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1 Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista FESTA PATRONALE 2018 Anno XCVII Parrocchia di S. Giovanni Battista - Busto Arsizio - www.parrocchiasangiovannibusto.it MONS. FRANCO AGNESI Vicario generale della Diocesi di Milano Don Franco ritorna nella sua Parrocchia per ringraziare il Signore con noi nel giorno della festa patronale di San Giovanni. Gesù lo accompagni in questa nuova avventura della fede. Noi lo sentiamo molto vicino con la nostra preghiera e con il nostro affetto Per non vivere da soli nella città La festa patronale mette in luce il valore della comunità cristia- na come luogo in cui si vive una vita che conduce alla santi- tà. Avere un patrono tra i Santi significa affermare un legame che va oltre la semplice comu- nione terrena per costruire una comunione spirituale più alta e duratura. Infatti ogni cristiano non può vivere da solo la sua fede, ma deve sentirsi parte di una comunità nella comunione dei santi. Giovanni è “una voce che grida nel deserto preparate la via del Signore”(GV 1,23). Preparare la via significa libe- rarci da una mentalità che non è secondo il vangelo, ma che segue esclusivamente una logi- SAN GIOVANNI BATTISTA PATRONO DELLA CITTÀ Una festa per costruire relazioni più vere verso il futuro ca mondana fondata sulla ric- chezza, sull’immagine, sul suc- cesso facile, senza tener conto della verità e della giustizia. Le parole di Giovanni Battista Le parole di Giovanni Battista sono state sempre molto fer- me e molto dure, lungo le rive del giordano. Per noi sono pa- role che ci invitano ad un serio discernimento circa le nostre condizioni di vita, personali e sociali. Ci invitano a conside- rare quale sia il senso vero del nostro vivere quotidiano, del nostro lavoro e delle nostre re- lazioni. Sono parole che ci in- ducono a capire di quali cam- biamenti e di quali conversioni noi abbiamo veramente biso- gno Giovanni, profeta dell’Al- tissimo, ci aiuti ad avere uno sguardo di profezia sulla realtà del nostra vita personale e sui bisogni della nostra vita sociale,

SaN giOvaNNi BattiSta PatrONO della città · 2018-06-23 · Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista 3 con la gioia della fede La festa patronale di quest’an-no assume ancora

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1Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista

FESTA PATRONALE 2018

Anno XCVII

Parrocchia di S. Giovanni Battista - Busto Arsizio - www.parrocchiasangiovannibusto.it

MONS. FraNcO agNeSiVicario generale della Diocesi di Milano

Don Franco ritorna nella sua Parrocchiaper ringraziare il Signore con noinel giorno della festa patronale di San Giovanni.Gesù lo accompagni in questa nuova avventura della fede.Noi lo sentiamo molto vicinocon la nostra preghiera e con il nostro affetto

Per non vivereda soli nella città

La festa patronale mette in luce il valore della comunità cristia-na come luogo in cui si vive una vita che conduce alla santi-tà. Avere un patrono tra i Santi significa affermare un legame che va oltre la semplice comu-nione terrena per costruire una comunione spirituale più alta e

duratura. Infatti ogni cristiano non può vivere da solo la sua fede, ma deve sentirsi parte di una comunità nella comunione dei santi. Giovanni è “una voce che grida nel deserto preparate la via del Signore”(GV 1,23). Preparare la via significa libe-rarci da una mentalità che non è secondo il vangelo, ma che segue esclusivamente una logi-

SaN giOvaNNi BattiSta PatrONO della cittàUna festa per costruire relazioni più vere verso il futuro

ca mondana fondata sulla ric-chezza, sull’immagine, sul suc-cesso facile, senza tener conto della verità e della giustizia.

