San Gerardo Storia Meravigliosa Biografia

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    'a##iore importana a))iamo accordato alle tradiioni di am)ienti chiusi, come i monasteri, dove #lianelli delle tradiioni si saldano pi (acilmente tra loro. -pecialmente a))iamo valoriato quelletradiioni che trasmettono intatta la (isionomia del santo come usc<dalla penna del padre %aione. = una (isionomia troppo caratteristica per non imprimere un si#illoincon(ondi)ile di autenticità alla sua attività di apostolo e di taumatur#o.Tra le numerose )io#ra(ie non potevamo trascurare il lavoro dili#ente e paiente $ (orse non altrettantointelli#ente $ del padre >unt pu))licato in Roma nel 29?;."))iamo cercato anche di dare l&opportuno risalto all&am)iente che (u in comunione col santo, sia per la, città natale, sia per il re#no di Napoli e sia per l&Istituto in cui visse e mor

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    il nostro (u##itivo che dall&in(ania aveva inse#uita a perdi(iato il solo ideale della%roce."ppena scorse a distana la macchia scura dei missionari, annidati ai piedi della 8er#ineche luccicava al sole con le sue sette spade, raccolse le ultime (ore e si mise a #ridare,correndo! @adri, aspettatemiF G. Era cos< stanco, cos< tra(elato che il padre %a(aro, vin$

    cendo la sorpresa, (ece (ermare la carroa! Torna a casa, (i#liuolo, te lo dico per il tuo )ene! questa vita non * (atta per teG.E #li altri in coro! Torna a casa, torna a casa F G.Ed e#li! @rovatemi e, se non sono )uono, mi rimanderete a casaG.

     Non sappiamo cosa avvenne. 7orse rimase solo sulla strada deserta, ra##iun#endo a piedi la meta+ (orse, ed * pi pro)a)ile, trov posto nella carroa, perch/ il padre%a(aro #iudic pi (acile persuaderlo appena arrivati a Rionero. 7atto sta che ricomparenella nuova missione in qualità di serviente. Lavava i piatti, spaccava la le#na,rattoppava le vesti, sempre sereno, #ioviale, tranquillo, pienamente soddis(atto. Dava

    tutto e non chiedeva nulla, nemmeno un peo di pane, o una coperta! man#iava #liavani e dormiva per terra, nei sottoscala, con(idando solo in Dio e con(idando controo#ni sperana. @erch/ il padre %a(aro non tralasciava occasione per ripeter#li in tutti itoni! Torna a casa. = me#lio per te e per noi G. E lui tirava diritto per la sua strada,incrolla)ile come una monta#na. 'a un #iorno che il @adre #li aveva ricantato per 2centesima volta lo stesso ritornello, #li si #ett ai piedi, a##iun#endo alla solita do$manda, una specie di minaccia disperata! -e non mi accettate, mi vedrete o#ni #iornoaccattare coi poveri alla porta del vostro colle#io G.Il padre %a(aro ne (u scosso, non convinto. Ri(lett/ alquanto, poi decise d&inviarlo a

    Deliceto. Il colle#io che era sinonimo di (atica, di stenti e di miseria, sare))e stato il )anco di prova della sua volontà. "vre))e ceduto, ne era sicuro, li)erando l&Istituto da unso##etto malato e quindi inutile e se stesso da un seccatore ostinato. E se avesseresistitoA 'a questo non passava nemmeno per la testa all&austero padre %a(aro! tantoera convinto che quel povero #iovane allampanato, che tirava l&anima coi denti, nonavre))e concluso nulla di )uono nella vita.@rese la penna e (ece le commendatiie per il superiore. La tradiione vuole che a))iascritto! Ti mando un so##etto inutile... G. Dopo sei anni, sul letto di morte, quelso##etto inutile verserà la#rime amare per le spese della sua malattia! Ho ru)ato (inora

    il pane della comunità+ adesso le ru)o anche il denaro G.E supplicherà il medico di desistere da quei rimedi costosi. Non ne valeva la pena! la suavita era stata inutile.'a alla sua morte, i diseredati dalla (ortuna dissero! "))iamo perduto il nostro

     padreFG.I provati dal dolore dissero! "))iamo perduto il nostro consolatore FG.I (anciulli, le ver#ini, le madri, #li operai dissero! "))iamo perduto il nostro

     )ene(attoreFG.E tutti s(ilarono, pian#endo, davanti alla sua )ara.

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    L'OSCURA RADICEIl co#nome di 1erardo non (u 'aiella, come lo pronuniarono i 'uresi, ma 'achiella,come risuon per secoli sulla )occa de#li antenati, prima sui monti di @icerno e poi,verso la (ine del secolo 8I, sui monti di Jara#iano. 0ui lo incontriamo la prima volta

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    nel li)ro dei )atteati della parrocchia di -anta 'aria "ssunta il 26 settem)re 2439,quando un certo "ntonio 'achiella present al (onte )attesimale la (i#lia "lle#rana e

     poi, il 2 dicem)re 249:, il (i#lio Ovidio. Tutte e due le volte il li)ro, accanto al nome di(ami#lia, annota il luo#o d&ori#ine! della terra di @icerno G.Il co#nome * tutta la storia de#li avi, umile pro#enie di pastori e di arti#iani! 'achiella,

    col suo sapore di )osco, ricorda appunto i luo#hi delle loro trasmi#raioni attraverso unadelle one meno note e pi romantiche d&Italia! case addossate ai )urroni, sentieri ripidi erocciosi, campi e prati a saliscendi coi torrenti che rumore##iano a valle e il sole chesor#e e muore tra le #ole selva##e, cariche di (iere le##ende.Da questo ceppo di modesti )raccianti nacque il padre del nostro santo, di cui a))iamocercato invano ne#li archivi un dato personale qualunque che rendesse meno incerta lasua imma#ine. Tutte le notiie, racchiuse nelle (edi )attesimali dei (i#li e in un paio diannotaioni (u#aci del catasto di 'uro, si riducono a un nome! Domenico+ un co#nome!'achiella+ e un ri(erimento #eo#ra(ico! della terra di Jara#iano.

    Da Jara#iano pass a 'uro Lucano verso i primi del 23::, (orse per motivi economici.%erto, non e))e nulla dai suoi che, pro)a)ilmente, non erano in #rado di dar#li altra cosaoltre al mestiere. %os

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    0uella mattina Domenico si unse i lun#hi capelli alla naarena, indoss il #iu))one )ianco, orlato di rosso, i caloncini corti, le cale di lana, le scarpe con la (i))ia d&ottone,si #ett in testa il lun#o )erretto e si avvi in chiesa con aria spavalda. Torn versomeo#iorno con la venticinquenne Jenedetta 1alella, una contadina di 'uro checondivideva con lui il sentimento #a#liardo della (ami#lia, la (ora rasse#nata al dolore e

    la (iducia illimitata nella @rovvidena, necessaria per sorridere ai (i#li che si a((accianoalla vita.

     Nel 232, nacque Jri#ida+ nel &25, un maschietto di nome 1erardo, volato al cielo dopoappena otto #iorni+ nel &23 "nna$Elisa)etta+ nel &;, ancora una (emminuccia di nomeElisa)etta. E il -i#nore )enediceva visi)ilmente la (ami#liola con la (usione per(etta dicuori e di volontà e (orse anche con la (ortuna esteriore. -ta a dimostrarlo il (atto che inquel tempo si tras(er< a pochi passi dalla chiesa di -an 'arco, (orse a 8ico %elso, nelcuore pulsante della vita cittadina. Nel piaale antistante si svol#eva il mercato+ qui ilmastro #iurato, la prima autorità del paese, teneva le assem)lee popolari per deli)erare

    su a((ari di pu))lico interesse. Il popolo si racco#lieva a suon di campana, o venivachiamato dalla voce del )anditore che si recava di porta in porta. Il #overno sedevaall&aperto intorno a un desco di pietra, detta la pietra del pesce G+ qui o#ni anno,d&estate, si proclamavano #li eletti del popolo, veri assessori comunali, e qui sivendevano all&asta i poveri utensili di cucina, sequestrati ai contri)uenti morosi.'a Domenico ri(u##iva dal chiasso. La tradiione lo vuole taciturno e appartato, tra lachiesa e il ne#oio. @assava le #iornate a#ucchiando su sto((e nuove e panni vecchi,mentre la )uona Jenedetta andava e veniva dalla campa#na, o tornava dal )osco con una

     )racciata di le#na che #ettava accanto al (ocolare. " sera si racco#lievano assieme in

     pre#hiera, e dormivano assieme nell&immenso lettone. -olo Elisa)etta dormiva indisparte nella culla, ma la culla pendeva sul letto, raccomandata con corde alla trave.Jastava un so((io e scivolava sileniosa nella notte.0ualche volta si (aceva sull&uscio la )ar)a (luente del padre Jonaventura che ridevacompiaciuto di tanta semplicità e, pi, della per(etta letiia che avre))e ralle#rato ilcuore di -an 7rancesco. "llora Domenico si alava a )aciar#li la mano, le piccole #li(rullavano attorno e Jenedetta cercava invano di trattenerlo pi a lun#o, $ ah sempre dicorsa quel suo (ratello F $ ma e#li #ià si allontanava con un rumore di tonaca s)attuta.-tavano cos< le cose, quando una nuova vita si accese nel seno di Jenedetta e una nuova

    #ioia nel cuore del marito in un crescendo continuo di pre#hiere e di sperana. -arà unmaschietto A G, si chiedevano ansiosi #li sposi, e ripensavano al loro an#ioletto volato alcielo dieci anni prima, lasciando nella loro anima tanto rimpianto.7inalmente la mattina del 5 aprile 235, alle prime luci dell&al)a, con un piccolo, )revelamento, due occhi incantati di )im)o si aprirono alla terra, (issandosi sereni lass, quasia rimirare il posto da cui era venuto.La cattedrale era #ià aperta+ #li operai, intenti ai restauri, salivano e scendevano dalleimpalcature tra)allanti, in un tur)inio di calcinacci e di polvere. 'a i muratori avrannosospeso il loro cupo martellare quando l&arciprete don 7elice %occicone vers tre voltel&acqua lustrale sul capo del neonato, scandendo ad alta voce la (ormula rituale ! 1erardo, io ti )atteo nel nome del @adre, del 7i#liolo e dello -pirito -antoG. Era ilsa)ato di passione, la chiesa si velava a lutto e un&aria di tristea si posava su#li uominie sulle cose. @enetrava nell&anima stessa di 1erardo coi lenti rintocchi dell&a#onia del

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    Era l&ora particolarmente solenne in cui l&om)ra, scendendo dai monti, si allun#ava sullacittà e sulla pianura, ta#liando l&una e l&altra con una linea di luce e d&om)ra+ poi la lucesi spostava sempre pi verso oriente+ risaliva sui monti opposti, #uiava sulle vette escompariva nell&aria. "llora 1erardo accendeva le candele e lo spettacolo diveniva pisu##estivo ! #rappoli (ioriti luccicavano, come stelline )ianche, con le venette san#ui#ne

    e tutto l&al)ero sem)rava un candela)ro d&ar#ento, sospeso sotto la volta sileniosa delcielo. Dalle (inestre vicine qualcuno si (ermava a #uardare+ qualcuno, tornando daicampi, sostava un momento, mentre la cantilena dei (anciulli si perdeva nella valle #ià

     )uia.-aremo (orse sorpresi di tutto l&elemento sensi)ile che avvol#e questa come le scene

     precedenti. -em)ra quasi che 1erardo non sappia pre#are sena tradurre in (ormespettacolari il suo mondo interiore, sena in qualche modo eccitarsi davanti allearchitetture della sua (antasia. Donde l&ori#ine di tale atte##iamento A "lla )ase c&*, e inmaniera determinante, la ricchea naturale della sua anima, ma ad essa vanno a##iunti

    l&in(lusso del mondo esterno che #li parlava col (rasta#lio delle rocce e l&eco lontanadelle acque e il colore locale delle tradiioni reli#iose, ri)occanti di sentimenti istintivi.O#ni mistero riviveva attraverso il (olclore popolare ! specialmente il mistero del @aneEucaristico, che parlava a quelle anime semplici col (ascino dell&amor di Dio. "l #ioved

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    In(atti i 'aiella rivivevano la tra#edia della loro classe sociale di nullatenenti, sempre incerca di un )uco per ripararsi dal (reddo e di un )occone per non morire di (ame. 'a latra#edia di questa classe sociale, che costituiva da sola la #rande ma##iorana della

     popolaione, va inquadrata in una pi vasta tra#edia! la tra#edia della Lucania, ancheo##i la re#ione pi depressa d&Italia. @roiettato su questo schermo, lo spettacolo assume

     proporioni #i#antesche con una (olla anonima, i#norante, superstiiosa e spiantata, e un pu#no di si#nori, adusi a tutte le storture del sistema (eudale, non ancora a))attuto dallele##i #iustiiere di Napoleone. Da qui, il malumore latente tra padroni e sudditi, e lalotta, quasi sempre ver)ale, tra comuni e (eudatari.I (eudatari, veri discendenti de#li antichi predoni, non contenti di possedere #ran partedei )eni immo)ili allora esistenti, stendevano le mani rapaci anche sulle terre deldemanio che costituivano l&unica risorsa dell&amministraione comunale, chiamatauniversità, quasi amministraione dei )eni di tutti. Tutti in(atti potevano recarsi nelleterre demaniali, in ma##iorana )oschive, a pascolarvi le #re##i e a (arvi la le#na.

