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Qualità e situazioni attuali nel quartiere pubblico Casi studio a confronto andrea sardena

Qualità e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto (Andrea Sardena)

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Il volume analizza 60 quartieri di edilizia pubblica in Veneto secondo diversi criteri quantitativi e qualitativi, indirizzando verso una possibile rigenerazione locale attraverso un riuso dello spazio aperto. Il rapporto di ricerca è dell'arch. A. Sardena per la ricerca Living Urban Scape, ed è integrato al volume: "Rigenerare le periferie venete. Sguardi, mappe e strategie operative per abitare lo spazio aperto negli insediamenti pubblici", a cura di M. De Matteis, LetteraVentidue Edizioni Siracusa, Dicembre 2015

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  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblicoCasi studio a confronto

    a n d r e a s a r d e n a

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto2

    Il presente rapporto di ricerca parte integrante del volume:Rigenerare le periferie venete. Sguardi, mappe e strategie operative per abitare lo spazio aperto negli insediamenti pubblici a cura di Milena De MatteisLetteraVentidue EdizioniSiracusa, Dicembre 2015ISBN 978-88-62-42-178-2

    Per contattare lautore: [email protected]

  • 3INDICE

    Parte prima

    Una premessa alla questione ed al tema affrontato 5

    Introduzione 7

    Analisi del sistema insediativo dei quartieri di edilizia popolare 9

    Categorie di analisi 11

    Elenco dei quartieri analizzati, allinterno della Regione Veneto 16

    Mappatura dei quartieri 17

    Parte seconda

    Le schede 19

    Tabelle di sintesi 145

    Parte terza

    Le nuove chiavi di lettura 153

    Conclusioni 155

  • 5Una premessa alla questione ed al tema affrontato

    Il progetto della citt contemporanea non sempre ha tenuto il passo con le trasformazioni comportamentali e sociali indotte da mutamenti degli stili di vita, del concetto di lavoro, delle forme di acquisizione e consumo di beni e delluso del tempo libero. Se i centri storici possiedono ancora un potenziale di auto-rinnovamento delle funzioni insediate (recupero e trasformazione del costruito) e stanno a poco a poco riacquistando la dimensione prevalentemente pedonale per la quale erano nati, periferie e quartieri di insediamento popolare risentono maggiormente della discrasia tra mutazione sociale e staticit degli spazi urbani, quartieri che in alcuni casi erano stati progettati per rispondere ad un differente modello sociale e in altri erano stati progettati senza unattenzione particolare rivolta allesterno della residenza. Superato il concetto che gli interventi di edilizia popolare debbano semplicemente uniformarsi agli standard minimi stimati in termini di metri quadri o di posti auto per abitante, emerge sempre pi lesigenza di definire dei cosiddetti standard di qualit minima. Una qualit da perseguire sia allinterno delle abitazioni, e soprattutto una qualit da ricercare allesterno delle stesse, dove maggiormente si estrinseca lessere sociale, spazi dove incontro, scambio, confronto, sostegno divengono valori che rafforzano lappartenenza ad una comunit. Per affrontare tale tematica occorre innanzi tutto capire il contesto in cui ci si colloca, contesto caratterizzato da usi e costumi (stili di vita) prevalenti del luogo che si sta progettando o sul quale si vuole intervenire e analizzare le modalit di progettazione dei quartieri popolari esistenti allo scopo di identificare gli elementi che ne hanno determinato il successo ovvero la crisi.Solo in seguito sar quindi possibile identificare strategie e strumenti di intervento atti a perseguire gli standard minimi di qualit urbana oggi richiesti. Nella convinzione che sia possibile perseguire una buona progettazione anche nei quartieri di edilizia sociale in Italia, la ricerca ha affrontato e approfondito le questioni sopra esposte concentrando lattenzione sugli interventi di edilizia sociale esistenti nel territorio Veneto e valutando a partire da essi modifiche e innovazioni da integrarsi nelle future progettazioni e ri-progettazioni urbane. La ricerca ha richiesto la messa a punto di diverse fasi di lavoro ai fini: della definizione di specifiche categorie di analisi, dellidentificazione dei quartieri da analizzare, dellanalisi degli stessi e di identificazione di strategie di intervento sulla base dei risultati ottenuti da tale analisi.

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  • 7Introduzione

    Il presente lavoro, esito di un assegno di ricerca presso luniversit IUAV di Venezia (responsabile prof. S. Munarin), si inserisce nellambito della ricerca triennale FIRB dal titolo Living Urban Scape: La riconfigurazione degli spazi aperti, la densificazione e i sistemi naturali come strumenti per la riqualificazione delle periferie residenziali. Valutazioni, strategie e best practices per migliorare la qualit dellabitare negli insediamenti (coord. arch. M. De Matteis), con lintento di contribuire allapprofondimento ed allanalisi di casi studio, esaminando numerosi quartieri di edilizia pubblica situati nellarea veneta. Definire se uno spazio o un ambito presenti caratteristiche di qualit o meno richiede innanzi tutto alcuni chiarimenti relativamente alla definizione stessa di qualit; qualit, intesa come misura dellabitabilit ovvero come possibilit offerte agli abitanti, in termini di libert individuale e occasioni di socialit, conseguenti alla conformazione degli spazi comuni e alla relazione di questi con gli spazi privati. La qualit, come descritta da Raymond (RAYMOND L. 1998), in unaccezione ampia coinvolge pi discipline e necessita di un approccio intersettoriale basato su strategie che conducano ad interventi di riqualificazione sostenibile dei quartieri e va ricercata sia nelle nuove progettazioni che negli interventi di recupero. La riqualificazione, piuttosto che la costruzione ex novo, uno strumento fondamentale per risanare le aree nelle quali si manifestino fenomeni di degrado e per contenere il consumo di territorio. Il connubio e il giusto equilibrio, anche dimensionale, degli elementi fisici e funzionali che compongono il quartiere sono loggetto delle strategie di rigenerazione urbana in atto in numerosi casi in Europa. Tali strategie perseguono la qualit nella convinzione che essa sia strettamente correlata al grado di diversificazione dello spazio aperto ed al livello di mixit sociale e funzionale. La realizzazione di un sistema urbano complesso, multi-funzione e multi-servizi, allinterno di un area residenziale una corretta alternativa alla pratica, diffusa da anni e legata pi a fattori di carattere economico che a motivazioni sociali, della separazione delle funzioni e della realizzazione di centri (commerciale, direzionale, sportivo, ricreativo, di servizi, ecc). Per una trattazione pi estesa sul tema si fa riferimento alla precedente ricerca di dottorato conclusa nel 2011 dal titolo Abitare fuori casa. Per una prossemica dello spazio pubblico. Tale ricerca ha rappresentato anche il punto di partenza del presente assegno. In essa infatti si sono affrontate le tematiche relative al disegno dei quartieri di residenza sociale di impianto modernista e alle possibilit di intervento sugli stessi nel tentativo di perseguire o di migliorarne la qualit urbana in termini di cura, senso di appartenenza, percezione della sicurezza. ecc. Il presente lavoro quindi parte dalla rivalutazione del concetto di qualit legata agli interventi di edilizia residenziale pubblica e dalla lettura di questa nel territorio locale. Lanalisi condotta sulla qualit presente e recuperabile tramite pochi, ma mirati interventi nei quartieri di edilizia sociale tra primo e secondo novecento ha identificato alcune strategie applicabili ai grandi quartieri. Tuttavia non sempre gli interventi di edilizia sociale sono stati di grande dimensione in Italia; in particolare la Regione Veneto mostra una miriade di interventi di piccola dimensione e diffusi sul territorio che maggiormente si relazionano con la citt esistente. La ricerca qui esposta si quindi posta come obiettivo quello di analizzare lo stato di fatto e di far

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    emergere la qualit urbana degli interventi pubblici nellarea della pianura padana.

    Allo scopo di rappresentare al meglio la realt del territorio veneto sono stati selezionati pi di 60 casi nel territorio veneto, selezionati in modo tale da essere rappresentativi delle taglie maggiormente presenti. Nei casi si trovano quindi analizzati sia i grandi quartieri autonomi, come nel caso del quartier Forcellini a Padova (INA-CASA), al piccolo intervento di nucleo edilizio, come nel caso del quartiere di via Sansovino a Vittorio Veneto (P.E.E.P.) Fine ultimo della ricerca stato porre le basi per un atlante della citt pubblica, che evidenzi come gli interventi di edilizia residenziale agevolata, sui quali opportuno continuare un ragionamento sulla qualit, non siano esclusivamente quelli di grandi dimensione ma che una parte consistente del costruito urbano, nel territorio veneto in particolare, sia costituito da interventi diffusi e di dimensioni contenute. Anche e soprattutto su questi importante che si evidenzi la qualit urbana o gli elementi o le strategie progettuali che possono contribuire a determinarla. Latlante ha perci il duplice obiettivo di descrivere la situazione attuale ma anche di fornire alcuni suggerimenti per migliorare lesistente o per disegnare nuovi interventi.

  • 9Analisi del sistema insediativo dei quartieri di edilizia popolare

    Lanalisi del sistema insediativo dei quartieri di edilizia popolari del Veneto ha preso avvio dalla rilettura e rivisitazione delle esperienze di ricerca pregresse in particolare relativamente ad alcune chiavi di lettura, qui richiamate in maniera sintetica, che hanno accompagnato lo studio sulla qualit urbana e la trasformabilit dello spazio pubblico di alcuni quartieri esemplari, italiani e stranieri. Tali chiavi di lettura sono state indispensabili nella definizione delle categorie di analisi, nel seguito descritte (cap 2) ed utilizzate per lanalisi dei casi studio, utili allindividuazione del sistema insediativo e delle caratteristiche dimensionali e di utilizzo dello spazio aperto.

