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RILEVAZIONE BISOGNI FORMATIVI AMBITO 2 – ANALISI DEI DATI
Sintesi complessiva
Alla rilevazione hanno partecipato 999 docenti in servizio nell’Ambito 2 Emilia-Romagna. Di questi, il 65% ha
un’anzianità di servizio superiore agli 11 anni.
Le AREE E LE RELATIVE SOTTO-AREE1 che i docenti hanno indicato come prioritarie sono, nell’ordine:
AREA SOTTO-AREA CON PRIORITÀ MASSIMA
5 – Inclusione e disabilità – 87% A. Promuovere la ricerca sulle didattiche inclusive, anche di carattere disciplinare e nelle sue connessioni interdisciplinari, per produrre risorse didattiche per gli insegnanti, in collaborazione con università, centri di ricerca e associazioni 38%
6 – Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile – 84%
B. Favorire l’integrazione tra attività curricolari e attività extracurriculari per promuovendo iniziative a forte valenza socializzante, quali, ad esempio, il teatro, le arti figurative, la musica, il canto, la lettura, le attività sportive, anche per potenziare il senso di appartenenza alla scuola, per favorire una interazione sistematica ed una corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia 61%
2 – Didattica per competenze e innovazione metodologica – 83%
C. Rafforzare le competenze di base attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche innovative 35,5%
1 – Autonomia organizzativa e didattica – 78%
4 – Competenze di lingua straniera – 77% (priorità alta 42%)
3 – Competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento – 77% (priorità alta 33%)
9 – Valutazione e miglioramento – 72%
8 – Scuola e lavoro – 45%
7 – Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale – 68,5%
Dalla lettura dei grafici emerge quindi il desiderio dei docenti dell'ambito territoriale 002 E-R di focalizzare la propria formazione sulle aree 5 (Inclusione e disabilità), 6 (Coesione sociale) e 2 (didattica per competenze).
I TEMI FORMATIVI DESIDERATI dai docenti, quando espressi, sono in larga parte ricompresibili nelle aree
individuate dal PNFD2; significativo tuttavia è il dato che ben 312 docenti (31%) non reputano necessario
toccare tematiche non ricomprese nel PNFD, che viene sostanzialmente ritenuto esaustivo. Le preferenze,
allorquando espresse, sono riconducibili principalmente:
- alle didattiche disciplinari (46 risposte – 5%)
- ad aspetti di carattere psicologico e/o relazionale (27 risposte – 3 %)
- ai temi dell’Inclusione degli alunni BES e delle disabilità (22 risposta – 2,2%)
- alle metodologie attive/innovative (Cooperative Learning…) (9 risposte – 0,9%)
Le MODALITÀ FORMATIVE preferite sono invece risultate nell’ordine:
a. Formazione in aula con docenti-esperti (lezioni plenarie) 52%
1 La sotto-area ritenuta prioritaria è riportata per le sole prime tre aree. Per le altre si rimanda ai rispettivi paragrafi analitici. 2 Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti 2016/2019
b. Attività di ricerca-azione con la supervisione di formatore esperto – che introduce il compito in plenaria
36%
d. Formazione blended (mista, in parte in aula, in parte online, con lezioni e attività affidate ad un docente
tutor) 33%
Questo a riprova del fatto che gli intervistati sentono la necessità di essere affiancati da un docente-esperto
nei loro percorsi formativi, un docente che garantisca in modo preponderante una presenza effettiva e
tangibile.
Analisi dettagliata dei dati
I docenti partecipanti alla rilevazione
Hanno partecipato alla rilevazione 999 docenti su ___ (___ % di docenti in servizio nell’ambito 2 ER)3
La maggior parte di loro (35,4%) ha un numero di anni di servizio (di ruolo e pre-ruolo) compreso
tra gli 11 ed i 20 anni; a seguire la fascia di docenti con un'anzianità superiore a 21 anni (29%). Quelli
con un’anzianità di servizio inferiore ai 10 anni che hanno risposto rappresentano solo il 35,5% del
totale.
A. Illustrazione delle aree di intervento del Piano nazionale di formazione docenti
In riferimento alle aree di intervento previste dal Piano nazionale di formazione per i docenti, è
emerso quanto di seguito riportato.