    L&amministraione era presieduta dal sindaco e dai quattro eletti del popolo, con poteristrettamente economici, mentre l&esecutivo e il #iudiiario erano demandati al #over$natore e al mastro #iurato, tutti e due creature del conte. 0uesti poteva cos< manovrare asuo talento la cosa pu))lica, allar#ando sempre pi le sue pretese e vincendo leriluttane con le armi della violena. Le università, da parte loro, costrette a (ar (rontecontemporaneamente al (isco re#io e alle imposiioni del si#norotto locale, si ri(acevanocon )alelli sulle classi meno a))ienti. E la miseria cresceva.Le condiioni di 'uro non erano mi#liori, nonostante la ricchea relativa del paese + eci per colpa specialmente del conte 7ilippo Jernualdo I de#li Orsini di 1ravina. 0uesta

    (ami#lia era ormai da duecento anni padrona di 'uro ! reli#iosa per tradiione, noneccessivamente violenta per natura, oscurava o#ni altro pre#io per quella voracitàinsaia)ile, #ià )ollata a san#ue dai noti versi di Dante. Unica ecceione @ier(rancesco,conte di 'uro, che seppe uscire dall&or#o#lio di casta per vestire il saio domenicano e

     percorse con rapidità (ulminea tutta la scala della #erarchia ecclesiastica (ino al supremo ponti(icato, dove prese il nome di Jenedetto III. E#li, prima come arcivescovo diJenevento, poi come ponte(ice, volle lar#he##iare con la popolaione della sua anticacontea, specialmente in occasione dei restauri della cattedrale ! ma cosa poteva la #ene$rosità di uno solo contro l&in#ordi#ia secolare della raa A E #li Orsini (i#urano tra i

    tiranni di 'uro.%hi pi so((riva di questo stato di cose era la massa, (ormata in #ran parte di pecorai,vaccari, )raccianti e ca(oni, letteralmente schiacciati dalla tassa sul vino, carne, )estiamee macinati, unici loro proventi. Da ci, i de)iti coi proprietari da scontare con prestaionilavorative, o coi prodotti del lavoro al tempo del raccolto ! se l&annata era cattiva, comespesso avveniva, la miseria dila#ava come un conta#io, livellando nel comune destino icontadini e #li arti#iani. La di((erena tra le due cate#orie non era rilevante. "nche #liarti#iani chiudevano di tanto in tanto i loro ne#oi e si davano alla campa#na al tempodelle semine, della mietitura o della vendemmia. 8ivere solo del lavoro di cate#oriasare))e stato di((icile per(ino a#li arti#iani rinomati. 7i#uratevi poi a un uomo nuovo e(orestiero, come Domenico 'aiella F Nessuno quindi si meravi#lierà della sua povertà !era nella lo#ica delle cose. -i potrà meravi#liare soltanto della (ora d&animo con cuia((rontava la vita, tirando avanti una discreta (ami#liola, mentre la s(ortuna si a))attevaalle sue porte.

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    'a #li a)itanti di 'uro, come quelli della Lucania, avevano la (ora rasse#nata deisecoli che scivolavano lentamente sulle loro )ianche casette sdraiate al sole.@er essi il lavoro non aveva un canto, una voce+ l&o((icina, un ritmo, uno squillo.L&arti#iano apriva al mattino in silenio il suo ne#oio, mentre la (olla dei )raccianti sirovesciava sui campi, anch&essa in silenio.

    Durante il #iorno, la città sem)rava un paese a))andonato, a)itato solo dalle vecchietteche (ilavano sui )allatoi esterni, accanto alla porta, e da (rotte di ra#ai seminudi cheruavano nella polvere. 'a di tanto in tanto quell&aria sonnolenta veniva rotta dallesquadre di )ravacci in livrea, dallo strepito dei corni e dai latrati dei cani. "llora i 'uresiavevano il piacere di apprendere che era #iunto dalla capitale il padrone con un #rancodao di )aroni e di cavalieri per le clamorose partite di caccia nei )oschi dintorno."llora le vecchiette si ritiravano dal )allatoio, #li arti#iani socchiudevano la porta e icontadini, che risalivano le valli con #li arnesi sulle spalle, curvavano ma##iormente aterra il volto patito e assente.

    3IL FANCIULLO DELLA RAIA

    %&era aria di tristea quel #iorno in casa 'aiella, mentre la madre a((ettava, sospirando,la pa#nottella di pane scuro e il )a))o cuciva cupo e taciturno. -olo la Jri#ida andava eveniva disinvolta e le##iera, volando con la mente a un dolce nido di sposa, ma la sua#ioia non era condivisa dalle sorelle, strette attorno alla mamma, come pulcini spauriti,chiedendo con #li occhi il )ecchime, e molto meno da 1erardo che sedeva calmo esilenioso in un canto, tutto intento a rimirare la scena. Era #rande e capiva ! perci a uncerto punto se ne usc< di soppiatto e, quando lo cercarono, e#li #ià camminava

    lentamente per la via, in preda a quella strana sonnolena prodotta dalla (ame. Un passodopo l&altro, si trov ai piedi del castello e si a))andon sul prato deserto, lasciandosicullare dalla )rea che veniva dal )osco vicino e dal tiepido sole di primavera. 8a#avacon #li occhi su un (iore, un insetto, una nuvola, quand&ecco (arsi avanti un (anciullosconosciuto che #li sorrise, #li pos nella mano un panino )ianco e disparve dietro unal)ero, un cespu#lio (iorito. 1erardo lo se#u< un momento, poi (iss avidamente il

     panino e #ià s#ranava due (ile di dentini a((lati. 'a... e la mamma A ... e il )a))o A ... e lesorelle A ...%on due salti (u a casa con la preda calda e pro(umata. %hi te l&ha dato A G #li chiese la

    mamma.E lui ! Un (anciullo G.%os< per settimane, (orse per mesi, sena che nessuno sospettasse di nulla.@assarono molti anni e molti avvenimenti. 1erardo era ormai reli#ioso nel colle#iolontano di Deliceto e #li era vicino la sorella Jri#ida con le ru#he sul volto e i ricordi sulla))ro. Ricordava tante cose e ricordava ancora quel #iorno quando il (ratello usc< dicasa proprio all&ora di prano, tornando col )ianco panino. " questo punto 1erardol&interruppe! la sua voce si (ece velata e misteriosa ! Ora conoscoG, esclam, che quel(anciullo che mi dava il pane era lo stesso 1es. Ed io lo credevo un (anciullo come #lialtriF G.E Jri#ida ! "ndiamo a 'uro! cos< potrai tornare nello stesso luo#o e ritrovarlo G. Non occorre G, rispose, ora lo ritrovo in o#ni luo#o G.La #randea dell&episodio * tutta qui, in questa a((ermaione posteriore del santo cheravvisa 1es nel (anciullo della Raia e lo rende il compa#no indivisi)ile dei suoi #iorni.

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    Ora, e#li dice, ora che sono reli#ioso, ho scoperto chi era quel (anciullo solitario che midava il pane, perch* ora lo incontro $ lo ritrovo $ non pi, come prima in un an#oletto del

     paese nativo, ma dovunque io vada ! in o#ni luo#o. Lo ritrovo ! il presente, nella suaassolutea indeterminata, denota appunto una presena a)ituale e (orse sensi)ile.'a come avrà (atto a conoscerlo A 0uali rapporti saranno intercorsi tra le appariioni

    della Raia e quelle posteriori se quest&ultima sono servite a svelare il mistero delle prime A "vrà (orse 1es continuato a prendere l&aspetto del (anciullo della Raia A "vràcontinuato a dar#li il pane di una volta, con lo stesso #esto di una volta A E come #li avrà

     palesata la sua vera identità A " voce A @er ispiraione interiore A -ono interro#ativi chenon trovano risposta dalle )revi parole ri(erite da Jri#ida ! lampo (u#ace che attraversala vita del santo e la riempie di mistero.'a, anche limitato a un )reve periodo dell&in(ania, l&episodio conserva il suo valore,

     perch/ se#na una nuova tappa nell&itinerario spirituale di 1erardo. -olo dopo essersinutrito di quel pane, e#li cono))e il @ane dell&altare che (inora aveva ri#uardato come

    o##etto di curiosità in(antile. Narra, in(atti, una certa tradiione che, durante lacele)raione della messa, e#li (osse solito vedere, attraverso i )ianchi veli dell&Ostia, lostesso Jam)ino 1es ! posava i piedini sulla mensa, intrecciando con lui una mutaconversaione. @oi veniva sollevato in alto in (orma di croce e spariva tra le la))ra delsacerdote. Il (anciullo ne riportava o#ni volta un senso di ri)ellione e di raccapriccio ches(o#ava coi presenti. "ni una mattina l&indi#naione #iunse a tanto da rincorrere ilsacerdote che tornava in sa#restia, #ridando#li appresso ! Jella cosa hai (atto aman#iarti il Jam)ino F G. E minacciava di denuniarlo al vescovo.1erardo, dunque, non conosceva il @ane dell&altare+ lo cono))e quando e))e man#iato il

     pane avuto su quel prato deserto. "llora i suoi occhi si aprirono, ador il -i#nore presente nel ci)orio e comprese l&importana di riceverlo nel proprio cuore. 'a allora lodesider con tanto ardore che, per appa#arlo, ci volle un miracolo.7u, in(atti, la )rama di quel ci)o che lo spinse una mattina verso la )alaustra, con l&animae la )occa dilatata. 'a il sacerdote lo respinse )ruscamente, perch/ troppo piccolo,lasciandolo a pian#ere e a disperarsi da solo. 0uante lacrime quel #iorno e come amareFLacrime in chiesa davanti all&altare, e lacrime in casa davanti al suo -an 'ichele checontinuava a s(oderare la spada sul dra#o in(ernale. E le lacrime commossero il cielo.'entre nella notte se#uente i #enitori e le sorelle dormivano, una lama di luce ta#li le

     pareti (uli##inose e la luce prese la (orma del suo -. 'ichele. L&arcan#elo #li vennevicino, tanto vicino da s(iorarlo con le ali luminose+ estrasse dal ci)orio un&ostia )ianca,#liela pos sulla lin#ua e disparve nella luce. Hai visto A G, diceva 1erardo la mattina se#uente alla si#nora %aterina Zaccardo, ieriil prete non ha voluto darmi 1es, ma me l&ha dato questa notte l&an#elo -an 'icheleG.Una )ravata di ra#ao in casti#o A La supposiione dovette s(iorare la mentedell&ore(ice "lessandro @iccolo, se, pi tardi, quando il (anciullo sarà ormai un reli#ioso,(amoso per virt e miracoli, os interro#arlo su quel lontano avvenimento della suain(ania ! e 1erardo con(erm pienamente la con(idena (atta allora alla si#noraZaccardo. E la con(erm, secondo il Tannoia, anche al suo direttore di spirito, poco

     prima di volarsene al cielo.0uante volte si sarà ripetuto il miracolo A = un se#reto tra 1erardo e 1es ! per siamocerti che quando, a dieci anni, il (anciullo (u comunicato dal sacerdote, ormai il suocuore era tutto una (iamma.

