli

I Bioritmi di Enzo Occhiuto

Finalmente il Milan sembra aver tro-vato la quadratura del cerchio dal punto di vista tattico. Ultimamente Allegri, dovendo fare spesso di neces-sità virtù, ha alternato moduli diversi. Le ultime quattro partite, il pareggio col Palermo, la vittoria con il Genoa, la manita rifilata al Chievo e il pareggio col Malaga costruito con cuore, grin-ta e Pato, hanno dato segnali impor-tanti. Sembra, a questo punto, che il Milan riesca a giocare meglio con il 4 -2-3-1 e con Bojan Krkic in campo. Lo spagnolo è molto in forma ed è pressoché certo che Allegri ne caval-cherà la verve anche per le prossime partite. Mentre Montella dovrà rinun-ciare al suo uomo di punta Jovetic, fermo per problemi muscolari. Dall’a-nalisi dei potenziali bioritmici (forza fisica,coordinamento motorio, visione

CACCIA AL GOALdel gioco e istintività individuale), dei singoli giocatori che presumibilmen-te scenderanno in campo, risulta un maggior stato di benessere psicofi-sico del Milan 6,03 rispetto a quello della Fiorentina 5,98. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei vari atleti, si nota che la formazione rossonera risulta fisicamente più to-nica e con maggiore vitalità 6,10 di quella allenata da Vincenzo Montella 5,94 sotto tono e alquanto dimessa: Abbiati 6,47, Mexes 6,50, Ambrosini 6,13, Emanuelson 6,41, El Shaarawy 6,50, Pato 6,47, Bonera 6,20 contro Tomovic 6,49,Toni 6,44, Aqulilani 6,44, Seferovic 6,13. Anche entusia-smo e creatività risultano più alti nei padroni di casa con 6,04 contro i tie-pidi fiorentini con 5,97 : Abbiati 6,22, Abate 6,39, Mezes 6,22, Emanuel-

son 6,11, El Shaarawy 6,22, Boateng 6,22, Bonera 6,50 contro Cuadrado 6,31, Romulo 6,45, Borja Valero 6,11 e Pasqual 6,11. La squadra viola, in compenso, si presenta dal punto di vista energia intellettiva 6,02 supe-riore ai rossoneri con 5,94 : Viviano 6,50, Gonzalo Rodriguez 6,23, Pizar-ro 6,35, Borja Valero 609, Pasqual 6,23 e Seferovic 6,43 contro Abbiati 6,49, Constant 6,45, Ambrosini 6,23, Emanuelson 6,49, Bonera 6,27 e Bo-ateng 6,47. Assisteremo, quindi, ad un incontro tecnicamente esaltante e tatticamente interessante. Tengo comunque a ribadire che questa pre-visione è stata realizzata attraverso l’analisi bioritmica che studia mate-maticamente le condizioni fisiche, emotive e intellettive di tutti i giocato-ri nel giorno dell’incontro.

Il Puzzle rossonero si sta ricomponendo pezzo dopo pezzo. Serve continuità a questo Milan che sta cercando con tutte le sue forze di uscire da un momento difficile e, il filotto chiesto da Allegri per tornare nei quartieri alti del campio-nato e della Champions League, sarebbe un’im-presa non da poco. Contro Chievo e Malaga si è vista una buona condizione fisica, tanto cuore e sprazzi di bel gioco, un mix che fa ben sperare per un mese di novembre caldo neanche fosse agosto. Si comincia in casa con la Fiorentina, rivelazione del campionato, poi al San Paolo passando per i campioni d’Italia a San Siro e chiudendo al Massimino, il tutto intervallato dalle ultime due serate di Champions League con Anderlecht e Zenit che determineranno il passaggio agli ottavi, crocevia fondamentale per la stagione sportiva e per le casse della società. Ci si gioca una bella fetta di stagione insomma e Montella è il primo scoglio da su-perare. Parlavamo di puzzle, di pezzi che stan-no tornando al loro posto e allora il primo su tutti è di certo Pato. Il papero, oltre alla gioia del gol, ha dimostrato anche che la condizione e la gamba stanno tornando, segnale ben più confortante in ottica stagionale. Altro pezzo che

Un gioco da ragazzi

Il Puzzle-Milan sta tornando a postosi sta sistemando è lo spagnolo Bojan, oggetto misterioso fino a dieci giorni fa, ora folletto qua-si insostituibile per Allegri. Buoni segnali anche dal pacchetto arretrato dove i vari interpreti a rotazione stanno dando più sicurezza a tutta la squadra. Mancano ancora all’appello pezzi im-portanti come Boateng e Robinho, il primo alle prese con una vera e propria crisi d’identità. Il Boa prova di tutto: dribbling, conclusioni al volo, movimenti rapidi e cambi di direzione, ma di tutto questo gli riesce poco e niente. L’esame Fiorentina è perfetto per capire se questo Milan può dirsi davvero in ripresa o no. La squadra di Montella è quadrata in difesa con l’idolo Ron-caglia e l’ottimo Gonzalo Rodriguez, piena di qualità a centrocampo, oltre a Pizarro e Borja Valero dovrebbe partire dal primo minuto anche Aquilani e, con un mix di talento e forza davanti, con Ljajic e Toni. Nota positiva per i rossoneri è l’assenza della stella viola Jovetic rimasto a casa per un guaio muscolare. Milan-Fiorentina quest’anno però, non sarà una partita normale né per i tifosi rossoneri né per Montolivo. L’anno scorso i viola a Milano gambizzarono la corsa scudetto rossonera e in quella Fiorentina gioca-va proprio Montolivo, oggi al servizio del diavolo.

Bojan Krkic

“Vedi Torino e poi muori”. Rivisitando il fa-moso detto che, in realtà, tira in ballo la città di Pulcinella, si può riconsiderare sotto una luce differente l’impresa conquistata saba-to scorso allo Juventus Stadium. Battere gli acerrimi rivali bianconeri, bloccando una striscia di imbattibilità quasi infinita e profa-nando (soli e primi) il fino ad allora inviolabi-le Juventus Stadium, ha riservato nell’imme-diato post partita grandissime gioie per tutti i tifosi nerazzurri. Analizzando il post-gara a qualche giorno dal match, si possono notare una serie di strascichi e postumi non pre-ventivati e, soprattutto non assorbibili dalle gioie dei già citati successi. Ovviamente, il riferimento non è alle polemiche puramente verbali e dialettiche sull’arbitraggio o sullo scontro forzato, ma “spensierato” fra Ma-rotta e Stramaccioni (che in ogni caso crea tensione in un gruppo che ha fatto della tran-quillità il suo punto di forza), bensì il riman-do è al doppio infortunio che, sommato a quello del lungodegente Chivu, ha falcidiato il reparto arretrato dei nerazzurri. Statistica-mente parlando, infatti, negli ultimi anni chi ha avuto a fine stagione la miglior difesa del campionato si è laureata campione d’Italia alla trentottesima giornata. Nella settimana che ha seguito il ko interno contro il Siena, Stramaccioni ha puntato fortemente il dito sulla necessità di trovare il giusto equilibrio soprattutto difensivo della sua squadra. Pas-sando alla difesa a tre dalla gara contro il Torino in poi, la retroguardia nerazzurra ha trovato una solidità impensabile, rilanciando le prestazioni di Ranocchia e Juan Jesus e concedendo alla linea mediana di trovare i giusti ritmi che hanno portato, oggi, alla perfetta condizione atletica raggiunta dai vari Cambiasso e Zanetti. Perché quindi l’in-fortunio dei due centrali sarebbe un punto interrogativo così grande per la sfida di Ber-

Attenti all’imboscata

Cugini in trasferta di Emanuele Tramacere

Il campo di Bergamo è storicamente osticoNe sa qualcosa anche Mourinho

gamo contro l’Atalanta? Il perché è spie-gabile proprio con la rottura del tanto ago-gnato equilibrio. Al di là delle scelte fatte in Europa League, infatti, Stramaccioni dovrà stravolgere, nel bene o nel male, il modulo tattico che tanto ha fatto bene. Sia se pas-sasse alla difesa a 4 con l’abbassamento di Zanetti sulla fascia destra, sia arretrando Cambiasso al centro del terzetto difensivo, infatti, Stramaccioni modificherebbe i delica-ti meccanismi assimilati nella zona mediana del campo che, finora, ha anche permesso al tecnico romano di schierare con costanza il tridente pesante. Qualunque sia la scelta finale, comunque, la sfide dell’Atleti Azzurri d’Italia contro l’Atalanta sarà un bel banco di prova per trovare la conferma, in campio-nato, della superiorità della rosa nerazzurra su quella delle dirette inseguitrici anche e soprattutto al netto di queste defezioni. La Dea sarà in formazione tipo e, con un Denis in difficoltà in zona realizzativa, sarà proprio il confronto fra i due centrocampo a decidere le sorti di un incontro da sempre delicato. Sì perché anche negli anni più floridi del recen-te passato, il campo di Bergamo ha sempre regalato risultati inattesi alla vigilia. Perfino Mourinho, nel 2009 cadde sotto i colpi di Cri-stiano Doni e Sergio Floccari che portarono lo Special One all’esplosione nel post partita contro l’attuale team manager dell’Inter Ivan Cordoba. In pochi ricorderanno che in quella partita Cordoba giocò proprio a causa di un infortunio del titolarissimo Samuel. Se il non credere ai corsi e ricorsi storici è un diktat imprescindibile nel vocabolario del tifoso, il prestare la massima attenzione all’evolu-zione dell’incontro diventa, a questo punto, quantomeno doveroso. Con la massima fi-ducia in Stramaccioni, sempre, e con la spe-ranza che tutto – dentro e fuori dal campo - vada, per una volta, davvero “bene bene”.

