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23 febbraio 2012 n. 476 www.ravennaedintorni.it Redazione tel 0544 271068 [email protected] • Pubblicità tel. 0544 408312 [email protected] A PAGINA 4 Altri sei mesi di cassa integrazione OMSA A PAGINA 5 Mozione unitara per il primo congresso Pdl POLITICA DA PAGINA 14 Intervista a Latini sul suo Ubu Roi TEATRO/NOBODADDY A PAGINA 15 Pappano e Piovano sul palco dell’Alighieri MUSICA A sollevare il tema c’è stato il ca- so di una ragazza somala che ha de- nunciato di essere stata strattonata dalla polizia tanto da spingere la questura a diramare una nota per spiegare la propria versione dei fat- ti. Poi ci sono alcuni operatori del- l’immigrazione dell’ufficio comu- nale che dicono di aver ricevuto se- gnalazioni da alcuni utenti, alcune ritenute attendibili altre meno, tut- te da vagliare. Segnalazioni che so- no state fatte anche all’assessore competente in tema di immigrazio- ne e sicurezza che intende chiedere un incontro in questura per affron- tare il tema prima di esprimere va- lutazioni. Nessuno parla di un feno- meno diffuso e non sono stati se- gnalati episodi di particolare gra- vità. Molti operatori di strada riferi- scono di non aver avuto sentore del problemi. Mentre altri dicono inve- ce che in effetti il clima si sta surri- scaldando. Noi abbiamo raccolto qualche testimonianza che include anche voci (per ovvie ragioni ano- nime) all’interno delle forze dell’or- dine. Il lavoro degli agenti in strada, peraltro in alcuni casi provenienti da altre città e di rinforzo all’organi- co ravennate, è sicuramente meri- torio e non c’è motivo di dubitare che la stragrande maggioranza de- gli agenti rispetti le regole. Cionono- stante, queste segnalazioni esisto- no. E ci è parso doveroso renderne conto. Mentre la crisi morde e perfino un gigante come Librerie.coop chiede la cassa integrazione (par- ziale) per i dipendenti, la grande centrale di Confcooperative va a congresso e si prepara a rinnovare i vertici. Un appuntamento che sarà anche un momento per riflet- tere sulla tenuta del sistema eco- nomico e delle imprese locali, so- prattutto in relazione alla stretta creditizia che sta di fatto mettendo in ginocchio molte famiglie e realtà imprenditoriali. SERVIZI ALLE PAGINE 6-7 CAVEZZALI A PAGINA 13 SERVIZI ALLE PAGINE 2-3 La denuncia: «Polizia violenta» Due agenti querelati per lesioni da un’immigrata. E il Comune riceve altre segnalazioni SOCIETÀ Dopo gli spettacoli di denuncia sui misteri di Ustica e del Vajont e il successo di Ausmerzen, l’oratore civile Marco Paolini arriva a Ravenna con ITIS Galileo, in scena all’Alighieri da merco- ledì 29 febbraio a sabato 3 marzo. L’avventura umana e culturale di Galileo Galilei rivisitata dun- que da un maestro dell’arte della narrazione. Con la sua aggraziata ironia e le doti affabulato- rie, Paolini ripercorre la figura del padre della scienza moderna, la sua fame di conoscenza e l’a- more per lo studio costante e appassionato delle cause e dei fenomeni della natura. Il Galileo di Paolini – scritto con Francesco Niccolini – è un eroe moderno, un eroe senza mito, un genio senza laurea, un uomo che ha paura e non se la sente di morire per le sue idee. Non è un Gior- dano Bruno, un eretico pronto al rogo, ma un simbolo in lotta per la “legittimità di sbagliare”. PROSA Paolini e la rivoluzione di Galileo ECONOMIA Confcooperative: un congresso in tempo di crisi Lo staff di Ravenna 2019 assicura che la fotografia sarà al centro della can- didatura a capitale della cultura. Il diret- tore del Mar Claudio Spadoni giustifica la presunta disattenzione verso l’ottava ar- te. Un'esponente di primo piano della fo- tografia ravennate racconta le difficoltà per una piccola galleria in centro. Sono alcune delle reazioni alla nostra inchiesta della scorsa settimana, quando fotografi di fama internazionale avevano denun- ciato il disinteresse delle istituzioni locali verso il settore. MANSERVISI ALLE PAGINE 8-9 CULTURA «La fotografia è centrale per Ravenna 2019» FORUM A PAGINA 16 A PAGINA 26 Diossine: un pollo oltre i limiti di legge SALUTE OFFERTE IMMOBILIARI da pagina 28 Giorgio, Roberta, Gianni e Katia vi aspettano all’Agriturismo Camere, cucina, relax a Brisighella in via Montefortino 2 cell. 388 1442264 Editore Reclam Aut. Trib. di Ravenna n. 1172 del 17/12/2001 Direttore responsabile: Fausto Piazza Stampa: Galeati Industrie Grafiche Anno X nr. 475. Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA. Prezzo0,08 COPIA OMAGGIO INAUGURAZIONE Sabato 25 febbraio tutto il giorno integrazione sportiva integrazione dietetica Via Maggiore 56 tel. 347 8867493 [email protected] segue articolo a pagina 8 servizio personal trainer abbigliamento tecnico

Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

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23 febbraio 2012 n. 476 www. ravennaed in to r n i . i tRedazione tel 0544 271068 [email protected] • Pubblicità tel. 0544 408312 [email protected]

A PAGINA 4

Altri sei mesi di cassa integrazione

OMSA

A PAGINA 5

Mozione unitara per il primo congresso Pdl

POLITICA

DA PAGINA 14

Intervista a Latinisul suo Ubu Roi

TEATRO/NOBODADDY

A PAGINA 15

Pappano e Piovanosul palco dell’Alighieri

MUSICA

A sollevare il tema c’è stato il ca-so di una ragazza somala che ha de-nunciato di essere stata strattonatadalla polizia tanto da spingere laquestura a diramare una nota perspiegare la propria versione dei fat-ti. Poi ci sono alcuni operatori del-l’immigrazione dell’ufficio comu-nale che dicono di aver ricevuto se-gnalazioni da alcuni utenti, alcuneritenute attendibili altre meno, tut-te da vagliare. Segnalazioni che so-no state fatte anche all’assessorecompetente in tema di immigrazio-ne e sicurezza che intende chiedereun incontro in questura per affron-tare il tema prima di esprimere va-lutazioni. Nessuno parla di un feno-meno diffuso e non sono stati se-gnalati episodi di particolare gra-vità. Molti operatori di strada riferi-scono di non aver avuto sentore delproblemi. Mentre altri dicono inve-ce che in effetti il clima si sta surri-scaldando. Noi abbiamo raccoltoqualche testimonianza che includeanche voci (per ovvie ragioni ano-nime) all’interno delle forze dell’or-dine. Il lavoro degli agenti in strada,peraltro in alcuni casi provenientida altre città e di rinforzo all’organi-co ravennate, è sicuramente meri-torio e non c’è motivo di dubitareche la stragrande maggioranza de-gli agenti rispetti le regole. Cionono-stante, queste segnalazioni esisto-no. E ci è parso doveroso renderneconto.

Mentre la crisi morde e perfinoun gigante come Librerie.coopchiede la cassa integrazione (par-ziale) per i dipendenti, la grandecentrale di Confcooperative va acongresso e si prepara a rinnovarei vertici. Un appuntamento chesarà anche un momento per riflet-tere sulla tenuta del sistema eco-nomico e delle imprese locali, so-prattutto in relazione alla strettacreditizia che sta di fatto mettendoin ginocchio molte famiglie erealtà imprenditoriali.

SERVIZI ALLE PAGINE 6-7 CAVEZZALI A PAGINA 13

SERVIZI ALLE PAGINE 2-3

La denuncia: «Polizia violenta»Due agenti querelati per lesioni da un’immigrata. E il Comune riceve altre segnalazioni

SOCIETÀ

Dopo gli spettacoli di denuncia sui misteri di Ustica e del Vajont e il successo di Ausmerzen,l’oratore civile Marco Paolini arriva a Ravenna con ITIS Galileo, in scena all’Alighieri da merco-ledì 29 febbraio a sabato 3 marzo. L’avventura umana e culturale di Galileo Galilei rivisitata dun-que da un maestro dell’arte della narrazione. Con la sua aggraziata ironia e le doti affabulato-rie, Paolini ripercorre la figura del padre della scienza moderna, la sua fame di conoscenza e l’a-more per lo studio costante e appassionato delle cause e dei fenomeni della natura. Il Galileodi Paolini – scritto con Francesco Niccolini – è un eroe moderno, un eroe senza mito, un geniosenza laurea, un uomo che ha paura e non se la sente di morire per le sue idee. Non è un Gior-dano Bruno, un eretico pronto al rogo, ma un simbolo in lotta per la “legittimità di sbagliare”.

PROSA

Paolini e la rivoluzione di Galileo

ECONOMIA

Confcooperative:un congressoin tempo di crisi

Lo staff di Ravenna 2019 assicurache la fotografia sarà al centro della can-didatura a capitale della cultura. Il diret-tore del Mar Claudio Spadoni giustifica lapresunta disattenzione verso l’ottava ar-te. Un'esponente di primo piano della fo-tografia ravennate racconta le difficoltàper una piccola galleria in centro. Sonoalcune delle reazioni alla nostra inchiestadella scorsa settimana, quando fotografidi fama internazionale avevano denun-ciato il disinteresse delle istituzioni localiverso il settore.

MANSERVISI ALLE PAGINE 8-9

CULTURA

«La fotografiaè centrale per Ravenna 2019»

FORUM

A PAGINA 16

A PAGINA 26

Diossine: un pollo oltre i limiti di legge

SALUTE

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Giorgio, Roberta,Gianni e Katia

vi aspettano all’Agriturismo

Camere, cucina, relax

a Brisighellain via Montefortino 2

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Editore Reclam Aut. Trib. di Ravenna n. 1172 del 17/12/2001 Direttore responsabile: Fausto Piazza Stampa: Galeati Industrie Grafiche Anno X nr. 475. Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA. Prezzo� 0,08 COPIA OMAGGIO

INAUGURAZIONE

Sabato 25 febbraio

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Confcooperative riunita a congressoal tempo della crisi. Rinnovo dei vertici

L’ASSEMBLEA

«In questi ultimi 4 anniConfcooperative Ravennaha concentrato gran partedelle proprie energie nelsostegno e nella guida del-le cooperative associate siadal punto di vista econo-mico che gestionale. Sonostati anni difficili che han-no visto abbattersi anchesulla nostra provincia glieffetti di una crisi deva-stante che, purtroppo,morde ancora oggi. La no-stra organizzazione peròpuò dirsi soddisfatta del la-voro svolto fin qui e dei ri-sultati, incoraggianti, checi accompagnano: in un periodo ne-ro per l’economia locale l’utilizzo diammortizzatori sociali da parte dellenostre cooperative è quasi irrilevantese confrontato ai dati economicicomplessivi». La riflessione è di Raf-faele Gordini, presidente uscente diConfcooperative, che così pone lepremesse dell’imminente XXIVºCongresso dell’associazione e fra lepriorità, lo sviluppo delle cooperativeassociate e la promozione di una“nuova cooperazione”.

L’assise dell’Unione provinciale acui parteciperanno oltre 200 delega-ti è in programma il prossimo venerdì24 febbraio, a partire dalle ore 9.30,presso l’hotel Holiday Inn di Raven-na (via Mattei 25).

«Ci siamo sempre battuti a soste-gno delle nostre cooperative – prose-gue nel suo ragionamento il presi-dente Gordini – e non ci siamo maisottratti alle responsabilità verso ilterritorio. Abbiamo fornito un con-tributo attivo in tutti i Tavoli dellaprovincia, pubblici e delle associazio-ni di categoria, sia per la concretizza-zione del Nuovo Patto per lo Svilup-po, sia per la stesura dei Piani territo-riali di ambito locale. Chi guideràl’associazione nei prossimi 4 anniavrà davanti una nuova grande sfida

fatta di azioni propositive e concreteper uscire dalla crisi e di impegni im-portanti per la coesione del movi-mento nell’ambito dell’Alleanza del-le Cooperative Italiane».

Il programma della giornata di As-semblea sarà articolato in un mo-mento pubblico (dalle 9,30 alle12,45) e in una seconda parte, riser-vata ai delegati (dalle 14,30), duran-te la quale si terrà l’elezione del presi-dente e dei consiglieri provinciali cheguideranno l’Associazione nel futuroquadriennio. La sessione pubblicamattutina prevede, altre alla relazio-ne del presidente Gordini, i saluti del-la autorità presenti: Fabrizio Mat-teucci, sindaco di Ravenna, ClaudioCasadio, presidente provincia di Ra-venna, Mons. Giuseppe Verucchi, ve-scovo della Diocesi di Ravenna-Cer-via, Gianfranco Bessi, presidenteCciaa di Ravenna; seguiranno l’in-tervento del prof. Franco Mosconi,docente di Economia all’Università diParma, e le conclusioni del presiden-te regionale di Confcooperative,

Maurizio Gardini «Abbiamo pensato di dividere in

due parti i lavori per poter garantireuno spazio adeguato ai delegati dellecooperative che durante la parte ri-servata potranno intervenire in As-semblea sugli argomenti che reputa-no più importanti – evidenzia il diret-tore di Confcooperative Ravenna An-drea Pazzi –. I lavori di preparazioneal Congresso sono partiti diversi me-si fa con la proposta, da parte delConsiglio uscente, di quattro gruppidi lavoro dedicati a: “Una modernaorganizzazione”, “La cooperativa e ilmercato”, “Servizi efficienti ed effi-caci...”, “L’Alleanza delle cooperati-ve italiane”. Così nostri quadri diri-genti hanno avuto modo di parteci-pare a momenti di approfondimentosu tematiche che verranno poi di-scusse in assemblea». «Inoltre –continua Pazzi – dal consiglio pro-vinciale è emersa laproposta di una spe-ciale commissioneatta a formulare le li-nee per un Codiceetico di Confcoopera-tive Ravenna, unostrumento che possaessere da stimolo perle cooperative ade-renti e per la comu-nità in cui operano».

«L’accesso al credito per le imprese e la tutela dei soci lavoratoriin alcuni campi, quali la salute personale e il superamento della co-siddetta terza settimana con la surrogazione (sostituzione) di pre-stiti ad alto tasso di interesse contratti dai singoli cittadini, sonoattività sulle quali sempre più oggi si spende la nostra organizza-zione nel formulare proposte e progetti – afferma Andrea Pazzi, di-rettore Confcooperative Ravenna –; un mandato ricevuto in questianni che, ritengo, possa essere mantenuto anche durante i prossimiquattro anni della nuova presidenza che verrà eletta nel corso delCongresso provinciale».

Sul fronte delle imprese sono note a tutti le principali problema-tiche del momento riassumibili in generalizzata difficoltà di acces-so al credito (con particolari rigidità per alcuni settori d’impresaquali l’edilizia), lentezza degli Istituti bancari nell’erogarlo e fortidifficoltà nell’incassare il loro dovuto dalle vendite o dalle presta-zioni eseguite, in particolare quando il committente è la Pubblicaamministrazione. La cooperazione ha a disposizione uno strumen-to per far fronte a questo problema: il consorzio unitario di garan-zia Cooperfidi Italia che in Emilia Romagna svolge l’operatività piùimportante. «Grazie a Cooperfidi, – sottolinea Pazzi – con le garan-zie sussidiarie fornite e le convenzioni con la maggior parte degliIstituti di credito operanti sul territorio, le cooperative possono ri-cevere dalle banche maggiore possibilità di erogazione e tassi d’in-

teresse concorrenziali rispetto al mercato». I numeri diCooperfidi ne dimostrano la sua efficacia: nella sola Emi-lia Romagna nell’anno 2011 i finanziamenti erogati so-no stati pari a 50milioni di euro, di cui circa 30milioniconcessi in convenzione con il Fondo di co-garanzia dellaRegione che ha permesso una maggiore operatività nel-l’assegnazione di prestiti. «Oltre a Cooperfidi – proseguePazzi – le cooperative possono contare su funzionari dellanostra associazione provinciale, specializzati nel pianifi-care gli investimenti, nelle “ristrutturazioni” del debito,nella valutazione delle proposte di credito e nel dialogocon le banche. Inoltre non va dimenticato il lavoro svoltodalle Bcc, che hanno dato e continuano a fornire risposte

importanti a questi problemi, a dimostrazione che tutta la coopera-zione, anche in materia di credito, è a fianco dei propri soci e delproprio territorio».

Per il credito al consumo, cioè quei finanziamenti erogati allesingole persone per l’acquisto di beni e servizi, dal contatto tra lanuova Mutua regionale Vivere e il sistema regionale delle Banche diCredito Cooperativo è nato un nuovo prodotto creditizio con l’obiet-tivo di venire incontro alle famiglie in particolari difficoltà econo-miche sia perché strette da finanziarie private con tassi a doppia ci-fra, sia per contingenti esigenze di nuovo prestito. «I due firmataridell’accordo hanno diversi ruoli – spiega Pazzi –: compito della Bccè di liberare il consumatore dall’impegno preso con la finanziaria esostituire il precedente debito con uno più dilazionato nel tempo atassi inferiori e rate sostenibili; la cooperativa Vivere, nel frattem-po, farà da intermediario e da garante nell’intera transizione».

Cooperative associate: 204;Valore della produzione: 1.893.003.921 euro;Posizioni associative: 107.852 soci; Addetti: 11.458;Capitale intergenerazionale: 827.644.136 euro; Capitale investito in iniziative sul territorio: 3.121.986 euro (contributo fondamentale delle Banche di Credito Cooperativo); Commesse affidate alle cooperative sociali di inserimento lavorativo: 4.982.013 euro; Persone appartenenti alle fasce deboli occupate dal sistema Confcooperative: 684Imposte e tasse versate: 14.069.157 euroRaccolta della Banca di Credito Cooperativo ravennate e imolese e Bcc Romagna Occidentale: 3,5 miliardi di euroSportelli Bcc: 50 in tutta la provincia

[Dati tratti dal Bilancio Sociale Confcooperative Ravenna 2010]

I numeri dell’Unione provinciale di Ravenna

L’assise provinciale in programmail 24 febbraio all’Holiday Inn

di Ravenna. Attesi oltre 200 delegati

CREDITO E FINANZE

Ecco gli strumentiper sostenereimprese e famiglie

AndreaPazzi

Raffaele Gordini

L’ultimo congresso provinciale di Confcooperative nel 2008

2 RAVENNA&DINTORNICRONACA&ECONOMIA giovedì 23 febbraio 2012 |

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Se la scuola chiude per nevele maestre non sono tutte uguali

DOPO IL MALTEMPO

A seguito della chiusura di tutte le scuole per l’emergenza neve,le maestre, gli educatori e tutti i lavoratori dei nidi o delle maternecomunali saranno pagati o perderanno otto giorni di lavoro? Di-pende. Non tutti i lavoratori saranno infatti trattati allo stesso mo-do. I dipendenti comunali assunti a tempo indeterminato sarannopagati normalmente, come gli statali. I dipen-denti delle cooperative e i precari del Comune,che fanno lo stesso lavoro, saranno trattati inmodo diverso e dovranno recuperare le ore (sesarà possibile) o perderanno la retribuzione.

Come è giustificata questa disparità? I geni-tori pagheranno le rette complete dei figli al ni-do (vedi box), pur non avendo potuto usufruiredel servizio. «Anche il Comune – assicura l’as-sessore all’Infanzia Ouidad Bakkali – pagherànormalmente una quota per ogni bambino al-le cooperative, come concordato, senza tenereconto della chiusura». E allora, perché le lavo-ratrici dipendenti di cooperative potrebberonon ricevere lo stipendio?

Secondo quanto spiegatoci da Rita Contessi,responsabile del personale dei 417 lavoratoridella coop Zerocento, «le assenze vanno inqualche modo giustificate. Per questo, in ac-cordo con i sindacati, abbiamo stabilito tre mo-di in cui i lavoratori potranno giustificarle. Outilizzando le ferie, o utilizzando le proprie ore di permesso o con labanca ore (un sistema di recupero delle ore non lavorate, ndr)».

Eppure le indicazioni della Flc Cgil nazionale erano state catego-riche «non è dovuto alcun recupero per le ore non prestate, fermorestando il diritto alla retribuzione – hascritto Isetta Barsanti Mauceri in unanota –. Il ritardo o l’assenza dal servizioper cause non imputabili alla volontàdel lavoratore rientra in quella tutelatadal codice civile secondo cui, all’artico-lo 1256, “l’obbligazione si estinguequando, per una causa non imputabileal debitore, la prestazione diventa im-possibile”».

La Cgil di Ravenna però attenua i to-ni: «Le direttive nazionali non sono ap-plicabili a tutti i contratti, perché an-che i datori di lavoro (in questo caso ilComune di Ravenna e le coop, ndr.) posso-no applicare lo stesso criterio di “nonrecupero” negando la retribuzione –spiega Marinella Melandri segretariadella Funzione Pubblica Cgil Ravenna–. I lavoratori potranno scegliere se se-gnare le giornate a zero ore e rinuncia-

re al pagamento o segnarle come ferie a seconda delle necessitàpersonali. Oppure potranno anche decidere di recuperarle sup-plendo alle assenze delle colleghe nell’arco dell’anno, anche se inquesto caso si dovranno adattare a lavorare in orari e strutture di-verse dalle abituali e che potrebbero essere anche distanti e non

sempre conciliabili con il proprio lavoro nor-male. Grazie all’accordo di “mensilizzazione”,però, se decideranno di recuperare le ore rice-veranno lo stipendio normalmente». Il pro-blema arriverà con la chiusura delle scuole, incui le ferie sono obbligate. A quel punto le orenon recuperate e non utilizzate come ferie po-trebbero intaccare lo stipendio delle lavoratri-ci, che oscilla attorno ai 900 euro al mese.

Ma come è possibile che gli assunti dal Co-mune siano pagati, mentre i loro colleghi as-sunti sempre dal Comune, ma a tempo deter-minato, e i dipendenti dalle coop (a loro voltapagate dal Comune) non lo siano? «È una di-sparità contrattuale. Il lavoro è identico, ilcontratto no e quindi nemmeno i diritti», spie-ga la sindacalista. I soldi pagati dai genitoriper queste giornate allora rimarranno al Co-mune e alle cooperative? «Non ci sarà nessu-na discrepanza tra le entrate e le uscite dellacooperativa. – spiega Rita Contessi di Zero-

cento –. Le lavoratrici hanno un contratto con previste ferie e ore dipermesso e si farà semplicemente riferimento a quello».

Matteo Cavezzali

C’è aria di crisi nel settore librario. Parte la cassaintegrazione per i sei dipendenti della Libreria coopdi Ravenna e per quelli del punto vendita di Lugo, co-me per tutti i 170 dipendenti nazionali del gruppo.

La società ha chiesto formalmente la cassa inte-grazione nei giorni scorsi al Ministero del Lavoro edella Previdenza Sociale e comunicato contestual-mente ai sindacati. Riguarderà a rotazione circauna ventina di lavoratori sui 170 e dovrebbe averequindi un impatto molto limitato sui lavoratori, co-me hanno commentato alcuni sindacalisti. La sceltadi ricorrere comunque agli ammortizzatori sociali,

aveva spiegato in una nota lasocietà «è dovuto all’acuirsidella crisi dei consumi in ge-nerale e al settore del libro inparticolare: il mercato del li-bro nel 2011 ha chiuso intor-no a -8% rispetto al 2010,mentre librerie Coop a -2,8%;in gennaio 2012 il mercato

ha chiuso al -10% e librerieCoop a – 3%». Dati in perditama non drammatici cheperò arrivano in un momen-to delicato. «Questa infelicecoincidenza tra la crisi e lostart up delle librerie – diceancora librerie.coop ha po-sto la società di fronte allanecessità di utilizzare la fles-sibilità prevista contrattual-mente e il temporaneo ricor-so agli ammortizzatori socia-li per garantire da una partei posti di lavoro esistenti edall’altra affrontare la ri-strutturazione aziendale fi-nalizzata alla crescita, allo

sviluppo e all’occupazione». Il punto vendita raven-nate dell’Esp è stato tra i primissimi, se non il primo,ad aprire in Italia e in città la società è coinvolta an-che nel grande progetto di ristrutturazione del mer-cato coperto. Su questo, giungono però rassicura-zioni da Giovanni Monti, vicepresidente di CoopAdriatica, il garantisce però che questo provvedi-mento «non inficerà minimamente sul progetto cheè ovviamente confermato. Bisogna evitare toni al-larmistici su questa questione, che riguarda unaflessione del settore a livello nazionale. Le librerie so-no e restano il nostro fiore all’occhiello». (ma. ca.)

Librerie.coop:cassa integrazioneper i lavoratori

CRISI

COSA PAGHERANNO LE FAMIGLIELa giunta comunale ha dispostoche nel mese di febbraio, le fa-miglie dei bambini iscritti a tuttele materne comunali e statali sivedranno ridurre proporzional-mente le tariffe a forfait relativeal servizio mensa. Per quanto ri-guarda i nidi, invece, verràmantenuta invariata la parte fis-sa di retta (che costituisce digran lunga la percentuale mag-giore) e non verrà invece con-teggiata la quota giornaliera,come accade quando un bam-bino è assente per motivi fami-gliari o di salute.

le tar i f fe

Precariee dipendenti

di cooperativedovranno

recuperareotto giornate o rinunciare

alla retribuzioneLe statali

e comunaliinvece no

«Ma il progettoper il mercatocoperto non èin discussione

Sarà fatto»

RAVENNA&DINTORNI 3CRONACA&LAVORO| giovedì 23 febbraio 2012

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Omsa, cassaintegrazioneper altri sei mesi

LAVORO

«La cassa integrazione in deroga disei mesi per i lavoratori dell’Omsaconsente di proseguire più serena-mente il lavoro per la reindustrializza-zione dell’area e per la salvaguardiadell’occupazione. Abbiamo fatto unaltro passo in avanti». Lo ha sottoli-neato l’assessore regionale Gian CarloMuzzarelli commentando l’accordoraggiunto mercoledì 22 febbraio aRoma al ministero del Lavoro e dellepolitiche sociali.

L’accordo prevede che la Omsa-Golden Lady possa richiedere la con-cessione della cig in deroga – con il so-stegno sia del ministero sia della Re-gione Emilia-Romagna – per 239 la-voratori con un impegno del ministe-ro dal 15 marzo al 15 settembre2012. Nel periodo di cig in deroga, sipunterà ad attuare un progetto indu-striale che potrà consentire di assorbi-re un parte rilevante delle lavoratrici edei lavoratori (almeno 120).

È già previsto un incontro al Mini-stero dello sviluppo economico entroil 10 marzo per perfezionare gli accor-di tra l’acquirente, Golden Lady, orga-nizzazioni sindacali e le istituzioni,mentre la Regione, a sua volta, convo-cherà Golden Lady e sindacati il pros-

simo 12 marzo per chiudere formal-mente la procedura di mobilità apertadall’azienda. La Regione e la Provin-cia di Ravenna interverranno per fa-vorire la necessaria riqualificazioneprofessionale dei lavoratori.

