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R’ it Alle 3R tanto care agli ambientalisti nella gestione dei rifiuti, ovvero “ri- durre, riutilizzare e riciclare”, il Con- sorzio EcoR’it vorrebbe aggiungerne un’altra: la R di risparmio. Il Consor- zio, nato nel 2005 su iniziativa di al- cune grandi aziende hi-tech, punta in- fatti a operare in un’ottica di contenimento dei costi di gestione dei rifiuti a vantaggio sia delle aziende associate, sia dei consumatori. Insomma, non solo un occhio all’ambiente ma anche un occhio ai portafogli. A dirlo è Giu- lio Rentocchini, presidente del consorzio, che in questa prima intervista parla degli obiettivi e delle strategie di EcoR’it. Perché nasce EcoR’it? EcoR’it nasce come progetto pilota per la gestione dei rifiuti professionali dell’Information Technology. Si tratta di un’ini- ziativa volontaria, che inizialmente si è sviluppata con una se- rie di sperimentazioni delle logiche di gestione previste dal de- 1 ottobre 2007 (segue a pag. 4) Rentocchini: aderire conviene La parola d’ordine è rendere partecipi L e ambiziose strategie che l’Italia e l’Europa si sono date in mate- ria di gestione dei rifiuti, in particolare dei RAEE, neces- sitano di uno stretto contatto con la base sociale costituita dalle imprese e dai consu- matori. Questo primo numero di R’it, la nuova newsletter di Eco- R’it, si pone dunque come obiettivo quello di dare il via a un rapporto costante e a un flusso continuo di comu- nicazione tra il Consorzio EcoR’it, gli associati, le Isti- tuzioni e tutti gli interlocu- tori che saranno coinvolti nel nuovo sistema di gestione dei RAEE. Per promuoverne la diffusione, la newsletter, che avrà periodicità trime- strale, è stata realizzata sia su supporto cartaceo sia elettronico ed è consultabile anche sul nostro sito Inter- net www.ecorit.it. La comunicazione supporta, ma ovviamente non sostitui- sce, le scelte strategiche in azienda e della società; tut- tavia, riteniamo che possa dare un contributo fonda- mentale alla crescita di Eco- R’it. Un Consorzio unico, to- talmente senza scopo di lucro che, nel rispetto delle specificità di ogni filiera, of- fre la soluzione per tutti i “produttori” di AEE, met- tendo a disposizione un si- stema collettivo integrato per la raccolta e il trattamento dei RAEE professionali e do- mestici. Angelo Teli Direttore generale Ecor’it 1 •La parola d’ordine è rendere partecipi •Rentocchini: aderire conviene 2 •EcoR’it, la scheda di presentazione •Con EcoR’it minori costi di gestione dei RAEE 3 •Ecocontributo, si parte •Un esercito di 11mila aziende 4 •L’Unione Europea fa da apripista •Rentocchini: aderire conviene Sommario Notiziario informativo del Consorzio per la gestione dei RAEE

R'it Magazine #01

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Notiziario informativo del Consorzio ecoR'it Primo numero -ottobre 2007

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Page 1: R'it Magazine #01

R’it

Alle 3R tanto care agli ambientalistinella gestione dei rifiuti, ovvero “ri-durre, riutilizzare e riciclare”, il Con-sorzio EcoR’it vorrebbe aggiungerneun’altra: la R di risparmio. Il Consor-zio, nato nel 2005 su iniziativa di al-cune grandi aziende hi-tech, punta in-fatti a operare in un’ottica dicontenimento dei costi di gestione

dei rifiuti a vantaggio sia delle aziendeassociate, sia dei consumatori. Insomma, non solo un occhioall’ambiente ma anche un occhio ai portafogli. A dirlo è Giu-lio Rentocchini, presidente del consorzio, che in questa primaintervista parla degli obiettivi e delle strategie di EcoR’it. Perché nasce EcoR’it?EcoR’it nasce come progetto pilota per la gestione dei rifiutiprofessionali dell’Information Technology. Si tratta di un’ini-ziativa volontaria, che inizialmente si è sviluppata con una se-rie di sperimentazioni delle logiche di gestione previste dal de-