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Domenica 11 Novembre 2012 5

L’ Ospite di Alessandra Caronni

di Emanuele TramacereL’intervista

Luca Toni

Con il gol contro il Cagliari, Luca Toni ha raggiunto quota 50 gol con la ma-glia della Fiorentina. Nella prima av-ventura in viola, l’attaccate di Pavullo si fermò a 67 presenze e 47 reti. In questa nuova avventura in viola, Toni ha disputato 8 partite segnando già 3 gol. Anche contro i cagliaritani ha dimostrato di non essere poi tanto finito, come qualcuno sosteneva. Perché Toni può ancora dare tanto a questa squadra. Il suo fiuto del gol è rimasto invariato e alla prima occa-sione buona riesce sempre a buttar-la dentro. A 35 anni, tuttavia, Toni è ancora un giocatore determinante, soprattutto per la Fiorentina: con i suoi tre gol realizzati nelle 8 presen-ze finora registrate in maglia gigliata è uno dei bomber più prolifici della A. E il gioco di Montella, positivamente, ne risente.Ruota la mano destra a coppa vici-no all’orecchio destro. Esulta così a ogni gol. Un gesto nato quando mi-litava nelle file del Palermo e che si porta dietro tuttora. Un personaggio, insomma. Nel 2009, mentre giocava nel Bayern Monaco, gli è stata dedi-cata la canzone “Numero Uno” in-terpretata da Matthias Matze Knop, conduttore televisivo tedesco. Il bra-no in Germania è diventato un vero e proprio tormentone rimanendo in classifica per nove settimane.Dopo una stagione alle Officine Mec-caniche Frignanesi dal ’90 al ‘91, Toni è cresciuto nelle giovanili del Mo-dena dove, a 13 anni, nella selezione dei Giovanissimi è stato allenato dal campione brasiliano Cinesinho. La sua carriera professionistica è inizia-ta in Serie C1 nella stagione 1994-

Toni accesi e sfumature di violaIl suo esordio in A? Il primo ottobre di dodici anni fa. A 23 anni, con la maglia del Vicenza, Luca debuttò contro il Milan. E perse per 2-0

1995. L’esordio in Serie A è stato con il Vicenza il 1º ottobre del 2000, a 23 anni, proprio contro il Milan. Finì 2-0. Il 31 agosto 2012, ultimo giorno di calciomercato, dopo una lunga serie di trasferimenti (prima ancora Mo-dena, Empoli, Fiorenzuola, Lodigiani, Treviso; e successivamente, dopo l’esperienza vicentina, con Brescia, Palermo, Fiorentina, Bayern Monaco, Roma, Genoa, Juventus), è tornato alla Fiorentina. Oggi Toni, con la com-pagna Marta Cecchetto, è testimonial del marchio di telefonia Alcatel per il quale ha girato numerosi spot.

Chi è Luca ToniNato a Pavullo nel Frignano il 26 maggio del ’77, Luca Toni è un Campione del Mondo: ha trionfato infatti con la Nazionale nel 2006. Successivamente, ha vinto la Scarpa d’oro ed è stato il terzo giocatore italiano capace di aggiudicarsi il titolo di ca-pocannoniere in un campionato straniero.

Milan-Fiorentina è uno di quei match che hanno fatto la storia del calcio italiano. Il numero degli in-contri tra le due squadre, allo stadio Giuseppe Meazza nel campionato di Serie A, è di 72. I gol realizzati sono stati 192, di cui 133 a favore dei rossoneri e 59 a favore dei vio-la. Il Milan ha collezionato 44 vitto-rie contro 9 della squadra ospite. In tutto i pareggi sono stati 19. La vit-toria più larga dei padroni di casa risale alla stagione 2004/2005, alla 15ª giornata: Milan-Fiorentina si concluse per 6-0, con doppiette Seedorf, Crespo e Shevchenko. La miglior vittoria della Fiorentina fu registrata durante la 4ª giornata della stagione 1942/1943, quan-do Milan-Fiorentina si concluse con il risultato di 1-3. Per i gol di Bolla-

Il Milan prova a vendicare lo scorso annoL’anno scorso i rossoneri subirono una lezione dai viola

no, Suppi, Boniforti, Gei. In questa partita il maggior numero di reti è stato realizzato nel secondo tempo: infatti mentre nella prima frazione di gara Milan e Fiorentina hanno segnato complessivamente 90 goal, nella ripresa la somma sale sino a 102 goal. Nel primo tempo il Milan ha gonfiato la rete 62 volte, la Fiorentina 28. Nella ripresa il Mi-lan ha realizzato 71 gol, contro i 31 della Fiorentina. L’ultimo successo dei viola risale invece alla 31ª gior-nata della stagione 2011/2012 e finì con il punteggio di 1-2, con gol di Ibrahimovic, Jovetic e Amauri. L’ ultima vittoria dei rossoneri risale alla 13ª giornata della stagione 2010/2011 e terminò con il pun-teggio di 1-0, con rete di Ibrahimo-vic.

Statistiche del Match di Severa Bisceglia

In carriera ha sempre dimostrato di essere un passionario, uno che al proprio lavoro ci tiene molto, cercan-do il dialogo aperto con i propri cal-ciatori e guadagnandosi il rispetto dei suoi uomini con il lavoro sul campo. Delio Rossi, al di là dello spiacevole alterco con il giovane attaccante del-la Fiorentina Adem Ljajic, si è sempre dimostrato un allenatore capace, sempre a un passo dal salto in una grande squadra (tanto da dichiarare ironicamente “Sogno il Real Madrid, ma non mi chiamano”) e con un uni-co grande dogma: la difesa schierata costantemente a 4. Con la Fiorentina era pronto ad aprire una rivoluzione importante che, per i fatti già citati, hanno portato Montella a inaugurare questo nuovo ciclo totalmente rivolu-zionato.

La Fiorentina è la quarta forza del campionato e sta attraversando un periodo di forma smagliante. Insie-me con l’Inter è stata l’unica in gra-do di mettere in difficoltà la Juve: dove può arrivare?La Fiorentina è la vera sorpresa del campionato. Ha una squadra di quali-

Rossi punta su MontellaL’ex allenatore della Fiorentina è convinto che le partite si vincono a centrocampo

tà e gioca molto bene al calcio. Sono stati fatti acquisti importanti che, tra l’altro, avevo richiesto io quando ero a Firenze come Pizarro, Borja Valero ed El Hamdaoui. A Firenze si erano già accorti che la squadra aveva bi-sogno di una rivoluzione, è arrivata senza di me, ma sono comunque contento per il club.

Fiorentina che perde Jovetic, appar-so comunque molto nervoso nell’ul-tima giornata. Problema di gol o ru-mors di mercato?Il problema di Stevan penso fosse dovuto soltanto alla difficoltà di fare gol. Aveva iniziato molto bene l’anno e bloccarsi, per un attaccante come lui, non è mai semplice. Le voci di mercato su di lui ci saran-no sempre, ma Jovetic è un giocatore che quest’anno farà grande la Fioren-tina.

La Fiorentina ritroverà il miglior Montolivo della sua carriera. Quello allenato da lei sembra un lontano parente di questo centrocampista.Montolivo è sempre stato un gran-de professionista, a Firenze, l’ultimo

anno, ha pagato fin troppo la decisio-ne di non rinnovare il contratto con la Fiorentina, ma il ragazzo ha una classe e una tecnica superiore alla media e sta esplodendo nel Milan perché, finalmente, ha trovato la giu-sta responsabilizzazione e il giusto atteggiamento mentale.

