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Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino Via E. Ferri, 75 - 25123 Brescia (Italia) Tel: 0302306873 - Fax: 0302309427 Mail: [email protected] - Web: www.scaip.it Gli uffici della segreteria sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00. In caso di momentanea assenza funziona la segreteria telefonica. Notiziario - Dicembre 2006

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SSeerrvviizziioo CCoollllaabboorraazziioonneeAAssssiisstteennzzaa IInntteerrnnaazziioonnaallee PPiiaammaarrttiinnoo

Via E. Ferri, 75 - 25123 Brescia (Italia)Tel: 0302306873 - Fax: 0302309427

Mail: [email protected] - Web: www.scaip.it

Gli uffici della segreteria sono aperti dal lunedì al venerdìdalle ore 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.

In caso di momentanea assenza funziona la segreteria telefonica.

NNoottiizziiaarriioo -- DDiicceemmbbrree 22000066

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Notizie dallo SCAIP

SSii eedduuccaa ccoonn ll’’eesseemmppiiooNon è sufficiente essere padri e madri dei propri figli, ma bi-sogna essere anche “maestri e guide”.Non basta dire loro: ecco la via della virtù da seguire, ma bi-sogna precederli con il buon esempio che è più efficace del-la parola.

(quaderno n. 10)

AAnncchhee iill ““nnoo”” èè nneecceessssaarriioo aallll’’eedduuccaazziioonneeUn ragazzo nel fondo di una prigione disse così al sacerdote:“Sì, sono qui ma la colpa è del mio padre e della mia madre.Me le davano sempre vinte e in più mi lasciavano fare sem-pre quello che volevo e sono finito qui in galera. Questa ca-tena spetterebbe più a loro che a me”.E notare che questo giovane era di buona nascita e apparte-neva ad una famiglia di egregia reputazione.

(quaderno n. 36)

LLaa ffaattiiccaa ddeellll’’eedduuccaazziioonneeIl fanciullo, che è un uomo in potenza, rassomiglia alla terradi cui è impastato.Come la terra, dopo il peccato originale, altro non generache bronchi e spine e solo a forza di sudore e ferro si ottieneda lei il buon seme che poi arriva alla maturità, così il cuoredell’uomo abbandonato a se stesso non germoglia che vizio etristezza.Se desiderate, quindi, vedere frutti di bontà e frutti di be-ne, non avete altra soluzione che usare ferro e lavoro e sof-ferenza.

(quaderno n. 36)

IIll bbeelllloo ddeellll’’eedduuccaazziioonneeS. Filippo Neri amava particolarmente i giovani, perché pen-sava che il bene fatto ad essi era il bene più fruttuoso che sipoteva fare in relazione a tutte le altre categorie di persone.Li amava particolarmente, perché vedeva che il trionfo dellagrazia e dell’amore di Dio nei giovani ha una efficacia e unabellezza particolare. Li amava soprattutto, perché, volendomigliorare la situazione del suo tempo, capiva che una rifor-ma è durevole solo se è fatta sopra i giovani perché l’abitodelle virtù che essi acquistano lo possono tramandare poi al-le future generazioni.

(quaderno n. 66)

IIll ffiinnee ddeellll’’eedduuccaazziioonnee:: vviivveerree ccoommee GGeessùùGesù è venuto sulla terra per portarvi i modi di vivere delcielo: l’amore verso Dio, la sobrietà con se stessi e l’amore alprossimo! Gesù è l’uomo nuovo che tutti dobbiamo essere.Tutta la sua vita è fatta di virtù, tenerezza, serietà, spirito disacrificio, delicatezza, purezza, intuizione, luce, fedeltà pa-ziente.

(quaderno n. 4)

I pensieri di P. Piamartal’educazione

II pprriinncciippii eedduuccaattiivvii ddii PPaaddrree PPiiaammaarrttaa

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NotizieFlash

•• RRiiccoorrddiiaammoo cchhee SSccaaiipp ppoottrràà eemmeetttteerree ddiicchhiiaarraazziioonnii vvaalliiddee aaiiffiinnii ffiissccaallii rreellaattiivvee aall 22000066 ssoollaammeennttee aa ffrroonnttee ddeellllee ooffffeerrtteecchhee ccii ppeerrvveerrrraannnnoo ccoonn vvaalluuttaa eennttrroo iill 3311 ddiicceemmbbrree 22000066..

Il nostro bilancio...in primo piano

I l giorno 27 aprile 2006 si è svolta l’Assemblea GeneraleOrdinaria dei soci dello Scaip per approvare il bilancioconsuntivo chiuso al 31/12/05.

Questi i numeri più interessanti.Nel corso del 2005 Scaip ha avuto in carico i seguenti 6 pro-getti da realizzare nei Paesi in Via di Sviluppo cofinanziati daRegione Lombardia (RL), Fondazione Cariplo (FC) e Fon-dazione Comunità Bresciana (FCB):

•• 44 pprrooggeettttii ccooffiinnaannzziiaattii ddaallllaa RRLLProgetto “Formazione professionale”

Gloria - Bahia - Brasile chiusoProgetto “Promozione umana”

Fortaleza - Cearà - Brasile chiusoProgetto “Recupero ambientale”

Lima - Perù chiusoProgetto “Innovazione tecnologica”

Fortaleza - Cearà - Brasile in corso

•• 11 pprrooggeettttoo ccooffiinnaannzziiaattoo ddaallllaa FFCCProgetto “Sviluppo abilità lavorative”

Luanda - Angola chiuso

•• 11 pprrooggeettttoo ccooffiinnaannzziiaattoo ddaallllaa FFCCBBProgetto “Realizzazione telecentro”

Fortaleza - Cearà - Brasile in corso

Per queste iniziative Scaip ha ricevuto i seguenti fondi:dalla Regione Lombardia 73.000,00 Euroda offerte private 62.000,00 Euro

Inoltre Scaip è stato di sostegno a 22 realtà bisognose nel ter-zo mondo (missionari piamartini e altri partners riassuntinella seguente tabella) per un totale di 690.000,00 Euro.

Ricordiamo a tutti i benefattori e simpatizzanti che il nostrobilancio consuntivo, disponibile in forma completa presso inostri uffici, è certificato dalla società di revisione Fidalta Spadi Milano che, in data 10 marzo 2006, ha rilasciato il docu-mento che comprova la chiarezza e la veridicità della situa-zione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico del-l’Associazione.