A.1 – Autonomia organizzativa e didattica
Avendo come riferimento una scala di priorità con valori da 1 (alta priorità) a 4 (bassa priorità), emerge che la maggior parte dei docenti ritiene il tema dell’autonomia organizzativa e didattica abbia un’alta priorità: il 36% indica priorità 1 e ben il 42% indica priorità 2 (tot. 78% degli intervistati). Solo il 22% assegna una bassa o bassissima priorità al tema.
*****
3 Dato non in possesso della Commissione che sarebbe stato significativo avere.
Alla domanda di indicare, in riferimento all’area 1 (Autonomia), le SOTTO-AREE RITENUTE PIÙ
PROFICUE per l’attività formativa, i partecipanti alla rilevazione hanno indicato il seguente ordine di
priorità:
A. Rafforzare la capacità di ogni scuola di utilizzare risorse umane e risorse didattiche per migliorare
la qualità della didattica e gli apprendimenti degli allievi; arricchire l’offerta formativa di progetti
correlati con il curricolo verticale; … 40%
C. Sperimentare ed implementare modelli organizzativi e di gestione degli spazi innovativi anche
finalizzati a nuove modalità di lavoro d’equipe (aule laboratorio, spazi alternativi all’aula, diversi
moduli orari, diversa scomposizione del gruppo classe, ecc) 38%
B. Arricchire, differenziare e individuare i curricoli, anche associati a processi di innovazione delle
metodologie e delle didattiche 22%
*****
A.2 – Didattica per competenze e innovazione metodologica
È emerso a seguire che anche questa seconda area, inerente la didattica per competenze, continua
a rivestire carattere di priorità per i docenti intervistati: 83% di loro le assegna un livello di priorità
alto esprimendo valori compresi tra 1 (priorità molto alta 40%) e 2 (priorità alta 43%). Non
vive come prioritaria tale area solo il 18% degli intervistati, che le assegna un livello di priorità
compreso tra 3 e 4.
*****
Alla domanda di indicare, in riferimento all’area 2 (Competenze), le SOTTO-AREE RITENUTE PIÙ
PROFICUE per l’attività formativa, i partecipanti alla rilevazione hanno indicato il seguente ordine di
priorità: C. Rafforzare le competenze di base attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche innovative 35,5% B. Fornire ai docenti un quadro teorico consistente e mostrare esempi e modelli significativi, immediatamente applicabili, favorendo la correlazione tra attività curricolari e situazioni di realtà 34% D. Sostenere lo sviluppo di una cultura della valutazione, capace di apprezzare le competenze promosse negli allievi e non solo di verificare le conoscenze 16% A. Favorire la capacità dei docenti di progettare il curricolo per competenze, in ottica verticale e di integrazione degli apprendimenti disciplinari 14%
A.3 – Competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento
Per quanto attiene questa terza area inerente le competenze digitali, è emerso chiaramente come i
più (77% degli intervistati) le assegnino una importanza mediamente alta (44%) o alta (33%). Non
vive come prioritaria tale area solo il 23% degli intervistati, che le assegna un livello di priorità
compreso tra 3 e 4.
*****
Alla domanda di indicare, in riferimento all’area 3 (Competenze digitali), le SOTTO-AREE RITENUTE
PIÙ PROFICUE per l’attività formativa, i partecipanti alla rilevazione hanno indicato il seguente
ordine di priorità:
C. Promuovere un’adeguata complementarietà tra utilizzo delle tecnologie digitali e abilità manuali,
compresa la scrittura a mano, per favorire un pieno sviluppo delle competenze psicomotorie degli
studenti 67%
A. Promuovere il legame tra innovazione didattica e metodologica e tecnologie digitali 18%
B. Rafforzare il rapporto tra competenze didattiche e nuovi ambienti per l’apprendimento, fisici e
Digitali 15%
A.4 – Competenze di lingua straniera
In riferimento alla quinta area (lingue straniere), è emerso chiaramente come i più (77% degli
intervistati) le assegnino una importanza mediamente alta (35%) o alta (42%). Non vive come
prioritaria tale area solo il 23% degli intervistati, che le assegna un livello di priorità compreso tra 3
e 4.
