87

Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,
Page 2: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

Riccardo Lautizi

VIRIDITAS-19 Supporto antivirale naturale

Revisione scientifica del Dr. Roberto Rinaldini, MD

Page 3: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

3

Autore: Riccardo Lautizi, Roberto Rinaldini

Titolo: Viriditas-19. Supporto antivirale naturale

Copertina: O-IAHI | Shutterstock

Licenza Creative Commons CC BY-NC-ND

Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate

E’ possibile scaricare e condividere l’opera con altri, ma non può essere

cambiata in alcun modo o utilizzata commercialmente.

Avvertenza. Il contenuto presentato in questo libro è solo a scopo divulgativo.

Nessuna delle informazioni riportate in questo libro può essere interpretata

come diagnosi, protocollo, terapia e suggerimento di alcun tipo. Non può

sostituire né vuole sostituirsi alla consulenza medica o ad una terapia per il

trattamento, la cura o la prevenzione di qualsiasi malattia o condizione

medica e psicologica. Resta inteso che il lettore cercherà piena autorizzazione

medica da parte di un medico autorizzato prima di apportare alcuna modifica

al proprio stile di vita. Il lettore si assume la responsabilità dell’uso delle

informazioni fornite in questo libro, declinando gli autori da ogni

responsabilità diretta o indiretta, verso se stessi o verso terzi.

Prima Edizione: Novembre 2020

Page 4: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

4

INDICE

La viriditas ........................................................................................... 6

Protocollo Dr. Marik ........................................................................... 8

Vitamina C ........................................................................................ 11

La carenza di vitamina C è molto diffusa ...................................... 11

I sintomi di carenza di vitamina C ................................................. 12

La vitamina C è vitale per un sistema immunitario forte ............. 13

La vitamina C è tra i più efficaci antivirali ..................................... 15

La più efficace vitamina C è quella liposomiale ............................ 17

Altri benefici della vitamina C ....................................................... 20

Cibi più ricchi di vitamina C .......................................................... 21

Quercetina ........................................................................................ 25

La quercetina è potenziata dalla vitamina C ................................ 28

Quercetina come potente antivirale ............................................ 29

Quercetina altri benefici ............................................................... 30

I cibi più ricchi di quercetina ......................................................... 35

Cosa contrasta l'azione della quercetina ...................................... 35

Vitamine del gruppo B ...................................................................... 40

Vitamina B1 (tiamina) ................................................................... 42

Vitamina B2 (riboflavina) .............................................................. 43

Vitamina B3 (Nicotinamide, Niacina) ........................................... 43

Vitamina B5 (acido pantotenico) .................................................. 44

Page 5: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

5

Vitamina B6 (piridossale 5′-fosfato, piridossina) ....................... 44

Vitamina B9 (acido folico, folato) ................................................. 46

Vitamina B12 (cobalamina) .......................................................... 47

Zinco ................................................................................................. 51

Zinco contro il Covid-19 ................................................................ 52

I cibi più ricchi di zinco .................................................................. 54

Melatonina ....................................................................................... 56

Come aumentare la melatonina ................................................... 57

Vitamina D ........................................................................................ 59

Vitamina D contro il Covid ............................................................ 61

Come aumentare la vitamina D .................................................... 63

Ivermectina ....................................................................................... 66

Lattoferrina ....................................................................................... 69

Marzo. L'annuncio del Dr. Di Bella sulla lattoferrina .................... 70

Aprile. Studio sulla Lattoferrina come potenziale preventivo e

trattamento per COVID-19 ........................................................... 71

Maggio. Studio italiano svela la proprietà della lattoferrina ........ 72

I test della lattoferrina sui pazienti ............................................... 74

Benefici della lattoferrina ............................................................. 76

Probiotici .......................................................................................... 80

Come aumentare i bifidobatteri ................................................... 84

Integratori ......................................................................................... 86

Conclusione ...................................................................................... 87

Page 6: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

6

La viriditas

La celebre mistica cristiana, Santa Ildegarda di Bingen, vissuta intorno

al 1100, fu inondata da visioni mistiche grazie alle quali accumulò

un’enorme mole di conoscenza nei vari campi del sapere, in

particolare in quello medico. Può essere considerata la madre della

moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la

malattia è il risultato di un conflitto interiore, una rottura

dell’equilibrio fra corpo e spirito. Nell’opera di Ildegarda la viriditas,

ovvero il verde della natura, acquista un significato più profondo: è

l’energia vitale di ogni cosa, animata e inanimata. L'uomo si ammala

quando esaurisce e consuma la sua viriditas.

In uno studio su Ildegarda condotta dalla Dott.ssa Victoria Sweet, si è

osservato come Ildegarda usasse la parola viriditas nel senso più

ampio del potere delle piante per produrre foglie e frutti, così come

nel senso di un analogo potere intrinseco degli esseri umani di

crescere e guarire. Oggi potremmo chiamarla in termine medico

“omeostasi” ovvero la capacità di autoregolazione propria di ogni

organismo vivente che cerca di mantenere il proprio equilibrio

interiore nonostante le variazioni esterne. Ispirata da Ildegarda, la

dottoressa Sweet iniziò quindi a chiedersi se mentre trattava i suoi

pazienti stesse interferendo o favorendo la loro viriditas, il loro

potere intrinseco di guarire - per relazionarsi alla guarigione come un

giardiniere che rimuove gli impedimenti e nutre.

Nonostante Ildegarda fornisca molti rimedi naturali a base di erbe,

piante, minerali per trattare ogni disturbo fisico, queste soluzioni che

oggi potremmo definire di “medicina integrata” vanno intese in

un’ottica dell’essere umano come unità di corpo mente e spirito.

Quindi la soluzione ad un problema coinvolge tutto il nostro essere,

ogni parte influenza il tutto. Per questo riteniamo che ogni consiglio

di tipo medico o psicologico debba essere personalizzato per

Page 7: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

7

funzionare al meglio sulla propria condizione. Le informazioni che

potrai trovare in questo libro sono il frutto di una ricerca

bibliografica e il fatto che possano aver funzionato per alcuni non

presuppone che possano funzionare per altri. Tuttavia le ricerche

sono molto promettenti e speriamo che nei prossimi anni vengano

fatti investimenti per arrivare a protocolli sempre più efficaci

applicabili su pazienti di diverso tipo. Nota. Se cerchi un medico

funzionale di medicina integrata nella tua zona che possa

supportarti con terapie che nutrono la tua viriditas, puoi consultare

il capitolo “Indirizzi Utili” del libro “Dionidream – Tutta l’energia

della natura”, oppure chiedere nel gruppo Facebook “Dionidream –

Benessere Naturale”. Puoi anche cercare l’omeopata, medico cinese

e ayurvedico più vicini a te.

Page 8: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

8

Protocollo Dr. Marik

Il Dr. Paul E. Marik MD, FCCP, FCCM è un medico che ha sviluppato

un protocollo di profilassi e ospedaliero per il Covid-19, di cui però

nessuno parla nonostante i grandi risultati che sta ottenendo.

Il Dr. Marik è Professore di medicina e capo del Dipartimento di

Medicina Polmonare e Terapia Intensiva della Eastern Virginia

Medical School a Norfolk in Virginia (USA). Il dottor Marik ha

pubblicato oltre 400 studi scientifici peer reviewed, 50 capitoli di libri

e ha scritto quattro libri di terapia intensiva. Ha inoltre una

formazione accademica molto funzionale per la pandemia che stiamo

vivendo infatti ha anche conseguito un Bachelor of Science in

Farmacologia, un Diploma in Anestesia e un Diploma in Medicina

Tropicale e Igiene. [1]

Il protocollo ospedaliero del Dr. Marik si chiama MATH+ ed è stato

rilasciato anche in lingua italiana. Può essere consultato da tutti gli

addetti al settore a questa pagina dove troveranno le istruzioni

precise su cosa somministrare e come agire. [2]

L’obiettivo del protocollo è quello di controllare l’infiammazione e la

coagulazione sregolate nei pazienti Covid-19. Come afferma nel suo

documento: «In tutti i pazienti ospedalizzati con COVID-19,

l’attenzione terapeutica deve essere posta sull’intervento precoce

utilizzando terapie potenti e basate sull’evidenza per contrastare: —

La massiccia e dannosa risposta infiammatoria; — Lo stato di iper-

coagulabilità sistemico che causa danni agli organi vitali. Avviando il

protocollo subito dopo che il paziente soddisfa i criteri per

l’integrazione di ossigeno, la necessità di ventilatori meccanici e letti

in terapia intensiva diminuirà drasticamente.»

Page 9: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

9

E continua:

«Il nostro protocollo MATH+ è progettato per i pazienti ospedalizzati,

per contrastare la massiva risposta infiammatoria del corpo al virus

SARS-CoV-2. Il protocollo si basa su numerose pubblicazioni su riviste

mediche nel corso di decenni. È l’iperinfiammazione, non il virus

stesso, che danneggia i polmoni e altri organi e alla fine provoca la

morte in COVID-19. Abbiamo trovato che il protocollo MATH+ è una

terapia integrata altamente efficace nel controllo di questa risposta

infiammatoria estrema.»

Il Dr. Paul Marik è considerato uno dei migliori medici di terapia

intensiva al mondo e questo protocollo da lui ideato viene usato non

solo nel suo ospedale ma anche in altri per trattare i pazienti con

Covid-19 con incredibile successo: il 75% di decessi in meno rispetto

alla media degli ospedali statunitensi. [4]

Come accennato all’inizio, il Dr. Marik ha anche sviluppato un

protocollo di profilassi ovvero dei suggerimenti da adottare che

agiscono come difesa e prevenzione contro il virus. Anche questo

protocollo è presente sul sito della Eastern Virginia Medical School e

lo riporto qui tradotto in italiano. [3]

Vitamina C 500 mg due volte al giorno e Quercetina 250 mg

al giorno

Vitamine del complesso B

Zinco 30-50 mg al giorno

Melatonina (rilascio lento): iniziare con 0,3 mg e aumentare

se tollerato a 2 mg la sera prima di andare a letto

Vitamina D3 1000-3000 UI al giorno

Ivermectina per la profilassi post-esposizione e la profilassi

settimanale nei gruppi ad alto rischio (150-200 ug / kg)

Page 10: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

10

Quindi in questo libro ci focalizzeremo maggiormente sugli

integratori usati nel protocollo di profilassi ed altri che sono stati

consigliati da altri medici.

Riferimenti

[1] Paul E. Marik, MD, FCCP, FCCM - Eastern Virginia Medical School

[2] PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO MATH+ HOSPITAL PER COVID-19

[3] Critical Care COVID-19 Management Protocol - Eastern Virginia

Medical School

[4] Sean Burke. Dr. Paul Marik Describes the MATH+ Covid-19

Treatment Dramatically Reducing Deaths. Youtube Interview

Page 11: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

11

Vitamina C

La vitamina C è essenziale per l'essere umano perché una sua carenza

causa la morte, e poiché il suo organismo non può produrla, deve fare

affidamento sull'approvvigionamento esterno tramite

l'alimentazione e l'integrazione.

Nonostante molti animali e piante sono in grado di autoprodursi la

vitamina C di cui hanno bisogno, l'uomo non può farlo perché manca

del gene e quindi dell'enzima per sintetizzarla a partire dal glucosio.

In passato i marinai che passavano molto tempo sulle navi senza

poter consumare frutta e verdura sviluppavano una malattia

chiamata scorbuto che è appunto una carenza grave di vitamina C, in

cui l'immunità si abbassava a tal punto che si prendeva un'infezione

potenzialmente letale come una polmonite.

La carenza di vitamina C è molto diffusa Infatti nel corpo umano è presente una piccola riserva di vitamina C

che si esaurisce in 1-3 mesi se non viene assunta esternamente. Oggi

esaurire completamente la propria riserva e ammalarsi di scorbuto è

molto raro dato che bastano 10mg di vitamina C al giorno per evitare

che accada, e che possiamo facilmente reperire nella dieta.

Studi epidemiologici hanno però indicato che la carenza subclinica di

vitamina C (vitamina C plasmatica < 23 μmol / L) è molto comune

nelle popolazioni occidentali e la carenza grave di vitamina C (<11

μmol / L) è la quarta principale carenza di nutrienti negli Stati Uniti.

[1, 2]

Ci sono diversi motivi per cui si sviluppa la carenza di vitamina C

anche nei paesi in cui la disponibilità e l'approvvigionamento di cibo

dovrebbero essere sufficienti. Questi motivi includono: [3, 4]

Page 12: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

12

Cattive abitudini alimentari (assunzione di poca vitamina C

dal cibo)

Fumo ("brucia" le nostre riserve di vitamina C favorendone la

carenza: è stato dimostrato che chi fuma ha 3 volte meno

vitamina C nel sangue rispetto a un non fumatore [5])

Uso di alcol e droghe

Infezioni (polmonite e qualunque altra infezione consumano

le nostre scorte di vitamina C)

Esposizione a sostanze inquinanti e tossine

Molto comune infine nelle persone che affrontano periodi di

eccessivo stress fisico o psicologico

I sintomi di carenza di vitamina C Le persone che per molte settimane assumono poca vitamina C

oppure che la assumono dal cibo ma la perdono totalmente perché

soddisfano alcune condizioni di cui sopra come stress fisico e

mentale, fumatori, infezioni o stato ossidativo importante,

sviluppano i sintomi della carenza subclinica di vitamina C, che non è

grave come lo scorbuto, ma comincia a manifestarsi nella nostra

salute con sintomi come:

Stanchezza

Lividi facili

Disturbi digestivi

Secchezza cutanea con capelli secchi e fragili

Articolazioni gonfie e doloranti

Dolori muscolari e articolari, specie a livello lombare o al

torace con senso di costrizione al petto

Lenta guarigione delle ferite e delle fratture

Se la carenza di vitamina C è più grave allora i sintomi

peggiorano e compaiono:

Gengive sanguinanti o infiammate

Page 13: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

13

Emorragie cutanee sotto forma di epistassi

Anemia

Debolezza immunitaria con tendenza alle infezioni

recidivanti

Depressione

La vitamina C è vitale per un sistema immunitario forte Il sistema immunitario è una rete multiforme e sofisticata di organi,

tessuti, cellule, proteine e sostanze chimiche specializzate, che si è

evoluta per proteggere l'ospite da una serie di agenti patogeni, come

batteri, virus, funghi e parassiti e cellule cancerose. Può essere

suddiviso in barriere epiteliali e costituenti cellulari e umorali

dell'immunità innata (non specifica) e acquisita (specifica).

La vitamina C svolge diverse funzioni legate alle salute del sistema

immunitario che una recente review ha messo in evidenza. [5]

La vitamina C rafforza la funzione immunitaria delle barriere epiteliali

nei seguenti modi:

Migliora la sintesi e la stabilizzazione del collagene

Protegge dai danni indotti dai ROS (radicali liberi)

Migliora la differenziazione dei cheratinociti e la sintesi dei

lipidi

Migliora la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti

Riduce i tempi di guarigione delle ferite nei pazienti

La vitamina C rafforza la funzione immunitaria dei fagociti (neutrofili,

macrofagi) nei seguenti modi:

Agisce come un antiossidante / donatore di elettroni

Migliora la motilità / chemiotassi

Migliora la fagocitosi e la generazione di ROS

Page 14: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

14

Migliora l'uccisione microbica

Facilita l'apoptosi e la clearance

Diminuisce la necrosi / NETosis

La vitamina C rafforza la funzione immunitaria dei linfociti B e T nei

seguenti modi:

Migliora la differenziazione e la proliferazione dei linfociti B

e T

Migliora i livelli di anticorpi dei linfociti B e T

La vitamina C rafforza la funzione immunitaria dei mediatori

infiammatori nei seguenti modi:

Modula la produzione di citochine

Diminuisce i livelli di istamina

Come possiamo vedere la vitamina C ha un ruolo enorme nel

mantenere e raggiungere un sistema immunitario forte e sano. Gli

stessi scienziati autori dello studio sulla relazione tra vitamina C e

immunità concludono:

"Nel complesso, la vitamina C sembra esercitare una moltitudine di

effetti benefici sulle funzioni cellulari sia del sistema immunitario

innato che di quello adattativo. Sebbene la vitamina C sia un potente

antiossidante che protegge il corpo dalle sfide ossidative endogene

ed esogene, è probabile che la sua azione come cofattore per

numerosi enzimi biosintetici e regolatori genici giochi un ruolo chiave

nei suoi effetti immunomodulanti. La vitamina C stimola la

migrazione dei neutrofili al sito di infezione, migliora la fagocitosi e la

generazione di ossidanti e l'uccisione microbica. [...] La vitamina C

sembra essere in grado sia di prevenire che di curare le infezioni

respiratorie e sistemiche migliorando le varie funzioni delle cellule

immunitarie. La prevenzione profilattica dell'infezione richiede

assunzioni dietetiche di vitamina C che forniscano livelli plasmatici

Page 15: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

15

almeno adeguati, se non saturanti (cioè 100-200 mg / die), che

ottimizzano i livelli di cellule e tessuti. Al contrario, il trattamento

delle infezioni accertate richiede dosi di vitamina significativamente

più elevate (grammi) per compensare l'aumento della domanda

metabolica."

La vitamina C è tra i più efficaci antivirali La vitamina C è nota per diminuire o bloccare completamente la

riproducibilità di tutti i virus con i quali viene a contatto; anche nelle

cellule cronicamente infettate dall’HIV, è stato dimostrato che la

vitamina C riduce la replicazione virale di oltre il 99%. [6]

Uno dei principali sintomi dello scorbuto da carenza di vitamina C è

la spiccata suscettibilità alle infezioni, in particolare delle vie

respiratorie, con la polmonite che è una delle complicanze più

frequenti dello scorbuto e una delle principali cause di morte.