Il Vice Presidente SCAIPLorenzo Manessi

Iniziative sostenute da SCAIPsenza il cofinanziamento di enti pubbliciAAssssoocciiaazziioonnee IIll PPoonntteeAAssssoocciiaazziioonnee OOppeerraazziioonnee LLiieettaa OOnnlluussAAssssoocciiaazziioonnee MMEECCGGrruuppppoo AAnnggoollaa SSoolliiddaarriieettàà GGrruuppppoo MMaallìì GGaavvaarrddooGGrruuppppoo MMiissssiioonnaarriioo MMuurraatteellllooMMiissssiioonnee ddii MMaatteellaannddiiaa -- BBrraassiilleeMMiissssiioonnee ddii PPoonnttaa GGrroossssaa -- BBrraassiilleeMMiissssiioonnee ddii CCuurriittiibbaa -- BBrraassiilleeMMiissssiioonnee ddii FFoorrttaalleezzaa -- BBrraassiilleeMMiissssiioonnee ddii LLuuaannddaa -- AAnnggoollaa MMiissssiioonnee ddii LLuuccaallaa -- AAnnggoollaaMMiissssiioonnee ddii MMaaccaappàà -- BBrraassiilleeMMiissssiioonnee ddii SSaannttiiaaggoo -- CCiilleeMMiissssiioonnee ddii SSaaoo BBeennttoo -- BBrraassiilleeMMiissssiioonnee ddii TTaallccaa -- CCiillee MMiissssiioonnee ddii UUnniiaaoo DDaa VViittoorriiaa -- BBrraassiilleeOONNGG MMaarriiaa LLuuiissaa -- AAnnggoollaaSSuuoorree FFoorrttaalleezzaa -- BBrraassiillee

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Notizie dallo SCAIP

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Notizie dallo SCAIP

N ato ufficialmente il 29 ottobre 1983 lo Scaip ha cer-cato con impegno e serietà di raggiungere in modoadeguato gli obiettivi previsti dallo statuto.

Talvolta le forze vive dell’associazione sono venute un pocomeno, talvolta invece hanno dato il meglio di se stesse ed or-gogliosamente si può dire che sono stati raggiunti alcuni tra-guardi non indifferenti.Molto ci resta da fare, ma la speranza di far progredire la no-stra associazione in modo tale che risponda proficuamentealle aspettative, si basa su solidi presupposti.Noi dello Scaip intendiamo intensificare la nostra azionevolta a sensibilizzare il mondo laico, perché sempre di più so-stenga gli sforzi dei nostri partner. Siamo convinti di esserein condizioni privilegiate potendo aiutare i nostri fratelli bi-sognosi tramite persone che conosciamo e che utilizzano inostri contributi nel migliore dei modi e senza sprechi di al-cun genere.Siamo prossimi al Santo Natale, la festività della gioia, dellapace, della fratellanza e del riscatto umano e chiudendosi unanno è d’obbligo fare un bilancio di quanto fatto.Le richieste di intervento dei nostri missionari in Cile, Bra-sile, Angola e ultimamente anche in Mozambico, sono co-stantemente in aumento, ma dobbiamo prendere atto che i

sempre minori contributi pubblici limitano la nostra capaci-tà di soddisfare tali necessità.L’impegno dei nostri missionari per la realizzazione del ri-scatto umano e sociale di tanti giovani poveri e abbandonati,comporterebbe infatti l’utilizzo di grandi mezzi.Lo Scaip grazie alla generosità di tanti sostenitori (ex alunni,soci, enti e benefattori privati) è riuscito a realizzare alcuniprogetti e a far fronte, anche se parzialmente, ad alcune ne-cessità impellenti. La riconoscenza per tutti voi che ci segui-te non può essere che grande.Un sincero grazie da parte del Consiglio di Amministrazio-ne, dei collaboratori, dei missionari e di tutti quei ragazzi chesono assistiti con il vostro aiuto.Il Beato Piamarta richiamava spesso la realtà che Dio è pre-sente là dove c’è carità verso il prossimo, specialmente se ilprossimo sono i più piccoli.Nella ricorrenza di questo Santo Natale lasciamoci quindicoinvolgere in un atto di generosità.Solo così sarà per tutti noi un bel Natale Cristiano.Con questi sentimenti auguro a tutti voi un Buon Natale eun felice anno nuovo.

Il Presidente SCAIPCamillo Fratus

La riconoscenzanon può essere che grande

A i bimbi e ai poveri, a tutti coloro che soffrono e sono soli,donate loro sempre un gaio sorriso;donate loro non solo le vostre premure, ma anche il vostro cuore.Può darsi che non si sia in grado di donare molto,però possiamo sempre donare la gioiache scaturisce da un cuore colmo d’amore.Che Dio vi renda in amore tutto l’amore che avete donatoo tutta la gioia e la pace che avete seminato attorno a voi,da un capo all’altro del mondo.

Da “Nel cuore del mondo”Rizzoli editore

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L’Italia supera gli Usain tirchieria

Notizie dallo SCAIP

C he vergogna: primi! C’è una tabella, nelle classifi-che internazionali dei paesi ricchi, in cui non cibatte nessuno: siamo il paese più avaro negli aiuti

ai paesi poveri. Così tirchio che con l’ultima finanziaria de-stiniamo al Terzo Mondo, alla lotta alla fame, alla guerra al-l’Aids, al riscatto delle favelas, 392 milioni di euro: 15 inmeno di quelli distribuiti come premio natalizio ai dipen-denti del ministero dell’Economia. Eravamo secondi, tra itaccagni, dopo gli Usa. Ora siamo in testa: diamo ai dispe-rati lo 0,11% delle nostre ricchezze. Sette volte meno diquanto ci eravamo impegnati a dare. Sia chiaro: non è col-pa della destra al governo. Quello 0,7% che avevamo deci-so di versare con gli altri Paesi occidentali (Olanda, Dani-marca, Svezia, Norvegia e Lussemburgo vanno addiritturaoltre) non l’abbiamo mai raggiunto. E la storia della nostracooperazione, anche negli anni generosi, non ha lasciatosolo ricordi luminosi. Anzi. Il 97% dei soldi finiva a impre-se italiane che si offrivano di fare questo o quello giro per ilmondo, al punto che la Corte dei Conti espresse «il dubbioche più che fare cooperazione ai paesi in via di sviluppo sisiano volute salvare difficili situazioni imprenditoriali no-strane». Non bastasse, molti di questi progetti passaronoalla storia per la loro demenza: silos di vetroresina che siscioglievano al sole in Sudan, caseifici per la mozzarella inPerù, piantagioni di fichi d’ India sulle Ande boliviane, cor-si di sindacalese in Vietnam, partite di scarponi numero 46per i piccoli campesinos boliviani... Più un contorno di tan-genti, arresti, figuracce internazionali. Va da sé che lo scan-dalo fu preso a pretesto per colpire non chi aveva mangiatosugli affamati, ma gli affamati. (…)

