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Relazione impianto termico Pagano Progetto per la realizzazione di: Civile Abitazione Comune St. Pietroburgo, RUSSIA Committente

Progetto per la realizzazione di: Civile Abitazione · 2019-06-18 · Relazione impianto termico Pagano 1.0 GENERALITÀ Scopo della presente relazione è la descrizione degli impianti

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Pagano

Progetto per la realizzazione di: Civile Abitazione

Comune St. Pietroburgo, RUSSIA

Committente

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Pagano

Indice

1.0 GENERALITÀ 2.0 IMPIANTI TERMICI 2.1 CONDIZIONI DI PROGETTO 2.1.1 Condizioni termo-igrometriche esterne 2.1.2 Condizioni termo-igrometriche interne Dati di progetto (valori calcolati per Temperatura esterna di -30°C) Step di funzionamento dell’impianto 2.1.3 Potenze richieste dalla struttura ed erogate dall’impianto 2.1.4 Ricambi d’aria 2.1.5 Temperature dei fluidi 2.2 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI PREVISTI 2.2.1 Centrale di produzione fluidi 2.1.2 Impianto di riscaldamento a convettori/radiatori e pavimento radiante 2.2.3 Impianto di ricambio aria 2.2.4 Impianto di estrazione aria WC e cucina 2.2.5 Impianto a servizio del locale piscina 3.0 IMPIANTI IDRICI 3.1 CONDIZIONI DI PROGETTO 3.1.1 Portate nominali degli apparecchi sanitari per il dimensionamento delle reti di distribuzione acqua 3.1.2 Pressioni minime di alimentazione degli apparecchi sanitari per il dimensionamento delle reti di distribuzione acqua 3.1.3 Unità di scarico degli apparecchi sanitari per il dimensionamento della rete di scarico 3.2 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI IDRICI PREVISTI 3.2.1 Distribuzione rete idrica 3.2.2 Distribuzione rete idrica scarichi 4.0 LIMITI DELLA FORNITURA

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1.0 GENERALITÀ

Scopo della presente relazione è la descrizione degli impianti termici da prevedere nella nuova abitazione da erigersi in località residenziale nella città di Mosca (Russia), la nuova costruzione sarà realizzata in parte in calcestruzzo, e per la maggior parte in legno e vetro ad alta prestazione termoisolante (fornitura Pagano System). La nuova struttura si svilupperà su tre livelli, un piano seminterrato in calcestruzzo sul quale appoggerà la casa in legno e dove oltre ai vari locali fitness e spa con piscina bagno turco e sauna, bedroom, sala biliardo, servizi, etc., vi saranno anche i locali tecnici a servizio degli impianti; al piano terra ci sarà la zona giorno con la cucina, il living, la sala da pranzo e due camere da letto con annessi guardaroba e servizi; al piano primo ci saranno tre camere da letto con relativi servizi igienici, una zona di comunicazione che si affaccerà con il piano sottostante mediante una scala ed una balconata a doppia altezza. La superficie totale calpestabile sarà di circa 940 mq.

2.0 IMPIANTI TERMICI

2.1 CONDIZIONI DI PROGETTO

2.1.1 Condizioni termo-igrometriche esterne I valori esterni presi a riferimento sono in particolare i seguenti:

Temperature Inverno -30 °C Estate 30 °C

Umidità relativa Inverno 29 % Estate 54 %

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2.1.2 Condizioni termo-igrometriche interne

I valori interni presi a riferimento sono in particolare i seguenti:

Abitazione fornitura Pagano Temperature Inverno 21°C +/- 1°C Estate 25 °C +/- 2°C

Umidità relativa Inverno 40% +/- 10% Estate 50% +/- 10%

Abitazione piano interrato Temperature Inverno 21°C +/- 1°C Estate non controllata Umidità relativa Inverno non controllata Estate non controllata

Piscina Temperature Inverno 28°C +/- 1°C Estate 28 °C +/- 2°C Umidità relativa Inverno 55% +/- 10% Estate 55% +/- 10%

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Dati di progetto (valori calcolati per Temperatura esterna di -30°C): La potenza necessaria per il riscaldamento della villa ammonta a circa 83,00 kW ad esclusione del locale piscina e sala fitness annessa, ripartiti in: Riscaldamento struttura: 61,0 kW; Riscaldamento ricambio d’aria (ricambio 0,3 vol/h) 22,00 kW; Nello specifico inoltre si hanno le seguenti potenze ripartite: Casa principale Pagano - Piano primo:

