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Farmacia.it più informati più sani - Anno IX, n. 33
Soprattutto d’estate di-venta indispensabile sceglierecon cura i prodotti cosmeticida utilizzare. Complici il caldoe il sudore, metalli e colorantipossono causare allergie, per-ché penetrano più facilmentenella pelle sottoponendola al ri-schio di irritazioni. Da qui la ne-cessità di scegliere con cu ra iprodotti giusti.Il trucco waterproof
Truccarsi è un piacere a cuimolte donne non sanno rinun-
ciare neanche in estate,quando si va in barca o ci si tuf -fa in piscina. In farmacia sonodi sponibili numerose linee wa-terproof, cioè a prova di acquae sudore, in grado di crearesul la pelle una barriera imper-meabile all’acqua del ma re odella piscina.
Tutte le linee disponibili si av- valgono di formulazioni per ilmake-up colorate e brillanti, inol-tre molte contengono fattori diprotezione contro i raggi ultravio -letti. Fondotinta e terre apposi-tamente studiati per pro teg ge ree truccare la pelle del viso gra-zie alla presenza di vitamine E,potente antiossidante e di filtrisolari a media protezione. Ma-scara, rossetti, ombretti, fards,eye-liner a base di e mul sioni dioli, cere e resine idrofobe.
Più belleanche d’estate
Capelli sanial sole
Salsedine, cloro e raggi solariindeboliscono e sfibrano le no-stre chiome.
D’estate, non va protetta so lola pelle, ma particolare attenzio -ne va data anche alla cura dei ca-pelli. Secchi, crespi o tin ti, do poun’intera giornata trascorsa inspiaggia, appaiono più aridi e ten-dono ad incresparsi. Inoltreun’eccessiva esposizione al solepuò indebolire i bulbi piliferi pro-vocandone una perdita precoce.La situazione peggiora ulterior-mente in caso di capelli tinti, inquanto i coloranti ne in taccano lefibre, alterando o ad dirittura eli-minando la cuticola protettivaesterna. In ogni caso la parolad’ordine è sempre prevenire.
Per far ciò è necessario rin-forzarli prima della partenza, siaper proteggerli durante i mesi piùcaldi, sia per diminuirne la cadutache può avvenire in autun no.
Oltre ad un’alimentazione ric -ca di vitamina A (contenuta infrutta e verdura di colore rosso-arancio) che stimola l’equilibriodel cuoio capelluto, favorendoneuna crescita sana e regolare, oc-corre scegliere prodotti in basealle personali esigenze. Ad e sem- pio, la protezione ideale per i ca-pelli secchi è una specialità a ba -se oleosa; per quelli grassi inve -ce meglio uno spray oil-free; percapelli ribelli e crespi, usare ungel solare. Le protezioni van noap plicate almeno ogni tre ore sul -la capigliatura bagnata o umi da,in particolare sulle punte prima edurante l’esposizione al sole.
Per il lavaggio utilizzare unoshampoo doposole arricchito conproteine vegetali o della se ta; duevolte la settimana è meglio sosti-tuire l’abituale balsamo con una ma-schera ri strutturan te doposo le.
Il modo migliore di asciugarela chioma è quella di tamponarladelicatamente con un asciugama -no. Per non indebolirli troppo èsempre meglio tenere il phon adalmeno 15-20 cm di distan za.
Se si stanno frequentando pi-scine, una buona forma di difesaè la cuffia. A contatto con il cloroi capelli perdono la normale mor-bidezza.
Se poi al ritorno dalle vacanzei capelli appaiono ugualmente sfi-brati è bene dare una spunta-tina, così da eliminare le punterovinate.
Le micosi cutanee sono infe-zioni provocate da funghi micro-scopici (miceti) specializzati nel-l’attaccare la cheratina, pre-sente nello strato corneo dellapelle, nei capelli e nelle unghie.
L’epidermide rappresenta un“terreno” ideale per la crescita deimiceti, ed i segni tipici sono l’ar-rossamento e la desquamazionedella pelle. A questi si associanospesso un forte prurito ed unasensazione di bruciore, specie sela zona interessata entra in con-tatto con gli indumenti.
Nel periodo estivo molte per-sone cominciano a frequentarepi scine, palestre, spiagge ed èproprio in questi luoghi, complicil’umidità e le alte temperature,che può risultare veramente fa- cile, contrarre infezioni da funghi.