*****
Alla domanda di indicare, in riferimento all’area 4 (Lingue straniere), le SOTTO-AREE RITENUTE PIÙ
PROFICUE per l’attività formativa, i partecipanti alla rilevazione hanno indicato il seguente ordine di
priorità:
B. Promuovere percorsi formativi basati sulla pratica di abilità audio-orali e lo scambio culturale,
anche attivando contatti con altri Paesi 47,5%
A. Acquisire o rafforzare competenze linguistiche (da B1 a B2, a C1, con certificazione dei livelli di
competenze linguistiche raggiunte) 39%
C. Seguire percorsi di formazione metodologica per il Clil 14%
A.5 – Inclusione e disabilità
Quella dell’inclusione (area 5) resta un’area ritenuta prioritaria dai docenti intervistati: l’87% di loro
le assegna una priorità alta (58%) o mediamente alta (29%). Solo il 13% non la considera prioritaria.
*****
Alla domanda di indicare, in riferimento all’area 5 (Inclusione e disabilità), le SOTTO-AREE RITENUTE
PIÙ PROFICUE per l’attività formativa, i partecipanti alla rilevazione hanno indicato il seguente
ordine di priorità:
A. Promuovere la ricerca sulle didattiche inclusive, anche di carattere disciplinare e nelle sue
connessioni interdisciplinari, per produrre risorse didattiche per gli insegnanti, in collaborazione con
università, centri di ricerca e associazioni 38%
C. Promuovere la progettazione di ambienti inclusivi e approfondire l’uso delle tecnologie digitali
come strumenti compensativi 33%
B. Assicurare moduli formativi per consolidare le capacità di progettazione, realizzazione,
valutazione di percorsi didattici appropriati e integrati, anche in collaborazione con altri soggetti che
appartengono alla comunità educante del territorio di riferimento 29%
A.6 – Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile
Quella della coesione sociale (area 6) viene ritenuta, dall’84% dei docenti intervistati, prioritaria;
l’84% di loro le assegna una priorità alta (53%) o mediamente alta (31%). Solo il 16,5% la vive come
non prioritaria.
*****
Alla domanda di indicare, in riferimento all’area 6 (coesione sociale), le SOTTO-AREE RITENUTE PIÙ
PROFICUE per l’attività formativa, i partecipanti alla rilevazione hanno indicato il seguente ordine di
priorità:
B. Favorire l’integrazione tra attività curricolari e attività extracurriculari per promuovendo iniziative
a forte valenza socializzante, quali, ad esempio, il teatro, le arti figurative, la musica, il canto, la
lettura, le attività sportive, anche per potenziare il senso di appartenenza alla scuola, per favorire
una interazione sistematica ed una corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia 61%
A. Rafforzare la capacità di ogni scuola di realizzare elevati standard di qualità per il benessere degli
studenti e il recupero del disagio sociale anche attraverso la formazione di figure di referenti,
coordinatori, tutor per il welfare dello studente e per la lotta al disagio sociale/bullismo 39%
A.7 – Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
L’area 7 (competenze di cittadinanza) è ritenuta prioritaria “solo” dal 68,5% dei docenti intervistati,
che le assegna un carattere di prioritaria mediamente alto nel 39,5% dei casi o alto nel 29% dei casi.
Il 31,5% di loro la vive come non prioritaria.
*****
Alla domanda di indicare, in riferimento all’area 7 (competenze di cittadinanza), le SOTTO-AREE
RITENUTE PIÙ PROFICUE per l’attività formativa, i partecipanti alla rilevazione hanno indicato il
seguente ordine di priorità:
B. Promuovere un’interpretazione moderna e inclusiva della cittadinanza consapevole e delle
competenze di cittadinanza, anche attraverso lo sviluppo dell’idea di cittadinanza globale 53%
A. Rafforzare le competenze culturali, linguistiche e comunicative dei docenti, per favorire
programmi di plurilinguismo, di modernizzazione dell’insegnamento e il confronto con gli altri paesi
47%
A.8 – Scuola e lavoro
L’area 8 (scuola e lavoro) non è considerata dai più una prioritaria: il 54% le assegna infatti una
priorità bassa (30%) o mediamente bassa (25%); solo il 45% la annovera tra i temi prioritari.
