View
215
Download
1
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Â
Citation preview
Contact Center 800.90.10.10 - www.unar.it
Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI
RASSEGNA STAMPA MONITORAGGIO E APPROFONDIMENTO
DEI FENOMENI DISCRIMINATORI NEI MEDIA E SUL WEB
Anno IV - Roma,17 Luglio 2013
A cura di
Fernando FRACASSI Resp. Comunicazione
Contact Center
Collaborazione
Monica D’Arcangelis,
Alessandro Tudino
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 1
Kyenge: “A breve un programma
triennale di contrasto al razzismo”
Il progetto realizzato insieme all’Unar sarà pronto a fine
luglio. Prevede linee guida e campagne di
sensibilizzazione. “Battaglia che non riguarda solo una
comunità ma tutti i cittadini”
ROMA – “A breve, entro fine luglio, elaboreremo insieme all’Unar un piano triennale
contro il razzismo. Si tratta di linee guida per il contrasto alla discriminazione, che
cercheremo di comunicare attraverso l’ Ufficio nazionale antidiscriminazione, che fa
capo al mio ministero per quanto riguarda al razzismo”.
Lo ha annunciato la ministra dell’Integrazione Cècile Kyenge a margine della presentazione
oggi a Roma della Carovana ius migrandi. “Insieme agli enti locali daremo delle direttive su
questi temi – aggiunge -. Il mio ministero ha diverse deleghe tra cui quella al razzismo, che
comprende la lotta contro la discriminazione razziale. E su questo porteremo avanti
anche delle campagne di sensibilizzazione in diversi ambiti, tra cui lo sport e la scuola, per
rafforzare la cultura della diversità”.
Kyenge ricorda che il ministero dell’Integrazione non si occuperà solo di immigrazione ma
anche di politiche giovanili:“cercheremo di rafforzare la partecipazione dei giovani a
livello politico, economico ed europeo, attraverso il programma Erasmus, e di creare un
percorso per un dialogo intergenerazionale”. Per quanto riguarda lo ius soli la ministra
aggiunge: “Abbiamo cominciato un percorso di sensibilizzazione sulla cittadinanza sia per
quanto riguarda la parte culturale che sul versante della legge, che però deve vedere
impegnate le due camere”. “Le deleghe che riguardano il mio ministero sono tante –
conclude - sto cercando di coordinarle all’interno di un percorso. E di portare avanti delle
battaglie che non riguardano una comunità ma tutti i cittadini”. (ec)
(Fonte www.redattoresociale.it)
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 2
MESSAGGERO 17 LUGLIO 2013 - PAG.7
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 3
Kyenge: Importante tradurre disagio
razzismo in messaggio non violento
Roma, 16 lug.) - "È chiaro che il mio percorso non è stato facile. È stato difficile in
termini di integrazione, di affermazione professionale, e perfino di possibilità di studiare".
Lo ha affermato il ministro per l'integrazione Cècile Kyenge, intervistata da Associated
Press, raccontando di essere diventata un "parafulmine" per il dibattito el razzismo in
Italia, benché non prenda gli attacchi che riceve sul personale. Il ministro ha esortato
coloro che hanno problemi di razzismo a "tradurre il disagio in una lingua diversa, non in
una violenta, ma in un messaggio che possa migliorare il sistema".