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    %os< due comunioni, quella ricevuta dalle mani dell&an#elo e quella ricevuta dalle manidel sacerdote, stanno alla )ase della santità di 1erardo e la sollecitano verso la vettasuprema del sacri(icio. %osa meravi#liosa F 0uesta santità da#li impeti (olli si svol#ecostantemente tra due poli! l&Eucaristia e la %roce. Dal %enacolo sale al %alvario e dal%alvario ridiscende nel %enacolo ad adorarvi l&"more svenato. E i due amori procedono

    di pari passo, in vicendevole armonia. Non era questo il si#ni(icato dell&altare$sepolcrointravisto dai primissimi anni A La sua vocaione col passare del tempo diviene esplicita,ma non cam)ia direttiva. La prima comunione lo trova all&im)occo della strada che deve

     percorrere + l&ultima comunione, il viatico, lo troverà all&altro capo con la convinioned&aver percorsa tutta intera la sua strada. Una tappa ad o#ni comunione.Ecco perch/, dopo aver ricevuto 1es la prima volta, e#li concentr i suoi s(ori per riceverlo il pi spesso possi)ile. L&ottenne a #iorni alterni ed era il massimo che potevaottenere dal con(essore, data la ri#ida disciplina dei tempi. 'a o#ni comunione era unavvenimento per lui. 8i si preparava (in dalla sera precedente + al mattino pian#eva o#ni

    om)ra di colpa nella con(essione sacramentale e prolun#ava per ore e ore ilrin#raiamento, #enu(lesso sul nudo pavimento della chiesa. In questo modo, colcontatto divino, cresceva rapidamente il suo amore. -entiva che 1es era divenuto il suo1es+ che Dio era divenuto il suo Dio, cio* suoi possessi individuali ed esclusivi.'a l&Eucaristia, memoriale della passione, #li parlava di sacri(icio e di morte+ #li parlavadi "more, e di "more %roci(isso. E 1erardo s&incammina verso la vetta suprema del%alvario con la #ioia di chi soddis(a alle attrattive pro(onde della sua esistena, con la(acilità di chi si sente investito da una (ora sovrumana che lo solleva su#li ostacoli.

     Nessuna tensione in lui, nessuno s(oro atletico sem)ra che il dolore sia l&elemento

    naturale della sua vita. "nche quando esso ra##iun#e le punte pi acute e raccapriccianti,conserva sempre una nota (estosa che lo redime da o#ni parvena )rutale. @ochi hannocroci(isso la propria carne come lui, ma pochi lo hanno (atto con tanta (acilità e

     prontea. -appiamo dalle sorelle che, a dieci, dodici anni, #ià si (la#ellava pi volte al#iorno con (uni rattorte + #ià prolun#ava per #iornate intere i suoi di#iuni, sempre con lavisione di un Dio croci(isso davanti a#li occhi.E questo l&aspetto pi caratteristico della sua santità, tutta volta, per (ora di amore,intorno alla passione del 'aestro (ino a modellare su di essa la propria carne, i propria((etti e i propri pensieri. -pecialmente i pensieri i quali, percorrendo e ripercorrendo

    ininterrottamente tutti #li stadi della passione, venivano quasi a colorarsi del san#ue del@retorio e del %alvario. Di #iorno in #iorno, di ora in ora, di momento in momento, e#limoveva un passo sul rude cammino, sempre con la croce davanti a#li occhi dove erastato croci(isso il 'aestro e dove voleva lasciarsi croci(i##ere anche lui. Lasciarsicroci(i##ere, so((rire! ecco il pro)lemaF E nessuno ha mai cercato con ma##iore aviditàun tesoro, un piacere, una (ama, di quanto lui cercasse il dolore. Lo cercava con a)ilitàindustriosa, con tenacia inde(essa e assidua. %hi #lielo procurava, diveniva suo amico.Lo considerava come vice#erente di Dio, che, per salvarlo, #li por#eva i chiodi, le spine,la croce.%ome * sorta questa mentalità nel nostro santo A Noi pensiamo allo sviluppo pro#ressivoe spontaneo della prima intuiione in(antile dell&altare$sepolcro, ma non escludiamo ilconse#uente in(lusso della spiritualità (rancescana, attinta attraverso i @adri %appuccinidi 'uro e, (orse, attraverso un li)ro allora tanto (amoso quanto ora dimenticato! l&"nno Doloroso G del missionario cappuccino "ntonio da Olivadi, morto in concetto di

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    santità il #ennaio 23:. Il li)ro, uscito in Napoli nel 25?:, all&epoca della nostra storiaaveva ra##iunto la quinta ediione. Il successo era dovuto in #ran parte allo stileconcitato e spume##iante che risente dell&oratoria del tempo. L&autore non * #uidato daun pensiero, ma dal racconto della passione del -i#nore. Il racconto procede per quadri,dipinti con toni violenti, con imma#ini roe e )arocche. Il quadro prepara #li a((etti,

    cio* l&unione di amore e di volontà alla volontà di Dio. %ome conclusione #enerale delli)ro, viene esposta una mostra di ore per meditare con (acilità, del continuo, lasantissima passione di N. -. 1es %risto, cominciando dalle ore ; G cio* verso iltramonto. Le ore della notte andavano anticipate alla sera, prima di coricarsi, o po$sticipate al mattino appena alati.-em)ra che questa pratica sia stata (amiliare al nostro santo, che pu averla appresa dalli)ro dell&"nno Doloroso o dalle esortaioni orali dei @adri %appuccini, innestandola sultronco ori#inario della propria spiritualità. L&ori#inalità dei santi non * nella novità delleloro teorie, ma nelle conse#uene che ne sanno dedurre per la loro puri(icaione

    interiore. 1erardo ha portato alle estreme conse#uene, con una lo#ica spietata eterri)ile, la (ollia della %roce, predicata dall&"postolo e praticata da %risto.-e, ci nonostante, ha conservata intatta la sua serenità, alle#ra, schietta, vivace, questosi deve alla spontaneità con cui corrispose alla propria vocaione e, soprattutto, alladolce visione della 'adre Divina che lo accompa#n, passo passo, per tutta la vita.-pecialmente nei primissimi anni. Le##enda e tradiione ne narrano compiaciute i

     particolari spesso (antastici e altamente poetici, rendendo sensi)ile l&intervento della'adonna che (u certamente reale, anche se invisi)ile. %os< una tradiione vuole che

     proprio in un santuario mariano il santo sia stato rapito la prima volta in estasi. Ri$

     portiamo il racconto, ri(erito nei processi apostolici da un eK$coadiutore redentorista,molto eloquente, ma non altrettanto sicuro.1erardo aveva sette anni quando (ece con la mamma il suo pelle#rina##io alla chiesa di'aterdomini, dedicata a 'aria Jam)ina. @ass cantando di monta#na in monta#na conuna schiera di pelle#rini, dietro alla #uida che marciava solenne davanti a tutti con 2&e($(i#e della 'adonna issata sul )astone, se#uito da una (ila di donne coi doni votivi sullatesta. Entr con #li altri nella chiesa, puntando le #inocchia sul pavimento (ino all&altarema##iore+ con #li altri #rid la sua (ede sincera e violenta. @oi si ricompose in una

     pre#hiera sempre pi sileniosa, (ino a somi#liare a un so((io e spe#nersi nel nulla.

    "llora rimase immo)ile come una statua, come quell&imma#ine che trone##iava lass trai ceri accesi, in una nuvola d&incenso. E la #ente s(ollava, s(ollava lentamente e sispar#eva a #ruppi sotto #li ulivi, in meo ai prati che di#radavano rapidamente verso il(iume. 'amma Jenedetta rest sola con 1erardo, lo prese per un )raccio e #li disse! -u, su, * ora di uscireG.'a que#li occhi rimasero s)arrati, sempre inchiodati lass, verso il piccolo simulacro,immo)ile tra i ceri e il (umo d&incenso. -u, su, andiamo, * tardiFG. E lo scosse a lun#o elo chiam per nome. "llora sem)r sve#liarsi da un so#no e si avvi, )arcollando, dietroalla madre.%hecch/ ne sia dell&autenticità di questa prima estasi, una cosa rimane certa! il colloquioavviato con Dio il #iorno della prima comunione s&intensi(ic di #iorno in #iorno, spessoestraniandolo dall&ur#ena della vita quotidiana. -em)rava allora un uccellino sperdutonelle altee, costretto di tanto in tanto a calarsi sulla terra, ma ansioso di tornare lass.

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    Era uno stato di contemplaione che lo (aceva apparire ai contemporanei disattenti investe di so#natore allampanato e invece e#li volava sulle vette di Dio.@ensate! ordinariamente, dopo un lento tirocinio, l&anima riesce a rimuovere o#ni attaccoalle cose del mondo e unirsi a Dio in un puro atto d&amore. "llora E#li, di quando inquando, interviene direttamente, innalando le (acoltà dell&anima al di sopra della loro

    natura, attirandole e immer#endole nel proprio essere. E questo un dono #ratuito chese#na il pieno sviluppo delle potene intellettive, li)ere ormai dalla tirannia dei sensi erapite nell&assoluta semplicità della luce soprannaturale ed eterna. Nessuno s(oro uma$no pu meritarlo e molto meno ottenerlo. -olo Dio pu chiamare 2&anima, consumatadalla carità, a questo stato di contemplaione che i mistici chiamano ! in(usa G.E Dio, li)erale come non mai, vi chiam 1erardo (in dalla prima adolescena. Noncomprenderemmo altrimenti quella pre#hiera di unione, quelle estasi e rapimenti dispirito che caratteriarono (in d&allora la sua vita, dando motivo ai pi disparati pareri.@erch/ l&aione prepotente della #raia, tras(erendolo dalla terra al cielo, doveva distrarlo

    necessariamente dalle occupaioni ordinarie, imprimendo alla sua (isionomia un&aria diso#no e lasciandolo (acile )ersa#lio dei censori. @er #li uni $ i malevoli $ e#li era unostralunato che andava sottoposto a una dose periodica di schia((i+ per #li altri $ icosiddetti indul#enti $ era un malato da curare. -olo pochi sapevano comprenderlo ema#ari sospendere un #iudiio precipitoso.Tra questi pochi vi (u il maestro di scuola. @erch/ 1erardo e))e il privile#io, piuttostoraro tra i contemporanei, di procurarsi un&istruione elementare. 8i mise tutta la )uonavolontà, anche perch/ sentiva le prime avvisa#lie della vocaione reli#iosa+ eppure ditanto in tanto marin le leioni. 0uale il motivo A La solita irruena della #raia che

    l&inchiodava in un an#olo della casa o della chiesa. Ricercato da qualche compa#nospedito#li dietro dal maestro e ricondotto in classe, pian#eva e prometteva l&emenda+tutti per erano convinti che sare))e tornato da capo alla prima chiamata pi #a#liardadi Dio. Eppure, (ornito com&era di (antasia spi#liata, di (acile memoria e di vivacesentimento, aveva tale (ora di recupero da non restare mai indietro. -apeva anche (arsiamare dai condiscepoli sui quali esercitava un vero ascendente dovuto in #ran parteall&emotività del suo carattere )uono e #eneroso, (acilmente portato all&ottimismo,all&ar#uia che #li (ioriva spontanea sul la))ro, e anche, perch/ no A al #ioco innocentedi qualche sua )iricchinata.