creto legislativo 151/2005 e che poi ha assunto la struttura del Consorzio. Rispettoalle altre organizzazioni sul campo, EcoR’it si distingue perché ha una struttura oriz-zontale, cioè è in grado di gestire tutte le categorie di RAEE indicate dal dlgs 151,sia domestico sia di tipo professionale. Perché un’azienda dovrebbe aderire al vostro Consorzio?Scegliere EcoR’it significa scegliere un’impostazione di gestione basata sullamassima trasparenza dei costi e sulla totale partecipazione dei soci alla vita con-sortile, attraverso gli organi che sono stati previsti. In pratica questo vuol dire chele aziende che decideranno di aderire avranno la certezza di pagare soltanto il co-sto del servizio di raccolta e di valorizzazione dei loro rifiuti elettrici ed elettronicieffettivamente sostenuti. Inoltre, il Consorzio non chiederà alcun anticipo. Non solo:agli associati garantiremo un controllo costante dell’attività e un operato semprenel rispetto della normativa nazionale ed europea. Quali sono i vostri obiettivi per il primo anno di vita di EcoR’it?Puntiamo ad allargare la nostra base associativa, il che per le stesse aziende si tra-duce in una riduzione dei costi. In parole povere, più soci siamo più bassi sarannogli importi richiesti per il trattamento dei rifiuti. Inoltre, cercheremo di concentrarci,anche a livello di informazione istituzionale, sulle pmi che, secondo noi, finora nonhanno avuto una sufficiente informazione da parte delle istituzioni. Ma attenzione,perché saranno proprio le tante piccole e medie imprese del “Made in Italy” quellepiù esposte alle sanzioni del nuovo sistema.

1 ottobre 2007

Pc, monitor o macchine digitali che un tempo pro-mettevano prestazioni super veloci e super effi-cienti giacciono impolverati nelle cantine e nelle

soffitte della maggior parte delle nostre case. Su scalamaggiore, il problema interessa anche le aziende, per nonparlare dei produttori di Information Technology. Come di-sfarsi di questi rifiuti senza danneggiare l’ambiente? Qualè la gestione più corretta?Per risolvere tali questioni, qualche anno fa l’Unione Eu-ropea ha definito una normativa specifica sui RAEE (rifiutida apparecchiature elettriche ed elettroniche), in armoniacon quella già in vigore sui rifiuti in generale e i principitanto cari agli ambientalisti delle 3R, “ridurre, riutilizzare,riciclare”. Le due direttive - cardine del nuovo sistema sonola 2002/96/Ce (RAAE) e la 2002/95/Ce (ROHS). La prima direttiva stabilisce che i consumatori possono re-stituire gli apparecchi usati senza alcuna spesa aggiuntiva,mentre i produttori sono responsabili del ritiro e del riciclodei materiali. Il sistema dovrebbe quindi incentivare leaziende a progettare apparecchi più efficienti dal punto divista ambientale, tenendo in considerazione tutto il ciclodi vita. La direttiva ROHS mira invece a prevenire la ge-nerazione di rifiuti pericolosi e proibisce, per gli apparec-chi elettrici ed elettronici immessi sul mercato a partire dal

1° luglio 2006, l’utilizzo di alcuni metalli pesanti e ritar-danti di fiamma bromurati. Le disposizioni delle due di-rettive si applicano a tutti i produttori, comunitari ed ex-tracomunitari. Per i grandi elettrodomestici il tasso di recupero previstoè dell’80%, mentre il 75% dei componenti o materiali deveessere riciclato o riutilizzato; per piccoli elettrodomesticie apparecchiature, il tasso di recupero è del 70%, mentreil tasso di riciclaggio/riutilizzo dei componenti è del 50%. L’impatto economico della direttiva RAEE è stato stimatodall’Unione Europea in 500-900 milioni di euro all’anno,di cui una somma compresa fra 300 e 600 milioni di europer la raccolta, mentre 200 o 300 milioni per il recupero,il reimpiego e il riciclaggio. È stato conseguentemente va-lutato un aumento dei prezzi compreso tra l’1% per quasitutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche e il 2-3% per i frigoriferi, i televisori e i monitor.