*****
Dovendo indicare, in riferimento all’area 8 (scuola e lavoro), le SOTTO-AREE RITENUTE PIÙ
PROFICUE per l’attività formativa, i partecipanti alla rilevazione hanno indicato il seguente ordine di
priorità:
B. Progettare l'alternanza: come stendere un progetto all'interno dell'istituto 33%
A. Caratteristiche e scopi delle attività di SL come previsto dalla L.107 26%
C. Valutazione: predisporre rubriche di valutazione per le attività di alternanza a scuola e presso
l'azienda o ente in cui gli studenti svolgono lo stage 25%
D. Documentazione: predisposizione di registri; programmazione di un repository online contenente
documenti e materiali relativi alle attività dell'alternanza 16%
A.9 – Valutazione e miglioramento
L’area 9 (valutazione e miglioramento) ha carattere di priorità per il 72% dei docenti intervistati: il
42% le assegna una priorità mediamente alta, mentre il 30% la ritiene con alta priorità; solo il 28%
la annovera tra i temi non prioritari.
*****
Dovendo indicare, in riferimento all’area 9 (valutazione e miglioramento), le SOTTO-AREE RITENUTE
PIÙ PROFICUE per l’attività formativa, i partecipanti alla rilevazione hanno indicato il seguente
ordine di priorità:
A. Promuovere la cultura della valutazione per Assicurare ad ogni docente, nel corso del triennio,
una unità formativa sui temi della valutazione degli apprendimenti, della connessione con le
pratiche didattiche, con le azioni di individualizzazione e differenziazione didattica 36,5%
B. Abilitare gruppi di docenti nella costruzione di repertori di prove di verifica, prove strutturate,
compiti di realtà, e nella trattazione dei dati, consolidando il lavoro collaborativo 35%
C. Sostenere lo sviluppo di una cultura della valutazione e della responsabilità sociale, sia all'interno
della comunità scolastica, sia nel contesto sociale 29%
B. Altre tematiche / contenuti chiave di approfondimento personale
Data la possibilità di esplicitare tematiche (anche non strettamente incluse entro le tematiche del
PNFD) per le quali si ritiene necessaria una maggiore formazione personale, i docenti hanno
espresso diverse preferenze. Quelle che hanno avuto un maggior riscontro4 sono le seguenti:
1 – Le didattiche disciplinari (46 risposte – 5%) con particolare predilezione per:
• I linguaggi non verbali (12 risposte – 1,2%)
• L’area matematico-scientifica (8 risposte – 0,8%)
• L’area linguistica – Italiano anche come L2 (8 risposte – 0,8%)
• Lingua straniera (8 risposte – 0,8%)
• Didattiche disciplinari non precisate (9 risposte – 0,9%)
2 – Aspetti di carattere psicologico e/o relazionale (27 risposte – 2,7 %) con richieste di formazione
per i seguenti argomenti:
• La psicologia dell’età evolutiva
• La comunicazione
• Le competenze relazionali
• I rapporti con le famiglie
• La gestione dei conflitti
• Le situazioni di emergenza (con approccio pragmatico e affiancamento in corso d’anno di un
esperto)
• La gestione della classe
• La gestione dei gruppi di lavoro
• I rapporti interpersonali tra docenti
• L’aiuto ai giovani nella creazione del sé
• La gestione degli adolescenti
4 – Inclusione e disabilità (22 risposte – 2%)
• Individuazione precoce degli allievi DSA nella scuola dell’infanzia
• Inclusione scolastica di allievi stranieri, disabili e/o DSA
• La discalculia
• L’interculturalità
• Formazioni specifiche e specializzanti per i docenti di sostegno: La LIS e il Braille
• La valutazione di allievi disabili, DSA o più in generale BES
• Nuove tecnologie con BES e DSA
• La gestione dello studente “iperattivo”
• Il disagio giovanile
• Supporto e incoraggiamento metodologico per situazioni di emergenza
5 – Le metodologie innovative (9 risposte – 1%)
• Strategie innovative per insegnare
4 Per un dettaglio maggiore si rinvia all’allegato 1
• La metodologia del Cooperative Learning
• La didattica breve
• Scuola senza zaino
• Metodologie didattiche inclusive
• La gestione di un gruppo di lavoro**
Significativo resta comunque il dato che ben 312 docenti (31%) esplicitano la non necessità di
formazione al di fuori delle aree comprese dal PNFD.