(Fonte LaPresse/AP)
Kyenge:figlia,io mai vittima di razzismo Kyenge:figlia,io mai vittima di razzismo
ROMA,16 LUG- Per Giulia la ricetta contro il razzismo si sintetizza in tre consigli:vivere in
pace,viaggiare molto, leggere molto.Giulia,17 anni,è la figlia più piccola del ministro
Kyenge.La ragazza ha lavorato come cuoca volontaria ai Mondiali anti-razzismo,dove è
stata intervistata da Yalla-Italia,il blog delle seconde generazioni.Non le è però mai capitato
di essere bersaglio di episodi di razzismo."Mi sono sempre sentita molto italiana -spiega- e
mi hanno sempre trattata da italiana".(ANSA)-
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 4
Calderoli,scuse a Kyenge ma resta; Letta,
Maroni correo Ministra,episodi ma paese no razzista;Grillo,usata per distrarre (di Teodoro Fulgione) ROMA - Alla fine le scuse di Roberto Calderoli al ministro Cecile Kyenge sono arrivate,
ma non le dimissioni che il governo e il Pd chiedevano per gli insulti del senatore della Lega
Nord alla responsabile del dicastero dell'Immigrazione. Il caso, percio', non e' ancora
chiuso. Anzi, rischia di allargarsi anche a Roberto Maroni, definito dal governo "correo"
delle offese alla Kyenge. Sul fuoco soffia anche Beppe Grillo: per il leader del M5S si tratta
soltanto di "un'arma di distrazione di massa" per distogliere l'attenzione dal caso Ablyazov.
Le scuse di Calderoli arrivano poco prima dell'una, quando prende la parola a Palazzo
Madama: "Le mie - esordisce – sono state dichiarazioni che non ho difficolta' a definire
sbagliate e offensive. Il presidente Napolitano si e' indignato. E anche con lui mi scuso". "E
mi scuso anche con il Senato". Di lasciare l'incarico di vicepresidente di Palazzo Madama,
pero', non se ne parla. "Non ho paura delle dimissioni e l'avrei fatto se me l'avesse chiesto
un'amplissima maggioranza delle forze politiche - spiega Calderoli - Ma cosi' non e' stato".
A spingere per una chiusura del caso, Roberto Maroni. Il governatore lombardo si e'
affrettato a definire la partita chiusa: "Tutto rientrato. Letta ha fatto una scivolata
sull'Expo". Ma, immediata, arriva la replica dell'esecutivo. "Altro che tutto rientrato -
trapela da Palazzo Chigi proprio mentre l'esponente del Carroccio parla al Senato - La
scivolata e' solo quella di un leader che non riesce a far dimettere Calderoli da
vicepresidente del Senato". "Una carica, purtroppo, non oggetto di voto di sfiducia. Cosi'
facendo Maroni e' correo dell'insulto al ministro Kyenge". Il segretario dei lumbard smorza
i toni: "Per me - replica - il caso e' chiuso". Al di la' delle scuse, Calderoli (che a fine
giornata comunica di aver stretto la mano al ministro Kyenge) non risparmia bordate
all'esecutivo: "Garantisco che non attacchero' mai piu' un avversario politico con gli insulti
- sottolinea - Ma non faro' mai sconti ad un governo che quasi incoraggia l'arrivo dei
clandestini e che consegna nelle mani del suo persecutore una donna con la figlia". Chiaro il
riferimento al caso Ablyazov.
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 5
La Kyenge preferisce mantenersi ai margini. "Non mi sono pronunciata" sulle dimissioni "e
continuo a non pronunciarmi - spiega - E' una responsabilita' politica istituzionale. Non
voglio ricondurre l'episodio a un caso personale". Non mancando comunque di percorrere
il tentativo di rasserenare il clima generale dicendo di non credere ''che l'Italia sia un Paese
razzista. Anche se non si puo' negare che ci siano episodi razzisti - osserva da Berlino - non
vuol dire che per questo tutto un Paese diventi razzista''. Il Pd, pero', continua a chiedere
che Calderoli rinunci alla vicepresidenza del Senato: "Le ragioni della nostra richiesta di
dimissioni restano", spiega il presidente dei senatori democrat Luigi Zanda. Nel M5S,
invece, c'e' imbarazzo per alcune dichiarazioni della senatrice Serenella Fucksia in difesa di
Calderoli: "Non ha detto niente di negativo e anzi questo scandalo e' razzismo al contrario -
spiega - E' il migliore a presiedere l'Aula". Parole che la stessa Fucksia ritratta:"Esprimo
profonda disapprovazione quando mi trovo di fronte ad ogni forma di razzismo e
discriminazione". Anche Grillo esprime "indignazione per le parole razziste" di Calderoli
ma spiega che il caso Kyenge "ha messo in secondo piano un episodio gravissimo: la
deportazione di una mamma e della sua bambina in Kazakistan". "Forse - aggiunge il leader
'cinque stelle' - non e' stata una coincidenza". (ANSA).