    Rapporto edificato-strada Il rapporto tra edificato e strada va considerato da pi punti di vista che contemperano luso del piano terra, la presenza o meno di una separazione fisica tra costruito e spazi pubblici nonch la relazione visiva. Il primo e pi interessante sicuramente quello visivo: cosa si riesce a vedere dalla strada e cosa dagli edifici. La fisiologia dello sguardo porta a guardare davanti e in direzione orizzontale: ci comporta la difficolt di alzare lo sguardo, ad esempio per guardare qualche cosa che si trova sulla nostra verticale, o ad abbassarlo per guardare, ad esempio, al piano terra da un edificio molto alto. Questo vuol dire che se ci troviamo troppo vicini ad un fabbricato di molti piani, oltre a provarne una sensazione psicologica di schiacciamento, avremo anche delle difficolt a guardarlo nella sua interezza. Allo stesso modo, se ci troviamo allinterno di un edificio, oltre il quarto piano e abbiamo la possibilit di guardare fuori proveremo delle difficolt a guardare verso il piano terra e ci che vi accade, quindi oltre i quindici metri da terra il rapporto diretto dello sguardo viene meno, questo ha effetti anche sulla percezione di sicurezza. Da questo punto di vista unaltezza ottimale per gli edifici residenziali, che consenta un rapporto diretto con la strada, non dovrebbe quindi superare i quattro piani fuori terra.Ma lampiezza di visuale e le sensazioni da essa generate dipendono anche dalla presenza o assenza di separazione fisica ed, eventualmente, se questa opaca o trasparente. Una separazione fisica opaca infatti comporta una totale estraneit tra edificio e strada, mentre una separazione trasparente o semitrasparente consente una forma di condivisione degli spazi seppur limitata e quindi inserisce maggiormente ledifico ed i suoi abitanti nello spazio urbano. Lo stesso effetto indotto dalluso previsto per il piano terra: una totale chiusura delledificio rispetto allambiente esterno si ottiene nel caso di piani terra adibiti a magazzini o parcheggi, mentre una relazione seppur parziale si istaura nel caso di piani terra adibiti a residenza. Lanalisi di tali elementi appare quindi indispensabile nella lettura del disegno urbano dei quartieri in quanto pu implicare in maniera rilevante lo svilupparsi o meno di relazioni sociali forti e di forme di benessere trasmesse dalla sensazione di essere protetti non si attraversano mai luoghi isolati.

    Rapporto costruito-non costruitoRicerche precedenti hanno evidenziato come le sperimentazioni del Movimento Moderno, finalizzate a trovare soluzioni esemplari e durature al problema dellabitare urbano, si siano generalmente basate sul riordino

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    attraverso la zonizzazione monofunzionale, lampiezza e dilatazione degli spazi aperti, il tutto ottenuto con lapplicazione di standard quantitativi di servizi al cittadino. Questa schematizzazione, che ha le sue origini nei concetti igienisti sviluppati sulla citt, ha comportato, come risultato morfologico, linversione dei rapporti tra pieni e vuoti nella citt contemporanea rispetto a quella storica e ha inoltre distribuito diversamente la residenza in enormi quantit di territorio comportando, di fatto, lannullamento dellantica legge della complessit urbana fondata sulla stratificazione a pi livelli delle attivit (residenziale, commerciale, produttiva, ecc.), sullintegrazione, sulla molteplicit delle relazioni e sulleconomia degli spazi. E stata dunque invertita la regola storica della densit del costruito: il diradarsi degli edifici nello spazio aperto li porta ad essere sempre pi oggetti senza relazioni con il contesto, lo spazio tra gli oggetti urbani diventa vuoto. Si genera quindi uno spazio pubblico privo di identit incapace di stimolarne usi, relazioni, convivenze. Tale effetto si percepisce immediatamente dove la rigidit degli impianti nega il generarsi di luoghi urbani di relazione e gli edifici isolati sembrano fluttuare indipendenti allinterno dellimmensa superficie del quartiere. Una corretta progettazione quindi richiede il tentativo di riprodurre la complessit della citt storica attraverso il disegno di una successioni di spazi dimensionalmente diversi e contenuti, la costruzione di gerarchie dei percorsi, una sovrapposizione di spazi pubblici con quelli privati o semi-privati.

    Distribuzione, diffusione e dimensioni degli spazi apertiCamminare fa bene alla salute e farlo in un parco o in uno spazio aperto misurato ed organizzato dove i bimbi giocano, le persone si incontrano e trascorrono del tempo assieme, estremamente piacevole. Al contrario quando gli spazi aperti sono smisurati e per lo pi inabitati il loro attraversamento diviene una fatica psicologica oltre che fisica: la dimensione delle aree a parco comporta spesso concentrazioni di persone e di attivit insufficienti ad infondere nei loro utilizzatori la sensazione di essere a proprio agio ed al sicuro perch in mezzo alla gente. Gli spazi aperti quindi, siano essi parchi o piazze, funzionano solo se hanno carattere cittadino e riescono ad attratte un carico di utenti proporzionato alle loro dimensioni. In particolare gli spazi per i pi piccoli dovrebbero essere di dimensioni contenute, sufficienti a far giocare i bambini e sempre attorniati dalle abitazioni. Gli spazi aperti che migliorano la qualit urbana del quartiere possono anche essere aree di pertinenza degli edifici residenziali, privi di recinzioni o barriere visive rispetto alla strada, che possano quindi essere goduti visivamente da parte di tutti gli abitanti.Per quanto riguarda gli spazi verdi preferibile disegnare unarea pubblica pi ampia e concentrata anzich una miriade di piccoli aree di risulta poco utilizzabili, sparsi per il quartiere, e assegnare aree non recintate a privati, con lonore di goderne e con lonere di occuparsene (contribuendo cos alla manutenzione privata dello spazio semi-pubblico).

  • 11

    Categorie di analisi

    Le categorie di analisi applicate nella ricerca sono state definite allo scopo di analizzare in maniera omogenea conformazione, dimensione dei quartieri oggetto di studio ed il loro sistema insediativo. Nel seguito si fornisce una breve descrizione di ognuna di esse.

    1. DimensioneRappresenta la superficie relativa allintervento di edilizia pubblica (valutato in mq); tale superficie calcolata al netto delle strade perimetrali allarea, ma comprensiva delle strade interne al perimetro. Questo stato calcolato facendo rientrare al proprio interno solo gli edifici destinati alla residenza e solo lo spazio aperto strettamente collegato alla residenza stessa (parcheggi allaperto; strade di distribuzione interne; percorsi ciclo-pedonali interni allarea; giardini condominiali; ecc.). Sono cos stati esclusi tutti gli spazi che non fanno strettamente riferimento alle residenze (giardini e parchi che gravitano sul quartiere allargato e non solo sullintervento preso in esame; strade di accesso marginali allintervento pubblico; parcheggi di carattere urbano; aree aperte pubbliche ma recintate e quindi non accessibili durante tutto larco della giornata, come ad esempio campi da gioco recintati; gli spazi aperti recintati legati ai servizi presenti allinterno dellintervento, come ad esempio le aree allaperto e di gioco di scuole ed asili).Di conseguenza la metratura della superficie calcolata riferisce a tutto quanto attiene solo ed esclusivamente alla residenza.Si consapevoli che questa modalit, che esclude dal perimetro di riferimento tutti gli spazi legati ai servizi pubblici, riduce la possibilit di individuare quelli interventi che funzionano a sistema (come ad esempio nel caso dei quartieri di Conegliano compresi tra le vie vecchia Trevigiana e Viale Venezia e le vie Marescalchi e Ortigara). Ci sembrato per lunico modo per mettere pienamente a confronto gli interventi di edilizia residenziale pubblica dal punto di vista dello spazio aperto legato alla residenza.Tale categoria prevede 3 classi dimensionali: piccolo, medio e grande. Ove la scala dei valori costruita a partire dalla casistica analizzata: i valori limite sono rappresentati rispettivamente dallintervento dimensionalmente pi piccolo e da quello pi grande, definiti tali valori si son definite le 3 classi dimensionali. Le schede dei singoli quartieri riportano sia lappartenenza alla classe corrispondente che il valore assoluto in mq.

    1.1. Intervento di piccole dimensioni: fino a 20.000mq

    1.2 Intervento di medie/piccole dimensioni: da 20.000 a 40.000 mq

    1.3 Intervento di grandi dimensioni: oltre 40.000 mq

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    2. Superficie coperta e altezzaTale categoria rappresenta la percentuale di superficie coperta in relazione allaltezza delledificato. Dove la superficie coperta definita come rapporto tra superficie costruita e superficie dellintervento (vedi punto 1), mentre laltezza delledificato definita come rapporto tra volume e superficie coperta. I portici fanno parte dello spazio costruito e in questa analisi rientrano allinterno della superficie coperta. Questa categoria (suddivisa in 9 classi) permette di cogliere tipologia e distribuzione del costruito. Le schede dellatlante riportano sia la classe di appartenenza che i valori assoluti.

    2.1. Superficie coperta compresa tra 0-20% della superficie totale e un altezza media delledificato fino a 3 piani

    2.2. Superficie coperta compresa tra 0-20% della superficie totale e un altezza media delledificato da 3 a 5 piani

    2.3. Superficie coperta compresa tra 0-20% della superficie totale e un altezza media delledificato oltre i 5 piani

    2.4. Superficie coperta compresa tra 20-30% della superficie totale e un altezza media delledificato fino a 3 piani

    2.5. Superficie coperta compresa tra 20-30% della superficie totale e un altezza media delledificato da 3 a 5 piani

    2.6. Superficie coperta compresa tra 20-30% della superficie totale e un altezza media delledificato oltre i 5 piani

    2.7. Superficie coperta oltre il 30% della superficie totale e un altezza media delledificato fino a 3 piani

    2.8. Superficie coperta oltre il 30% della superficie totale e un altezza media delledificato da 3 a 5 piani

    2.9. Superficie coperta oltre il 30% della superficie totale e un altezza media delledificato oltre i 5 piani

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    3. Tipologia edilizia prevalenteViene indicata quale tra le quattro tipologie di riferimento (torri; case a schiera; palazzine; edifici in linea) risulta essere quella prevalente, a prescindere dalla compresenza di pi tipologie. Determina il carattere di un intervento.

    3.1. Edifici a torri.Edifici isolati su tutti i fronti con ripartizioni in unit abitative per ciascun piano con un elemento distributivo verticale e, generalmente, con pi di 5 piani

    3.2. Case a schiera.Accostamento di pi unit abitative, una a fianco dellaltra; la singola unit abitativa presenta in genere un fronte stretto per svilupparsi in profondit e in altezza su pi piani

    3.3. Edifici a palazzina.Edifici plurifamiliari a pi piani e con pi appartamenti per ogni piano distaccati dagli edifici circostanti, con corpo scala unico e generalmente con un massimo di 4 piani e un massimo di 4 appartamenti per piano

    3.4. Edifici in linea.Aggregazioni lineari di unit immobiliari accorpate a due a due intorno ad un collegamento verticale caratterizzate da un attacco a terra che varia dai portici su piloties alla presenza di garage o magazzini.

    4. Attacco a terraRappresenta la modalit con cui gli edifici si relazionano al suolo, prevede 5 classi: piano terra abitato senza giardino privato; piano terra abitato con giardino privato; piano terra non abitato e aperto su edifici a pilotis o a setti murari e corpi scale in comune; piano terra non abitato e chiuso con garage o magazzini; piano terra non abitato e chiuso con servizi e/o attivit commerciali. Ad ogni classe corrisponde un differente rapporto tra edificio e spazio aperto. Gli edifici che possiedono abitazioni con accesso diretto al piano terra e quelli su pilastri e/o setti murari rappresentano due modi opposti di considerare limmediato spazio fuori casa.