    Una mattina, per esempio, che aveva accompa#nato in cattedrale il maestro, penetr disoppiatto nell&orto del seminario dove prosperavano #rossi cavoli (ronuti. Ne colsealcuni steli e se ne torn indietro, ripulendoli a morsi e un#hiate. 1ià ri#uada#naval&oscuro androne d&in#resso e svoltava per la chiesa, quando scorse i sa#restaniinda((arati in non so quali lavori. 8into da un impeto di simpatia, pass nelle loro mani itorsoli succulenti. @oi riprese il suo posto accanto al maestro, ne ascolt in silenio irimproveri e (orse pianse la sua scappatella che avrà (atto sorridere #li an#eli."ppena (u in #rado di le##ere, chiese la dottrina cristiana e altri li)ri reli#iosi. Listudiava con dili#ena e passione, se ne nutriva avidamente lo spirito e ne narrava ilcontenuto ai compa#ni. -apeva destare il loro interesse con le sue trovate ori#inali e isuoi racconti avventurosi sulle #esta dei santi.0ualche volta li conduceva a visitare le chiesette su)ur)ane, sce#liendo di pre(erena ilsantuario di %apodi#iano, dedicato alla 'adonna delle 1raie. "llora scendevano dicorsa quei #ironi sche##iati che portavano in (ondo a un cratere pauroso, scavato dalla

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    (uria de#li elementi, passavano il @onte dei 'ulini, sospeso sulla corrente tumultuosadel Rescio e risalivano la sponda opposta, tutt&avvolta dal (umo e da#li sprui delleacque che )alavano a valle. @oi, scivolando tra le om)re (itte delle querce,ra##iun#evano il sa#rato ed entravano, cantando, nella chiesa.0ualche sera, invece, in meo ai #iuochi, udendo i lenti rintocchi della campana che

    invitava i (edeli alla )enediione eucaristica, radunava la #arrula )ri#ata, dicendo! "ndiamo a visitare il nostro -i#nore carceratoF G Tutti applaudivano, rincorrendosi neivicoli )ui, s)attendo i piedi sui #radoni di pietra viva, rimandandosi l&un l&altro la voce.@areva che andassero a (esta. @oi, a notte (onda, si racco#lieva nel suo an#oluccio dicasa, al tenue chiarore della lucerna che s(ri##eva dalla trave annerita e le##eva emeditava. 'editava su o#ni cosa che ri#uardasse il suo amato -i#nore, ma l&ar#omento

     pre(erito era la passione di Lui.%os< passava le #iornate! immerso in Dio. Lavorare A "pplicarsi a qualche cosa di

     pratico A 1erardo era troppo coerente per pensare a si((atte )a#attelle. -e la vita * un

    so#no, se vale solo come conquista dell&aldilà, a che serve impie#are tante ore alle cose periture A Non * me#lio pensare all&eterno e #uardare, per il ci)o e le vesti, a#li uccellidell&aria e ai #i#li dei campi A 'a e domani cosa (arai A G. -e qualcuno avesse avanata la domanda, e#li avre))e#uardato in alto verso il convento dei %appuccini che )ianche##iava tra i cipressi, lequerce e i (a##i. 8i si era recato parecchie volte in compa#nia dello io, Jonaventura,

     passando ore di spensierata letiia (ra quei (raticelli scali che #li correvano incontroa((rettando #li occoli sui lastroni del porticato e #li s(ioravano il viso con le ispide

     )ar)e e lo invitavano a restare con loro, a restare per sempreF E 1erardo aveva sorriso di

    compiacena, vedendosi #ià cinto del cordi#lio di -an 7rancesco e pre#ustando la #ioiadi cantare a voce spie#ata sotto le volte )asse della chiesina, o (la#ellarsi nel )osco alcupo )rusio del vento e al cin#uettio de#li uccelli canori FE intanto continuava la sua strada con crescente entusiasmo, (inch/ una dis#raia(amiliare non venne a dare una svolta )rusca e decisiva alla sua esistena. Domenico, il

     padre )uono e taciturno, colui che aveva conosciuto solo il lavoro e l&amarea e nonaveva avuto mai tanto pane per s(amarsi, ma sempre tanta (ora per tirare avantinumerosi (i#liuoli, veniva rapito improvvisamente all&a((etto dei suoi.E allora 1erardo dovette a((rontare la vita.

    4È DIO CHE MI BATTE

    7i#lio mioG, diceva mamma Jenedetta a 1erardo appena passati i primi #iorni di prova, (i#lio mio, lo vedi come siamo ridotti A Ormai non c&* pi nessuno che porti acasa qualche cosa. Jri#ida si * sposata e le altre due, se Dio vuole, si sposeranno tra

     poco. Io ho i miei anni e i miei acciacchi. Non ci resti che tu. = tempo ormai d&imparartiil mestiere. -ei #rande e devi #uada#narti da vivere G.E#li chin la testa e si lasci condurre dal maestro sartore. 'artino @annuto era un uomosulla quarantina, asciutto e collerico. Dal suo posto di comando, dietro al )anconea((ollato di sto((e e modelli, squadr da capo a piedi il ra#ao e lo a((id a un suodipendente con l&incarico d&istruirlo. Il #iovanotto e))e un lampo di dispetto ne#li occhi.8oleva dire! %he ne (aremo di questa #atta morta A G ma si limit a mostrar#lis#ar)atamente una sedia. Doveva #uardare per apprendere. E 1erardo #uardavaattentamente, protendendosi con tutto il corpo verso il maestro improvvisato che ma$

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    novrava a)ilmente le (or)ici e l&a#o, ma poi l&a)itudine lo vinse e scivol in #inocchio,tra lo stupore dei presenti. 7orse solo 'artino non se ne stup

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    0ualche cosa della realtà doveva pur trapelare al @annuto, ma e#li era indeciso sul da(arsi. In (in dei conti, 1erardo non si comportava a dovere! possi)ile che non poteva usar 

     pi dili#ena nel lavoro A @ossi)ile che doveva perder la testa o#ni momento A @ossi)ileche doveva apparire cos< sventato, cos< #o((o, cos< ridicolo, cos< scemo, da (arsi rideredietro i compa#ni apprendisti A @ossi)ile che doveva arrivar sempre in ritardo e uscire a

    o#ni suon di campana A -arà per andar in chiesa, come sussurravano in #iro, oppurec&era sotto qualche cosa di meno serio AE un #iorno, secondo una tradiione, quando 1erardo lasci il ne#oio, #li si mise allecostole, arrancando#li dietro (in nella chiesa di -. 'arco. Lo trov in #inocchio sul

     pavimento, a mani #iunte. @oi lo vide curvare la (ronte (ino a terra e, )aciando la polvere, trascinarsi (in sui #radini dell&altare ma##iore dove si ricompose in pre#hiera !torso eretto, mento all&aria, #uance tras(i#urate dal chiarore assopito dei (inestronidell&a)side. "ltro che scemoF G esclamava tra s/ 'artino, riprendendo il suo posto dietro al

     )ancone, * un vero cristiano... 'a anche un po& curioso... @erch/ non dirmi nulla A-ono o non sono suo superiore A G. E quando se lo rivide mo#io mo#io davanti, con voce

     )ur)era, ma rotta dalla commoione, #li disse! @otevi dirmelo che andavi in chiesa edio non ti avrei ne#ato il permessoFG.@otevi dirmeloF -ono di quelle consideraioni cos< (acili, cos< ovvie, cos< elementari, cheappunto per questo s&imprimono (acilmente nell&anima e vi restano. @erch/ le cose pi(acili pi (acilmente ci s(u##ono e a))iamo )iso#no che qualcuno ce le ricordi. E1erardo $ anche i santi hanno i loro di(etti e sono per(etti)ili $ non aveva pensato al suodovere di dipendena dal padrone! (orse perch/ pensava che l&andare in chiesa era una

    cosa tanto naturale che o#nuno l&avre))e capita da s/, sena spie#aioni+ (orse perch/,avveo (in da piccolo a considerare Dio come unico padrone e a lasciarsi manipolaredalla sua aione irruente, non si era ancora proposto il pro)lema della propriadipendena da altre creature. E l&illusione sarà stata a#evolata dalla condiscendena dei#enitori.'a la ri(lessione di 'artino #li (ece capire che la voce di Dio andava accordata con lavoce di chi parla in nome di Dio. E da allora le due voci si (usero armonicamente nellasua anima, la quale tra quelle pareti si addestr non solo alla virt del lento martirio, maanche dell&u))idiena cieca e volenterosa. "scolt o#ni parola del padrone e ne scrut le

    intenioni pi riposte con tanta (edeltà da renderlo pienamente soddis(atto. 'artino eraun uomo austero ed irasci)ile, ma dava volentieri onore al merito. Non tard quindi ariconoscere nel discepolo, se non i pro#ressi nel mestiere sempre piuttosto lenti,quell&insieme di doti morali che non si trovano (acilmente nei #iovani! dirittura dicosciena, senso spiccato del dovere, (ervore reli#ioso e #enerosità a tutta prova. Daquest&ammiraione nacque il desiderio d&averlo spesso in casa e proporlo tacitamentecome modello dei suoi. Il desiderio non dovette dispiacere alla si#nora 1alella che,

     perduto il marito, s&era dovuta adattare a tutti i mestieri, per(ino a quello di serva per tirare avanti la (ami#lia+ meno che meno dovette dispiacere a 1erardo che voleva solorendersi utile ai padroni e in quella casa, con cinque (i#liuoli quasi tutti in tenera età e unsesto in arrivo, c&era sempre un #ran da (are perci aiutava in cucina, rassettava lestovi#lie, soprattutto )adava ai )am)ini, i quali )evevano avidamente le sue parole,sottolineandole con la serietà pi compunta e le risa pi convulse. 1li si a((eionaronotutti, specialmente il piccolo 1iuseppe, un (ru#olo di sette otto anni, che voleva star#li

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    sempre vicino, per(ino durante il #iorno, costrin#endolo qualche volta con urla e strepitoa sospendere il lavoro e condurlo a passe##io. 8isitavano una chiesa dopo l&altra+

     passavano in rasse#na tutti i santi delle pareti e de#li altari+ ne commentavano i #esti, le(erite, i se#ni di martirio. @oi, quando la luce s&attenuava, dopo la )enediioneeucaristica, tornavano a casa, per ricon#iun#ersi a tutta la nidiata che accerchiava il

    santo con una rosa di occhietti scintillanti. Lo stesso 'artino si mescolava volentieri nelcrocchio, partecipando ai #iuochi e alla pre#hiera serale. @oi 1erardo dava la )uonanotte e tornava da mamma Jenedetta. 'a quando si (aceva tardi $ e avveniva moltospesso se ne scendeva nel ne#oio dove la si#nora 'addalena #li aveva preparato, traquattro assi, un lettuccio. Là terminava le sue oraioni. In #inocchio, immo)ile tra letene)re, sem)rava uno di quei manichini che ve#liavano sui tavoli di lavoro. "lla (ine silasciava andare sul nudo pavimento per poche ore di riposo. Una notte 'artino, entratoimprovvisamente a ritirare non so quali sto((e, e))e a urtarlo col piede %he (ai qui interra come un cane A G. 0ui riposo me#lioG.