Insulti alla Kyenge, Calderoli indagato
per razzismo Esposto del Codacons alla procura di Bergamo. L'altro reato ipotizzato è quello di ingiuria ad organo costituzionale
Dopo la condanna politica, sono in arrivo conseguenze giudiziarie per le frasi pronunciate
nei giorni scorsi da Roberto Calderoli che, in un comizio a Treviglio, in provincia di
Bergamo, ha paragonato il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge a un orango. Il
Codacons ha presentato infatti un esposto alla procura di Bergamo per chiedere che
"vengano effettuati gli opportuni accertamenti, nonche' venga valutata la sussistenza di
eventuali profili di penale rilevanza". I reati ipotizzabili sono quelli di istigazione all'odio
razziale e ingiuria ad un organo costituzionale. L' associazione ha chiesto alla Procura di
"utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito, allo scopo di
predisporre tutti i controlli necessari per accertare se nelle dichiarazioni del vicepresidente
del Senato Roberto Calderoli, pronunciate dal palco della festa della Lega Nord di
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 6
Treviglio, in provincia di Bergamo, nei confronti del Ministro per la Cooperazione
internazionale e l`integrazione, Cécile Kyenge Kashetu, siano ravvisabili lesioni dell' ordine
pubblico e della dignità umana, e se siano altresì ravvisabili responsabilità e fattispecie
penalmente rilevanti quali istigazione all' odio razziale ed ingiuria ad un organo
costituzionale, e in caso affermativo, esperire nei confronti dello stesso e di tutti coloro che
saranno ritenuti responsabili, soggetti pubblici e/o privati addetti ad attività di controllo e
sorveglianza l' azione penale per tutti quei reati» che l' autorità giudiziaria ½riterrà
applicabili".
(FONTE http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1280640/Insulti-alla-Kyenge--Calderoli-denunciato-per-razzismo.html)
GOVERNO: SPERONI, KYENGE NON E' LA
CAMPBELL, MI RICORDA OMINO
MICHELIN
Roma - ''La Kyenge? Mi sembra un po' diversa da Naomi Campbell, ha un fisico diverso,
piu' basso. Mi ricorda l'omino della Michelin, che e' bianco e nessuno mi puo' accusare di
razzismo''. Lo sottolinea Francesco Speroni, europarlamentare della Lega Nord, a La
Zanzara su Radio 24 tornando sulla vicenda Calderoli-Kyenge.
''Molte volte i politici bianchi -dice Speroni- sono stati paragonati agli animali, il Caimano
per Berlusconi, il Coniglio Mannaro per Forlani e il Cinghialone affibbiato a Craxi.
Nessuno ha mai parlato di razzismo. Prendiamo atto che in Italia non si puo' scherzare sui
neri. La Lega - aggiunge- attacca la Kyenge perche' non condividiamo lo ius soli. E' stata lei
a iniziare dicendo che siamo tutti meticci, che ci vogliono piu' immigrati e che siamo
culturalmente arretrati''. (Pol/Ct/Adnkronos)
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 7
Kyenge: Arci, campagna nazionale contro
tutti i razzismi
ROMA, L'Arci proporra' una campagna nazionale di solidarieta' al ministro per
l'Integrazione Cecile Kyenge ''contro tutti i razzismi, per il rispetto della dignita' e dei
diritti''.
"Perche' abbia la massima visibilita' - e' detto in una nota - affiggeremo nei nostri circoli
e nei luoghi dove si svolgono le nostre iniziative estive locandine e manifesti con queste
parole d'ordine accanto alla foto del ministro. Ci auguriamo che iniziative simili si
moltiplichino, perche' il razzismo venga finalmente estirpato dal nostro paese''.