4R’it

R’it

L’Unione Europea fa da apripista

(segue a pag. 4)

(segue da pag. 1)

Rentocchini: aderire conviene

La parola d’ordine è rendere partecipi

Le ambiziose strategieche l’Italia e l’Europasi sono date in mate-

ria di gestione dei rifiuti, inparticolare dei RAEE, neces-sitano di uno stretto contattocon la base sociale costituitadalle imprese e dai consu-matori. Questo primo numero di R’it,la nuova newsletter di Eco-R’it, si pone dunque comeobiettivo quello di dare il viaa un rapporto costante e aun flusso continuo di comu-nicazione tra il Consorzio

EcoR’it, gli associati, le Isti-tuzioni e tutti gli interlocu-tori che saranno coinvolti nelnuovo sistema di gestionedei RAEE. Per promuovernela diffusione, la newsletter,che avrà periodicità trime-strale, è stata realizzata siasu supporto cartaceo siaelettronico ed è consultabileanche sul nostro sito Inter-net www.ecorit.it.La comunicazione supporta,ma ovviamente non sostitui-sce, le scelte strategiche inazienda e della società; tut-

tavia, riteniamo che possadare un contributo fonda-mentale alla crescita di Eco-R’it. Un Consorzio unico, to-talmente senza scopo dilucro che, nel rispetto dellespecificità di ogni filiera, of-fre la soluzione per tutti i“produttori” di AEE, met-tendo a disposizione un si-stema collettivo integrato perla raccolta e il trattamentodei RAEE professionali e do-mestici.

Angelo TeliDirettore generale Ecor’it

1 •La parola d’ordine è rendere partecipi

•Rentocchini: aderire conviene

2 •EcoR’it, la scheda di presentazione

•Con EcoR’it minori costidi gestione dei RAEE

3 •Ecocontributo, si parte•Un esercito di 11mila aziende

4 •L’Unione Europea fa da apripista

•Rentocchini: aderire conviene

Sommario

Pubblicazione periodicaNumero 1 - ottobre 2007

DirettoreAngelo Teli

Consorzio ecoR’itsede operativa: viale Fulvio Testi, 12820092 Cinisello Balsamo (MI)Tel: +39 02 26255.396 Fax: +39 02 26255.397

[email protected]

Notiziario informativo del Consorzio per la gestione dei RAEE

Notiziario informativo del Consorzio per la gestione dei RAEE

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I soci che aderiscono a EcoR’it beneficiano di costi minoridi gestione e trattamento dei RAEE, rispetto a quelli cheriuscirebbero a ottenere a livello di singola azienda, graziealle economie di scala garantite dai grandi volumi confe-riti dai 180 membri. Per usufruire dei servizi, essi devonopagare una quota di adesione una tantum, che copre la ge-stione di tutti i tipi di RAEE (domestici e professionali).Per determinare la fascia di appartenenza, il socio deveconsiderare il fatturato ottenuto sul mercato italiano rela-tivo alle apparecchiature elettriche ed elettroniche elencatenel dlgs 151/2005. Dal fatturato devono essere esclusieventuali accessori, prodotti di consumo e servizi. Inoltre,l’importo deve essere indicato al netto dell’Iva. Il Consor-zio garantisce la massima trasparenza sui costi di ge-stione dei rifiuti, perché le tariffe applicate dai fornitori deiservizi vengono sottoposte all’approvazione dell’Assem-blea dei soci e fatturati senza alcuna maggiorazione. Leaziende aderenti a EcoR’it devono pagare soltanto l’importoeffettivamente versato per la gestione dei rifiuti di com-petenza, senza alcun anticipo.

La quota di adesione dipende dal fatturato dell’azienda:

R’it R’itEco-contributo, si parteDal 1° settembre 2007 i produttori di AEE (Apparecchia-ture Elettriche ed Elettroniche) possono applicare ai loroprodotti il contributo ambientale per la raccolta differen-ziata e il riciclo a fine vita. Il dlgs n. 151/2005 elenca diecicategorie di prodotti, raggruppati per settore:

L’eco-contributo finanzierà la gestione dei rifiuti domesticistorici (ovvero quelli immessi sul mercato entro il 31 di-cembre 2007) almeno fino al 2011 (2013 per i grandibianchi). In base al dlgs 151/2005, i produttori di AEEhanno una duplice facoltà: possono applicare l’eco-contri-buto ‘internalizzandolo’ nel prezzo di vendita oppure pos-

