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Contact Center 800.90.10.10 - www.unar.it Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI RASSEGNA STAMPA MONITORAGGIO E APPROFONDIMENTO DEI FENOMENI DISCRIMINATORI NEI MEDIA E SUL WEB Anno IV - Roma,17 Luglio 2013 A cura di Fernando FRACASSI Resp. Comunicazione Contact Center Collaborazione Monica D’Arcangelis, Alessandro Tudino

Rassegna stampa 17 luglio 2013

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Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ

UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI

RASSEGNA STAMPA MONITORAGGIO E APPROFONDIMENTO

DEI FENOMENI DISCRIMINATORI NEI MEDIA E SUL WEB

Anno IV - Roma,17 Luglio 2013

A cura di

Fernando FRACASSI Resp. Comunicazione

Contact Center

Collaborazione

Monica D’Arcangelis,

Alessandro Tudino

Monitoraggio, approfondimento fenomeni discriminatori sui media e web 17/07/2013

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Kyenge: “A breve un programma

triennale di contrasto al razzismo”

Il progetto realizzato insieme all’Unar sarà pronto a fine

luglio. Prevede linee guida e campagne di

sensibilizzazione. “Battaglia che non riguarda solo una

comunità ma tutti i cittadini”

ROMA – “A breve, entro fine luglio, elaboreremo insieme all’Unar un piano triennale

contro il razzismo. Si tratta di linee guida per il contrasto alla discriminazione, che

cercheremo di comunicare attraverso l’ Ufficio nazionale antidiscriminazione, che fa

capo al mio ministero per quanto riguarda al razzismo”.

Lo ha annunciato la ministra dell’Integrazione Cècile Kyenge a margine della presentazione

oggi a Roma della Carovana ius migrandi. “Insieme agli enti locali daremo delle direttive su

questi temi – aggiunge -. Il mio ministero ha diverse deleghe tra cui quella al razzismo, che

comprende la lotta contro la discriminazione razziale. E su questo porteremo avanti

anche delle campagne di sensibilizzazione in diversi ambiti, tra cui lo sport e la scuola, per

rafforzare la cultura della diversità”.

Kyenge ricorda che il ministero dell’Integrazione non si occuperà solo di immigrazione ma

anche di politiche giovanili:“cercheremo di rafforzare la partecipazione dei giovani a

livello politico, economico ed europeo, attraverso il programma Erasmus, e di creare un

percorso per un dialogo intergenerazionale”. Per quanto riguarda lo ius soli la ministra

aggiunge: “Abbiamo cominciato un percorso di sensibilizzazione sulla cittadinanza sia per

quanto riguarda la parte culturale che sul versante della legge, che però deve vedere

impegnate le due camere”. “Le deleghe che riguardano il mio ministero sono tante –

conclude - sto cercando di coordinarle all’interno di un percorso. E di portare avanti delle

battaglie che non riguardano una comunità ma tutti i cittadini”. (ec)

(Fonte www.redattoresociale.it)

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MESSAGGERO 17 LUGLIO 2013 - PAG.7

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Kyenge: Importante tradurre disagio

razzismo in messaggio non violento

Roma, 16 lug.) - "È chiaro che il mio percorso non è stato facile. È stato difficile in

termini di integrazione, di affermazione professionale, e perfino di possibilità di studiare".

Lo ha affermato il ministro per l'integrazione Cècile Kyenge, intervistata da Associated

Press, raccontando di essere diventata un "parafulmine" per il dibattito el razzismo in

Italia, benché non prenda gli attacchi che riceve sul personale. Il ministro ha esortato

coloro che hanno problemi di razzismo a "tradurre il disagio in una lingua diversa, non in

una violenta, ma in un messaggio che possa migliorare il sistema".