Montella ha scelto una strada a lu-glio e l’ha proseguita nel corso dei giorni; Allegri ha continuato a cam-biare finché non ha trovato la giusta soluzione tattica. Chi ha ragione e chi ha torto?Non credo che ci sia la giusta ricet-ta. Allegri, a differenza di Montella, aveva una base vincente da cui par-tire. È normale che se vinci, prima di abbandonare un modulo vincente provi a girare gli interpreti a disposi-zione, ad adattare giocatori differenti in ruoli diversi. Montella ha avuto a disposizione gli uomini richiesti fin da quest’estate e con l’arrivo dei ri-sultati è stato facile proseguire sulla strada tracciata.

Allegri parla da allenatore confer-mato, ma le voci di mercato lo vo-

gliono, comunque, lontano dal club entro la fine della stagione…Io non auguro ad Allegri di saltare. E’ un allenatore che ha dimostrato di tenerci, anche con il continuo cam-bio di modulo. Sul suo rendimento, poi, pesa la perdita all’ultimo di due giocatori imprescindibili. Se voglia-mo trovare un difetto, forse, non è nella mancanza di fantasia nella so-stituzione dei due “fenomeni”, bensì nella mancanza di attenzione nella sostituzione dei senatori. La scelta di rinunciare ai vari Seedorf, Gattu-so, Zambrotta… era preventivata da tempo, ma Allegri si è fatto cogliere impreparato ad inizio stagione.

3-5-2 contro 4-2-3-1 dove si decide-rà l’incontro?Storicamente a centrocampo si vin-cono le partite. Non nei singoli uomi-ni, ma nell’intero reparto mediano. La Fiorentina ha il vantaggio nel nume-ro di uomini, ma se Allegri dovesse riuscire a tenere la squadra corta, facendo rientrare i trequartisti e ri-lanciandosi in contropiede, potrebbe anche arrivare il risultato a sorpresa a fine partita.

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Domenica 11 Novembre 20126amarcord di Severa Bisceglia

Il mitico ‘divin codino’, uno dei mi-gliori attaccanti della storia del calcio mondiale, primo italiano e 16° nella speciale classifica dei migliori calcia-tori del XX secolo pubblicata da World Soccer, Roberto Baggio. Il Pallone d’oro (1993), non ha mai vinto la classifica dei marcatori, pur avendo all’attivo 205 gol, ma resta comun-que il sesto marcatore di sempre pre-ceduto solo da Piola, Nordahl, Meaz-za, Altafini e Totti. E’ l’unico calciatore italiano ad aver segnato in tre diverse edizioni dei Campionati del Mondo (1990 terzo posto, 1994 vicecampio-ne del Mondo e 1998). Il destino del ‘codino’ è segnato sin dalla nascita. Suo padre Fiorindo, calciatore dilet-tante, aveva due idoli Roberto Bonin-segna e Roberto Bettega, ecco fatto. Il sesto degli otto figli si chiamerà pro-prio Roberto, poteva mai pensare di fare altro nella vita il futuro numero 10 di fama mondiale? Il fantasista Roberto Baggio inizia, come molti, nella squadra del suo paese, ma vie-ne subito notato e, all’età di 13 anni, firma il suo primo contratto col La-nerossi Vicenza che giocava in Serie C1 e mostra tutta la sua abilità, 110 gol in 120 presenze, sono numeri da “Numero Uno”. Arriva alla Fiorentina, finalmente il calcio che conta, con un ingaggio per 2,7 miliardi di lire. A due giorni dalla firma del contratto si in-fortuna e rientra sui campi da gioco è nel febbraio 1986. Tanto bravo quan-to sfortunato, una carriera di succes-si si, ma anche di infortuni. Resta a Firenze fino al 18 maggio 1990. La separazione dai viola è stata molto sofferta. Il giovane Baggio, divenuto uomo simbolo dei gigliati, fu acqui-stato dalla Juventus per la cifra re-

cord di 25 miliardi di lire, la tifoseria è scesa in piazza a protestare contro la dirigenza viola creando non pochi di-sordini e diversi feriti. Anche lo stesso Baggio soffriva la separazione, l’allo-ra procuratore ha narrato un episodio al riguardo: “Quando Baggio passò alla Juventus, in conferenza stampa, davanti ai giornalisti gli misero al col-lo la sciarpa bianconera e lui la gettò via. Fu un gesto imbarazzante. Era come se avessero strappato un figlio alla madre”. Nell’estate del 1995 vie-ne ceduto al Milan, allenato da Fabio Capello, per 18,5 miliardi di lire e vin-ce subito lo scudetto, secondo conse-cutivo per lui.

Amarildo Tavares da Silveira, bra-siliano di ruolo attaccante, arriva al Milan nel 1963 e si ferma quattro stagioni vincendo solo la Coppa Italia 66-67. Passa poi alla Fiorentina con cui vince lo scudetto nella stagione 1968-1969.

L’attaccante svedese Kurt Roland Hamrin arriva alla Fiorentina nel set-tembre del 1958 e vi resta fino alla stagione 66-67. Con i viola vinse una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe. Nel 1967 passa al Milan dove, con il centrocampista Giovanni Trapattoni e Giovanni Lodetti, vince finalmente lo scudetto e l’anno successivo vince anche la Coppa dei Campioni. Il cen-travanti Stefano Borgonuovo, invece, fa la spola tra Milano e Firenze. “Io, se potessi, scenderei in campo ades-so, su un prato o all’oratorio.

Perché io amo il calcio” questo è Ste-fano Borgonovo, nato calcisticamen-te nel Como, dove gioca ancora per due stagioni dopo essere stato acqui-stato dal Milan per 4 miliardi di lire. Poi passa, in prestito, alla Fiorentina di Roberto Baggio con il quale forma una perfetta coppia d’attacco, 15 gol per il ‘divin codino’ e 14 gol per ‘B2’, questo il soprannome per Borgonovo in maglia viola. Nel 1989 il Milan, proprietario del cartellino, lo vuole a Milano ma lui preferirebbe restare a Firenze e supplica Galliani di lasciarlo ancora una stagione in viola. Nulla di

Daniele Massaro, cresciuto nel Mon-za, gioca nella Fiorentina dal 1981 al 1986 segnando 11 gol in 140 pre-senze. Nel 1986 viene acquistato dal Milan e vince subito lo scudetto, l’anno successivo, per incompatibili-tà di carattere con l’allenatore Arrigo Sacchi, viene ceduto in prestito alla Roma. Torna in rossonero, Sacchi non lo schiererà mai titolare, nella stagio-ne 1989-1990 e vince subito, anche grazie alle sue 10 reti, la Coppa dei Campioni. La musica, anche per il Mi-lan, cambia con l’arrivo in panchina di Fabio Capello. Massaro in rosso-nero colleziona trofei: 4 scudetti (gli ultimi tre consecutivi), 3 Supercop-pa italiana, 2 Coppa dei Campioni/Champions League, 3 Supercoppa UEFA, 2 Coppa Intercontinentale e, per non farsi mancare nulla, diventa anche Campione del mondo in Spa-gna ’82.

fatto, il Milan ha un nuovo goleador. Segna subito un gol nella prima par-tita di campionato e una tripletta al Galatasaray. Dopo due mesi subisce un grave infortunio al ginocchio, ma fa in tempo a rientrare per dare il suo personale contributo alla conquista della Coppa dei Campioni. Al termine della stagione torna alla Fiorentina per 8 miliardi di lire. Dal 2008 Stefa-no Borgonovo sta giocando la partita più importante della sua vita contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