C. Modalità formativa
Le modalità formative preferite dai docenti intervistati sono risultate essere le seguenti:
a. Formazione in aula con docenti-esperti (lezioni plenarie) 52% b. Attività di ricerca-azione con la supervisione di formatore esperto – che introduce il compito in plenaria 36% d. Formazione blended (mista, in parte in aula, in parte online, con lezioni e attività affidate ad un docente tutor) 33% e. Autoformazione attraverso la costituzione di gruppi di ricerca azione con colleghi della scuola o della rete di scuole 22% c. Corso di formazione a distanza 10%
La Commissione
Maita Bonazzi – IC Minerbio (BO)
Laura Negrini – IIS Archimede – San Giovanni in P. (BO)
Silvia Righetti – IC Minerbio (BO)
Allegato 1 – RISPOSTE APERTE AFFERENTI ALLA SEZIONE B DEL QUESTIONARIO
DOCENTI SODDISFATTI DI QUANTO PROPOSTO NEL PNFD
No (130)
no (89)
NO (23)
Nessuna (21)
nessuna (15)
/ (7)
No. (4)
- (2)
Non ci sono altre tematiche (2)
nulla (2)
Nessuna in particolare (2)
Al momento no. (2)
sono sufficienti quelle del questionario (2)
nessuna (2)
Personalmente, ritengo che dal Piano Formazione Docenti, vengano affrontate le tematiche di maggiore
interesse.
Ritengo, anche al di là della aree proposte dal Piano Formazione Docenti del Miur,che non ci sono altre
tematiche importanti.
S
Non saprei
Nessuna altra tematica
si
Le tematiche che ritengo prioritarie sono tutte elencate
non so
Sono esaustive le aree proposte dal MIUR.
RELAZIONE / COMUNICAZIONE (27 risposte)
Comunicazione (2)
comunicazione assertiva
Competenze relazionali
Educazione emotiva
Gestione della classe (3)
Come gestire classi difficili
Rapporti scuola-famiglia (4)
Rapporto e comunicazione coi genitori
Gestione dei conflitti (2)
Comunicazione scuola-famiglia (2)
Relazione scuola-famiglia (2)
Corso di psicologia dell’età evolutiva (2)
Gestione di un gruppo di lavoro; riuscire a rendere funzionale la comunicazione
Corsi di formazione personale e sviluppo del benessere del docente, per migliorare i rapporti e la
comunicazione tra ADULTI /BAMBINI.
Rapporti interpersonali all'interno del corpo docente
Gestione degli adolescenti in questa epoca del "tutto e subito"
Come aiutare i giovani nella costruzione della propria identità ai tempi di internet.
INCLUSIONE BES (22 risposte)
inclusione (2)
Formazione con specialisti per intervenire sulle problematiche degli alunni con bisogni educativi specifici. (2)
Favorire l'integrazione di alunni stranieri e diversamente abili. (2)
Costruzione di modelli educativi e didattici personalizzati finalizzati ad una piena integrazione degli alunni
certificati. (2)
Formazione dei docenti di sostegno su particolari disabilità per specializzarsi su tecniche specifiche (Lis,
braille...)
Inclusione degli alunni stranieri
E Maggiori competenze e conoscenze interculturali.
promuovere e formare il corpo docenti non a una multiculturalità ma a una interculturalità
La gestione dello studente iperattivo
Corsi di supporto ed incoraggiamento metodologico per le situazioni di emergenza che sempre più spesso
troviamo in classe. Corsi pratici con esperienza nel reale e relativo affiancamento di esperti.
Valutazione degli alunni con certificazioni, DSA, BES
Disagio giovanile in ambito scolastico e non solo.