Consigli per evitarle: noncamminare a piedi nudi negli im-pianti sportivi (piscine e pale-stre); evitare lo scambio conaltre persone di vestiti, costumida bagno, asciugamani e ac-cappatoi; asciugarsi accurata-mente, in particolare nelle pie-ghe e negli spazi interdigitali, perridurre l’umidità e la macera-zione; alimentarsi in modo equi-librato limitando il consumo dizuccheri, di cibi con lieviti (pane,pizza, etc.), di latticini, insaccatie alcolici, preferendo invece pas-sati di verdura, carni bianche,cereali e yogurt ricco di fermentilattici vivi.
I tipi di micosipiù comuni sono:
• la Candidosi, provocata dalfungo Candida, può manifestarsia livello vaginale con bruciore,gonfiore, perdite ed intenso pru-rito; del cavo orale comune-mente indicata come mughetto,e della pelle con chiazze checompaiono con l’esposizione alsole;
• la Tinea corporis si manife-sta con chiazze piccole circolaridi colore rosaceo, in rilievo coni margini netti ed il centro piùchiaro. Colpisce soprattuttoviso, gambe e braccia;
• il Piede d’atleta (o Tineapedis), un’infezione molto fasti-diosa dei piedi, che si caratte-rizza per la presenza di abrasionipurulente, piccole ragadi e cutedi color giallo. A soffrirne sonoprincipalmente persone che pra-ticano attività sportive;
• la Pitiriasi versicolor colpi-sce soprattutto soggetti geneti-camente predisposti. Le zone in-teressate sono il dorso, l’addo -me e le spalle su cui compaionochiazze squamose, striate e didiverso colore.
Cause• Terapie di lunga durata con
creme antibiotiche o cortisoni-che, che tendono a modificarela normale flora batterica pre-sente sulla pelle.
• Contatto con persone in-fette o con luoghi a rischio.
• Scarsa igiene o utilizzo di
detergenti troppo aggressivi chealterano il normale pH fisiologicodella pelle.
• Uso prolungato di assor-benti interni, di salvaslip per ledonne e di pannolini sintetici peri bambini.
• Utilizzo di biancheria intimasintetica che riduce la traspira-zione.
• Sovrappeso.• Stress e stanchezza che in-
deboliscono l’organismo.
TrattamentiLe micosi si possono curare
con l’aiuto di una terapia speci-fica per un periodo di tempoadeguato. Ma il solo modo ve-ramente efficace di combatterleè quello di prevenirle.
Alcune forme di micosi (comequelle che si prendono prati-cando sport) sono facilmente in-dividuabili, mentre per le altre(come la candidosi) occorre sot-toporsi ad una visita speciali-stica. La terapia prevede l’appli-cazione di creme o spray anti-micotici da applicare sulle zoneinteressate e di detergenti spe-
cifici. In caso di micosi grave odi recidiva, il medico può pre-scrivere compresse antifungineper via orale.
Estate:rischio micosi
Aiutiamocicon l’omeopatiaMICOSI DEL CORPO
Arsenicum iodatum 7CH:in caso di micosi con arros-samento e intensa desqua-mazione.
Sulphur 5CH: in caso dimicosi con prurito intenso
Sepia 5CH: micosi che sipresentano sotto forma dipiccole macchie scure.
MICOSI DELLE PARTI INTIMECandida albicans 9CH: in
tutte le micosi da Candidaper alleviare rossore, bru-ciore e prurito.
Helonias dioica 5CH:nelle micosi dei genitali conforte arrossamento.
Mercuriuss solubilis 30CH:per prevenire recidive di can-didosi vaginale, nelle donneche presentano perdite conbruciori e irritazioni delle mu-cose.
I prodotti sopraelencatisono solo alcuni esempi, perun consiglio personalizzato ri-volgetevi al vostro farmacistadi fiducia.
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CurarsinaturalmenteRubrica a cura del dr. Sergio RicciutiVice Presidente S.I.FIT. Società Italiana FitoterapiaResponsabile Area Farmacisti
Le indubbie qualità salutisti-che del tè verde hanno portatoa parlare di “Elisir di lunga vita”,un paragone sicuramente ec-cessivo, che va ridimensionatotenendo nel dovuto conto la qua-lità del prodotto di partenza, lereali potenzialità e l’ambito in cuivengono utilizzate le sue prepa-razioni. Questa scheda ci aiu-terà a conoscere meglio il tèverde ed utilizzarlo in modo ap-propriato.