E intanto, i paesi poveri aspettano. E con loro aspettano itremila volontari che si dannano l’anima alle frontiere delmondo curando lebbrosi e suturando ferite e costruendostampelle per 1.000 euro al mese. Mille, che diventano3.000 e cioè un terzo di quanto prende un autista nelle am-basciate disagiate, solo nel caso di specialisti assunti permissioni speciali. L’anno scorso, tutte insieme, le 146 Ongriconosciute hanno ricevuto dallo Stato 68 milioni di euro.Un sesto del loro bilancio, che grazie a Dio conta sulla ge-nerosità dei privati, sennò addio. Quest’anno avranno an-cora meno. (…)

Tratto da Corriere della Sera del 31 dicembre 2005GGiiaann AAnnttoonniioo SStteellllaa

PPrreennddeennddoo ssppuunnttoo ddaallll’’aarrttiiccoolloo qquuii pprrooppoossttoo ssoonnoo aa rriinnggrraazziiaarree ttuuttttii ii bbeenneeffaattttoorrii cchheeooggnnii aannnnoo ssoosstteennggoonnoo lloo SSccaaiipp,, ii mmiissssiioonnaarrii ee ttuuttttee llee iinniizziiaattiivvee cchhee llaa nnoossttrraa aassssoocciiaa--zziioonnee pprroommuuoovvee.. SSoolloo ggrraazziiee aall ssiinnggoolloo ccoonnttrriibbuuttoo ddii ooggnnuunnoo ddii vvooii rriiuusscciiaammoo aa rraaggggiiuunn--ggeerree iimmppoorrttaannttii ttrraagguuaarrddii.. TTrraagguuaarrddii vviinncceennttii ee ttrraassppaarreennttii,, ttrraagguuaarrddii uuttiillii ee pprreezziioossii,,ttrraagguuaarrddii ccoommpplleessssii ee ttoorrttuuoossii,, mmaa cchhee sseemmpprree ssoosstteennggoonnoo ccoonn eenneerrggiiaa llee iiddeeee ee llee ssppee--rraannzzee ddii cchhii,, aa vvooccee bbaassssaa,, cchhiieeddee uunnaa mmaannoo ddiissppoonniibbiillee..UUnn aauugguurriioo ccaalloorroossoo ddii BBuuoonnee FFeessttee ee uunn sseennttiittoo ggrraazziiee aa ttuuttttii!!

IIll VViiccee PPrreessiiddeennttee SSCCAAIIPPLLoorreennzzoo MMaanneessssii

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I progetti dello SCAIP

Direzione Brasile...una mostra per tutti

P ercorso di educazione allo sviluppo e sensibilizzazione ri-volto a persone di ogni età, con particolare attenzione aglistudenti di Brescia e provincia, sul mondo del Brasile e del-

la solidarietà internazionale.E’ questo il sottotitolo dell’iniziativa che Scaip e OperazioneLieta propongono dal 27 novembre al 14 dicembre 2006.La nostra associazione, impegnata dal 1983 in attività di co-operazione internazionale nel Sud del Mondo, è presente sulterritorio brasiliano ove sostiene l’opera dei padri missiona-ri e, in Italia, ove promuove attività di sensibilizzazione del-l’opinione pubblica sui temi della mondialità.Per questo motivo e forte degli ideali che caratterizzano lasua più che ventennale esperienza, ritiene di prioritario inte-resse sensibilizzare l’opinione pubblica sulla realtà Brasilianae sulle tematiche della solidarietà internazionale e valorizza-re tutti i soggetti che operano sinergicamente in Brasile: ilmondo non-profit di Scaip e dei missionari Piamartini, e ladimensione profit rappresentata da alcune aziende brescianegià impegnate sul territorio.Questo progetto, ospitato nei locali dell’Istituto Artigianellidi Brescia, propone un approfondimento della realtà brasilia-na che evidenzia la stretta relazione che intercorre da tempotra Italia e Brasile. E’ opportuno sottolineare che questa ini-ziativa fonda le sue radici nella più che ventennale attività diservizio offerto da Scaip ai missionari Piamartini in Brasileche si adoperano quotidianamente per promuovere azionivolte principalmente alla formazione professionale e scolasti-ca (così come recita il secondo obiettivo del Millennio delleNazioni Unite: “Assicurare l’istruzione elementare universa-le”). Il percorso rilegge il Brasile partendo da un rapportoche si è profondamente modificato nel corso del tempo. Se siparlava di una situazione di colonialismo economico e cultu-rale di subordinanza Nord-Sud del Mondo, passando poi adun’azione in larga parte connotata da assistenzialismo e co-operazione, oggi si parla invece di solidarietà internazionaleintesa come opera aperta e realizzabile solo attraverso l’inte-razione e il contributo di tutte le persone coinvolte nei pro-getti di sviluppo. Si passa quindi da un modello di “solidarie-tà imposta” ad un modello di “cooperazione condivisa”.Il progetto si pone in linea con l’Ottavo Obiettivo del Mil-lennio delle Nazioni Unite: ”Sviluppare una partnership glo-bale per lo sviluppo”. Ci troviamo infatti in un contesto incontinua crescita e cambiamento, in cui si parla sempre piùdi forme nuove di collaborazione. All’interno di questo nuovo punto di vista, anche il mondodell’impresa profit può assumere un ruolo di primaria im-

portanza, partendo dal concetto di responsabilità sociale del-l’impresa.Un modello imprenditoriale che si coordini attivamente conla società civile per la realizzazione di azioni di solidarietà;una forma di azione di impresa in cui, proprio nell’attenzio-ne al soddisfacimento delle attese sociali ed ambientali, sap-pia trovare un alimento per il suo stesso progresso.La manifestazione proposta ha finalità principalmente infor-mative e di sensibilizzazione sul mondo del Brasile e della so-lidarietà internazionale; è rivolta alla cittadinanza intera epone un’attenzione particolare alla fascia studentesca. La partecipazione attiva a questo percorso culturale favoriscela maturazione di una coscienza civile dei giovani secondo lospirito della “nuova cooperazione”.

La manifestazione si terrà dal 27 novembre al14 dicembre 2006 con apertura al pubblicodalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso i localidell’Istituto Artigianelli di Brescia. L’apertu-ra della mostra alle scuole sarà limitata allesole mattine dalle ore 9.00 alle ore 12.00, conpercorsi di circa un’ora per gruppo.