Analogamente è stato dimostrato che i pazienti con infezioni

respiratorie acute, come la tubercolosi polmonare e la polmonite,

hanno concentrazioni plasmatiche di vitamina C ridotte rispetto ai

soggetti di controllo. [7]

Infatti è stato osservato che la somministrazione di vitamina C a

pazienti con infezioni respiratorie acute riporta i loro livelli plasmatici

di vitamina C alla normalità e migliora la gravità dei sintomi

respiratori. [8]

Uno studio pubblicato nel Dicembre 2019 conferma questi studi e

afferma: [9]

"Il suggerimento che la vitamina C può essere utile in una serie di

infezioni virali si basa su due concetti, vale a dire:

Page 16: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

16

i) i pazienti con malattie infettive acute hanno bassi livelli circolanti

di vitamina C (probabilmente a causa del consumo metabolico)

[9,30], e

ii ) la vitamina C ha proprietà immunomodulanti benefiche nei

pazienti con infezioni virali, principalmente aumentando la

produzione di interferoni α / β e regolando la produzione di citochine

pro-infiammatorie (come discusso sopra)."

Una review pubblicata su Cochrane Library ha esaminato il ruolo

dell'integrazione di vitamina C nella prevenzione e nel trattamento

della polmonite. La polmonite è l'effetto collaterale grave di questo

nuovo coronavirus che è potenzialmente letale. I risultati hanno

identificato tre studi controllati che dimostrano l'effetto preventivo

(ovvero chi ha assunto vitamina C ha meno rischio di contrarre la

polmonite) e due studi hanno dimostrato inoltre l'effetto terapeutico

della vitamina C contro la polmonite (quindi usata come trattamento

per polmonite in corso oltre alle normali medicine). [10]

Secondo i medici di medicina ortomolecolare, alti dosaggi di vitamina

C vann0 assunti per trattare un'infezione. I dosaggi possono andare

da 5 a 20 grammi al giorno a seconda della propria tolleranza

intestinale, ovvero quando si ha la diarrea si è raggiunto il massimo.

A quel punto si riduce un pò la dose e la si continua per la durata

dell’infezione.

Per malattie gravi si opta per l'iniezione intravenosa di vitamina C.

Infatti sono stati approvati degli studi in Cina per trattare l'infezione

del nuovo coronavirus proprio con l'iniezione intravenosa (IV) di

vitamina C i cui risultati dovrebbero arrivare a breve (erano aspettati

entro Settembre 2020 ma ancora non sono stati pubblicati). [11]

Il Dr. Ron Hunninghake, celebre direttore medico della Riordan Clinic

in Kansas, ha affermato in questi mesi in merito alla pandemia, come

Page 17: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

17

un recente studio pubblicato su JAMA ha dimostrato che la

somministrazione endovenosa di 1,5 gr di vitamina C ogni 6 ore ha

ridotto significativamente il tasso di mortalità dei pazienti settici con

sindrome da distress respiratorio acuto del 30% Il Dr. Hunninghake

anche riferisce di aver somministrato vitamina C per via endovenosa

a 250.000 pazienti nel corso dei suoi 31 anni di pratica e descrive la

vitamina C come "La molecola della salvezza fondamentale in

natura". Il suo protocollo attuale contro il nuovo coronavirus prevede

la somministrazione di 7,5 g di vitamina C in 50 cc di liquido per 3-5

minuti e che i pazienti tollerano molto bene questa terapia, incluso

praticamente nessuno sviluppo di calcoli renali. [13]

Uno studio eseguito in Cina ha raggiunto conclusioni simili

dimostrando anche il caso di una persona anziana con malattie

cardiache e altre comorbidità importanti ha sviluppato ed è

sopravvissuto alla sepsi correlata al COVID-19 a seguito di trattamenti

giornalieri che includevano 15 g di vitamina C per via intravenosa.

Inoltre spiegano che nessuno dei pazienti adulti che avevano ingerito

tra 2 e 10 g di vitamina C al giorno ha sviluppato COVID-19. [14]

La più efficace vitamina C è quella liposomiale La maggior parte della vitamina C che ingeriamo (sia dal cibo che da

integratori) viene espulsa dal corpo dato che essendo idrosolubile

solo una piccola percentuale rimane nell'organismo ed

effettivamente viene assimilata.

Per questo motivo per trattare condizioni di salute serie come

infezioni o cancro si usano alte dosi di vitamina C (diversi grammi) e

iniettate direttamente nel sangue per massimizzarne l'assorbimento

e ottenere effetti terapeutici immediati in queste situazioni. Infatti

nel protocollo ospedaliero del Dr. Marik la vitamina C è

somministrata sotto forma endovenosa.

Page 18: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

18

Allo stesso modo, la tecnica della somministrazione endovenosa, in

generale, è stata a lungo considerata il modo ottimale per fornire

praticamente qualsiasi farmaco o sostanza nutritiva nel corpo. È

sempre stato intuitivamente ritenuto che la somministrazione di un

farmaco o di una sostanza nutritiva direttamente nel flusso

sanguigno dovesse essere la forma di somministrazione più

vantaggiosa ed efficace. E in effetti è stato così fino ad alcuni anni fa.

Negli ultimi anni è diventata infatti disponibile la tecnologia

liposomiale che permette la somministrazione orale di nutrienti e

farmaci incapsulati in liposomi con molti vantaggi inequivocabili

rispetto alla loro somministrazione endovenosa, soprattutto per un

utilizzo non-ospedaliero.

In termini semplici la vitamina C liposomiale contiene lo stesso

principio attivo dei normali integratori di vitamina C, ma è rivestita da

un liposoma, ovvero da una membrana di acidi grassi simile alla

membrana fosfolipidica delle cellule del corpo, che permette un

eccezionale trasporto e assimilazione.

Questa struttura consente infatti alla vitamina C liposomiale di

entrare direttamente nella membrana delle cellule della parete

intestinale venendo così assorbita rapidamente ed efficacemente, e

distribuita attraverso il flusso sanguigno in tutto il corpo.

Quali sono i vantaggi della vitamina C liposomiale rispetto alla

normale vitamina C? Eccoli:

La vitamina C liposomiale si assume per bocca come la

normale vitamina C ma ha effetti comparibili ad un dosaggio

più efficace come quello intravenoso;

Secondo l’esperienza clinica del Dr. Thomas E. Levy, celebre

medico autore del bestseller Vitamina C. Per liberarti da

malattie infettive e tossine. La via naturale della guarigione,

Page 19: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

19

afferma che 1 grammo di vitamina C liposomiale è più

efficace che 5-10 grammi di vitamina C tradizionale per una

sindrome acuta virale;

La vitamina C liposomiale aumenta la concentrazione di

vitamina C nel sangue del doppio rispetto alla concentrazione

ottenibile attraverso integratori o alimenti, in grado di

raggiungere concentrazioni di 400 umol/L;

La vitamina C tradizionale spesso dà problemi di stomaco e

mal di pancia, soprattutto se assunta ad alti dosaggi. La

vitamina C liposomiale invece non è associata a nessun

disturbo digestivo, anche a dosaggi elevati;

Solo tra il 14-30% della vitamina C normalmente consumata

sotto forma di integratore viene effettivamente assorbita

dall'organismo, mentre con la vitamina C liposomiale c'è un

assorbimento maggiore del 50% (vedi immagine sotto) [12].

Infatti la vitamina C liposomiale viene racchiusa in piccole

particelle sferiche di liposomi (simile alle membrane delle

cellule del corpo) che consente alla vitamina C liposomiale di

essere assorbita quasi totalmente permettendo un'alta

concentrazione di vitamina C nel sangue;

La biodisponibilità della vitamina C liposomiale è superata

solo dalla vitamina C per via endovenosa che ha una

biodisponibilità del 100% per definizione, ma è molto più

invasiva, poiché richiede un inserimento dell'ago, una

struttura appositamente addestrata, un'infermiera e 1-3 ore

di tempo per l'infusione lenta.

Il lato “negativo” della vitamina C liposomiale è che ha un costo

elevato (circa 45€ per un mese di assunzione). Forse anche per

questo alcuni medici consigliano semplicemente alte dosi di acido

ascorbico (circa 1-2 grammi o anche di più) come profilassi, che

Page 20: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

20

abbiamo visto è stata la scelta del Dr. Marik che consiglia 500mg per

2 volte al giorno di vitamina C (acido ascorbico).

Altri benefici della vitamina C I benefici della vitamina C vanno oltre il sistema immunitario. Quindi

citiamo qui alcuni studi che mettono in evidenza gli altri effetti e

raccomandazioni.

Un articolo accademico sulla vitamina C afferma: [16]

“Il fabbisogno giornaliero aumenta nei pazienti con condizioni come

gengiviti, asma, glaucoma, disturbi del collagene, colpo di calore,

artrite, infezioni (polmonite, sinusite, febbre reumatica) e malattie

croniche. Disturbi emovascolari, ustioni e guarigione ritardata delle

ferite sono cause di un aumento dell'assunzione giornaliera.”

Infatti è noto che l’assunzione di vitamina C aiuta in tutte queste

condizioni.

Infine uno studio sui benefici dell’integrazione della vitamina C ci

spiega nell’abstract: [17]

“Una revisione completa della letteratura indica che le popolazioni

con un consumo a lungo termine di livelli superiori alla RDA (NdT:

razione giornaliera raccomandata) di vitamina C (> o = 60 mg / giorno)

da alimenti e / o integratori hanno rischi ridotti di cancro in diversi

siti, malattie cardiovascolari e cataratta. La sicurezza di assunzioni di

vitamina C superiori alla RDA è confermata in otto studi in doppio

cieco controllati con placebo e sei studi clinici non placebo in cui sono

stati consumati fino a 10.000 mg di vitamina C al giorno per un

massimo di 3 anni. Non ci sono dati clinici che suggeriscano che il

potenziamento dell'assorbimento del ferro non eme da parte della

vitamina C in soggetti con un basso stato di ferro possa essere un

fattore critico nel possibile aumento del rischio di malattie

Page 21: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

21

cardiovascolari correlate all'emocromatosi eterozigote. Infatti, i dati

cumulativi non confermano che lo stato del ferro sia correlato al

rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, assunzioni di vitamina C

superiori alla RDA sono state associate a diversi indici di riduzione del

rischio di malattie cardiovascolari, inclusi aumento del colesterolo

HDL e diminuzioni del colesterolo LDL, della pressione sanguigna e

della mortalità cardiovascolare.”

Cibi più ricchi di vitamina C Gli agrumi come kiwi, arance, limoni, pompelmi sono molto ricchi di

vitamina C. Eppure le più grande concentrazioni le troviamo in alcune

bacche come il camu camu, acerola, baobab, guava e rosa canina.

Ad esempio il Camu Camu è una piccola ma potente bacca del Sud

America, è la fonte alimentare più ricca di vitamina C al mondo,

contiene da 1.882 a 2.280 milligrammi di vitamina C per 100 grammi

di frutta fresca; L’acerola ha circa 50 volte più vitamina C delle arance

e contiene 1,357 milligrammi di vitamina C per 100 grammi di frutto

fresco.

Riferimenti

[1] Serum vitamin C and the prevalence of vitamin C deficiency in the

United States: 2003-2004 National Health and Nutrition Examination

Survey (NHANES).

[2] US Centers for Disease Control and Prevention . Second National

Report on Biochemical Indicators of Diet and Nutrition in the US

Population 2012. National Center for Environmental Health; Atlanta,

GA, USA: 2012.

Page 22: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

22

[3] Maggini S., Beveridge S., Sorbara J., Senatore G. Feeding the

immune system: The role of micronutrients in restoring resistance to

infections. CAB Rev. 2008;3:1–21.

[4] Huskisson E, Maggini S, Ruf M. The role of vitamins and minerals

in energy metabolism and well-being. J Int Med Res. 2007 May-Jun;

35(3):277-89.

[5] Carr AC, Maggini S. Vitamin C and Immune Function. Nutrients.

2017 Nov 3;9(11):1211. PMID: 29099763; PMCID: PMC5707683.

[6] Harakeh S, Jariwalla RJ, Pauling L. Suppression of human

immunodeficiency virus replication by ascorbate in chronically and

acutely infected cells. Proc Natl Acad Sci U S A. 1990 Sep;87(18):7245-

9. doi: 10.1073/pnas.87.18.7245. PMID: 1698293; PMCID:

PMC54720.

[7] Bakaev VV, Duntau AP. Ascorbic acid in blood serum of patients

with pulmonary tuberculosis and pneumonia. Int J Tuberc Lung Dis.

2004 Feb; 8(2):263-6.

[8] Hunt C, Chakravorty NK, Annan G, Habibzadeh N, Schorah CJ. The

clinical effects of vitamin C supplementation in elderly hospitalised

patients with acute respiratory infections. Int J Vitam Nutr Res. 1994;

64(3):212-9.

[9] Ruben Manuel Luciano Colunga Biancatelli, Max Berrill & Paul E.

Marik (2020) The antiviral properties of vitamin C, Expert Review of

Anti-infective Therapy, 18:2, 99-

101, DOI: 10.1080/14787210.2020.1706483

[10] Hemilä H, Louhiala P. Vitamin C may affect lung infections. J R

Soc Med. 2007 Nov;100(11):495-8. PMID: 18048704; PMCID:

PMC2099400.

Page 23: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

23

[11] Liu F, Zhu Y, Zhang J, Li Y, Peng Z. Intravenous high-dose vitamin

C for the treatment of severe COVID-19: study protocol for a

multicentre randomised controlled trial. BMJ Open. 2020 Jul

8;10(7):e039519. doi: 10.1136/bmjopen-2020-039519.

[12] Davis JL, Paris HL, Beals JW, Binns SE, Giordano GR, Scalzo RL,

Schweder MM, Blair E, Bell C. Liposomal-encapsulated Ascorbic Acid:

Influence on Vitamin C Bioavailability and Capacity to Protect Against

Ischemia-Reperfusion Injury. Nutr Metab Insights. 2016 Jun 20;9:25-

30. PMID: 27375360; PMCID: PMC4915787.

[13] Simonson W. Vitamin C and coronavirus. Geriatr Nurs. 2020

May-Jun;41(3):331-332. doi: 10.1016/j.gerinurse.2020.05.002. Epub

2020 May 8. PMID: 32439200; PMCID: PMC7205675.

[14] Cheng RZ, Kogan M, Davis D. Ascorbate as Prophylaxis and

Therapy for COVID-19-Update From Shanghai and U.S. Medical

Institutions. Glob Adv Health Med. 2020 Jul

20;9:2164956120934768. PMID: 32733775; PMCID: PMC7372609.

[15] A double-blind, home-use study in approximately 45 healthy

volunteers with ageing, non-firm skin to assess the efficacy of

different treatment dosages of a vitamin c dietary supplement

compared to a placebo control group. Princeton consumer research

ltd 2014

[16] Abdullah M, Jamil RT, Attia FN. Vitamin C (Ascorbic Acid)

[Updated 2020 May 22]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL):

StatPearls Publishing; 2020 Jan-.

[17] Bendich A, Langseth L. The health effects of vitamin C

supplementation: a review. J Am Coll Nutr. 1995 Apr;14(2):124-36.

doi: 10.1080/07315724.1995.10718484. Erratum in: J Am Coll Nutr

Page 24: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

24

1995 Aug;14(4):398. Erratum in: J Am Coll Nutr 1995 Jun;14(3):218.

PMID: 7790686.

Page 25: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

25

Quercetina

La quercetina è un bioflavonoide dal potere antivirale, antistaminico,

antinfiammatorio, immunomodulante, utile per rafforzare i capillari,

contrastare le allergie e prevenire l’influenza. Di recente si è acceso

l'interesse sulla quercetina dopo i risultati di uno studio scientifico

che ha dimostrato che è in grado di inibire il coronavirus.

La quercetina appartiene alla classe dei bioflavonoidi, dei composti

naturalmente presenti in molti tipi di frutta e verdura, che ha molti

benefici dimostrati che ora vedremo, è stata oggetto più di 19.000

studi pubblicati su Pubmed e 200 trials condotti.

Prima di andare ai benefici della quercetina vorrei porre l'attenzione

sul tema più importante al momento che è quello della lotta al nuovo

coronavirus.

Il 3 Settembre è stato rilasciato un comunicato stampa sul sito del

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) intitolato "La molecola di

origine naturale che inibisce SARS-CoV-2" che riporta i risultati di uno

studio appena pubblicato con risultati importantissimi. Ne cito qui

un'estratto significativo che ci darà spunto di approfondimento.

"Lo sviluppo di farmaci antivirali specifici per il coronavirus è dunque

un altro grosso filone di ricerca per risolvere la pandemia di Covid-19.

In questo contesto si inserisce la nuova scoperta che dimostra che la

quercetina, una molecola di origine naturale, funziona da inibitore

specifico per SARS-CoV-2. Questa molecola ha un effetto

destabilizzante su 3CLpro, una delle principali proteine del virus,

fondamentale per il suo sviluppo e il cui blocco dell’attività

enzimatica risulta letale per SARS-CoV-2. Il risultato è frutto del

lavoro di ricerca condotto da Bruno Rizzuti dell’Istituto di

Page 26: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

26

nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec)

di Cosenza con un gruppo di ricercatori di Zaragoza e Madrid ed è

stato pubblicato sulla rivista International journal of biological

macromolecules.