    4.1. Piano terra abitato senza giardino privato.E una modalit di attacco a a terra tipica degli edifici che sono completamente circondati dallo spazio condominiale. A volte gli alloggi trovano collocazione in un piano rialzato rispetto al piano terra. E la soluzione che pi si avvicina allabitare lo spazio pubblico

    4.2. Piano terra abitato con giardino privato.E tipico delle case a schiera anche se negli ultimi anni stato adottato anche in alcuni edifici a palazzina, dove a godere del giardino privato sono, ovviamente, gli abitanti al piano terra.

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    4.3. Piano terra non abitato e aperto: edifici su pilotis o setti murari.E generalmente il sistema insediativo degli edifici in linea, caratterizzati da corpi scala in comune e garage sotterranei o in ogni caso separati dalledificio residenziale.

    4.4. Piano terra non abitato e chiuso: garage o magazzini.E la modalit di attacco a terra che pi di tutte nega il rapporto edificio-strada.

    4.5. Piano terra non abitato e chiuso: servizi e attivit commerciali.E lattacco a terra tipico degli edifici che si affacciano su uno spazio pubblico e che offrono al quartiere loccasione di avere una mixit funzionale

    5. RecinzioniSono definite come recinzioni tutti gli elementi che definiscono una separazione tra spazio pubblico e spazio privato, siano essi elementi fisici invalicabili o semplicemente visuali. Le classi di questa categoria considerano: lassenza di recinzione, la presenza di recinzioni attorno alledificio, la presenza di recinzioni attorno allarea dellintervento di residenza pubblica. Elementi che delimitano larea di intervento senza interrompere la permeabilit urbana non sono stati considerati (es. cordoli, rialzi, muretti ecc.).

    5.1. Recinzioni attorno alledificioSono le recinzioni che delimitano lambito delledificio e definiscono larea privata. Caratterizzano quasi tutte le case a schiera.

    5.2. Recinzioni attorno allisolatoIn questo caso la recinzione non si presenta attorno alledificio ma delimita lisolato entro il quale ledificio o gli edifici si collocano, facendo assumere allo spazio pubblico la caratteristica di spazio condominiale. Questo tipo di recinzioni separa, di fatto, larea di del quartiere dal resto della citt.

    5.3. Isolato senza recinzioniLarea su cui si costruita la residenza pubblica, pur essendo chiaramente identificata (generalmente da muretti bassi o da lievi dislivelli di terreno), non invalicabile e risulta cos a disposizione di tutta la cittadinanza.

    6. Rapporto funzionale con il tessuto urbanoRappresenta il grado di autonomia dellintervento residenziale pubblico valutato in relazione alla presenza o meno di servizi di base (farmacia, panificio, alimentari, edicola, ecc.) e/o di rango superiore (uffici pubblici, sanit, ordine pubblico, ecc.). La classificazione avviene su 3 livelli: servizi assenti o scarsi; presenza significativa di servizi; quartiere autonomo.

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    6.1. Servizi scarsi o non presenti.Lintervento di edilizia pubblica dipende, per i servizi, dal resto della citt o comunque dallesterno.

    6.2. Presenza significativa di serviziLintervento di edilizia pubblica offre servizi di base allintorno o comunque al resto della citt.

    6.3. Quartiere autonomoLintervento di edilizia pubblica offre servizi di base e di rango superiore a se stesso e al resto della citt.

    7. Rapporto formale con il tessuto urbanoE il rapporto che il quartiere, o nucleo abitato, preso in esame ha (o ha avuto) con la citt consolidata, dal punto di vista planimetrico (distanza). Le classi possibili sono le seguenti quattro:

    7.1.ColonizzazioneLintervento fuori e lontano dal centro abitato e si caratterizza nella nuova area come avamposto attorno al quale si svilupperanno nel tempo altri interventi pubblici o privati; pu essere che a distanza di anni tale condizione si modifichi in conseguenza dellinsediamento di altri nuclei abitati e/o servizi tra la citt consolidata e il quartiere preso in esame.

    7.2. RicucituraLintervento si colloca tra due aree urbane gi consolidate dal punto di vista degli insediamenti residenziali, introducendo cos un elemento continuit nel tessuto della citt.

    7.3. Riordino del margineLintervento si colloca ai margini del nucleo urbano tentando un riordino o un completamento dellabitato.

    7.4. RiempimentoLintervento si colloca in unarea non costruita allinterno di un contesto completamente edificato.

    8. Conformazione e grado di trasformabilit degli spazi aperti pubblici

    8.1. Quartieri con spazi aperti prevalentemente unitari e continui, di grandi dimensioni.

    8.2. Quartieri con spazi aperti sparsi, prevalentemente di piccole e medie dimensioni.

    8.3. Quartieri con spazi aperti scarsi o prevalentemente a carattere lineare.

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    Elenco dei quartieri analizzati, allinterno della Regione Veneto

    PROV. COMUNE quartiere LOCALITA viaPD Cittadella Ca Correr Ca Nave via CorrerPD Conselve Via Andrea GiordanoPD Conselve via Giovanni da GaibanaPD Conselve via delle MagnoliePD Padova Forcellini Forcellini via Jacopo FiliasiPD Padova Forcellini Forcellini via Alessandro ProsdocimiPD Padova Mortise Mortise via Guido CardanPD Padova GESCAL Sacro Cuore via Sacro CuorePD Piombino Dese via DraganzioloPD Piove di Sacco SantAnna SantAnna via Diego ValeriPD Ponte San Nicol via NapoliPD Rubano via PordenonePD Saonara via della ResistenzaPD Saonara Villatora via VeneziaPD Saonara Villatora via PerugiaPD Selvazzano Tencarola via dei MillePD Trebaseleghe Fossalta via Giorgio PerlascaTV Conegliano Fossamerlo via Pietro MasetTV Conegliano Fossamerlo via Adolfo VitalTV Conegliano Campolongo Campologno Via CairoliTV Conegliano Par via Vecchia TrevigianaTV Conegliano Par via RisorgimentoTV Conegliano Par via PadovaTV Oderzo via Le CastelletteTV Oderzo via S.M. MaddalenaTV Soligo via Alessandro De ToffoliTV Treviso viale FranciaTV Treviso viale Nazioni UniteTV Treviso San Lazzaro strada del NascimbenTV Treviso Santa Bona via Esuli Giuliano DalmatiTV Treviso San Liberale San Liberale via Antonio MantieroTV Vittorio Veneto via SansovinoVE Dolo via Luigi NonoVE Mestre Villaggio Laguna Campalto via Cristoforo SabbadinoVE Mestre Triestina Favaro Veneto via MonterosaVE Mestre Villaggio S. Marco Viale San MarcoVE Mestre Bissuola via BissagolaVE Mestre Bissuola via Francesco SforzaVE Mestre Bissuola via Enrico CavigliaVE Mestre Pertini viale Aldo CamporeseVE Mestre Marghera via LongenaVE Mestre Circus Chirignago via Fratelli CavanisVE Mirano via Aldo MoroTV Mogliano Veneto via RonzinellaTV Mogliano Veneto via dello ScoutismoVE San Don di Piave Trezza via Follerau RaulVE San Don di Piave via Carlo ForlaniniVE San Don di Piave via Nazario SauroVI Arzignano Restena via Tito LivioVI Arzignano San Zeno via AsticoVI Bassano Villaggio Europa viale Villaggio EuropaVI Lonigo via CampistortiVI Thiene via Val DAsticoVI Thiene via LombardiaVI Thiene via GoitoVI Vicenza San Lazzaro via Enrico FermiVI Vicenza Ca Balbi via Emanuele ZuccatoVI Vicenza Villaggio del Sole via Cristoforo ColomboVI Vicenza Villaggio della produttivit via della ProduttivitVR Legnago via ParallelaVR SantAmbrogio di Valpolicella vicolo Giacomo MatteottiVR Verona Avesa via Torrente VecchioVR Verona Borgo Milano via San Marco

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    Mappatura dei quartieri analizzati, allinterno della Regione Veneto

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    Citt:Cittadella (PD)Quartiere:Ca Correr

    Localit:Ca Nave di Cittadella

    Via principale:via Ca Correr

    Anno: 1975 e succ.Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 110+30Abitanti teorici: 462Volume costruito: 64.500 mcRapporto spazio aperto/ab.: 81

    Spazio aperto generico: 83%Strade e parcheggi: 20%Dimensione: 44.575 mqSuperficie coperta: 7.370 mqAltezza media edifici: 2,92 piani

    Tipi presenti: in linea - schieraAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: attorno alledificio

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: colonizzazioneSpazi aperti: lineari

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    Il quartiere CaCorrer rappresenta un intervento di medio-piccola dimensione collocato a Sud-Ovest di Cittadella, in localit Ca Nave. Larea posta tra via CaNave, Via dello Sport e la tangenziale di Cittadella, comprende undici edifici (dieci case a schiera e un edificio in linea), progettati nel 1975, nella quale trovano collocazione 110 alloggi e due edifici di abitazioni il linea, realizzati in una fase successiva, che si distinguono chiaramente dagli altri per il diverso orientamento planimetrico e nei quali trovano collocazione 30 alloggi. In relazione al numero totale di alloggi possibile stimare il numero di abitanti equivalenti, pari a circa 460.Gli edifici del primo progetto sono tutti serviti da ununica via (via CaCorrer), appositamente progettata, che termina in un cul de sac in prossimit degli edifici posti pi a nord. I due edifici costruiti successivamente, posti a sud rispetto i precedenti, possiedono una propria viabilit di servizio indipendente da tale via. Il quartiere nel suo complesso presenta una superficie costruita pari a circa il 17% rispetto lintera area la cui tipologia prevalente la casa a schiera (triplex) dotata da un lato di giardino privato recintato e dallaltro di garage. Laltezza degli edifici contenuta entro i tre piani, ma differenti sono le soluzioni di attacco a terra: alternanza tra piani terra abitati e piani rialzati per le case a schiera e piano terra a garage per gli edifici in linea.Edifici e giardini privati sono nettamente separati dallo spazio pubblico da recinzioni invalicabili (nella maggior parte dei casi costituite da muretti bassi sormontati da siepi); si determina quindi unassenza di relazione tra gli spazi privati e pubblici e conseguentemente una scarsa qualit di questi ultimi che risultano quasi esclusivamente destinati allaccessibilit stradale (vie e parcheggi) e pedonale, senza prevedere luoghi di socialit.Il quartiere, tipico esempio di colonizzazione di un territorio lontano dal centro abitato, nasce praticamente privo di servizi: esiste un unico edificio a destinazione mista (residenza/attivit commerciali), il quale accoglie, al piano terra, un negozio di elettrodomestici ed un piccolo bar. Questa assenza di servizi e questo isolamento si sono persi via via negli anni, a seguito dellespansione dellabitato di Cittadella, ora il quartiere si trova ai margini dellarea urbana della citt, ma in continuit con essa, e pu godere di alcuni servizi primari che si sono insediati nelle vicinanze (scuole e impianti sportivi in primis).