    "ll&indomani, con le prime luci dell&al)a, correva in chiesa a pre#are (ino a quando, colriaprirsi della sartoria, poteva tornare al suo posto. Non sempre per, perch/ qualchevolta il 'aestro Divino lo chiamava tanto (orte da (ar#li dimenticare o#ni altra cosa."llora arrivava in ritardo, meritandosi qualche ra))u((o, ma#ari qualche scappellotto o

     )astonata, ma tutto (iniva l

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    darsene pace. %hi lo avre))e voluto sentire quel )rontoloneF @er (ortuna era lM 1erardo prese la posata, si precipit per i campi, ra##iun#endo la ra#aa all&im)occo dellavi#na. E dire che lei era partita me&ora prima, svelta come un (rin#uelloF-i racconta pure che una sera 'artino, mentre ri#overnava la lucerna, si accorse che nonc&era pi una #occia d&olio. %he (are A Rimanere al )uio tutta la notte A Nemmeno a

     pensarlo+ spedire il ra#ao in città A " quell&ora A -are))e stato prudente A 'entreri(letteva, 1erardo usc< dal pa#liaio tornando poco dopo con la provvista )ell&e pronta. L&ho presa in cittàG, disse al padrone che s#ranava tanto d&occhi per la meravi#lia. E lameravi#lia prende anche noi, non tanto per questi episodi #ià narrati, quanto per un altro,che ci accin#iamo a narrare.Una sera tocc a 1erardo montar di #uardia alle uve. Usc< verso il tramonto, portando acavalcioni il piccolo 1iuseppe. Il )am)ino caracollava come se avesse im)ri#liato un

     puledro indomito, emettendo #rida di #ioia. 'a, #iunto sul posto, punto dal (reddoumido della valle, si ritir nel pa#liaio, si (ece una cuccetta in meo al (ieno e si

    addorment. 1erardo, rimasto solo, #ir due o tre volte, cantando, per la vi#na, poi entranche lui e si pose in #inocchio in un canto. Era pur )ella la pre#hiera tra il #racidaredelle rane e lo stridore dei #rilliF Di tanto in tanto s&interrompeva, accendeva unostoppino alla lucerna appesa a un travicello, lo innestava nella spaccatura della canna evia di corsa, intonando una pre#hiera, per spaventare eventuali a##ressori. 7u versomeanotte! mentre usciva cantando il 'iserere, nell&a#itare la canna, per s)adata##ine,appicc il (uoco allo spiovente del pa#liaio e le stoppie s&incendiarono, crepitando in unnu#olo di (umo e di puo. Il )am)ino si dest di soprassalto, si vide investito dalle(iamme e si pose a #ridare! 1erardo, che hai (atta A G.

    E lui! Non * niente, non * nienteF G. Tracci un se#no di croce e tutto ripiom) nellanotte. %ome in una )ella (ia)a. E in(atti ci troviamo di (ronte a qualche cosad&imma#inoso, dovuto alla (antasia eccitata dell&unico testimone oculare che serv< di )asealla tradiione! un )am)ino. Il quale ha raccontato che (atti simili si sono ripetuti diversevolte, e anche per #ioco.'a, se possiamo du)itare di questi (atti, non possiamo du)itare di un miracolo di

     paiena di cui (u testimone lo stesso 1iuseppe e un cacciatore )estiale.Una sera 1erardo tornava dalla vi#na col suo passo misurato e sonnolento, ma era ilsonno della contemplaione e della pre#hiera. L&umidore saliva dalla valle e il cielo si

    tin#eva di un mor)ido sole morente+ c&era nell&aria la malinconia del trapasso. 'a e#linon la sentiva, chiuso nella pre#hiera. Non intese neanche lo strepito delle acque che(u##ivano dalla stroatura delle rocce presso il #rottone delle Ripe. Intese solo un urlostroato e stol il capo da quella parte! un uomo, seminascosto dalla siepe, driandosisulle #am)e, col (ucile ancora puntato verso l&alto, #li #ridava! 8edi che hai (atto A G. E#li mostrava un uccello spaurito che passava (rullando per l&aria. @oi, sena dar#li tempodi rispondere, #li saltava addosso, appioppando#li uno schia((o. 1erardo sorrise e

     present l&altra #uancia! non #li diceva di (ar cos< il 8an#elo A 'a il cacciatore perdetteil lume de#li occhi! "h, non te ne importa niente A E allora prendi questo, prendiquest&altro... G. E continu la sua scarica. La cosa non sare))e (inita cos< presto, se dalontano non (osse #iunta l&eco di due passettini a((rettati, poi lo strillo d&un )am)ino %osa (ai A Lo dir a papà G. Era il piccolo 1iuseppe. "llora il cacciatore si (erm a#uardare la vittima! il volto era livido, un occhio ammaccato, ma sorrideva con l&occhioancora sano. " quella vista, l&ira #li s)oll< e si allontan a testa )assa, dicendo tra s/!

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    %osa ho (atto F %osa ho (atto F G, mentre 1erardo prose#uiva il cammino con la #ioiad&aver trovato un amico.

    5IL SEGNO DELLO SPIRITO

    Il 4 #iu#no 236:, nella chiesa del %armine, 1erardo ricevette il sacramento della cresima

    dalle mani del suo concittadino mons. %laudio "l)ini, vescovo di Lacedonia, mentre ilcoro delle %larisse invocava sulla #iovane recluta dell&esercito di %risto i sette doni dello-pirito e l&altare s(avillava dei rossi colori della @entecoste. %he cosa prov allora ilnostro santo A @ens (orse essere #iunto il momento di tras(ormarsi in cavalieredell&"more, pronto ad a((rontare il martirio per divenire l&Ostia monda di Dio A %ertousc< da quella chiesa, sotto il cielo squillante di #iu#no, deciso a com)attere tutta interala )uona )atta#lia come #li apostoli dopo la #rande rivelaione del 7uoco. "nch&e#li

     portava in petto una (iamma e voleva la #ioia di so((rire per il nome di 1es.%on questi ideali )alenanti nell&anima, si dispose ad attuare il suo so#no in(antile! uscir 

    dal mondo per tornarvi come (iaccola accesa nella notte. La scelta non era di((icile ! il padre Jonaventura #li aveva ispirato una veneraione pro(onda per i @adri %appucciniche dal loro romitorio, )ianco tra #li olivi, continuavano a su##estionar la sua (antasia.7asciati di silenio, essi potevano contemplar #iorno e notte la maestà del %reatore e

     presentarsi ai popoli con la testa rasa, i piedi scali, il cordi#lio ai (ianchi, umili, come i penitenti della Te)aide, ma divorati dal (uoco dell&amore, come #li apostoli della prima@entecoste.'a come presentarsi A La soluione dovette a((acciarsi da sola con l&autorità dello io,che dalla solitudine di -antomenna, a meo#iorno della sella di %ona, (aceva #ià

    sentire il suo presti#io personale di uomo dotto e virtuoso sulla sua provincia reli#iosa.0uando il p. Jonaventura si vide avanti il nipote, spossato da una marcia di otto o diecichilometri, attraverso sentieri montani, prov un&impressione di dolorosa sorpresa e lasorpresa si mut in meravi#lia quando intese i motivi della venuta. Era davvero assurdoche quel povero mucchietto d&ossa pretendesse a))racciar la re#ola di -. 7rancesco F No,la re#ola esi#eva )en altre spalle e #lielo diceva l&esperiena. 1li entusiasmi #iovanilisono (uochi di pa#lia, ma, sena una salute di (erro, non si resiste nell&Ordine. @erci,dopo avere alquanto tentennato la testa, #li rispose (reddamente! No, (i#lio mio, questanon * la tua stradaFG. E, siccome l&altro tornava alla carica, #li tronc la parola in )occa.

    @oi, spianando la (accia a un lar#o sorriso! Ora riposatiG, conchiuse, ne hai )iso#no+ti dir io quando devi ripartire G.%os< dicendo, lo condusse in #uardaro)a e #li (ece indossare un sopra)ito quasi nuovo,chiamato con voca)olo settecentesco #iam)er#a G. 0uindi lo #uard con una certasoddis(aione! #li stava a pennello. 1erardo lo lasci (are a malincuore e per qualchetempo (u costretto a s(o##iare una certa proprietà ed ele#ana. 'a un #iorno, mentrecamminava rasente le alte mura del #iardino, vide un povero che #li stendeva la mano.-ena pensarci due volte, si tolse il sopra)ito e #lielo conse#n. @oi si ritir in convento."llora s< che il p. Jonaventura poco manc non #li mollasse uno schia((o, ma l&altro lodisarm col sorriso ! %he volete, caro io A Ho incontrato un povero che ne aveva pi

     )iso#no di meG.7u l&unico avvenimento che distinse quei #iorni di paradiso, volati, ahim/, troppo presto.Il luo#o era una conca verde##iante ricca di sor#enti, di al)eri, di silenio e, pi di tutto,di pre#hiera e di semplicità (rancescana. -ena il (rastuono de#li a((ari, sena la voce

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    stridente del padrone che lo chiamava al lavoro. E il nostro #iovane si sent< ri(atto.%hiese ancora di restare, di restar per sempre, ma lo io (u irremovi)ile! al #iornosta)ilito, lo accompa#n alla porta.%os< 1erardo tornava in (ami#lia. Una sperana era caduta ai suoi piedi, ma rimanevaintatta, sor#ente di o#ni sperana, la croce tracciata dal vescovo sulla sua (ronte nel

    mattino della @entecoste. Era soldato di %risto ! e doveva marciare, lottare e so((rire per l&ideale della croce, se#uendo lo -pirito che moveva i suoi passi, sena mai chieder#lidove lo conducesse e perch/. E lo -pirito, che tiene in mano il cuore de#li uomini e limuove a suo piacimento, lo volle condurre alla meta per una via davvero impensata. Erastato un vescovo, mors. "l)ini, ad arruolarlo nella sacra miliia, esortandolo acom)attere (ino in (ondo la )uona )atta#lia e doveva essere proprio lui ad allenarlo allalotta. Il vescovo, ci (acendo, se#uiva inconsapevole la tirannia del suo carattere einvece svol#eva un ruolo su)lime nelle mani della @rovvidena. -em)ra uno schero ed* la storia di o#nuno.

    'ons. %laudio "l)ini, vescovo di Lacedonia, era uno di que#li strani impasti di qualitàcontrastanti che ordinariamente de(iniamo in#e#nacci. Intelli#ente e sa#ace e, neimomenti mi#liori, cordiale ed espansivo, sciupava tutte queste doti con un cumulorepellente di di(etti. @erci (u accompa#nato per tutta la vita da movimenti spontanei disimpatia e da strascichi prolun#ati di odio. Dottissimo nelle discipline ecclesiastiche, erastato ricercato dai vescovi per riordinare la loro curia, ma iracondo, or#o#lioso espreante, aveva dovuto va#are di diocesi in diocesi, sempre inse#uito dalle ire e dalle

     proteste dei nemici che suscitava ad o#ni passo. Dal 232 al &26, era stato vicario#enerale della diocesi di %aserta + dal &26 al &2, della diocesi di -alerno+ dal &2 al &;,

    della diocesi di Ur)ino. %acciato anche di qui e ridottosi in 'uro, non tard adau((arsi col proprio vescovo, monsi#nor 'an(redi. Invece di sottomettersi, corse aRoma, dove, per meo di amici potenti e di a)ili mane##i, riusc< a (arsi preconiarevescovo di Lacedonia il 4 ma##io 23;5 da %lemente II. 'onsi#nor 'an(redi, da verosi#nore, seppe incassare il colpo e lo accolse con o#ni ri#uardo, ani lo invit a

     ponti(icare in cattedrale, ma 2&"l)ini non disarm. Racconta il 'artuscelli, per tradiione dei vecchi canonici, che quando il coro inton l&ora tera, #iunto al versetto! Jonum mihi Juia humiliasti meG, dal trono dove sedeva ricoperto da#li a)iti

     ponti(icali,, si volse so##hi#nando verso mons. 'an(redi che #li sedeva al (ianco, come

     per dir#li! = il caso mio+ se mi trovo a questo posto, lo de))o proprio a te, allaumiliaione che volevi impormiG. LUI1I '"RTU-%ELLI, oK., pa#. 6.%on un carattere simile, troviamo (in troppo naturale ci che dice di lui e dei suoi ottoanni di #overno, l&Enciclopedia dell&Ecclesiastico citata dallo stesso 'artuscelli ! 7u incontinue controversie col %apitolo e con le Università di Lacedonia e Rocchetta circa idiritti e le rendite delle cappelle e luo#hi piiG o.c. pa#. 6. N/ riservava trattamentomi#liore coi nota)ili della città e con chi, per un motivo o per un altro, (osse costretto atrattare con lui. %oi (amiliari poi era addirittura un ura#ano. Estroso, scontroso, volu)ilee manesco, aveva creato il vuoto per(ino tra s/ e i con#iunti. I domestici ne raccontavanodi cotte e di crude. Tutti avevano dovuto, presto o tardi, con#edarsi, chi dopo unasettimana, chi dopo un mese e chi $ ma questi veniva additato come un portento $ dopoun paio di mesi.