“Le simulazioni al calcolatore hanno dimostrato che la quercetina si

lega esattamente nel sito attivo della proteina 3CLpro, impedendole

di svolgere correttamente la sua funzione. Già al momento questa

molecola è alla pari dei migliori antivirali a disposizione contro il

coronavirus, nessuno dei quali è tuttavia approvato come farmaco.

La quercetina ha una serie di proprietà originali e interessanti dal

punto di vista farmacologico: è presente in abbondanza in vegetali

comuni come capperi, cipolla rossa e radicchio ed è nota per le sue

proprietà anti-ossidanti, anti-infiammatorie, anti-allergiche, anti-

proliferative. Sono note anche le sue proprietà farmacocinetiche ed

è ottimamente tollerata dall’uomo”. "

Gli autori dello studio condotto da Bruno Rizzuti intitolato "Structural

stability of SARS-CoV-2 3CLpro and identification of quercetin as an

inhibitor by experimental screening" hanno scoperto che tra 150

composti analizzati nello screening iniziale la quercetina è quella che

ha effetto destabilizzante su 3CLpro, una proteina del coronavirus

fondamentale per il suo sviluppo e il cui blocco risulta letale tanto da

inibirlo completamente.

E concludono lo studio dicendo:

"Il lavoro qui presentato fornisce una prova diretta della capacità

della quercetina di colpire SARS-CoV-2 3CLpro su solide basi

sperimentali. Inoltre, rappresenta un punto di partenza di successo

che garantisce la possibilità di estendere il nostro approccio

sperimentale per l'identificazione di farmaci candidati SARS-CoV-2

3CLpro a librerie chimiche più ampie, al fine di trovare piccole

Page 27: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

27

molecole da utilizzare (o ulteriormente ottimizzate) come potenziali

farmci per COVID- 19."

Questo non è inoltre l'unico studio che coinvolge la quercetina come

agente contro il nuovo coronavirus. Carla Ghelardini, segretario della

Società italiana di Farmacologia, riporta infatti al Corriere:

«Altri autori hanno pubblicato che un insieme di erbe utilizzate nella

medicina cinese che contengono la molecola [quercetina] sono

capaci di prevenire un danno renale paragonabile a quello dovuto

all’infezione da Sars-CoV-2. Sempre secondo la medicina cinese, un

particolare decotto potrebbe prevenire e trattare Covid attraverso

azioni antinfiammatorie e basate sull’immunità che coinvolgono

l’attivazione di cellule T, linfociti e leucociti. Anche nella medicina

popolare indiana la quercetina è ritenuta un potenziale candidato

contro Sars-CoV-2.»

E aggiunge:

«Ma, ad oggi, un atteggiamento estremamente prudenziale nei

confronti dell’uso della quercetina per il coronavirus è d’obbligo. Le

prove in nostro possesso non sono sufficienti per poter

raccomandare l’integrazione come terapia per il trattamento o la

prevenzione di Covid. Tre studi clinici sull’uomo suggeriscono che la

somministrazione orale può avere un effetto benefico sull’incidenza

e la durata delle infezioni del tratto respiratorio, ma sono necessarie

ulteriori ricerche».

Non ci sono quindi ad oggi ancora studi clinici definitivi che hanno

studiato la somministrazione di quercetina nei pazienti affetti da

Covid-19 per proporne la raccomandazione come terapia.

Page 28: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

28

La quercetina è potenziata dalla vitamina C Sia la vitamina C che la quercetina sono state scoperte entrambe

dallo stesso scienziato, il premio Nobel Albert Szent-Györgyi, il quale

osservò che la quercetina ha un effetto sinergico con la vitamina C.

L'assorbimento della quercetina è migliorato dall'assunzione di

vitamina C e parallelamente la quercetina favoriesce il risparmio

della vitamina C di cui sinergizza l'azione.

Uno studio pubblicato il 19 Giugno 2020 ha proposto proprio la

combinazione di vitamina C e quercetina come trattamento

preventivo per il Covid-19.

Intitolato "Quercetin and Vitamin C: An Experimental, Synergistic

Therapy for the Prevention and Treatment of SARS-CoV-2 Related

Disease (COVID-19)" gli autori spiegano nell'abstract:

"L'acido ascorbico è una vitamina fondamentale necessaria per il

corretto funzionamento del sistema immunitario. Svolge un ruolo

nella risposta allo stress e ha mostrato risultati promettenti quando

somministrato a pazienti critici. La quercetina è un noto flavonoide le

cui proprietà antivirali sono state studiate in numerosi studi. È stato

dimostrato che la co-somministrazione di vitamina C e quercetina

esercita un'azione antivirale sinergica a causa della sovrapposizione

di proprietà antivirali e immunomodulanti e della capacità

dell'ascorbato di riciclare la quercetina, aumentandone l'efficacia.

Interventi sicuri ed economici che hanno una solida logica biologica

dovrebbero avere la priorità per l'uso sperimentale nell'attuale

contesto di una pandemia sanitaria globale. Presentiamo le prove

attuali per l'uso della vitamina C e della quercetina sia per la profilassi

nelle popolazioni ad alto rischio che per il trattamento dei pazienti

con COVID-19 in aggiunta a promettenti agenti farmacologici come

Remdesivir o plasma convalescente."

Page 29: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

29

Quercetina come potente antivirale L'attività antivirale della Quercetina è già nota da tempo ed è stata

attribuita a tre principali meccanismi d’azione: [gli studi citati per

l'azione antivirale sono riportati nella bibliografia a fine testo]

Inibizione della capacità del virus di infettare le cellule

Inibizione della replicazione di cellule già infette

Riduzione della resistenza delle cellule infette al trattamento

con farmaci antivirali

Una ricerca pubblicata nel 2007 aveva dimostrato che la Quercetina

riduce il rischio di malattie virali anche a seguito di stress fisico

estremo, che potrebbe altrimenti compromettere la funzione

immunitaria e rendere più suscettibili alle infezioni.

La Quercetina possiede una forte azione antivirale verso numerosi

virus fra i quali i più significativi studiati sino ad ora sono: Herpes virus

tipo 1, Virus parainfluenzale 3, Poliovirus, Virus respiratorio

sincinziale e Epatite C. La sua azione si evidenzia nell'inibizione sia

della capacità di replicazione del virus che della sua contagiosità. È

considerato un inibitore naturale di vari enzimi intracellulari come:

Tirosin-chinasi (TK); Proteine chinasi (PKCs), 5-Lipossigenasi,

Fosfolipasi A2 e Ornitina decarbossilasi (ODC).

Gli studi sono stati condotti sia in vitro che in vivo. Uno studio in vivo

del 2010 ha confermato che la Quercetina inibisce i virus

dell’influenza A e B, evidenziando inoltre come i virus non siano stati

in grado di sviluppare resistenza alla Quercetina e, che se utilizzati in

concomitanza con farmaci antivirali (Amantadina o Oseltamivir),

l’effetto risulta notevolmente amplificato e impedisce lo sviluppo

della resistenza ai farmaci.

Page 30: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

30

Uno studio in vivo del 2004 ha verificato l’effetto della Quercetina

sull’influenza, utilizzando il ceppo virale H3N2. Il risultati dimostrano

che, avendo la Quercetina ripristinato le concentrazioni di molti

antiossidanti, è evidente la sua capacità di proteggere il polmone

dagli effetti dannosi dei radicali liberi derivati dall’ossigeno e rilasciati

durante l’infezione da virus influenzali.

Un altro studio del 2013 ha evidenziato che la Quercetina ha offerto

protezione contro il virus dell’influenza A H1N1 modulandone

l’espressione proteica e più specificamente la regolazione delle

proteine a shock termico, la fibronectina 1 e la proibitina

fondamentale per ridurre la replicazione virale.

Un ulteriore studio pubblicato nel 2016 ha scoperto che la Quercetina

ha inibito un ampio spettro di ceppi di influenza, tra cui H1N1, H3N2

e H5N1. Secondo gli autori, “Questo studio indica che la Quercetina,

mostrando attività inibitoria nella fase iniziale dell’infezione

influenzale, offre una futura opzione terapeutica per sviluppare

prodotti naturali efficaci, sicuri e convenienti per il trattamento e la

profilassi delle infezioni da virus dell'influenza A.”

Inoltre la Quercetina può trattare il raffreddore comune, causato dal

rinovirus, riducendo l’internalizzazione e la replicazione virale in

vitro, e la carica virale e l’infiammazione polmonare.

La Quercetina è in grado di inibire la replicazione dell'HCV, (virus

dell'epatite C) come dimostrato per la prima volta nel 2009 da

Gonzalez et al. e poi confermato da altri studi secondo vari

meccanismi di azione.

Quercetina altri benefici Oltre che potente antivirale, la quercetina offre altri benefici che

sono stati confermati da diversi studi scientifici.

Page 31: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

31

L'abstract di una recente review intitolata "Therapeutic Potential of

Quercetin: New Insights and Perspectives for Human Health"

pubblicata a Maggio 2020 afferma:

«La quercetina e i suoi derivati sono sostanze fitochimiche presenti

in natura con promettenti effetti bioattivi. Gli effetti antidiabetici,

antinfiammatori, antiossidanti, antimicrobici, anti-Alzheimer,

antiartritici, cardiovascolari e cicatrizzanti della quercetina sono stati

ampiamente studiati, così come la sua attività antitumorale contro

diverse linee cellulari tumorali è stata recentemente segnalata. La

quercetina e i suoi derivati si trovano prevalentemente nella dieta

occidentale e le persone potrebbero beneficiare del loro effetto

protettivo semplicemente assumendoli tramite diete o integratori

alimentari.»

Vediamoli in dettaglio.

1. Contrasta le allergie con i suoi effetti antistaminici. Molte persone

che soffrono di allergia riportano di ottenere molto beneficio

dall'assunzione di quercetina. Secondo diversi studi, la quercetina è

efficace nello stabilizzare le membrane dei mastociti, responsabili del

rilascio di istamina. Riducendo così la degranulazione di queste

cellule, agisce direttamente alla fonte delle reazioni allergiche e dei

sintomi ad esse associati. Tuttavia, per ottenere reali effetti

antiallergici e anti-infiammatori, l'uso di integratori alimentari è

necessario oltre ad una dieta ricca di questa sostanza.

2. Previene il diabete e contrasta le sue complicanze. Molti studi

hanno dimostrato che la quercetina è un promettente bersaglio

farmacologico per il trattamento del diabete. Sono stati proposti

numerosi meccanismi per l'azione anti-iperglicemica della

quercetina, tra cui sono comuni l'aumento della sensibilità

all'insulina, la promozione della sintesi del glicogeno e il

Page 32: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

32

miglioramento della resistenza all'insulina. La quercetina promuove

l'effetto di sensibilizzazione all'insulina stimolando la proliferazione

delle cellule beta pancreatiche, migliorando il metabolismo del

glucosio e la secrezione di insulina. La quercetina è stata anche

segnalata come un inibitore dell'α-glucosidasi e dell'α-amilasi.

Inoltre, la quercetina ha migliorato i livelli di insulina plasmatica e

ridotto il glucosio nel sangue nei modelli di diabete mantenendo la

massa e la funzione delle cellule β e aumentando così l'effetto

dell'insulina sierica. D'altra parte, in modelli animali diabetici alloxani,

la quercetina ha ridotto l'insufficienza delle cellule insulari, migliorato

la secrezione di insulina delle cellule beta e prevenuto ulteriormente

il diabete riducendo lo stress ossidativo. E' dimostrato che riduce i

seguenti danni indotti dal diabete: danni al fegato, nefropatia,

disturbi riproduttivi e neurodegenerativi, retinopatia.

3. Protegge dalle malattie cardiovascolari. Sono stati condotti molti

studi sugli effetti della quercetina sulle malattie cardiovascolari. In

studi su modello animale è stato osservato che contrasta

l'ipertensione, la lesione da ischemia-riperfusione del miocardio e

colesterolo. Uno studio clinico a doppio cieco randomizzato su

pazienti ipertesi ha dimostrato che 730mg al giorno di quercetina per

28 giorni hanno ridotto sia la pressione sistolica che diastolica

(massima e minima).

4. Potenzia l'autofagia. Come spiego nel mio libro: " Nel corso del

tempo, le cellule accumulano microrganismi morti, proteine

danneggiate e particelle ossidate che interferiscono con la funzione

stessa delle cellule e accelerano l'invecchiamento. Autofagia significa

letteralmente “auto-mangiarsi” e descrive un processo che avviene

nell’organismo per cui le cellule danneggiate, morte o non funzionali,

vengono scomposte per creare energia oppure nuove cellule. Si

espellono tossine e si rigenerano i tessuti. L'autofagia è il processo di

Page 33: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

33

manutenzione e rigenerazione naturale che il corpo esegue per fare

pulizia dentro di sé, mantenersi giovane e avere energia e alte

performance." La quercetina è dimostrato che potenzia l'autofagia

ovvero il processo di degradazione attraverso il quale

macromolecole, proteine mal ripiegate e organelli vengono degradati

dai lisosomi e riciclati, che costituisce un processo indispensabile per

l'omeostasi cellulare. In questo contesto, il targeting dell'autofagia

con prodotti naturali è considerato una potenziale strategia

terapeutica per la prevenzione e il trattamento di diversi disturbi.

Quindi ad esempio protegge e ripulisce i polmoni e il fegato.

5. Contrasta l'Alzheimer. La quercetina è utilizzata per lo sviluppo di

formulazioni anti-Alzheimer a causa del suo effetto neuroprotettivo

contro lo stress ossidativo e l'eccitotossicità attraverso meccanismi di

regolazione dell'apoptosi. Sono stati suggeriti diversi meccanismi per

le azioni neuroprotettive della quercetina, inclusa l'inibizione

dell'aggregazione amiloide-β (Aβ) , inibizione della formazione di

grovigli neurofibrillari intracellulari (NFT), inibizione della proteina

precursore dell'amiloide (APP), inibizione dell'enzima di scissione

(BACE1), inibizione dell'acetilcolinesterasi (AChE) e altri che

attenuano lo stress ossidativo nell'Alzheimer.

6. Contrasta macchie cutanee dovute all'età e lentiggini. La

quercetina è dimostrato che inibisce la sovraespressione della

tirosinasi che è l'enzima chiave nel percorso della melanogenesi, che

coinvolge tre enzimi pigmentari specifici nei melanosomi ed è

ampiamente presente in mammiferi, piante, batteri e funghi. La

tirosinasi catalizza l'idrossilazione dei monofenoli in O-difenoli

(attività della monofenolasi), quindi all'O-chinone (attività della

difenolasi) e infine alla melanina. Un accumulo eccessivo di melanina

porta a diversi disturbi della pigmentazione, come macchie dell'età

del melasma, lentiggini e melanoma. L'inibizione della

Page 34: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

34

sovraespressione della tirosinasi può ridurre la generazione di

melanina e quindi prevenire e trattare questi disturbi.

7. Contrasta l'artrite. Studi su modello animale hanno dimostrato che

la quercetina ridurre il dolore e l'infiammazione associati all'artrite.

8. Protegge il fegato dai danni dell'alcol. Il consumo di alcol

rappresenta circa il 10% dei decessi globali tra le popolazioni di età

compresa tra 15 e 49 anni. La quercetina ha dimostrato su modello

animale di migliorare la steatosi epatica indotta da etanolo (alcol).

Questo potenziale terapeutico è stato associato al miglioramento

della lipofagia. Inoltre, la quercetina attenua il danno epatico,

aumenta i livelli sierici di trigliceridi, alanina aminotransferasi (ALT) e

aspartato aminotransferasi (AST ). Inoltre, alcuni xenobiotici possono

avere gravi effetti avversi che portano a tossicità epatica. Tra gli

xenobiotici, è stato riportato che il rotenone, un pesticida naturale,

causa tossicità epatica. La quercetina ha mostrato una significativa

attività migliorativa nella disfunzione epatocellulare indotta da

rotenone.

9. Tratta la cistite interstiziale. Si possono leggere numerose

testimonianze di persone che hanno avuto grandi miglioramenti della

cistite interstiziale grazie all'assunzione di quercetina. Infatti uno

studio ha dimostrato che in 4 settimane di assunzione, tutti i pazienti

testati hanno avuto miglioramenti significativi della sintomatologia

della cistite interstiziale senza riportare alcun effetto collaterale.

Sono necessari ulteriori studi su un maggior numero di pazienti per

confermare questi risultati.

10. Ha effetti antitumorali. E' dimostrato che i bioflavonoidi hanno un

grande potenziale antitumorale in diversi tipi di cancro. La quercetina

è un importante bioflavonoide che potrebbe essere considerato un

agente importante in varie cellule tumorali come dimostrato da

Page 35: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

35

diversi studi in vitro e in vivo. Poiché si trova prevalentemente nella

dieta occidentale, potremmo beneficiare del suo effetto protettivo

semplicemente assumendolo tramite le nostre diete o come

integratore alimentare. Inoltre, la quercetina è considerata un

chemiopreventivo che agisce sulle vie di trasduzione del segnale

come modulatori per prevenire, inibire o invertire la carcinogenesi.

Con questa attività, mostra molte attività come apoptosi, migrazione

cellulare, differenziazione e proliferazione, equilibrio ossidativo e

infiammazione. Mostra anche attività antiossidante e inibisce gli

enzimi che attivano gli agenti cancerogeni. La sua azione

antitumorale non è al momento stata studiata sull'uomo ma solo in

vitro e su modello animale.