Pansac. Si sono svolti invece ilgiorno prima, martedì 21 febbraio,sempre a Roma, gli incontri tra le isti-tuzioni e il commissario straordinariodella Pansac Marco Cappelletto. È sta-ta chiesta la concessione della cassaintegrazione guadagni straordinaria,con decorrenza 12 dicembre 2011, eper tutta la durata dell’attività delcommissario, per un numero massi-mo di 731 unità lavorative distribuitenei cinque stabilimenti produttivi ita-liani, compreso quello ravennate.

Cappelletto ha poi esposto i pro-grammi futuri di sviluppo aziendaledichiarando che le prospettive di recu-pero dell’attività imprenditoriale av-verranno sulla base di un programmadi prosecuzione dell’esercizio dell’im-presa, e di cessione degli stabilimentiproduttivi di cui essa si compone.

Per quanto riguarda lo stabilimen-to produttivo ravennate l’assessoreCameliani dichiara che «vi è il massi-mo impegno a far ripartire a pieno re-gime l’attività e che in proposito sistanno cercando di acquisire ulterioriordinativi di mercato».

Alla Pansac si puntaa far ripartire a pieno

regime l’attività

Big del Pd in regione nel fine settimana. Massimo D'Alemasarà a Ravenna domenica 26 febbraio alle 10.30 alla sala Rina-scita di via Maggiore, intervistato dal direttore de L'Unità Clau-dio Sardo. Venerdì 24 il segretario Pierluigi Bersani sarà invecea Bologna, alle 21, con pullman in partenza da tutta la provin-cia (alle 18 da Ravenna, info 0544 281611).

Massimo D’Alema alla sala Rinascita

PARTITO DEMOCRATICOC I R C O L O C O O P E R A T O R IALLA CLASSENSE SI PARLADI MOVIMENTI MIGRATORI

Proseguono le iniziative delcircolo Cooperatori Ravennatidedicate al grande tema della“Globalizzazione e immigra-zione”. Dopo l’incontro conl'economista Massimo D'An-gelillo, venerdì 24 febbraio al-la sala Muratori della bibliote-ca Classense, in via Baccarini,è in programma la secondaconferenza: dopo l’introduzio-ne di Oscar Casadei, presiden-te del circolo, il relatore sarà lostorico ravennate Andrea Ba-ravelli, che affronterà il tema “Imovimenti migratori, problemied opportunità in prospettivastorica. L’atteggiamento deiravennati di ieri e di quelli dioggi”.

I N C O N T R IDONNE E BENI COMUNI SECONDOL’ECONOMISTA RICOVERI

Continua il breve corso dieconomia organizzato dal co-mitato “Se non ora quando” diRavenna. Sabato 25 febbraioalle 10 nella sala di via Garatto-ni 1 l’appuntamento è con l’e-conomista Giovanna Ricoveriche parlerà di “Economia, don-ne e beni comuni”. L’incontroha l’obiettivo di analizzare treelementi: l'economia dominan-te intesa come il problema; ledonne intese come soggettocapace di individuare e pratica-re soluzioni e i beni comuni in-tesi come strumenti capace difavorire l'emergere di poten-zialità. Giovanna Ricoveri, eco-nomista, ambientalista, ha fon-dato e diretto dal 1991 ad oggila rivista CNS (Capitalism, Na-ture, Socialism).

LA COOPERANTE RAPITA

Il presidente Napolitano«Rossella Urru sta bene»

Rossella Urru – la giovane cooperante sarda rapita inAlgeria che a Ravenna si è laureata e ha iniziato a lavora-re – sta bene. Lo ha detto il Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano. «Le autorità italiane – ha dichiarat– stanno seguendo molto bene la vicenda e, dalle infor-mazioni che abbiamo, sappiamo che Rossella sta bene.Inoltre il Ministero degli esteri mi ha assicurato chestanno intensificando i contatti per giungere alla sua li-berazione». Intanto a Ravenna è in programma un sit-inper chiedere la sua liberazione organizzato dalle assesso-re e dalle consigliere comunali. L'appuntamento è pergiovedì alle 18 in piazza del Popolo e verrà riproposta il23 di ogni mese fino a quando non ci saranno novità.

4 RAVENNA&DINTORNICRONACA&ATTUALITÀ giovedì 23 febbraio 2012 |

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solo nella cultura ma anche nel wel-fare. Una volta fatto questo, si puòparlare di nuove tasse».

Vendere le partecipate?«Dipende. Certamente, a Raven-

na, bisognerebbe vendere Sapir. E suRavenna Farmacie siamo favorevoliall’ingresso di un socio privato, masi potrebbe fare anche di più, evi-tando però un monopolio privato,ossia facendo uno “spezzatino”. Ilpacchetto azionario di Hera sarebbestato da vendere tempo fa, primache il valore delle azioni calasse,perché non serve a mantenere ilcontrollo pubblico dell’azienda, cheè garantito dal patto di sindacato».

Un’ultima domanda persona-le. Lei non vive grazie alla politi-ca e ci spende dunque gran par-te del suo tempo libero. Perché?

«Perché ci credo. Perché credoche ci possano essere le condizioniper cambiare questa città in cui so-no nato e in cui ho vissuto sotto lacappa soffocante del partitone chetutto decide, dal presidente dellaCamera di commercio fino al presi-dente del più piccolo comitato citta-dino. Credo ci possa essere una poli-tica meno assistenzialista e più libe-rale anche a Ravenna».

Federica Angelini

Alberto Ancarani sarà il primocoordinatore provinciale Pdl elettodagli iscritti. Ha appena trent’annima fa politica da dieci e siede suibanchi del consiglio comunale diRavenna.

Lei e il suo vice siete giovani eavete l’appoggio di due big comeBazzoni e Petri. Come riusciretea garantirvi l’indipendenza daqueste figure “ingombranti”?

«Abbiamo detto che siamo lorograti per il lavoro fatto fin’ora e checontiamo sulla loro collaborazione.Noi però, a differenza loro e non cer-to per loro responsabilità, saremo iprimi a essere eletti e avremo quindila forza di questa legittimazione.Quella di guidare il partito è una re-sponsabilità che vogliamo prendercie vogliamo che questo congresso siaun inizio, non la fine di qualcosa».

I partiti sono in crisi, anchequi. E voi state cercando distrutturarne uno, non siete“antistorici”?

«Il nostro scopo è quello di coniu-gare il buono del passato dei partitisenza però trasformarli in centri dipotere, come troppo spesso sono di-ventati. Per questo oggi sono in cri-si. Ma credo che ancora un partitopossa rappresentare un luogo di sin-tesi delle varie istanze di una so-cietà, soprattutto quando, come nelnostro caso, gli iscritti appartengo-no a ceti sociali molto diversi tra lo-ro. A patto che sia forte il legame trai vertici e la base».

Tra i valori in evidenza nellavostra mozione ci sono moltequestioni di “coscienza” come ildiritto alla vita dal concepimen-to alla morte naturale, il matri-monio tra uomo e donna, le ra-dici cristiane dell’Europa. Il Pdlravennate sta prendendo unapiega “confessionale”?

«No, questi temi non sono emersisu pressione di una parte sola delpartito, ma anzi, sono condivisi datutti. Personalmente sono cattolico,ma non ho voluto mai dare un’im-pronta confessionale al mio fare po-litica, io per esempio, se fosse pre-sentato un odg a favore dei due atto-ri ravennati minacciati di morte per

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PDL/2

Ancarani: «La nostra forza saràil fatto di essere stati eletti dalla base»

pensa dell’Omsa? Fanno bene adelocalizzare?

«No, perché un imprenditore checomunque ha modo di fare businesse che da uno stato ha ricevuto servi-zi dovrebbe sentire una responsabi-lità verso il territorio. Però allo stes-so tempo dico anche uno stato cherende troppo conveniente delocaliz-zare per via di troppi lacci e lacciuo-li ha molte responsabilità in questavicenda. E le hanno anche sceltefatte in passato dalle amministra-zioni locali».

D’accordo con la cassa inte-grazione in deroga dalla Regio-ne alle lavoratrici?

«Gli ammortizzatori sociali inquesti due anni hanno permesso ditenere insieme il paese, ma non cre-do dovrebbero essere erogati dallaRegione. Si rischia di creare prece-denti e di fare figli e figliastri. Lasensazione è che sia più una sceltasimbolica e ideologica».

Sui bilanci comunali, il Pdlchiede di non aumentare l’Imu,ma come far quadrare i conti?

«Esatto. Noi crediamo che primadi sfruttare questa piccola patrimo-niale mascherata sia possibile farerazionalizzazioni anche nei servizi etagli che non sono stati fatti, non

lo spettacolo della Sanzio, voterei afavore. In generale credo che il Pdl sistia configurando sempre più nelsolco del Partito popolare europeo,anche se, è un dato di fatto, nel restod'Europa far parte del Ppe non creaun automatismo con il rigido rispet-to della dottrina sociale della Chie-sa, come invece accade in Italia.Non vorrei però che venisse trascu-rato l’altro aspetto fondante del Pdl:la spinta verso la libertà impendito-riale».

A questo proposito: cosa ne

PDL/1

E dopo il congressoprimarie ancheper i parlamentari

Sarà un congresso unitarioquello di domenica 26 febbraioal Cube Hotel, il primo congres-so provinciale del Pdl, che saràpresieduto da Beatrice Lorenzine vedrà l’elezione dell’unicocandidato coordinatore AlbertoAncarani e del suo vice PaoloSavelli.

Quest’ultimo infatti ha decisodi ritirare la propria candidatura(sponsorizzata dall’ex An Ro-berto Petri) nata in contrapposi-zione a quella di coordinatoreGianguido Bazzoni. Il consiglie-re regionale, però, già qualchesettimana fa si era detto dispo-sto a un passo indietro in nomedell’unità e del rinnovamento. Ecosì, salgono alla ribalta, en-trambi con un po’ di emozione,due trentenni, entrambi avvo-cati, entrambi da oltre dieci an-ni attivamente impegnati in po-litica, entrambi nati e politica-mente cresciuti in Forza Italia.Forse anche per questo i due,dicono, hanno lavorato in totalesintonia nello stendere il docu-mento congressuale. La loromozione è di dodici pagine e, inbrutale sintesi, difende l’opera-to di Berlusconi, chiede un nuo-vo assetto istituzionale e, sulterritorio, si impegna a radicareil partito pur senza farlo diven-tare il Pd. Con lo scopo di riuni-re tutto ciò che “non è sinistra”nei diversi territori e strappare,da qui al 2016, il maggior nu-mero di amministrazioni al cen-trosinistra.

Il loro è un impegno a esserepiù presenti nei territori, a faremergere anche fuori Ravennal’anima del Pdl che c’è in pro-vincia. E per farlo chiedono ilvoto dei 1200 neo tesserati, iquali potranno votare anche ilconsiglio direttivo provincialedi cui sono già noti quindici no-mi che esprimono comunque lediverse anime del partito, men-tre gli altri quindici sono sceltidirettamente dai votanti chepotranno indicare una sola pre-ferenza. A breve poi, sempreper impegno di Ancarani e Sa-velli, i militanti saranno chiama-ti a votare anche per i congressicomunali. E se questa è di persé una novità, visto appuntoche finora il partito era stato«carismatico e verticistico» se-condo la definizione dei duecandidati, la grande rivoluzionepotrebbe essere quella delleprimarie. Perché il Pdl locale,come ha sottolineato lo stessiPetri, intende utilizzare la con-sultazione di simpatizzanti e mi-litanti per tutti i candidati sinda-ci e anche per i candidati parla-mentari, nel caso nel frattemponon venisse modificata la leggeelettorale. (fe. an.)

Da sinistraPaoloSavelli eAlbertoAncarani

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(di fronte al Teatro Alighieri)

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«Quando ho smesso di prenderlo a calci avevoil fiatone. Ma certi pezzi di merda che stanno quaa spacciare a volte esagerano e ti scappa la pa-zienza». Aveva esagerato quell’extracomunitarioe lui, con la divisa addosso, lo ha preso a calci.«Ma lo sanno tutti che succede a chiunque stanelle forze dell’ordine, non racconto mica nientedi nuovo. Ci sono delle volte in cui se non le daifinisci per prenderle. Che cosa do-vremmo fare?».

Succede. Succede a Ravenna. Celo racconta uno di loro, uno delle for-ze dell’ordine. Ce lo racconta mezzo-ra prima di montare per un turno:«Non sai mai cosa ti capita quandoentri in servizi. Ti può capitare di tut-to. Dalle cazzate inutili ai casini piùcomplicati. Ci chiamano dappertuttoe te la devi cavare con quello che sai,con la tua esperienza».

In certi casi l’esperienza e la cono-scenza non bastano per mantenere ilcontrollo della situazione: «Ci sonocerti che provocano continuamente etu ti sforzi per controllarti perché pic-chiare qualcuno non è certo l’obietti-vo di nessuno nelle forze dell’ordinema a volte le provocazioni diventanotroppe, anche noi siamo uomini, la pazienza tiscappa e alzi le mani». Nel giro di chi si occupadell’ordine pubblico, a prescindere dal corpo diappartenenza o dalla divisa indossata, si è sparsapresto la voce della denuncia presentata dalla ra-gazza somala che accusa due agenti di polizia diaverla buttata a terra: «Non ho idea di cosa siasuccesso. Però credo che un conto sia avere a chefare con uno spacciatore e un conto con una ra-gazza che doveva avere dei soldi».

AAnnddrreeaa AAllbbeerriizziiaa

In ospedale con una spalla lussata,ragazza querela due poliziotti per lesioni

IL CASO

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Scappata dalla guerra che affliggeil suo paese da anni, oggi in praticavive al dormitorio Re di Girgenti divia Mangagnina avendo perso lavo-ro e non riuscendo più a trovarneuno. Una storia triste come forsemolte altre, che l’8 febbraio è peròsfociata anche in una denuncia nei

confronti di due poli-ziotti. La protagonistadella vicenda è una ra-gazza somala di 25 an-ni, che abbiamo incon-trato in un bar del cen-tro. «I poliziotti mi han-no picchiato», ci avevaanticipato al telefono.

La ragazza – ci ha rac-contato poi di persona –lavorava come badante24 ore su 24 a 900 euroal mese alle dipendenzedi una ravennate che, altermine di un rapportoburrascoso, l'ha licen-ziata lo scorso mese dimarzo. Stando anche aquanto ci racconta il

suo avvocato Andrea Camprini, allaragazza spetterebbero ancora circa3mila euro di stipendi pregressi. Si èrivolta all'ispettorato del lavoro, aisindacati e a un avvocato: in manoha i documenti che comproverebbe-ro il mancato pagamento, che spet-terebbe al genero della signora, inquanto c’è la sua firma in calce allaproposta di conciliazione formulatadall’ispettorato del lavoro. Ma i soldi

nonostante questo non si vedono elei continua a cercare un nuovo la-voro senza riuscirci.

Così decide di andaredi persona dal generodella sua ex assistita, acasa sua, per chiedergli isoldi faccia a faccia. Lui,però, non vuole neppu-re vederla e chiama lapolizia che, giunta sulposto con una pattugliadella squadra volantecomposta da due agenti,tenta di ricostruire la vicenda, invi-tando la ragazza – è quanto ci dicelei stessa – a rivolgersi all'ispettora-

LA QUESTURA SCEGLIEDI NON COMMENTARE I FATTIPrima di pubblicare queste duepagine abbiamo ritenuto opportu-no che la questura di Ravenna po-tesse fornire la sua posizione sulletestimonianze e sulle vicende cheavremmo raccontato. La scelta de-gli uffici di via Berlinguer è stataquella di non aggiungere nulla alcomunicato sulla vicenda della25enne somala che ha querelato idue agenti. Per tutti gli altri episodila polizia ha scelto di non dire nul-la ritenendoli privi di fondamento.

via le Ber l inguer

to del lavoro e ad andarsene daquella casa.

La giovane allora si innervosisce,non vuole più ricomin-ciare tutta la trafila giàvissuta ma vuole soloparlare con l'uomo cheancora non le ha dato isoldi che le spetterebbe-ro. Si impunta e vuolerestare sul pianerottolodi fronte all'ingresso. Ipoliziotti cercano diconvincerla ad andarse-

ne e, stando ancora al suo racconto,la strattonano facendola cadere.Nella querela presentata in questura

La storia di una 25enneimmigrata dalla Somalia

che accusa due agentidi averla strattonata

La polizia smentisce tutto

LA CONFESSIONE

La divisa che racconta«Ti provocano e reagisciHo picchiato anche io»

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per lesioni la giovane usa la parola«strattonata». Lei – continua il rac-conto della somala – chiama il 118che però tarda ad arrivare e così siincammina e arriva a piedi al prontosoccorso, dove le prestano le primecure, la refertano e le applicano unafasciatura rigida alla spalla lussata.Al bar lo abbiamo constatato.

Il giorno dopo ha avuto il coraggiodi andare a denunciare i poliziotti inquestura. La sera del 9 febbraio, ilgiorno stesso in cui l’avevamo in-contrata al mattino, arriva in reda-zione un comunicato stampa dallastessa questura in cui si riassume lavicenda, in maniera piuttosto diver-sa rispetto alla versione fornita dallabadante.

Secondo la polizia, infatti, l'inter-vento degli agenti sul posto nonavrebbe soddisfatto la ragazza che –si legge nella nota – «con uno strata-gemma» si sarebbe improvvisamen-te introdotta all'interno della palaz-zina dove abita l'uomo che non leavrebbe pagato gli arretrati e avreb-be iniziato «ad inveire contro gli ita-liani, suonando anche in manieraviolenta al campanello dell’ex datoredi lavoro».

«Gli agenti, pertanto – continua lanota della polizia che citiamo te-stualmente – tentavano di farla rece-dere dal suo comportamento e dicondurla all’esterno del palazzo, ovenel frattempo si era creato scompi-glio, ma la stessa opponeva una fer-ma resistenza. Riportata la donnaalla calma, gli agenti terminavanol’intervento e, senza procedere ulte-riormente, lasciavano lo stabile sen-za che la signora lamentasse alcun-ché». L’avvocato Camprini poi ci diràche dalla questura è arrivata unacontroquerela ai danni della donna.

Luca Manservisi

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«Questo tipo di denunce – ci spiega l’avvocato An-drea Maestri, esperto di immigrazione – sono sempremolto complicate perché di fatto è sempre la parola diuna parte, della presunta vittima, contro l’altra, l’a-gente, a cui può bastare appellarsi al reato di “resisten-za a pubblico ufficiale” per giustificare qualche even-tuale eccesso. Per questo è fondamentale e delicatissi-mo il ruolo del giudice che deve vagliare bene le testi-monianze e ogni elemento della vicenda. Perché è chia-ro che bisogna far passare il concetto, anche dal puntodi vista culturale, che anche la potenziale vittima im-migrata davanti alla legge è protetta al pari di qualsia-si altra vittima. Qui, per fortuna, è chiaro che non esi-ste un problema diffuso di maltrattamenti agli immi-grati da parte della polizia, ma gli agenti che stanno instrada e sono in prima linea e si trovano a gestire po-tenzialmente anche situazione pericolose vanno ac-compagnati e supportati. E i pochi casi di violenza pu-niti con puntualità».

«Di questi casi ne capitano – concorda l’avvocato Li-na Taddei –. Non è semplice tracciare un confine tra laversione del ragazzo e quanto dichiarato da chi procede.Chi racconta tali storie difficilmente trova il coraggiodi denunciare per timore di conseguenze. Il sentore èche in molti casi si abusi dello strumento penale, nellafattispecie si apra un’indagine per il reato di resistenzaa pubblico ufficiale».

«Non molti giorni fa – raccontaMarcello Chiorboli, operatore allosportello Immigrati del Comune diRavenna in via Alberoni – un ragazzotunisino del 1992 è venuto in ufficio:aveva labbra rotte, segni sulle gambee sulle braccia e il giubbotto strappa-to. Ha detto che erano stati degliagenti durante un normale controllo,senza che lui avesse reagito». Chior-boli, insiema al collega Meho Sule-manski della cooperativa “Persone inmovimento” che si occupa di profu-

La testimonianzadegli operatori«Un tunisino

racconta di pugniper fargli firmareun foglio in biancoÈ arrivato da noi

con le labbra rotte»

«Voglio un incontro in questura»L’assessore alla Sicurezza: «Ho sentito io stessa i racconti degli immigrati»

DAL COMUNE

ta fare a un poliziotto, non se l’è senti-ta, ci ha detto che temeva ripercussio-ni. Credo che dorma per strada. Chi loconosce mi dice che il ragazzo è tran-quillo e non solito a delinquere. Mapare che non sia un episodio isolato.Sia chiaro, io non accuso nessuno, milimito a riportare segnalazioni che ri-ceviamo». Ma non potrebbe essereche, invece, si picchiano tra loro? Chementano? «Io quel ragazzo l’ho visto eci ho parlato. È venuto qui da solo,spaventato e preoccupato. Altri ra-gazzi sono venuti con segnalazioni si-mili ma ci sono sembrati meno atten-dibili e, forse sbagliando, li abbiamopiù trascurati».

«Se ci arrivano segnalazioni diquesto tipo e riteniamo la persona at-tendibile – dichiara la dirigente delComune Raffaella Sutter – non pos-siamo esimerci dall’intervenire, peresempio accompagnandoli a sporgeredenuncia o al pronto soccorso. Faparte del lavoro degli operatori. Se poidovessero presentarsi più casi, alloradobbiamo agire».

È quello che sembra intenzionata afare l’assessore all’Immigrazione e al-la Sicurezza Martina Monti. «So chesono arrivate segnalazioni di questotipo, alcune le ho sentite personal-mente mentre mi trovavo negli uffici.Chiederò un incontro con la dirigentedella questura. Che attendibilità ab-biano le testimonianze non possiamosaperlo, per questo voglio approfondi-re e farmi un’idea più chiara».

Federica Angelini

John (nome di fantasia), nigeriano, classe 1973, vive a Ravenna, ma permolto tempo è andato a Rimini a cercare di racimolare gli spiccioli dai carrel-li della spesa o nei parcheggi a pagamento. Un giorno del gennaio 2008,mentre è davanti a un centro commerciale, vede arrivare due auto dei cara-binieri e cerca di scappare, perché ha visto rigettare la sua richiesta d’asilo e,in attesa del ricorso, è momentaneamente irregolare. Viene preso e portatoin auto, senza manette.

John è un tipo tranquillo e pacifico, non ha precedenti, mai alzato un ditocontro nessuno. Viene lasciato solo nel sedile posteriore e si sente rivolgereuna minaccia: «Quando siamo in ufficio ti faccio il culo». E in effetti, raccon-ta ancora John: «Arrivati in caserma, mi ha trascinato fuori dall’auto e, inprossimità dei gradini di accesso alla sede, mi ha colpito con numerosischiaffi, calci e pugni in diverse parti del corpo e ha continuato per diversiminuti, nonostante lo implorassi di smettere». A un certo punto, racconta an-cora John, sul posto si è presentato anche un altro carabiniere che ha assisti-to alla scena senza intervenire. John viene poi rinchiuso nella cella di sicurez-za e racconta di essere stato lasciato senza cibo né acqua per oltre ventiquat-trore.Terminata l’udienza di convalida, John torna a Ravenna e va dritto alpronto soccorso dove gli diagnosticano «una contusione toracica con infra-zione della sesta costola destra e contusioni al volto». E John decide alloradi sporgere denuncia affidandosi a due avvocati ravennati i quali però nonriescono a ottenere nulla di più di un’archiviazione da parte del giudice cheevidentemente non si è lasciato convincere dalla testimonianza del nigeria-no, né dalla sua cartella clinica, ma ha dato credito alle parole del militareche avrebbe spiegato come il ricorso alla forza fosse stato reso necessariodalla resistenza opposta dall’arrestato. Resistenza che però, appunto, nonaveva avuto nemmeno bisogno del ricorso alle manette.

ghi e in quel momento era nell’ufficio,ha ritenuto plausibile quella testimo-nianza. «Ha detto – prosegue nel rac-conto – di essere stato costretto a fir-mare un foglio sotto le minacce di pu-gni in testa. Ma siccome non parlaitaliano, non ha capito cosa stesse fir-mando. Abbiamo interpellato la no-stra dirigente, Raffaella Sutter, chie-dendo cosa potevamo fare e lei ci haconsigliato di andare in ospedale mail ragazzo, quando ha capito che co-munque la denuncia l’avrebbe dovu-

«PROVOCAZIONI IN CRESCITADOPO ARRIVO DEI PROFUGHI»Altre testimonianze arrivano dalleparti di via Gulli. E sempre da quel-la zona arriva invece il racconto diun ragazzo di origini maghrebine,regolare in Italia da anni che rac-conta di un «atteggiamento ag-gressivo delle forze dell’ordine an-che nei normali controlli di routi-ne. Personalmente mi è capitato disentirmi dire frasi come “Tornate-ne a casa tua”, “Vattene di qui”,“Vergogna” senza che avessi fattonulla. Così si scaldano gli animi,confesso di averli a mia volta accu-sati di razzismo. Questo atteggia-mento di provocazione psicologicanon è nuovo, ma negli ultimi tem-pi, dall’arrivo dei profughi tunisini,mi sembra che si sia accentuatoverso noi tutti immigrati del Nor-dafrica».

via Gul l i

FUORI CITTÀ

«Uno picchiava, l’altro guardava»Nigeriano denuncia carabinieri, il giudice archivia

GLI AVVOCATI

«Molti non vogliono querelare perchétemono le conseguenze»

L’assessore MartinaMonti col sindaco inun sopralluogoai giardini Speyer

Spesso i furti nei condomini sono facilitati dalla presenza di ponteggi durante l’effettuazione di lavoridi manutenzione dello stabile. Questi, infatti, non sono installati in modo tale da rendere difficoltosol’uso da parte di estranei e spesso l’illuminazione carente permette di introdursi facil-mente negli appartamenti. Il proprietario dell’unità immobiliare che ha subito ilfurto può chiedere i danni sia all’impresa esecutrice, per l’omessa predi-sposizione delle misure utili ad evitare simili inconvenienti, sia alcondominio (Amministratore) per l’omessa vigilanza sulla medesi-ma ditta. Nella fattispecie si è pronunciato il Tribunale di Terni che,con la sentenza n. 414 dello scorso 11 maggio, ha condannato tantol’impresa quanto il condominio: “Del danno patito da persona il cuiappartamento sia stato svaligiato da ladri, introdottivisi attraversoponteggi installati per il restauro del fabbricato e privi sia di illumi-nazione che di misure di sicurezza, possono essere chiamati a ri-spondere non solo l'impresa che ha realizzato i ponteggi stessi, maanche il condominio, per un duplice titolo: sia quale custode del fab-bricato, ai sensi dell'art. 2051 c.c., sia per "culpa in vigilando" od"in eligendo", allorché risulti che abbia omesso di sorvegliare l'ope-rato dell'impresa appaltatrice, ovvero ne abbia scelta una manife-stamente inadeguata per l'esecuzione dell'opera (Cass. Sez. 3, sen-tenza n. 6435 del 17/03/2009). La questione di una concorrente re-sponsabilità del Condominio è legata strettamente a quella dell'im-prenditore e si ricollega all'accertato mantenimento della struttura,in assenza di cautele a tutela dei singoli condomini. L'autonomiadell'appaltatore il quale esplica la sua attività nell'esecuzione del-l'opera assunta con propria organizzazione apprestandone i mezzi,nonché curandone le modalità ed obbligandosi verso il committentea prestargli il risultato della sua opera, comporta che, di regola,l'appaltatore deve ritenersi unico responsabile dei danni derivati aterzi dall'esecuzione dell'opera. Tuttavia, una corresponsabilità delcommittente può configurarsi sia in ipotesi di violazione di regole dicustodia, ex art. 2051 c.c., che in caso di riferibilità dell'evento alcommittente stesso per "culpa in eligendo" per essere stata affidatal'opera ad un'impresa assolutamente inidonea ovvero quando l'ap-paltatore é in base ai patti contrattuali - sia stato un semplice esecu-tore degli ordini del committente ed abbia agito quale "nudus mini-ster" attuandone specifiche direttive” (Trib. Terni 11 maggio 2011 n.414). E’chiaro, naturalmente, che il livello di tutela civile non esclu-de quello penale. In sostanza individuati i ladri si potrà chiedere ilrisarcimento anche a loro.