L'Arci, ricorda la nota, ha gia' avuto modo di esprimere solidarieta' e stima alla Kyenge,
"la prima ministra afroitaliana della Repubblica, chiamata a svolgere un lavoro difficile in
una materia in cui sono stati fatti grandi errori ed ingiustizie. La ministra e' stata insieme
a noi tra i promotori della campagna sulla cittadinanza e protagonista di tante altre
battaglie per i diritti delle persone di origine straniera".
''Per porre fine a questi odiosi attacchi contro la sua persona c'e' bisogno di un moto di
indignazione generale, che veda protagonisti le piu' alte cariche dello Stato, le
organizzazioni sociali, i singoli cittadini'', conclude la nota.
(ANSA).
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 8
Aggressione razzista sull’autobus
Genova - Il dibattito sul razzismo è riesploso
clamorosamente con il caso degli insulti del
vicepresidente del Senato Calderoli alla
ministraKyenge. Nel caso che raccontiamo,
però, lo scambio di battute a sfondo razziale
ha avuto come protagonisti comuni cittadini. Come dire: certe pulsioni emergono un po’
ovunque, molto spesso proprio nella vita quotidiana.
È successo l’altro ieri mattina a bordo dell’autobus della linea 36, all’altezza di salita della
Provvidenza, quando uno dei passeggeri, trovando tutti i posti a sedere occupati, ha dato in
escandescenze, rivolgendo tutta la propria rabbia contro una immigrata di colore di origini
ecuadoriane, “colpevole” di non avergli lasciato il posto. L’uomo, un pregiudicato
genovese di 44 anni, le ha gridato di tutto, convinto che anche tutti gli altri passeggeri la
pensassero allo stesso modo: «Sei una str..., africana di m...». Insulti pesantissimi e
ingiustificabili che hanno suscitato lo sdegno di tutti quelli che erano presenti sul mezzo
pubblico. Qualcuno ha anche tentato di farlo ragionare, ma invano.
(fonte http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/07/17/APqB7ZzF-
aggressione_razzista_autobus.shtml)
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 9
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 10
IMMIGRAZIONE, A PERUGIA SI PUNTA
SULL'INTEGRAZIONE
Perugina - Oggi nella sala "Falcone e Borsellino" della Provincia di Perugia, si terrà la
conferenza stampa di presentazione dell'evento "Io credo in te per un sogno". L'evento,
organizzato dall'associazione Family Club, si ripromette di trattare temi come il razzismo e
la violenza sulle donne ed i bambini in un'ottica che preveda anche la necessità, per i
migranti africani, di procedere ad una integrazione rapida attraverso la conoscenza delle
leggi e dei costumi italiani. L'incontro sarà occasione per l'illustrazione della campagna di
aiuto per i bambini poveri del Camerun e la presentazione di due manifestazioni come un
Mini torneo di calcio tra rappresentative del Camerun e della Costa d'Avorio. (9Colonne)
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 11
Incendio Liceo Socrate, indagati rischiano
da 3 a sette anni
La mancanza di precedenti e la confessione
porterà a pena mite
Roma - Sono accusati di incendio doloso, secondo l'articolo 423 del codice penale, i
giovani che hanno ammesso di aver dato fuoco al Liceo Socrate. La contestazione,
rubricata dal pm Sergio Colaiocco, riguarda i due maggiorenni. Il codice penale punisce
con la reclusione tra i 3 e i sette anni. Ma, se si tiene conto dello stato di incensuratezza e
del fatto che i ragazzi si sono costituiti, tra attenuanti generiche e un possibile
patteggiamento, la condanna potrebbe aggirarsi intorno a un anno e mezzo di reclusione,
con il beneficio della sospensione. Sugli altri due ragazzi sarà la procura dei minori a dover
decidere. In ogni caso, allo stato, nessuno dei 4 rischia una qualche misura cautelare.