Potenza totale richiesta (in inverno, secondo il calcolo termico) 17,90 kW;

Potenza pannelli radianti installati (in inverno, con Test = -30°C) 7,10 kW;

Potenza scaldasalviette (in inverno, con Test = -30°C) 1,30 kW;

Potenza convettori a pavimento con velocità al 35% installati nelle zone bed-room (in inverno, con Temp. est = -30°C) 6,30 kW;

Potenza ventilazione aria installata (in inverno, con Temp. est = -30°C; temp. immissione aria >28 °C) 6,90 kW;

Potenza totale installata senza aria (in inverno, con Test = -30°C) 14,70 kW<17,90 kW;

Potenza totale installata (in inverno, con Test = -30°C) 21,60 kW>17,90 kW; L’apparente carenza che si evince dalla risultanza dei calcoli nella fornitura di calore al piano primo è in realtà falsata dal fatto che la “gallery” è un locale direttamente affacciato sul living sottostante e quindi per effetto camino tende a scaldarsi automaticamente.

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Casa principale Pagano - Piano terra:

Potenza totale richiesta (in inverno, secondo il calcolo termico) 28,20 kW;

Potenza pannelli radianti installati (in inverno, con Test = -30°C) 12,50 kW ;

Potenza scaldasalviette (in inverno, con Test = -30°C) 2,00 kW;

Potenza convettori a pavimento installati 50% velocità nei living e 35% nelle camere (in inverno, con Test = -30°C) 24,50 kW;

Potenza ventilazione aria installata (in inverno, con Test = -30°C; temp. immissione aria >28 °) 6,30 kW;

Potenza totale installata senza aria (in inverno, con Test = -30°C) 39,00 kW>28,20 kW;

Potenza totale installata (in inverno, con Test = -30°C) 45,30 kW>28,20 Kw; Basamento - Piano interrato (ad esclusione della zona piscina/fitness)

Potenza totale richiesta (in inverno, secondo il calcolo termico) 16,20 kW;

Potenza pannelli radianti installati (in inverno, con Test = -30°C) 1,80 kW ;

Potenza termica radiatori a condizioni di progetto: 16,20 kW;

Potenza ventilazione aria installata (in inverno, con Test = -30°C; temp. immissione aria >28 °C) 1,5 kW;

Potenza totale disponibile (in inverno, con Test = -30°C) 19,50 kW>16,20 kW; Locale piscina

Potenza totale richiesta (in inverno, secondo il calcolo termico) - (impianto gestito da una AHU a pompa di calore) 21,15 kW;

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Note: 1. Il valore termico attribuito al pavimento radiante è di 23,20 kw ripartiti in 7,10 kw per il piano primo e 12,50 kw per il piano terra e 3.60 kW per il piano

interrato (compreso il locale piscina/fitness), i valori esposti sono ricavati considerando che il rendimento di un mq sia da 60 Watt, cioè in via cautelativa molto più basso di un pavimento tradizionale (circa 100 Watt) ed è confermato dai calcoli e prove di laboratorio effettuate.

2. La resa dei convettori a pavimento è stata considerata a velocità media nei living e al 35% nelle camere da letto comunque con alto livello di confort (27

dba nelle camere da letto) e quindi avendo a disposizione anche altre velocità più alte abbiamo anche un margine di potenza, già per altro molto abbondante rispetto alle esigenze più critiche di temperatura esterna.

3. Il progetto termico fatto può essere molto flessibile e rispondere a varie esigenze. Una volta realizzato, sarà importante gestire l’intero impianto

attraverso un sistema di controllo e accensione (PLC). Sono stati indicati i punti importanti che vanno controllati e gestiti per la programmazione dell'impianto; in base alle richieste del cliente potrà essere installato un sistema interfaccia base con semplici accensioni (quindi più facile da gestire) o sofisticato con più funzioni e programmazioni.

Step di funzionamento dell’impianto:

Qui di seguito è elencato il processo di funzionamento del sistema: 1. Il pavimento radiante (23,20 kW) con i radiatori e scaldasalviette (19,5 kW) rappresentano il sistema principale di riscaldamento per la struttura Pagano.

2. La potenza calorifica che viene a mancare (con lo scendere delle temperature) va recuperata con l’intervento dei convettori a pavimento (30,80 kW).

Questi, collegati con i termostati, si accenderanno in aiuto del pavimento radiante se la temperatura interna scende sotto quanto stabilito.