le parole di giovanni Battista

Le parole di Giovanni Battista sono state sempre molto fer-me e molto dure, lungo le rive del giordano. Per noi sono pa-role che ci invitano ad un serio discernimento circa le nostre condizioni di vita, personali e sociali. Ci invitano a conside-rare quale sia il senso vero del nostro vivere quotidiano, del nostro lavoro e delle nostre re-lazioni. Sono parole che ci in-ducono a capire di quali cam-biamenti e di quali conversioni noi abbiamo veramente biso-gno Giovanni, profeta dell’Al-tissimo, ci aiuti ad avere uno sguardo di profezia sulla realtà del nostra vita personale e sui bisogni della nostra vita sociale,

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2 Canto novoParrocchia di S. Giovanni Battista

PAROLA E COMUNITà

ci aiuti ad aprire nuove strade di fecondità e di pace. Chiediamo a Giovanni Battista che ci aiu-ti a fare una vera esperienza di Gesù, del suo modo di essere, di pensare e di agire. Giovan-ni ci aiuti a riconoscere Gesù quando passa nelle circostanze concrete della nostra esistenza, quando ci parla attraverso gli avvenimenti di gioia e di dolore che attraversano la nostra vita.

Farsi piccoli per accogliere

Giovanni, come amico dello Sposo dice che Gesù “deve crescere, mentre lui invece deve diminuire” (Gv 3,30). Giovanni ci insegna che la via dell’umiltà e della gioia nascono nei cuo-ri soltanto quando ci facciamo piccoli davanti al Signore che ci viene incontro. Lasciamo ve-ramente spazio a Lui, lottando contro ogni forma di orgoglio e ogni presunzione. Di fronte a molte difficoltà ci sentiamo ve-ramente piccoli e incapaci e in-vochiamo la grandezza di Dio. Le nostre parole sono deboli e

i nostri pensieri sono fragili. Ci rimane un grande affidamento in Dio che guida la storia. Lo invochiamo nella fede e nella preghiera Di fronte alle nostre incapacità e alle nostre debo-lezze. Solo lui ci può salvare.

il gusto della comunità

Oggi, l’esperienza religiosa ri-schia di essere molto individua-lista e il senso di appartenenza alla comunità diventa ancora più necessario e più urgente. Si tiene vivo il senso della parroc-chia partecipando innanzitutto alle celebrazioni comuni, so-prattutto quelle più importanti privilegiando una fede frater-na più che non una comodità o un’abitudine individuale. Si tiene vivo il senso della parroc-chia ricercando in essa una for-mazione spirituale quotidiana e continua, mediante la catechesi e la formazione, che guida i no-stro modo di pensare e anima le nostre decisioni. Anche l’Eu-caristia non è una cosa privata ma è espressione della fede di

tutti per una più vera comunio-ne dei santi. Si tiene vivo il sen-so della comunità, superando una semplice logica di gruppo o di associazione, e favorendo una azione comune, in cui si mettono in luce le proprie doti e i propri carismi.

Giovanni Battista ha raccolto la gente lungo il Giordano per predicare la penitenza e la con-versione: la parrocchia possa essere il luogo in cui ciascuno di noi tiene vivo il senso della conversione del cuore e del-la vita mediante l’ascolto della Parola e l’esercizio del servizio e della carità. Dalla Parrocchia possiamo ricevere continua-mente un aiuto a superando le pigrizie della vita e ad anda-re oltre la preoccupazione del proprio benessere individuale. La Parrocchia possa essere un luogo in cui si ricevono parole di consolazione, di perdono e di pace. Allora veramente una festa patronale incide nei cuo-ri e accompagna gli anni della vita. (don Severino Pagani)

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3Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista

con la gioiadella fede

La festa patronale di quest’an-no assume ancora di più una dimensione tutta ecclesiale, perché torna tra noi don Fran-co Agnesi, parroco della nostra parrocchia dal 2008 al 2012, e