Il dato certo degli uomini dell'antiterrorismo è che non si è in presenza di alcun movente
politico. "Alcune presunte segnalazioni di omofobia - si spiega - risalgono a diversi mesi
fa". I due maggiorenni, bocciati per due volte, e due minorenni, di cui uno solo promosso,
avrebbero deciso dopo una gita al mare. Un po' di alcool per darsi coraggio, la colletta per
comprare una tanica di benzina e il resto è stato facile. I danni, stimati intorno ai 200mila
euro, forse non dovevano esser così diffusi. I giovani avrebbero capito di averla fatta
davvero grossa prima dalle cronache dei media e poi dal tam-tam dei loro compagni ignari
e preoccupati per quanto avvenuto. (TMNews)
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 12
SIRACUSA: GIUNTA COMUNALE VARA
REGOLAMENTO REGISTRO UNIONI CIVILI
SIRACUSA - Anche il comune di Siracusa presto avra' il registro delle Unioni civili. E'
stato deciso dalla giunta comunale guidata dal sindaco Giancarlo Garozzo, che ha
approvato il regolamento che adesso passa al vaglio del Consiglio comunale per il
definitivo via libera. Il provvedimento non comportera' oneri a carico del bilancio.
Il regolamento e' composto da sei articoli e consente di equiparare nell'accesso ai servizi, ai
diritti e ai benefici scaturiti da atti dell'amministrazione comunale, le coppie tradizionali alle
coppie legate da "vincoli affettivi". Queste devono essere composte da "persone
maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso, residenti e coabitanti nel comune di
Siracusa, di nazionalita' italiana o straniera". Gli interessati, dunque, non devono essere
legati da vincoli di matrimonio, parentela, adozione, tutela, curatela" o scaturiti da altre
forme giuridiche. L'iscrizione al registro delle unioni civili non interferisce "con la
normativa in materia di anagrafe e di stato civile, con il diritto di famiglia" e con altre
normative civilistiche dello Stato e di altre pubbliche amministrazioni. In questo senso, la
tenuta del Registro non viene affidata agli ufficiali di anagrafe. L'iscrizione al registro si
ottiene sulla base di un'istanza congiunta dei due interessati, corredata da autocertificazione
circa il possesso dei requisiti e la mancanza di ragioni ostative. L'Amministrazione rilascia
un "attestato di unione civile basata su vincolo affettivo inteso come reciproca assistenza
morale e materiale". La cancellazione avviene quando cessa la coabitazione o, su richiesta,
per il venir meno del vincolo affettivo. Gli iscritti al Registro sono equiparati a "parente
prossimo del soggetto con cui e' iscritto"; il Comune "provvede a tutelare e sostenere le
unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l'integrazione nel
contesto sociale, culturale ed economico del territorio" (ITALPRESS)
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 13
Mos presenta spot contro omofobia
Il progetto rientra tra le attività del Gruppo Scuola del
Movimento omosessuale, impegnato da alcuni anni in
incontri con gli studenti delle scuole medie e superiori
SASSARI - Il 18 Luglio (alle 10) presso la Sala Agioy del palazzo di provincia si
svolgerà la presentazione dello spot “Fai squadra contro l'omofobia”, prodotto dal
Movimento Omosessuale Sardo per il progetto di sensibilizzazione e informazione contro
l'omofobia e il bullismo “Vivere la differenza”. Il progetto rientra tra le attività del Gruppo
Scuola del Mos, impegnato da alcuni anni in incontri con gli studenti delle scuole medie e
superiori sui temi della discriminazione.
Con particolare riferimento all'omofobia, unico crimine di odio ancora non condannato
dalla legislazione italiana, e della creazione di una cultura del rispetto di tutte le diversità.