Il tè si ottiene dalle foglie fer-mentate ed essiccate di Camel-lia sinensis L. Kuntze (Fam.Theaceae), pianta originaria del-l’Asia orientale, coltivata suc-cessivamente anche in altre re-gioni asiatiche, in Africa, in SudAmerica e in Australia. Dalle fo-glie del tè è possibile ricavare di-versi preparati: il tè verde, il tèoolong ed il tè nero. La diffe-renza riguarda la tecnica di pre-parazione e conseguentementeil diverso grado di fermentazionedelle foglie: l’interruzione dell’at-tività enzimatica nella fase ini-ziale dà origine al tè verde, la fer-mentazione delle foglie essiccateproduce il tè nero ed il tratta-mento intermedio dà origine altè oolong. Per questo motivo, iltè verde è la preparazione chepiù di tutte mantiene la riccacomposizione (olio essenziale, vi-tamine, basi puriniche quali caf-feina, teofillina e teobromina),una elevata concentrazione dipolifenoli (le catechine ed in par-ticolare l’epigallocatechina-3-gallato, EGCG, che da sola rap-presenta fino al 70% dei polife-
noli totali), il sapore e l’aroma. Inparticolare il contenuto di com-posti polifenolici, che arrivano al20% della massa secca, cambiacon la varietà, l’età (le foglie piùgiovani ne sono più ricche) e lastagione (il massimo contenutosi ha in primavera). Gli estratti ditè verde riportano, in genere, ilquantitativo di polifenoli totali(fino al 98%) espressi come ca-techina (in genere 50%) espesso il tenore in EGCG (fino al40%); alcuni estratti riportano iquantitativi di caffeina (<1%).
Studi epidemiologici condottisulle popolazioni orientali, chefanno un notevole consumo di tèverde come bevanda, hanno
mostrato una significativa dimi-nuzione dell’incidenza di nume-rose malattie degenerative, inparticolare del sistema cardio-vascolare, malattie infiammato-rie e patologie oncologiche.Anche se, talvolta, i dati raccoltisono contraddittori, i risultatisuggeriscono un legame tra ilconsumo di tè verde e una mo-derata riduzione del rischio dipatologie croniche. L’attività an-tiossidante dei principi attivi deltè verde è alla base dell’attivitàfarmacologica.
Un altro ambito molto inte-ressante in cui possono essereutili i principi attivi del tè verde èil controllo del peso. Il manteni-
mento dell’omeostasi glicemica,l’azione ipolipemizzante, l’au-mento della termogenesi neltessuto adiposo bruno e del me-tabolismo ossidativo ad operadelle catechine e delle metilxan-tine, giustificano l’utilizzo del tèverde nei casi di sovrappeso edobesità, per favorire la riduzionedel peso corporeo.
Camellia sinensis è una spe-cie ampiamente studiata ed ilsuo uso è consentito, in tutta laCE, nella formulazione di inte-gratori alimentari. Una tazza ditè verde di ottima qualità forni-sce mediamente circa 200 mgdi flavonoidi, la maggior partedei quali vengono rilasciati nellabevanda nei primi minuti di infu-sione. Tempi di preparazione piùbrevi corrispondono, inevitabil-mente, al rilascio di meno flavo-noidi. La biodisponibilità èbuona, viene raggiunto il mas-simo assorbimento in 2-3 oreed i principi attivi vengono elimi-nati con le urine nel giro di 7-9ore. L’assunzione prolungata diforti dosi di tè verde può provo-care un’intossicazione cronica(teismo, caratterizzata da in-sonnia, perdita dell’appetito eturbe nervose) danni al fegatoed accumulo di ossalato a livellorenale.
Un dosaggio giornaliero ra zio-nale dovrebbe essere pari ad uncontenuto di 450 mg di polife-noli oppure di 275 mg di EGCG.Nelle preparazioni casalinghe,l’assunzione ottimale - tutta daverificare in base al titolo delprodotto di partenza - è di duetazze abbondanti di tè verde.
In conclusione, il tè verde nonpromette miracoli ed il suo usodeve essere costante senzaesagerare nel dosaggio e senzaperdere di vista eventuali effetticollaterali che, seppure rari, co-munque sono presenti.
Tè verde,l’elisirdi lunga vita
f a r m a c i a . i t _ l a r i v i s t a d e l l a t u a f a r m a c i a _ 3
Protetti eabbronzati
Come ogni anno anche que- st’estate siamo alle prese con ilsolito dubbio amletico: il sole fabene o fa male? Tanti gli espertiche si sono pronunciati a pro-posito, ma ormai è risaputo cheil sole va preso con le dovuteprecauzioni.