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    Citt:Conselve (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:s.n.Via principale:via Pillade Berto

    Anno: 1975 e succ.Tipo di intervento: A.T.E.R.

    Alloggi: 102Abitanti teorici: 336Volume costruito: 40.686 mcRapporto spazio aperto/ab.: 80

    Spazio aperto generico: 82%Strade e parcheggi: 30%Dimensione: 32.522 mqSuperficie coperta: 5.835 mqAltezza media edifici: 2,32 piani

    Tipi presenti: case a schieraAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: attorno alledificio

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riordino margineSpazi aperti: lineari

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto22

    Si tratta di un intervento di edilizia pubblica residenziale di piccole dimensioni caratterizzato dalla presenza di edifici con tipologia a schiera. La progettazione e la costruzione degli edifici sembra essere stata affidata ad imprese diverse, ma limpianto del nucleo edilizio unitario e gli allineamenti, le dimensioni e le cubature degli edifici lo rispettano appieno.Il quartiere fa parte di un progetto pi ampio di sviluppo urbano volto a completare una parte consistente di Conselve posta a sud del centro abitato, e queste prime case sembrano essere un primo stralcio.

    Gli edifici sono tutti a schiera, alcuni arrivano ai tre piani fuori terra mentre la maggior parte ne hanno solo due. Lorganizzazione avviene per coppie di edifici con giardino su entrambi i lati lunghi con laccessibilit carrabile a cul de sac.

    La maggior parte dello spazio aperto recintata a formare i giardini privati; il rimanente organizzato a formare fasce a percorribilit pedonale, trasversali alle strade di accesso e inframmezzate da aree di sosta per autoveicoli.

    Le recinzioni sono per lo pi metalliche e questi tutti i giardini hanno alte siepi di oscuramento relegando alla strada il ruolo di spazio pubblico.Sono altres presenti tre piccoli giardinetti di quartiere che per sembrano avere pi la caratteristica di essere semi-pubblici, mentre le rimanenti aree verdi sono posizionate lungo la strada.

    La quantit di spazio aperto, in relazione alla sua distribuzione tra gli edifici, sembra non presentare grandi potenzialit di trasformazione.

    Lintervento edilizio in esame non presenta servizi di alcun tipo di servizi.Resta da evidenziare che lungo il margine nord attualmente prevista la realizzazione di un piccolo parco e di una piazza al servizio di quello che dovrebbe diventare il centro del quartiere.

  • 23

    Citt:Conselve (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:s.n.Via principale:via Giovanni da Gaibana

    Anno: 1984 e succ.Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 80Abitanti teorici: 264Volume costruito: 31.454 mcRapporto spazio aperto/ab.: 74 mq

    Spazio aperto generico: 86%Strade e parcheggi: 32%Dimensione: 22.733 mqSuperficie coperta: 3.170 mqAltezza media edifici: 3,31

    Tipi presenti: case in lineaAttacco a terra: garage e magazziniRecinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: colonizzazioneSpazi aperti: ampi e concentrati

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto24

    Il quartiere di Giovanni da Gaibana un piccolo intervento di edilizia residenziale popolare posto ai margini della citt di Conselve, in prossimit della strada Provinciale 92. Lintervento costituito da edifici modulari a palazzina palazzine di sei appartamenti ognuna, organizzate a corte aperta e collegate tra loro mediante un terzo edificio di case in linea, per un totale di 80 alloggi e una popolazione stimata di 264 abitanti.

    Gli edifici sono di 3 e 4 piani con tutti i piani terra adibiti a garage e magazzini. Tuttavia il disegno degli edifici rispetto alla corte prevede una chiara diversificazione dellaccessibilit carrabile e pedonale: sul lato interno della corte, porticata, vi sono gli ingressi ai vani scala, mentre sul lato esterno gli ingressi ai garage.

    Anche in questo quartiere si riscontra la totale assenza di barriere invalicabili: le aree verdi sono identificate, ma completamente fruibili dalla cittadinanza e lunico confine solido tra pubblico e privato dato dalle mura degli edifici.

    Lorganizzazione dellaccessibilit veicolare prevede strade perimetrali che isolano il quartiere dal resto del tessuto urbano; effetto accentuato dallorganizzazione dei parcheggi che sono appunto, tutto intorno agli edifici.

    Funzionalmente il quartiere risulta completamente dipendente dal centro citt non avendo al proprio interno e nei paraggi servizi pubblici.

    Allinterno del quartiere di via Giovanni da Gaibana a Conselve, sono presenti diverse aree verdi aventi funzioni e caratteristiche differenti: le aree semi-pubbliche e aree verdi pubbliche. Le prime formano delle corti interne tra gli edifici e la strada o tra due edifici e presentano due caratteristiche importanti: permeabilit e, al contempo, delimitazione. Esse infatti garantiscono al passante di scorgere gli ambienti interni, ma allo stesso tempo di mantenere la privacy grazie alla protezione fornita dal verde (per la maggior parte alberi ad alto fusto ed arbusti) Le aree verdi pubbliche sono poste in ambiti riservati ai residenti del quartieri collocate tra la campagna coltivata e il terreno agricolo e, di conseguenza di configura nel suo utilizzo come uno spazio condominiale. Esistono poi aree verdi pubbliche attrezzate per il gioco dei bambini che risultano maggiormente accessibili.

  • 25

    Citt:Conselve (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:s.n.Via principale:via delle Magnolie

    Anno: 1977 e succ.Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 76Abitanti teorici: 251Volume costruito: 43.184 mcRapporto spazio aperto/ab.: 123 mq

    Spazio aperto generico: 88%Strade e parcheggi: 20%Dimensione: 35.118 mqSuperficie coperta: 4.372 mqAltezza media edifici: 3,29 piani

    Tipi presenti: palazzineAttacco a terra: pilotis o settiRecinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: ricucituraSpazi aperti: ampi e concentrati

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto26

    Si tratta di un intervento di edilizia pubblica della fine degli anni 70 comprensivo di 76 alloggi, realizzato a nord ovest del centro di Conselve, perfettamente riconoscibile sia per la tipologia degli edifici sia per la quantit, la distribuzione e la perimetrazione dello spazio aperto.

    Gli edifici sono del tipo a palazzina di tre e quattro piani fuori terra, organizzati ad angolo e in linea, a formare uno spazio centrale circondato e quindi controllabile e nello stesso tempo distanti dal fronte strada quasi a ripararsi dalla strada stessa. Questa disposizione oltre a garantire una distanza dalla rete stradale sufficientemente abbondante da caratterizzare lo spazio che ne deriva come aree verdi e non come aree di risulta.

    Lattacco a terra occupato da un lato dai garage/magazzini, dallaltro da portici, ma gli unici elementi di contatto tra lo spazio pubblico e gli edifici sono i vani scale.

    Non sono presenti servizi di carattere cittadino e lintera area gravita su via Giuseppe Verdi (la strada principale) e comunque sul centro del paese.

    La caratteristica che pi emerge nellintervento in esame la grande quantit di spazio aperto presente (ben l88% della superficie totale) sia attorno agli edifici che nella grande area centrale. Uno spazio aperto prevalentemente verde, alberato e senza recinzioni, a formare un giardino pubblico che sembra essere a servizio non solo delle palazzine interessate ma anche della zona urbana circostante.Anche la superficie dedicata alla circolazione veicolare e alla sosta delle automobili generosa e con un po di attenzione progettuale anche considerevolmente riducibile a favore di ulteriore spazio verde.

    Sono presenti infine diversi orti ricavati, probabilmente, prendendo in prestito un po di superficie dallabbondante offerta di spazio aperto; tutti opportunamente recintati con rete metallica.

  • 27

    Citt:Padova (PD)

    Quartiere:Forcellini

    Localit:Forcellini

    Via principale:via Jacopo Filiasi

    Anno: 1962Tipo di intervento: INA-CASA

    Alloggi: 200Abitanti teorici: 655Volume costruito: 79.452 mcRapporto spazio aperto/ab.: 43 mq

    Spazio aperto generico: 68%Strade e parcheggi: 22%Dimensione: 41. 170 mqSuperficie coperta: 13.242 mqAltezza media edifici: 2,00 piani

    Tipi presenti: case a schieraAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: colonizzazioneSpazi aperti: lineari

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto28

    Lintervento di edilizia residenziale popolare, realizzato al quartiere Forcellini di Padova ed individuato con il nome della sua via principale, via Filiasi, stato realizzato nella seconda met degli anni 60. Si pone, oggi, a margine dellarea urbanizzata di Padova.

    Larea dellintervento, delimitata per lappunto tra via Filiasi e via Bonaldi, comprende unofferta abitativa di 200 unit disposte sul tipo a schiera. Gli edifici presentano una finitura in muratura faccia a vista, e organizzano gli alloggi su due piani, proponendo laccesso agli alloggi direttamente dalla strada e mantenendo invece privato un piccolo giardino/orto sul retro.Tutti gli edifici sono orientati Est-Ovest.

    Il disegno complessivo dellintervento non prevede aree a verde. Nonostante questo tutte le abitazioni presentano una piccola fascia di rispetto sul fronte strada che impedisce di fatto la sosta delle automobili nellimmediato ingresso alle abitazioni.

    Tutte le strade di accesso sono ad una sola carreggiata a senso unico di marcia. Ogni strada di accesso presenta una piccola area di sosta breve per le automobili, ma tutti gli alloggi sono comprensivi di garage. Questo disegno comporta la presenza di una strada dedicata per ogni schiera, annullando di fatto il risparmio di utilizzo di spazio da destinarsi alla mobilit carrabile.

    Il quartiere di via Filiasi completamente senza servizi e, da questo punto di vista dipende completamente dal quartiere Forcellini che si trova nelle immediate vicinanze.

  • 29

    Citt:Padova (PD)

    Quartiere:Forcellini

    Localit:Forcellini

    Via principale:via Alessandro Prosdocimi

    Anno: 1957 e succ.Tipo di intervento: INA-CASA

    Alloggi: 569Abitanti teorici: 1.879Volume costruito: 227.718 mcRapporto spazio aperto/ab.: 33 mq

    Spazio aperto generico: 77%Strade e parcheggi: 33%Dimensione: 80.020 mqSuperficie coperta: 18.069 mqAltezza media edifici: 4,20 piani

    Tipi presenti: torri - palazzine - in lineaAttacco a terra: garage e magazziniRecinzioni: attorno allisolato

    Rapporto funzionale: autonomoRapporto formale: colonizzazioneSpazi aperti: lineari

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto30

    Il Forcellini uno dei pi grandi quartieri residenziali a progettazione unitaria di Padova. Sono presenti sostanzialmente tre tipi edilizi: la casa in linea, le torri, le palazzine. Le palazzine e gli edifici in linea che sono predominanti sono uniformemente distribuiti nellarea di intervento, mentre le torri sono allineate a formare un asse principale Nord-Sud che divide in due met il quartieri.