sono renderlo visibile (cosiddetta ‘visible fee’). Gli associatidi EcoR’it sono liberi di scegliere l’opzione che preferi-scono. Il Consorzio calcolerà il costo della gestione dei ri-fiuti a carico dell’azienda associata in base alla quota dimercato di competenza. E chiederà all’azienda soltantol’importo effettivamente pagato per la gestione dei suoi ri-fiuti, ovvero il solo costo puro, senza la necessità di versarealcun anticipo. L’obiettivo principe di EcoR’it è infattiquello del massimo risparmio per i suoi associati.L’inizio delle attività di raccolta e recupero da parte dei si-stemi collettivi, inizialmente fissata dal dlgs 151/2005per il 13 agosto 2006, è stata prorogata al 31 dicembre2007. Per l’avvio del sistema manca inoltre un decreto mi-nisteriale attuativo del dlgs 151/2005, in via di pubblica-zione sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta, in particolare, delprovvedimento che istituisce il registro nazionale dei pro-duttori di AEE, il comitato di indirizzo per la gestione deiRAEE e il centro di coordinamento dei sistemi collettivi. Ilsecondo regolamento, che prevede invece la costituzione diun organismo importante per il funzionamento del sistema,ovvero il comitato di vigilanza e controllo, è stato invece ap-pena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

• freddo e clima• altri grandi bianchi• CRT e LCD• elettronica in generale• sorgenti luminose

EcoR’it, la scheda di presentazione

ClasseFasce di Fatturato (Milioni di €) *

Quota di adesione (€)Socio Ordinario

8 Fatturato > 500 35.000,00

7 300 < Fatturato < 500 25.000,00

6 200 < Fatturato < 300 15.000,00

5 100 < Fatturato < 200 8.000,00

4 50 < Fatturato < 100 5.000,00

3 10 < Fatturato < 50 3.000,00

2 5 < Fatturato < 10 1.500,00

1 Fatturato < 5 1.250,00

Un esercito di 11mila aziende

2 3

Con EcoR’it minori costi di gestione dei RAEE

EcoR’it è un Consorzio volontario, senza fini di lucro, co-stituito a Milano il 16 dicembre 2005 da un gruppo diaziende primarie dell’Information Technology (pc, stam-panti, macchine digitali, ecc.), con l’obiettivo di gestire inmodo collettivo i RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettri-che ed Elettroniche), in conformità alle disposizioni del de-creto legislativo n. 151/2005. Con l’entrata in vigore della nuova normativa, il Consorziosarà responsabile della gestione delle attività di trasporto,trattamento, riciclo, recupero e smaltimento dei RAEEprofessionali (RAEE B2B) e domestici (RAEE B2C), ditutte le dieci categorie previste dal dlgs 151/2005. Ovvero:grandi elettrodomestici, piccoli elettrodomestici, apparec-chiature informatiche per telecomunicazioni, apparec-chiature di consumo, apparecchiature di illuminazione,strumenti elettrici ed elettronici, giocattoli e apparecchia-ture per lo sport ed il tempo libero, dispositivi medici, stru-menti di monitoraggio e di controllo, distributori automa-tici. Le attività di EcoR’it non finiscono qui. Il Consorzio si im-pegna infatti a trasmettere le informazioni agli organismi

competenti, realizzare analisi dei flussi di ritorno delle ap-parecchiature, promuovere l’ecodesign, fare campagne disensibilizzazione e studi per l'utilizzo delle migliori tecno-logie di trattamento dei RAEE.EcoR’it è dunque la risposta in outsourcing al problemadella compliance RAEE/RoHS, a livello nazionale e inter-nazionale, per aziende di ogni dimensione. Un solo con-sorzio, un solo interlocutore, in grado di garantire la mas-sima trasparenza e il costante aggiornamento legale pertutti i produttori di AEE (Apparecchiature Elettriche edElettroniche).L’organizzazione del Consorzio prevede un presidente (Giu-lio Rentocchini) e un direttore generale (Angelo Teli). Com-pletano la struttura: l’assemblea dei consorziati, il comitatodi Presidenza, il collegio dei revisori, il collegio dei probi-viri e il comitato tecnico. ll Consorzio conta 180 soci. I soci fondatori sono: Alpia-nItalia, Brother, Canon, Cpf, Cherry, Dedem, Dps Proma-tic, Epson, Jujitsu, Kyocera, Konika Minolta, Lexmark,Metrologic, Nrg, Olivetti, Oki, Packard Bell, Ricoh, To-shiba Europe, Toshiba Tec e Xerox.

