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SICUREZZA E SALUTE DURANTE IL LAVORO
dott.ssa Patrizia Marchegiano
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Aziendale ( SPPA )Responsabile Modulo Igiene Ospedaliera
Perch è siete qui......
• l’art. 36 del Dlgs 81/08 sancisce l’obbligo per il Datore di Lavoro di provvedere affinchéciascun lavoratore riceva una adeguata informazione sui rischi per la sicurezza e salute connessi all’attività e sulle misure di prevenzione e protezione
«informazione»: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro;
«formazione»: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedureutili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi;
«addestramento»: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro
DEFINIZIONI
PROGRAMMA13,45 – La normativa di riferimento . Organizzazione della prevenzione e della sicurezza ai sensi del D. Lgs. 81/2008 nell'ambito dell'attività di didattica e ricerca ( UNIMORE) e dell'attività assistenziale (AOU - Policlinico di Modena) . I siti intranet sui rischi negli ambienti di lavoro di UniMoRe e AOU. Il rischio incendio e la procedura aziendale di gestione dell’emergenza. Il divieto di fumo in ospedale.P. Marchegiano ( RSPP AOU – Policlinico)
14,30 – I rischi nelle attività sanitarie. I DPI disponibili in Azienda. La corretta gestione dei rifiuti. Gli infortuni e la procedura aziendale per la gestione degli infortuni a rischio biologico. L’esposizione a rischio chimico. R. Bonini ( SPP AOU – Policlinico)
16,00 – Intervallo
16,15 – Indicazioni di sicurezza specifiche degli Ambulatori di Odontoiatria. M. Mescoli ( Coordinatore Odontoiatria)
Dove si svolgerà la vostra attivitàformativa ?????
Azienda Ospedaliero - Universitaria
di Modena
POLICLINICO
ASSISTENZA
DIDATTICA RICERCA
Azienda USL di Modena
VARIE SEDI
UniMoRe
D.Lgs. n.626/94 (recepimento Direttiva Europea 89/391)
NOVITA’:Obbligo di effettuare la valutazione dei rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori
Istituzione Servizio di Prevenzione e Protezione
Sorveglianza Sanitaria dei lavoratori attraverso la nomina del medico competente
Rafforzamento degli obblighi di informazione e formazione dei lavoratoriRevisione regime sanzionatorio
DLgs. 9 aprile 2008 , n. 81Testo Unico
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Pubblicato su GU 30 aprile 2008
In vigore dal 15 maggio 2008:abrogate le normative precedenti
nei riguardi delle forze armate, … delle università , … le disposizioni del presente decreto legislativo sono applicate tenendo conto delle effettive particolari esigenze …. individuate entro 24 mesi dall’entrata in vigore del D.Lgs. 81/08 ….