3. Il sistema di ventilazione (14,70 kw) oltre ad avere una funzione di riscaldamento e raffreddamento ha soprattutto quella di purificare l'aria (aria primaria) interna alla casa e quindi deve però funzionare (eventualmente con portate d'aria più basse e se vogliamo con temperature dell'aria neutre es. 22°C) anche quando è in funzione solo il pavimento radiante, perché come detto deve garantire la qualità (umidità ecc.) dell'aria interna alla casa.

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2.1.3 Potenze richieste dalla struttura ed erogate dall’impianto

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2.1.4 Ricambi d’aria

E’ stato previsto un impianto di ventilazione che permette di ricambiare l’aria in automatico nella villa sia in estate che in inverno; la portata di aria trattata corrisponde a circa 0.3 volumi/ora (800 mc/h). Estrazioni: Servizi igienici (eventualmente comandata da interruttore) 8 vol/h; Immissioni: AHU 800 mc/h;

2.1.5 Temperature fluidi

I fluidi che alimenteranno le varie utenze avranno i seguenti valori di temperatura: - Temperatura acqua calda in-out AHU 75-65 °C; - Temperatura acqua calda in-out termosifoni/convettore 75-65 °C; - Temperatura in-out pavimento radiante 45-40 °C; - Temperatura acqua fredda in-out AHU 7-12 °C; - Temperatura acqua fredda in-out convettore 7-12 °C; Le regolazioni delle temperature dei vari fluidi saranno controllate da un sistema di regolazione di tipo digitale e da sonde di temperatura poste in ambiente o sulla AHU.

2.2 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI PREVISTI

Gli impianti previsti sono: - Centrale di produzione fluidi; - Impianto di riscaldamento a convettori e pavimento radiante; - Impianto di ricambio aria primaria; - Estrazione aria wc/cucina; - Trattamento aria piscina.

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2.2.1 Centrale di produzione fluidi. La produzione dei fluidi caldo/refrigerato sarà a carico del Cliente, saranno previsti in appositi locali tecnici al piano interrato, la potenza frigorifera da erogare solo nell’impianto ad aria e per i termoconvettori a pavimento del piano terra, sarà prodotta da un gruppo frigorifero avente una potenza di 40 kw, il gruppo frigorifero sarà alloggiato in posizone remota rispetto alla villa, il collegamento tra apparecchiature ed AHU/termoconvettori avverrà con tubazioni nere preisolate e nell’ambito della casa “Pagano” con tubi multistrato ad alta prestazione termica, il funzionamento a freddo della AHU e dei termoconvettori avverrà semplicemente ruotando sul circuito refrigerato i due rubinetti a tre vie posti sulle tubazioni comuni acqua calda/refrigerata (vedi schema allegato). La centrale termica (Fig. 1 e Fig. 2) si compone di tre unità da 65 kW cadauno, due funzionanti ed una di riserva; la potenza termica necessaria per il riscaldamento ammonta a 100 kW (80,00 kW di riscaldamento strutture (ad esclusione della zona piscina/fitness) e 22,00 kW per il riscaldamento dell’aria primaria) per le dispersioni invernali e 30 kW per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria, nello stesso locale oltre alle pompe di circolazione troveranno posto anche un boiler per la preparazione dell’acqua calda ad uso sanitario di volume utile pari a 800 lt nonché un sistema per il trattamento di addolcimento dell’acqua per evitare fenomeni di deposito del calcio e per abbattere la formazione di “legionella”, quest’ultima sarà combattuta anche con l’ausilio di choc termici programmati. Per la produzione di acqua refrigerata è stato previsto un gruppo frigorifero per la climatizzazione estiva dei locali posto in un locale tecnico remoto rispetto alla villa di potenza 40 kW completo di serbatoio inerziale e elettropompa di circolazione con prevalenza di 80 kPa (valore da verificare con la distanza effettiva dalla villa). L’acqua calda prodotta dalle caldaie affluisce ad un collettore di mandata dal quale cinque elettropompe di tipo gemellari, una pompa funzionante ed una di riserva, tutte controllate da inverter per ottenere il massimo dell’efficienza energetica, distribuiranno l’acqua ai seguenti circuiti: - circuito AHU piscina - circuito AHU - circuito convettori/radiatori zona fornitura Pagano - circuito pavimento radiante zona fornitura Pagano - circuito radiatori zona piano interrato - circuito pavimento radiante zona piano interrato - circuito acqua calda sanitaria - circuito ricircolo acqua calda sanitaria