Le scuole che desiderano partecipare all’i-niziativa dovranno prenotare la visita sce-gliendo tra due possibili opzioni:

1. visita libera della mostra fotografica eesposizione macchine da caffè;

2. visita alla mostra più laboratori didatticiinteramente gestita da educatori.

Questa seconda opzione prevede la possi-bilità di iscrivere massimo 30 bambini pervolta, di età possibilmente omogenea.

Per informazioni e iscrizioni rivolgersiai seguenti recapiti:

Tel 030 2306873 - Fax 0302309427Mail: [email protected]

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MMoossttrraa ffoottooggrraaffiiccaa ee ddiiddaassccaalliiccaa ssuull BBrraassiillee ttrraammiittee ll’’uuttii--lliizzzzoo ddii ppaannnneellllii eessppoossiittiivvii. La presentazione ripercorrerà lastoria del Paese e presenterà le attività svolte da Scaip nei pri-mi 23 anni di servizio internazionale a supporto dei missio-nari e delle popolazioni locali. Le immagini dimostreranno l’evoluzione delle località inte-ressate dagli interventi di cooperazione allo sviluppo e sa-ranno accompagnate da proiezioni che mostreranno alcu-ne immagini significative sulla vita in Brasile.

LLaabboorraattoorrii ddiiddaattttiiccii ppeerr ggllii ssttuuddeennttii ddeellllee ssccuuoollee pprrii--mmaarriiee iinnffeerriioorrii..Due educatrici accompagneranno gli studenti di Bresciae Provincia con attività ludico-didattiche riconosciutequali metodi privilegiati per far avvicinare i ragazzi aitemi della intercultura e della cooperazione. In que-sta fase saranno coinvolti anche gli insegnanti con ma-teriale di supporto.

EEssppoossiizziioonnee ddii mmaacccchhiinnee ddaa ccaaffffèè ssttoorriicchhee conbreve percorso sulla lavorazione del caffè. Il caffè,uno dei principali prodotti dell’economia brasiliana,diventa punto di incontro nella collaborazione diimprese italo-brasiliane. Tale attività promuoveforme congiunte di produzione e vendita che ga-rantiscono benefici condivisi alle economie deidue Paesi nel rispetto dei diritti dei lavoratori lo-cali. L’iniziativa de “Il caffè della solidarietà”contribuisce, grazie al sistema della responsabi-lità sociale d’impresa, a sostenere Scaip nei suoiprogetti di cooperazione in Brasile.

SSaabbaattoo 22 ddiicceemmbbrree 22000066 aallllee oorree 1199..0000 sarà presentato il libro “La forza di viveredella foresta amazzonica” promosso da «Club41 Brescia» il cui ricavato dalla vendita sarà destinatohai progetti sostenuti dalle organizzazioni Scaip e Operazione Lieta.

I progetti dello SCAIP

Al termine dell’esposizione bresciana, la mostra sarà riproposta in altre città e paesiitaliani. L’operazione sembra molto impegnativa, ma ci occorre solo una stanza o unpiccolo salone (parrocchia, biblioteca …) per allestire gratuitamente l’intero percorsofotografico. Grazie all’attenzione e allo spirito d’iniziativa di tutti voi riusciremo a pro-grammare un tour degno di nota. Perchè aspettare? Contatta i nostri uffici per veri-ficare insieme la tua idea e programmare con noi l’iniziativa!

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I progetti dello SCAIP

Conclusi i due progettidi promozione umana a Fortaleza - Brasile

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““PPrrooggeettttoo ppeerr llaa rreeaalliizzzzaazziioonnee ddii uunn tteelleecceennttrroo ppeerr llaa pprroo--mmoozziioonnee ddeellllaa ggiioovveennttùù ppiiùù ppoovveerraa nneellllaa mmiissssiioonnee ddeellllaa PPaa--rróóqquuiiaa NNoossssaa SSeennhhoorraa ddee NNaazzaarréé””

Data di inizio: Giugno 2005Partner in Brasile: Paróquia Nossa Senhora de Nazaré - FortalezaResponsabile del progetto in loco: Padre Battista PoinelliPartner cofinanziatore: Fondazione della Comunità Bresciana

Si è recentemente concluso ilprogetto di sviluppo che ha co-involto numerosi giovani diFortaleza in un percorso di for-

mazione professionale nel campo dell’informatica. Grazieallo sforzo profuso dai nostri missionari che avevano richie-sto fortemente questa iniziativa, 75 tra ragazzi e ragazze han-no concluso positivamente i tre cicli trimestrali previsti daicorsi di formazione. Il progetto ha consentito di allestire unlocale con attrezzature didattiche ed informatiche adeguate(con 20 postazioni informatiche complete) e di sostenere ilpagamento dei salari dei docenti coinvolti.Finito il periodo di cofinanziamento, i padri potranno ripro-porre in autonomia la stessa esperienza coinvolgendo ognianno uno stesso numero di giovani partecipanti.Per spiegare in poche parole l’esito di questo progetto pos-siamo leggere la lettera di Padre Poinelli che scrive: “Questirisultati ci riempiono di gioia e ci fanno vedere al futuro con unospirito nuovo. Il Centro riceve parecchie richieste di iscrizione e,negli anni futuri, riusciremo a soddisfare quanti vedono, nella no-stra struttura, la possibilità di cambiare la loro vita, garantendo aipiù bisognosi un futuro migliore”. Vogliamo infine comunicare che l’Ufficio per lo Sviluppo Eco-nomico della Prefettura di Fortaleza ha visitato il Centro com-plimentandosi per il lavoro svolto grazie a questo progetto siaa sotto il profilo tecnico, sia per la qualità di corsi proposti.

““PPrroommoozziioonnee uummaannaa aattttrraavveerrssoo llaa ffoorrmmaazziioonnee pprrooffeessssiioonnaa--llee ddii ggiioovvaannii aappppaarrtteenneennttii aallllee ffaassccee mmeennoo aabbbbiieennttii ddeellllaa cciitt--ttàà ddii FFoorrttaalleezzaa””

Data di inizio: Aprile 2004Partner in Brasile: Escola Profissional Padre João Piamarta di Fortaleza Responsabili del progetto in loco: Padre Albino Buffoli e Padre Felski SidneiPartner cofinanziatore: Regione Lombardia

A Fortaleza si conclude un altro pro-getto di sviluppo avviato nel 2004 perfavorire la formazione professionaledei giovani in situazione di povertà. Leattività previste, la realizzazione di cor-si formativi di avviamento al lavoro nel

settore dell’elettronica e dell’informatica, hanno coinvolto inquesti anni già 720 giovani locali (360 per ramo di specializza-zione). L’opportunità offerta dai corsi di apprendere nuove co-noscenze ha garantito possibilità concrete di accesso al merca-to del lavoro locale. I laboratori di elettronica e di informaticache sono stati allestiti, rimarranno ora a disposizione dellaEscola Profissional nella speranza di poter continuare in que-sta opera. Trasmettere fiducia ai giovani è il metodo miglioreper scoprire le loro capacità e favorirne il protagonismo; que-sto è quanto quotidianamente fanno i nostri missionari perpromuovere un futuro migliore alle giovani generazioni.