VITA ECCLESIALE

don Pasquale colombo ricordail 60° della sua ordinazione sacerdotale

Don Pasquale Colombo è nato a Busto Arsizio il 25 luglio 1834, nella nostra Parrocchia di S. Giovanni Battista, dopo aver compiuto gli studi nel Seminario di Milano, fu ordinato sacerdote il 21 giu-gno 1958 dal Card. Giovanni Battista Montini, poi Paolo VI. Per le sue doti particolari di autentico educatore ricevette come primo incarico quello di Professore nel Seminario di Masnago. La sua sensibilità per la pastorale vocazione spinse i Superiori della Dio-cesi a nominarlo nel 1959 come responsabile del Segretariato del

Seminario di Milano, dove spese molte energie fresche e generose per la promozione delle vocazio-ni seminaristiche. Nel 1970 lo troviamo vicario parrocchiale presso la Parrocchia dei Santi Angeli Custodi in Milano. Dal 1975 al 1986 fece il Parroco a Rho nella Parrocchia di S. Paolo e dal 1986 al 2010 Parroco a Saronno nella Parrocchia di Regina Pacis, dove è ancora ricordato per la sua vivacità pastorale e la intraprendente capacità organizzativa. Ora è residente con incarico pastorale a Solaro presso la chiesa della Madonna del Carmine. La sua presenza in mezzo a noi ci riempie di gioia. Ringraziamo con lui il Signore, perché per molta gente è stato un segno della presenza del Signore in mezzo al popolo di Dio.

Vicario episcopale della Zona II (Varese) dal 2012 al 2018. Abbia-mo accolto con gioia e ricono-scenza la sua nomina a Vicario Generale della Diocesi da parte di Mons. Mario Delpini Arcive-scovo. Festeggiamo insieme a don Franco questo evento spiri-tuale e pastorale: gli siamo vicini con l’affetto e con la preghiera, perché sappia portare con gioia questo impegnativo ministero. Siamo sicuri che la sue fede e la sua generosità, le su doti umane e spirituali lo aiuteranno a far crescere in mezzo a noi e alla chiesa ambrosiana quei frutti dello Spirito, di cui oggi le nostre comunità e tutta la società civi-le hanno estremamente bisogno. Don Franco presiede l’Eucaristia solenne concelebrata nella Basi-lica di S. Giovanni, domenica 24 giugno, alla presenza di sacerdoti della città e delle Autorità Civili.

Vicario generale della Diocesi di Milano

MONS. FraNcO agNeSi

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4 Canto novoParrocchia di S. Giovanni Battista

TEMPI DELLO SPIRITO

contenti di vivere

La cura educativa delle nuove generazioni e la preoccupa-zione per la trasmissione del-la fede sono tra le finalità più espressive della comunità cri-stiana. Se avvicinare i ragazzi a Gesù non è mai stata un’av-ventura spontanea, a maggior ragione è difficile oggi, tempo in cui la cultura cristiana del nostro paese si è sfaldata e i lin-guaggi comunicativi non sono più neppure simili a quelli di solo qualche anno fa. Nono-stante mille considerazioni ci porterebbero ad analisi più in-teressanti e approfondite, pos-siamo comunque dire che oggi l’oratorio estivo è ancora un’e-sperienza tra le più significati-

L’oratorio estivo dei ragazzi forza educativa della comunità cristiana

SiaMO tutti “all’OPera”

ve della comunità, che accogli i ragazzi per un tempo relativa-mente prolungato. Sono circa 500 i ragazzi che durante l’esta-te trascorrono qualche settima-na all’Oratorio S. Luigi, e sono circa 150 gli animatori, ragazzi dei primi anni della scuola se-condaria, che dedicano il loro tempo per accompagnare i più piccoli nella gestione del gioco e delle varie attività.

uno staff meraviglioso

Con la sapiente regia di don Giovanni e con la generosità di Paolo educatore zelante, con la intrigante onnipresenza di suor Mirella e con un bel numero di mamme preziose collaboratri-ci, le cinque settimane di orato-rio estivo sono un’esperienza di gioia, per i ragazzi che termina-ta la scuola, si preparano a par-tenze più ambite, verso luoghi di turismo e di villeggiatura che coroneranno l’estate. Chi può, perché non tutti hanno queste straordinarie possibilità.L’oratorio feriale estivo, intu-

izione geniale della pastorale ambrosiana, accompagna da molti decenni la vita della co-munità. Oltre che rappresenta-re un luogo di educazione alla fede è anche un servizio pre-zioso per la comunità civile.