Sono circa 11mila le aziende italiane che producono ap-parecchiature elettriche ed elettroniche, per un fatturato to-tale di 32 miliardi di euro e 212mila addetti. Un settore im-portante per l’economia tricolore che, in base ai dati fornitidall’Anie (la federazione nazionale che raggruppa le impresedel comparto), è secondo soltanto all’industria automobili-stica. Il Belpaese attualmente produce 800mila tonnellate diRAEE all’anno, pari a una media di 14 chilogrammi per abi-tante. 1 kg circa procapite, pari a 60mila tonnellate al-l’anno, viene già oggi sottratto alla discarica e portato nei40 impianti di riciclo operativi. Il giro d’affari stimato dal-l’Anie è attorno a 20 milioni di euro. Per quanto riguarda i RAEE del settore IT (Information Te-chnology), le stime 2008 parlano di circa 12,3 milioni di

pezzi immessi sul mercato, che corrisponde a un volumecomplessivo di oltre 98mila tonnellate. L’obiettivo previsto dalla normativa europea è di raggiungere4 chilogrammi di raccolta differenziata di RAEE per personaentro il 31 dicembre 2008. Se si centrasse il target, l’Ita-lia raccoglierebbe 240mila tonnellate di RAEE all’anno, perun giro d’affari di 80 milioni di euro. Si tenga conto che l’obiettivo Ue è peraltro piuttosto con-servativo: alcuni Paesi del Nord Europa, che anche in altrisettori della raccolta differenziata si trovano a essere in an-ticipo sugli obittivi comunitari, già raccolgono 10 chilo-grammi di RAEE all’anno per abitante. Se l’Italia dovessefare altrettanto, la quantità di RAEE raccolti in modo dif-ferenziato sarebbe di 600mila tonnellate all’anno, equiva-lenti a un giro d’affari di 200 milioni di euro.

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I soci che aderiscono a EcoR’it beneficiano di costi minoridi gestione e trattamento dei RAEE, rispetto a quelli cheriuscirebbero a ottenere a livello di singola azienda, graziealle economie di scala garantite dai grandi volumi confe-riti dai 180 membri. Per usufruire dei servizi, essi devonopagare una quota di adesione una tantum, che copre la ge-stione di tutti i tipi di RAEE (domestici e professionali).Per determinare la fascia di appartenenza, il socio deveconsiderare il fatturato ottenuto sul mercato italiano rela-tivo alle apparecchiature elettriche ed elettroniche elencatenel dlgs 151/2005. Dal fatturato devono essere esclusieventuali accessori, prodotti di consumo e servizi. Inoltre,l’importo deve essere indicato al netto dell’Iva. Il Consor-zio garantisce la massima trasparenza sui costi di ge-stione dei rifiuti, perché le tariffe applicate dai fornitori deiservizi vengono sottoposte all’approvazione dell’Assem-blea dei soci e fatturati senza alcuna maggiorazione. Leaziende aderenti a EcoR’it devono pagare soltanto l’importoeffettivamente versato per la gestione dei rifiuti di com-petenza, senza alcun anticipo.

La quota di adesione dipende dal fatturato dell’azienda:

R’it R’itEco-contributo, si parteDal 1° settembre 2007 i produttori di AEE (Apparecchia-ture Elettriche ed Elettroniche) possono applicare ai loroprodotti il contributo ambientale per la raccolta differen-ziata e il riciclo a fine vita. Il dlgs n. 151/2005 elenca diecicategorie di prodotti, raggruppati per settore:

L’eco-contributo finanzierà la gestione dei rifiuti domesticistorici (ovvero quelli immessi sul mercato entro il 31 di-cembre 2007) almeno fino al 2011 (2013 per i grandibianchi). In base al dlgs 151/2005, i produttori di AEEhanno una duplice facoltà: possono applicare l’eco-contri-buto ‘internalizzandolo’ nel prezzo di vendita oppure pos-

sono renderlo visibile (cosiddetta ‘visible fee’). Gli associatidi EcoR’it sono liberi di scegliere l’opzione che preferi-scono. Il Consorzio calcolerà il costo della gestione dei ri-fiuti a carico dell’azienda associata in base alla quota dimercato di competenza. E chiederà all’azienda soltantol’importo effettivamente pagato per la gestione dei suoi ri-fiuti, ovvero il solo costo puro, senza la necessità di versarealcun anticipo. L’obiettivo principe di EcoR’it è infattiquello del massimo risparmio per i suoi associati.L’inizio delle attività di raccolta e recupero da parte dei si-stemi collettivi, inizialmente fissata dal dlgs 151/2005per il 13 agosto 2006, è stata prorogata al 31 dicembre2007. Per l’avvio del sistema manca inoltre un decreto mi-nisteriale attuativo del dlgs 151/2005, in via di pubblica-zione sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta, in particolare, delprovvedimento che istituisce il registro nazionale dei pro-duttori di AEE, il comitato di indirizzo per la gestione deiRAEE e il centro di coordinamento dei sistemi collettivi. Ilsecondo regolamento, che prevede invece la costituzione diun organismo importante per il funzionamento del sistema,ovvero il comitato di vigilanza e controllo, è stato invece ap-pena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