(Fonte LaPresse/AP)

Kyenge:figlia,io mai vittima di razzismo Kyenge:figlia,io mai vittima di razzismo

ROMA,16 LUG- Per Giulia la ricetta contro il razzismo si sintetizza in tre consigli:vivere in

pace,viaggiare molto, leggere molto.Giulia,17 anni,è la figlia più piccola del ministro

Kyenge.La ragazza ha lavorato come cuoca volontaria ai Mondiali anti-razzismo,dove è

stata intervistata da Yalla-Italia,il blog delle seconde generazioni.Non le è però mai capitato

di essere bersaglio di episodi di razzismo."Mi sono sempre sentita molto italiana -spiega- e

mi hanno sempre trattata da italiana".(ANSA)-

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Calderoli,scuse a Kyenge ma resta; Letta,

Maroni correo Ministra,episodi ma paese no razzista;Grillo,usata per distrarre (di Teodoro Fulgione) ROMA - Alla fine le scuse di Roberto Calderoli al ministro Cecile Kyenge sono arrivate,

ma non le dimissioni che il governo e il Pd chiedevano per gli insulti del senatore della Lega

Nord alla responsabile del dicastero dell'Immigrazione. Il caso, percio', non e' ancora

chiuso. Anzi, rischia di allargarsi anche a Roberto Maroni, definito dal governo "correo"

delle offese alla Kyenge. Sul fuoco soffia anche Beppe Grillo: per il leader del M5S si tratta

soltanto di "un'arma di distrazione di massa" per distogliere l'attenzione dal caso Ablyazov.

Le scuse di Calderoli arrivano poco prima dell'una, quando prende la parola a Palazzo

Madama: "Le mie - esordisce – sono state dichiarazioni che non ho difficolta' a definire

sbagliate e offensive. Il presidente Napolitano si e' indignato. E anche con lui mi scuso". "E

mi scuso anche con il Senato". Di lasciare l'incarico di vicepresidente di Palazzo Madama,

pero', non se ne parla. "Non ho paura delle dimissioni e l'avrei fatto se me l'avesse chiesto

un'amplissima maggioranza delle forze politiche - spiega Calderoli - Ma cosi' non e' stato".

A spingere per una chiusura del caso, Roberto Maroni. Il governatore lombardo si e'

affrettato a definire la partita chiusa: "Tutto rientrato. Letta ha fatto una scivolata

sull'Expo". Ma, immediata, arriva la replica dell'esecutivo. "Altro che tutto rientrato -

trapela da Palazzo Chigi proprio mentre l'esponente del Carroccio parla al Senato - La

scivolata e' solo quella di un leader che non riesce a far dimettere Calderoli da

vicepresidente del Senato". "Una carica, purtroppo, non oggetto di voto di sfiducia. Cosi'

facendo Maroni e' correo dell'insulto al ministro Kyenge". Il segretario dei lumbard smorza

i toni: "Per me - replica - il caso e' chiuso". Al di la' delle scuse, Calderoli (che a fine

giornata comunica di aver stretto la mano al ministro Kyenge) non risparmia bordate

all'esecutivo: "Garantisco che non attacchero' mai piu' un avversario politico con gli insulti

- sottolinea - Ma non faro' mai sconti ad un governo che quasi incoraggia l'arrivo dei

clandestini e che consegna nelle mani del suo persecutore una donna con la figlia". Chiaro il

riferimento al caso Ablyazov.

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La Kyenge preferisce mantenersi ai margini. "Non mi sono pronunciata" sulle dimissioni "e

continuo a non pronunciarmi - spiega - E' una responsabilita' politica istituzionale. Non

voglio ricondurre l'episodio a un caso personale". Non mancando comunque di percorrere

il tentativo di rasserenare il clima generale dicendo di non credere ''che l'Italia sia un Paese

razzista. Anche se non si puo' negare che ci siano episodi razzisti - osserva da Berlino - non

vuol dire che per questo tutto un Paese diventi razzista''. Il Pd, pero', continua a chiedere

che Calderoli rinunci alla vicepresidenza del Senato: "Le ragioni della nostra richiesta di

dimissioni restano", spiega il presidente dei senatori democrat Luigi Zanda. Nel M5S,

invece, c'e' imbarazzo per alcune dichiarazioni della senatrice Serenella Fucksia in difesa di