I cibi più ricchi di quercetina In assoluto il più ricco di quercetina è il cappero che contiene ben 234

mg di quercetina per 100 grammi di prodotto.

Seguono i mirtilli, cipolla rossa e uva nera con la media di 2-3 mg di

di quercetina ogni 100 grammi.

Come puoi vedere, per un uso terapeutico di quercetina

bisognerebbe consumare grandissimi quantitativi di questi cibi, per

questo è invece preferibile l'uso di un integratore.

Cosa contrasta l'azione della quercetina Fumo di sigaretta

Stress

Farmaci come aspirina, cortisone, antibiotici (con cui

potrebbe interagire, quindi meglio non assumerla in

concomitanza con questi farmaci se non consigliato dal

medico)

Caffè

Page 36: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

36

Riferimenti

- J Viral Hepat 2012 Feb;19(2):e81-8. doi: 10.1111/j.1365-

2893.2011.01507.x. Epub 2011 Aug 16 - Suppression of hepatitis C

virus by the flavonoid quercetin is mediated by inhibition of NS3

protease activity. L Bachmetov 1, M Gal-Tanamy, A Shapira, M

Vorobeychik, T Giterman-Galam, P Sathiyamoorthy, A Golan-

Goldhirsh, I Benhar, R Tur-Kaspa, Zemel

- Antiviral Res. 2010 Nov;88(2):227-35. doi:

10.1016/j.antiviral.2010.08.016. Epub 2010 Sep 6 - Inhibition of

influenza virus replication by plant-derived isoquercetin. Yunjeong

Kim 1, Sanjeev Narayanan, Kyeong-Ok Chang Share

- Biomed Rep. 2013 Sep;1(5):766-770. doi: 10.3892/br.2013.141.

Epub 2013 Jul Effects of quercetin on CDK4 mRNA and protein

expression in A549 cells infected by H1N1. Wan Q, Wang H, Lin Y, Gu

L, Han M, Yang Z, Zhang Y, Ma R, Wang L, Wang Z.

- Antiviral activity of quercetin-3-β-O-D-glucoside against Zika virus

infection. Wong G, He S, Siragam V, Bi Y, Mbikay M, Chretien M, Qiu

X. Virol Sin. 2017 Dec;32(6):545-547. doi: 10.1007/s12250-017-4057-

9. PMID: 28884445

- Evaluation of antiviral activities of Houttuynia cordata Thunb.

extract, quercetin, quercetrin and cinanserin on murine coronavirus

and dengue virus infection. Chiow KH, Phoon MC, Putti T, Tan BK,

Chow VT. Asian Pac J Trop Med. 2016 Jan;9(1):1-7. doi:

10.1016/j.apjtm.2015.12.002. Epub 2015 Dec 19. PMID: 26851778

Review.

- Prophylactic Efficacy of Quercetin 3-β-O-d-Glucoside against Ebola

Virus Infection. Qiu X, Kroeker A, He S, Kozak R, Audet J, Mbikay M,

Page 37: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

37

Chrétien M. Antimicrob Agents Chemother. 2016 Aug 22;60(9):5182-

8. doi: 10.1128/AAC.00307-16. Print 2016 Sep. PMID: 27297486

- Antiviral activity of quercetin 7-rhamnoside against porcine

epidemic diarrhea virus.Choi HJ, Kim JH, Lee CH, Ahn YJ, Song JH, Baek

SH, Kwon DH. Antiviral Res. 2009 Jan;81(1):77-81. doi:

10.1016/j.antiviral.2008.10.002. Epub 2008 Nov 6. PMID: 18992773

- Quercetin as an Antiviral Agent Inhibits Influenza A Virus (IAV) Entry.

Wu W, Li R, Li X, He J, Jiang S, Liu S, Yang J. Viruses. 2015 Dec 25;8(1):6.

doi: 10.3390/v8010006. PMID: 26712783

- Quercetin pentaacetate inhibits in vitro human respiratory syncytial

virus adhesion. Lopes BRP, da Costa MF, Genova Ribeiro A, da Silva

TF, Lima CS, Caruso IP, de Araujo GC, Kubo LH, Iacovelli F, Falconi M,

Desideri A, de Oliveira J, Regasini LO, de Souza FP, Toledo KA. Virus

Res. 2020 Jan 15;276:197805. doi: 10.1016/j.virusres.2019.197805.

Epub 2019 Nov 9. PMID: 31712123

- Quercetin 7-rhamnoside reduces porcine epidemic diarrhea virus

replication via independent pathway of viral induced reactive oxygen

species.Song JH, Shim JK, Choi HJ.Virol J. 2011 Oct 4;8:460. doi:

10.1186/1743-422X-8-460. PMID: 21967756

- Binding interaction of quercetin-3-beta-galactoside and its

synthetic derivatives with SARS-CoV 3CL(pro): structure-activity

relationship studies reveal salient pharmacophore features.Chen L, Li

J, Luo C, Liu H, Xu W, Chen G, Liew OW, Zhu W, Puah CM, Shen X,

Jiang H.Bioorg Med Chem. 2006 Dec 15;14(24):8295-306. doi:

10.1016/j.bmc.2006.09.014. Epub 2006 Oct 12. PMID: 17046271

-Inhibition of enterovirus 71 replication and viral 3C protease by

quercetin. Yao C, Xi C, Hu K, Gao W, Cai X, Qin J, Lv S, Du C, Wei Y. Virol

Page 38: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

38

J. 2018 Jul 31;15(1):116. doi: 10.1186/s12985-018-1023-6. PMID:

30064445

- Quercetin and Vitamin C: An Experimental, Synergistic Therapy for

the Prevention and Treatment of SARS-CoV-2 Related Disease

(COVID-19).Colunga Biancatelli RML, Berrill M, Catravas JD, Marik

PE.Front Immunol. 2020 Jun 19;11:1451. doi:

10.3389/fimmu.2020.01451. eCollection 2020.PMID: 32636851

Review.

- The anti-HSV-1 effect of quercetin is dependent on the suppression

of TLR-3 in Raw 264.7 cells.Lee S, Lee HH, Shin YS, Kang H, Cho H.Arch

Pharm Res. 2017 May;40(5):623-630. doi: 10.1007/s12272-017-

0898-x. Epub 2017 Mar 3.PMID: 28258480

- Quercetin supplementation and upper respiratory tract infection: A

randomized community clinical trial.Heinz SA, Henson DA, Austin

MD, Jin F, Nieman DC.Pharmacol Res. 2010 Sep;62(3):237-42. doi:

10.1016/j.phrs.2010.05.001. Epub 2010 May 15.PMID: 20478383

Clinical Trial.

- Probing the impact of quercetin-7-O-glucoside on influenza virus

replication influence.Gansukh E, Kazibwe Z, Pandurangan M, Judy G,

Kim DH.Phytomedicine. 2016 Aug 15;23(9):958-67. doi:

10.1016/j.phymed.2016.06.001.Epub 2016 Jun 3.PMID: 27387404

- Flavonoid-mediated inhibition of SARS coronavirus 3C-like protease

expressed in Pichia pastoris.Nguyen TT, Woo HJ, Kang HK, Nguyen

VD, Kim YM, Kim DW, Ahn SA, Xia Y, Kim D.Biotechnol Lett. 2012

May;34(5):831-8. doi: 10.1007/s10529-011-0845-8. Epub 2012 Feb

15.PMID: 22350287

- Effectiveness of Periodic Treatment of Quercetin against Influenza

A Virus H1N1 through Modulation of Protein Expression.Vaidya B,

Page 39: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

39

Cho SY, Oh KS, Kim SH, Kim YO, Jeong EH, Nguyen TT, Kim SH, Kim IS,

Kwon J, Kim D.J Agric Food Chem. 2016 Jun 1;64(21):4416-25. doi:

10.1021/acs.jafc.6b00148. Epub 2016 May 13.PMID: 27157719

Page 40: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

40

Vitamine del gruppo B

Nel protocollo di prevenzione del Dr. Marik ci sono anche le vitamine

del gruppo B, ora vedremo perché le ha incluse.

Uno studio cinese pubblicato nel maggio 2020 ha cercato di

individuare i nutrienti che possono essere utili contro il Covid-19 e in

merito alle vitamine del gruppo B scrivono: [1]

“Le vitamine del gruppo B sono vitamine idrosolubili e funzionano

come parte dei coenzimi. Ogni vitamina B ha le sue funzioni speciali.

Ad esempio, la vitamina B2 (riboflavina) svolge un ruolo nel

metabolismo energetico di tutte le cellule. Si sospettava che la

carenza di vitamina B2 si verificasse tra gli anziani statunitensi. (17)

Keil et al. (18) avevano riferito che la vitamina B2 e la luce UV

riducevano efficacemente la concentrazione del coronavirus MERS

nel plasma umano. La vitamina B3, chiamata anche nicotinamide,

potrebbe aumentare l'uccisione di Staphylococcus aureus attraverso

un fattore di trascrizione specifico mieloide e la vitamina B3 è stata

efficace sia in ambito profilattico che terapeutico. (19) Inoltre, il

trattamento con vitamina B3 ha inibito in modo significativo

l'infiltrazione di neutrofili nei polmoni con un forte effetto

antinfiammatorio durante il danno polmonare indotto dal

ventilatore. Tuttavia, paradossalmente, ha anche portato allo

sviluppo di una significativa ipossiemia. (20) La vitamina B6 è

necessaria anche nel metabolismo delle proteine e partecipa a oltre

100 reazioni nei tessuti del corpo. Inoltre, svolge anche un ruolo

importante nella funzione immunitaria del corpo. Poiché la carenza

di vitamine del gruppo B può indebolire la risposta immunitaria

dell'ospite, dovrebbero essere integrate ai pazienti infettati da virus

per migliorare il loro sistema immunitario. Pertanto, le vitamine del

Page 41: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

41

gruppo B potrebbero essere scelte come opzione di base per il

trattamento del COVID ‐ 19.”

Ma è stato condotto uno studio più approfondito sulla relazione tra

vitamine B e Covid-19, pubblicato nell’Agosto 2020. Gli autori

scrivono: [2]

“Attualmente non esiste un trattamento farmacologico approvato o

un vaccino contro il virus SARS-CoV-2. Fino a quando questi non

saranno disponibili, è necessario includere un'alimentazione

adeguata ed equilibrata per il corretto funzionamento del corpo e il

rafforzamento del sistema immunitario. I micronutrienti, la vitamina

C e la vitamina D hanno guadagnato molta attenzione durante la

pandemia a causa delle loro proprietà antinfiammatorie e di

supporto immunitario. Bassi livelli di vitamina D e C provocano

coagulopatia e sopprimono il sistema immunitario, causando

linfocitopenia. L'evidenza ha dimostrato che il tasso di mortalità è più

alto nei pazienti COVID-19 con basse concentrazioni di vitamina D.

Inoltre, l'integrazione di vitamina C aumenta l'indice di ossigenazione

nei pazienti con infezione da COVID-19 [5]. Allo stesso modo, la

carenza di vitamina B può compromettere in modo significativo la

funzione delle cellule e del sistema immunitario e portare a

infiammazioni dovute all'iperomocisteinemia.

È necessario sottolineare l'importanza della vitamina B perché svolge

un ruolo fondamentale nel funzionamento cellulare, nel

metabolismo energetico e nella corretta funzione immunitaria [6]. La

vitamina B aiuta nella corretta attivazione delle risposte immunitarie

sia innate che adattive, riduce i livelli di citochine pro-infiammatorie,

migliora la funzione respiratoria, mantiene l'integrità endoteliale,

previene l'ipercoagulabilità e può ridurre la durata della degenza in

ospedale [7,8]. Pertanto, lo stato della vitamina B dovrebbe essere

Page 42: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

42

valutato nei pazienti COVID-19 e la vitamina B potrebbe essere

utilizzata come aggiunta non farmaceutica ai trattamenti attuali.”

Gli autori dello studio si concentrano poi su ogni vitamina B nello

specifico, vediamole insieme in sintesi.

Vitamina B1 (tiamina) La tiamina è in grado di migliorare la funzione del sistema

immunitario e ha dimostrato di ridurre il rischio di diabete di tipo 2,

malattie cardiovascolari, disturbi legati all'invecchiamento, malattie

renali, cancro, disturbi mentali e disturbi neurodegenerativi [3]. La

carenza di tiamina colpisce il sistema cardiovascolare, provoca neuro-

infiammazione, aumenta l'infiammazione e porta a risposte

anticorpali aberranti [3]. Poiché gli anticorpi, e soprattutto le cellule

T, sono necessari per eliminare il virus SARS-CoV-2, la carenza di

tiamina può potenzialmente provocare risposte anticorpali

inadeguate e conseguentemente sintomi più gravi. Quindi, è

probabile che livelli adeguati di tiamina aiutino nelle risposte

immunitarie adeguate durante l'infezione da SARS-CoV-2. La tiamina

funziona anche come inibitore dell'isoenzima dell'anidrasi carbonica;

quindi, alte dosi di tiamina somministrate a persone nelle prime fasi

del COVID-19 potrebbero potenzialmente limitare l'ipossia e

diminuire il ricovero. Sono necessarie ulteriori ricerche per

determinare se la somministrazione di dosi elevate di tiamina possa

contribuire al trattamento dei pazienti con COVID-19.

I cibi più ricchi di vitamina B1 in ordine di concentrazione sono:

lievito di birra, spirulina, semi di girasole, semi di lino, noci

macadamia.

Page 43: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

43

Vitamina B2 (riboflavina) La riboflavina insieme alla luce UV causa danni irreversibili agli acidi

nucleici come DNA e RNA, rendendo i patogeni microbici incapaci di

replicarsi. La riboflavina e la luce UV hanno dimostrato di essere

efficaci contro il virus MERS-CoV, suggerendo che potrebbe essere

utile anche contro SARS-CoV-2 [4]. Infatti, la riboflavina-UV ha ridotto

il titolo infettivo di SARS-CoV-2 al di sotto del limite di rilevamento

nel sangue umano e nei prodotti plasmatici e piastrinici. Ciò potrebbe

alleviare parte del rischio di trasmissione trasfusionale di COVID-19 e

ridurre altri patogeni nei prodotti sanguigni per i pazienti COVID-19

in condizioni critiche.

I cibi più ricchi di vitamina B2 in ordine di concentrazione sono:

mandorle, carne di manzo, salmone, uova, funghi.

Vitamina B3 (Nicotinamide, Niacina) La niacina funge da elemento costitutivo del NAD e del NADP,

entrambi vitali durante l'infiammazione sistemica cronica. Il NAD+

agisce come un coenzima in varie vie metaboliche e i suoi livelli

aumentati sono essenziali per trattare un'ampia gamma di condizioni

fisiopatologiche. Il NAD+ viene rilasciato durante le prime fasi

dell'infiammazione e ha proprietà immunomodulatorie, note per

diminuire le citochine pro-infiammatorie, IL-1β, IL-6 e TNF-α. Prove

recenti indicano che il targeting dell'IL-6 potrebbe aiutare a

controllare la tempesta infiammatoria nei pazienti con COVID-19 [5].

Inoltre, la niacina riduce l'infiltrazione dei neutrofili e mostra un

effetto antinfiammatorio nei pazienti con danno polmonare indotto

dal ventilatore. Nei criceti, la niacina e la nicotinamide prevengono i

danni ai tessuti polmonare. Inoltre, la nicotinamide riduce la

replicazione virale (virus del vaccinia, virus dell'immunodeficienza

Page 44: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

44

umana, enterovirus, virus dell'epatite B) e rafforza i meccanismi di

difesa dell'organismo. Tenendo conto dei ruoli di protezione

polmonare e rafforzamento immunitario della niacina, potrebbe

essere utilizzata come trattamento aggiuntivo per i pazienti COVID-

19.

I cibi più ricchi di vitamina B3 in ordine di concentrazione sono:

arachidi, tonno pinna gialla fresco (non in lattina), salmone, semi di

canapa, semi di chia, tacchino, pollo.

Vitamina B5 (acido pantotenico) L'acido pantotenico ha una serie di funzioni, comprese proprietà per

abbassare il colesterolo e i trigliceridi, migliora la guarigione delle

ferite, riduce l'infiammazione e migliora la salute mentale [3]. Anche

se ci sono studi limitati che dimostrano gli effetti dell'acido

pantotenico sul sistema immunitario, è una vitamina vitale per

indagini future. La vitamina B5 è richiesta dall'organismo per la

produzione di energia cellulare, la produzione, il trasporto e il rilascio

di energia dai grassi e la produzione del neurotrasmettitore

acetilcolina.

I cibi più ricchi di vitamina B5 in ordine di concentrazione sono: semi

di girasole, funghi Shiitake, funghi champignon, salmone, pollo,

avocado.

Vitamina B6 (piridossale 5′-fosfato, piridossina) Il piridossale 5′-fosfato (PLP) è una forma attiva di piridossina

(vitamina B6) ed è un cofattore essenziale in varie vie infiammatorie

con carenza che porta alla sregolazione immunitaria. PLP ha una

relazione inversa con IL-6 plasmatico e TNF-α in condizioni

Page 45: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

45

infiammatorie croniche. Durante l'infiammazione, l'utilizzo del PLP

aumenta i risultati nel suo esaurimento, suggerendo che i pazienti

COVID-19 con elevata infiammazione possono avere una carenza.