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    'entre un #iorno 'onsi#nore, ritrovandosi in 'uro, si lamentava della sua cattiva sortein (atto di domestici, qualcuno esclam @rovate con 1erardo. = l&unico che possacontentarviG.E in quanto a paiena e )uona volontà, aveva ra#ioni da vendere, ma si s)a#liava per ilresto. @er contentare 'onsi#nore, o almeno prevenirne le s(uriate e pararne le

    conse#uene, ci sare))e voluta un po& di a)ilità, ma#ari un po& di diplomaia, ma dovetrovar diplomaia in 1erardo A 0uella calma serviievole un po& lenta e distratta, poteva

     passar per (lemma e la (lemma (inisce per irritare un carattere passionale e or#o#lioso.La reaione inasprisce, * vero, ma ti lascia almeno s(o#are+ invece la calmaimpertur)a)ile, il sorriso continuato, (erisce l&or#o#lio e rista#na l&ira nel cuore. Ed eraci che capitava a 'onsi#nore. Lontano le mille mi#lia dal sospettare il motivo diquell&atte##iamento pacioso e soddis(atto, era tentato o#ni volta d&attri)uirlo aindi((erena o noncurana e (iniva con l&irritarsi ma##iormente. 1li pareva di scapitarci+di (arsi prendere sotto#am)a da un ra#ao o, per lo meno, d&avere a che (are con uno

    scimunito. 0uando lo vedeva rispondere col silenio e col sorriso alle sue intemperane,allora la ra))ia #li rendeva roca la voce e %e l&ho con te, capisci, ce l&ho con teF G,urlava sca#liando#li addosso quello che cadeva sotto mano. I (amiliari, #li ospiti, equanti (requentavano il palao, costretti ad assistere o#ni momento a simili s(uriate,compassionavano, ma#ari co#li occhi, il povero cameriere e a tu per tu #li dicevano ! 'a che aspetti a lasciarlo A 8uoi proprio che ti schiacci la testa sotto i piedi A G."llora 1erardo rea#iva con (ora! No, non * vero. 'onsi#nore mi vuol )ene. -ono ioche non so (ar niente. 'a imparer, imparer G. " questo martirio morale a##iun#eva ilmartirio dei di#iuni. Ora che avre))e potuto servirsi con una certa prodi#alità, conti$

    nuava in(lessi)ile col suo peetto di pane risecchito e i pochi spicchi d&a#lio. Nei #iornidi (esta si permetteva il lusso di una minestra di le#umi, condita di assenio. E la sua pietana la passava ai poveri e a#li ammalati che visitava nelle loro stam)er#he in(ette e puolenti. %on tale tenore di vita, si sviluppava come quelle pianticelle nate nell&om)ra,che si protendono in altea in cerca di luce. -olo due occhi enormi dominavano sulvolto pallido e scavato, ma anch&essi si contraevano molto spesso sotto #li spasimiviscerali e le violente emicranie. Eppure, come se tutto ci non )astasse, si straiava conuna tecnica in#e#nosa, studiata a (reddo, con calcolata raionalità, perch/ o#ni sensoavesse il tormento ade#uato. Un #iorno, in 'uro, s&im)att/ col chirur#o La 'orte, il

    quale, vedendolo pi sparuto del solito, #li domand a )ruciapelo! %ome stai A G. JeneF G.E l&altro! Lo vuoi dire a me A %on quella (accia A 8ieni quaG. 1li tast il polso. Erare#olare. "llora, con mossa )rusca, #li scopr< il petto. %hiuse #li occhi raccapricciato ! le

     punte di un aspro ciliio mordevano come chiodi la carne. Lo porti solo di #iorno A G. No, anche di notteF G, e il san#ue #li sal< sulla (accia.In tal modo, si era attirato addosso #li occhi di meo paese lo vedevano semplice,rumoroso, (aceto, accompa#nare i (anciulli nei #iochi e nei passe##i, istruirli nellaReli#ione e condurli in chiesa, durante l&esposiione delle 0uarantore. "llora lospettacolo era )ello davvero. 0uel )ranco di monelli scamiciati si strin#eva attorno alla#iu))a #allonata del santo e lo #uardava sulle la))ra, quasi a racco#lierne la pre#hierache #li usciva dall&anima. "nche #li adulti lo #uardavano come si #uardano #li an#eli delcielo. @erch/ solo #li an#eli pre#ano cos

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    volata sposa a un certo -te(ano %erone, di pro(essione vaccaro e nullatenente. ")itava inuna catapecchia l< accanto. Ora era la volta di Elisa)etta che aveva ra##iunto iventun&anni e riceveva dallo sposo il corredo per il #ran #iorno. Le vesti venivano )ella$mente ordinate in un canestro di vimini, chiamato lo stio, ed erano tutte di

     prammatica! la #onna di panno nero, il corpetto scarlatto, il )usto colorato coi lacci di

    seta, la #or#iera di merletto, il #rem)iale nero, le cale rosse, le scarpe con la (i))iad&ottone, la mussola )ianca per il capo e il #rosso scialle a strisce multicolori. La #iovanedava salti di #ioia e non sapeva resistere alla tentaione di provare o#ni cosa allospecchio, dondolandosi in tutte le direioni. In tale atte##iamento la colse il (ratello che(u l< l< per rovesciare lo stio nella polvere, ma si contenne e (in< per #ridarle! Dà(uoco a codeste tue vestimentaFG. 'a la sorella, naturalmente, non (u dello stesso pareree, poco dopo, anche lei spiccava il volo dalla casa paterna.1erardo, rimasto solo con la mamma, cominci a ri(lettere seriamente sul da (arsi. Il

     primo pensiero corse alla vocaione reli#iosa che, assopita durante i mesi di Lacedonia,

    ora risor#eva pi (orte. @erci risal< la collina, rivide la lun#a (ila di cipressi e il )iancoconvento dei %appuccini, ma (u respinto ancora una volta dal #uardiano padre -isto da'uro e ancora per lo stesso motivo ! la salute mal(erma. Ora pi che mai. In(atti, adiciotto anni, dopo il rapido sviluppo dell&adolescena, sem)rava una pianta intristita sulnascere ! lun#o, ma#ro, ricurvo, la (accia s)iadita. -ena quelle due poe chiare chescintillavano tra il maschio naso e la (ronte spiovente, si sare))e detta la maschera dellamorte.Ridiscese la collina e riprese il suo posto in (ami#lia, mentre i parenti discutevano delsuo avvenire. Li lasci dire sena interloquire, sena curarsi di nulla, (iducioso nella

    @rovvidena. "lla (ine si lasci condurre al numero 52 del portone accanto, dove iltrentacinquenne Jeniamino 'ennonna aveva impiantato il suo ne#oio di sartoria. 8iriprese l&apprendistato in compa#nia di un #iovane della stessa (ami#lia 'ennonna, dinome 8ito. %ostui, con la )ontà #enerosa dei suoi sedici anni, seppe co#liere nell&ariaapparentemente distratta del condiscepolo un tesoro di )uona volontà e spronarlo e#uidarlo. -oprattutto #uidarlo, perch/ 1erardo aveva )iso#no di #uida. Lasciato a sestesso, non avre))e saputo resistere alle attrattive della contemplaione, all&evasioneverso il cielo. %i voleva la voce dell&u))idiena per richiamarlo sulla terra e ci voleva un

     po& d&indul#ena per compatire le sue scappatelle. 0ualche volta, per esempio, si

    eclissava per ore e per #iorni, e (orse proprio quando c&era pi )iso#no di lui, ma 8itosapeva che il compa#no se#uiva la voce di Dio e lo lasciava (are. "ni ne su)ivalentamente l&in(lusso, un in(lusso salutare che non potrà dimenticare con #li anni. Loandrà a visitare a %aposele per vederlo rivestito dell&a)ito reli#ioso e #odersi la sua santaconversaione e (ino alla morte non si stancherà di ripetere le cose meravi#liose di cuiera stato testimone nei #iorni dell&arti#ianato della Raia. 'a e#li morrà troppo presto per trasmettere al (i#lio @asquale, il (uturo testimone dei processi, il racconto di talimeravi#lie che ci #iun#eranno sprovviste della necessaria #arania di autenticità einquinate da elementi (antastici e assurdi. -ce#liamo, perci, dalle deposiioni del (i#lioun solo racconto, se non altro come documento di vita vissuta nell&umile lavoroquotidiano in cui si a((inano le virt e si maturano i caratteri.Un #iorno una si#nora della (ami#lia 'ennonna aveva preparato il )ucato! la )iancheria,intrisa d&acqua )ollente e di cenere, attendeva di essere risciacquata nel (iume, striata esciorinata al sole. Era il lavoro pi pesante e chiese l&aiuto di 1erardo. 0uesti (u (elice di

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    darlo. %on la canestra sulla spalla, il (ianco violentemente pie#ato dall&altra parte,s&incammin per la Raia del %astello, poi scese per un viottolo campestre verso il (iume-an 'a((eo, sempre se#uito dalla si#nora e da una )am)ina del vicinato, "n#ela 'aria@epe, la (utura sposa di 8ito.Era una di quelle #iornate primaverili d&una serenità cos< (ra#ile che un alito di vento

     )asta a tur)are. Il cielo era sereno+ intorno intorno le creste si dise#navano nette e precise e la )rea era carica di pollini e di odori. Discesero nell&acqua, su)ito avvoltida#li sprui e dalle schiume, ma, poco dopo, si avvidero che il sole appariva e spariva

     per il rotto delle nuvole. @oi le nuvole si (ecero #rosse e nere e cavalcarono verso di loro,#ravide di minaccia. E))ero appena tempo di ri(u#iarsi in un pa#liaio vicino che #ià la

     pio##ia scrosciava con violena. -arà un piovasco primaverile, pensarono+ ma la pio##ias&in(ittiva e il cielo si a))assava sulla terra. Era un pomeri##io inoltrato e la poveradonna (u presa dallo spavento di dover passare la notte in quel luo#o umido, o tornare acasa al )uio, per sentieri impratica)ili. Diceva dunque (ra s/! Ed ora come (acciamo a

    tornare a casa A G, mentre la )am)ina, atterrita dalla tempesta, pian#eva. I sin#ultiriscossero 1erardo dalla pre#hiera e non se#u< che il suo impulso. @recipitandosi sotto la

     pio##ia a )raccia aperte -i#nore G, #rid, -i#nore, come (acciamo a tornare a casa AG. La pio##ia cadeva portata dal vento e strideva su#li al)eri, anch&essi a#itati esconvolti, ma appena l&ultima silla)a si sperse nell&aria, le nu)i rotolarono in (retta lun#ola corrente del (iume e un ra##io di sole ri# da parte a parte la valle, seminandomanciate di perle tra il verde delle )ru#hiere."llora raccolsero i panni e risalirono la collina.Il tirocinio si protrasse per molto tempo e (orse non cess mai del tutto. 1erardo dovette

    conservar sempre qualche dipendena da 8ito per consi#li e direttive, anche quando,come si rivela dal catasto del ma##io 2365, e#li #estiva un ne#oio in nome proprio. Loesi#eva la sua stessa a)ilità non davvero straordinaria nel mestiere. 'a e#li compensavail di(etto con due qualità non comuni! onestà e carità spinte a#li estremi. %e n&era asu((iciena per (arsi una propria clientela tra #ente di )assa condiione, tra quella chenon aveva molto da spendere, che pa#ava ma#ari in natura al tempo del raccolto quandotutto andava )ene, o non pa#ava a((atto per mancana di mei o di volontà. E 1erardoattendeva con invitta paiena di essere soddis(atto dai de)itori, rimettendosi alla lorodiscreione, contentandosi di mar#ini irrisori o delle sole spese vive, e rinuniando

    anche a queste in caso di povertà assoluta. Era il servitore dei poveri e la sua carità nonconosceva misura, tanto che mamma Jenedetta #liene mosse lamento! La carità va )ene, ma )iso#na pure pensare a noi che siamo pi poveri de#li altriG.E lui! 'amma, per noi c&* Dio! E#li non ci (arà mancare il necessario G.E si raccontano i prodi#i della sua carità! prodi#i validi soltanto come trascriionesensi)ile del suo )uon cuore.Una volta entr un povero con la sto((a sotto il )raccio. 1erardo la svolse, la misur, poi#li disse! Un vestito A 'a la sto((a non )astaG. E #li spie#ava! Tanto per la #iu))a +tanto per le (aldine + tanto per la camiciola e tanto per i caloniG.Il contadino )or)ott qualche cosa sotto l&ispida )ar)a e 1erardo comprese la suadisdetta. @erci so##iunse! "spetta, )uon uomo, ora misuriamo me#lio G.Riavvolse la sto((a+ la pass e ripass rapidamente con la meacanna + vi tracci sopralun#hi se#ni col #esso e cominci a ta#liare con lena. 7inita l&operaione, #li rimise inmano un involtino! Tenete ! * la sto((a avanata G. E lo rimand con(uso e s)alordito.