Calderoli: "Non ha detto niente di negativo e anzi questo scandalo e' razzismo al contrario -

spiega - E' il migliore a presiedere l'Aula". Parole che la stessa Fucksia ritratta:"Esprimo

profonda disapprovazione quando mi trovo di fronte ad ogni forma di razzismo e

discriminazione". Anche Grillo esprime "indignazione per le parole razziste" di Calderoli

ma spiega che il caso Kyenge "ha messo in secondo piano un episodio gravissimo: la

deportazione di una mamma e della sua bambina in Kazakistan". "Forse - aggiunge il leader

'cinque stelle' - non e' stata una coincidenza". (ANSA).

Insulti alla Kyenge, Calderoli indagato

per razzismo Esposto del Codacons alla procura di Bergamo. L'altro reato ipotizzato è quello di ingiuria ad organo costituzionale

Dopo la condanna politica, sono in arrivo conseguenze giudiziarie per le frasi pronunciate

nei giorni scorsi da Roberto Calderoli che, in un comizio a Treviglio, in provincia di

Bergamo, ha paragonato il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge a un orango. Il

Codacons ha presentato infatti un esposto alla procura di Bergamo per chiedere che

"vengano effettuati gli opportuni accertamenti, nonche' venga valutata la sussistenza di

eventuali profili di penale rilevanza". I reati ipotizzabili sono quelli di istigazione all'odio

razziale e ingiuria ad un organo costituzionale. L' associazione ha chiesto alla Procura di

"utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito, allo scopo di

predisporre tutti i controlli necessari per accertare se nelle dichiarazioni del vicepresidente

del Senato Roberto Calderoli, pronunciate dal palco della festa della Lega Nord di

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Treviglio, in provincia di Bergamo, nei confronti del Ministro per la Cooperazione

internazionale e l`integrazione, Cécile Kyenge Kashetu, siano ravvisabili lesioni dell' ordine

pubblico e della dignità umana, e se siano altresì ravvisabili responsabilità e fattispecie

penalmente rilevanti quali istigazione all' odio razziale ed ingiuria ad un organo

costituzionale, e in caso affermativo, esperire nei confronti dello stesso e di tutti coloro che

saranno ritenuti responsabili, soggetti pubblici e/o privati addetti ad attività di controllo e

sorveglianza l' azione penale per tutti quei reati» che l' autorità giudiziaria ½riterrà

applicabili".

(FONTE http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1280640/Insulti-alla-Kyenge--Calderoli-denunciato-per-razzismo.html)

GOVERNO: SPERONI, KYENGE NON E' LA

CAMPBELL, MI RICORDA OMINO

MICHELIN

Roma - ''La Kyenge? Mi sembra un po' diversa da Naomi Campbell, ha un fisico diverso,

piu' basso. Mi ricorda l'omino della Michelin, che e' bianco e nessuno mi puo' accusare di

razzismo''. Lo sottolinea Francesco Speroni, europarlamentare della Lega Nord, a La

Zanzara su Radio 24 tornando sulla vicenda Calderoli-Kyenge.

''Molte volte i politici bianchi -dice Speroni- sono stati paragonati agli animali, il Caimano

per Berlusconi, il Coniglio Mannaro per Forlani e il Cinghialone affibbiato a Craxi.

Nessuno ha mai parlato di razzismo. Prendiamo atto che in Italia non si puo' scherzare sui

neri. La Lega - aggiunge- attacca la Kyenge perche' non condividiamo lo ius soli. E' stata lei

a iniziare dicendo che siamo tutti meticci, che ci vogliono piu' immigrati e che siamo

culturalmente arretrati''. (Pol/Ct/Adnkronos)

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Kyenge: Arci, campagna nazionale contro

tutti i razzismi

ROMA, L'Arci proporra' una campagna nazionale di solidarieta' al ministro per

l'Integrazione Cecile Kyenge ''contro tutti i razzismi, per il rispetto della dignita' e dei

diritti''.