Roberto Baggio

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Domenica 11 Novembre 2012 7

Si riaprono i giochi. L’Inter blocca la serie positiva della Juventus di 49 gare consecutive e fa sentire il fiato sul collo a Buffon e compagni nella corsa allo scudetto. Stramaccioni si stropiccia gli occhi pensando al futu-ro ma nel contempo si chiede se non avesse gettato al vento i tre punti ca-salinghi col Siena un mese e mezzo fa come sarebbe oggi la classifica per l’Inter. Comunque sta bene lo stesso. Il presidente Moratti è contentissimo, il tecnico e giocatori idem. I nerazzurri stasera, nel posticipo della dodicesi-ma, affronteranno l’Atalanta, squadra in grande spolvero e su di giri per aver espugnato domenica scorsa Marassi con l’1-2 inflitto alla Samp del povero Ciro Ferrara. L’ostacolo per l’Inter è senza dubbio difficile ma se si guarda con attenzione il tabellino di marcia della squadra milanese lontano da San Siro (9 vittorie esterne conse-cutive) ci si convince che a rischiare grosso, alla fine, non sono gli interisti bensì la formazione di Colantuono, anche se il fattore campo, special-mente a Bergamo, ha sempre avuto la sua importanza, vede il successo atalantino col Napoli di quindici giorni fa. Se l’Inter non trema, la Juventus col Pescara ieri sera ha provato a risollevare la testa dopo la sconfitta di Torino nel derby d’Italia. Dal derby

di Laura Tangari Il campionato

di Torino a quello dell’Olimpico fra Roma e Lazio il passo è breve. Petko-vic è sotto accusa per i quattro gol in-cassati a Catania mentre Zeman ha tirato un po’ il fiato per il poker messo a segno col Palermo. Chi deve tene-re le antenne bene alzate è invece il Milan impegnato questo pomeriggio a San Siro contro una Fiorentina che Montella ha costruito a doc. La Viola dopo il poker rifilato al Cagliari si è collocata al quarto posto in classifica e minaccia il Napoli frenato al San Paolo dal Torino in pieno recupero. Il Milan non è ancora guarito del tutto è sicuramente dovrà faticare le cosidet-te sette camice per portarsi a casa un risultato positivo. Sarà un bel duello a distanza fra El Shaarawy e Jovetic, senza dimenticare Luce Toni, sempre pronto a sferrare la sua zampata vin-cente come è accaduto al Franchi col Cagliari. Dicevamo del quarto posto della Viola: bene il Napoli rischia il sorpasso se non farà punti a Marassi col Genoa. Quelli del Grifone sono di-sperati. Non possono più permettersi altri passi falsi, un po’ come la Samp chiamata all’ultimo squillo a Palermo contro un avversario alla canna del gas. Di questa situazione sorride il Siena in risalita dopo la vittoria col Genoa. Da seguire la sfida dell’Olim-pico fra il Toro e il Bologna.

Panorama Champions

di Luigi Sada

L’Inter ha messo la quinta e prova a sbancare Bergamo

Il Milan non guarito. Il pareggio col Malaga ha confermato che l’undici di Allegri non ancora uscito dal famoso tunnel come qualcuno pensava dopo i cinque gol rifilati al Chievo nell’ulti-mo appuntamento di campionato. Ma la Champions il Malaga sono un’altra cosa, pur con tutto il rispetto per i ve-ronesi. La qualificazione agli ottavi per il Milan, per fortuna, non per nulla pre-giudicata dal momento che l’avversa-rio diretto per il passaggio del turno, lo Zenit di Spalletti, crollato miseramente a Bruxelles contro un Anderlecht per niente irresistible capace di sbloccare il risultato al quarto d’ora con un gol di Mbokani. La classifica chiara: Malaga qualificato matematicamente, belgi un gradino sotto al Milan con i rossoneri in viaggio verso Bruxelles mercoledi 21 novembre quale aperitivo dello scontro di San Siro con la Juventus. Se il Milan non ride, il City di Mancini non da meno. Il Manchester con l’Ajax ha subito un gravissimo torto arbitrale che probabilmente gli costerl’elimina-zione dalla Champions dopo averla toccata con mano a distanza di molti anni. Ad Agueroi stato annullata una

rete regolare a una manciata di minuti dal fischio di chiusura e in pia Balotel-li stato negato un rigore grande come una casa. Risultato: il City fermo a due punti in quattro partite, anche se bene ricordare che l’Ajax ha fatto la sua onesta partita meritando il pareggio. Altra ics col fiatone quella del Berna-beu dove il Real di Mourinho per poco non ci lasciava le penne con il Borussia Dortmund. Un goil di Ozil alla scadere ha salvato le Merenguens dalla clamo-rosa sconfitta. Esulta Klopp, mister dei tedeschi. PSG a valanga invece con i croati della Dinamo Zagabria. Primo tempo da sonno poi, ripresa, a rullo compressore con Ibra che distribuisce assist a raffica per Menez e compa-gni. Bel 2-2 fra lo Schalke capolista e l’Arsenal. Anche in questa circostan-za grande rimonta dei tedeschi sotto di 0-2 per i gol di Walcott e Giroud. Si rilancia l’Olympiacos che batte 3-1il fanalino di coda Montpellier. Serata di riscatto, quella di mercoledì, della Juve in Europa. I bianconeri travolgono i danesi del Nordsjaelland per 4-0 con gol di Marchisio, Vidal, Giovinco e Qua-gliarella, mettendo fine alla maledizio-

ne dei pareggi consecutivi in campo internazionale. Nel girone E della Juve, il Chelsea con lo Shakhtar fa bingo al 94’ e aggancia gli ucraini al primo posto. La Juve resta terza a quota sei. Nel Gruppo F gioca a tennis il Bayern Monaco col povero Lilla miseramente all’ultimo posto con 12 reti incassate mentre il Valencia, pur in dieci, mette una seria ipoteca sulla qualificazione battendo al Mestalla il Bate Borisov. Impresa del Celtic a Glasgow nel G. Gli scozzesi vincono alla grande con il Barcellona per 2-1 mettendo il ba-vaglio a Messi fino al novantesimo. Riprende fiato il Benfica che liquida lo Spartak Mosca. Soffre per tre quarti di gara lo United in Portogallo col Braga, poi si risveglia e fa una tripletta con-quistando con due turni di anticipo gli ottavi. Infine, riscatto di Terim. ex Mi-lan, col Galatasaray. I turchi sbancano Cluj per 1-3.

Il Barça affondaRisorge la Juve con un poker al Nordsjaelland

La Fiorentina spera nel sorpasso, con la Lazio impegnata nel derby della Capitale

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Domenica 11 Novembre 20128

Champions - Europa League - Serie A TIMsu MAXI schermo - diretta PREMIUM

i Club

di Giovanni Labanca

Siamo convinti che, vivendo in un’isola, il piacere della vita venga maggiormente esaltato, come anche il piacere di tifare per la squadra del cuore, anche se può sembrare una piccola cosa.Ad Ischia, per esempio, il 26 maggio 2011, mentre il Milan ha appena conquistato il diciottesimo scudetto, una di quelle serate incantevoli per il clima e l’atmosfera, che sanno di magia, a due passi dal Castello Aragonese, uno dei simboli dell’Isola, l’entusiasmo e la passione di alcuni giovani si “trasformano”, come per incanto, nel primo Milan Club di Ischia. L’iniziativa va ascritta, senza dubbio, al giovanissimo Gianni Ferrandino, che ben coadiuvato anche dai “veterani” del Club esistito negli anni 80, con incredibile forza d’animo e passione, organizza una valida struttura, cui viene dato il nome di Barbara Berlusconi, la figlia del Cavaliere, che si interessa della squadra e dei giocatori. Presidente è nominato, a furor di popolo, Gianni Ferrandino. La prima grande manifestazione avviene nella sala congressi della POA, con l’ospite d’onore milanese, Benedetta Radaelli, l’affascinate voce di Milan Channel. La sede in via Giovan Battista Vico, viene inaugurata in

Milan Club Ischia

concomitanza di Napoli-Milan, mentre il “battesimo“ di San Siro è datato 23 novembre. Da allora, nonostante la notevole distanza, Milano è sempre più meta del caloroso tifo isolano. Le attività del Club, nonostante il poco tempo a disposizione, sono numerose e di notevole importanza sociale e sportivo. Spicca, tra le altre, l’organizzazione del Milan Junior Camp, organizzato presso lo stadio Enzo Mazzella e che interessa

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ben cinquanta ragazzi. Il Milan, per l’occasione, invia da Milanello i tecnici Davide Vergani, Gabriele Gallicchio e Fabio Radice. A chiudere il Camp ed assistere alle premiazioni, giunge da Milano, Mauro Suma, direttore di Milan Channel.Il Milan Club che collabora con il vicino Milan Club Isola di Capri, si avvia verso mete ambiziose, proprio come sembra stia facendo, da qualche settimana anche il Diavolo.

Direttivo.Presidente,Gianni Ferrandino; vice, Michele Curci; Segretario-Tesoriere, Martino De Somma; Addetto stampa, Giuseppe Conte; Revisore dei conti, Pasquale Mancusi, Giuseppe Costagliola e Bartolomeo Migliaccio,presidente Organo di controllo; consiglieri, Amedeo Di Costanzo, Alessandro Trani, Giovanni Trofa, Raffaele d’Ambra e Leonardo Sasso.

Presidente Gianni Ferrandino

Foto ricordo con Benedetta Radaelli.

I ragazzi del Campus.