• freddo e clima• altri grandi bianchi• CRT e LCD• elettronica in generale• sorgenti luminose

EcoR’it, la scheda di presentazione

ClasseFasce di Fatturato (Milioni di €) *

Quota di adesione (€)Socio Ordinario

8 Fatturato > 500 35.000,00

7 300 < Fatturato < 500 25.000,00

6 200 < Fatturato < 300 15.000,00

5 100 < Fatturato < 200 8.000,00

4 50 < Fatturato < 100 5.000,00

3 10 < Fatturato < 50 3.000,00

2 5 < Fatturato < 10 1.500,00

1 Fatturato < 5 1.250,00

Un esercito di 11mila aziende

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Con EcoR’it minori costi di gestione dei RAEE

EcoR’it è un Consorzio volontario, senza fini di lucro, co-stituito a Milano il 16 dicembre 2005 da un gruppo diaziende primarie dell’Information Technology (pc, stam-panti, macchine digitali, ecc.), con l’obiettivo di gestire inmodo collettivo i RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettri-che ed Elettroniche), in conformità alle disposizioni del de-creto legislativo n. 151/2005. Con l’entrata in vigore della nuova normativa, il Consorziosarà responsabile della gestione delle attività di trasporto,trattamento, riciclo, recupero e smaltimento dei RAEEprofessionali (RAEE B2B) e domestici (RAEE B2C), ditutte le dieci categorie previste dal dlgs 151/2005. Ovvero:grandi elettrodomestici, piccoli elettrodomestici, apparec-chiature informatiche per telecomunicazioni, apparec-chiature di consumo, apparecchiature di illuminazione,strumenti elettrici ed elettronici, giocattoli e apparecchia-ture per lo sport ed il tempo libero, dispositivi medici, stru-menti di monitoraggio e di controllo, distributori automa-tici. Le attività di EcoR’it non finiscono qui. Il Consorzio si im-pegna infatti a trasmettere le informazioni agli organismi

competenti, realizzare analisi dei flussi di ritorno delle ap-parecchiature, promuovere l’ecodesign, fare campagne disensibilizzazione e studi per l'utilizzo delle migliori tecno-logie di trattamento dei RAEE.EcoR’it è dunque la risposta in outsourcing al problemadella compliance RAEE/RoHS, a livello nazionale e inter-nazionale, per aziende di ogni dimensione. Un solo con-sorzio, un solo interlocutore, in grado di garantire la mas-sima trasparenza e il costante aggiornamento legale pertutti i produttori di AEE (Apparecchiature Elettriche edElettroniche).L’organizzazione del Consorzio prevede un presidente (Giu-lio Rentocchini) e un direttore generale (Angelo Teli). Com-pletano la struttura: l’assemblea dei consorziati, il comitatodi Presidenza, il collegio dei revisori, il collegio dei probi-viri e il comitato tecnico. ll Consorzio conta 180 soci. I soci fondatori sono: Alpia-nItalia, Brother, Canon, Cpf, Cherry, Dedem, Dps Proma-tic, Epson, Jujitsu, Kyocera, Konika Minolta, Lexmark,Metrologic, Nrg, Olivetti, Oki, Packard Bell, Ricoh, To-shiba Europe, Toshiba Tec e Xerox.