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Su ciascuna pompa gemellare sarà prevista una coppia di valvole di intercettazione, una coppia di giunti per lo smorzamento delle vibrazioni ed una valvola di ritegno, la distribuzione dell’acqua sarà quindi realizzata con tubazioni in acciaio nero coibentato per tutto il tratto in centrale, mentre per le dorsali sono previste reti in rame rivestito e all’interno della struttura Pagano si utilizzeranno tubazioni multistrato della soc. UNIDELTA mod. Deltall Stark adatto a sopportare temperature prossime a 90°C. L’avviamento e lo spegnimento delle elettropompe sarà gestito da una sequenza logica di accensioni che saranno dettate dalla stagione climatica. Tutte le tubazioni saranno coibentate idoneamente per contenere al minimo la perdita di energia, inoltre i circuiti saranno additivati con consistenti percentuali di glicole per evitare la formazione di gelo nelle tubazioni.

Fig. 1 - Schema di centrale termica tipo

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Fig. 2 – Foto di centrale termica tipo

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Fig. 3 – Impianto termico tipo

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2.2.2 Impianto di riscaldamento a convettori/radiatori e pavimento radiante.

L’impianto di riscaldamento della villa sarà realizzato di base con un pavimento radiante coadiuvato dai termoconvettori a pavimento e dall’impianto a tutt’aria che servirà da integrazione per abbattere le dispersioni legate al clima rigido della città (Fig. 3 e Fig. 4).

Fig. 3 - Schema di pavimenti radianti tipo

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Fig. 4 - Foto di solaio con lavorazioni per il passaggio dei pavimenti radianti

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In talune stanze quando il carico termico richiesto non è stato possibile abbatterlo con pavimento ed aria è stato aggiunto un termo-convettore a pavimento corredato di ventilatore che nelle stanze da letto è stato calcolato per funzionare alla minima velocità come poi è riportato nelle tabelle del progetto o termosifoni nel caso del piano seminterrato. Nei servizi igienici oltre al pavimento radiante è stato inserito anche uno scalda salviette alimentato dalla rete ad alta temperatura che alimenta anche i termo-convettori e i radiatori del piano interrato. Dalla centrale di pompaggio disposta nel locale centrale termica partiranno diverse reti che serviranno ad alimentare utenze diverse come: - Unità di Trattamento Aria piscina (AHU) (elettropompa P01) Temp. 75/65 °C; - Unità di Trattamento Aria (AHU) (elettropompa P02) Temp. 75/65 °C; - Termo-convettori/radiatori o scaldasalviette zona fornitura Pagano piano terra (elettropompa P03) Temp. 75/65 °C, 7/12°C; - Termo-convettori/radiatori o scaldasalviette zona fornitura Pagano piano primo (elettropompa P03) Temp. 75/65 °C, - Radiatori o scaldasalviette zona piano interrato (elettropompa P04) Temp. 75/65 °C; - Pavimenti radianti zona fornitura Pagano (elettropompa P05) Temp. 45/40 °C;

- Pavimenti radianti zona piano interrato (elettropompa P06) Temp. 45/40 °C; - Boiler acqua calda sanitaria (elettropompa P07) Temp. 75/65 °C, - Ricircolo acqua calda sanitaria (elettropompa P08) Temp. 45 °C,

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Per poter alimentare la centrale di trattamento aria AHU sia con acqua calda proveniente dalla centrale termica che con acqua fredda proveniente dal gruppo frigorifero esterno si installeranno sulle tubazioni due rubinetti a tre vie per la commutazione stagionale estate/inverno (solo al piano terra); tale commutazione da eseguirsi manualmente permetterà di riutilizzare i circuiti sia in inverno che in estate. La temperatura dell’acqua da inviare ai radiatori/convettori sarà controllata in mandata mediante una valvola di regolazione a tre vie che avrà il compito di ridurre la temperatura dell’acqua da inviare ai terminali mano a mano che la temperatura dell’aria esterna tenderà a risalire. La distribuzione nei vari punti della villa sarà affidata ad una coppia di tubazioni in multistrato della soc. UNIDELTA mod. Deltall Stark adatto a sopportare temperature prossime a 90°C, lo spessore del coibente sarà in rispondenza alle normative vigenti in loco per quanto attiene il risparmio energetico. L’acqua calda verrà quindi distribuita localmente con l’ausilio di collettori complanari modulari da installarsi in apposite nicchie nel muro. Il riscaldamento di base sarà affidato ai pavimenti radianti che sono il sistema che offre il maggior confort per uniformità di tepore in tutta la casa, i pavimenti radianti saranno alimentati da collettori installati in nicchie predisposte nei pannelli di legno della villa; l’alimentazione ai collettori avverrà mediante tubazioni multistrato della soc. UNIDELTA mod. Deltall Stark coibentato. Il collettore (Fig.5 e Fig. 6) utilizzato per le case PAGANO è il modello ELITE BLACK-LINE della azienda EUROTHERM. Il collettore è modulare, componibile e pre-assemblato completo di valvole di intercettazione manuali e regolatore di flusso micrometrico per ogni circuito. Viene inserito all'interno di una cassetta di distribuzione a murare LIGHT SOM, in lamiera elettrozincata regolabile in altezza e di profondità pari a 80 mm. Le staffe mobili servono per il fissaggio del collettore all'interno della cassetta. Il collettore è predisposto per il montaggio di testine elettrotermiche su ogni circuito e presenta delle valvole a sfera a squadra dritta da 1" 1/4 - 1" F/ 1" F. Per mezzo di adattatori vengono collegati tutti i circuiti al collettore, quest'ultimi costituiti da una tubazione in polietilene ottene copolimerico PEOC o PE-RT del tipo MIDIX avente diametro di 17 mm e spessore 2 mm, posabili a freddo, forniti in rotoli d'opportuno metraggio (bobine di 200 m o di 500 m).