Lo spot è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna e vede la
partecipazione delle società sportive Dinamo Basket, Torres calcio 1903 e HC pallamano
femminile. Alla conferenza stampa parteciperanno rappresentanti di tutte le società
sportive coinvolte, insieme ad alcuni giocatori e giocatrici, per la Provincia di Sassari
l'assessore Rosario Musmeci, per il Comune di Sassari l'assessore Dolores Lai, i registi e gli
attori dello spot.
(FONTE http://notizie.alguer.it/n?id=60298)
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 14
Un’Europa inclusiva contro la xenofobia
In vista del prossimo incontro tra i ministri degli
affari interni europei, che si terrà a Vilnius tra il
18 e il 19 di luglio, il gruppo S&D ha adottato
una dichiarazione per riformare le politiche per
l’integrazione e l’immigrazione dell’Unione
europea. La dichiarazione fa parte dell’iniziativa “Europe Plus” che il gruppo S&D ha
lanciato al fine di promuovere un’Europa più inclusiva per tutti.
Il presidente del gruppo S&D, Hannes Swoboda, ha detto: “L’UE è basata sui diritti
fondamentali, sul welfare e sulla giustizia. Dobbiamo far valere questi diritti per tutti quelli
che vivono e lavorano in UE, a prescindere dalla loro provenienza. La cittadinanza deve
tornare al centro del progetto europeo. Ci sono milioni di nuovi europei oggi, incluse
almeno due generazioni di persone che provengono da fuori l’UE e che sono venute a
studiare o lavorare, oppure sono nate e cresciute in Europa, ma che ancora si sentono
escluse. Dobbiamo impedire all’Europa di perdere queste generazioni. La mancanza di
politiche per l’immigrazione e l’integrazione coerenti sta distruggendo il tessuto sociale
europeo. Solo un’Europa inclusiva può offrire una risposta al populismo e alla xenofobia
presenti delle nostre società“.
Nella dichiarazione, il gruppo S&D chiede ai ministri UE di:
• Incoraggiare gli stati membri a facilitare l’accesso alla cittadinanza per i bambini
nati in UE o che hanno seguito un ciclo educativo completo nell’Unione europea. Questo
dovrebbe rispettare le diverse leggi nazionali, ma diventare anche un principio europeo
comune.
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 15
• Estendere gradualmente i diritti di cittadinanza a chi proviene da paesi terzi ma
risiede da lungo tempo in UE.
• Avviare un percorso di revisione delle politiche UE per l’immigrazione, in modo da
tenere conto dei bisogni del mercato del lavoro e assicurare il rispetto dei diritti
fondamentali previsti dalla Carta UE anche per gli immigrati, in quanto questi diritti sono
per tutti, non solo per i cittadini UE.
• Assicurare che tutti gli stati membri abbiano ratificato la convenzione ONU sulla
protezione dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.-
Sylvie Guillaume, vicepresidente S&D, ha concluso: “Troppi immigrati di seconda e terza
generazione, nati e cresciuti in UE, sono costretti ad affrontare molteplici difficoltà per far
valere i diritti di cittadinanza, anche se spesso sono cittadini di uno stato membro UE. La
discriminazione che deriva dalle loro origini etniche, spesso li rende ancora più vulnerabili
alla disoccupazione. L’esclusione non è la formula vincente per affrontare questo
problema, perché rende le comunità sempre più chiuse ed esposte alla retorica estremista.
Rispondere con l’inclusione, invece, è la soluzione migliore, possibilmente coinvolgendo
partner economici per combattere la discriminazione e incoraggiare la diversità, per una
maggiore coesione sociale”.
(FONTE http://www.euprogress.it/2013/07/uneuropa-inclusiva-contro-la-
xenofobia)
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 16
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 17
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 18
Montesilvano, spiaggia e mare
pienamente accessibili ai disabili
L’iniziativa presentata ieri mattina
MONTESILVANO. Due spiagge pubbliche completamente accessibili e, da questa
stagione, anche il mare a portata di tutti, grazie alla dotazione di due sedie job con cui
persone con disabilità e problemi motori avranno la possibilità di entrare in acqua senza
difficoltà e di godere appieno del mare.