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    Un&altra volta un povero #li tese la mano. 1erardo, (ru#a e ri(ru#a, trov uno spicciolo e#lielo diede. Non s&era ancora spenta l&eco dei suoi passi che un altro si a((acci colmedesimo #esto e la medesima cantilena. 7ru# ancora dappertutto! pi nulla. %he (areADa un lato la pentola #or#o#liava sul (uoco! @rendete, non ho altro F G E continu alavorare tra un se#no di croce e un atto di amore al suo Dio. " (ine settimana, un )uon

    repulisti nelle tasche e nel )ancone! contato il denaro, ne (aceva tre mucchietti ! Il primo * per i poveri! essi sono i padroni. Il secondo * per le anime pur#anti! sono povereanche loro. 7ar cele)rare delle messe da don 1iuseppe Racano. Il tero $ ma era il pi

     piccolo $ * per la mamma G.E per s/ A @er s/ ce n&era sempre d&avano. 1li )astava un cencio per coprirsi e qualchecosa per non morir di (ame ! un (rutto o un (rusto di pane, avuto dai clienti quandolavorava a domicilio. Lo s#ranocchiava alle#ramente tra una #u#liata e l&altra e intanto si

     prendeva #iuoco dei presenti con una a)ilità da presti#iatore. 7aceva sparire capi divestiario che riapparivano poco dopo davanti a#li occhi attoniti delle donne +

    appro(ittava delle loro distraioni per (in#ere di ta#liare qualche ciocca dai #rappolid&uva che pendevano dai so((itti per l&inverno.E le donne a protestare! 'a 1erardo, che (ai A G. Nulla, nulla, osservateFG. E i #rappoli apparivano intatti, come quando vi erano statiappesi dopo la vendemmia+ ma intanto e#li scoppiava a ridere e comunicava a tutti la suailarità.

     Nessuno avre))e allora imma#inato che quel #iovane dalla conversaione (acile e ar#uta(osse un solitario, come #li anacoreti del deserto.0uesta duplicità di carattere ha sorpreso molte volte i contemporanei, i quali non hanno

    sempre saputo ricon#iun#ere i diversi aspetti della sua personalità. %hi ha visto in luisolo il %roci(isso e i (la#elli ha dimenticato la )urla scanonata e in#enua che (iorivaspontanea sulla sua )occa sempre atte##iata al sorriso, o la (o#a estrosa dei suoirapimenti che #li valse presso i malevoli la nomea di matto+ chi ha calcato la mano sullasua semplicità e non l&ha intesa nel senso no)ile di schiettea cristallina, senain(in#imenti o maliia, ha dimenticato la (elicità del suo intuito che sapeva co#liere, con

     )attute ori#inali, il lato comico delle cose. 1li ha nociuto nel rendimento pratico lacarena di una #uida che sapesse inserire quella sete di evasione verso le onesoprannaturali nell&in#rana##io del lavoro quotidiano, rendendo armonici i moti

    diver#enti della sua esistena. La #uida verrà pi tardi nella reli#ione e sarà, come lui lavoleva, di (erro, ma intanto ha dovuto sperimentare tutte le (asi dell&invadena pro#ressiva della #raia che lo sollecitava nelle (orme pi inconsuete, al di (uori di o#nilo#ica umana e di o#ni calcolo opportunistico. Era una vita sena metodo apparente,sena orario, sempre tesa ad ascoltare l&impulso interiore dello -pirito, come se la terra(osse divenuta un&entità trascura)ile e il corpo un involucro da #ettarsi alla primaoccasione. Entrava in contemplaione nei momenti pi impensati, tirando la #u#liata, o

     passando il (ilo nella cruna e se ne restava immo)ile come una statua + s&intravedevaaccanto al )ancone in #inocchio, tra il (umo, o spariva del tutto, mentre (or)ici e ditalis)adi#liavano alla rin(usa nel ne#oio aperto ai quattro venti.%hi allora lo voleva, doveva cercarlo in chiesa a prolun#are le sue pre#hiere, o a%apodi#iano, in meo ai suoi (anciulli. Li aveva scovati uno per uno, nelle )aite, nelle#rotte, ne#li stai tra le ampe de#li animali, sporchi di terra e di concime e li avevacondotti ai piedi della )uona 'adre, a pre#are, a cantare, ad ascoltare la parola di Dio.

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    L&ascoltavano in silenio, sena )atter ci#lio, incantati dalla sua (i#ura alta e pallida chesapeva passare dalle capriole all&aperto, alle istruioni reli#iose, usare il loro voca)olariodi piccoli pastori, le loro (rasi, le loro imma#ini e travestirle di un sentimento tutto suoche portava l&uditorio ad amare quel Jam)ino lass, tra le )raccia della pi )uona dellemamme.

    0ualche volta invece amava ritirarsi tre o quattro #iorni in una chiesa delle vicinane per vivere da solo a solo con Dio. -i portava appresso come equipa##iamento, un peo di

     pane e un (iaschetto di vino. -erviva una messa dopo l&altra, poi, quando l&ultimavecchietta era uscita, animava tutto l&edi(icio con le sue pre#hMere e le sue penitene." tarda sera era ancora in #inocchio sullo stesso #radino dell&altare, incurante delletene)re che salivano (ra le navate deserte, incurante del (reddo e della (ame, incuranteancora del sonno che lo a))atteva di schianto sul nudo pavimento.0uando aveva dato s(o#o alla piena de#li a((etti, se ne tornava a casa, lentamente,riassaporando le dolcee #odute, sena )adare se le vesti ciancicate e polverose #li si

    (ossero appiccicate addosso, o se i capelli arru((ati #li scendessero sulle #uance terri#ne.'a i clienti che aspettavano da settimane la conse#na di un a)ito e se lo vedevano

     passare davanti con la testa all&aria, quasi cantando le nuvole, non potevano (are a menodi ripeter#li! 1erardo, a che ne stai col mio lavoro A G.E lui, voltandosi appena! 7ate voi, (ate voi G.Dopo un certo tempo, tutti lo chiamavano! 7ate voi G. Ed e#li, come risposta,mostrando loro il dorso della mano, diceva '&avete da )aciar questa mano F G.Tutti scoppiavano a ridere.'a i ra#ai, additandoselo l&un l&altro, #li correvano incontro #ridando ! Eccolo,

    eccolo, ora rientra il pao F G e #li lanciavano addosso sassi, terra, )ucce di patate, pomodori (radici, o#ni cosa. Lo ri#uardavano come un essere strano, una specie distre#one che passava le notti in commercio con #li spiriti + curiosavano nel suo ne#oio +s)ertucciavano quel suo sistema di lavoro a scatti, quel suo atte##iamento nella

     pre#hiera e ne parlavano e sparlavano tra loro. E 1erardo rideva, rideva del suo riso )eato e il riso aiava l&istinto crudele della ra#aa#lia.%os

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    catasto, mentre l&università, posta tra l&incudine comitale e il martello re#io, per (ronte##iare i suoi #uai, ricorreva all&unica soluione possi)ile, cio* all&imposiione dinuove tasse.Esse, com&era prevedi)ile, riuscirono dolorose per tutti, ma disastrose per il nostro santo.%olto di sorpresa da questa #ra#nuola di tasse, e#li (u costretto a ricorrere a tutti #li

    accor#imenti su##eriti#li da#li amici ! accentu la propria inesperiena nel mestiere + re$#al qualche anno alla mamma + disse di possedere solo quell&a#o con cui cuciva+ macon quale risultato A Riusc< a placare il (isco re#io, ma non i #iudici della Ja#liva chedovevano sanare il )ilancio dell&università. E allora che (are A 7arsi sequestrare un

     pentolino di rame, o un paio di (or)ici per vederli esposti all&asta il #iorno dopo sulla piaetta di -. 'arco AEra alle prese con questi pensieri, quando dal suo concittadino, Luca 'alpiede, #li#iunse l&invito di recarsi a -an 7ele, una cittadina situata sulle propa##ini nord$orientalidel massiccio delle %rocelle. Luca vi aveva aperto un colle#io d&istruione di cui era

    direttore e maestro. Ora #li occorreva un #uardaro)iere di (iducia. 1erardo non avevali)ertà di scelta e sen&altro accett.%hi si reca tra i #iovani, si espone al rischio di divenirne la vittima. %ostretti a su)ireuna disciplina pi o meno dura da parte dei #randi, essi non )ramano che di prendersi larivincita sui loro pretesi carne(ici accomunati nella condanna. @erci sono portati alle os$servaioni e ai motte##i. -e riescono a co#liere il lato de)ole dei loro custodi, se lo

     pon#ono come )ersa#lio, sena curarsi dei dolori che arrecano. = la vendetta della naturaindocile. E 1erardo ne (ece l&esperiena.La sua comparsa tra i #iovani provoc uno scoppio di risa! sem)rava loro uno spiedo,

    tanto era lun#o e ma#ro, con le ossa spolpate e la (accia #iallastra, cosparsa di rari peli+quell&aria da san cti(icetur G completava il quadro. = il tipo che (a per noi, pensarono,mettendosi all&opera con qualche epiteto, ma e#li rispose con una risata. Hai visto A G,si dissero l&un l&altro, a))iamo colto nel se#no F G. E si diedero a #ara alla ricerca didiplomi a )uon mercato da re#alare al malcapitato, tenendosi per a rispettosa distana,(uori della s(era d&aione di quelle mani che avre))ero potuto dipin#ersi sulla loro(accia. Invece 1erardo ci rideva di #usto. @areva dicesse %ome avete (atto aconoscermi cos< prestoAG. "llora i pi cora##iosi si (ecero sotto, con una spinta, una#omitata, uno s#am)etto. E#li si rialava da terra, spolverandosi con una manata i

    caloni rattoppati, e poi, ancora una risata. La ra#aa#lia non credeva ai propri occhi! 'a costui le va proprio cercandoF G. E allora, incominci il dà#li, dà#li ! o#ni #iorno,una )urla, un lao, uno schero, e poi a ridere e a raccontare in #iro le loro prodee.Un #iorno, in assena del maestro, lo sta((ilarono a san#ue. Una sera penetrarono nellasua stana mentre dormiva e lo destarono a colpi di pu#ni e di sta((ile, #ettando#liall&aria le coperte. 1erardo quella volta non ne pot* pi. 8oleva imporsi, ma la sua voce

     prese un suono dolce di stanchea e di rimprovero, e (ini per implorare un po& di tre#ua 7initela, mo& F G.0ualche cosa di tutto quel )accano doveva pure arrivare all&orecchio del maestro, macostui, invece di prendere #li opportuni rimedi, volle #are##iare coi discepoli. E spesso,dopo scuola, per scaricare un po& la testa, scendeva in #uardaro)a a (arsi quattro risatecon 1erardo. -i portava il suo )ravo sta((ile e (in#endo nel nuovo discepolo ne#li#enao indisciplina, lo richiamava al dovere a suon di ner)o. 0uesti, curvo sulle vesti darattoppare, rideva, e l&altro, incora##iato, continuava la sua leioncina ! Non hai

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    studiato e ci ridi, ehA G. E #i una (rustata che lasciava i solchi. I ra#ai s#hi#naavanodintorno e poi, rimasti soli, ritentavano la prova per conto loro.La vittima intanto non era pi a -an 7ele ! era alla re##ia di Erode dove il suo 1es,velato di )ianco, veniva esposto a#li scherni della s)irra#lia. @erci, ci attesta il maestronella lucidità del ravvedimento, e#li so((erentissimo, ani alle#ro, sopportava le

     )attiture G.Dopo un mese o poco pi di questa prova, esaurito il lavoro, torn in 'uro. Lasciava i

     piccoli carne(ici di -an 7ele, ma il carne(ice principale lo portava con s/! l&amore al suoDio, quell&amore che chiedeva sempre nuovi strai e nuove umiliaioni per riprodurre la

     passione del Redentore, s(ruttando a)ilmente tutte le circostane di tempo e di luo#o.%orrevano in quei #iorni le alle#rie del carnevale che assumevano (orme tanto solenni eimpe#native nel -ettecento italiano da divenire quasi un rito pu))lico. " Napoliconvenivano spettatori d&o#ni parte d&Europa, ma nelle one impervie, come 'uro, ilcarnevale #iun#eva alla s(u##ita con mascherate, canti, )alli e altri divertimenti popolari.