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Fig. 5 – Schema di collettore per pavimento radiante

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Fig. 6 – Foto di collettore per pavimento radiante

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Il pavimento radiante sarà realizzato inserendo nella struttura del pannello che compone il pavimento in legno un tubo in polibutilene da 17 mm annegato in appositi percorsi ricavati fresando il tavolato di base, per garantire una maggiore resa il solco sul legno sarà da 22 mm e sarà riempito con cemento idoneo, sopra il tubo verrà poi posato lo strato vero e proprio di pavimento in parquet spessore mediamente 20 mm (Fig. 7 e Fig. 8).

Fig. 7 – Sezione pannello solaio Fig. 8 – Foto tubi radianti sulle scanalature del solaio

La resa del pannello radiante sarà dell’ordine dei 50-60 W/mq per cui in condizioni estreme esterne il solo pannello non sarà in grado di garantire il riscaldamento ottimale dei locali, per sopperire a tale carenza oltre all’aria si potranno far funzionare i termo-convettori. La logica di funzionamento è tale per cui la temperatura impostata sulla camera master farà affluire acqua calda alle serpentine ad una prefissata temperatura, se poi il regolatore ambiente avverte che la temperatura è in eccesso riduce l’afflusso di acqua andando a chiudere via via le serpentine fino al raggiungimento del punto di confort impostato; nel caso la temperatura vada sotto il punto di set point le elettrovalvole poste sul collettore provvederanno a riaprire e a far nuovamente accedere acqua calda nei tubi del pavimento radiante fino al raggiungimento della temperatura desiderata, stante la consistente inerzia queste operazioni risultano poi molto lente e diluite nel tempo (alcuni minuti). Come accennato in talune stanze è stato necessario integrare l’impianto di riscaldamento con dei termo-convettori a pavimento (Fig. 9, Fig. 10, Fig. 11), questi saranno alimentati da una rete ad alta temperatura (75 °C) che servirà ad alimentare anche gli scalda salviette nei WC e i termosifoni nel piano

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interrato. Il controllo della temperatura del termo-convettore avviene mediante una valvola a due vie posta sull’ingresso alla batteria dell’apparecchio gestita da un comando in ambiente. Ciascun termoconvettore sarà collegato alla dorsale principale realizzata con tubazioni multistrato della soc. UNIDELTA mod. Deltall Stark adatto a sopportare temperature prossime a 90°C coibentato, la logica di funzionamento del sistema sarà abbastanza semplice ed affidabile e consisterà in un controllo della temperatura locale mediate sensore di temperatura installato in ambiente; una volta raggiunta la temperatura di confort la valvola di regolazione montata sul convettore tenderà a chiudere per limitare l’afflusso di acqua nella batteria.

Fig. 9 – Schema di termo-convettore a pavimento

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Fig. 10 – Montaggio termo-convettore a pavimento Fig. 11 – Foto di termo-convettore a pavimento finito Le dorsali principali di alimentazione dei collettori dei pavimenti radianti e dei termoconvettori/scaldasalviette saranno alloggiate nel controsoffitto del piano interrato così come le canalizzazioni di distribuzione di mandata e di ripresa dell’aria. Anche i radiatori, collegati sulla stessa rete funzioneranno con lo stesso criterio, una valvola di regolazione della temperatura provvederà a chiudere l’afflusso dell’acqua al radiatore man mano che la temperatura nel locale si avvicina al set point impostato.