    Lungo lasse est- Ovest sono invece presenti i servizi di quartiere; servizi che per la loro dimensione si offrono anche per larea urbana circostante. Sono presenti una chiesa con il relativo oratorio, unarea sportiva con campi e spogliatoi, una piazza con supermercato un edificio a destinazione mista residenza e commercio. Nella piazza centrale viene svolto anche un piccolo mercato allaperto (attualmente con una frequenza di due volta la settimana)

    Quasi tutti gli edifici nascono senza garage. Laumento del numero di autoveicoli in propriet dei residenti del quartiere ha creato la necessit di realizzare un adeguato numero di aree di sosta nonch di box auto. Il tutto stato risolto con la conversione delle strade a doppio senso di marcia in strade a senso unico; nella chiusura dei portici al piano terra (negli edifici a torre) e nelloccupazione delle aree verdi originariamente destinate a giardini condominiali.

    Di questo quartiere si segnala la qualit progettuale degli edifici e al contempo la completa sparizione dello spazio pubblico al piano terra che nel progetto originario doveva formare il grande parterre su cui sorgevano gli edifici residenziali, in modo tale che il quartiere fosse nella sostanza una grande area verde. Area verde che stata, come specificato prima, occupata per la maggior parte dalle aree di sosta degli autoveicoli e dai box-auto.

    Nonostante fosse stato immagina come un quartiere immerso nel verde e nonostante la grande area sportiva centrale (per completamente delimitata da recinzioni), le successive superfetazioni avvenute nel tempo hanno fatto si che il verde si limitasse al sottili aiuole lungo le strade.

    Il quartiere Forcellini fa da riferimento, per quanto attiene ai servizi pubblici, anche al quartiere di via Filiasi.

  • 31

    Citt:Padova (PD)

    Quartiere:Mortise

    Localit:Mortise

    Via principale:via Guido Cardan

    Anno: 1964 e succ.Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 1.109Abitanti teorici: 3.658Volume costruito: 443.452 mcRapporto spazio aperto/ab.: 47 mq

    Spazio aperto generico: 84%Strade e parcheggi: 8%Dimensione: 205.922 mqSuperficie coperta: 33.756 mqAltezza media edifici: 4,38 piani

    Tipi presenti: palazzine - in lineaAttacco a terra: garage e magazziniRecinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: autonomoRapporto formale: colonizzazioneSpazi aperti: medio-piccoli e diffusi

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto32

    Il quartiere nasce come quartiere autonomo a partire dagli anni 60.Larea residenziale si organizza attorno ad un nucleo aperto, che diventa il centro del quartiere (area che in realt ha perso molto del suo potenziale quando stata destinata ad accogliere un ipermercato e il piazzale a parcheggio necessario alla sua accessibilit).

    Oltre ai servizi presenti nellarea centrale (ipermercato, locali di ristorazione, piccoli negozi, qualche ufficio privato e comunale) sono presenti nel quartiere, e posizionati perimetralmente, anche servizi di carattere urbano come scuole e asili.

    Gli edifici presenti sono di tue tipi: a torre e in linea e tutti pressoch uguali tra loro per tipo edilizio. Nonostante questo laggregazione tra i diversi edifici in linea diversificata da zona a zona, cos da presentare differenti articolazioni spaziali: si passa dalledificio singolo ad articolazioni ad L, fino ad arrivare ad edifici organizzati attorno ad una corte centrale.

    I percorsi carrabili e quelli pedonali sono organizzati su reti interdipendenti ma mentre i percorsi pedonali attraversano in varie direzioni tutto il quartiere e in particolar modo sono radio centrici rispetto al cuore del quartiere, laccessibilit carrabile avviene pressoch da strade periferiche e attraverso piccoli percorsi a cul de sac verso i garage posti al piano terra degli edifici ma dalla parte opposta alle corti/giardino.In questo modo si ottengono piccolo sotto-nuclei del quartiere con la propria strada di accesso e il proprio piazzale dedicato alla sosta allaperto dei veicoli.

    Quasi tutto il verde organizzato a corte con gli edifici che fanno da sfondo. I giardini condominiali sono rialzati rispetto al piano stradale di circa 40-50 cm in modo da realizzare una barriera fisica invalicabile per quanto riguarda le autovetture ma sufficientemente bassa per poter far godere il verde agli abitanti che passeggiano sotto i portici. Le strade periferiche sono separate visivamente delle aree residenziali da siepi che ne impediscono la visuale. La siepe lunica. Non esistono giardini privati.La vegetazione matura dona al quartiere un elemento di qualit facilmente identificabile.

  • 33

    Anno: 1964 e succ.Tipo di intervento: INA-CASA

    Alloggi: 421Abitanti teorici: 1.390Volume costruito: 168.439 mcRapporto spazio aperto/ab.: 32 mq

    Spazio aperto generico: 75%Strade e parcheggi: 13%Dimensione: 59.716 mqSuperficie coperta: 15.163 mqAltezza media edifici: 3,70 piani

    Tipi presenti: case in lineaAttacco a terra: garage e magazziniRecinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: interdipendenza

    Rapporto formale: colonizzazioneSpazi aperti: ampi e concentrati

    Citt:Padova (PD)

    Quartiere:Gescal

    Localit:Sacro Cuore

    Via principale:via Sacro Cuore

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto34

    Il quartiere Sacro Cuore conosciuto anche come il quartiere Gescal, fa parte dei grandi interventi del periodo INA-CASA e presenta le caratteristiche principali di quel periodo progettuale.Gli edifici sono tutti del tipo edilizio case in linea, con due piani residenziali e un piano terra sempre uguale che a seconda degli orientamenti e del fronte (fronte strada, retro o lungo i giardini condominiali) diventa negozio, garage o portico.

    Gli edifici sono organizzati tra loro a formare lunghe cortine che prospettano giardini o a creare corti verdi semi-private. Il centro dellarea del quartiere lasciato sgombro da edifici a formare una grande area verde di cui possono godere non solo gli abitanti del Gescal ma anche i residenti delle aree limitrofe.

    Mentre laccesso pedonale assolutamente distribuito in tutte le direzioni e il quartiere si pu attraversare facilmente sia in direzione est-ovest che in direzione nord-sud, laccessibilit carrabile agli edifici organizzata in sub aree. Dalle strade perimetrali si ha laccesso alle piccole aree a parcheggio, separate tra loro, che servono appunto piccoli nuclei di edifici.

    A margine del quartiere sono presenti un asilo nido e un edificio direzionale/commerciale.Pur essendo un chiaro esempio di colonizzazione, il quartiere Gescal non ha mai acquisito il carattere di autonomia che presumibilmente immaginavano i progettisti ed rimasto a gravitare, oltre che su Padova, anche sul nucleo abitato di Altichiero.

    Punto di forza del quartiere sicuramente labbondante quantit di verde pubblico, uniformemente distribuito tra le corti e nellarea centrale, mentre resta pressoch inesistente lungo il perimetro dove gli edifici fanno da cortina muraria verso il resto della citt. La vegetazione matura risalta positivamente a confronto con le piccole aree verdi ricavate dalla urbanizzazione dellarea avvenuta dopo linsediamento del quartiere

  • 35

    Citt:Piombino Dese (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:s.n.Via principale:via Draganziolo

    Anno: 1995Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 64Abitanti teorici: 213Volume costruito: 25.795 mcRapporto spazio aperto/ab.: 79 mq

    Spazio aperto generico: 83%Strade e parcheggi: 16%Dimensione: 20.340 mqSuperficie coperta: 3.478 mqAltezza media edifici: 2,47 piani

    Tipi presenti: in linea - a schieraAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: attorno alledificio

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: ricucituraSpazi aperti: lineari

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto36

    Il piccolo quartiere P.E.E.P. di 64 alloggi risulta essere il completamento a sud-est del paese di Piombino Dese. E situato tra il centro abitato, delimitato dal fiume Draganzuolo e la strada provinciale 71.

    Il tipo prevalente degli edifici quello a schiera, di cui sono presenti due varianti, anche se al centro dellarea insiste un edificio a destinazione mista residenze e servizi formato da una doppia coppia di palazzine ed edifici in linea.

    Gli edifici a schiera (due piani fuori terra) sono classicamente accoppiati in modo da ridurre la superficie destinata allaccessibilit carrabile che resta, in ogni caso, prevalente rispetto alle aree verdi. Risulta mal progettato anche il tracciato dellunica pista ciclabile presente che, anzich attraversare il quartiere (che di fatto risulta essere interdetto alla viabilit carrabile di passaggio) posta lungo il margine sud interposta tra la strada provinciale e una siepe di confine che la proietta completamente dalla parte dellinfrastruttura viaria.

    Gli edifici centrali del quartiere, disposti attorno ad uno spazio pavimentato che dovrebbe fungere da piazza, hanno il piano terra destinato per lo pi ad attivit commerciali. Nonostante questo il quartiere risulta scarsamente servito e a tuttoggi gravante sui servizi presenti nel centro cittadino.

    La quasi totalit delle aree verdi sono private a formare i giardini delle case a schiera e sono per lo pi delimitate da alte siepi che isolano, in questo modo, la propriet ma anche lo spazio della strada. E da sottolineare in ogni caso che quasi tutte le schiere non presentano garage con la conseguente destinazione di buona parte del giardino privato ad area di sosta dellautomobile.

    Le aree pubbliche sono quasi del tutto pavimentate e destinate alla sosta degli autoveicoli e le uniche zone verdi sono marginali e di risulta.

  • 37

    Citt:Piove di Sacco (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:SantAnna di Piove di Sacco

    Via principale:Via Papa Giovanni Paolo I

    Anno: 1978 e succ.Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 284Abitanti teorici: 936Volume costruito: 113.466 mcRapporto spazio aperto/ab.: 67 mq

    Spazio aperto generico: 84%Strade e parcheggi: 16%Dimensione: 74.809 mqSuperficie coperta: 11.668 mqAltezza media edifici: 3,24 piani

    Tipi presenti: a schiera - in lineaAttacco a terra: servizi e attivitRecinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: interdipendenza

    Rapporto formale: riempimentoSpazi aperti: ampi e concentrati

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto38

    Il P.E.E.P. di SantAnna di Piove di Sacco nasce nel 1978 con la costruzione dei primi quattro edifici ancora riconoscibili per la loro altezza (quattro piani fuori terra) a destinazione residenziale.Anche la viabilit, dapprima solamente legata a questi primi edifici si implementata in seguito allo sviluppo urbano avvenuto negli anni successivi.E nel 1987, con la costruzione di tre blocchi di case a schiera e nuovi edifici in linea con destinazione commerciale al piano terra e residenziale ai piani superiori, che la localit comincia a prendere la forma di un quartiere vero e proprio.