Vorrei approfondire pratiche rivolte all'inclusione scolastica
Prevenzione del disagio giovanile.
percorsi per alunni dsa
Discalculia
Individuazione precoce di dsa nella scuola d'infanzia. Gestione e interventi mirati per situazioni/casi con
consulenze di esperti
DIDATTICHE DISCIPLINARI (46 risposte)
DIDATTICHE DISCIPLINARI / INTERDISCIPLINARI (9 risposte)
Intrecci interdisciplinari (2)
Didattica delle discipline (2)
più opportunità formative sulla didattica della discipline di interesse
Approfondire nuove metodologie legate alle discipline di competenza
Dovrebbe essere possibile, per i docenti, seguire corsi universitari nelle aree di insegnamento e che questi
vengano valutati come corsi di formazione
Didattica della filosofia e della storia
LINGUAGGI NON VERBALI (12 risposte)
Laboratori musicali (2)
psicomotricità (2)
Arte (2)
Area artistica
Formazione artistica
Tematiche specifiche disciplinari che riguardano le educazioni (Motoria, arte e musica).
attività psicomotorie
Approfondimento della metodologia di danza educativa e psicomotricità
Didattica di nuove discipline sportive da utilizzare a scuola
MATEMATICA – SCIENZE (9 risposte)
Attività laboratoriali in ambito aritmetico
Formazione SENZA ZAINO - didattica della matematica
Didattica per competenze e innovazione metodologica
Matematica e geometria
Nell'area scientifica e matematica nuove metodologie didattiche che favoriscano il successo anche in base
agli ultimi studi che confrontano la visione occidentale ed orientale, inoltre pratiche didattiche contro la
discriminazione di genere anche nei confronti della cultura scientifica che a volte viene considerata più
adatta ai maschi e meno alle femmine.
nuove scoperte in ambito scientifico
Didattica insegnamenti ambito scientifico naturalistico
Qualcosa di specifico per la didattica delle scienze
Attività laboratoriale per discipline scientifiche
LINGUA INGLESE (8 risposte)
Ampliare lo studio della lingua straniera (3)
Vorrei approfondire L2 con attività di ascolto più che scritto
Linguistiche (confronti con sistemi scolastici stranieri, scambi di materiali, ...... )
Formazione in lingua inglese
Laboratori di lingue
CLIL
LINGUA ITALIANA (8 risposte)
Formazioni sull’educazione alla lettura (non la sensibilizzazione!), la scrittura (vista come processo e non
come prodotto), la letteratura per ragazzi e young adults, sulle biblioteche scolastiche e di classe
la didattica delle discipline, italiano, italiano l2, riflessione sulla lingua
Insegnamento dell'italiano con L2
Interesse particolare per insegnamento dell'italiano agli alunni stranieri: formazione e aggiornamento in
italiano L2
didattica valenziale primaria
Area umanistica.
Grammatica valenziale
Didattica della lingua italiana nel primo biennio della scuola primaria
TECNOLOGIE (8 risposte)
Coding
informatica (2)
Sulle competenze linguistiche e sulle TIC
didattica digitale
L'uso delle nuove tecnologie con alunni BES
ripetere sistematicamente o partecipare corsi sulla multimedialità (google app suite, coding, pnsd)
rafforzare le competenze dei docenti per l'uso delle nuove tecnologie
METODOLOGIE ATTIVE (9 risposte)
Scuola senza zaino
Cooperative learning (2)
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie innovative per insegnare
Metodologie didattiche inclusive (3)
Didattica breve
VARIE
- Maggiore scambio tra scuola e territorio, non in riferimento alla partecipazione a progetti, laboratori,
concorsi organizzati da enti, associazioni, etc., ma ad un vero protagonismo delle singole realtà scolastiche:
progetti proposti dagli alunni al territorio; possibilità di studiare l'organizzazione sociale ed economica del
territorio direttamente sul campo; maggiore libertà nell'interazione fra interno ed esterno alla scuola.
- Orientamento
- Cittadinanza attiva: promuovere il legame fra mondo della scuola e realtà socio-culturale contemporanea
- Altro (591)