Bassi livelli di PLP sono stati osservati in pazienti con diabete di tipo

2, malattie cardiovascolari e negli anziani, gruppi che sono a più alto

rischio di esiti peggiori di COVID-19. Tra i pazienti con COVID-19 sono

stati osservati anche sregolazione delle risposte immunitarie e

aumento del rischio di coagulopatia. In un recente preprint si

suggerisce che l'integrazione di PLP mitiga i sintomi del COVID-19

regolando le risposte immunitarie, diminuendo le citochine pro-

infiammatorie, mantenendo l'integrità endoteliale e prevenendo

l'ipercoagulabilità [7]. In effetti, è stato dimostrato tre decenni fa che

i livelli di PLP riducono le anomalie nell'aggregazione piastrinica e

nella formazione di coaguli di sangue [8]. Recentemente i ricercatori

della Victoria University hanno riferito che la vitamina B6 (così come

B2 e B9) ha sovraregolato IL-10, una potente citochina

antinfiammatoria e immunosoppressiva che può disattivare

macrofagi e monociti e inibire le cellule che presentano l'antigene e

le cellule T [9]. I pazienti con COVID-19 spesso rispondono al virus

aumentando un'eccessiva risposta delle cellule T e la secrezione di

citochine pro-infiammatorie. È possibile che il PLP sia in grado di

contribuire a smorzare la tempesta di citochine e l'infiammazione

sofferta da alcuni pazienti COVID-19. La vitamina B6 è importante per

l'elaborazione degli amminoacidi nel corpo, che formano i mattoni

delle proteine e di alcuni ormoni. È coinvolta nel metabolismo dei

globuli rossi, nel corretto funzionamento del sistema nervoso e

immunitario e in varie altre funzioni corporee. Una carenza a lungo

termine di vitamina B6 può portare a infiammazioni della pelle

(dermatite), depressione, confusione, convulsioni e anemia. Studi

recenti suggeriscono che una dieta povera di vitamina B6 aumenta il

rischio di malattie cardiache.

Page 46: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

46

I cibi più ricchi di vitamina B6 in ordine di concentrazione sono:

pistacchi, castagne, tonno pinna gialla fresco, salmone, tacchino,

pollo.

Vitamina B9 (acido folico, folato) Il folato è una vitamina essenziale per la sintesi e la riparazione del

DNA, per la crescita cellulare e la risposta immunitaria adattativa. La

furina è un enzima associato alle infezioni batteriche e virali ed è un

obiettivo promettente per il trattamento delle infezioni.

Recentemente, è stato notato che l'acido folico era in grado di inibire

la furina, prevenendo il legame da parte della proteina spike SARS-

CoV-2, impedendo l'ingresso cellulare e il turnover del virus. Pertanto

è stato suggerito che l'acido folico potrebbe essere utile per la

gestione della malattia respiratoria associata a COVID-19 nelle prime

fasi [10]. Un recente rapporto di preprint che l'acido folico ei suoi

derivati acido tetraidrofolico e acido 5-metil tetraidrofolico hanno

affinità di legame forti e stabili contro SARS-CoV-2, attraverso il

docking molecolare basato sulla struttura. Pertanto, l'acido folico può

essere utilizzato come approccio terapeutico per la gestione del

COVID-19 [11]. Una carenza di vitamina B9 può portare ad anemia

negli adulti e uno sviluppo più lento nei bambini. Per le donne incinte

è particolarmente importante per il corretto sviluppo fetale e per

prevenire i difetti del tubo neurale.

I cibi più ricchi di vitamina B9 in ordine di concentrazione sono:

edamame (fagioli di soia verde acerbi usati in Cina e Giappone),

fagioli borlotti, lenticchie, fagioli dall’occhio nero, ceci e a seguire le

verdure a foglia verde.

Page 47: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

47

Vitamina B12 (cobalamina) La vitamina B12 è essenziale per la sintesi dei globuli rossi, la salute

del sistema nervoso, la sintesi della mielina, la crescita cellulare e la

rapida sintesi del DNA. Le forme attive della vitamina B12 sono

idrossico, adenosil- e metil-cobalamina. La vitamina B12 agisce come

un modulatore del microbiota intestinale e bassi livelli di B12

aumentano l'acido metilmalonico e l'omocisteina, con conseguente

aumento dell'infiammazione, specie reattive dell'ossigeno e stress

ossidativo. L'iperomocisteinemia causa disfunzione endoteliale,

attivazione delle cascate piastriniche e della coagulazione, anemia

megaloblastica, interruzione dell'integrità della guaina mielinica e

riduzione delle risposte immunitarie. Il SARS-CoV-2 potrebbe

interferire con il metabolismo della vitamina B12, compromettendo

così la proliferazione microbica intestinale. Detto questo, è plausibile

che i sintomi della carenza di vitamina B12 siano vicini all'infezione

da COVID-19 come elevato stress ossidativo e lattato deidrogenasi,

iperomocisteinemia, attivazione a cascata della coagulazione,

vasocostrizione e vasculopatia renale e polmonare. Inoltre, la carenza

di vitamina B12 può provocare disturbi del sistema respiratorio,

gastrointestinale e nervoso centrale. Sorprendentemente, uno studio

recente ha dimostrato che gli integratori di metilcobalamina hanno il

potenziale per ridurre i danni e i sintomi d'organo correlati a COVID-

19 [12]. Uno studio clinico condotto a Singapore ha dimostrato che i

pazienti COVID-19 a cui erano stati somministrati integratori di

vitamina B12 (500 μg), vitamina D (1000 UI) e magnesio avevano

ridotto la gravità dei sintomi del COVID-19 e gli integratori avevano

ridotto significativamente la necessità di ossigeno e supporto di

terapia intensiva [13]. Gli studi hanno osservato che circa il 40% della

popolazione occidentale ha bassi livelli di vitamina B12 e questo è un

grave problema perché offre così tanti benefici al corpo. La vitamina

B12 è un nutriente essenziale per la funzione cerebrale e cardiaca,

Page 48: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

48

collabora con il folato per favorire la formazione dei globuli rossi e la

sintesi del DNA. Aiuta ad abbassare l’omocisteina, che, a livelli

elevati, è legata a condizioni gravi come malattie cardiache,

osteoporosi, depressione e demenza. Ciò significa che una carenza di

B12, può portare a depressione e altri disturbi dell’umore,

annebbiamento cerebrale, stanchezza, debolezza muscolare,

mancanza di coordinazione e perdita di capelli. Ancora peggio,

l’esaurimento cronico di B12 potrebbe imitare i segni e i sintomi di

malattie cerebrali come la demenza.

I cibi più ricchi di vitamina B12 in ordine di concentrazione sono:

carne di fegato, vongole, sgombro, ostriche, cozze, aringhe, tonno

pinna blu fresco, carne di manzo, sardine, trota.

Riferimenti

[1] Zhang L, Liu Y. Potential interventions for novel coronavirus in

China: A systematic review. J Med Virol. 2020 May;92(5):479-490.

doi: 10.1002/jmv.25707. Epub 2020 Mar 3. PMID: 32052466; PMCID:

PMC7166986.

[2] Shakoor H, Feehan J, Mikkelsen K, Al Dhaheri AS, Ali HI, Platat C,

Ismail LC, Stojanovska L, Apostolopoulos V. Be well: A potential role

for vitamin B in COVID-19. Maturitas. 2020 Aug 15:S0378-

5122(20)30348-0. doi: 10.1016/j.maturitas.2020.08.007. Epub ahead

of print. PMID: 32829981; PMCID: PMC7428453.

[3] Mikkelsen K., Apostolopoulos V. Vitamin B.1, B2, B3, B5, and B6

and the immune system. Nutr. Immunity. 2019:115–125. Google

Scholar

Page 49: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

49

[4] Ragan I., Hartson L., Pidcoke H., Bowen R., Goodrich R. Pathogen

reduction of SARS-CoV-2 virus in plasma and whole blood using

riboflavin and UV light. Plos One. 2020;15(5) PubMed

[5] Liu B., Li M., Zhou Z., Guan X., Xiang Y. Can we use interleukin-6

(IL-6) blockade for coronavirus disease 2019 (COVID-19)-induced

cytokine release syndrome (CRS)? J. Autoimmun. 2020 PubMed

[7] Desbarats J. 2020. Pyridoxal 5’-Phosphate to Mitigate Immune

Dysregulation and Coagulopathy in COVID-19. Google Scholar

[8] Van Wyk V., Luus H.G., Heyns Ad.P. The in vivo effect in humans

of pyridoxal-5′-phosphate on platelet function and blood

coagulation. Thrombosis Res. 1992;66(6):657–668. PubMed

[9] Mikkelsen K., Prakash M.D., Kuol N., Nurgali K., Stojanovska L.,

Apostolopoulos V. Anti-tumor effects of vitamin B2, B6 and B9 in

promonocytic lymphoma cells. Int. J. Mol. Sci. 2019;20(15) PubMed

[10] Sheybani Z., Dokoohaki M.H., Negahdaripour M., Dehdashti M.,

Zolghadr H., Moghadami M., Masoompour S.M., Zolghadr A.R. 2020.

The Role of Folic Acid in the Management of Respiratory Disease

Caused by COVID-19. Google Scholar

[11] Kumar V., Jena M. 2020. In Silico Virtual Screening-Based Study

of Nutraceuticals Predicts the Therapeutic Potentials of Folic Acid and

Its Derivatives Against COVID-19. Google Scholar

[12] dos Santos L.M.J. Can vitamin B12 be an adjuvant to COVID-19

treatment? GSC Biol. Pharm. Sci. 2020;11(3):1–5. Google Scholar

[13] Tan C.W., Ho L.P., Kalimuddin S., Cherng B.P.Z., Teh Y.E., Thien

S.Y., Wong H.M., Tern P.J.W., Chay J.W.M., Nagarajan C. A cohort

study to evaluate the effect of combination vitamin D, magnesium

Page 51: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

51

Zinco

Lo zinco offre tanti benefici per la salute con effetti antiossidanti e

antinfiammatori; contrasta le malattie autoimmuni, sostiene una

sana attività sessuale e riproduttiva, la salute della pelle, la funzione

cognitiva e la crescita muscolare.

Lo zinco è un minerale essenziale per

il funzionamento di almeno 300 enzimi

per il sistema immunitario

la digestione

metabolismo

la fertilità e la sessualità

la corretta attività di molti ormoni, inclusi l’insulina, l’ormone

della crescita, gli ormoni sessuali, gli ormoni timici e tiroidei

il funzionamento di globuli rossi e globuli bianchi

rallenta il processo di invecchiamento

contrasta i radicali liberi

combatte le malattie cardiache

rallenta alcuni tipi di cancro

Lo zinco è presente in tutti i tessuti corporei, ogni cellula del corpo

umano ne comprende una certa quantità.

Si stima secondo recenti studi che un individuo su quattro, ovvero il

25% della popolazione, può essere carente di zinco. Inoltre la maggior

parte degli individui con ipotiroidismo ne sono carenti.

In caso di stress (di qualunque natura) l’organismo utilizza lo zinco,

insieme alla glutammina, per produrre maggiori quantità di cortisolo,

causando così una deplezione intestinale di questi due importanti

Page 52: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

52

nutrienti che hanno l’importante compito di riparare i danni della

parete intestinale e di mantenere in efficienza il suo ruolo di barriera.

Lo stress prolungato causa quindi una carenza cronica di zinco che si

manifesta in molti disturbi.

Zinco contro il Covid-19 L'aumento delle concentrazioni intracellulari di zinco compromette

efficacemente la replicazione in un certo numero di virus a RNA. La

relazione tra zinco e COVID-19, incluso il modo in cui la carenza di

zinco influisce sulla gravità del COVID-19 e se gli integratori di zinco

possono migliorare i risultati clinici, è attualmente sotto inchiesta.

Uno studio tedesco pubblicato a Luglio 2020 ha voluto indagare la

relazione tra zinco e Covid-19. Gli autori svelano molti aspetti

interessanti, eccone alcuni tratti dalla loro ricerca: [1]

“È interessante notare che la maggior parte dei gruppi a rischio

descritti per COVID-19 sono allo stesso tempo gruppi associati a

carenza di zinco. Poiché lo zinco è essenziale per preservare le

barriere dei tessuti naturali come l'epitelio respiratorio, impedendo

l'ingresso di agenti patogeni, per una funzione equilibrata del sistema

immunitario e del sistema redox, la carenza di zinco può

probabilmente essere aggiunta ai fattori che predispongono gli

individui all'infezione e alla progressione dannosa di COVID -19.

Infine, a causa delle sue proprietà antivirali dirette, si può presumere

che la somministrazione di zinco sia benefica per la maggior parte

della popolazione, specialmente per quelli con uno stato di zinco non

ottimale. […]

L'importanza dell'oligoelemento zinco per lo sviluppo e la funzione

del sistema immunitario in tutti i tipi di specie è stata dimostrata in

numerosi studi (1–3). Poiché la carenza di zinco si traduce in un

numero alterato e in una disfunzione di tutte le cellule immunitarie,

Page 53: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

53

i soggetti con uno stato di zinco non ottimale hanno un aumentato

rischio di malattie infettive, disturbi autoimmuni e cancro (3-6). Oltre

alla malnutrizione, i gruppi a rischio per la carenza di zinco

comprendono gli anziani ei pazienti con varie malattie infiammatorie

e autoimmuni, che saranno discusse in dettaglio più avanti

nell'articolo (7, 8). Poiché una lieve carenza di zinco è in gran parte

sub-clinica, non viene notata nella maggior parte delle persone.

Tuttavia, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) presume che

almeno un terzo della popolazione mondiale sia affetta da carenza di

zinco (9). Il fatto che la carenza di zinco sia responsabile del 16% di

tutte le infezioni respiratorie profonde nel mondo (9) fornisce un

primo forte suggerimento su un collegamento tra la carenza di zinco

e il rischio di infezione e grave progressione di COVID-19 e suggerisce

potenziali benefici dello zinco integrazione.”

Quali sono le categorie di persone più a rischio di carenza di zinco?

Gli scienziati ci dicono che nei pazienti con broncopneumopatia

cronica ostruttiva (BPCO), asma bronchiale, malattie cardiovascolari,

malattie autoimmuni, malattie renali, dialisi, obesità, diabete,

cancro, aterosclerosi, cirrosi epatica, immunosoppressione e danno

epatico noto si osservano regolarmente bassi livelli sierici di zinco.

In uno studio pubblicato a settembre, scienziati in Giappone hanno

misurato i livelli di zinco nel sangue di 29 pazienti con Covid-19 al

momento del ricovero. [2] Hanno identificato una carenza di zinco nel

14% dei pazienti che rimanevano con Covid-19 da lieve a moderata e

nell'86% dei pazienti che in seguito sono progrediti in Covid-19 grave.

Un altro studio di settembre in India ha condotto ricerche simili con

un campione di 49 Covid-19 e 45 partecipanti sani. [3] Al momento

del ricovero, i pazienti avevano livelli di zinco complessivamente

inferiori rispetto al gruppo sano. E un sottogruppo di pazienti con

carenza di zinco aveva maggiori probabilità di soffrire di maggiore

Page 54: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

54

gravità del Covid-19 e di ospedalizzazione più estesa rispetto a quelli

con livelli più alti.

In uno studio più ampio su 249 pazienti con Covid-19 presentato in

una conferenza, i ricercatori in Spagna hanno calcolato che ogni

aumento unitario dei livelli di zinco nel sangue al momento del

ricovero ha ridotto il rischio di morte del 7%. [4] E la carenza di zinco

al momento del ricovero ha aumentato il rischio di morte di 2,3 volte.

È interessante notare che questo studio ha anche trovato una

correlazione tra lo stato di zinco sano e una minore infiammazione

sistemica. E questi risultati sono stati adeguati anche per i

confondenti.

I cibi più ricchi di zinco I cibi più ricchi di zinco in ordine di concentrazione sono: ostriche,

carne di manzo, granchio, pollo, natto, tofu, carne di maiale, semi di

canapa, lenticchie, semi di zucca, avena.

Riferimenti

[1] Wessels I, Rolles B, Rink L. The Potential Impact of Zinc

Supplementation on COVID-19 Pathogenesis. Front Immunol. 2020

Jul 10;11:1712. doi: 10.3389/fimmu.2020.01712. PMID: 32754164;

PMCID: PMC7365891.

[2] Yukako Yusui et al. Analysis of the predictive factors for a critical

illness of COVID-19 during treatment - relationship between serum

zinc level and critical illness of COVID-19. International Journal of

Infectious Diseases VOLUME 100, P230-236, NOVEMBER 01, 2020

Page 55: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

55

[3] Dinesh Jothimania et al. COVID-19: Poor outcomes in patients

with zinc deficiency. International Journal of Infectious Diseases

Volume 100, November 2020, Pages 343-349

[4] Lower zinc levels in the blood are associated with an increased risk

of death in patients with COVID-19. EUROPEAN SOCIETY OF CLINICAL

MICROBIOLOGY AND INFECTIOUS DISEASES

Page 56: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

56

Melatonina

La melatonina è un ormone antiossidante dalle notevoli proprietà

antitumorali, che regola il ciclo sonno-veglia, il metabolismo, le

funzioni sessuali e, in generale, stabilisce i ritmi della vita. È anche

coinvolta nella regolazione del sistema immunitario, del sistema

cardiovascolare e dello sviluppo del cancro. La melatonina contrasta

l’invecchiamento e promuove la longevità. [1]

La melatonina è stata inclusa nel protocollo di prevenzione del Dr.