Il cammino educativo che viene proposto aiuta i ragazzi assume regole precise di solidarietà e di rispetto, oggi tutt’altro che scontate. Qualche momento di preghiera conduce i ragazzi a cogliere il senso della vita, a farsi domande, a riscoprire nel rapporto con Dio la possibilità di un’amicizia con Gesù.

ci riusciremo?

Questo è un modo iniziare di riscoprire la fede, esperienza debolissima tra le distrazio-ni prevalenti, eppure un dono straordinario che aiuterà ad in-terpretare la loro vita e il loro futuro. Riusciremo? Ci basti la gioia di cominciare sempre da capo, mettendoci sempre all’o-pera. (Educatori dell’ OSL)

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5Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista

TEMPI DELLO SPIRITO

Come un giovane diventa cristiano

Parlare alle FOlle e cOltivare i diScePOli

La Pastorale giovanile del Decanato di Busto Arsizio, in preparazione al Sinodo mondiale dei giovani ha organizzato il sabato dopo Pasqua, 7 aprile 2018, il suo primo Conve-gno di Pastorale Giovanile. E’ stata una esperienza interessante di proposta e di confronto vissuta da un centinaio di partecipanti. Vorremmo che questo appuntamento, da vivere il sabato prima della domenica dopo Pasqua dedicata al centro giovanile Stoà, diventasse un momento tradi-zionale durante l’anno. Attraverso opportune relazioni e confronti di gruppo, si cercherà di mettere a fuoco qualche aspetto della realtà dei gio-vani all’interno dell evoluzione della fede nella nostra città. Le relazioni introduttive sono state affidate al de-cano Mons. Severino Pagani e alla direttrice di Stoà Roberta Rotondo.

l’incontro con gesù e la vocazione cristiana

Si può ancora portare un gio-vane alla fede? La forza della Parola e l’esempio dei cristiani possono suscitare nei giovani la possibilità reale di un itinerario di conversione. Si tratta di indi-viduare i passi di una nuova ap-propriazione personale del mi-stero di Dio che si è rivelato in Gesù. Nell’esperienza di ogni cristiano maturo nella fede c’è sempre una persona che ha in-trodotto e ha fatto conoscere,

con un linguaggio ricco di at-tenzioni e di verità, la strada da percorrere. Spesso nei giovani l’esperienza della fede viene meno perché non trovano dei veri educatori. Le molte attività in cui si è impegnati, l’impossi-bilità di dedicare tempo e gesti concreti di attenzione perso-nale, la fatica nell’elaborare iti-nerari di preghiera, la necessità di presentare linee di direzione spirituale nei confronti delle singole persone, le difficoltà nel dedicare energie per favo-rire a fondo confidenza, stima, e proposte radicali non facilita-no il compito di introdurre alla fede. Il momento dell’introdu-

zione si specifica nella coscien-za giovanile come fondamenta-le esperienza del sentirsi amati. A partire dall’intuizione della misericordia, un secondo mo-mento da favorire è l’incontro personale con Gesù, soprattut-to attraverso l’esperienza reale dell’ascolto della Parola di Dio. Questo momento è insostitui-bile ed estremamente singolare. Il giovane credente si accorge che la persona di Gesù non è semplicemente un modello universale, ma interseca qual-cosa della sua storia persona-le, è capace di cambiare le sue abitudini, anima i suoi pensieri. Gesù diventa Gesù per me.