«Questa è la Montesilvano che vogliamo», ha commentato il Sindaco Attilio Di Mattia
questa mattina nell’incontro pubblico che si è tenuto nel lido della Riviera, all’altezza di Via
Dante, a cui hanno partecipato gli assessori Adriano Chiulli ed Enea D’Alonzo, sostenitori
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 19
dell’iniziativa, Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio Disabili del Comune e promotore
del progetto “Montesilvano senza barriere”, i consiglieri comunali Fabio Vaccaro e Daniele
Scorrano e le Autorità e rappresentanti della Guardia Costiera, della Polizia di Stato, del
Corpo forestale dello Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Locale di Montesilvano.
Presenti per l’occasione anche molte associazioni tra cui la Scuola di Salvataggio Cani
Abruzzo, la Cooperativa Diapason Pet Teraphy, l’Associazione Carrozzine
Determinate,l’Associazione Sottosopra di Pescara.
Nelle due spiagge pubbliche (una all’altezza di via Dante, l’altra all’altezza di via L’Aquila) -
che sono già attrezzate con passerelle pedonabili dotate di staccionate in paletti di legno e
funi a servizio dei non vedenti, e bagni chimici per disabili - saranno a disposizione
gratuitamente di turisti e residenti due sedie job che permetteranno l’ingresso in acqua a
persone con problemi motori assistite dal personale dell’Azienda Speciale dei Servizi
Sociali del Comune (una unità per ogni lido).
«Grazie al lavoro di sinergia tra gli assessorati al Demanio e alla Disabilità, l’Ufficio Disabili
del Comune, e l’Azienda Speciale per i Servizi Sociali che ha messo a disposizione il
personale – ha continuato il sindaco Di Mattia - oggi Montesilvano sta vincendo la
scommessa lanciata dalla nostra Amministrazione per avere un turismo per tutti; un segno
tangibile di civiltà ed un obiettivo concreto raggiunto per valorizzare la dimensione
attrattiva della nostra città».
«Più che di accessibilità dovremmo parlare di ospitalità – ha aggiunto l’assessore al
Demanio, Adriano Chiulli - perché una città accessibile è una città che vuole abbracciare
tutti i suoi ospiti, turisti e residenti. Come Amministratori abbiamo il dovere, così come
sancito dall’art. 3 della nostra Costituzione, di rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto la
libertà e l'eguaglianza dei cittadini e ne impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Investire sull'accessibilità delle strutture non è soltanto una scelta di civiltà ma anche un
Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013
Contact Center Unar –| Ad uso interno 20
grande fattore di crescita economica. Se il turismo deve essere uno dei motori
dell'economia della città, allora tutti devono poter partecipare e, soprattutto, fruirne».
«Siamo molto orgogliosi – ha aggiunto Enea D’Alonzo, assessore alla Disabilità, - di essere
tra i pochi Comuni in Italia ad avere ben due spiagge completamente accessibili e da oggi
anche il mare. E’ per noi una grande soddisfazione”. “Abbiamo realizzato un sogno - ha
concluso Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio Disabili del Comune di Montesilvano
– Una dimostrazione che quando si aggrediscono le barriere culturali, si riescono a
sgretolare anche quelle materiali».
A chiudere la mattinata sono stati Simone e Chiara, due giovani ragazzi che sono entrati in
acqua grazie alle sedie job, accompagnati dai cani di salvataggio, mentre un ATR della
Guardia Costiera ed un elicottero della Polizia di Stato sorvolavano il cielo di
Montesilvano, e due moto d’acqua della Polizia si vedevano sull’orizzonte del mare
azzurro. Tra gli applausi di villeggianti, presenti, Autorità, per quella che è diventata una
mattinata di festa della ospitalità.
(fonte http://www.primadanoi.it/news/cronaca/542066/Montesilvano--spiaggia-e-mare-
pienamente.html)