Marik per diversi motivi. Infatti la melatonina è protettiva contro il

danno polmonare acuto e la sindrome da distress respiratorio acuto

(ARDS) causati da agenti patogeni virali. [2]

La melatonina è efficace nei pazienti in terapia intensiva riducendo la

permeabilità dei vasi, l'ansia, l'uso di sedazione e migliorando la

qualità del sonno, il che potrebbe anche essere utile per migliori

risultati clinici per i pazienti COVID-19. [2]

La melatonina non è virucida ma ha un'azione antivirale indiretta

grazie alle sue proprietà antiinfiammatorie, antiossidanti e di

potenziamento immunitario. Ci sono situazioni in cui la melatonina

sopprime le caratteristiche delle infezioni virali. [2]

Non siamo a conoscenza ancora di studi fatti su pazienti Covid-19 che

mettono in relazione i livelli di melatonina o la sua integrazione come

trattamento integrato.

Ad Ottobre 2020 è stato pubblicato uno studio russo che ha cercato

di fare maggiore chiarezza sulla relazione tra Covid-19 e melatonina.

[3] Nella conclusione i ricercatori affermano: “Questo studio ha

fornito una panoramica completa di numerose proprietà benefiche

della melatonina in diverse complicazioni virali, anche nei disturbi

Page 57: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

57

respiratori virali associati a stress ossidativo, infiammazione e

disfunzione immunitaria. Le prove in letteratura supportano che la

gestione dello stress ossidativo e delle risposte infiammatorie, così

come la regolazione delle risposte immunitarie, possono essere

fondamentali per colpire le infezioni da virus respiratori come SARS-

CoV-2. A causa di una correlazione positiva tra disfunzione

immunitaria e gravità della malattia nei pazienti con COVID-19, è

necessario considerare questa condizione per preparare il vaccino

ottimale. La sicurezza del profilo della melatonina è stata

ampiamente esaminata in diversi studi preclinici e clinici su dosi ad

ampio raggio. A causa della mancanza di un vaccino disponibile o di

un trattamento antivirale efficace per COVID-19, potrebbe essere

opportuno prendere in considerazione l'uso della melatonina come

adiuvante. Sebbene l'azione protettiva diretta della melatonina

contro COVID-19 sia sconosciuta, la sua ampia applicazione negli

studi sugli animali e negli studi clinici sull'uomo ha ripetutamente

verificato la sua efficacia e sicurezza in un'ampia gamma di disturbi.

Pertanto, si suggerisce che l'uso pratico della melatonina nell'attuale

epidemia di COVID-19 sia benefico.”

In particolare, la melatonina ha un alto profilo di sicurezza. Esistono

dati significativi che dimostrano che la melatonina limita le malattie

correlate al virus e potrebbe anche essere utile nei pazienti COVID-

19. [2] Sono necessari ulteriori esperimenti e studi clinici per

confermare questa speculazione.

I pazienti con i più bassi livelli di melatonina sono proprio gli anziani

a causa della progressiva calcificazione della ghiandola pineale che

avviene con l’età.

Come aumentare la melatonina La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale. In

condizioni di salute abbiamo una adeguata e corretta produzione di

Page 58: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

58

melatonina per soddisfare i nostri bisogni. Tuttavia ci sono alcune

situazioni che riducono la quantità di melatonina che produciamo per

esempio: invecchiamento (calcificazione della ghiandola pineale),

squilibrio del ritmo sonno-veglia (ad esempio quando non si dorme la

notte, oppure si va a dormire tardi), esposizione a tossine (come il

fluoro), malattie in corso.

Per aumentare naturalmente la melatonina è opportuno lavorare

sulle eventuali cause ed incentivarla con pratiche che ne hanno

dimostrato l’aumento come la meditazione. La melatonina è

contenuta anche in alcuni cibi in quantità non molto consistenti, ad

esempio nell’uovo, nel pesce, nella frutta secca, nel riso rosso, nel

riso nero e nei funghi. Il modo più diffuso per aumentarla è attraverso

l’assunzione di un integratore, specialmente negli anziani e persone

con patologie. [4]

Riferimenti

[1] Ya Li et al. Melatonin for the prevention and treatment of cancer.

Oncotarget. 2017 Jun 13; 8(24): 39896–39921.

[2] Zhang R, Wang X, Ni L, Di X, Ma B, Niu S, Liu C, Reiter RJ. COVID-

19: Melatonin as a potential adjuvant treatment. Life Sci. 2020 Jun

1;250:117583. doi: 10.1016/j.lfs.2020.117583. Epub 2020 Mar 23.

PMID: 32217117; PMCID: PMC7102583.

[3] Alex Shneider, Aleksandr Kudriavtsev & Anna

Vakhrusheva (2020) Can melatonin reduce the severity of COVID-19

pandemic?, International Reviews of Immunology, 39:4, 153-

162, DOI: 10.1080/08830185.2020.1756284

[4] Xiao Meng et al. Dietary Sources and Bioactivities of Melatonin.

April 2017Nutrients 9(4):367

Page 59: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

59

Vitamina D

Un impressionante numero di ricerche scientifiche dimostra che la

vitamina D svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle

malattie e nel mantenere la salute ottimale. Ci sono circa 30.000 geni

nel corpo, e la vitamina D ne regola circa 3.000, così come i recettori

della vitamina D si trovano in tutto il corpo.

Il Dr. Michael Holick, considerato uno dei più grandi esperti del

mondo della vitamina D, ha sottolineato che l'aumento dei livelli di

vitamina D nella popolazione generale potrebbe prevenire malattie

croniche che affliggono quasi 1 milione di vite in tutto il mondo ogni

anno.

Quello che sorprende di più è che almeno il 50% della popolazione è

carente di vitamina D, ovvero ha un valore sierico di 25 (OH) D

inferiore a 30 ng / ml e praticamente il 100% di persone affette da

malattie hanno carenze anche più gravi sotto a 20 ng / ml. I soggetti

più a rischio sono gli anziani la cui pelle è meno efficiente nel

convertire i raggi solari in vitamina D, chi è in sovrappeso (dato che la

vitamina D è liposolubile) e ovviamente chi fa una vita sedentaria.

Uno studio del 2011 ci rivela: [7]

"La vitamina D è stata a lungo riconosciuta come essenziale per il

sistema scheletrico. Ricerche più recenti suggeriscono che svolge

anche un ruolo importante nella regolazione del sistema

immunitario, includendo forse le risposte immunitarie all'infezione

virale. Studi epidemiologici interventistici e osservazionali forniscono

prove del fatto che la carenza di vitamina D può conferire un

aumentato rischio di infezione da influenza e vie respiratorie. La

carenza di vitamina D è anche prevalente tra i pazienti con infezione

Page 60: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

60

da HIV. Esperimenti su colture cellulari supportano la tesi secondo cui

la vitamina D ha effetti antivirali diretti, in particolare contro i virus

avvolti. Sebbene il meccanismo antivirale della vitamina D non sia

stato completamente stabilito, può essere collegato alla capacità

della vitamina D di up-regolare i peptidi antimicrobici LL-37 e la beta

defensina umana 2. Sono necessari ulteriori studi per chiarire

completamente l'efficacia e il meccanismo di vitamina D come agente

antivirale."

Ci sono stati ulteriori studi negli ultimi anni che hanno dimostrato

l'azione antivirale della vitamina D in varie condizioni.

Il Dr. Fabrizio Balducci, erborista con esperienza trentennale, spiega:

"La vitamina D, considerata ormai un ormone, è quella che iperattiva

le cellule dendritiche che sono quelle disseminate dal sistema

immunitario in tutti i distretti collegati con l’esterno (stomaco,

polmone, etc.). Le cellule dendritiche sono le prime che segnalano la

presenza di un potenziale antigene e di conseguenza allertano

attraverso le IL12 il sistema immunitario che invia in loco linfociti

Natural Killer. E’ la difesa più rapida, quindi una sensibilizzazione

promossa dalla vitamina D alle cellule dendritiche, mi sembra molto

importante. Sempre parlando della vitamina D, c’è da dire che ha

un’attività diretta nella stimolazione dei linfociti TREG che tendono al

ripristino della bilancia immunitaria Th1-Th2, e questo è molto

importante perché le molte persone che hanno un sistema alterato

verso un’iper-espressione dei linfociti Th2, ossia chi soffre di disbiosi

intestinale, di malattie autoimmuni sistemiche, ma anche di allergie,

hanno di conseguenza una soppressione dei linfociti Th1 che sono

preposti alla difesa virale ed altro. Risultano quindi meno riparate

verso un probabile attacco virale e faranno molta fatica a risolvere

una patologia da virus. Ecco quindi che la vitamina D offre un doppio

vantaggio, ma le dosi devono essere prossime agli 80 ng/ml."

Page 61: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

61

Una ricerca pubblicata alla fine del 2012 su BMJ Open suggerisce che

l'integrazione giornaliera con vitamina D provoca infezioni

respiratorie meno gravi e un minore uso di antibiotici in una

popolazione sensibile. [6]

Un recente studio del 2019 intitolato "Attivazione polmonare della

vitamina D3 ed effetto preventivo contro la polmonite interstiziale"

ha dimostrato che nei polmoni ci sono i recettori e gli enzimi della

vitamina D, dove essa svolge un'azione antinfiammatoria e

preventiva sulla polmonite interstiziale. La polmonite interstiziale è

proprio la conseguenza potenzialmente letale del nuovo coronavirus.

Gli scienziati concludono: "La vitamina D3 viene attivata localmente

nei tessuti polmonari, il che suggerisce che un elevato apporto

dietetico di vitamina D3 può avere un effetto preventivo contro la

polmonite interstiziale." [5]

Vitamina D contro il Covid Una ricerca spagnola pubblicata ad Ottobre 2020 condotta dal Dr.

José Hernández ha scoperto che oltre l'80% dei 216 pazienti

ricoverati per Covid-19 presso l’Ospedale Universitario Marqués de

Valdecill a Santander ha una carenza di vitamina D. [1] Inoltre i

pazienti COVID-19 con livelli di vitamina D inferiori avevano anche

livelli sierici elevati di marker infiammatori come la ferritina e il D-

dimero.

Sebbene il dato si riferisce ad un solo ospedale, conferma precedenti

studi epidemiologici secondo cui la carenza di vitamina D è più diffusa

nei Paesi dove il coronavirus ha mostrato un'aggressività maggiore,

provocando più decessi.

L’Ansa a riguardo commenta: “Se il ruolo protettivo della vitamina D

contro la sindrome Covid 19 fosse confermato (attualmente è in

corso in Gran Bretagna un vasto trial clinico per rispondere a questa

Page 62: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

62

domanda) un approccio preventivo potrebbe essere curare la

carenza di questa vitamina, specialmente negli individui più

suscettibili come gli anziani, i pazienti con altre malattie quali il

diabete e il personale sanitario specie nei presidi di lunga degenza,

ovvero tutte le popolazioni più a rischio di ammalarsi di COVID-19 in

forma grave e con complicanze - conclude Hernández.” [2]

A Marzo 2020 all’Università di Torino in Italia era stato condotto uno

studio simile intitolato "Possibile ruolo preventivo e terapeutico della

vitamina D nella gestione della pandemia da COVID-19" e i risultati

erano stati gli stessi: grave carenza di vitamina D nei pazienti affetti

dal Covid-19. [3]

Infatti su 100 casi di pazienti positivi al virus analizzati, in tutti e 100 i

livelli di vitamina D erano "straordinariamente bassi". Inoltre il Prof.

Giancarlo Isaia co-autore dello studio spiega che l'80% dei pazienti

positivi in Italia con un decorso della malattia simil-influenzale, ha

livelli accettabili di vitamina D.

Già ad Aprile 2020 era stato pubblicato uno studio che supponeva la

raccomandazione di integrare vitamina D per contrastare il Covid-19.

[4] Gli autori nell’abstract spiegavano:

“Questo articolo esamina il ruolo della vitamina D nella riduzione del

rischio di infezioni del tratto respiratorio, la conoscenza

dell'epidemiologia dell'influenza e del COVID-19 e come

l'integrazione di vitamina D potrebbe essere una misura utile per

ridurre il rischio. Attraverso diversi meccanismi, la vitamina D può

ridurre il rischio di infezioni. Questi meccanismi includono l'induzione

di catelicidine e defensine che possono abbassare i tassi di

replicazione virale e la riduzione delle concentrazioni di citochine pro-

infiammatorie che producono l'infiammazione che danneggia il

rivestimento dei polmoni, portando alla polmonite, così come

Page 63: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

63

l'aumento delle concentrazioni di citochine antinfiammatorie. Diversi

studi osservazionali e studi clinici hanno riportato che l'integrazione

di vitamina D riduce il rischio di influenza, mentre altri no. Le prove a

sostegno del ruolo della vitamina D nella riduzione del rischio di

COVID-19 includono che l'epidemia si è verificata in inverno, un

periodo in cui le concentrazioni di 25-idrossivitamina D (25 (OH) D)

sono più basse; che il numero di casi nell'emisfero australe verso la

fine dell'estate è basso; che è stato scoperto che la carenza di

vitamina D contribuisce alla sindrome da distress respiratorio acuto;

e che i tassi di mortalità aumentano con l'età e con la comorbidità

della malattia cronica, entrambi associati a una concentrazione di

25(OH)D inferiore. Per ridurre il rischio di infezione, si raccomanda

alle persone a rischio di influenza e / o COVID-19 di prendere in

considerazione l'assunzione di 10.000 UI / die di vitamina D3 per

alcune settimane per aumentare rapidamente le concentrazioni di 25

(OH) D, seguite da 5000 UI / d. L'obiettivo dovrebbe essere quello di

aumentare le concentrazioni di 25(OH)D sopra i 40-60 ng / mL (100-

150 nmol / L). Per il trattamento delle persone che vengono infettate

da COVID-19, potrebbero essere utili dosi più elevate di vitamina D3.

Per valutare queste raccomandazioni devono essere condotti studi

randomizzati controllati e studi su larga popolazione.”

Come aumentare la vitamina D La vitamina D non è contenuta in quantità rilevanti nel cibo e il modo

in cui possiamo soddisfarne il nostro fabbisogno è esponendo la pelle

al sole. Infatti i raggi UVB del sole innescano a livello dell’epidermide

delle reazioni che portano alla produzione di vitamina D nel corpo. La

vitamina D viene prodotta quando il sole è ad un’altezza di almeno

35° all’orizzonte. Questo significa che chi vive nella fascia tropicale

può produrre vitamina D tutto l’anno. In Italia questo non succede

dato che siamo sopra ai 35° di latitudine, perciò non possiamo

produrre vitamina D da Novembre ad Marzo. La quantità maggiore di

Page 64: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

64

vitamina D si produce nelle ore centrali della giornata (quando il sole

è appunto sopra i 35°) ovvero per fare un esempio d’estate dalle 9

alle 16. Questo perché in tale fascia oraria c’è una maggiore

produzione di UVB che sono i raggi luminosi che stimolano la

produzione di vitamina D da parte della pelle.

Per completezza, i cibi più ricchi di vitamina D sono i cibi grassi come

uova e pesce, in particolare le uova contengono 80 UI ogni 100

grammi (quindi un uovo circa 40 UI) , mentre il salmone 640 UI ogni

100 grammi.

Riferimenti

[1] Study finds over 80 percent of COVID-19 patients have vitamin D

deficiency. 27.10.2020 Endocrine Society

[2] Covid: carenza vitamina D per oltre 80% pazienti ricoverati.

27.10.2020 Ansa

[3] Giancarlo Isaia ed Enzo Medico. Possibile ruolo preventivo e

terapeutico della vitamina D nella gestione della pandemia da COVID-

19. Torino, 25 marzo 2020

[4] Grant WB, Lahore H, McDonnell SL, Baggerly CA, French CB, Aliano

JL, Bhattoa HP. Evidence that Vitamin D Supplementation Could

Reduce Risk of Influenza and COVID-19 Infections and Deaths.

Nutrients. 2020 Apr 2;12(4):988. doi: 10.3390/nu12040988. PMID:

32252338; PMCID: PMC7231123.

[5] Tsujino I, Ushikoshi-Nakayama R, Yamazaki T, Matsumoto N, Saito

I. Pulmonary activation of vitamin D3 and preventive effect against

interstitial pneumonia. J Clin Biochem Nutr. 2019 Nov;65(3):245-251.

Page 65: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

65

[6] Aloia, John F et al. “Vitamin D and Acute Respiratory Infections-

The PODA Trial.” Open forum infectious diseases vol. 6,9 ofz228. 4

Sep. 2019

[7] Beard JA, Bearden A, Striker R. Vitamin D and the anti-viral state.

J Clin Virol. 2011 Mar;50(3):194-200. doi: 10.1016/j.jcv.2010.12.006.

Epub 2011 Jan 15.

Page 66: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

66

Ivermectina

Infine nel protocollo del Dr. Marik troviamo l’ivermectina, che non è

un integratore ma un farmaco antiparassitario che consiglia per la

profilassi post-esposizione. Questo farmaco è su prescrizione

Uno studio pubblicato in Aprile 2020 dell’Università Monash di

Melbourne in Australia ha scoperto che è in grado di arrestare la

crescita del nuovo coronavirus, almeno per quanto riguarda le

colture cellulari in laboratorio, entro 48 ore. Infatti una singola dose

potrebbe rimuovere tutto l'RNA virale in 48 ore e che anche a 24 ore

si è verificata una riduzione davvero significativa. [1]

E non finisce qui. Successivamente è stato pubblicato uno studio ad

Ottobre 2020 con risultati molto positivi su pazienti Covid-19. [2]

Riporto qui i tratti salienti delineati dai ricercatori:

“È stato dimostrato che l'ivermectina inibisce la replicazione del

coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave in vitro, il che

ha portato all'uso off-label, ma l'efficacia clinica non è stata descritta

in precedenza.”