GIOVANI E ADULTI VERSO IL SINODO

#ti dicO la MiaCONVEGNO ANNUALE DI PASTORALE GIOVANILE del Decanato di Busto Arsizio all’Oratorio di Sacconago

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6 Canto novoParrocchia di S. Giovanni Battista

TEMPI DELLO SPIRITO

la preghiera e la relazione fraterna

Per educare alla fede è evidente-mente indispensabile insegnare a pregare. L’indicazione precisa di un itinerario di preghiera, se si vuole uscire dalla genericità, è uno dei compiti più difficile ed impegnativi per un educa-tore. La direzione spirituale da assumere sarà quella di condur-re il giovane ad orientarsi verso la progressiva obiettività della preghiera cristiana, che passa attraverso il superamento di una eccessiva recensione di sè e della propria autocoscienza, per approdare alla contempla-zione del mistero di Dio, così come è apparso nella pasqua di Cristo e come è reso presente nell’Eucaristia.. Bisognerà con-durre a pregare con “gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù” (Fil 2,5). In una cultura che favorisce l’individualismo, il giovane credente ricerche-rà, senza rinchiudersi di fron-te alle più ampie relazioni e ai bisogni sociali, nuove forme di convivenza. La vita comu-ne nella storia della Chiesa si è sempre rivelata un contesto propizio per educare alla fede.

Queste nuove forme di convi-venza potranno essere pensate per tempi più o meno lunghi della giornata, oppure per qual-che giorno alla settimana, o per qualche periodo della vita. Per crescere nella fede i giovani de-vono essere sostenuti in ricche e generose esperienze di carità.

la folla e i discepoli

Per educare alla fede i giovani di oggi è necessario percorre-re contemporaneamente: due sentieri: il primo è quella del-la aggregazione, e il secondo quella della formazione. I van-geli sinottici testimoniano che

Gesù li ha percorsi entrambi: prima ha parlato alla folle (ag-gregazione), poi ha coltivato i discepoli (formazione).

Non solo aggregazione:di più c’è il vangelo

Forse, in questi ultimi tempi, la preoccupazione dell’aggre-gazione e la diminuzione di un presenza educativa ci ha por-tato a dimenticare un poco l’attenzione specifica verso la coltivazione dei discepoli. Tuttavia, all’inizio e alla fine di ogni avventura educativa sta il primato della grazia. La grazia conduce a riconoscere l’inter-vento misterioso di Dio nel cuore delle persone, nella dina-mica delle relazioni umane, nel costituirsi delle comunità, nelle vicende prospere o difficili del-la storia.

Bisogna vigilare sull’inizio, per-ché è un dono per un giovane, il decidersi a partire per lasciar-si educare. Tuttavia c’è un’intel-ligenza dell’inizio; non ha nulla di intellettualistico, prima di tutto è una relazione, che co-munica piuttosto la convinzio-ne che convince un giovane ad impegnarsi nella ricerca.

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7Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista

PER LA CARITA’ COMUNE

LA GESTIONE ORDINARIA

La gestione economica ordinaria dell’anno 2017 registra un totale di entrate di circa 930.000 euro e un totale di uscite di circa 995.000 euro. Rispetto agli anni preceden-ti si registra una leggera diminu-zione complessiva delle offerte in occasione dei momenti liturgici e delle benedizioni natalizie. Sono aumentati i contributi straordinari per le necessità delle Parrocchia e per le attività caritative.

la gestione ordinaria dell’oratorio S. luigi

Il rendiconto annuale della gestio-ne ordinaria dell’Oratorio corri-sponde ad una cifra indicativa di circa 180.000 euro. La Parrocchia contribuisce direttamente per il costo dell’educatore; la gestione ordinaria si sostiene a fatica in pa-reggio.