Ponteggi poco sicuri e furti in condominio

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L’INTERVENTO

«La fotografia è al centro dell’inte-resse dello staff di Ravenna 2019».Parola di Franco Masotti, direttoreartistico del Ravenna Festival ecome noto membro del comitatoartistico-organizzativo sorto a fine2010 per costruire la candidaturadella nostra città a capitale europea

della cultura. Lo abbiamo interpellatoalla luce della nostra inchiesta dellascorsa settimana, quando abbiamo ri-portato le dichiarazioni di autorevoliesponenti del mondo della fotografiacome Alex Majoli, Ettore Malanca eGuido Guidi, che denunciavano unasorta di disinteresse da parte dellacittà e, più o meno direttamente, an-che dello staff di Ravenna 2019. «Findagli incontri delle “Cinquetracce” –ci dice invece Masotti – Guido Guidicompare in una pubblicazione piccolama preziosa curata da Silvia Loddo ededita in occasione della traccia “Versoil mare aperto” (curata dallo stessoMasotti, ndr). Quella pubblicazioneoffriva le immagini (vagamente di te-ma “marino”) di 18 fotografi di arearomagnola e voleva essere un primo

Una fotodi GuidoGuidiinseritanellapubblicazionerealizzatain occasionedelleCinquetracceper Ravennacapitale

segno di attenzione proprio per la fo-tografia e i fotografi che hanno lavo-rato sul nostro territorio, anche senon ravennati di nascita. Ne cito unoper tutti, grandissimo, Luigi Ghirri».Replicando anche alla provocazionedi Guidi – che ricordava sul nostrogiornale il fatto di essere stato invitatoa Guimaraes capitale europea dellacultura di quest’anno e di non essereinvece stato ancora contattato dallostaff di Ravenna – Masotti chiede, giu-stamente, tempo. «Siamo all’inizio delpercorso, siamo ancora solo candida-ti, e al 2019 mancano 7 lunghi an-ni…». Anche il direttore artistico delRavenna Festival non può però fare

altro che constatare quello che luistesso definisce un «problema» ri-guardo «la mentalità della città neiconfronti della fotografia».

«È strano – continua Masotti – ma ècosì. Si tratta di una sorta di disatten-zione, una rimozione. Qualche volta,diciamola tutta, trattasi di sana igno-ranza o arretratezza provinciale, maModena o Savignano (dove la fotogra-fia viene molto valorizzata, ndr) nonsono così lontane. Forse, ancora, èun’incapacità di guardarsi e vedersi.Poi nascono fotografi così importan-ti… sarà un caso?». In questa diffi-coltà, secondo Masotti, «vi deve essereun elemento antropologico di qual-che natura che potrebbe essere inda-gato. Comunque si tratta di una stra-na dialettica tra il genius loci e il Nemoprofeta in patria in questa città cosìpropizia agli ossimori. Voi – continua– avete fatto benissimo ad avviare undibattito e almeno qualcuno ora iniziaa percepire che non c’è “solo” il mo-saico, e anzi potrebbe essere proprio lafotografia la chiave di volta dell’im-magine di Ravenna in Europa». Ma-lanca e Guidi lamentavano in partico-lare il disinteresse delle istituzioni.«Che però non si devono identificarecon Ravenna2019 e il suo staff, che èoperativo da meno di un anno – con-clude Masotti –; esiste un’istituzionedi riferimento per quanto concerne learti visive a Ravenna che è il Mar. Bi-sognerebbe chiedere al direttore Spa-doni…». Lo abbiamo fatto nella pagi-na qui a fianco. (lu.ma.)

«Disattenzione verso la fotografia?Bisognerebbe chiedere al Mar»

FOTOGRAFIA

Quello spazio sperimentalein centro: «Ma è durissimasolo coprire le spese»

Tra i nomi più importanti attivi in città nel campo della fotogra-fia c’è senza dubbio anche quello di Alessandra Dragoni che do-po aver lavorato all’estero tra Amsterdam e Parigi e collaboratocon le più importanti riviste italiane ha aperto a Ravenna una pic-cola galleria fotografica in via Pasolini, MyCamera. «Si tratta – ciracconta – del mio studio che ho deciso di utilizzare anche comespazio espositivo, per mostrare lavori che considero interessanti eutili alla conoscenza e alla diffusione del linguaggio fotograficocontemporaneo. Mostro e vorrei mostrare autori italiani o stranie-ri che lavorano sulla ricerca. Vuole essere uno spazio sperimenta-le, dove propongo agli artisti di provare un lavoro, un progetto, chepoi va a debuttare magari in un luogo più grande o istituzionale. Èsuccesso con Broomberg e Chanarin, per esempio». In questi gior-ni (e fino all’8 marzo) è in corso la mostra di Marcello Galvani, gio-vane autore che fa parte di Osservatorio Fotografico, associazioneravennate per la promozione della cultura fotografica di cui anchela stessa Dragoni fa parte.

Ma come si sostiene un luogo del genere? «Sarebbe auspicabileriuscire a coprire almeno le spese – continua Dragoni – ma è duris-sima. Mi piacerebbe creare delle piccole pubblicazioni per l’uscitadi ogni mostra per avere un documento che lasci una traccia dellavoro fatto, ma non posso sostenerne i costi. Gli stessi fotografiche espongono da me devono autoprodursi i lavori. Il problemagrave è che non ci sono mai le risorse. In questo senso, se la foto-grafia fosse meno relegata a mostre estemporanee ma fosse parteintegrante dei grandi progetti, se fosse considerata come indispen-sabile e “naturale” nella costruzione della storia di un luogo, se iltessuto economico della città volgesse il suo sguardo verso questadisciplina, si potrebbero costruire esperienze importanti».

«Produrre un libro fotografico o una mostra o un progetto di do-cumentazione sul territorio – spiega ancora la fotografa – significaprodurre materiale di valore destinato a durare nel tempo. A Ra-venna non mancano i fotografi. Manca la controparte, manca lacommittenza». Come dichiarava Guido Guidi la scorsa settimanasu queste pagine, anche Dragoni attribuisce «il problema della fo-tografia in città alla mancanza di cultura. È certamente sottovalu-tato il suo ruolo nell’ambito contemporaneo – conclude –. Proprioa Ravenna, che invece si dimostra molto attenta e all'avanguardiain altri contesti come teatro e musica».

Franco Masottidello staff 2019sull’ottava arte:«È al centro del

nostro interesse»

8 RAVENNA&DINTORNICRONACA&CULTURA giovedì 23 febbraio 2012 |

Antonio Carmellini e Nadia Lombardi, titolari del nuovo Vitamin Store Ravenna,professionisti nel campodel fitness, integrazionealimentare per sportivie nutrizione

Vitamin Store, prodotti e consigli mirati per alimentazione e integrazioneInaugura anche a Ravenna - il 25 febbraio, in via Maggiore 56 - il negozio del marchio leader europeo del settore

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Il regno degli amanti del benes-sere e del fitness. È questo il bi-glietto da visita del nuovo Vita-min Store Ravenna, con sede invia Maggiore 56, che sabato 25febbraio celebra l’inaugurazioneufficiale. Un ambiente simpaticoe pieno di energia, in cui ottenereinformazioni e consigli mirati inmateria di alimentazione ed inte-grazione, grazie alla professio-nalità e competenza dei due gio-vani titolari: Antonio Carmellini,personal trainer certificato Issa,con alle spalle oltre quindici annidi vita operativa in AeronauticaMilitare, e Nadia Lombardi, nu-trizionista ed esperta in alimen-tazione ed integrazione sportiva,con un passato da assistente divolo. Quello di Ravenna rappre-senta il 75° negozio della grandecatena Vitamin Store, leader eu-ropeo nel settore dal 1993. «Tutti i nostri prodotti sono stu-diati per raggiungere obiettivispecifici e tutti gli ingredienti e le

informazioni nutrizionali, ripor-tate sulle etichette, sono reali eaggiornati – illustrano Antonio eNadia –. Il nostro punto di forza èla disponibilità di 45 marchi, ita-liani ed internazionali, oltre a ottolinee in esclusiva Vitamin Store.Dall’ideazione alla produzione, al

confezionamento, i nostri pro-dotti sono rigorosamente con-trollati e registrati al Ministe-ro della Salute, in modo da ga-rantire i migliori e più efficaciprincipi attivi ed uno standardqualitativo ai massimi livelli.Vitamin Store propone solu-zioni per qualsiasi tipo di esi-genza, riuscendo a soddisfareuna vasta ed eterogenea clien-tela. Si comincia, ad esempio,dai prodotti tecnici specificiper chi pratica body-buildinge ricerca un aumento delleprestazioni, della strutturamuscolare e del recupero. Sicontinua con integratori adattia chi pratica sport di “endu-rance”, come il ciclismo o ilcalcio, e desidera una mag-giore energia per le proprieperformance sportive, ai gio-vani che si avvicinano per laprima volta all’agonismo osemplicemente vogliono unvalido aiuto per lo studio ed il

lavoro. C’è poi la linea benes-sere, ideale nella vita quoti-diana. Essa comprende unavasta gamma di prodotti comevitamine, antiossidanti, ome-ga-3, ideali per combattere eprevenire l’invecchiamento,contrastare i radicali liberi emitigare gli effetti dellostress». «Alcuni prodotti sono parti-colarmente indicati per ledonne che vogliono perderepeso e rimodellare il propriocorpo in vista dell’estate – ri-corda Nadia che rappresenta il“lato femminile” del puntovendita –. Bastano pochi mamirati accorgimenti, un pizzi-co di disciplina e l’amore perse stessi per sentirsi meglio,carichi di energia e, perchénon ammetterlo, per piacere epiacersi. Anche gli ultra ses-santenni possono ricavarnebenefici, grazie all’utilizzocostante di prodotti specifici

indicati per risolvere i proble-mi che insorgono con l’avan-zare dell’età. In occasione dell’apertura disabato 25, oltre ad un riccobuffet, i partecipanti avrannola possibilità di sperimentare iprodotti, con uno sconto del30 per cento sul primo prodot-to acquistato. Vitamin Store è aperto tutti igiorni dalle 10 alle 13 e dalle15.30 alle 20, sabato orariocontinuato dalle 10 alle 20(chiusura lunedì mattina).

Via Maggiore 56, RavennaInfo cell.347 [email protected].

LA PIÙ GRANDE CATENA EUROPEA

DI INTEGRATORI ALIMENTARI

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«Ci sono i fotografi e ci sono gli artisti...»Il direttore artistico del Museo d’arte respinge le accuse

L’INTERVISTA

Tra le istituzioni prese di mira dai grandi fotografi da noi intervistatisullo scorso numero di Ravenna&Dintorni c’era naturalmente anche ilMuseo d’Arte della città di Ravenna, che ha da poco inaugurato la nuovagrande mostra di pittura e che non pare ineffetti aver mai puntato con convinzionesulla fotografia come forma d’arte. Neparliamo con il direttore artistico ClaudioSpadoni, in questi giorni al centro dellepolemiche anche per l’incarico da consu-lente esterno che il Comune gli ha conferi-to, di fatto senza sostituirlo (se non conuna dirigente comunale ad interim), dopoche a inizio anno era andato ufficialmentein pensione da direttore del Mar. Ma suquesti temi Spadoni preferisce non dichia-rare, nonostante le nostre insistenze.

Parliamo di fotografia, allora: ilMar non la tiene in dovuta considera-zione? E perché?

«Non mi sembra si possa dire che il mu-seo abbia ignorato la fotografia: bastereb-be scorrere le edizioni prima di “No Bor-der”, curate da Serena Simoni e Maria Ri-ta Bentini, poi di “Critica in arte”, ognunacon un giovane critico diverso (rassegneche però non si tengono più, ndr), per ren-dersi conto che un numero considerevoledi giovani artisti invitati lavorava sulla fo-tografia. Poi bisognerebbe intendersi: lafotografia è un mezzo espressivo da tempo adottato da molti artisti, comeda molti bravissimi fotografi che a ragione o a torto non sono accreditaticome artisti. Capisco che il discrimine è capzioso, ma questa è la realtà,non una mia opinione. In ogni caso, come per qualsiasi altro mezzoespressivo, personalmente non ritengo utili, a far chiarezza in merito, mo-stre specifiche, preferendo invece la pluralità, per confronti diretti più in-teressanti».

Cosa ne pensa del progetto di Luigi Tazzari di riportare in città igrandi nomi della fotografia ravennate? Il Mar collaborerebbe?

«Non avrei nulla in contrario su una mostra di grandi fotografi raven-nati, salvo precisare che in questi casi l’operazione rischia di apparire ri-

duttivamente campanilistica anche se si tratta di fotografi di reputazioneinternazionale».

C’è però chi l’accusa di una certa chiusura verso altre formeespressive contemporanee come lavideoarte. In passato ha fatto anchediscutere il mancato allestimento alMar per motivi di budget di un’operadi Yuri Ancarani, regista ravennaterecentemente premiato anche al Fe-stival di Venezia.

«Vale lo stesso discorso fatto per la foto-grafia. Rivedersi, prego, le edizioni di “NoBorder” e di “Critica in arte”, quando hopersonalmente invitato artisti che lavo-ravano col video. Così come ho fatto, lovorrei ricordare ai distratti, nell’ultimaQuadriennale di Roma, dove proprio unvideoartista da me chiamato, Adrian Pa-ci, ha vinto il primo premio, assegnato dauna giuria internazionale. La storia diAncarani l’ho già spiegata a suo tempo: siè trattato di un problema di reperimentodi risorse non preventivate, per quantomolto modeste, in tempi brevi. Ma ricon-fermo la stima che ho di lui. Curioso,però, che nessuno abbia espresso ramma-rico per una mancata mostra di Christo,che avrei potuto fare a costi contenutissi-mi, ma non sostenibili perchè non pre-

ventivati. Sarebbe stata di risonanza internazionale».Cosa sta facendo e cosa può fare il Mar per Ravenna capitale

europea della cultura?«Penso che il Mar, con la visibilità esterna della sua attività espositiva,

come delle ricerche e pubblicazioni sulle proprie collezioni, stia facendo lasua parte. Ed è quello che io credo debba comunque fare un museo, postoche non lo si voglia intendere come una Mirabilandia o come sede per ini-ziative estemporanee, fossero pure “trovate” di grande richiamo. Conti-nuo a credere che la forza di un museo stia nella salvaguardia della suaidentità».

Luca Manservisi

LA TESTIMONIANZA

«Mostrare i maestri,puntare sui giovani»

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la testimo-nianza di un giovane fotografo ravennate stimolatodalla nostra inchiesta della scorsa settimana.

Come giovane fotografo che opera in questa città nonposso che riscontrare che sebbene Ravenna presenti occa-sionali mostre fotografiche, dall’altra parte mancano unprogetto più articolato che permetta il confronto tra chi sioccupa di fotografia e anche un luogo dedicato ad esposizio-ni, corsi-workshop e acquisto di opere fotografiche. Per taleragione nonostante aver realizzato e portato in mostra nel-la mia città natale alcuni dei miei progetti sono oggi impe-gnato solo ed esclusivamente con la fotografia al di fuori deiconfini della città. Credo che a questo punto la scelta delleistituzioni, delle associazioni che si propongono di promuo-vere la fotografia e di coloro che parteciperanno possa averedue soluzioni. La prima: lavorare con grandi autori, maga-ri fotografi nati a Ravenna e conosciuti in tutto il mondo;una soluzione “vetrina” in grado di attrarre a sé pubblico evisitatori ma che nella sostanza non crea opportunità perchi a Ravenna o nel circondario crede nella fotografia comeforma di espressione. Oppure si può scegliere una soluzionedi “sostanza” promuovendo chi a Ravenna si occupa di foto-grafia e non solo, ma anche dando valore ai fotografi, spes-so poco ricordati, che nel corso della prima metà del '900 inquesta città hanno lavorato e che hanno lasciato archivi chesono veri e propri documenti di storia (per citare un esem-pio il fondo fotografico Trapani e David).

Queste due soluzioni non si escludono vicendevolmentema potrebbero diventare un connubio vincente. Mostrare leopere dei maestri della fotografia richiamando in città pub-blico e visitatori e al tempo stesso lavorare con autori menonoti valorizzando il loro lavoro e promuovendo la loro visi-bilità. Un esempio di questa strategia è l'attività dell'Archi-vio Fotografico Italiano di Castellanza (Varese) che è ingrado di lavorare con grandi autori e al tempo stesso congiovani e meno conosciuti dando vita a esposizioni di otti-ma qualità. Inoltre un investimento sulla fotografia a Ra-venna non dovrebbe prescindere dall'individuazione di unsoggetto competente, sopra le parti, in grado di ascoltare leproposte che pervengono da fotografi, associazioni, sponsore istituzioni che si assuma la responsabilità di operare scel-te concrete e lungimiranti. Questo aiuterebbe a sopperireun faticoso dialogo attento per lo più a personalismi e ini-micizie piuttosto che alla vera incentivazione della fotogra-fia. Inoltre occorrerebbe un luogo deputato in modo esclusi-vo o quasi alla fotografia. Matteo Sauli

Claudio Spadoni traun «discrimine capzioso»,

campanilismi e quellamostra mancata di Christo

RAVENNA&DINTORNI 9CRONACA&CULTURA| giovedì 23 febbraio 2012

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10 RAVENNA&DINTORNICOMMENTI&OPINIONI giovedì 23 febbraio 2011 |

Dialogo 1:«Ne ha fatta di neve eh».«Già».«Ma adesso si scioglie».«Sì, dicono che verrà un gran caldo».Dialogo 2:«Hai visto che buche che ci sono per le strade?»«Uno scandalo».«Che vadano tutti in malora».«Vergogna».Dialogo 3:«Ma lo sai che chiude il mercato coperto?».«Pensavo fosse già chiuso. Hai detto quello coperto, no?».«Nel senso che ci faranno una Coop».«Ah, ok. Meno male».«Ma cosa dici? Noi vogliamo le nostre tradizioni!»«Ah sì, scusa, hai ragione».Dialogo 4:«Caro, vado all’Iper a fare la spesa».«Stai attenta ai marocchini nel parcheggio»«Ho un badile nel bagagliaio».Dialogo 5:«Ho visto la mostra del Mar».«Dove?»«Al Mar».«Il Mar? Bella?».«Sì, c’è Caravaggio».«Ma è fantastico!».Dialogo 6:«Saranno mai delle robe, tende per i senzatetto!»«Ma cosa sono i senzatetto, degli stranieri?»«Certo».«Ma che se ne tornino a casa loro!».Dialogo 7:«È come con Berlusconi, adesso salta fuori che il Pd nonl’ha votato nessuno».«Tutti a lamentarsi, ma qualcuno li avrà pur votati».«Eh sì».«Già».«Senti, ma il Pd cosa sono i Ds?»«Penso di sì».«Orca, mi sa che alla fine allora li ho votati pure io».«Porca boia, credo anch’io».Dialogo 8:«Dove vai stasera?»«Al Cinemacity».«A far cosa?»«Voglio vincere il premio per il rutto più forte mai fattonel bel mezzo di un film scelto a caso».

Ecco di cosaparlanoi ravennati

di MOLDENKE

L’OSSERVATORIO

ADDIO BLOCKBUSTER,È STATO BELLO, CI MANCHERAIAddio Blockbuster. È come un pu-

gno nello stomaco che apprendiamola notizia della sua futura e definitivachiusura a Ravenna. Per quelli comenoi, nati e vissuti negli anni delle Vhsvendute nei grandi e colorati centridalla scritta panciuta blu e gialla, ac-cettiamo inermi questa grande scon-fitta. Non sono bastati i popcorn, le bi-bite, i surgelati, i pupazzi o i prodottiamericani. Il gigante “pirata” inter-net ha battuto le tradizioni, i sapori ele bellezze di una serata passata incompagnia a vedere un film noleggia-to. Sfido io a trovare una sola personache vi inviti a casa a guardare un filmscaricato da internet, essendone certodi poterne trovare mille, invece, che viproponessero una serata Blockbuster.“Dai film alla salute”, dicono, il desti-no dei negozi Blockbuster messi in gi-nocchio da internet è la riconversionein parafarmacie. Servizi per il benes-sere? Ma chi vi dice che per noi il be-nessere non era passare minuti e mi-nuti a scegliere un film per poi tra-scorrere una serata in famiglia? Il be-nessere non è fatto solo di creme e cre-mine o pillole dimagranti e ringiova-nenti, di questo lo sanno i lavoratoricoinvolti che sono 920 su circa 130punti vendita Blockbuster. Lorenzo, Ravenna

DIOSSINE, IL DOTTOR GHINASSISI DOVREBBE DIMETTERE

Il dottor Ghinassi solo per questa frase(estrapolata dalla nostra intervistadella scorsa settimana, ndd) in unPaese serio si dovrebbe dimettere do-mani mattina: «L’inceneritore è unmale che non possiamo evitare». In-credibile. Se un medico (non un rap-presentante di Confindustria, un me-dico, per di più direttore del diparti-mento di sanità pubblica di Ravenna)difende l’archeologia industriale nel2012 come fosse una prassi inevitabi-le, è di tutta evidenza che non sa nulladi prevenzione primaria e non sa nul-la dei suoi doveri (tralasciamo a livellotecnico). Non sa neppure che Reggio

detti e contraddettiLe lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttoredi Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail [email protected] oppure al fax 0544 271651o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

TENIAMO TENDE E STAZIONEANCORA APERTE PER I SENZATETTO

Prima del grande gelo, ci siamo inter-rogati su come la nostra comunità loavrebbe affrontato, mettendoci dallaparte di chi, per varie ragioni, non haun tetto. La scelta delle tende, da noicriticata, ha comunque offerto un ri-paro, anche se le criticità denunciatedagli ospiti, non meno che dagli ospi-tanti, sono state la conferma che, infuturo, le scelte dovranno essere altre.L’apertura della stazione ha consenti-to di evitare danni peggiori, ma nonha risolto per tutti il problema di unluogo caldo. Ci risulta che molti, trop-pi, hanno passato la notte in luoghi difortuna, e questo non va bene. Ora cichiediamo. Dopo le tende, dopo la sta-zione? Quale altra soluzione? Abbia-mo maturato una convinzione. Lepubbliche istituzioni hanno la re-sponsabilità della “regia” di un’operache non può che essere dell’intera col-lettività, nell’offrire una risposta com-plessiva di accoglienza, tesa a soddi-sfare innanzitutto alcuni bisogni ele-mentari della persona (dormire, la-varsi, mangiare), per restituirle di-gnità e gettare le basi per un percorsodi reciproca conoscenza, sulla cui ba-se, nel tempo, si possono anche strut-turare progetti di inserimento socialee lavorativo. Come primo passo inquesta direzione, chiediamo una pro-roga affinché le tende restino in fun-zione e la stazione resti disponibile,per non costringere nessuno a dormi-re all’addiaccio. Ciò può costituire ungrave danno sia in termini sanitari,per la persona stessa, che nei terminidi “omissione di soccorso” da parte dichi deve tutelare la salute delle perso-ne in questa città. Ravenna è una cittàad alta civiltà, con livelli di vita e pub-blici servizi non lontani dai miglioristandard europei. La nostra comunitàsi trova di fronte a un nuovo banco diprova, in uno scenario mondiale emediterraneo attraversato da radicalinovità. Come la comunità ravennateaffronterà tutto questo ci dirà moltosu “chi noi siamo”. Comitato “Rompere il silenzio”

a cura di

FAUSTO PIAZZA

di GIANLUCA COSTANTINI

Emilia sta per chiudere il suo maledet-to inceneritore e a Parma si sta com-battendo una battaglia civile e pacifi-ca per impedirne uno nuovo. [...] Giu-dico quantomeno ipocrita la richiestadi “monitoraggi” espressa dal sindacoMatteucci, quando nel 2006 la mag-gioranza che lo esprime ha impeditol’audizione al Comune del dottorMontanari in Commissione ambien-te: era già calendarizzata, poi hannotrovato la postilla giusta nei regola-menti. Paura a confrontarsi con datiscomodi eh? Le audizioni sono regi-strate... non è mica come nei conve-gni: quelli basta disertarli, o non ri-spondere sui giornali fino a quandogli allarmi non si esauriscono perestenuazione. Un ex assessore dellagiunta Mercatali a me riferì personal-mente: «Montanari? Non durante lacampagna elettorale» (quando si dice“priorità”!). Un mese dopo ho fatto imiei bravi bagagli e me ne sono anda-to a distanza di sicurezza da questi ir-responsabili, non prima di aver con-tribuito ad evitare il terzo, inutilissi-

mo, inceneriore in progetto in città.Su una cosa ha ragione il dottor Ghi-nassi: non c’è da sorprendersi se sitrovano le diossine nel latte maternonel ravennate. Verissimo. Greenpeacele aveva già trovate nel latte vaccinodi allevamenti nel 2004. Bastava cer-carle. Come a sud di Brescia: bastavacercarle. Se non le cerchi le diossine,non le trovi. Una nota volutamentepolemica però la aggiungo: se le duedonne prese in esame dai movimentiinvece che esseri umani fossero peco-re andrebbero abbattute. Ci rendiamoconto? [...] Col senno di poi, ho presouna decisione giusta ad andarmeneda Ravenna. Le fonti di inquinamentoinutile, superfluo, e incontrollabilecome nel caso di combustibile etero-geneo, andrebbero chiuse domani-mattina. Tutte. E faccio una scom-messa. Da poco sono stati condannatialcuni di coloro che hanno permessola follia dell’amianto. Fra 10-20 sa-ranno condannati coloro che hannopermesso la follia dell’incenerimento. Roberto Pirani

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Page 11: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

Pubblichiamo alcuni dei commentipiù interessanti postati dai lettori sulnostro sito internet.

IIl tema è e rimane per me lavignetta, più volgare della stessavolgarità che si contestaall'esibizione di Belen, la quale, sepotesse, avrebbe tutto il diritto dicontrobattere all'autore con un“Ma troia, vallo a dire a tuasorella!”. (Peterstillman siscaglia contro la vignetta cheGianluca Costantini ha dedicato allaormai celeberrima farfallina diBelen a Sanremo e che è statacriticata da più di un nostro lettore)

Dopo il “cuba libre” da una partee la “limonata” dall’altra, noiravennati, troveremo maiqualche associazione diqualunque ceppo esso sia,disposta ad organizzare unamanifestazione a Ravenna, pernoi ravennati, per rivendicare ildiritto alla salute sopra ognicosa, per i nostri figli, per le loromamme, per noi tutti? Quinidi avoi cari Gd ravennati... perchènon ho il piacere di vedervimanifestare a casa vostra per lasalute delle neo-mamme equindi del loro piccolo? Per caso,seppur con tutto il rispetto, ildiritto alla salubrità del latte peril proprio piccolo è menoimportante delladiscriminazione palesata daGiovanardi? Mi piacerebbevedere una maturità in questigiovani (come in tutti gli altri)che a quanto pare ancora nonesiste. Certo è più sempliceaggregarsi a manifestazioni didissenso "nazional popolari"come questa, che chieder contopubblicamente, seriamente econ fermezza alla propriaamministrazione di un problematanto grave quanto “scomodo”per chi viene chiamato a darci

risposte concrete... Ragazzisveglia! È ora di crescere!?