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2.2.3 Impianto di ricambio aria.

La villa sarà inoltre dotata di un impianto a tutt’aria che oltre alla funzione di purificare l’aria ambiente immettendo nei locali circa mezzo volume di aria esterna (circa 800 mc/h) e facendone ricircolare la restante parte (6.750 mc/h) per una portata complessiva di 7.550 mc/ora. L’impianto previsto sarà del tipo a parziale ricircolo, l’AHU sarà collocata in apposito vano tecnico al piano seminterrato, la presa aria esterna è stata ricavata in un cavedio dedicato interno alla struttura. L’AHU sarà costituita da unità di trattamento a sezione componibili con pannellatura sandwich di alluminio dentro e fuori con interposto schiuma di poliuretano spessore 50 mm. Le sezioni sono così suddivise:

- sezione di ripresa con camera di miscela, ventilatore plug-fan con motore controllato da inverter e struttura insonorizzata; - sezione filtrante con filtri piani ed a tasche eff. 95%; - sezione di riscaldamento/raffreddamento con batteria in rame ed alette in alluminio; - sezione di umidificazione del tipo a pacco irrorato con acqua a perdere e separatore di gocce; - sezione di post-riscaldamento con batteria in rame ed alette in alluminio; - sezione ventilante di mandata con ventilatore plug-fan con motore controllato da inverter e struttura insonorizzata;

Tra gli accessori previsti sono stati pensati come indispensabili l’insonorizzazione delle sezioni ventilanti, la presenza di oblò per controllare il funzionamento corretto del ventilatore, micro-switch sulle portine di ispezione per il distacco del funzionamento del ventilatore all’apertura delle portine di ispezione, una rete di sicurezza su tutte le parti in movimento. L’AHU avrà inoltre nei tratti di canale adiacenti alle sezioni ventilanti dei tronchi di almeno un metro e mezzo di canale fonoassorbente realizzato con pannello sandwich con lamiera esterna, lana di roccia da 50 mm e lamiera microforata all’interno, il tutto per evitare la trasmissione del rumore nei locali trattati. Ciascuna batteria come precedentemente accennato sarà collegata alla rete di acqua calda mediante i seguenti organi di intercettazione/regolazione:

- valvole di intercettazione a sfera o a flusso avviato per diametri inferiori al DN 50; - valvola di taratura per il controllo della portata di acqua da immettere nella batteria; - filtro ad “Y” di pulizia dalle impurità con calza di filtraccio con rete microforata; - valvola a tre vie dotata di servomotore per il controllo dell’afflusso dell’acqua nella batteria.

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Sulla canalizzazione di aspirazione dell’aria esterna si dovrà prevedere una consistente coibentazione per evitare la formazione di ghiaccio derivante dal passaggio nel condotto di aria a -30 °C. L’aria dopo essere stata sottoposta ai trattamenti termici del caso verrà distribuita nei vari locali mediante canalizzazioni in lamiera di acciaio zincato coibentato esternamente con materassina di polietilene a cellule chiuse per evitare fenomeni di condensa e/o dispersioni termiche. La diffusione nei locali sarà affidata a bocchette di mandata in alluminio a doppio ordine di alette (Fig. 12); la ripresa e’ stata concentrata in alcune zone del piano terra e al piano primo, ricavate sotto appositi mobili, ciascun organo di diffusione sarà inoltre dotato di serranda di taratura, queste tarature saranno limitate per evitare di innescare fruscii che innescherebbero rumori fastidiosi, la taratura più consistente avverrà in zona remota sul canale di mandata/ripresa agendo su serrande di ad alette contrapposte installate a dovuta distanza dalle bocchette.

Fig. 12 – Foto di bocchetta per mandata dell’aria

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2.2.4 Impianto di estrazione aria WC e cucina.

Per i servizi igienici sarà prevista l’estrazione forzata mediante estrattori autonomi comandati elettricamente da un interruttore manuale. La portata di aria sarà quindi tale da estrarre almeno 8 vol/h di aria. Anche la cucina sarà oggetto di una estrazione forzata con propria canna fumaria che sfocia sul tetto della villa.