DECRETO LEGISLATIVO 81/08Art.3 comma 2
Gli attori della prevenzione
Datore di lavoro
Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale (SPPA)
Medico Competente (MC)
Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
Lavoratori
Dirigenti
Preposti
GLI ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO
GLI ADDETTI ALL’EMERGENZA
GLI ADDETTI ALL’ANTINCENDIO
Gli attori della prevenzione
Datore di lavoroDatore di lavoroIl soggetto titolare del rapporto di lavoro
con il lavoratore, o comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’organizzazione
dell’impresa, ha la responsabilità dell’impresa stessa ovvero dell’unità produttiva, in quanto
titolare dei poteri decisionali e di spesa
Decreto Legislativo n.81/08(articolo 2)
Decreto Legislativo n.81/08Decreto Legislativo n.81/08(articolo 2)(articolo 2)
RETTOREDatore di Lavoro
PRORETTOREMODENA
Delegato del Rettore alla sicurezza
PRORETTOREREGGIO EMILIADelegato del Rettore alla
sicurezza
DIRIGENTIDirettori di Dipartimento,
Centri, Biblioteche.Direttore Amministrativo
Responsabili AttivitàDidattica o Ricerca
PREPOSTIPersone che svolgono attività
di coordinamento
LAVORATORI
RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
ADDETTO LOCALE ALLA PREVENZIONE
SISTEMA PREVENZIONEServizio di prevenzione e protezione
Medico CompetenteEsperti Qualificati
Medico Autorizzato
RETTOREDatore di Lavoro
PRORETTOREMODENA
Delegato del Rettore alla sicurezza
PRORETTOREREGGIO EMILIADelegato del Rettore alla
sicurezza
DIRIGENTIDirettori di Dipartimento,
Centri, Biblioteche.Direttore Amministrativo
Responsabili AttivitàDidattica o Ricerca
PREPOSTIPersone che svolgono attività
di coordinamento
LAVORATORI
RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
ADDETTO LOCALE ALLA PREVENZIONE
SISTEMA PREVENZIONEServizio di prevenzione e protezione
Medico CompetenteEsperti Qualificati
Medico Autorizzato
Negli ambienti di didattica e nei
laboratori di ricerca
• Identifica tutti i soggetti esposti a rischio :� all'inizio di ogni anno accademico� prima di iniziare nuove attività� in occasione di cambiamenti rilevanti dell'organizzazione
della didattica o della ricerca
• Elimina o riduce al minimo i rischi in relazione alle conoscenze del progresso tecnico
• Si attiva, in occasione di modifiche delle attività significative per la salute e per la sicurezza degli operatori, affinché venga aggiornato il Documento di valutazione dei rischi
Obblighi del Responsabile AttivitObblighi del Responsabile Attivit àà Didattica o Ricerca Didattica o Ricerca (RADORL)
D.R.D.R. 25/1999 Regolamento Ateneo 25/1999 Regolamento Ateneo -- art. 3art. 3
• Adotta le misure di prevenzione e protezione , prima che le attività a rischio vengano poste in essere
• Informa e forma i collaboratori:� sui rischi specifici connessi alle attività svolte� sulle corrette misure di prevenzione e protezione
• Vigila sulla corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi da parte dei collaboratori, con particolare attenzione nei confronti degli studenti e dei soggetti ad essi equiparati
• Si attiene agli adempimenti imposti dalla normativa vigente in quanto dirigente ovvero preposto
Obblighi del Responsabile AttivitObblighi del Responsabile Attivit àà Didattica o Ricerca Didattica o Ricerca (RADORL)
D.R.D.R. 25/1999 Regolamento Ateneo 25/1999 Regolamento Ateneo -- art. 3art. 3
D. Lgs. 81/908Il servizio di prevenzione e protezione (SPP )
Definizione (art.2)
L’insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori
Servizio di prevenzione e protezione:compiti
Individua i fattori di rischio ed effettua la valutazione dei rischi
Elabora le misure preventive e protettive
Elabora le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali
Propone i programmi di informazione e formazione dei lavoratori
Partecipa alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza
Il medico competenteCollabora alla predisposizione dell’attuazione delle misure per la tutela della salute dei lavorat ori
Effettua gli accertamenti sanitari
Esprime giudizi di idoneità alla mansione specifica al lavoro
Istituisce ed aggiorna una cartella sanitaria e di rischio per i lavoratori
Visita gli ambienti di lavoro
Collabora all’attività di formazione e informazione
Il Rappresentante per la sicurezza
Verifica l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione attraverso l’accesso ai luoghi di lavoro
È consultato sistematicamente in ordine alle problematiche della sicurezza
Acquisisce notizie dai lavoratori
Svolge un ruolo propositivo di elaborazione, individuazione e attuazione delle misure di prevenzione