Ciao Stefania, anzitutto ci tengo asottolineare che i diritti sonoegualmente importanti quali essisiano, così rispondo alla sua terzadomanda. Non ci siamo aggregatia una manifestazione di dissensonazional popolare perchè ripetosecondo me nessun diritto puòessere contesa di primatopopolare. La manifestazione erastata organizzata dai Gd diModena con il contributo dellealtre realtà provinciali dellaregione e dell'esecutivo nazionale.Questo evento non era scontatoma ha suscitato nella nostraorganizzazione una forteindignazione e conseguentemobilitazione. Non sono dell'ideadi disprezzare una manifestazioneper i diritti civili (nel caso diModena) ed elogiarne una per ladiossina nel latte e viceversa.Questo suo "sfogo" verso noigiovani e le provocazioni finali mifanno ricordare le frasi dette inquesti anni del tipo, "giovanibamboccioni, chi si laurea dopo i

Commentidal webIl dibattito tra i lettoridi ravennaedintorni.it

ROSSELLA LIBERA

28 anni è uno sfigato", e infine èdi pochi giorni fa la frase, "chiguadagna 500 euro è unosfigato". Non credo che i giovanise le meritino e non credo sia unapproccio al dialogo giusto. Noicome giovani e come gruppo GDcerchiamo di affrontare tutte letematiche principalmente locali ein questi due mesi dal congressodi dicembre siamo intervenuti sudiversi temi. (Acceso scambio di battute traStefania e LorenzoM a margineall’articolo che riportava la notiziadella partecipazione dei Gd a unamanifestazione a Modena contro leparole omofobiche dell’ex ministroGiovanardi. Nei commenti si fariferimento anche all’iniziativa deigiovani Pdl che raccolgono firme peri diritti umani a Cuba)

Sembra confermarsi anchequesta volta il metodo raantica,che consiste nello spostare daaltri musei cittadini pezzi già notied esporli spendendo unamontagna di soldi per alimentareil carrozzone al seguito. aproposito, si fanno aste pubbliche

ad esempio per gli allestimenti evince sempre lo stesso? o siassegnano a licitazione privata?sono quasi convinto sia laseconda che ho detto, chissàperchè... comunque quello chevince contro una agguerritaconcorrenza dev'essere davverotalentuoso, speriamo non loscopra il motorshow perchérischiamo ce lo portino via. (jfsebastian questa volta rivolge ipropri strali contro Tamo eRavennaAntica)

Una nuova conversazione di Aldo e Nilde, duepersonaggi che amano discutere un po’ su tuttosenza essere d’accordo su niente... chissà se vota-no per due partiti diversi.

Nilde: Sono preoccupata. Giovedì sera chiudonola stazione.

Aldo: La chiudono per l'emergenza maltempo?N: L'avevano aperta per la neve, perché ci potesse-

ro dormire i senzatetto. Ora questi, poveretti, doveandranno? Fa ancora freddo.

A: Macché freddo. sembra primavera. la notte nonscende nemmeno sotto zero. dai su.

N: Va beh, ma quindi secondo te è accettabile cherestino senza un posto, a dormire sotto i portici o inposti fetidi e luridi? La civiltà di una città si misureràanche da queste cose, no?

A: Questo è solo buonismo.N: Chiamalo come vuoi, ma rispondimi. Per te va

bene così, che la gente dorma per strada?A: Certo che mi va bene così. Mi sembra assurdo che si

spendano soldi per tenere aperta una stazione ferroviariadi notte per far dormire dei barboni.

N: Quindi secondo te dovrebbe chiudere anche ildormitorio? Ai barboni non dovremmo nemmenodar da mangiare...

A: Spiegami tu perché la società deve farsi carico diqueste persone.

N: Perché è una società e non una giungla. Perchéa chiunque può capitare un momento di sfiga nellavita, perché spesso parliamo di persone fragili, ma-gari malate di qualche dipendenza, o senza una retedi protezione. O deve sopravvivere solo chi può con-tare sulla famiglia di origine?

A: Tu sogni un mondo di frutta candita, Nilde. nella so-cietà ci sono persone come i barboni di cui la società se nefrega. E poi ora il problema è il freddo, in estate sarà ilcaldo? Che facciamo? Aria condizionata?

N: Allora mi dai ragione, nel mondo ideale dovreb-be andare come dico io... è già qualcosa.

A: Non è il mondo ideale quello, è il mondo dei buonistiche non sono realisti. I barboni esistono e le sale d’attesadelle stazioni non possono essere casa loro. Fs hannocancellato migliaia di treni e io viaggiatore devo metter-mi ad attendere in un dormitorio di gente sudicia?

N: Ah, sono d'accordo, io sarei per strutture adat-te all'accoglienza, quella era un'emergenza che la di-ce lunga su come siamo impreparati...

A: Ma certo, costruiamo un 5 stelle, eh? Dai. Paga ilcomune con i nostri soldi?

N: Comune, Stato, Ausl. Sì, tutti noi.A: Mi fai ridere.N: Perché? Sei a corto di argomenti? Va a finire, Al-

do, che io sarò buonista, ma nemmeno tu riesci a es-sere troppo cattivo.

Senzatetto tra buonismoe realismo

Aldo&Nilde

Zeta, Casal Borsetti, febbraio 2011

Fulmini&Saette di Adriano Zanni Cronache e visioni dal Deserto rosso (tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it)

RAVENNA&DINTORNI 11WEB&OPINIONI| giovedì 23 febbraio 2012

Page 12: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

morte. Ma non c’è alcun indiziosu chi sia questo “qualcuno”.

Fa poi capolino un altro mo-vente. Fausto Gasperoni potrebbeaver ricattato il componente diun’altra famiglia criminale peruna vicenda privata, legata a unasua amica, giovane entraineusestraniera, rimasta contagiatadall’Hiv. Il cesenate avrebbe pre-teso un “risarcimento” e l’altroavrebbe deciso di ucciderlo. Il so-spettato viene interrogato dal so-stituto procuratore, ammette diaver avuto rapporti “commercia-li” legati alla droga (il giro è diuna trentina di milioni), maniente di più. E appunto non sitrova alcun appiglio per l’omici-dio. Il calendario è arrivato al me-se di ottobre del 1993. Tutto siferma per quattro anni.

Nel 1997 l’Italia vive il dram-ma del sequestro Soffiantini (l’in-dustriale viene liberato dopo 237giorni di prigionia e dopo il paga-mento di un riscatto di 5 miliar-di). Nella gang arrestata in quellavicenda c’è anche Giorgio Sergio,45 anni, “specializzato” in rapi-ne. Quando viene messo a segnoil sequestro è in regime di semili-bertà: di giorno lavora in un’a-zienda agricola, di notte torna adormire in carcere a Ravenna. Fi-nito in carcere con l’accusa di se-questro di persona si “pente” ecomincia a parlare. Racconta co-sì i retroscena di decenni di im-prese criminali messe a segno inRomagna e non solo. L’elencodelle rapine è impressionante, eGiorgio Sergio dice di essere re-sponsabile anche dell’omicidio diFausto Gasperoni. È stato uccisoperché non ha diviso con i com-plici il bottino di una rapina.Giorgio Sergio chiama in causaun vecchio “compare”, OsvaldoBroccoli, cesenate; e AntoninoD’Anna, trapanese di origine ecesenate d’adozione. C’erano an-che loro, a “Le Siepi”.

Giorgio Sergio viene condan-nato con rito abbreviato a 13 an-ni di reclusione, che si aggiungo-no ai 25 per il sequestro di Giu-seppe Soffiantini e l’omicidio diun agente di polizia. Gli altri duevengono processati nel giugno2002 dalla Corte d’assise di Ra-venna. Oltre all’omicidio, devonorispondere di associazione a de-linquere per commettere rapinein banca. Fra gli imputati ci sonoanche Marcello Finzio (‘solo’ perspaccio di banconote false); eGiulio Moro, che fa parte della fa-miglia sarda ritenuta responsabi-le del sequestro Soffiantini, accu-sato di associazione a delinquere.Per i primi due il pm chiede l’er-gastolo. Il 14 giugno 2002 Osval-do Broccoli viene assolto da tuttele accuse; Antonino D’Anna vie-ne condannato a 6 anni e 6 mesiper le rapine. La giuria ritiene chele ‘rivelazioni’ di Giorgio Sergionon abbiano riscontri oggettivi equindi è lui l’unico assassino“certo”. Ma l’intera vicenda restacoperta dalla nebbia.

Un’esecuzione con la “lupara”L’ombra della malavita organizzata dietro la morte di Fausto Gasperoni

STORIE DI DELITTI

di Nevio Galeati

«Non si commetta l’errore di rite-nere che gli interessi mafiosi sianoaltrove»: così ha detto il procuratoregenerale di Bologna, Emilio Ledon-ne, all’inaugurazione dell’anno giu-diziario, il 28 gennaio. Secondo ilmagistrato, dunque, la presenza diorganizzazioni mafiose è “crescen-te”, e c’è il rischio che si nasconda latesta per non vedere. Il procuratoregenerale continua, infatti: «Sonosorpreso che le istituzioni economi-che locali pensino che il pericolo ma-fia non sia all’ordine del giorno. Lacriminalità organizzata ha chiestopersino fondi pubblici alla Regioneper le sue imprese». Una novità?Purtroppo no: il “caso Gasperoni” èinfatti del 1991.

Fausto Gasperoni ha 42 anni,abita a Cesena, è sposato; ha trefigli. Il 16 dicembre 1991, un lu-nedì, esce di casa dopo cena. Sichiude alle spalle la porta blinda-ta, controlla l’ora sul Rolex d’oro.Non ha la patente (risulta “nulla-tenente”) e normalmente si spo-sta in Vespa; ma ha comprato dapoco tempo una Volkswagen Po-

lo; sale sull’auto e parte verso lariviera cervese. Non fa più ritor-no. Il suo cadavere, semi carbo-nizzato, viene scoperto alle 7.30del 17 dicembre da un giovanedipendente di un’azienda agrico-la che sta andando al lavoro inauto, seguito da un collega cheguida il trattore. Il corpo, supinoe con la gamba destra ripiegata inalto, è al margine di una carraia,via Argine Destro, poco distanteda viale Nullo Baldini, dietro alcircolo ippico “Le Siepi” di Cer-via.

È stata un’esecuzione: qualcu-no ha fatto inginocchiare Fausto,gli ha puntato le canne di una“lupara” alla base del collo, a si-nistra, e ha esploso un colpo, dal-l’alto verso il basso. I pallettonisono finiti nel cuore e nello sto-maco. Poi lo ha cosparso di benzi-na e, con una miccia rudimentalerealizzata con fazzoletti di carta,ha appiccato il fuoco. Polizia e ca-rabinieri, coordinati dalla Procu-ra della Repubblica di Ravenna,seguono una prima pista che po-trebbe portare in Sicilia e alla ma-fia. Fausto Gasperoni è infatti so-spettato di essere un piccolo boss

dello spaccio della droga. Nel1988 è stato arrestato in seguitoa un’inchiesta condotta dallamagistratura palermitana; l’ipo-tesi di reato è associazione a de-linquere di stampo mafioso fina-lizzata allo spaccio della droga.Con lui finiscono in carcere an-

che due catanesi che abitano aImola. L’ipotesi è che Fausto siastato ucciso da killer venuti dallaSicilia. Gli investigatori hannodavanti un evento analogo: nellanotte fra il 23 e il 24 ottobre lun-go l’A14, nell’area di servizio“Bevano”, sono stati trovati i ca-

daveri di un ca-tanese, espo-nente certo diun clan mafioso,e di un suo ami-co. Si teme che sisia innescatauna faida “a di-stanza” per ilcontrollo del ter-ritorio. Alcuneindagini parla-no di una Roma-gna della drogadivisa in due; lafascia sud con-trollata dalla ca-morra; il centro-nord dalla ma-fia. Nel mezzoCesenate e Ra-vennate sonoterra di frontie-ra. Dove capita,ad esempio, cheesponenti dellacamorra “passi-no” informazio-ni confidenzialialla polizia per

colpire i concorrenti affiliati allamafia. Le indagini proseguonocercando di ricostruire i movi-menti di Gasperoni. La notte tra il16 e il 17 dicembre il “piccoloboss” incontra, forse in un localenotturno della riviera, qualcunoche conosce e di cui si fida; poi,dopo aver parcheggiato la Polopoco distante dalla stazione fer-roviaria di Cervia, sale su un’al-tra auto, senza sapere che sta fir-mando la propria condanna a

12 RAVENNA&DINTORNICRIMINI&MISFATTI giovedì 23 febbraio 2012 |

In alto, un articolo delCarlino sul caso Gasperoni.Sotto: La scientifica dellaPolizia e i carabinieridavanti al cadavere diFausto Gasperoni. FotoAugusto Balestrazzi.

Ravenna, via della Lirica 43 - tel. 05440544 408312 - www.reclam.ra.it

in distribuzione da venerdì 24 febbraio

Page 13: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

di Matteo Cavezzali

«È più famoso anche del Papa, Galileo, e di Shakespea-re. Shakespeare a 50 anni è già andato in pensione. PerGalileo è solo l'inizio, però... calma, il passo da meccani-co a filosofo non è così facile... Sarà anche famoso più delPapa, ma cominciano le grane». Con questa battuta diITIS Galileo, in scena al teatro Alighieri da mercoledì 29febbraio a sabato 3 marzo, Marco Paolini introduce il ca-rattere dello scienziato e filosofo rivoluzionario GalileoGalilei al centro del suo nuovo spettacolo. Dopo aver af-frontato temi politici come il crollo del Vajont e la stragedi Ustica, il maggior interprete del teatro civile in Italiaora racconta la vita dell’uomo di scienze che rivoluzionòl’astrologia e soprattutto il concetto di “verità”.

Cosa può insegnare all’Italia di oggi un perso-naggio come Galilei?

«La lezione di Galileo non è solo nel suo lascito scien-tifico. Per me, è prima di tutto la lezione di un uomo chenon rinuncia ad usare il cervello. Un insegnamento cheoggi vale più di tante parole. Galileo ha saputo essere incontrasto anche con i propri canoni di pensiero, con leregole precostituite. Non per ribellismo, ma per la curio-sità di sperimentare. In un tempo dominato da un’osses-sione per la verità Galileo ha costruito il suo lavoro sullanecessità di formulare ipotesi, teorie, commettendo an-che fertili errori, utili errori. È grazie a questo che ogginella scienza il concetto di verità non esiste o comunqueè di scarso valore rispetto alla necessità di formulare teo-rie che implichino verifiche, ragionamenti e sempre lapossibilità di essere demolite, senza che caschi il mondoper questo. Sono convinto che la fragilità del tempo incui viviamo sia legata a uno strapotere del realismo,che è una teoria che si afferma come vera, ma nonsempre lo è. Voglio dire che la nostra forma mentis, ilnostro modo di pensare è oggi molto più economico,molto più politico e molto meno scientifico di quel cheforse ci servirebbe».

Il suo teatro civile è diventato un modello cultu-rale per molti nuovi talenti, qual è la chiave delsuo modo di fare teatro?

«Io sono un narratore, la mia esperienza, più che daun’urgenza di dire cose vere, di documentare fatti acca-duti, nasce dalla voglia di raccontare. Ho imparato l’abcdel mio personale modo di narrare costruendo raccontidi vita, piccoli frammenti di una commedia che fa i con-ti con una terra, un paesaggio, una memoria. Poi sonoarrivato alla narrazione che è stata definita "civile" e in-dubbiamente la storia contemporanea – il terribile "se-colo breve" – ha dato a me, come ad altri, molto materia-le su cui costruire racconti, riflessioni. Io ho iniziato a

narrare in teatro fatti e documenti perché mi ci ha con-dotto il teatro stesso, come forma di dialogo e di riflessio-ne con un pubblico che conosce, che pensa, che vive. Equesto è un discrimine che ritengo fondamentale. Per-ché assieme alle persone che hanno lavorato con me,nella redazione dei testi e nelle ricerche, ho sempre cer-cato di fare teatro e non inchiesta, anche se l’inchiesta faparte del processo di lavoro. Il mio mestiere è il teatro, ioracconto delle storie, dei pezzi di umanità, che stannodentro una cornice più grande spesso drammatica, spes-so così grande da ignorare quelle piccole storie»

I suoi spettacoli si adattano molto alla televisio-ne e sono stati presi ariferimento anche daRoberto Saviano, co-me si relazione il tea-tro con la televisione?

«In termini assolutinon saprei, per me la te-levisione è un mezzo ditrasporto di serviziopubblico da cui ricor-darsi di scendere primadi arrivare al capolinea.Un mezzo di trasportoche prendo volentieri,ma senza abusarne e te-nendo conto del suo lin-guaggio: ogni spettacoloin tv va contestualizzatooffrendo alla fotografiaun’opportunità di diventare elemento di racconto. Ateatro va benissimo un fondo nero, in televisione quasimai, almeno per me, perché ho bisogno di accoglierespettatori dal vivo e quelli seduti a casa in un luogo pre-parato per aiutare a seguire quello che racconto. I tempie i modi sono invece gli stessi del teatro, non sento mail’esigenza di cambiarli».

Oggi il sistema culturale è in crisi, come sarà ilfuturo del teatro italiano?

«La situazione del teatro italiano oggi è quella di unteatro che resiste, che cerca di esistere contando sulleproprie forze e sulle propria urgenza artistica. È quella diun teatro che si forma e si sostanzia anche fuori dai tea-tri, nelle case, tra i banchi di scuola, nei centri sociali,negli oratori, nelle redazioni… È quella di un teatro conle finestre aperte, che fa uscire la polvere e lo stantio, eche si lascia attraversare da quanto gli sta attorno. Cre-do che il teatro sia uno strumento potente per parlare dioggi, anche con le parole di ieri. E in questo presente iovedo anche il futuro del teatro italiano».

In alto, Marco Paolini;Qui sopra, Gaia De Laurentis,protagonista di“Lisistrata” a MassaLombarda

CULTU

RA a cura di MARIA GIOVANNA MAIOLI

Domenica 19 febbraio. Terza rappresentazione di Quelloche prende gli schiaffi di Leonid Nikolaeviã Andreev (Quel-lo è interpretato da un ottimo Roberto Sturno), nella liberaversione di Glauco Mauri, sempre efficace nella sua sapientesobrietà, qui nei panni di Papà Briquet, che così entra in sce-na: “Ogni sera la commedia / ci trasforma in personaggi: / inpagliacci sgangherati e un poco pazzi, / in ricconi e poveracci/ in felici e disperati / in eroi ed in vigliacchi. / Siamo specchi,testimoni della vita. / Ogni sera per un poco / qui si gioca ilnostro gioco…”. E noi per gioco abbiamo scelto:

CHIARO DI LUNAdi Paul Verlaine

L’anima vostra è un paesaggio sceltoche maschere e bergamasche incantanosuonando il liuto e danzando e quasitristi sotto i bizzarri travestimenti.

Mentre cantano in tono minorel’amor vittorioso e ogni altra fortuna,alla felicità non sembran crederela loro canzone si mescola al chiaro di luna,

al calmo chiaro di luna triste e belloche fa sognare gli uccelli negli alberie singhiozzare d’estasi gli zampilli,gli alti zampilli d’acqua snelli fra i marmi.

(da Il profilo lieve delle voci antiche, introduzione di Ma-rio Luzi, traduzione di Cesare Viviani, Mondadori, Milano1988)

Paul Verlaine è nato a Metz nel 1844 ed è morto aParigi nel 1896.

LA BUSTINA DI MELPOMENE

Marco Paolini e la lezionedi vita di Galileo Galilei

L’INTERVISTA

I N S C E N AGAIA DE LAURENTIS È UNA MODERNA LISISTRATA

Prosegue, mercoledì 29 febbraio (ore21), alla Sala del Carmine di Massa Lom-barda la rassegna sovracomunale“sipario.tre”. Protagonista Gaia De Lau-rentiis nei panni di “Lisistrata”, per unviaggio nella poetica di Aristofane. Lamessa in scena, curata dal regista StefanoArtissunch, è stata premiata dalla criticateatrale italiana che ne ha riconosciuto lacapacità di filtrare il testo originale cercan-do soluzioni contemporanee. La particola-

rità della rappresentazione è nella contaminazione fra cabarete burlesque che si evidenzia nelle musiche, nelle atmosfere enei costumi.?Nella storia la guerra non fa da sfondo alla com-media, ma la penetra in tutta la sua drammaticità divenendoneprotagonista. Lo spettacolo è un omaggio a tutti i caduti per laPatria, in tutte le guerre, che per la bandiera, non hanno esita-to a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza diun domani migliore.

RAVENNA&DINTORNI 13CULTURA&SPETTACOLI| giovedì 23 febbraio 2012

Giovedì 1 marzo ore 21.15Three Lower Colours

Giovedì 8 marzo ore 21.15Gabriele Mirabassi Duo

Marco Tamburini:Tromba, Live electronicsStefano Onorati:Piano, Sinth, Live electronicsStefano Paolini:Batteria, Live electronics

Gabriele Mirabassi:ClarinettoPeo Alfonsi:Chitarra

Buffet, antipasti e cappelletti fatti in casa - Ingresso 10 euro, buffet 15 euroInfo e prenotazioni: 0544 217734 - [email protected] - nessun obbligo di tessera.

JAZZ NEL BORGOSala Rinascita - via Maggiore 71 - Ravenna

L’Associazione Ravenna Jazz Presenta

Page 14: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

di Alessandro Fogli

Dopo il successo di Ubu incantenato,visto al teatro Rasi qualche anno fa, ilcartellone del Nobodaddy ospita il ri-torno a Ravenna del romano RobertoLatini e della sua compagnia Forte-braccio Teatro, in scena martedì 28febbraio alle 21, sempre al Rasi, con iltesto centrale della saga di AlfredJarry, Ubu Roi, prodotto dal Teatro Me-tastasio Teatro Stabile della Toscana.

Datato 1896, Ubu Roi – ispirato alMacbeth di Shakespeare e intriso in to-ni dadaisti e surrealisti – apre al Nove-cento la “patafisica” inventata daJarry, scienza delle soluzioni immagi-narie e delle leggi che governano le ec-cezioni spiegando un universo alter-nativo. Ed è da un fondale marino chela regia di Roberto Latini fa emergerele presenze “patafisiche” del suo UbuRoi, come se gli attori fossero naufra-ghi su un palcoscenico che appare co-me un luogo fuori da ogni tempo espazio, un pianeta in movimento ep-pure immobile e quasi condannato al-la reiterazione della propria condizio-ne. Per moltiplicare poi il fattore im-maginario del testo di Jarry, i volti de-gli attori – accanto a Latini ci sono Se-bastian Barbalan, Lorenzo Berti, Fa-biana Gabanini, Ciro Masella, SavinoPaparella, Simone Perinelli, MarcoVergani – sono celati da maschereuniformi, che permettono di aprire al-tri livelli possibili tra i personaggi. Ac-canto al magma poetico di Jarry, Lati-ni evoca in Ubu Roi versi di Shake-speare – da Macbeth ad Amleto, pas-sando per Romeo e Giulietta, Giulio Ce-sare e La Tempesta – e di Pinocchio. Èperò l’autore e protagonista dellospettacolo a raccontarci qualcosa inpiù di questo grottesco Re Ubu.

Latini, dopo l’Ubu incatenato insolitaria torna a Ravenna con unJarry corale e una grossa produ-zione alle spalle.

«Tornare a Ravenna è un grandepiacere. L’Ubu incatenato in realtà è

successivo cronologicamente a UbuRoi ma quello che conta è la sua forzasimbolica. Mi piacerebbe lavoraresempre con una compagnia numero-sa, e se nel passato ho lavorato quasisempre da solo o con i soliti pochicompagni non è stato certo per vezzoartistico. Purtroppo la mia condizionelavorativa non mi permette di chia-mare altri. Questa coproduzione inve-ce è l’occasione per condividere il miolavoro, cosa che ritengo fondamenta-le, stimolante e molto didattica. Que-sto Ubu Roi è uno spettacolo che tentaqualcosa di diverso e avevo bisogno dicondivederlo con altri e in un territo-rio comune, alla pari, non ospitandola compagnia da me. Lo spettacolonon è mio».

La figura di Ubu continua asuggerirle compositi scenari,spunti multidirezionali.

«Qui la cosa più evidente è che almondo degli Ubu ho accostato unospite, qualcuno che conferma la loroalterità. Gli Ubu nascono fuori daltempo, da tutto, e non hanno maiavuto problemi a essere fuori. Servivaqualcuno che fosse allo stesso tempo

presenza e assenza di questa alterità,che fosse spettatore ma anche attore.Ecco allora che ho aggiunto un Pinoc-chio, un rimando a Carmelo Bene cheentra nello spettacolo con i suoni diArtaud».

Il mondo degli Ubu uno se loaspetta nero, oscuro, invece inscena qui tanto bianco. Sceltadarmmaturgica o estetica?

«Drammaturgica. Pensavo alla pa-gina bianca, al nessun mondo. GliUbu sono dei transitanti, non abitano,eppure serviva un luogo, un’assolu-tezza. Il bianco è come una tela sullaquale gli Ubu vanno a disegnarsi, nonc’è alcun mondo».

Com’è la situazione del teatroSan Martino di Bologna, di cui leiè direttore artistico e che ha so-speso la programmazione permancanza di fondi?

«Siamo in attesa di capire se ci sia-no punti di contatto con le istituzioni.Da soli non ce la facciamo e credo chenon riusciremo a proseguire, anche seovviamente vorrei essere smentito.Però proseguire mi sembra fuori dallaportata dei tempi».

A sinistraRoberto Latini(vestito dirosso) e lacompagniaFortebraccioTeatro. Adestra, laParsons Dance

NOBODADDY

L’Ubu Roi di Roberto Latinitra Pinocchio e Patafisica

14 RAVENNA&DINTORNICULTURA&SPETTACOLI giovedì 23 febbraio 2012 |

Il terzo appuntamento della stagione di danza del teatro Aligheri è con una ve-ra e propria icona della post modern dance ossia la compagnia creata negli anniOttanta da David Parsons, che sabato 25 (ore 20.30) e domenica 26 febbraio(ore 15.30) porterà a Ravenna The best of Parsons Dance. Cinque coreografie cheben rappresentano la creatività del coreografo statunitense e la sua danza pienadi energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso: dall’ultimacreazione in prima europea Round my world a Hand Dance, da Swing Shift alla fa-mosissima Caught, per finire con la contagiosa allegria di Nascimento.

Info: 0544 249244.