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L’Angolo di Franco Rossigentilmente concesso da francorossi.com

Non solo, infatti, permangono tutti i dubbi sulla sensatezza dell’operazione che erano immediatamente emersi, ma ci si chiede come potrebbero reagire la Borsa di Shan-gai, gli azionisti, gli investitori, la stampa di settore internazionale e la comunità finan-ziaria all’esecuzione di un’operazione la cui esistenza era stata ufficialmente negata e la cui ipotesi era stata così fortemente cri-ticata. A questo punto, infatti, ci sono solo due possibilità. La prima: il “closing” non si terrà ed avremo la conferma dell’ennesima, inverosimile ma almeno sostanzialmente inoffensiva, “bufala” giornalistica. La se-conda, molto più inquietante, secondo la quale questo benedetto “closing” si farà. In tal caso, non solo si concluderebbe una delle operazioni di investimento più bizzarre dai tempi in cui Esaù vendette a Giacobbe la primogenitura in cambio di un piatto di lenticchie, ma soprattutto la CRCC (o, me-glio, la sua controllata), spenderà, pur dopo avere giurato al mercato ed alle istituzioni finanziarie di non intendere farlo, settanta milioni di euro per assicurarsi l’ambita par-tecipazione del 15% (quindici per cento!) nel capitale sociale della F.C. Internazionale S.p.A., società calcistica di diritto italiano, non quotata in borsa, avente, come sostan-zialmente unico ulteriore azionista Massimo Moratti, padre padrone della stessa. Se così accadesse, le domande alle quali i cinesi dovrebbero rispondere (agli azionisti, agli

organi di sorveglianza, agli enti statali, alla Borsa, alla stampa specializzata) sarebbe-ro, come si diceva, inquietanti: perché una società di quel genere investe in una par-tecipazione di minoranza di una società di calcio italiana, in grossa difficoltà patrimo-niale e finanziaria? Perché la valuta mezzo miliardo di euro? Perché investe in attività estranee al proprio core business? Perché va contro alle direttive del notoriamente poco comprensivo governo cinese? Perché lo fa dopo una smentita così rigorosa ed inequivoca? Perché, infine, per assicurar-si una commessa come la costruzione di uno stadio dall’altra parte del mondo, una società cinese dovrebbe fare un simile inve-stimento, senza alcuna garanzia di poter poi trarre profitto dallo stesso e rischiando di ri-manere per sempre socia di minoranza del-la famiglia Moratti? A queste domande ed alle molte altre che verrebbero sicuramente fatte, non si vede quali convincenti risposte potrebbero essere date. A quel punto, ci si potrebbe solo augurare che, ad operazione fatta, venga data la massima trasparenza ad ogni suo passaggio, per evitare che, in una situazione più che curiosa come quel-la che si va delineando, i sospetti prenda-no, inevitabilmente, il sopravvento e nuove nubi, potenzialmente anche nerissime e delle quali si farebbe volentieri a meno, ren-dano ancor più triste l’orizzonte attuale del calcio italiano.

UDITE, UDITEEEEEEEEL’INTER SI TINGE DI “GIALLO”

Terza ed ultima parte Madonna mia ragazze, ragazze, ragazze sono diventato un riccone

(AZU non ricchione), ho scommesso 1 euro sulla vittoria del Milan con-tro il Chi(A)evo ed ho vinto ben 15 euro AUZ. Poi sulle ali della vittoria ho scommesso ancora un euro nella partita con il Malaga sulla non sconfitta del Milan ed ho vinto ancora (questo si che è culo vero Tizia-no Ferro?). Ad essere sincero mi sono cagato sotto ma poi per fortuna ha pareggiato PATO (che patì sotto il ponte di Ponzio Pilato). Se scom-mettevo pure un centesimo di euro su Pato marcatore sarei stato tra i primi 5 uomini più ricconi (AUZ non ricchioni) del mondo.Ragazze io di cazzate ne scrivo, ma oggi leggendo i giornali, a dire il vero me li hanno letti perché io non so leggere, alcuni miei colleghi giornalisti, di testate meno importanti di questa, parlano già di Milan risorto, ma per favore, andate a culo fan. Che ca..o state scrivendo? Questi a scrivere così portano solo sfiga al Milan, per farlo vincere bisogna scrivere che perde e basta!Per una volta che per sbaglio hanno vinto, mo sono risorti. Ma se li ho visti giocare e mi sono pure addormentato!Va bhe dai godiamoci AHHHHHHH AHHHHHHH questo momento di euforia collettiva (saranno i fumi del PM10) e speriamo in un remake domenica contro la bistecca alla fiorentina.Mamma come mi piace la fiorentina, specie quelle dai 18 anni ai 90 anni. AUZ della maiala non si butta via mai niente e quindi vanno bene anche le 90enni. Però mi raccomando fiorentina senza osso altrimenti l’osso si incaglia tra la bocca ed il cu..o e mi blocca la discesa.Di certo i Viola (e mentre scrivo mi sto toccando le palle visto che mi ricorda il colore dei morti) sono in forma ma anche questa volta voglio giocare il mio euro pro Milan. Speriamo di vincere ancora, di certo la vedo male. A DA VEDE come la vedo male per il Diavolo.Martedì a San Siro hanno visto il mio amico Pep Guardiola e molti si sono illusi di un possibile contratto con il Milan in qualità di allenatore. Ma per favore, volete sapere la verità? Quello è stato allo stadio per farsi 4 sane risate alla faccia del gioco bello ed entusiasmante del Milan, AUZ.Speriamo che Inter e Milan vincano sempre così io continuo a lavorare e voi a erudirvi nel leggere i miei articoli.Ora scappo vado a farmi la tinta che ho un capello bianco in testa e Saverio me lo fa diventare duro… ops nero.Un saluto al mio amico Marco della Banca che è più giornalista lui di tutti gli altri, nonostante mi frega i soldi.Un abbraccio dal Leone andare a fan gool we we.

AUZ.!

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SCOMMETTIAMO

A Milano via Lorenzo Valla n°14

APERITIVO ogni weekend GRATUITO

C’è Milan-Fiorentina a San Siro e gli scommettitori si infiammano pensando a un colpaccio degli ospiti sicuramente più in palla di Pazzini e compagni. La vittoria dei toscani è valutata attorno ai 3,3 punti contro i 2,3 dei padro-ni di casa. Si incassa bene anche giocando il pareggio valutato a 3,1. E’ inutile dire che se si gio-ca i parziali si mettorno in tasca un bel po’ di euro. Ad esempio, primo tempo 2 finale 1 paga 26 volte, mentre il contrario, vale a dire primo tempo 1 finale 2, fa prendere 29 volte la posta. Si incassa discretamente pure col parziale 1X o 2X, circa 14 volte i quattrini scommessi. Una rete di Jovetic in apertura è valutata attorno ai 7 punti mentre quella di El Shaarawy fa mettere in ta-sca 6,5 la posta giocata. Insom-ma, se si vuole incassare qualco-sa bisogna avere coraggio e gio-care i parziali. sabato scorso, ad esempio, si è messo in saccoccia un bel po’ di soldini chi ha mes-so primo tempo Juve, finale In-ter. L’agenzia di via Valla ha paga-

a cura di Luigi Sada

to il parziale ben 32 volte. Il gol messo a segno in apertura dallo juventino Vidal ha fruttato 11 volte la posta mentre il succes-so dei nerazzurri è costato alla Snai 4,5 la posta. Stasera l’Inter gioca a Bergamo e la vittoria è valutata attorno ai 2,10 contro il 3,8 dell’Atalanta. Paga poco in-vece il primo gol, se segna Milito (5) mentre se in rete va Denis si prendono 21 euro giocandone 3. Apertissimo è il derby dell’O-limpico con la Roma legger-mente favorita. La vittoria della squadra di Zeman è valutata 2,6 quella della Lazio 2,8. Il pari è a 3. Si prende una miseria con l’over, anche se il derby è una partita che non fa testo rispetto alle altre. Quando c’è di mezzo Zeman non si scherza. l’over lo giocano i grandi scommettitori, vale a dire quelli che mettono cento euro per prenderne un terzo. L’under romano, al con-trario, fa incassare 2,3 la posta. Un gol di Osvaldo vale 6,5 men-tre quello di Totti 7. In campo laziale Hernanes paga 7. Cifre

da capogiro, infine, non ce ne sono alla portata per quanto concerne le vittorie esterne. la più alta e, al contrario, casalin-ga è riguardava la gara di ieri fra Pescara-Juve con il successo de-gli abruzzesi valutato 5,5.