    I tipi edilizi (di carattere pubblico) presenti nel quartiere Santanna sono di due tipi: case in linea e case a schiera. Dei due i pi interessanti sono senzaltro gli edifici in linea che tentanto, con il loro piano terra a destinazione commerciale realizzare quella mixit necessaria ad un nucleo abitato per non essere considerato dormitorio.

    Lattacco a terra conseguentemente di tre tipi: non abitato per gli edifici in linea, offrendo circa il 50% della superficie al piano terra a servizi e attivit commerciali; e abitato con giardino provato per le zone insediate da case a schiera e che formano i luoghi pi strettamente residenziali di SantAnna.

    Sono inoltre gli unici edifici ad offrire allintera area delle zone a carattere pubblico, sia dal lato della strada, sia dal lato del parco fluviale, attorno al quale, del resto, si organizzano anche tutti gli altri edifici.

    Dal punto di vista del rapporto funziona e formale, il quartiere ha occupato nel tempo una parte marginale del paese di Piove di Sacco, acquistando per negli anni una propria identit, pseudo-indipendente al punto da non essere pi orbitante sul centro del paese ma offrendo e scambiando servizi di carattere cittadino con il resto di Piove.

    A margine dellarea del quartiere saranno nel tempo costruite le scuole materna ed elementare e il centro parrocchiale. Contemporaneamente viene avviata la lottizzazione delle aree limitrofe che in breve tempo vedranno linsediamento di edilizia privata residenziale portando lintera zona ad un livello di popolazione intorno ai 4000 abitanti.

  • 39

    Citt:Ponte San Nicol (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:s.n.Via principale:via Napoli

    Anno: 1994Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 53Abitanti teorici: 174Volume costruito: 21.060 mcRapporto spazio aperto/ab.: 69 mq

    Spazio aperto generico: 79%Strade e parcheggi: 0%Dimensione: 15.035 mqSuperficie coperta: 3.087 mqAltezza media edifici: 2,27 piani

    Tipi presenti: palazzine - a schieraAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: attorno alledificio

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riordino margineSpazi aperti: ampi e concentrati

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto40

    Si tratta di un piccolo piano di edilizia economica pubblica, realizzato nel 1994 e formato da una linea di case bifamiliare disposte a schiera e due palazzine di testa, per un totale di 53 alloggi.

    Lintervento unitario e perfettamente riconoscibile, realizzato con pochissimi elementi di variazione: una lunga successione di case bifamiliare a modulo ripetuto, che occupano unarea vuota lungo lo scolo consortile Orsaro e che riordinano il margine del tessuto urbano di Ponte San Nicol, chiudendolo di fatto dal lato della campagna; e alle due estremit due palazzine residenziali di tre piani, a garanzia di unofferta diversificata di alloggi.La forma stesso del lotto su cui insiste lintervento sembra aver suggerito lutilizzo del tipo edilizio.

    Lattacco a terra degli edifici abitato e presenta un piccolo giardino privato sul fronte chiuso lungo la strada da recinzioni metalliche e siepi alte circa un metro.

    Le aree verdi sono concentrate lungo lo svolgersi della schiera a formare due piccole aiuole alberate a carattere semi-pubblico con una piccola area per la sosta delle automobili.Del progetto fa chiaramente parte anche larea tenuta a guardino pubblico a sud dellintervento; giardino che risulta essere a disposizione non solo dello stesso intervento ma anche delle zone confinanti, altamente densificate e con scarsit di suolo pubblico a disposizione. Questo giardino, per forma e dimensione ha grandi potenzialit di trasformazione, pur essendo relegato ai margini dellintervento pubblico.Al di fuori di queste tre aree verdi lunico spazio pubblico rimanente la strada.

    Non sono presenti servizi di alcun tipo: lintervento residenziale gravita interamente, sotto questo aspetto, sul centro del paese.

  • 41

    Citt:Rubano (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:s.n.Via principale:via Europa

    Anno: 1984Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 72Abitanti teorici: 236Volume costruito: 28.623 mcRapporto spazio aperto/ab.: 49 mq

    Spazio aperto generico: 81%Strade e parcheggi: 7%Dimensione: 14.353 mqSuperficie coperta: 2.669 mqAltezza media edifici: 3,60 piani

    Tipi presenti: case in lineaAttacco a terra: garage e magazziniRecinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: colonizzazioneSpazi aperti: ampi e concentrati

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto42

    Lintervento di via Pordenone a Rubano offre 72 alloggi per un numero di abitanti teorici pari a 236. Si tratta di un intervento P.E.E.P della prima met degli anni 80, facente pare di un disegno pi ampio di sviluppo urbano dellintera area che si trova a nord della Strada Regionale 11 in corrispondenza della zona industriale che si trova a sud della stessa strada.

    Il quartiere in oggetto formato da edifici a palazzina di tre e quattro piani organizzati a corte con laffaccio principale verso linterno, lasciando verso la strada lorganizzazione dei box auto. Questa organizzazione pur tentando di dare al giardino interno un carattere comunitario, isola di fatto tutta larea dal resto del quartiere, rimarcando questa distanza con le superfici asfaltate dedicate allaccessibilit carrabile che risulta essere sovradimensionata.

    Pur non avendo recinzioni, tutto lisolato completamente circondato da una siepe; ottenuto cos un doppio risultato: la fruibilit del giardino interno anche da abitanti delle aree limitrofe e il carattere di semi-pubblico al giardino stesso evidenziato oltretutto dalla cortina interni di portici.Allintervento di via Pordenone si affianca unarea a giardino di di quartiere: completamente separata dal contesto si offre pi allutilizzo degli abitanti del P.E.E.P. piuttosto che a tutta larea.

    Lintervento strettamente residenziale, probabilmente un primo intervento di colonizzazione di unarea in prospettiva dello sviluppo urbano dellintera zona che porter negli anni allinsediamento di altri edifici residenziali/commerciali e del grande supermercato. Ciononostante, la qualit degli spazi aperti sembra essere notevolmente superiore a quella degli altri interventi residenziali limitrofi.

    Il grande giardino interno offre ampie potenzialit di trasformazione.

  • 43

    Citt:Saonara (PD)Quartiere:s.n.Localit:s.n.Via principale:via della Resistenza

    Anno: 1982Tipo di intervento: P.E.E.P

    Alloggi: 132Abitanti teorici: 437Volume costruito: 52.947mcRapporto spazio aperto/ab.: 68 mq

    Spazio aperto generico: 81%Strade e parcheggi: 9%Dimensione: 36.542 mqSuperficie coperta: 6.959 mqAltezza media edifici: 2,54 piani

    Tipi presenti: case a schieraAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: attorno alledificio

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riempimentoSpazi aperti: ampi e concentrati

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto44

    Il PE.E.P. Di via della Resistenza a Saonara (realizzato nel 1982) presenta due tipi di edifici residenziali: case a schiera e in linea.Tutto lintervento organizzato attorno ad unarea centrale lasciata volutamente non costruita e destinata ad accogliere il verde pubblico.La mimetizzazione delledilizia pubblica con quella privata in questo quartiere pi evidente che in altri. Le case a schiera sembrano essere del tutto frutto di iniziativa privata. Solo quattro edifici, che si orientano in maniera del tutto differente rispetto agli altri della zona denuncia che si tratta in un intervento pubblico.

    Lattacco a terra degli edifici mostra il classico giardino al piano terra, con lingresso carrabile, delle case a schiera. La parte frontale delle residenze sempre dedicata allingresso allabitazione che presenta sul lato retrostante il giardino privato. Quasi tutti gli edifici hanno laccesso carrabile e pedonale contigui.

    Le residenze presentano, nella maggior parte dei casi, una piantumazione di media altezza dalla parte della strada e di altezza pi grande dal lato internoLe siepi si dispongono a confine tra i lotti privati, mentre gli alberi servono a schrmare la visuale sulla strada e, quindi, ad isolarsi verso linterno.

    Nonostante la presenza di una notevole quantit di spazio aperto, il fatto che questo, tolto il parco centrale, sia quasi completamente privato e recintato, rende le strade povere e ostili alla socializzazione.

    Lunica area destinata a verde pubblico, come sopra detto, trova posto al centro dellintervento ma nello stesso tempo, a causa delle modalit di recinzione (recinzioni invalicabili e coprenti) dei lotti che la contornano, sembra essere isolata dal contesto. Questo lunico spazio potenzialmente trasformabile.

  • 45

    Citt:Saonara (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:Villatora

    Via principale:via Venezia

    Anno: 1985Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 78Abitanti teorici: 258Volume costruito: 31.333 mcRapporto spazio aperto/ab.: 97 mq

    Spazio aperto generico: 85%Strade e parcheggi: 12%Dimensione: 29.736 mqSuperficie coperta: 4.558 mqAltezza media edifici: 2,29 piani

    Tipi presenti: in linea - a schieraAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: attorno alledificio

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riempimentoSpazi aperti: medio-piccoli e diffusi

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto46

    Si tratta di un piccolo intervento di 139 alloggi per un totale di abitanti teorici uguale a 458, realizzato a partire dal 1987 e ora completamente privatizzato.

    Gli edifici che costituiscono questo piccolo nucleo urbano sono prevalentemente case a schiera con la presenza di un solo edificio di case in linea, porticato, con destinazione commerciale al piano terra.

    Gli edifici superano di poco i due piani fuori terra e il rapporto spazio aperto per abitante tra i pi alti dei casi studiati, anche se si tratta quasi esclusivamente di verde privato. Lattacco a terra formato da un piano abitato con giardino al piano terra. Tutte le recinzioni sono di cemento e metallo e la maggior parte delle abitazioni presenta una siepe lungo la strada.Esiste un solo edificio di tre piani a destinazione mista residenziale/commerciale, aperto verso una corte/piazza che nella pratica un piazzale a parcheggio, con il piano terra porticato verso linterno.

    Esiste ununica area verde di quartiere posizionata al centro dellarea tale da formare una sorta di giardino condominiale pi che un parchetto pubblico. La sua forma e la sua dimensione non ne fanno un luogo potenzialmente trasformabile.

    Le poche attivit commerciali presenti nelledificio dangolo non creano massa e lintera area gravita per i servizi sul centro di Saonara.Dal punto di vista della relazione formale, il quartiere occupa un ex vuoto urbano lungo via Zago, sulla quale si sviluppava uno dei filamenti della citt.