Sicuramente fa bene perchéirrobustisce lo scheletro, raf-forza il sistema immunitario, ri-duce la crescita dei microrgani-smi della cute e soprattutto fa-vorisce il buon umore.
Quindi non è da demonizzarema da gestire con intelligenza…perché, diciamolo pure, il solepuò far anche male!
Non tutti sanno che la pelleè una parte del corpo molto im-por tante, ci difende dagli at-tacchi esterni e svolge un’atti-vità di difesa fotobiologica sal-vaguardandoci dalle radiazioninocive. Se messa sotto pres-sione non riesce ad assolvere ilsuo compito e invecchia primadel dovu to.
Inoltre si è convinti che pro-teggendola con creme e filtri so-lari si rallenti o addirittura impe-disca la tintarella. Quindi pur diabbronzarci velocemente ciesponiamo ore ed ore al solesenza una protezione adeguata.Niente di più sbagliato. Al con-trario la loro applicazione con-sente una sana e quanto rapida
abbronzatura, anche per chipossiede una pelle scura.
Naturalmente la scelta delsolare va fatta in base al coloritoe alla sensibilità, perché ognunodi noi è caratterizzato da un par-ticolare tipo di pelle. La sensibi-lità è influenzata poi dall’assun-zione di alcuni farmaci come an-tibiotici, diuretici, antidepressivi,estrogeni, cortisonici ed anti-staminici. Questi infatti possonoprovocare delle reazioni come:macchie, ecze mi, eritemi se as-sunti prima dell’esposizione. Inquesti casi è consigliabile con-sultare il proprio farmacista.
Conoscere il fototipo:1. capelli biondi molto chiari
o rossi, occhi azzurri e lentiggini.Tempi di abbronzatura lunghi.Alto rischio di eritemi. Meglioesporsi con una protezione al-tissima e per non più di 45 mi-nuti complessivi al giorno, iltempo di esposizione va poi au-mentato gradualmente.
2. capelli biondi o castanochiaro. Tempi di abbronzatura
lunghi. Rischio di eritemi. Utiliz-zare schermi a protezione moltoalta almeno nella prima setti-mana ed esporsi per un tempomassimo di 50 minuti al giornoper poi aumentare col trascor-rere dei giorni.
3. capelli castano scuro, occhiverdi o castani. Carnagione am-brata. Basso rischio di eritema. Èbene utilizzare prodotti a mediacapacità schermante nei primisette giorni. Il tempo giornalierodi esposizione iniziale deve esserepari a 60 minuti.
4. capelli castano scuro oneri. Pelle olivastra. Soffre ra-ramente di eritema. Può essereadoperata una protezione me -dia, per poi diventare bassa. Ini-zialmente può esporsi al soleper 120 minuti al giorno.
Il farmacista consiglia:• Per potenziare le difese na-
turali della pelle è bene seguireuna dieta ricca di vitamine cheaccelera e intensifica il colore;un mese prima dell’esposizioneassumere un integratore di be-tacarotene, acido lipoico e vita-mine antiossidanti.
• Per rendere la pelle più ri-cettiva ai benefici dei raggi solariè bene fare periodicamente unoscrub esfoliante al corpo e alviso.
• Proteggere occhi e capelliindossando sempre occhiali ecappellini, utilizzare stick protet-tivi specifici per le labbra.
• Ricordare di applicare il so-lare dopo ogni bagno o doccia,anche in caso di prodotti resi-stenti all’acqua.
• Di ritorno a casa fare unadoccia evitando di sfregare controppa energia la pelle e appli-care una dose abbondante diidratante; meglio ancora il do-posole che ha un effetto lenitivo,nutriente e aiuta a mantenerel’abbronzatura.
Protetti eabbronzati
Per essere conside-rato di qualità unprodotto deve avere:
• Un’etichetta chiara chene indichi tutte le carat-teristiche.
• Filtri UVA e UVB stabili.• Proprietà lenitive ed an-
tinfiammatorie.• Azione anti-invecchia-
mento.
Non deve avere• Conservanti, coloranti e
parabeni.
SPECIALESOLESPECIALESOLE
Bimbi sottoil sole
Mare, sole e spiaggia un giu-sto mix che garantisce ai bam-bini divertimento e benessere. Ese a dover prendere precauzionisono gli adulti, figurarsi i bam-bini. La loro pelle è infatti più de-licata, sensibile e vulnerabile enecessita di maggior cura e at-tenzione. Ciò significa maiesporsi al sole senza una cremaad alta protezione! In più ci sonoregole ben precise che ogni ge-nitore dovrebbe seguire per evi-tare che il piccolo si possa scot-tare.