2.2.5 Impianto a servizio del locale piscina.

All’interno della villa vi sarà un locale “piscina” con un impianto dedicato, la scelta di adottare una AHU specifica solo per il locale piscina è dato dalle condizioni termo/igrometriche particolari che si diversificano dal resto della struttura, all’interno della sala si avranno infatti temperature superiori rispetto ai locali adiacenti(24 °C), circa 28-29 °C con umidità intorno al 60%, e vi sarà un controllo dell’umidità più spinto dovuto alla presenza della piscina stessa. L’impianto previsto sarà a parziale ricircolo che oltre alla funzione di purificare l’aria ambiente, immettendo nel locale circa 400 mc/h di aria esterna e facendone ricircolare la restante parte per una portata complessiva di 4.000 mc/h, manterrà il controllo termo/igrometrico anche in funzione del fatto che la portata di aria esterna potrà essere regolata per mezzo di una serranda motorizzata da 0 a 400mc/h per facilitare lo start-up e/o il controllo dei valori ambientali di CO2 per il massimo confort. L’AHU sarà collocata in apposito vano tecnico al piano seminterrato sotto la piscina, la presa aria esterna è stata ricavata sul fronte del fabbricato, l’immissione dell’aria ambiente avverrà sul fronte delle finestre in modo da avere un “lavaggio” del vetro ed evitare fenomeni di condensa sugli stessi, la diffusione dell’aria avverrà dall’alto con canalizzazioni installate all’interno del controsoffitto, la diffusione in ambiente è affidata a diffusori a feritoia con alette regolabili; la ripresa avverrà sul lato opposto per effettuare un copertura uniforme dell’ambiente, la ripresa avverrà da griglie poste nella parte della sauna/fitness. L’AHU della piscina sarà un’unità specifica per la destinazione d’uso, capace di sopperire alla presenza di aria esterna anche a temperature rigide. Il recuperatore ad alta efficienza, garantisce alti rendimenti mantenendo comunque il confort acustico, ventilatori radiali elettronici con inverter incorporato ad elevata efficienza energetica e regolazione della portata dell’aria; questa unità è a funzionamento autonomo in quanto dotata di propri compressori a circuito a pompa di calore, recuperatori ad altissima efficienza, per ulteriore scrupolo è stata comunque prevista una batteria di post-riscaldamento alimentata dalla centrale termica.

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L’AHU (piscina) sarà composta di: 1. Recuperatore di calore a flussi incrociati ad alta efficienza;

2. Ventilatore di estrazione aria esausta;

3. Ventilatore aria di ricircolo;

4. Serranda aria esterna;

5. Serranda di taratura;

6. Serranda a gravità aria di espulsione;

7. Compressore;

8. Batteria evaporante;

9. Batteria condensante;

10. Batteria di post riscaldamento idronica;

11. Filtro aria esterna di rinnovo;

12. Filtro aria interna di ricircolo;

13. Automatic Control Flow che permette di impostare nel deumidificatore una portata d’aria costante, batteria di post-riscaldamento ad acqua calda con

valvola modulante che si compone di una batteria di post-riscaldamento ad acqua ed ha lo scopo di riscaldare l’ambiente grazie all’acqua calda proveniente dalle caldaie;

14. Desurriscaldatore, in grado di smaltire il carico termico del compressore, pressostato differenziale che segnala quando il filtro aria deve essere pulito per

non pregiudicare il corretto funzionamento del deumidificatore , pompa scarico condensa, sonda umidità, sonda CO2 o VOC ed un opportuno software di regolazione che hanno lo scopo di regolare l’immissione dell’ aria di rinnovo in base alla reale necessità dell’ambiente.

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3.0 IMPIANTI IDRICI

3.1 CONDIZIONI DI PROGETTO

3.1.2 Pressioni minime di alimentazione degli apparecchi sanitari per il dimensionamento delle reti di distribuzione acqua

lavabi 50 kPa

bidè 50 kPa

vasi a cassetta 50 kPa

vasca da bagno 50 kPa

doccia 50 kPa

lavello da cucina 50 kPa

beverino 50 kPa

idrantino ø ½" 100 kPa

idrantino ø ¾" 100 kPa

3.1.3 Unità di scarico degli apparecchi sanitari per il dimensionamento della rete di scarico

doccia (per un solo soffione) 2

lavabo 1

bidè 2

vaso con cassetta 4

lavello da cucina 2

pilozzo 3

lavapiatti 2

lavabo con piletta di scarico ø >1"½ 2

lavabo circolare (per ogni erogatore) 2

piletta da pavimento 1

comb. lavabo-bidet-vasca-vaso con cassetta 7

comb. lavabo-vaso con cassetta 4

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3.2 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI IDRICI PREVISTI