Sono circa 11mila le aziende italiane che producono ap-parecchiature elettriche ed elettroniche, per un fatturato to-tale di 32 miliardi di euro e 212mila addetti. Un settore im-portante per l’economia tricolore che, in base ai dati fornitidall’Anie (la federazione nazionale che raggruppa le impresedel comparto), è secondo soltanto all’industria automobili-stica. Il Belpaese attualmente produce 800mila tonnellate diRAEE all’anno, pari a una media di 14 chilogrammi per abi-tante. 1 kg circa procapite, pari a 60mila tonnellate al-l’anno, viene già oggi sottratto alla discarica e portato nei40 impianti di riciclo operativi. Il giro d’affari stimato dal-l’Anie è attorno a 20 milioni di euro. Per quanto riguarda i RAEE del settore IT (Information Te-chnology), le stime 2008 parlano di circa 12,3 milioni di

pezzi immessi sul mercato, che corrisponde a un volumecomplessivo di oltre 98mila tonnellate. L’obiettivo previsto dalla normativa europea è di raggiungere4 chilogrammi di raccolta differenziata di RAEE per personaentro il 31 dicembre 2008. Se si centrasse il target, l’Ita-lia raccoglierebbe 240mila tonnellate di RAEE all’anno, perun giro d’affari di 80 milioni di euro. Si tenga conto che l’obiettivo Ue è peraltro piuttosto con-servativo: alcuni Paesi del Nord Europa, che anche in altrisettori della raccolta differenziata si trovano a essere in an-ticipo sugli obittivi comunitari, già raccolgono 10 chilo-grammi di RAEE all’anno per abitante. Se l’Italia dovessefare altrettanto, la quantità di RAEE raccolti in modo dif-ferenziato sarebbe di 600mila tonnellate all’anno, equiva-lenti a un giro d’affari di 200 milioni di euro.

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Page 4: R'it Magazine #01

R’it

Alle 3R tanto care agli ambientalistinella gestione dei rifiuti, ovvero “ri-durre, riutilizzare e riciclare”, il Con-sorzio EcoR’it vorrebbe aggiungerneun’altra: la R di risparmio. Il Consor-zio, nato nel 2005 su iniziativa di al-cune grandi aziende hi-tech, punta in-fatti a operare in un’ottica dicontenimento dei costi di gestione

dei rifiuti a vantaggio sia delle aziendeassociate, sia dei consumatori. Insomma, non solo un occhioall’ambiente ma anche un occhio ai portafogli. A dirlo è Giu-lio Rentocchini, presidente del consorzio, che in questa primaintervista parla degli obiettivi e delle strategie di EcoR’it. Perché nasce EcoR’it?EcoR’it nasce come progetto pilota per la gestione dei rifiutiprofessionali dell’Information Technology. Si tratta di un’ini-ziativa volontaria, che inizialmente si è sviluppata con una se-rie di sperimentazioni delle logiche di gestione previste dal de-

creto legislativo 151/2005 e che poi ha assunto la struttura del Consorzio. Rispettoalle altre organizzazioni sul campo, EcoR’it si distingue perché ha una struttura oriz-zontale, cioè è in grado di gestire tutte le categorie di RAEE indicate dal dlgs 151,sia domestico sia di tipo professionale. Perché un’azienda dovrebbe aderire al vostro Consorzio?Scegliere EcoR’it significa scegliere un’impostazione di gestione basata sullamassima trasparenza dei costi e sulla totale partecipazione dei soci alla vita con-sortile, attraverso gli organi che sono stati previsti. In pratica questo vuol dire chele aziende che decideranno di aderire avranno la certezza di pagare soltanto il co-sto del servizio di raccolta e di valorizzazione dei loro rifiuti elettrici ed elettronicieffettivamente sostenuti. Inoltre, il Consorzio non chiederà alcun anticipo. Non solo:agli associati garantiremo un controllo costante dell’attività e un operato semprenel rispetto della normativa nazionale ed europea. Quali sono i vostri obiettivi per il primo anno di vita di EcoR’it?Puntiamo ad allargare la nostra base associativa, il che per le stesse aziende si tra-duce in una riduzione dei costi. In parole povere, più soci siamo più bassi sarannogli importi richiesti per il trattamento dei rifiuti. Inoltre, cercheremo di concentrarci,anche a livello di informazione istituzionale, sulle pmi che, secondo noi, finora nonhanno avuto una sufficiente informazione da parte delle istituzioni. Ma attenzione,perché saranno proprio le tante piccole e medie imprese del “Made in Italy” quellepiù esposte alle sanzioni del nuovo sistema.