Un decalogo perfare chiarezza
• Non esporre al sole direttoi bambini fino a tre anni di età,neanche sotto l’ombrellonenelle ore più calde (dalle 11 alle16).
• Proteggere gli occhi concappellini a visiera e occhialini da
sole (occhiali di buona marca anorma CE con filtri solari garan-titi).
• Usare un filtro solare concoefficiente di protezione supe-riore a 30 che sia anche resi-stente all’acqua, al sudore e fo-tostabile.
• Durante i primi giorni di va-canza coprire i bimbi con unamaglietta di cotone, per evitareche i raggi colpiscano diretta-mente la cute, non ancorapronta a difendersi.
• A casa, dopo il bagnetto,idratare la pelle del piccolocon un doposole specifico perpelli delicate o con una cremaidratante.
• Ricordarsi di farlo berespesso per idratare il corpo.
Lo sapevate che…I bambini sono particolar-
mente soggetti ai colpi di sole?Così come gli anziani, i bimbi
mal sopportano il caldo ecces-sivo perché hanno un sistema ditermoregolazione meno effi-ciente e di conseguenza un’e -spo sizione al calore, non prece-duta da un’adeguata acclimata-zione, può provocare manifesta-zioni cliniche correlate all’altera-zione del meccanismo di termo-regolazione.
Sintomi: mal di testa, verti-gini, vomito, tremori, svenimentie anche collasso.
Cosa fare: portare in un am-biente fresco la persona colpita,farla bere e contattare un me-dico.
I nevi e ilmelanoma
I nevi sono raccolte intracu-tanee di melanociti, che clinica-mente si manifestano con le-sioni in chiazza o nodulari a limitinetti e relativamente stabili neltempo. Si riscontrano, senzapredilezione di sesso, in più del95% dei soggetti adulti di razzabianca e in una percentuale dipoco inferiore nelle altre razze.Esistono peraltro marcate diffe-renze in rapporto all’età. I nevisono infatti presenti solo nel l’1%dei neonati e la lesione è abi-tualmente unica o duplice.
Dopo la nascita la percen-tuale dei soggetti colpiti au-menta rapidamente e gli ele-menti si moltiplicano sino a rag-giungere nella vita adulta il nu-mero medio di 15-20 per per-sona. Questo numero si riducepoi lentamente, ma nuovi nevipossono comparire dopo i 30anni e raramente anche in per-sone anziane.
Il melanoma è un tumore ma-ligno che può svilupparsi su unnevo preesistente o su cutesana. Negli adulti la spia di tra-sformazione tumorale può es-sere la rapida modificazione diun nevo (nella forma e nei bordiche diventano irregolari, nel co-lore e nelle dimensioni).
Nell’approccio ad un pazienteaffetto da nevi, si deve partiredal presupposto che quasi tutti
possono potenzialmente dege-nerare e trasformarsi in un me-lanoma. Esistono dei nevi a mag-giore probabilità di trasforma-zione maligna (nei a rischio) e ciògiustifica l’asportazione chirur-gica preventiva di tali lesioni. Sipossono perciò asportare i neicongeniti di piccole dimensioni, inei acquisiti piani o papulosi inrapida crescita, i nei displasici,tutti i nei di aspetto morfologicoatipico, soprattutto se comparsidopo i 30 anni.
La migliore prevenzione, ol treall’autocontrollo, è la valutazioneperiodica eseguita dal dermato-logo, che utilizza dermatoscopioe/o videodermatoscopio, stru-menti che, a diretto contattocon il nevo, sono in grado di sve-lare dettagli invisibili ad occhionudo e permettono anche di mo-nitorarlo nel tempo.
È inoltre dimostrato che l’usodi creme solari protettive è effi-cace contro la comparsa di me-la nomi e di altri tumori cutanei fo-toindotti (carcinomi basocellulari,cheratosi attiniche, ecc.) ed an -che contro il fotoinvecchiamen to(macchie, rughe e couperose).
I nevi e ilmelanoma
bimbisottoil sole
Bimbisottoil sole
I nevi e ilmelanoma
Sono arrivate le tanto sospi-rate vacanze, e come ogni anno,chi ha un amico a quattro zam -pe deve scegliere la meta senzatrascurare le esigenze di Fido eMicio. Del resto anche loro de-vono godersi la vacanza e nonpatirne le conseguenze.