gestione ordinaria del centro giovanile Stoà

Le entrate a favore del Centro Stoà nel 2017 sono state di circa 59.000 euro, con i contributi delle varie parrocchie. La spesa di ge-stione è stata di circa 57.000 euro, di cui circa 28.000 euro per l’af-fitto dello stabile. In particolare, il centro Stoà viene sostenuto con un contributo annuo di 12.000 euro ciascuna da parte delle Par-rocchie di S Giovanni, S Miche-le, Sacro Cuore. Ogni parrocchia

della città si impegna a contribu-ire con una somma di 1.000 ogni anno. Il rimanente proviene dalle attività sostenute e dal contributo di concorsi pubblici e offerte pri-vate. Inoltre ogni anno si celebra la Giornata a favore di Stoà, in cui si raccoglie un contributo impor-tante per la gestione ordinaria.

Progetti di solidarietà I costi per le iniziative di carità (con il contributo di molti sog-getti, pubblici, ecclesiali e privati) sono di circa di 102.000 euro. Un progetto considerevole è quello dell’ Housing Sociale Santa Croce a favore di persone singole o per famiglie disagiate.

gestione degli immobili

La rendita dei beni immobili è di circa 128.000 euro dovuta ad un riordino dei contratti, a fronte di una spesa per manutenzione straordinaria di questi immobili di circa 103.000 euro. Attualmen-te i contratti di affitto sono tutti stipulati con autorizzazione della Curia diocesana, secondo le nor-me civili vigenti. Le imposte e le tasse ammontano a circa 38.000 euro.

MANUTENZIONE STRAORDNARIA

il Santuario di S. Maria

Il Santuario di S. Maria è stato

oggetto particolare della nostra fede e della nostra devozione nel-lo scorso anno in cui abbiamo celebrato il 500° Anniversario. Abbiamo provveduto, con tutti i permessi necessari, ad un’opera di manutenzione straordinaria. Indichiamo approssimativamente i costi sostenuti per i lavori com-piuti:

Restauro Organo 16.000Impianto elettrico 120.000Arredamenti 34.000Opere edili e termiche 26.000Laboratorio S. Gregorio 4.000Manutenzioni varie 5.000Spese professionali e legali 15.000Totale 220.000

Persone singole e varie asso-ciazioni, quasi un centinaio di contribuenti, hanno offerto ge-nerosamente per S. Maria un contributo complessivo di 90.000 euro. Un’altra persona ha lasciato in beneficienza per il Santuario circa 80.000 euro. Il debito rima-nente, di circa 50.000 euro è stato coperto con altri introiti ordinari della Parrocchia. Pertanto possia-mo dire che il debito per il restau-ro di Santa Maria è interamente saldato.

edifici di via Pozzi:ex cinema e adiacenze

Attraverso una attenta revisione delle spese, unita ad un rinnovato contratto di affitto con le Acli e

Parrocchia San Giovanni Battista - Anno 2017

la geStiONe ecONOMica della cOMuNità

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8 Sede della Direzione: Via Tettamanti 4, Busto Arsizio - Direttore responsabile: Emanuela BonecchiRegistrazione Tribunale di Busto Arsizio N. 7/67 - Fotocomposizione interna - Stampa: Grafiche Casbot - Samarate - VA

PER LA CARITA’ COMUNE

eNtrate aNNO 2017Offerte sante messe feriali e festiveOfferte devozionaliOfferte celebrazioni sacramenti Benedizioni natalizieContributi da enti religiosi e civiliOfferte per attività’ caritativeOfferte generiche per la parrocchiaRendite da immobiliEntrate straordinarie finalizzate (S.Maria e Via Pozzi)

totale entrate 2017

uScite aNNO 2017Remunerazione sacerdotiCosto personale dipendente Compensi per altri collaboratoriSpese di culto Spese di segreteria e stampaUtenze generali (Gas, Elettricità, Telefono)