"Perche' abbia la massima visibilita' - e' detto in una nota - affiggeremo nei nostri circoli

e nei luoghi dove si svolgono le nostre iniziative estive locandine e manifesti con queste

parole d'ordine accanto alla foto del ministro. Ci auguriamo che iniziative simili si

moltiplichino, perche' il razzismo venga finalmente estirpato dal nostro paese''.

L'Arci, ricorda la nota, ha gia' avuto modo di esprimere solidarieta' e stima alla Kyenge,

"la prima ministra afroitaliana della Repubblica, chiamata a svolgere un lavoro difficile in

una materia in cui sono stati fatti grandi errori ed ingiustizie. La ministra e' stata insieme

a noi tra i promotori della campagna sulla cittadinanza e protagonista di tante altre

battaglie per i diritti delle persone di origine straniera".

''Per porre fine a questi odiosi attacchi contro la sua persona c'e' bisogno di un moto di

indignazione generale, che veda protagonisti le piu' alte cariche dello Stato, le

organizzazioni sociali, i singoli cittadini'', conclude la nota.

(ANSA).

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Aggressione razzista sull’autobus

Genova - Il dibattito sul razzismo è riesploso

clamorosamente con il caso degli insulti del

vicepresidente del Senato Calderoli alla

ministraKyenge. Nel caso che raccontiamo,

però, lo scambio di battute a sfondo razziale

ha avuto come protagonisti comuni cittadini. Come dire: certe pulsioni emergono un po’

ovunque, molto spesso proprio nella vita quotidiana.

È successo l’altro ieri mattina a bordo dell’autobus della linea 36, all’altezza di salita della

Provvidenza, quando uno dei passeggeri, trovando tutti i posti a sedere occupati, ha dato in

escandescenze, rivolgendo tutta la propria rabbia contro una immigrata di colore di origini

ecuadoriane, “colpevole” di non avergli lasciato il posto. L’uomo, un pregiudicato

genovese di 44 anni, le ha gridato di tutto, convinto che anche tutti gli altri passeggeri la

pensassero allo stesso modo: «Sei una str..., africana di m...». Insulti pesantissimi e

ingiustificabili che hanno suscitato lo sdegno di tutti quelli che erano presenti sul mezzo

pubblico. Qualcuno ha anche tentato di farlo ragionare, ma invano.

(fonte http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/07/17/APqB7ZzF-

aggressione_razzista_autobus.shtml)

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IMMIGRAZIONE, A PERUGIA SI PUNTA

SULL'INTEGRAZIONE

Perugina - Oggi nella sala "Falcone e Borsellino" della Provincia di Perugia, si terrà la

conferenza stampa di presentazione dell'evento "Io credo in te per un sogno". L'evento,

organizzato dall'associazione Family Club, si ripromette di trattare temi come il razzismo e

la violenza sulle donne ed i bambini in un'ottica che preveda anche la necessità, per i

migranti africani, di procedere ad una integrazione rapida attraverso la conoscenza delle

leggi e dei costumi italiani. L'incontro sarà occasione per l'illustrazione della campagna di

aiuto per i bambini poveri del Camerun e la presentazione di due manifestazioni come un

Mini torneo di calcio tra rappresentative del Camerun e della Costa d'Avorio. (9Colonne)

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Incendio Liceo Socrate, indagati rischiano

da 3 a sette anni

La mancanza di precedenti e la confessione

porterà a pena mite

Roma - Sono accusati di incendio doloso, secondo l'articolo 423 del codice penale, i

giovani che hanno ammesso di aver dato fuoco al Liceo Socrate. La contestazione,

rubricata dal pm Sergio Colaiocco, riguarda i due maggiorenni. Il codice penale punisce

con la reclusione tra i 3 e i sette anni. Ma, se si tiene conto dello stato di incensuratezza e

del fatto che i ragazzi si sono costituiti, tra attenuanti generiche e un possibile

patteggiamento, la condanna potrebbe aggirarsi intorno a un anno e mezzo di reclusione,

con il beneficio della sospensione. Sugli altri due ragazzi sarà la procura dei minori a dover

decidere. In ogni caso, allo stato, nessuno dei 4 rischia una qualche misura cautelare.