L'oggetto dello studio che quindi i ricercatori si sono posti è stato:

“L’ivermectina è vantaggiosa per i pazienti ospedalizzati con malattia

da coronavirus 2019 (COVID-19)?”

Questi sono stati i risultati ottenuti:

“Sono stati esaminati 280 pazienti, 173 trattati con ivermectina e 107

senza ivermectina. La maggior parte dei pazienti in entrambi i gruppi

ha ricevuto anche idrossiclorochina, azitromicina o entrambe.

L'analisi univariata ha mostrato una mortalità inferiore nel gruppo

ivermectina (15,0% vs 25,2%; OR, 0,52; 95% CI, 0,29-0,96; P = 0,03).

Page 67: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

67

Anche la mortalità era inferiore tra i pazienti trattati con ivermectina

con grave coinvolgimento polmonare (38,8% vs 80,7%; OR, 0,15; 95%

CI, 0,05-0,47; P = 0,001). Non sono state riscontrate differenze

significative nei tassi di estubazione (36,1% vs 15,4%; OR, 3,11; 95%

CI, 0,88-11,00; P = 0,07) o durata della degenza. Dopo aggiustamento

multivariato per fattori confondenti e rischi di mortalità, la differenza

di mortalità è rimasta significativa (OR, 0,27; IC 95%, 0,09-0,80; P =

0,03). 196 pazienti sono stati inclusi nella coorte abbinata alla

propensione. La mortalità era significativamente più bassa nel

gruppo ivermectina (13,3% vs 24,5%; OR, 0,47; 95% CI, 0,22-0,99; P

<0,05), una riduzione del rischio assoluto dell'11,2% (95% CI, 0,38% -

22,1%) , con un numero necessario per il trattamento di 8,9 (IC 95%,

4,5-263).”

E concludono:

“Il trattamento con ivermectina è stato associato a una mortalità

inferiore durante il trattamento di COVID-19, specialmente nei

pazienti con grave coinvolgimento polmonare. Sono necessari studi

randomizzati controllati per confermare questi risultati.”

Il Dr. Marik è entusiasta di questo farmaco e gli ha dedicato un intero

video di 50 minuti in cui effettua una meta-analisi sulla ivermectina

spiegando come potrebbe essere un modo efficace ed economico per

prevenire la diffusione del nuovo coronavirus e trattarlo nei pazienti,

ritenendo che sia efficace in tutte le fasi della progressione del virus

e anche in profilassi. [3]

Nota bene. Questo farmaco è disponibile solo su prescrizione medica

(a parte per l’uso animale) e non ci sono ancora studi clinici più ampi

che ne supportano l’uso contro il nuovo coronavirus quindi abbiamo

riportato questo prodotto solo a titolo informativo in quanto

presente nel protocollo.

Page 69: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

69

Lattoferrina

Abbiamo terminano gli integratori del protocollo del Dr. Marik ma ce

ne sono altri interessanti che è importante menzionare.

La lattoferrina è una proteina presente nel latte vaccino e nel latte

materno. Il colostro, il primo latte prodotto dopo la nascita del

neonato, contiene alti livelli di lattoferrina, circa sette volte la

quantità presente nel latte prodotto in seguito.

La lattoferrina è disponibile anche come integratore alimentare

acquistabile in farmacia oppure online. Fare attenzione alla

concentrazione del principio attivo che varia a seconda della

formulazione (costo più basso spesso corrisponde a concentrazione

più bassa).

La lattoferrina viene utilizzata per il trattamento delle ulcere

intestinali, della diarrea e della carenza di ferro. Viene anche usata

come antiossidante e per proteggere dalle infezioni batteriche e

virali. Altri usi includono la stimolazione del sistema immunitario, la

prevenzione dei danni ai tessuti legati all'invecchiamento, la

promozione di batteri intestinali sani, la prevenzione del cancro e la

regolazione del modo in cui il corpo elabora il ferro.

La lattoferrina aiuta a regolare l'assorbimento del ferro nell'intestino

e la consegna del ferro alle cellule. La lattoferrina lega il ferro e lo

trasporta intatto all’intestino, legandosi agli enterociti, facilità

l’entrata del ferro nella cellula mettendolo a disposizione per le

necessità dell’organismo. Grazie a questo meccanismo di regolazione

dell’omeostasi sistemica del ferro, la lattoferrina aiuta a ripristinare i

valori fisiologici di ferro sierico totale, ferritina, emoglobina,

transferrina e globuli rossi.

Page 70: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

70

In Giappone la lattoferrina è utilizzata da più di 20 anni sia contro

l'Helicobacter pylori, ma soprattutto per i tumori gastroenterici. E'

nel protocollo di trattamento usato da ARTOI per le neoplasie gastro-

coliche e pancreatiche. Inoltre previene la formazione di polipi

intestinali e le infiammazioni croniche intestinali.

Sembra anche proteggere dalle infezioni batteriche, possibilmente

impedendo la crescita dei batteri privandoli di nutrienti essenziali o

uccidendo i batteri distruggendo le loro pareti cellulari. La

lattoferrina contenuta nel latte materno ha il merito di aiutare a

proteggere i bambini allattati al seno dalle infezioni batteriche. Oltre

alle infezioni batteriche, la lattoferrina èattiva contro le infezioni

causate da alcuni virus e funghi. Infatti i ricercatori italiani hanno

testato in vitro che l’azione antivirale della lattoferrina dimostrando

come questa proteina inibisca l’infezione da SARS-CoV-2, bloccando

le fasi precoci dell’interazione virus-cellula.

Quindi la lattoferrina è un integratore alimentare utile che da una

parte ci fa comprendere l'importanza dell'allattamento al seno nei

bambini e dall'altra di come potrebbe essere utile come prevenzione

e trattamento per il nuovo coronavirus.

Marzo. L'annuncio del Dr. Di Bella sulla lattoferrina Già lo scorso Marzo il Dott. Giuseppe Di Bella aveva dichiarato

pubblicamente la possibile utilità della lattoferrina come prevenzione

all'infezione del nuovo coronavirus. In particolare affermava:

"La Lattoferrina (LF) è una molecola naturale, non tossica in stretto

sinergismo antinfettivo, immunomodulante, antivirale, col Lisozima.

Agiscono entrambi sulle membrane batteriche e virali mediante

l’interazione delle loro cariche anioniche con quelle cationiche delle

membrane e attraverso la scissione con meccanismi enzimatici dei

legami β1-4 glicosidici del peptidoglicano, uccidendo così molti

Page 71: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

71

batteri e virus per citolisi. La diminuzione della carica batterica, virale

e micotica rappresenta un meccanismo utile per le frequenti

complicazione delle virosi da batteri e miceti. Le funzioni antinfettive,

battericide, immunomodulanti, antiossidanti, antinfiammatorie e

antitumorali della lattoferrina sono scientificamente documentate.

Recenti studi confermano che la lattoferrina realizza queste funzioni

sinergicamente al Lisozima ad altre proteine del latte come l’alfa-

latto albumina e la beta latto globulina. È stata documentata anche

un’attività antivirale della LF particolarmente efficace sui virus

Herpetici, Citomegalovirus e HIV, di cui inibisce la penetrazione

all’interno delle cellule." (1)

Aprile. Studio sulla Lattoferrina come potenziale

preventivo e trattamento per COVID-19 Ad Aprile è stato poi pubblicato uno studio che ha visto coinvolti

ricercatori dell'Università di Taiwan e Hong-Kong. Nell'abstract del

loro studio intitolato "Lattoferrina come potenziale preventivo e

trattamento per COVID-19" affermano:

"La nuova pandemia di coronavirus 2019 (COVID-19) sta rapidamente

avanzando in tutto il mondo nonostante drastiche misure di salute

pubblica e personale. Antivirali e integratori alimentari sono stati

proposti come potenzialmente utili contro la SARS-CoV-2 (virus che

causa COVID-19), ma pochi sono stati stabiliti clinicamente.

Lattoferrina (Lf) è una glicoproteina naturale e non tossica ad uso

orale disponibile come integratore alimentare e ha stabilito una

efficacia anti-virale in vitro contro una vasta gamma di virus tra cui

SARS-CoV, un corona virus strettamente correlato al SARS-CoV-2

(virus che causa il COVID-19). Inoltre, la Lf possiede effetti

immunomodulatori e antinfiammatori unici che possono essere

particolarmente rilevanti per la patologia-patologia dei casi gravi di

COVID-19. Esaminiamo i meccanismi biologici sottostanti della Lf

Page 72: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

72

come regolatore antivirale e immunitario proponiamo il suo

potenziale unico come trattamento preventivo e aggiuntivo per il

COVID-19. Speriamo che ulteriori ricerche e sviluppi sull'integrazione

nutrizionale di Lf possano stabilire il suo ruolo per il COVID-19"

Dopo aver elencato tutte le proprietà terapeutiche, nella conclusione

affermano:

"Sono stati compiuti molti progressi per chiarire la poliedrica

funzione della lattoferrina (Lf) negli ultimi 30 anni come antivirale e

unica molecola antinfiammatoria e immunomodulante. Abbiamo

presentato la logica sperimentale e clinica del suo utilizzo per COVID-

19, ma ulteriori esperimenti per verificare la sua inibizione del virus e

studi clinici per chiarire il dosaggio e l'efficacia sono necessari per

confermare il potenziale di Lf per la prevenzione SAR-CoV-2 come

trattamento COVID-19."

Maggio. Studio italiano svela la proprietà della lattoferrina A conferma dell'intuizione del Dr. Di Bella e dello studio

dell'Università di Taiwan e Hong-Kong, arriva uno studio italiano

condotto in parallelo dalle università romane di Tor Vergata e La

Sapienza. Pubblicato sulla rivista Internal Journal of Molecular

Science il 5 Luglio spiega nell'abstract:

"Di recente, il mondo ha affrontato una devastante infezione da

coronavirus pandemico globale, con oltre 12 milioni di infetti in tutto

il mondo e oltre 300.000 decessi al 15 maggio 2020, correlati a un

nuovo coronavirus (2019-nCoV), caratterizzato da una morfologia

sferica e identificato attraverso il sequenziamento di prossima

generazione. Sebbene il tratto respiratorio sia il principale portale di

entrata della SARS-CoV-2, può verificarsi anche un coinvolgimento

gastrointestinale associato a nausea, vomito e diarrea. Nessun

farmaco o vaccino è stato approvato a causa dell'assenza di prove

Page 73: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

73

derivanti da rigorosi studi clinici. È stato evidenziato un crescente

interesse per il possibile ruolo preventivo e il trattamento aggiuntivo

di lattoferrina, glicoproteina delle secrezioni umane parte di un

sistema difensivo non specifico, noto per svolgere un ruolo cruciale

contro le infezioni microbiche e virali e esercitare effetti

antinfiammatori su diverse superfici della mucosa e in grado di

regolare il metabolismo del ferro. In questa recensione, analizzando

le proprietà della lattoferrina, proponiamo di progettare uno studio

clinico per valutare e verificare il suo effetto utilizzando un

trattamento a doppia combinazione con la formulazione spray locale,

solubilizzata e la somministrazione orale. La lattoferrina potrebbe

contrastare l'infezione e l'infiammazione del coronavirus, agendo

come barriera naturale della mucosa sia respiratoria che intestinale

o ripristinando i disturbi del ferro legati alla colonizzazione virale." (2)

"La lattoferrina potrebbe essere usata in pazienti asintomatici o

lievemente sintomatici per prevenire il peggioramento della SARS-

CoV2. Il dosaggio ideale di Lattoferrina deve essere diversificato sulla

base della gravità dei sintomi. I pazienti asintomatici con COVID-19

devono usare 300 mg, somministrati per via orale, raddoppiando il

dosaggio (massimo 1gr) per i pazienti lievemente sintomatici.

Suggeriamo di mantenere il trattamento almeno fino a quando il

tampone al COVID-19 diventa negativo." (2)

Il Dr. Di Bella consigliava come prevenzione 200mg 3 volte al giorno

che corrisponde al dosaggio che gli studiosi italiani consigliano ai

pazienti lievemente sintomatici. In particolare il Dr. Di Bella la

consiglia in abbinamento al Lisozima, in farmacia si possono

richiedere degli integratori combinati di lisozima e lattoferrina.

Page 74: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

74

I test della lattoferrina sui pazienti Lo studio è stato è guidata dalla Dr.ssa Elena Campione che ha

affermato: «Si ammalavano adulti e anziani con sintomi gravi, mentre

i bambini o non si ammalavano oppure avevano sintomi lievi». (3)

Infatti i bambini hanno alti valori di lattoferrina che ricevono nella

fase di allattamento al seno, nota per le sue notevoli proprietà

antivirali che difendono il bambino dalle malattie infettive.

Così, presso il reparto COVID-19 di Tor Vergata è iniziato il

trattamento con Lattoferrina dei pazienti affetti da Coronavirus,

all’esordio della malattia con sintomi gastrointestinali, tosse, cefalea

e debolezza muscolare. La proteina è stata somministrata anche ai

pazienti Covid positivi ma asintomatici.

La Dr.ssa Campione commenta i risultati ottenuti dicendo:

«Incredibilmente dopo dieci giorni dall’inizio della terapia,

osservavamo la scomparsa di questi sintomi, e dopo altri dieci/dodici

giorni ottenevamo la negativizzazione del tampone. I risultati

ottenuti mostrano che la Lattoferrina blocca le fasi precoci

dell’infezione da Sars Covid-2 e - a detta di colleghi dell’Università del

Michigan - è attiva anche quando la cellula è già infetta. La

lattoferrina agisce come una rete a maglie strette, bloccando la porta

d’ingresso del virus. Potremo quindi usarla anche in futuro

nell’ambito della prevenzione, perché i nostri studi ci danno

ragione».

Congiuntamente ai test, una squadra coordinata dalla professoressa

Piera Valenti, Ordinario di Microbiologia dell’Università La Sapienza

di Roma e Membro del Comitato Internazionale sulla Lattoferrina ha

«eseguito delle prove in vitro sull’azione antivirale

della lattoferrina dimostrando come questa proteina inibisca

Page 75: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

75

l’infezione da SARS-CoV-2, bloccando le fasi precoci dell’interazione

virus-cellula»

Il Prof. Massimo Andreoni, medico infettivologo e direttore dell’UOC

malattie infettive Tor Vergata, in un recente intervento televisivo ha

affermato:

"Lattoferrina molto promettente, permette agli infetti da covid 19 di

liberarsi del virus molto prima, stiamo allargando la sperimentazione.

In autunno aumenterà il numero di casi perché passeremo più tempo

in luoghi chiusi. L’età media dei nuovi contagiati si sta alzando, se si

alzerà ancora ci sarà aumento di ricoveri e presenze in terapia

intensiva. Questa è la responsabilità che in questo momento i giovani

hanno, sono i veri baluardi contro l’epidemia. Scuola? Fondamentale

riaprirla, ma non esiste una ricetta per avere rischio zero.

È una ricerca italiana alla quale ho avuto il piacere e l’onore di

partecipare, è un prodotto naturale, che serve a stimolare la nostra

immunità. È un prodotto molto presente nei neonati. Abbiamo visto

che somministrando la lattoferrina si protegge molto l’immunità

delle persone, gli infetti da covid 19 riescono a liberarsi del virus

molto prima rispetto a dei soggetti che sono infettati, ma non

prendono questo prodotto. È una sostanza che va a chiudere le porte

al virus nelle cellule. Un’azione che sembra molto promettente.

Ovviamente stiamo allargando gli studi, ma certamente è un dato

molto interessante. Lo studio ha riguardato finora 100 persone

affette da covid, una numerosità ancora modesta, che necessita di

ulteriori dati. Siccome questo è un prodotto naturale che si trova con

molta facilità, molte persone hanno iniziato ad assumerlo e quindi è

un qualcosa che nella pratica si sta già fortificando come dato. Però

ovviamente, per serietà, dobbiamo aspettare risultati più ampi per

avere ulteriori certezze."

Page 76: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

76

Benefici della lattoferrina La lattoferrina come abbiamo compreso non è solo un potente

antivirale ma offre altri benefici-

1. Anemia. La lattoferrina aiuta ad aumentare l'assorbimento del

ferro nell'intestino. È anche responsabile del trasporto del ferro nelle

cellule. Uno studio italiano dell'Università La Sapienza ha dimostrato

che la lattoferrina è più efficace dell'integratore di ferro per

contrastare l'anemia e l'anemia infiammatoria, nella dose di 100 mg

per due volte al giorno.

2. Rischi del parto prematuro. Molti bambini pretermine soffrono di

enterocolite necrotizzante quando i batteri possono distruggere le

pareti intestinali e causare la morte delle cellule intestinali. Studi

preliminari suggeriscono che la lattotransferrina può uccidere i

batteri patogeni nell'intestino e aiutare a fermare l'enterocolite

necrotizzante. Uno studio su 743 neonati pretermine ha confermato

questi risultati.

La lattoferrina si trova naturalmente nel latte materno in quantità

elevate, motivo per cui l'allattamento al seno è essenziale per lo

sviluppo del bambino.

3. Salute della pelle. Un gruppo di giovani adulti hanno ricevuto latte

con lattoferrina e le loro condizioni della pelle sono migliorate.

Hanno avuto meno acne e infiammazione della pelle rispetto al

gruppo placebo.

Anche un gruppo di pazienti con psoriasi hanno beneficiato

dell'applicazione topica. Il rossore e le dimensioni delle lesioni

cutanee sono migliorati dopo l'applicazione della crema

alla lattoferrina al 10% o 20% (ugualmente efficace).