Partecipa alla riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi
N. 1 RLS STUDENTI !!!!
SORVEGLIANZA SANITARIA
•MEDICI COMPETENTI
•MEDICO AUTORIZZATO
•CAPO SALA
•INFERMIERI
•ASSISTENTE SANITARIA
SORVEGLIANZA SANITARIA : DOVSORVEGLIANZA SANITARIA : DOV’’EE’’
Presso ingresso n. 3Presso ingresso n. 3
55°° Piano del Policlinico Piano del Policlinico
SERVIZIO APERTO TUTTI GIORNI al SERVIZIO APERTO TUTTI GIORNI al
MATTINO MATTINO
Escluso Sabato e Domenica e FestiviEscluso Sabato e Domenica e Festivi
Per comunicazioni Per comunicazioni èè preferibile preferibile
chiamare il 059/422.2286 dalle 10 alle chiamare il 059/422.2286 dalle 10 alle
12.3012.30
AttivitAttivitàà che viene eseguita su che viene eseguita su
programmazione programmazione
Orario 7.30 alle 9.30Orario 7.30 alle 9.30
Per comunicazioni Per comunicazioni èè preferibile preferibile
chiamare il 059/422.2286 chiamare il 059/422.2286
dalle 10 alle 12.30dalle 10 alle 12.30
Chi accede al servizio?Chi accede al servizio?
Tutto il personale dipendente dell’ Azienda e Personale Universitario.
(Medici, Infermieri, Oss, Ausiliari ect.)
In caso di infortunio a rischio biologico l’accesso al servizio è esteso anche al personale esterno .
Modalità di
Accesso al servizio
Ricordiamo che la visita medica deve essere eseguita durante l’orario di lavoro.Tale visita ed eventuali accertamenti successivi (consulenze, prelievi, esami strumentali) NON possono essere effettuati durante periodi di malattie, ferie, aspettativa e infortuni INAIL.Qualora non sia possibile presentarsi nella data concordata preghiamo di telefonare al n. 2286 per disdire o fissare un nuovo appuntamento.
Mission del servizioMission del servizio
• Tutelare la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico ai sensi della normativa vigente.
• Valutare l’idoneità dei lavoratori ( Studenti dei CdL) a svolgere una mansione specifica.
• Accertamento Preventivo
• Libero Accesso
Accertamento PreventivoAccertamento Preventivo
Prima visita (all’assunzione, idoneità alla frequenza volontaria ect.. )
Accertamento Richiesto dal Lavoratore
(Libero Accesso)
Visita richiesta dal Lavoratore per problemi di salute correlati all’attivitàlavorativa svolta.
Cosa occorre ricordare?
• Il dipendente deve presentarsi direttamente presso l’accettazione del Servizio e formulare una richiesta scritta su apposito modulo.
• Infermiere provvederà a concordare appuntamento con MC
• Portare sempre la documentazione sanitaria necessaria relativa al problema di salute.
Organizzazione della sicurezza
LINEA OPERATIVA
LINEA DI SUPPORTO
LINEA CONSULTIVA
Datore di lavoro
Dirigenti
Preposti
Lavoratori
S. Prevenzione e Protezione Aziendale
Medico competente e medico autorizzato
S. Attività Tecniche e Patrimoniali
S. Ingegneria clinica
S. Fisica sanitaria ed Esperti Qualificati
S. Formazione ed aggiornamento
S. Attività Economali e di Approvvig.
S. Tecnologie dell’Informazione
Rappresentanti dei lavoratori per
la sicurezza
Organi di vigilanza
Unità Sanitaria Locale
Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Ministero dell’industria, commercio e dell’artigianato
Ispettorato del lavoro
La valutazione dei rischi
Definizione
Procedimento di valutazione dell’entità del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori , nell’espletamento delle loro mansioni derivante dalla presenza di pericoli e dalla probabilità del verificarsi di un evento dannoso sul luogo di lavoro
Documento di Valutazione Documento di Valutazione dei rischi (DVR)dei rischi (DVR)
Misure di Prevenzione e Protezione
� Tecnologia
� Igiene
� Organizzazione
� Procedure
� Informazione
� Formazione
Contribuire all’adempimento degli obblighi necessari per la tutela della sicurezza e della saluteOsservare le disposizioni loro impartite ai fini della protezione collettiva e individuale
Utilizzare correttamente macchinari, attrezzature, sostanze, mezzi di trasporto, D.P.I.