1 ottobre 2007

Pc, monitor o macchine digitali che un tempo pro-mettevano prestazioni super veloci e super effi-cienti giacciono impolverati nelle cantine e nelle

soffitte della maggior parte delle nostre case. Su scalamaggiore, il problema interessa anche le aziende, per nonparlare dei produttori di Information Technology. Come di-sfarsi di questi rifiuti senza danneggiare l’ambiente? Qualè la gestione più corretta?Per risolvere tali questioni, qualche anno fa l’Unione Eu-ropea ha definito una normativa specifica sui RAEE (rifiutida apparecchiature elettriche ed elettroniche), in armoniacon quella già in vigore sui rifiuti in generale e i principitanto cari agli ambientalisti delle 3R, “ridurre, riutilizzare,riciclare”. Le due direttive - cardine del nuovo sistema sonola 2002/96/Ce (RAAE) e la 2002/95/Ce (ROHS). La prima direttiva stabilisce che i consumatori possono re-stituire gli apparecchi usati senza alcuna spesa aggiuntiva,mentre i produttori sono responsabili del ritiro e del riciclodei materiali. Il sistema dovrebbe quindi incentivare leaziende a progettare apparecchi più efficienti dal punto divista ambientale, tenendo in considerazione tutto il ciclodi vita. La direttiva ROHS mira invece a prevenire la ge-nerazione di rifiuti pericolosi e proibisce, per gli apparec-chi elettrici ed elettronici immessi sul mercato a partire dal

1° luglio 2006, l’utilizzo di alcuni metalli pesanti e ritar-danti di fiamma bromurati. Le disposizioni delle due di-rettive si applicano a tutti i produttori, comunitari ed ex-tracomunitari. Per i grandi elettrodomestici il tasso di recupero previstoè dell’80%, mentre il 75% dei componenti o materiali deveessere riciclato o riutilizzato; per piccoli elettrodomesticie apparecchiature, il tasso di recupero è del 70%, mentreil tasso di riciclaggio/riutilizzo dei componenti è del 50%. L’impatto economico della direttiva RAEE è stato stimatodall’Unione Europea in 500-900 milioni di euro all’anno,di cui una somma compresa fra 300 e 600 milioni di europer la raccolta, mentre 200 o 300 milioni per il recupero,il reimpiego e il riciclaggio. È stato conseguentemente va-lutato un aumento dei prezzi compreso tra l’1% per quasitutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche e il 2-3% per i frigoriferi, i televisori e i monitor.

4R’it

R’it

L’Unione Europea fa da apripista

(segue a pag. 4)

(segue da pag. 1)

Rentocchini: aderire conviene

La parola d’ordine è rendere partecipi

Le ambiziose strategieche l’Italia e l’Europasi sono date in mate-

ria di gestione dei rifiuti, inparticolare dei RAEE, neces-sitano di uno stretto contattocon la base sociale costituitadalle imprese e dai consu-matori. Questo primo numero di R’it,la nuova newsletter di Eco-R’it, si pone dunque comeobiettivo quello di dare il viaa un rapporto costante e aun flusso continuo di comu-nicazione tra il Consorzio

EcoR’it, gli associati, le Isti-tuzioni e tutti gli interlocu-tori che saranno coinvolti nelnuovo sistema di gestionedei RAEE. Per promuovernela diffusione, la newsletter,che avrà periodicità trime-strale, è stata realizzata siasu supporto cartaceo siaelettronico ed è consultabileanche sul nostro sito Inter-net www.ecorit.it.La comunicazione supporta,ma ovviamente non sostitui-sce, le scelte strategiche inazienda e della società; tut-

tavia, riteniamo che possadare un contributo fonda-mentale alla crescita di Eco-R’it. Un Consorzio unico, to-talmente senza scopo dilucro che, nel rispetto dellespecificità di ogni filiera, of-fre la soluzione per tutti i“produttori” di AEE, met-tendo a disposizione un si-stema collettivo integrato perla raccolta e il trattamentodei RAEE professionali e do-mestici.

Angelo TeliDirettore generale Ecor’it

1 •La parola d’ordine è rendere partecipi

•Rentocchini: aderire conviene

2 •EcoR’it, la scheda di presentazione

•Con EcoR’it minori costidi gestione dei RAEE

3 •Ecocontributo, si parte•Un esercito di 11mila aziende

4 •L’Unione Europea fa da apripista

•Rentocchini: aderire conviene

Sommario

Pubblicazione periodicaNumero 1 - ottobre 2007

DirettoreAngelo Teli

Consorzio ecoR’itsede operativa: viale Fulvio Testi, 12820092 Cinisello Balsamo (MI)Tel: +39 02 26255.396 Fax: +39 02 26255.397

[email protected]

Notiziario informativo del Consorzio per la gestione dei RAEE

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