Spese manutenzione ordinariaSpese assicurazioneCompensi a professionistiContributi gestione oratorio S. LuigiContributo gestione StoàBiblioteca capitolareIniziative di carità parrocchialiImposte e tasse e spese bancarieManutenzione straordinariaManutenzione straordinaria S.MariaManutenzione straordinaria Via Pozzi

totale uscite

tOtale riePilOgOEntrateUsciteUtile di esercizio

146.573,5160.782,5133.665,0030.030,0019.995,0078.241,3626.223,46

128.174,92410.000,00

933.685,76

35.846,6971.986,9429.457,0023.836,6322.356,3381.468,3651.811,2815.610,0026.873,0815.029,9013.300,003.223,48

102.374,9137.972,00

103.470,97 220.000,00 140.000,00

994.617,57

933.685,76994.617,57- 60.931,81

Per aiutare la Parrocchia S. Giovanni: PARROCCHIA S. GIOVANNI BATTISTA: BANCA PROSSIMA - MILANOCodice IBAN: IT 54 J 03359 01600 1000000 62310 Per informazioni: [email protected]

con il Consultorio per la Famiglia e provvedendo ad una collocazione regolare secondo la normativa vi-gente dei parcheggi, ci è stato possibile interveni-re per una iniziale ristrutturazione dell’ ex cinema. Abbiamo così ricavato, oltre ad un appartamento per stranieri in attesa di una definitiva collocazio-ne (Progetto Caritas Ambrosiana), dei locali per la Sede della Caritas decanale, la Segreteria del Centro di ascolto e una sala per incontri di circa 60 posti. I costi per le opere compiute fino ad ora ammonta-no a queste cifre:

Opere edili interne e esterne 90.000Opere elettriche e idrauliche 25.000Cancelli e cortili esterni 15.000Prestazioni varie aggiunte 10.000Totale 140.000 Anche questa spesa, come potete vedere dalla ta-bella, è già stata saldata.

Sede per la “San vincenzo”

Sempre nello stesso cortile, nella prossime settima-ne inizierà la manutenzione straordinaria della casa adiacente a via Pozzi, che verrà affidata alla S. Vin-cenzo perché possa continuare, con la consueta ge-nerosità, la sua opera caritativa. Questa previsione di spesa si aggira circa sui 100.000 euro che andrà a bilancio nel 2018.

Oratorio S. luigi

L’Oratorio S. Luigi è lo spazio più significativo per adempiere un compito educativo di educazione alla fede e alla promozione umana dei ragazzi. Tutto il complesso, con il passare del tempo, ha bisogno di un’ ampia e straordinaria revisione strutturale nei prossimi anni. In questi mesi abbiamo iniziato a fare gli interventi significativi di manutenzione: in particolare abbiamo revisionato la recinzione, rifatto completamente i servizi igienici e le docce, distinti per bambini e bambine; abbiamo messo in sicurezza alcuni infissi e la parte elettrica; inoltre abbiamo ricavato un campo giochi per i più piccoli con scivolo ed altalena. Un costo di previsione di spesa per questi interventi è così preventivato:

Opere edili, scarichi e pavimenti 85.000Idraulica e ventilazione 15.000Opere elettriche interne ed esterne 5.000Manutenzione e nuovi serramenti 12.000 Attrezzatura e manutenzione cortile 15.000Prestazioni varie aggiunte 10.000Totale 142.000

Queste spese, andranno a bilancio nel 2018.

In sintesi, per coprire le spese dei lavori che abbiamo av-viato, e che andranno a bilancio nel 2018, mancano circa 160.00 euro. Ci affidiamo a qualche persona buona o a qualche ente che possa venirci incontro. Ringraziamo anche tutti i volontari della Parrocchia per il loro prezio-so e instancabile lavoro.

Il Parroco Mons. Severino Pagani e il Consiglio per gli Affari Economici

reNdicONtO ecONOMicOaNNO 2017