SSii ccoonncclluuddee ccoonn qquueessttii dduuee pprrooggeettttii iill pprrooggrraammmmaa ddii ssvvii--lluuppppoo ppeerr llaa cciittttàà ddii FFoorrttaalleezzaa ssuuii tteemmii ddeellllaa ffoorrmmaazziioonnee iinnaammbbiittoo tteeccnnoollooggiiccoo ddeeii ggiioovvaannii iinn ssiittuuaazziioonnee ddii ddiissaaggiioo.. UUnnsseennttiittoo ggrraazziiee aa ttuuttttii ccoolloorroo ((eennttii ppuubbbblliiccii,, ffoonnddaazziioonnii ee ssiinn--ggoollii bbeenneeffaattttoorrii)) cchhee hhaannnnoo rreessoo ppoossssiibbiillii qquueessttii pprrooggeettttii!!

RegioneLombardia

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Nuove importanti sfide...laboratori, allevamenti e idroterapia

I progetti dello SCAIP

L’ autunno del 2006 ha portato buone notizie per iprogetti dello Scaip. Nell’anno che vede tutti noiimpegnati nella realizzazione di un percorso educa-

tivo sui temi della solidarietà internazionale in Brasile, sonostati approvati due progetti di cooperazione che si occupe-ranno dei giovani di questa grande nazione.

IIll pprriimmoo pprrooggeettttoo, del quale vi abbiamo parlato nello scor-so numero, è intitolato “Centro di promozione umana e socialenella Paròquia di Santa Edwiges di Curitiba (Paraná)” e vede loScaip promotore di un percorso pluriennale dedicato allaformazione professionale dei giovani locali. Gli ambiti indi-viduati saranno inizialmente quelli della sartoria e dell’arti-gianato locale ai quali si affiancheranno nel tempo ulterioripercorsi formativi. Il responsabile brasiliano del progetto,Padre Ivo Nardelli, sta infatti collaborando con le autoritàpubbliche locali per un loro maggior coinvolgimento in que-sto ambizioso progetto. Grazie alla Consulta per la Pace delComune di Brescia (nostro partner cofinanziatore) e aglisforzi della realtà missionaria Piamartina sarà possibile crea-re nuove opportunità di lavoro per i giovani delle periferie diCuritiba.

IIll sseeccoonnddoo pprrooggeettttoo approvato dal titolo “Piano acqua e for-mazione del personale al Recanto da Paz di São Bento (Maran-hão) è invece finalizzato alla formazione di personale socio-sanitario che si impegni nelle attività in acqua (idroterapia)con i ragazzi disabili ospiti del centro Recanto da Paz. Siamosicuri che il corso di aggiornamento proposto porterà nuovistimoli e nuove professionalità che contribuiranno a garanti-

re una ancor maggiore attenzione per i giovani ospiti delCentro. Il progetto, realizzato in collaborazione con Opera-zione Lieta e la Fondazione della Comunità Bresciana, pre-vede inoltre lo scavo di un nuovo pozzo, la manutenzionedella piscina utilizzata per gli esercizi di idroterapia e la si-stemazione dei servizi sanitari.

Sono stati inoltre sottoposti ad altri cofinanziatori duenuovi progetti riconducibili ad un medesimo programmapluriennale di sviluppo per l’area di Matelandia (Paraná)legati al tema della zootecnia. Grazie al lavoro con i Padripiamartini, la collaborazione di alcuni municipi brasiliani edi alcune realtà imprenditoriali locali, sarà possibile avvia-re un percorso di formazione in tema di suinicoltura dedi-cata a giovani disoccupati. Sarà inoltre realizzato un picco-lo allevamento che consentirà ai giovani corsisti di miglio-rare le competenze acquisite durante le lezioni in classe. Lavendita periodica degli animali sul mercato locale consen-tirà alla scuola professionale Pe. João Piamarta di generarepiccole entrate che saranno utilizzate per i numerosi biso-gni della missione.

Paolo Taraborelli

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La storia di un’amicizia: due alpini si ritrovano missionariin Africa

Sto portando a termine il mio primo anno di attivitá missionariain São Bento, che é iniziata all’ombra (umanamente parlando) deltriste incidente che ha portato alla casa del Padre l’amico Giovan-ni Conforti, volontario missionario, che ha dedicato parte dei suoiultimi anni di vita aiutando le missioni Piamartine in Angola.

Pomeriggio del 06/11/1961, devo lasciare casa e dirigermi aMontorio Veronese: devo fare la naia. Non si parlava in quel-l’epoca di obiezione di coscienza. Il distacco era doloroso, mai racconti della letteratura ci avevano riempito la testa dell’a-more per la patria. Mamma ha voluto accom-pagnarmi alla corriera e al momento del salu-to trattiene le lacrime e io, con la frase fatta ca-ratteristica di quella epoca la sostengo:”Mam-ma non piangere la patria mi chiama!”. Devomostrarmi forte, anche se il mio cuore é a pez-zi. Appare la corriera e la mamma fugge; dalfinestrino vedo che ha gia salito le scale del sa-grato della chiesa parrocchiale, piange ed en-tra. È l’ultima volta che vedo la mamma in pie-di: la malattia in breve tempo la stroncherá.Dalla corriera al treno. Allo scendere siamo in-quadrati e caricati su camion militari che ci porta-no alle casermette. Si entra nel C.A.R. e, intrup-pati, ci conducono alla Casermetta della compa-gnia Tirano (quando ci destineranno al reggi-mento il Tirano sará battaglione). All’entrata delnostro alloggio mi colpisce la figura di un ragaz-zotto, piccolotto e grassottello in borghese conun cappello alpino in testa; in seguito vengo a sa-pere che quello é il piantone che viene cambiato ogni due ore.Quel piccolo alpino alle sue prime armi rimane marcato nel miopensiero; non ricordo la sua fisionomia, ma la sagoma accompa-gna i miei ricordi della vita militare. Non vedró piú quell’alpino,che vigiló per noi in quella prima notte insonne piena di nostal-gia della famiglia e degli amici. Luanda, Angola, anno 1999. E’ giá notte; arrivo, stanco e sfi-nito da Lucala e finalmente mi posso ristorare con una tantodesiderata e gradita doccia.A cena ci sono due signori italiani, me li presentano come vo-lontari bresciani, uno é piccolotto e grassottello; é tutto pe-pe, ma molto buono e sensibile. Con il tempo scopriró la suagenerositá e la sua disponibilitá accompagnata sempre conuna grande allegria. “Piacere! Gianni Conforti”... ”Il piacereé mio! P. Battista”. Seguono altri convenevoli. Ogni giornoche passa il sentimento di amicizia recentemente stabilito sirafforza. Pochi giorni dopo, a cena, inizia il seguente dialo-