All’Alighieri The Best of Parsons Dance

DANZA

IL FESTIVAL

Tre giorni di eventi e libri d’artistacon Fahrenheit39 alla Ninapì

Preceduto da un’anteprima al Fargo Cafè, giovedì 23febbraio alle 18, in cui l’editore Danilo Montanari ne pre-senterà il catalogo, Fahreneheit39, festival sull'editoria in-dipendente e libro d'artista in Italia, organizzato dall’as-sociazione culturale Strativari, inaugura poi venerdì 24alla Galleria Ninapì (ore 18) alla presenza di editori indi-pendenti, artisti italiani, studenti e con la serigrafia live diMister Gatto e il dj set di Mouch. Sabato 25 febbraio lamostra alla Ninapì si apre alle 11 e alle 17 vedrà l’inter-vento di un ospite speciale: Leonardo Sonnoli – progetti-sta grafico, docente in sistemi editoriali ed esperto in sto-ria dell'editoria – terrà infatti una presentazione (dal tito-lo Montag & Clarisse) del suo lav oro e di una selezione deiprogetti più meritevoli dei suoi studenti. La serata si con-cluderà poi alle 24 al Bronson di Madonna dell’Alberocon l’anteprima assoluta di youBook, visual-performan-

ce di Ste Rigi. Domenica 26, infine, il festival ha in programma un evento a sor-presa alla Ninapì (ore 16), seguito alle 18.30 dalla presentazione di Danilo Mon-tanari, assieme agli autori, di due pubblicazioni fresche di stampa: Flippers1977-78, di Olivo Barbieri, e Behind the walls di Paolo Ventura.

Via Quattro Novembre, 51 Ravenna, RA - tel: 0544 217023 chiuso la domenica - PER INFO: cell. 327 6778149

Giovedì 23 febbraio

Hernandez& Sampedro

A C O U S T I C D U O

dalle ore 21.00Ingresso Libero

Giovedì 15 marzo

Gloria Turrinie Francesco Laghidalle ore 21.00Ingresso Libero

L I V E

Page 15: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

BRONSON

Luci su Maria Antoniettae la psichedelia dei Pontiak

Paesi e generi diversi sotto i riflettori questa settimana alBronson di Madonna dell’Albero, che sabato 25 febbraioospita la pesarese Maria Antonietta, seguita mercoledì 29dagli americani Pontiak. Maria Antonietta, al secolo LetiziaCesarini, è una giovane poco più che ventenne che raccon-

ta nelle sue canzoni la vertiginee lo schianto della sua età. Lasua scrittura tagliente e perso-nalissima riesce a parlare diun'intera generazione ai piùsconosciuta, mentre la predi-sposizione al punk più rude fa diquesta musicista una felice sco-perta del cantautorato italianofemminile. In una serata apertadalle debuttanti ravennatiIn.Versione Clotinsky, MariaAntonietta presenta i brani delsuo nuovo, omonimo album(ore 22).

Van, Lain, e Jennings Carneysono invece tre fratelli, che la-vorano e vivono nella stessa fat-toria in Virginia e suonano nel-la stessa band, i Pontiak, gradi-to ritorno a Ravenna dopo unpaio di concerti caldi tra Bron-son e Hana-Bi. Sono una dellepiù quotate rock band dellanuova scena americana, pode-rosi e moderni nel loro anacro-nismo come Black Mountain,Arbouretum, White Hills e

Black Angels, e potenti nella dicotomia melodia/rumoresulla scia dei migliori Melvins. La band dei fratelli Carney hapubblicato a febbraio il nuovo album Echo One, ennesimocapitolo di una discografia immensa e di altissimo livello.Heavy blues e rock ‘n' roll degenerato, carezze e pestoni, ec-co come si evolve la potenza intrinseca dei Pontiak. Apronoi romagnoli Herba Mate.

Info: 333 2097141.

CONCERTO TRIBUTO

La Bandeandrè ricordail grande Faber al Socjale

Venerdì 24febbraio (ore 22)sul palco del Tea-tro Socjale diPiangipane arri-va la Bandean-drè, per un chia-ro omaggio algrande FabrizioDe Andrè dal ti-tolo Caro Fabri-zio.... «“Caro Fa-brizio…” è l’incipit di una lettera che molti di noiavrebbero potuto scrivere – spiega Gianluigi Tar-taull, voce e chitarra del gruppo – soprattutto quelliche oggi hanno superato “il mezzo del cammin dinostra vita”. In questo caso, invece, è una giovanedonna di 27 anni, di nome Roberta, che ce l’ha lettain una serata dedicata a De Andrè, nell’anniversariodella sua nascita. La passione e l’emozione che ci hatrasmesso questa lettera, Bandeandrè cerca di tra-smetterla nei suoi concerti, perché, al di là dell’effi-cacia tecnica, De Andrè pretende partecipazione ecoinvolgimento. In questo concerto non vogliamoraccontare solo un percorso artistico, con molte col-laborazioni che lo hanno variato e sempre arricchi-to, ma cerchiamo di far conoscere anche l’uomo,che, pur nel suo desiderio di isolamento dalla massa,come nessun altro ha saputo raccontare i vizi e lecontraddizioni del mondo che lo circondava. E sic-come pare che l’umanità non sappia migliorare (an-zi, a volte sembra tornare indietro), andando a ro-vistare fra le 120 e più canzoni che ci ha lasciatotroviamo sempre qualcosa che ci riguarda, ora esempre».

Sempre il Socjale, giovedì 23 febbraio, ospiterà al-le 21 la presentazione del libro di Enrico GulminelliEro amico di Angelo Fabbri (Edizioni Pendragon), dicui la’utore discuterà insieme agli scrittori Carlo Lu-carelli ed Eraldo Baldini e al giornalista Nevio Galea-ti. Info: www.teatrosocjale.it.

È un duo straordinario, quello che vedremo domenica 26febbraio (ore 21) al teatro Alighieri nell’ambito della stagione“Ravenna Musica” curata dall’associazione musicale AngeloMariani, con il maestro Antonio Pappano (ormai star planetariae direttore musicale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionaledi Santa Cecilia di Roma) che si esibirà nelle rari vesti di piani-sta insieme Luigi Piovano, primo violoncello solista dell’orche-stra, nell’unica data che il loro breve tour italiano prevede inEmilia Romagna. In programma due autori italiani riscoperti direcente dalla critica, il forlivese Gian Battista Cirri e il napoleta-no Giuseppe Martucci. Due giorni dopo, martedì 28 febbraio(ore 20.30) sarà poi recuperato il concerto de I Solisti Veneti di-retti da Claudio Scimone.

Pappano e Piovano, straordinario duo

MUSICA CLASSICA

RAVENNA&DINTORNI 15CULTURA&SPETTACOLI| giovedì 23 febbraio 2012

L I B R IGIORGIO VASTA ALLA FELTRINELLI

Lo scrittore Giorgio Vasta sarà ospite, in colla-borazione con l’Associazione legalità e giustizia,della libreria Feltrinelli giovedì 23 febbraio alleore 18.30. Vasta vive a Torino e ha pubblicato ilromanzo “Il tempo materiale” (in corso di stampain altri paesi europei e Stati Uniti, selezionato peril Premio Strega del 2009 e finalista al PremioDessì, al Premio Berto e al Premio Dedalus). Il li-bro che l’autore presenta è però “Spaesamento”,da poco edito da Laterza.

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«Servono soldi, spazi apertie fiducia nei progetti dei giovani»

FORUM CAPITALE DELLA CULTURA

Torna dopo qualche settimana di as-senza il nostro forum permanente sullacandidatura di Ravenna a capitale euro-pea della cultura. A intervenire è una gio-vane compagnia teatrale ravennate.

di TeatrOnnivoro

Per fare cultura basta la volontà dicomunicare a qualcuno la propria vi-sione. Per fare cultura in modo profes-sionale però, e rendere la cultura de-gna della “C” maiuscola, occorronoaltre due cose: i luoghi dove poter ac-cogliere un pubblico e i soldi per poterfare una produzione.

Il percorso di Ravenna 2019 inizia-to con gli incontri di Cinque tracce, giu-stamente pensate per un lavoro intel-lettuale di confronto con esperti ita-liani e stranieri, potrebbe proseguirecon un diretto coinvolgimento dellafoltissima flora culturale cittadina.

Come? L’unico modo di coinvolgereè dare possibilità di fare. Come per laDarsena si è pensato alla partecipa-zione dei cittadini come mezzo per for-mare un progetto, per Ravenna capi-tale si potrebbe procedere per idee.Speriamo che la open call sia una occa-sione reale. L’opportunità di finanzia-re anche chi fino a oggi è rimastoescluso da tutti i circuiti, e non un mo-mento per rimpolpare meccanismigià oliati e perfettamente funzionanti.Ci sono moltissimi giovani artisti incittà che non hanno contatti con leistituzioni. Sono musicisti, pittori, eragazzi che hanno progetti spessosnobbati perché “venuti dal nulla”.Speriamo insomma che a questa“chiamata” risponda qualcuno e nonparta la solita segreteria telefonica.Anche noi che non abbiamo alcuna“patente di cultura” vogliamo dare al-cuni suggerimenti alcuni suggeri-menti dal basso, nati da diversi con-fronti tra noi e tra altri lavoratori delsettore artistico ravennate e non solo,che potranno essere ignorati, ma cheriteniamo valga comunque la pena diascoltare.

FondiQuanti soldi sono a disposizione dei

prossimi eventi? 300mila euro? Benedividiamoli in piccoli blocchi e faccia-mo un bando in cui siano premiati iprogetti migliori per far respirare l’i-dea di capitale in città. Un bando nonrivolto ai singoli artisti, ma a gruppi diartisti diversi che devono lavorare as-sieme e sforzarsi di collaborare anchetra generi di arte diversi, anche quellimeno conosciuti. A questi gruppivengano assegnati contributi. Bastadare fiducia alle idee. «Tenete, avetequesto budget, create qualcosa, unevento, una mostra, un percorso. In-somma: stupiteci!». Solo con la fidu-cia si costruisce una collettività con-sapevole. Crediamo che con finanzia-menti anche piccoli i vari artisti dellacittà sarebbero in grado di costruireed esplorare strade non ancora imma-ginate. In una capitale della Culturanon si ha paura di osare, di dare cartabianca anche a un gruppo di quindi-cenni. In fondo Rossini quando vissetra Lugo e Conventello di Ravennanon aveva ancora quindici anni e quicompose brani di eccezionale inten-sità grazie al contributo di alcuni me-cenati. Cosa esclude che oggi giri per

le strade di Ravenna qualche grandetalento a cui serve solo una opportu-nità?

ScuoleGli studenti sono una grande po-

tenzialità per la città. Le superiori el’università sono fucine di idee chevengono lasciate marcire sull’albero.Non intendiamo il coinvolgimento

Il TeatrOnnivoro nasce nel 2008 a Ravenna ed ècomposto da Matteo Cavezzali, Antonio Maiani,Elena Ferri, David Loom, Kingsley Ngadiuba, Ila-ria Cavezzali, Vacon Sartirani, Franck Viderot, af-fiancati da un mutevole gruppo di giovani spiri-ti liberi. Il 29 febbraio 2008 va in scena alla Gal-leria Ninapì di Ravenna il loro primo spettacolo:Indigesto – Tragicommedia gastro-teologica,che verrà replicato in vari spazi e festival. Nelcorso del 2009 la compagnia allestisce diverseperformance tra cui Il presidente, Fasci-nazio-ne, A-ø nascita e morte del teatro nello stivaleitalico (presentato al festival di SantarcangeloImmensa) e Otium Imperii. Il secondo spettaco-lo del TeatrOnnivoro Il Morbo è stato presentatoin anteprima a Parma all’interno del PremioScenario 2009. La compagnia ha partecipato incittà a Ravenna-Viso-In-Aria e al Festival delleCulture.

biograf ia

delle scuole come istituzioni, ma di-rettamente dei ragazzi. Lasciare inmano ai ragazzi, senza la mediazionedi professori che dettano regole, lapossibilità di fare può dar vita a inedi-te visioni della città e del mondo. I ra-gazzi delle superiori, a differenza diquello che molti credono, non sonostati anestetizzati dalla tv e da inter-net. Sono ricchi di potenzialità, ma

hanno poche occasioni di mettersirealmente alla prova perché vengonoincasellati in percorsi obbligati. Noi,lavorando per anni come guide dellanon-scuola e facendo teatro nelle su-periori e nei centri di aggregazione,abbiamo toccato con mano la vitalitàinsperata degli adolescenti. Perchésprecarla? Basterebbe lasciargli a di-sposizione gli edifici scolastici per unaserata al mese. Una serata in cui orga-nizzarsi da soli. Siamo certi nascereb-be qualcosa di interessante.

SpaziUn altro punto importante è l’aper-

tura degli spazi. Ravenna sotto questoaspetto ha una lunga storia di coin-volgimento degli artisti come è suc-cesso col festival Ravenna viso-in-ariao in concorsi come Ram, eccetera, maquesto non vuol dire che si sia arriva-ti a destinazione. Lasciare aperti i luo-ghi della città per serate a disposizionedi progetti organizzati per tempo e conuna coerenza, da chi non ha modo diaccedere agli spazi sarebbe una gran-de opportunità. L’Almagià, il teatroRasi, l’Alighieri, la galleria Ninapì, ilMar, la Classense che lasciano una se-rata di programmazione a chi vogliamezzora per presentare il proprio la-voro. Certo ci sono dei costi, e anche ilrischio che non tutti i risultati sianoartisticamente degni di nota, ma è unrischio che tutto sommato si può cor-rere.

PrivatiConcludiamo con una piccola pro-

vocazione. Parafrasando JFK i privati,i locali di Ravenna e piccoli imprendi-tori non dovrebbero pensare «cosapossiamo guadagnare dalla capitaledella cultura», ma «cosa possiamo fa-re per essa». Al momento ci sembrache l’interesse di molti sia più mirato asondare se c’è qualcosa da guadagna-re da questa sfida che non a come vin-cerla insieme, ma i veri imprenditorisanno che non c’è guadagno se primanon si investe in un progetto. Gli arti-sti sono pronti a questo investimento,gli imprenditori lo sono?

TeatrOnnivoro:«L’open call sia una

opportunità anche perfinanziare chi finora

è rimasto esclusoda tutti i circuiti»

Nella fotoi ragazzi diTeatrOnnivoroimpegnatiin unospettacolo aSantarcangelodei Teatri.

16 RAVENNA&DINTORNICULTURA&PROGETTI giovedì 23 febbraio 2012 |

Page 17: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

GIOVEDÌ 23 FEBBRAIOSPAESAMENTOpresentazione del libro di GiorgioVasta, in collaborazione con l'As-sociazione Legalità e Giustizia.Tre giorni a Palermo, alla fine del-l'estate, come occasione perprendere le misure del presenteitaliano. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 34535LIBRERIA FELTRINELLI, RAVENNA

L'OPERA DA TRE SOLDIda Bertold Brechtt, con MassimoRanieri e la partecipazione straor-dinaria di Lina Sastri. Inizio ore20.30.

INFOLINE 0544 249244TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA

ERO AMICO DI ANGELO FABBRIpresentazione del libro (edizioniPendragon): la ricostruzione diuno dei delitti del Dams, deglianni '80, a cura di Enrico Gulmi-nelli (compagno di stanza dellavittima). Ne discuteranno conl'autore Carlo Lucarelli, EraldoBaldini e Nevio Galeati. A tutti gliintervenuti, un assaggio dei miticicappelletti. Inizio ore 21.

INFO WWW.TEATROSOCJALE.IT TEATRO SOCJALE, PIANGIPANE

MAGIC QUEENlive per un tributo ai Queen. Ini-zio ore 21.

INFOLINE 0544 421026ASTORIA, RAVENNA

THEATER OF WARper la rassegna di documentari efilm "Storie di artisti, di esili, diconfini" proiezione del documen-tario. A seguire incontro conMarco Martinelli, autore e registadel Teatro delle Albe. Per acce-dere al luogo è necessario tesse-rarsi all'associazione Il latooscuro della costa, la tesseracosta 2 euro. Ingresso gratuito.Inizio ore 21.

INFOLINE 339 3027028 CISIM, LIDO ADRIANO

HALIFAXin concerto. Inizio ore 22.

INFOLINE 0544 530215GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA

VENERDÌ 24 FEBBRAIOLA STORIA DELL'ARTERACCONTATA DA FLAVIO CAROLIcinque secoli di storia dell'arteoccidentale in un grande affrescodal Rinascimento ad oggi, con ilcritico d'arte noto ospite fisso dellatrasmissione di Fabio Fazio, "Chetempo che fa". Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 39972SALA D'ATTORRE, RAVENNA

ESULI. STORIE DI PROFUGHIISTRIANI, GIULIANI E DALMATIGIUNTI NELLA PROVINCIA DIRAVENNAper il Giorno del Ricordo, proie-zione del documentario a cura di

ORDINE DEGLI ARCHITETTI, RAVENNA

APERITIVOricco aperitivo con buffet emusica. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 403584INCONTRO CAFÈ, RAVENNA

FAHRENHEIT 39inaugurazione della seconda edi-zione del festival sull'editoriaindipendente. Serigrafia live dimr. Gatto, dj set di Mouch. Inizioore 18.

INFO WWW.STRATIVARI.ORG GALLERIA NINAPÌ, RAVENNA

HAMLET ANDRADIOMIKROKOSMOSdopo il consueto appuntamentocon l'aperitivo del venerdì,musica live con i saggi dellascuola Mikrokosmos. Inizio ore20.30.

INFOLINE 0544 498028BAR-PUB MARGARITA, SAN BARTOLO

RAVENNA IN TRANSIZIONEil gruppo invita a un incontro incui si parlerà di alimentazionesostenibile ed economia solidale.L'obiettivo dell'iniziativa è cono-scere la situazione attuale e con-dividere le soluzioni possibili inuno scenario in cui il cibo sanodiventa un prodotto sempre piùraro. Proiezione del documenta-rio “Una fattoria per il futuro”,prodotto dalla naturalistaRebecca Hosking. Inizio ore20.30.

INFOLINE 340 3931216SALA BUZZI, RAVENNA

LE MANI IN FACCIALuca Martini presenta il suo libro(Voras edizioni, 2010). Inizio ore20.45.

PRO LOCO, PORTO CORSINI

ANITA DEI DUE MONDILuisa Cottifogli presenta Anita, ilnuovo album, uscito alla fine del2010. Un live che si muove tra ilSud America e l’Europa. Si trattadi un concerto inframezzato daalcuni monologhi, una pièceunica nella quale la voce passasenza soluzione di continuità dalparlato al cantato all’improvvisa-zione “strumentale”. Ingresso 8euro. Inizio ore 21.

INFOLINE 0545 954194TEATRO MODERNO, FUSIGNANO

L'EQUIVOCO INFORMAZIONALENELL'INTERPRETAZIONE DELLEINTOLLERANZE ALIMENTARIconferenza di Michele Zampighi.Inizio ore 21.

INFOLINE 0544 401645ALEF - LIBRERIA ESOTERICA & GALLE-

RIA D'ARTE, RAVENNA

4 AGOSTO 1974. ITALICUS, LASTRAGE DIMENTICATAproiezione del film documentariodi Alessandro Quadretti e Dome-

nico Guzzo. I registi saranno pre-senti in sala. Inizio ore 21.15.

INFOLINE 0546 55075CINEMA MODERNO, CASTEL BOLOGNESE

9 CHAMBERSsono il super-progetto formatoda Greg Hampton (Alice Coo-per), Ed Mundell (MonsterMagnet), Jorgen Carlsson (Gov’tMule) e Vinnie Appice (Black Sab-bath, Dio), il cui album omonimodi debutto è stato pubblicato innovembre. Inizio ore 21.30.

INFOLINE 333 2097141BRONSON, MADONNA DELL'ALBERO

LARA IACOVINIin concerto accompagnata daAlessio Menconi, alla chitarra.Musica blues, bogie'n'roll. Inizioore 22.

INFOLINE 347 9156080CIRCOLO AURORA, RAVENNA

PSYCHO SURFERSin concerto. Inizio ore 22.

INFOLINE 0544 530215GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA

TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRÈcon Bandeandrè. Inizio ore 22.

INFO WWW.TEATROSOCJALE.IT TEATRO SOCJALE, PIANGIPANE

BRASIL NOITE PARTYi sapori e i suoni del Brasile, lacittà carnevalesca per eccelenza.Un party a tema verde oro, dal

Michele Bentini. Inizio ore 17.SALA NULLO BALDINI, RAVENNA

I MOVIMENTI MIGRATORI,PROBLEMI E OPPORTUNITÀ INPROSPETTIVA STORICAconferenza di Andrea Baravelli,con il presidente del CircoloCooperatori Ravennati OscarCasadei. Inizio ore 17.

INFOLINE 0544 482112BIBLIOTECA CLASSENSE, RAVENNA

PICCOLA CONVERSAZIONE SULCLIMAcon Caterina Mlynarczyk Simboli,docente di Scienze Naturali.Ingresso gratuito. Inizio ore 17.

CASA MATHA, RAVENNA

SENZA ARCHITETTURAconferenza di Pippo Ciorra, ordi-nario di composizione all'Univer-sità di Camerino e curatore perl'architettura al museo MAXXI diRoma. Inizio ore 17.30.

17| giovedì 23 febbraio 2012RAVENNA&DINTORNI EVENTI&TEMPO LIBERO

Sabato 25 febbraio al Mama’s Club di via San Mama protagonista la musicadal sud Italia con i Gràttula Beddàttula. Il gruppo propone un repertorio tradi-zionale cercando – attraverso la musica e il canto ma anche attraverso la narra-zione – di trasmettere la complessità di un sud che è insieme mitico e crudamentereale, duro e poetico. Il week end del Mama’s si apre però venerdì 24, con unanuova serata dedicata alla scoperta dell’Italia, dal titolo “Pane, amore e... Ciocia-ria”. Il racconto breve di una terra tutta da scoprire, narrato da Gianfranco Coc-cari, ciociaro doc. Interventi di Pietro Vicchi dell’Associazione Italiana Somme-liers. Le serate iniziano alle 21.30. Info: www.mamasclub.it

Musiche dal sud Italia con i Gràttula Beddàttula

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TUTTI I GIORNI A PRANZOMenù di pesce €15,00vino, acqua e caffè compreso

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è gradita la prenotazione

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Via Faentina 121 - Ravenna (sotto il cavalcavia di via Faentina)Tel. 0544 461533 - Aperto dal lunedì alla domenica

Page 18: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

18 RAVENNA&DINTORNIEVENTI&TEMPO LIBERO giovedì 23 febbraio 2012 |

BIBLIOTECA PER RAGAZZI CASAVIGNUZZI, RAVENNA

MISERIA E SPLENDORE DELLACARNEvisita guidata alla mostra appenainaugurata al Museo d'Arte dellacittà di Ravenna. La visita, orga-nizzata da Strada Facendo, com-prende visita guidata con guidaprofessionista e ingresso allamostra. Costo 11 euro. Inizio ore15 e secondo turno ore 16.30.

INFOLINE 0544 35570MUSEO D'ARTE DELLA CITTÀ,

RAVENNA

PIADA CIOCKper due giornate, sabato (dalle15) e domenica (dalle 10), anima-zioni, mercatini e soprattuttotante prelibatezze tutte da degu-

carattere decisamente sexy. Nelprivèe i ritmi Afro Brasiliani diuno dei dj del genere più richiestie seguiti di tutta la Romagna, DjWally e il suo Bunda Maluca Staff.Inizio ore 23.30.

INFOLINE 333 8115954BACCARA, LUGO

SABATO 25 FEBBRAIO“LA FÔLA DE’ PAPON” E “L’USLEN BUR-BUR”le lettrici volontarie del progettoJuke Box di Sant’Alberto, raccon-teranno in forma animata a unpubblico di bambini e bambinedai 3 ai 6 anni, le due fiabe indialetto romagnolo, tratte dallibro “Streta la foia, lêrga laveja...” a cura di Edda Lippi. L’in-gresso è libero. Inizio ore 10.

INFOLINE 0544 482819

stare. Inizio ore 15.PIAZZA FARINI, RUSSI

LE DERNIER CARAVANSÉRAILper il progetto rifugiati "Senzaconfini", proiezione del film delThéâtre du Soleil (Parigi).Ingresso libero. Inizio ore 17.

INFOLINE 0546 622999 TEATRO FELLINI, FAENZA

LEONARDO SONNOLIper Fahrenheit39, il progettistagrafico, docente in sistemi edito-riali presso Isia Urbino e Iuav diVenezia terrà una presentazione(dal titolo “Montag & Clarisse”)del suo lavoro e di una selezionedei progetti più meritevoli deisuoi studenti. A mezzanotte, alBronson, anteprima assoluta di“youBook”, visual-performance

di

ALESSANDRO FOGLI

Ben Frost e Daniel Bjarnason –entrambi in forza alla BedroomCommunity – sono due signori che, in effetti, in Italia, forse nonsono molto conosciuti. Non sono la next big thing, non devonodimostrare nulla nell’ambito di nessuna scena in particolare, matuttavia, per chi li conosce, questi due nomi sono molto importanti.L’islandese Bjarnason, che negli ultimi anni ha scritto pagineimportantissime in tema musica classica contemporanea, si è gua-dagnato l’affezione di critica e fan in tutto il mondo, e il suo ultimoalbum, Procession (2010) ha avuto un ottimo successo. E, forteanche di un curriculum mostruoso – che include collaborazioni coni ben più noti Sigur Ros e Mum – Bjarnason ha attirato più diun’attenzione con il suo particolare taglio di minimalismo neoclas-sico. Non da meno è l’australiano (ma anch’egli residente inIslanda) Ben Frost, che, sebbene non un beniamino della criticacome mister Bjarnason, può vantare la stima e l’alta considera-zione del leggendario Brian Eno. Ma perché sto parlando di questidue focozzoni? Perché la loro personalissima ripresa della colonnasonora del film capolavoro di Andrej Tarkovskij Solaris è semplice-

mente geniale. In questo progetto, commissionato dall’UnsoundFestival di Cracovia, Frost ha messo le sue distorsioni elettroniche(quelle che hanno fatto del suo album del 2009 By the Throat unlavoro da brividi), Bjarnason ha diretto la Cracovia Sinfonietta eEno ha rielaborato le immagini del film in modo da proiettarledurante i pochi live concessi per uno scarno tour (che ha toccatoanche l’Italia). Comunque, la forza di questo Solaris è che risultadavvero un amalgama perfetto di entrambi gli artisti, una superbacombinazione tra gli arrangiamenti classici di Bjarnason e delminimalismo introverso di Frost. Grondante mistero e avvoltonella malinconia, l’album è una creatura sfuggente; toni bassis-simi, rarefatto, ma grandemente efficace. Il disco è ovviamente unchiaro omaggio al romanzo di fantascienza omonimo che Stani-slaw Lem pubblicò nel 1961 e da cui Tarkovskij nel 1972 e Soder-bergh nel 2002 trassero i loro film. La grandezza del libro sta nelcontrasto tra la storia d’amore e il triste isolamento trasmesso del-l’infinita oscurità dello spazio, e sebbene sia stato etichettato come

fantascienza in realtà è una sto-ria molto umanistica, che trattadi solitudine e della paura dell’i-gnoto. E quello che fanno Frost eBjarnason è proprio catturare

lo spirito della storia, proposito ambizioso riuscito però decisa-mente bene. Come si diceva, Solaris è un album molto minimali-sta, in cui ritroviamo gli archi e il piano che Bjarnason ha usato inProcessions – ma meno drammatici e incalzanti –, ai quali Frostaggiunge il suo tocco di Mida, trasformando il lavoro di Bjarnasonin una questione molto più morbida. Un esempio su tutti, il pezzoReyja (il nome dell’apparizione senziente di romanzo e film), cheprende forma e svanisce tra toni soavi e archi crescenti. Note discor-danti aggiungono poi uno strato di mistero, catturando il senti-mento allo stesso tempo di desiderio e orrore che il protagonistaprova per Reyja. Sfortunatamente Solaris segue molto questa for-mula. Magari in qualche brano c’è più violoncello e meno pia-noforte, però, pur nella sua mistica bellezza, il disco è a tratti forsetroppo omogeneo. Poco importa. Solaris è un lavoro bello e inquie-tante; è il modo migliore per far conoscere ulteriormente al mondodue eccezionali compositori, in grado di ricreare in musica tutte lecomplesse emozioni del capolavoro di Lem prima e Tarkovskij poi.