    1erardo credette #iunta la sua ora! si mescol con le alle#re )ri#ate e ne pa# le spese.Un #iorno, era una (redda #iornata di meo (e))raio, con una schiera di amici si port a%astel#rande. -i a##irava con un cappellaccio in testa per le vie della cittadina rivale,

     piicando una chitarra, mentre i compa#ni cantavano a squarcia#ola. Diri#eva il coro@iero Racaniello che )elava come un capretto scannato+ #li altri tenevano )ordone.-#usciarono tre o quattro volte tra vicoli e vicoletti, )uscandosi qualche (ischiata equalche torsolo in testa+ alla (ine #iunsero nella via chiamata Le @orteG perch/scendeva ripidamente verso l&entrata del paese. La via, ta#liata a #radoni di pietra viva,terminava in una piaetta con in meo la croce.

    1erardo si (erm di )otto sul capo della scalinata, con l&aria di chi ha un&idea dalanciare ! Ed ora G, disse, vo#liamo (arci una )ella risata A GE Racaniello ! %he vuoi dire A G.L&inventore si stese sul terreno #hiacciato, sprin#ando per l&aria due pertiche di #am)e 7acciamo una scarroata (in la##i, alla croce F G.I compa#ni restarono sorpresi! 'a dici sul serio A G. E lui! -u, su, ci sarà tanto daridere F G.

     Non ci volle altro ! i compa#ni lo a((errarono per le cavi#lie e si diedero al #aloppo,sena voltarsi indietro. 1iunti ai piedi della croce, si voltarono per dir#li! Jeh, siamo

    andati )ene A G, ma la voce si ruppe in un #rido di spavento ! 1erardo era irriconosci)ile.-an#ue, (an#o e strappi in tutto il corpo. L&a))iamo ucciso F G, #emettero, ma e#li sirial, )arcollando, e sorrise! Non * niente, non * niente G.La voce di queste strava#ane arriv anche in 'uro, sollevando #li schiamai deimonelli. Lo rincorrevano, lo im)rattavano di (an#o, lo #ettavano a terra, lo )astonavano +ani, di tanto in tanto+ le#atolo con una (une, lo trascinavano nella melma per lun#otratto di strada, mentre la vittima ripeteva in tono di dolce rimprovero Oh Dio, che viho (atto io A G.Una volta vi (ecero se#no ad una scarica di neve, tanto da (arlo stramaare a terra eseppellirlo quasi completamente. %hissà che cosa avre))ero (atto, se non (osse accorsamamma Jenedetta, #ridando con le mani all&aria ! %ana#lia, me lo volete uccidereG. Ela voce si ruppe in un #roppo di pianto, ma 1erardo la consol dicendo ! Ora sono

     proprio soddis(atto+ tutto * poco per 1es %risto divenuto pao per me G.

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    "ppena cessavano i monelli, attaccava lui stesso, (la#ellandosi aspramente. 0uando le )raccia cadevano inerti dalla stanchea, ricorreva a#li amici. -pecialmente a 7elice7aren#a, un a#iato possidente, di un anno ma##iore di lui, ma #ià padre di due (i#li. ")i$tava nella casa atti#ua alla sua, una palaina di una doina di vani e seminterrato, conuna (acciata. sulla pu))lica piaa, un&altra su un orticello con al)eri da (rutta. @roprio

    qui, secondo una tradiione, il santo si recava a pre#are, ai piedi di un #iovane mandorlo.7elice, #ià suo compa#no d&in(ania, lo lasciava entrare li)eramente, trattandolo semprecon la (amiliarità di una volta. 7u cos< che l&altro pens di chieder#li uno di quei (avoriche chiedeva solo a#li amici pi (idati, e avan la proposta. L&amico, sulle prime, locredette impaito, ma dà#li o##i, dà#li domani, alla (ine dovette cedere! nessuno #liaveva mai chiesto un (avore a preo di tante lacrime. -trappato il consenso, 1erardo #lisi present davanti con un peo di (une ritorta, inuppata di acqua + si (ece le#are a un

     palo e o((r< le spalle nude alle percosse. Dopo i primi colpi, il carne(ice per (ora siarrest, e l&altro a supplicarlo! "ncora, ancoraF G. I colpi si replicarono con lividure e

    sprui di san#ue+ 7elice si (erm di nuovo e l&altro di nuovo a implorare con la parola econ #li occhi "ncora, ancoraFG.Jiso#nava nascondere il movente di tali carne(icine, e, specialmente, vincere laripu#nana istintiva de#li altri e 1erardo era a)ilissimo nell&ottenere il doppio intento,

     presentando la richiesta come una trovata spiritosa e ori#inale per tenere alle#ra la )ri#ata. Una volta che in casa 7aren#a molti compa#ni raccontavano spavaldamente leloro imprese, anch&e#li volle dir la sua! Io sono capace di stare con la testa all&in#i,volete provare A G.I compa#ni lo #uardarono con un certo scetticismo + ed e#li Dico sul serio, sapete F

    Ecco qui una corda, passatela alla trave e poi vedrete G.Tra la comitiva, c&era un certo 'alpiede che aveva (ama di )u((one e questi (u il primo aracco#liere la s(ida. 1erardo si #ett sul pavimento + il 'alpiede #li le# strettamente lecavi#lie, poi passato un capo della corda alla trave, cominci a tirare a #rossi strattoni,tra lo schiamao dei presenti. Il povero corpo strisciava, so))alando, sul pavimentosudicio in una nuvola di polvere, poi si sollev in aria con le #am)e e il )usto, mentre latesta scopava la terra, poi anche la testa si sollev, e la (accia si con#estion di san#ue. Jravo, )ravo F G #ridarono i compa#ni, ricalandolo a terra, sei stato di parolaF G.E 1erardo, appena riavuto! Domani sar ancora pi )ravo F G. Il #iorno dopo, (ece

    trovare, oltre la solita corda, un mucchietto di stracci inumiditi. @er che (arne A G,chiesero i soliti compa#noni. 0uesta voltaG, rispose, quando mi avrete appeso,accendete questi stracci e mettetemeli sotto la testa+ vedrete che ma#ni(ico spettacolo FG.La prima parte della scena non (u che la ripetiione della precedente e non dest pisorpresa, ma quando da sotto i capelli penoloni si sollev un (umo puolente che(aceva starnutire e stra)uare #li occhi, allora tutti rimasero meravi#liati della placidacompostea di quella (accia che dondolava dentro il cerchio viscido e denso."vranno capito #li alle#ri compa#ni che cosa si nascondesse dietro l&apparentesconsideratea del #iuoco A -are))e esi#ere troppo dalla loro #iovinea. "nicrediamo che per(ino )uona parte dei lettori moderni troveranno il #iuoco insulso eriprovevole. %he (arci A La divina (ollia della croce pu essere compresa solo da anime

     privile#iate.

    ?

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    -econdo tale (ollia, o#ni senso doveva avere il suo martirio + anche l&ol(atto. Da qui, il#iuoco dei (umo. 'a il #iuoco era pericoloso e non (u ripetuto molto spesso. In viaordinaria, 1erardo si content di altre morti(icaioni, sempre a portata di mano nellecucine )asse e sena camino. 0ui i contadini passavano le lun#he sere invernali, sedutisulle panche, allar#ando le mani screpolate verso un (ocherello in(reddolito che

    scoppiettava sui sarmenti umidi, mentre il vento (iltrava attraverso le (essure,ricacciando indietro il (umo, un (umo acre e denso che crepitava su#li occhi. "llora,quando tutti tiravano indietro la (accia e si (acevano schermo con le mani, 1erardo siallun#ava come una #ira((a sulle le#na, con la )occa e le pupille dilatate. La scena non

     poteva s(u##ire ai presenti e una volta la padrona di casa, una certa si#nora -tella, sicredette in dovere di riprenderlo ! 'a che (ai A Non ti senti )ruciare #li occhi A G.Ed e#li con una risata! "i )e#li occhi si addice il (umoG. @oteva sem)rare uno schero,una sventatea #iovanile e c&era dietro una volontà eroica d&immolaione e di sacri(icio.-olo con qualcuno pi intimo e nei momenti di ma##iore espansione, il santo si lasciava

    scappare una parola, una (rase che tradiva le sue supreme idealità. Do))iamo so((rireG,diceva allora, se vo#liamo dar #usto a 1es %risto che ha tanto so((erto per noi G.'a che ne capivano #li alle#ri compa#noni di queste idealitàA @i#liavano nel senso piovvio le sue parole, le sue uscite, le sue stranee e le vol#evano in )urla.Una sera alcuni amici #li dissero con una serietà caricata! 1erardo, vo#liamo (arci unadisciplina A G." lui non parve vero e corse a prendere le sue (uni nodose, mentre #li altri due, unra#aotto sulla quindicina di nome 1iovanni %ella e un #iovane poco pi che ventennedi nome @asquale 'ani, si (ecero dare, dal portone accanto, le chiavi della si#nora

    @alum)o. Le le#arono con una cordicella e, quando tutto (u pronto, spensero i lumi e simisero all&erta. "ppena sentirono rintronare le (uni sulle spalle del compa#no, #li siaccostarono pian piano e #i, )otte da or)i. 7ortuna volle che le chiavi si scio#liessero,schiando sulle pareti ! cos< e))ero termine le )e((e e le matte risate.'a le risate pi )elle le (aceva 1erardo, quando, dopo una di queste carne(icine, poteva

     presentarsi a 1es col cuore dilatato dalla #ioia e dir#li la sua riconoscena di so((rire per Lui. "llora parlava, rideva e saltava, in preda a un impeto pi (orte della sua volontà.E (u appunto in uno di questi momenti di estro inconteni)ile, che 1es, secondo unatradiione, #li (ece udire la sua voce di dolce rimprovero ! @aerello, che (ai A G.

    E si dice che 1erardo a))ia risposto con la pi alle#ra delle risate ! -ei pi pao tuche te ne stai carcerato per amor mio F G. Oppure, secondo un&altra versione! E chevuoi da me A Non sei tu che mi hai ridotto in questo stato A G.Era uno stato di vera e))rea spirituale che trascinava il corpo e lo rendeva complicedei movimenti dell&anima, come una corda in mano all&artista. "llora correva e danava ela pre#hiera diveniva canto. -pecialmente nelle (este principali del -i#nore e della 8er$#ine, quando aiutava il sa#restano ad addo))are la chiesa, a parare #li altari, a preparareil presepe. La sua soddis(aione era al colm quando poteva introne##iare una )ella'adonna sotto un ma#ni(ico )aldacchino, tra mille ceri accesi. 8oleva lo s(aro dellalitur#ia, i colori che colpiscono la (antasia, i canti che scuotono il sentimento collettivo."mava l&impeto travol#ente delle moltitudini, come quando la piccola 'adonna di%apodi#iano s(ilava col Jam)ino in )raccio tra i querceti del villa##io setto il cieloardente di lu#lio indietro le (olle rosso$scarlatte di Jella cantavano + cantavano le (ollevariopinte di 'uro e dei paesi circonvicini, mentre i pastori e i vaccari si disputavano

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