go: “Sono del 1940”... “Anch’io”... “Sono un ex Alpino”...“Anch’io”... “Ero del primo contingente”... “Ho fatto ilC.A.R. a Montorio Veronese”... “Anch’io”.Mi rivolgo agli altri commensali e racconto che “tra gli alpiniche vivevano nella mia casermetta, c’era un sardo.Quando arrivó il Natale il sardo andó in licenza e per il fat-to che abitava lontano, gli permisero di rimanere in casa piútempo. Al ritorno ci portó ogni ben di Dio caratteristicodella Sardegna come segno di gratitudine per l’amicizia chegli avevamo offerto”. Non avevo ancora terminato di rac-contare tutto che Gianni intervenne subito: “Anch’io eropresente”… “Tu sei stato di piantone alle camerate appenasono arrivato al C.A.R.”... “É proprio cosí”. A Verona noidue facevamo parte della Compagnia Tirano, e dopo? “Iosono andato a Vipiteno al Battaglione Morbegno, comemortaista” ... “Io come autista facevo parte della Compa-gnia Comando, del battaglione Edolo e passai la naia a Me-

rano” affermó Gianni. Mi trovavo, dopo 38anni davanti a quel ragazzotto piccolo e gras-sottello che avevo intravisto a Verona nellaprima notte di naia.I nostri incontri e dialoghi si intensificano:scherziamo, parliamo di progetti, giochiamo acarte, beviamo la nostra birretta assieme. Loinvito a Lucala, ma la guerra non permetteva ainon residenti di uscire da Luanda. Nei duemesi che ogni anno passa in Angola è sempresuperoccupato nel lavoro di manutenzionedella nostra scuola e nella casa delle suore. Fi-nisce la guerra e finalmente nel 2005 Gianniviene a Lucala e rimane incantato da questa re-gione. Lavora sodo, fa amicizia con quella gen-te semplice. Facciamo insieme il progetto del-l’illuminazione della chiesa di Lucala, ci incon-treremo nuovamente in un suo prossimo viag-gio. Ma nel mese di ottobre dello stesso annovengo trasferito dal Superiore Generale in

Brasile. Ritorno in Italia per incontrare la mia famiglia e gliincontri con Gianni sono quasi quotidiani seppur brevi. Vie-ne il momento di tornare in Brasile. Il giorno prima della miapartenza viene a salutarmi in casa di mia sorella Agnese, sa-rá, senza immaginarlo, l’ultimo addio.Nei primi giorni della mia permanenza in Brasile giunge latriste notizia: Gianni é stato vittima di un mortale inciden-te automobilistico. Gianni se n’é andato lasciando un gran-de vuoto. Ma... nella mia stanza, qua in Brasile, all’ombradel quadro del nostro caro Fondatore Beato Giovanni Pia-marta, ho l’angolo dei ricordi. Giovanni Conforti (ragaz-zotto piccolo e grassottello) vive con me e mi accompagnanell’attivitá di São Bento come un giorno mi accompagnóin Lucala. Giovanni grazie per la tua amicizia e la tua pe-renne presenza.

São Bento - BrasileP. Battista Franzoni

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Lettere dai Missionari

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Lettere dai Missionari

La missione di Mocodoene...affidata ai Piamartini

Cari amici dello Scaip, sono contento per la possibilità di con-frontarmi con un mondo che porta con sè nuovi e complessiproblemi e nello stesso tempo nuove sfide per la Congrega-zione dei Piamartini. Qui a Mocodoene (Mozambico) sonostato accolto con favore da tutte le persone. Ho colto sui lorovolti un po’ di delusione per il fatto che la mia scarsa cono-scenza della lingua non mi permetteva di entrare subito in lo-ro contatto per ascoltare le cose che avrebbero voluto dirmi.Mi sto rifacendo studiando con impegno con l’aiuto dei duechierici Antonio e Higino e vedo che la gente accompagna consperanza i miei progressi.In questi giorni ho avuto modo di guardarmi attorno e diabbozzare alcune prime e certamente provvisorie conside-razioni. Già nel viaggio da Maputo a Mocodoene ho avutomodo di constatare che qui non esiste, se non in minimaparte, una struttura abitativa come noi siamo abituati a ve-dere. Esistono poche città e nessun paese, ma innumerevo-li insediamenti, distanti tra loro da duecento a cinquecentometri, di tre/quattro capanne abitate da piccoli clan-fami-glia. Tutto il territorio è coperto da questi insediamenti cia-scuno con la propria terra attorno, come se qualcuno aves-se precedentemente pianificato la suddivisione di esso par-tendo da Sud verso Nord. E’ impressionante, portando l’e-sempio della nostra missione di Mocodoene, che in una zo-na in cui non si vedono “case”, al mattino, arrivino più diduemila ragazzi per la frequenza scolastica. Nel nostro ter-ritorio che ha un diametro di circa cento chilometri, non sivedono, oltre quelle della Missione, che una decina di mi-nuscole casette in muratura. Credo che il Mozambico deb-ba confrontarsi con la realtà e che lo sviluppo dovrà verifi-carsi seguendo due traiettorie. Una è quella dello sviluppodelle poche città esistenti evitando però di correre il ri-schio, che già si sta constatando, di creare altre realtà comeMaputo dove attorno ad una città dalle caratteristiche eu-ropee si vedono interminabili distese di baracche che ospi-tano migliaia e migliaia di persone affamate e lì addensatepensando di trovare condizioni di vita migliori. L’altratraiettoria che il Paese deve percorrere è quella dello svi-luppo equilibrato delle varie zone che permetta alla popo-lazione disseminata in esse di sviluppare condizioni di vitamigliori di quelle attuali.La nostra Missione, mi pare, si inserisce in questa secondalinea. Credo che questo indirizzo debba essere ripreso eportato avanti con coraggio e con intelligenza. Si tratta dicapire bene che cosa è necessario e possibile e, da lì, piani-ficare i nostri interventi senza lasciarci prendere dalla sma-nia del fare, ma anche senza lasciarci intimorire di fronte al-le difficoltà e senza indugiare troppo. Sono chiaramente