  • 47

    Citt:Saonara (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:Villatora

    Via principale:via Perugia

    Anno: 1987Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 139Abitanti teorici: 458Volume costruito: 55.557 mcRapporto spazio aperto/ab.: 47 mq

    Spazio aperto generico: 81%Strade e parcheggi: 9%Dimensione: 26.408 mqSuperficie coperta: 5.060 mqAltezza media edifici: 3,66 piani

    Tipi presenti: palazzineAttacco a terra: pilotis e settiRecinzioni: attorno allisolato

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riordino margineSpazi aperti: medio-piccoli e diffusi

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto48

    Lintervento di via Perugia, realizzato nel 1987, consiste in quattro gruppi di palazzine e uno di case a schiera per un totale di 458 abitanti teorici.Si tratta anche in questo caso di un nucleo residenziale privo di servizi che gravita, per gli stessi, sul centro di Saonara.

    A differenza di altri casi analizzati, nel quartiere in oggetto gli edifici a palazzina, pur avendo attorno un spazio di bassa qualit, hanno una recinzione attorno allisolato e non alledificio che aumenta in questo modo la sensazione che siano isolati dal contesto urbano.

    Tra i casi analizzati uno tra i quelli in cui pi si percepisce la differenza qualitativa tra gli edifici a palazzina e le case a schiera, soprattutto per il trattamento del piano terra e dellattacco a terra degli edifici: giardino privato per le case a schiera e superficie condominiale asfaltata per le palazzine che si appoggiano a terra con garage e magazzini.

    Di nuovo, la distribuzione e la forma dello spazio pubblico non aiuta a mitigare questa diversit anche per il motivo che molte delle aree che potrebbero essere verde pubblico sono sacrificate a contenere aree per la sosta degli autoveicoli. Lunico beneficio di cui godono gli edifici a palazzina posti sul fronte nord la presenza, nelle vicinanze, di unarea densamente alberata che per non fa parte integrante del nucleo costruito.Nonostante questa distribuzione e questo trattamento superficiale, lo spazio aperto del quartiere si presta a potenziali trasformazioni.

    Da punto di vista del rapporto formale, si tratta di un intervento che si colloca ai margini del tessuto urbano di Saonara, definendone un limite chiaro. La viabilit inoltre non passante e questo aiuta a garantire la caratteristica di caposaldo dellabitato.

  • 49

    Citt:Selvazzano Dentro (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:Tencarola

    Via principale:via Livenza

    Anno: 1989Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 67Abitanti teorici: 221Volume costruito: 26.758 mcRapporto spazio aperto/ab.: 71 mq

    Spazio aperto generico: 80%Strade e parcheggi: 14%Dimensione: 19.685 mqSuperficie coperta: 3.948 mqAltezza media edifici: 2,26 piani

    Tipi presenti: palazzine - a schieraAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: attorno alledificio

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riempimentoSpazi aperti: medio-piccoli e diffusi

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto50

    Quartiere di medie dimensioni per il suo sviluppo superficiale ma ospitante appena 221 abitanti (teorici) sito in Selvazzano Dentro, frazione di Tencarola.Si tratta di un intervento P.E.E.P. strutturato in 6 gruppi di case a schiera e tre edifici in linea posti al centro di unarea densamente costruita e con una relazione formale rispetto alla frazione di Tencarola di riempimento di vuoto urbano.

    In realt larea compresa tra via Argine Sinistro e via Risorgimento, allinterno della quale situato il nostro quartiere, trova ordine non tanto dallorganizzazione degli edifici residenziali presenti, quanto piuttosto dalla successine, forma e dimensione degli spazi aperti quasi tutti destinati a verde pubblico.Un contributo di qualit data dalla vicinanza dellargine sinistro del fiume Bacchiglione, attrezzato con un percorso ciclo-pedonale che immette lungo il parco fluviale.

    Gli edifici a schiera sono altres organizzati a formare un piccolo giardino condominiale al centro raggiungibile solamente attraverso percorsi pedonali che assumono la caratteristica di semi-pubblico.

  • 51

    Citt:Trebaseleghe (PD)

    Quartiere:s.n.Localit:Fossalta

    Via principale:via Giorgio Perlasca

    Anno: 1999Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 43Abitanti teorici: 144Volume costruito: 17.399 mcRapporto spazio aperto/ab.: 37 mq

    Spazio aperto generico: 32%Strade e parcheggi: 44%Dimensione: 7.765 mqSuperficie coperta: 2.468 mqAltezza media edifici: 2,32 piani

    Tipi presenti: palazzine - a schieraAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: attorno alledificio

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: colonizzazioneSpazi aperti: lineari

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto52

    E un classico intervento di Piano di Edilizia Economica e Popolare, organizzato in una piccola area urbana ai margini di una frazione di Trebaseleghe. Lintento chiaramente quello di apliare lofferta residenziale di Fossalta tentanto una inversione di tendenza nello sviluppo urbano spontaneo che porta a costruire lungo la strada. Larea costruita per lappunto a margine dellabitato di Fossalta e tende ad occupare, ampliandolo, la zona ovest della frazione. Il programma edilizio prevede la realizzazione di cinque edifici a destinazione residenziale suddivisi in due tipi edilizi: tre case a schiera e due palazzine

    La distribuzione degli edifici si organizza attorno a due lotti di edilizia privata e si pone come margine costruito verso la campagna coltivata. Oltre alla residenza, il piccolo quartiere prevede anche un ampio piazzale a parcheggio e una altrettanto grande aree verde attrezzata.Tra i casi analizzati uno di quelli in cui pi chiaramente (grazie alla semplicit e alla banalit del disegno urbano) si pu notare lapporto dellintervento pubblico in unarea a forte urbanizzazione privata.Il parcheggio e il piccolo parco giochi diventano infatti a servizio dellintera area e non solo del quartiere preso in considerazione.Area/parco giochi che diventa lunico elemento di qualit di uno quartiere estremamente povero nel disegno degli spazi aperti.

    Gli edifici a schiera mostrano un garage al piano terra da cui si accede frontalmente, mentre gli edifici a palazzina nascondo il garage sul retro.Tutti i lotti sono completamente recintati tenendo al proprio interno, per i lotti con edifici a palazzina i pochi metri di area condominiale, per gli edifici a schiera, i giardini privati.

    Se si esclude il parco giochi, il quartiere non presenta nessun altro servizio e dipende quindi completamente dal resto della Frazione di Fossalta, e pi in generale dal capoluogo di Trebaseleghe.Non sembrano esserci grandi potenzialit di trasformazione per quanto attiene lo spazio aperto.

  • 53

    Citt:Conegliano (TV)

    Quartiere:s.n.Localit:Fossamerlo

    Via principale:via Pietro Maset

    Anno: 1990 e succ.Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 70Abitanti teorici: 231Volume costruito: 25.147 mcRapporto spazio aperto/ab.: 24 mq

    Spazio aperto generico: 68%Strade e parcheggi: 9%Dimensione: 8.095 mqSuperficie coperta: 2.552 mqAltezza media edifici: 3,28 piani

    Tipi presenti: case in lineaAttacco a terra: abitato senza giardino

    Recinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riempimentoSpazi aperti: lineari

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto54

    Lintervento, posto in prossimit dello stadio di Conegliano, si colloca tra via Maset (da cui prende il nome), via Fabio Finzi, via Bixio, Via Martiri della Libert e Viale Giacomo Matteotti. Si tratta di unoperazione realizzata tra gli anni 80 e gli anni 90 che ha sostituito il tessuto edilizio esistente (in parte demolito ed in parte risanato) anchesso nato come edilizia sociale, ma nel ventennio precedente (anni 60). Si tratta di edifici compositi, continui, che presentano su via Maset laspetto a palazzina, ma che continuano verso linterno dellarea come edifici in linea.

    Lattacco a terra caratterizzato dalla presenza di alloggi, alcuni con annesso piccolo giardino privato separato dallo spazio pubblico da bassi muretti; per quanto attiene la parte interna dellintervento la relazione diretta con lesterno garantita anche dalla presenza di finestrature che affacciano direttamente sugli spazi pubblici, mentre il lato degli edifici su Via Maset porticato e qui le finestre del piano terra sono pi alte degli altri fronti eliminando il rapporto visuale diretto a favore della privacy.

    Gli spazi aperti sono quasi tutti pavimentati e si configurano sostanzialmente come percorsi che si sviluppano in tutta larea, anche su livelli differenti e rialzati rispetto al piano stradale. I dislivelli sono raccordati da scalini e rampe, adatte alla fruizione dei disabili; alcuni di questi percorsi sono coperti.

    Gli edifici sono tra loro allineati e posti perpendicolarmente rispetto a Via Maset , lo spazio aperto tra i volumi quindi si configura come semi-pubblico. Tuttavia in tale ambito stata creata anche una piccola piazza, che funge da punto di ritrovo per tutta larea limitrofa. Il progetto non ha previsto spazi destinati al verde pubblico.

    Lintervento mostra un rapporto funzionale con il resto della citt di dipendenza: infatti, ad eccezione degli edifici che si affacciano sulla piazzetta, che possiedono al piano terra spazi atti ad ospitare piccole attivit commerciali, lintero edificato non offre servizi di alcun tipo. La posizione rispetto al resto della citt , in ogni caso, di prossimit e larea pu godere facilmente dei servizi gi presenti e distribuiti nel territorio comunale di Conegliano raggiungibili facilmente anche grazie alla rete di percorsi pedonabili e ciclabili esistente.

  • 55

    Citt:Conegliano (TV)

    Quartiere:s.n.Localit:Fossamerlo

    Via principale:via Adolfo Vital

    Anno: 2000-2005Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 120Abitanti teorici: 397Volume costruito: 48.180 mcRapporto spazio aperto/ab.: 42 mq

    Spazio aperto generico: 79%Strade e parcheggi: 40%Dimensione: 20.826 mqSuperficie coperta: 4.299 mqAltezza media edifici: 3,74 piani

    Tipi presenti: case in lineaAttacco a terra: giardino privatoRecinzioni: attorno allisolato

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riempimentoSpazi aperti: ampi e concentrati

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto56

    Si tratta di un intervento edilizio di media grandezza con una offerta di circa 300 alloggi per circa 400 abitanti teorici.

    Si colloca in una zona privilegiata del nucleo urbano di Conegliano: appena a sud della stazione ferroviaria, a circa 600 metri dal centro storico, e in una zona della citt ricca di servizi scolastici.

    Dal punto di vista della tipologia edilizia siamo in presenza di alloggi in linea disposti su edifici di diversa conformazione e altezza, seppure tutti riconoscibili allinterno di un unico unitario intervento. Gli edifici pi alti sono inoltre posizionati lungo il perimetro dellarea contribuendo cos a formare una interno pi gradevole e pi controllato, oltre che ad un maggior illuminazione naturale delle aree aperte.Gli accessi agli alloggi e ai vani scala sono indubbiamente variegati e questo gioca a favore di una apparente differenziazione dei vari luoghi del complesso e di conseguenza alla identificazione dei luoghi stessi.