Il dato certo degli uomini dell'antiterrorismo è che non si è in presenza di alcun movente

politico. "Alcune presunte segnalazioni di omofobia - si spiega - risalgono a diversi mesi

fa". I due maggiorenni, bocciati per due volte, e due minorenni, di cui uno solo promosso,

avrebbero deciso dopo una gita al mare. Un po' di alcool per darsi coraggio, la colletta per

comprare una tanica di benzina e il resto è stato facile. I danni, stimati intorno ai 200mila

euro, forse non dovevano esser così diffusi. I giovani avrebbero capito di averla fatta

davvero grossa prima dalle cronache dei media e poi dal tam-tam dei loro compagni ignari

e preoccupati per quanto avvenuto. (TMNews)

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SIRACUSA: GIUNTA COMUNALE VARA

REGOLAMENTO REGISTRO UNIONI CIVILI

SIRACUSA - Anche il comune di Siracusa presto avra' il registro delle Unioni civili. E'

stato deciso dalla giunta comunale guidata dal sindaco Giancarlo Garozzo, che ha

approvato il regolamento che adesso passa al vaglio del Consiglio comunale per il

definitivo via libera. Il provvedimento non comportera' oneri a carico del bilancio.

Il regolamento e' composto da sei articoli e consente di equiparare nell'accesso ai servizi, ai

diritti e ai benefici scaturiti da atti dell'amministrazione comunale, le coppie tradizionali alle

coppie legate da "vincoli affettivi". Queste devono essere composte da "persone

maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso, residenti e coabitanti nel comune di

Siracusa, di nazionalita' italiana o straniera". Gli interessati, dunque, non devono essere

legati da vincoli di matrimonio, parentela, adozione, tutela, curatela" o scaturiti da altre

forme giuridiche. L'iscrizione al registro delle unioni civili non interferisce "con la

normativa in materia di anagrafe e di stato civile, con il diritto di famiglia" e con altre

normative civilistiche dello Stato e di altre pubbliche amministrazioni. In questo senso, la

tenuta del Registro non viene affidata agli ufficiali di anagrafe. L'iscrizione al registro si

ottiene sulla base di un'istanza congiunta dei due interessati, corredata da autocertificazione

circa il possesso dei requisiti e la mancanza di ragioni ostative. L'Amministrazione rilascia

un "attestato di unione civile basata su vincolo affettivo inteso come reciproca assistenza

morale e materiale". La cancellazione avviene quando cessa la coabitazione o, su richiesta,

per il venir meno del vincolo affettivo. Gli iscritti al Registro sono equiparati a "parente

prossimo del soggetto con cui e' iscritto"; il Comune "provvede a tutelare e sostenere le

unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l'integrazione nel

contesto sociale, culturale ed economico del territorio" (ITALPRESS)

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Mos presenta spot contro omofobia

Il progetto rientra tra le attività del Gruppo Scuola del

Movimento omosessuale, impegnato da alcuni anni in

incontri con gli studenti delle scuole medie e superiori

SASSARI - Il 18 Luglio (alle 10) presso la Sala Agioy del palazzo di provincia si

svolgerà la presentazione dello spot “Fai squadra contro l'omofobia”, prodotto dal

Movimento Omosessuale Sardo per il progetto di sensibilizzazione e informazione contro

l'omofobia e il bullismo “Vivere la differenza”. Il progetto rientra tra le attività del Gruppo

Scuola del Mos, impegnato da alcuni anni in incontri con gli studenti delle scuole medie e

superiori sui temi della discriminazione.

Con particolare riferimento all'omofobia, unico crimine di odio ancora non condannato

dalla legislazione italiana, e della creazione di una cultura del rispetto di tutte le diversità.