antamercatof di Luigi Sada

Il Milan vuole Pep Guardiola. Il presidente Berlusconi e Gallia-ni non si nascondono dietro un dito e vanno avanti per la pro-pria strada malgrado le smenti-te a raffica di questi giorni della società di via Turati. La trattativa c’è. In primo luogo perché l’ex tecnico del Barca, in tempi non sospetti, era sempre stato uno degli obbiettivi principali del Mi-lan in prospettiva futura, in se-

condo perché Guardiola fareb-be, riascoltando vecchi discorsi del Cavaliere, compiere un bel salto di qualità al vecchio Dia-volo dopo la serie di allenatori che hanno sollevato non poche perplessità da Arrigo Sacchi in poi. A conferma che le voci di corridoio non sono solo frutto della fantasia di qualche addetto ai lavori, l’altra sera, alla vigilia del match di Champions Lea-

gue con il Malaga, il ristorante Giannino di via Pisani è stato infatti testimone di un incontro formale fra i dirigenti del Milan e il fratello del popolare Pep, il simpatico Pere, accompagnato dall’amico Manuel Estiarte, fino all’anno scorso responsabile delle relazioni esterne del club catalano. Insomma, che il Milan voglia Guardiola non più un segreto. E’ chiaro che Guardiola, salvo cla-morosi colpi di scena, arriverà a fine stagione e non certamente a gennaio. Il tecnico spagno-lo (ve lo ricordate mediano di spinta con la maglia del Brescia una dozzina di anni fa?) porte-rà con sé il proprio staff che ha lavorato negli ultimi anni con lui al Barcellona. Ma cosa chie-de il Pep al Milan in cambio per sedersi tranquillamente sulla panchina rossonera? I giocatori in lista che piacciono al tecnico iberico sono diversi. Senza però esagerare con i costi. Su tutti ci sarebbe il super quotato Falcao,

bomber dell’Atletico Madrid in lotta con Messi e Cristiano Ronaldo in Liga nella classifica dei marcatori. L’asso di “Cho-lo” Simeone, al momento, sem-bra però non avere mercato in quanto troppo caro per le borse del nostro campionato e in particolare modo per quel-le del Milan dove negli ultimi tempi non si è fatto che ven-dere per recuperare qualche spicciolo. Ma nel calcio mai dire mai. Quando meno te lo aspetti, ecco che potrebbero arrivare i petroldollari degli sceicchi del Qatar, oppure i rubli trasfor-mati in euro da Putin, possibile interlocutore nel ping pong in-trapreso dal Cavaliere e alcune aziende russe produttrici di gas. Sulla piattaforma d’attesa, tor-nando ai possibili rinforzi per la prossima stagione, lasciando perdere Falcao, c’è pure Nasri talento del City di Mancini. I di-rigenti del Manchester storco-no il naso ma se venisse messo sul piatto il redivivo Pato quale

contropartita, in Inghilterra potrebbero farci anche un pensierino cambiando idea. A Milano, con Guardiola alla guida della squadra, potrebbe esserci pure una bella novi-tà merito al settore difensi-vo. Con l’innesto di Sergio Ramos che il Real Madrid lascerebbe partire se l’Inter concedesse semaforo verde per la cessione di Ranocchia. Altri nomi si inseguono: si va da Eriksen dell’Ajax per fini-re al solito Tevez che però, dopo quanto è successo lo scorso Natale con i tam tam a raffica rimbalzati dal Regno Unito, sembra abbia abban-donato ogni idea di lasciare il City. Chi invece potrebbe dire addio per accasarsi al Milan è Subotic del Borussia Dortmund. Klopp, mister dei giallo neri tedeschi, vorrebbe trattare Abate o in alternati-va Antonini. Ma anche questo, per il momento è solo Fanta-mercato.

MILAN IN GUARDIOLAIl tecnico spagnolo in pole position

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Basket di Beppe ViganiMilano ha interrotto la striscia negati-va e prova a rituffarsi in campionato, dopo l’impegno con i campioni d’Eu-ropa dell’Olimpiacos. Il team di Sergio Scariolo sta ritrovando la sua identità con buone prestazioni, cominciate a Kaunas con lo Zalgiris (match perso di cinque punti, dopo essere stato in vantaggio per lunghi tratti) e con Sie-na, che si è dovuta inchinarsi dopo nove anni, davanti al suo pubblico. La settima di Serie A prevede un match non impossibile contro Venezia, ma l’Armani ha molto da farsi perdonare dal suo pubblico. La sconfitta interna con Reggio Emilia grida ancora ven-detta, quindi vietato compiere ulterio-ri passi falsi, soprattutto, tra le mura amiche. Domenica, alle 20, al Forum sarà ospite la squadra di Andrea Mazzon, penultima in classifica. La squadra veneziana, che ben ha fat-to lo scorso anno, ha avuto un inizio un po’ traballante, ma si riprenderà sicuramente. Tra i lagunari, da tenere sott’occhio è sicuramente Keydren Clark, uno dei marcatori più prolifici nella storia della Division I NCAA, ac-cumulando 3.058 punti a una media di 25.9 per gara in carriera. Playma-ker di 28 anni, Clark ha un fisico da fantino (solo 173 cm) tuttavia tira da 2 con il 51,4% e da 3 col 40%. E’ un ottimo ruba palloni e non disdegna raccattare qualche rimbalzo. Mortale in contropiede ha anche un’ottima vi-sione di gioco. Una vecchia conoscenza del basket

Milano, niente scherzi al ForumDopo l’ultima sconfitta interna con Reggio Emila, Scariolo non può più sbagliare

milanese è certamente Massimo Bul-leri. ‘Bullo’ è stato nominato Miglior Giocatore del campionato italiano nella stagione 2002-2003 (tanto che la stagione successiva approda a Mi-lano), dopo aver conquistato il secon-do scudetto consecutivo con i verdi della Marca, con cui ha vinto anche tre Coppe Italia, due Supercoppe ita-liane e una Coppa Saporta. Il play di Cecina, a 35 anni non ha più quella esplosività che lo contraddistingue-va, ma quando è in campo è ancora capace a imbucare qualche pillola velenosa. E’ l’uomo nuovo di Venezia, poiché è qui da poco più di un mese. Usato col contagocce da Mazzon ha comunque il 66,7% da 2 ed è sopra il 46% da 3. Yakhouba Diawara è l’altro nome di grido di Venezia. L’ala parigina ha girovagato per l’Nba con discreto successo prima di finire in Italia. Per quattro anni ha giocato a Denver e Miami. Fisico possente, ha il 53,7% da 2, il 36% da 3, ma soprattutto 6 rimbalzi di media. Denis Marcona-to (altra conoscenza milanese) è un altro alfiere del basket nostrano. 37 anni, carriera da campione in cui ha vinto tutto. Quattro scudetti e altrettante Coppe Italia, medaglia d’oro agli Europei del 1999 e argento alle Olimpiadi, cinque anni dopo. Alvin Young è la guardia che dà equilibrio al quintetto della laguna. Da 2 ha una percentuale del 48.7%, anche se da 3 fa molta fatica.

Hockey su ghiaccio di Debora Cheli

Il campionato è fermo, ma i giocatori dell’Hockey Milano Rossoblu non se ne stanno con le mani in mano, anzi ne approfittano per allenarsi dura-mente in vista dei prossimi impegni. Benché sia praticamente impossibile aspirare alla vetta, oc-cupata saldamente dal Val Pusteria a quota 42 punti, dieci in più dell’Alleghe, diretta inseguitrice insieme con il Renon, i milanesi sperano di risalire in classifica quel tanto che basta per proseguire il cammino nei playoff il più a lungo possibile. Milano occupa il quinto posto e il punteggio è fermo a 24 punti, gli stessi del Bolzano, ovvero a sei lunghezze di distanza dal Valpellice, che chiude il quartetto di testa. Si sa, la regular season è tutta un’altra storia, gli equilibri delle squadre cambiano radicalmente nella seconda parte della stagione. Il roster ros-soblu vede alcune caselle vuote, pronte da riem-pire in vista dello sprint finale. Intanto è arrivato Kinasewich, ventinovenne ala sinistra dall’assist e dal gol facile, che esordirà probabilmente già dal prossimo incontro, contro l’Asiago. L’attaccante ca-nadese ha ancora molto ghiaccio da mettere sotto i pattini per adattarsi al nostro campionato, meno

IL MILANO RIPARTE DA KINASEWICHI rossoblu approfittano della pausa per preparare l’esordio dell’attaccante canadese

tecnico di quello statunitense o austriaco dal qua-le proviene, ma da non sottovalutare. Sono diversi gli impianti sportivi, i ritmi degli incontri, finanche le misure del campo su cui si gioca. Parecchi spor-tivi hanno avuto non poche difficoltà a inserirsi in tempi brevi. E il Milano lo sa bene. Basti rievocare la delusione Schultz, sostituito dopo pochi incontri, inconcludente in zona tiro laddove era chiamato a trascinare i suoi. Senza dimenticare il periodo negativo di Matt Ryan, il quale sta ingranando la marcia solo recentemente, risultando, finalmente, determinante nel corso delle ultime due partite. Alle evidenti mancanze del duo canadese hanno sopperito per fortuna Andreas Lutz, terzino col vi-zio del gol, ma soprattutto Edoardo Caletti, unico italiano fra i rossoblu ad essere chiamato in Nazio-nale per gli Euro Ice Hockey Challenge attualmente in corso a Lubiana in Slovenia. Insieme con Mattew De Marchi, i due attaccanti hanno realizzato 13 punti ciascuno e sono al mo-mento i giocatori più prolifici per quanto riguarda il Milano. Sono ancora molto lontani i 30 punti di Sirianni, top scorer del campionato in forze al Bru-nico.