3.2.1 Distribuzione rete idrica

L’acqua ad uso sanitario arriva sul confine di proprietà e mediante una tubazione interrata l’acqua fredda viene addotta alla centrale termica per poi essere smistata sul circuito del boiler e sulla rete acqua fredda sanitaria. L’acqua calda ad uso sanitario sarà, come già accennato, prodotta centralmente mediante un boiler da 800 lt riscaldato direttamente dalla caldaia, a valle del boiler l’acqua sarà inviata alle utenze mediante un sistema di regolazione della temperatura; per evitare insorgere della legionella sarà necessario che il boiler e tutta la linea dell’acqua calda venga periodicamente portata per due o tre ore ad una temperatura di circa 70°C. L’acqua calda, fredda e ricircolo dalla centrale termica si distribuiranno nella villa mediante reti di tubazioni coibentate posate nel controsoffitto del piano interrato e alloggiate in appositi cavedi tecnici ricavati all’interno dei pannelli di tamponamento. Ciascun servizio igienico sarà alimentato da una coppia di tubazioni in multistrato per la distribuzione dell’acqua calda e fredda, queste tubazioni si attesteranno su un proprio collettore posto in un alloggiamento interno al bagno (Fig. 13, Fig. 14, Fig. 15, Fig. 16), dal collettore, provvisto di rubinetti di arresto, partiranno le alimentazioni ai servizi igienici realizzate con tubi multistrato isolati della soc. UNIDELTA mod.deltall Stark; ogni apparecchio sanitario sarà poi a sua volta dotato di rubinetti di intercettazione portafiltri.

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Fig. 13 – Schema delle tubazioni impiantistiche di un bagno-tipo

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Fig. 14 – Sezione e prospetto del pannello-cavedio tecnico per i bagni

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Fig. 15 – Pianta del pannello-cavedio tecnico per i bagni

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Fig. 16– Foto del pannello-cavedio tecnico per i bagni

Sulle reti di ricircolo si installeranno delle valvole di taratura per garantire una congrua portata su ogni circuito.

Sarà prevista una pompa di ricircolo che servirà a garantire la costante presenza ai terminali di acqua calda sanitaria alla temperatura media di 45°C.

3.2.2 Distribuzione rete idrica scarichi

Tutte le reti saranno realizzate con tubazioni di polietilene ad alta densità del tipo “silent” afonizzate per evitare la trasmissioni di rumori indesiderati in ambienti esterni ai wc. Le colonne di scarico avranno una propria colonna di ventilazione primaria sfocerà sul tetto. Le colonne di scarico saranno raccordate ed allontanate con un collettore orizzontale (non previsto nel progetto).

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4.0 LIMITI DELLA FORNITURA

Come da accordi contrattuali, Pagano fornirà tutta la parte impiantistica presente nella parte in legno, fermandosi a quota inferiore del solaio del Piano Terra ( Fig. 17, Fig. 18 e Fig. 19).

Fig. 17– Limiti idrici della struttura PAGANO Fig. 18– Limiti dell’impianto aeraulico della struttura PAGANO

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Fig. 19 - Limiti idrici della struttura PAGANO

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In particolare, Pagano realizza e fornisce all’interno della struttura in legno:

tutti gli scassi, le forature e i cavedi per i passaggi verticali ed orizzontali degli impianti;

i pavimenti radianti completi di tubi, collettori e termostati;

gli scaldasalviette all’interno dei bagni;

i convettori a pavimento al piano primo collegati a dei collettori principali inseriti all’interno della struttura in legno;

i convettori a pavimento al piano terra. Pagano scende con le adduzioni e con le alimentazioni dei convettori direttamente nel controsoffitto del basamento, attraverso fori e cavedi predisposti nel solaio di terra e nella muratura; il collegamento ai collettori principali presenti nel basamento verrà fatto dalla ditta locale (a cura del cliente);

le canalizzazioni e le bocchette per il sistema di ventilazione; Sono a carico del cliente:

la fornitura di quanto necessario alla centrale termica (ivi comprese tutte le apparecchiature riportate nella tav. PA-BA-IC-01 e nella tav. PA-BA-IC-02);

tutti gli allacci tra la centrale termica e gli impianti della parte in legno Pagano, che scendono sotto il solaio di terra (attraverso cavedi verticali elettrici, idrici, termici) nei punti indicati nel progetto;

tutti gli impianti relativi al basamento;

il sistema di regolazione e controllo delle apparecchiature da realizzarsi con un plc da ingegnerizzare e mediante sonde, valvole motorizzate e attuatori, così come riportato nel progetto.

Il progetto termico consegnato al cliente è completo di tutto per poter procedere autonomamente con la fornitura di quanto presente al di fuori dalla struttura in legno.