La prima cosa da fare è pre-parare tutti i documenti che ser-viranno per il trasporto dell’ani-male. Ad esempio, se si decidedi recarsi all’estero, è obbliga-torio portare con sé il passa-porto che viene regolarmente ri-lasciato dall’ASL. Per verificareche il passaporto appartenga aquel determinato cane o gatto,le ASL dovranno assicurarsi chesia presente il “microchip indi-cativo“ il quale viene “iniettato”
sotto la cute dell’animale dai ve-terinari autorizzati, in una partedel corpo che verrà poi specifi-cata sul passaporto (esempio:spalla destra, sinistra, collo etc.)insieme al numero del micro-chip. Per ottenere il passa-porto è necessario che il caneo il gatto: abbia già il microchip,sia iscritto all’anagrafe veterina-ria dell’ASL di zona e abbia ef-fettuato la vaccinazione antirab-bica.
Il passaporto è necessarioper tutelarsi dai rischi sanitari edeve contenere il nome, il ses -so, il peso e la data di nascitaoltre all’altezza al garrese, il co-
lore del manto e la razza; i datianagrafici del proprietario del-l’animale e deve certificare leeventuali vaccinazioni. Può es-sere richiesto dopo 21 giornidall’effettuazione della vaccina-zione antirabbica e non ha sca-denza.
Altra cosa importante da fa -re è quella di prenotare una vi-sita dal veterinario, per control-lare la sua forma e per accer-tare che abbia fatto tutte le prin-cipali vaccinazioni. Informiamoloanche circa la meta delle nostrevacanze, per sapere se la loca-lità prescelta presenta dei rischiper la salute del nostro amico.Ci sono zone ad alto rischio di fi-laria (una malattia letale per icani) e, nel caso, il veterinarioprovvederà alle cure preventivenecessarie.
Non dimentichiamoci inoltredi portare con noi prodotti anti-parassitari per pulci, zecche ezanzare.
Una volta che tutto è prontoci si può mettere in viaggio, pre-stando attenzione al mezzo ditrasporto.
In autoSecondo l’art. 169 del nuovo
codice della strada è proibitotrasportare animali domestici in
numero superiore ad uno, senzacostituire pericolo od intralcio alconducente (quindi il nostro ami -co deve stare comunque sul se-dile posteriore). Mentre è con-sentito il trasporto di un numeromaggiore di animali purché cu-stoditi in appositi contenitori.
Quando abbiamo raggiunto illuogo delle nostre vacanze puòessere utile avere delle indica-zioni sugli spostamenti brevi daeffettuarsi con mezzi pubblici.Per i trasporti urbani comunali
(autobus, metropolitana) i rego-lamenti variano da un comuneall’altro. Per quanto riguarda lospostamento in taxi non esi-stono regole generali per il tra-sporto di animali, per cui è a di-screzione del conducente ac-cettarli a bordo.
In trenoDal 1° dicembre 2008 è pos-
sibile viaggiare in treno con i pro-pri animali, seguendo sempliciregole e facendo differenza traquelli di grossa e piccola taglia.Quest’ultimi sono ammessi gra-tuitamente su tutti i treni nel-l’apposito trasportino (dimensio -ni massime cm 70x30x50 pertutte le categorie di treno).
In aereoLe compagnie aeree consen-
tono il trasporto di cani e di altripiccoli animali ma ognuna adot -ta norme diverse. I cuccioli pe -rò, devono avere almeno 8 set-timane di vita per poter volare,ma è sicuramente meglio nonportarli in aereo prima delle 12settimane.
In navePortare animali in nave non
dovrebbe essere un problema.Su alcune imbarcazioni si tro-vano gabbie o canili di bordodove è obbligatorio rinchiuderequelli di grossa taglia. Se piccoli,possono passeggiare sul pontemuniti di museruola.
Vacanze aquattro zampe
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Guida alla sceltadelle pensioni
Se proprio non si possonoportare con sé diventa ne-cessario cercare un posti-cino dove lasciarli. Le pen-sioni generalmente rappre-sentano il luogo ideale dove inostri amici a quattro zampepotranno trascorrere la va-canza. Prima di lasciare l’ani-
male in qualsiasi pensione èopportuno fare un sopral-luogo per sincerarsi della va-lidità dei servizi offerti.
Alla pensione bisogneràconsegnare la fotocopia dellibretto sanitario, un fogliodove sono riportate le abitu-dini alimentari e il comporta-mento dell’animale.