“Non Solo Sport”

“Riflettori Su……”

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ogni giovedì sera sintesi delle partite casalinghe:Campionato Nazionale Allievi Nazionale A.C.Milan

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Ryan Kinasewich

Denis Marconato

antamercato

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Domenica 11 Novembre 201212

Milano Restaurant Week menù completo a € 25 in Ristoranti TOP

“Ristoranti Top a un prezzo accessibile per una buona causa” È questa la missione della Restaurant Week, che quest’anno ap-proda a Milano. Da venerdì 9 a domenica 18 novembre 2012 sarà infatti possibile pranzare o cenare in un ristorante milanese di alto livello ad un prezzo fisso pari a 25 euro (con un menù com-pleto: antipasto o primo piatto, secondo con contorno, dessert, caffè e coperto; bevande escluse), di cui 1 euro sarà devoluto in beneficienza a Fondazione Progetto Arca e a Fondazione Italia-na per il Cuore. Nata a New York diversi anni fa, la Restaurant

Week si ripete ogni anno in oltre 100 città al mondo. Quest’an-no avrà luogo anche a Milano organizzata da Sapore dell’Anno, la certificazione di qualità che attesta l’ottimo sapore dei prodotti alimentari attribuita direttamente dai consumatori. La lista degli oltre 30 ristoranti di Milano aderenti all’iniziativa è disponibile su saporedellanno.com e su facebook.com/SaporedellAnno. È possibile prenotare chiamando direttamente il ristorante prescelto oppure via web su saporedellanno.com e atrapalo.it

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Domenica 11 Novembre 2012 13

I Ristoranti della Milano Restaurant Week4 Cento0289517771Via Campazzino 14

Alacena0244406Via Masaccio, 19

Amici del Liberty028394302Via Savona, n° 20

Callistos0266713546Piazza Greco, 10

Emilia e Carlo02862100Via Sacchi, 8

Evo l'Extravergine0254102692Via Friuli, 77

Green HMS0287096815Via Dell’Orso, 7

Hostaria Borromei0286453760Via Borromei, 4

I chiostri di San Barnaba025466494Via San Barnaba, 48

Chi Mi Ama0233499196Viale del Ghisallo, 20

Il Capestrano025693345Via Gian Francesco Pizzi, 14

Il Grecale0289056661Via Giuseppe Mercalli, ang. Via S. Francesco d’Assisi

Il Mosto Selvatico0289406172Via Cesare da Sesto, 13

L' Isola del Tesoro0258307003Via Ludovico da Viadana, 2

La Cantina di Manuela023452034Via Procaccini, 41

La Corte della Risaia0289181248Via Bardolino, 30

La PiazzettaAntares Hotel Concorde0226112020Viale Monza, 132

Lambruscheria022055400Via Broggi, 1

Le 3 melarance0255196477Via Orti, 10

Lee's Reastaurant & Pub0291477961Viale Lombardia, 32

Lo Stacco0237052223Via Noto, 10

L'Uovo di Colombo0229406214Corso Buenos Aires, 3

Maison 0289540234Via Montegani, 68

Manhattan0286451654Piazza Erculea, 9

Milleluci0229411250Via Rosolino Pilo, 7

Mudra3454512459Piazza 24 Maggio, 8

Osteria dei Vecchi Sapori026686148Via Carmagnola, 3

Podkova0289515776Via della Chiesa Rossa, 25

Primadonna0267891Via Andrea Doria, 4

Puerto Alegre0289420969Via Borsi, 9

Relà Cafè0233107454Via Principe Eugenio, 8

Roses Grand0288127833Via Cesare Beccaria, 4

Sarla0289095538Via Stampa, 4

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Domenica 11 Novembre 201214

di Silvia FortunatoVolley

Domenica sarà una partita molto sentita quella che andrà in scena al PalaIper di via Stucchi alle 18 tra Vero Volley Monza e la Tonazzo Pado-va: da una parte della rete capitan Si-mone Tiberti, ex di Padova, dall’altra Giordano Mattera e Filippo Vedovot-to, che nella scorsa stagione militava-no nella formazione di coach Fuma-galli. Monza ritorna in campo dopo la prima sconfitta rimediata la scorsa domenica contro la capolista Città di Castello ed è attualmente quinta in classifica, Padova si è imposta sul campo di Reggio Emilia nel posticipo di lunedì e ha raggiunto Vero Volley a quota 10. Coach Marco Fumagalli: “E’ una partita contro un’avversaria importante e sarà sicuramente mol-to sentita anche alla luce di incroci tra giocatori, Tiberti per noi, Mattera e Vedovotto per loro, che la rendono ancora più significativa. Tecnicamen-te è una squadra di grande qualità e stiamo preparando questa gara con molta attenzione; noi siamo in forma e la sconfitta contro Città di Castello non ha minato le sicurezze tecniche che abbiamo in questo momento, an-che se ci ha dato indicazioni sui punti su cui c’è ancora da lavorare”. Gli fa eco il Direttore Sportivo Claudio Bonati: “Padova è una delle squadre più forti sulla carta in questo mo-mento: anche se ha avuto qualche difficoltà all’inizio della stagione, ora è in via di ripresa dopo la bella pre-stazione di Reggio Emilia. Ha delle

Capitan Tiberti, Mattera e Vedovotto sfidano le vecchie squadreLa partita degli ex

individualità di spicco e sarà interes-sante incontrare nuovamente i due nostri ex giocatori. Sono sicuro che saranno motivati e faranno una gran-de partita, ma sono altrettanto certo che anche noi non saremo da meno”. Le partite di domenica 11 novem-bre: Vero Volley Monza - Tonazzo Padova, Globo BP Frusinate Sora - Sidigas Atripalda, Caffè Aiello Co-rigliano - Conad Reggio Emilia, Elet-trosud Brolo - Gherardi SVI Città di Castello, Pallavolo Loreto - Coserplast Matera, Sieco Service Ortona - B-Chem Golden Plast Potenza Picena. La classifica: Gherardi SVI Città di Castello 15, Sidigas Atripalda 14, Sieco Service Ortona 14, Pallavo-lo Molfetta 12, Vero Volley Monza 10, Tonazzo Padova 10, Globo BP Frusinate Sora 8, Conad Reggio Emilia 8, Caffè Aiello Corigliano 4, Elettrosud Brolo 4, B-Chem Gol-den Plast Potenza Picena 4, Coser-plast Matera 4, Pallavolo Loreto 1. Programmazione televisiva: la sintesi della partita contro Città di Castello andrà in onda venerdì alle 10:30 e domenica alle 14:30 su MonzaBrian-za TV (canale 618 DT), mentre il ma-gazine “L’angolo del Vero Volley”, con l’intervista a Riccardo Reggio sarà trasmesso oggi, giovedì, alle 21:00 su VideoStarSport (canale 630 DT) e sabato alle 11:20 su Monza Brianza TV.

Campionato B1F Girone A B1F: Sabato sera al PalaIper contro Grima Tradate Monza - Il Saugella Team Monza sarà in campo per difendere il primato sabato sera alle 21 al PalaIper di via Stuc-chi a Monza contro la Grima Tradate.

Tradate si presenta a Monza con due vittorie e due sconfitte nelle prime quattro giornate che le garantiscono il settimo posto in classifica, ed è reduce dall'ultima sconfitta rimediata contro la Lilliput Settimo. La squadra varesi-na ha mantenuto l'ossatura della squadra dello scorso anno, con il centrale Fasoli e gli schiacciatori esterni Cause-vic e Massara, giocatrici con esperienza di questa categoria che possono rendere Tradate un'avversaria insidiosa.