Ben Frost e Daniel Bjarnason danno nuova vitaalla colonna sonora di Solaris

FESTA MESTA

di

LORENZO DONATI

In tempi di polemiche inscritte in orizzonti disciplinarisempre troppo angusti, ci prendiamo il lusso di una pic-cola riflessione attorno alle opere di chi si muove acavallo fra i confini, mettendo in discussione generi e lin-guaggi. In Romagna ne abbiamo esempi di caratura euro-pea, con buona pace di chi si ostina a considerare il nostroterritorio l’ultima delle province. Per esempio questa set-timana (25 febbraio) il gruppo teatrale Orthographepresenterà una nuova puntata del suo progetto pensatoall’interno del Planetario di Ravenna: in collaborazionecon la Presto Records di Lorenzo Senni, l’idea è coniugarela fascinazione per il mistero della volta stellata (e quindiin senso lato della scienza) con un percorso attorno aisuoni elettronici, per dare una vita impensata ai puntiniluminosi proiettati sulla testa di chi guarda. Il grupponon è nuovo a questi sconfinamenti: basta pensare al lorogioco da tavolo Cobain Affaire $$$, in cui le pedinedevono percorrere un tabellone in cerca di indizi sullamorte di Kurt Cobain. Si sosta nelle ville in cui la star deiNirvana ha passato gli ultimi mesi di vita e si possonolanciare “colpi bassi” agli altri concorrenti, per venderele storie che avremo raccolto alla lucrosa casa editrice diturno. Teatro? Riflessione sull’intrattenimento da ludo-teca? Percorso attorno al concetto stesso di storia? Deci-dete voi, ma procuratevi presto un esemplare del gioco

che il gruppo ravennate ha da poco messo in commercio.Volendo spingerci in Romagna, si potrebbe parlare alungo degli Zapruder filmmakersgroup. Il loro percorsopone domande attorno alla matericità dell’immagine inopere che adottano la tecnica 3D anaglifa: chi guarda hala sensazione che gli attori cinematografici escano dalloschermo o che quelli teatrali ci entrino. Fra le ultime pro-duzioni ai confini di generi sempre più in dissolvimentopossiamo segnalare due concerti, parola più che mai dicomodo: in Criptofonia (2009) siamo di fronte a ungruppo di sciucaren in cui il riverbero ritmico dei colpi difrusta si trasfigura in singulto elettronico, che proietta lasua aura nello spazio e molto oltre la fonte di prove-nienza; in Spell (2011) vediamo sul fondo un tavolo daping-pong: due membri della nazionale italiana tennis-tavolo iniziano a palleggiare vorticosamente, deimicrofoni replicano il suono della pallina che sbatte sullasuperficie, lo distorcono, mentre una melodia da festasuonata al piano da Francesco Fuzz Brasini traghetta lapercezione verso un fuori scena misterico. Musica elet-tronica? Teatro che mette in scena il gesto sportivo? Sonotutti casi in cui le risposte sarebbero oziose, perché primadella disciplina conta il “discorso” che l’arte riesce aproiettare sui tempi che stiamo vivendo. Esempio di comela speculazione sull’importanza di questo o quel linguag-gio celi una preoccupante povertà di argomenti, oltre cheessere sintomo di una arretratezza culturale che vor-remmo scrollarci di dosso.

Discutere attorno ai confini fra le discipline,da Orthographe a Zapruder

FUORI STAGIONE

NATURAL EXPO, UN WEEK ENDDI SALUTE E BENESSEREGiunta alla sesta edizione, Natura-lExpo si conferma come una dellevetrine più attente a quei principi chestanno alla base del benessere oli-stico della società e dell’individuo. Lamanifestazione ricerca principi cheportano al sentirsi bene con se stessi,a vivere in armonia con l’ambientecircostante, a condividere con l’altroil piacere dello stare insieme. Davenerdì 24 a domenica 26 febbraio,dalle 10 alle 20 orario continuato, allaFiera di Forlì verranno presentati inuovi prodotti del benessere e idiversi trend della salute e dell’ecolo-gia. Vari i settori, da “La casa che vor-rei”, dedicato all’eco-house, a “Liberail tuo tempo”, su turismo, sport e atti-vità per i più piccoli. Ingresso 6 euro.Info: www.naturalexpo.it

f iera di for l ì

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Libreria esoterica ALEF: cinque incontriper aprire le porte della conoscenzaContinuano i seminari organizzati dalla LibreriaEsoterica Alef di via Ravegnana 146/a. «La nostra volontà – rivela Andrea Buldrini, tito-lare della libreria – è quella di aprire le porte dellaconoscenza, studiando ed approfondendo molteproblematiche volutamente non trattate dalla cul-tura ufficiale. Con i nostri corsi ed i nostri seminari- continua Andrea - speriamo di aiutare tutti coloroche desiderano conoscere e parlare di qualcosa conspirito libero e critico».3 marzo: Il cammino delle Otiot. Seminario intro-duttivo su lettere ebraiche ed arcani maggiori, pic-colo viaggio nell'universo ed in noi stessi accompa-gnati dalle Otiot, le lettere ebraiche. Il seminario è rivolto a coloro che conoscono i tarocchi maanche a coloro che nulla sanno di questa arte divinatoria ma che si trovano in una condizione divuoto, l' ideale per fare affiorare ed agire la simbologia in tutta la sua potenzialità. Inizio marzo(giorno ancora da definire): Corso di Astrologia. Un corso base per chi ha interesse ad affrontaregli aspetti noti e meno noti di questa disciplina. Relatore sarà Renata Venturini, diplomata all'Ac-cademia di Belle Arti, pittrice e scultrice. Studiosa di archeologia ha tenuto conferenze in varie cittàed ha insegnato l' Astrologia in numerosi corsi privati. Ha scritto per numerosi giornali e riviste fracui "La Repubblica". 10 marzo: Il livello 7. Il livello 7 è l'ultimo stadio dell'evoluzione della vitaterrena che ci condurrà ad identificarci definitivamente con la nostra Anima. Il livello 7 si divide intre passi che comprenderanno "Eden Esperimento Uomo", l' identificazione della propria "Parti-cella Celeste", il raggiungimento della totale "Consapevolezza Individuale". 11 marzo: SeminarioYoga e Chakra. Un percorso dell'anima e della coscienza, un fiorire dell'energia vivente. Condurràil seminario il maestro Valis della scuola Atmanyoga di Ravenna, esperto nelle metodologie per losviluppo personale e nelle pratiche per meditare con esperienza in Raja Yoga e Yoga Vedanta. 17/18marzo: Essere se stessi. Un fine settimana intensivo di consapevolezza e guarigione condotto daPrem Antonino (Toni Putortì) e Luce Caponegro. Un intenso viaggio interiore per investigare lanostra vera natura. L'obiettivo è quello di bypassare ed eliminare maschere e strati di falsità perpoter cogliere l'espressione del volto originale e incontrare la libertà e la bellezza dell'Essere.

Iscrizioni: Libreria Esoterica Alef di via Ravegnana 146/a -RavennaPer informazioni: 0544 401645 - 348 3666968.

Andrea Buldrini

Aperto dalle 10 alle 20 - chiuso la domenicavia Newton 8 (parallela viale Galilei) Ravenna

Info: 335 341204 - 0544 1693865È GRADITA LA PRENOTAZIONE

UN’ANTICA ARTE PER UN MODERNO BENESSERE

Page 19: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

RAVENNA&DINTORNI 19EVENTI&TEMPO LIBERO| giovedì 23 febbraio 2012

che Ste Rigi ha ideato apposita-mente per il festival. Inizio ore17.

INFO WWW.STRATIVARI.ORG GALLERIA NINAPÌ, RAVENNA

RAVENNA, FINALMENTE!presentazione del libro edito daFernandel: sei giovani autori siconfrontano sull'idea di Ravenna2019. Inizio ore 17.

INFOLINE 347 4706210LIBRERIA LIBERAMENTE, RAVENNA

APERITIVOricco aperitivo con buffet emusica. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 403584INCONTRO CAFÈ, RAVENNA

OSHO. VITA E MEDITAZIONEconferenza esperenziale dedicataalle pratiche di consapevolezza,con Fabio Valis. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 401645ALEF - LIBRERIA ESOTERICA

& GALLERIA D'ARTE, RAVENNA

BABY DON'T CRYcon Marco Olivieri, FrancescoSperiTeatro delle Briciole - Babi-lonia Teatri. Inizio ore 18.30.

INFOLINE 0544 36239TEATRO RASI, RAVENNA

US MAGNA E US BALA BÈNNENCA IN AFRICAl'associazione Il Terzo Mondoorganizza la serata d'incontro eaggregazione con un menù spe-ciale, sapori tipici dell'Africa, arti-sti e musica danzante di tutto ilmondo. Inizio ore 20.

INFOLINE 328 1455130 CENTRO VALTORTO, RAVENNA

THE BEST OF PARSONS DANCEcinque coreografie che ben rap-presentano la creatività delcoreografo statunitense e la suadanza piena di energia e positi-vità, acrobatica e comunicativa altempo stesso. Inizio ore 20.30.Replica dom. ore 20.30.

INFOLINE 0544 249244TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA

HAMLET FEAT IVANA'S BANDcena con ballo e karaoke. Menùdi pesce, 22 euro. Inizio ore 21.

INFOLINE 328 2533234 333 5490089

RISTORANTE VERANDA DELLE ROSE,RAVENNA

ITALIA, LA MIA AFRICA - LADANZA DEL NUOVO MILLENNIOcon Emanuela Bianchini e laCompagnia Mvula Sungani. Inizioore 21.

INFOLINE 0546 21306TEATRO MASINI, FAENZA

MARIA ANTONIETTAuna serata, a ingresso gratuitofino alle 23, declinata al femmi-nile in cui i malinconici mondi diMaria Antonietta incontrano lecuriose sonorità di In.VersioneClotinsky. Inizio ore 21.30.

INFOLINE 333 2097141BRONSON, MADONNA DELL'ALBERO

LINOLEUMin concerto. Inizio ore 22.

INFOLINE 0544 530215GHINEA PUB, MARINA DI RAVENNA

VONN WASHINGTON & FUNKY 4OF USil musicista californiano in con-certo. Una serata dedicata a pezziricercati e cult del mondo dellamusica funky. Inizio ore 22.30.

INFOLINE 338 2960997CAFFÈ CENTRALE, VILLANOVA DI

BAGNACAVALLO

FESTA DI CARNEVALEil party di carnevale targato Sil-ver. Inizio ore 23.

INFOLINE 349 3660528BBK BEACH, PUNTA MARINA TERME

DOMENICA 26 FEBBRAIOE VAMPIROspettacolo in tre atti di BrunoGondoni, con la Compagnia Pic-colo Teatro Città di Ravenna. Ini-zio ore 15.

INFOLINE 0544 36239TEATRO RASI, RAVENNA

FAHRENHEIT 39evento a sorpresa, seguito alle18.30 dalla presentazione diDanilo Montanari, assieme agliautori, di due pubblicazioni fre-sche di stampa: “Flippers 1977-78”, di Olivo Barbieri, e “Behindthe walls” di Paolo Ventura. Inizioore 16.

INFO WWW.STRATIVARI.ORG GALLERIA NINAPÌ, RAVENNA

IL GRANDE TRIONFO DIFAGIOLINO PASTORE EGUERRIERO

in concerto con il clarinetto solodi Daniele Titti. In programmamusiche di Rossini, Shostakovic evon Weber. Inizio ore 20.30.

INFOLINE 0545 38542TEATRO ROSSINI, LUGO

LUIGI PIOVANO E ANTONIOPAPPANOuno straordinario e inedito duovioloncello e pianoforte. In pro-gramma musiche di Cirri, Mar-tucci, Beethoven e Brahms. Inizioore 21.

INFOLINE 0544 249244TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA

SAX AND THE CITY

di e con Mauro e Andrea Monti-celli. Inizio ore 16.30.

INFOLINE 0544 483460ALMAGIÀ, RAVENNA

APERITIVOricco aperitivo con buffet emusica. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 403584INCONTRO CAFÈ, RAVENNA

APERITIVOe musica. Inizio ore 18.

INFOLINE 0544 471354BAR ROMEA, RAVENNA

FILARMONICA ARTUROTOSCANINI

con Bruno Tommasello (sax)Fabrizio Moretti (chitarra) Ales-sandro Carrozzo (basso) Ale D'Al-tri (batteria). Inizio ore 22.

INFOLINE 347 9156080CIRCOLO AURORA, RAVENNA

LUNEDÌ 27 FEBBRAIOFAENZA CABARET PREMIOALBERTO SORDIdell’Associazione Cultura e Sport“I Fiori” di Faenza, concorsonazionale riservato a giovanicabarettisti emergenti. Inizio ore21.

INFOLINE 0546 21306TEATRO MASINI, FAENZA

IL SENSO DELL'ELEFANTEMarco Missiroli presenta il suoromanzo. Premio Campielloopera prima 2006, PremioComisso 2009, Premio Tondelli2009. Inizio ore 21.

INFOLINE 0545 22388HOTEL ALA D'ORO, LUGO

MARTEDÌ 28 FEBBRAIOVIZI PRIVATI, PUBBLICHE VIRTÙ:ETICA E VALORI NELLA CLASSICITÀincontro con Federica Cavani. Ini-zio ore 15.

INFOLINE 0544 543711MUSEO NAZIONALE, RAVENNA

I SOLISTI VENETIin concerto, diretti da ClaudioScimone. Inizio ore 20.30.

INFOLINE 0544 249244TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA

L'AVAROdi Moliére. Con Teatro delleAlbe. Regia di Marco Martinelli.Inizio ore 20.45.

INFOLINE 0544 587641TEATRO COMUNALE, RUSSI

INCONTRO CON SHAGHAYEGHBEHESHTIper il progetto "Senza confini",incontro a cura di Roberta Gandolfi(Università degli Studi di Parma).Ingresso libero. Inizio ore 21.

INFOLINE 0546 622999CASA DEL TEATRO, FAENZA

LIVELLO 7. PERCORSO DICOSCIENZA ANIMICAconferenza di Rosalba Fazio. Ini-zio ore 21.

INFOLINE 0544 401645ALEF - LIBRERIA ESOTERICA & GALLE-

RIA D'ARTE, RAVENNA

UBU ROIcon Roberto Latini. Inizio ore 21.

INFOLINE 0544 36239TEATRO RASI, RAVENNA

IN VIAGGIO CON UNA ROCKSTARproiezione del film di NicholasStoller e intervallo con cappel-letti. Inizio ore 21.30.

INFO WWW.TEATROSOCJALE.IT TEATRO SOCJALE, PIANGIPANE

MERCOLEDÌ 29 FEBBRAIOITIS GALILEOcon Marco Paolini. Inizio ore 20.30.

INFOLINE 0544 249244TEATRO ALIGHIERI, RAVENNA

LISISTRATAcon Gaia De Laurentiis. Ingresso15 euro. Inizio ore 21.

INFOLINE 0545 41426SALA DEL CARMINE, MASSA LOM-

BARDA

MIND JUGGLERuna serata alla scoperta dellemagie dell'inconscio con France-sco Tesei. Inizio ore 21.

INFOLINE 0546 21306TEATRO MASINI, FAENZA

ALMOST FAMOUSproiezione del film di CameronCrowe. Inizio ore 21.30.

INFOLINE 347 9156080CIRCOLO AURORA, RAVENNA

PONTIAKnuovo album e nuovo tour deiPontiak, Echo Ono, alcune dellepiù dirette canzoni mai createdalla band. Inizio ore 21.30.

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20 RAVENNA&DINTORNIEVENTI&TEMPO LIBERO giovedì 23 febbraio 2012 |

di

FRANCESCO DELLA TORRE

In Time, di Andrew Niccol(2011)

In un futuro prossimo è stato scoperto il gene dell’immortalità e la specieumana cresce fino ai 25 anni per poi non invecchiare mai. Dopo quest’età,però, i grandi del mondo hanno deciso che il tempo è denaro, o meglio vice-versa, e ogni singolo minuto di vita diventa moneta di scambio interplaneta-rio, e si vive in funzione del tempo stesso. Ma proprio come il nostro, questomondo è governato da pochi che mantengono il loro tenore di vita sulle spalledei poveri, attraverso le banche (del tempo) che governano questa preziosis-sima moneta a scapito dei deboli. Justin Timberlake è un novello rivoluziona-rio, che ha ereditato un secolo di vita e sfida il sistema di banche e capitali. Lapuntualità con cui questo film arriva nelle sale è svizzera: In Time sembra (eforse è) una feroce e sarcastica demolizione del sistema capital-liberistico chevige in Europa, e, non sazio di questo scenario, ci spiega un’ovvietà, e cioè chela crisi dei paesi operai, è un fenomeno controllato attraverso tabelloni stileWall Street dal capitalismo per autosostenersi. Una volta chiara la naturapolitica del film, passiamo al giudizio: è un film ben costruito, ritmato, benrecitato (il fuoriclasse Cillian Murphy migliore in campo) e che strizza l’oc-

chio a moltissimi film, di fantascienza e non (si pensi anche a Bonnie eClyde). Niccol è bravo, vi ricordate quant’era bello Gattaca, ma sembra cheindugi un po’ troppo sulla didattica del messaggio e su un gioco un po’ ripeti-tivo di caccia all’uomo, dando l’impressione di un film quasi più adatto aragazzi che adulti, sensazione che è sottolineata dal fatto che questo mondo èpopolato da personaggi tutti giovani, che siano figli o suocere, si tratta sempredi venticinquenni. Anche se una buona lezione di economia non guasta mai,l’occasione per creare un piccolo classico, un Blade Runner o un Brazil, èmancata, o forse mai cercata. Intrattenimento intelligente, sterile nella messain scena, ma che ha il coraggio di raccontare e affrontare l’attuale crisi econo-mica, travestendosi da film di fantascienza.

A lonely place to die, di Julian Gilbey (2011) Quando un thriller non ti fa dormire sonni tranquilli, ancor prima di male-

dirlo, capisci già che è un grande film. Quando le emozioni non ti abbandonanonei titoli di coda, vuole dire che il film è entrato nella tua vita cinefila dalla

porta principale, e difficilmente se neandrà. A Lonely Place To Die (“Unposto solitario per morire”) non è uncapolavoro, ma è proprio il genere difilm che ti fa pensare quanto scritto

sopra. L’inizio è già interessante per chi non ama la montagna, mozzafiato pertutti gli altri: nelle highlands scozzesi un gruppo di scalatori sta arrivando auna vetta, non senza difficoltà dovute forse a uno scarso affiatamento tra lepersone. Inquadrature mozzafiato, soggettive da vertigini, i primi minuti var-rebbero da soli il film. Poi il gruppo di alpinisti, in un momento precedente aun’altra scalata, trova una bimba sepolta, con la fessura per respirare, e deci-dono di portarla con loro. Basta trama, però per invogliarvi va detto che da quiinizia un turbine di emozioni e situazioni mozzafiato di grande intensità e digrande cinefilia: si va da Un tranquillo weekend di paura, con le highlandsviste come un terreno minato, fino a sfiorare la tradizione horror del villaggiomaledetto, come il connazionale e invisibile The Wicker Man. Qualche cri-tico l’ha paragonato al connazionale Descent, in quanto l’apertissima mon-tagna riesce a dare un senso di claustrofobia, ma in questo film la vicenda è deltutto verosimile e priva di elementi sovrannaturali. È un film recente, nondistribuirlo sarebbe un delitto, ma nell’attesa ci si può godere la versione ori-ginale, coi sottotitoli italiani come sempre reperibili in rete.

In Time, una feroce demolizione del capitalismo in un film di intrattenimento intelligente ma troppo didattico

VISIBILI & INVISIBILI

• MOSTRE D’ARTE •CARAVAGGIO, COURBET, GIACOMETTI, BACON... MISERIA E SPLENDORE DELLA CARNETESTORI E LA GRANDE PITTURA EUROPEAMUSEO D’ARTE DELLA CITTÀ - RAVENNAvia di Roma, 13 - tel. 0544 482487

La grande mostra del Mar, curata daClaudio Spadoni, dedicata al pittore,drammaturgo, giornalista esensibilissimo storico e critico d’arteGiovanni Testori, si articola in diversesezioni dedicate alla grande arteeuropea dal ‘500 al ‘900: la pittura direaltà del ‘500 in Lombardia, i“manieristi” lombardo piemontesi,Caravaggio, sua grande passionedichiarata, Fra Galgario e Cerutti, igrandi dell’‘800 francese Gericault eCourbet, la Nuova Oggettività con Dixe Grosz, poi Bacon (nella foto),Giacometti, Morlotti, Sironi, Manzù,

Varlin, Marini, Sutherland, Guttuso, Gruber, Vacchi, Rainer, Vallorz, tra gli altri,per giungere ai “nuovi selvaggi tedeschi” fino a Cucchi e Paladino. Orari: finoal 31 marzo: da mar a ven 9-18, sab e dom 9-19, chiuso lun; dall’1 aprile: damar a gio 9-18; ven 9-21; sab e dom 9-19 , chiuso lun. Ingresso: intero: 9 euro,ridotto: 7 euro. Sabato 25 e domenica 26 febbraio alle 16.30 appuntamentodi visita guidata aperto al pubblico (tariffa unica euro 12 - non sono validealtre riduzioni, convenzioni e tariffe speciali; prenotazione obbligatoria). Finoal 17 giugno

RITORNI - PERSONALE DI FRANCO RUSCELLIGALLERIA AMARTE - RAVENNAvia Baccarini, 20 - tel. 0544 1881437La mostra è dedicata al pittore Franco Ruscelli ed è a curata da Mario Arnaldi.

Franco Ruscelli si è diplomato all’Istitutod’Arte per il Mosaico di Ravenna nel 1973.La sua ricerca pittorica di generepaesaggistico, mette in rapporto la pitturadi ogni epoca con la fotografianaturalistica contemporanea. Da parecchianni Ruscelli ha concentrato la sua ricercapittorica su alcuni soggetti fondamentali:l’orizzonte paesaggistico, larappresentazione di rose, i mosaici atessera minuta e le ‘mosture’, cheripropone, insieme ai paesaggi, in questamostra. Ispirati al romanzo di MargueriteYourcenar (Il tempo grande scultore)questi mosaici/sculture (mosture) sonocomposti di materiali vari (frammenti dilignei antichissimi, frammenti di affreschi del settecento, oro zecchino infoglia, oro bizantino, platino, smalti bizantini, calcarei delle colline dell’AltoSavio, della Tunisia, del Marocco, delle cascate di Saturnia, delle spiaggedell’Adriatico e del Tirreno, pittura ad olio e acrilico. Orari: da lun a ven 16-19.30, sab 10-12.30 / 16-19.30, dom 16-19.30 (ingresso gratuito, aperturaanche su appuntamento cell. 328 4612194). Fino al 10 marzo

RAPPRESENTARE L’ITALIA - 150 ANNI DI STORIA DELLA CAMERADEI DEPUTATIANTICHI CHIOSTRI FRANCESCANI - RAVENNAvia Dante Alighieri, 2a A conclusione del centocinquantenario dell’Unità d’Italia, gli Antichi ChiostriFrancescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ospitano lamostra nazionale “Rappresentare l’Italia – 150 anni di storia della Camera deideputati”, che approda a Ravenna dopo essere stata ospitata a Roma aPalazzo Montecitorio. L’esposizione racconta la storia della Camera e porta ilvisitatore a seguire, per mezzo di documenti e testi, video e oggetti di

particolare rilievo storico, i diversi aspetti della sua vita, nella loro evoluzionelungo il tempo, documenti e illustrazioni raccolte in altrettante “isole”multimediali. La mostra offre anche un itinerario storico-cronologico dei 150anni di storia unitaria. Orari: tutti i giorni 10-17, sab, dom e fest 10-18(ingresso gratuito). Fino al 18 marzo

LUCI DI LEPTISCHIESA DI SAN DOMENICO, URBAN CENTER - RAVENNAvia Cavour - tel. 0544 36136Verrà inaugurata venerdì 17 febbraio, alle 17.30, presso la suggestiva cornicedella chiesa di San Domenico, in via Cavour 1, la mostra fotografica “Luci diLeptis”. L’esposizione vuole essere un omaggio al fotografo ravennateClaudio Pollini a un anno dalla sua scomparsa. Fotografo free lance, Pollini siè diplomato all'Istituto d'Arte di Firenze. Dal 1988 al 2006 ha lavorato perl'Agenzia fotografica Laura Ronchi/Tony Stone di Milano. Ha pubblicato sunumerosi periodici italiani e stranieri. Ha collaborato con le Università diNapoli, Roma e Bologna. La mostra “Luci di Leptis” propone una cinquantinadi suggestive fotografie della città romana di Leptis Magna, in Libia e saràarricchita da immagini inedite che verranno proiettate all'internodell'esposizione e proposte al pubblico per la prima volta. Sarà presenteanche un video dedicato al Foro e al Teatro di Leptis Magna, realizzato daTouchwindow Srl per il Museo di Tripoli. Orari: mar., mer e ven 10-13 / 16-19,sab, dom e fest 10-19. Fino al 4 marzo

SUPERZELDA - LA VITA DISEGNATA DI ZELDA FITZGERALDGALLERIA MIRADA - RAVENNAvia Mazzini, 83 - tel. 0544 217359Mostra degli acquarelli tratti dal graphic novel Superzelda di Tiziana Lo Portoe Daniele Marotta. Sceneggiato a partire dai romanzi del marito, e disegnatoutilizzando l’iconografia dell’epoca e le foto di famiglia di casa Fitzgerald,Superzelda è il ritratto a fumetti della coppia più spericolata e romantica diquella che Gertrude Stein definì “generazione perduta”. Orari: da gio adom 16-19. Fino al 3 marzo

Page 21: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

INFOCINEMAAstoria Multisala Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544 421026Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052

Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033

Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 0544 83165S. Francesco Bagnacavallo, via Cadorna 14, tel. 348 9001663Circolo Jolly Russi, via Cavour,

Astoria - RavennaThe help(Regia di Tate Taylor)

ven., sab., mar., mer. e gio.: p.u. 20.40;dom.: 17-20.40

Albert Nobbs(Regia di Rodrigo García)

ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.40; sab.: 20.20-22.40; dom.: 16-18.20-20.40

Un giorno questo dolore ti sarà utile(Regia di Roberto Faenza)

ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.30; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16-18-20.30