    Lattacco a terra riscontra alcuni piccoli giardini privati in prossimit degli affacci degli alloggi e delle aree centrali pubbliche pressoch completamente pavimentate, ma completamente permeabili per quanto riguarda lutenza sia condominiale che pubblica in generale, configurandosi cosi come dei veri e propri spazi pubblici perfettamente accessibili anche dalle personone con difficolt motoria.

    I garage sono situati quasi esclusivamente al piano interrato a cui si accede da stradine private.La presenza del fiume Monticano inoltre offre agli utenti del quartiere, e non, la possibilit di percorrere le lunghe piste ciclabili poste sugli argini dello stesso.

    Pur avendo una scarsa disponibilit di servizi al proprio interno, il complesso non affatto isolato dal contesto, da cui si serve soprattutto per quanto riguarda gli edifici scolastici e non da meno le attivit commerciali del centro storico vicino.

  • 57

    Citt:Conegliano (TV)

    Quartiere:s.n.Localit:Campolongo

    Via principale:via Luigi Settembrini

    Anno: Anni 90Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 127Abitanti teorici: 421Volume costruito: 50.974 mcRapporto spazio aperto/ab.: 48 mq

    Spazio aperto generico: 83%Strade e parcheggi: 39%Dimensione: 24.539 mqSuperficie coperta: 4.150 mqAltezza media edifici: 4,09 piani

    Tipi presenti: schiera - in lineaAttacco a terra: garage e magazziniRecinzioni: attorno alledificio

    Rapporto funzionale: interdipendenza

    Rapporto formale: riordino margineSpazi aperti: ampi e concentrati

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto58

    Si tratta di un complesso residenziale di media grandezza, racchiuso allinterno di unarea perfettamente definita da via Settembrini a Ovest e il corso del fiume Monticano ad Est. Piccolo nucleo urbano firmato da edifici di iniziativa pubblica (preponderanti) e altri minori di iniziativa privata.

    Larea gode di una posizione privilegiata lungo il fiume per quanto riguarda la possibilit di avere aree verdi pubbliche a disposizione e per le connessioni ciclabile verso il Centro Citt, lungo gli argini del fiume.

    Molti degli edifici plurifamiliari presentano piccoli giardini privati al piano terra, conferendo agli edifici stessi carattere oltre che valore economico. Le aree verdi cosiddette condominiali non presentano recinzioni se non un confine marcato di volta in volta da strade di accesso o marciapiedi e qualche bassa muretta in calcestruzzo.

    Le tipologie presenti sono varie, con una predominanza di case in linea, mentre i servizi sono numerosi e tutti pressoch concentrati in due grandi edifici/avancorpi ad un piano. Il quartiere quindi riferimento anche per le aree residenziali limitrofe.

    La distribuzione carrabile sembra sovradimensionata rispetto alle necessit, soprattutto per quanto riguarda le aree pavimentate atte ad ospitare le aree di sosta delle automobili.

    Lampia dimensione delle are verdi sommata a quella per la circolazione e la sosta delle autovetture garantisce a questi spazi un buon margine d trasformazione

  • 59

    Citt:Conegliano (TV)

    Quartiere:Conegliano I

    Localit:Par

    Via principale:via Vecchia Trevigiana

    Anno: 1958-1960Tipo di intervento: INA-CASA

    Alloggi: 50Abitanti teorici: 165Volume costruito: 25.627 mcRapporto spazio aperto/ab.: 56 mc

    Spazio aperto generico: 87%Strade e parcheggi: 46%Dimensione: 10.663 mqSuperficie coperta: 1.409 mqAltezza media edifici: 6,06 piani

    Tipi presenti: torriAttacco a terra: garage e magazziniRecinzioni: senza recinzione

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: colonizzazioneSpazi aperti: medio-piccoli e diffusi

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto60

    Il quartiere popolare denominato Conegliano I, di iniziativa INA-CASA, viene costruito tra gli anni 1959 e 1962.

    Insediato a sud ovest di Conegliano lungo la via Vecchia Trevigiana, presenta due tipi edilizi differenti: cinque edifici a torre (di sei e sette piani fuori terra) e un edificio di case in linea (di tre piani fuori terra), per un totale di 50 appartamenti e un valore stimato di 231 abitanti.

    Poich laltezza delledificato in media sei piani ma i volumi non sono molto distanziati tra loro (circa 15m) larea presenta unelevata densit abitativa.Limpianto del quartiere prevede che gli edifici siano quasi totalmente immersi nel verde, risulta infatti pavimentata solo gli spazi dedicati allaccessibilit carrabile e una zona centrale allarea, non attrezzata.

    Lo spazio aperto completamente fruibile: non ci sono recinzioni attorno agli edifici e allarea, anche se il limite del quartiere perfettamente delineato da cordonature e piccoli dislivelli del terreno.

    I piani terra degli edifici sono destinati a magazzini e garage, questi, cos come i vani scala, si relazionano direttamente con lo spazio centrale. Tale spazio, essendo di dimensioni contenute, consente quindi lincontro tra i residenti e avrebbe potrebbe esser un buon luogo di aggregazione se fosse stato pensato come piccola piazza o se vi fossero stati collocati alcuni servizi.

    Realizzato lungo la vecchia strada di accesso a Conegliano, lintervento ha rappresentato un avamposto rispetto alla edificazione delle aree limitrofe. Tuttavia la scarsa presenza di servizi (lunico edificio dotato di servizi quello non a torre che a piano terra ospitava originariamente quattro negozi e ora un ristorante) lo ha reso a lungo completamente dipendente dalla citt. Tale condizione che venuta meno con il passare degli anni e lo sviluppo urbano dellintera localit di Par che ha visto linsediamento di altri interventi di edilizia popolare di piccole dimensioni e di una serie di servizi di carattere cittadino destinati a servire tutta larea.

  • 61

    Citt:Conegliano (TV)Quartiere:s.n.Localit:Par

    Via principale:via Risorgimento

    Anno: 1976 e succ.Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 126Abitanti teorici: 416Volume costruito: 71.952 mcRapporto spazio aperto/ab.: 49 mq

    Spazio aperto generico: 77%Strade e parcheggi: 38%Dimensione: 26.172 mqSuperficie coperta: 5.921 mqAltezza media edifici: 4,05 piani

    Tipi presenti: case in lineaAttacco a terra: garage e magazziniRecinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riordino margineSpazi aperti: medio-piccoli e diffusi

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto62

    Lintervento si colloca a sud ovest di Conegliano, tra via Settimo Reggimento degli Alpini, via Risorgimento, via Vittorio Veneto, e via Vecchia Trevigiana. Si tratta di unoperazione per la realizzazione di case economico popolari di medie-piccole dimensioni, avviata alla fine degli anni 70: 126 alloggi, equivalenti a circa 416 abitanti, con un rapporto di spazio aperto per abitante pari a 51 mq. Si configura come un nucleo di edifici di case in linea organizzati a corte in maniera tale da lasciare al centro grandi spazi aperti e laccessibilit veicolare lungo il perimetro esterno.Il complesso formato da nove edifici di quattro piani fuori terra (piano terra adibito a garage e i rimanenti ad alloggi) organizzati mediante un modulo edilizio di sei appartamenti per ogni vano scala.Lattacco a terra totalmente destinato alluso garage/magazzini, accessibili esternamente,rispetto alla corte. Sebbene il lato interno invece sia dotato di portici prospicienti il giardino, anche laccessibilit ai vani scala avviene dallaltro lato. Linterdizione ai veicoli al centro delle corti consente di ottenere una buona mediazione tra le superfici carrabili e quelle pedonali.Il quartiere risulta chiaramente separato rispetto alla citt, il disegno degli spazi aperti (accessibilit e spazi verdi) non infatti attrattivo per utenti esterni al quartiere stesso: la viabilit non di attraversamento e gli spazi verdi sono in diretta relazione con gli edifici e da essi controllabili. Il porticato ha come unica funzione di passaggio coperto lungo gli edifici e, a volte, di deposito di cicli o passeggini.Dal punto di vista del rapporto formale con il resto della citt, lintervento si colloca come riordino del margine, pi precisamente dellarea tra la Vecchia Trevigiana e viale Venezia.Lintervento di via Risorgimento non offre servizi di alcun tipo, ma sembra configurarsi pi come un ulteriore aggiunta di carico abitativo per una zona di Conegliano, Par, che si venuta a proporre come autonoma dalla citt per linsediamento negli anni di attrezzature cittadine di primo livello come scuole, centri commerciali, centri sportivi.Sono tre le grandi aree aperte destinate al verde pubblico con alberi maturi e spazi ben curati; due sono interne alle corti mentre una terza perimetrata da una strada di attraversamento. Si tratta di veri e propri giardini condominiali, quasi dei piccoli parchi di quartiere. Sono completamente permeabili e fruibili per lassenza pressoch totale di recinzioni anche se il fatto di essere circondati dagli edifici popolari rende queste aree chiaramente dedicate agli abitanti del PEEP.

  • 63

    Citt:Conegliano (TV)Quartiere:s.n.Localit:Par

    Via principale:via Padova

    Anno: 1982 Tipo di intervento: P.E.E.P.

    Alloggi: 94Abitanti teorici: 309Volume costruito: 37.512 mcRapporto spazio aperto/ab.: 29 mq

    Spazio aperto generico: 75%Strade e parcheggi: 38%Dimensione: 11.851 mqSuperficie coperta: 2.938 mqAltezza media edifici: 4,26 piani

    Tipi presenti: in linea - palazzineAttacco a terra: garage e magazziniRecinzioni: senza recinzioni

    Rapporto funzionale: dipendenzaRapporto formale: riordino margineSpazi aperti: medio-piccoli e diffusi

  • Qualit e situazioni attuali nel quartiere pubblico: casi studio a confronto64

    Il quartiere conosciuto come il quartiere di via Padova, fa parte di un percorso di pianificazione dellintera area compresa tra la vecchia via Trevisana e viale Venezia, che ha visto linsediamento di diversi interventi di edilizia residenziale sia pubblica che privata, attorno alle aree destinate ad accogliere servizi pubblici a carattere urbano, disposti lungo la centrale via Luigi Einaudi.Nel caso specifici si tratta di un intervento comprensivo di undici edifici a palazzina accoppiati a due a due da diventare edifici in linea. Lesiguit dello spazio aperto e laltezza degli edifici 4-5 piani fuori terra innalza notevolmente la densit abitativa relativa.

    Laccessibilit carrabile garantita dalle strade perimetrali, ma quasi tutto il piano terra, destinato ad accogliere i garage privo di qualit.

    Tra gli edifici sono state lasciate aree verdi pubbliche che sono diventate dei piccoli giardini condominiali, soprattutto a seguito della delimitazione di quasi tutto il perimetro con delle alte siepi che intercludono oltre che il passaggio anche la vista.

    Dal punto di vista dei servizi il quartiere ne assolutamente privo; bisogna per tenere in considerazione quanto sopra detto riguardo alla