Segnalare le carenze di sicurezza rilevate
Non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza e non assumere iniziative pericolosePartecipare alle iniziative di formazione
Sottoporsi ai controlli sanitari previsti
D. Lgs. 81/08 art. 20Obblighi dei lavoratori
D. Lgs. 81/08 art. 20Obblighi dei lavoratori
RISCHI PRESENTI NELL’AMBIENTE OSPEDALIERO
AMBIENTE DI LAVOROAMBIENTE DI LAVORO
RISCHI FISICIRISCHI FISICI
RISCHI CHIMICIRISCHI CHIMICI
RISCHIO BIOLOGICORISCHIO BIOLOGICO
RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENORISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO
RISCHIO DA ATMOSFERE ESPLOSIVERISCHIO DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHIRISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
RISCHIO DA USO DI VIDEOTERMINALIRISCHIO DA USO DI VIDEOTERMINALI
RISCHIO INCENDIO ED EMERGENZARISCHIO INCENDIO ED EMERGENZA
RISCHI ORGANIZZATIVI ( STRESS, MOBBING ,...)RISCHI ORGANIZZATIVI ( STRESS, MOBBING ,...)
Aree di lavoro ad accesso controllato
- Aree in cui è previsto l’utilizzo di radiazioni ionizzanti e RMN
- Aree in cui siano presenti altri rischi specifici
Sono presenti nelle strutture dell’Azienda Ospedali ero – Universitaria di Modena apparecchiature laser per uso medico di Clas se 3 e 4 . Il rischio da
radiazioni laser è segnalato da:
All'esterno del locale è presente dispositivo dotato di luce di segnalazione lampeggiante con la scritta “LASER IN FUNZIONE "
azionata per mezzo dell'interruttore generale dell' emettitore.
PRESENTI:
AMBULATORI DI OCULISTICASALE OPERATORIE, ...
Misure di ControlloSostituzione
Riduzione degli esposti
Limitazione delle emissioni
Ventilazione adeguata ( locali e cappe )
Procedure
DPI ( Dispositivi di Protezione Individuale )Guanti
Respiratori (a filtro, con carboni attivi)
Dispositivi di protezione (corpo, occhi, ecc.)
Prevenzione : Misure di Igiene
Non mangiare, non bere , non fumare , non truccarsi in laboratorio e dove ci sia presenza di sostanze chimiche o di agenti biologici
Al numero interno 2222 (numero esclusivamente dedicato all’emergenza) risponde la Centrale Operativa di Modena Soccorso.L’operatore che risponde chiederà informazioni a chi effettua la chiamata come: nome, unità operativa, luogo in cui si verifica l’emergenza, presenza di feriti, dettagli sulla emergenza stessa.Successivamente effettuerà le chiamate previste nella procedura aziendale: VVF, addetti all’emergenza in servizio, idraulico, elettricista, medico DS, guardia giurata,Ufficio Infermieristico, DEI
gli addetti all’emergenza chiamati si recano sul posto e tentano di spegnere l’incendio utilizzando gli estintori in attesa dell’arrivo dei VVF
una volta giunti sul posto i VVF assumono il comando delle operazioni
se la struttura è compromessa o vi sono potenziali pericoli i VVF potrebbero decidere per l’evacuazione della zona interessata
Squadra di EmergenzaIl datore di lavoro deve designare per iscritto i componenti della squadra di emergenza, fra i lavoratori che presentano idonei requisiti.I lavoratori non possono rifiutare la designazionese non per un valido e giustificato motivo.D.Lgs. 26/94 - art. 12 comma 3.