Benvenuti al nord(Regia di Luca Miniero)

ven., mar., mer. e gio.: p.u. 20.40; sab.: 20.25-22.40; dom.: 16-18.15-20.40

Millennium - Uomini che odiano le donne (v.m. 14)(Regia di David Fincher)

ven., mar. e mer.: p.u. 20.40; sab.: 20.20-22.40; dom.: 16-18.20-20.40

Il lago dei cigni(proiezione in differita dell'opera di Tchaikovski)

mar.: p.u. 20

Ex Drummer (v.m. 18)(Regia di Koen Mortier)

gio.: p.u. 21

CinemaCity - RavennaHysteria(Regia di Tanya Wexler)

fer.: 16-18-20.40-22.40; sab.: 16-18-20.40-22.40-00.40; dom.: 15.40-17.40-20.40-22.40

Viaggio nell'isola misteriosa(Regia di Brad Peyton)

Proiezione in 3D: fer.: 16-18.30-20.45-22.45; sab.: 16-18.30-20.45-

22.45-00.45; dom.: 15.30-17.30-20.45-22.45; proiezione in 2D:

fer. e sab.: 17.40-20.30; dom.: 18-20.30

Qualcosa di straordinario(Regia di Ken Kwapis)

fer.: 16-18.10-20.35-22.40; sab.: 16-18.10-20.35-22.40-00.45;

dom.: 15.40-17.45-20.35-22.40

Knockout - Resa dei conti(Regia di Steven Soderbergh)

fer.: 16-18-20.35-22.35; sab.: 16-18-20.35-22.35-00.35; dom.: 15.40-17.40-20.35-22.35

Quasi amici - Intouchables(Regia di Olivier Nakache, EricToledano)

fer.: 15.50-18.05-20.20-22.35; sab.: 15.50-18.05-20.20-22.35-00.50;

dom.: 15.30-17.45-20.20-22.35

Jack e Jill(Regia di Dennis Dugan)

fer., sab. e fest.: p.u. 15.50

In time(Regia di Andrew Niccol)

fer.: 16-18.10-20.30-22.40; sab.: 16-18.10-20.30-22.40-00.50;

dom.: 15.30-17.50-20.30-22.40

Paradiso amaro(Regia di Alexander Payne)

fer. e sab.: 16-18.10-20.30-22.40; dom.: 15.30-17.40-20.30-22.40

War Horse(Regia di Steven Spielberg)

fer. e sab.: 17-20-22.45; dom.: 15.20-18.05-20.50

Atm - Trappola mortale(Regia di David Brooks)

fer. e fest.: p.u. 22.40; sab.: 22.40-00.30

Com'è bello far l'amore(Regia di Fausto Brizzi)

fer.: 16-18-20.40-22.40; sab.: 16-18-20.40-22.40-00.40; dom.: 15.30-17.30-20.40-22.40

Tre uomini e una pecora(Regia di Stephan Elliott)

fer., sab. e fest.: p.u. 18.10

Hugo Cabret(Regia di Martin Scorsese)

Proiezione in 3D: fer. e sab.: p.u. 15.50;dom.: p.u. 15.30; proiezione in 2D:

fer. e sab.: 17-20.20-22.45;

dom.: 15.20-17.45-20.20-22.45

I Muppet(Regia di James Bobin)

lun.: p.u. 20.30 (film in lingua originale)

Mission: impossible Protocollo fantasma(Regia di Brad Bird)

ven., sab., dom., mar., mer. e gio.: 20.20-22.45; lun.: p.u. 22.45

Jolly - RavennaThe Artist(Regia di Michel Hazanavicius)

ven., lun., mar. e gio.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16-18.30-21

Cinedream - FaenzaViaggio nell'isola misteriosa(Regia di Brad Peyton)

Proiezione in 3D: fer.: 20.25-22.35: sab.: 17.45-20.25-22.35-00.45; dom.: 15.30-17.45-20.25-22.35

Qualcosa di straordinario(Regia di Ken Kwapis)

fer.: 20.20-22.35; sab.: 18-20.20-22.35;dom.: 15.35-18-20.20-22.35

Knockout - Resa dei conti(Regia di Steven Soderbergh)

fer.: 20.35-22.45; sab.: 20.35-22.45-00.55; dom.: 15.50-20.35-22.45

Quasi amici - Intouchables(Regia di Olivier Nakache, EricToledano)

fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.45-20.20-22.40-00.50; dom.: 15.25-17.45-20.20-22.40

In time(Regia di Andrew Niccol)

fer.: 20.30-22.40; sab.: 18-20.30-22.40-00.55; dom.: 18-20.30-22.40

Paradiso amaro(Regia di Alexander Payne)

fer.: 20.20-22.45; sab.: 17.50-20.20-22.40;

dom.: 15.30-17.50-20.20-22.40

War Horse(Regia di Steven Spielberg)

ven., lun., mer. e gio.: p.u. 21; sab.: 17.10-20-22.45; dom.: 15-17.50-21

Com'è bello far l'amore(Regia di Fausto Brizzi)

fer.: 20.35-22.45; sab.: 17.30-20.35-22.45;

dom.: 15.15-17.30-20.35-22.45

Hugo Cabret(Regia di Martin Scorsese)

sab.: p.u. 17.40; dom.: 15.10-17.40

The help(Regia di Tate Taylor)

mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Europa - FaenzaAlbert Nobbs(Regia di Rodrigo García)

ven., sab., mer. e gio.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

Italia - FaenzaHysteria (Regia di Tanya Wexler)

ven. e sab.: 20.40-22.30; dom.: 17-18.45-21.15; mar. e mer.: p.u. 21.15

Il gatto con gli stivali(Regia di Chris Miller)

sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

E ora dove andiamo?(Regia di Nadine Labaki)

lun.: p.u. 21.30

L'angelo sterminatore(Regia di Luis Bunuel)

gio.: p.u. 21

Sarti - FaenzaUn giorno questo dolore ti sarà utile(Regia di Roberto Faenza)

ven. e sab.: 20.40-22.30; dom.: 16-18-21.15; mar. e mer.: p.u. 21.15

San Rocco - LugoThe help (Regia di Tate Taylor)

ven., sab. e mar.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21

Rango (Regia di Gore Verbinski)dom.: p.u. 14.30

Convento di S.Francesco - BagnacavalloShame (v.m. 14)(Regia di Steve McQueen)

ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Gulliver - AlfonsineTre uomini e una pecora(Regia di Stephan Elliott)

da ven. a lun.: p.u. 21

Sala Sarti - CerviaL'arte di vincere (Regia di Bennett Miller)

sab. e dom.: 16.30-21; lun.: p.u. 21

Almanya - La mia famiglia va in Germania(Regia di Yasemin Samdereli)

mar.: p.u. 21

Cinema Moderno Castel BologneseIl gatto con gli stivali(Regia di Chris Miller)

sab.: p.u. 16.30

La talpa (Regia di Tomas Alfredson)sab. e dom.: p.u. 21

Teatro ModernoFusignanoThe Iron Lady (Regia di Phyllida Lloyd)

sab. e dom.: p.u. 21

Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può(Regia di Mike Mitchell)

dom.: p.u. 16

Circolo Jolly - RussiImmaturi - Il viaggio(Regia di Paolo Genovese)

dom.: p.u. 21

• C I N E M A •Programmazione da venerdì 24 febbraio a giovedì 1 marzo

RAVENNA&DINTORNI 21EVENTI&TEMPO LIBERO| giovedì 23 febbraio 2012

E GIARDINAGGIOManutenzione giardiniprivati e pubblici

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Page 22: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

JUNIO

R TEATRO RAGAZZI

I Babilonia al Rasicon Baby don’t cry

C’è un appuntamento al teatro Rasi che riunisce due percorsi:quello del “Tè a Teatro” – rassegna di spettacoli domenicali per lefamiglie a cura della Drammatico Vegetale – e quello del Nobo-daddy – la programmazione che il Teatro delle Albe dedica ai nuo-vi linguaggi della scena contemporanea. Al centro di questo cro-cevia di spettatori, sabato 25 febbraio alle 18.30, sarà Baby don’tCry, progetto di Babilonia Teatri – prodotto dal Teatro delle Bricio-le –, giovane compagnia veronese che si è imposta sulla scena ita-liana per il suo linguaggio dal taglio pop e dal colore rock, che pun-ta il dito sulle contraddizioni dell’oggi con ironia e determinazione(la si è vista recentemente, sempre al Rasi per il Nobodaddy, conPop star). Baby don’t Cry – rivolto ai bambini dai 7 anni in su – è unospettacolo che parla delle lacrime ed è nato dalla voglia di lavoraresu un tema di cui i bambini avessero conoscenza ed esperienza di-retta e sul quale gli adulti non avessero la possibilità di porsi su unpiano di superiorità, ma di condivisione e confronto. «Piangere –dicono i Babilonia – è un’esperienza che appartiene a tutti, ma chenelle diverse età della vita assume significati e valori diversi. Primadi realizzare lo spettacolo abbiamo incontrato bambini di età di-verse per parlare con loro dei motivi che li spingono a piangere, de-gli obiettivi e delle emozioni legate a quel momento. Abbiamo sco-perto che per i bambini il pianto non è in nessun modo un tabù».

Prima dello spettacolo musica dal vivo a cura dell’Istituto Supe-riore Studi Musicali Giuseppe Verdi di Ravenna. E a conclusioneaperitivi a cura di Federica Vicari - Il Lato Oscuro della Costa.

Info: 0544 36239.

La XXIII stagionede “Le Arti della Ma-rionetta” del Teatrodel Drago giunge aconclusione dome-nica 26 febbraio (oree 16.30), quando al-l’Almagià andrà inscena lo spettacolodella famiglia Monti-celli – per bambinidai tre anni in su – Ilgrande trionfo di Fa-giolino pastore e guer-riero. La storia vede Fagiolino che con tanta fortunaè diventato uno dei più ricchi agricoltori del regno diTracia. Nel frattempo il Mago Norandino viene rifiu-tato come sposo dalla bella Altea, Princi-pessa nel regno di Tracia; per vendetta ilterribile Mago Norandino, con una stre-goneria toglie la favella alla Principessa.Fagiolino, aiutato da una Fata di nomeAlcina, andrà prima a rubar la “noccioli-na fatata” al Diavolo Farfarello e poi aguarir la Principessa. Ovviamente alla fi-ne affronterà anche il Mago Norandino asuon di sane randellate. Lo spettacolo sichiude con Fagiolino pastore che diventaprode guerriero e sposo prediletto dellabella Altea. E per concludere , il balletto fi-nale. Lo spettacolo è tratto da un anticocanovaccio dell’800 di uno dei padri dellacommedia burattinesca emiliano-roma-gnola, Angelo Cuccoli. La versione messain scena dal Teatro del Drago si avvale diun copione originale di proprietà della Fa-miglia Monticelli.A dare vita a Fagiolino ea tutti i personaggi della vicenda la sa-piente arte di Mauro Monticelli e di An-drea Monticelli. Info: 0544 483461.

A destra, un momentodello spetatcolo deiBabilonia “Baby don’t Cry”

BURATTINI

La stagione del Dragosi chiude con il Fagiolinodella famiglia Monticelli

M A S S A L O M B A R D AAL VIA LA NUOVA EDIZIONE DI “SPETTACOLI A MERENDA”

Prendono il via sabato 25 febbraio (per proseguirepoi fino ad aprile) gli appuntamenti della nuova edi-zione di “Spettacoli a merenda”, letture, cinema e la-boratori per famiglie organizzati dall'assessorato allaCultura del Comune presso la Sala del Carmine e ilcentro culturale Venturini di Massa Lombarda. Al ter-mine di ogni spettacolo ci sarà una merenda per tuttii bambini offerta dal supermercato InCoop di MassaLombarda, assieme ai succhi di frutta offerti da Con-serve Italia. Sabato 25 febbraio si inizierà proprio dalcentro culturale Venturini, dove alle 10 si terrà la lettu-ra animata “L'arcobaleno”, a cura delle lettrici volon-tarie “Amiche del Signor Oreste”. La lettura è rivolta abambini dai 4 agli 8 anni ed è a ingresso gratuito.

Si proseguirà poi domenica 4 marzo con la proiezio-ne del film Il gatto con gli stivali (ore 16.30, Sala delCarmine), mentre sabato 10 marzo Simone Pelliconi eGiulia Bovolenta porteranno i bambini alla scopertadel mondo di Emilio Salgari in occasione dei 150 annidella sua nascita (ore 10, centro culturale Venturini).

Il disegno scelto dopo il carnevaleall’Almagià del 18 febbraio èquello di Sofia Nivellini, di 6 anni.

i l p iccolo g iornal is ta

22 RAVENNA&DINTORNIRAGAZZI&BAMBINI giovedì 23 febbraio 2012 |

L E T T U R EFIABE IN DIALETTO ROMAGNOLO

Sabato 25 febbraio, ore 10,a Casa Vignuzzi (via San Mama175) le lettrici volontarie delprogetto Juke Box di Sant’Al-berto, racconteranno in formaanimata a un pubblico di bam-bini e bambine dai 3 ai 6 anni,le fiabe in dialetto romagnolo“La fôla de’ Papon” e “L’ uslenBur-Bur”, tratte dal libro “Stre-ta la foia, lêrga la veja...” a cu-ra di Edda Lippi in collabora-zione con l’ Associazione Istitu-to Friedrich Schürr.

La capienza è di 25 bambinial massimo; a narrazione inizia-ta non è possibile accedere al-la sala. L’ingresso è libero. L’i-niziativa fa parte della rasse-gna “ il sabato dei piccoli” or-ganizzata dall’Assessorato alDecentramento del Comunesettimanalmente.

Sopra, due“protagonisti” dellospettacolo conFagiolino

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Al ristorante Cristallo con piacere si mesceottimo vino rosso ...con prelibato pesceVino rosso con il pesce? «Un abbinamento possibile, in certi casi anche auspicabile». Massimo Ma-rino commerciante di vini e titolare assieme a Manuela Succi e Christian Savini dello storico ri-storante Cristallo di piazza Saffi 18 a Punta Marina, non ha alcun dubbio. «L'importante – pre-cisa Massimo – è abbinare il giusto piatto al giusto vino. Un vino rosso può magnificamente sposar-si con un piatto di pesce ma deve avere caratteristiche ben determinate, essere fresco, fragrante, po-co tannico e non molto corposo. Vini rossi strutturati di gradazione oltre i 13 gradi non sono assolu-

tamente adatti per accompagnare le tante, gustosissime ricette dipesce. Il classico brodetto, la padellina di molluschi e crostacei alsugo rosso servita con la polenta fritta, la sarda e la saraghina scot-tadito, i tagliolini al caffé con caviale oppure il caviale servito nelmodo tradizionale, con il burro ed i crostini, sono piatti a cui puòessere trionfalmente abbinato un ottimo vino rosso. Il Sangiovesedi Romagna ma anche alcuni vini trentini ed alto atesini come il La-grein, il Pinot Nero e La Schiava, un ottimo vitigno autoctono del-la provincia di Bolzano. Suggerisco di abbinare il vino rosso anchead altri buonissimi piatti come gli spaghetti o i tagliolini alla bottar-ga, piatti buoni e sostanziosi adattissimi a questo tipo di matrimo-nio. Con il bravissimo e giovanissimo chef Antonio Tortora, stia-mo percorrendo le nuove strade della enogastronomia. Siamo affa-

scinati dalle sperimentazioni e dalle innovazioni ma siamo anche convinti di dover difendere la tra-dizione enogastronomica del nostro territorio. La qualità, la ricerca di eccellenti materie prime, larintracciabilità e la stagionalità dei prodotti, la serietà dei fornitori, sono le fondamenta di una buo-na ristorazione. Vino rosso con il pesce? Ancora oggi qualcuno considera stravagante questo abbi-namento. Un grave errore perché un buon vino rosso della tradizione si sposa benissimo con i piat-ti di mare della tradizione e, di questo, i miei ed i nostri clienti sono sempre più convinti».

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Page 23: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

RAVENNA&DINTORNI 23MAGIARE&BERE| giovedì 23 febbraio 2012

GUST

O

Quel salvadanaio del maialeLa tradizione della beccheria e della conservazione

SALUMI

di Giorgia Lagosti

Non è un caso se ancora oggi isalvadanai hanno la forma di unmaialino, il maiale infatti, untempo, non era concepito comecarne, non era considerato co-me il pollo o il coniglio, ma eral’animale di cui si metteva viatutto, un vero e proprio salvada-naio.

E febbraio era un momentocruciale per questo “risparmio”,perché era il mese in cui si pre-parava il porcile, lo “stalletto”,lo si disinfettava con la calce vi-va, dal soffitto al pavimento, fi-no a che non diventava tuttobianco; si approntava un giaci-glio di paglia fresca, quella del-l’ultima trebbiatura e… si anda-va a comperare il maialino: en-tro i 15 chili, un lattonzolo(latèun). Se ci fosse stata la possi-bilità di scegliere, la schiena acoppo era segno di buon magroe poco lardo, il posteriore tondoavrebbe dato bei prosciutti e lacoda riccia avrebbe allontanatoil malocchio.

Durante i primi mesi si alleva-va con gli avanzi di cucina poi,da fine settembre, cominciaval’ingrasso: un mese a zuppa dimais, farina di polenta, ghiandee erba medica bollita e il mesesuccessivo a scarti di patate e fa-rina di orzo. Accudire il maialerappresentava un impegno quo-tidiano, costante e inderogabile.

Poi arrivava il momento di uc-ciderlo, di smett e’ bagoin, e incampagna il momento giustoandava dalla fine di novembre,dal giorno di Sant’Andrea, finoa circa a metà gennaio, al gior-no di Sant’Antonio Abate; c’eraanche chi aspettava ancora unpo’, fino a febbraio inoltrato per-ché, con l’uccisione del maiale,si aveva l’impressione che i gior-

ni di festa, dopo quelli del Nata-le, fossero ancora di più. Chi selo poteva permettere ne macel-lava due: uno, il più grosso pri-ma di Natale e l’altro verso la fi-ne dell’inverno. Quest’ultimosarebbe tornato utile alla ripre-sa dei lavori nei campi, verso lafine di marzo o i primi di aprile,durante la zappatura del grano.

La macellazione casalinga, la“beccheria”, era un momentoemozionante e solenne, era unrito denso di significati perchè inquesto animale si riconosceva ilsostentamento e la sopravviven-za di tutta la famiglia in tutti igiorni dell’anno a venire. E seconservare, far durare nel tem-po, non sprecare nulla, concettiinnati in una mentalità fruttodella paura della carestia, eranogli scopi primari, era sì impor-tante il momento della macella-zione, ma ancora più importan-te era quello della stagionatura.

Per due intere giornate il lavo-ro era continuo, serrato. Si co-

minciava sezionando le carni,poi si lavoravano quelle per ilconsumo fresco, quelle cheavrebbe sfamato la famiglia nel-le prime due o tre settimane: simetteva il fegato nella rete, sicuoceva il migliaccio, si tagliavala cotica, si stringevano i cicciolicon le tradizionali ganasce di le-gno…

Poi si dovevano preparare lasalsiccia da stagionare, quelle“matte”, i cotechini, i salami, i“gentili” da mangiare il giornodi Pasqua, il lardo da maturaresotto speziatura, le golette chevenivano lavorate come il lardo,la coppa di testa, i prosciutti(che non sarebbero stati consu-mati prima dell’anno successi-vo), la coppa, lo strutto; si racco-glievano anche il pelo, le unghiee i denti: sarebbero serviti per fa-re pennelli e bottoni.

Una volta che tutta la carnedel maiale era stata lavorata e“confezionata”, dopo che eranostati salati i prosciutti, le coppe e

DALL’ODISSEAFINO A ANDY WARHOL Molte popolazioni del passato, a par-tire dai Romani, avevano un’alta con-siderazione del maiale, tanto da “im-piegarlo” come mezzo di comunica-zione tra dei e uomini: gli aruspicietruschi e latini cercavano segni del-la volontà divina nei fegati dell’ani-male. E ciò valeva anche per Virgilio,che usò una scrofa bianca, da sem-pre simbolo di fertilità, per indicare aEnea dove sbarcare. La mole di riferi-menti letterari dedicati ai suini dimo-stra la loro importanza nella vitaquotidiana: dall’Odissea a Plinio, fi-no ad arrivare alle descrizioni dedi-cate da Carlo Levi ai “sana scrofe”nel Cristo si è fermato ad Eboli. An-che il cinema ha dato il suo contribu-to nel rendere eterni le tradizione egli usi popolari legati al maiale: bastacitare le scene della macellazionecontenute ne l’Albero degli zoccoli diOlmi e in Novecento di BernardoBertolucci, nonché quelle del filmche nel 1969 inaugurò una nuovastagione del cinema tedesco, Scenedi caccia in bassa Baviera di PeterFleischmann. Ancora, per quanto riguarda la pittu-ra, non c’è secolo e corrente artisticain cui non compaia il suino: dalle pri-me raffigurazioni dei maiali selvaticidel 1100 fino ad Andy Warhol. Ciono-nostante, con il diffondersi della cri-stianità, per via della sue frequenti ri-produzioni che l’hanno caricato diuna simbologia legata alla lussuria eall’impurità, significati negativi si so-no sovrapposti all’immagine imma-colata del maiale.

t ra f i lm e let teratura

le spalle rimanevano solo le os-sa: messe inizialmente sotto sa-le, anche queste avrebbero tro-vato un loro ruolo. Nei primigiorni dopo la macellazione,nelle cucine della pianura, sulletavole l’azdora avrebbe portato ilcervello saltato in padella conolio o strutto, il trippino prepa-rato in umido, la pancetta frescarosolata a pezzetti in padella eservita con i radicchi di campo (itipici “bruciatini”), il cuore o ilrognone cotti sulla brace dopouna marinatura in olio e vino

bianco, la graticola di salsicce odi braciole di lonza nelle fami-glie più abbienti.

Poi, finito tutto il “fresco” unamattina sarebbe andata a dissa-lare quelle ossa che, assieme allasola conserva di pomodoro,avrebbero insaporito un interopaiolo di brodo a cui destinare igratè o del semplice pane raffer-mo. Finita la minestra ogni com-mensale si sarebbe servito la suaparte di ossa per “piluccare” laparte di carne rimasta, semprepoca ma saporitissima.

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Page 24: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

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Oggi facciamo un po’ di anteprime dedicate al Sangiovese riserva 2009 di al-cune delle etichette più conosciute in zona. Grazie alla fiera “Vini ad Arte”, tenu-tasi a Faenza lo scorso fine settimana, ho modo di farvi qualche anticipo. Il san-giovese “Thea” di Tre Monti è risultato essere più espressivo in bocca che al nasocon un bel gioco acido/tannico; il “Domus Caia” di Ferrucci dal naso un po’ ridi-mensionato, dove un po’ di spinta al palato avrebbe regalato qualche emozione inpiù. Il “Pietramora” della Zerbina preannuncia eleganza, forza e allunghi minera-li; il “Michelangiolo” è apparso un po’ monocorde, nonostante l’ottimo impattoiniziale al palato, e con un amarognolo ancora predominante in fase di persisten-za, mentre Drei Donà con il suo “Pruno” ci regala naso fine, fatto di sottili spezie,e bocca appena austera che si contrappone all’altro suo uvaggio storico “CuvéePalazza”, più disponibile al naso e facile da gestire al palato. Ricordo che si trattadi assaggi generalizzati e che ciò che avete appena letto è suscettibile all’evoluzio-ne stessa del vino che può migliorare o meno. La prossima settimana anteprime e“prove di botte” del 2011.

In anteprima i Sangiovese riserva 2009di alcune note etichette romagnole

GLI STAPPATI

Ecco il gustosissimo polpettone A ognuno il suo, sempre ottimo

COSE BUONE DI CASA

a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT

L'altro pomeriggio alla libreria Feltrinelli durante la presentazione del mio libro Cose buone di casa sulle ri-cette autunno-inverno si è parlato di polpette e polpettone. La ricetta delle polpette e zucchine verrà inseritanel libro primavera-estate in uscita fra poche settimane, del polpettone ne parlo subito.

Si utilizza la carne del brodo cioè il bollito sia di manzo che di pollame. Le dosi sono indicative, perché di-pende da quanta carne abbiamo a disposizione.

Ingredienti: carne del bollito tritata finemente con la mezzaluna (500 gr), 2uova, due cucchiai di parmi-giano grattugiato, un cucchiaio di prezzemolo tritato, una tazza di pane secco ammollato nel latte e strizza-to, un cucchiaio di ricotta, sale se occorre. Preparazione: mescolare tutti gli ingredienti. Sarebbe bene lascia-re poi in frigorifero l'impasto per diverse ore. Sul tagliere stendere l'impasto in forma di rettangolo, adagiarvisopra 3-4 fette di mortadella e al centro mettere 2-3uova sode. Arrotolare e compattare il rotolo, infarinarlopoi friggerlo in padella con poco olio extra vergine d'oliva. Dopo averlo cotto passarlo in un tegame con salsadi pomodoro al basilico e lasciarlo insaporire per una ventina di minuti. Servire caldo. Questa è la ricetta dicasa mia, ma esistono molteplici versioni del polpettone.

24 RAVENNA&DINTORNIMANGIARE&BERE giovedì 23 febbraio 2012 |

ALIMENTAZIONECIBO SANO E “SOLIDALE”

Il gruppo “Ravenna in Transizio-ne”, con il patrocinio del Comune diRavenna, invita i cittadini a parteci-pare venerdì 24 febbraio presso laSala Buzzi (ex-Sala Forum, viale Ber-linguer 11), alle ore 20.30, a un in-contro in cui si parlerà di alimenta-zione sostenibile ed economia soli-dale. L'obiettivo dell'iniziativa è co-noscere la situazione attuale e con-dividere le soluzioni possibili in unoscenario in cui il cibo sano diventaun prodotto sempre più raro. Veràproiettato il documentario Una fat-toria per il futuro, prodotto dalla na-turalista Rebecca Hosking, insiemea due agricoltori che fanno parte delgruppo Poderi di Romagna e ad al-cuni rappresentanti dei Gruppi diAcquisto Solidale di Ravenna eForlì. Seguirà un dibattito ed unadegustazione di dolci fatti in casa.

Comincia la nuova stagione di Madra, la festa dei sapori che ognianno, per 6 domeniche da febbraio a novembre, trasforma il centrostorico di Ravenna nella mostramercato degli agricoltori. Il primoappuntamento con “Il Buono della Terra in Città” è in programma il26 febbraio: su decine di bancarelle in via Mario Gordini e via Corra-do Ricci i produttori locali esporranno e venderanno direttamente alpubblico le proprie eccellenze di stagione.

Da domenica torna Madra, la festa dei sapori

IL MERCATO

I N C O N T R I G O L O S ITORNA L’IRRESISTIBILE PIADA CIOK

Dopo il grande successo degli scor-si anni, torna sabato 25 e domenica26 febbraio per le vie del centro diRussi “Piada Ciock”. Un’iniziativa chefa esplodere il gusto e animerà il cen-tro storico tra animazione e gustosissi-me merende con piadina e cioccolato.Organizzata dal Consorzio Commer-cianti di Russi Centro di Romagna conil patrocinio del Comune, “PiadaCioc" è una festa di due giorni pergrandi e piccini, accompagnata dalle specialità piùdolci. Nessuno potrà resistere alla tentazione di gu-stare crepes, piadine, bomboloni, brioches, tutto far-cito al cioccolato, durante una passeggiata invernale.