Che cos’èÈ una malattia cronica che si
manifesta con valori elevati diglucosio nel sangue. Ciò deter-mina un fenomeno detto ipergli-cemia. Il glucosio (lo zuccheropresente nel sangue) provieneprevalentemente dalla dige-stione di gran parte di ciò chemangiamo e rappresenta la prin-cipale fonte di approvvigiona-mento di energia del nostro cor -po. Affinché il glucosio passi nel -le cellule per ricavarne energia ènecessario che sia presente l’in-sulina (ormone prodotto dal pan-creas che è una ghiandola postadietro lo stomaco).
Il pancreas regola automati-camente la produzione della giu-sta quantità di insulina necessa-ria per spostare il glucosio dalsangue alle nostre cellule . Neldiabetico, la produzione di insu-lina da parte del pancreas o nonavviene affatto, o viene prodottain quantità non sufficiente op-pure le cellule non rispondono inmaniera adeguata. La conse-guenza è che il glucosio si accu-mula nel sangue, passa nelleurine ed impedisce all’organi-smo di ricevere la sua principalefonte di combustibile.
La forma più diffusa è quelladel diabete mellito, che può es-sere di due tipi insulino-dipen-
dente (che si sviluppa soprat-tutto in età giovanile) e non-insu-lino dipendente (che si sviluppaprevalentemente in età adulta).
SintomiI sintomi più comuni del dia-
bete di tipo 1 sono: forte appe-tito, sete intensa, magrezza in-giustificata, aumento della quan-tità di urine; mentre quelle deltipo 2 sono: senso di stan-chezza, alterazione della vista,formicolii a mani e piedi.
È importante sapere che neldiabete di tipo 2, specie neiprimi anni, la glicemia è elevataperò, può non essere presentealcun sintomo.
Cure e trattamentiLa sua scoperta è spesso
fortuita in occasione di analisidel sangue. Il diabetico può co-munque controllare i livelli di gli-cemia anche da solo grazie aparticolari strumenti acquistabilio presenti come servizio in far-macia. Sicuramente la preven-zione resta un’arma essenzialeper tenere sotto controllo la ma-lattia.
Una dieta corretta e una re-golare attività fisica rappresen-tano una vera e propria misuracautelare.
A tavola con il diabeteLe persone che soffrono di
diabete devono limitare il piùpossibile l’assunzione di dolciperché contengono dosi ele-vate di zuccheri; devono ridurrela quantità di grassi, devonomantenere un apporto gene-roso di proteine, dando la pre-ferenza a quelle di origine ve-getale rispet to a quelle di ori-gine animale perché ricche digrassi. In questi casi preferiresempre il pesce e le carni bian-che.
Consiglio: i diabetici possonoacquistare in farmacia prodottiche rispondono alle loro esi-genze. Ad esempio trovano ali-menti privi di zucchero, prodottiper la cura del piede diabetico(detergenti, soluzioni, cremeecc.) e altro ancora.
Da non dimenticareCi sono documenti che per
un diabetico è importante por-tare in viaggio:
• il certificato medico doveindicare i dati relativi al tipo didiabete, alle terapie in corso,alle eventuali complican ze;
• la ricetta medica dellaASL di appartenenza;
• la tessera del diabetico equella delle vaccinazioni;
• il diario di autocontrollo einfine la tessera sanitaria.
f a r m a c i a . i t _ l a r i v i s t a d e l l a t u a f a r m a c i a _ 7
Anno IX, n. 33 - Estate 2010Sped. Abb. Post., 45%
comma 20/B Legge 662/96
Costo 0,52 Euro
Registrazione testata n. 556/01 Tribunale di S. Maria C.V.
Direttore responsabile:Pasquale Marzano ([email protected])
Redazione:Annalisa De Dominicis ([email protected])
Rebecca Di Matteo ([email protected])
Comitato scientifico:Dr.ssa Marina Parente, Dr.ssa Melinda Moccia
Dr.ssa Stefania Rostan
Segretaria di redazione:Maddalena Russo ([email protected])
Per inviare e-mail e comunicati:[email protected]
Editore:Farmacia.it s.r.l.
Via Meucci, 33-35 - c/o Polo Meucci80020 Casavatore (NA)
Tel. 081.7376131 - 081.7383203
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Maurizio D’Amato ([email protected])
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Lo sapevi che…ALLATTARE AL SENO RIDU -CE IL RISCHIO DI DIABETE
Una ricerca australiana ri-vela che le madri che allat-tano al seno hanno un rischiodi contrarre il diabete infe-riore al 50% rispetto a quelleche non hanno figli. L’esperi-mento è stato realizzatocome parte dell’iniziativa det -ta 45 and Up (da 45 in su),il più grande studio austra-liano di lungo termine sull’in-vecchiamento.