Lo spot è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna e vede la

partecipazione delle società sportive Dinamo Basket, Torres calcio 1903 e HC pallamano

femminile. Alla conferenza stampa parteciperanno rappresentanti di tutte le società

sportive coinvolte, insieme ad alcuni giocatori e giocatrici, per la Provincia di Sassari

l'assessore Rosario Musmeci, per il Comune di Sassari l'assessore Dolores Lai, i registi e gli

attori dello spot.

(FONTE http://notizie.alguer.it/n?id=60298)

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Un’Europa inclusiva contro la xenofobia

In vista del prossimo incontro tra i ministri degli

affari interni europei, che si terrà a Vilnius tra il

18 e il 19 di luglio, il gruppo S&D ha adottato

una dichiarazione per riformare le politiche per

l’integrazione e l’immigrazione dell’Unione

europea. La dichiarazione fa parte dell’iniziativa “Europe Plus” che il gruppo S&D ha

lanciato al fine di promuovere un’Europa più inclusiva per tutti.

Il presidente del gruppo S&D, Hannes Swoboda, ha detto: “L’UE è basata sui diritti

fondamentali, sul welfare e sulla giustizia. Dobbiamo far valere questi diritti per tutti quelli

che vivono e lavorano in UE, a prescindere dalla loro provenienza. La cittadinanza deve

tornare al centro del progetto europeo. Ci sono milioni di nuovi europei oggi, incluse

almeno due generazioni di persone che provengono da fuori l’UE e che sono venute a

studiare o lavorare, oppure sono nate e cresciute in Europa, ma che ancora si sentono

escluse. Dobbiamo impedire all’Europa di perdere queste generazioni. La mancanza di

politiche per l’immigrazione e l’integrazione coerenti sta distruggendo il tessuto sociale

europeo. Solo un’Europa inclusiva può offrire una risposta al populismo e alla xenofobia

presenti delle nostre società“.

Nella dichiarazione, il gruppo S&D chiede ai ministri UE di:

• Incoraggiare gli stati membri a facilitare l’accesso alla cittadinanza per i bambini

nati in UE o che hanno seguito un ciclo educativo completo nell’Unione europea. Questo

dovrebbe rispettare le diverse leggi nazionali, ma diventare anche un principio europeo

comune.

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• Estendere gradualmente i diritti di cittadinanza a chi proviene da paesi terzi ma

risiede da lungo tempo in UE.

• Avviare un percorso di revisione delle politiche UE per l’immigrazione, in modo da

tenere conto dei bisogni del mercato del lavoro e assicurare il rispetto dei diritti

fondamentali previsti dalla Carta UE anche per gli immigrati, in quanto questi diritti sono

per tutti, non solo per i cittadini UE.

• Assicurare che tutti gli stati membri abbiano ratificato la convenzione ONU sulla

protezione dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.-

Sylvie Guillaume, vicepresidente S&D, ha concluso: “Troppi immigrati di seconda e terza

generazione, nati e cresciuti in UE, sono costretti ad affrontare molteplici difficoltà per far

valere i diritti di cittadinanza, anche se spesso sono cittadini di uno stato membro UE. La

discriminazione che deriva dalle loro origini etniche, spesso li rende ancora più vulnerabili

alla disoccupazione. L’esclusione non è la formula vincente per affrontare questo

problema, perché rende le comunità sempre più chiuse ed esposte alla retorica estremista.

Rispondere con l’inclusione, invece, è la soluzione migliore, possibilmente coinvolgendo

partner economici per combattere la discriminazione e incoraggiare la diversità, per una

maggiore coesione sociale”.

(FONTE http://www.euprogress.it/2013/07/uneuropa-inclusiva-contro-la-

xenofobia)

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Montesilvano, spiaggia e mare

pienamente accessibili ai disabili

L’iniziativa presentata ieri mattina

MONTESILVANO. Due spiagge pubbliche completamente accessibili e, da questa

stagione, anche il mare a portata di tutti, grazie alla dotazione di due sedie job con cui

persone con disabilità e problemi motori avranno la possibilità di entrare in acqua senza

difficoltà e di godere appieno del mare.