Page 77: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

77

4. Effetti collaterali del diabete. In un gruppo di pazienti diabetici, le

applicazioni topiche di lattoferrina ricombinante hanno migliorato la

guarigione delle ulcere del piede senza effetti collaterali.

5. Epatite C. In uno studio preliminare di 11 pazienti con epatite

cronica C, un trattamento di 8 settimane di lattoferrina (1,8 o 3,6 g /

giorno) ha ridotto significativamente l'alanina transaminasi sierica

(ALT) e l'RNA virale in pazienti con forme più lievi di infezione.

6. Favorisce la perdita di peso riducendo l'accumulo di grasso. Uno

studio gruppo di pazienti obesi hanno ricevuto compresse di

lattoferrina (300 mg) per otto settimane. Il trattamento ha ridotto la

massa grassa, il peso corporeo (-1,5 kg), il BMI e la circonferenza della

cosce (-2,6 cm).

7. Migliora la digestione eliminando i batteri patogeni. In uno studio

la lattoferrina ha soppresso la crescita di Escherichia coli e Salmonella

promuovendo nel contempo la crescita di bifidobatteri benefici. Di

conseguenza, il trattamento ha migliorato significativamente la

digestione e alleviato la costipazione dei pazienti.

8. Rafforza le ossa. In un gruppo di donne in menopausa,

l'integrazione di lattoferrina arricchita con RNA se ha migliorato

significativamente la loro salute ossea e ha stimolato la formazione

ossea. Sono necessarie ulteriori ricerche per trarre conclusioni

definitive.

9. Protegge i neonati e i bambini dalle infezioni. La lattoferrina

conferisce l’immunità innata ai bambini: svolge un ruolo protettivo

verso virus, batteri e funghi. Nei lattanti protegge dalle infezioni

batteriche che si potrebbero sviluppare con l’allattamento al seno,

dato che la parete intestinale è ancora permeabile. Contrasta i batteri

in due modi: da un lato impedendo che questi possano aderire alla

parete della mucosa intestinale, causando una infezione, come ad

Page 78: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

78

esempio fa il batterio dell’Escherichia coli. Dall’altro, danneggiando

gli strati più esterni della membrana cellulare di alcune specie

batteriche che rientrano nella famiglia dei GRAM negativi.

10. Svolge un'azione antitumorale. Da più di 20 anni viene usata in

Giappone contro i tumori del tratto gastrointestinale e del pancreas.

Gli studi condotti in laboratorio hanno messo in evidenza che è in

grado di contrastare anche la formazione di polipi intestinali. In uno

studio sui ratti si è visto che la proteina contrasta l’angiogenesi, cioè

il processo che porta a creazione di nuovi vasi sanguigni che servono

al tumore per la sua sopravvivenza.

Riferimenti

(1) Lattoferrina. Metodo Di Bella

(2) Elena Campione et al. Lactoferrin as Protective Natural Barrier of

Respiratory and Intestinal Mucosa against Coronavirus Infection and

Inflammation. Int. J. Mol. Sci. 2020, 21(14), 4903;

(3) Redazione. CORONAVIRUS – La Lattoferrina può essere utile per

la prevenzione del Covid. Sora24.it

(4) Moreno-Expósito L, et al. Life Sci 2018 - Review. PMID 29307524.

Multifunctional capacity and therapeutic potential of lactoferrin

Lactoferrin (LF) is a glycoprotein with high functional versatility that

is found in most body fluids.

The objective of this study was to gather and update information on

the properties attributed to LF.

(5) Małaczewska J, et al. BMC Vet Res 2019. PMID 31488163 Free

PMC article. Antiviral effects of nisin, lysozyme, lactoferrin and their

mixtures against bovine viral diarrhoea virus.

(6) Cheng WD, et al. Trials 2017 - Clinical Trial. PMID 29110675 Free

Page 79: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

79

PMC article. Lactoferrin and lysozyme to reduce environmental

enteric dysfunction and stunting in Malawian children: study

protocol for a randomized controlled trial.

(7) Gillum T, et al. Eur J Appl Physiol 2017. PMID 28341903 Exercise

increases lactoferrin, but decreases lysozyme in salivary

granulocytes.

(8) Cieslak J, et al. J Sci Food Agric 2017. PMID 27611486 Variability

of lysozyme and lactoferrin bioactive protein concentrations in

equine milk in relation to LYZ and LTF gene polymorphisms and

expression.

(9) LACTOFERRIN. WebMd

(10) Vicariotto, Franco (2008) La lattoferrina come terapia

dell’anemia in gravidanza. Giornale italiano di ostetricia e

ginecologia, 30 (4). pp. 132-135. ISSN 1971-1433

Page 80: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

80

Probiotici

L’intestino è un sistema molto delicato e sensibile a tutto ciò che

mangiamo e sentiamo a livello emotivo, tanto che chi manifesta

patologie autoimmuni ha quasi sempre un mal funzionamento del

proprio sistema gastrointestinale. Recenti studi mostrano come le

infiammazioni dei tessuti delle pareti gastriche e intestinali sono la

causa scatenante di moltissime patologie e aggravano tutte le altre.

Quindi possiamo dire che oggi gli scienziati hanno dimostrato quello

che Ippocrate aveva detto 2500 anni fa.

Tutte le malattie hanno origine nell’intestino

(Ippocrate-460-370 a.C.)

Il microbiota umano è l’insieme dei microrganismi che vivono

nell’essere umano, principalmente nel tubo digerente (ma sono

anche nella bocca, nella pelle e negli organi genitali). Questi

microrganismi hanno un ruolo profondissimo non ancora ben

compreso dalla scienza e leggendo ti renderai conto di quanto

enorme sia il loro impatto nella nostra vita. Nel corpo ci sono circa

500-10.000 specie differenti di microrganismi, composti

principalmente da batteri, ma in misura inferiore anche da miceti e

virus.

Ogni persona ha il 99,99% di DNA uguale a quello di una qualunque

altra persona, mentre invece solo il 10% del microbiota è simile.

Ciascuno infatti ha una composizione diversa e molto variabile di

microrganismi, sebbene alcuni ceppi di microrganismi sono comuni a

tutta l’umanità, come i Lactobacillus e Bifidobacteria. Senza di essi

l’uomo non potrebbe vivere dato che svolgono funzioni che le

normali cellule sono incapaci di eseguire. Riferendoci al microbiota

intestinale esso è fondamentale per:

Page 81: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

81

digestione dei polisaccaridi vegetali

produzione di enzimi necessari per l’assimilazione dei

nutrienti

sintesi delle vitamine del gruppo K e B

regolazione del pH intestinale

difesa contro agenti patogeni intestinali

produzione di ormoni e cellule immunitarie

regolazione del metabolismo

umore e salute mentale

tantissime altre funzioni

Ogni essere umano e animale sul pianeta ha un suo microbiota unico.

Gli scienziati hanno voluto vedere cosa succede se si fa crescere un

topo da laboratorio senza alcun tipo di contatto batterico, ovvero in

ambiente completamente sterile così che non possa sviluppare il suo

microbiota. I risultati sono impressionanti. Gli animali allevati senza

microbi non hanno un sistema immunitario funzionante, i globuli

bianchi rimangono dormienti, l’intestino non sviluppa le sue pieghe

correttamente, il cuore rimane piccolo e alcuni geni nel cervello non

funzionano.

Tutti i batteri sono utili ma se alcuni ceppi diventano troppo numerosi

o troppo pochi, possono provocare danni alla salute. Ci sono infatti

batteri che in generale sono positivi anche a grandi quantità (come i

bifidobatteri già menzionati) ed altri che invece devono essere tenuti

in numero molto limitato perché possono diventare patogeni (come

ad esempio la Candida e l’Escherichia coli).

Gli integratori probiotici sono costituiti da microorganismi vivi

appartenenti a specifici ceppi di batteri in grado di colonizzare

positivamente l’intestino. Esistono quindi diversi tipi di probiotici in

Page 82: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

82

commercio che si differenziano per il tipo di ceppi batterici inclusi e

per il loro quantitativo.

Uno studio pubblicato a Giugno 2020 ha voluto indagare se c’è una

relazione tra alcuni ceppi batterici intestinali e il Covid-19. [1] I

risultati sono stati molto interessanti.

La Dr.ssa Bishara, co-autrice dello studio, in un’intervista ha spiegato

chiaramente quello che hanno scoperto: [2]

“È noto che i bambini per la maggior parte hanno un intestino più

sano degli adulti. La nostra ipotesi iniziale si è concentrata su ciò che

in particolare offriva ai bambini questa protezione. Abbiamo trovato

dati significativi che collegano il microbioma intestinale a questa

immunoprotezione. Il microbioma intestinale dei bambini è

leggermente diverso dagli adulti. Conosciamo tutti i benefici dei

probiotici e molti professionisti raccomandano che i probiotici

contengano una specie particolare chiamata Bifidobacterium.

Ebbene, risulta che i bambini hanno livelli molto più alti di

Bifidobacterium nell'intestino rispetto agli adulti. Questa specie in

realtà costituisce il principale microbo intestinale presente nei

bambini di età inferiore ai 10 anni. Questi livelli iniziano a diminuire

con l'avanzare dell'età e sono molto bassi negli anziani e negli adulti

con determinate condizioni come l'obesità e il diabete. Un confronto

delle concentrazioni di Bifidobacterium nell'intestino rivela che nei

bambini varia dal 60-80% rispetto al 20-40% negli adulti e meno del

10% negli anziani con alcuni gruppi ad alto rischio fino all'1%. Il

bifidobatterio è stato ampiamente studiato in studi precedenti e si è

scoperto che fornisce benefici specifici al sistema immunitario e alla

modulazione dei mediatori delle cellule immunitarie. Abbiamo

scoperto che molti dei mediatori e delle vie di segnalazione

immunitaria erano gli stessi colpiti nelle infezioni gravi da SARS COV-

2. È interessante notare che, sebbene i livelli di Bifidobacterium

Page 83: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

83

diminuiscano con l'età, in uno studio particolare, questi livelli sono

stati trovati più alti nei centenari italiani e giapponesi rispetto alla

popolazione anziana più giovane. […]

Quello che ci piacerebbe fare è condurre studi clinici in cui potremmo

testare il microbioma intestinale di individui infetti o di quelli ad alto

rischio per correlarlo con le forti prove che abbiamo trovato. Il

bifidobatterio rappresenta tuttavia un'opzione molto praticabile e a

basso rischio per la prevenzione e il trattamento, soprattutto perché

non sono stati segnalati casi di reazioni avverse gravi o sepsi con

somministrazione di probiotici. Infatti, ai neonati pretermine nati con

determinate condizioni intestinali sono stati somministrati in modo

sicuro alcuni ceppi bifidobatteri che hanno portato a un netto

miglioramento delle loro condizioni.”

A sostegno di questo studio c’è una ricerca russa pubblicata a

Settembre 2020 che ha dimostrato come una proteina sulla

superficie del Bifidobacterium longum chiamata ha capacità

antinfiammatorie in grado di attenuare o annullare la tempesta di

citochine infiammatorie come quella scatenata dal Covid-19. [3]

Adnkronos commenta questa ricerca spiegando: [4]

“I ricercatori hanno scoperto che questa proteina è in grado di legarsi

ad uno dei principali informatori citochinici dell'infiammazione che si

chiama TNF-alfa (Fattore di Necrosi Tumorale).

Tale fattore citochinico, scatenando la risposta infiammatoria dovuta

al Covid-19, provoca una sua volta un rilascio a cascata di altre

citochine infiammatorie tra cui, IL-1B, IL-6, incrementando quindi lo

stato infiammatorio fino allo shock e allo stress polmonare.

Page 84: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

84

I ricercatori hanno scoperto inoltre che la proteina FN3 di

Bifidobacterium longum può legare anche queste citochine

inibendone ulteriormente la loro attività infiammatoria.

Gli studiosi, a fronte di questi risultati molto promettenti, stanno

allestendo uno studio clinico per capire se nei pazienti colpiti da

Covid-19 o da altre malattie virali, la proteina di questo interessante

probiotico, il Bifidobacterium longum appunto, può interferire con le

varie fasi dell'infiammazione, inibendone gli effetti deleteri e talvolta

mortali.”

Come aumentare i bifidobatteri I bifidobatteri sono naturalmente presenti nel nostro microbiota

intestinale. Tuttavia alcune situazione ne diminuiscono la

concentrazione come ad esempio: nascita da parto cesareo; essere

stati allattati con poco latte materno e più latte artificiale; avere

disturbi intestinali dovuti a fattori come cattiva alimentazione e

stress (spesso questi sono trigger che hanno come causa iniziale i

fattori precedenti della nascita e allattamento).

Per aumentare naturalmente i bifidobatteri nel proprio intestino,

oltre a lavorare sulle cause di cui sopra, si può consumare dello

yogurt a base di bifidus e assumere dei cibi prebiotici ricchi di inulina

come topinambur e asparagi. L’inulina è un oligosaccaride che una

volta assunta tramite il cibo o integratore specifico, apporta un

aumento significativo nel tratto intestinale di Bifidobatteri e

Lattobacilli. Questi sono i ceppi batterici fondamentali dell’intestino

umano e se sono carenti allora il sistema immunitario si indebolisce,

il nostro umore cala ed è facile cedere alla tristezza, depressione e

insicurezza, si digerisce male, si ha gonfiore, stitichezza, insonnia e

soprattutto c’è la tendenza ad ammalarsi molto facilmente. Inoltre i

bifidobatteri potenziano la biodisponibilità e quindi l’assorbimento di

minerali come calcio e magnesio. Il magnesio è fondamentale per 300

Page 85: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

85

funzioni nell’organismo e si stima una carenza in circa l’80% della

popolazione. Quindi l’inulina agisce positivamente anche

nell’eliminare tutte le malattie da carenza di magnesio.

Infine il modo più usato a livello terapeutico per aumentare i

bifidobatteri è assumere un integratore di probiotici che li contenga.

In tal caso cercare tra i ceppi batterici degli ingredienti il

Bifidobacterium Longum che è quello che abbiamo menzionato sopra

essere molto interessante contro il Covid-19.

Riferimenti

[1] Christine Bishara et al. Could certain strains of gut bacteria play a

role in the prevention and potential treatment of COVID-19

infections? American Journal of Translational Medicine Vol 4, Issue 2,

June. 2020.

[2] Dr. Bishara’s Recently Published Medical Journal On Gut Health

And Its Relation to COVID-19. Hauteliving.com

[3] A bifidobacterial protein that can reduce inflammation in COVID-

19 found by a RUDN geneticist. Anaerobe

[4] Coronavirus: il Bifidobacterium longum blocca il processo

infiammatorio da Covid-19. Adnkronos.com

Page 86: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

86

Integratori

Per la maggior parte dei nutrienti qui esposti ho cercato di fornire una

lista dei cibi più ricchi. Per la maggior parte di essi tuttavia è

importante rendersi conto che non sono contenuti in dose

terapeutiche rilevanti nel cibo (come ad esempio per la vitamina D,

quercetina, melatonina, lattoferrina).

In generale quando c’è una carenza o si vuole avere un’azione

terapeutica, si consiglia l’uso di un integratore in quanto l’azione è

più veloce e si bypassano alcune cause di carenza come cattiva

digestione e assimilazione del cibo, che purtroppo oggi sono molto

comuni per diverse ragioni (come pH dello stomaco squilibrato,

infiammazione intestinale e disbiosi).

Per questo ognuno può consultare il proprio medico se vuole valutare

l’assunzione di uno o più integratori. Nel mio sito è raccolta una lista

di quelli che a mio parere sono tra i migliori integratori naturali in

commercio per qualità e quantità degli ingredienti contenuti, puoi

consultarla cliccando qui.

Page 87: Riccardo Lautizi - Amazon Web Services · 2020. 11. 12. · moderna psicosomatica o medicina preventiva poiché afferma che la malattia è il risultato di un conflitto interiore,

87

Conclusione

Sicuramente ci sono e ci saranno nei prossimi mesi altre sostanze

naturali che potrebbero essere incluse nella lista che abbiamo qui

trattato. Ci sono anche composti omeopatici e della medicina

tradizionale cinese e ayurvedica che alcuni professionisti usano e che

non sono stati inclusi in questo libro.

Ma c’è di più. Il nostro stato mentale ed emotivo, la nostra

alimentazione e l’attività fisica giocano un ruolo enorme nella salute

del nostro sistema immunitario, e non può non essere menzionato.

Lavorare su questi aspetti è più difficile che prendere una pillola

perché richiede prima di tutto motivazione, forza di volontà e poi la

giusta guida su questo percorso di miglioramento personale. Potrai

trovare tantissime guide online su quale sia la migliore dieta, o la

migliore attività fisica o come migliorare la propria attitudine

mentale, e alcune sono in contraddizione tra loro. Nel libro

“Dionidream – Tutta l’Energia della Natura” sono stati trattati tutti

questi aspetti sulla base delle evidenze scientifiche e testimonianze

cliniche, cercando di fornire delle istruzioni pratiche.

Detto questo, come menzionato nelle prime pagine, è bene riferirsi

sempre ad un professionista che possa aiutarci a capire come agire

per il meglio sulla propria condizione specifica ottenendo così una

terapia personalizzata.

Siamo sicuri che questo manuale ti ha fatto comprendere come nel

corpo umano e in natura c’è un grande potenziale di autoguarigione

e autoriparazione che può essere stimolato e potenziato.

Ti facciamo i migliori auguri di benessere.

Riccardo e Roberto