Filosofia

Ricette semplici, veloci, ma di grande impatto gustativo, studiate e proposte con bobrietà ed attenzione

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Page 25: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

PIATTI E PRODOTTI TIPICI

Gianni Berti e Bar-bara Sirri sono igiovani titolari dellaLocanda dei Salina-ri di circonvallazio-ne Sacchetti a Cer-via. Un luogo di ri-trovo accogliente,ideale per tutti gliamanti della cucinadi qualità e del pescefresco. Gianni fa par-te dell'Alleanza fraCuochi di SlowFood e si è impegna-to ad utilizzare a ro-tazione almeno trepresidi segnalati daquesta benemeritaassociazione. «Un impegno cheonora e affascina – ciprecisa Gianni – maanche un impegno che crea nonpoche difficoltà. Non è facilefar ruotare i presidi perché non èsempre facile (sale di Cervia emora romagnola a parte) repe-rirli. I miei clienti sono moltoattenti alla qualità e alle propo-ste del giorno, seguono più imiei consigli che non il menùalla carta. Confesso – aggiungesorridendo Gianni – che se qual-cuno vuole mangiare il pescein modo tradizionale beh... melo deve dire per tempo, deveprenotarsi. Io non preparo piattitradizionali ma i curzul (anticapasta romagnola), i quadruccial brodo di cefalo e il pesce az-zurro cucinato nei modi più in-novativi. Uso crostacei, maz-zancolle e scampi freschi, nonuso aragoste o pesci di alleva-mento. Anche a coloro che pre-feriscono la carne offro prodottinon tradizionali e non di alle-vamento ma sempre di alta qua-lità: i piccioni, la mora roma-

gnola, la selvaggina... La miacantina parla principalmente ildialetto romagnolo e mi dilettoanche a confezionare personal-mente salami, confetture, olivein salamoia, acciughe, conservein genere». Ringraziamo Gianni Berti che èriuscito a farci venire un ga-gliardo appetito alle prime oredella mattina e ritorniamo a Ra-venna per incontrare MicheleZoli, titolare della trattoria LaRustica di via Alberoni angolovia Sante Baldini. «Gestisco questo locale dal 2000dopo aver rilevato la precedentegestione da papà Eugenio cheaprì questo locale nel lontano1989. La mia è una cucina vo-lutamente tradizionale ma anchevolutamente rivisitata perchéamare e rispettare la tradizionenon significa chiudere il cuore ela mente a nuove esperienze esperimentazioni. Evidenti sonogli influssi mantovani perché la

bravissima cuoca (mia mammaRenza) è originaria proprio del-la città dei Gonzaga. Ecco spie-gato il segreto degli ottimi tor-telli di zucca con il ripieno in-golosito dalla mostarda di melemantovana e dagli amaretti, ec-co spiegato il perché del nostrobuonissimo stracotto di caval-lo. La pasta all'uovo è tutta fattain casa, cerco fornitori roma-gnoli, ho una enoteca principal-mente romagnola e regionale.La mia trattoria sorge all' iniziodel centro storico e la mia offer-ta enogastronomica romagnolae mantovana assieme convivefascinosamente con altre offerte

enogastronomiche della nuovaRavenna ormai diventata so-cietà aperta e multiculturale. Losforzo di offrire una cucina diqualità, buona e gustosa nonsempre viene premiata daiclienti, spesso un po' distratti emolto condizionati dal pocotempo a disposizione. Credo,comunque, che ricercare la qua-lità sia la cosa giusta da faresenza, però, farsi condizionareda slogan e preconcetti. Giustoprivilegiare i prodotti del nostroterritorio, ma credo sia contro-producente snobbare tutto quel-lo che proviene da altre regio-ni o da altri paesi».

Curzul, pescato fresco e selvaggina ai Salinari Tortelli di zucca e stracotto in tavola alla Rustica

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Sopra, Michele Zoli ,titolare della classicatrattoria “La Rustica” di Ravenna che proponecucina romagnola e mantovana. Gianni Berti nella sua “Locanda dei Salinari”, a Cervia,che offre piatti inovvativi di mare e di terra

RAVENNA&DINTORNI 25MANGIARE&BERE| giovedì 23 febbraio 2012

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Page 26: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

«Finora le autorità hanno applicatola politica dello struzzo che di fronte aipericoli nasconde la testa sotto la sab-bia. Hanno evitato di fare ricerche per-ché fino a quando non ci sono risulta-ti è come se il problema non esistesse».Le autorità nel mirino sono quelle ditutela per l’ambiente e la salute, le cri-tiche arrivano da Stefano Raccanelli,responsabile del laboratorio microin-quinanti organici di Venezia-Marghe-ra del consorzio interuniversitario cheha svolto le analisi sui campioni di lat-te materno e di carne di pollo raccoltidal Movimento 5 stelle di Ravenna rin-tracciando una presenza di diossine alivelli che i grillini giudicano preoccu-pati. Nel caso dell’animale si era oltreil limite consentito per legge. Nel casodelle due donne non esiste una leggeche fissa parametri per il latte maternoma esistono per il latte vaccino ed era-no superiori fino a quattro volte.

«Chiariamo subito una cosa – pre-cisa Raccanelli – le diossine non sonocianuro quindi non rischia nulla chiha mangiato quel pollo o i bambiniche hanno bevuto quel latte dalla ma-dre. Le diossine hanno effetti in pro-spettiva futura, sulle persone già adul-te e sulla loro prole cui vengono tra-smesse dai genitori».

Il direttore del dipartimento di Sa-nità pubblica dell’Ausl di Ravenna,Paolo Ghinassi, in una intervista pub-blicata sul numero scorso ha definitoinevitabile la presenza di diossine perchi vive in aree industrializzate. «Dios-sine sono risultato dei processi di com-bustione quindi è comprensibile che

SALU

TEsiano presenti in chi vive in un’areacon industrie. Ma sappiamo che livellihanno le persone che vivono invecefuori da aree industriali? No, perchénon ci sono studi dettagliati»· E il rife-rimento è alla convenzione di Stoccol-ma: nel 2001 venne firmata per impe-gnarsi a ridurre certi inquinanti tracui le diossine. L’Italia non ha ancoraratificato la convenzione con la leggenazionale. «Rendiamoci conto che nelnostro Paese abbiamo solo un piano

nazionale residui che prevede 440campioni all’anno in tutto lo Stato.Dovremmo sapere quante diossine ab-biamo in corpo. E dovrebbe chiederse-lo il sindaco di ogni città che è la primaautorità sanitaria sul territorio comu-nale».

Tra dicembre e febbraio, per inizia-tiva del Movimento 5 stelle che ha so-stenuto le spese delle analisi (circa600 euro ognuna), a Ravenna sonosuonati tre campanelli di allarme: ledue madri e l’animale. Tre campionisenza valore statistico, come ricono-sciuto dai grillini. Che incalzano: «Noiabbiamo fatto la nostra parte, l’Ausl ele autorità facciano il resto». AncoraGhinassi, intervistato prima che fosse-ro pubblicati i risultati sul pollo, ha so-stenuto l’impossibilità di paragonarelatte materno e latte vaccino: il bovinocomincia a produrre latte dopo appe-na un anno di vita, la donna dopo al-meno una ventina e quindi con piùtempo trascorso nell’ambiente. «È ve-ro – incalza Raccanelli – ma forse nonandrebbe dimenticato che la donnaallatta un bambino di pochi chili e ilbovino invece allatta un vitello di di-verse decine di chili di peso».

Ma allora che deve fare il cittadinodi fronte a questi fenomeni? «Dovreb-be pretendere tre cose. Un monito-raggio preciso delle emissioni degliinceneritori a spese delle aziende. Lapubblicazione dei dati. Un biomoni-toraggio sui soggetti che vivono inquesti contesti cercando nelle matricicorrette».

Andrea Alberizia

«Su diossine e altri inquinantiè ora di fare monitoraggi concreti»

ALLARME AMBIENTE

26 RAVENNA&DINTORNICRONACA&SALUTE giovedì 23 febbraio 2012 |

Inserire Ravenna nel progetto regionale sullaqualità dell'aria e nel monitoraggio dei contaminan-ti. È la richiesta del sindaco dopo il caso di due madricon tracce di diossina nel latte.

Era stato il Movimento 5 Stelle a dicembre a ren-dere pubblici i risultati dei test svolti su due volonta-rie: i livelli di diossina erano fino a quattro volte oltreil limite consentito per il latte vaccino. Dopo avere in-contrato nei giorni scorsi il direttore dell’Ausl di Ra-venna, Tiziano Carradori, il sindaco Fabrizio Mat-teucci ha inviato una lettera agli assessori all’Am-biente e alle Politiche per la Salute dell'Emilia Roma-gna per chiedere il coinvolgimento del Comune diRavenna nei progetti di ricerca regionali.

«Risulta – scrive il primo cittadino – che in altreparti della regione l’associazione Medici per l’am-biente abbia effettuato campionamenti e analisi didiossine suscitando allarme nella popolazione. Te-nuto conto che la Regione Emilia Romagna sta con-ducendo un progetto innovativo di studio e valuta-zione della qualità dell’aria denominato Supersito eha attivato, nell’ambito dell’assessorato alla Salute,un gruppo di lavoro dedicato al monitoraggio e alcontrollo dei contaminanti negli alimenti sono achiedere di inserire nell’ambito delle attività dei pro-getti sopracitati anche il territorio ravennate per da-re risposte alle preoccupazioni della cittadinanza».

Nella vicenda non ha tardato l’intervento di Patri-zia Gentilini, presidente dell'associazione Medici perl'ambiente a Forlì-Cesena che ha inviato una letteraaperta al dirigente Ausl Paolo Ghinassi dopo l’inter-vista pubblicata sul numero scorso: «Ghinassi affer-ma che non sono necessarie ulteriori indagini per-ché in tutte le aree industrializzate le diossine sonopresenti nel latte materno. Ci spiace contraddirlo maquesto non è il parere dell'Organizzazione mondialedella sanità che anzi raccomanda il biomonitoraggiodel latte materno, quale indicatore ideale della con-taminazione ambientale e, più modestamente, nep-pure delle associazioni che hanno dato vita di recen-te ad una specifica campagna per la difesa del lattematerno dall'inquinamento».

LA LETTERA

Latte materno inquinatoIl sindaco chiede aiutoall’Emilia Romagna

Parla il direttoredel laboratorio di analisi

sul pollo contaminato

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Page 27: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

ACQUARIOLa giornata di giovedì sarà quella più delicata.Un rigurgito di stress sembra possibile, anchese amore e denaro hanno il potere di lenire pa-

recchie pene. Ma lo stomaco di colleghi e collaboratoripotrebbe chiedere un ordine di allontanamento per i vo-stri maltrattamenti.

ARIETEGiovedì evitate l’ira più debilitante dell’anti-biotico, per non dare soddisfazione a chi vuolefarvi due natiche grandi come un pullman a

due piani. Da venerdì con la Luna nel segno il clima si ras-serena, anche nei rapporti, dove il buonumore vi premieràcon un sudombelico Bimbi elettrico.

CANCROCon Sole, Mercurio e Nettuno in trigono, prestoraggiunti da un’ottima Luna, avrete idee ge-niali sul lavoro, utili per farvi assumere e am-

pliare il giro di business. Il fine settimana sarà invece gri-gio-topo, ma non fatela peggio di quello che sarà soloperché il partner vi dirà di avere mal di testa.

CAPRICORNOSono giornate tranquille e produttive, con l’u-more sereno come un maestro zen. Attenzioneperò alle giornate di giovedì e venerdì: anche

se Venere protegge il rapporto di coppia, voi dovreste aiu-tarla togliendovi la divisa da feld-zitella, ed indossarequalcosa di più intrigante, o anche nulla.

GEMELLICon Mercurio e Marte storti come una suocera,giovedì potreste trovare il colpo di mazza giu-sto per mandare chi rompe a lavorare nella

provincia estrema del coccige. Andrà meglio nel fine setti-mana, quando ritroverete un umore tollerabile anche dalpartner, ideale per sperimentare la sintonia suina.

LEONEL’umore subito potrebbe non essere dei miglio-ri. Più che assumere i modi sussiegosi del goril-la incacchioso, sarebbe meglio fare il punto

della situazione lavorativa e affrontare ogni rogna per lacoda. Nel fine settimana buona la sintonia col partner, mail linguaggio del corpo latita.

BILANCIACon la Luna che raggiunge Venere in opposi-zione in Ariete, il lavoro stressa e con certagente potreste comportarvi come spaccazebe-

dei. Cercate di evitare, anche perché se vi accalorate trop-po rischiate di sprigionare troppo vigore fisico contro lerotule di chi vi sta intorno, partner compreso.

VERGINEPer fortuna Giove protegge i rapporti di cop-pia, che altrimenti con l’irritabilità che vi ritro-vate il partner potrebbe decidere di prendere le

vie legali per risolvere ogni contrasto. Anche sul lavoronon andrà meglio, se la spensieratezza continua a preferi-re una vacanza nell’emisfero australe.

PESCIÈ un ottimo periodo: il Sole entra nel segnoraggiungendo Mercurio e Nettuno, che vi rega-lano buonumore ed ottimismo. Ma non fatevi

suggestionare dagli sbalzi d’umore di chi vi sta intorno.L’amore c’è e vi circonda come gelatina, il sex è sublime evi massaggia come escort nel week end.

SAGITTARIOÈ un periodo un po’ antipatico ma Venere intrigono vi aiuta a mantenere saldo l’equilibriopsico-emotivo. Sul lavoro o in famiglia cercate

di non fare i sadici, non lanciate critiche come fosserofreccette del tiro a segno e non praticate sacrifici umani.Anche l’amor è insipido: non si fornica.

SCORPIONEBuone notizie: il Sole raggiunge Mercurio eNettuno in Pesci, formando un bel trigono. Co-sì voi potete organizzare viaggi, cambiare lavo-

ro, condurre affari vantaggiosi, aprirvi alla vita sociale e aquella suina, ma attenzione a non suscitare nel partnerpiù angoscia di un travaso d’ormoni.

TOROCon tutto il cielo che tifa per voi, cercate di nonbrontolare come una pentola a pressione La-gostina, soprattutto in famiglia. Sforzatevi di

comprendere i labirinti mentali altrui, o almeno di ignorar-li. Ma l’amor appaga, ed il sudombelico diventa patrimo-nio dell’Unesco, da conservare nel week end.

MERLINO E IL DESTINO

RAVENNA&DINTORNI 27SALUTE&BENESSERE| giovedì 23 febbraio 2012

R A C C H E T T O N I IECCO I CORSI DI AVVIAMENTO

La Uisp Ravenna presenta una nuo-va iniziativa per la stagione invernale2012. Il 28 febbraio partono i corsi diavviamento e perfezionamento al gio-co del racchettone. Attività sportivaper tutti che si è evoluta, in poco tem-po, da gioco da spiaggia a sport. UISPoffre l’opportunità di apprendere emigliorare la propria tecnica di giocoper scopi ludici o destinata a tornei ecampionati amatoriali. L’attività è de-dicata a tutti i ragazzi/e da 8 ai 15 an-ni, agli adulti dai 16 anni ed oltre. Neicorsi verranno affrontate lezioni di tat-tica, tecnica di base, regolamento epreparazione fisica. Per questa impor-tante proposta il Comitato di Ravennasi avvale della consulenza di Gianfran-co Corelli con qualifica di tecnico-istruttore nazionale UISP. Inizio corsi28 febbraio 2012 presso i campi co-perti del centro sportivo Robur viaGuidarelli 7 a Ravenna. Giornate dedi-cate ai corsi: martedì 18.30-19.30,19.30-20.30, 20.30-21.30; giovedì18.30-19.30; venerdì 18.30-19.30,19.30-20.30. Per informazioni e pre-notazioni telefonare a UISP Ravenna0544 219724 Gianfranco Corelli 3477018353.

A cura del Comitato UISP di Ravennavia G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: [email protected] - www.uisp-ra.it

L’INIZIATIVA

Camp estivoa Marina Romea

TENNIS

La pol 2000 Cerviain finale col Mattei

Le Uisp del Territorio romagnolo, Ravenna, ImolaFaenza e della Bassa Romagna da tempo collabora-no proponendo diverse attività comuni. Fra le nuoveproposte di quest’anno spicca quella legata ai centriestivi residenziali. Si tratta di un’interessante inizia-tiva di carattere sportivo, ma soprattutto sociale, insupporto alle tante famiglie che nel corso dei mesiestivi necessitano sempre più di un sostegno logisti-co ed organizzativo indirizzato ai figli. Il Centro esti-vo è rivolto ai giovani dai 10 ai 14 anni e si svolgeràal Camping Villaggio del Sole di Marina Romea,realtà a sua volta conosciuta da tempo per la qualitàdelle proprie strutture ricettive in diverse localitàbalneari, dall’11 giugno al 28 luglio. La propostaprevede turni settimanali dal lunedì al venerdì conposti limitati e un massimo di 30 giovani per ogniturno. Particolare attenzione è stata poi riservata al-le tariffe, ancora in via di definizione ma sicuramen-te con prezzi piuttosto contenuti e pensati proprioper facilitare l’adesione a questa iniziativa da partedi un numero di famiglie il più possibile ampio. I ra-gazzi e le ragazze iscritte saranno seguiti per tuttol’arco delle giornate da operatori Uisp qualificaticon un rapporto di un responsabile per ogni 6 mino-renni presenti. In ogni bungalow della struttura, do-tati di tutti i comfort del caso, soggiorneranno poinon più di 5 giovani. Previste diverse attività di in-trattenimento dalle tradizionali attività in spiaggia,da svolgere nel tratto di mare posto proprio davantial camping, ad attività quali visite guidate nella pi-neta, corsi di nuoto nella piscina dell’impianto e i la-boratori consueti che il camping prevede per i propriclienti. Oltre alle attività sopra citate saranno previ-ste alcune attività facoltative che potrebbero preve-dere il pagamento di un’ulteriore quota, come equi-tazione, gite in barca a vela e motore, prove di canoanella piallassa. Info (entro il 29 febbraio): Uisp Ra-venna tel. 0544 219724 [email protected] www.ui-sp.it/ravenna; Uisp Imola Faenza Tel. 0542 31355 -0546 623769 www.uisp.it/imolafaenza; Uisp Bas-sa Romagna Tel. 0545 26924.

L’ultima settimana del torneo di tennis Uisp Ravenna ha sanci-to i nomi delle due squadre che si contenderanno il titolo in finale:Pol 2000 Cervia contro Cral Enrico Mattei. Venerdì 17 e sabato 18si sono giocati gli incontri della quinta giornata di ritorno dopo lalunga interruzione causa maltempo. Nessuna sorpresa ha scon-volto l’esito della classifica anche se il risultato di due incontri po-teva escludere una delle tre possibili finaliste. Tutto come previsto.Pol. 2000 ha vinto (2-1) in casa con la diretta pretendente E. Mat-tei la quale ha ottenuto, comunque, un punto prezioso per la con-quista della finale. Smile caffè vincendo in trasferta contro MatchPoint (1-2) si è aggiudicata la terza posizione al torneo. Quarto po-sto per la squadra del CMC che ha lasciato a zero il Borgorossosconfiggendolo in casa (3-0). Classifica finale: Pol. 2000 31, E.Mattei 27, Smile Caffè 26, Cmc 20, Match Point 14, Borgorosso 2.Vista la concomitanza con altri eventi sportivi la data per la finaletra Pol. 2000 ed Enrico Mattei verrà resa nota entro venerdì 24febbraio 2012 sul sito Uisp Ravenna e sul bollettino ufficiale.

T U R I S M O I N V E R N A L EDOMENICA 26 GITA SULLA NEVE A ZOLDO

Per tutti i soci Uisp, domenica 26 febbraio gita sulle nevi diZoldo. In occasione dell’evento aperto a tutti gli appassionatidegli sport sulla neve, Uisp organizza la prima tappa delloSnowboard-Day offrendo corsi gratuiti per principianti di que-sta divertente disciplina. La giornata proseguecon pranzo, musica e divertimento presso glistand Uisp direttamente sulle piste. Sono apertele iscrizioni. Programma: partenza ore 4:30 pressoSant’Agata con pullman. Pranzo e lezioni di snow-board compreso nel prezzo.

Quote di adesione 37 euro viaggio + pranzo,65 euro viaggio + pranzo + skipass. Per prenota-zioni tel 0544 219724.

La mangosti-na, il succulen-to frutto del-l’albero delmangostano è

da sempre ap-prezzato sia per il

gusto sia per le ca-ratteristiche nutrizio-

nali. Soprattutto la buccia,ricca di xantoni, antiossidanti e antinfiammato-ri, è utilizzata nel sud est asiatico per ricavarneinfusi e decotti corroboranti per trattare una va-rietà di disturbi. Una sorta di frutto proibito perl’Europa e l’occidente, perché l’impossibilità diconservare il frutto durante il viaggio e di colti-varlo al di fuori del suo habitat lo ha reso presso-ché sconosciuto. La moderna scoperta del frutto del mangostanola si deve a Joe Morton nel 1995, che, incuriositodal sapore del frutto, lo fece esaminare e scoprìche conteneva una quantità incredibile di an-tiossidanti, sostanzialmente un unicum del mon-do vegetale. È grazie a lui che il mondo occiden-tale ha scoperto questo straordinario dono dellanatura. Secondo uno studio pubblicato sul Nu-trition Journal, «potrebbe rivelarsi un ottimo ri-medio per prevenire malattie cardiache e diabe-

te nei pazienti obesi. Bere circa mezzo litro disucco di mangostano al giorno, secondo JayUdani, coordinatore della ricerca, ha fatto regi-strare una riduzione di 1,33 mg della proteina C-reattiva». È un frutto incredibilmente ricco dixantoni (42 xantoni ogni 100 grammi), antiossi-danti e antinfiammatori, soprattutto nella buc-cia. Il potere antiossidante si misura in Orac e il“nostro” frutto ne ha circa 24mila. Ha proprietàincredibilmente antiossidanti e non solo. I risul-tati di studi e ricerche mediche mostrano miglio-ramenti nell’idratazione della pelle con diminu-zione delle macchie e delle rughe. Il prodotto ènoto anche per le proprietà di attivazione delmetabolismo e di trasformazione della “massagrassa” in massa magra. Quest’ultima possibi-lità, unita alla capacità di contenere il picco gli-cemico e al contenuto in fibre utili al transito in-testinale, ne fa un prodotto naturale utile alcontrollo del peso. Inoltre gli xantoni sono notiper le proprietà antinfiammatorie. Il prodotto èutile anche nella prevenzione del diabete e del-le malattie vascolari. Oggi il frutto di mangosta-no arriva in Italia fresco in poche ore. La novitàassoluta consiste anche nel metodo di estrazio-ne, con il quale una società italiana, la P.SW.Energy srl di Catania (metodo brevettato) riescea estrarre una “purea” con un grado di purezza

pari al 100%. Così nasceXantopia TM, la pureamiracolosa e dalla for-mula esclusiva, realizza-ta con frutta fresca eappena importata dal-l’estremo oriente, cheabbina il sapore sensa-zionale a una compro-vata ricerca scientifica. La purea Xantopia pre-senta concentrazioni naturali di fitonutrienti,tra cui xantoni, catechine, flavonoidi e proanto-cianidini. Da poco la portentosa purea di man-gostina, e i prodotti a base di mangostina sonoanche in Italia, e a Ravenna nell’erboristeria Ar-tebio di Beniamino Severi in via Berlinguer 44.Xantopia TM può essere utilizzata per diversepatologie tra cui infiammazione, depressione,diabete, allergie, ma anche artriti, micosi, depe-rimento, in-vecchiamentoe nevralgie. Va utilizzatacostantementee i risultati sipossono nota-re nel giro di 2settimane.

Xantea, la purea di frutta miracolosa

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Page 28: Ravenna&Dintorni 476 23 febbraio 2012

GinaADOTTAMICI

QUALITÀ DELL’ARIA

IQA dal 13 al 19 febbraio 2012

Stazione Lun Mar Mer Gio Ven Sab DomRocca BrancaleoneVia CaorleZalamellaAgglomerato di Ra.

Legenda IQABuona Accettabile Mediocre Scadente Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo statocomplessivodell’inquinamentoatmosferico.Vienecalcolatosullaba-sedei livelli di concentrazionedegli inquinanti più critici del nostro ter-ritorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzio-ne del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I datigiornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sonoconsultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’anda-mento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Ro-magna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

APERTURA DIURNA 8.30-19.30Dal 19 al 25 febbraio

Comunale 8, via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514;Dradi, via Anastagi 5 - tel. 0544 35449.

Dal 20 al 25 febbraioComunale 3, via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301;Comunale 9, viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434.

Dal 26 febbraio al 3 marzoComunale 1, via Berlinguer 34 - tel. 0544 404210;Comunale 2, via Faentina 102 - tel. 0544 460636;Classe, via Classense 72 (Classe) - tel. 0544 527410.

Dal 27 febbraio al 3 marzoAl Mare, viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019;Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

APERTURA NOTTURNA 19.30-8.30Comunale 8, via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

APERTURA DOMENICALE 8.30-12.30/15.30-19.30Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

FARMACIE NUMERI UTILI

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Editore: Edizioni & Comunicazione srlVia della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - [email protected]

Direttore responsabile: Fausto Piazza

Collaborano alla redazione: Federica Angelini, Alessandro Fogli, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini e Erika Marchi (grafica).

Collaboratori: Andrea Alberizia, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, GiorgiaLagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani,Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni

Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani

Illustrazioni: Gianluca Costantini

Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - [email protected]

Direttore Generale: Claudia CuppiSegreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srlTel. 0544 408312 - [email protected]

Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it

INFOC

ITTÀ

Pronto Soccorso 118Guardia Medica 800 244244Ospedale 0544 285111Cmp 0544 286350Pubblica Assistenza 0544 400888Guardia Veterinaria 0544 693099Enpa - Protezione animali 0544 36944Carabinieri 112Polizia 113Vigili del Fuoco 115Guardia di Finanza 117Vigili Urbani 0544 482999Soccorso Stradale 803 116Guardia Costiera 1530 - 0544 443011Corpo Forestale Stato 1515Hera Ravenna 800 939393Telefono Azzurro 19696Linea Rosa 0544 216316Anagrafe 0544 482264 - 482482Iat 0544 35755Informagiovani 0544 36494Centro per l’impiego 0544 608001Sportello immigrati 0544 485301 - 0544 485302 Taxi 0544 33888

Gina è una bellissima gatta adul-ta, molto dolce e affettuosa. Ègià sterilizzata. Aspetta solo unafamiglia che si prenda cura di lei,le dia una nuova casa, amore etanto tanto affetto.

Per le adozioni: Contattare il 340 8961224

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Ginger è una bella cagnolona, arri-vata da poco in canile. Ha l’aria unpo’ smarrita e sperduta, forse perla sua timidezza, e in più è di tagliagrande e anziana... Un’adozionedel cuore!

Per le adozioni: Ufficio per i diritti degli animali, tel.800 099577; canile, tel. 0544 453095.

28 RAVENNA&DINTORNIINFORMAZIONI&SERVIZI giovedì 23 febbraio 2012 |

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inserto di Ravenna&Dintornigiovedì 23 febbraio 2012

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