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Tonino Guerra Per conoscere...

Pennabilli Tonino Guerra

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Page 1: Pennabilli Tonino Guerra

Tonino Guerra

Per conoscere...

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Il suo mondo spiegato ai giovani

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=7v3kIynDBx8

Io sono uno che teneva quattro tipi di diario ...devi essere tu pieno I libri hanno ancora una ragione di esistere? Dove trova un conforto più forte di qualche

cosa scritto?

Riflettiamo su alcune affermazioni...

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Alcune poesie http://www.toninoguerra.org/doc/le_voci_d

ei_poeti.htm

Perché poesie dialettali?

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La farfalla Contento, proprio contento

sono stato molte volte nella vitama più di tutte quandomi hanno liberato in Germaniache mi sono messo a guardare una farfallasenza la voglia di mangiarla.

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I bu (I buoi) Andé a di acsè mi bu ch’i vaga véa,

che quèl chi à fat i à fatt,che adèss u s’èra préima se tratour.E’ pianz e’ còr ma tòtt, ènca mu mè,avdai ch’i à lavurè dal mièri d’anne adèss i à d’andè véa a tèsta basadri ma la còrda lònga de’ mazèll.

Andate a dire ai buoi che è finita,che il loro lavoro non ci serve più,che oggi si fa prima ad arare col trattore.Piange il cuore a tutti, anche a me, a pensare alla faticache hanno fatto per migliaia di annie adesso devono andare via a testa bassadietro la corda lunga del macello.

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I sacriféizi

Se mè ò studiél'è stè par la mi ma,ch'la fa una cròusa invéci de su nóm.

S'a cnòss tótt al zitàch'u i è in chèva e' mònd,l'è stè par la mi ma, ch'la n'à viazè.

E ir a l'ò purtèda t'un cafèa fè du pas, ch'la n' vàid bèla piò lómm.- Mitéiv disdài. Csa vléiv! Vléiv un bignè?

I sacrifici Se ho potuto studiare

lo devo a mia madreche firma con una croce.

Se conosco tutte le cittàche stanno in capo al mondoè stato per mia madre, che non ha mai viaggiato.

leri l'ho portata in un caffèa far due passiperché quasi non ci vede più niente- Sedetevi, qua. Cosa volete? Un bignè?

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Il respiro dell’umanità Nel dopoguerra c’era una realtà che si

raccontava o meglio che voleva essere raccontata. Una realtà che erra la realtà del mondo. Adesso è una realtà che non si scopre, sfaccettata in molti modi diversi, una realtà che ha respiri lontani, e a me pare che il compito di un artista sia quello di cercare il respiro dell’intera umanità. Si respirano comunque sul collo gli eterni temi irrisolti, perché siamo al mondo per capire chi siamo?

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Poesia e cultura

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=k_yexrbF8tU La poesia è un oggetto misterioso che ti capita

davanti agli occhi ...cerchi di ripeterla... ...e certe volte puoi anche riuscirci Le poesie navigano nell’aria La metà della bellezza viene dalla cultura

Riflettiamo su alcune affermazioni...

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Il Marecchia Il Marecchia è un grosso torrente che parte dall’Appennino

toscano e arriva a Rimini. Un fiume che ha incantato Giotto, Dante Alighieri ed Ezra Pound.

Anch’io conl’amico Gianni ho cercato di scoprire la sorgente di quest’acqua chiara e carica di storia. Nessuno è riuscito ad individuare con precisione la sorgente. Un vecchio montanaro però ci ha indicato la località più precisa: un grande prato in ombra sotto la punta del monte della Zucca.

È un’erba scura coperta di rugiada e quelle perle d’acqua cadono sul terreno e creano il fiume. Come se il Marecchia nascesse dalle lacrime del monte.

Quale dei generi studiati può accostarsi a questo testo?

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museo dei sapori utile a farci toccare il passato

alberi da frutto che stanno scomparendo

cappella costruita con le pietre di chiese scomparse della Valmarecchia

gelso della pace il vecchio lavatoio

Quali collegamenti si possono creare tra frutti dimenticati e quanto studiato in geografia?

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L’orto L'orto per me è uno spettacolo come può essere una

nevicata o una pioggia sulle foglie. Ogni volta che mi capita di vedere questi piccoli rettangoli curati in ogni granello di terra da persone anziane, mi siedo su fragili panche e guardo le file dell'insalata, le canne che reggono i pomodori e le scure melanzane e i cespugli di rosmarino e di salvia. Mi sento di essere contadino come tutti quelli che stavano attorno al mio paese. Bisogna tornare ad amare la terra, avere il godimento che ci procura la fioritura e la comparsa dei frutti e di tutte le produzioni di alimenti. Conta di più mostrare ai bambini le piante di un orto che le pagine di un libro. Riempire di stupore la fantasia dei ragazzi con lo spuntare di una foglia d'insalata e il lento appassire di un colore sul pomodoro.

Proviamo a scrivere insieme un breve testo argomentativo

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Le targhe dei mesi GENNAIO coi rumori che lasciano impronte sulla

neveFEBBRAIO i colori dei vestiti che ballanoMARZO i fiori dei mandorli per le api affamateAPRILE con tutta la fantasia che ha sonnoMAGGIO i petali di rosa che ridonoGIUGNO coi piedi scalzi a toccare l'acquaLUGLIO il sole rovente caduto a terraAGOSTO col mare dentro agli occhiSETTEMBRE la musica della pioggia negli orecchiOTTOBRE i tappeti di foglie secche sotto i piediNOVEMBRE con le sciarpe di nebbia attorno al colloDICEMBRE con le parole delle favole sul fuoco.

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Marzo e Aprile

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Maggio e Agosto

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Settembre

Ti sembra che questa attenzione nei confronti dei mesi sia in linea con quanto esaminato fino ad ora?

Adesso prova tu!

Scrivi un componimento sul tuo mese di nascita

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Prova tu! Scegli parole che rappresentino il tuo

mese preferito Disponile sul foglio in modo creativo:

possibilmente in linea con quanto intendi rappresentare Calligramma

Aggiungi, se vuoi, disegni e colori

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Altri componimenti sui mesi e le stagioni Vivaldi Guccini

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=8RnFhMRuiJI#t=187s

Cenne de la Chitarra

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Folgore da San Gimignano Di ottobre nel contá, c’ha buono

stallo,e’ pregovi, figliuoi, che voi n’andate;traetevi buon tempo ed uccellate,come vi piace, a piè ed a cavallo.

La sera per la sala andate a ballo,e bevete del mosto e inebriate,ché non ci ha miglior vita, in veritate:e questo è vero, com’è ’l fiorin giallo.

E poscia vi levate la mattina,e lavatevi’l viso con le mani;lo rosto e ’l vino è buona medicina.

A le guagnèle, starete più sani,ca pesce in lag’ o fiume o in marina,avendo meglior vita di cristiani!

[A ottobre, figlioli, vi prego di andare nel contado che offre buona dimora, passateci buon tempo ed andate a caccia di uccelli come più vi piace, a piedi e a cavallo. La sera nella sala ballate, bevete del mosto ed inebriatevi, ché in verità non c'è vita migliore: e questo è vero come sono veri i fiorini d'oro. E poi alzatevi la mattina e lavatevi la faccia con le mani; l'arrosto e il vino son buona medicina. Lo dico sui vangeli: starete più sani di un pesce nel lago o nel fiume o nel mare, vivendo la migliore delle vite concesse agli uomini!]

Parodia: Cenne de la Chitarra