persuaso che gli anni di vita che rimangono da vivere sia ame che a Padre Modesto non saranno sufficienti per potervedere ciò che si desidera che si realizzi in questa terra, manon è lecito fare marcia indietro. E’ un’opera che necessitadell’apporto di una grande quantità di contributi sia intel-lettuali che operativi e finanziari. C’è bisogno di un grandeprogetto, che va dalla pianificazione territoriale, alla siste-mazione delle vie di comunicazione (che esistono ma sonopraticabili con difficoltà), alla distribuzione dell’acqua (chec’è ma non è distribuita), alla fornitura di energia elettrica(di cui il Mozambico è ricco ma non ha ancora distribuito),alla costruzione di case in muratura che sostituiscano le ca-panne, alla coltivazione dei campi (di cui i clan-famiglia so-no proprietari ma non sanno coltivarli) con una redditivitàadeguata, all’allevamento del bestiame (che manca quasicompletamente), alla creazione di imprese di produzione edi sevizi, alla creazione di luoghi in cui la persone possanocurarsi ed essere educate alla salute. Alla base di tutto, inol-tre, è necessaria un’ampia ed efficace azione educativa, for-mativa ed evangelizzatrice.A Maputo, ho incontrato all’Ambasciata il Console Italianocon il quale ho iniziato un interessante cammino di colla-borazione. Ho apprezzato anche il solo fatto che mi abbiaaccolto e chiesto alcuni consigli. Mi ha sollecitato ad in-contrare il Direttore della Cooperazione Internazionale inMozzambico e mi ha dato alcuni riferimanti in italia che ri-tengo importanti.Per adesso soprattutto si semina!Un carissimo saluto. Ci affidiamo alle vostre preghiere.

Mocodoene - MozambicoP. Giacomo Marietti

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Lettere dai Missionari

Fortaleza - Brasile

Talca - Cile

Luanda - Angola

Curitiba - Brasile

Fortaleza - Brasile

I migliori Auguri di Natalesono quelli che provengono da lontano

In questo spazio proponiamo i messaggi che alcuni nostrimissionari hanno scritto dalle comunità in cui operano

São Bento - Brasile

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Mocodoene - Mozambico

Pacotì - Brasile

Lucala - Angola

Ponta Grossa - Brasile

Uniao Da Vitoria - Brasile

Ponta Grossa - Brasile

Ponta Grossa - Brasile

Lettere dai Missionari

Luanda - Angola

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Iniziative solidali

Arte, miti, simboli e realtà dell’Africain mostra a San Cristo fino al 16 gennaio

L’ Africa, con la sua produzione ar-tistica, ha esercitato un fascinomisterioso e forte. Eppure, i tan-

ti artefatti (maschere, statue, sgabelli, ba-stoni di potere, poggiatesta, bracciali,pettini, pipe e coltelli) non erano destina-ti alla contemplazione estetica fine a sestessa. Manifestano, invece, come un filoconduttore, una riflessione su tratti speci-fici delle culture africane: vita e morte,bene e male, procreazione e maternità,salute e malattia, autorità e antenati...È giusto, dunque, che l’ammiratore diquest’arte indigena si ponga alcune do-mande:- Come sono stati pensati questi oggetti

nel loro ambiente vitale?- Perché sono stati fatti?- Chi ha dato loro un significato, e qual’è?Questa mostra vuole aiutare il visitatore acapire ciò che ammira.Ciò svela le motivazioni psicologiche e ilmodo peculiare di considerare il mondo,che ha portato gli africani a produrrequesti oggetti e ad attribuire loro un si-gnificato e una funzione di mediazionenelle celebrazioni rituali.Il Sacro o Essere supremo è inafferrabile e non è diretta-mente raggiungibile, ecco che, nel modo africano di acco-starsi al Sacro e di interagire con esso, vi sono:- esseri spirituali speciali: antenati, spiriti, fantasmi;- uomini del sacro: indovini, veggenti, maghi, guaritori;- oggetti simbolo: maschere, statuette e sgabelli.Tutti sono chiamati a svolgere una funzione di intermedia-zione tra l’Invisibile e gli uomini.

Il percorso di oggetti e strumenti di uso quotidiano, che sipossono ammirare nella prima parte della mostra, permetteal visitatore di incontrare l’altra Africa, quella di tutti i gior-ni, apparentemente semplice, ma estremamente ricca.Un ‘discorso’ che si sviluppa partendo dagli oggetti di usoquotidiano con la comprensione degli ampi significati del lo-ro utilizzo. Un cucchiaio di legno, per esempio, non è soloun attrezzo da cucina, ma simboleggia l’ospitalità, l’abbon-danza, la donna...

Mercoledì 8 Novembre 2006 dalle 15.00alle 17.00 nella sala “Chizzolini” dell’U-niversità Cattolica, presentazione del li-bro “Le fondi del sacro nell’arte africa-na”, di Clementine M. Fa k-Nzuji, inse-gnante di linguistica, letteratura orale ecultura africana all’Università Cattolicadi Louvain (Belgio), responsabile delCentro internazionale di lingue, lettera-tura e tradizioni africane al servizio del-lo sviluppo (CILTADE).

Mercoledì 8 Novembre 2006alle ore 18.00

INAUGURAZIONEDELLA MOSTRA

““SSMMAASSCCHHEERRAANNDDOOLL’’AAFFRRIICCAA””

Eventi culturali in San Cristo

SSaabbaattoo 22 DDiicceemmbbrree 22000066,, aallllee 2200..3300Concerto con stuzzichini etnici

“La voce dell’Africa, figura del Griot”Danze, canti e poesie

con il gruppo senegalese “FARAFINA”.

GGiioovveeddìì 2288 DDiicceemmbbrree 22000066,, aallllee 2200..3300“Un psichiatra di strada in Congo”

Cosa ci fa un uomo bianco,nel mezzo di un conflitto?

DOTT. PAOLO VOLTA

VVeenneerrddìì 1122 GGeennnnaaiioo 22000077,, aallllee 2200..3300“Il sacro dissacrato. Donne nella guerra in Congo RD”

Non solo il negativo, ma soprattutto il positivo:elemento a sorpresa, non annunciato dal titolo.