«Questa è la Montesilvano che vogliamo», ha commentato il Sindaco Attilio Di Mattia

questa mattina nell’incontro pubblico che si è tenuto nel lido della Riviera, all’altezza di Via

Dante, a cui hanno partecipato gli assessori Adriano Chiulli ed Enea D’Alonzo, sostenitori

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dell’iniziativa, Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio Disabili del Comune e promotore

del progetto “Montesilvano senza barriere”, i consiglieri comunali Fabio Vaccaro e Daniele

Scorrano e le Autorità e rappresentanti della Guardia Costiera, della Polizia di Stato, del

Corpo forestale dello Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Locale di Montesilvano.

Presenti per l’occasione anche molte associazioni tra cui la Scuola di Salvataggio Cani

Abruzzo, la Cooperativa Diapason Pet Teraphy, l’Associazione Carrozzine

Determinate,l’Associazione Sottosopra di Pescara.

Nelle due spiagge pubbliche (una all’altezza di via Dante, l’altra all’altezza di via L’Aquila) -

che sono già attrezzate con passerelle pedonabili dotate di staccionate in paletti di legno e

funi a servizio dei non vedenti, e bagni chimici per disabili - saranno a disposizione

gratuitamente di turisti e residenti due sedie job che permetteranno l’ingresso in acqua a

persone con problemi motori assistite dal personale dell’Azienda Speciale dei Servizi

Sociali del Comune (una unità per ogni lido).

«Grazie al lavoro di sinergia tra gli assessorati al Demanio e alla Disabilità, l’Ufficio Disabili

del Comune, e l’Azienda Speciale per i Servizi Sociali che ha messo a disposizione il

personale – ha continuato il sindaco Di Mattia - oggi Montesilvano sta vincendo la

scommessa lanciata dalla nostra Amministrazione per avere un turismo per tutti; un segno

tangibile di civiltà ed un obiettivo concreto raggiunto per valorizzare la dimensione

attrattiva della nostra città».

«Più che di accessibilità dovremmo parlare di ospitalità – ha aggiunto l’assessore al

Demanio, Adriano Chiulli - perché una città accessibile è una città che vuole abbracciare

tutti i suoi ospiti, turisti e residenti. Come Amministratori abbiamo il dovere, così come

sancito dall’art. 3 della nostra Costituzione, di rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto la

libertà e l'eguaglianza dei cittadini e ne impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

Investire sull'accessibilità delle strutture non è soltanto una scelta di civiltà ma anche un

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grande fattore di crescita economica. Se il turismo deve essere uno dei motori

dell'economia della città, allora tutti devono poter partecipare e, soprattutto, fruirne».

«Siamo molto orgogliosi – ha aggiunto Enea D’Alonzo, assessore alla Disabilità, - di essere

tra i pochi Comuni in Italia ad avere ben due spiagge completamente accessibili e da oggi

anche il mare. E’ per noi una grande soddisfazione”. “Abbiamo realizzato un sogno - ha

concluso Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio Disabili del Comune di Montesilvano

– Una dimostrazione che quando si aggrediscono le barriere culturali, si riescono a

sgretolare anche quelle materiali».

A chiudere la mattinata sono stati Simone e Chiara, due giovani ragazzi che sono entrati in

acqua grazie alle sedie job, accompagnati dai cani di salvataggio, mentre un ATR della

Guardia Costiera ed un elicottero della Polizia di Stato sorvolavano il cielo di

Montesilvano, e due moto d’acqua della Polizia si vedevano sull’orizzonte del mare

azzurro. Tra gli applausi di villeggianti, presenti, Autorità, per quella che è diventata una

mattinata di festa della ospitalità.

(fonte http://www.primadanoi.it/news/cronaca/542066/Montesilvano--spiaggia-e-mare-

pienamente.html)

Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ

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