La team manager Laura Ferro presenta la partita di sabato: "Ci stiamo allenando bene e proseguiamo con il nostro lavoro tecnico, andando soprattutto a correggere i passaggi a vuoto che ogni tanto ancora ci capitano e ad eliminare le sbavature emerse nelle scorse partite. Tradate ha mantenuto più o meno la stessa squadra dello scorso anno, non dobbia-mo sottovalutarle perché hanno giocatrici di categoria che militano da tempo in B1. Arriveranno qui per far bene e metter-ci in difficoltà; il nostro obiettivo è quello di fare i tre punti e di giocare secondo le nostre possibilità, puntando molto sulla battuta per limitare lo sviluppo del loro gioco".

L'appuntamento per tutti i sostenitori è fissato per sabato 10 novembre alle 21 presso il PalaIper di via Stucchi a Monza per la gara tra la capolista Saugella Team Monza e la Grima Tradate.

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Domenica 11 Novembre 2012 15

Musica di Riccardo Sada“Lungo La Strada” è il primo singolo ufficiale.Lo scorso martedì è uscito il nuovo album di Cristiano Entics: “Carpe Diem”, che descrive e cattura il momento d’oro del movimento ur-bano italiano che continua a riscuo-tere un enorme successo. Il secondo lavoro di Entics conta importanti col-laborazioni con diversi artisti italiani, alcuni tra i più inaspettati, così come i produttori italiani ed europei coinvol-ti nella realizzazione dell’album, alla pubblicazione del quale farà subito seguito un instore tour.“Mi sono concentrato sui singoli e non sono partito dall’idea stessa di fare un album. Ho fatto otto anni di accademia di pianoforte, faccio musica molto melodica e spesso d’i-stinto riesco a buttare giù parecchie idee, sono molto prolifico”. Fabri Fi-bra, Marracash, Club Dogo… “La scena è molto unita, penso che si sia toccato il limite con l’Hip Hop Tv. Ma ora c’è una nuova scuola che è molto più propositiva”. Il suo live? “Chitar-re, contrabbassi elettrici e tanti altri strumenti e il dj a coordinare il tutto, come un direttore d’orchestra. Siamo molto preparati e riusciamo a ricre-are dal vivo lo stesso sound nato in studio”. Pop o hip-hop? “L’hip-hop è sempre stato genuino e si è sempre fatto contaminare. Proprio queste contaminazioni oggi sono cambiate rispetto a parecchi anni fa. La forza dell’hip-hop è proprio questa. Alla fine restano le rime, resta il rap. Ma… restano anche i nostalgici”. Possi-bili collaborazioni con altri artisti, grazie alla Sony? “Nell’album c’è un pezzo con Raf ed è già un buon inizio. È ovvio che mi piacerebbe fare qualcosa con artisti molto grandi. Mi piacciono molto i Die Antwoord”.

Entics, nuovo genio del rapIl suo stile musicale si conferma fin da subito travolgente e innovativo, introducendo un nuovo concept reggae e dancehall

Tracklist “Carpe Diem”01. Snooki 02. Carpe Diem 03. Lontana Da Me 04. Ganja Music feat. Casino Royale 05. Strade D’ Estate 06. Mixa Mixa 07. Cosa Farei Cosa Faresti feat. Raf 08. L’Amore Dà L’Amore Toglie 09. Non Vogliono Che Canti 10. Entics Tetris 11. Fresh Flash feat. Ensi e DJ Double S 12. Resta Come Sei feat. Emis Killa 13. Pazienza feat. Fabri Fibra 14. Bella Città feat. Guè Pequeno 15. Lungo La strada

Chi è EnticsNato a Milano il 16 marzo dell’85 e conosciuto come Mr. Entics, Cristiano Entics è un musicista italiano amante del raggae, del dan-cehall e dell’hip-hop. È cresciuto nel quartiere di Baggio. Entrato giovanissimo a far parte di BNCrew, una delle prime squadre di writer milanesi, è cresciuto nell’underground dell’hip-hop. A luglio 2010 è uscito con “Ganja Chanel da Mixtape Maad”, un riddim-mixtape interamente mixato da Dj Harsh che ha totalizzato più di 20mila download in un mese. Da dicembre 2010 fa da spalla a Fabri Fibra nel tour di “Controcultura”. Nel 2011 passa alla Sony Music che nel mese di settembre ha pubblicato l’album “Soundboy”.

Teatrodi Silvia Arosio

La Stagione del Teatro Manzoni, prosegue con successo. Un classico della prosa sarà in scena dal 13 no-vembre al 2 dicembre: Giuliana Lojo-dice, insieme a Pino Micol e Luciano Virgilio porteranno in scena Cosi è (se vi pare) di Luigi Pirandello. E la regia è di Michele Placido.Dice il regista: “Il mio primo incontro con Pirandello fu la novella “La Car-riola”, grazie a Leonardo Sciascia . Infatti gli chiesi consiglio per il film “Mary per sempre” di cui avevo ac-quisito i diritti. Io parlavo, parlavo…..Sciascia fuma-va, fumava….e mi guardava: non mi disse nulla sul film, però mi regalò alcune novelle di Pirandello, sugge-rendomi di leggere in particolare “La Carriola”. La novella narra la storia di un uomo molto stimato e preso dal suo lavoro che un giorno davan-ti al portone di casa vede se stesso, la sua vita, ma per non riconoscersi

Placido dirige Lojodice in Pirandello al ManzoniGrandi nomi per un classico

e per non riconoscere come sua la vita che aveva vissuto fino ad allora, insomma anche lui incontra il suo fantasma. Ho recitato questa novella almeno 800-900 volte.Quando il produttore Bellomo mi pro-pose la regia del testo “Così è (se vi pare)” ho pensato a Sciascia, a quel-la mattina palermitana a casa sua in cui leggendo la sceneggiatura di “Mary per sempre” entravo nel mon-do Pirandelliano”.Qualcuno ha detto che con “Così è… (se vi pare)” di Luigi Pirandello siamo di fronte alla sua commedia capola-voro, un inno ai suoi personaggi mar-tirizzati. L’argomento è uno di quelli cari all’autore, quello della verità, invano cercata concitatamente da tutti, invano affermata e contraddet-ta in un intrecciarsi di ipotesi senza sbocco che conducono lo spettato-re a considerarne la relatività. Sullo sfondo una casa borghese in cui

agiscono quei personaggi di cui egli stesso mise a nudo ipocrisie e perbe-nismi, con quell’umorismo a lui assai caro, per far risaltare il grottesco di quei caratteri. Un testo non solo tea-trale, ma anche una scrittura cinema-tografica - come sottolinea il regista Michele Placido artefice di questa edizione - che fa pensare al cinema di Hitchcock; non a caso il grande Ku-rosawa si è ispirato a questo testo per il suo film “Rashmon”. Una soluzione registica per la sce-nografia di Carmelo Giammello sug-gerisce di rompere lo specchio del salotto di casa Agazzi. Il risultato è che non solo Laudisi attraverso il suo monologo, ma tutti i personaggi della commedia, vedranno il loro doppio rivelarsi nei frammenti di quello spec-chio. Ecco che in questa scenografia i personaggi appaiono e scompaiono senza avere la necessità delle tradi-zionali entrate ed uscite. La signora Frola e il signor Ponza si presentano in scena come dei sopravvissuti a un terremoto che ha cancellato i loro dati anagrafici. A tutte le incalzanti domande degli abitanti della piccola cittadina che li accoglie, rispondono con delle “verità” che si contraddico-no fra di loro, facendo letteralmente impazzire i componenti e gli ospiti della famiglia Agazzi. L’unico che re-sta apparentemente fuori dal gioco è Laudisi, che verrà in ogni caso messo in crisi dalle vicende della coppia fan-tasma Frola-Ponza. Anche lui infatti si chiederà allo specchio quale sia la sua vera identità. Ad affrontare i ruoli cardine della vi-cenda una solenne e dolente Giulia-na Lojodice, ben sostenuta da due ot-

timi attori come Pino Micol e Luciano Virgilio. Le scene, che in questo spet-tacolo hanno un ruolo particolarmen-te importante, sono state affidate alle cure di Carmelo Giammello. Mentre i costumi portano la firma di Sabrina Chiocchio, apprezzata costumista teatrale. Autori delle musiche sono Davide Cavuti e Luca D’alberto.

Al Teatro Manzoni dal 13 novembre al 2 dicembreBiglietto: poltronissima € 30,00 poltrona € 20,00Orari: feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30

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EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906Sito internetwww.stadio5.itAmministrazione eMail: [email protected]

Direttore responsabileBeppe ViganieMail: [email protected]

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CollaboratoriAndrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Silvia Fortunato, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Federico ZanonGraficaFederico Maria Di Sivo - eMail: [email protected]

Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

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