Il numero di addetti di cui deve comporsi la squadra di emergenza è determinato dalla valutazione del rischio e dalle operazioni da effettuarsi nel ristretto periodo dell'emergenza.
La squadra di emergenza deve essere sempre presente a pieno organico in azienda, in quanto costituisce un presidio antincendio .
Fuochi generati da combustibili solidi, generalment e di natura organica la cui combustione avviene con produzione di braci (legno, carbone, carta, tessuto, gomma etc.)
Fuochi generati da combustibili liquidi o solidi ch e si possono liquefare (petrolio, olio combustibile, benzina, al cool etc.)
Fuochi generati da gas (metano, propano, GPL, aceti lene,idrogeno etc.)
Fuochi di sostanze chimiche o metalli ( alluminio, magnesio, sodio, potassio, calcio etc.) – in polveri finemente suddivise
Fuochi di natura elettrica cioè i fuochi generati da tutte le apparecchiature elettriche e dai loro sistemi di se rvizio che, anche nel corso della combustione, potrebbero trovarsi sotto tensione.
E
Sono costituiti da apparecchi contenenti una sostan za estinguente che viene proiettata e diretta su un fu oco sotto l’azione di una pressione interna
Devono essere utilizzati unicamente su un principio di incendio in quanto l’estinguente in essi contenuto ha quantitativi limitati
Possono essere:
MOBILI ( Installati su un carrello e non possono superare i 3 00 kg )
PORTATILI ( Utilizzati a mano non possono superare i 20 kg )
Sono chiamati anche “a secco” , sono ormai molto diffusi per le buone caratteristiche dell’estinguente usato, perché si dimostranodi impiego pressoché universale.Sono dotati di un manometro che ha la funzione di segnalare la conservazione della carica. L’utilizzo di tali estintori è sconsigliato su
apparecchiature delicate (per es.computer) o complesse, dove la polvere potrebbe causare seri inconvenienti.
Sono estintori a pressurizzazione,costituiscono una alternativaagli estintori a polvere dei qualiperò non hanno la leggerezza e la conseguente maneggevolezza.Occorre utilizzarli con cautela cercando di non posizionare la mano fuori dalla impugnatura isolante per evitare ustioni da congelamento.La pressione necessaria all’erogazione èquella stessa di compressione del gas.
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMO
Divieto di fumo•In base alla normativa vigente (art. 51 della Legge n. 3 del 16 gennaio 2003) è vietato fumare in tutti i locali chiusi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena compresi gli uffici delle direzioni nelle sedi distaccate nonché i locali adibiti ad archivio, magazzino o ad altro
− Articolo 3 −
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMO
•LEGGE REGIONALE 27 luglio 2007, n. 17 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PREVENZIONE, CURA E CONTROLLO DEL
TABAGISMO
NOVITA’
Art. 3Servizi sanitari, scuole, luoghi di lavoro ed esercizi liberi dal fumo
1. Al fine di tutelare l'igiene ed il decoro dei luoghi adibitiall'erogazione delle prestazioni sanitarie e per gara ntire la tutela della salute dei pazienti che ad esse accedono , nelle strutture sanitarie il divieto di fumare si applica anc he nelle aree aperte immediatamente limitrofe agli accessi ed ai percorsi sanitari, appositamente individuate dai respo nsabilidelle strutture stesse e opportunamente segnalate .
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMO
Soggetti cui spetta vigilare, accertare e contestar e le infrazioni•Sono incaricate della vigilanza sull’osservanza del divieto, dell’accertamento e della contestazione delle infrazioni le guardie giurate della Coopservice di Cavriago (R. E.) espressamente adibite a tale servizio. •Viene ribadita la possibilità degli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria di svolgere tali attività di propria iniziativa, ovvero nell’ambito dei servizi di cui sono incaricati, secondo quanto previsto dall’art. 13, quarto comma, della legge n. 689/1981
− Articolo 5 −