TERESINA CAFFI, saveriana

SSaabbaattoo 2277 GGeennnnaaiioo 22000077,, aallllee oorree 2200..3300“Africa, la nuova primavera della Chiesa”

Cammino verso il Sinodo Africano.CARDINALE FRANCIS ARINZE

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Lietaooppeerraazziioonnee

TTuuttttoo ppeerr ddaarree uunn SSoorrrriissoo aaii BBaammbbiinnii ddeell MMoonnddoo

BBaarraattttoollii ddaa 225500 ggrr ddii CCaaffffèè..MMaacciinnaattoo ppeerr MMookkaa..- Miscela Pelourinho 100% arabica € 3,23- Miscela Pelourinho Gusto Intenso € 3,02- Miscela Decaffeinato € 3,45

DDiissppeennsseerr ddaa 3366 cciiaallddee ddii CCaaffffèè..- Miscela Pelourinho 100% arabica € 12,12- Miscela Pelourinho Gusto Intenso € 12,11- Miscela Decaffeinato € 12,10

Il progetto del “Caffè della Solidarietà”nasce dalla collaborazione intrapre-sa con i Magazzini del caffè, pro-duttori di miscele di alta qualità.Con l’acquisto di questi articoli sicontribuirà economicamente aiprogetti che SCAIP e Operazio-

ne Lieta hanno in corso in Brasile.Per aiutarci concretamente ti invi-tiamo ad ordinare il “Caffè dellaSolidarietà”: un modo concreto perdimostrare la propria sensibilità versoi più bisognosi. Per sapere come acqui-stare è sufficiente contattare i nostri uffici,oppure i responsabili di zona, oppure diretta-mente i Magazzini del Caffè. I prossimi numeri dei nostri perio-dici e i nostri siti internet pubblicizzeranno con la massima tra-sparenza tutte le fasi di questo progetto.

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MMaaggaazzzziinnii ddeell CCaaffffèè SS..pp..AA..via E. Mattei, 26 - 25030 Torbole Casaglia (BS)Tel. 030 2150792 - Fax 030 [email protected]

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CCoonnffeezziioonnii ddaa 225500 ggrr ddii CCaaffffèè..MMaacciinnaattoo ppeerr MMookkaa..- Miscela Pelourinho 100% arabica € 2,24- Miscela Pelourinho Gusto Intenso € 2,13

Le dichiarazioni dellla Prefetturae della Cooperativa locale di Vi-tória da Conquista (Bahia - Bra-sile) che attestano,nella fase del-la raccolta e della lavorazione, ilpieno rispetto della legge, il nonuso di manod’opera minorile afavore del locale sviluppo socioeconomico.

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Pubblicazione periodicadi collegamento con amicisimpatizzanti e benefattori.

In caso di mancato recapito inviare a CMP Bresciaper la restituzione al mittente, previo pagamento resi.

valida dal 13/03/2002

Investi bene, fai del bene.““PPiiùù ddaaii …… ee mmeennoo vveerrssii””

VERSAMENTI Le offerte per sostenere lo Scaip, le missioni ed i progetti possonopervenire tramite:• versamento presso la nostra sede negli orari d’ufficio• versamento sul c/c postale n. 12053252 intestato a Scaip• bonifico sul c/c bancario n. 171010, intestato a Scaip, presso BCC di

Brescia, filiale Brescia 1° Maggio (ABI: 08692 - CAB: 11202 - CIN: T)

VANTAGGI FISCALI Lo SCAIP è una ONG (Organizzazione Non Governativa) ricono-sciuta dal Ministero degli Affari Esteri ed è anche una ONLUS (Organizzazione NonLucrativa di Utilità Sociale). Per questo motivo le offerte alla nostra associazione so-no, agli effetti fiscali, deducibili o detraibili a scelta dell’offerente.

DEDUZIONI E DETRAZIONI A FAVORE DI PERSONE FISICHE

DEDUZIONI La deduzione si applica sull’imponibile e determina un risparmio fisca-le pari all’aliquota di tassazione propria dell’offerente (con le aliquote attuali sull’im-porto versato il risparmio va dal 23 % al 43 %).

1) per le persone fisiche (privati): deduzione nel limite del 10% del reddito com-plessivo dichiarato fino ad un massimo di Euro 70.000,00[fonte legislativa: art. 14 D.L. n. 35 del 14/03/2005]

oppure

2) per le persone fisiche (privati): deduzione nel limite del 2% del reddito comples-sivo dichiarato[fonte legislativa: art. 10, comma 1, lettera g) DPR 917/86]

DETRAZIONI3) per le persone fisiche (privati): detrazione da applicarsi nella misura del 19% del-

le somme versate, con un limite massimo detraibile di Euro 2.065,83 (vantaggiofiscale max. di Euro 393,00)[fonte legislativa: art. 15, comma 1, lett. i-bis) DPR 917/86]

N.B.: in linea di massima le persone fisiche hanno più convenienza ad optare per ilcaso n. 1), a meno di non possedere redditi superiori ai 3,5 milioni di Euro.

DEDUZIONI A FAVORE DI IMPRESE E SOGGETTI IRES (SOCIETÀ ED ENTI)

1) per i soggetti IRES (società ed enti): deduzione nel limite del 10% del redditocomplessivo dichiarato fino ad un massimo di Euro 70.000,00[fonte legislativa: art. 14 D.L. n. 35 del 14/03/2005]

oppure

2) per tutte le imprese: deduzione di un importo fino a Euro 2.065,00 oppure, per of-ferte di ammontare superiore, con un limite del 2% del reddito d’impresa di-chiarato[fonte legislativa: art. 100, comma 2, lettera h) DPR 917/86]

N.B.: in linea di massima le persone giuridiche hanno più convenienza ad optare peril caso n. 1), a meno di non possedere redditi superiori ai 3,5 milioni di Euro.

MODALITÀ OPERATIVE Le offerte vanno esposte nel Modello 730 o nel Modello Uni-co se si tratta di versamenti eseguiti da persone fisiche (privati); la documentazioneprobatoria (bonifico bancario, versamento in c/c postale o quietanza rilasciata dal-lo SCAIP) va conservata ed eventualmente esibita dietro richiesta del competenteUfficio dell’Agenzia delle Entrate. I documenti vanno invece registrati in contabilità se si tratta di versamenti eseguiti daimprese.La convenienza nella scelta tra deduzione o detrazione dipende da due fattori: il reddi-to dichiarato e l’ammontare del contributo versato.Si rimanda al proprio commercialista o al proprio CAF al fine di verificare la conve-nienza.

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