Vi hanno preso parte53.726 donne che hannocompletato questionari suvari fattori di salute e di stiledi vita. In confronto ad altristudi precedenti, la novità èche ci sono anche donne chenon hanno mai avuto bimbi.
Secondo l’AustralianBreastfeeding Association èfondamentale che cambi lacultura dell’allattamento alseno e soprattutto l’accessoal congedo di maternità, per-ché si possano ottenere inpieno i benefici alla salute,come la prevenzione dellemalattie metaboliche.
“I benefici non sono sol-tanto per il bebè, ma ancheper la salute di lungo terminedella madre’’, ha riferito la di-rettrice del centro di risorsedell’associazione, Kate Mor-tensen.
Il diabete
Se per qualcuno le vacanzesono già finite, per altri la datadi partenza si avvicina. E pernon correre il rischio che le feriesi trasformino in un avventuratutta da dimenticare, è impor-tante partire sempre informati,portando con sé la valigetta deifarmaci per affrontare le piccoleemergenze, difendersi dalle ma-lattie e dai disturbi più comuni.Soprattutto se il viaggio prevedeuna meta internazionale.
Ecco allora i medicinali danon dimenticare, oltre a quellipresi abitualmente se si sta se-guendo una cura specifica: an-tipiretici in caso di febbre; anal-gesici contro il dolore; antidiar-roici per combattere la “diarreadel viaggiatore”; lassativi in casodi stitichezza e fermenti latticiper ripristinare l’equilibrio dellaflora batterica; antichinetosicicontro il mal di viaggio sottoforma di cerotti, compresse o
chewing-gum.; antiacidi per lostomaco e antispastici per alle-viare i crampi intestinali e i do-lori addominali; antistaminici inpomate e compresse per difen-dersi dalle punture di insetto eper gli eczemi; un collirio de-congestionante e antisettico pergli occhi; una pomata per atte-nuare gonfiore e dolore in caso
di strappi muscolari e contu-sioni; pomate cicatrizzanti, cre -me solari e doposole, gel ospray anestetico per gli eritemisolari e le piccole ustioni. E peri bambini ricordarsi le gocce peril mal d’orecchio e un antieme-tico per le crisi d’acetone.
Indispensabile infine un kit peril pronto soccorso: acqua ossi-
genata, cerotti di diverse misure,garze sterili, salviettine disinfet-tanti, bende elastiche, cotoneidrofilo, termometro, un paio diforbici, disinfettante per ferite edescoriazioni e un paio di confe-zioni di ghiaccio sintetico in bu -ste, specie se prevedete escur- sioni in montagna, dove può ca-pitare di scivolare e farsi male.
Farmaci in valigia
Farmaci: istruzioni per l’uso
Il pomodoro, re incontrastatodelle tavole italiane, è davvero unortaggio benefico.
Ricco di minerali e vitamine,grazie ai carotenoidi, i pigmentiche gli conferiscono il suo ca-
ratteristico colore rosso, ri-sulta essere un potente an-tiossidan te. Il carotenoide mag-giormente presente è il beta-carotene, che nel nostro orga-nismo viene metabolizzato in vi-
tamina A. Inoltre è anche riccodi licopene, ritenuto una dellesostanza naturali più efficacinella prevenzione dei tumori, edè anche risultato prezioso peril benessere del cuore e dellearterie.
Il pomodoro favorisce inoltrediverse funzioni fisiologiche utilial nostro organismo. Vediamoquali:
• svolge un’azione diuretica ecombatte la ritenzione idrica;
• favorisce la digestione, au-menta la salivazione e stimolal’appetito;
• aiuta a mantenere sani i ca-pillari;
• facilita l’assorbimento delferro grazie alla vitamina C di cuiè ricco.
Non dimentichiamo che è unottimo alimento per chi è a die -
ta in quanto contiene il 95% diacqua ed è per questo poco ca-lorico. Deve essere consumatomaturo e mai acerbo, in quan -to risulterebbe difficile da dige-rire e conterrebbe meno vita-mine.
È indicato per chi soffre digotta, astenia, reumatismi, ure-mia, ipertensione, nefrite, stiti-chezza.
Quando è da evitareChi è a rischio di allergie deve
fare attenzione, perché puòcau sare reazioni indesiderate.Per questo motivo i pediatrisconsigliano di somministrar loprima dei 12 mesi. Essendo poiun alimento acido non è racco-mandato alle persone che sof-frono di iperacidità gastrica e dicalcoli renali.
Tutti i beneficidel pomodoro Sani a tavola
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